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Non
ci credeva ancora. Era stata scelta lei. Lei, una semplice studentessa
universitaria era stata scelta per interpretare il ruolo della sorella della
protagonista in un film. Ma non in un semplice film. In un film che sarebbe
uscito nei cinema di tutto il mondo, che sarebbe stato candidato agli oscar. Ma
soprattutto un film dove il protagonista maschile era lui. Non un semplice lui,
ma lui: Orlando Bloom. Colui per il quale aveva tappezzato la sua camera di
poster. Per il quale aveva fondato addirittura un blog su internet intitolato
“Orlando4ever”.
Tutto
era iniziato con un semplice volantino, trovato per sbaglio nella cassetta della
posta.
“SEI
UNA RAGAZZA GIOVANE, PIENA DI TALENTO CHE VORREBBE TANTO SFONDARE NEL MONDO
DELLO SPETTACOLO? ALLORA VIENI ALLE NOSTRE SELEZIONI IL GIORNO 13 GENNAIO ALLE
ORE 16.00.”
Questo
diceva quella che apparentemente sembrava una semplice ed inutile
pubblicità.
E
lei si era presentata a quelle selezioni. Aveva recitato un pezzetto di copione
proposto dalla giuria e aveva vinto. Lei. Vinto. Parole sconnesse le erano
apparse alla telefonata della troupe. Invece era lei la prescelta. Quella che
presto tutta la classe avrebbe invidiato. Quella che sarebbe risultata come
“attrice di grande successo, accanto a divi internazionali” quando qualcuno
avrebbe cercato il suo nome su Internet. E sarebbero apparse sue foto,
interviste, pubblicità su di lei.
Già
suonava nella sua testa, la faceva sentire bene, era come se si fosse ubriacata,
il suo nome: Melissa Wright, una nuova stella del
cinema.
Il
suo volto sarebbe apparso ovunque.
L’indomani
sarebbe dovuta andare sul set, avrebbero iniziato con le riprese. Era
contentissima. Ma la cosa che più la rendeva felice era il fatto che lo avrebbe
incontrato. Lui. Non le importava di non recitare la parte della sua fidanzata
(cosa che avrebbe fatto Kate Hudson), ma di stargli accanto. Quella notte non
sarebbe riuscita a dormire.
mio dio la sveglia,
quanto la odiava. Erano appena le sette. Avrebbe dovuto presentarsi sul set
soltanto alle nove.
Si alzò e aprì la
finestra. Pioveva. Mio dio quanto odiava la pioggia.
Andò in bagno e fece la
doccia. Asciugò con cura i suoi lunghi capelli castani, tornò in camera e si
soffermò davanti all’armadio. Lo aprì. Una pila di magliette di tutti i colori
le si presentò davanti. Aprì l’altra anta dell’armadio, dove erano appesi jeans
e gonne. Infilò un paio di jeans color blu scuro e una camicetta bianca,
esclusivamente firmata Armani. Si mise un paio di stivali marroni, con il tacco
sottile. Scese a fare colazione e tornò in bagno a truccarsi. Una base di
fondotinta, un po’ di fard sugli zigomi, matita nera, un filo di eyeliner,
mascara, lucidalabbra. Perfetta. Poteva uscire. Era pronta per il suo incontro
con Orlando.
Si infilò il cappotto,
prese la borsa e l’ombrello. Raggiunse velocemente alla macchina e partì. Ci
mise circa tre quarti d’ora ad arrivare, sebbene fossero soltanto quindici
chilometri. Il traffico era così tanto…
Quando entrò nella hall,
fu indirizzata da una ragazza verso una porta, oltre la quale c’erano già
Orlando, Kate e il produttore, ad attenderla.
- Sei perfettamente in
orario, Melissa. Ti stavamo aspettando. Orlando, Kate, vi presento Melissa,
colei che interpreterà la sorella minore di Jane, Claire. – il produttore,
Jerry, la accolse, presentandola così agli altri due attori, che le strinsero
cordialmente la mano.
- Piacere, Kate – la
ragazza bionda che aveva già visto in diversi film si
presentò.
- Io sono Orlando,
piacere di conoscerti – LUI le aveva stretto calorosamente la mano, rivolgendole
un dolce e perfetto sorriso.
- Piacere, io sono
Melissa, Mel per gli amici – Melissa cercava di mantenere la calma. L’uomo che
fino a due settimane prima rimaneva soltanto un venerato poster attaccato sul
muro della sua camera le aveva appena stretto la mano e le aveva
sorriso.
- Scusatemi sono in
ritardo, lo so – Una voce agitata comparve nella
stanza.
- Il solito
ritardatario, Gore – il regista, Gore Verbinski, fece la sua comparsa. Era ora
di iniziare.
- Orlando, Kate, Jerry e… - Gore stava salutando uno per uno i presenti, ma si fermò alla vista di Melissa: ancora non la conosceva
- Orlando, Kate, Jerry
e… - Gore stava salutando uno per uno i presenti, ma si
fermò alla vista di Melissa: ancora non la conosceva.
- Melissa, molto piacere
– la ragazza si affrettò a presentarsi.
- Ciao Melissa, io sono
Gore. Dunque sei tu la co-protagonista di questo film.
- Esattamente – Melissa
aveva già acquisito un po’ di confidenza.
- Bene, iniziamo. –
La riunione poteva
iniziare.
- Innanzitutto, tu
Orlando, sai che interpreterai il ruolo di Robert, un affascinante studente del
liceo, giocatore nella squadra di basket. Tu, Kate, sarai Ashley, la sua ragazza
e tu, Melissa, avrai il ruolo più accattivante: reciterai le parti della sorella
minore di Ashley, Kristin, che farà innamorare Robert. Ok? Questo era il
riassunto del copione, che avete ovviamente già visionato e studiato. Posso dire
che in questo film il personaggio che subirà più trasformazioni sarà quello di
Kristin, che verrà trasformato da una timida ragazza studiosa a quello della
studentessa più corteggiata della scuola, che supererà anche la sorella,
diventando…
Le parole di Gore non
risuonavano più nella testa di Melissa. Era troppo occupata ad osservare quei
profondi occhi color cioccolato che visti dal vivo erano ancora più
lucenti.
La riunione durò per un
paio d’ore e, al termine, accadde una cosa che mando Melissa in visibilio.
- Melissa, - una voce
meravigliosamente adorabile la richiamò. – Ti va di cenare con me, stasera? Sai,
così potremmo vedere insieme il copione.- Orlando Bloom le aveva chiesto un
appuntamento. Che cosa avrebbe potuto rispondere?
- Certo, è un’idea
meravigliosa, Orlando.
- Bene, ti passo a
prendere alle sei e mezzo. Comunque ceniamo a casa mia, così siamo più
tranquilli.
- D’accordo, tieni
questo è il mio numero e il mio indirizzo.
- Non è molto lontano da
casa mia.
- Bene, a stasera
allora.
-
Ciao!
Melissa era incredula,
ma soprattutto in panico. Cosa avrebbe potuto mettersi? Un abito elegante oppure
qualcosa di più casual?
Arrivò a casa e si
precipitò in camera, di fronte all’armadio. Non aveva nemmeno appetito. Non
avrebbe pranzato finché non avrebbe trovato qualcosa da
indossare.
Aprì un armadio dove
erano conservati degli abiti eleganti, e un’altro dove si trovavano indumenti
più informali.
Provò un vestitino al
ginocchio, di seta, nero, molto semplice con le spalline fini. Le stava
d’incanto. Provò anche una mini gonna di jeans e una
canottiera con strass.
Optò infine per un abito
di seta molto colorato a righe astratte, sopra il ginocchio, con le maniche a
pipistrello e una scollatura a V. Unvestito elegante ma non troppo,
ideale per una serata tra amici. Un bel paio di sandali neri con tacco a spillo.
Perfetta. Scese finalmente a pranzare, attendendo con ansia l’arrivo delle sei e
mezzo. Sarebbe stata la serata più bella della sua
vita.
Un appuntamento con
Orlando Bloom. Ciò che fino a qualche tempo fa avrebbe solo beatamente sognato,
sarebbe avvenuto tra un quarto d’ora. Melissa era pronta, con quel suo vestito,
sobrio ma non troppo, quel leggero make-up che dava luce ai suoi meravigliosi
occhi color del mare. I sandali neri con tacco alto la slanciavano, facendola
sembrare davvero una star.
Drinnn!!! Mio dio il campanello, era arrivato. Melissa si affrettò
ad aprire. L’immagine di Orlando le se presentò
davanti. Sembrava ancora più bello di come l’aveva sempre visto (se era
possibile).
- Melissa sei bellissima – disse il bell’attore che di
galanterie la sapeva lunga.
- Grazie – fece la
ragazza con un sorriso malizioso.
- Vogliamo andare? –
Orlando la invitò a salire in macchina. E mio dio che macchina: una meravigliosa
Mercedes decappottabile, che però aveva il cappuccio
chiuso.
- Andiamo.
E si avviarono verso
l’automobile.
In dieci minuti
arrivarono a casa di Orlando. Più che una casa sembrava una piccola reggia di
Versailles in stile moderno o, se preferite, una
miniatura del Buckingham Palace.
L’entrata presentava un
grande atrio dal quale si potevano ammirare delle bellissime scale. Una porta a
destra portava alla sala da pranzo, dove i due si
accomodarono.
Orlando arrivò dalla
cucina e, con gesti buffi, si finse un cameriere e servì un delicatissimo
risotto ai funghi a Melissa.
- Per lei madame.
- Grazie – Melissa si
sentiva sempre più a suo agio.
Orlando si sedette e
divorò la porzione di risotto in un attimo.
- Allora dimmi Melissa,
hai mai recitato prima d’ora? – l’uomo decise di intraprendere una
conversazione.
- No, anche se mi
sarebbe sempre piaciuto farlo. Mi è capitata l’occasione tra le mani, e io lo afferrata.
- Hai fatto benissimo,
anch’io ho sempre sognato di recitare. Quanti anni hai, se non sono
indiscreto.
- Ho ventuno anni,
studio scienze della comunicazione a Oxford e adoro
cantare.
- Cantare? Beata te, io
sono stonato come una campana!
- Prendevo lezioni di
canto in privato, un hobby che mi ha sempre appassionato molto. – Melissa stava
dando una biografia dettagliata della sua vita a Orlando
Bloom.
- Io invece adoro gli
sport estremi.
- Lo so, so tutto di te.
Vedi, io sono una tua fan. Sono stata un’adolescente
anch’io. Una di quelle ragazzine urlanti che sei abituato a trovare ad
attenderti alle prime dei tuoi film.
- Quindi sai anche il
mio nome completo.
- Orlando Jonathan
Blanchard Bloom. – Melissa era felice di fare la parte della secchiona in
materia.
- E sai anche che
impazzisco per le brune con gli occhi azzurri...
Melissa si sentì gelare
il sangue. Lei era bruna con gli occhi azzurri. Lei, l’unica in quel
momento.
- Questo non lo sapevo,
non c’era scritto nella tua biografia. – Melissa cercava di mantenere un tono
normale. Quella serata stava prendendo davvero una piega
interessante.
- Davvero, non lo
sapevi? – Orlando si finse sorpreso.
- No te lo giuro. Questa
non l’ho mai sentita, sul serio.
- In
effetti non l’ho mai dichiarato in pubblico, considerando che le mia
ultima fidanzata era bionda con gli occhi… beh, uno azzurro e uno
marrone!
- Kate Bosworth, certo. Mio dio quanto l’ho sempre
invidiata…
- Per i suoi occhi? –
Orlando finse di non sapere il motivo.
- Perché stava con te! –
Melissa non sopportava di essere presa in giro.
- Sì l’avevo capito,
stavo scherzando. Comunque era il suo carattere che non mi piaceva. Troppo
permalosa. Tu, Mel… posso chiamarti così giusto?
- Certo, adoro i
diminutivi.
- Ok, allora, volevo
chiederti… tu stai con qualcuno? – Orlando, anche se imbarazzato, moriva dalla
curiosità.
- No, mi sono lasciata
con Rupert da un bel po’ di tempo ormai.
-
Perché?
- Troppo infantile.
amava fare festa, andare a letto all’alba e non
studiava mai per gli esami. Finché non l’hanno espulso dal corso e io l’ho
mollato.
- Capisco…
- Comunque è storia
vecchia e devo dire di essermi sentita sollevata quando ci siamo
lasciati…
- Ok, Melissa, passiamo
al dessert?
- Volentieri, grazie. La
cena era buonissima.
E così Orlando corse in
cucina e si ripresentò in sala con in mano una
splendida torta alla crema (evidentemente proveniente da una pasticceria). Ne
servì una fetta all’ospite e ne porse una sul suo
piatto.
Orlando era davvero
sorpreso di tutta questa naturalezza e confidenza con Melissa. Si sentiva a suo
agio con lei. Era così dolce e sensibile, ma allo stesso tempo sveglia e
intelligente. E poi era così bella. Con quei suoi splendidi occhi azzurri e quei
capelli castani. Era certamente diversa da tutte quelle sue ex-fidanzate così
snob e così poco simpatiche. Kate Hudson, la co-protagonista del film, con la
quale aveva avuto un flirt, era così… non sapeva nemmeno lui come definirla.
Kate era bella, ma non aveva quel tocco di carattere che aveva Melissa. Non era
come lei. Nessuno era come lei. Avrebbero comunque avuto molto tempo da
trascorrere assieme. Tempo che forse avrebbe potuto cambiare molte
cose.
Tra una chiacchiera e
l’altra non si accorsero che erano ormai arrivate le
undici.
- È tardi, dovrei
andare.
- Certo, ti
accompagno.
Orlando la riaccompagnò
a casa e la salutò con un dolce e tenero bacio sulla guancia. Un bacio che mandò
Melissa in visibilio. Quella notte avrebbe avuto un lungo etranquillo sonno, pieno di
sogni altrettanto meravigliosi.
Erano le sette meno un
quarto. Tra circa dieci minuti sarebbe suonata la sveglia. Ma Melissa era già
sveglia, lo era sempre stata quella notte. Aveva pensato alla serata trascorsa
con Orlando. Erano vagati mille pensieri nella sua testa, uno più strano
dell’altro. E così un’infinita lista di domande senza risposta aleggiava nella
sua mente. Perché Orlando l’aveva invitata a cena? Perché non aveva invitato
anche Kate? Perché… NO! Non poteva pensare neanche un momento che tra lei e
Orlando potesse esserci qualcosa di più di una semplice amicizia. Però l’avrebbe
voluto. Eccome che l’avrebbe voluto. Aveva bisogno di qualcuno che le stesse accanto, che la facesse sentire importante, che…
aveva bisogno del vero amore. E la speranza che quello potesse essere lui la
faceva camminare tre metri da terra. Ma non poteva. Non ora. Adesso era tempo di
lavorare e di prendere in considerazione il fatto di farsi una carriera nel
mondo dello spettacolo. Ma di una cosa era certa. Avrebbe avuto tutto il tempo
di cui aveva bisogno per valutare se potesse esserci o
meno una storia tra lei e lui. Il suo idolo. Colui che fino a due
settimane prima era solamente un poster con quale chiacchierava o chiedeva
pareri sui vestiti da mettersi.
***
Si alzò, fece la doccia e si
precipitò in cucina a fare colazione. Accese la TV e per poco non rovesciò la tazza di
caffè che aveva in mano.
“… una misteriosa
ragazza mora ha trascorso la serata nella casa del celebre attore Orlando
Bloom. I due sembravano
piuttosto intimi e quando Orlando l’ha riaccompagnata a casa i due si sono
scambiati un tenero bacio sulla guancia. Ora tutti ci chiediamo, che il nostro
idolo abbia un nuovo amore? Se sì, chi è questa ragazza? Per scoprirlo dovremo
soltanto attendere i prossimi giorni, quando nel Sun uscirà un’intervista di
Orlando. Ma adesso passiamo alla prossima notizia…
No.
Enne o. Non poteva essere. Anche in una tranquilla serata i paparazzi seguivano
Orlando? Sarebbe toccata la stessa sorte a Melissa una volta diventata famosa?
Si sentì gelare il sangue. Un lungo brivido scese lungo la schiena. Spense
la TV, fece
velocemente colazione e si vestì. Camicetta bianca di Burberry, jeans stretti
alla caviglia, decolleté in vernice tacco sei, borsa spaziosa, un filo di
trucco. Pronta. Poteva andare sul set. La cosa che più la preoccupava era vedere
Orlando dopo le voci del suo nuovo amore. Aprì la porta di casa, si incamminò
velocemente verso la macchina. Cavolo, erano già le otto e venti, meglio
sbrigarsi.
-
Ehi, tu fermati! – una voce la richiamò. Un uomo alto e magro, di circa
quarant’anni stava venendo con passo veloce verso di lei.
-
E lei chi è? – Melissa era davvero scocciata.
-
Sono Anthony, un giornalista del Sun, vorrei farle qualche domanda sulla
relazione tra lei e Orlando Bloom e sulla cena di ieri
sera…
Era
un paparazzo. E aveva preso di mira lei. Melissa in preda alla rabbia (e al
panico) rispose in modo calmo per quanto fosse possibile, camminando
imperterrita verso l’automobile parcheggiata a un centinaio di metri, che
sembravano essere chilometri.
-
Tra me e il signor Bloom non c’è alcuna relazione. La cena di ieri sera era una
cena di lavoro.
-
Quale lavoro? Fa parte anche lei del cast del nuovo film di Orlando? Che ruolo
interpreta? Quando…
-
Basta! Ora mi scusi ma sono in ritardo.
Detto
questo salì in macchina e sfrecciò velocemente nel set, pronta ad informare
Orlando dell’accaduto.
Mi
scuso IMMENSAMENTE per il ritardo
della pubblicazione di questo capitolo. Ero completamente a corto di idee…
ringrazio tutte coloro che hanno recensito i precedenti capitoli e quelle che
recensiranno questo.
68keira68:
grazie per aver recensito ogni sacrosanto capitolo. So che vorresti tanto essere
al posto di Melissa… lo vorrei anch’io… fammi sapere se questo chappy ti è
piaciuto… Baci!!! (*_*)
Michi88:
grazie anche a te per aver recensito… ricordati di aggiornare presto la tua
storia… sono così in ansia per Nikki… Baci8!!!
Blackpearl:
mia dolce e cara omonima, grazie della recensione!!!!
Ricordati di postare presto il nuovo capitolo della tua fan fic… ok?
Bacione!!!
Lady
d:
o Lady J adesso? Alice, grazie!!! Sono felice che ti
piaccia la mia storia (anche se Orlando Bloom non ti piace, e mi chiedo sempre
il perché..). Ci vediamo domani a scuola! Baci e
abbracci 4ever! :-D
Ringrazio
ancora Vegetina94, *AqUa
PrInCeSs*, Tonks94, Summer89… GRAZIE!!!!!Un bacio ancora a tutti!!!
E dopo tre quarti d’ora di strada, tra code e semafori, finalmente arrivò sul set
E dopo tre quarti d’ora di
strada, tra code e semafori, finalmente arrivò sul set. Ad attenderla c’erano
solamente Orlando e Gore. Kate e Jerry dovevano ancora arrivare. Orlando aveva
un’espressione ansimante, come se avesse dovuto dirle qualcosa. Probabilmente la
stessa cosa di cui doveva parlarle lei.
- Buongiorno a
tutti.
- Buongiorno. – Gore e
Orlando la salutarono.
- Melissa, scusa ma devo
parlarti in privato.
Eccolo. Il temuto momento
della verità era arrivato. Uscirono dalla stanza ed entrarono nel camerino di
Orlando. Immenso. C’erano pantaloni, camicie, giacche, scarpe, cosmetici e mille
altri accessori.
- Non so se tu sia al
corrente di ciò che dicono di noi due alla TV e sui
giornali.
- So tutto. Appena uscita da
casa mi sono ritrovata un paparazzo che mi ha chiesto della “relazione” che c’è
tra me e te.
- E tu, che gli hai
risposto?
- Ho continuato a camminare
verso la macchina, ma lui mi ha seguito. Così gli ho detto che siamo solo amici
e che la cena di ieri sera era solamente una cena di lavoro. Lui ha insistito e
mi ha chiesto se recito con te nel tuo nuovo film e che ruolo interpreto. E io
sono salita in macchina e sono venuta qua.
- Mi dispiace che prendano
di mira anche te. Stasera quando tornerai ci saranno paparazzi ovunque, fidati.
Meglio se ti fai accompagnare o vieni a dormire da me…
No. Non poteva essere (di
nuovo). Lei a dormire a casa di Orlando Bloom per sfuggire ai paparazzi? Un
sogno…
- O-ok…- Melissa era a dir
poco stupita.
Tornarono frettolosamente in
sala riunione, dove intanto erano arrivati anche Kate e Jerry.
Kate, Orlando e Melissa
furono accompagnati nel proprio camerino e qui furono sistemati per le
riprese.
A Melissa fu fatto indossare
un pigiama bianco, sulla cui maglia era disegnato un orsetto con una scritta
“LOVE ME”. Si sentiva veramente ridicola vestita così, però era quello che
doveva indossare per la scena di inizio. Era così eccitata. Aveva provato quella
parte mille altre volte, però adesso era diverso. Adesso si scendeva in campo,
non era più un allenamento. Adesso si faceva sul serio.
- Melissa, alza un momento
lo sguardo, metto un po’ di fard che fa risaltare gli
zigomi.
Questa era Krystin, la
truccatrice, la donna più perfezionista del mondo. E anche la più simpatica. Non
sopportava di essere chiamata Krystin, preferiva Kry
- D’accordo.- era quasi
pronta. Mancava solamente un pizzico di fard rosato e poteva andare su quel
comodo, grande, colorato letto che se ne stava nella sua camera sul set.
- Puoi andare. Buon lavoro
Mel.
- Grazie Kry. – Melissa si
esaminò allo specchio: era bellissima per dover riprendere una scena nella quale
si era appena svegliata – sei sempre la migliore.
Si avviò verso il set e vide
Orlando già vestito in tenuta da collegiale. Dio, quant’era sexi. Meraviglioso.
***
Dopo tre ore di immenso e
duro lavoro, era arrivata l’ora di tornare a casa. Di Orlando però! La prima
giornata da “attrice” era andata piuttosto bene. L’indomani avrebbe girato scena
del primo incontro con Orlando. Una cosa meravigliosa. Inoltre quell’antipatica
di Kate non ci sarebbe stata sul set. Solamente lei e il suo idolo. Lei e il suo amore. Lei e il
Magnifico.
- Melissa, dormi da me
stasera, non ammetto discussioni. – Melissa si sentiva in un tale imbarazzo,
indescrivibile. Inoltre aveva notato la sottile espressione di rabbia mista a
invidia di Kate. E ne era rimasta profondamente felice.
- Certo,
andiamo?
E si avviarono verso casa,
discutendo della frenetica giornata di lavoro trascorsa (insieme).
Pubblicato
dopo solo due giorni dall’altro, questo capitolo è venuto così. Qui la storia
comincia a farsi estremamente interessante. Nel prossimo diventerà
interessantissima. Ma dovrete attendere care fans. Il nuovo chappy è in fase di
lavorazione. Intanto voglio ringraziare:
michi88: ciao
carissima!!!! Ho letto il tuo aggiornamento e ho pure postato una o due
recensioni. Mi raccomando leggile con assoluta attenzione. Come vedi ho postato
il nuovo chappy ricordati di recensire e di postare
qualche consiglio. Baci.
Blackpearl: grazie di
aver recensito!!! Spero che questo chappy ti sia
piaciuto, come la descrizione sull’abbigliamento di Melissa, nello scorso
capitolo. Attendo con ansia il prossimo aggiornamento della tua storia.
Baciotti!!!
Ancora
ringraziamenti a tutte le altre che hanno recensito. Ricordatevi di lasciare un
commento. Vedete, qui in bassoc’è
l’opzione per lasciarne uno… dai cliccate lì…
Piccola premessa: siccome non mi piaceva più la narrazione in terza persona, ho deciso di passare alla prima
Piccola
premessa: siccome non mi piaceva più la narrazione in
terza persona, ho deciso di passare alla prima. Tutti i pensieri che non
sono compresi nei dialoghi sono le parole della protagonista, Melissa. Buona
lettura!
Eccomi arrivata a casa di
Orlando. Lui mi fa strada con la sua meravigliosa Audi A4 nuovo modello. Io,
dietro, che lo seguo con la mia Mini. Bella differenza. Comunque non importa.
Entriamo in casa e io gli consegno il cappotto. Mi fa accomodare in soggiorno e
arriva dopo pochi minuti con in mano un vassoio con due
drink, che ha tanto l’aria di stare per cadere. Me lo porge con delicatezza e si
siede sul divano accanto a me. Vicino a me. Incollato addosso a me. Mio dio, ma
con un divano a tre posti, vuoi venirmi in braccio, Orlando? Non che la cosa mi
dispiaccia però… non sono pronta al fatto che potrei avere una relazione con
lui. Ma cosa ti monti la testa Mel, lui ci sta solo provando con te,
nient’altro.
- Questo è un leggero
aperitivo, assaggialo, l’ho inventato io, mischiando qualche drink
classico…
Oddio, sto per sputarglielo
addosso. Ma come fa a piacergli ‘sta roba? Fa letteralmente schifo. Resisto e
deglutisco a fatica. Ho bisogno d’aria.
- Delizioso, ma un po’ forte
per me… posso andare un momento in bagno – devo, ho bisogno di un po’
d’acqua.
- Certo, intanto io preparo
la cena –
- Ok – dico sperando che sia
più decente dell’aperitivo.
Torno dal bagno e vado in
cucina. Tutto sembra tranquillo. Mi propone di uscire un momento, deve fumare
una sigaretta. Cavolo, fa un freddo tremendo. Si siede
sugli scalini e io lo imito.
- Sai Mel, non voglio che i
paparazzi prendano di mira anche te, tu non c’entri. Farai a tempo ad essere
seguita quando diventerai famosa. Anche se con l’episodio del nostro
appuntamento di ieri sera, lo sei già.
Fatemi capire. Ha detto
appuntamento, ho sentito bene? Ok, cosa gli rispondo? Oddio, sono in panico
totale.
- Probabilmente mi avranno
già dimenticata, con tutto quel gossip che c’è in giro…
- No Melissa. Se sei una
teenager fan di Orlando Bloom ti dimentichi di fare i compiti, di aiutare la
mamma in casa, studiare per l’interrogazione di domani, ma non ti dimentichi di
quello che pensi sia la tua vita, il tuo attore preferito, il tuo idolo. Questo
no, mai
- Vuoi dire che
probabilmente qualche ragazzina in giro nel mondo mi vorrebbe
morta?
- Più o meno. Ma sta
tranq…
- Eccoli sono lì!
- Sì, è con quella ragazza
di ieri sera…
Oddio, ancora loro, i
paparazzi, già li odio!!!
- Vieni Mel – Orlando mi
prende per una mano e cerca di portarmi dentro casa.
- Oh, no!!! La porta si è chiusa!!!
Nel giro di cinque secondi
ci ritroviamo una ventina di paparazzi attorno, pronti a far scattare quegli
accecanti flash delle loro macchinette fotografiche.
- Orlando, è la tua nuova
ragazza?
- Come si
chiama?
- Quanti anni
ha?
- Da quanto state
insieme?
Orlando non risponde e mi
trascina verso il garage, seguito a ruota dalla mandria di fotoreporter. Saliamo
in auto, mette in moto e parte a folle velocità, quasi investendo un odioso
paparazzo avvicinatosi troppo alla macchina.
- Mi dispiace. Forse eri più
al sicuro a casa tua…
- Non importa, hai fatto
bene. Dove mi stai portando? – chiedo, vedendo che la strada imboccata non era
quella che portava a casa mia.
- Andiamo da Dom, lì staremo
un po’ in pace – non parlo per il resto del viaggio, troppi pensieri mi vagano
per la mente.
Arriviamo da Dom, chiamiamo
subito i bodyguard di Orlando perché ci scortino fino a casa
sua.
- Ragazzi, ma cosa vi è
successo?
Raccontiamo tutto a Dom, che
ascolta con un sorriso in volto che mi dà sui nervi. Possibile che trovi
divertente certe cose?
- Scusa dolcezza, non mi
sono ancora presentato. Sono Dominic Monaghan, lieto di
conoscerti.
- Melissa Wright, lieta
anch’io.
- Ehi Dom, non è che avresti
qualcosa da bere? – chiede Orlando. Mi auguro solo che non sia uno di quei
tremendi drink, come quello di prima.
- Certo, quello che
vuoi.
Intanto suonano alla porta.
Dom va ad aprire. Sono le guardie del corpo, sono venute a prenderci.
Ringraziamo Dom e ci avviamo, verso la casa di Orlando. I paparazzi se ne sono
andati.
- Vieni, preparo la cena. –
Orlando mi fa cenno di entrare, ma io non voglio. Non posso. È stata una serata
troppo movimentata, voglio andare a casa mia.
- Scusa Orlando, ma sono
troppo stanca. Forse è meglio che torni a casa, ci vediamo domani.
Vedo nei
suoi occhi un po’ di dispiacere, misto a sollievo. Forse è stanco pure
lui. Prendo la borsa e il soprabito e lo saluto, dandogli un bacio sulla
guancia. Le guardie del corpo mi scortano fino a casa. Entro, mi metto in
pigiama e mi precipito in camera. Ora voglio soltanto dormire. Voglio riposare
nel mio caldo lettone.
Ok, ora non
maleditemi. Lo so che questo capitolo non è andato come speravate, ma c’è tempo.
Nei prossimi capitoli sarete accontentate. Comunque non è colpa mia, è colpa dei
paparazzi!!!! (*_*)
Michi88: eccoci di
nuovo!!!! Hai visto, io ho postato il nuovo capitolo,
come promesso. Ora tocca a te. Ho recensito la tua storia. Ricordati di
aggiornare il più presto possibile, sono troppo curiosa di sapere come va
finire. Mio dio, quanto odio quella Kate!!!! Un grosso
bacione!
Blackpearl:ciao omonima!!!!! Hai visto cosa ha combinato il mio dolce
Orlando? Furbo vero? Peccato che siano arrivati quegli odiosissimi paparazzi a
rompere le scatole… grazie per la recensione! Baci!
Strowberry:ciao carissima!!!! Eh sì, di Orlando si può soltanto dire che
è magnifico! Per la storia di Bodyguards non importa, ma grazie lo stesso.
Aspetto ancora le tue recensioni! Bacioni!
Aredhel Noldoriel:
ciao!!!! Lo so che vorresti essere al posto di Melissa…
chi non lo vorrebbe! Ancora grazie per la recensione!
Baci!
Vegetina94:
ciao Chiara!!!!! Allora sono felice che ti piaccia la
mia storia, Orlando è un amore, non credi anche tu!? Ci
vediamo a scuola!!!! Un bacione grande!!!
Summer89:
ehi, nuova fan!?! Hai visto di cosa è capace
Orlando????(o meglio, di cosa
è capace di inventare una della mia età)… lo so che è stato un po’ sfacciato, ma
volevo far andare su di giri Melissa e le sue fan… comunque sono arrivati i
paparazzi purtroppo!!! Baci.
Neith:
sono felice che ti piaccia questa storia!!!! Grazie per
la recensione…. Mettine un’altra su questo capitolo!!!!
Ciao!!!
Apro finalmente la porta di
casa. Non ce la faccio più. Tutto mi sembra assurdo. Quello che ero, quello che
mi è successo e quello che sono diventata. Io. Io sono Melissa Wright, una
studentessa universitaria che vive in un appartamentino a Londra. Non sono una
star, ma una ragazza come tante altre.
Uffa!!!!!! Non capisco più nulla!!!!! Adesso voglio riposare.
Devo.
Mi addormento circa alle tre
di notte, non ce la faccio a prendere sonno. Mille pensieri mi girano per la
testa, fanno inversioni a U e retromarce. Dormo. La sveglia suona puntuale alle
7.oo e mi alzo. Faccio colazione e mi faccio la doccia. Sono ormai le otto.
Entro nella mia sempre più disordinata camera da letto e apro l’armadio. Non so
nemmeno cosa mettermi. Prendo un paio di jeans neri e una magliettina di raso
tutta colorata, con una scollatura a V. Metto i miei soliti decolleté neri di
vernice, che però stonano con i jeans. Ok, metto un paio di ballerine dello
stesso colore della maglia. Senza tacchi sembro 10 cm più bassa, ma non importa. Mi trucco come al solito, raccolgo i
capelli in uno chignon ed esco. Non dimentico però gli occhiali da sole con le
lenti stile Audrey Hepburn e un simpatico cappellino nero di vernice, per non
farmi riconoscere.
Corro di corsa verso la mia
auto, che è parcheggiata notevolmente più vicino di ieri. Nessun paparazzo a
quanto sembra. Arrivo sul set, Orlando deve ancora
arrivare.
- Buongiorno a tutti
–
- Buongiorno, – Gore mi
saluta – Mel, c’è Krystin che ti aspetta, vai. Corro nel mio camerino. Noto
piacevolmente che c’è un’insegna sulla porta di esso: MELISSA
WRIGHT.
- Ciao Mel, sei pronta?
-
Abbastanza.
-
Siediti.
E mi siedo. Kry mi mette un
po’ di fard rosato sugli zigomi e rifinisce la matita nera che avevo già messo
io, che però è colata. Mi mette un po’ di ombretto dorato. La mia costumista,
Ally, mi porge dei vestiti. E che bei vestiti. Un paio di jeans a sigaretta,
molto aderenti, che all’apparenza è molto costoso. Mi allunga anche una t-shirt
bianca, con disegnati tanti cuoricini davanti e una scritta in corsivo
“Love is
precious”.
Anch’essa sembra essere molto cara. Infine mi porge un paio di converse a righe
bianche e rosse e una borsa nera di Winnie the Pooh. Entro nella mia “casa” sul
set e mi preparo in cucina. Ripasso mentalmente le battute. Intanto arriva anche
Orlando che mi saluta. Sembra tranquillo. Evidentemente è abituato a questo
tormento dei paparazzi. Lui è abituato. Io no. Io non voglio diventare come
le altri attrici famose, perseguitate costantemente dai
mass-media. Io voglio restare io.
***
Finalmente abbiamo finito.
Oggi abbiamo ripreso quasi sei ore, con una mezzoretta di pausa per il pranzo.
Sono sfinita. Non vedo l’ora di arrivare a casa e di riposarmi, nel mio lettone
caldo e accogliente e…
- Melissa!!!!! – una voce mi chiama da lontano. È Orlando. – Che ne dici
di cenare insieme stasera? Niente paparazzi! Lo giuro!
- Per me va bene, ma come
fai a dire che non ci saranno paparazzi?
- Ci faremmo scortare da
John e Bill, le mie guardie del corpo.
- No! Non voglio arrivare a
questo punto! – adesso mi arrabbio. Non voglio essere scortata! – Vieni a cena
da me, preparo una mia specialità… ok?
- Va bene, meglio senza le
guardie…
Orlando ha detto di sì al
mio invito, questo sì che è un sogno.
Partiamo verso casa mia,
ognuno con la propria auto, e in una mezzora siamo
arrivati.
Entro in casa e invito anche
lui a fare lo stesso. Lo faccio accomodare in salotto e io corro in camera a
cambiarmi. Mi posto come sempre davanti all’armadio e
tiro fuori tutto il suo contenuto. “Questa sera lo devo conquistare” dico tra me
e me. Ma poi ci ripenso. Lui non è il mio fidanzato. No. No. No. E ancora no.
Però è bellissimo, devo ammetterlo. E mi piace. Ed è Orlando Bloom, accidenti.
Metto una minigonna di jeans, non troppo corta, e un top senza spalline nero,
che cade giù morbido. Indosso un paio di sandali neri con qualche perlina e con
il tacco a spillo. Corro in bagno, sciolgo i capelli dalla lunga coda di cavallo
in cui erano raccolti e li pettino. Metto un filo di lucidalabbra e mascara.
Scendo velocemente le scale facendo attenzione a non
cadere.
- Sei
splendida.
- Grazie Mr. Bloom. – lo
canzono.
- Posso avere l’onore di un
ballo? – sento una musica di sottofondo. Un valzer se non mi inganno. Deve aver
trovato il cd nello scaffale più basso della credenza. Che occhio ha questo
ragazzo!
- Certo! – Rispondo
sicura.
E così balliamo
romanticamente per circa tre minuti, finché non suonano il campanello. È la mia
vicina di casa, mi chiede se le presto un dvd. Ma che
faccia tosta questa gente! Le porgo un film degli anni cinquanta, che dura tre
ore e mezzo. Così non ce l’avremo su per i piedi per tutta la serata. Preparo
una pasta all’amatriciana e due bistecche con contorno di insalata. Orlando
divora tutto e si complimenta a ogni portata. Servo poi il dolce, una coppetta
di gelato alla nocciola e al cioccolato. È una serata strepitosa, non vorrei
finisse mai. Andiamo in salotto e balliamo ancora. Non un valzer questa volta,
ma una canzone di Whitney Huston, I will always love you. Io la imito e Orlando
ride come un pazzo. È ormai mezzanotte.
- Si è fatto tardi. – dico
io.
- Sì, proprio tardi, forse
dovrei andare.
- Sì, lo credo
anch’io.
Non riesco a spiegarmi il
perché, ma siamo tutti e due in imbarazzo.
- Ti accompagno alla porta –
e lo seguo verso l’uscita.
- Come fa freddo –
rabbrividisco. Orlando mi abbraccia e mi scalda tra le sue possenti
braccia.
- Mi sono proprio divertito
stasera, sono stato bene – mi sussurra.
- A-anch’io – balbetto. Un
po’ per il freddo, un po’ perché sono in felice di stare tra le sue braccia. Lo
sento pericolosamente vicino, il suo respiro sul mio. E mi bacia. Un bacio
lungo, pieno di tenerezza e di passione. Un bacio come nessun
altro.
Hola!!!! Ecco il nuovo capitolo!!!
Michi88: sto
aspettando il tuo aggiornamento!!!! Hai visto che io ho
postato il mio. Lo so, le idee erano andate a farsi una vacanza… spero che
questo capitolo ti piaccia. Ciao!!!!
Kisses!
Blackpearl: hola
omonima. Come va? Hai visto che ho pubblicato il nuovo chappy!!!! Dai aggiorna anche tu!!! Vedrai
che di idee ne trovi a volontà!!!!! Baciuzzi!
Ringrazio
ancora moltissimo tutti coloro che
hanno recensito… non scrivo tutti nomi perché è tardi e domani devo andare a scuola. Recensite ancora!!!! Ciao!!!!
Apro finalmente la porta di
casa. Non ce la faccio più. Tutto mi sembra assurdo. Quello che ero, quello che
mi è successo e quello che sono diventata. Io. Io sono Melissa Wright, una
studentessa universitaria che vive in un appartamentino a Londra. Non sono una
star, ma una ragazza come tante altre.
Uffa!!!!!! Non capisco più nulla!!!!! Adesso voglio riposare.
Devo.
Mi addormento circa alle tre
di notte, non ce la faccio a prendere sonno. Mille pensieri mi girano per la
testa, fanno inversioni a U e retromarce. Dormo. La sveglia suona puntuale alle
7.oo e mi alzo. Faccio colazione e mi faccio la doccia. Sono ormai le otto.
Entro nella mia sempre più disordinata camera da letto e apro l’armadio. Non so
nemmeno cosa mettermi. Prendo un paio di jeans neri e una magliettina di raso
tutta colorata, con una scollatura a V. Metto i miei soliti decolleté neri di
vernice, che però stonano con i jeans. Ok, metto un paio di ballerine dello
stesso colore della maglia. Senza tacchi sembro 10 cm più bassa, ma non importa. Mi trucco come al solito, raccolgo i
capelli in uno chignon ed esco. Non dimentico però gli occhiali da sole con le
lenti stile Audrey Hepburn e un simpatico cappellino nero di vernice, per non
farmi riconoscere.
Corro di corsa verso la mia
auto, che è parcheggiata notevolmente più vicino di ieri. Nessun paparazzo a
quanto sembra. Arrivo sul set, Orlando deve ancora
arrivare.
- Buongiorno a tutti
–
- Buongiorno, – Gore mi
saluta – Mel, c’è Krystin che ti aspetta, vai. Corro nel mio camerino. Noto
piacevolmente che c’è un’insegna sulla porta di esso: MELISSA
WRIGHT.
- Ciao Mel, sei pronta?
-
Abbastanza.
-
Siediti.
E mi siedo. Kry mi mette un
po’ di fard rosato sugli zigomi e rifinisce la matita nera che avevo già messo
io, che però è colata. Mi mette un po’ di ombretto dorato. La mia costumista,
Ally, mi porge dei vestiti. E che bei vestiti. Un paio di jeans a sigaretta,
molto aderenti, che all’apparenza è molto costoso. Mi allunga anche una t-shirt
bianca, con disegnati tanti cuoricini davanti e una scritta in corsivo
“Love is
precious”.
Anch’essa sembra essere molto cara. Infine mi porge un paio di converse a righe
bianche e rosse e una borsa nera di Winnie the Pooh. Entro nella mia “casa” sul
set e mi preparo in cucina. Ripasso mentalmente le battute. Intanto arriva anche
Orlando che mi saluta. Sembra tranquillo. Evidentemente è abituato a questo
tormento dei paparazzi. Lui è abituato. Io no. Io non voglio diventare come
le altri attrici famose, perseguitate costantemente dai
mass-media. Io voglio restare io.
***
Finalmente abbiamo finito.
Oggi abbiamo ripreso quasi sei ore, con una mezzoretta di pausa per il pranzo.
Sono sfinita. Non vedo l’ora di arrivare a casa e di riposarmi, nel mio lettone
caldo e accogliente e…
- Melissa!!!!! – una voce mi chiama da lontano. È Orlando. – Che ne dici
di cenare insieme stasera? Niente paparazzi! Lo giuro!
- Per me va bene, ma come
fai a dire che non ci saranno paparazzi?
- Ci faremmo scortare da
John e Bill, le mie guardie del corpo.
- No! Non voglio arrivare a
questo punto! – adesso mi arrabbio. Non voglio essere scortata! – Vieni a cena
da me, preparo una mia specialità… ok?
- Va bene, meglio senza le
guardie…
Orlando ha detto di sì al
mio invito, questo sì che è un sogno.
Partiamo verso casa mia,
ognuno con la propria auto, e in una mezzora siamo
arrivati.
Entro in casa e invito anche
lui a fare lo stesso. Lo faccio accomodare in salotto e io corro in camera a
cambiarmi. Mi posto come sempre davanti all’armadio e
tiro fuori tutto il suo contenuto. “Questa sera lo devo conquistare” dico tra me
e me. Ma poi ci ripenso. Lui non è il mio fidanzato. No. No. No. E ancora no.
Però è bellissimo, devo ammetterlo. E mi piace. Ed è Orlando Bloom, accidenti.
Metto una minigonna di jeans, non troppo corta, e un top senza spalline nero,
che cade giù morbido. Indosso un paio di sandali neri con qualche perlina e con
il tacco a spillo. Corro in bagno, sciolgo i capelli dalla lunga coda di cavallo
in cui erano raccolti e li pettino. Metto un filo di lucidalabbra e mascara.
Scendo velocemente le scale facendo attenzione a non
cadere.
- Sei
splendida.
- Grazie Mr. Bloom. – lo
canzono.
- Posso avere l’onore di un
ballo? – sento una musica di sottofondo. Un valzer se non mi inganno. Deve aver
trovato il cd nello scaffale più basso della credenza. Che occhio ha questo
ragazzo!
- Certo! – Rispondo
sicura.
E così balliamo
romanticamente per circa tre minuti, finché non suonano il campanello. È la mia
vicina di casa, mi chiede se le presto un dvd. Ma che
faccia tosta questa gente! Le porgo un film degli anni cinquanta, che dura tre
ore e mezzo. Così non ce l’avremo su per i piedi per tutta la serata. Preparo
una pasta all’amatriciana e due bistecche con contorno di insalata. Orlando
divora tutto e si complimenta a ogni portata. Servo poi il dolce, una coppetta
di gelato alla nocciola e al cioccolato. È una serata strepitosa, non vorrei
finisse mai. Andiamo in salotto e balliamo ancora. Non un valzer questa volta,
ma una canzone di Whitney Huston, I will always love you. Io la imito e Orlando
ride come un pazzo. È ormai mezzanotte.
- Si è fatto tardi. – dico
io.
- Sì, proprio tardi, forse
dovrei andare.
- Sì, lo credo
anch’io.
Non riesco a spiegarmi il
perché, ma siamo tutti e due in imbarazzo.
- Ti accompagno alla porta –
e lo seguo verso l’uscita.
- Come fa freddo –
rabbrividisco. Orlando mi abbraccia e mi scalda tra le sue possenti
braccia.
- Mi sono proprio divertito
stasera, sono stato bene – mi sussurra.
- A-anch’io – balbetto. Un
po’ per il freddo, un po’ perché sono in felice di stare tra le sue braccia. Lo
sento pericolosamente vicino, il suo respiro sul mio. E mi bacia. Un bacio
lungo, pieno di tenerezza e di passione. Un bacio come nessun
altro.
Hola!!!! Ecco il nuovo capitolo!!!
Michi88: sto
aspettando il tuo aggiornamento!!!! Hai visto che io ho
postato il mio. Lo so, le idee erano andate a farsi una vacanza… spero che
questo capitolo ti piaccia. Ciao!!!!
Kisses!
Blackpearl: hola
omonima. Come va? Hai visto che ho pubblicato il nuovo chappy!!!! Dai aggiorna anche tu!!! Vedrai
che di idee ne trovi a volontà!!!!! Baciuzzi!
Ringrazio
ancora moltissimo tutti coloro che
hanno recensito… non scrivo tutti nomi perché è tardi e domani devo andare a scuola. Recensite ancora!!!! Ciao!!!!