a fan dream II

di Evan Wolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***



Capitolo 1
*** I ***


…la notte, la più desiderata notte passò in fretta, troppo in fretta, ma ciò fu un bene, con tutte le volte che aveva desiderato passare del tempo con lui, non le sarebbe piaciuto di certo passarlo tutto nell’incoscienza del sonno...
 
 
 
La stanza è illuminata appena dai deboli raggi del sole che filtrano dalla finestra, gli occhi non trovano particolare difficoltà ad adattarvisi, ciò che più la abbaglia è lui , che dorme tranquillo, ancora con quel suo sorrisino impertinente che non lo abbandona neanche nel sonno, ora lo sa! E non può crederci e paradossalmente è totalmente lucida, ricorda e ripensa in un istante intenso ogni emozione e ogni secondo della sera precedente, e si accorge di essere ancora lì, tra le braccia di quel ragazzo che tanto a lungo aveva pregato di poter incontrare.
 
Passa lo sguardo sulla sua figura, su quel viso dolce e rilassato, spostandolo dalla fronte appena coperta da un ciuffo di capelli che si getta all’indietro sul cuscino, alla linea leggermente curva delle ciglia chiuse, a quella perfettamente dritta che termina nell’ adorabile punta del suo naso. Si inumidisce le labbra guardando quelle di lui e istintivamente gli si avvicina spinta dal ricordo del sapore di quei baci ricevuti in quel fantastico momento… fantastico e reale… questo pensiero accompagna il suo sguardo, tutto questo era reale, lei era lì, lui era lì, ancora una volta torna la consapevolezza di quelle braccia forti attorno a lei, un brivido.
 
Appena poggiata la testa sulla sua spalla vede un brillare, una luce, i suoi occhi verdi schiudersi e le palpebre battere 4 volte prima di aprirsi del tutto permettendo a Georg di spostare lo sguardo ancora un po’ offuscato verso la testolina nera che stava sotto il suo braccio destro. Miriam tiene gli occhi chiusi sperando di sembrare naturale nel tentativo di fare “la bella addormentata ” mentre lui le tirava via dal viso una ciocca che provvidenzialmente le copriva gli occhi..
“Cattivo Georg!! Non devi svelare il mio trucchetto da spiona addormentata”, pensa lei mentre un brivido le corre lungo la schiena al suono della voce profonda e assonnata che si lamenta per l’orario:
-           oh nein!sieben uhr!! (oh no, le 7!!) 
Sussurra quasi senza muovere le labbra, gettando un frettoloso sguardo alla sveglia sul comodino e alla finestra che filtrava la luce dell’inizio di una giornata che si prospetta piena di sole e che, a quanto pare, lo coglie di sorpresa...
-         -sicher!! Ich bin in Italien!!(sicuro! sono in italia!)
farfuglia mentre rivolge gli occhi alla ragazza accanto a lui; dorme e lui non vuole svegliarla , o forse sì, forse vuole ancora una volta parlarle e vedere i suoi occhi incantati che lo scrutano, o forse vuole sapere se anche lei sente un impulsiva voglia di accarezzare…
 
La sua mano si muove delicata dalla testa al collo, al profilo della spalla, provocando un altro brivido, più forte, questa volta Georg se ne accorge e ritirando d’istinto la mano la osserva qualche secondo, poi un sospiro, o meglio un sospirato: wach auf!(svegliati)
Lo coglie un' espressione accigliata quando si accorge dell' ennesimo brivido, eppure non gli pare che faccia tanto freddo; nonostante questo tira su il lenzuolo e sorride all’ espressione di conforto che legge sul viso di Miriam.
 
Com’ era dolce, davvero come l’ aveva sognato e immaginato tante volte da perdere il conto...basta! Non poteva più stare inerme tra le sue braccia a sprecare secondi che inesorabilmente glielo allontanavano sempre più.
Con uno sbadiglio convincente porta a termine la “missione bella addormentata”, immediatamente Georg la stringe a se ed esclama a bassa voce: Scusa ti ho svegliata?
-         no io ero già…già...
-         was?? (cosa) Le sorride interrogativo Georg , ovviamente non capiva  l’italiano…
-         ah sì... inglese o tedesco!! Che scema. Non mi hai svegliata Georg.
Lo guarda in modo dolce e gli avvicina la mano al volto, per poi accarezzarlo
-         guten morgen!!
-         oh sai questo fatto che studi il tedesco è… è... non lo so!
 Si fa subito serio, e la fissa dritto negli occhi con un intensità che avrebbe fatto arrossire chiunque, soprattutto lei, che lo amava cosi tanto e per la quale questo era tutto un sogno, uno splendido sogno.
 
-         come hai dormito? Ho russato? Chiede lui preoccupato.
-         ahah stavo per chiederti la stessa cosa, ahm no cioè, io benissimo… e tu?
Mentre glielo chiede scende la mano dal viso sul suo petto… ed e come fuoco per tutti e due, si avvicinano di qualche centimetro.
-         scusa un attimo gio-Georg - Si corregge subito.
Era abituata a chiamarlo con tanti diversi soprannomi che se lui lo avesse saputo sarebbe scoppiato a ridere.
-         certo...
risponde lui distogliendo forzatamente lo sguardo, facendo finta di essere interessato al telefono accanto a lui, Miriam sgattaiola verso il bagno cerca di rendersi per lo meno presentabile. Nel frattempo Georg ordina un’abbondante colazione che non aveva poi tanta voglia di consumare, ma magari lei sì, meglio non correre il rischio di farle mancare qualcosa, era questo che lo preoccupava, lei e quello che voleva...
Riattaccato il telefono, corre per la stanza in cerca di un chewing-gum nel suo zaino...
lo zaino… dove era finito??  'Tom non puoi  averlo preso di nuovo, non oggi!!'  Pensa, e
immediatamente dopo lo vede ai piedi del letto coperto dai vestiti. 'cavolo sono nudo!!'  Afferra in fretta lo zaino mette in bocca un paio di gomme, iniziando a masticare vigorosamente, mentre indossa dei pantaloncini per andar ad aprire al cameriere che porta la colazione e che liquida in modo molto sbrigativo con un “danke” un sorrisone, una mancia e una bella sbattuta di porta!
-         sei uscito Georg? Chiede Miriam appena sbucata dal bagno.
-         no io, io ho.. e indica la colazione su un vassoio a carrello ai piedi del letto.
-         oh Frühstück! (colazione) Dice Miriam fiera del suo tedesco!!
-         ja! - E avvicinandosi con un gran sorriso le sussurra: sehr gut mädchen!(molto bene ragazzina)
Forse aveva capito quale effetto avevano la sua voce e la sua lingua su di lei, perché sorride soddisfatto dell’ ennesimo tremore che le vibra lungo la schiena.
-         non conoscendo i tuoi gusti ho preso.. tutto! Spero che ti piaccia qualcosa... non
dirmi che non vuoi niente…
La guarda con uno sguardo difficile da decifrare
-         oh Georg!! Fantastico, sei molto gentile, si credo che... – si avvicina al vassoio prendendo la Nutella, ma esitando nel mangiarla - 'a che serve essermi lavata i denti se mangio??uff !' pensa - tu che prendi?
-         il caffè! Dice senza pensarci tanto.
Lei prende una tazzina la riempie di caffè e gliela porge accompagnando il gesto con un sorriso tra il dolce e l’imbambolato di chi guarda una cosa rara – tieni...
Georg allunga la mano e nel prendere la tazzina prende anche la mano di Miriam che arrossisce appena e balbetta: vuoi zucchero? Ti..ti vuoi sedere?
Ma sono le sue gambe a cedere in quel momento, lasciandola atterrare sul materasso. Georg, posando la tazza senza neanche guardarla, la segue, le si accosta e torna guardarla con quegli occhi pieni di sentimenti che la sera prima le avevano trafitto il cuore
-         tutto bene? - Le domanda dandole un bacio sulla fronte, - forse lo dovresti prendere tu un po’ di zucchero…
-         non servirebbe adesso... ahm e poi io non ne mangio!!-  Sdrammatizza all’ istante la precedente affermazione!
-         quante cose che non so di te - le si avvicina e le passa una mano sul braccio e la guarda inclinando la testa su un lato…
-         sai che… non mangio neanche dolci? Fa lei imbarazzata per non restare muta.
-i te. allunga la mano e nel .n tal pensiero le rigirasse in testa,lui sorride poi alza un sopracciglio  e si avvicina ancora dando un altro bacio, questa volta sulle labbra, a stampo
-         sai che non dovresti andare in giro coperta da un asciugamano? È rischioso.
Un calore sconsiderato infiamma il viso di Miriam
-         aaah ahm io... dovrei vestir…
-         spero di no… - scappa dalle labbra di Georg che si chiudono subito dopo un bacio in un piccolo morso del labbro inferiore, e con un dito le sfiora la spalla.
-         Georg, devo farti una domanda…
-         Proprio in questo momento? - gli occhi gli lampeggiano di speranza, lei capisce, ma continua
-         perché mi hai chiamata all’after-show?
-         Tecnicamente è stato Bill – risponde lui, poi la guarda e aggiunge – ma l’ha fatto solo per me in effetti.
Questa volta il bacio non è a stampo, ma molto appassionato, forse ancor più di ieri o forse  semplicemente perché  era lui a darglielo..  il risultato non cambia, Georg continua a baciarla finché non si sente buttare le mani dietro il collo, allora la spinge al centro del letto vedendo negli occhi di lei un’espressione a dir poco innamorata, un amore per lui importantissimo, per il quale aveva messo in discussione se stesso. Lui quell’amore doveva averlo, doveva viverlo, voleva lei davvero, non sapeva ancora come sarebbe stato possibile, ma pensare di lasciarla andare lo torturava, non voleva, doveva essere sua.
La guarda, forse anche lui innamorato, sincero, impaziente e aspetta un segno, una
conferma,vuole essere ricambiato,mai nella sua vita stava dando importanza a tutto come in quel momento.
Lei lo porta su di se e ricambia il suo bacio, passa le sue mani dietro la schiena di lui dal basso verso l’alto, adorava quelle spalle ,larghe, lisce, sempre aveva desiderato sfiorarle e ora erano li sotto le sue mani, e lui sembra altrettanto felice di questo.
Le mani riscendendo passano avanti, ora si muovono sul petto, sul collo, alla base del viso.
Georg, che si è trattenuto fin a questo momento, prende a muovere le mani sulla gamba di lei fin sotto l' asciugamano, e poi sul bacino, i fianchi, sul seno, sul viso, mentre la bacia sempre con più foga man mano che l eccitazione cresce.
Si stacca dalle labbra di Miriam le porta le mani attorno alla testa, la bacia ancora scendendo sul collo e la spalla e andando oltre, finchè lei lo sente entrare in se, la schiena si inarca, lui la prende dalla vita e i respiri si fanno affannati, ancora di più quando è lei a portarsi sopra di lui e iniziando a dondolare lentamente legge la sua espressione stupita
prima, coinvolta poi e sempre più intensa mentre le serra le mani ai fianchi sentendola sua di nuovo.
I movimenti seguono il ritmo del cuore e più va avanti più si fanno veloci, fin ad arrivare all’ apice con il sole gia alto e la stanza investita da una piena luce dorata che si riflette sul corpo candido di Georg , sui suoi capelli chiari e i suoi lucenti occhi verdi. Poco importa ai
due ragazzi quello che hanno intorno, quello che conta sono loro, il loro amore, sono uno indispensabile per l’ altra, e si guardano soddisfatti, coricati una sull’ altro, occhi negli occhi, bocca a bocca, fin quando il crescente gorgoglio che sentono risalire per la gola non arresta ogni movimento lasciandoli immobili stretti avvinghiati a respirare profondamente mentre si scambiano qualche ultimo profondo bacio.
 
Il silenzio dura un paio di minuti, poi Georg prende di nuovo ad accarezzare Miriam, le sfiora la mano che porta alla bocca baciandola, poi le avvicina le labbra all’ orecchio
-         wudervoll, spachlos(meraviglioso,senza parole)
 e continua a baciarle la mano sul dorso poi il palmo e la stringe a se e la accarezza ,
-         sei felice? Chiede guardandola intensamente.
-         ohh Georg.. – è tutto quello che riesce a rispondere.
Le sembra tutto così incredibile, è lui, il suo amato Georg, ed è accanto a lei e si sono appena amati per la 2 volta e naturalmente non ci sono parole che possono esprimere quello che ha provato, ma la sua espressione, il suo viso, mostrano tutto in maniera cosi limpida che Georg resta contento della non-risposta ricevuta.
 
Se Georg avesse potuto gridare lo avrebbe fatto, ma si limita a guadarla e sussurrare. È così romantico
-         ti adoro Georg.. - e un altro bacio li unisce quando suona il telefono, spezzando quell’ istante di amore.
 
Georg si schiarisce la voce
-         ja?
-         ehy amico, credevo dormissi! Anche se ora che ci penso... non so... ahhaha nella tua situazione...ma tu non sei me!
-         ti sorprenderò Tom.
Miriam arrossisce.
-         wowoww non posso crederci! Il nostro Georg è diventato grande!! Ahahah
-         lo sono gia da un po’ !
Miriam abbassa lo sguardo, Georg non sopporta di vederla intristire in quel momento e le da una carezza sul viso - allora? Che vuoi tom?
-         solamente disturbarti ahah no scherzo, scendi…scendete a fare colazione o avete deciso di occupare il letto amico mio??
-         abbiamo qui la colazione, voi..
-         ah perfetto stiamo venendo!
Tom riaggancia senza dare a Georg il tempo di completare la frase.
-         Tom??Tom!!! ufff che cazzo!! - Riattacca e voltandosi abbraccia teneramente Miriam dicendole di vestirsi, avrebbero avuto visite “purtroppo”.
Si vestono in fretta e mentre ancora cercano di sistemare sentono bussare.
 
-         Geeeeorg!!! Quanto tempooo! Ho fame dov’è la colazione?
-         Ciao Tom, se Bill sa che sei qui ti uccide!
-         Ma è qui!! Ha aspettato per poter chiudere la stanza, la nostra ospite si e trattenuta in bagno ahah
-         Eleeee –dice Miriam – dov’è??
-         tranquilla piccola sta con Bill non le succede niente!
Georg si avvicina a Tom, gli bisbiglia di non chiamarla mai più piccola, e avanza verso la porta che chiude dietro le spalle di Bill ed Eleonora.
-         Buon giorno ! dicono in coro e si accomodano nei posti che avevano occupato la sera prima.
-         uff ma il caffè è freddooo!!! È questo che offri alle ragazze Georg?
-          fratellino perché  non stai zitto una buona volta??
Tom non capisce subito cosa abbia detto di male, ma si accorge dell’ errore quando vede lo sguardo imbarazzato e forse un po’ deluso di Miriam.
-         non che ne ricordi una... di mattine come questa…per intenderci, Georg è un novellino  – si riprende, Miriam sorride di nuovo e dice in italiano:ben non è proprio sembrato! 
Georg sembra sollevato dal sorriso sul volto di Mimi e le porge proprio quella nutella che prima aveva cercato di mangiare.
Tom si dirige verso una poltrona informando tutti che Gustav sia fuori in “ escursione” e
che loro lo raggiungeranno per pranzo, poi sarebbero partiti.
Le braccia di Georg si serrano intorno alla vita di mimi
-         quando partiamo? – gli occhi sono sgranati.
-         non sappiamo - dice Bill tagliando corto.. è più sensibile del fratello e capisce la situazione
-         Troviamo un modo – bisbiglia Georg in tedesco, in maniera troppo veloce per essere compreso da Miriam, Bill non è sicuro di quello che Georg gli stia chiedendo, ma lo intuisce, ma con aria indifferente si affretta a commentare positivamente la colazione
-         buoni i croissant!! Ele, Mimi, in questo paese il cibo è squisito!
Le ragazze sorridono e Georg guarda lieto e riconoscente Bill che ha fatto sorridere Mimi, poi beve d’ un fiato la tazzina di caffè dimenticata sul vassoio, si raccoglie i capelli in una coda.
“la coda gli sta proprio bene stamattina!”, commenta Miriam nella sua lingua, seguendolo con lo sguardo, poi Bill prende la parola:
-         venite con noi!
-         Per me non c’è problema, io sono di Roma!
-         Il mio volo!! – esclama Miriam, in preda al terrore, lo aveva totalmente dimenticato, e come biasimarla?
-         Volo? – chiede Tom – vai da qualche parte?
-         Devo tornare a casa! E il mio volo parte… oggi alle 17:00!
-         Ah… ok – commenta Bill grattandosi la testa.
-         Andiamo Miriam, sono le 9! – dice Eleonora battendo le mani dall’agitazione – è presto… ce la fai… noi veniamo! – si affretta a confermare ai gemelli.
-         Tom chiama la macchina – afferma Bill - vi facciamo accompagnare al vostro albergo, avrete dei bagagli lì, i vestiti del concerto il giorno dopo sono un po’... inindossabili! – è lo spirito modaiolo di Bill che parla.
-         secondo me staranno benissimo! - Dice tom ammiccando
-         non ho detto il contrario ! ribatte Bill – aspettateci qui ragazze – aggiunge uscendo dalla stanza seguito dal gemello.
 
Le due ragazze sono rimaste sole, e commentano a bassa voce per non essere udite da Georg, ancora in bagno.
-         alloraaaaaaaa sembri molto felice sai?
-         ohhh ele… io non so crederciii! È impossibile insomma, io??? guardami!!! E lui è fantasticooo, come puooo’???con me??
-         non dirmi che sei di quelle che si fanno 30 mila complessi del tipo: Lui è Mr universo, io faccio impallidire persino il chirurgo plastico, lui è ricco e famoso, io la piccola fiammiferaia, bla bla!!
-         sono proprio una di quelle! – ammette Miriam portandosi le mani sul viso.
-         Mettiti gli occhiali, perché stamattina non ci vedi bene, sai?? – Eleonora le rivolge un sorriso e si guarda intorno – Anche se ci conosciamo da nemmeno un giorno, abbiamo condiviso un’esperienza unica della nostra vita! Questa cosa ci legherà per sempre! E poi sono una fan anche io, e mi trovo qui grazie a te, ho potuto vivere questo sogno perché un bassista di nostra conoscenza ha pensato bene di trovarti irresistibile! Quindi per favore non fare la stupida e legalo a te!!!
Miriam scoppia a ridere nell’immaginarsi come un’ammaliante figura che potrebbe riuscire a “legare a sé” qualcuno.  Eleonora afferra la mano della nuova amica, continuando a parlare - sono contenta per te! E ti capisco benissimo, credimi!! È   davvero il tuo sogno guardati, tremi ad ogni parola che dice e lo  guardi come se fosse un dio in terra… lo sappiamo che vorrebbe essere trattato da ragazzo normale qualche volta!
-         ma ma io... come si fa?? Lui è cosììì… - non riesce a completare nessun pensiero –penso tu possa immaginare cosa mi fa provare…
-         lo so – conferma Eleonora sicura – penso che ognuna di quelle 13 mila persone che eravamo ieri sera, possa capire queste sensazioni! Ma proprio perché sei qui, devi distinguerti! E non è impossibile, credimi avete delle facce allucinate tutti e due, e con tutti e due intendo anche LUI – sottolinea questo con il tono della voce – sono stata incredula quanto te, ma ci credo anche fermamente... tutti se ne accorgono! Non hai visto Bill che fa il paladino della situazione?
-         ma ora parte... e io... sarò solo una fan lontana dalla sua vita..
-         non fino alle 5 di questo pomeriggio!! – esulta Eleonora, poi ridimensiona il suo entusiasmo, può comprendere pure quello, ma cerca di vedere il lato positivo – dai ora non facciamo le schizzinose! Hai ottenuto molto più di quanto una fan nella media ottenga! Io sarei soddisfatta a vita!
-         Soddisfatta dici eh? – dice Miriam scoppiando a ridere - ahm…meglio non pronunciarsi a tal proposito!
 
Le ragazze, colpite da un’improvvisa carica di risate e ammiccamenti sono interrotte da Georg che esce dal bagno perfettamente vestito e pettinato, che emana profumo di deodorante ovunque.
Georg sorride compiaciuto mentre lo informano del programma, sembra entusiasta che le due ragazze rimangano con loro, e chiudendosi la porta alle spalle si dirigono verso la macchina in cui Tom e Bill si sono piazzati nei soliti posti.
 
In macchina, un Tom preso da un’improvvisa vena di serietà profonda inizia a bisbigliare all’orecchio della bionda.
-         Dimmi un po’ , è davvero così cotta la tua amica?
-         Non lo vedi anche tu? – Risponde Eleonora sorpresa dall’interessamento del gemello – io penso proprio di sì, anche se non la conosco… ma da quello che mi ha raccontato durante l’attesa del concerto, ho potuto capire che tipo è.
-         Raccontato durante l’attesa? Ma perché non è la tua migliore amica?
-         Ci siamo conosciute ieri! – risponde Eleonora, notando la faccia sorpresa del ragazzo.
-         E siete già amiche?
-         Posso dire che abbiamo più cose in comune tra noi che con altre persone che conosciamo entrambe da più tempo!
-         D’accordo. Quindi mi stai dicendo che non sei nemmeno la sua migliore amica e stai prendendo le sue parti? Cavolo la solidarietà femminile unita all’essere fan è un collante straordinario.
-         Le sono grata perché se lei non ci fosse stata, Georg non l’avrebbe notata e non l’avrebbe mandata a chiamare, e io non vi avrei mai conosciuti! Le devo questa esperienza. Ma non è per questo che “prendo le sue parti” come dici tu, anzi a volte l’essere fan più che unire crea invidie. Quale fan ammetterebbe di amare il suo idolo meno, o in maniera meno profonda di un’altra? Direi piuttosto che siamo due persone mature e ragionevoli, che si sono capite subito, è per questo che la appoggio!
-         Scusa se sono un po’ diffidente, ma tante, davvero molte, troppe, tutte le fan dicono di amarci… ma alla fine questa concezione di amore, è più vicina a una sorta di fanatismo o adorazione totalmente staccata dalla realtà! È raro incontrare qualcuno che ci ami davvero, nel vero senso della parola. Abbiamo sempre questa sensazione addosso, che l’amore che professaate, non sia per noi, ma per quello che rappresentiamo, per la nostra immagine, la nostra icona, ma noi ci sentiamo altro da quello che vedete...
Eleonora è sorpresa... Tom che fa un discorso serio senza battute e di sincero interesse per il suo amico, tanto da assomigliare ancor di più al fratello Bill in questo momento.
-         Tom credimi, forse sono poche, ma esistono le ragazze il cui amore per qualcuno di voi, va oltre l’amore da fan. E secondo me si vede pure… - Eleonora rivolge uno sguardo all’improvvisata coppietta che ignara dei ragionamenti dei due si scambia tenerezze – invece sono io che non avrei pensato che uno di voi potesse avere intenzioni che vadano al di là dell’intrattenimento notturno!
-         Vuoi che sia sincero? Nemmeno io – risponde Tom sorridendo e notando il sorriso incontenibile di Georg, potrebbe giurare di vedere Miriam un po’ imbarazzata per questo.

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Capitolo 2
*** II ***


 
-         Miriam – dice Georg prendendole una mano, non prima di essersi tirato il cappuccio sulla testa - siamo arrivati andiamo,
Lei sorride buttando gli occhi al cielo come a dire:adoro ogni cosa che dice!!
-         Non fa caldo col cappuccio?
-         È ok! – commenta il bassista mentre si guarda intorno prima di procedere verso la hall dell’Hotel dove avrebbe dovuto pernottare Miriam.
La camera è proprio come l’aveva lasciata, vestiti buttati alla rinfusa sul letto nel momento in cui aveva stabilito l’abbigliamento per il concerto, valigia aperta ai piedi dello stesso letto
-         Mi piace quella! - dice Georg indicando la mini viola che contrasta con il copriletto bianco, è in assoluto la più corta che ha! – ti sta bene scommetto - sorride furbetto, gli piaceva farla arrossire.
-         sai Georg? - dice Eleonora ridacchiando - non so se è una buona idea indossarla adesso! Se volete passare inosservati...
Il ghigno furbo sul viso del ragazzo si spegne in un lampo:
-         no allora credo che non sia una buona idea hai ragione, Miriam non hai pantaloni con te??
-         ahm, ho i jeans del viaggio…
-         ti sei portata solo una gonna? – chiede Georg, per il quale è inconcepibile un viaggio con una valigia così vuota, abituato ai tour.
-         sai io dovevo venire a vedere te, mica fare la turista per un mese!
Georg sorride, si compiace della sua puntualizzazione e la bacia, lasciandola impalata e sorpresa;
-         E questo? – dice ad un tratto Eleonora, tenendo in mano dei pantaloncini neri, l’indumento forse meno appariscente tra quelli a disposizione.
-         Nooo, quelli sono vecchi! Non so nemmeno perché li ho portati!
-         Allora sono perfetti! – commenta Georg, sedendosi sul letto, reclinando leggermente la schiena, reggendosi sui palmi delle mani, poste dietro di lui – cambiati!
-         ok aspettate! – dice rassegnata, dirigendosi in bagno, mentre Georg continua a seguire i suoi movimenti.
-         sarebbe bello essere in quel bagno vero Georg? Ahah
-         tom stai zitto ! Dice Georg cercando tra i vestiti sul letto - questa la metterà al prossimo concerto! – stabilisce Georg, mentre Eleonora lo guarda, non capendo niente di quello che lui stesse dicendo - portiamole con noi, la tappa è domani! E la farebbe molto felice…
-         chi lei o te? – chiede Tom ironico.
-         anche me! – ammette Georg.
-         Ma lei ha un volo alle 5! – Ricorda Bill.
-         Che cazzo vuol dire ha un volo alle 5? Lo capisci che non la vedrò mai più? Io resto qui!
-         Tu cosa?!  Georg non dire stronzate!
-         ke problema c’è? – dice con tono strafottente, pienamente in linea con la sua giovane età.
-         Il problema è che tu sei Georg Listing dei Tokio Hotel e domani hai un concerto con quelli che sono i tuoi migliori amici da una vita! - Dicono i gemelli. Eleonora è turbata dall’improvviso inasprirsi dei toni, anche se non è sicura di aver compreso perfettamente.
-         C’è qualche problema? – chiede timida.
-         Non c’è nessun problema! Se non uno stipido ragazzino che si è dimenticato quali sono le priorità della sua vita!
-         Questo stupido ragazzino ha due anni più di te Tom! Ti conviene abbassare la voce!
-          State litigando? – chiede preoccupata la ragazza, e in quel momento pure la porta del bagno si apre, e Miriam esce guardando curiosa i volti alterati dei ragazzi.
-         Cosa mi sono persa?
La reazione di Georg allenta decisamente la tensione!! Si gira di scatto, dà un occhiata e facendo un passo verso di lei inciampa in un paio di scarpe lasciato lì!!
Mimi ed Ele si buttano contro di lui per non farlo cadere, e parano il colpo. Quando Georg torna stabile sulle sue gambe  sorride - scusate sono un cretino!
-         puoi dirlo forte!! Sghignazza Tom - tutti ridono, tranne Georg che è ancora parecchio irritato, e non accetta che i fatti vadano come devono andare.  
-         ti stava letteralmente cadendo ai piedi! - Sdrammatizza Bill, in modo da distrarre Miriam dall’espressione di Georg.
-         oh magari! - Afferma lei ridendo ed arrossendo, mentre Georg si sposta alle sue spalle e la abbraccia, poi la guida verso la porta e insieme ridiscendono al parcheggio.
La fila si crea silenziosa alle loro spalle, e nonostante Miriam avverta una leggera tensione nell’aria, non chiede, dopo tutto non sono affari suoi, o almeno non pensa che la cosa la riguardi.
Anche in macchina, il tono scherzoso e confidenziale della sera prima è assente, Miriam crede che sia dovuto alla stanchezza dei ragazzi, dopo tutto sono quasi alla conclusione di un Tour europeo.
Georg le si è praticamente poggiato addosso, lasciandosi circondare dalle sue braccia, per un attimo le ricorda un bambino mezzo addormentato, cullato dall’andamento della macchina, e distratta da questo pensiero tenero, non arrossisce come suo solito per quel contatto ravvicinato. Eleonora invece dalla sua prospettiva vede un Georg abbastanza malinconico, abbandonato tra le braccia di quella ragazza che, ora l’ha capito, teme di non vedere più da un momento all’altro. Bill la stessa cosa la sa per certo… anche lui lo guarda, e continua a scambiarsi occhiate col fratello, chissà cosa stanno dicendosi mentalmente, quei due sanno essere davvero telepatici fino a quel punto?
Gustav, poggiato stancamente a un bracciolo del sedile guarda fuori dal finestrino, e ogni tanto rivolge lo sguardo all’amico bassista per poi abbassarlo subito e scuotere leggermente la testa.
 
-         Andiamo ragazzi, qualunque cosa sia successa mentre ero in bagno a cambiarmi, non può essere così grave, come mai non parlate? – chiede Miriam ad un certo punto, in tono leggero, spensierato, e speranzoso – non voglio che gli ultimi ricordi di questa bellissima esperienza, siano delle facce morte… capisco che siete stanchi… che parlare con una persona che nemmeno conoscete non è la vostra massima aspirazione, ma…
L’occhiata gelida che le arriva da un paio di occhi verdi appena sotto il viso la paralizza.
- a noi fa piacere passare del tempo con voi, come delle persone normali. – dice Georg, cercando subito dopo di addolcire l’espressione, nonostante la pressione che sente nel petto. Lo intenerisce il fatto che quella ragazza non abbia capito proprio per niente quello che lui prova in quel momento, perché lo considera impossibile. – vieni con me a fare un giro? Non vorrei che gli ultimi ricordi di questa bellissima esperienza sia la tua faccia delusa.
Miriam è colpita dal significato di questa frase. Si sta forse preoccupando di farla felice? Cavolo ma allora davvero gli importa qualcosa!
-         si puo fare una passeggiata ! dice Bill entusiasta.
-         Dividiamoci! Afferma annoiato Tom.
-         perchè?  Chiede Eleonora.
-         normale routine!per evitare paparazzi,dice Bill
-         e poi i paparazzi seguono sempre i gemelli, io e Georg abbiamo più libertà!! Grazie amici per essere i più belli del gruppo!
-         Miriam non è d’accordo! – dice Eleonora ai gemelli, indicando l’amica e in particolare il suo sguardo perso.
-         effettivamente...- mimi alza improvvisamente l’indice in aria - Gustav non ci scherza!
Tutti ridono, Georg le passa un braccio sui fianchi – ah si? Vi terrò d’occhio!!
 
I ragazzi si trovano alle spalle di una folla radunata attorno ad una grande fontana e si accordano sul posto in cui si sarebbero rivisti.
-         Georg hai 15 minuti non di più, va bene 20! – dice, vedendo ancora una volta lo sguardo del ragazzo, a cui dopo tutto vuole bene - Andiamo tom! – dice voltando definitamene le spalle a Georg e Miriam, che iniziano ad allontanarsi. - Comè hai detto che si chiama questa cosa ele?
-         Fontana di Trevi, possibile che non la conoscete? Ci si buttano le monetine, se volete tornarci!
-         Bello! Fratello non fare il pezzente tira!  

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Capitolo 3
*** III ***


Arrivati in un angolo più o meno appartato Georg decide di fermarsi, c’è troppo caldo e lui non è abituato, deve cercare di non prendersi insolazioni o scottature se non vuole davvero mandare a monte il concerto.
-         Finalmente di nuovo soli - sorride - non mi dispiace affatto!- le si avvicina, la abbraccia e resta così per un po’ a dondolare, come se stessero ballando.
-         Ti piace qui?
-         Molto, ma il sole è troppo forte per me!
-         Sì lo capisco, meglio che tu stia all’ombra. Georg.. ho un'altra domanda…
-         La ragazza degli interrogativi! Anche a Bill piace questo simbolo, sai chi sono i…
-         black questionmark?ahah certo! – continua lei, interrompendolo
-         ah sei informata!fantastico. Allora che domanda?
-         Beh sempre la stessa, ogni volta eviti di rispondere iniziando a fare altro.
-         Fare altro? Oh, ti riferisci a questa mattina!
Miriam arrossisce leggermente.
-         Sì..ehm...
-         Beh, perché se una ragazza ha la voce talmente potente da farsi sentire in mezzo ad una folla urlante, e per di più grida il mio nome, ecco io voglio conoscere quella persona!
-         Ah… ok – Miriam rimane un po’ interdetta.
-         Ovviamente quello è il pretesto, la verità è che avevi uno sguardo particolare, ieri sera, un bello sguardo, che mi ha fatto entrare in paranoia!
-         In paranoia? – chiede Miriam, suggerendo al  biondo di continuare il discorso.
-         Sì! – Georg si posiziona davanti a lei guardandola negli occhi – più li guardavo più volevo guardarli, mi hai concentrato totalmente.
-         Oh scusa, non volevo…
-         Ma no, non hai capito, quello che voglio dire è che, da quel momento hai avuto la mia più totale attenzione. E se vuoi altre motivazioni più specifiche, mi dispiace, ma non ne ho, questo è quello che so dirti, è stato  quello che ho provato.
Miriam stenta a crederci, sta forse parlando di un colpo di fulmine? Quell’assoluta curiosità che ti colpisce improvvisamente e ti fa provare un’attrazione fatale per qualcuno mai visto prima? La volontà di voler conoscere quella persona, avvicinarla a se, sapere tutto di lei.
Appena questo pensiero prende forma, Miriam riesce a comprendere e interpretare in maniera diversa ogni gesto ed espressione fatta da Georg durante quelle ore passate assieme. E prendere consapevolezza del legame che lui sente, dell’intensità delle sue emozioni, la emoziona. Si riscopre ancora più innamorata di prima, ed esulta internamente al pensiero di essere riuscita a trasmettere qualcosa a quella persona che per lei significava già tanto.
 
-         Non parli più? – chiede il ragazzo, che era rimasto in silenzio a fissare il volto di lei, che aveva cambiato più di un’espressione e sfumature di colore.
“Sono di fronte ad un Georg che crede di essersi infatuato di me, ma sì facciamolo!!” pensa, allungando le mani sul suo petto, facendole risalire dietro la sua nuca, avvicinandolo a sé fino ad aderire al suo corpo, per poi baciarlo.
Le parole a quel punto non sono più necessarie.
 
-         mi sa che si e fatto tardi! - dice Miriam, sentendo vibrare il telefono nella tasca,  Eleonora le ha inviato un SMS.
-         ho risposto alla tua domanda? – dice staccandosi da lei a malincuore.
-         si.. più o meno..  – dice sorridendo ancora avvolta da una sensazione di benessere.
Si incamminano mentre Miriam cerca di ripercorrere a ritroso la strada fatta all’andata.
 
-         ora ho una domanda io per te!!Da dove vieni?
-         Ma come, pensavo l’avessi capito che sono Italiana!
-         Beh sì, ora l’ho capito, sai ieri, sul palco, credevo che tu fossi indiana!ahahah
-         mi dispiace deludere il tuo sogno esotico! Sono solo bruna, vengo dal Sud! E sono già abbronzata, non che d’inverno sia molto più chiara…
-         Davvero?? Ok, e quanti anni hai?
-         Indovina, in genere la gente me ne da 16!
Georg si arresta all’ improvviso e la guarda con lo sguardo spaventato:
-         spero tu sia almeno maggiorenne! – Georg sente una morsa allo stomaco, non si era minimamente curato dell’età della ragazza fino a quel momento. Ci mancava solo l’accusa di pedofilia!
-         Ehi ehi tranquillo, ne ho 20! Nn volevo farti spaventare... è che tutti mi dicono ne dimostro di meno…
 
Miriam gli butta le braccia al collo e affonda la faccia sul petto. Georg si riprende subito, espira rumorosamente, le accarezza la testa e con voce falsamente arrabbiata dice
-         stavo per restarci secco, ti vuoi liberare di me per caso?
-         no noooo scusami!
-         OK, e poi come potrei essere arrabbiato con te! Hai 20 anni!! – dice sorridendo e riprendendo a camminare – così ti prendono per sedicenne.
siiiii ! Sarà colpa del fisico adolescenziale che mi è rimasto -  Si prende in giro lei, abbassando lo sguardo.  Georg la guarda dall’ alto in basso e alza le spalle.
 
Continuano a camminare e a parlare tutto il tempo fin davanti l’auto dove ci trovano il resto del gruppo impegnato nella conversazione del secolo: i vestiti di Bill!!
Bill entusiasta mostra a Georg e Mimi la fantastica maglietta che ha comprato!
-         Guarda Georg!!! Non è... super fashion??
-         Lo ripete da 2 ore!! Dice Tom seccato
-         ma se è passata solo mezzora da quando ci siamo separati! - Continua Georg
-         Georg!! L’intuito te lo sei mangiato a colazione???
-         Era una battuta Tom! - Lo difende Mimi
-         aahhh ti sei trovato l’ alleata!! Così non vale!
 
Arrivati nuovamente all’hotel ed entrati nella sala ristorante blindatissima per il gruppo, Miriam non perde l’occasione per dare un affettuoso abbraccio a Gustav, dopo tutto non lo aveva ancora visto oggi, ma forse era stata un po’ troppo affettuosa per i canoni del batterista, che imbarazzato guarda Georg con sguardo innocente come a giustificarsi; Georg per tutta risposta si mette a ridere:
-         Credo semplicemente che il suo temperamento sia un po’ più caloroso del nostro Gus..
-         ahh ok! - sorride un po’ più rilassato.
-         ahh allora se è cosi calorosa… avrai sudato parecchio Georg!! – i tre ragazzi guardiano Tom con aria sconcertata, fortunatamente aveva avuto l’accortezza di commentare in Tedesco, ed Eleonora non era stata in grado di capire la battuta, ma  Miriam sì, e il suo colorito acceso mostra il suo imbarazzo.
-         mhhm che permalosi, stavo scherzando – continua Tom - O forse non scherza la brunetta!
-         Tom!!smettila!  - intima Georg – Io ho fame! Prendiamo posto – aggiunge in inglese.
 
La chiacchiere continuano durante tutto il pranzo.
 
Ciò che colpisce è la complicità instauratasi da subito tra quelli che fino a 24 ore prima erano due sconosciuti. Miriam e Georg si guardano spesso, si sorridono.
 
-         Su ragazza fai la valigia! Ci aspetta un viaggio! – Afferma Tom, alla fine del pranzo.
-         Viaggio? Oh mi accompagnate all’ aeroporto?- dice Miriam grata, per poi intristirsi velocemente.
Non era preparata. Guarda Georg, e può scorgere nei suoi occhi la stessa vena collerica che avevano assunto la stessa mattina, nella sua stanza d’albergo, mentre litigava con i gemelli per chissà quale motivo, e forse ora lo comprende.
 
-         voi ci accompagnate! A Bologna! Ahah
-         io volevo fare una sorpresa!! – esclama Bill indispettito - Tu dovevi dirlo a Georg!!! PER PREPARARE TUTTOOO! TOM SEI UN INCOMPETENTE!!
Nessuna delle due ragazze né Georg capiscono di cosa si stia parlando Bologna aveva attirato l’attenzione di tutti e tre.
-         dobbiamo venire a Bologna? – Chiede conferma Eleonora.
-         a Bologna?? – ripete Mimi - ohh ma lì avete l’ altra tappa!! Oohh volete dire che… ci portate al concerto con voi???
Miriam sgrana gli occhi, anche Georg lo fa, poi guarda il viso di Tom, crede che lo stia prendendo in giro, allora rivolge la sua attenzione su Bill, sembra sincero.
-         dopo aver passato la notte con georg non credevo saresti stata cosi contenta! - scherza tom meritandosi una gomitata sullo sterno, a cui reagisce con un colpo di tosse secca.
-         Io non sono contenta! Io sono in estasi! Io non ci posso credere!!  Georg, perché non me l’hai detto? – dice Miriam voltandosi a guardare il ragazzo dai lunghi capelli che sta per svenire, o almeno è quello che sembra – Georg ti senti bene?
-         È una sorpresa anche per me – commenta il ragazzo chiaramente agitato – mi sento… credo di sentirmi bene sì.
-         Ma cos’ha? È sotto shock? – bisbiglia Tom all’orecchio del fratello.
-         Credo proprio di sì – risponde lui – Georg, ci ha fatto capire che sarebbe stata una cosa importante – commenta ad alta voce, rivolto ad entrambe le improvvisate compagne di viaggio.
Georg sente il cuore riscaldarsi, era importante eccome, e se solo avesse saputo di avere a disposizione un’altra intera giornata non si sarebbe fatto venire la depressione durante tutto il tragitto in macchina. Il suo cervello elabora in un rapido ragionamento i dati che ha ricevuto: non si sarebbe dovuto separare da lei nel giro di 2 ore, come aveva pensato fino a quel momento, ne avevano ancora a disposizione abbastanza da rimandare la tristezza, quello che gli importava era lì, era stare in sua compagnia. Sorride e si alza di scatto dalla sedia su cui sedeva ancora stancamente.
-         Che aspettate? Andate a preparare le cose! –Bill batte le mani impaziente.
-         ahm… c’è un piccolo problema, le mie cose sono all’altro hotel.
-         stai scherzando spero – afferma Bill – dimentichi con chi hai a che fare?
-         ahm.. una band? – risponde Miriam.
-         una signorina viziata! – risponde Tom correggendo la sua annotazione.
-         Io sono Bill Kaulitz! Organizzo e metto a punto piani infallibili! Sono il genio dell’organizzazione! Il più grande stratega del secolo! La tua piccola valigia è nel tourbus!
-         E come hai fatto  ad averla?
-         Quello che Bill Kaulitz vuole, Bill Kaulitz ottiene! – recita Gustav, come se quella fosse una frase che spesso avesse sentito proferire – a proposito, abbiamo molto apprezzato l’economia di spazio che hai fatto, un viaggio con un solo bagaglio a mano è impensabile per Bill.
-         Esatto il mio fratellino si porta dietro un furgone con rimorchio solo per le sue valige.
-         Tom ci risulta che tu vai in giro con una valigia piena di soli cappelli!! – osserva Eleonora, Miriam annuisce a conferma di quel gossip.
-         ahah fregatoooooo -esulta Bill- grazie ragazze!!
 
I ragazzi si incamminano verso il tourbus appunto, quando Eleonora fa notare che Miriam è l’unica delle due ad avere una valigia, mentre lei, essendo residente proprio in quella città, non tornava a casa da 2 giorni e non aveva niente con sé. La tappa rifornimento a casa è obbligatoria.
 
-         potrei iniziare a pensare di essere in una specie di Truman Show, i miei idoli che fanno a gara per farmi contenta, il ragazzo che sogno da due anni che si è preso una bella sbandata per me! Tourbus e servizi di accompagnamento in macchine nere dai vetri oscurati. Non è che sono svenuta nel momento in cui è finito il concerto e questo è tutto un sogno? - Commenta Miriam rivolta ad Eleonora che è intenta ad improvvisare un bagaglio -  oddio ele! È un sogno! un sogno! Dimmi che non sto dormendo dimmi che e tutto vero!! Due giorni fa ero io con il mio sogno e la mia fantasia ora…sono io con il mio quasi ragazzo da sogno e la mia realtà fantastica….io non posso crederci.
-         principessa delle favole, io direi che anche tu hai una famiglia che avrà già avvertito tutte le autorità, quindi a meno che non vuoi che ci fermino alla dogana e ci accusino di rapimento, avverti qualcuno.
-         O diamine è vero! Ma tu come fai ad essere così calma e razionale?
-         Io non ho un Listing innamorato di me che mi vuole saltare addosso, la tensione su di me è minore, e comunque sono al settimo cielo anche io! Non essere innamorata di nessuno di loro in particolare mi aiuta molto! Sono ragazzi come noi, nostri coetanei, al di là di tutto, come ho sempre sostenuto, e mi fa piacere constatare quanto ho avuto ragione fino ad ora!
-         Scusa, sono rimasta bloccata ad “un Listing innamorato di me”.
-         Lascia stare – dice sorridendo Eleonora, che si affretta, seguita da Miriam, a tornare dai 4 nuovi amici!

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Capitolo 4
*** IV ***


-         Quindi questo è il famoso tourbus! – affermano le ragazze appena entrate, guardandosi intorno come dentro ad un museo.
Georg si avvicina ad entrambe poi sfiora Miriam provocandole l’ennesimo brivido che le fa inarcare la schiena.
-         ti passerà prima o poi il tremore mentre ti parlo?
-         chi lo sa forse sì, ma lo credo difficile…
-         Georg penso che lei sussulti al solo sentire il tuo nome o la tua voce da 2 anni, ora ti conosce e non riesce a crederci… abituati!
-         ah davvero? Incredibile… - la guarda ancora dolce... –guarda che non sono un fantasma puoi toccarmi! - E dicendolo prende la sua mano e se la passa sul viso e la
reazione è quella aspettata, la solita faccia imbambolata col sorriso scemo.
 
Eleonora dà un colpo di tosse per salvare la situazione che, a suo parere, sta degenerando, come se si fossero dimenticati di essere circondati da persone
–        non vedo l’ora di arrivare a Bologna! Il viaggio dovrebbe durare un paio d’ore no?
–        Più o meno – risponde Gustav
–        Nemmeno il tempo di farsi un sonnellino! – si lamenta Tom.
-         Be dormire per due ore è più di un sonnellino! – ribatte Miriam, ma è l’unica ad appoggiare quella teoria a quanto pare – ovvio, voi siete quelli che si svegliano alle 6 di pomeriggio, dimenticavo.
-         dicono anche questo di noi? – Chiede Bill.
–        In teoria siete voi che l’avete detto in più di un’intervista.
–        Ah già… - risponde – ne abbiamo rilasciate talmente tante, che non ricordo nemmeno tutte le cose che ho detto.
–        dicono tutto e di più!! Qualche volta i giornali ti scambiano con Gustav lo sai? – dice Miriam riferendosi a Georg, il quale si sorprende – Sì, nelle didascalie invertono i vostri nomi! C’è anche da dire che non li scrivono nemmeno correttamente.
–        ahaha davvero? Siamo un po’ diversi! Come fanno a confonderci?
–        Non vi conoscono nemmeno, devono solo fare scoop e mettere foto!
Georg alza le spalle, il discorso non gli interessa più di tanto, sono abituati alle stupidaggini della stampa. Quello che gli importa maggiormente è conoscere quella ragazza e parlare con lei più tempo possibile.
-         dimmi un po’,che fai nella vita? Oh, in effetti mi hai  già detto cosa studi… è molto che studi tedesco?
–        Oh no, solo all’università, prima ho fatto un liceo psico-pedagogico...
–        hai studiato psicologia?? A me piace! Aspetta fammi indovinare…lo sai!!
-         ahah si è così! lo so!
-         E hai deciso di studiare una lingua come il tedesco solo per noi? – chiede curioso  Gustav, che si prende l’occhiataccia di Georg che stava cercando di approfondire quella conoscenza e di monopolizzare la sua attenzione.
-         in parte sì in parte no, voi me l’ avete fatto conoscere permettendomi di sapere che mi piace!
-         E ti piace pure la Germania?
-         Oh mi piacerebbe tanto andarci, l’ho vista solo attraverso la televisione e i film, mi piacciono i suoi paesaggi tipici, quegli enormi prati verdissimi, le casette bianche con i tetti spioventi in mattoni rossi, quell’atmosfera fiabesca, laghetti limpidi e tranquilli, la neve alta.
-         Ho capito a cosa ti riferisci, è molto caratteristico in effetti. Io invece a scuola il tedesco lo odiavo – afferma Georg, Miriam va per dire di sapere anche questo, ma Georg la anticipa – lo so che lo sai! Che parlo a fare!?!?
Georg sbuffa non avendo in mente nessuna confessione sconosciuta con cui sorprenderla.
-         oh no, devi parlarmi!! – si affretta a dire Miriam - non so mica tutto di te... tipo… ahm.. non so, ma qualcosa che non so ci sarà!
-         Tu dici? Sono io quello che non sa un bel niente di te! – dice, e sembra dispiaciuto di questo.
-         sono mancina! – risponde immediatamente Miriam, la prima cosa che le è venuta in mente.
-         Oh davvero? Ecco vedi, non lo sapevo! Cavolo che sonno – dice stropicciandosi un occhio, forse aveva davvero bisogno di  quel pisolino di cui parlavano poco prima.
-         Se vuoi andare a dormire, anzi se volete, potete andare, non dovete sentirvi obbligati a stare qui, cavolo siete meno star di quanto mi fossi sempre immaginata!
-         Che intendi? – chiede Bill avvicinatosi al tavolo dove stavano seduti Georg, le due ragazze e Gustav – ci immaginavi più sulle nostre, con la puzza sotto il naso?
-         Effettivamente – ammette Eleonora.
-         Questo è quello che appare quando siamo stanchi e stressati e non ci va di firmare qualche autografo, o quando siamo in super ritardo e quindi scappiamo davanti a un mucchio di gente senza dedicargli un minuto, la gente pensa subito che ce la tiriamo, non si riflette sul fatto che in pratica non abbiamo mai un minuto libero! E che siamo umani e quindi i momenti in cui ci girano, capitano anche a noi.
 
A sentirlo dire direttamente da Bill in una normale conversazione, il fatto appare chiaro e privo di possibili equivoci, eppure Miriam ed Eleonora devono ammettere di non aver mai riflettuto abbastanza su questo.
 
Georg prende la mano di Mimi:
-         andiamo a scegliere i miei vestiti per il concerto di domani! – dice, alzandosi e tirando dietro se Miriam, per un polso, la ragazza è sorpresa da quell’azione repentina, e guarda Eleonora che trova la scena comica.
-         Georg ti ricordo che per scegliere i vestiti non c’è alcun bisogno di toglierti quelli che indossi…
-         Grazie Tom, tu si che mi dai degli utili consigli!
Che Georg volesse semplicemente un po’ di privacy? Forse qualcosa che Miriam non sa di Georg è che quando si mette in testa una cosa, agisce! E forse riusciranno anche a ritagliare 10 minuti per scegliere i vestiti, sì.
 
 
 
All’ ora di cena, dopo aver passato il resto del tardo pomeriggio a rilassarsi e parlare con i manager, si riuniscono tutti intorno al tavolo su cui ci vengono serviti tutti i piatti che i ragazzi divorano con gusto.
-avete fame eh? Osserva Eleonora mentre guarda Tom trangugiare quantità industriali di
cibo, Gustav tranquillo e rilassato ha già finito, Bill se ne sta composto a chiacchierare, per questo era più lento  degli altri, Miriam ha perso l’appetito e georg la osserva deliziato mentre lei continua ad arrossire:
-         Non hai fame, non hai sonno, sei un cyborg e non me ne sono accorto? – chiede Georg, facendola sorridere.
-         sono io che la agito - provoca Tom
-         Sì, sì immagino!! - Risponde Georg, guardandolo dall’alto in basso.
-         sarà stato il viaggio, lo scombussolamento... tutto ok cmq – detto qusto poggia la testa sul palmo di una mano, Georg le prende il mento tra due dita:
-         bist du müde??(6 stanca)  
Mimi sorride come una bambina a cui viene regalato un palloncino, adora sentirlo parlare nella sua lingua e Georg  lo aveva fatto apposta, parlando lentamente e in modo chiaro per farle capire, forse ha già notato il senso di frustrazione che la coglie quando non riesce  a capire
-           es ist erst halb zehn georg.. (sono solo le nove e mezzo) – dice dopo un aver pensato qualche secondo.
Tutti la guardano sorpresi, ma contenti, l’ unica a non capire è Eleonora, che si associa comunque al sorriso generale, probabilmente aveva risposto bene.
Georg aveva sorriso accarezzandola, Bill chiede perchè continuino a parlare in inglese, se lei il tedesco lo parlava, oltre che capirlo, ma Mimi si giustifica dicendo che conosce ancora poco e che non ne è capace, poi c’è Eleonora!
-         visto che è  così presto, che si fa adesso? – chiede Tom, guardando i suoi amici – non c’è niente da fare in quest’hotel, giochiamo alla play?
-         vuoi essere sconfitto di nuovo? – risponde Gustav, stuzzicato all’idea.
-         Gustav, tu credi di vincere, in realtà sono io che te lo lascio fare!
Risponde Tom, incamminandosi verso le stanze, li c’è sicuramente la solita console montata appositamente per loro. Tutti lo seguono.
 
 
 
-         ragazzi domani a che ora avete le prove? Il sound chek? - Chiede Miriam a tutti, appena arrivano  e prendono posto  in camera dei gemelli.
-         sono il pomeriggio, presto e in teoria abbiamo la mattina libera. – risponde Gustav, prendendo posto accanto a Tom per iniziare la gara al videogioco.
-         Nonostante questo è meglio non stancarsi troppo! Quindi mi ritiro presto oggi! Sarà anche questo caldo, ma mi sento spossato!
 
Eleonora chiede ai ragazzi cosa provino di solito prima di un concerto , cosa fanno, cosa si aspettano da domani, se sono felici, tutti rispondono volentieri a quella mini intervista.
Miriam in quel momento si sentiva come in una dimensione parallela, continuava ad avere quella sensazione di straniamento, come se osservasse quello che accadeva attorno a lei attraverso una lente o uno  schermo, essere immersa in quel contesto era davvero insolito e si rendeva conto di quanto quella situazione fosse unica. Poi georg la accoglieva tra le sue braccia e la faceva tremare, o arrossire, ma era comunque felice, davvero.
D’altra parte pure per i membri del gruppo la situazione è diversa, di solito non ci sono elementi esterni:
-         Sapete, questa situazione, mi fa dimenticare a volte di essere in tour.. ma domani devo fare il mio dovere, e tutti noi! Me ne renderò conto appena sarò dietro le quinte a tremare come una foglia!! - Dice Bill sentendo un nodo nello stomaco- è una cosa bellissima per noi fare concerti, ma siamo sempre agitati prima, credo che
non mi abituerò mai!
-         Sai Bill, lo avevo capito – dice Eleonora - ho il vostro dvd a casa, e quando l’ho visto per la prima volta sono rimasta sorpresa, non credevo fosse così per voi, per la prima volta vi ho visti così “UMANI”, normali ragazzi della mia età!
-         Anche per me è stato lo stesso – conferma Miriam.
-         ma noi SIAMO umani! – rispondono quasi in coro tutti.
-         Lo so, ma sapete, per i fan è così, vi crediamo qualcosa di davvero fuori dal normale.
-         E non dovete avere ansie per domani, dico davvero – continua Miriam – sarete grandiosi come al solito! La gente li fuori vi ama! Esulterebbe pure se non ce ne fosse motivo, ma sappiamo che non è il vostro caso!
-         Sarà, intanto spero di riuscire a dormire!! – confessa Bill.
-         ma certo fratellino, tu non hai mica qualcuno che ti tiene sveglio ahahah
le affermazioni di tom imbarazzano sempre tutti!
-         E tu Tom? Voci di corridoio ti ritraggono come un latin lover costantemente attivo… - chiede Eleonora. Miriam si sorprende di quanto  quella ragazza sia schietta e riesca a mantenere un comportamento normale in quella situazione.
-         ahhm infatti è così… - Risponde Tom spiazzato.
-         E dove sono le tue groupies?
-         Ho dovuto rinunciare per permettere a Moritz di divertirsi un po’!! – risponde, capendo subito dopo di aver detto una cazzata. Nello stesso momento Miriam si alza avvicinandosi a passi veloci verso quello che deve essere il bagno.
Georg lo guarda incredulo, per avergli sentito dire una cosa del genere, eppure era sicuro che la situazione fosse ormai chiara per i suoi amici.
-         ok Tom, fai silenzio la prossima volta. – gli consiglia Bill.
-         Non sono io quello che deve fare silenzio! I rumori molesti di notte sono altri!
-         Ma cos’è è ubriaco? – chiede Gustav – o ha semplicemente sonno.
-         ok amico userò tappi! – dice risoluto rivolto a Georg che, arrabbiato, gli risponde:
-         seguo con lo sguardo, lo fa anche Georg che arrabbiato si rivolge a Tom
-         ti taglio la lingua!!! – mimando un paio di forbici con le dita.
-         ahahh a te serve vero??
-         oh ma sei proprio deficiente ..per favore!-si alza e sta per andare a chiamare Miriam, ma Elonora lo blocca, magari deve solo andare in bagno…
Georg si risiede e appena la ragazza torna nella stanza le va incontro con un sorriso e le sussurra passandole una mano sui capelli:
-         spero che nn ti sei imbarazzata troppo..nn ascoltarlo, per favore.
Miriam ha un’espressione accomodante.
-         ok vado a dormire così domani potrò far fare a Georg una brutta figura! Sono io il più bravo a suonare nei concerti, e voglio essere al pieno delle mie capacità!!! Ciao a tutti e buona notte!
-         Ci stai buttando fuori? – chiede Gustav.
-         Sì Sì, ce ne andiamo, tu vai a dormire che sei stanco, hai già sonno! - Dice Georg avvicinandosi alla porta.
-         Io dico che dovreste collaborare per un bel concerto – suggerisce Bill.
-         Ha ragione Bill! – conferma Eleonora
-         Ci penserò su.. – risponde Tom, alla porta anche lui, in attesa che tutti escano.
 
 
Mentre Miriam e Georg accompagnano Eleonora alla sua camera, Miriam è di nuovo immersa nel suo mondo dei sogni, gli occhi luccicanti e il viso radioso, nonostante la stanchezza, si volta a guardare Georg, incredula, emozionata come al concerto, è difficile per lei abituarsi all’ idea di non vederlo come un sogno irraggiungibile.
-         beh allora buona notte! – dice la ragazza bionda.
-         sicuro! -  risponde Georg.
 
 
 
 
Ora sì che è calato il silenzio, la luce è bassa, Georg dice di aver bisogno di una doccia:
-         puoi aspettarmi sveglia?
-         posso aspettare tutto quello che mi chiedi! -  Mimi si rannicchia sul letto e per non dormire accende la tv a basso volume iniziando a fare zapping.
-         faccio presto – assicura lui scappando bagno.
Mimi sente scorrere l acqua ed è quasi tentata di aprire quella porta, tante volte lo aveva immaginato nei suoi pensieri, mai avrebbe pensato che potesse accadere a lei..
In attesa di Georg inizia a cercare il pigiama… cavolo deve davvero mettere quel pigiama? È infantile! Del resto, quando è partita non pensava di dover passare notti in compagnia..
 
Il rumore dell’ acqua cessa e Georg esce coperto da un asciugamano in vita e trova mimi a fissarlo imbambolata, allora fa uno dei suoi sorrisi furbetti e si avvicina..
-         nn trovi il pigiama mimi?
-         ahm..ehh..s-no.
-         Forse quando ti hanno rifatto la valigia per portarla con noi, non l’hanno trovato! Se vuoi ti do una mia maglietta, magari una un po’ più lunga – detto questo inizia a cercare nella sua valigia e ne tira fuori una molto “comoda” ma pur sempre una maglietta, che copra appena tutto ciò che deve coprire.
 
-         hai tanto sonno? - chiede Mimi poggiando una mano sulla spalla di Georg ancora in asciugamano - sei preoccupato per domani?
-         Beh come sempre - ci pensa un po’ e poi le sussurra con uno sguardo tenero e passandole un dito sul viso – se tu venissi nel backstage un po’ prima dello show forse questo mi aiuterebbe.
-         Oh figurati se non posso venire nel backstage! Basta che mi garantite un posto dritto di fronte a te… non vedo l’ora di rivivere le stesse emozioni di ieri! – dice Miriam con aria sognante, per poi interrompere bruscamente quel sogno ad occhi aperti:
-         E se questa sera trovi una fan più accanita di me, che grida il tuo nome?
-         Allora? – chiede Georg, che non riesce a capire il punto della situazione.
-         Allora? Ti ricordo che è per questo che sono qui.
-         Tu sei qui perché mi hai trasmesso delle sensazioni importanti! – le dice avvicinandosi, davvero non l’ha ancora capito? – mi sorprende che tu non l’abbia capito! – dice, quasi offeso.
Miriam fa mente locale, ripensa alla passeggiata mattutina per le vie di Roma, e ripensa alle parole di Georg, ripensa alle sensazioni che aveva provato in quel momento, e torna in sé.
-         Hai ragione, è stato un attimo! La mia mente ogni tanto dimentica quello che è successo, e ti vedo sempre come quella star che a lungo ho rincorso.
-         io sono Georg e basta! - fa lui quasi arrabbiato – e io e te siamo semplicemente due ragazzi, di due paesi diversi - il suo tono ora si fa più pacato - io sono quello che tu hai conosciuto... e che vorrei che tu mi vedessi sempre in questo modo. Quando ho incrociato il tuo sguardo da sotto il palco, è questo che mi ha colpito, la luce dei tuoi occhi era diversa, l’interesse che avevi nei miei confronti era diverso, in quel momento non mi sembrava stessi davanti un idolo, ma davanti ad una persona di cui eri innamorata, si vedeva che volevi trasmettermi qualcosa, e l’hai fatto. Ed hai stupito anche me…
-         quindi è questo che hai sentito? – chiede Miriam sorpresa, ed emozionata.
-         Esatto, ma a quanto pare non sono altrettanto bravo, da farti provare la stessa cosa.
-         È un problema della mia testa, non è colpa tua. Sentirti dire queste cose… è un sogno davvero! – dice prendendogli una mano, e andando a sedersi ai piedi del letto - non so se vi fermate mai a pensare ai vostri fan, a quello che pensano di voi quando vi vedono, a quanto tempo occupate nelle loro menti.. ed io, fino a ieri ero ancora una faccia in mezzo a 13.000! O peggio una in mezzo a milioni di fan,di tutto il mondo.. è un miracolo per me , quello che è accaduto
Gli occhi le brillano, la voce le trema, una lacrima di emozione riga il suo volto, Georg la osserva e istintivamente la stringe tra le braccia.
-         ti ho sempre sognato, e non voglio svegliarmi più,adesso...
-         Sai cosa ti dico? Non dovremo farlo!
Miriam lo guarda, mentre lui le asciuga quella lacrima, e la stringe al suo petto.
-         Per te è come vivere un sogno, io invece sento finalmente di star vivendo una vita normale e questa vita normale è sorprendentemente felice... una vita che non ho più avuto da tanto tempo, una vita che mi mancava.
-         Ma.. lo sai bene.. che non ti accontenterai ancora per molt..
Georg la interrompe bruscamente strattonandola:
-         Non voglio più sentire dire una cosa del genere!! Perché devi fare così!? Potrei pensarlo benissimo anche io! Che ora, soddisfatto il tuo sogno, sarò per te solo la persona famosa che hai conosciuto, lo sbandiererai ai quattro venti!!
-         No… no no Georg!! Questo non l’ho mai pensato!!
-         Allora non pensare nemmeno che tutto questo possa finire senza lasciare tracce, non pensare che non significhi niente per me! Se c’è una cosa che so bene, è che in una vita normale, se ti avessi incontrata per strada, o in un parco, o non so dove, avrei chiesto il tuo numero, e tu non avresti  avuto queste paranoie, ci saremmo visti e sarebbe stata la cosa più naturale di questo mondo dirti “ehy, mi piaci,  voglio conoscerti” e ancora più naturale sarebbe stato stare insieme! Ma siccome sono io… Non può essere! Io non ho una vita normale, e non me la posso permettere a quanto pare, perché chi mi circonda mi riempie di deferenza nemmeno fossi un sultano, e non capisce – la guarda dritto negli occhi – che io non sono il centro di nessun universo. Bella vita da sogno!
-         Georg, calmati, non volevo farti arrabbiare, per favore…
-         Tutti ti amano – continua lui - e nessuno vuole stare con te – il suo sguardo è profondamente addolorato.
-         Ti prego Georg adesso calmati, non ti volevo offendere così, te l’ho già detto che non è il tuo essere super star che mi blocca.
-         Allora cos’è? – le chiede brusco.
-         Anche se ti avessi incontrato in un parco, come dici tu, mi sarei fatta le stesse paranoie! Perché tu sei bellissimo per me! E avrei pensato “questo anonimo modello che passeggia in questo anonimo parco, è così meraviglioso, figuriamoci se gli può piacere una come me!” È questo il problema!
-         È solo questo il problema? – chiede Georg sbattendo e palpebre.
-         Solo questo! – ribadisce Miriam incrociando le braccia sul petto
-         Una soggettiva considerazione estetica nei miei confronti?
-         La tua bellezza è tutt’altro che soggettiva, ok forse io la amplifico un pochino…
-         Un pochino eh? – Georg sente l’impellente bisogno di mettersi a ridere.
-         Che cosa ridi? Sono seria!
-         Scusami, ma secondo te perchè l’anonimo passeggiatore di parchi se ne sta qui con te in questa stanza a chiederti una conferma del tuo interesse per lui che vada al di la di questi 3 giorni?
-         Perché è un passeggiatore bellissimo, ma un po’ scemino?
-         forse ancora non hai abbastanza fiducia in me, ma è normale ci conosciamo da poco, anzi.. proprio poco, ma io ti dimostrerò che non devi avere paura!
Sorride, la stringe forte al suo petto, lei sente il suo cuore pompare forte ed entrambi sospirano scambiandosi un altro bacio innamorato.
-         Come mai mi hai chiesto se sono tanto stanco? – chiede incuriosito o forse sperando in una certa risposta, le prende le mani incrocia le dita con quelle di lei, schiude le labbra, deglutisce, le bacia le labbra di nuovo, sfiorandole poi con la lingua.
-         perché…perché... oh niente – bisbiglia, mentre le si colora e riscalda il viso.
Gli occhi di Georg lampeggiano, si appoggia le mani di lei sul petto, due mani scure su quel petto così bianco. Miriam prende il viso di Georg tra le mani, lo guarda fisso negli occhi, si vogliono, si avvicinano e si stringono reciprocamente tra le braccia.
Spingendola lievemente con il palmo della mano, Georg lascia scivolare Miriam sulla schiena, poi le sfila la maglietta appena prestata, si china su di lei fino a sussurrarle in un orecchio:
-         sei così bella.. anche quando diventi rossa
lei lo stringe forte a se, assapora un lungo bacio.
-         Non aver paura di... non so cosa… non c’è motivo per cui tu debba sentirti a disagio con me – la voglia gli cresceva dentro affannando il suo respiro e rendendo i suoi baci più umidi e profondi sul corpo di lei.
-         -ci proverò, ad amarti come ho sempre desiderato – gli dice fissandolo con i suoi occhi scuri, gli stessi occhi del concerto, quegli stessi occhi che lo avevano quasi stregato.
 
Le mani di Mimi toccano, accarezzano la liscia schiena e poi i lunghi capelli di lui, il suo viso, il suo naso, le sue labbra che si schiudono, riscendono sinuose lungo la schiena e lasciano cadere l’asciugamano di Georg, il quale le si appiccica addosso sorpreso piacevolmente.
Poi Miriam gli prende le mani e se le fa scorrere addosso fino alle gambe che piega e stringe attorno alla sua vita. I loro corpi si sincronizzano, rispondono l’ uno ai movimenti dell’ altro, si completano, godono uno del piacere dell’ altra, sono davvero felici in quel momento, senza bloccarsi, senza trattenersi, uniti profondamente dal loro amore in modo perfetto.
 
Quando i loro cuori riprendono un battito piuttosto regolare i loro occhi si
riaprono.
Stanno rannicchiati uno sull’ altra, accarezzandosi, riprendono a baciarsi,teneramente. I loro sguardi sono di adorazione.
-         du bist wundervoll weisst du es? (sei meravigliosa lo sai?)
-         -du bist.das beste das mir passiert ist ... es ist schön in deinen armen liegen.. (tu sei la cosa migliore che mi sia successa, è bello stare tra le tue braccia)–afferma Miriam, lo sguardo follemente innamorato. Lo dice così di colpo, come ispirata, Georg è sorpreso, non si aspettava di sentirla parlare tedesco così velocemente, la stringe a sé e la bacia, i suoi occhi esprimono tutta la gioia, il suo sorriso ricompare e la sua voce profonda fa tornare un brivido a Mimi.
-         ho sognato questa notte... o sono davvero l’ uomo più..
-         bello del mondo! - sorride lei interrompendolo..
-         glücklich..
-         fortunato Georg?? Ohh – lo stringe sul suo petto baciandogli i capelli – se c’è una fortunata qui dentro questa volta sono io!
-         no, io sono il fortunato, tu sei solo fantastica.
A quelle parole il cuore di mimi accelera nuovamente.
-         Georg, dormi abbracciato con me?
-         io starei giorni abbracciato con te - la bacia in fronte mentre gli occhi si fanno pesanti..
-         è iniziato un altro giorno della settimana più bella della mia vita..
-         stavo per dirlo anche io. Promettimi che ci  sarai anche domani, e il giorno dopo… e che ci proverai a stare con me…- dice a metà tra il sonno e la veglia- promettimelo..
-         te lo giuro... ma io non ti chiederò niente se vorrai andare avanti senza di me
-         non lo vuoi capire che ormai.. non posso? Non rendere triste questo fantastico
momento…fallo per me.. credimi.. e la bacia addormentandosi tra le sue
braccia
-         ci proverò.. io ti voglio credere - dice alla silenziosa aria di quella notte, mentre sente i suoi occhi chiudersi.
 
Ogni volta sentiva di amarlo di più, per quanto ogni volta credesse di amarlo più forte possibile.. anche lui si era innamorato, chissà cosa aveva visto negli occhi di quella ragazza in prima fila per fargli avere la volontà di mandarla a chiamare dalla sicurezza solo per averla vicina ancora un po’ nell’ after show, chissà cosa lo aveva spinto a tal punto da desiderare che restasse con lui la notte. Questo Miriam se lo chiedeva ogni momento passato accanto al suo amato Georg… ma forse adesso voleva credergli, voleva sperare davvero che fosse per amore, dopo tutto l’ amore è illogico, proprio come quella situazione.

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Capitolo 5
*** V ***


Il mattino non interrompe il sonno di Miriam e Georg che continuano a dormire fin a quando non sono svegliati dal telefono, sono i ragazzi, o meglio è Bill:
-         Georg… siete vivi? È mezzogiorno!! Abbiamo telefonato 3 volte, non siamo venuti a bussare solo perché… ritenevo potesse essere imbarazzante
-         Oh Bill cosa..ahhhw - sbadiglia Georg, la voce bassa piena di sonno, una mano a stropicciare un occhio come i bimbi quando hanno sonno, Mimi lo guarda assonnata anche lei. - Le 12? Oddio! Non..3 volte dici? Scusa amico, non ho... Mimi tu hai sentito il telefono? Scusaci..ahhhw – un altro sbadiglio e si butta giù indietro sul letto - credo che la colazione sia saltata non è così?
Certo georg! Ma noi siamo ospiti speciali – risponde Bill, al quale piaceva fare il salvatore della situazione - magari vedo di fari arrivare due cose.
-         grazie Bill, come al solito, ahm Mimi che vuoi?
-         Mhmmm - risponde lei totalmente frastornata dal brusco risveglio.
-         Mhmm – ripete Georg - ok Bill va bene anche una bottiglia d acqua! Ah e la nutella!
-         ok amico, se  non ci fossi io!! Vi arriveranno sicuro!!
-         Ok, ahm Bill, tieni Tom lontano da qui... non siamo ancora svegli, grazie… a dopo, ci vediamo a pranzo sì!
 
Rimette giù la cornetta e si accosta a Mimi che ha finalmente schiuso gli occhi.
-         abbiamo dormito un po’ eh? – le passa una mano sul volto, lei prende quella mano e se la ferma sulla guancia.
-         già... la tua voce è ancora più bella di mattina,sai?
-         danke, beh... tu sei sempre bella - apre le labbra in un bellissimo sorriso, Mimi gli si avvicina di più, lo abbraccia, poggia la testa sul suo petto e la mano sulla sua pancia e trattiene il respiro qualche secondo, poi inspira a pieni polmoni e riprende a respirare… Georg si trattiene dal metterle le mani addosso,poi delicatamente inizia ad accarezzarla..
-         hai dormito bene?
-         benissimo, mi sento proprio... bene! - lascia la presa su Georg e si stiracchia.
-         che carina - sussurra Georg, e per qualche motivo che non riesce a comprendere, vede lei un po’ in imbarazzo.
-         credo sia arrivato il momento di prendere lo spazzolino..ahm.. tieni copriti – gli dice lei, passandogli un cuscino – ho bisogno del lenzuolo.
-         ehy e mi lasci solo col cuscino?
-         è momentaneo - sorride Mimi - tu potrai vestirti appena entro in bagno – detto questo si avvolge nel lenzuolo e corre in bagno.
Appena chiusa la porta Georg infila boxer e corre a bussare alla porta del bagno
-         posso?
-         ahm… sì – apre la porta e si affretta a dire - se devi andare in bagno esco…
-         no voglio lavarmi i denti con te – risponde sorridendo.
-         ah ok..ahahah mi ricorda qualche vecchio film.
 
Ma il bussare del servizio in camera alla porta li distrae, Georg corre ad aprire, prende tutto ringraziando sentitamente e ferma il carrellino ai piedi del letto dove mimi lo raggiunge e afferra la bottiglia d’ acqua; beve 3 bicchieri tutto d’ un fiato e si siede accanto a Georg ai piedi del letto.
-         avevi tutta questa sete?
-         Sì! – risponde lei affannata, essendo rimasta senza fiato per aver  bevuto tutta quell’acqua in pochi secondi, per poi ridere.
-         perché ridi? – chiede Georg accennando anche lui un sorriso.
-         beh pensavo ad una battuta che avrebbe fatto Tom
-         ahhhh ho capito allora, ahahah Mimiiii!!
-         Georg - lo accarezza in viso, lo bacia – Buongiorno!
Georg la spinge pian piano indietro con la schiena e si sdraia accanto a lei, le passa una mano tra i capelli, lei arrossisce, respira profondamente, Georg le da un altro bacio, sorride e inaspettatamente si alza:
-         ok credo che dovremmo raggiungere gli altri, gia…è tardi..- dice iniziando ad indossare un paio di Jeans chiari, mentre lei si passa una mano sul viso.
-         ti stanno molto bene!! - Dice poi, guardando e ammirando.
-         Anche tu stai bene – sorride lui.
-         In stile dea greca? – chiede lei vedendosi ancora avvolta in quel lenzuolo bianco.
-         Risalta di più la tua abbronzatura! – Dice Georg passandosi una mano sul braccio.
-         Capisco, cosa c’è in programma oggi? – chiede lei iniziando a passare in rassegna il suo misero guardaroba stipato nel mini bagaglio da viaggio
-         si va a fare le prove e poi il concerto!!!! –afferma Georg, con un tale entusiasmo nella voce che mimi al ricordo del concerto a cui da poco aveva assistito si emoziona e gli occhi le brillano inumidendosi.
-         Ehy e tu che fai adesso? – dice lui accorgendosi della sua emozione, la abbraccia forte al suo petto e le respira tra i capelli.
-         Se ripenso a due giorni fa…è emozionante…
-         anche io ricorderò per sempre quel giorno, quando ho incontrato i tuoi occhi.
-         ohhh – Miriam sorride emozionata - Figurati io… ho sempre sognato tutto questo, è
-         fantastico, tutto, come te, tu sei la parte migliore di tutto quanto.
-         sai cosa sto pensando?
-         No, cosa? – chiede lei guardandolo curiosa
-         E se tu fossi stata una fan di Tom? O di Bill o Gustav… sarebbe stato tremendo!
-         no Georg, tu non avresti notato il mio sguardo innamorato semplicemente.
-         Mhm – Georg sembra rifletterci – e se mi fossi piaciuta ugualmente? Dopo tutto mi piaci! A prescindere dal tuo sguardo.
-         Ehm, beh… - Miriam non trova nessuna risposta, spiazzata dalle affermazioni di lui, che continua con le sue riflessioni.
-         E poi mi sarei perso tutto questo, tutte queste sensazioni… queste belle sensazioni! Non posso pensarci davvero.. non posso!
-         Ma infatti, non devi farlo, il caso non si pone! Se è davvero questo che ti rende felice, puoi stare tranquillo, la cosa che mi renderebbe più felice in vita mia è contare qualcosa per te.
-         sei proprio esagerata lo sai? – le dice colpendole la punta del naso con l’indice, facendola sorridere
 
I due ormai vestiti si stringono mano nella mano avanzando nel corridoio verso l’ ascensore. Arrivano nella sala dove il resto della band ed Eleonora stanno seduti su comodi divani, a parlare di scalette e canzoni.
 
-         ben svegliati dormiglioni!!! - Cantano in coro i gemelli con un sorriso a 32 denti in bella mostra.
-         che bei sorrisi avete!! – dice Mimi guardando felice i due ragazzi di fronte a lei.
-         beh anche tu signorina – tom ghigna – sembri molto contenta di come sono andate le cose!!
-         Tom non iniziare con questi riferimenti a fatti che non ti riguardano!! - esclama autoritario Georg.
-         oh ma a me riguardano inveceeee – ridacchia Ele, in italiano per non farsi capire.
-         Direi che non è il momento ideale per parlarne – dice Miriam a denti stretti, continuando a sorridere
-         oh certo, comunque ho già capito!
-         bene spero che abbia capito solo tu- dice Miriam guardando in giro le facce dei 4 tedeschi che le guardano con aria molto interrogativa.
-         si credo di si- conferma Eleonora.
 
 
 
 
Il tempo per il pranzo arriva in fretta, tutti mangiano, chiacchierano e si divertono. Miriam fa notare che l’esperienza le stia servendo parecchio a migliorare il suo inglese, e si rincuora pensando che tutto questo faciliterà il suo prossimo esame.  I ragazzi sono contenti di poterle essere utile in questo modo. Georg le sussurra all’orecchio che quello che lui spera sia che lei veda altri lati positivi in tutta l’esperienza. Come se ci fosse bisogno di puntualizzare.
 
 
 
 
 
 
-         dobbiamo andare a fare il Sound check !!! - Esclama Gustav..
Eleonora e Miriam si voltano, Tom sferra in aria la pacca che era destinata a Georg calatosi a raccogliere il plettro con cui stava giocherellando e che gli è caduto dalle mani…
Bill guarda il cellulare:
-         ohhhh scheiβe ..gehen wir! Sibila - let’s go let’s go!!!
-         Le due ragazze, frastornate e confuse, si alzano mentre alle spalle i gemelli le raggiungono, poggiando loro le dita sulla schiena e guidandole/spingendole verso l’ascensore. Un ascensore enorme, con un grande specchio e con i segnali acustici che avvertono sul piano.
 
Tlin !!! Piano terra.. Georg nel frattempo ha sostituito Bill alle spalle di Miriam, guardandolo torvo.. Tom guarda Bill e accenna un sorriso, un attimo dopo sono tutti nella macchina dai vetri scuri.
 
E mentre l’ autista li guida verso il luogo del concerto, a Georg viene in mente una brillante domanda, che non esita a porre:
-         ma che ci fate voi qui?
-         co-come? – Miriam lo guarda dubbiosa, Tom si sbatte una mano in faccia e guarda in alto..
-         si cioè… - prende la mano di Mimi – potevate restare in albergo. Rilassarvi...non so fare una doccia.. prepararvi.. potevate venire dopo.. invece vi abbiamo catapultato in macchina senza neanche chiedervi cosa ne pensavate.
-         No tranquillo, è fantastico venire con voi! Quando ci ricapita?? Dice Eleonora talmente tra le nuvole – cioèè sono in macchina con Bill!!
-         grazie tante!!! - Rispondono in coro gli altri 3 del gruppo.
-         cioè volevo dire... avete capito no?? Appunto!
-         ahahahaah –risata collettiva.
 
 
 
 
La sala è grandissima… e tra poche ore sarà piena di tutte quelle ragazze, in maggioranza, che dalle prime ore del giorno affollano l’ ampio spazio davanti l’ingresso.
Grida e luci riempiranno quell’ aria che in questo momento è invece vuota ed echeggiante.
 
-         passatemi quel cavo o niente effetti di luci staseraaa!!- Grida un tecnico ad un altro.
-         Eins, zweii, einsss kaputt!! Ehy il microfono non vaaa !! – Afferma Bill
-         Bill ma hai premuto quel caro pulsantino nero dell’on?
-         Tom ma quale pulsantin…ahhh ok, scusate, è tutto a posto!
-         e menomale che fai il cantante – lo canzona Gustav.
-         silenzio... Fatemi sentire –risponde Bill indispettito, voltandosi e continuando a sibilare nel microfono fin a raggiungere l’ audio ideale.
 
Le chitarre sono tutte sulla scena in un luogo non visibile dal pubblico, Tom finisce di accordare e provare effetti particolare per ciascuna canzone. Gustav accompagna tutti con la sua batteria e Georg…
-         -dov’è? –si agita Miriam, afferrando il braccio di Eleonora.
-         e che ne so io! – risponde lei, agitando il braccio per liberarsi dalla presa.
-         dov’èèè?? – Miriam si guarda intorno, e aguzza gli occhi.
-         ah guardalo è laggiù!
-         e che ci fa???
-         e che ne soooo parla con ..con..boh
-         è un uomo vero??
-         A meno che il pizzetto non vada di moda tra le ragazze bolognesi, sì è un uomo
-         e scusa.. non vedo bene da lontano!
-         si si cmq sta venendo… mi sa che ti ha sentita fin la giù
-         no che figura…ahm ma tanto ho parlato italiano, non mi ha capita.
Georg passa effettivamente accanto alle due ragazze, i suoi occhi lanciano una tenera occhiata a Mimi che arrossisce e sale sul palco a fare le sue prove, appena è tutto perfetto, davvero perfetto, un radioso Georg torna loro incontro anzi, le va incontro:
-         allora come suona?
-         È incredibile!
-         ma cosa? Le prove? O stare qui?
-         oh tutto.. tutto incredibile.. io non riesco a crederci.
-         Donna di poca fede! Ancora non ci credi? - le dice schioccandole un bacio - mi hai guardato??
-         s..sì tutto il tempo...pure quando non c’eri!
-         ahah e se non c’ero come hai fatto a guardarmi..?
-         eri lì - indica il luogo dove lo avevano visto parlare con il misterioso uomo.
-         ahah allora è vero che mi segui... mi fa piacere..- sorride e Mimi si incanta a guardare quel viso che i suoi occhi vedono ancora come un miraggio.
-         Bene, direi che e tutto perfetto! – sentenzia Bill in tono onnipotente scendendo dal palco- ma tanto so che prima di entrare sul palco me la farò addosso!
-         ehy fratellino vuoi togliere il primato a Georg?
-         Tom, ma i fatti tuoi mai? – si lamenta il bassista.
-         cos’è?? Ti rinneghi?Eh? Deve saperlo da subito con chi ha a che fare.
-         Tom... fa occupare me dei miei problemi ok?? Non stare sempre lì a intrometterti
-         ok capo scusa, non volevo metterti in imbarazzo..
-         come no Tom!
-         Tranquillo Tom, in quanto fan, so già anche quello! – Miriam cerca di tranquillizzare.
-         Questa è colpa tua e dei tuoi stupidi riferimenti sulla th tv! – dice Georg, dando una pacca sul collo a Bill, che, gracilino com’è, afferma di essersi fatto molto male, sotto la possente manata di Georg.
3 ore li separano dal concerto.
 
 
 
La sera è arrivata, chiara di stelle, limpida e rumorosa.
Le fan appena riversate all’ interno dell’ edificio non hanno ancora perso un minimo di forza..
-         è incredibile le nutrono di cemento armato ?? - Scherza bill con Gustav mentre è intento ad origliare il brusio di cori che intonano le loro canzoni o celebrano la bellezza dei componenti o perché no.. anche di una parte precisa.
Bill ride divertito e nervoso molleggiando su quelle lunghe e sottili gambe che muove in modo molto caratteristico durante lo spettacolo.
Gustav, mp3 alle orecchie e bacchette in mano, suona virtualmente una batteria che si estende per tutto il corridoio che collega i camerini alle quinte, Georg e Tom su un divano a sudare freddo per l’ agitazione, Eleonora e Miriam in devoto silenzio alle spalle dei ragazzi.
-         cazzo sento che avrò un infarto!
-         già ti seguo a ruota, sarà meglio che beva un bicchiere d acqua, ho praticamente la salivazione estinta..
All’udire questo, Miriam, come se si trovasse a casa sua, diligentemente riempie 2 bicchieri e li porge ai 2 giovani che sorpresi ringraziano.
-         wow che efficienza!! - Scherza tom mandando un occhiolino.
Georg guarda l orologio..c’è ancora un’ora…si avvicina e dice di voler mostrare a Miriam una cosa.. automaticamente dopo di lei si alza anche Eleonora, ma torna sui suoi passi:
-         da soli – si era affettato a dire Georg in tono educato.
 
La porta via dalla stanza dove la bionda rimane a conversare con Tom spiegandogli chiaramente per la prima volta cosa la leghi al gruppo, ogni tanto il ragazzo avvolto nei suoi enormi abiti appare pensieroso, poi convinto, poi irrequieto guardando l’ orario... la sua mente è da un'altra parte.
 
Georg ha portato mimi in una parte appartata... la abbraccia e lei inspira a fondo tra i suoi capelli stordendosi di quel profumo che gli portava alla mente i ricordi più intensi di quei 3 giorni. Nonostante non ricordi niente di particolarmente spiacevole Georg percepisce qualcosa che non va... Miriam è troppo rigida, non riesce a essere sciolta arrossisce sempre più spesso.
-         cos’è ti metto a disagio? - Georg rompe il silenzio con la faccia poco seria e un’espressione curiosa come di chi voglia capire.
-         nooo… che?perchè? - Miriam è spiazzata, lei evitare Georg?? Quale pazza lo farebbe??Pensa.
-         Georg la tiene per la vita, e inarca leggermente la schiena per distanziare i loro volti, e poterla guardare meglio negli occhi
-         mi è sembrato... non so qualcosa non va? Sei ancora contenta di essere qui?
-         ohh tantissimo... è quello che ho sempre desiderato te l’ho detto, e sai non sono abituata a vedere realizzati i miei grandi sogni.
-         incontrarci?
-         Conoscerti.
-         Quindi è solo la troppa emozione? Ti viene troppo difficile non pensarmi come una star? Questa mattina eri molto più spigliata... e ieri.,. sembravamo proprio una bella coppietta..-sorride lievemente- e ora è tutto scomparso..- è dispiaciuto nel dire queste parole.
-         nooo – Miriam cerca di bloccare il rapido aumento della frequenza dei battiti del cuore – no, è che... tu Georg..
-         è colpa mia? - la guarda intristito
-         noooo, ascoltami, non faccio altro che pensare a quello che mi è accaduto. L’ho desiderato da sempre e ora sembra che io ce l’abbia tra le mani. Quindi se mi trovi bloccata a guardarti come se stessi contemplando un poster, è semplicemente perché è ancora presto, ma, dopo quello che ci siamo detti ieri, e quello che sta succedendo tra noi in questi giorni, l’ho capito anche io che c’è molto di più, ed è molto più vero di quanto si possa dire a parole!
Georg è finalmente contento di sentirle dire quelle cose, di sapere che sono sulla lunghezza d’onda, di provare le stesse cose. Le sposta i capelli dietro un orecchio sfiorandole la guancia.
-         ohhh certo certoo.Aahahah sei cosi carina quando cerchi di trovare la spiegazione delle cose
tu trovi carino ogni gesto, ogni parola che dico o che non riesco a dire... sarai la cura alla mia bassa autostima!
-         perché tu abbia questa bassa autostima poi, è un mistero che devi ancora chiarirmi!
-         questo lo prendo come un complimento, Listing!
-         Indubbiamente lo è - le si avvicina ad un centimetro dal viso, le passa una mano dietro la nuca e le bacia le labbra più volte fin a quando riesce nettamente a scorgere il suono sordo del suo cuore in quel silenzio suggestivo.
–        ehy calmati piccola nn vorrai morirmi tra le mani..- le dice dolcemente.
–        Eh, calmati, ti sembra facile! - Lo stringe a se avidamente, aderendo perfettamente a lui.
–        Quindi hai sognato solo me tutto questo tempo?
–        dal primo momento, dal2007
–        allora scusa per non essere venuto prima ..
Lei non risponde, a quella frase non riesce a far altro che unire le sue labbra con quelle morbide di lui e baciarlo con tutto l amore che poteva mostrargli…nei 20 secondi che precedono l’ arrivo del manager, e prima di lui, della sua voce:
 
–        dove si è cacciato quel deficiente??? Tra 15 minuti deve essere sul palco con gli altri e si va a fare le escursioni romantiche..GEEEORGGG!!
–        parla con te georg…- Miriam si separa forzatamente da quel dolce contatto.
–        oh..si.. di noi.. ci sei inclusa anche tu nei miei guai…
Jost arriva di corsa e per un momento si blocca alla porta
–        allora..vuoi farlo da lì il concerto?? E la ragazza??la mettiamo a fare l’asta del microfono? O la facciamo andare in platea eh? Vieni cara, Georg sebbene lo vorrebbe non può portarti lì, con la manina ti accompagnerà Saky...per la cronaca tu sei svenuta poco fa e ora devi essere reinserita nel pubblico, casualmente accanto alla tua giudiziosa amica che è stata più sensata di voi 2 ed è andata in tempi non sospetti
–        ops..dai david che sarà mai..
–        Georg fila a prepararti!
–        Sì signore
 
Uscendo tutti indirizzati in diverse direzioni, Georg scortato da Jost e Mimi da Saky raggiungono tutti appena in tempo il posto adeguato.



(Spero di non aver commesso errori, in ogni caso, lo controllerò!) 

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Capitolo 6
*** VI ***


 
Le luci si abbassano, la voce introduttiva segna l’ inizio di quello che sarà un grande spettacolo che resterà per sempre nei cuori di tutti quelli che con tanto amore e speranza hanno atteso quel momento..
 
L’ entrata in scena è maestosa… lo spettacolo stupendo, Eleonora e Miriam gridano fin dal primo istante, niente sembra essere cambiato dal concerto a Roma, la passione è la stessa, la gioia è la stessa, infinita, l’ emozione fa tremare come sempre.
Tutti cantano una dopo l’ altra quelle che sono le tracce che fin a quel giorno li hanno accompagnati ogni momento delle loro vita. I concerti sono sempre emozioni irrinunciabili.
Ma, in effetti, qualcosa di diverso c’è..qualcosa che è condivisa segretamente dai cuori di una giovane ragazza bruna della prima fila e del giovane musicista che sta impegnandosi al massimo come sempre per dare il suo contributo alla riuscita di uno show indimenticabile. Ed è quando i loro occhi si guadano che tutto raggiunge il massimo della perfezione e dell armonia. Certo nessuno degli altri 15.000 presenti in quel posto lo sa, ad eccezione dei 2 giovani e pochissimi altri privilegiati.
 
È così che 120 minuti ,15 canzoni e altrettante dediche, 2 pause, 4 assoli, 2bis
e 899.999 coriandoli dopo, come per tutte le cose, anche le più meravigliose, cala il sipario. La magia dei riflettori appena spenti continua a vivere e impressionare i cuori che quella sera hanno condiviso il sogno di 4 giovani tedeschi che sono riusciti dove pochi o nessun altro prima loro pari era riuscito, e che soprattutto, vivono e fanno vivere il proprio sogno a chi li segue.
 
 
 
 
 
-         È stato magnifocooooooo!
-         SONO stato magnifico!
-         Siamo stati magnifici!!! Si correggono a turno Bill, Tom e Gustav.
-         Tu non esprimi la tua opinione Georg? Gli chiede Eleonora che, insieme a Miriam è già nel backstage, nelle sale che avevano occupato appena prima del concerto, dove sta per avere luogo il primo cin cin della serata.
-         Oh certo - le sorride il bel bassista - voi siete magnifiche!
-         ahahah grazie!! 
Eleonora si trova ormai molto a suo agio con loro, con ”i ragazzi” come si sta abituando a chiamarli.
-         ma soprattutto tu!! - un bacio raggiunge l’angolo della bocca di Mimi ancora tremante e senza voce dallo sforzo.
-         ohh grazie! - Dice rauca dando due compi di tosse
-         Hai gridato parecchio eh?? - Dice Bill - potrei insegnarti le tecniche giuste per non sforzare la voce.
-         sono uno straccio! - Georg si “butta” su una poltrona e reclina il capo sulla spalliera socchiudendo gli occhi, la sua mano dà un colpo al petto di Tom, seduto accanto a lui, che prontamente gli offre una sigaretta. Eleonora guarda Miriam con sguardo complice, lei risponde prontamente un’altrettanto complice alzata di sopracciglia.
 
 
 
I ragazzi adesso sono impegnati con lo staff e il management nella discussione riguardo i movimenti del giorno seguente, previsioni e bilanci del tour, questioni tecniche ed altro.
Le ragazze vengono accompagnate direttamente in albergo, dove possono dedicarsi ad una bella doccia rigenerante e raccontarsi e confrontare le emozioni e sensazioni della serata. Ormai si è instaurata anche una solidale amicizia tra le due ragazze, che stanno condividendo l’esperienza più inaspettata, sperata e meravigliosa che avessero fino ad oggi sognato; inoltre Miriam ha da raccontare il breve confronto avuto appena prima dello show. Eleonora resta colpita dalle parole del ragazzo, e Mimi lo è ancora di più.
 
È già notte fonda, mimi è imbarazzata poichè non sa come comportarsi, se Georg fosse già stato lì sarebbe stato diverso, ma non era ancora arrivato, allora cosa fare? Addormentarsi prima del suo arrivo era fuori questione... allora aspettarlo sveglia?
 
-         Tu provaci – suggerisce Eleonora – se ti addormenti, magari poi ti svegli per il rumore o la luce e sei pure più riposata!!  Ahahah!
-         Eleee…ahah e poiiii, in ogni caso, sarà distrutto! – dice Miriam, continuando l’insinuazione.
-         e tu lo costruisci!
-         Sì, e cos’è un lego??
-         No, non lo devi mica legare!
-         siii certo!! Come sei allegra questa sera!
ahah scusa è il sonno… io infatti ora mi ritiro! Mi vado a preparare, chissà che non trovo la forza e il coraggio di andare a rompere le scatole ai Kaulitz e a Gustav, per parlare ancora un po’ con loro! Il nostro sogno sta per concludersi! – dice la bionda, con uno sguardo malinconico – magari li convinco a lasciarmi il loro numero, o il contatto facebook!
 
Miriam si ritrova sola in camera senza aver deciso cosa fare e con un improvviso senso di nostalgia, preoccupazione e ansia per il distacco annunciato da Eleonora. Eppure qualche ora prima nel suo intimo confronto con Georg, lui le aveva fatto dimenticare la loro imminente separazione. In questo momento non riesce più a capire se il pensiero che sarebbero rimasti “insieme” come – per quanto sia difficile da concepire – coppia sia qualcosa da ritenere vera o un vaneggiamento della sua fantasia.
Per fortuna Miriam non ha molto tempo a disposizione per perdersi in quei pensieri malinconici e un po’ dolorisi, infatti era trascorso molto tempo dal momento in cui eravano arrivate in albergo, tra doccia, chiacchiere e congedi.
La porta si apre..
-         Che ci fai ancora in piedi!! – esclama Georg ridendo col tono autoritario.
-         CHI…ahh sei tu... mi hai spaventata! - si porta una mano al petto -  pure tu sei in piedi!
-         Stimmt, ich bin todmüde, setzen wir uns (è vero, sono stanco morto, sediamoci) - le sorride avvicinandosi..
-         Ohh,, come sei??
-         non mi hai capito? Non ci credo.
-         Oh si ti ho capito, ma mi piace come lo dici...- sorride – ti fa un musetto così carino quando dici “müde”, quante foto tue ho con questa espressione…
-         ahhh allora sei una fanatica che colleziona foto su foto… proprio pazza di me - i suoi occhi sono piuttosto pieni di gioia, per lui era importante scoprire di contare così tnt per lei.
-         Le ho tutte, Georg!
-         potrebbe essere inquietante sai?
-         oh beh...posso capire il tuo punto di vista, ma resti cosi? O ti cambi magari? – dice Miriam vedendolo con i vestiti  del concerto addosso, che di certo non sono in ottime condizioni.
-         oh..uff...sto tornando. - entra in bagno, l’acqua scorre forte, e in poco tempo è di nuovo in camera, profumando l’ aria della sua forte essenza.
-         eccoci qui, tutti belli puliti e profumati, sei contenta? - aggiunge con la sua aria da bambino che Mimi adora, sedendosi sul letto, con la schiena appoggiata alla testiera e le gambe distese.
-         sei proprio dolce in viso...lo sai? – gli dice lei, avvicinandosi e prendendo la stessa posizione accanto a lui.
-         sul serio? – Georg si passa le mani sul viso e poi sugli occhi stanchi – non la pensa come te la maggior parte della gente, ho letto che di me dicono che sembro sempre incazzato.
-         E per fortuna non hai letto la tua descrizione su noncilopedia – dice Miriam un po’ tra sé e sé.
-         Nonci-chè? – chiede Georg.
-         Niente… non è importante. – gli sorride incoraggiante.
-         Ok, e tu sai cos’è davvero dolce invece?
-         Cosa? – chiede lei, aspettandosi un complimento.
-         Il modo in cui mi abbracci e mi fai appoggiare a te per farmi riposare…
E dicendo queste parole, lentamente scivola tra le sue braccia, poggiandole la testa sul grembo, da dove Miriam inizia a passargli le mani tra i capelli.
-         Mimi.. – Georg apre gli occhi socchiusi dalla dolcezza delle coccole, trovandosi quelli di lei a breve distanza direttamente sopra la sua faccia. Si imbambola per un istante, poi scrolla la testa - non riesco a pensare...
-         A cosa Georg? – Miriam sente l’ansia di poco prima tornare ad opprimerle il petto.
-         Non può essere…perché?
-         Chi non può? Cosa? Tesoro che hai? - lo stringe forte al suo petto scivolando sotto di lui e posando delicata una mano sulla sua fronte; Georg si stringe in quell’ abbraccio e sussurra:
-         finire cosi... non ha senso…perdere tutto adesso, non posso…come possiamo fare? Io ti voglio!
-         Oh davve… - non ha il tempo di concludere l’esclamazione di sorpresa perchè un bacio la raggiunge e le ferma le parole in gola,
La bacia, giocando con le sue labbra, sfiorandole un orecchio, intrecciando poi le dita nei suoi capelli:
-         ti voglio, e non posso lasciarti andare domani, non possiamo lasciare le cose così, devi dirmi se per te è lo stesso!
-         ohhh. Io, io sono… non so che dire... certo è lo stesso per me!
-         ti sto chiedendo, Mimi… di restare con me...
Georg interpreta male l’esitazione di Miriam, dovuta al grande stupore per la sua dichiarazione e aggiunge con uno sguardo carico di passione:
-         Non può finire qui, ora… io ti... non posso perderti prima ancora di averti trovata.
Lo sguardo di Georg ora è tenero, innamorato e pensieroso, Miriam lo guarda stupefatta, risponde ai suoi baci che la riscaldano dentro, si assaporano, quasi a voltersi imprimere il loro reciproco ricordo, in quel momento in cui temono di non potersi più incontrare domani… il discorso resta sospeso, interrotto dai dolci baci che meglio di qualsiasi altra risposta, esprimono il pensiero di entrambi: si amano e non vogliono certo rinunciare l’uno all’altro domani.
Georg le passa una mano sul viso, sono distesi, su un fianco, faccia a faccia, non possono smettere di guardarsi negli occhi e scoprirvi ognuno il bisogno dell’altro.
Si addormentano così, nella scoperta del loro nuovo dolce sentimento.
 

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Capitolo 7
*** VII ***


 
-         Buongiorno! Buongiorno piccola straniera!
-         Mhm... ehy sei tu lo straniero qui. – dice Miriam con tono strascicato mentre si decide ad aprire almeno un occhio.
-         Questa è camera mia, quindi tu sei la straniera.
-         Ok. Non voglio discutere questa cosa... mi sta bene quello che dici tu.
Si avvicina a lui e al suo dolce visino appena sveglio...  
Era così naturale per lui comportarsi come faceva, da ragazzo innamorato, lei invece a volte si imbarazzava a guardarlo dritto negli occhi, quegli occhi verdi e sinceri, e a trattarlo “ da pari”, addirittura come un ragazzo con cui sta pian piano costruendo qualcosa di veramente importante, anche se ancora non lo sa.
 
-         Mimi... non voglio metterti fretta... ma devi darmi una risposta. – dice iniziando a grattarsi distrattamente la testa, impigliando le dita tra i suoi lunghi capelli arruffati.
-         come? – Miriam appena sveglia non ragiona ancora, è molto lucido lui invece, chissà da quanto tempo è sveglio e ci sta rimuginando su. - Ahh sì. La risposta…
-         esatto...la risposa..?

Georg fissa lo sguardo su Miriam, mentre nella mente di lei il tempo si ferma e iniziano a fluire decine di pensieri :

insomma cosa stai aspettando?? - dice la piu intima parte di lei - “è quello che hai sempre sognato, o no?? È qui tra le tue braccia, innamorato di te, e anche se non lo fosse, per adesso è con te che vuole stare, e tu pure, ohh eccome se lo vuoi!! E non fare la stupida, che non ti ricapita mai più, non c’è da pensare oltre!
È così… cosa sto pensando ancora? È la mia vita, il mio sogno, sono stata fortunata, io fortunata? Non può essere vero... ma i suoi occhi... questi occhi li adoro, sono luce anche per me..”.

 
Georg le posa una mano sulla mano, non capisce perchè non risponda, non capisce perché lei non senta, come lui, quanto sia ovvio che loro debbano stare insieme, perchè è semplicemente così che deve andare, altrimenti perché si sarebbero incontrati? Tra tutta quella gente…
 
-         Cosa stai pensando? – le chiede con tono nervoso.
-         Georg… sei la persona più speciale per il mio cuore, tu, lo so da troppo tempo... per te farei tutto, o meglio ho sempre pensato questo... ma era facile, sapendo che uno come te non avrebbe mai incontrato o amato me di certo...
-         è una grande fortuna che tu non abbia avuto ragione e che io ti abbia incontrata… forse! Sempre che tu decida di restare con me o mi faresti molto male – ogni sua frase era un sospiro di speranza.
-         Georg, non ho niente da decidere, io ho già deciso, la decisione si è presa da sola, deve essere così, solo così il mio cuore non mi ucciderà di notte per aver fatto la più grande cavolata della vita...capisci? – un sorriso nervoso le piega le labbra. Georg però le ha appena sentito pronunciare qualcosa che gli si configura in mente come un sì! 
Allora la stringe a se, per qualche attimo, sentendo il suo cuore battere veloce, poi la guarda in volto:
-         sei preoccupata però...è un grande impegno, hai le tue ragioni se non te la senti… ma qnt vorrei che queste ragioni non esistessero ...
-         Che ragioni posso avere? Georg, sai quando la favola si compie? È cosi che mi sento! È qll che ho sempre desiderato da quando ho saputo della tua esistenza... e ho visto la tua faccia,e ho imparato a conoscerti attraverso la tv. Con che coraggio posso dire di no adesso che tutto quello per cui ho pregato mi è stato dato? Se pure questa fosse la più grande pazzia della mia vita.. chi mi da il coraggio di rinunciare... voglio e devo assolutamente approfittare dell’ appannaggio della tua mente... sperando che non torni mai più a funzionare, perchè lo so che è un errore di sistema!
-         ahah un errore di sistema? Ti sembro matrix per caso??
Le labbra di Miriam si tendono in un sorriso:- Allora, proverai a stare con me? - chiede, giusto per esserne certo.
-         vorrei solo che mi aiutassi a capire come fare!
-         ci aiuteremo a vicenda e lo scopriremo insieme... possiamo stare insieme tutti i periodi di pausa o registrazione o promozione europea! - dice Georg illuminandosi, mentre inizia a vestirsi per la giornata, sentendosi tranquillizzato dall'accondiscendenza di Miriam.
-         mettiamo in chiaro una cosa... ho uno studio da portare a termine,voglio riuscire in questa cosa..per fare il lavoro che mi piace tutta la vita..
-         non devi rinunciarci, io ti starò accanto, come te... spero... e poi io posso aiutarti... - dice Georg ammiccando.
-         ahah questo è vero! Verissimo! - dice considerando questo risvoltodella questione, che non le era minimamente passasto per la testa e al quale, comunque, continua a non dare importanza
-         ma, ci saranno anche periodi lunghi in cui nn potremo vederci e devi darmi modo di organizzarmi... non posso dire alla mia famiglia:ehy lascio tutto e scappo col bassista..
-         ah no? Be peccato..ahah è fantastico.. mi fai sempre sorridere..anche in momenti come questo, in cui la ragazza a cui propongo di stare con me, mi dice”voglio la laurea TE NN LO SO”

-         ohh ma io LO SO  CHE TI VOGLIO”
 Miriam si affretta a uscire dal comodo letto su cui ancora stava, gli getta le braccia al collo, e lui la stringe a sè, trattenendola dalla vita.
Si baciano improvvisamente, le mani a vicenda reggono la testa dell’altro, poi vagano sulle loro schiene ,si avvicinano, si intrecciano,le labbra si separano:
-         Scopri se il mio mondo puo essere il tuo.. - le sussurra Georg, baciandola di nuovo
-         io non voglio il tuo mondo di luci e spettacoli Georg...non solo..voglio il tuo mondo di ragazzo ventenne... un ragazzo così buono, dolce, bello e bravo a suonare il basso!
-         dite tutte così prima di entrare a farne parte..- dice con un ghigno
-         ah quindi è una cosa che proponi spesso! - dice Miriam spalancando gli occhi e lasciando cadere le braccia, quasi discostandosi dal ragazzo che ha di fronte, il quale si da dello stupido per aver detto una cosa del genere!
Lui cerca di trattenerla:
-         Andiamo sai cosa intendo, non mi riferivo a nessuna in particolare, e comunque il passato è passato! No?
Miriam lo guarda seriamente, sembra soppesare quelle parole, in effetti non poteva rinnegare quello che era successo fino ad allora.
mantenendo lo sguardo basso gli poggia la faccia nell'incavo tra il collo e la spalla.
-         ok non importa cosa altre ragazze hanno fatto e come si sono comportate - dice lottando contro se stessa per sembrare almeno "poco" irritata - IO non sono come altre!
-         lo so già, o non saremmo qui.
Lui  le da un bacio sulla punta del naso, il sorriso timido di Miriam torna a illuminarle il viso, e Georg la guarda estasiato, quanto gli piace vedere quell’ aria così timida e innocente sul suo viso, era una cosa che in poche persone aveva riscontrato e che proprio per questo la rendeva ancora più unica ai suoi occhi. E ora avrebbe avuto la possibilità di scoprire cosa c’era dietro..
 
Senza preavviso Georg, scattando verso la porta, grida un: aspetta qui..! - E chiude la porta lasciando Miriam perplessa e raggomitolata sul letto.
"e chi si muove"  mormora tra sé e sé.
Non ha tempo di arrivare al bagno che Georg è già tornato in camera con l aria di chi ha dimenticato qualcosa.

-         che scemo!! - esclama vedendola, e prendendola nuovamente per la vita, facendola girare velocemente tanto da disorientarla.
-         che c’è? - dice, tenendosi la fronte.
-         ho dimenticato…
-         cos..
-         questo! – la bacia stringendola a sé – ti amo!!
E scappa di nuovo per il corridoio lasciandola come una statua davanti la porta che non si è chiusa.

-         ohh, ti amo anche io! - sussurra dopo qualche istante al corridoio vuoto ... o quasi.
-         eh-ehm!
-         ohh ciao Tom! - Sobbalza e cerca di ricomporsi, chissà che faccia idiota aveva.
-         come va? - Chiede il ragazzo immerso nella sua enorme maglietta rossa.
-         ohh bene tom..
-         ma come, non sei triste che devi lasciare Georg? Eppure tra poco partiamo per continuare il Tour.
Miriam spalanca gli occhi, non ci aveva più pensato, non aveva realizzato che quel lungo periodo di "assenza" cui lei stessa aveva accennato, stava già per cominciare.
A quel punto arriva Eleonora a completare il quadretto, mentre Miriam scuotendo la testa assume un'aria  triste:

-         oh no Tom, non ci ho riflettuto, è è incredibile che ci dobbiamo già separare! - socchiude gli occhi e si lascia cadere verso il muro dietro la sua schiena - la storia più corta del mondo, 2 minuti!.
Tom le passa comprensivo una mano sulla spalla, poi, come a riflettere su quello che la ragazza avesse detto, corregge:
-         2 minuti? sono 3 giorni!
La faccia radiosa di Miriam allora mostra chiaramente l'emozione tornata ad animarla in quel momento..
-         No, due minuti da quando mi ha detto di amarmi!
-         ma chi?? - chiedono scioccati Tom ed Ele.
-         come chi?? Georg no??
-         ma georg, GEORG?? - chiede conferma Tom. Eleonora guarda con gli occhi spalancati.
-         Georg Listing, hai presente?? Il bassista??
-         ma daii????? E tu che gli hai dettoo??? - Chiede Ele saltellando e avvicinandosi a Miriam per prenderle le spalle con le mani  e scuoterla allegramente.
-         scusate nn sto capendo niente se parlaste in una lingua comprensibile anche a me, ne sarei grato! - commenta Tom, alzando la voce per essere sentito dalle due ragazze che, ai suoi occhi, stanno spettegolando
-         Scusa Tom, ho chiesto cosa abbia risposto! - traduce Eleonora, mentre il chitarrista la guarda, per poi spostare lo sguardo su Miriam, a quanto pare, anche lui in attesa di una risposa.
-         Secondo voi? Cosa potevo rispondere? Ah già dimenticavo di dirvi che mi ha chiesto di restare con lui, cioè, non in tour, intendo, ma di stare proprio insieme, di fare coppia! - chiarisce la ragazza - e io ovviamente, ho detto che non c'era nessuna possibilità di rinunciare!
-         ah-aaahhh!! Lo sapevooooo lo sapevoooo - grida Eleonora - Tom sgancia la grana!
-         come?! - Chiede Miriam, che dopo una rivelazione del genere avrebbe aspettato tutt'altra reazione rispetto a un "sgancia la grana!"
-         Ho scommesso con Tom che Georg si sarebbe dichiarato e tu avresti detto sì. - chiarisce Ele, ma la reazione di Miriam non cambia, e si ripete:
-         Cosa?!?!?
-         Miriam mi hai fatto perdere 10 euro!! Chi me lo doveva dire che l'Hobbit si doveva proprio innamorare, ricambiato tra l'altro!
-         Tom! - lo ammonisce lei, alzando un sopracciglio - Georg non è un Hobbit, e comunque NON mi dispiace per te!!
-         Ahahahah Ora guai ad offendere il bassista, capito Tom? La mia amica qui, lo difenderà a spada tratta! - scherza Ele, che torto poi non ha!
-         Ovviamente la cosa deve rimanere segreta! - si affretta ad aggiungere Tom, che guarda Miriam con sguardo inquisitore - e se sei una di quelle che vuole guadagnarci, faresti meglio ad andare via già adesso!
-         Non  ti preoccupare, l'unico guadagno che voglio da questa situazione è lui - risponde Miriam indicando un Georg che con espressione dubbiosa si avvicina a loro, avanzando nel corridoio - piuttosto preoccupati di chi già ci sta guadagnando, tipo Ele! 
Tom rivolge un'occhiata alla bionda, e le assicura che i suoi debiti verranno al più presto estinti.
-         Mi spiegate cosa ci fate qui nel corridoio? - chiede Georg appena arrivato - e di che debiti parlate?
-         Ele e Tom hanno scommesso su di noi! Ha vinto Ele, che ha scommesso che ti saresti dichiarato. Ora che ci penso, come mai il tuo migliore amico non ne sapeva niente? Pensavo che tra voi parlaste...
-         Infatti è così, ma come ben puoi sapere, ho passato un po' di tempo con te! E non sono stato mai da solo con i ragazzi. Torno infatti dalla stanza di Bill!
-         Oh sei subito andato a parlare con lui? Allora è lui il tuo migliore amico!
-         Beh avrei parlato con tutti e due, ma lui - indica Tom - non era in camera, infatti era qui - ora scusatemi, ma ho delle cose da discutere - dice afferrando la mano di Miriam che come una bandierina svolazzante si ritrova nella stanza occupata fino a poco prima.

Si ritrovano seduti sul bordo del letto. Più precisamente Georg ha spostato Miriam sopra di se, e le cinge la vita con le braccia, poggiando il viso sulla sua schiena. Lei accarezza i suoi avambracci.

-         Ho parlato con Bill - inizia Georg - le nostre prossime tappe sono in Germania, dove concluderemo il nostro tour.
-         Altre 4 tappe! - agginge Miriam, mostrando di essere ben informata in proposito.
-         Esattamente, dopo di che saremo liberi di riposarci e godere di un po' di tempo libero, e d'estate.
-         Mi stai dicendo che scapperai in un paradiso tropicale con i tuoi amici come al solito?
-         Ti sto dicendo, che tra meno di due settimane non sarò più un nomade in giro per l'Europa! Sarò fermo in un punto, qualunque esso sia! - scandisce Georg.
-         Anche un paradiso tropicale? - ripete Miriam, che non coglie il punto delle affermazioni di Georg, il quale prosegue:
-         Un paradiso qualsiasi, per due!
-         Per due? - Miriam si volta a guardarlo, spostandosi sulle sue gambe, in modo da poterlo osservare direttamente negli occhi.
-         Alla fine del Tour avremo un bel po' di tempo di inattività! E mi sembrava di aver capito che passeremo questi preziosi momenti insieme da ora in poi! - le dice non riuscendo a trattenersi dal baciarla ancora una volta.
-         ohhhh - Miriam sospira - ho capito adesso. Allora sei proprio sicuro!
-         non pensavo che lo mettessi ancora in dubbio!
-         no, cioè, è una cosa che mi rende talmente tanto felice, che ogni volta che ne prendo coscienza è una sorpresa! - spiega lei. Lui la guarda sorridendo. 
-         se non fossi sicuro non avrei detto una cosa prima di scappare via!
Miriam al ricordo è percorsa da un brivido, uno di quei brividi che il primo giorno insieme Georg aveva notato.
-         ti emozioni di nuovo per ogni cosa che dico? 
Miriam sorride:
-         ok prometto che cercherò di migliorare questo!
-         Sai cosa ti dico? Non sono poi tanto convinto di volere che smetti di tremare! Anzi, no, non voglio! Vorrei anzi che reagissi così sempre, ogni giorno!!
-         e cosa ti ha fatto cambiare idea? - chiede la ragazza.
-         All'inizio pensavo che fosse una reazione emotiva all'incontro con una "star", pensavo che fossi intimidita ed emozionata dal "membro dei Tokio Hotel" che avevi avuto, secondo te la "fortuna" di incontrare. Ora la vedo diversamente - dice passandole una mano sulla schiena - adesso vedo una ragazza che è talmente innamorata di ME, che ad ogni MIO tocco sussulta perchè sono IO a toccare. Capisci la differenza?
-         perfettamente! - dice lei, guardandolo amorevolmente - ma ti sto chiedendo cosa ti abbia fatto cambiare idea.
-         forse il fatto che io provo dentro le stesse cose, anche se non rabbrividisco, e non sussulto, dentro di me sento una cosa simile ogni volta che ti vedo, che mi parli, che stiamo così vicini.
Miriam lo bacia dolcemente, poi inizia a passargli le sue unghie sulle braccia, in modo leggero, continuando a baciarlo, finchè non sente di avergli provocato una leggera pelle d'oca.
-         oh beh, se fai così rabbrividisco per forza!
Sussurra lui mantenendo le sue labbra in contatto con quelle di lei, per riprendere a baciarla subito dopo aver parlato; Miriam lo stringe sempre di più a sè, trasportata da quelle dolci sensazioni, finchè non si blocca improvvisamente:
-         ma oggi ci separeremo!
-         eh? - Georg è ancora preso dal trasporto del momento, ma subito la frase pronunciata da Miriam gli risuona chiara nelle orecchie - oh... già, be sì, cioè...
La guarda negli occhi, e riesce a leggere un velo di tristessa, sente anche  un nodo all'interno del suo stomaco.  

-         Voglio anch'io stare ancora tanto con te, per parlarti, e baciarti certo, ma soprattutto perchè ti conosco da così poco tempo, che non vorrei interrompere tutto già da adesso, con l'incubo che tutto possa svanire - dice Georg improvvisamente, rispondendo ad un'immaginaria affermazione fatta da Miriam, che in realtà dentro si sè pensava le stesse cose. Questo suo capirla, e comprenderla profondamente senza bisogno di parole in quel momento la emozionano immensamente.
E ormai lei credeva nella loro storia, credeva alle sue parole, credeva nel suo amore, e voleva stare con lui, ma al posto delle parole, un enorme sorriso si stampa sulla sua bocca nonostante una lacrima le scivola contemporaneamente su una guancia.
 
-         Ti prego non rendere le cose più difficili di quanto non siano - subblica Georg asciugandola subito - sono meno di due settimane, solo pochi giorni e ci rivedremo di nuovo. - le dice appoggiando la fronte contro la sua - sò che non svanirà niente, perchè questo non è solo un sogno. 
Cerca di tranquillizzarla e di tranquillizzare sè stesso, ed in fondo lui credeva davvero in quelle sue stesse parole.
-         promettimelo - dice Miriam strozzata, prendendo una mano di Georg e premendosela contro il petto. Lui può sentire i battiti del suo cuore.
-         E tu promettilo a me! - ribatte lui, alzandole il viso, poggiandole un indice sotto il mento.
-         è tutto nelle tue mani Georg, se alla fine del tour mi cercherai ancora, sarà l'inizio di una vita da sogno. - dice in tono grave, sorprendendo se stessa per come la più totale fiducia e il più totale sconforto si alternino con facilità nel suo cuore e nella sua mente.
Fortunatamente Georg ha ormai compreso questo suo aspetto, altrimenti la situazione sarebbe stata molto più complessa. Forse è proprio questo che distingue due anime gemelle da tutte le altre: il loro comprendersi fin da subito, in modo completo, senza bisogno di molte spiegazioni e tempo.
-         Perchè, tu non hai intenzione di sentirmi "durante" questi giorni che ci terranno separati?
 Le prende la mano e la stringe, continuando a parlare:
-         ormai è tutto nelle mani di entrambi, da quello che fai tu dipende il mio sogno, da quello che faccio io, il tuo, a quanto pare, e non si può mettere in stand-by per 10 giorni, fino alla fine del tour, le cose continueranno. Dal preciso istante in cui salirò sul mio aereo, e tu sul tuo, inizierai  a mancarmi, e inizierò a desiderare di vederti di nuovo!





I due ragazzi devono separarsi prima di partire per l'aeroporto, per non farsi vedere assieme in un luogo tanto affollato, dove, come al solito, le fan stavano accalcate. Anche l'uscita dall'albergo ha luogo in momenti diversi.
I due nuovi immanorati si scambiano le loro profonde e tenere promesse e raccomandazioni nell'intimità della loro stanza.

-         vedrai che nn ti pentirai di questa scelta..
-         ohh ma io lo so, spero non te ne penta tu..
-         mai stato piu convinto in vita mia.. sappi che non è mai successo, non l’ ho mai fatto per nessuno.
-         siamo pari, io non ho mai amato nessuno più di te.
Georg sorride e poi un bacio li unisce in un caloroso e romantico momento di affetto isolati dal mondo e da tutti, il loro sguardo si accende, la loro mente si è concentrata su loro stessi,sono loro due, sono insieme, si amano, si guardano, si riconoscono infondo agli occhi lo stesso sentimento, che brucia entrambi, e a malapena  tenuto sotto contro

Georg la stringe ancora un po’ a sé, le stringe i fianchi, e risale con le mani tutta la schiena, lei inizia fargli solletico passando un dito dietro l’orecchio, poi sul suo collo, al centro, e gli poggia piccoli bacetti sulla gola. Georg trattiene la voglia di passarle in rassegna anche sotto la maglietta, e con un tremore continua a parlare.
-         voglio che tu sia felice con me..
-         non può essere altrimenti, con te!
-         E voglio che il momento in cui ci ritroveremo venga presto! Per poter passare ancora del tempo con te.
-         E anche per questo, il tempo ci sarà!
-         certo... solo perché anche se domani non saremo insieme, noi staremo insieme!!
Georg sorride, il solito sopracciglio alzato che gli dà quell’ aria da monellaccio furbetto che Miriam tanto adora...
D’ altronde cosa non adora in lui?
Georg le da un ultimo bacio (per ora) profondo, sincero, appassionato, Mimi gli accarezza i capelli, e guancia a guancia gli sussurra all’ orecchio:

-         Ich bin da, wenn du willst, ganz egal wo du bist!
 

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