The gift

di MillyMalfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima parte ***
Capitolo 2: *** Scelta ***
Capitolo 3: *** Finale A ***
Capitolo 4: *** Finale B ***



Capitolo 1
*** Prima parte ***


Guardando le stelle si possono immaginare mondi che nemmeno esistono, e la consapevolezza che tutto questo sia solo un sogno non è nulla rispetto alla speranza che i sogni possano trasformarsi in realtà. Vorrei poter volare solo per fuggire il più in fretta possibile. Ma scappare da se stessi è impossibile. Solo la morte potrebbe allontanarmi dal mio peccato, ma nessuna forza che io possieda mi condurrebbe a eseguire un gesto così estremo.

Mi alzo, mi avvicino alla libreria, prendo fuori un libro e mi siedo. Sono arrivato qua da solo dieci minuti, e come ogni sera cerco di rilassarmi. Non sono più nemmeno sicuro nel mio letto, la notte porta con sé troppi pericoli, e il dormire abbassa ogni mia difesa, e non me lo posso permettere, non ora.

Mia madre mi ha sempre insegnato che la cosa più importante nella vita è avere un obiettivo. Mio padre voleva diventare potente, ha sacrificato tutto e tutti per questo, mia madre voleva il figlio perfetto, e ha sacrificato la mia intera giovinezza per questo. Ora io so di aver trovato il mio vero obiettivo e sacrificherò tutto quello che posseggo per ottenerlo. La mia felicità è il prezzo che dovrò pagare, ma sarò fiero per la prima volta, in tutta la mia miserabile vita, di me stesso.

Vedo le parole d’inchiostro affollarsi davanti ai miei occhi, ma non riesco a leggere nemmeno una frase. Mi rialzo. Mi riavvicino alla libreria. Mentre riposiziono il libro al suo posto mancante, sento la porta aprirsi e richiudersi. Scivolo lentamente la mano lungo il mio fianco, afferro la mia bacchetta e mi volto lentamente. La bacchetta pronta davanti a me a lasciar partire qualsiasi maledizione e incantesimo io ordini.

Lo vedo. Il respiro che trattenevo mi abbandona pesante. Si avvicina a me lentamente, certo che prima di lasciarlo avvicinare ancora lo avrei ferito, ma nessuna parola riesco a pronunciare, nessun pensiero riesco a formulare.

“Draco” sussurra quando la distanza che ci divide è poco più di due passi. Lo guardo tremare, con le mani dietro alla schiena che nascondono qualcosa.

“Che cosa vuoi Potter?” gli chiedo, sforzo la mia voce, deve sembrare distante e distaccata. “Perché mi hai seguito?” attendo che mi risponda, ma è come se dietro al suo sguardo si nasconda il vuoto. Vorrei sapere, dove è la sua mente, dove stanno scappando i suoi pensieri, per poterli afferrare anche solo di sfuggita per poterne assaporare l’odore, per vederne anche solo da lontano il colore, e per poter anche solo una volta sapere che sono su di me.

Muove lentamente le mani e mi porge un pacchetto. Verde è la carta, e grigio il fiocco. Vorrei sorridere, ma non posso, non credo di ricordarmi come si faccia. Afferro senza eleganza il pacco che mi porge. Pronuncia delle parole che stento a riconoscere, sembrerebbe ringraziarmi, ma non capisco perché mai qualcuno dovrebbe dire grazie a me. Non sono nessuno, mai lo sono stato, e mai sarò più di una semplice delusione.

I suoi occhi aspettano trepidanti che io lo apra, e così esaudisco il suo banale desiderio. Scarto con lentezza il pacco. Una foto. Io e lui. Il quidditch.

Sento gli occhi bruciare. Osservo la foto, alzo lo sguardo e incontro il suo. Mormoro un “Cosa vorrebbe dire questo?” lui sorride stanco e incomincia a riparlare: “E’ il mio regalo di natale per te. Oggi è il Natale più brutto che abbia mai trascorso. Vederti solo in un angolo, vedere il tuo sguardo così perso, sentirti piangere in quel freddo bagno in compagnia di un malinconico fantasma. Credevo di doverti dire quello che sento, quello avrei dovuto dirti tanto tempo fa… Draco io non ti odio… io ti amo”. Lo guardo con disprezzo, con sorpresa, con inquietudine.

Prendo la foto e la butto nel fuoco. Lo guardo impallidire, rido nella mente della sua debolezza, prima di voltarmi e scappare fuori da quella stanza, fuori da quel castello, fuori dalla sua vita.

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Capitolo 2
*** Scelta ***


Scelta.

Ciao a tutti coloro che hanno deciso di leggere la mia umile storia!!

Questa breve fan fiction ha due finali possibili.

Il primo il finale A esplora una possibilità, o meglio una delle possibili scelte di Draco, quella più razionale.

Il finale B esplora un’altra possibilità di scelta di Draco, quella più istintiva, più emotiva.

Scegliete voi il vostro finale preferito…

Grazie a chi ha commentato e a chi deciderà gentilmente di farlo!

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Capitolo 3
*** Finale A ***


Non riesco nemmeno a ricordare quando hanno scattato questa foto, ma sono certo che mai potrò dimenticarmi la delusione che vidi nei suoi occhi quando ne gettai una copia nel fuoco, quando scappai così lontano e mai mi volsi indietro.

Ho pianto tanto, negli ultimi quindici anni, ma lui non mi ha mai visto, lui non l’ho ha mai saputo.

L’imponente libreria alle mie spalle che mi sovrasta mi protegge dal mondo esterno. Sono a casa mia, nel mio maniero, insieme alla famiglia che mi sono costruito, ma ogni giorno penso a lui.

Rivedo il suo volto: quando mi presentai all’ordine e chiesi asilo, quando combattei al suo fianco, quando cercò di ringraziarmi per avergli salvato la vita, quando me ne scappai nuovamente, perché se fossi rimasto, avrei rovinato le nostre vite. Riesco ancora a ricordare il suo sorriso quando si volse verso di me al suo matrimonio, mentre pronunciava il suo sì.

Quello fu il giorno, e soprattutto quella fu la sera più dura di tutta la mia vita, nessuna tortura, nessuna guerra ha mai eguagliato il dolore straziante che provai quella notte. Ma ho dovuto. Era necessario il mio sacrificio, affinché lui oggi potesse essere felice.

Prima c’era Voldemort tra di noi: una guerra e famiglie troppo diverse da far collaborare; poi c’è stato il mondo: I cognomi Potter e Malfoy non sarebbero mai potuti coesistere in un medesimo campanello.

Impossibile immaginarsi una qualsiasi cena o cerimonia al ministero dove giungono insieme felici e innamorati il salvatore del mondo magico e il traditore, il degno figlio di Lucius Malfoy: semplicemente inconcepibile.

Così sono fuggito e l’ho ferito, deluso. Ma non mi pento mai della mia scelta, perché so che ora è felice e al sicuro. L’ho amato, lo amo e sempre resterà il grande amore della mia vita.

Solo una notte d’amore rubata al tempo, la sera prima della guerra mi rimane di lui. Il mio amore è stato più forte del mio egoismo. Tanti sogni inespressi mi accompagneranno per sempre, ma la consapevolezza di saperlo vivo, di sapere che i suoi sogni si sono avverati, mi basta. Ci sono giorni in cui lo seguo, lo osservo da lontano, e so che la mia scelta è stata quella giusta, anche perché non ci sarebbe potuta essere nessun altra scelta plausibile e razionale.

“Papà” la porta del mio studio si apre e si richiude rapidamente, mio figlio entra, la gioia della mia vita. Gli occhi smeraldo che ogni giorno mi ricordano così tanto suo padre mi illuminano il cuore ogni qual volta li osservo. Lui non lo sa, e probabilmente mai lo saprà. Ma Logan è la mia vera forza, ogni mattina mi alzo grazie a lui, e tutto quello che faccio è per lui, con lui.

Amo la mia vita e nessun rimpianto mi accompagna.

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Capitolo 4
*** Finale B ***


“Harry, amore, tu di moda non ne capisci davvero nulla” ribatto al suo acido commento. Finisco di sistemare il gilet al piccolo Logan. “Sì Draco, come sempre tu hai ragione, dimenticavo” ribatte il mio piccolo Harry esasperato. Mi fermo. Mi sollevo e mi avvicino a Harry. Lo prendo fra le mie braccia. Ricambia avvolgendo le sue attorno alla mia vita. Gli sussurrò allora all’orecchio: “Non ho quasi mai ragione quando si tratta di te però”. Ci distacchiamo quello che basta per guardarci negli occhi, mi sorride, ci baciamo e Logan incomincia a ridere, si alza in piedi e batte le mani. Inizio a ridere anche io, come un Tassorosso, ma credo che i figli facciano questo effetto a tutti d’altra parte.

Dopo pochi minuti ci ritroviamo in macchina in direzione dell’asilo. Non vorrei che nostro figlio frequentasse delle scuole private, ma Harry insiste che deve conoscere il mondo babbano, il suo mondo, quello di sua madre, in realtà concordo con lui, ma non vorrei solamente che dovesse frequentare scuole troppo costose o prestigiose, vorrei vederlo ridere e giocare ancora per molto tempo, vorrei che si godesse ogni momento della sua infanzia, una cosa che mai ho potuto davvero fare. Ma non credo di essere riuscito a spiegarmi così chiaramente con Harry.

Arriviamo nell’imponente struttura che ospita la scuola che nostro figlio potrebbe frequentare, mi mette i brividi, Harry si rende conto che qualcosa mi disturba, mi prende la mano e mi incoraggia con lo sguardo.

Entriamo e ci dirigiamo all’ufficio del preside. Ci fanno accomodare su delle scomode sedie di legno in un lungo corridoio al fianco della porta del preside. Harry incomincia a giocare con Logan, adoro fermarmi a osservarli. Sono così dolci, sono la gioia della mia vita, la ragione per cui al mattino mi sveglio, e incomincio a sorridere.

Non vi è giorno che trascorra su questa terra in cui non ripensi al giorno in cui Harry mi confessò il suo amore, e io come uno sciocco ragazzino scappai via, convinto di poterlo proteggere allontanandomi.

Due giorni e decisi di tornare indietro sui miei passi. Tornai a Hogwarts, seguì Harry lungo i corridoi, lo rapì, lo condussi sul mio cavallo e giunti alle rive del lago lo liberai, rivelandomi a lui, rivelandogli il mio amore. Ci baciammo sotto la romantica luna, e da quel giorno nulla poté più separarci, né la guerra, né Voldemort, nemmeno la Paura. Poco dopo la fine della guerra scoprì che Logan sarebbe nato, Harry mi chiese di sposarlo, e non mi ricordo momento più felice nella mia vita, forse solo la nascita di Logan…

Nessun rimpianto. Questo è quello che ho imparato vivendo, che Harry mi ha insegnato. Bisogna sempre seguire il cuore. Io l’ho fatto e sono l’uomo più felice e appagato di questa terra. Harry è la mia anima, la mia speranza, la mia forza.

Spesso mi domando cosa sarebbe potuto essere di me, se non fossi tornato indietro, se non mi fossi voltato, se non avessi lasciato che lo sguardo di Harry mi colpisse così profondamente.

Per il nostro primo anniversario Harry mi regalò nuovamente la foto che avevo gettato tra le fiamme. L’ho nel portafoglio e ovunque io vada, lei è con me.

Amo la mia vita e nessun rimpianto mi accompagna.

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