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di _chiaaa_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


La campanella, quel suono stridulo che adoravo soltanto quando annunciava l’uscita, mi rimbombava nelle orecchie mentre camminavo velocemente verso l’aula di biologia.
Ero già al penultimo anno del liceo, avevo ormai capito che la scuola mi sarebbe servita in futuro, anzi, il futuro era basato su quella, ma comunque la odiavo, come del resto tutti gli studenti.
Vidii il professor Britch che aspettava impaziente che tutti gli alunni entrassero, mi maledii mentalmente, odiavo quando lo faceva, quando lo sfioravo per andare oltre la porta della stanza cercava sempre un mio difetto per poi deriderlo davanti alla classe, eravamo come cane e gatto.  Per fortuna queste due ore e sarei potuta scappare a casa.
 
‘’Buongiorno Prof.’’ Finsi un sorriso mentre lo oltrepassavo all’interno dell’ aula.
 
‘’Professore, prego.’’
 
Gli avrei staccato la testa a morsi, ma le vacanze erano abbastanza vicine e tentai di contenermi.
Presi il mio solito posto e notai che Zayn non era ancora arrivato.
 
‘’Ha salato.’’ Mi sussurrò la mia amica Emily allungandosi all’ indietro dal banco davanti a me.
 
‘’Idiota.’’ Sbuffai.
 
Zayn era il mio migliore amico dalle medie e anche se li volevo un infinità di bene, sarei stata capace di ucciderlo, non era la prima volta che lasciava il banco accanto a me vuoto e così di conseguenza il prof. mi spostava nel banchino accanto alla cattedra.
Quando mi stavo per alzare per incamminarmi alla cattedra con tutti i miei libri la porta si aprii.
 
‘’Salve Professore, sono Harry Styles.’’
 
Quella voce, così.. calda e perfetta. I miei occhi si posarono su di lui. Alto, riccio mi dava le spalle.
 
‘’Bene, c’è un posto libero in fondo.’’
 
Il professore indicò il banco vuoto accanto a me.
 
‘’Lui è Harry Styles. Ha cambiato scuola, diamoli il benvenuto.’’
 
Il ragazzo riccio si incamminò verso di me e si sedette.  Non potetti fare a meno di notare i suoi attraenti occhi verdi e l’ autostima dei miei occhi marroni cacca si sotterrò.
 
‘’Isabella, ma mi chiamano, Bella, piacere.’’ Azzardai un sorriso.
 
‘’Harry.’’ Ai lati della bocca spuntarono due bellissime fossette.
 
Per tutte le due ore rimanemmo in silenzio, senza nemmeno dirci una parola, in alcuni momenti potevo sentire i suoi occhi fissarmi, mi sentivo a disagio, ma certe volte pure io mi azzardavo a guardare i suoi lineamenti perfetti.
 
 
Finalmente finirono le due ore di biologia e tutti, compresa me, si avviarono all’ uscita. Solo quando varcai la soglia vidi Harry fermarsi a parlare con il professore e decisi di aspettarlo per avvisarlo che ci sarebbe stata una festa la sera, avrebbe potuto fare nuove amicizie.
Passarono pochi minuti che sembrarono ore, ma alla fine vidi il riccio oltrepassare la porta della classe. Scossi un po’ la testa, come per risvegliarmi dai miei pensieri.
 
‘’Hey.’’ Dissi tutto d’un fiato.
 
‘’Hey.’’ Rispose con un sorriso.
 
Mi sistemai una ciocca di capelli dietro l’orecchio e continuai.
 
‘’Mi chiedevo, se stasera non hai niente da fare, se venivi a una festa, ci sarà musica e alcool, cose che a voi ragazzi piacciono, e ci sarà molta gente, potresti fare amicizia.’’ Sentii le mie guance in una botta di calore, bestemmiando mentalmente pensai come fossi stata stupida, sembrava tanto un appuntamento.
 
‘’Ci penserò, grazie.’’
 
Li porsi l’indirizzo della casa di Zayn, dove si sarebbe svolta la festa. Stavo per salutarlo quando un clacson mi perforò il timpano.
 
‘’Siamo in ritardo, sali.’’ Una voce dura echeggiò nel giardino.
 
‘’Vado, ci vediamo lì semmai.’’
 
Alzai la mano per salutarlo e lo vidi salire nella macchina nera e sfrecciare nella strada. Mi girai per raggiungere il motorino, i miei mi avrebbero ucciso, stavo ritardando.
 
 
 
Aprii la porta di casa, sentii il profumo di pollo appena cotto e mi diressi in cucina a passo svelto.
 
‘’E’ tardi.’’ Si limitò a dire mia madre.
 
‘’Lo so, mamma, lo so.’’ Risposi con una smorfia.
 
‘’Tuo padre resta a mangiare a lavoro, dopo pranzo vado a prendere tuo fratello a scuola. Te che hai da fare?’’
 
Mi sedetti a tavola.
 
‘’Probabilmente mi vedo con Emily, dobbiamo andare a compare qualcosa per stasera.’’
 
‘’Oh già, la festa. Ma poi che fai? Ritorni a dormire a casa o da Emily?’’ La sua espressione era un po’ contraddittoria, sapevo che odiava il fatto che ora ero diciottenne e potevo stare fuori quanto volevo.
 
‘’Vedi, non so che ora farò.’’ Mi interruppi aspettando una sua critica che però non uscì dalla sua bocca. ‘’E, chiederò ad Emily se le va di venire a dormire da noi.’’ Lasciai fuoriuscire un sospiro dalle mie labbra.
 
‘’Che ora farete?’’
 
Lo sapevo, me l’aspettavo una domanda del genere.
 
‘’Te la faccio sapere oggi.’’ Intrecciai le dita al tovagliolo. ‘’Ora però fame.’’ Dissi con un lamento.





Questa è la mia prima fanfiction che scrivo. 
Lasciate una recensione,grazie(:

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


‘’Possibile che non abbia nemmeno un vesitito?’’
 
‘’Eiei,adesso calmati,quello li blu?’’
 
Le indicai un abito un po’ corto.
 
‘’Ma stai scherzando? Mio padre non mi farà mai uscire così!’’
 
‘’Dai Emily,non abbiamo tutta la sera e..’’
 
Il cellulare iniziò a squillare.
 
‘’Aspetta,è Zayn.’’
 
«Hey, tutto bene? »
 
«Ciao,si si. Comunque ho poco credito,quindi, vieni un po’ prima da me,tipo alle 6? »
 
«Okey,però Emily viene all’ora che avevamo stabilito, suo padre le vuole parlare. »
 
«Certo. Potresti prendere venti birre? »
 
«Mi prenderanno per pazza,ma okey,a dopo»
 
Riattaccai velocemente, erano già le cinque e un quarto, avevo una voglia di andare da Zayn che avrei preferito sotterrarmi, ma con le poche energie che mi restavano mi alzai dalla mia comoda posizione nel letto.
 
‘’Hai intenzione di abbandonarmi nella scelta del vestito?’’  Gli occhi di Emily erano due fessure.
 
‘’Scusami devo andare davvero,Zayn mi aspetta alle sei.’’
 
‘’Sei un mostro,vai vai, prima che ti mangi.’’
 
Le diedi un lieve bacino sulla guancia prima di correre giù per le scale e salutare frettolosamente la mamma di Emily e andare al supermercato.
 
 
 
Nel negozio non riuscivo a muovermi, non me lo ricordavo così pieno,mi mossi lentamente verso il bancone degli alcolici e mi fornii di ciò di cui avevo bisogno.
Rischiando di inciampare due o tre volte riuscii a raggiungere la cassa e a pagare.
Raggiunsi la casa di Zayn in anticipo.
 
‘’Da quando sei così puntuale?’’  Gli scappò una risatina che tentò di nascondere.
 
‘’Ma che simpatico, mi fai entrare o no?’’ Non riuscì a non farmi scappare una risatina isterica.
 
Si voltò di lato per farmi passare, mi lanciò uno sguardo malizioso, non riuscii a interpretarlo ma gli diedi un colpetto sulla spalla per scaricare la piccola tensione che si era creata, anche se Zayn sembrò deluso.
 
‘’Tutto bene?’’ Domandai un po’ incerta.
 
I nostri occhi si incrociarono per un millesimo secondo. Aprì la bocca ma poi la richiuse.
 
‘’Oi,ci sei o ci fai?’’
 
‘’Oh,scusa,le birre?’’
 
Aspettai un momento , speravo di non mostrarmi sconcertata come lo ero dentro. Li porsi le birre.
 
‘’Ho portato il cambio,vado in bagno.’’
 
Mi lasciai la porta alle spalle e iniziai a tirare fuori dalla borsa i pantaloncini.
Ma che avevo fatto? L’atteggiamento di Zayn non era normale.
 
 
 
‘’Eccomi.’’ Arrivai nella sala da pranzo dove il ragazzo mi attendeva.
 
‘’Allora,la camera dei miei deve essere chiusa, dovrò metterci dei mobili per coprirla.’’
 
‘’Okey ci penso io.’’ Mi rimboccai le maniche pronta per eseguire gli ordine che mi sarebbero stati dati, ma Zayn fece una risatina.
 
‘’Credi di essere capace di spostare dei mobili?’’ Mi chiese con tono autoritario.
 
‘’Dubiti? E dai,fammi provare.’’
 
Dopo vari tentativi di spostare una cassapanca decisi di lasciar fare a Zayn, così misi ad occuparmi delle bibite e del cibo.
 
 
 
Sobbalzai quando sentii il cellulare vibrarmi nella tasca eimprecai mentalmente prima di rispondere.
 
«Hey mamma.
 
«Tesoro, torni a casa a dormire allora? »

«Credo resterò con Emily e degli altri a dormire a casa di Zayn.. »
 
Arrossii capendo il silenzio che si era creato.
 
«Cioè,non quello che tu.. stai pensando, si farà molto tardi e poi si da’ una mano a Zayn a sistemare. »
 
«Mh,buon festeggiamento. »
 
Riattaccai lasciando fuoriuscire un sospiro dalle mie labbra,rimasi sorpresa che avesse detto per una volta si,ma non me ne feci troppi pensieri e tornai a lavorare.
 
 
 
Finalmente avevamo finito, Zayn avevo fatto un’ottimo lavoro con le casse per la musica,naturalmente niente lenti,tutto rock o rap.
Mi tirai sul divano a peso morto, mi girava la testa.
‘’Vuoi? Aiuta.’’ Zayn mi porse una sigaretta nell’ attesa.
 
‘’Non fumo, lo sai bene.’’ Dissi fredda. Odiavo fumare e per di più odiavo il fatto che lui fumasse.
 
‘’C’è sempre una prima volta.’’ Accese la sigaretta che prima era indirizzata a me e se pose sulla bocca.
 
Non risposi neanche e tirai la testa all’indietro sullo schienale del divano. Ero quasi caduta nel mondo dei sogni quando una porta si spalanco. Vidi una ragazza dai capelli rossi che ci corse in contro.
 
‘’Emily.’’ Quasi gridai.
 
Ero sollevata, tra me e Zayn non c’èra mai stata tutta quella tensione.
 
‘’Hey gente, lo so, sono in ritardo ma mio padre mi ha trattenuta.’’ Mi fece cenno della serie _te lo dico dopo_ e le lanciai un’occhiata di approvazione.
 
‘’Carino il vestito.’’ Approvò Zayn ‘’Almeno non ti sei messa dei normali calzoncini e una cannottiera come la tua amica qui presente.’’ Mi tirò un’occhiata di scherzo e io ricambiai con la linguaccia.
 
 
 
Mancava poco all’inizio della festa e sentivo la mia testa scoppiare, ero intenzionata pure a fumare per farla smettere. 
 
‘’Zayn ce l’hai una tachipirina?’’
 
‘’Ho le sigarette.’’ Fece un sorrisetto di tentazione.
 
Feci una smorfia e andai in cucina a cercarmela da sola. Frugai da tutte le parti ma niente.
Ritornai nella sala da pranzo dove Emily stava guardando il telegiornale ala tv.
 
‘’Vado in farmacia, mi ci vuole qualcosa per calmare la testa, ritorno tra poco.’’
 
‘’Okey.’’
 
‘’Lo dici tu a Zayn?’’
 
‘’Si, tanto ora è andato nel retro, sta arrivando gente.’’
 
Uscii di casa e presi un bel respiro di aria fresca per poi incamminarmi verso il negozio più vicino.
La fila alla cassa sembrava eterna. Mi sedetti nelle poltroncine di aspetto e guardai fuori dalla finestra. Aveva iniziato a piovere, ed era quasi estate, e non avevo un ombrello, la mia solita fortuna via.
Fissavo il vuoto al di là del vetro, ma qualcosa, o meglio qualcuno, mi risvegliò.
Dove avevo visto quei ricci? Styles!
Lasciai il medicinale sul divanetto e mi precipitai all’uscita.
 
‘’Harry.’’Urlai non curante della pioggia che cadeva.
 
‘’Hey,ciao Bella.’’ Sembrava sorpreso di vedermi.
 
Ci spostammo sotto una tegola per cercare di non bagnarci più di quando lo fossimo già.
Le mie mani si fecero spazio nelle tasche dei pantaloncini che indossavo,ormai avevo la felpa bagnata, ma almeno l’acqua aveva risparmiato la cannottiera che avevo sotto.
‘’Che facevi?’’ Chiese il ragazzo dopo un breve silenzio.
 
‘’Ritornavo alla festa, ero andata un’ attimo in farmacia per il mal di testa.’’
 
Una risatina un po’ soffocata fuoriuscì dalla sua bocca.
 
‘’Che c’è? A te non è mai venuto il mal di testa?’’ Chiesi sorpresa.
 
‘’Come farai con la musica che ci sarà alla festa?’’ Delle adorabili fossette apparvero ai lati della sua bocca.
 
Rimasi un po’ in piedi, come se avessi un visto un fantasma, però uno attraente.

‘’Già! La festa,mi crederanno morta,tu vieni?’’
 
Lo vidi un po’ in ansia, si guardò intorno con aria preoccupata.
 
‘’Prima devo fare una telefonata.’’ Prese il cellulare e si allontanò di pochi passi.
 
Purtroppo la mia curiosità mi spinse a sentire ‘è meglio così.’ Dopo di che riattaccò e mi venne in contro.
 
‘’Andiamo?’’ Mi chiese sorridendo.
 
‘’Vai.’’ Annuii.
 
 
Aprii al porta e un’ ondata di caldo mi trafisse il petto.
La musica mi rimbombava nella testa.
 
‘’Quello là è il tuo amico Zayn?’’ Mi chiese Harry indicando un ragazzo.
 
‘’Si,andiamo da lui? Te lo presento.’’ Proposi.
 
‘’Okey.’’
 
HARRY ‘S POV:
 
‘’Okey.’’ Risposi.
 
Ci saranno state una cinquantina di persone ed ero sorpreso da quanto grande fosse la casa.
Vidi Bella mentre cercava di spingere i ragazzi che ballavano ma con scarsi risultati.
 
‘’Dammi la mano.’’ Tesi la mano verso di lei.
 
La vidi incerta,quasi impaurita,ma quando le sorrisi me la afferrò.
Cercai di aprire un varco tra la gente che si scatenava e tentai di non agitarmi per come mi rispondevano a quelli che spingevo via.
Finalmente arrivammo davanti all’amico di Bella.
 
‘’Hey Zayn, lui è Harry.’’ Gli picchiettò la spalla per farlo girare.
 
‘’Ciao,piacere.’’ Disse il ragazzo moro.
 
‘’Hey.’’ Mi limitai a dire.
‘’Vado a prendere qualcosa da bere,voi volete qualcosa?’’
 
Tutti e due scuotemmo la testa.
Mentre Bella se ne andava notai che Zayn la stava seguendo con lo sguardo.
 
‘’Meglio che l’accompagni,ci sono tanti ragazzi in giro.’’
 
‘’Sono tutti nostri amici, tranquillo.’’
 
La scusa per parlare privatamente con lei era fallita, magnifico.






spazio autrice:
scusate il ritardo, efp mi andava male in questi giorni.
recensite per farmi sapere come me la sto cavando(:

 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


HARRY’S POV:
 
Tra me e Zayn ci fu un lungo silenzio.
Tirai un sospiro di sollievo quando intravidi tornare Bella con una bottiglia di birra.
 
‘’Eccoti.’’ Enfatizzò Zayn.
 
‘’Mi sono persa qualcosa?’’ Iniziò a dondolarsi sui talloni un po’ in imbarazzo dalla mancanza di conversazione.
 
‘’No.’’ Rispose sempre Zayn.
 
‘’Ti cercava Emily, è in bagno, ha detto che era urgente.’’ Bella si avvicinò a lui. ‘’Scusa un secondo Harry.’’
 
Portò Zayn a pochi passi da me e si mise in punto di piedi per accennarli qualcosa all’orecchio, dopo di che il ragazzo sparì tra la folla.
 
‘’Scusami. ‘’ Disse Bella in imbarazzo che intanto si era riavvicinata a me. Prese un sorso di birra dalla bottiglia e si passò la lingua sulle labbra.
 
‘’Tranquilla.’’ Le sorrisi.
 
Mi guardai intorno, in minor parte c’èrano dei ragazzi ormai stanchi che fumavano o bevevano. La musica si era abbassata. Di solito alle feste o mi ubriacavo, o uscivo con dei lividi a causa di una rissa, o con una.. puttana.
 
‘’Hey, ci sei?’’ Mi chiese bella sventolandomi la mano davanti alla faccia.
 
‘’Oh, si scusa.’’ Non avevo voglia di restare lì dentro, o mi sarei imbattuto nelle mie abitudine. ‘’Che ne dici se usciamo?’’ Azzardai.
 
‘’Non ti piace ballare?’’ Mi chiese chinando leggermente la testa e aggrottando le sopracciglia.
 
‘’Si, ma non in questo momento. Perché, te hai voglia?’’
 
‘’Assolutamente no, già quando cammino inciampo, figuriamoci se ballo.’’ Bevve un’ altro po’ di birra e si ricompose.
 
Mi misi a ridere e le feci cenno di uscire.
 
BELLA’S POV:
 
Quando mi fece cenno di uscire lo seguii a ruota.
Sussultai quando l’aria fresca di mezzanotte mi picchiettò sul viso, aveva finito di piovere, o almeno cadevano poche e leggere gocce.
Harry si sedette su una panchina e io feci lo stesso, lasciai cadere la birra ai miei piedi.
 
‘’Come mai hai cambiato la scuola al penultimo anno?’’ Chiesi senza pensare nemmeno.
 
Il suo breve silenzio mi fece capire di aver azzeccato il punto sbagliato. Stavo pensando a come rimediare quando la sua voce spezzò il silenzio.
 
‘’Frequentavo lo stesso liceo anche prima.. in un’altra città’’ Abbassò lo sguardo per un minuto ma poi lo rialzò, però questa volta su di me, sentii le mie guance accaldarsi. ‘’Sono stato cacciato.’’ Pronunciò quella frase lentamente ma quasi sussurrandola. Cercai il suo sguardo per chiedere conferma di quello che aveva detto e subito dopo presi la mia birra per prenderne un sorso.
 
‘’Ah.’’ E’ quello che riuscii a dire.
 
Ci fu un lungo silenzio, ma io ero troppo occupata a pensare alle peggio cose che avrebbe potuto fare per farsi cacciare per spezzarlo.
 
‘’Chi è Emily?’’
 
Rimasi sorpresa da quella domanda così fuori luogo.
 
‘’Una amica mia e di Zayn.’’ Risposi infine.
 
‘’Che ha fatto? Prima,intendo.’’
 
Ma come si poteva essere così sfacciati. Io gli avevo chiesto come mai era stato espulso dalla scuola?
 
‘’Bhe, non stava molto bene le serviva il telefono e io non ho credito, quindi Zayn le dava il telefono di casa per avvisare i genitori di lei che sarebbe ritornata prima.’’
 
‘’Capito.’’
 
Ci fu un silenzio di qualche minuto che a me apparve di interminabili ore. Harry aveva posato le mani sulle ginocchia e fissava il nulla. Io guardavo in basso,solo quello.
 
‘’So che vuoi sapere come mai sono stato espulso.’’
 
Rimasi frastornata. Stavo pensando così tanto che non afferrai le sue parole.
 
‘’Cosa?’’ Balbettai.
 
‘’So che vuoi sapere come mai sono stato cacciato dalla scuola.’’ Fece una breve pausa ‘’Ma non sono nel dovere di dirtelo.’’ Si alzò in piedi e mise le mani in tasca.
 
‘’Ma certo,io..’’
 
‘’Ritorniamo dentro?’’ Mi interruppe.
 
Mi ricomposi alzandomi.
 
‘’Io’’ Ero rimasta abbastanza sconcertata, avevo mille pensieri nella mente. ‘’No grazie, sto bene qui.’’ Risposi rimettendomi di nuovo a sedere.
 
‘’Bene, rientro a prendere la giacca.’’ Si incamminò verso la porta di ingresso.
 
Lo vidi oltrepassare la porta e chiudersela dietro di se.
 
‘’Ma quali problemi hai?’’ Quasi lo urlai.
 
Mi tappai la bocca e sbarrai gli occhi. Okey,mi era scappato. Sperai con tutta me stessa che non mi avesse sentito e bevvi quelle poche gocce di birra che erano rimaste.
 Mi alzai per buttare la bottiglia nel cestino più vicino, ritornando alla panchina vidi una macchina nera accostarsi al marciapiede di fronte.
Dall’auto sbucarono due ragazzi,avranno avuto la mia età. Tutti e due avevano il capelli marroni,uno più chiari dell’altro.  Si avvicinarono a me,sussultai facendo qualche passo indietro.
 
‘’Tu hai visto un ragazzo riccio moro,altro e con gli occhi verdi?’’ Chiese uno dei ragazzi inchiodandomi con lo sguardo.
 
Ma chi cavolo erano.
 
‘’Si chiama Harry Styles?’’ Azzardai balbettando.
 
I due ragazzi si scambiarono un occhiata e il più alto proseguì.

‘’Si,dov’è?’’
 
‘’Perché l’ho cercate?’’ Domandai cercando di nascondere la paura.
 
‘’Sono affari nostri, dov’è?’’ Uno dei due si avvicinò pericolosamente.
 
Restai muta come un pesce, incapace di parlare. Cercai di fare un passo indietro, avevo due piani,il primo era sputarli in faccia e poi scappare, il secondo continuare con la stessa domanda,ma in ogni caso mi sarei beccata qualcosa. Il ragazzo aprì la bocca per parlare ma fu interrotto.
 
‘’Josh togliti da lei.’’ Una voce roca urlò attirando l’attenzione di qualche passante.
 
Harry si precipitò su di me.
 
‘’Ti ho chiamato mille volte, non ti rendi conto della situazione e..’’ Il ragazzo che quindi il nome era Josh mi guardò per poi posare lo sguardo su Harry. ‘’Dobbiamo andare.’’
 
‘’Bella, tutto bene? Lo devi scusare è un po’ nervoso e..’’ Harry sembrava impaurito.
 
‘’Va tutto bene.’’ Fu ciò che ruscii a dire.
 
‘’Ci vediamo domani.’’ Intravidi che stava cercando il mio sguardo, ma non ci riuscii, troppi pensieri per la testa, mi stavano girando le immagini recenti davanti agli occhi.
 
Dopo poco lo vidi andar via con i due ragazzi e sparire nell’ auto.
Ero confusa,molto confusa.
 
‘’Cos’è successo Bella?’’ Sentii Zayn urlare.
 
‘’Cosa?’’ Non azzeccai la frase la primo impatto. ‘’Oh,si, niente niente, ho salutato Harry.’’ Risposi rinvenendomi, non occorreva che Zayn sapesse l’accaduto e iniziasse a urlare isterico come una donna col ciclo.
 
‘’Ma ho sentito..’’
 
‘’Ho sonno.’’ Lo interruppi. ‘’Voglio andare a casa.’’
 
‘’Ma non restavi qui?’’
 
‘’Non sto molto bene.’’ Mentii, anche se in una parte era vero.
 
‘’Lasciami almeno salutare tutti e fargli andare via, così posso accompagnarti.’’
 
‘’Prenderò un taxi, stai tranquillo.’’ Mi avvicinai a lui per darli un bacio sulla guancia. ‘’Grazie mille.’’
 
Andai fino al marcia piede e aspettai l’arrivo di un taxi.
Dopo circa quindici minuti arrivò e finalmente fui a casa. Aprii la porta con cautela e vidii mio padre ancora sveglio.
 
‘’Tesoro,sono tornato ora dal lavoro,te che ci fai sveglia?’’ Aveva l’aria preoccupata, come al solito aveva dimenticato dove andavo.
 
‘’Sono tornata dalla festa di Zayn.’’ Lo tranquillizzai. ‘’Se mamma è ancora sveglia le puoi dire che non sono rimasta a dormire là perché Emily se ne era andata e che le spiego meglio domani se vuole.’’
 
‘’Certo, ma ora vai a letto che è tardi.’’ Mi diede un bacio in fronte e si avviò in cucina.
 
Andai in bagno e mi lavai solo i denti, ero troppo stanca per struccarmi o per altro. Mi misi i miei soliti pantaloncini corti e canottiera che formavano il mio pigiama e mi misi sotto le coperte.
I pensieri ormai avevano invaso la mia mente e non mi facevano dormire, mi girai e rigirai nel letto con le immagini di quella sera che mi passavano davanti agli occhi come un film e alla fine mi ricordai la frase di Harry. ‘’Ci vediamo domani.’’
Ma un momento, domani non c’è scuola.




Spazio autrice:
questo l'ho fatto più lungo perchè mi era venuta la vena della scrittrice(?) okey no,
se avete qualcosa da dire recensite,grazie(:

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