Just give me some Candy.

di ElisePerry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one. ***
Capitolo 2: *** Chapter two. ***
Capitolo 3: *** Chapter Three ***
Capitolo 4: *** Chapter four ***
Capitolo 5: *** Chapter five. ***
Capitolo 6: *** Chapter six. ***
Capitolo 7: *** Hei,babies. ***



Capitolo 1
*** Chapter one. ***


Just give me some Candy.
 
"Mamma,io vado a scuola" urlai quella frase e uscii dalla porta d'ingresso per poi essere investita dalla prima folata di vento invernale,coperta ancora da qualche raggio di sole.
Mi alzai il bavero della giacca,e mi affrettai ad andare alla Holmes Chapel High School.
Era strano che nessuno mi aveva aspettato fuori casa. Insomma,tutti gli anni qualcuno del mio gruppo,mi faceva compagnia ma quella mattina,il primo giorno di scuola del quinto anno,si erano dileguati tutti.
Arrivai nel grande cortile della scuola,e mi guardai intorno.C'erano le solite faccie di tutti gli anni,eccetto qualche ragazzo di prima che ovviamente non conoscevano.  I miei coetanei avevano già sul volto la voglia di non fare niente e se ne stavano lì spaparanzati sui tavolini.
Vidi il mio gruppo da lontano e urlai cercando di richiamare la loro attenzione,ma sembravano così intenti nella loro conversazione che decisi di avvicinarmi.
"Ehm,ehm" alla mia tosse simulata si girarono tutti e quattro.
Gli occhi di Harry,verdi come sempre,si illuminarono alla mia vista e la bocca si aprì in un grosso sorriso. Non a caso,era il mio preferito.
Louis corse ad abbracciarmi,sollevandomi da terra con le sue forti braccia.
Mentre Niall e Liam si limitarono ad un abbraccio amichevole,che per me era il segno d'amicizia piu' ovvio. Erano i miei amici e li conoscevo da ben quattro anni. Sapevo che Niall e Liam erano timidi,tranquilli e per questo non mi offendevo se non c'erano grandi effusioni da parte loro.
L'amicizia non si dimostrava solo con i baci e gli abbracci.
"Ciao,ragazzi come state?"
"Bhè,come tutti gli anni. Tornare a scuola non è bello ,dovresti saperlo" rispose Louis sistemandosi i capelli.
"Già....Di cosa parlavate prima?" continuai 
"Oh,di un progetto,niente di che." tentennò Harry.
"Voglio saperlo"
"Ti annoirebbe".
Sbuffai e li guardai uno per uno cercando di capire cosa avessero in mente. E solo allora mi accorsi che mancava qualcuno.
Quel qualcuno che mi rendeva nervosa,che faceva di me una ragazza timida e impacciata.
"Hey,ragazzi Buongiorno!" La sua voce.Quella che ogni mattina mi faceva sobbalzare,tornava prepotente. Zayn Malik.
Ci voltammo tutti a guardarlo,e come al solito si bloccò ironicamente alzando le mani.
"Hey hey,qualsiasi cosa sia successa, non sono stato io." scoppiammo a ridere e lo vedemmo avvicinarsi con la sicurezza di sempre.
"Dai,raccontatemi qualcosa" dissi "cosa avete fatto quest'estate?"
"Oh,ragazzi la Jamaica è stupenda. C'è un mare cristallino,in pratica ti si vedevano i piedi." si pavoneggiò Zayn,che fra tutti era il più ricco.
Zayn non aveva mai accettato il fatto che io,ovvero una donna, fossi nel loro gruppo,eppure ci conoscevamo da quattro anni, Tutti i guai peggiori li avevamo escogitati insieme e sapeva che ero peggio di un maschio ad elaborare scherzi e cose del genere,ma stranamente quando si univa a noi,parlava sempre al maschile,anche se facevo qualche battuta evitava di ridere o di guardarmi e in quattro anni solo una volta mi aveva chiamata per nome,ovvero quando dovevo passargli il compito di algebra e non sentivo che mi chiamava.
Scacciai quel pensiero,e tornai ai racconti dei miei amici che sembravano davvero entusiasti di ciò che avevano passato,mentre io ed Harry eravamo rimasti a sgobbare sui libri a causa dei recuperi.
"Insomma,solo io e Candy siamo rimasti a Holmes Chapel." disse Harry rassegnato.
"Diciamo che siamo stati così sfortunati da avere delle materie da recuperare. Bhè,Harold" dissi dandogli una pacca sulla spalla "siamo degli sfigati!"
"Non dite così" ci consolò Liam " anche io ho rischiato il recupero e in pratica tutti noi abbiamo avuto un culo quanto quello di Nicki Minaj,solo che voi siete stati un pò piu' sfortunati."
"Ti pare?" chiesi alzando un sopracciglio. "Comuuunque,Liam. Tu non ci hai detto cosa hai fatto.Corse in moto,incontri di box,orgie asiatiche..." vidi i miei amici che ridevano,ovviamente tranne il pakistano.
"No... mi hai fatto venire in mente che la mia estate è andata una merda. Sono tornato dalla Grecia e ne ho approfittato per fare quei provini che vi dissi."
"X-Factor?" chiese Niall.
Liam annuì. " Ore ed ore ad aspettare e alla fine mi dicono "Mi dispiace,per me è no!". Stronzi."
"Davvero? Che figli di puttana. Ma Liam,però..."
"Eh lo so,Candy. Ma non è di certo colpa mia."
"Non avevi detto di voler aspettare noi per il provino?" chiese Louis abbastanza infastidito.
"Si,ma sapete. Io ho un anno in piu',ne ho approfittato!"
"Cavolo,Liam. E se ti avessero preso,se avessi vinto? La tua carriera sarebbe iniziata senza di noi. E addio sogno di chiamare la nostra band One Direction"
"Lou,ma ho fatto una prova. Sapevamo tutti che non ero ancora pronto!E infatti..."
"Dai" si intromise Zayn "alla fine delle scuola andremo tutti insieme ai provini. Sapete qual'è il nostro motto,no? O tutti o nessuno." Gli altri annuirono.
"Ed io sarò lì a sostenervi!!!" sentenziai,ricevendo i sorrisi dei miei splendidi amici.
Sospirai,e un senso di vuoto si impossessò del mio stomaco. La mia mente era attanagliata da mille pensieri. E se fossero diventati famosi,si sarebbero ricordati di me? Delle nostre risate? Dei nostri motti? Si sarebbero ricordati delle foto di Betty la Sfigata,sparse per tutta scuola?Si sarebbero ricordati della loro vecchia amica Candy Pinnock? 
"Candy,Candy" qualcuno mi scuoteva.
Rinvenii e ritrovai Harry davanti a me.
"Tutto bene?"
Annuii
"Ok,andiamo che è suonata. Prima ora..." controllò un foglietto "..Storia,dolcezza."

Le prime due ore furono un inferno totale. Era proprio vero che dopo l'estate,era sempre difficile recuperare lo studio.. soprattutto io che ero stata con la testa sui libri tutto Luglio. Guardai Harry,che stava letteralmente dormendo con la bocca aperta,mentre Louis da banco accanto cercava di fare centro con una pallina di carta,nella bocca dell'amico. Girai lo sguardo e vidi Niall che seguiva attento la lezione,mentre Liam segnava qualche appunto tanto per sembrare un bravo studente,che in realtà non era dato che dopo,di quegli appunti,non ci capiva una mazza. Poi,notai Zayn,seduto accanto a Jesy. Ovviamente,un tipo come Malik dove si poteva sedere? Accanto ad una tipa come Jesy,che la dava come il pane.Ridacchiai al mio pensiero poco pulito,disturbando la secchiona Betty al mio fianco che mi intimò di stare zitta,con la sua cidità da zitella in calore innamorata di Louis da una vita.Mi odiava,quella ragazza mi odiava. Bhè,non potevo darle torto. Sapevo del suo debole per Louis,quindi quando era nei paraggi mi buttavo addosso al mio amico,con la complicità di quest'ultimo e lei ne moriva a tal punto da prendere a calci le cose,o le persone. E noi ridevamo come matti.

Alla fine della terza ora,quando ormai era il nostro quarto d'ora libero,sgusciai fuori dal banco e feci un grande respiro.
"Come sono andate le prime tre ore,accanto alla mia dolce metà?" scherzò Louis.
"Tommo questa me la paghi" dissi a denti stretti " non dovevate mettermi accanto a miss acidella."
"Ma non è stata colpa nostra" si intromise Harry
"Tu sta zitto! E' ovvio che è colpa vostra. Nel momento in cui la prof vi dice vicino a chi volete sedervi,potevate anche rispondere che volevamo un banco a tre,vi pare?"
Louis si grattò la testa "Bhè.. in realtà...noi... VOLEVAMO DIVERTIRCI UN PO'" scappò via ridendo.
Sgranai gli occhi,ed iniziai ad inseguirlo sotto lo sguardo geloso di Betty e quelli divertiti di Harry,Liam e Niall.
Mentre Zayn Jawaad Malik si strusciava su Jesy Watzon.

Continuavo a correre dietro Louis,sperando di prenderlo ma ne dubitavo data la corsa da felino che aveva.
Mi fermai per respirare un attimo,e mi appoggiai le mani sui fianchi.
"Toooommo,sempre ti prendo,eh! Non potrai scappare in eterno."
"Ok,Ok. Scusa,è che tu l'anno scorso hai fatto la stessa cosa e quella per sei ore intere mi è stata addosso raccontandomi quanti fidanzati immaginari aveva avuto,da Brad Pitt a Orlando Bloom. Fu straziante,dovevi pagarmela."
Scoppiai a ridere,pensando alla faccia di Louis,quando lo facemmo sedere accanto a Betty. Poi pensai che in fondo aveva ragione,e che lui era stato messo peggio di me.Mi avvicinai a lui e abbracciandolo facemmo pace.. Ma guardacaso,Betty passò in quel momento e diede un calcio ad un ragazzino del secondo anno. Mi accasciai a terra,per ridere mentre Louis disse "Inizio ad aver paura di quella psicopatica" facendo aumentare ancor di piu' la mia risata,già abbastanza cristallina.

Uscita di scuola.
Aspettai che Niall finisse di parlare con la prof,e poi ci avviammo a casa.Abitava accanto a me,quindi era logico che facessimo la stessa strada per ritornare.
"Ma che hai sempre da dirle?"chiesi curiosa.
"Niente,stavo chiedendo per le verifiche."
Alzai un sopracciglio. "Uhm,per le verifiche,eh? Sarà..."
"Che credi?..Oh,mio dio. Aspetta! Credi che mi piaccia la Mavern? Ma l'hai vista? Ha 40 anni,ed è,come dire,è....."
"Niall,Niall" lo fermai mettendogli una mano sulla bocca "stai dicendo tutto tu. Io non pensavo niente.. fino a pochi minuti fa.Poi mi hai fatto venire dei dubbi. Ti piace la Malvern?"
"Ma sei scema?" 
"Non so,dimmi un pò tu. Ogni pomeriggio ti fermi a parlare con lei,poi segui solo le sue lezioni.Sembri uno scolaretto di Harry Potter durante le sue ore."
"Candy,per favore..."
"Poi,non è neanche brutta... Anzi,sembra piu' giovane della sua età!"
"Vabè,siamo d'accordo. Ma..." "Infine,se ci pensi spiega bene,ma siamo noi che non abbiamo nessuna voglia di ascoltarla,ti pare?" "Caaaaandy?!? La smetti di parlare? Sputa un pò a terra,cuore mio! Ok,senti... non mi piace la Malvern,ok?Ok! Sto organizzando una cosa,ma non posso dirti cos'è....Ed ora,prima che tu inizi,ti prego di non tartassarmi chiedendomi cosa sto organizzando perchè non te lo dico..."
"Ma..."
"...e no,non chiamarmi al cellulare perchè tolgo la batteria,chiaro?"
Sbuffai "Chiaro,papà! Vabè,sono arrivata. Ci vediamo dopo. Ma dove studiamo?"
"Casa di Harry" rispose il biondo senza neanche voltarsi a guardarmi.
"Ok.. Ehm,Niall.." Tentai un ultima volta di farmi dire cosa aveva in mente ma ricevetti solo un dito medio e un "Non ti dico niente".
Oh,bhè. Quelle erano le basi di un grande anno scolastico!
Si,Candy ti saresti divertita alla grande!
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Bene,eccoci quì con una nuova storia che parlerà si,di una storia d'amore,ma parlerà anche di un amicizia forte!
Questa storia mi è stata ispirata dai miei compagni di classe,da quelle persone che fanno parte del mio gruppo(Only us) e a cui voglio un bene dell'anima.
:)) Recensite.
Ps- Questa immagine sotto,che si muove (?) è la nostra protagonista. La nostra Candy,ovvero la mia Kat Graham di The Vampire Diaries.


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Capitolo 2
*** Chapter two. ***


Quel pomeriggio.

Stavo cercando di capire cosa stessero progettando i miei amici,ma non ne avevo la più pallida idea. Niall,dopo scuola mi aveva detto che dovevamo studiare da Harry,ma all’ultimo minuto una chiamata mi aveva avvisata che non si faceva più nulla,dato che i compiti erano troppi e insieme ci distraevamo facilmente…quando poi non era mai stato un problema per  noi.
Decisi di non pensarci,e salii di sopra in camera,buttandomi sul letto col mio PC.
Guardai la foto sul desktop e non potei fare a meno di sorridere. C’eravamo noi sei,ovvero noi cinque che prendevamo in braccio Niall,sdraiato a mo di sirena.Una delle foto epiche del nostro gruppo.Ogni volta che la guardavo pensavo a quanto fossi fortunata nel far parte dei One Direction. Accarezzai con un dito,il tattoo che avevo sulla mano destra. “1D”,il nostro simbolo,il nome della loro futura band. Avevamo tutti lo stesso tatuaggio,fatto perché “anche se ci lasceremo,dovremo sempre ricordarci da dove veniamo,e chi siamo veramente” cit: Lou Tommo.
Entrai su Facebook,e anche se odiavo quel social network,dovetti ammettere che in quel momento era la mia unica valvola di sfogo. Mi feci quattro risate leggendo i post che le ragazze lasciavano nella bacheca di Zayn,e i link di Betty su un presunto amore impossibile,relativamente indirizzati a Louis.
Dopo un po’,sentii qualcuno bussare alla porta.
“Avanti…”
“Candy” mia madre. “senti,io dovrei dirti una cosa,ma so già che ti arrabbierai..”
“Vai mamma,dimmi” dissi,cercando di capire.
“Ecco,sabato dovrei lavorare,quindi niente ristorante!”
Sbarrai gli occhi. Sabato era il mio 18esimo compleanno e mamma non poteva lavorare anche di sera.
“Ma come sarebbe? Dai mamma,siamo sempre andate a mangiare fuori.”
“Organizzati con i tuoi amici,lo so. Mi dispiace davvero!”
“Ma se sono sempre venuti anche loro con noi…”
“Significa che stavolta festeggerete in un posto diverso dal solito. Dai,era anche diventato noioso andare tutti gli anni da Nando’s.”
Sbuffai rumorosamente,non riuscendo a pensare che nel giorno del mio 18esimo compleanno,mia madre mi abbandonava. E poi,era una tradizione andare da Nando’s,porca troia!
Presi la giacca e mi affrettai ad uscire,salutandola velocemente. Evitando così,un eventuale litigio pre-compleanno.
Mi ritrovai per strada alle sette di sera,senza una meta precisa.Così,iniziai a camminare sperando di vedere qualche faccia conosciuto  e infatti,con mia grande sopresa,arrivata davanti alla mia scuola,trovai Niall,Harry e Liam appoggiati al muro,che chiacchierando si passavano una birra.
“Raaagazzi” appena mi videro,spalancarono gli occhi,ma neanche allora riuscii a capire il perché.
“Ca-Candy,che ci fai qui?” mi domandò Harry.
“Sono uscita a fare una passeggiata,non sapete che casino.Devo raccontarvi una cosa.”
Ma mentre mi apprestavo ad informare i miei amici di cosa era successo a casa,sentii una voce familiare alle mie spalle: Louis.
“Ragazzi,è fatta!” disse soddisfatto… ma quando si accorse di me,la sua espressione cambiò.
“Cosa è fatta?” chiesi curiosa.
“Oh,ehm,si… Questa maglia… è fatta.. di…di…Cotone,si! Questa maglia è fatta di cotone,100% puro eh.” . Alzai un sopracciglio,scuotendo la testa.
“Siete strani ultimamente. Comunque potevate chiamarmi per uscire,eh”
“E’ stata una cosa improvvisa,pensavamo stessi ancora studiando.”
“Ti pare che io studi così tanto?” ma non ricevetti risposta.
Piuttosto era meglio se mi affrettavo a spiegare la questione del mio compleanno.
“Vabbè,lasciamo stare. Comunque,credo che sabato non andremo da Nando’s”
“FINALMENTE!” sentii dire da qualcuno,cosicchè mi girai di scatto.
“Ah,grazie Niall eh!”
“No,Candy. Solo che ci andiamo quasi tutti gli anni,e facciamo sempre le stesse cose. E’ il tuo 18esimo compleanno,non ti andrebbe di fare altro?”
“Tipo?” chiesi,pensando che in fondo non aveva tutti i torti. Ma andare da Nando’s al mio compleanno era una tradizione del gruppo,come nell’ andare a Londra al compleanno di Louis,e nel pub irlandese a quello di Niall.
“Tipo,non so. Andiamo a ballare,hanno aperto una nuova discoteca”
“Ragazzi,organizzatevi senza di me.” Disse Liam,innescando il mio lato negativo
“Cosa,Payne?”
“E’ che… io e Danielle facciamo un anno,e voglio portarla fuori.”
“Liam,tu e Danielle fate un anno,esattamente tra un'altra settimana,e non puoi abbandonarmi così.”
“Ieri sera abbiamo litigato,così anticipo la cosa,capiscimi Candy,per favore.Siamo sempre stati tutti gli anni insieme..”
“Ma divento maggiorenne,Payne. E m’avrebbe fatto piacere oltrepassare quest’ennesima tappa con voi.” Ma Liam abbassò lo sguardo.
Guardai gli altri cercando un aiuto da parte loro,ma nessuno sembrava interessato.Ma cosa diavolo stava succedendo?
“Louis?” chiesi a Tommo,sperando che almeno lui venisse.
“Mi dispiace,Candy.”
“Ok,” dissi con le lacrime agli occhi “in poche parole,facciamo prima.. ditemi chi è con me sabato.” Ma solo una persona alzò il braccio:Harry.
“Oh,almeno tu. Grazie mille,eh!” dissi girando le spalle e allontanandomi,con un peso enorme sullo stomaco.Ma prima di andarmene,giurai di averli sentiti ridacchiare.
 

Il giorno dopo,Martedì.
Harry Styles.
Entrammo nell’istituto e come ogni mattina ci sentimmo gli occhi puntati addosso. Non capivamo se erano di ragazzi che ci odiavano o di ragazze che ci ammiravano,ma poco importava dato che non avevamo di certo problemi.
Accanto a me Louis trafficava col cellulare,cercando di avvisare Niall e Liam che eravamo già a scuola e di aspettare la nostra mascotte. Candy… avevo sempre avuto un debole per la mia migliore amica fin dalle medie,cercavo spesso di avvicinarmi a lei ma sembrava davvero intoccabile. Poi alle superiori,dopo uno scherzo mitico fatto al preside,in cui ci aveva salvati il culo,era entrata nel nostro gruppo.
“Zayn,siamo qui.” Ci avvicinammo al nostro amico e iniziammo a parlare del più e del meno,finchè non vedemmo Betty che veniva verso di noi. Sorrisi notando che Louis aveva fatto una faccia scocciatissima.
“Buon giorno ragazzi. Ciao Lou” disse sbattendo le palpebre “ oh,ma come ti sta bene questa maglia a righe.”
“Ehm,Betty.. io indosso quasi sempre magliette a righe.”
“Oh,bhè” continuò lei imbarazzata “ stamattina ti sta ancora meglio.”
Scoppiai a ridere seguito da Zayn,mentre Betty  sembrava veramente infastidita dalla nostra presenza.
 

Candy Pinnock
Entrai nell’atrio tirando Liam per la manica della felpa,che non smetteva di messaggiare,mentre Niall mangiava il suo solito cornetto alla crema.
“Buongiorno,baldi giovani” dissi dando un bacio sulla guancia ai miei amici.Mi avvicinai a Zayn e feci lo stesso,ma sentii che la sua pelle si irrigidiva al mio tocco. I nostri occhi si incrociarono per un secondo che parve infinito e fu solo grazie a Betty che ci staccammo.Infatti,la ragazza al mio bacio con Louis,aveva iniziato a prendere a calci un armadietto.Dopo aver riso abbastanza,decisi di avviarmi in classe ed avvisai i miei amici,che come al solito volevano entrare alla seconda ora. Poi si lamentavano che li rimandavano…
Proprio mentre entravo in classe,camminando a testa bassa,ammirando le mie Nike nuove,andai a sbattere contro qualcosa o qualcuno. Credo più qualcuno.
Alzai lo sguardo,e infatti mi ritrovai di fronte l’ultimo essere ad avere il diritto di esistere sulla faccia della terra: Austin Forbs.
Io e Austin siamo stati insieme dal  terzo al quarto anno,e anche se ci eravamo lasciati non rinunciava mai a rompere le palle. Di certo,non eravamo la coppia perfetta,essendo diversissimi,ma sicuramente mi ero affezionata a quel metro e ottanta di muscoli e biondezza (?) . Ma Austin iniziò davvero ad esagerare,privandomi addirittura di vedere i ragazzi,cosa che a loro non andò per niente giù. Più volte rischiarono di litigarci,e più volte rischiarono di essere sospesi. Non li ascoltavo nemmeno,quando mi consigliavano di lasciarlo.Alla fine però  lo avevo lasciato,scegliando i 1D a lui. Lo ripagai con la stessa moneta.
“Pinnock,ciao.”
“Austin…” dissi indifferente.
“Come ti va la vita? So che sei ancora amica a quei cinque stronzetti.”
“Smettila,Austin. Sai benissimo che quei cinque stronzetti sono i piu’ ben voluti della scuola,quindi evita.”
“Sei talmente cieca,che non vedi altro che loro. Sai bene che prima o poi ti lasceranno,vero? Di certo,non ti staranno dietro tutta la vita.E ti ritroverai sola,fidati. Rimpiangendo il modo in cui mi hai trattato.”
“Ah,io ti avrei trattato male? Austin,mi hai chiusa in casa per un anno,tradendomi a tuo piacimento,hai cercato di mettermi le mani addosso non so quante volte. Ed io ti ho sempre perdonato! Dio solo sa quanto ho provato a vedere il lato positivo che c’era in te,ma non sono più così cieca.” Mi accorsi di averlo lasciato a bocca aperta,e aspettavo impaziente una sua risposta. Non era nemmeno capace di giustificarsi. Mi guardai dietro sperando che non ci fossero i ragazzi,altrimenti avrei rischiato di litigare anche con loro,dato che mi avevano proibito severamente di avvicinarmi a quel tizio; ma evidentemente quella mattina in destino era contro di me,infatti vidi Harry e Louis spuntare dall’angolo sorridenti,ma appena videro chi mi affiancava,il loro sorriso sparì lasciando posto ad una smorfia di rabbia e cattiveria.
“Candy che ci fai qui? Non avevi detto che entravi in classe?” disse Louis,non distogliendo lo sguardo da Austin.
“Si,infatti stavo entrando. Stavo chiarendo una cosa,tranquilli”
“Ok,entra allora” continuò Harry
“Ragazzi” dissi guardandoli “io entro,ma solo se venite con me!” Li tirai e li buttai in classe,ma . . .
“Styles,Tomlinson . . . non potrete proteggerla per sempre. Smettetela di fare i finti fratelli.” E come previsto,Harry non tenne a freno la lingua.
“Forbs,se non ti ho spaccato la faccia quando le hai messo le mani addosso,se non ti ho spaccato la faccia quando l’hai tradita con quella troia di Jesy,se non ti ho spaccato la faccia quando le hai impedito di vederci,te la spacco ora ma in modo molto più violento. E me ne sbatto altamente il cazzo se mi sospendono,tanto qui ho finito!“ spalancai gli occhi,seguita da Louis che era piu’ contento che sorpreso.
Finalmente,quando Austin se ne andò arrivarono anche gli altri.
“Ma cos’è successo,quello era Austin,di nuovo?” raccontai ciò che era successo,e come previsto dovetti sorbirmi anche le prediche di Niall e Liam.
E nessuno si accorse che Zayn non era più in classe,ma aveva seguito Austin.

Dopo un pò qualcuno bussò alla porta della nostra classe,salvandomi nel bel mezzo dell'interrogazione di algebra.Il preside.
Da un bel pò Zayn non era in classe,ed iniziammo a preoccuparci ma non avevamo tempo di cercarlo dato che io ero interrogata e i ragazzi cercavano di suggerirmi tutto. Quando quell'omone grand ee grosso con due grandi baffi entrò,ci accorgemmo che accompagnava qualcuno,un qualcuno che conoscevamo benissimo. Zayn,alle spalle del preside teneva la testa bassa e le mani in tasca.
"Mi scusi,professoressa.." iniziò il preside mentre io guardavo gli altri,chiedendoci cosa fosse successo " interrompo la lezione,per riportarle questo ragazzo. Il signor Malik è stato sorpreso nei corridoi mentre picchiava,o meglio menava,come si dice in gergo giovanile,un suo compagno di scuola." La nostra prof era sconvolta,tutit noi eravamo sconvolti. L'avevamo lasciato un attimo,solo pochi minuti ed era stato capace di fare tutto ciò. Vidi che Louis si era messo le mani nei capelli,parlottando con gli altri tre che alla fine del suo discorso,fecero lo stesso,diventando bianchi come cenci.
"Malik,ti lascio un ora di tempo. Poi ti voglio nel mio ufficio con tutta la tua roba"
"Ma,preside non può sospenderlo." disse Harry alzandosi,seguito dagli altri che protestarono.
"Non posso? Signor Styles,il suo amico quì presente deve solo ringraziarmi se non è scattata una denuncia. Il signor Forbs è stato molto comprensivo."
"Il signor Forbs?Austin Forbs?" sbottai

Mi ritrovai tutti gli occhi della classe addosso,tranne quelli dei ragazzi che si sicuro qualcosa sapevano.
"Signorina Pinnock,ha qualcosa da dire?" chiese il preside.
"Ehm,si preside. Io non so cosa sia successo,ma non può sospenderlo."
"E perchè mai? Mi dia una giusta motivazione."
"Perchè sono stata io a spronarlo,la colpa è mia."
"Cooosa?" urlarono i ragazzi all'unisono,insieme a Zayn.
"La prego,signorina. La violenza è stata commessa da Malik. Ora non so che legame ci sia tra di voi,ma vi prego di lasciare le cose personali a casa,e non nella mia scuola" concluse l'omone senza possibilità di replica,lasciando la classe.
Notai che Zayn non aveva neanche un livido.Praticava box,non volli pensare a cosa avesse fatto a Austin.Il primo istinto fu quello di andare da lui,per farmi raccontare tutto ma la professoressa Graham,fece sedere tutti.
"Malik,perchè questo comportamento da teppista? Lo sai che verrai sospeso,vero?"
"Si,lo so.Ma questa cosa la dovevamo fare da tanto.."
"Zayn sei al quinto anno,non puoi permetterti tutto questo. Poi "dovevamo",chi doveva?.Scommetto il tuo gruppo,siete sempre i soliti."
"Dato che loro sono troppo buoni di cuore,ci ho pensato io."
"Mio dio,Malik. Non parlare così. Ti conosco come un ragazzo con un cuore altrettanto d'oro. Non so cosa sia successo in quei corridoi,ma ti prego di riguardarti."

Uscita di scuola.
Zayn era andato dal preside qualche ora prima,e un messaggio sul cellulare di Louis ci aveva avvisati che era stato sospeso per un mese,e che rischiava la bocciatura. Mi sentivo in colpa una cosa incredibile.Era tutta colpa mia se Zayn aveva avuto quella reazione.Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Lo trovai appoggiato al muretto della scuola,e gli andai incontro incazzata.
"Sei un coglione,Zayn! Un coglione."
"Candy,evita che non è giornata"
"Ovvio che non è giornata,te la sei rovinata con le tue mani. Che motivo avevi di mettergli le mani addosso,eh?"
"Stai ancora pensando a lui? Addirittura credi che abbia sbagliato? Lo difendi anche?"
Non capiva un cazzo.
"No,Zayn. Mi incazzo per te,difendo te. Perchè non volevo arrivare a questo. Di Austin non me ne frega un cazzo,potevi anche ucciderlo. Ma così ti sei rovinato l'anno,ti bocciano capisci?"
"E a te cosa importa?" disse strafottente.
"Perchè sei uno dei miei migliori amici,e voglio che ci diplomiamo insieme,che realizziamo i nostri sogni insieme. Non capisci niente!" dissi girando le spalle,e tentando di andarmene. Ma proprio in quel momento,fui presa per un braccio e mi ritrovai di fronte a lui,persa nei suoi occhi color miele,sciogliendomi quasi. Anche se era uno dei miei migliori amici,Zayn mi aveva sempre fatto quell'effetto. Ero abituata a vedere gli altri senza maglia,ma quando vedevo lui,ad esempio,arrossivo di botto.
Le sue labbra si avvicinarono alle mie,combaciando perfettamente. Dimentica di tutto,mi abbandonai a quel bacio,tralasciando che mezza scuola era lì ad osservarci.
E in quella mezza scuola,c'erano anche i 1D.

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Eccomi quì con il secondo capitolo della storia.Spero che vi piaccia,accetto ogni critica possibile.
E spero anche di ricevere qualche recensione.
Ringrazio tutti.
Elisa.


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Capitolo 3
*** Chapter Three ***


Louis.
Stavamo uscendo da scuola come tutti i giorni,circondati dalla  vivacità nell’aver finito le sette ore scolastiche. Camminavo spedito dietro Liam e Harry,salutando di tanto in tanto qualche altro ragazzo della scuola,poi all’improvviso i miei amici si bloccarono facendomi quasi cadere su di loro. Non avevo ancora capito perché si fossero fermati,ma poi seguii il loro sguardo e vidi ciò che li aveva tanto sorpresi. Zayn e Candy,Candy e Zayn… Cosa stavano facendo? Si stavano baciando,e anche in modo abbastanza dolce. Da coppietta insomma. Spalancai gli occhi e non riuscii a proferir parola,finchè non arrivò Niall che si era fermato al distributore automatico.
“Hey ragazzi ma quelli non sono Candy e Zayn?” chiese il biondo addentando il suo panino al tonno.
“Si,sono loro” rispose Liam.
“Si stanno baciando?”
“No,le sta facendo una panoramica della bocca” rispose infastidito Harry.
Il riccio era sempre stato il mio migliore amico,anche se nel gruppo ci volevamo tutti bene,ognuno aveva il suo preferito. Ed il mio era Harry. Styles agli occhi degli altri sembrava un tipo a cui non fregava niente delle donne,maschilista ed egoista. Ma io lo conoscevo bene,e probabilmente in amore era il piu’ dolce di tutti,ci metteva davvero l’anima. Sapevo della sua cotta per Candy dalle medie,quando ancora non la conoscevamo ma non avevo capito che col passare del tempo si era attenuata. Il mio migliore amico sembrava davvero infastidito da quella scena,tanto che decisi di intervenire.
“Vabbè ragazzi non restiamo qui a fissarli. Andiamo da loro,magari chiediamo una spiegazione.”
“Che spiegazione potresti dare a quello,Louis?” mi disse Harry indicando la “coppia”.
“Ci sarà una ragione,Hazza. “ dissi cercando il sostegno degli altri amici che non tardò ad arrivare.
“Si,avviciniamoci. Non possiamo di certo restare qua a fissarli.” Continuò Liam.
Presi Harry per la giacca e lo trascinai vicino a Zayn e Candy,che appena ci vide si staccò imbarazzata,diventando una maschera di colore rosso. Sembrava spaventata,come se avesse paura delle nostre reazioni. Si sistemò la ciocca che le cadeva sulla fronte,segno che era nervosa, e flebilmente ci disse che doveva andare via,lasciandoci lì,senza parole.
Zayn invece sembrava tranquillo. D’altra parte lui non sapeva di Hazza,quindi non sentiva nessun senso di colpa,e mi sembrava giusto.

“Da quanto ti piace Candy?” chiese Harry al moro.
“Da un po’.”
“E non ci hai mai detto niente?” continuò il riccio con tono aspro. Lasciando che Zayn si sentisse improvvisamente sotto accusa.
“Hazza voi quando uscite con qualche ragazza venite a darmi i suoi connotati?”
“Ma qui non si tratta di una ragazza,qui si tratta di Candy.”
“Ah,allora è questo che ti preoccupa. Non preoccuparti Harry,non le farò del male se è questo che intendi. Non cambierà niente nel nostro gruppo.”
A quella frase Hazza non potè più replicare,anche perché non seppe cosa dire. Sperai vivamente che Zayn avesse ragione  e che non le facesse del male. Quella ragazza aveva già sofferto abbastanza in amore,e non avrei voluto spaccare la faccia proprio ad uno dei miei migliori amici. Diedi una pacca sulla spalla a Liam,invitandolo ad avviarci e quando le nostre strade furono sul punto di dividerci,ci salutammo.

Tornai a casa con un umore diverso dal solito. Neanche le urla delle mie sorelle riuscirono a distogliermi dai miei pensieri. Io e i ragazzi ci conoscevamo da troppo tempo,poi un giorno si era inserita Candy,l’unica donna del gruppo che era capace di trasformarsi in un uomo quando si trattava di scherzi ed era capace di diventare una buona consigliera quando ce n’era il bisogno. Da sempre,non avevamo mai litigato tra di noi,si a volte c’erano delle discussioni,ma poi tutto si risolveva con un sorriso,una pacca sulla spalla,un abbraccio o un link divertente su Facebook perché eravamo amici e solo quello contava.
Dopo quella scena all’uscita di scuola,mi sentivo inquieto avendo paura che le cose potessero cambiare. Conoscevo la fama da dongiovanni di Zayn,ma conoscevo anche il difetto di Candy nell’innamorarsi facilmente. Erano entrambi miei amici e non sapevo veramente cosa fare. Sentivo che la loro storia non sarebbe durata a lungo,sempre se sarebbe nata una storia e temevo che tutto si sarebbe sgretolato,temevo che la fiducia,il legame,il bene che ci eravamo costruiti anno per anno,cadesse come un castello di carte.
 
Candy
Tornai a casa,cercando di evitare i miei amici e i loro sguardi. Sapevo che sarebbero stati contrari a quel bacio e per questo ero fuggita,evitando la situazione. Ma in quel momento mi sentivo ancor di più una merda. Salutai mia madre e corsi di sopra,buttandomi sul letto. Nella mia mente frullavano mille pensieri tutti diversi e l’ansia si impossessava di me. Quel bacio poteva anche essere stata una cosa sbagliata,ma mi ero sentita bene in quel momento. Non avevo mai guardato Zayn in un altro modo se non quello di amico ed era stata una sorpresa capire che quel bacio mi era piaciuto. Ancora immersa nei miei pensieri,non mi accorsi che il telefono fisso della mia camera squillava...svogliatamente risposi.
“Candy,sono Louis” Ecco,mi ero dimenticata di staccare i fili di quel telefono.Tommo sapeva che lo avrei evitato se avesse chiamato sul cellulare così aveva azzardato con quello fisso.
“Louis,ciao.” Dissi flebilmente.
“Come stai? Oggi te ne sei andata così,senza dire niente. Ti ho vista un po’ strana.”
“No,è che non mi sentivo molto bene.”
“Sicura? Dai Candy,abbiamo visto tutti quel bacio con Zayn. Te ne sei andata perché avevi paura di una nostra reazione? Avevi paura di noi,i tuoi amici?”
“Lou,non puoi capire.Veramente,lasciamo stare.”
“Se non mi spieghi,non capirò mai.”
“Un'altra volta,dai. Ora devo staccare…” dissi,in procinto di mettere giù la cornetta. Ma…
“Aspetta,aspetta. Perché stasera non vieni a cena da me?”
“Come mai?”
“Candy è da tanto che io e te non parliamo. Ti sento distante.”
Rimasi in silenzio. Louis era sempre stato colui con cui mi confidavo di piu’ ed ogni suo consiglio era sempre giusto. Anche lui mi raccontava davvero tutto,persino quando la sua fidanzata aveva il ciclo e non voleva dargliela.Non volevo che pensasse che ci stavamo allontanando,non volevo che pensasse che lo stavo abbandonando.Quindi sospirai e...
“Ok,ci vediamo stasera”
 
Mi alzai dal letto e mi sedetti alla scrivania,spostando il PC di lato. Aprii un anta dell’armadio sopra di essa e presi da una pila di libri,una cartellina rossa. “Songs
Questa è un'altra lunga storia. Ero l’unica,oltre mia madre a sapere che avevo una bella voce e scrivevo canzoni quando mi sentivo di farlo,in ogni momento cupo come in ogni momento felice. Era il mio sfogo cantarle da sola,nella mia stanza. Avevo paura che se qualcun altro avesse ascoltato la mia voce,essa sarebbe andata via per sempre. Avevo paura di esibirmi davanti alle persone,paura che potessi perdere quella voce … quindi la tenevo nascosta.
Presi un foglio ed iniziai a scrivere.

Ore 9:30
Casa Tomlinson.

Bussai e come previsto venne ad aprirmi la piccola Daisy che sorridente mi prese per mano e mi portò da Louis,in camera. Lo ritrovai sdraiato sul letto con le cuffie nelle orecchie e mi buttai su di lui abbracciandolo forte,cosa che in quel momento mi sentii di fare. Lui mi circondò con le sue forti braccia,ma non per dimostrarmi tutto il suo affetto,bensì per buttarmi a tradimento giù dal letto. Scoppiammo a ridere.
“Mi mancava sta cosa” dissi ancora a terra mentre Lou rideva,in piedi.
“Anche a me” mi porse le mani “Vieni dai,andiamo giù”
Trovammo sua madre in cucina che preparava sicuramente qualcosa di buono,dato che Jay era una cuoca coi fiocchi,mentre Lottie studiava le ultime cose,appoggiata al tavolo.
“Allora” iniziò Lou una volta in salotto “ mi spieghi la reazione di oggi?”
Decisi di parlare.
“Lou,sono quattro anni che siamo amici ed io tengo al vostro parere piu’ di chiunque altro. Non so,ho avuto l’impressione che Harry fosse incazzato,che Liam e Niall fossero delusi e che tu fossi preoccupato. E quegli sguardi mi hanno uccisa. Voi siete tutto nella mia vita,e senza non saprei proprio cosa fare. Ho avuto paura.”
“Credevi veramente che potessimo dirti qualcosa? Si,ovviamente è stata una sorpresa per tutti e poi siamo amici da una vita e ci è sembrato strano.”
“Mi dispiace,io veramente non so cosa sia successo.”
“Ma se è successo vuol dire che qualcosa sotto c’è.”
“Vorrei capirlo anche io,Lou. Zayn l’ho sempre visto solo come un amico,anche se mi sentivo in imbarazzo quando c’era lui,anche se spesso ho anche provato attrazione nei suoi confronti,ma non avrei mai pensato di arrivare ad una cosa del genere. E se questo rovinasse il nostro rapporto?”
“No,Candy. Tu questo devi evitare! Non devi permettere in nessun modo che questa specie di relazione tra te e Zayn rovini il nostro gruppo o la vostra amicizia. Vacci piano,ti do un consiglio da fratello.Poi qualsiasi cosa accada,sappi che ci saremo sempre." concluse,alzandosi la manica della maglia e indicando il tattoo che avevamo tutti in comune.1D
Pensai alle parole di Louis,e gli sorrisi dolcemente grata per quello che mi aveva detto.
Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta,e l’addetta ovvero Daisy, andò ad aprire.
Sentii la voce del mio migliore amico provenire dall'atrio e il sangue mi si gelò,non conoscendone il motivo.
“Harry” sibilò Louis guardandomi.
Il riccio entrò spavaldamente in salotto,ma vedendomi si fermò di scatto.
“Ah,Candy ciao.”
“Ciao Hazza.”
“Che ci fai quì?”
“L’ho invitata io.” Disse Louis “resta a cena con noi.”
Noi . . . quindi,aveva invitato anche Harry.
 
Di solito quando eravamo da Louis,tardavamo sempre a tornare a casa. Anche se i genitori andavano a dormire,restavamo nel suo giardino per ore,dondolando su quell’altalena che aveva visto tanti dei nostri momenti insieme.
“Vado un attimo dentro” disse Lou lasciando solo me e Harry,al chiaro di luna. Alle 2:13 di notte.
“Allora” iniziò Harry “ bella scenetta oggi.”
“Ti prego Harry,non cominciamo. Non ora.”
“Non è mai il momento con te,Candy. Sono il tuo migliore amico,potrei almeno sapere cosa è successo tra voi due?” disse inacidito.
“Ma cosa ti può interessare? Non è successo niente,basta!Non mi va di dirtelo.”
“Quando si tratta di cose futili sei la prima a parlare,poi ora non vuoi dire niente. Sei egoista,Candy”
“Egoista io?” sbottai sorpresa “Io? Ma ti prego! State organizzando da anni la vostra entrata ad x-factor. Volete diventare famosi,andarvene da Holmes Chapel,scalare le classifiche e stronzate varie ma non pensate alle persone che lasciate. Pensate solo ai cazzi vostri!”
Vidi Hazza alquanto sorpreso “Come puoi dire una cosa del genere? Sai che è sempre stato il nostro sogno piu’ grande e hai sempre detto di volerci sostenere. Ma ora non stai mantenendo la parola data!”  disse alzando la voce
“Harry perché siete voi che non capite mai e parlate sempre di X-Factor come se fosse la sola cosa ad esistere. Non capite che quando ne parlate mi sento male,non capite che  andando a quel fottuto programma ci perderemo per sempre. Io vi sosterrò,ma lo farò soffrendo ed è ora che lo sappia! “
"Io non ti capisco..."
"Tu non lo fai mai."
“Ma qual è la tua paura piu’ grande,Candy?”
“La mia paura piu’ grande è che NON VOGLIO RESTARE DA SOLA,Harry!!!” urlai alzandomi e andando via.
Aprii il cancelletto di casa Tomlinson,e mi ritrovai in strada a correre con le lacrime che scendevano. In cinque minuti ero riuscita a litigare col mio migliore amico sputandogli in faccia che non avrei mai sopportato il fatto che diventassero famosi. Dopo un po’ sentii qualcuno che correva dietro di me,urlando il mio nome. Ovviamente non ero piu’ veloce di questo qualcuno,così mi feci afferrare facilmente per un braccio e girandomi mi ritrovai di fronte ad Harry. Ero pronta ad una sua nuova sfuriata su quanto fossi falsa e stronza,ero anche pronta a restare di nuovo da sola,ma lui fece una cosa che mi sorprese:
Non ti lascerò mai sola mi sussurrò alle orecchie per poi accogliermi in lacrime tra le sue braccia.


Tornai a casa dopo aver salutato Louis,e finii di chiarirmi con Harry dicendogli che anche a malincuore,avrei sempre tifato per loro in ogni caso.
E a lui stava bene. Disse anche che non avrebbe piu' parlato di X-Factor in mia presenza.

Mi misi a letto ed infilai le cuffie,ascoltando a basso volume il nuovo singolo di Katy Perry.
Caddi in un leggero dormiveglia,in cui mi sentii totalmente rilassata e dimentica del mondo...fin quando qualcosa non andò a finire contro la finestra provocando un piccolo rumore,che subito mi svegliò. Mi alzai e avvicinandomi notai che qualcuno stava lanciando dei sassi. Aprii e vidi Zayn nell'oscurità.
"Oh finalmente ce l'hai fatta ad aprire. Ma dov'eri? Sono da un ora quì sotto."
"Non c'ero,idiota.Sei restato quì tutto questo tempo?"
"Si...." pensai che fosse stata una cosa davvero dolce,fin quando... ".. perchè ho bussato a tua madre,e mi ha detto che non c'eri. Così mi ha offerto una tazza di te,e poi sono rimasto ad aspettarti quì fuori.". La mia faccia in quel momento era come la famosa emoticon -.-'
"Ed ora cosa vorresti?"
"Entrare,no?"
Sbuffai e scesi di sotto aprendogli la porta,pian piano.
"Dov'eri?" mi chiese una volta dentro.
"Da Louis." annui e mi trascinò di sopra,nella MIA camera,in casa MIA.
Si buttò sul letto e mi sedetti accanto a lui.
"Hai intenzione di dormire quì?"
"No,avevo voglia di vederti." rabbrividii. Mi sembrava strano sentire quelle cose uscire dalla sua bocca. Come se le stesse dicendo mio fratello,anche se in modo diverso e che mi piaceva di piu'.
"Scusami se oggi ti ho baciata così,senza preavviso."
"Fa niente."
"Anche i ragazzi,sono rimasti un pò sconvolti."
"Bhè,mi sembra ovvio."
"Già. Mi dispiace solo che non gli ho detto tutto ciò che pensavo di te. Sono i miei migliori amici,non avrei dovuto tenerli all'oscuro."
"Cosa pensavi di me? Voglio saperlo."
"Nel senso che mi piaci. Avrei dovuto dirglielo."

Ci sdraiammo entrambi sul letto e gli mostrai l'album con le foto del gruppo. Ogni foto una battuta. Soprattutto se lui non veniva bene,quando poi era fotogenico da far paura. Anzi forse,l'unica poco fotogenica del gruppo ero io. Passò un ora e qualche minuto,così decisi di mandarlo via con non pochi sforzi.
"Bhè,tu domani non hai scuola." lo rimproverai.
"Per colpa tua." rinfacciò.
"Ah mia? Non ti ho mica detto di picchiare Austin."
Sbuffai e lo spinsi fuori la porta della mia camera.Prima che scendesse le scale mi guardò e mi regalò uno dei suoi sorrisi piu' belli. Sorrisi a mia volta,addolcendomi.
"Buonanotte,Zayn."
"Notte,Candy" disse riavvicinandosi a me,per poi stamparmi un dolce bacio sulle labbra.


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Ecco il terzo capitolo della storia. Spero vi piaccia. Recensite,per favore.
Ringrazio chi segue e legge la storia. 
Questo sotto è un fotomontaggio che ho creato io. Ci sono Harry (Harry Styles) e Candy (Kath Graham). E' venuto una schifezza,ma è un idea delle foto che ci sono nel famoso album di Candy. 
P.s - Ho tagliato la testa alla splendida Cher Lloyd. Chiedo perdono :)
Elisa.


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Capitolo 4
*** Chapter four ***


Every rose has it’s thorn.

Venerdì,giorno prima del compleanno di Candy.
Quella mattina arrivai davanti scuola con il sorriso sulle labbra e con il cuore che batteva a mille.Avevo dimenticato il cellulare a casa,ma poco importava. Il cielo,come sempre,era al passo con il mio stato d’animo.Respirai a fondo l’aria mattutina,pensando a quanto fosse passata velocemente quella settimana tra risate e uscite notturne con Zayn, e mi avviai verso l’entrata,inconsapevole che la mia giornata sarebbe cambiata di botto.

Entrai in classe e mi accorsi che i cinque banchi dell’ultima fila erano vuoti.Capivo che Zayn era stato sospeso,ma gli altri quattro dov’erano finiti? Sentivo dentro di me un ansia particolare,e tutta la gioia accumulata quella mattina era sparita. Dentro in quel momento avevo solo un deserto di giaccio in cui c’era scritto a caratteri cubitali “Ho Paura”.
Mi ripresi dal mio giramento momentaneo e chiesi agli altri della classe se sapevano che fine avessero fatto i miei amici ma come risposta ricevetti solo un “ se non lo sai tu.”
Nella testa qualcuno mi diceva che era successo qualcosa,lo sentivo.
Uscii dalla classe velocemente ma mi imbattei proprio nella mia professoressa della prima ora,la Mavern. Alzai lo sguardo e notai i suoi occhi spenti,che appena mi videro si spalancarono. Aveva pianto,riuscivo a capirlo,anche se cercava di nascondere il tutto col trucco. Vedendola il cuore mi si strinse ancora di più.
“Candy,che ci fai qui?” disse flebilmente,come se fosse sorpresa che quella mattina ero a scuola.
“In che senso,prof? Cosa sta succedendo?” chiesi,col cuore a mille.
“N- non lo sai?” balbettò “o mio dio,perché proprio a me doveva capitare?” disse guardando il soffitto,come se stesse parlando con Dio.
“Professoressa,cosa succede. Me lo dica! I miei amici non sono in classe,e ho la strana sensazione che sia capitato qualcosa di brutto. Voglio saperlo,vi prego!”
“Candy” iniziò con difficoltà “ io non so perché tu sia qui stamattina,forse non hanno fatto in tempo ad avvisarti,non lo so!  Ma,stamattina presto abbiamo ricevuto una telefonata e…..”
“E?” chiesi,sudando quasi.
“… e,Niall ha avuto un incidente,è in coma. Solo un miracolo potrà farlo svegliare” disse la Mavern per poi andarsene e scoppiare a piangere.
A quelle parole il mondo mi crollò addosso. Come era successo? Perché il mio amico era lì ed io non lo sapevo? Gli occhi mi pizzicavano,la testa mi girava. Tutto ciò che ebbi il coraggio di fare,fu  correre via,mentre le lacrime scendevano a fiotti,e mi rigavano le guancie. Il sole che quella mattina mi aveva svegliata,in quel momento era scomparso,lasciando posto a delle nuvole minacciose,che sembravano voler scoppiare anche loro in un pianto sommesso per quell’amico che giaceva in un letto d’ospedale.
Corsi piu’ velocemente che potessi,scansando i passanti senza degnarli di uno sguardo. Erano tutti lì,forse avevano cercato di avvisarmi ma non ci erano riusciti. Attraversai la strada senza pensarci, e tutto ciò che riuscii a distinguere fu lo stridere delle ruote di una macchina,e mia madre che mi urlava di entrare nell’autovettura,per poi abbracciarmi fortemente,lasciando libero sfogo ai miei singhiozzi.
“Mi dispiace,piccola. Vedrai che tutto si sistemerà. Non perdere le speranze. Niall ritornerà ad essere più forte di prima,vi vuole bene e lo farà per voi. Sono riuscita a recuperare il tuo cellulare proprio mentre Louis chiamava. Era distrutto,ho fatto lo stesso discorso anche a lui e sono riuscita a calmarlo. Posso farlo anche con te.”
“Com’è successo,mamma? Dimmi come è successo.” Dissi tra i pianti.
“Ieri,Niall ha litigato con il padre. Si sono presi a parole,sono arrivati alle mani,sempre per il solito problema. Ha preso la macchina della madre ed è andato ad ubriacarsi,così mi ha raccontato suo fratello. Hanno trovato delle bottiglie di vodka nella macchina. E’ andato fuori strada e si è schiantato contro un camion.” Disse mia madre,portandosi una mano alla bocca,sul punto di piangere.
Un camion! Uno dei miei migliori amici si era schiantato contro un camion,rischiando di morire sul colpo. Avevo sempre odiato il padre di Niall,fin da quando avevo conosciuto la sua famiglia. Tradiva sua moglie con una giovane prostituta,e tutti i soldi che guadagnava li dava a lei,lasciandoli con pochi spiccioli. Il fratello maggiore di Niall,andava al college e non si interessava ai problemi della famiglia,quindi il biondo faceva da padre,fidanzato,fratello maggiore e marito nei confronti della madre. Voleva diventare famoso per “ togliere dalla fame mia madre e regalarle un sorriso”,ma in quel momento non le aveva regalato di certo un sorriso.
Chiesi a mia madre di accompagnarmi in ospedale.
Quando entrai fra quelle quattro mura e raggiunsi il reparto vi ritrovai i miei amici e la famiglia di Niall. Il padre non c’era. Maura, appena mi vide mi corse incontro abbracciandomi,svenendo poi tra le mie fragili braccia che non ce la fecero a sostenerla. I dottori e Harry mi aiutarono. Mi avvicinai agli altri,e li unii in un abbraccio generale che in quel momento non aveva nulla di felice. In quel cerchio formato dalle nostre braccia,c’era solo paura,tristezza,speranza.

“Ti abbiamo chiamato. Hai dimenticato il cellulare a casa” mi disse Harry dopo un po’,con una voce mostruosa.
“Lo so,me lo ha detto la Mavern.”.
Guardai gli occhi dei miei amici uno ad uno. Louis si era spento,il Peter Pan del gruppo non c’era piu’. Liam,aveva le mani tra i capelli e gli occhi rossi; mi guardò per un istante e riuscii a strappargli un debole sorriso. Harry non riusciva nemmeno ad arrabbiarsi nei confronti del padre di Niall. Quando il biondo ci raccontava del padre,il riccio era il primo a dirgli di mandarlo a fanculo. Zayn era una maschera di cera. Non c’era espressività sul suo viso. Mi avvicinai e gli strinsi delicatamente una mano,per poi ricevere anche da lui un debole sorriso. I miei amici potevano anche sembrare forti,ma in quel momento ero l’unica a capirli veramente. In quel momento sapevo che anche una folata di vento li avrebbe fatti sgretolare. Mentre io… mentre io cercavo chi mi strappasse un sorriso,facevo forza a loro.

Verso il pomeriggio,ci diedero il permesso per entrare. Maura era andata via e aveva deciso di lasciarci del tempo.Ci guardavamo come per decidere chi dovesse andare per prima,e decidemmo per Liam,che era davvero distrutto.
“Chi vi ha avvisato?” chiesi ai ragazzi,quando finalmente ci lasciarono soli in sala d’attesa.
“Stamattina io e Liam siamo andati come sempre fuori casa sua per aspettarlo,ma invece di Niall è arrivata un auto della polizia che ci diceva che il nostro amico era stato trovato in tagenziale diretto chissà dove.” Disse Harry a denti stretti. “ Quanto vorrei che il padre di Niall fosse qui,gli spaccherei la faccia a suon di botte.” Zayn gli mise una mano sulla spalla per cercare di calmarlo.
“Ci hanno detto che è entrato in coma per molti ematomi ed altre cose gravi che non ricordo,cazzo.Ha riportato danni al cervello e non hanno potuto fare altro se non operare gli ematomi e i polmoni.”
Mi asciugai una lacrima.Non riuscivo a credere alle mie orecchie. E se fosse morto? Cosa avremmo fatto solo noi cinque? Cosa saremmo diventati?
Mi allontanai un attimo,e scesi giù per prendere un caffè.Mi sentivo davvero stanca e gli occhi mi si chiudevano,ma per nessuna ragione al mondo sarei ritornata a casa. Dovevo prima vederlo. Avevo un messaggio per lui. Speravo di non imbattermi più in nessuno quel giorno ma sfortunatamente mi imbattei nel padre di Niall,che era venuto furtivamente a vedere suo figlio,sperando che non ci fosse nessuno.
“C-candy..” lo guardai in faccia senza proferire parola“Io-io pensavo che non ci fosse nessuno.”
“E si sbaglia. Sopra ci sono i One Direction,ed io.”
Lo vidi cambiare espressione. Non ci aveva mai sopportati.Diceva che facevamo il lavaggio del cervello a suo figlio.
“Voi siete la rovina di mio figlio” sentenziò. Spalancai gli occhi. Come cazzo poteva dire una cosa del genere quando aveva mandato suo figlio in coma? Se Niall era lì,la colpa era solo sua!
“Signor Horan,non le conviene..” dissi con voce tremante di rabbia.
Ma probabilmente non mi aveva dato retta,dato che iniziò ad urlare,strafottendosene della gente.
“Voi,voi e il vostro gruppo del cazzo. Vi siete messi in testa che volete diventare qualcuno,quando in questa vita di merda potete restare solo quello che siete! Avete inculcato queste stronzate a Niall rendendolo debole,rendendolo un folle che si mette contro il padre. Con i vostri discorsi,le vostre canzoncine e le vostre stupide frasi sull’amicizia avete reso mio figlio ciò che prima non era!”
“Come può dire cose del genere? Forse non si rende conto di quanto male ha fatto e fa tutt’ora alla sua famiglia!”
“Questi non sono affari vostri! Vi intromettete sempre nelle cose che non vi riguardano,sentendovi fieri perché avete aiutato un vostro amico,quando così lo distruggete solamente! Smettetela di sognare  ed iniziate a vivere la vita reale,in cui tutto è piu’ difficile.”
“Lo dice lei che tradisce sua moglie con una puttana ed ha appena mandato suo figlio in coma? Ma vada a farsi fottere e non torni mai piu’ in quest’ospedale perché per nessuna ragione al mondo le lascerò vedere Niall! Lei non ha pietà. E’ qui e sa solo accusarci,quando deve a noi tutti i sorrisi di Niall,tutte le volte che è tornato a casa felice,evitando di prenderla a calci nel culo!” urlai,avvicinandomi minacciosamente a lui,che non indietreggiò. Vidi che era già pronto col braccio alzato a qualsiasi atto di violenza,ma fortunatamente venne in mio aiuto Harry,sferrandogli un pugno sul labbro,e in un momento gli si ritrovò addosso,avendo la meglio. Il mio amico aveva trovato il momento giusto per vendicarsi di tutto il male che quell’uomo aveva fatto.Si stava vendicando di tutte le volte che Niall era venuto a scuola col labbro spaccato,di tutte le volte che il padre si ubriacava e violentava sua madre,di tutte le volte che il biondo fuggiva di casa e si rifugiava da lui.
Ma fu solo un attimo,prima che il personale dell’ospedale li dividesse e mandasse via il signor Horan. Accolsi Harry tra le mie braccia e finalmente lo vidi piangere,lo vidi liberarsi del suo dolore.
 
Verso le nove di sera,ormai con gli occhi chiusi dalla stanchezza,decisi di entrare nella stanza di Niall. Eravamo ancora tutti lì. Vederlo fu per me la cosa piu’ brutta del mondo,i suoi occhi chiusi,il suo sorriso spento,la sua vitalità che sembrava persa. Mi avvicinai in lacrime,gli aprii dolcemente una mano e vi posai dentro un biglietto,per poi richiudergliela a pugno. Gli stampai un leggero bacio sulla guancia,e con un sorriso mi dileguai.

                                                                                              “Ogni rosa ha la sua spina,ma tu riuscirai a strapparla.Sarai felice.
                                                                                       Candy xx"  


.................................
Scusatemi ma questo capitolo è un po triste. Vi ho già detto che mi sono ispirata al mio gruppo,vero? Bene,sorvoliamo. Nel prossimo capitolo ci sarà la sorpresa che i ragazzi stavano preparando a Candy,ma ci mancherà qualcuno. Mi serviva questa parte per spiegare anche il legame che c'è tra questi ragazzi,perchè ripeto che non è solo una FF sull'amore,ma tratta anche di amicizia. Tra un pò,poi arriveremo a descrivere meglio le love stories.Comunque,Niall non si sveglierà già dal prossimo capitolo,credo che prolungherò la cosa per altri due capitolo.
Recensite,che mi farebbe piacere. Anche eventuali critiche. :)
Elisa. xx
P.s- Sotto un altra foto di Candy (Kath Graham).                                                                                                       
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Capitolo 5
*** Chapter five. ***


They are my friends,they are my alibi.

Sabato\18° compleanno di Candy.

Avevo passato tutta la notte in un dormiveglia agitato,pensando alla discussione col padre di Niall e al biondo che era in quella fredda camera d’ospedale. Avevo pregato affinchè si risvegliasse e stesse bene. Era la prima volta che lo facevo,era la prima volta che mi rivolgevo a Dio con tanta enfasi e con la forza di crederci. Sfilai una mano da sotto la coperta e cercai il cellulare sul comodino. Una volta trovato,mi resi conto che erano le otto,ma non avevo nessuna voglia di lasciare quel letto. Avrei passato uno dei compleanni più brutti della mia vita,forse non era neanche il caso di festeggiarlo.
Sentii qualcuno aprire la porta della mia camera ed istintivamente infilai la testa sotto il cuscino. Mia madre,con la sua solita dolcezza,superò il mio letto ed andò a spalancare la finestra,lasciando entrare i primi raggi di sole. Mugugnai ma quella donna sembrò non calcolarmi. Si avvicinò al mio letto,e tirò tutte le coperte.
“Mamma,ma sei matta? Ti prego lasciamo dormire.”
“Su che devi andare a scuola.”
“Ti pare che abbia voglia di andare a scuola? No,ora mi vesto e vado da Niall.” Dissi ancora con la testa sotto il cuscino.
“Guarda,se resti ancora così da Niall non vai nemmeno a Natale.”
Sbuffai e mi misi a sedere “Ok,ora mi alzo ma non vado a scuola.”
“I tuoi amici ci vanno. Ho chiamato la madre di Liam,e Liam è già uscito.”
“Nhàà,vedi che tra un po’ li trovo in ospedale.”
Mia madre alzò le spalle e mi intimò di scendere. Ma prima…
“Mamma,non dimentichi qualcosa,vero?”
Mia madre alzò un sopracciglio. “No,non mi pare.”
Sbuffai di nuovo pensando che quella giornata si sarebbe rivelata più difficile del previsto,e andai in bagno raccogliendo i capelli in uno chignon alto,e ancora in pigiama mi avviai verso le scale per scendere a fare colazione.  Mi grattai il capo ritornando a pensare a come sarebbe andata la giornata del mio 18esimo compleanno. L’avevo sempre immaginato come un evento importante,che avrei passato con i miei amici e la mia famiglia festeggiando il fatto che sarei diventata maggiorenne,libera da tutto e tutti. Ma poi tutto era cambiato,capovolgendosi quasi. Niall non c’era,o perlomeno non avrebbe festeggiato con noi e mia madre si era addirittura dimenticata. Le lacrime iniziarono a pizzicarmi gli occhi,tanto che non mi accorsi di cosa mi si parava di fronte.
Nell’atrio di casa mia c’erano i miei amici,si proprio Louis,Liam,Zayn e Harry con un enorme torta tra le mani. Mia madre appoggiata allo stipite della porta,si commuoveva. Spalancai gli occhi e piegai le labbra in un debole sorriso,accorgendomi che ci mancava ancora qualcuno.
Mi avvicinai e mi ritrovai in un abbraccio di gruppo.
“Buon Compleanno” mi dissero in coro,e una lacrima non potè fare a meno di scendere.Anche mamma si unì all’abbraccio.
“Non dovevate.”
“Anche se non ci siamo tutti,sai benissimo che Niall sarebbe stato il primo a stanziarsi fuori casa tua stamattina,solo per poi rinfacciarci che era stato il primo a farti gli auguri.” Disse Louis. Ridemmo al ricordo di un anno prima.
“Già,se non l’avessi trovato io alle sette di mattina fuori la veranda,sarebbe morto assiderato dal freddo.” Si intromise mia madre. Ogni volta che ricordavo quella cosa mi scappava da ridere. Forse era uno dei momenti che mi tirava su di morale quando ero triste. Era uno dei momenti legati alla mia amicizia con Niall.
 
Mezz’ora dopo.
Mangiammo la torta in fretta e furia,e mi spinsero fuori alla luce del sole.
Louis si guardò intorno e quando fu ben sicuro che mia madre avesse chiuso la porta,mi guardò negli occhi.
“Non credere che andremo a scuola nel giorno del tuo compleanno. Prima dell’incindente di Niall avevamo organizzato questa cosa e non credere che la rimanderemo anche perché lui non vorrebbe e lo sappiamo tutti”.
“Quindi” continuò Harry “ora salirai con noi sul treno delle nove e non devi chiedere assolutamente dove andiamo,altrimenti ti lasciamo qua.”
Seguivo quella scenetta alquanto divertita dato che si scambiavano le battute.
“Poi” continuò Zayn “stasera uscirai con Harry”
“Dato che noi abbiamo altro da fare” concluse Liam con tutta la tranquillità del mondo. Gli lanciai un occhiataccia,e in meno di 5 minuti fummo alla stazione. Nessuno mi lasciò intravedere la destinazione.

Dopo circa altri 5 minuti di treno,in cui non mi lasciarono vedere niente e non mi fecero fare niente se non ridermi addosso chiedendo “Quanto sono queste?” facendo gesti e numeri a casaccio,arrivammo a destinazione. Scesi dal treno,Zayn mi sfilò con delicatezza la bandana e mi ritrovai di fronte un cartello gigantesco: Cranage.
Guardai i miei amici con sguardo interrogativo. Non capivo cosa ci fosse di così fantastico nell’ennesima provincia del Cheshire tanto simile alla nostra. Cosa c’era di così importante in quel paesino?
“Dai vieni con noi e non farti mille domande.Tra un po’ capirai perché siamo venuti fin qui.”
CI incamminammo fuori dalla stazione ma d’improvviso mi sentii tirare,e girandomi notai Zayn.
“Hey,io torno a Holmes Chapel. Ho alcune cose da fare,se non ti dispiace.”
“Ma scusa,tutta questa strada ed ora torni indietro?”
“Si,volevo solo accompagnarvi.”
Sbuffai e lo lasciai andare,inconsapevole. Mi unii  ad i miei amici,e una volta fuori ci ritrovammo nel traffico di quella piccola cittadina.
“C’è molto da camminare?” chiesi già scocciata. Non mi piacevano le sorprese e a quanto sembrava quel giorno ne avrei ricevute parecchie. Camminammo per un po’ girando per i vicoletti di Cranage e finalmente arrivammo davanti ai cancelli di un grande stabile che faceva alquanto paura.
“Non avrete mica intenzione di rinchiudermi in qualche manicomio? Ok,lo so che sono strana e a volte aggressiva ma non fino a questo punto..” i miei amici scoppiarono a ridere.
“No,cretina.” Disse Harry “ entra e vedrai.”

Bussammo ad un citofono ed un custode ci venne ad aprire controllando i documenti . Ancora non riuscivo a capire cosa ci facessimo là,anche perché Louis continuava a tenermi le mani sulle orecchie come se non dovessi sentire i rumori che provenivano da quell’edificio e Liam fingeva una tosse abbastanza forte,che mi appariva strana data  la sua salute di ferro. Mi svincolai da Louis che  cercò di corrermi dietro e finalmente sentii ciò che mi avevano per tanto tempo nascosto. Da quello stabile che sembrava tanto una prigione,si sentiva l’abbaiare di tanti cani. I miei occhi,come in quelli dei cartoni animati,presero la forma di due cuoricini e capendo che si trattava di un canile mi girai verso i miei amici con gli occhi pieni di lacrime.
“Ok,ditemi che non siamo qui per prendere un cane.” Avevo sempre desiderato un cucciolo,ma mia madre diceva sempre che non ero capace di badare a me stessa,figurarsi poi un cucciolo di cane. Ma ormai ero maggiorenne quindi aveva parlato sicuramente con i ragazzi,ed ora… Dio,sentivo tutto scoppiarmi dentro dalla felicità.
“No,non siamo qui per un cane.” Sentenziò Liam. Lo guardai in “cagnesco” prima che scoppiasse a ridere e mi abbracciasse.

Una volta entrati nell’edificio,una guida ci accompagnò una grande stanza dove ,raggruppate,c’erano delle piccole gabbie con dentro altrettanti piccoli cuccioli che alla nostra vista abbaiavano e chiedevano aiuto.Non ce la facevo a vederli in quello stato,li avrei portati tutti a casa,ma sapevo che solo uno avrebbe avuto quella fortuna. Il cuore mi si strinse in una morsa,e guardai Harry che mi accarezzò una spalla,incitandomi a scegliere. A malincuore passai in rassegna tutti i cani che c’erano nella stanza. A quanto pare quella era la stanza “dedicata” ai cuccioli. Notai un mastino rannicchiato in un angolo. Mi avvicinai e appoggiai una mano alla gabbia,ma il piccolo probabilmente non sentì il mio calore e timoroso abbaiò.  Notai anche un cucciolo di pitbull,ma pensai a mia madre che non mi avrebbe mai permesso un cane di grande stazza. Così,optai per qualcuno di più piccolo,che anche crescendo sarebbe rimasto tale e mi si presentò davanti agli occhi un chihuaua nero,con delle macchioline marroni. Aveva dei grandi occhi neri,e il suo musetto sembrava che si stesse aprendo in un sorriso. Quando avvicinai la mano,timidamente la leccò.Il guardiano mi disse che era una femmina.
“Ho scelto.” Dissi attirando l’attenzione di tutti e indicando il mio nuovo amico.

Mi avviai fuori col cucciolo,mentre i miei amici restarono dentro ancora per un po’,forse per firmare qualche carta. Una volta usciti..
“Allora,hai deciso già che nome dargli?” mi ricordò Louis.
Bhè in effetti a tutto avevo pensato tranne che al nome da dargli. Pensai che quel nuovo amico doveva ricevere un nome particolare,che fosse legato a me e anche alla mia vita. La mia vita,che in quel momento era con Niall. Niall,si. Forse potevo chiamarla.. no! Non avrei mai dato il nome del mio amico ad un cane. Poi mi venne un idea.
“Liam… ricordi come si chiama le cantante preferita di Niall?”
Payne ci pensò su.
“Si,se non sbaglio. Quella che canta Skyscaper.”
“Demi Lovato?” disse Harry.
“Ecco,si! Potrei chiamarla Demi” dissi prendendo il cucciolo e guardandolo negli occhi.
“Bhè,ti farebbe piacere se dessero il tuo nome ad un cane?” si intromise Liam.
In effetti… era stato lo stesso ragionamento che avevo fatto con Niall qualche minuto prima,ma la differenza era che questa Demi era famosa,e non avrebbe mai conosciuto il mio cane.
“Aspetta,Demi Lovato ha anche un secondo nome. Devonne.” Disse Harry che sembrava molto informato sulla questione.
Devonne. Bhè,poteva essere un bel nome.
“Che ne dici ti piace Devonne?” chiesi come una demente al mio cucciolo. Ma ovviamente non ricevetti risposta se non una leccata sul polso.
 
Holmes Chapel.
Abbracciai i miei amici e li ringraziai all’infinito per il regalo che mi avevano fatto. La cosa sorprendente era che si ricordavano ancora di quanto amassi i cani.
“Bhè,ora andiamo a casa. Poi ci vediamo stasera.” Disse Louis.
“Aspetta” lo bloccai “non avevate detto che non potevate esserci?”
“Oh” disse Tommo grattandosi il capo “abbiamo cambiato programma,stasera restiamo con te. Tutti.”
Lo abbracciai di nuovo,lanciando un urletto di felicità e mi catapultai a casa correndo. Non vedendo l’ora di mostrare Devonne a mia madre.
Ero pronta ad aprire la porta e a mostrare il cucciolo alla mamma,ma quando aprii un'altra sorpresa mi si parò davanti. La tavola in cucina era apparecchiata per due. Avete presente quelle cenette a lume di candela? Ecco,uguale. Solo che mancava la candela essendo l’una del pomeriggio. Sgranai gli occhi e non potei fare a meno di sorridere,vedendo Zayn che si cimentava ai fornelli col grembiule verde fosforescente di mia madre.
“Che ci fai qui?”chiesi ancora sorridendo.
“Oh..” il moro si girò di scatto “sei già arrivata? Ciao cucciolo...” disse poi avvicinandosi a Devonne.
“Zaaayn,mi dici cos’è tutto questo?”
“Non si vede?E’ un pranzo solo per me e te. Mi sono fatto aiutare da tua madre,è davvero una persona disponibile. Ha anche accettato di stare un po’ da tua nonna. Sai com’è.. per lasciarci soli.”
“Hai cacciato mia madre di casa?” dissi ridendo
“No,mai! L’ho solo accompagnata alla porta.” Scoppiai di nuovo a ridere e li abbracciai forte. Sentivo le sue braccia circondarmi,e per la prima volta mi sentii veramente al sicuro. "E i ragazzi lo sapevano?" "Si,ovvio."
Devonne a terra,aveva già trovato il suo posto speciale,in una cesta preparata da mia madre nell’angolo del salotto. Probabilmente già sapeva della sorpresa.

Ci sedemmo a tavola e potei assaggiare tutte le prelibatezze che aveva cucinato mia madre,mentre Zayn continuava a ribadirmi che era stato lui a… mettere l’acqua nella pentola.
Non potei fare a meno di sorridere guardandolo gesticolare mentre parlava.
“Perché mi guardi così?” mi chiese poi.
“Niente,pensavo a qualche anno fa. Non mi sarei mai aspettata tutto questo.”
“Ovvero?” chiese facendo il finto tonto.
“Questo Zayn. Insomma,ti saresti mai aspettato di pranzare insieme io e te non da semplici amici? Tu che vieni a casa mia e mi fai una sorpresa del genere,quando poi un anno fa non te ne fregavi affatto di me.”
“E se ti dicessi che invece me n’è sempre fregato di te? Se ti dicessi che sotto sotto ti guardavo e speravo che mi vedessi più di un amico?”
“Scherzi?”
“No,non scherzo.Candy,ogni volta che ti vedevo sorridere ero felice perché sapevo che stavi bene,soprattutto quando quel sorriso era rivolto a me. Non ho mai avuto il coraggio di dirti ciò che significavi per me,e non ne conosco neanche io il motivo. Sembro grande e grosso ma a volte mi perdo in un bicchiere d'acqua. Solo ora trovo il coraggio di dirti che mi completi,e non è una bugia.”
A quelle parole non seppi più come replicare e mi limitai ad abbassare lo sguardo sul piatto. Non volevo lasciarmi influenzare subito dalle sue parole. Conoscevo,come gli altri,la sua fama da playboy e non volevo soffrire ancora una volta.
 
Dopo mangiato presi Devonne e mi sedetti sul divano,aspettando che il moro mi raggiungesse e come previsto venne poco dopo.
“Che fai?”mi chiese togliendomi il cane dalle mani.
“Non si vede? Mi rilasso un po’.”
“Non quando ci sono io nei paraggi.”
“Vorrai mica organizzare un festino!” dissi ridendo.
“Molto meglio,tesoro” concluse prima di posare le sue labbra sulle mie.
Sentii le sue braccia prendermi di peso,per poi ritrovarmi in un altra stanza.Il mio corpo aderiva perfettamente al suo e non c'era mai stata tanta alchimia.

Speravo che mia madre non arrivasse da un momento all’altro,dato che io e Zayn stavamo completamente facendo l’amore sul suo letto matrimoniale. E pensare che qualche anno prima non mi sarei mai aspettata una cosa del genere e invece in quel momento non desideravo altro. In fondo sentivo che Zayn poteva essere la persona giusta,colui che era stato nascosto per tanto tempo. Colui che era solo da cercare,ma c’era sempre stato.
Come al solito ci ero cascata. Liam,Lou,Harry e Niall avevano ragione a chiamarmi "Bella Addormentata".
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Ovviamente non è finita qui. La giornata da maggiorenne di Candy non è ancora terminata. Nel prossimo capitolo succederanno altre cose e ci saranno altre sorprese. E anche se Candy le odia,questa volta non potrà fare a meno di apprezzarle. Recensite. Xx
Ecco una foto di Candy con Devonne :)


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Capitolo 6
*** Chapter six. ***


Mi trovavo sola  a casa,sommersa tra i vestiti,mentre Devonne scorrazzava tra le mie scarpe e ne mordicchiava qualcuna.
Stavo cercando di scegliere qualcosa di comodo per la serata con i ragazzi. Ero davvero contenta che alla fine avessero deciso di restare con me.
Zayn era andato via poco prima,salutandomi con un leggero bacio sulla guancia. Ancora non mi capacitavo di ciò che era successo,e da una parte avevo una fottuta paura di perdere tutto.
Insomma,io e Zayn. Non c'era cosa più strana. Eppure quella sensazione mi rendeva forte.
Sospirai,e mi guardai allo specchio.
18 anni. Erano passati già 18 anni,ed io ero quella di sempre. Presi la cornice che c'era sulla mia scrivania.La foto del campeggio di quattro anni fa. I capelli lunghi e ricci di Liam,quelli corti di Zayn e quelli lisci lisci di Louis. Poi c'era Niall senza la sua tintura bionda e Harry che era sempre lo stesso. Le sue fossette,il suo sorriso,il modo in cui arricciava il naso quando rideva: tutto era rimasto uguale per lui e per me.Eppure sentivo che qualcosa stava per cambiare.
Scesi di sotto e ritrovai mia madre sul salotto mentre guardava X Factor. Alla sigla del programma,mi venne una fitta allo stomaco e lì capii tutto. Qualcosa sarebbe cambiato quando loro sarebbero andati a quel fottuto programma. Io conoscevo le loro voci e non ce n'erano di più belle in tutto il Cheshire.Avevo paura di perderli,avevo paura di non riuscire a riavere il mio rapporto con loro,avevo paura che il nostro "Migliori amici per sempre." sarebbe diventato "Hey,ti ricordi di me? Andavamo a scuola insieme."
Asciugai una lacrima ansiosa che mi aveva solcato il viso e vidi mia madre che mi intimava di sedermi accanto a lei. 
"Hey piccola." disse mettendomi una mano sulla spalla "che cos'è questo visino nel giorno del tuo compleanno?"
"Niente,solo un pò di malinconia per il tempo che passa."
"Candie,smettila di pensare sempre al passato,smettila di rintanarti sempre nelle cose passate. Hai 18 anni ed un futuro davanti a te da vivere con le persone che ami..."
"E' quello il problema,mamma.." la interruppi "..io non so se loro ci saranno. Non so se i 1D resteranno con me. E se diventano famosi? Li vedrò ogni morte di papa,e si spezzerebbe tutto."
Mia madre sorrise "Mi ricordi tanto me alla tua età.Allora,piccola...voglio raccontarti una cosa: alla tua età avevo un amica che per me era davvero tutto.Ci volevamo davvero bene,e stavamo sempre insieme. Lei odiava Holmes Chapel,diceva che lì i nostri sogni non sarebbero mai diventati realtà e desiderava trasferirsi,girare il mondo.Era così testarda che non riuscivo a farle cambiare idea,e dovetti accettare che a 18 anni sarebbe andata via. Sai cos'è successo? Lei se n'è andata,ed io sono restata ma la nostra amicizia è continuata a distanza,e ancora oggi lei viene quì in Inghilterra a trovarmi e tu la chiami zia."
"Zia Lydia?" dissi con un nodo in gola.
Mia madre annuì. L'abbracciai forte e le stampai un bacio sulla guancia. Non sapevo cosa fare senza di lei.

Verso le otto e mezzo di sera,bussarono alla porta di casa mia.E mi fiondai ad aprire,ancora in pigiama.Mi avrebbero uccisa,si.
Aprii la porta e mi ritrovai di fronte tre splendidi giovani. Li guardai uno ad uno,ancora non abituata al fatto che fossero miei amici.
Zayn non era con loro,e anche se a malincuore,non feci domande.
"Mio dio,Candy. Non dirmi che sei ancora senza fare niente." disse Harry
"Scuuusate,giuro che ho già tutto scelto. Non ci metto niente. Aspettatemi in salotto..." dissi correndo sulla scale,ma ad un tratto mi venne in mente una cosa e tornai indietro. Mi affacciai dalla porta del salotto e "Ah,un ultima cosa. Vi amo più di qualsiasi altra cosa al mondo.",feci un cuore con le mani e mi dileguai.. sentendo le loro risate.
In realtà ancora non sapevo cosa indossare. Cioè,non me n'era mai fregato un cazzo di vestirmi bene quando ero in compagnia dei miei amici,ma il pensiero che ci fosse anche Zayn mi attanagliava la mente e mi incitava d essere perfetta. Ero cotta,porca miseria.Non dovevo dirlo agli altri,altrimenti mi avrebbero condannato.
Alla fine optai per un vestitino nero a bratelline che scendeva leggero fin sopra le ginocchia,e per delle bamboline nere col fiocco. Sciolsi i capelli che fortunatamente erano ricci ondulati di natura,e mi truccai leggermente. Anche se volevo essere perfetta,non ce la facevo a vestirmi da troia,e a truccarmi da burlesque. Optavo sempre per qualcosa di sobrio che poteva essere allo stesso tempo sexy.
Mentre scendevo le scale per raggiungere i One Direction,bussarono di nuovo alla porta e capendo chi era andai ad aprire. Gli occhi di Zayn Malik mi si piantarono addosso,esplorando la mia persona.
"Ciao,Zayn." si scosse dal suo trans e..
"Oh ciao,scusa.. è che ero un pò distratto. Sei splendida,piccola."
Sentii un brivido percorrermi tutta la schiena quando mi stampò un delicato bacio sulle labbra.
Fortunatamente non c'erano persone in giro. Avevo detto chiaramente a Zayn di non dire niente a nessuno,perchè volevo scegliere io il momento giusto. Mentii.

Uscimmo di casa e raggiungemmo le macchine di Zayn e Liam.
Non sapevo dove mi volessero portare,ma sinceramente non avevo nessuna voglia di festeggiare e avrei preferito andare all'ospedale da Niall.
Prima di entrare nelle rispettive auto,li fermai.
"Ragazzi che ne dite se questa serata la passiamo anche con Niall? Tanto so che nessuno di voi ha voglia di festeggiare."
Notai gli sguardi tristi dei miei amici.
"Candy,senti..." iniziò Liam"..per questa sera avevamo altri piani. Niall aveva deciso di organizzarti una festa a sorpresa nella palestra della scuola con tutti i nostri amici,parlò anche con la professoressa Mavern,a cui fece molto piacere il fatto che ci stessimo impegnando tanto per la tua festa..."
"E poi.." continuò Louis. Non capivo perchè si dividevano le frasi ,ma mi divertivo ad ascoltarli "...ora in palestra c'è una grande festa organizzata per te,doveva essere una sopresa. Ci abbiamo messo tanto per organizzarla e non farti scoprire nulla,ma poi i piani sono andati in fumo e il mondo ci è caduto addosso..."
"Neanche noi vogliamo andare a quella fottuta festa e per questo abbiamo deciso di rivelarti tutto. Solo che se ci fosse Niall ora ci sputerebbe in faccia. La maggior parte delle cose le ha organizzate lui." concluse Harry
Ecco qual'era il loro segreto. Ecco i pomeriggi in cui non scendevano con me,non si facevano sentire. Mi stavano organizzando la festa a sorpresa per i miei diciotto anni. Gli occhi mi si riempirono un ennesima volta di lacrime,al pensiero di come avevo trattato Niall il giorno in cui lo vidi parlare con la Mavern.
"Hey,piccola.." disse Zayn,notando il mio volto,e attirando l'attenzione di tutti.
"Piccola?L'hai chiamata piccola?" chiese Harry,guardando Zayn.
"Styles che ti prende?" disse il moro scuotendo la testa,sorpreso.
"Ragazzi..." mi intromisi per evitare altre scocciature " vi prego,andiamo a quella festa,ma solo mezz'oretta. E poi andiamo da Niall,vi va?"
tutti annuirono decisi,e salimmo poi in macchina.Io ero in macchina con Zayn e Louis,mentre Liam e Harry erano nella Toyota del primo.
Nel tragitto,sentii il cellulare vibrare e lo tirai fuori aprendo la bustina che mi segnalava un sms.
"Dolcezza,perdonami se questo non è stato
il compleanno che volevi. Avrei voluto darti di più
ma a quanto pare il fato ci ha remato contro.
Spero comunque di poterti strappare un sorriso
nel giorno più importante della tua vita.
Ti voglio bene xx Harry.
Ps.Sei bellissima stasera."

Sorrisi a quel messaggio,e sospirai.Alzando gli occhi,mi accorsi che Zayn mi fissava dallo specchietto retrovisore. E instintivamente sorrisi anche a lui,inclinando il capo.

La festa ovviamente era pazzesca,ovviamente organizzata dai 1D non ci si poteva aspettare di meglio.C'erano fiumi di alcool e musica  a palla. Ragazzi della scuola,e gente che non conoscevo si divertivano e bevevano come forsennati. Tutto sarebbe andato a meraviglia se ci fosse stato anche Niall.
Mi avvicinai al tavolo delle bevande  e presi un bicchiere di punch. Mentre bevevo,sentii qualcuno che si avvicinava da dietro e prepotente si era attaccato un pò troppo addosso,sussurrandomi quasi sul collo.
"Bambola" dio,ma tutti con i nomignoli stasera? "...che festa pazzesca.E anche tu non sei niente male.Uhm,uhm ho sempre amato il tuo profumo" disse baciandomi il collo,e lasciandomi la sua scia bavosa.
"Austin" mi girai per guardarlo negli occhi. Era ubriaco,come sempre quando c'era alcool."..ti prego,stammi lontano almeno 4 km che non vorrei far succedere altre cose."
"Suvvia,Candy.. Malik non fa più paura a nessuno ormai. E neanche gli altri quattro,ops scusa.. tre.Avevo dimenticato che l'altro...." e non continuò la frase.
"Non ti azzardare nemmeno a dirlo,Austin. Stai lontano da me,da Niall e dai miei amici."
"Non ci tengo ai tuoi amici,ma a te si."
"Ma io no c:"
"Stai con Malik ora? Ti hanno visto mentre lo baciavi fuori scuola."
"Non sono problemi tuoi"
"Sapevo che prima o poi qualcuno di loro si sarebbe infatuato di te. L'uomo e debole e una donna per amico non si può avere."
"La smetti?"
"Io ti amo ancora,Candy..."
Spalancai gli occhi incredula. Mi amava ancora? Oddio,era ubriaco ma mi hanno insegnato che in vino veritas. Solo che non credevo piu' alle cose che uscivano dalla sua bocca e anche se mi amava non potevo lasciargli che mi rovinasse di nuovo la vita.
"Smettila di riempirle la testa con le tue stronzate. Puoi amarla quanto vuoi ma lei non ti vuole. Forse ancora non ti rendi conto del male che le hai fatto,e delle persone che le hai tolto. Lasciala in pace prima che ti rimanga a terra privo di sensi" disse all'improvviso Zayn sbucando da chissà dove.Ero terrorizzata al pensiero di una rissa nel giorno del mio compleanno così tirai il moro per la giacca e lo portai fuori,lasciando Austin senza parole.

"Credi alle sue parole?" mi chiese,mentre ci sedevamo sugli spalti del campo di calcio.
"Si.." si alzò di scatto...
"Come sarebbe,Candy?!?"
"Zayn..." continuai tirandolo per la manica e mettendolo a sedere di nuovo "..credo alle sue parole perchè nonostante tutto ci sono stata insieme parecchio e lo conosco. So che quando è ubriaco non mente mai. Ma questo non vuol dire che lo ami anche io. Non ritornerei mai con lui..."
"Sai che ci rimarrei davvero male,vero?"
"Lo so,e indipendentemente da tutto sceglierei sempre voi."
"Perchè usi sempre il "voi",Candy?Mai che parlassi di me e te,di noi."
"Io... io cerco di evitare."
"Perchè?"
"Zayn..io ho paura."
"Paura di cosa? di me?"
"No,sciocco."
"E di chi,di cosa?"
"Ho solo paura di innamorarmi.Sono ancora ingenua sulle storie d'amore. Insicura,faccio errori. Spesso mi sento come se fossi alla fine di una strada.Sono un casino,e ho paura di rovinare tutto."
"Con tutto,intendi il nostro rapporto?"
Annuii "si."
Il moro si avvicinò a me e mi sollevò il mento con due dite.
"Piccola,qualsiasi cosa succeda tra di noi,in qualsiasi modo vada la nostra diciamo "storia",sappi che non ti abbandonerò mai. Sono prima di tutto uno dei tuoi migliori amici,ricordi?"
"Lo so,ma le cose cambierebbero."
"E noi faremo si che non cambino. Ok?"
Lo guardai negli occhi e sussurrai "ok.",prima di essere avvolta dalle sue braccia.
Le sue labbra presero possesso delle mie prima dolcemente e poi piu' famelicamente,come se ne avessimo bisogno.
Ti stavo aspettando,Malik.


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Salve ragazze,nel prossimo capitolo continuerò con il compleanno di Candy. Si lo so,la sto portando per le lunghe ma è in questo giorno che la nostra protagonista capirà tante cose. Non perdetevele,e fatemi sapere cosa ne pensate. Siete Handy (Harry e Candy) o Zandy (Zayn e Candy,che non so veramente da dove sia saltato fuori).
Baci :)


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Capitolo 7
*** Hei,babies. ***


Ciao a tutte,ragazze.
Sono Elisa,l'autrice di questa storia. Sperando che ve ne ricordiate ancora.
Comunque,è parecchio che non ci sentiamo,che non aggiorno,insomma che non scrivo nulla..
Ho lasciato la storia in sospeso e in realtà me ne pento a morte,perchè abbandonare Candy è come abbandonare me stessa,quindi ho avuto l'idea di riprendere a scrivere i capitoli di 'just give me some Candy'..sperando che continuiate a leggerla!


PROSSIMAMENTE QUINDI,IL NUOVO CAPITOLO :)
Perdonatemi.
Baci. xx
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