Lui e lei

di dogchan
(/viewuser.php?uid=415259)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** La piccola principessa ***
Capitolo 3: *** La famiglia reale e il principe Key ***
Capitolo 4: *** Il grande ballo (1 parte) ***
Capitolo 5: *** Il grande ballo (2 parte) ***
Capitolo 6: *** ricordo perso ***
Capitolo 7: *** sogno o incubo?? ***
Capitolo 8: *** verita? ***
Capitolo 9: *** chiarimenti e... ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto ***


Lui e lei

L'inizio di tutto
 

«Ho paura...dove sono finita? C'è qualcuno?» dissi con la voce spezzata e le gambe tremanti.
All'improvviso sentii uno strano verso provenire dall'interno della foresta: un ululato. No, non ero sola.
«Un lupo.»
Mi alzai lentamente e mi guardai intorno. Vidi un paio di occhi blu fare capolino dall'oscurità del bosco, seguiti da un corpo snello ricoperto da un folto manto color argento. Sentii come uno strano calore nel cuore, quel lupo mi dava sicurezza e per qualche strano motivo non mi aveva aggredita, ma era a pochi passi da me. Stava ancora ululando, come se mi volesse dire qualcosa.
Aiutami, ti prego.
Cosa?! Com'era possibile?! Lo capivo, capivo quello che mi diceva.
Dopo quelle parole i miei occhi, così simili ai suoi, caddero sulla sua zampa anteriore destra: stava sanguinando, era certamente ferito. Così senza pensarci due volte mi strappai un lembo di stoffa dalla mia maglietta e avvicinandomi pian piano gliela legai accuratamente sul taglio.
Mi guardava con un'aria felice e anche se non era un umano sapevo di potermi fidare di questo lupo. Shadow. Decisi di chiamarlo così, Ombra, come tutte quelle ombre che questa sera mi hanno spaventata. Ma quest'ombra era mia amica.

Mi sveglia di sovrassalto, la fronte imperlata di sudore. Ancora quel sogno.
Erano ormai passati 10 anni da quell'episodio, ormai avevo capito di essere stata abbandonata, ma per fortuna c'era Shadow, il mio migliore amico. Ormai capivo tutto quello che mi diceva e piano piano era anche riuscita ad imparare la lingua degli animali, senza però dimenticare la mia.
Mi alzai dal letto e dopo essermi vestita chiamai Shadow.
«Andiamo Shadow, cerchiamo della frutta.»
Shadow accennò con un segno appena percettibile e mi fece sorridere.

Camminavamo nel bosco da quasi un'ora e Shadow continuava a rincorrere gli scoiattoli, ferendoli senza accorgesene. Era un lupo possente e chissà se un giorno avrebbe ferito anche me...
I miei pensieri sparirono quando sentii Shadow ringhiare, ma non agli scoiattoli: c'era qualcuno. Qualcuno stava piangendo, sentivo dei singhiozzi.
«Mamma, voglio tornare a casa...» e poi un pianto disperato.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La piccola principessa ***


La piccola principessa


Quel pianto disperato si sentiva ovunque, era straziante, io mi avvicinai e vidi una bamibina dai lunghi capelli rosa e dei occhi azzurri come il mare. Era seduta per terra e piangeva disperatamente, continuava a chiamare la mamma finchè non sentii un tonfo, era caduta, non mi sembrava che stesse troppo bene, respirava a fatica così la presi subito in braccio e mi accorsi che scottava: aveva la febbre.
«Shadow, portala subito a casa, presto corri!» gli ordinai.
Shadow non perse tempo ed eseguì il mio ordine, intanto io mi diressi nel bosco per cercare delle erbe medicinali, dovevo fare presto.

Quando tornai a casa, Shadow aveva appoggiato la bambina sul letto, presi un po' d'acqua e la mischiai con le erbe, dopo la diedi alla bambina e la lasciai riposare.

«Shadow si è svegliata?» chiesi al mio amico dopo qualche ora.
La sua risposta fu un no secco.
«Ormai è tardi, andiamo a letto».
Così ci adormentammo tutti e due sul divano.


Shadow mi aveva sempre svegliato alla solita ora, ma stranamente oggi lo fece prima.
«Che succede Shadow?» gli chiesi un po' intimidita.
Vieni presto.
Lo seguii, ma non avevo capito il motivo di tale preoccupazione, cosa poteva essere successo?
Mi venne in mente la bambina forse le era successo qualcosa? No, era impossibile. Ma mi sbagliai: arrivata in camera mi accorsi che la piccola non c'era: era spartita.
«Shadow andiamo a cercarla» Scesi le scale di fretta, uscii di casa e cercai di correre velocemente ma la caviglia mi faceva ancora molto male.
«Stai bene?»
Alzai lo sguardo e vidi la piccola con in mano un cestino pieno zeppo di fiori profumati.
Come sapeva che mi ero fatta male? È la prima volta che la vedo.
«Ti stai domandando come faccio a sapere che ti fa male la caviglia visto che è la prima volta che ci vediamo, vero?»
«S-sì, piccola...» risposi esterefatta.
«Milky, mi chiamo Milky.» disse con un sorriso dolcissimo. «Non mi prendere per pazza posso confessarti il mio segreto, Rein.»
«O-ok, ma come sai il mio nome?»
«Io posso leggere i pensieri delle persone e degli animali ecco perchè so ciò che pensi.» poi a quel pensiero Milky incominciò a piangere. «Ti sembro un mostro, vero?»
«No, niente affatto, tu leggi i pensieri ed io riesco a capire gli animali. Non lo trovo affatto strano.» le dissi sorridendo. «Come mai ti trovi qui?»
«Mi sono persa, sono venuta con la mamma a trovare il papà e i miei fratelloni, però la nostra carrozza si è rotta così abbiamo cercato di arrivare a casa, ma ci siamo divise.» Mentre raccontava qualche lacrima le rigava il viso.
«Ti aiuterò io.»
«Cosa?»
«Ti aiuterò a tornare a casa va bene?»
«Sì,voglio farti conoscere la mia mamma, è gentilissima e incantevole.»
«Non vedo l'ora di conoscerla, ah! Volevo chiederti una cosa, posso?»
«Sì, certo!»
«Come mai indossi una coroncina?» chiesi indicando un piccolo, ma prezioso oggetto riposto elegantemente sui suoi capelli rosati.
«Te lo dico, però mi prometti che resteremo amiche?»
«Certo!»
«Io sono una principessa, una piccola principessa.»






Ciao a tutti,
Ringrazio Miku, juliettecc1234 e xXloveXx per aver commentato. Ho cercato di seguire i vostri consigli e credo che sia venuto meglio.
Grazie per aver letto la mia storia.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La famiglia reale e il principe Key ***


La famiglia reale e il principe Key
*pensieri*


"Io sono una principessa una piccola principessa"
*Non è possibile, non ci posso cedere"
Milky leggendo il mio pensiero,inzio a piangere, ma le sue lacrime erano piene d'odio come le sue parole,
"Sei meschina,ti odio. Pensavo fossi diversa dalle altre persone, ma mi sbagliavo, vuoi solo usarmi come tutti".
"Milky calmati" le dissi tirandola a me ed abbracciandola "io non sono quel tipo di persona, quello che ho pensato era pperchè sei piccola, troppo piccola, mi comporterò con te come ho sempre fatto".
"Veramente?" disse asciugando le lacrime.
"Si,certo". Mi ricordai che aveva detto che ero meschina così le diedi un pizzicotto.
"Ahi, perchè lo hai fatto Rein?"
"Se non ricordo male hai detto che ero meschina"
"SCUSA, NON VOLEVO,  mi perdoni "
"Ci devo pensare"
"Ok" disse triste
"Ahahahah stupida io scherzavo"
Mentre io e Milky camminavamo per un sentiero boschivo,sentimmo delle voci
"Dobbiamo trovarla"
"Tsk,smettila di rompere possiamo semplicemente dire che non l'abbiamo tro9vata"
"Non comportarti da egoista e pur sempre una principessa"
"Non  mi interessa"
Erano delle guardie, infatti indossavano delle armature con uno stemma sul cuore, una luna piena d'argento con un serpente che la circondava. Che strano se non ricordavo male il serpente non significava mistero, magia, forse avevo ragione i reali nascondevano qualcosa. Questo sospetto mi è venuto quando Milky mi ha parlato dei suoi poteri.
Mentre ci avviavamo verso il castello, incontrammo leguardie e le salutammo adeguatamente con un inchino. Però loro vedendo Milky mi puntarono addosso le lancie.
"Signorina l'accusiamo di aver rapito la principessa"
"Scusate ma vi state sbagliando"
"Non ci interessa, parlerete direttamente col re"
Mi legarono le mani con delle corde e mi portarono dinanzi al re e alla regina.
"La condanno a morte per il rapimento di mia figlia"
"Padre, non è affatto vero" disse Milky cercando di convincere il padre, ma per tutta risposta si beccò un ceffone. Milky era spaventata, appogiò la mano sulla guancia e scoppiò a piangere. Era terrorizzata, e corse da me.
Ero furiosa. Non potevo credere alla scena a cui avevo assistito. Ero adirata.
"Si deve vergognare, lei è un violento"
" Invece lei è molto insolente, signorina"
"Ma almeno in non mollo ceffoni" ero fuori di me e non mi controllai "lei non capisce nulla, pensa solo ai suoi affari, non conosce neanche sua figlia. Pretende anche che le si porti rispetto si deve vergognare"
"Come si permette ragazzina"
"Dovrebbe morire"
"FERMI" era stato il re a parlare "ha completamente ragione, mi scuso con lei "
"Milky, tesoro sono mortificato.Ti voglio bene"
"Papà, anch'io ti voglio bene"
Ero felice però quella scena per me non aveva senso, non ho mai creduto nelle promesse dei genitori o degli adulti, ero felice per Milky ma non credevo nella famiglia.
"Cara, potresti dirci il tuo nome" era stata la regina a parlare.
"Rein, mi chiamo rein"
"Rein per scusarci vorresti partecipare alla festa del principe Key"
"Con molto piacere"
Intanto era arrivata un'altra guardia, però Shadow che mi aveva seguita senza farsi scoprire aveva attacato quella guardia.
"Uccidete quella besti"
"Si certo"
"FERMI,ci penso io"
 "Shadow, vieni qui piccolo" dissi con tono amorevole, il mio lupo eseguì l'ordine e si avvicinò a me "Bravo, piccolo mio"
"Rein è tuo quel lupo" disse il re tornando serio.
"Si, sono dispiaciuta per quello che ha fatto".
"Non si preoccupi è solo un graffio" disse la guardia colpita.
Io mi avvicinai e controllai la ferita.
"Brucia?" gli chesi.
"Ahi, ma sei impazzita, è normale che bruci"
"Scusa, ora te la medicherò"
"Con che cosa?Sei proprio una mocciosa"
"Non sono una mocciosa, poi la ferita la devo solo fasciare con un fazzoletto visto che non è molto grave, scimmia"
"SCIMMIA, come ti permetti lupastro"
"Lupastro,sentitelo. E tu sei prorio una scimmia, te ne sei stato tutto il tempo sull'albero"
"Tu" disse puntandomi il dito contro
"S-si"
"Io sono il principe Key, portami rispetto"
"Tu saresti il principe della festa a cui parteciperò"
"Lupo, tu partecipare alla mia festa giammai"
"Shadow se cosi carino ti adoro"
"EHI, mi ascolti"
"Bello"
Scoppiammo tutti in una risata, tranne Key che fissava l'albero.
"ATTENZIONE, REIN"
E mi saltò addosso facendo cadere la parrucca che porto sempre.
"I tu-tuoi capelli sono b-blu"

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il grande ballo (1 parte) ***


IL GRANDE BALLO (1 PARTE)


"I tuoi capelli sono b-blu"
"S-si" risposi un pò stupita, perchè sembrava meravigliato? Mi resi conto che era ancora adosso a me- "Principe Key, le sarei grata se si potrebbe alzarsi".

"Scu-scusa" disse arrossendo, che strano sembrava un'altra persona.
*Lei, è indentica a lei, non è possibile.
Key continuava a guardarmi. Però sentivo una strana sensazione, come se lo conoscessi da sempre, non mi spiegavo il perchè.
"Rein, vieni con me e Milky vorrei prepararti perr la fasta"
"Arrivo, ciaoo scimmia"
"TU MALEDETTA" urlò Key infuriato.
Come mi divertivo a prenderlo in giro, e poi si arrabbiava facilmente. Entrammo nel castello, era pieno di stanza e c'era un enorme corridoio.Ci dirigemmo verso una di quello stanze, era magnifica le pareti erano gialle con uno specchioimmenso e qualche attrezzo di ginnastica sparso per la camera. Era proprio una sala da ballo.
"Buongiorno, Maria"
"Buongiorno a te Pietro" disse cordialmente la regina.
Quell'uomo era alto, aveva i capelli neri e la barba.
"Pietro potresti insegnare a ballare aa Milky e Rein"
"Con piacere"
Sembrava un uomo gentile, ma la mia idea era del tutto sbagliata. Ci fece ballare per due ora ma per me era un eternità.
Poi passammo alle buone maniere a tavole ed infine come comportarsi. Ero sfinita, tornai in camera e con mio grandi e stupore trovai un bellissimo vestito bianco una una fascia alla vita blu cielo, era una meraviglia.
"Ti piace?"
Quella voce era della scimmia, era stato lui a darmi quel vestito, che dolce da lui non me l'ha aspettavo
"Grazie" e gli saltai addosso. Lui arrossì violentemente.
"Scu-scusa" dissi vergognandomi. Che mi era saltato in mente.
"Cia-ciao" disse ancora imbarazzato
"A dopo"
Mi preparai ed uscii dalla mia camera però mi persi, quel castello era enorme corsi finchè non mi scontraii con un uomo
"Scusa"
"Sta più attenta, stupida"
"Ehi come ti permetti, scemo"
"Stupida "
"Scemo"
"Ti ho trovato finalmente, Shade"
Milky,  mi aveva salvato, quel ragazzo era peggio di Key. Pensando a quello che era successo prima arrossii.
"Rein hai la febbre?" chiese Milky preoccupata.
"No, non ti preoccupare"
"Vi conoscete?" chiese Milky a me a quel ragazzo che se non ricordavo male si chiamava Shade.
"NO"-"Per nulla" rispondemmo tutti e due in sincronia.
"Allora Rein ti presento Shade,il mio fratellone. Shade lei è Rein una mia amica"
"Tu-tuo fra-fratello" chiesi sbalordita, non era possibile quel mostro era il fratello di una creatura così angelica.
"Su correte. Rein devo presentarti la principessa Fine" pronunciò quel nome con astio.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il grande ballo (2 parte) ***


IL GRANDE BALLO (2 PARTE)

Fine mi piacerebbe conoscerla.
"Che seccatura, non c'è neanche" disse Milky.
Visto che Fine non c'era, ci dirigemmo verso Key. Di Shade non c'era neanche l'ombra.
"Ciaoooooo scimmia" dissi io con tono ironico
"Ciao lupo"
"Comunque auguri" dissi inchinandomi cercando di sembrare il più naturale possibile . Anche se lo conoscevo era pur sempre un principe.
"Ahahaha non è proprio da te, preferisco quando sei te stessa"
Non credevo alle mie orecchie, non solo l'avevo salutato ma aveva anche il coraggio di giudicarmi. Lo avrei freso a pugni, ma non potevo.
"Ciao" dissi furiosa lascindolo da solo.
Andai in giardino.
"Lo prenderei a pugni, lo salutato e mi anche criticata, non lo sopporto.Chi crede di essere? Uno stupido" borbottai tra me.
"Voglio smettere di recitare"
C'era un altra persona oltre a me, aveva i capelli rossi che le arrivavano qualche centimetro sotto le spelle e gli occhi color rubino.
"Recitare" dissi senza accorgermi di aver parlato ad alta voce.
"Ehi come ti permetti, io sono la mitica ed unica Fine ahahah"
"Sei Fain?"dissi euforica.
"S-si " disse un pò preoccupata
"Sono contenta di averti incontrata, io sono Rein" dissi prendendole le mani "Ti va di perlare con me del tuo problema?"
"Rein-chan vedi io devo fingere di essere una presuntuosa ed una viziata"
"Perchè mai?"
"Così mio padre farà credere a tutti quelli con cui mi sono comportata male di essere responsabile così per avere una carica"
"Maligno"
"Rein-chan mi parli un pò di te"
"non posso dirti molto"
"Perchè?"
"Perchè sono stata abbandonata quando avevo 6 anni"
"SCUSA"
"Non fa nulla, sai una volta scrissi una canzone per la mia mamma"
"Canta, canta"
"Ok"




Ripensavo ai giorni passati
Io e te e a quel bacio che
Mi ha lasciato
Un'impronta profonda nel cuore
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei
Per dirti che …

Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Se si potesse ruberei un nostro attimo
Per riaverti qui e riviverlo
Ma io so, so che non ci sei vicino a me.
So che non ci sei
Qui vicino a me non è importante lo sai
Ripensare a una storia rovinata
Da un pensiero tra noi
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei per dirti che …

Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei.

Immaginarti vorrei qui vicino a me
Non rifarò più errori con te
Ti prego torna da me
Ho bisogno di te.

Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Vicino a me.



"Che bella voce che hai Rein" disse Milky
"Anche la stupida sa fare qualcosa " dissero Shade e Key in sincronia
"Come vi permettete, chi credete di essere?"
"Reali"
"Scemi" dissi con una faccia buffissima.
Tutti iniziarono a ridere fichè non entrammo dentro. Fine andò a cercare il suo ragazzo Bright, Key andò dagli invitati mentre io e Shade reastammo da soli.
"Vuoi ballare?"
"Cer-certo"
Iniziammo a ballare finchè non entrarono due uomini vestiti di nero.
"COSA VOLETE?" chiese Key.
"Vogliamo la pietra"
"MAI"
"Sappia che il nostro padrone non vela farà passare liscia, qualcino si farà male stasera.
Ad un tratto le luci si spensero e si sentì uno sparo. L'unica cosa che ricordo è la voce di Shade che mi chiamava poi il buio

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** ricordo perso ***


Ricordo perso

Buio, vedevo solo buio intorno a me. Ero prigioniera, prigioniera dentro me. Avevo paura, sembravo una bambina che si spaventava per un non nulla, mi rannicchiai ed iniziai a tremare.                                                                                                                                                                                               
 "Stai bene piccola?” a parlare era stata una donna apparsa dal nulla, non riuscivo a vederla in viso.                                                                                                       
“Si, grazie” stranamente quella donna mi ispirava fiducia, aveva una voce calda e soffice, era rassicurante.                                                                                           
  “Sono contenta” disse sollevata.                                                                                                                                                                                                        
  “Senta sa come uscire da qui?”                                                                                                                                                                                                             
 “Devi volerlo, devi desiderarlo con tutta te stessa” disse prima di scomparire.                                                                                                                                                                      
Quelle parole mi fecero tornare in mente un ricordo, che avevo completamente rimosso dalla mente.


FLASHBACK                                                                                                                                                             
“Corri lumaca”                                                                                                                                                                                                                               
“Non sono una lumaca, smettila, vorrei essere più veloce” dissi tra le lacrime.                                                                                                                                                                                                 
  “Non devi piangere, Rein per avere qualcosa lo devi desiderare con tutta te stessa, ok?” disse accarezzandomi la testa                                                                                         
“Va bene” gli risposi asciugandomi le lacrime.                                                                                                                                                       
  “Brava sorellina” disse orgoglioso e tutti e due iniziammo a ridere.
Fine flashback


“Sorellina” dissi risvegliandomi in un letto d’ospedale.                                                                                                                                                                                                        
   “Come diavolo ci sono finita qui” scesi dal letto e andai in cerca di qualcuno quando vidi Shade, Fine, Milky, Key,  Maria e un dottore.                                             
“Mi dispiace potrà anche..”                                                                                                                                                                                             
 “ Ragazzi” urlai andandogli incontro “che bello vedervi, però mi spiegate una cosa che ci faccio qui?”                                                                                                                                       
 “Impossibile, lei dovrebbe essere morta” il dottore aveva una faccia stupita quanto la mia “ il veleno, le infermiere dovrebbero averle dato del veleno!!”                                                                                                                                                                                                                  
   “Di che sta parlando? Risponda?” disse Shade prendendo per il colletto il dottore.                                                                                                                                        
  “Mi hanno minacciato, dovevo darle del veleno ed ucciderla, non mi hanno detto altro”                                                                                                                        
“Spera che la creda”                                                                                                                                                                                                                                  
 “Shade lascialo non ti preoccupare non l’ho preso, era nel thè ma non l’ho bevuto”                                                                                                                                
 “Ok”                                                                                                                                                                                                                                          
 “Chi è stato?” ora era stato Key a parlare                                                                                                                                                                                                 
 “Degli….uomini vestiti  in nero”                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   
“Lui”disse furioso “non la passerà liscia questa volta”                                                                                                                                                                       
 Ero sconvolta ora che ricordavo di avere un fratello scoprivo che sarei dovuta morire.
"Bene ora torniamo a casa" dissi come se non fosse accaduto nulla "poi domani inizia la scuola vero Fine?"
"Rein-chan come lo sai?"
"Ho letto un certo diaro"
"Rein-chan è cattiva, cattiva, cattiva" diceva arrabbiata mentre mi dava dei pugnetti in sulla schiena.
"Come sei carina"
"Rein-chan smettila"
"Ahahahah"
Scoppiamo tutti in una risata e ci dirigemmo nel castello con due carrozze.
Milky era con il re e la regina, mentre io ero con Shade, Key e Fine.
"Senti Key ora mi devi spiegare un paio di cose" dissi seria
"O-ok"
"Chi erano quegli uomini?"
"Dei seguaci di mio fratello"
"Tuo fratello?"
"Si, mira come me al trono. Alla morte di nostro padre, ci furono affidate due pietre, e sarebbe salito al trono chi avesse preso la pietra dell'altro, ma non pensavo fosse così meschino da minacciarmi in questo modo è sleale".
"Come si chiama quel farabutto?" chise stizzato Shade
"Reo e.."
"E?"
"No, scusa".
"Senti Key hai qualche altro fratello?"
"Si avevo una sorellina, però mi padre l'allontano quando era piccola, così non la vedo da tantissimo tempo"
"SUL SERIO?"
"Si ,ma per quale motivo sei così contenta?"
"Perchè ho ricordato di avere un fratello sapete?"
"Veramente?" chiesero tutti e tre.
"Certo"
"Allora cercheremo mia sorella e tuo fratello"
"Va bene".


Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** sogno o incubo?? ***


Sogno o incubo?

Arrivati al castello eravamo stanchissimi o per lo meno lo ero io. Indossaii il pigiama e mi buttai sul letto come un sacco di patate, avevo un fortissimo mal di testa e mi veniva in mente un fiore: l’anemone, non ne sapevo il perché ma mi dava una sensazione di attesa, non ci pensii più e mi misi a dormire, feci uno strano sogno.                                                                                                                                         
C’era un prato enorme pieno di fiori selvatici come margherite, papaveri, narcisi e orchidee, con un giganteco albero e tanti cespugli. Era il giardino di una villa con un solo piano, ma con moltissime stanze.                                                                                                                       
“Onii-chan, nii-chan adesso vi trovo” disse una bambina con i capelli turchesi.                                                                                                               
“Non ci contare”                                                                                                                                                                                                                                           
 “Scommettiamo che non capirà mai dove siamo”   dissero due voci in lontananza                                                                                                                                        
“Cattivi” disse la bambina tra le lacrime                                                                                                                                                                      “
Su Reo smettila di prendere in giro Rein” disse una donna che con i capelli dello stesso colore della figlia e gli occhi marroni.                                                  
  “Ha ragione, Reo tu sei il più grande dai l’esempio” aggiunse un uomo con i capelli rossi e gli occhi verde smeraldo.                                                                          
“Non è giusto è stato pure il coniglietto “                                                                                                                                                                     
“A chi dai del coniglio, animale”                                                                                                                                                                                                    
“Animale, come ti permetti, fifone”                                                                                                                                                                                                
“Come?”                                                                                                                                                                                                                   
 “F-I-F-O-N-E”                                                                                                                                                                                                                                               
  I due fratelli avevano iniziato a litigare come cane e gatto, intanto la bimba non riusci a trattenersi e iniziò a ridere.                                                       
“Siete così stupidi”                                                                                                                                                                                             
“Stupidi!?”                                                                                                                                                                                                                                                                                                               
“Prendetemi se ci riuscite, S-T-U-P-I-D-I” e la piccola fece una linguaccia a i suoi fratelloni, che iniziarono ad inseguirla.                                                                                                                                                                               
Verso sera, mentre i ragazzi giocavano, dentro la casa si sentivano urla, strani rumori e i bambini si erano fermati; i loro genitori stavano litigando. Ad un tratto non si sentiva alcun frastuono i bambini diedero un’occhiata e videro il padre con un coltello in mano e la loro mamma a terra riversa in una pozza di sangue. I due ragazzi erano preoccupati non per loro ma per la sorellina infatti la piccola era bianca e non riusciva a parlare. Intanto l’uomo usci in giardino prese la piccola, pero il più grande dei due fratelli, Reo, diede alla sorella un fiore dicendole:                                                                                                                                                                                                   “Aspetta Rein, non perdere la speranza”                                                                                                                                                                         
 Voleva aiutarla però non poteva fare nulla l’uomo era armato, avrebbe potuto far del male allasuasorellina, alla sua Rein , così decise di aiutarla a tranquillizzarsi un po’. Intanto l’uomo aveva trascinato la piccola in un bosco.                                                                                                               
 “Calmati tesoro, sono il tuo papà”                                                                                                                                                                          
 Rein non rispose era troppo impaurita.                                                                                                                                                                
“Rein tesoro sapevi che la mamma usciva con un altro uomo? Su risponi non ti farò nulla”                                                                                                           
La piccola annuì. L’uomo era fuori di sé e conficcò il colltello nella gamba della piccola e poi l’estrasse. Rein era spaventata, così iniziò a correre, anche se gli faceva male la gamba doveva fuggire, fuggire da quel mostro.
 
“Reo, mamma” dissi sveglandomi era stato un incubo agghiacciante.                                                                                                                                  
 Decisi di uscire in giardino per calmarmi, portai con me il fermaglio con il fiore che mi aveva dato mio fratello, era quasi l’alba , mi sdraiiai sul prato cercando di ricordare altro, ma non ci riuscivo.                                                                                                                                                 
“Che bella signorina che c’è qui, coma si chiama mia principessa?”                                                                                                                                          
Mi girai e vidi un ragazzo con i capelli blu e gli occhi rosso. Come mai era qui? Ma soprattutto chi era? Aveva un aria familiare però non ricordavo dove lo avevo incontrato.                                                                                                                                                                                            
“Non credo che le interessi sapere il mio nome, ma la signorina ha una curiosità, potrei sapere chi è lei?”                                                                                       
“Un umile visitatore, sono venuto per incontrare il principe Key”                                                                                                                               
“Key, non credo che ora sia sveglio, sicuramente sta ronfando nel letto, quella scimmia” gli dissi come se conoscessi Key da una vita “Senti ti piacciono i fiori?” gli chiesi come se fosse un amico.                                                                                                                                  
“S-si” rispose un po’ perplesso.                                                                                                                                                                 
“Allora sai dirmi come si chiama questo fiore?” gli mostrai il mio preziosissimo fermaglio                                                                                           
 “ è un anemone” rispose gentilmente                                                                                                                                                                                                             
 “WOW, abbiamo lo stesso fiore” gli disse guardando l’oggetto in questione.                                                                                                                    
“Si è vero. Per ha un significato importantissimo. È legato ad un ricordo della mia infanzia”                                                                                                          
“Che coincidenza, anche per me. È stato mio fretello a dermelo quando ero piccola” dissi con un sorrisso “Su accomo…” cercai di dire ma persi l’equilibio e il ragazzo per cercare di afferarmi mi cadde sopra. Shade si era svegliato ed era uscito in girdino , quando vide la situazione imbarazzante in cui mi trovavo, prese il ragazzo, cercando di dargli un pugno.                                                                                                                                                                                  
“Cosa ci fai qui maledetto?? E cosa vuoi da Rein??” urlò svegliando tutti. Key e Fine vennero in giardino.                                                       
“Che succede??” chiese assonnato Key. Appena vide il nostro ospite cambiò espressione del vise la stessa cosa riguardava Fine che si avvicinò a me.                                                                                                                                                                                                                     
“Cosa ci fai qui TU??”chiese stizzato Key.                                                                                                                                                                     
“Fratellino non sei felice di vedermi?? A quanto pare no,comunque  sono venuto per parlare con te di lei, ho delle novità”                                        
“Allora se vuoi parlare con me perché er con REIN??RISPONDI” Key era fuori si sé. Il fratello però non rispose ma cercò di colpiro.                                               
“Risolviamo la questione con le vecchie maniere, fatti sotto!!”                                                                                                                             
I due iniziarono a conbattere però lo scontro era alla pari così iniziarono ad insultarsi                                                                                   
“Sei rimasto un fifone”                                                                                                                                                                                                  
“Come ti permetti, animale”                                                                                                                                                                                                            
 “Animale a chi?? Fifone”                                                                                                                                                                                            
Ero stupita e arrabbiata allo stesso tempo, si stavano comportando come due bambini così mi avvicinai a quei due e gli diedi un pugno in testa.                                                                                                                                                                                                                                
“Reo, Key smettetela siete così stupidi”                                                                                                                                                                         
“Stupidi, come ti permetti” dissero all’unisono quei due.                                                                                                                                                       
“NON COPIARMI”                                                                                                                                                                                                                          
“TU NON COPIARE ME”   


Intanto Shade e Fine mi si avvicinarono                                                                                                                                                               
“Rein-chan come facciamo ora?”                                                                                                                                                                                    
“Non lo so. Si comportano come due bambini”                                                                                                                                                                              
“è vero” disse Shade dandomi ragione                                                                                                                                                                                                                                                                     
 Ad un tratto smisero di litigare a mi guardarono per poi chiedermi                                                                                                                                                             
  “Come conosci il mio/suo nome?”
 
 
 
CIAO A TUTTI
MI SCUSO, MA IL COMPUTER NON FUNZIONA BENE E NON MI MODIFICA LA SCRITTURA, SCUSATEMI
Mi dispiace per l’emorme ritardo ho avuto problemi, comuque ho modificato tutta la storia e spero che così sia migliore. Volevo dirvi perché ho scelto come fiore l’anemone.
   Anemone:per la sua caducità simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono, desolazione e l'amore tradito, ma anche la speranza e l'attesa. Da regalare per dire: mi trascuri, torna da me. Non solo ad un amore ma anche ad un amico e un parente.
ANEMONE"ti sento lontana"
Divinità della corte di Chloris (la dea dei fiori), Anemone catturò il cuore di Zefiro (il vento di primavera) e di Borea (la tramontana). Chloris, ingelosita, trasformò Anemone in un fiore condannato a schiudersi precocemente sotto le violente carezze dei venti. Così vuole la mitologia greca, che in effetti prende spunto dalla notoria caducità dei petali dell'anemone: un fiore bellissimo, ma che dura poco. Il suo nome, non a caso, viene dal nome greco anemos, cioè vento. Oggi, in riferimento alla sua fugace presenza, simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono e l'amore tradito, ma anche la speranza e l'attesa.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** verita? ***


La Verità?
“Come sai il mio/suo nome?” mi chiesero                                                                                                                                                                                                 
*Rimasi abbilita, non avrei mai creduto che si chiamasse così. Mi sono cacciata in un grosso guaio, ora coma faccio???? Semplice gli dirò che ho indovinato. Si, si io sono un genio* pensai tra me e me.                                                                                                                                              
“Rein, ci sei?” mi chiese Key passandomi una mano di fronte al viso.                                                                                                                     
“Si”                                                                                                                                                                                                                         
“Allora rispondi, come sai il suo nome??”                                                                                                                                                           
“Bhè…ah…ho indovinato per puro caso” dissi cercando di essere il più naturale possibile                                                                                                                                                                         
“Ti dovremo credere?” chiese Shade non convinto                                                                                                                                                                                 
Accennai un si col capo.                                                                                                                                                                                                   
“Di la verità, e andremo a trovare Shadow, prometto” disse Key cercando di convincermi                                                                                                                     
“Sul serio??” chiesi euforica                                                                                                                                                                                                     
“Promettiamo” dissero in coro tutti.                                                                                                                                                                      
Erano curiosi, ed io ero felicissima, avrei rivisto Shadow.                                                                                                                                                              
"Ho usato il nome del mio onii-chan” dissi tutto d’un fiato, sicuramente non mi avrebbero creduto                                                                                      
“Ahahah Rein… non scherzare se fino a ieri non sapevi neanche di avere un fratello, sii seria” mi ammunì Key                                                                             
“Senti non sto scherzando e poi io non ho un fratello, ma ne ho due, e uno di loro si chiama Reo, S-E-N-S-E-I”                                                                                        “
Sensei??? Io non sono così vecchio!!” disse Key cercando di difendersi.                                                                                                                                       
“Invece si!! Il sensei è vecchio e brutto” dissi con una voce da bambina.                                                                                                                                               
 Mi divertivo molto ha prendere in giro Key, perché si arrabbia facilmente, ma soprattutto mi diverto con lui. Ci comportiamo come fratelli.                               
“Senti, mi fai vedere il tuo braccio” disse Reo cambiano il clima della situazione.                                                                                                                    
“Perché???”                                                                                                                                                                                                                       
“Voglio controllare una cosa sul braccio destro?”                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          
  “Destro??” chiesi impallidendo di colpo                                                                                                                                                                                   
Infatti sul braccio destro, nella parte superiore, avevo una specie di tatuaggio. Raffigurava due ali d’angelo con una stella al centro.                                                             
“Ehi stai bene??” mi chiese Shade vedendomi bianca                                                                                                                                                             
“Si, si è tutto ok” risposi a Shade – “Cosa vorresti controllare??” chiesi a Reo diventando seria                                                                                                                  
“Fammi vedere e basta” mi rispose seccato                                                                                                                                                                       
“Ok, ok, ma non ti scaldare” gli dissi mentre alzavo la spallina della maglia.                                                                                                                                          
Appena vide quel tatuaggio rimase per qualche secondo sbigottito.                                                                                                                                 
“Rein-chan che bello”                                                                                                                                                                                                                       
 “Non direi, ogni tanto fa i capricci”                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   
“In che senso??” chiese Shade                                                                                                                                                                                                    
“Inizia a far male”                                                                                                                                                                                                                    
Intanto Reo era caduto in trans, appena visto il mio “segno speciale” non si era più mosso. Gli andai incontro e gli parlai.                                                                                                              
“Ti senti bene???”                                                                                                                                                                                                                        
“Tu sei…”                                                                                                                                                                                                                                                     
“Io sono???”                                                                                                                                                                                                                         
 “Tu sei la mia Rein, la mia adorata sorellina” disse abbracandomi. Ero sbalordita come tutti, soprattutto Key.
 
Mio angolino 
Questo è il tatuaggio di Rein
http://www.ideatattoo.com/blog/wp-content/uploads/2011/04/6a_winged-star_by_Carlo_DAlessandro_126.jpg

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** chiarimenti e... ***


Chiarimenti e...

"Tu sei la mia adorata sorellina"                                                                                                                                                                                  
Rimasi un pò stupita ma ero anche felice, perchè se fossero stati i miei fratelloni avrei avuto una famiglia. Chissà perchè Reo era così convinto che fossi sua sorella, c'erano delle somiglianze ma lui ne è sicurissimo.                                                                  
"Non dire stupidaggini, come questo maledetto lupo potrebbe essere nostra sorella? Spiegami immediatamente il perchè" disse infuriato Key                                                         
Come si permetteva quel cretino, lo avrei veramente preso a pugni ma cercai di calmarmi.                                                                                                                                           
 "Il tatuaggio"                                                                                                                                                                                                               
"Il tatuaggio?"                                                                                                                                                                                                                            
" è uguale a quello di nostra sorella"                                                                                                                                                                  
"Come lo sai eh, non la vediamo da più di 10 anni"                                                                                                                                       
 "Ho una sua foto" e gliela mostra "guarda, sono identiche"                                                                                                                             
 "Hai ragione, ma....TOGLILE LE MANI DI DOSSO"                                                                                                                                                    
"Rein come sei carina" disse Reo ignorando le parole del fratello e facendomi le fusa come un gatto.                                                                
"Tsk, che idiota" bisbigliò Key cercando di non farsi sentire ma invano                                                                                                                          
 "Come ti permetti, chiedimi subito scusa sono pur sempre tuo fratello maggiore"                                                                                                    
"Mai" disse Key tirandomi per un braccio.                                                                                                                                                                  
Si erano dimenticati di me, infatti mi tiravano avanti e indietro come un giocattolo. Ero furiosa si stavano comportando come due bambini.                                                                                                                                                                               
 "Poverini, non vorrei essere voi"                                                                                                                                                                                  
"Key-chan, Reo-kun siete stati cattivi, ve lo meritate"                                                                                                                                                 
Shade e Fine hanno ragione, si erano guadagnati una bella lezione. Ero furiosa. Diedi un pugno in testa a tutti e due.                                                                                                                                                                                                                                                           "Ahi Rein, perchè mi hai colpito" dissero simultaneamente                                                                                                                                  
"Copione"                                                                                                                                                                                                                      
 "Tu sei copione"                                                                                                                                                                                                                  
 Sono due cretini, quanto li odio.                                                                                                                                                                                   
 " ADESSO BASTA, NON SIETE DUE BEBè COMPORTATEVI DA ADULTI CHIARO?"                                                                                         
Annuirono spaventati. Ero adirata, ma sapevo come fargliela pagare.                                                                                                                    
"Bene" dissi maliziosamente " io e Shade andiamo vero?"                                                                                                                                          
"Si, ok"                                                                                                                                                                                                                              
 "La mia piccola Rein è già cresciuta, il suo primo appuntamento" disse Reo in lacrime "Concordo con te, fratello ma.. LEI NON è TUA " aggiunse poi Key piagnucolando                                                                                                                                                                
 "Hahaha che divertenti che siete"                                                                                                                                                                               
"Perchè ridi?"                                                                                                                                                                                                                 
 "Perchè non è un appuntamento, ma sono andati solo in giro per il paese a fare compere"                                                                                 
"Veniamo pure noi" dissero, raggiungendoci                                                                                                                                                              
 
Dopo quindici minuti arrivammo in paese, era pieno di bancarelle di ogni tipo dai dolciumi ai vestiari, c'era gente dappertutto. Key, Shade e Reo si erano mascherati, essendo dei principi era facile riconoscerli. I miei fratelli mi stavano appiccicati come due sanguisughe e Shade ogni tanto litigava con Reo. Mi separai dal gruppo non sopportavo l'idea di stare con quei tre quando erano furiosi, avrei potuto farmi male.                                                                                                                                                                                            
"Finalmente li ho seminati" dissi esausta mi avevano fatto correre come una matta " ma dove sono finita. Grande mi sono persa" perfetto ne avevo combinata una delle mie.                                                                                                                                        
"Signorina si è persa??" sentii chiedermi alle spalle e vidi un ragazzo con i capelli biondi e gli occhi rossi a testa in giù.                                                                                                                                                                       
"AAAAAAAAAAAHHH" urlai terrorizzata.                                                                                                                                                       
"Scusa, scusa non urlare non voglio farti nulla" disse il ragazzo per calmarmi  "Piacere, io mi chiamo Bright"                                                            
"Io sono Rein" dissi calma. Ora che ci pensavo aveva un nome familiare, dove l'avevo già sentito....ora ricordo è il  nome del fidanzato di Fine.                                                                                                                                                           
"Tutto bene?"                                                                                                                                                                                                        
 "Ehm..senti posso chiederti una cosa?"                                                                                                                                          
 "Si certo"                                                                                                                                                                                                     
 "Non vorrei essere indiscreta ma tu..tu sei il fidanzato della principessa...Fine?"                                                                                       
"SI” rispose un po’ imbarazzato “ma tu la conosci?"                                                                                                                                   
                                      
 "Certo, è la mia migliore amica. Comunque mi aiuteresti a trovare i miei fratelli per favore"                                                                                                           
"Ok, su forza andiamo"             
Camminammo per una decina di minuti e incontrammo Reo e Key. Ci dividemmo in due gruppi e visto che nè Reo nè Key volevano stare con Bright, vennero con me. Ci dirigemmo nella piazza quando vidi una scena che avrei preferito evitare: Shade stava baciano una ragazza bionda molto carina.  Ho sempre considerato Shade come un fratello, mi difendeva sempre e avevamo un intesa perfetta però mi faceva male, il mio cuore era angosciato non ne capivo il perchè, iniziai a piangere senza un motivo, ne avevo solo voglia.                                                                                                                                                                          
 "Rein lo hai trova..to?" chiese perplesso Reo. Infatti mi vide piangere anche tentai di nascondermi                                                                                   
"Che è successo??" chiese, invece, preoccupato e infuriato allo stesso tempo, Key                                                                                                          
Per non farli impensierire cercai di asciugare le lacrime ma non riuscivo a smettere. In quel momento avevo voglia di restare da sola.                                                                                                                                                                                           
 "Scusate" dissi correndo più veloce che potevo, senza una meta precisa.                                                                                                     
 Ad un tratto mi resi conto di essermi persa, però stranamente non era un semplice bosco infatti gli alberi erano completamente spogli, anche se eravamo in primavera, e la terra era nera come la pece. Cercai di tornare indietro ma inciampai, provai ad alzarmi ma la caviglia mi faceva troppo male. Restai ferma sotto quell'albero per un paio d'ore ormai era sera, mi addormentai m
entre le lacrime rigavano ancora il mio volto.
 
Mio angolino
Mi scuso per gli eventuali errori. Spero che vi piaccia questo nuovo capito cercherò di aggiornare il più presto possibile. Ciao a tutti!!
 
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1778041