A New Beginning

di lirin chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ordinaria Amministrazione ***
Capitolo 2: *** Incontro al Parco ***
Capitolo 3: *** Le Scommesse Hanno le Gambe Corte ***
Capitolo 4: *** Cena a Casa Uchiha ***
Capitolo 5: *** Festa di Compleanno [Prima Parte] ***
Capitolo 6: *** Extra - Felice Capodanno! ***
Capitolo 7: *** Festa di Compleanno [Seconda Parte] ***
Capitolo 8: *** Festa di Compleanno [Terza Parte] ***
Capitolo 9: *** Promessa ***
Capitolo 10: *** Voragine ***
Capitolo 11: *** Fiducia ***
Capitolo 12: *** Ritorno ***
Capitolo 13: *** Mancanza ***
Capitolo 14: *** Buio Luminoso, Luce Oscura ***
Capitolo 15: *** Dove Comincia La Maschera? ***
Capitolo 16: *** Sogno Lontano ***
Capitolo 17: *** Destino ***
Capitolo 18: *** Dichiarazione di Guerra! Il Sensei è Un Idiota! ***
Capitolo 19: *** Sospetti ***
Capitolo 20: *** Prima Missione ***
Capitolo 21: *** Conversazione ***
Capitolo 22: *** Vendetta ***
Capitolo 23: *** Persona Cara ***



Capitolo 1
*** Ordinaria Amministrazione ***



Capitolo Uno

Ordinaria amministrazione


"Kushinaaaa!!!"

La povera donna sospirò, rassegnata. Continuava a chiedersi come poteva essere il capovillaggio un uomo lamentoso come lui.

"Cosa c’è?" disse, poggiando il cesto di panni lavati che stava portando.

L’uomo dagli spettinati capelli biondi che le correva in contro era il suo amatissimo marito, nonché Yondaime Hokage di Konoha, Namikaze Minato.

Pubblicamente era un po’ distaccato e attento a dar sempre una buona impressione di se, soprattutto per il ruolo che portava. Ma dentro le mura familiari diventava un bambino delle elementare soprattutto se si trattava di...

"Naruto Chan è caduto!" disse tutto impaurito il biondo continuando ad agitare braccia a gambe "Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!"

La donna non sapeva più come fermarlo.

"Amore... Amore!... Minatoo!" Prese il marito per la maglia cominciando a strattonarlo "Ho capito non sono sorda! Quindi ri acquista le tue facoltà mentali!"

Minato la guardò con occhi sbrilluccicosi.

"Perde sangue dal nasino!" piagnucolò.

Kushina sospirò, lasciandolo andare.

"Ci penso io" disse avviandosi dentro casa cercando il bambino.

"stai attenta! È un bambino delicato!" lo sentì dire, implorante.

E dire che in battaglia era spietato.

Cercò con lo sguardo in salotto dove trovò un piccolo bimbo di circa un anno che giocava con le costruzioni. Dal naso colava un piccola goccia di sangue, ma non era niente di grave.

La donna si avvicinò per poi accucciarsi vicino a lui.

"Nacchan ti sei fatto male?"

Il bambino la guardò per poi sorridergli ed allungare le manine verso di lei.

La donna sorrise per poi prenderlo in braccio.

"Naruto, cosa ci dobbiamo fare con un papà così isterico?"

Il bimbo la guardò mentre lei rideva.


Questa era ordinaria amministrazione a casa Uzumaki.

E dire che tutto questo non poteva esserci. Se soltanto Minato non fosse riuscito a sconfiggere la Kyuubi un anno prima, chissà cosa sarebbe accaduto.

Kushina ci pensava spesso quando guardava Naruto. Ed ogni giorno ringraziava il cielo per non averle tolto tutto questo.



NdLirin: Una piccola fic che mi è venuta in mente mentre parlavo con una mia amica, Sakura Chan! ^_^ Cosa sarebbe successo se Minato non fosse morto e Itachi non avesse sterminato il suo Clan? ^_^ Sottolineo il fatto che i veri caratteri di Minato e Kushina non li conosco, ma mi piace immaginarmeli così! ^_^ Nel prossimo capitolo, che penso arriverà molto presto, l’incontro tra Naruto e Sasuke! ^_^

Ditemi che ne pensate di questo mio piccolo sclero! XD

p.s. Il titolo fa pena, ma non avevo idea di cosa metterci, compatitemi ^^’




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Capitolo 2
*** Incontro al Parco ***



Capitolo Secondo

Incontro al Parco


"Uchiha! Quanto tempo!" Esclamò Minato dando una pacca sulla schiena all’uomo che aveva davanti.

A questo gli si smorzò il fiato, ma tentò di non darlo a vedere. Aveva i capelli neri e uno sguardo severo. Fugaku Uchiha, il patriarca del Clan più stimato di Konoha.

"Hokage Sama, non dovrebbe essere nel suo ufficio... a lavorare?"

Il biondo continuò a mantenere quel sorriso largo e non gli rispose, continuando a fissarlo.[Praticamente una scena da puntolini di sospensione . . . XD]

L’Uchiha sbuffò. "Lasciamo perdere, lavativo di un’Hokage" Borbottò, cercando di non farsi sentire dall’altro.

Minato lo guardò, imbarazzato, ma si riprese subito guardandolo severo.

"E lei, Uchiha? Non dovrebbe essere a lavoro? Eh, non è bello marinare il lavoro" disse, con un faccia e un tono da saputello.

A quelle parole, Fugaku si indignò, scordandosi completamente di avere davanti il capovillaggio.

"Ma senti da chi mi devo far fare la predica! Lavativo! Oggi è il mio giorno libero!" Esclamò irritato.

Minato lo guardò, stupito.

"Davvero?" Chiese, con tanti punti interrogativi che gli giravano intorno.

La pazienza dell’Uchiha si esaurì.

"Me lo hai dato tu questo giorno! Usuratonkachi!"

Il pugno sulla nuca del giovane Hokage arrivò impetuoso e lo fece lamentare di dolore.

"Ahi! Fugaku! Sei cattivo!"

"E se continui a fare quella faccia da idiota, divento anche peggio!"

Il biondo ridacchiò, massaggiandosi la testa.

"Scusa, ma sei talmente buffo quando cerchi di trattarmi come un tuo superiore, mi viene naturale di stuzzicarti!"

Fugaku tentò di mantenere il controllo, sviando il discorso.

"Cosa ci fai qui? Sei scappato da un’altra riunione del consiglio?" Chiese, scocciato. E pensare che aveva anche sostenuto la sua nomina ad Hokage.

Minato sorrise, radioso.

"Ho portato Nacchan a fare due passi! Devi vederlo! È così carino!" Disse, con occhi sbrilluccicosi.

L’Uchiha lo guardò, sorpreso.

"Ti sei finalmente deciso a farlo uscire di casa?"

L’altro annuì.

"Kushina Chan mi ci ha costretto. ‘Smettila di essere così iper protettivo! È un anno che lo tieni chiuso in casa! Nessuno lo ha ancora visto!’ e bla bla bla altre cose che non mi ricordo" Disse l’Hokage, scocciato. "Ma infondo sono contento di averlo fatto uscire"

"...E adesso dov’è?" Chiese il moro guardandosi intorno.

"Chi?" Chiese perplesso l’altro.

"Tuo figlio, usuratonkachi. Dov’è? Non doveva essere con te?"

Minato continuò a guardarlo per mezzo minuto per poi cominciare ad urlare.

"Rapimento! Nacchan! Dove sei?!"

Cominciò a correre per tutto il parco cercando disperato il figlioletto mentre Fugaku lo guardava, sospirando. Era proprio un’idiota.

Dette uno sguardo a dove aveva lasciato il suo di figlio, nella vasca della sabbia e si stupì di vederlo insieme ad un altro bambino. Questo era biondo, con gli occhi azzurri e lo stava aiutando a costruire un castello di sabbia, ridendo. Era strano perché suo figlio non era molto propenso a giocare con gli altri bambini.

Guardando il piccolo biondo gli venne un dubbio.

Agguantò Minato per la tunica da Hokage e tentò di calmarlo.

"Usuratonkachi!" Gli urlò nell’orecchio.

"Che vuoi, Uchiha?! Mio figlio è sparito! Devo cercarlo!" Esclamò Minato, irritato.

"Usuratonkachi! Tuo figlio è là!"

E lo voltò verso la buca della sabbia.

Minato ci guardò, rendendosi conto che era vero.

"Ah..." Ridacchiò. "Non lo avevo visto"

Fugaku scosse la testa, disperato. Non sarebbe mai cambiato.

I due padri si avvicinarono ai bambini.

"Nacchan! Mi hai fatto prendere un bello spavento!" Disse il biondo sedendosi vicino al piccolo e accarezzandogli la testa. "Non farmi mai più prendere certi colpi!"

Naruto lo guardò perplesso, non capendo che cosa voleva.

"Quindi è questo il bambino che tutti vogliono vedere da un anno?"

Il piccolo alzò i suoi grandi occhi azzurri verso l’alto, incontrando gli occhi neri di un uomo dalla faccia severa.

"Ha già provato a camminare o parlare?" Chiese l’uomo a suo padre.

"Fugaku! Ha appena un anno!" Esclamò questo, scioccato.

L’Uchiha fece un sorriso trionfante,

"Il mio Sasuke" Indicò il bambino moro ai suoi piedi. "Ieri ha provato a fare i suoi primi passi"

Minato, punto sul vivo, si alzò di scatto.

"Il mio Naruto ci riuscirò prima del tuo! E parlerà anche prima del tuo!"

I due si guardarono lanciandosi saette dagli occhi.

Mentre i due adulti litigavano, Naruto si era avvicinato sorridente a Sasuke prendendolo per la manina ed accucciandosi vicino a lui, addormentandosi.

Sasuke non poté far altro che imitarlo, tenendo strette le loro mani.


NdLirin: Ve lo avevo detto che avrei fatto presto! XD Comunque sono piacevolmente sorpresa! O_O Quanti commenti! Non ci posso credere! Ben 7! E dire che l’altro capitolo lo avevo scritto in 5 minuti! XD Ero anche decisa a cancellarla, questa fic! Bhe meno male che non l’ho fatto, no?

Ringrazio:

Babyangeldark: Bhe tu sei la prima che devo ringraziare dato che mi hai ispirato questa fic! ^^ Ho fatto presto, no?

Sakura03: No che non mi dispiace se la metti tra i preferiti! O_O Sono ancora scioccata perché qualcuno l’ha commentata! Figuriamoci se la mettono tra i preferiti! Spero ti piaccia questo capitolo! ^_^

MoonCristal: Grazie per i complimenti! ^///^ Anche a me piace tantissimo Minato! E anche Kushina! Speriamo che Kishimoto Sama faccia uno Special su di loro...

Shooting Star: Ti ho fregato l’idea ShooChan! XD Scusa!

Rangiku: Minato isterico fa troppo ridere! XD è troppo bello immaginarselo così! XD

Ron Von Bokky: Certo che non mi dispiace se la metti fra i preferiti! ^_^ Spero che continuerai a seguirla!

Magicadula: Devi vedere cosa ho in mente per il primo giorno di accademia di Nacchan! XD Tutto un programma!

Spero che questo capitolo riscuota altrettanto successo! Alla prossima! XD


P.s. Per chi volesse contattarmi (Gli amici sono sempre ben accetti): lirin_uchiha@hotmail.it


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Capitolo 3
*** Le Scommesse Hanno le Gambe Corte ***


Capitolo Terzo

Le Scommesse Hanno le Gambe Corte


"Dai Nacchan! Un ultimo sforzo!" Incitò Minato al piccolo bimbo che tentava di alzarsi in piedi. "Non possiamo farci battere dall’Uchiha! Sei figlio dell’Hokage! Ti ordino di alzarti in piedi, altrimenti niente cena!" Esclamò, severo.

Naruto lo guardò, ma poco dopo i suoi occhi s’inumidirono e subito dopo scoppiò in un pianto rumoroso.

"No! No, dai! Naruto, non piangere!"

Tentò di calmarlo prendendolo in braccio e cullandolo, ma il bimbo non aveva intenzione di smettere.

"Che succede?"

Kushina, attirata dal pianto, apparì dalla cucina avvicinandosi ai due.

Minato era nel panico. Se la moglie scopriva quello che aveva fatto, non era sicuro che sarebbe arrivato a vedere la luce del giorno.

"Emm.. Non lo so... Avrà fame!" Disse, nervoso.

La donna lo scrutò con lo sguardo mentre il biondo tentava di non cedere a quegli occhi indagatori.

Alla fine lei si arrese prendendo dalle braccia dell’Hokage, il piccolo.

"Su, su. Naru, cosa c’è? Hai fame?" Chiese la donna, dondolandolo, mentre tornava in cucina.

Minato poté tirare un sospiro di sollievo. Già lo aveva visto tentarci qualche giorno prima, se scopriva della scommessa con Fugaku era morto.

Avevano scommesso che, il padre del bambino che avesse imparato a camminare per ultimo, avrebbe dovuto cambiare i pannolini ai due bambini per una settimana. E lui non aveva intenzione di perdere! Era o no l’Hokage di Konoha?!

Solo che aveva una paura folle di venir scoperto dalla moglie.

Ma poteva stare tranquillo. Come poteva sua moglie venirlo a sapere? Era matematicamente impossibile!


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Kushina fece per prendere una bella mela rossa che l’attirava, ma venne bloccata da un’altra mano che vi si avvicinava.

Alzò gli occhi per chiedere scusa e riconobbe un viso familiare.

"Mikoto!" Esclamò, sorpresa.

La donna alzò lo sguardo e anche lei fu sorpresa di vederla. Le sorrise.

"Kushina, quanto tempo!" Disse l’altra, abbracciandola.

Mikoto aveva lunghi capelli neri e occhi dello stesso colore, dolci e gentile. Poteva sembrare strano, ma era la moglie di Fugaku Uchiha, famoso per il suo carattere scorbutico e da orso. Ma infondo formavano una bella coppia.

La mora guardò dietro la schiena di Kushina, notando una testolina bionda. Si sporse. Legato sulla schiena della donna c’era un bimbo biondo addormentato.

"No, dai! Tuo marito ti ha finalmente dato il permesso di farlo uscire!" Esclamò la donna.

L’altra sorrise.

"Già, ho dovuto faticare, ma alla fine ce l’ho fatta!"

"Allora finalmente possiamo farli conoscere!"

Si girò di spalle facendo ben vedere che sulla sua schiena era legato un bambino moro perfettamente sveglio.

"Oh, ciao Sasuke Kun!" Disse Kushina allungando la mano per toccare la guancia del bambino, ma questo si ritrasse.

"Scusalo, ma a lui non piace essere toccato... è più simile a suo padre di quanto credessi" Disse l’altra, sospirando.

"Invece Naruto Chan non so ancora a chi somiglia... è sempre solo, suo padre è troppo protettivo..."

La donna sembrava un po’ triste.

Mikoto la guardò, capendo il suo dolore. Anche lei era un po’ preoccupata per il suo piccolo Sasuke. Era davvero troppo simile a suo padre.

All’improvviso alla mora venne un’idea.

"Senti Kushina, che ne dici se tu e la tua famiglia non venite a cena da noi, domani sera? Almeno i nostri piccoli potranno conoscersi meglio no?" Propose, sorridendo.

La Uzumaki ci stette a pensare poco.

"Certo, se per voi non è di troppo disturbo"

"Altrimenti non te lo avrei chiesto!"

Le due donne si sorrisero.

"Comunque, Hokage Sama è così protettivo come sembra?" Chiese Mikoto, riprendendo a fare la spesa.

"Molto di più! Mai visto un uomo così attaccato al proprio figlio!" Esclamò Kushina finendo di prendere le mele.

"Invece Fugaku non lo capisco. Certe volte non lo guarda nemmeno, altre si mette pure ad incitarlo quando tenta di camminare. Non lo capirò mai..." Disse, guardando un’arancia e giudicandola con lo sguardo.

Kushina la guardò. Le era venuto un sospetto.

"Mikoto... Mica borbottava qualcosa sul battere mio marito, eccetera?"

La mora la guardò, sorpresa.

"Come fai a saperlo?"

Gli occhi di Kushina si assottigliarono.

"Perché Minato fa lo stesso, ma borbottando su tuo marito"

Le due donne ebbero la medesima intuizione.

"Quel maledetto!" Esclamarono insieme.

Mentre le due borbottavano di vendette e maledizioni verso i rispettivi mariti, il piccolo Sasuke si era sporto verso l’addormentato Naruto. Gli sfiorò la guancia con la manina.

Il biondino si svegliò, sbadigliando. Quando si rese conto di avere davanti il morettino, gli sorrise felice ed allungando anche lui la mano gliela strinse.

Sasuke non gli sorrise, ma nemmeno si ritrasse.


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Intanto i due mariti, incuranti di quello che li aspettava, progettavano ognuno per se, il modo di battere l’altro. Tutti e due ebbero un brivido lungo la schiena, ma non gli dettero peso dando la colpa al freddo.

Quanto si sbagliavano.

Avrebbero scoperto molto presto che le scommesse non vanno fatte sui propri figli. Una lezione che avrebbero imparato a caro prezzo.




NdLirin: O_O Questa è la mia faccia dopo aver visto i 12 commenti che ho ricevuto per lo scorso capitolo! Sono sorpresa al massimo! Ragazze! Vi piace davvero questa fic, eh? XD Dato che ho ricevuto tanti commenti, ho voluto premiarvi mettendo il capitolo che avrei dovuto mettere domani! ^_^ Spero vi sia piaciuto!

Ringrazio:

Ryanforever: è troppo bello immaginarselo così! XD Grazie per il commento!

Sasu Chan: Sasu! Scusa se ti ho fatto aspettare tanto, ma ecco a te il capitolo che tanto attendevi, spero che ti sia piaciuto il capitolo! ^_^

Lake: sono proprio idioti! XD Le loro mogli li uccideranno! XD E poi Naru e Sasu sono sempre dolci! **

Ron Von Bokky: non la cancellerò, ma tu dovrai continuare a sostenermi! ^_^

Shooting Star: questa volta ho fatto iper presto! XD Che mi dici di questo capitolo?

MoonCristal: infondo vuole solo il meglio per il suo bambino... anche se esagera un po’ ^^ Certo che puoi aggiungermi nei contatti!

CHIHIRO: loro sono la coppia d’oro! In competizione come i loro figli! XD

Lan: XD Tossicomane! Oddio che ridere! È vero! È proprio così! XD

Magicadula: Minato voleva solo proteggerlo... Anche se esagera... Ma Kushina è sempre pronta a calmarlo! XD

Nana89: Ho rimesso pure ‘Usuratonkachi’! Mi piace troppo e non potevo non metterlo! XD

Ila The Best: Ho fatto il prima possibile! ^_^ Spero ti sia piaciuto questo!

Krikka86: Sono sempre pucciolosi, loro! XD

Bhe io vi lascio al prossimo capitolo che credo arriverà domani... Spero di non perdere questa ispirazione che mi pervade! XD

Alla prossima! ^_^



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Capitolo 4
*** Cena a Casa Uchiha ***


Capitolo Quarto

Cena a Casa Uchiha


"Nooo!! Non ci voglio andare!"

"Andiamo! Minato! Non fare il bambino!"

Kushina era da mezz’ora davanti alla porta di camera sua e di suo marito, anche se in quel momento sembrava un’adolescente nel pieno della ribellione.

"Non ci vengo! In casa del nemico non ci andrò mai! Ti ho già chiesto scusa per la scommessa e pagato il massimo della pena! Non puoi costringermi anche a questo! Ho una dignità!"

Si sentì urlare dall’interno della camera.

Kushina sospirò. Per quella storia della scommessa, che gli aveva fatto confessare a suon di pannolini sporchi in faccia la sera prima, Minato aveva ricevuto come pena l’obbligo di andare a lavoro tutti i giorni – lavorando anche, già che c’era – per un mese e il divieto di portare Naruto al parco per altrettanto tempo. Come ciliegina sulla torta, la sera prima, e probabilmente per molte a venire, era andato in bianco e costretto a dormire sul divano.

"Non parlare di dignità, ricordati che hai scommesso su tuo figlio! Tu verrai a cena a casa Uchiha e chiederai scusa a Mikoto per aver scommesso su suo figlio! E adesso esci da quella camera!"

Per un po’ non si sentì niente da dentro la stanza, poi lentamente la porta si aprì. Minato comparì, vestito di tutto punto, ma con la faccia depressa.

"Sei crudele, KushiChan" Mormorò.

"La crudeltà è donna! E adesso andiamo!"

Fece passare avanti il marito, ancora depresso.


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"Kushina! Ben arrivati!"

Mikoto gli aprì la porta, sorridendo e baciando sulle guance l’amica, questa teneva in braccio il piccolo Naruto.

"Scusa il ritardo, ma mio marito ha fatto tardi" Mentì, guardando male di soppiatto Minato.

L’uomo si fece avanti, quasi come se andasse al patibolo.

"Mikoto San, mi scuso immensamente per il ritardo" Disse, mettendosi la maschera dell’Hokage serio.

La padrona di casa gli sorrise.

"Ma le pare, Hokage Sama! Infondo il suo lavoro sorregge il nostro villaggio"

Minato sentì un brivido lungo la schiena. Sapeva che la moglie lo stava scrutando con odio e con aspettativa.

Si schiarì la voce.

"Mi- Mikoto San... Ecco... Io le vorrei chiedere scusa anche per... L’altra faccenda..." Pigolò, ma la donna sembrò non sentirlo.

"Su su entrate! Mio marito e i miei figli sono in salotto. La cena sarà servita a breve!"

Li fece entrare, accompagnandoli per i lunghi corridoi.

"Vedi di non combinare guai" Bisbigliò Kushina al marito.

Il povero Minato si sentiva tanto depresso.

"Sono arrivati i nostri ospiti!" Annunciò Mikoto entrando nella stanza.

Nel salotto si trovavano Fugaku, seduto sulla poltrona stranamente nervoso, e i due figli. Sasuke era seduto per terra che giocava con l’orlo dei pantaloni del fratello maggiore, seduto indifferente vicino a lui, con la schiena poggiata al muro. [Itachi ç_ç Chi ha letto il capitolo 384 sa perché piango]

"Salve!" Salutò radiosa Kushina.

Subito Fugaku ed Itachi, che prese il piccolo Sasuke in braccio, si alzarono.

"Ben arrivati" Disse il padrone di casa facendo un piccolo inchino imitato dal figlio.

"Salve..." Borbottò Minato comparendo dietro alla moglie.

"Hokage Sama" Di nuovo i due d’inchinarono anche se Fugaku sembrava decisamente irritato.

Dentro di se, il biondo esultò.

"Io vi lascio qui un attimo, vado a preparare le ultime cose!" Annunciò Mikoto.

"Ti do una mano!" Si propose subito Kushina dando in braccio Naruto al marito e bisbigliandogli minacciosa "Ti tengo d’occhio..."

L’Hokage deglutì, sentendosi una spada di Damocle incombere su di lui.

Gli uomini furono lasciati soli.

Il silenzio calò su di loro. Un silenzio nervoso. Itachi, povero bambino di soli 9 anni, era nel mezzo di una contesa apocalittica. La sentiva a pelle e la cosa lo scocciava decisamente.

"Io credo che andrò in camera mia..."

E così abbandonò il suo fratellino Sasuke al proprio destino.

I due uomini continuavano a scrutarsi, minacciosi.

"Namikaze..."

"Uchiha..."

Intanto i due poveri bambini si agitavano in avanti e tentavano di raggiungere l’altro.

"Tua moglie sa?" Chiese Minato.

Fugaku annuì.

All’unisono sospirarono, disperati.

"Kushina è infuriata come non mai" Borbottò il biondo.

"Siamo sulla stessa barca, allora" Disse l’Uchiha.

"Comunque smettiamola con questa storia. I nostri figli devono essere liberi d’imparare a camminare quando vogliono" Dichiarò, diplomatico Minato.

"Hai ragione! Sei veramente stato uno stupido a cominciare tutto questo!" Dichiarò Fugaku.

"... Come scusa? Io avrei iniziato?! Se la memoria non m’inganna sei tu che l’hai fatto!" Esclamò l’altro, indignato.

"Io?! Eh no! Me lo ricordo bene! Sei tu che hai voluto fare la scommessa!"

"Ma tu hai tirato fuori la storia che tuo figlio è più bravo del mio!"

"Mai detta una cosa del genere!"

"Guarda che me li ricordo bene i tuoi occhietti demoniaci che brillavano di derisione!"

"Usuratonkashi, sto cominciando ad arrabbiarmi!"

"E arrabbiati! Non vedo l’ora di vedere se avrai il coraggio di colpire il tuo Hokage!"

"Allora facciamo in un altro modo!"

"E quale?! Sentiamo!"


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"Avanti Naruto dillo! P-a-p-à!"

Il bambino lo guardò, perplesso.

"Ah! Sta a guardare! Sasuke! Dì papà!"

L’altro bimbo borbottò qualcosa, ma non era certo la un parola.

Il biondo rise.

"Non sei messo molto meglio! Andiamo Naruto! Parla! Una parola qualsiasi!" Incitò il piccolo.

"Dai, Sasuke! Non possiamo farci battere! Siamo Uchiha o no?!" Esclamò il moro tentando di far parlare il morettino.

"Naruto, dai! Fallo per Konoha!"

"Cosa c’entra Konoha?!"

"Non immischiarti Uchiha!"

All’improvviso tutti e due si fermarono. I due bimbi stavano mugolando qualcosa.

Tutti e due si sporsero in avanti.

"Dai! Naruto!"

"Avanti, Sasuke!"

I due bimbi si guardarono. Il biondino sorrise. L’altro lo guardò.

"Sas’ke" "Nar’to"

Dissero insieme chiamando l’altro.

I due padri ci rimasero di stucco.

Ancora scioccati, si guardarono.

"Ha cominciato prima il mio!" Dissero insieme.

La rissa stava per cominciare, ma un brivido lungo la schiena li fermò.

Si voltarono lentamente.

Kushina e Mikoto stavano in piedi, dietro di loro. E non sembravano per niente contente.

"Tu..." Mormorarono con voce gruttuale le due.

I due uomini deglutirono rumorosamente.

"U- Uchiha..." Mormorò Minato.

"Sì?"

"Tieniti forte!"

Lo prese per un braccio e attivò la sua tecnica speciale, la dislocazione istantanea.

I due scomparirono.

"Non ci scapperete!"

Le due furie omicide uscirono dalla casa cercando i due mariti per tutto il villaggio.

Mentre loro cercavano il povero Itachi, incuriosito o infastidito dallo schiamazzo che aveva sentito, era entrato in salotto trovandoci solo i due bambini che giocavano con le costruzioni.

In tutta la casa, il silenzio.

"Dove sono andati tutti?..."



NdLirin: Bhe... Che dire? Questo capitolo mi piace un sacco XD Oddio, mi sono divertita tantissimo a scriverlo! Spero che piaccia anche a voi! ^_^ 14 commenti O_O ancora non ci credo!

Ringrazio:

Ryanforever: grazie per il commento! Spero ti sia piaciuto il capitolo! ^_^

Himawari: Con questo capitolo lo sclero è ai massimi storici XD

Shannara_810: L’ira delle donne è davvero terribile certe volte! XD Hanno fatto pure scappare i due ninja più forti di Konoha!

Lan: Vero! Quel dou è troppo carino!... E poi Sasuke principe... *_*

Shooting Star: ho letto tutti gli aggiornamenti delle tue fic! *_* Troppo belli! Continua anche tu!

Magicadula: credo che ci penseranno due volte a rifarlo XD

Keira_chan: Cosa m’ispira? Bhe... Mi guardo attorno =_= la mia famiglia è una fonte d’ispirazione molto forte! XD Ci sono pure gli inseguimenti con i coltelli!

Sakura03: XD la sfida credo che l’abbiano abbandonata! Poverini... un po’ mi dispiace ^^

Ron Von Bokky: Cerco di fare il più velocemente possibile! ^_^ Credo di andare abbastanza veloce, no?

CHIHIRO: Potere femminile!! Sono d’accordo!! XD

Sakura Niichan: si si le ho viste le altre due recensioni! Grazie!! Comunque come ti è sembrato Itachi?... Itachi a 9 anni *.* Che puccio!

Bebyangeldark: una punizione più che esemplare no? v.v Vedrai quando li acchiappano! XD Poveretti!

Krikka86: Vendetta, tremenda vendetta! XD

Nana89: I due signori devo imparare che scommettere non è bello v.v soprattutto sui propri figli!

Bene! Grazie infinite a tutti quanti! Bhe adesso un piccolo sondaggio!

Tra poco ho intenzione di cominciare a seguire un po’ la trama del manga e le cose diventeranno un po’ più seriose, secondo la mia idea. Per voi andrebbe bene fare un po’ più profonda questa storia o devo mantenermi su questa linea spensierata?

Ve lo chiedo perché la versione più profonda mi ispira decisamente, ma non voglio allontanare voi lettori che vi siete affezionati a questa fic così com’è... Decidete voi! ^_^

Alla prossima! Ciaoz!

P.s. Mettete in conto che nella versione più profonda lo shonen ai SasuNaru sarà decisamente pesante! XD


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Capitolo 5
*** Festa di Compleanno [Prima Parte] ***


Capitolo Quinto

Festa di Compleanno [Prima Parte]


"Caro! Sono arrivati i miei genitori!"

Ecco. Il giorno tanto temuto.

Il giorno dell’arrivo dei suoi suoceri dal lontano Uzu [Vortice] per l’imminente secondo compleanno del suo piccolo Naruto.

Rispolverò il suo carismatico sorriso ed andò ad accogliere i suoi simpaticissimi suoceri alla porta.

I coniugi Uzumaki erano di quanto più morbosi genitori che si potessero immaginare.

Soprattutto lui.

Suo suocero.

Lo affrontò con sguardo fiero.

"Benvenuti in casa mia" disse, con finta cortesia all’uomo.

"Tze e questa topaia la chiameresti ‘casa’? Sapevo che eri un buono a nulla!" Disse l’anziano, acido.

Si cominciava già male. Molto male.

"Caro..." Mormorò la suocera.

"Papà..." Lo rimproverò la figlia.

L’uomo le ignorò e scaraventò in braccio al povero Minato tre grosse valige facendolo cadere rovinosamente a terra.

"Se non riesci nemmeno a reggere tre borsine come quelle, come pretendi di meritarti la mia bella Kushina! Ti conviene ringraziare ogni giorno il cielo per averla accanto, stupido Konohaniano che non sei altro!"

In un impeto di rabbia, Minato si levò di dosso tutte le valige, tornando a fronteggiarlo faccia a faccia.

"Sta zitto, vecchio babbione! Sei solo arrabbiato perché ti ho portato via la figlia!"

I due cominciarono a punzecchiarsi come bambini mentre le due donne non facevano nulla per fermarli.

Sarebbe stata una cosa lunga.


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"Ogni anno la stessa storia, viene qua e mi critica in ogni cosa! Quanto lo odio! Maledette vecchiaccio rugoso!"

Minato camminava per le strade di Konoha con Naruto in braccio, fumando come una pentola a pressione.

"E poi è così morbosamente attaccato alla figlia! Insomma! È ora che se ne stacchi! Io non mi comporterei mai così!"

"Tu sei solo quello che ha tenuto suo figlio in casa per un anno" Disse una voce.

"Era per il suo bene!..." Rispose senza pensarci, ma subito dopo si voltò.

Si trovò davanti una donna dai profondi occhi ambrati e con un grande cane accanto. A cavallo del cane, un bambino di due anni, guardava il biondo. Aveva capelli castani e occhi ambrati, come la donna. Sulle guance paffute, due segni rossi.

"Inuzuka San..." Mormorò.

La donna sorrise, avvicinandosi.

"Ho sentito che sono arrivati i tuoi suoceri da Uzu"

L’Hokage fece una smorfia.

"Già, come ogni anno..." Borbottò.

La donna rise.

"Felice come sempre, vero?"

Poi dette un’occhiata al bambino che l’uomo teneva in braccio. I suoi occhi si assottigliarono.

"Quello è il piccolo?" La sua voce non suonava per niente dolce.

L’uomo fece finta di niente e annuì, sorridente.

"Questo è il mio piccolo tesoro"

La donna non disse niente, si limitò a tenere lo sguardo fisso sul bimbo biondo che tentava di arrivare a toccare il grande cane.

"Con permesso, Hokage Sama, io andrei. Andiamo Kiba"

Il bimbo annuì mentre il cane cominciava a seguire la padrona.

Quando si fu allontanata, Minato poté togliersi quella faccia allegra, prendendo quella triste.

Accarezzò la testa bionda del piccolo.

"Nacchan, perdonami..."


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Suonò il campanello. Ci aveva pensato un ora ma alla fine, per il bene di suo figlio chiaramente, si era deciso.

Venne ad aprirgli alla porta un alquanto scocciato Fugaku.

"Cosa vuoi, Minato?" Chiese.

Si maledì per aver preso quella decisione.

"Ecco... Domani è il compleanno di Naruto e mi chiedevo se... Insomma... Tu e la tua famiglia... Volevate venire..."

L’Uchiha spostò lo sguardo sul bambino biondo. Il bimbo gli sorrise.

"Sas’ke!" Disse allegro.

Lo riportò su Minato.

"Tutti hanno cortesemente declinato l’invito, vero?"

L’Hokage abbassò lo sguardo.

"Sas’ke!"

"Sanno essere molto gentili quando non vogliono dirti la verità"

Il silenzio calò su di loro per un attimo.

"Sas’ke!"

Il piccolo continuava a chiamare il nome del figlio dell’Uchiha

"Io e Itachi abbiamo una missione, ma credo che Mikoto e Sasuke saranno felici di venire" Disse Fugaku senza guardarlo negli occhi, improvvisamente interessato al paesaggio alla sua destra "Naruto è un bravo bambino e diventerà sicuramente un grande ninja"

Minato lo osservò e sorrise.

"Sei un amico, Uchiha"

"Sas’ke!"

Fugaku sbuffò.

"Levati dai piedi prima che cambi idea, Usuratonkachi"

L’Hokage rise, avviandosi verso l’uscita. Mentre faceva questo il bimbo biondo cominciò ad agitarsi e a gridare il nome dell’amico.

Cominciò a piangere, rumoroso.

"Sas’ke! Sas’ke!" Gridava.

Minato cercò di calmarlo, senza successo.

"Alle quattro a casa mia!" Disse, mentre il piccolo continuava ad agitarsi.

Fugaku annuì, chiudendosi la porta alle spalle.

Dietro di lui, Sasuke camminava barcollando i suoi primi passi,

"Na’uto" Mormorò cercando di raggiungere la porta.

Il padre scosse la testa.

"Credo che per continuare il clan ci dovremo affidare solo ad Itachi..."

Non si era accorto che il suddetto ragazzo era davanti a lui e lo stava guardando con occhi perplessi e spalancati.



NdLirin: Primi accenni tristi! Scusate, non ho saputo resistere! Come avete potuto notare, ho fatto un salto temporale di un anno. Scusate, ma devo avvicinarmi piano piano all’inizio della storia vera... Non ve ne pentirete, ragazzi! ^^ Comunque nel prossimo capitolo si ritornerà alla spensieratezza, tranquilli! ^_^

Ringrazio:

Magicadula: Itachi ç_ç... Il mio piccolo Itachi... Non me lo nominare...

Shooting Star: Bhe ShooChan il tuo voto per la versione profonda era scontato XD

Babyangeldark: sicuramente la loro punizione è stata esemplare XD

Sasu Chan: ç_ç Su su Sasu Chan... Riprenditi...!

Himawari: Adesso sono arrivato pure i suoceri! XD

Krikka86: Potere alle donne! Comunque quei due sono da manicomio!XD

Lan: certo che l’ho già letto! ç_ç Itachi... Mio piccolo Itachi...

Sakura03: Cosa succede... bhe... non so se posso dirlo... ma ti posso dare un sito dove puoi scaricare il capitolo in italiano... www.akatsukifan.org ^_^ Il migliore!

CHIHIRO: 5/6 anni? Facendo i miei conti avevo contato che quando Sasuke è nato, Itachi aveva 8 anni... Ma sinceramente non lo so...

Shannara_810: io sono avanti con il manga, esattamente con l’uscita giapponese ^_^ Il capitolo è il 384 e Itachi... Non posso dirlo! ^^

Nana89: Povero Itachi... Che serata del cavolo sarà stata quella XD

Sakura niichan: Non credo che con lo shonen ai ci andrò pesante, ma se succederà, avvertimi che mi calmo! ^^

Ximeng: Il loro rapporto? Eheh Chi lo sa... Solo Sasu Chan lo sa! XD

Tensai86: Eheh non sono così brava ^^ Comunque cercherò di fare del mio meglio, Hachi!^_^

Ila The Best: Il loro carattere è quello delle donne che portano i pantaloni! XD Potere alle donne!

Keira_Chan: Sentirò la tua presenza anche se non commenterai! v.v Yaoi fan the best! XD

Mistress Lay: Per Itachi... Preoccupati ç_ç Comunque, alla tua domanda sulla volpe credo che il capitolo abbia più o meno risposto alla tua domanda... ^_^ Ho voluto lasciare questa cosa così com’è

MoonCristal: La venuta dei suoceri per Minato è una punizione più che giusta! XD

Lulu: Grazie! Spero che continuerai a seguirmi! ^_^

Skyblue: La mia sorellina tanto speciale! ^_^ Grazie per amare tutte le mie fic! Ho voluto mette un piccolo Kiba per farti piacere! XD Non impazzire troppo!

Finito! Dio quanti siete! ç_ç Non finivate più! Comunque, dato che nessuno ha votato per la versione allegra, farò quella profonda! ^_^ Non ve ne pentirete! Ho molte idee e altrettante ancora in lavorazione! Aspettate fiduciose!

Ciaoz! ^_^


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Capitolo 6
*** Extra - Felice Capodanno! ***


Capitolo Extra

Felice Capodanno!


"Minato! La vuoi smettere di bere?!" Esclamò Kushina togliendogli l’ennesimo bicchiere di sakè.

L’uomo, un po’ alticcio, tentò di riprenderlo lamentandosi.

"Noo! Mio bicchiere!"

"Ci stai facendo fare una figuraccia davanti tutta Konoha!"

In effetti erano nel bel mezzo della tradizionale festa di Capodanno che ogni anno si teneva nel villaggio.

"E poi che esempio dai a tuo figlio?!"

Disse, indicando il piccolo che, in realtà, era tutto concentrato a ciucciare un mega lecca-lecca.

L’uomo intanto non smetteva di lamentarsi continuando a reclamare il suo bicchiere.

"Hokage Sama! Non ci si comporta così! Un po’ di dignità!"

Si voltò, incontrando gli occhi derisori di un’Uchiha perfettamente sobrio. Intorno a lui c’era la moglie con in braccio il piccolo Sasuke. Probabilmente Itachi era con gli altri bambini del villaggio.

Minato sbuffò.

"Eccolo che ricompare! L’uomo che l’ultima volta che siamo andati a bere è svenuto dopo due bicchierini! Questa sì che è grandezza, Uchiha Sama!"

E scoppiò in una risata da pazzo.

Kushina tentò subito di scusarsi per evitare l’inevitabile.

Purtroppo non fece in tempo. Fugaku era già seduto vicino al marito al banco degli alcolici.

"Una bottiglia di sakè!" Esclamò il moro battendo il pugno sul bancone.

Le due donne sospirarono, prendendo in braccio i figli e lasciando i mariti al loro destino.

Girarono per le bancarelle illuminate a festa, chiacchierando allegramente. Comprarono un lecca-lecca anche per Sasuke che però non gradì molto, infatti non si degnava di metterlo in bocca nemmeno a pagarlo.

Vedendo che Naruto, invece, lo guardava con desiderio [il lecca-lecca, non pensate male! XD] glielo passò, anche se fece finta di essere scocciato. Il biondino prese subito il regalo dando, come ringraziamento, un bacio sulla guancia al piccolo lasciandogliela un po’ appiccicosa. Il moro arrossì un poco, non guardandolo in faccia.

Tutto questo non venne notato dalle due donne che continuavano a parlare come vecchie amiche.

"E dimmi, Kushina..." Disse all’improvviso Mikoto, diventando un po’ triste. "Avete intenzione di mandare Naruto all’Accademia?"

La Uzumaki comprese il significato nascosto di quella domanda.

"Non lo sappiamo ancora... Il Consiglio continua ad opporsi, dicendo che è pericoloso... Se le cose non cambiano io e Minato abbiamo deciso di farlo andare a vivere ad Uzu dai miei genitori..."

Mikoto sgranò gli occhi.

"Uzu?! Ma è lontanissimo!" Esclamò.

Kushina aveva uno sguardo incredibilmente triste.

"Lo so... Ma, infondo sarebbe la cosa migliore... Lo sai che voci circolano nonostante la regola che è stata inserita un anno fa da mio marito..."

Le due stettero in silenzio per un po’, pensando a quanto possano essere crudeli le persona anche su un bambino piccolo.

Improvvisamente il cielo si colorò di molti colori.

"è quasi mezzanotte!" Esclamò Kushina alzando gli occhi al cielo colorato.

Tutto il villaggio cominciò a contare i secondi che mancavano.

I due bimbi intanto guardavano i fuochi d’artificio per la prima volta. Naruto aveva un po’ paura, ma la mano stretta con quella di Sasuke lo faceva stare tranquillo.

Tutti esultarono allo scoccare dell’anno nuovo.

Kushina desiderò, dentro di se, che la gente cambiasse opinione sul figlio. Ma sapeva che era un sogno irrealizzabile.


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Intanto i due alcolizzati erano crollati da un bel po’ sul bancone del bar.

La primo giorno dell’anno, per loro, fu all’insegna del mal di testa e del vomito.

Un’altra lezione dolorosamente imparata. Mai fare gare di bevute, cari papà!



NdLirin: Questo è un piccolo regalo per augurarvi Buon Anno! ^_^ Scusate se è corto, ma non ho molto tempo, infatti non posso nemmeno fare i ringraziamenti! Li farò con il prossimo capitolo! Non abbiatene a male! ^_^

Ci vediamo il prossimo anno! Ciaoz! ^_^ E non bevete troppo stasera sennò finirete come Minato e Fugaku! XD


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Capitolo 7
*** Festa di Compleanno [Seconda Parte] ***


Capitolo Sesto

Festa di Compleanno [Seconda Parte]


"Allora Sacchan, che regalo prenderesti per Naruto Kun?"

Gli occhi del bimbo vagarono per il negozio. Non sembrava che niente attirasse la sua attenzione, finché non vide qualcosa che lo fece sussultare.

"Na’uto!"

Indicò un gioco preciso. Mikoto si voltò verso quello che stava indicando e lo guardò, perplessa.

"Sasuke.. Sei proprio sicuro?"


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"Mikoto! Ben arrivati!"

Li salutò Kushina, aprendo la porta.

"Scusa il ritardo" Sorrise mentre entrava nella casa.

"Tranquilla, Minato e Naruto devono ancora arrivare, sai il compleanno ufficiale con tutto il consiglio e i vari invitati illustri"

Mikoto rise.

"Capisco, povero Hokage Sama"

"Non sai quanto si lamentava stamattina. Mi ci è voluto più del solito per farlo uscire di casa!"

In quel momento si aprì la porta.

"Mai più! In assoluto! Mai più! Il prossimo anno ci vai tu, Kushina! Ti cedo la nomina di Hokage per questo giorno! Mai più!"

Un Minato tra l’arrabbiato e lo stressato entrò in casa. Da solo.

Subito la moglie si avvicinò a lui.

"Smettila di dire cavolate! Dov’è Naruto?!"

Minato sbatté qualche volta le palpebre e poi sbianco.

"Oh... Oh mio dio! Mi sono dimenticato che devo fare una cosa..." Strisciò verso la porta "To... Torno tra poco!"

E scomparì.

Kushina sospirò. Quell’uomo era irrecuperabile.

Si voltò verso Mikoto, imbarazzata, ma non fece in tempo a fare un passo che la porta si aprì di nuovo.

"Kazekage Sama non so davvero come ringraziarla..." Disse Minato entrando, questa volta con in braccio Naruto.

L’uomo dallo sguardo severo e dai capelli rossi entrò nella casa. Insieme a lui c’erano un bambino vestito di nero e con degli strani segni sulla faccia, era tenuto per mano da una bambina di poco più grande bionda, essa teneva in braccio un bambino dai capelli rossi.

"Di niente, Hokage Sama"

Kushina si avvicinò subito al marito, infuriata, ma con un sorriso falso agli ospiti.

"Salve" Si inchinò ai nuovi venuti "Sono la moglie di Namikaze Minato, Uzumaki Kushina"

L’uomo si inchinò un poco.

"Sono il Kazekage di Suna, questi sono i miei figli" Indicò il piccolo vestito strano "Kankuro" Passò alla bambina e al più piccolo "Temari e Gaara"

La donna si chinò su di loro, sorridendo dolce.

"Ciao piccoli. Da quella parte ci sono un sacco di dolci. Servitevi pure!"

I due bimbi sbarrarono gli occhi. Evidentemente non erano molto abituati.

Prima che i piccoli potessero allontanarsi il piccolo Naruto cominciò ad agitarsi.

"Gaaa! Gaaa!"

Si allungava verso la piccola Temari, anche se cercava di arrivare al bimbo che aveva in braccio.

Kushina capì subito cosa voleva il suo bimbo.

"Penso che il mio Naruto Chan vorrebbe giocare con il tuo fratellino"

La bambina guardò il padre che annuì, rigido. Dette il piccolo Gaara, ancora perplesso, in braccio alla donna, poi si allontanò insieme al fratello verso i dolci.

La donna si alzò.

"è un bambino bellissimo, Kazekage Sama. Sono sicura che i nostri figli faranno subito amicizia"

L’uomo annuì, anche se sembrava non aver fatto molto caso alle parole della donna.

"Gaaa! Gaaa!"

Naruto continuava a sbracciarsi verso il rossino che lo guardava, incuriosito.

"Hokage Sama, ci sarebbe una cosa di cui vorrei parlarle" Disse, quasi brusco il Kazekage.

Minato lo guardò, perplesso, ma annuì.

La moglie gli si avvicinò.

"Dammi Naruto, penserò io ai bambini mentre voi parlate d’affari"

Prese il figlio in braccio, allontanandosi dai due. Non capiva perché ma aveva un strana sensazione.

Si avvicinò a Mikoto.

"Ho trovato un nuovo amichetto!" Disse, ridendo.

"Che carino!" Esclamò la donna. "Ha dei bellissimi capelli rossi!"

"è il figlio del Kazekage di Suna" Spiegò Kushina avvicinandosi al salotto.

Poggiò i due bambini sul tappeto mentre Mikoto faceva lo stesso con Sasuke.

"Oh l’altro giorno mi hai detto che volevi la ricetta per quella torta! Se vuoi te la do adesso" Suggerì Mikoto.

Kushina annuì. Poi accarezzò la testa bionda di Naruto.

"Fai il bravo, capito Nacchan?"

Il piccolo annuì mentre le due donne si allontanavano ridendo.

Si voltò verso Gaara, sorridendogli ed avvicinandosi gattonando verso di lui.

"Gaaa!"

Vicino a loro, Sasuke faceva una faccia arrabbiata. Non gli piaceva quel bambino nuovo.

Velocemente si avvicinò ai due, sempre gattonando e dette una spinta a Gaara.

"Via!" Esclamò, arrabbiato.

Il rosso lo guardò, senza nessuna emozione apparente.

"Sas’ke! Cattibo!" Disse Naruto, guardando male il moretto.

Si avvicinò al rossino.

"Gaa?"

Il piccolo si alzò. Guardò il bambino biondo che aveva davanti a se. Lo abbracciò stretto e con possessione, guardando fisso Sasuke. Questo lo guardò con odio.

Prese per un braccio Naruto e lo tirò verso di se, allontanandolo un poco dall’abbraccio di Gaara.

"Mio Na’uto!"

Gaara non si arrese e tirò il biondino verso di se senza dire niente.

Sasuke tirò di nuovo, Gaara fece lo stesso.

Così per molte volte, finché gli occhi di Naruto non si riempirono di lacrime e scoppiò a piangere.

"Cattibi!"

I due lo lasciarono andare mentre lo guardavano, tristi. Per farlo smettere, insieme, gli dettero un piccolo bacio sulle guance, Sasuke a destra, Gaara a sinistra.

Il biondino smise subito di piangere e sorrise, facendo arrossire tutti e due.

Non fecero in tempo a fare altro perché le due donne tornarono.

"Grazie Mikoto" Disse Kushina, sorridendo.

"Di niente"

Si inginocchiarono vicino a loro.

"Avete fatto i bravi?" Chiese la Uzumaki.

Naruto gattonò vicino a lei.

"Maa"

Kushina ridacchiò.

"Per adesso l’unico che chiami per bene è Sasuke Kun, ne?"

"Sas’ke!" Ripeté il bimbo.

"Oh, mi stavo dimenticando! Il regalo per Naruto Kun!"

Corse a prendere una busta colorata.

"Lo ha scelto Sasuke, è come se te lo desse lui, Naruto Kun" Disse la donna porgendogli il regalo.

Kushina aiutò il bambino ad aprire il pacchetto. Ne uscì fuori un buffo cappello da notte a forma di un non so quale animale con i denti, probabilmente un castoro, ma non c’era da metterci la mano sul fuoco.

Comunque Naruto ne fu entusiasta. Se lo mise subito, ma questo gli ricadeva sugli occhi.

"Gli sta un po’ largo, ma non credo che per lui sia un problema!" Disse ridendo Kushina. "Avanti Nacchan, vai a salutare Sasuke Kun per il regalo"

Il piccolo si avvicinò al piccolo Uchiha. Lo abbracciò stretto mentre questo diventava rosso scarlatto.

"Sas’ke! Bene te!"


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"Akatsuki?"

Il Kazekage annuì, serio.

"è da un po’ di tempo che ne sento parlare... Sembra che stiano cercando i biiju... E i loro rispettivi jinchuuriki"

Minato sussultò.

"Co.. Come mai lo dice proprio a me?"

"Perché mio figlio è come il suo"

L’Hokage abbassò lo sguardo, comprendendo.

"Anche voi l’avevate notato allora, i loro chakra simili..."

L’uomo annuì.

"Se l’Akatsuki riuscisse a mettere le mani su quei bambini avrebbero la Kyuubi e lo Shukaku... Questo non deve accadere..."

Minato annuì, anche se pensava solamente alla vita di suo figlio e si sentiva terribilmente in colpa.

Era tutta colpa sua.



NdLirin: un giorno di ritardo, scusate ^^ Ma sapete... Non ho dato ascolto al mio stesso consiglio dell’altro capitolo! XD Comunque... Ragazzi °_° Mi spiegate come faccio a fare 41 ringraziamenti per gli ultimi due capitoli?! O_O Ci metto una vita! Non dico che non dovete commentare, ci mancherebbe altro! I commenti sono il pane con cui vivo! [Scusate, ma ho una fame ç_ç] Però non posso mettermi a ringraziarvi uno per uno! ç_ç Credo che dovrò fare un ringraziamento collettivo!

Grazie a tutti per il vostro sostegno! Mi inchino fino a baciarvi i piedi! ç_ç Scusate, ma non posso proprio ingraziarvi uno per uno! ç_ç Dal prossimo capitolo torneremo alla normalità! Tranquilli! ^_^

Alla prossima! Sperando sempre che il capitolo vi sia piaciuto! ^_^ Prossimo capitolo --> Terza ed ultima parte della festa! XD


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Capitolo 8
*** Festa di Compleanno [Terza Parte] ***


Capitolo Settimo

Festa di Compleanno [Terza Parte]


"Bavo! Sas'ke!"

Il moro ghignò, pavoneggiandosi mentre faceva con nascosto impegno, dei passi incerti.

Naruto lo guardava, stupito e battendo le mani. Lui ci aveva provato varie volte, ma era sempre ricaduto.

Gaara lo scrutava con i suoi occhi verdi. Lui non ci era mai riuscito, ma adesso avrebbe voluto alzarsi per farsi ammirare dal piccolo bambino biondo.

Ci provò per un po', ma ancora le gambe non lo reggevano. Allora usò l'unica risorsa che gli rimaneva.

Lentamente la sabbia fine si avvolse al suo corpo e lo alzarono. Adesso invece che camminare, volava a mezzaria.

Naruto si voltò verso di lui e spalancò la bocca.

"Gaaa!"

Gattonando si avvicinò a lui e cercò di toccare la sabbia fine che però gli sfuggiva dalle mani.

Sasuke guardò il rosso con odio. Si avvicinò il più velocemente possibile, rischiando più volte di cadere, ma non si arrese. Un Uchiha non lo fa mai.

Arrivò faccia a faccia con il suo avversario. Naruto era in mezzo a loro due e aveva un brutto presentimento.

"Nacchan mio, tu via!" Disse Sasuke cercando di intimidire l'avversario.

Questo però non sembrava per nulla impressionato, sicuro della sua forza.

"No" Disse semplicemente.

Il piccolo Uchiha si irritò ancora di più.

"Via!" Esclamò ancora.

Il piccolo di Suna non si mosse di un centimetro.

"No" Disse di nuovo, sicuro di se.

In quel momento Sasuke ebbe un'idea per allontanare per sempre il suo rivale. Si lasciò cadere vicino al biondo che continuava a non capire cosa stesse accadendo.

Velocemente il moretto avvicinò i loro visi e dette un bacio quasi di sfuggita sulle labbra di Naruto che non fece nemmeno in tempo capire cosa volesse l'amico.

Quando Sasuke si allontanò aveva di nuovo quel ghigno strafottente che rivolse tutto a Gaara.

"Io e Nacchan insieme, tu via!"

A quelle parole il rossino perse la concentrazione sulla sabbia e cadde a terra. Sentendo un tonfo, Mikoto e Kushina accorsero da loro. La mora si avvicinò al bambino caduto.

"Gaara Kun, tutto bene?"

Il bambino non fece una piega e non si mise a piangere come ogni altro bambino avrebbe fatto.

In quel momento comparve vicino a loro Temari.

"Dobbiamo andare, nostro padre vuole ripartire subito" Disse, fredda alle due donne.

Le due annuirono.

"Nacchan saluta Gaara Kun" Disse Kushina al figlio.

Lui si avvicinò al bimbo, non curandosi di Sasuke che cercava di trattenerlo.

"Gaaa"

E gli dette un piccolo bacio sulla guancia.

Subito dopo la sorella di questo lo prese in braccio.

"Arrivederci, spero di rivederci presto" Disse inchinandosi verso le due donne.

Si allontanò velocemente senza dare loro il tempo di dire niente.

Le due si guardarono, incredule della freddezza di quella bambina.


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"Kazekage Sama, è stato un onore conoscerla" Disse Minato inchinandosi leggermente all'uomo.

Anche questo fece lo stesso gesto.

"Anche per me, Hokage Sama. Spero che tenga conto di quello che le ho riferito"

"Lo farò sicuramente" Disse il biondo, serio.

L'altro lo salutò cortesemente per poi uscire dalla casa insieme ai suoi figli.

Minato sospirò. Non era il caso di allarmarsi molto. A quanto pare questo gruppo di nome Akatsuki erano solo voci provenienti dai più remoti paesi. Per adesso, non era il caso di allarmare la moglie o il Consiglio.

Prima ancora che si allontanasse per raggiungere gli altri, il campanello di casa suonò.

Incuriosito, aprì.

Si ritrovò davanti Fugaku.

"Ho visto uscire il Kazekage di Suna, qualche problema?" Chiese subito il moro.

Minato lo guardò stupito. Si era già accorto del suo turbamento?

Cercò di allontanare quella domanda con una risposta sarcastica.

"Oh sì sto benissimo, grazie per avermelo chiesto e ciao anche a te, mio preziosissimo amico"

L'Uchiha lo guardò male. Sapeva che aveva sviato il discorso, ma non indagò oltre.

"Namikaze, un giorno di questi ti ammazzo veramente"

L'Hokage fece entrare l'uomo in casa.

"Tua moglie e tuo figlio sono in salotto..."

Lo accompagnò fino alla stanza che era stata agghindata con palloncini e nastri colorati per l'occasione. Forse le cose da mangiare erano un po' troppe per le poche persone che c'erano.

Le due mogli stavano conversando con i suoceri dello Yondaime, mentre i due bambini stavano giocando al dottore [XD non ho saputo resistere!].

Quando Mikoto si accorse del marito si avvicinò a lui.

"Fugaku! Che ci fai qui? Non avevi una missione?" Chiese, allarmata.

"è stata annullata" disse semplicemente, non dando altri particolari.

Il suo sguardo passò sulla stanza vuota.

"nemmeno tu sei riuscita a convincere le madri a venire?" Chiese, come se Minato non ci fosse.

Mikoto arrossì e poi abbassò lo sguardo.

"Mi dispiace, Yondaime Hokage. Non volevo immischiarmi, ma... Volevo che Naruto Kun avesse una bella festa di compleanno..."

Il biondo sorrise.

"Mikoto San... Le belle feste si hanno solo se gli invitati sono sinceri... E Nacchan è felice anche avendo solo Sasuke Kun accanto. Non si preoccupi... E grazie"

La donna ricambiò il sorriso, anche se si vedeva che soffriva anche se il figlio non era il suo.

"Allora! Che festa è questa?! È una barba!" Esclamò per attirare l'attenzione di tutti.

Poi si voltò verso i due bambini.

"E voi due smettetela di comportarvi come marito e moglie!" Incrociò le braccia, facendosi fintamente serio. "Sasuke Kun non mi ha chiesto ancora il permesso di frequentare il mio Nacchan"

Per questo si beccò un pugno in testa da Fugaku.

"E non accadrà mai! Passeranno secoli prima che io mi imparenti con te!"

Si avvicinò a loro il padre di Kushina.

"Figliolo, lo dicevo anch'io qualche anno fa quando mi chiese di frequentare mia figlia... Avrei preferito mille volte che rimanesse da sola che vederla sposata con questo qui!"

"La capisco, Uzumaki San... Non sa quanto..." Disse Fugaku annuendo con la testa.

Minato tremava di rabbia.

"E poi non ha la stoffa per fare l'Hokage! Come avete potuto eleggerlo?" Chiese l'anziano all'Uchiha.

"Non me lo chieda, rimarrà per sempre un mistero... Ma io penso che abbia corrotto qualcuno"

"Ah! Talmente fallito da dover corrompere! Questa me la segno!"

Un attimo dopo si ritrovarono a volare fuori dalla porta di casa. [Tipo i telefilm americani quando il padrone di casa sbatte fuori qualcuno XD]

"E non tornate mai più!" Sentirono prima che la porta di chiuse con un tonfo.

Dentro casa, il silenzio. Minato era soddisfatto del suo operato. Peccato che la moglie non lo fosse altrettanto.

"Che cosa hai fatto?! Non si trattano così gli ospiti!" Esclamò prima di sbattere lui fuori dalla porta. "Chiedigli scusa immediatamente!"

"Kushina! Non si trattano così i mariti!" Esclamò battendo sulla porta, Minato.

Non poté dire altro perché due aure maligne lo bloccarono. Si voltò lentamente.

Suo suocero e Fugaku erano infuriati.

"Come hai osato? Adesso la pagherai..." Dissero insieme, con voce infernale.

Lui fece appena in tempo a scattare via prima di essere incorso dai due.

Le mogli, accorgendosi che quei tre stavano gridando e correndo nel bel mezzo del villaggio, uscirono cercando di calmarli.

"Basta! Rasengan!" Esclamò all'improvviso Minato attivando la tecnica.

"Ma che cavolo fai?!" Esclamarono tutti gli altri.

Quello che successe rimase negli annuali di Konoha come 'Il Ritorno della Kyuubi'


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Era notte fonda e in casa ancora non c'era nessuno. I due bimbi si erano addormentati da tempo.

Un ombra entrò furtiva dalla porta lasciata aperta. Vagò per le stanze buie arrivando al salotto dove trovò i due bimbi addormentati.

"Dove sono andati tutti?..."



NdLirin: 10 punti a chi indovina chi era chi diceva l'ultima frase! XD Per questo capitolo ho deciso di far uscire un po' troppo il mio lato idiota XD Cercherò di trattenermi le prossime volte! ^_^ Per il prossimo capitolo ho in mente un altro salto temporale... Credo di qualche anno... Probabilmente a quando entrano all'Accademia... O qualche giorno prima... Devo prima descrivere come stanno andando le cose... Comunque credo sarà sempre su questa linea comica... Preparatevi alla caduta libera che avremo tra un po'! XD

Ringrazio [Dopo ben due capitoli! ^^]:

Celena86: XD Gaara e Sasuke non si sono mai piaciuti un gran che! Comunque sono carini tutti e tre *_* Vorrei tanto vederli davvero tutti e tre insieme!

Shannara_810: Con Hinata Chan? Mmm... Non so, non ho programmi precisi per lui... Vedrò ^_^

Miyuk: Infondo che vuoi farci? -_- Mica possono essere tutti come Minato!... Anche perché se non sarebbe il caos! XD

Sakura niichan: Dell'Akatsuki ne riparleremo più avanti... Per adesso, come dice Minato, è solo una voce ^_^

Ryanforever: Non potevo non mettere l'Akatsuki! ^^ Si sarebbe dimezzato il divertimento senza quella banda di cattivi assurda! XD

Krikka86: XD Per adesso non lo toccheranno... Per adesso... Ma chissà che succederà!^^

Magicadula: Questo è il mio preferito della 'saga della festa' XD Soprattuto l'entrata finale nell'ombra! XD

Sakura03: Non svenire per questo capitolo, mi raccomando! XD

Tensai86: Hachiko, calmati! XD Altrimenti ti si arruffa il pelo! XD

CHIHIRO: Non so come mi sia venuto fuori quel berretto... Non sapevo cosa poteva regalare Sacchan a Nacchan e ho pensato a quello! XD

Himawari: Io sono sempre per Nacchan! ^_^ è troppo carino, lui! *_*

Istry: Grazie... Ma infondo loro sono sempre carini! ^_^

Rangiku: La terza parte è la mia preferita! XD è troppo malata... come me, effetti!

Ayame90: Che mondo sarebbe senza Akatsuki? XD Io senza di loro non resisto!

Ximeng: XD Loro sono fantastici! *_* Adoro il triangolo SasuNaruGaara! XD Ma anche il SasuNaruSai ^^... Quindi aspettati anche lui prima o poi!XD

Nana89: Nacchan è sempre carinissimo! *.* Aspetta con pazienza l'arrivo dell'Akatsuki! Non te ne pentirai! Arriveranno tanti nuovi casini che non puoi immaginare!

Bene! Un ultimo momento prima di lasciarvi! Vi lancio una sfida che, secondo me, nessuno ci aveva ancora pensato. Se Itachi non tradisce il villaggio... Chi prenderà il suo posto nell'organizzazione criminale più presa in giro del mondo? XD Non potete nemmeno immaginare chi ho in mente! XD

Io vi lascio con questo dubbio amletico!

Alla prossima! ^_^


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Capitolo 9
*** Promessa ***


Capitolo Ottavo

Promessa


"Naruto!"

Un urlo infuriato si sparse per tutto il villaggio.

Un uomo di trent'anni correva seguito da altri urlando un unico nome.

"Naruto Uzumaki!! Questa volta l'hai combinata grossa!!"

Dietro un muro, ben nascosto, un ragazzino rideva.

Aveva fatto proprio un bel lavoro! Mettere del lassativo nei pranzi destinati ai Jonin! Non sapeva nemmeno come gli era venuta!

Il risultato? Aveva bloccato quasi tutti i ninja di Konoha!

Con attenzione, uscì dal suo nascondiglio, correndo verso uno che sicuramente sarebbe stato migliore.

Passò davanti all'Ichiraku, sentì il dolce profumino di Ramen, ma si trattenne. Appuntandosi mentalmente di tornarci uno di questi giorni.

Si scontrò con varie persone che lo guardarono male.

"Quel monellaccio..."

"Se soltanto non fosse il figlio dell'Hokage..."

"Solo una disgrazia per il villaggio..."

Questi erano i sussurri che sentiva da quando aveva memoria, ma non gli pesava molto sul cuore.

Perché lui non era solo.

Entrò, rischiando di cadere, in una strada. Sui muri c'era disegnato uno stemma, per lui ormai familiare come il suo.

Senza nemmeno bussare, aprì la prima porta che trovò.

"Sas'ke!" Urlò per tutta la casa.

Una donna si affacciò nel corridoio e gli sorrise.

"Naruto Chan, ciao" Disse, cordiale.

"Mamma Mikoto, dov'è Sas'ke?" Chiese, impaziente.

Lei ci pensò un po'.

"Credo che sia con suo fratello ad allenarsi..."

Un lampo di delusione gli comparve negli occhi. Sasuke di questi tempi era sempre con Itachi... Cominciava a credere che non volesse più stare con lui...

Naruto sapeva di non aver molto talento come il maggiore degli eredi Uchiha... Non poteva aiutare Sasuke negli allenamenti dato che era sempre il più debole.

Per questo aveva cominciato a fare scherzi. Si sentiva solo da un po' di tempo.

"Ho capito... Grazie" Mormorò.

Mikoto lo guardò, triste. Sapeva cosa stava pensando quel piccolino. La sua non era certo una vita facile.

"Gli dirò che sei passato..." Disse lei, per tranquillizzarlo.

Lui annuì, avviandosi verso la porta.

"Ciao, Mamma Mikoto"

Corse fuori, lasciando la porta aperta.

La donna sospirò. Non le piaceva come si stavano mettendo le cose. Naruto non era affatto convinto delle sue potenzialità. Avendo sempre accanto Sasuke si era convinto che non avrebbe mai potuto raggiungerlo.

D'altro canto Sasuke non faceva niente per fargli cambiare idea. Ogni volta che imparava qualcosa di nuovo, andava subito a raccontarlo a Naruto, non accorgendosi che così lo mortificava ancora di più, ingrandendo il divario che si stava creando tra di loro.

E per finire c'era l'ammirazione incondizionata che Sasuke provava per il fratello maggiore, Itachi. Era da almeno un mese, cioè da quando il loro entro all'Accademia era stato ufficializzato, che il minore non faceva altro che allenarsi con il maggiore, trascurando così Naruto.

Chiuse la porta. Avrebbe dovuto parlarne a Kushina, anche se era sicura che anche l'amica si era accorta di questo fatto.


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"Hokage Sama! Non si può andare avanti così!"

"Si rende conto che ha messo fuori combattimento più di metà delle forze di Konoha?!"

"Fin quando era solo un gioco di macchiare i Volti di Pietra, si può passare, ma questo è un attentato al cuore del villaggio!"

"Lei deve fare qualcosa!"

Minato era circondato da vecchi rugosi che continuavano a sbraitare.

Pregava con tutte le sue forze che qualcuno venisse in suo aiuto!

"Adesso basta, credo che avete reso l'idea della situazione abbastanza dettagliatamente. Adesso andate. L'Hokage deve meditare sulle decisioni da prendere..."

Fugaku si intromise tra gli schiamazzi di quei maledetti del Consiglio. Non potevano capire quanto grave fosse la situazione che Minato doveva affrontare.

Lentamente, gli anziani uscirono dall'ufficio dell'Hokage, lasciandolo solo con il Capo della Polizia.

Questo sospirò.

"Dovrebbero cominciare a farsi un po' gli affari loro..." Borbottò Fugaku.

Il biondo si lasciò cadere sulla sua sedia.

"No, hanno ragione. Naruto questa volta ha esagerato..."

Nel suo tono c'era un dolore infinito.

"Sono un pessimo padre..."

Fugaku sbuffò.

"Per favore, Minato! Non ricominciare! Non è colpa tua se Naruto è un po' nel suo periodo ribelle!"

"No, Fugaku... Sono un pessimo padre... Lo sono stato fin dalle sue prime ore di vita..."

L'Uchiha capì a cosa si stava riferendo.

"Hai salvato il villaggio, Minato... Potevi morire per il Sigillo del Diavolo, hai fatto quello che ritenevi giusto"

Minato si alzò di scatto dalla sedia, irritato.

"Ma non per mio figlio! Naruto non avrà mai una vita normale! Tutti lo eviteranno! Per quale motivo credi stia facendo tutti questi scherzi?! E questo, solo per la mia debolezza... Non sono riuscito a sconfiggere Kyuubi con le mie forze e ho dovuto usare mio figlio come contenitore per quel demone! Questo sarebbe l'opera di un buon padre?!" Passò una mano tra i capelli biondi. "Se le cose continuano in questo modo devo prendere in seria considerazione l'idea di mandarlo ad Uzu..." Mormorò, stanco.

Fugaku sussultò.

"Non pensarci nemmeno, Minato! Sai che non risolveresti nulla! In qualsiasi caso, Naruto rimarrebbe un abitante di Konoha e se diventasse Ninja dovrebbe diventarlo qui! Poi fargli fare l'Accademia in un altro paese, ma l'esame dovrà tenerlo qui!" Disse l'Uchiha.

"Sempre meglio che fargli passare i prossimi anni in totale solitudine ed evitato da tutti i bambini per un motivo che nemmeno conosce!" Ribatté L'Hokage.

Fugaku si fece serio.

"Ricordati che avrà sempre l'amicizia di mio figlio, questo non conta niente? Sai quanto tengono l'uno all'altro... Se mandi a Uzu Naruto, anche Sasuke ne soffrirà..."

Minato sospirò.

"Per adesso non dobbiamo pensarci... Farò una ramanzina a Naruto stasera e poi vedremo come andrà il futuro... Per adesso è l'unica cosa che possiamo fare..."

Fugaku annuì, anche se sapeva che quella conversazione non era chiusa.

Nessuno si era accorto del bambino biondo rannicchiato dietro la porta dell'ufficio, in lacrime.


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Sasuke si svegliò al rumore di persone che parlavano. Si stropicciò gli occhi.

Sentiva delle voci fuori dalla porta di camera sua.

"Non l'hanno ancora trovato?" Sentì la voce di sua madre.

"No, non riescono a capire dove possa essere. L'ultima persona che l'ha visto sei tu, Mikoto..." Questo era suo padre.

"Sono pronto" Era arrivato anche suo fratello.

"Bene, andiamo" La voce forte del padre fu l'ultima cosa che sentì prima che tutta la sua famiglia uscisse dalla casa.

Li vede dalla sua finestra, allontanarsi in tre direzioni diverse. Si meravigliò di vedere anche sua madre correre come un Ninja.

Non ci aveva capito molto, ma non se ne preoccupava. Erano cose da grandi.

Sbadigliò rumorosamente e fece per rimettersi a dormire quando un rumore di passi provenienti dal tetto lo fece drizzare le orecchie.

Ascoltò ancora un po'. Nessun rumore giunse alle sue orecchie.

Chiuse gli occhi cercando di addormentarsi quando sentì di nuovo quel rumore. Questa volta scattò in piedi. Non era per niente tranquillo, ma non aveva paura. Gli Uchiha non l'hanno, mai.

Aprì la finestra mettendosi a sedere sul cornicione e guardando in direzione del tetto. Non vide niente di strano.

"Sas'ke..."

Quel mormorio lo fece scattare. Conosceva quella voce.

Si alzò in piedi e con un balzo sul tetto di casa sua.

Davanti a se c'era Naruto, accucciato in un angolo del tetto. Piangeva.

"Naruto!"

Corse subito da lui.

"Non ti avvicinare!"

Quell'esclamazione dell'amico lo fece fermare a poca distanza da lui.

"Naruto... Che succede?" Chiese.

Il biondo lo guardò, con i suoi occhi azzurri pieni di lacrime.

"Sono un mostro..." Lo sentì mormorare.

Il piccolo Uchiha sgranò gli occhi.

"Ma cosa dici? Al massimo sei un Baka..." Disse lui, credendo che scherzasse.

"No! Lo sono davvero!" Esclamò Naruto, cominciando a piangere più forte. "Ho... Ho qualcosa dentro di... me..." Singhiozzò. "Me l'ha messa il mio papà..."

Sasuke lo guardò, perplesso. Non capiva se stesse dicendo sul serio o se stesse scherzando.

Ma poi gli venne in mente una cosa. Naruto non piange mai per nulla.

Gli si avvicinò, lentamente per paura che Naruto reagisse male. Ma il biondo non si ritrasse.

In quel momento aveva bisogno del contatto gentile del suo migliore amico.

"Non ti preoccupare... Ci sono io..." Mormorò Sasuke, stringendolo. "Nessuno ti farà mai del male... Te lo prometto..."


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Nel palazzo vicino, un occhio indiscreto guardava compiaciuto quella scena.

Ghignò nell'ombra. Era giunto il momento di cominciare il suo piano.

Il Jinchuuriki di Kyuubi no Yoko doveva essere suo, anche se ci avesse messo anni.

Sparì come era venuto, nessuno si accorse mai che era stato lì.



NdLirin: Mi sono lasciata prendere dallo sconforto, scusate ^^... Volevo fare una cosa un po' più allegra, ma mi è venuto così... Non chiedetemi il perché -_-... Mi riprenderò con il prossimo capitolo! I nostri piccoli aspiranti Ninja entrano in Accademia! Chissà cosa succederà! XD Compariranno anche tutti gli altri! Ma non adagiatevi troppo sugli allori! L'ombra misteriosa incombe su di loro! Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD

Ringrazio [Ci metto più a fare i ringraziamenti che il capitolo, sarà possibile? -_-]:

Vimar: Si si! La dice Itachi! XD Comunque il mio lato folle tornerà, vedrai! Quando arriverà Jiraya sarà presente anche troppo! XD

Himawari: Si! L'ha detta Itachi! XD Comunque... Non puoi immaginare chi ho in mente! Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD

Sakura03: Nono! Non è Gaara! XD Mi dispiace, ma Gaara rimane buono! *_*

PGV 2: S-B-A-G-L-I-A-T-O! Avanti il prossimo! XD Tobi è nell'Akatsuki, ma Orochimaru è fuori, come in originale! Ritenta, sarai più fortunata! XD

Vale e Fra: S-B-A-G-L-I-A-T-O! Shisui non ha ancora una collocazione, ma spero di farlo comparire... Prima o poi ^^

Lan: No, Lan Chan! Non te lo do Nacchan! XD Lui è solo mio! *_*

Sasu Chan: Lo so che tu lo sai! XD Quindi... NON SPIFFERARE NIENTE!!

Shannara_810: In effetti la scena l'ho ripresa da quel telefilm! XD L'ho sempre adorata! Ci schiantavo dal ridere da piccola! XD

Celena86: Chi dice la frase è Itachi! Gli altri due li farò comparire più avanti! ^_^ Continua a seguirmi! XD D'ora in poi le cose si fanno complicate!

Ayame90: Nono! Non è Jiraya, ma Itachi! ^_^ Mi fa piacere che la scena dello 'sbattimento fuori di casa' sia piaciuto! XD

Ron Von Bokky: Bhe, lo tratta male perché gli ha portato via la figlia... Ogni padre è geloso della propria... Tranne il mio -_-...Comunque sì, è Itachi! ^_^

Ryanforever: XD è stato Itachi e per l'altro quesito... S-B-A-G-L-I-A-T-O! Non è Tobi! Lui è già compreso nel pacchetto!^_^

CHIHIRO: Yaoi nel sangue! Come sempre! XD Che ci posso fare? Ispirano a quel genere! È colpa loro! XD

Krikka86: Ma non lo dice perché lo pensa... o forse sì ^^... Ma comunque vuole bene al genero! Solo che si diverte a stuzzicarlo! XD

LadyKokatorimon: Grazie per l'apprezzamento sulle stile... Cominciavo a dubitare che qualcuno ne parlasse ç_ç Non sembra, ma io ci tengo a questo genere di commenti! Grazie!

Lulu: E non puoi immaginarti cosa verrà dopo! ^_^ Continua a seguirmi!

Magicadula: S-B-A-G-L-I-A-T-O! Non sono loro! Ma tu ci sei andata un po' più vicina degli altri! Continua a provare!

Tensai86: Dai! Hachiko! Proprio tu mi sbagli! Era Itachi! XD Comunque ho letto l'ultimo capitolo della tua fic! *_* è comparso Naruto! Me tanto felice!

Ila The Best: S-B-A-G-L-I-A-T-O! Non è Tobi! Ritenta! Sarai più fortunata! XD

Keira_Chan: Per rispondere alla tua domanda, Fugaku ed Itachi erano in due missioni diverse ^_^ Comunque non posso dirtelo! Che gusto c'è, se no? XD Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD

Bene! Siamo di nuovo arrivati all'ultimo angolino! Dato che nessuno di voi ha azzeccato il personaggio che prenderà il posto di Itachi, vi darò dei piccoli indizi per premiarvi dell'assiduo sostegno!

Gli indizi sono:

  • è di Konoha

  • non è un Uchiha

  • non è Tobi [Dato che molti di voi l'hanno nominato XD]

Credo che adesso ci riuscirete... Vi rimane solo tutta Konoha, tranne gli Uchiha! XD

Sasu Chan tu non devi parlare! Mi raccomando! XD

Alla prossima! Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD


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Capitolo 10
*** Voragine ***


Capitolo Nono

Voragine


"Minato!!"

Il povero Hokage placidamente ancora addormentato si svegliò di colpo rischiando un infarto.

Sua moglie era davanti a lui, con il suo solito sguardo arrabbiato che gli rivolgeva ogni volta che faceva qualcosa.

Borbottò qualcosa di indefinito, con la bocca ancora impastata dal sonno.

"Sei in ritardo! Non ti ricordi che giorno è oggi?!"

Minato la guardò, perplesso. Kushina si irritò ancora di più alla vista di quello sguardo da pesce lesso che aveva ogni mattina.

"è il primo giorno di Accademia di Nacchan! E tu sei ancora a letto!"

Gli ci volle qualche secondo per realizzare il significato di:

  1. Primo giorno

  2. Accademia

  3. Nacchan

Quando realizzò che questi erano rispettivamente: oggi, una scuola e suo figlio, si catapultò fuori dal letto cadendo per terra. Si alzò dolorante.

"Devo resistere al dolore... Per mio figlio..." Mormorò con dolore.

E quel dolore aumentò al pugno in testa che ricevette dalla moglie.

"Non dire frasi da figo in una situazione del genere!" [Fa tanto 'Gintama' 'sta scena! XD]


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Come volevasi dimostrare, arrivarono in ritardo.

Ormai tutti gli aspiranti Ninja e i loro genitori erano arrivati e aspettavano solo loro.

"Me la pagherai anche per questa figuraccia" Mormorò Kushina al marito mentre sorrideva cordiale alla persone.

Questi, anche se sorrideva alla gente, interiormente si disperava.

In fretta e furia, Minato aprì la Cerimonia parlando, per una volta, come un vero Hokage. I bambini fissavano, orgogliosi, davanti a se in lunghe file mentre i genitori ascoltavano, chi annoiati [Vedi Fugaku -_-], chi euforici [Vedi Minato XD] il discorso dell'Hokage.

Dopo di questo, poterono girare liberi per l'Accademia parlando tranquillamente tra di loro. I bambini ne approfittarono per conoscersi o per incontrare vecchi amici.

Tutti, tranne uno.

Naruto stava vicino ai genitori, guardandosi intorno. Nessuno, a parte Sasuke, sapeva di quello che aveva scoperto qualche giorno prima e anche il suo migliore amico non sapeva tutto. Aveva parlato con lui solo di 'qualcosa' che c'era dentro di se, ma non aveva mai nominato Kyuubi. Troppa era la paura di venire disprezzato anche da Sasuke. Gli aveva fatto promettere di non dire nulla a nessuno. Si fidava di lui.

Quando i genitori lo avevano trovato aveva detto che si stava nascondendo per lo scherzo dei lassativi. Si era beccato una ramanzina, ma non aveva ascoltato più di tanto. Il pensiero che dentro di se ci fosse qualcosa di estraneo lo infastidiva, ma stranamente non aveva paura. Sentiva quasi che quella volpe non gli avrebbe mai fatto del male. Lo irritava soltanto il fatto che lo disprezzassero per questo, anzi che avessero paura di lui per colpa di Kyuubi.

La terribile consapevolezza che, per una volta, potesse farsi temere da qualcuno lo aveva inebriato. Era questo che gli faceva paura. La sensazione di far paura alla gente. La sensazione incredibilmente piacevole di far paura a quegli esseri che lo avevano sempre denigrato.

Guardò le persone intorno a lui. Lo ignoravano. Non gli piaceva. Di nuovo quella strana sensazione a cui non sapeva dare ancora un nome, lo avvolse.

Come potevano ignorarlo? Lui aveva dentro di se un mostro! Come minimo avrebbero dovuto leccargli i pied-

"Naruto" La madre lo chiamò.

Alzò lo sguardo verso di lei che gli sorrideva.

"Perché non vai a cercare Sasuke? Sono sicura che sia da qualche parte qui vicino..."

Lui annuì addentrandosi fra le persone fitte che parlavano. Si sentiva che se entrasse in un bosco buio, pieno di pericolosi animali che lo fissavano con i loro occhi maligni. Non gli piaceva. Per niente.

Si sentiva osservato, come una bestia da circo, strano e orribile allo stesso tempo.

Una bestia da circo sola. Perché lui era solo.

Finalmente, poco più avanti, fuori da quel bosco oscuro alla luce del sole, scorse Sasuke.

Lo chiamò a gran voce, ma non lo sentì. Allora aumentò il passo, spingendo via le persone che gli ostruivano il passaggio.

Uscì fuori e fu come entrare in un altro mondo oscuro da cui non sarebbe uscito altrettanto presto.


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"Come credi che si comporterà il nostro caro Hokage Sama?"

"Probabilmente lo spedirà ad Uzu, scortato dai migliori AMBU... E magari anche da Jiraya..."

"Non è saggio battersi adesso con un tipo del genere... E poi il bambino non ci serve ora come ora... Possiamo aspettare anche qualche anno... Il suo corpo deve ancora maturare"

"E per quanto riguardano le voci che corrono sull'Akatsuki?"

"Non mi interessa di cosa fanno quelli... Per adesso non hanno abbastanza membri o esperienza per tirar fuori un biiju dal suo Jinchuuriki... Per adesso, occupati soltanto di tenere d'occhio il bambino e attieniti al piano... Se lo farai, vedrai che tutto andrà per il meglio"

"Come desidera, Orochimaru Sama"

Gli occhi gialli da serpente brillarono di malignità in quell'oscurità senza fine.

"Vediamo cosa farai, Naruto Kun, dopo che il seme dell'odio e del tradimento sboccerà nel tuo cuore di Jinchuuriki..." [Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD]


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"Naruto il mostro!" Urlò una bambina dai capelli rosa, stringendosi ad una dai capelli biondi.

"Vai via, mostro!" Disse quest'ultima.

Davanti a se aveva un gruppo di bambini urlanti. Alcuni li conosceva di vista, gli eredi dei Clan Inuzuka, Aburame, Nara, Akimichi, Hyuuga. La bambina dai capelli rosa si chiamava Sakura, l'altra Ino Yamanaka.

Anche se alcuni di loro non urlavano cose brutte, nessuno disse niente per fermare gli altri.

Nessuno. Nemmeno Sasuke. Questo, sembrava spiazzato nel vederlo lì. Lo osservava, non sapendo cosa fare.

Sasuke. Il suo migliore amico. Quello che gli aveva promesso di proteggerlo sempre. Che aveva promesso di non dire niente a nessuno.

"Bugiardo..." Mormorò.

Il Sasuke che ammirava fin da quando lo aveva conosciuto.

"Bugiardo"

Quello stesso Sasuke che, qualche giorno prima, lo aveva abbracciato stretto.

"Sei soltanto un maledetto bugiardo!" Urlò con tutte le sue forze.

Più lo guardava, più non riusciva a controllarsi. Lui non era mai stato bravo ad impostare il chakra, ma adesso lo sentiva fluire dentro di se, avvolgendolo. Purtroppo, non si accorse che quello che stava usando non era il suo.

Il chakra rosso volteggiò intorno al corpo del bambino mentre questo guardava con odio quello che riteneva, fino a qualche momento prima, l'unica persona di cui potesse veramente fidarsi.

La gente intorno a lui cominciò a gridare e in quelle urla, lui esultava.

Mai si era sentito così libero e forte. Vedeva i volti delle persone spaventate. I bambini tremare.

Era una sensazione bellissima per uno che era sempre stato ignorato e trattato come l'ultimo degli scarti.

Non si accorse nemmeno di star piangendo. Sasuke invece se ne era accorto e non gli importava niente se aveva intorno a se del chakra rosso. Vedeva soltanto quelle lacrime.

Lentamente si avvicinò a lui, ma questi lo respinse con un getto di chakra, facendolo cadere a terra.

"Non ti avvicinare!"

Era la seconda volta in pochi giorni che glielo diceva. E la cosa non gli piaceva per niente.

Era un ordine a cui mai avrebbe potuto dar retta.

Cercò di muoversi, ma scoprì che le gambe non lo reggevano. Quel chakra era troppo forte per lui.

"Mi hai sempre mentito! Tu non sei mio amico! Ti odio!" Lo sentì urlare, mentre le lacrime aumentavano.

"No.. Non è vero..." Mormorò, ma non riuscì a dire altro.

L'Hokage era comparso vicino al bambino, calmo come mai lo aveva visto.

Lo vide prendere in braccio Naruto come se niente fosse, cullandolo quasi.

"Adesso calmati, Nacchan" Lo sentì mormorare.

Piano piano il chakra rosso che avvolgeva il piccolo scomparse. Adesso si sentivano soltanto i suoi singhiozzi mentre stringeva forte la tunica da Hokage del padre.

"Non è mio amico... Mi ha mentito..." Continuava a dire il biondino tra le braccia di Minato.

Questi sospirò dando uno sguardo a Sasuke che ancora non riusciva ad alzarsi.

"Io... Io non ho fatto niente..." Disse il piccolo Uchiha.

L'Hokage sorrise.

"Lo so, Sasuke. Tranquillo, le cose si sistemeranno"

Detto questo sparì insieme al figlio.

L'ultima cosa che vide quel giorno furono i suoi genitori e il fratello che gli correvano incontro.

"Naruto..."



NdLirin: Perché quando dico che farò qualcosa di allegro mi viene fuori un disastro del genere?! Perché?! Qualcuno me lo spieghi! ç_ç Credo che dopo questo capitolo i commenti avranno una ricaduta -_- Mi sono adagiata troppo sugli allori -_-

Oggi i ringraziamenti non li posso fare, mi dispiace! 'Harry Potter e i doni della morte' mi aspetta *_* Ieri sera mi sono fermata ad un punto critico e... Credo che sia quello che mi ha ispirato una cosa tanto deprimente e catastrofica -_- Ma infondo è l'inconveniente di diventare grandi no? Quando si è piccoli tutti è facile... Come disse l'autore di Gintama 'Voglio essere un panino al formaggio' ç_ç...

Per la domanda 'Chi sostituisce Itachi?' ho visto che alcuni di voi ci hanno azzeccato! Brave! Mi complimento!... Adesso non andatelo a sbandierare ai quattro venti però... Non è che c'è sotto lo zampino di Sasu Chan -_- Basta! Non dico più niente a quella ragazza! v.v

Per chi non mi vede da secoli su MSN... Personatemi ^^ Sono da mio padre e non ha l'ADSL. Non posso fargli spendere un patrimonio! Tornerò martedì sera o mercoledì di sicuro! ^_^

Ringrazio chi ha commentato con tutto il cuore e vi esorto a non linciarmi per questo capitolo!

Ciaoz! ^_^


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Capitolo 11
*** Fiducia ***


Capitolo Decimo

Fiducia


"Un mostro! Ecco cos'è!"

"Non le permetto di parlare di mio figlio in questa maniera!"

La voce di sua madre era forte e potente, arrabbiata come mai l'aveva sentita.

"Come altro lo chiamerebbe uno che si scatena in quel modo?!"

"Adesso basta! Se ne vada immediatamente da casa mia!"

Ci fu un po' di rumore e poi uno sbattere furioso di porta.

"Non potrà tenerlo nascosto per sempre!"

Questa fu l'ultima minaccia che sentì prima che il silenzio cadesse come una cupola opprimente su casa loro.

Erano passati ormai 15 giorni dall'accaduto. Minato continuava a tentare di calmare il Consiglio e Naruto si era chiuso in un mutismo di cui non credeva fosse capace.

Tradimento.

Questa era l'unica parola che vorticava nella sua piccola testa di bambino ferito.

Sasuke, il suo ormai ex migliore e unico amico, lo aveva tradito raccontando a tutti il segreto che, stupidamente, gli aveva confidato.

Strinse i pugni. Non si era mai sentito tanto furioso come in quel momento. Ma allo stesso tempo una fitta dolorosa al petto lo distruggeva.

Sentì qualcuno bussare alla porta e la madre, come ormai faceva da due settimane, prima di aprire chiese chi fosse.

"Sasuke"

Il nome lo fece sobbalzare. Kushina si voltò verso il figlio, chiedendo il permesso.

Lentamente il biondino si alzò, rinchiudendosi in camera sua lasciando libera la madre di decidere come più riteneva giusto.

Questa sospirò, prima di aprire la porta.

Adesso davanti a lui c'era il più piccolo degli Uchiha. Non sapeva definire il suo sguardo. Freddo oppure colpevole? Non capiva. Non capiva ormai da 15 giorni. Sasuke era venuto ogni giorni e tutte le volte le faceva la stessa richiesta.

"Voglio vedere Naruto" Il suo tono era deciso, non contemplava la risposta 'no'.

Kushina distolse lo sguardo dai profondi pozzi neri.

"Non credo sia il caso, Sasuke Kun... Naruto.. Naruto non sta molto bene..."

Il bimbo non fece un passo.

"Voglio vederlo" Il tono non era minimamente cambiato.

La donna spostò gli occhi da una parte all'altra, non sapendo cosa fare. Quella volta, Sasuke sembrava deciso a non mollare.

Decise, alla fine, di provare a far parlare il piccolo con il figlio. Magari le cose sarebbero migliorate.

Si spostò per far passare Sasuke e poi richiuse la porta.

Il moretto si tolse le scarpe, per poi andare dritto verso la camera del biondino.

Bussò forte.

"Naruto, sono Sasuke"

Non ci fu risposta dall'interno. Questo lo fece innervosire.

"Lo so che ci sei! Se non mi dai il permesso di entrare, lo faccio lo stesso! A costo di buttare giù la porta!"

Non aspettò nemmeno la risposta, entrò.

Dentro era tutto buio, dalla finestra filtravano solo pochi raggi di sole, gli altri erano bloccati dalle imposte chiuse male.

Il tutto era più incasinato del solito, sembrava che fosse passata una tigre infuriata e avesse spaccato tutto.

Non vedeva l'amico, finché non notò un punto più chiaro, avvolto tra le coperte sfatte del letto. Gli occhi di Naruto lo fissavano, furiosi e impassibili allo stesso tempo.

Mai avrebbe pensato che l'amico potesse fargli paura.

"Si può sapere che combini? Non ti fai sentire da due settimane!" Esclamò Sasuke, avvicinandosi.

"Vattene" Fu la risposta secca del biondo. Niente insulti, ne sentimenti trapelavano da quella vocina.

L'Uchiha si paralizzò sul posto.

"Ero preoccupato..." Mormorò, continuando a guardarlo.

Sentì una piccola risata ironica provenire dal groviglio di coperte che aveva davanti.

"Strano, non l'hai mai fatto"

Sasuke sgranò gli occhi e un po' di coraggio gli ritornò in corpo.

"Come puoi dire una cosa del genere?! Io mi sono sempre preoccupato per te! Chi ti difendeva dagli altri bambini?! Chi faceva zittire gli adulti che parlavano male di te?!" Esclamò, arrabbiato.

"Eppure non hai esitato a dire a tutti il mio segreto!"

La rabbia che celava dentro di se si fece sentire in quella frase che colpì Sasuke come una doccia fredda.

Allora aveva capito bene quel giorno. Naruto pensava che lo avesse tradito. Lui, che sempre lo aveva considerato come un fratello. Lui, che pensava sempre al suo bene, a diventare forte per proteggerlo.

"Tu... Davvero pensi che io..." Balbettò, per poi digrignare i denti. "Sei davvero un usuratonkachi allora! Come puoi solo pensare che io-?"

"L'ho detto soltanto a te! Nemmeno ai miei genitori! A nessuno! Come potevano sapere che sono un mostro?!"

"Ti ho detto mille volte di non chiamarti così! Non sei un mostro!"

"Però lo pensi! Non hai fatto niente per fermarli dal dirmi quelle cose!"

Sasuke si bloccò a quelle parole.

"Io.. Non credevo che fossi lì... Stavo tentando di farmi dire da chi lo avevano saputo... Ma poi sei arrivato e hanno cominciato ad attaccarti e poi tu hai cominciato a gridare e quel chakra – ma che diavolo era? - e a piangere... Non sapevo cosa fare..." Balbettava, non sapeva come giustificarsi. "Te lo giuro, Naruto io non ho detto niente..."

Cercò di farlo capire al biondo, mettendocela tutta per cercare di tenere un tono di dispiacere... Non era abituato a far vedere quei sentimenti.

Vide Naruto alzarsi ed avvicinarsi a lui. Non gli aveva mai distolto gli occhi di dosso.

Si fermò di fronte a lui e si stupì di vedere qualcosa di diverso nei suoi occhi azzurri. Decisione. Rabbia. Vendetta.

"Non ti credo"

Bastarono quelle semplici parole a fargli crollare il mondo addosso.

La mancata fiducia è un legame, che se rotto, non può più essere risaldato.

Per poco non si accorse nemmeno che Naruto aveva ricominciato a parlargli.

"Andrò a vivere ad Uzu, parto domani. Farò l'Accademia là. Tornerò per l'esame da genin" I suoi occhi si fecero più sottili. "Te lo giuro, Sasuke, quando tornerò mi vendicherò e ti porterò via tutto ciò che ti è più caro!"

Non seppe nemmeno come, ma andò a sbattere contro il muro davanti alla porta della camera del biondo. Probabilmente quello strano chakra di 15 giorni prima c'entrava qualcosa.

Subito Kushina gli fa accanto.

"Sasuke stai bene?!"

Lui annuì, alzandosi. Si toccò il braccio dolorante e si avviò verso la porta.

"Arrivederci, signora"

La donna non lo seguì. Non si era mai rivolto così formalmente a lei. Gli ricordava tanto una bambina che aveva incontrato tanti anni fa, ad una festa di compleanno del figlio.

Il piccolo Uchiha, si ri infilò le scarpe, uscendo poi di casa.

Camminò per le vie di Konoha, tenendosi sempre il braccio ferito.

"Sasuke!"

Si voltò piano indietro, vedendo poi avvicinarsi il fratello maggiore.

"Che ti è successo?!" Chiese, preoccupato vedendo il braccio.

Il piccolo distolse lo sguardo.

"Niente, Aniki... Sto bene..."

Itachi lo guardò, perplesso prima di prenderlo in braccio e poi sulla schiena, come faceva sempre.

"Ti porto all'ospedale" Disse, senza chiedergli spiegazioni.

Sasuke annuì, reggendosi alla schiena del fratello. Nascondendo il volto rigato dalle lacrime che nemmeno si era accorto di star versando.


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Era l'alba, nessuno era ancora in giro a Konoha, tranne qualche ninja in partenza per qualche missione rischiosa o i primi commercianti che aprivano le botteghe.

Un silenzioso corteo camminava per le vie. 5 ninja aprivano la strada, dietro di loro camminava un uomo abbastanza anziano dai lunghi capelli banchi e dallo strano vestiario. Dietro, una piccola famiglia di tre persone. Padre, madre e figlio.

Arrivati alla enorme porta del villaggio, si fermarono. I ninja si allontanarono un poco. Il vecchio invece rimase vicino alla famiglia.

"Mi dispiace tanto, Nacchan"

Erano gironi che Minato non faceva che scusarsi col figlio.

Questo scosse la testa.

"Non importa, papà. Hai fatto quello che ritenevi giusto" Gli sorrise.

Dentro di se, la volpe che ormai era diventata sua confidente intima segreta, rise.

"Quanto sei falso, cucciolo!" Disse questa, ma fu zittita da un pensiero potente del bambino.

Intanto il padre e la madre lo avevano abbracciato stretto.

"Ti verrò a trovare il prima possibile" Gli sussurrò la madre all'orecchio.

Lui annuì, stringendola.

"Continuo a dire che sei un attore provetto! Non sanno nemmeno che chi stanno abbracciando sarà la loro rovina!" Di nuovo un urlo mentale le intimò di star zitta.

L'abbraccio dei genitori finì. Sua madre aveva gli occhi pieni di lacrime, ma tentava lo stesso di sorridere.

"Non far dannare i nonni e non metterti nei guai" Gli disse, asciugandosi gli occhi.

Lui continuò a sorride.

"Tranquilla, mamma! Farò il bravo!" Disse, facendo la faccia del bravo bambino. Quella che aveva tenuto per tutti quegli anni.

I volti sereni dei genitori gli fecero capire che ci erano cascati.

Il vecchio si avvicinò a loro.

"Dobbiamo andare, Minato"

L'uomo annuì, dando un ultima carezza.

"Dai retta a Jiraya San, allenati con costanza, Naruto. Voglio vedere i tuoi miglioramenti quando tornerai" Gli sorrise.

"Non puoi immaginare nemmeno cosa ti aspetta" Questo non su solo il pensiero di Kyuubi.

Naruto dette un ultimo sguardo ai genitori e poi al villaggio dietro di loro provando una fitta di odio mista a nostalgia.

"Andiamo, ragazzo"

Il vecchio Jiraya gli dette un piccolo colpetto sulla spalla.

Lui si voltò camminando, senza esitazione verso la foresta che mai aveva visto. Nessuno paura balenò nel suo cuore di Jinchuuriki. Non c'era spazio per quella. Il fiore dell'odio e del tradimento era sbocciato e non dava spazio ad altri sentimenti, succhiando il suo sangue e la sua anima come nettare vitale.



ATTENZIONE! COMMENTO FINALE CON ALTO CONTENUTO DI INSINUAZIONI SULLA FINE DI HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE! LEGGERE SOLO SE DISINTERESSATI O FINITO IL LIBRO!!!



NdLirin: *Lirin si nasconde* Perdonatemi! ç_ç Dopo aver finito l'ultimo libro di Harry Potter sono in angoscia profonda... Mi sono morti dei personaggi che io adoravo!... ç_ç E la fine... La fine... Non posso dirvi niente... Ma però... Per chi l'ha letto... Secondo voi, una che leggeva da sempre le DracoXHarry, sarà stata felice? -_- Ero schifata... Ma, infondo lo ero dal sesto...Preferivo che Harry morisse...è come aver visto finire 'Naruto' con Sasuke che sposa Sakura e Naruto che si fidanza con Hinata...Comunque... Capitolo allegro, eh? XD Sono morta dallo sconforto mentre lo scrivevo... Però ho avuto abbastanza ispirazione per questo ç_ç FREDD!!!! EDVIGE!!!! DOBBY!!!! IO SONO DELLA LEGA 'Non Si Uccidono Animali Nei Film Altrimenti Piango' (gli umani possono anche crepare, se non sono dei miei personaggi preferiti -_-) SCAMBIEREI MILLE VOLTE LA VITA DI HARRY, RON E HERMIONE PER FAR RIVIVERE SOLO GLI ANIMALI E FRED!!!ç_ç E poi il mio Draco non c'era praticamente mai... Uffa! ç_ç *Lirin va a leggere fan fic DracoXHarry per risollevarsi il morale*

Commentate... Per adesso sono troppo depressa per i ringraziamenti... ç_ç

Ciao! Da una Lirin molto depressa Q_Q


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Capitolo 12
*** Ritorno ***


Capitolo Undicesimo

Ritorno


"Uchiha!"

Quella voce irritante. Quanto non lo sopportava. Quel maledetto, ossessivo, idiota di un..

"Inuzuka" Sospirò.

Da quanti anni lo tormentava? Ormai aveva perso il conto.

Il ragazzo dai capelli castani e gli occhi dorati gli arrivò a fianco. Intorno a loro gli altri ragazzi di 12 anni correvano a casa dopo la noiosa giornata all’Accademia.

"Come te la passi? Nervoso per l’esame della settimana prossima?" Chiese, cercando di innervosirlo.

"Per niente" Rispose lui, freddo.

Non gli piaceva avere gente intorno, specialmente chi si accompagnava sempre ad un cane nano.

L’altro non sembrò far caso al suo tono.

"Hai sentito cosa si dice in giro?"

Anche se non lo dette a vedere, Sasuke si fece attento. Lo guardò di soppiatto.

"Cosa?" Chiese.

L’Inuzuka lo guardò con i suoi occhi dorati, ghignando.

"Sembra che stia per arrivare da Uzu un tipo fortissimo che farà l’esame qui!" Esclamò, entusiasta.

Il moro sgranò gli occhi. Uzu... Dove aveva già sentito il nome di quel paese? A scuola?... Eppure sembrava importante...

"Tutto bene, Uchiha?" Chiese l’altro, osservandolo.

Sasuke annuì, allontanando il pensiero. Il braccio aveva cominciato a dolergli.


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Camminavano piano nella foresta. Ormai era pomeriggio inoltrato.

Circondato come un prigioniero da ninja e dal vecchio maestro che ormai lo perseguitava, il ragazzino camminava con il cappuccio della maglia rossa a mezze maniche tirato a coprirgli il volto. Dietro la schiena, lo stemma della famiglia Uzumaki.

"Arriveremo per domani mattina, Naruto" Gli annunciò il vecchio Jiraya.

Lui annuì in modo quasi impercettibile.

Non aveva voglia di parlare. Era emozionato, eccitato. Il suo caro villaggio natale era vicino, ne sentiva l’odore. Forte quasi quanto quello della vendetta.

"Naruto, calmati. Dobbiamo attenerci a quello che ci hanno detto quelli"

Il ragazzo annuì silenziosamente alla sua fida compagna. Lei non l’aveva mai tradito.


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La mattina era fresca, come sempre in quelle zone alberate. Il villaggio era ormai quasi del tutto attivo, perfino gli allievi dell’Accademia cominciavano a svegliarsi.

In quella marmaglia assonnata, l’Hokage e sua moglie camminavano veloci per le strade.

"Presto, presto, presto!" Continuava a dire Minato camminando veloce e tirando Kushina per la mano, ma non sembrava essere arrabbiata per questo.

"Calmati, tesoro!" Diceva lei, sorridendo.

Era emozionata almeno quanto il marito.

Arrivarono presto alle porte di Konoha, forse con un po’ di fiato corto. Guardarono oltre di essere, nel folto della foresta.

"Non sono ancora arrivati..." Mormorò Minato, deluso.

La moglie si strinse al suo braccio.

"E se gli fosse successo qualcosa?" Disse, lei piano, quasi non si sentiva.

"C’è Jiraya San con lui, arriveranno presto" La rassicurò Minato, stringendola.

Dovettero aspettare almeno mezz’ora prima che l’Hokage avvertisse qualcosa. Si avvicinò alla porta.

"Senti il chakra di Jiraya San?" Chiese la moglie.

Per un attimo gli parve di sentire qualcosa di strano, ma allontanò il pensiero quando il chakra del suo vecchio maestro si fece sentire.

"Sì! Stanno arrivando!" Esclamò, felice.

Poco dopo un gruppo di persone comparì sulla strada in mezzo al bosco. Kushina fece qualche passo esitante.

"Naruto..." Mormorò, mentre le lacrime cominciavano a cadere dai suoi occhi.

Quando il gruppo fu più vicino, Jiraya alzò la mano in segno di saluto, lasciano passare un ragazzino col cappuccio tirato sulla testa che correva come un matto.

"Mamma!" Esclamò il bambino correndole incontro.

"Nacchan..."

Le lacrime della donna erano aumentate e non gli permettevano di dire altro. Aprì le braccia aspettando il figlio che le correva intorno.

Ma questo non arrivò mai dato che fu intercettato da qualcun’altro.

"Naruto Chan!"

Minato aveva agguantato il piccolo in un abbraccio stretto e ora stava piangendo disperato.

"Mi sei mancato tanto!"

Purtroppo il suo abbraccio era un po’ troppo forte. Naruto annaspava, per liberarsi e respirare.

"Pa.. Papà!... Mollami! Non respiro!"

Ma questo non era intenzionato a lasciarlo facilmente. Per fortuna arrivò la moglie a calmarlo con un bel pugno sulla testa.

"Brutto idiota! Lo stai uccidendo!" Esclamò la donna per poi staccare il marito con la forza.

Questo volò lontano, ma continuava a parlare come se avesse ancora il figlio tre le braccia.

"Non ti lascerò mai più, Nacchan!"

Kushina sospirò. Subito dopo sentì le piccole braccia del figlio stringerla alla vita.

"Mamma..." Mormorò Naruto.

Lei sorrise accarezzando la testa bionda del figlio.

"Bentornato, Nacchan"

Naruto affondò il viso nella pancia della madre. Nascose un ghigno che non era riuscito a trattenere.

Dentro di se, la Volpe rideva e lui con lei.


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"Ma sei proprio sicuro di voler andare all’Accademia oggi? Non sei stanco per il viaggio?" Chiese Kushina preoccupata.

Naruto scosse la testa, sorridente.

"Voglio conoscere i miei compagni prima che facciano i Team" Disse.

I genitori si guardarono. La preoccupazione che i bambini non si fossero del tutto dimenticati di quel giorno non voleva andarsene.

Alla fine Minato annuì.

"E sia! Sbrighiamoci! Le lezioni cominceranno tra 10 minuti!"

Prese il figlio in braccio e se lo mise su una spalla. Questo scalciava.

"Papà! Non sono un sacco di patate!" Urlava Naruto.

"Oh! Come sei diventato pesante! Speriamo che siano muscoli e non ciccia... Tua nonna ha sempre cucinato un po’ troppo pesante in effetti..." Borbottò

Kushina lo guardò male.

"Cos’hai da dire su mia madre?" Disse, acida.

Minato corse subito ai ripari.

"Che cucina divinamente e tu hai ripreso alla perfezione le sue doti culinarie sopraffine!"

La donna non gli credeva per niente e si sentiva anche presa in giro, ma per una volta lasciò correre.

"Vattene, prima che ti prenda a calci"

"Subito!"

Minato, con il figlio sulla spalla, sparì da davanti alla moglie e ricomparì nel centro di Konoha, precisamente davanti all’Accademia.

Qualche bambino, vedendolo comparire così all’improvviso, si spaventò e corse via.

I pochi adulti che c’erano scossero la testa, abituati a vedersi comparire l’Hokage all’improvviso. Nessuno fece caso al ragazzino sulla sua spalla finché questo non cominciò ad urlare.

"Papà! Degenere di un Hokage! Lasciami!"

Subito Minato lo mise a terra, guardandolo male.

"Degenere di un Hokage?... Tu sei stato troppo influenzato da tuo nonno..." Borbottò.

"Hokage Sama!"

Un uomo sulla trentina con una cicatrice sul volto e un grande sorriso si era avvicinato a loro.

"Iruka, buongiorno" Lo salutò cordialmente.

L’uomo fece un piccolo inchino.

"Buongiorno anche a lei. È raro vederla all’Accademia"

La frase sottintesa era ‘è raro vederla sveglia a quest’ora’.

Minato ridacchiò.

"Ma oggi è un giorno speciale" Avvicinò a lui il figlio, tirandolo per una spalla. "Nacchan è tornato!"

Iruka sgranò gli occhi alla vista del bambino. Naruto non riuscì a capire se fosse di sorpresa gradita o di panico.

Si stupì di vedere un sorriso sincero disegnarsi sul volto dell'uomo verso di lui.

"Oh! Che sorpresa! Non pensavo di vederti così presto! Bentornato Naruto Kun"

Allungò la mano verso di lui. Naruto gliela strinse, un po’ titubante.

"Io sono il maestro dell’Accademia, Iruka Umino"

"Piacere di conoscerla" Disse Naruto, più per educazione che per vero piacere.

In quel momento si sentì la campanella suonare.

"Bhe, allora te lo affido, Iruka. Ti manderò al più presto i documenti che l’Accademia di Uzu mi ha mandato"

Il maestro annuì mentre lo sguardo di Minato passò sul figlio. Gli accarezzò la testa.

"Fai il bravo e ascolta il maestro! Ci vediamo all’uscita" Gli sorrise.

"Va bene" Disse il piccolo sorridendo si rimando.

Minato lo guardò con dolcezza prima di scomparire.

Il ragazzino rimase da solo con il maestro.

"Bhe, che ne dici di entrare Naruto Kun? Ti presento ai tuoi compagni..."

Annuì mentre seguiva Iruka.

L’Accademia non era molto diversa da quella di Uzu. Arrivarono presto davanti ad una porta chiusa da dove si sentiva provenire un gran vociare.

"Tu aspettami qui. Appena dico il tuo nome, entra"

Naruto annuì mentre il maestro entrava in classe e gli alunni si zittivano.

Il pensiero che avrebbe rivisto tutte quelle persone che lo avevano deriso, gli fece montare la rabbia. Soprattutto il pensiero di rivedere Lui.

"Naruto, calmati. Ci sarà tutto il tempo in futuro"

Riuscì a calmarsi a quel pensiero, anche se non era del tutto tranquillo.


=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=


Le giornate all’Accademia erano tutte uguali. Le ragazzine che gli giravano intorno, i ragazzi che litigavano, i maestri che lo lodavano.

Non c’era nessuno nel suo anno che potesse eguagliarlo. E questo rendeva tutto noioso.

Cominciava ad assomigliare all’erede dei Nara. Eternamente annoiato.

Guardò fuori dalla finestra. Il suo maestro stava parlando con l’Hokage. Si intravedeva che c’era qualcuno tra loro, ma era coperto dalla figura di Iruka.

Distolse lo sguardo. Non gli interessava quello che facevano quei due.

Intorno a lui c’era un caotico caos. Il solito caotico caos.

"Mi siedo io vicino a Sasuke Kun!"

"Sta zitta, Fronte Spaziosa! Non sei all’altezza di Sasuke Kun!"

"Cosa hai detto?!"

Davanti a lui, le solite due ragazzine pazze stavano litigando. Ogni giorno sperava che, in uno dei loro litigi, si ammazzassero a vicenda. Almeno lo avrebbero lasciato in pace.

Anche se aveva il sospetto che lo avrebbero perseguitato anche nella morte.

Rabbrividì. Le donne erano dei mostri.

In quel momento, la porta dell’aula di aprì facendo entrare un Iruka più euforico del solito.

"A posto, ragazzi!" Esclamò, con un sorriso fin troppo felice.

Subito tutti si misero a sedere. Le due pazze optarono per sedersi nei banchi dietro di lui, come avvoltoi. Il posto vicino al suo rimase vuoto, come sempre.

Lo guardò, aveva come la sensazione che quel posto appartenesse a qualcuno.

In quel momento, Iruka cominciò a parlare.

"Ho un annuncio importante! Forse alcuni di voi avranno sentito che sarebbe arrivato uno studente da Uzu per fare l’esame qui da noi. Bhe, quello studente è arrivato!" Altro sorriso euforico. "Trattatelo bene, mi raccomando! Entra pure, Naruto!"

Sasuke sgranò gli occhi a quel nome. Tanti ricordi gli si affollarono nella mente e le sensazioni di quei giorni ebbero un senso.

Tutto gli parve ancora più nitido quando il ragazzino biondo varcò la soglia dell’aula, con un grande sorriso.

Senza nemmeno rendersene conto, fece un piccolo sorriso.

Naruto Uzumaki, il suo migliore amico, era tornato.

Non gli passò per la mente che questo potesse essere un male.



NdLirin: Ritardoooooo!! Scusateee!!! ç_ç Si vede che è ricominciata la scuola, ne?... Va bhe, parliamo di cose più allegre -_- Come vi sembra il capitolo?... Vi ho lasciato nel punto migliore, che bastarda che sono! XD In questi giorni ho modificato un po’ la trama... C’erano alcune cose che volevo mettere, ma che poi non tornavano e ho dovuto modificare un po’ le cose... Che lavoro duro ç_ç Va bhe, lasciate perdere i miei lamentismi ^^

Ringrazio:

Celena86: Bhe non poso dirti che non lo diventerà, ma nemmeno il contrario... è complicato... Dovrai seguire per capire! XD Tranquilla, non ti deluderò!

Sasu Chan: XD adesso non lo ai più come va avanti! XD E non ti dirò nulla v.v

Keira_Chan: Suvvia! Ma perché Naruto non può essere cattivo? ç_ç A me piace tanto tanto... Cercherò di andarci piano con Sasuke... Se ci riesco XD

Inuziku_RukiaXP: Ebbene sì... In questo libro Rowling ammazza anche per gli altri sei -_- ç_ç Comunque cercherò di risollevare il morale ^_^

Ximeng: Un pochino arrabbiato, sì! XD Diciamo che non credo che abbiamo molto spirito patriottico come in originale ^^

Himawari: Ginny... Non la nominare -_- Non l’ho mai sopportata... Comunque... Psicopatico è una parola grossa, dai! XD Itachi non è così! ^^

Shooting Star: Vedrai come si farà interessante poi! XD

Ryanforever: Harry lo scambierei volentieri con Fred! Anche subito! XD Le cose si sistemeranno... Forse... Devo ancora decidere! XD

Talpina Pensierosa: [Rispondo a tutti e due i tuoi commenti ^_^] Bhe, l’avvertenza ‘shonen ai’ l’ho messa per precauzione... Dato che io ci cado sempre alla fine ^^ E avere per le mani Sasuke e Naruto da piccoli non mi ha aiutato molto XD... Comunque... Per me essere crudele con Sasuke è uno sport! XD Lo considero il mio fratello minore da stressare! ^^ Quindi abituati alle scene di crudeltà verso di lui! XD

Babyangeldark: Dai! Nee Chan! Vedi che è tornato subito! ^^ Non disperarti!

Nana89: Questo cappy non era poi tanto deprimente... Vero?... Dai! Dimmi che non lo è! ç_ç

Tensai86: Hachiko! Qua la zampa! XD Non piangere dai! Altrimenti non ti porto al parco! v.v

CHIHIRO: Non credo che abbia cambiato molto idea ^^ Probabilmente si è evoluta! XD

Lulu: Lo so... Cercherò di equilibrare i due stili anche se sarà un po’ difficile... ^^ Abbiate pazienza... Non è facile...

Vimar: Io invece lo vedo benissimo con il cappottone a nuvolette rosse ^^ Gli dona! XD Ma vedrai in futuro!

Sakura03: XD Qualcuno che ha fatto apprezzamenti sulla partenza! L’unica! XD

Ila The Best: Jiraya avrà una parte più forte in futuro, come nel manga originale infondo ^^ Sarà sempre il solito pervertito XD

Ron Von Bokky: Grazie! ç_ç Non abbandonarmi! Me ha bisogno anche di te! Ron Chan! ç_ç

Ayame90: Vero... Povero piccolo... Anche se non sembra molto depresso nell’ultimo capitolo da quello che dice il piccolo James -_-

Finito! Ragazzi mi sono resa conto di aver fatto Sasuke un po’ troppo simile a Shikamaru!... Va bhe -_- Infondo i loro comportamenti non sono poi tanto diversi... A parte che Shikamaru dorme e Sasuke no...

Prossimo capitolo! Il piccolo Naruto comincia il suo piano! XD Aspettatevi il peggio! [Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD]

A presto! ^_^



Di nuovo, per chi volesse contattarmi: lirin_uchiha@hotmail.it

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Capitolo 13
*** Mancanza ***


Capitolo Dodicesimo

Mancanza



Sentiva Iruka parlare nell’aula. Parlare di lui. Chissà se qualcuno di quegli stupidi mocciosi si sarebbe ricordato. Comunque non era il caso di sfidare la sorte come quella mattina. Per poco suo padre non sentiva il chakra di Kyuubi troppo forte rispetto a quello che prevedeva. Aveva fatto appena in tempo a nasconderlo.

"KyuuChan" Mormorò in un sussurro appena percettibile "Per un po’ non venire fuori. Resta nel profondo e non uscire se non quando ti chiamo io... Non possiamo rischiare... Un minimo errore e siamo morti tutti e due"

Sentì uno sbuffo.

"Ma così non potrò vedere cosa succede!... Va bene... Cerca di non combinare guai... Ci vediamo.."

I sottile strato di chakra della volpe, che ormai da anni era abituato ad emettere, scomparì lentamente. Si sentì improvvisamente, e stranamente, solo. Kyuubi era l’unica che gli era stata sempre vicina.

Non sentire più la sua presenza era opprimente.

"Entra pure, Naruto!"

Sentì Iruka chiamarlo. Fece un sospiro profondo.

Doveva stare calmo. Era il momento di tirar fuori il Naruto che tutti si aspettavano di vedere come figlio dell’Hokage. Allegro, stupido, imbranato, ma sorprendentemente dotato. Proprio come il padre.

Sfoggiò il suo miglior sorriso ed entrò.

Sì sentì immediatamente osservato. Era normale no? Era la novità del giorno. Si voltò verso quei marmocchi. Trattenne la voglia di guardarli con freddezza e si sforzò di sembrare imbarazzato.

Vide alcuni di loro bisbigliare mentre lo guardavano. Ancora una volta, represse l’istinto di far riemergere Kyuubi. Si sentiva terribilmente in balia degli eventi.

La sua unica debolezza era che sentiva il bisogno di appoggiarsi agli altri.

Strinse i pugni. La missione dipendeva da lui, adesso. Non poteva sbagliare.

Si accostò al maestro e tenne il capo alto, continuando a sorridere.

"Questo è Naruto Uzumaki. È il figlio del nostro Hokage, Namikaze Minato. Vedete di trattarlo come si deve"

Molti sgranarono gli occhi alla notizia. I bisbigli divennero un brusio fastidioso. Ma non sembravano di cattiveria. Evidentemente tutti avevano dimenticato. Per un attimo i suoi occhi si fecero maligni. Tutto procedeva come avevano previsto.

Infondo sarebbe stato problematico eliminare un’intera classe di alunni. Poi come avrebbero fatto per i corpi, lui e Kyuubi? Mica potevano andare in giro con un grande sacco sanguinante e buttarlo nella prima fossa che trovavano!... Magari un mega falò che avrebbe giustificato come la sua voglia irrefrenabile di castagne arrosto... Doveva smetterla di fare pensieri così idioti, cominciava a somigliare al padre.

I suoi occhi vagarono per i banchi, annoiato. Vide facce conosciute, altre insignificanti. Non si soffermò a guardare quelle che facevano rivivere in lui ricordi fastidiosi.

In realtà cercava un volto solo. Sapeva che non poteva essere cambiato molto.

Istintivamente guardò verso la parte più alta, vicino alla finestra. Ricordava perfettamente che genere di luoghi prediligeva.

Quasi gli venne da ridere quando lo trovò proprio dove pensava. Con la sua faccia truce, decisamente cresciuto, ma infondo era sempre il solito. Capelli neri, occhi scuri, pelle chiara.

Era solo al banco. Anche quello lo aveva previsto. Non gli era mai piaciuto avere compagnia.

Stranamente il vederlo non suscitò in lui sentimenti di rabbia, ma qualcosa di indefinito. Nostalgia? Non lo sapeva.

Quello che però lo sorprese fu che, adesso, non stava sorridendo per finta.

In quel momento Iruka ricominciò a parlare.

"Credo che ci sarà tutto il tempo in futuro per conoscere Naruto Kun. Adesso cominciamo la lezione" Diede una piccola pacca sulla spalla a Naruto "Siediti pure dove vuoi"

Nemmeno si degnò di guardare gli altri posti vuoti. Si diresse velocemente, più di quanto avrebbe creduto e voluto, verso Sasuke.

Quando gli fu vicino incontrò i suoi occhi divertiti, anche se la bocca non rideva. In realtà, per esperienza, sapeva che interiormente stava facendo un sorriso come il suo. Glielo aveva detto un giorno di sole, mentre erano seduti sul pontile di legno al laghetto. Il loro posto speciale...


"Sas’ke"

Gli occhi neri si posavano si di lui con un mugolio indistinto. Era il suo modo di dirgli che lo stava ascoltando.

"Perché tu non sorridi mai?" Gli chiese.

Lo sguardo del moro caddero sul legno del pontile e poi sull’acqua del laghetto.

"Io... In realtà sorrido..." Mormorò l’altro. "Solo che... Non lo faccio vedere..."

Gli occhi azzurri lo guardarono, curiosi.

"E perché? Non è male farlo vedere..."

Vide il moro girare la testa dall’altra parte.

"E che... Non lo farei come te... E gli Uchiha non possono essere secondi a nessuno..."

Ci fu qualche secondo di silenzio prima che il biondino cominciasse a rotolarsi dalle risate.

L’altro si girò di scatto rosso di rabbia mista ad imbarazzo.

"Non ridere! È una cosa seria!"

Ma quello non smise per un bel po’.


Quello era decisamente un bel ricordo. Peccato che tutto era svanito anni fa.

Si rese conto di star sbagliando. Non doveva cadere nella nostalgia di ricordi lontani e falsi. Falsi. Di nuovo la rabbia cercò di fargli perdere la ragione, ma lui riuscì a mantenere il controllo e a tornare alla normalità. La sua missione era troppo importante.

Si mise le mani sui fianchi, facendo un largo sorriso.

"Sas’ke! Sei peggiorato in questi anni! Quei capelli fanno schifo! Ci fai scorrere il chakra per farli restare così?!" Esclamò, divertito.

Infondo, dato che c’era, poteva anche divertirsi. Che male c’era infondo? Per completare la missione doveva comportarsi il più normalmente possibile.

Questo era il miglior modo per farlo.

Sasuke gli scoccò uno sguardo irritato mentre le ragazze dietro di lui lo guardavano, scioccate.

Naruto ghignò. Probabilmente non avevano mai visto il vero Sasuke che, dopo anni di placida dormita, stava evidentemente riemergendo.

"Su, Sas’ke! Non mi guardare così!" Si mise a sedere sulla panca e scivolò vicino a lui. Di nuovo le ragazze dietro lo fissarono. Nessuno si era mai permesso di sedersi vicino a Sasuke.

Naruto arrivò vicino a lui e gli poso una mano sulla testa, scompigliandogli i capelli. Il moro rimase immobile, ma tremava di rabbia.

Intanto il biondo se la rideva.

"Ma non mi dici niente? Sei diventato muto? Itachi ha mantenuto la promessa di staccarti le corde vocali se non stavi zitto?... Te l’ho sempre detto di non stressarlo quando si allena! Tu non mi dai mai ascolto! Ti ricordi cosa è successo quando hai tentato di fare l’esercizio di tuo fratello con i kunai? Ti sei sfracellato a terra come un idiota e la caviglia è andata a farsi benedire! Per poco non ti sei messo a piangere... Per non parlare di quando ti sei auto-infuocato con il Goukakyuu! Mamma Mikoto era una furia! Ha preso a botte Papà Fugaku perché ti ha insegnato una tecnica come quella... E poi quando hai bagnato il let.."

Prima che potesse finire la frase il moro si gettò su di lui tentando di strozzarlo.

"Usuratonkachi! Vuoi stare zitto?!"

"Teme! Mi stai uccidendo! È così che si tratta il tuo migliore, nonché unico, amico che non vedevi da tanto tempo?!"

"Preferivo non vederti mai più che sentirti sbraitare a vanvera!"

"Ma tu non mi rispondevi!"

"Come si può rispondere a uno che ti prende in giro?!"

"Con la bocca!"

Si guardarono male. Sasuke era ancora sopra Naruto e lo teneva per la maglia.

La classe intorno a loro era nel silenzio più totale. Soprattutto per aver visto l’Uchiha reagire in quel modo. Molti di loro non avevano nemmeno mai sentito bene la sua voce! Sentirlo perfino urlare era stato uno shock. Le ragazze erano pietrificate. Il loro idolo e amore si era scomposto all’arrivo di quel biondino quando mai le loro parole lo avevano raggiunto in tutti quegli anni.

Fu Iruka a risvegliare la classe con un piccolo colpo di tosse.

"Su su, ragazzi. Lo so che siete felici di rivedervi dopo anni, ma cercate di calmarvi..." Disse questo ai due che si alzarono subito dalle loro posizioni, scocciati.

Si scusarono e si misero composti mentre il maestro cominciava un penoso ripasso sulle tecniche che, probabilmente, ci sarebbero state all’esame.

Naruto lo guardò, annoiato. Era davvero petulante quel tipo. Per spiegare una tecnica ci metteva un ora e non la rendeva per niente interessante.

Ma, infondo, per lui che veniva allenato da Kyuubi ogni giorno, ogni lezione era noiosa.

Guardò fuori. Era una bella giornata. Odiava starsene chiuso in classe in quelle giornate.

"Allora, vediamo se avete ascoltato... Ho bisogno di un volontario..." Gli occhi del maestro incontrarono i suoi decisamente persi in altri mondi [I miei occhi a scuola -_-] "Naruto Kun, vuoi provare tu? Almeno saggiamo un po’ delle tue conoscenze"

Il biondo annuì e si alzò.

Doveva fare un semplice Bushin. Roba da pivelli. Mentre scendeva le scale guardò di nuovo fuori. Era davvero una bella giornata. Il nervosismo aumentò.

Non voleva restare in quella classe. In realtà, non voleva nemmeno restare in quel villaggio. Se ci fosse stata Kyuubi a quest’ora lo avrebbe già calmato. Ma la sua volpe era rinchiusa nel profondo della sua gabbia, dove non potevano giungere i suoi sentimenti.

Improvvisamente la solitudine lo schiacciò. La sensazione che nessuno al mondo tenesse a lui fece risvegliare sentimenti sepolti da tempo.

Aveva bisogno d’aria.

Arrivò vicino al maestro. Tratteneva a stento l’istinto di staccare la testa a quell’uomo odioso che gli sorrideva. Insopportabile.

"Bene, Naruto Kun. Fai del tuo meglio!"

Non ci pensò due volte. Invece di fare la Bushin no Jutsu attivò un Genjitsu che gli studenti come lui non dovevano nemmeno pensare di saper usare.

Subito tutti gli studenti e il maestro caddero addormentati.

Naruto sospirò. Avrebbe dovuto modificare la loro memoria più tardi.

Aprì la finestra. L’aria fresca fu un toccasana per il suo animo. Gli fece ricordare che, infondo, Kyuubi era sempre lì, dentro di lui.

Non se ne sarebbe andata. Mai. Lui non era mai solo.

"Almeno in qualcosa sei cambiato..."

Si voltò di scatto, anche se sapeva perfettamente chi fosse.

Sasuke era davanti a lui, vicino al corpo svenuto di Iruka.

Il biondo strinse gli occhi. Non aveva previsto che qualcuno averebbe annullato la tecnica. E certamente, l’Uchiha era l’ultimo della lista.

Cercò di riprendersi, ridacchiando.

"Non avevo voglia di fare lezione..."

Il moro rimase serio.

"Che stai combinando, Naruto?"

La risata si bloccò. Lo sguardo azzurro si fece allarmato.

"Non so di cosa stai parlando"

"L’ho visto sai?... Quello sguardo... Credi che dopo anni non sappia riconoscere le tue espressioni?..."

Trattenne la rabbia, la voglia di saltargli addosso, di sputargli in faccia tutto quello che pensava.

Continuò a tenere il suo volto impassibilmente allegro e falso.

"Davvero, Sas’ke... Non so di che parli... Non ho voglia di fare lezione... Tutto qui..."

L’Uchiha mantenne lo sguardo su di lui per un altro po’. Sapeva che gli stava nascondendo qualcosa. Lo conosceva fin troppo bene. Eppure era meravigliato di quanto fosse cambiato. Quando era piccolo, non era in grado di fingere così bene e nemmeno di mentirgli.

E questo, non gli piaceva per niente.

Decise comunque di far cadere il discorso. Le abitudini, infondo, sono dure a morire. Prima o poi avrebbe ceduto.

Si avvicinò a lui.

Naruto non sapeva se aspettarsi un attacco oppure una battuta scherzosa. Per questo, quando lo vide alzare il braccio, istintivamente strinse il kunai che teneva in tasca.

Ma quello che fece lo spiazzò.

Un braccio intorno alle spalle. Calore del suo corpo premuto contro il proprio. Un’intimità che aveva dimenticato da tempo.

Una mano che tocca la spalla, stringendola.

Un soffio. Un brivido lungo la schiena, una sensazione nuova e sconosciuta.

"Bentornato, Naruto"

Bisbiglio. Voce bassa, come a dire un segreto. Ed altre parole non escono perché inutili.

In quella stanza piena di corpi svenuti e silenziosa, il piccolo Naruto che anni fa era morto, gridò dentro il corpo di quello che era diventato grazie all’odio e il rancore.

Questi tremò, spaventato da quanta forza potesse avere un rimasuglio della sua vecchia vita come quello.

Ma ormai era troppo tardi. Si era liberato.

Il suo braccio si mosse senza che lo volesse andando a cingere la vita dell’altro. La testa che si appoggiava sulla spalla del moro. Come quando erano piccoli.

Un tempo che non sarebbe mai tornato, ma in quel momento aveva il disperato bisogno di credere che nulla fosse cambiato.

Il piccolo Naruto ne aveva il disperato bisogno perché, e quello che era diventato non lo avrebbe mai ammesso, gli era mancato il suo migliore amico.

"Sas’ke... Mi sei mancato..."



NdLirin: Che ritardo assurdo -_- Credo che ormai sia chiaro ragazzi... Purtroppo dovrò ridurre gli aggiornamenti a uno la settimana... Credo che il sabato sia il giorno degli aggiornamenti per tutti ^^ Cercherò di fare del mio meglio per velocizzare il tutto, ma come potete vedere la storia si è tramutata da ‘storia di scenette divertenti e senza senso’ a ‘storia a pieno regime e complicata’... Che tristezza... Finisco sempre in quel genere lì...

Ringrazio:

Sasu Chan: Vediamo quanto riuscirai ad estorcermi! Non ti dirò niente! XD

Celena86: Devi sapere che a guardia dei miei appunti c’è Virgilio il Caribu XD La mascotte del mio gruppo di amiche svitate! ^^ [Nato dalle lezioni barbose della Divina Commedia -_-] Non sfidare la sorte altre volte! Potrebbe non andarti altrettanto bene! XD

Ila The Best: Siamo sulla stessa lunghezza d’onda allora! XD Sasuke-Capelli-Ingellati deve soffrire! XD

Ximeng: Se la prenderà eccome! XD Ma tutto al prossimo capitolo! Non dico niente!

Vimar: XD Io sono specializzata nel storpiare i caratteri buoni e gentili e renderli sadici e crudeli! Aspetta di vedere più avanti! XD

CHIHIRO: Bhe... Mi dispiace ma credo che per tutta la fic sarà più o meno così... Anche se il suo lato puccioloso tornerà, qualche volta!

Keira_Chan: Naruto cattivo affascina, è inutile negarlo! *_* Comunque aspetta! Il meglio deve ancora arrivare!

Talpina Pensierosa: Su su! Ne avrai da passare di capitoli così! XD

Babyangeldark: Non pensarci troppo Nee chan! Pensa solo a leggere! Al resto penso io! XD

Himawari: XD è facile fare il cattivo se hai i capelli neri e gli occhi color pece!... Essere il cattivo dagli occhi azzurri e i capelli biondi è molto più difficile... Ma rende le cose decisamente più facile XD Tutti si fidano di te! Naruto sfrutta molto questo lato, come si vede in questo capitolo!^_^

Ryanforever: Quello che stresserò sarà Sasuke! XD Non gli darò tregua!

AllegraRagazzaMorta: Kyuubi per un po’ non sarà molto presente... Per Deidara... Vedrò quando comparirà l’Akatsuki anche se mi concentrerò più che altro su ‘chi ha preso il posto di Itachi’ XD

Sakura03: Chissà... Per adesso le cose staranno così... XD Ma in futuro... Bho! Non dico niente! XD

Ayame90: Spero di non averti fatto aspettare troppo ^^ Comunque Minato e Kushina sono sempre i meglio! XD

Inuziku_RukiaXP: Bhe... Io non sono molto pratica di altre coppie oltre a Sasuke e Naruto... Non saprei come caratterizzarli... XD Scusa...

Ron Von Bokky: E non hai visto niente! XD Tra poco diventerà sadico!

Nana89: Il seguito arriverà il prossimo sabato... anche se spero di far prima!

Finito! Prossimo aggiornamento tra una settimana! Capitolo dedicato interamente a Naruto e Sasuke! XD

Secondo voi mica sto facendo di Naruto un pazzo esaltato?... Questi sbalzi d’umore mi preoccupano... ^^ Aiuto! Non lo controllo nemmeno io!

Ciaoz!

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Capitolo 14
*** Buio Luminoso, Luce Oscura ***


Capitolo Tredicesimo

Buio luminoso, Luce oscura



"Cosa?! Itachi ha fatto questo?!"

"Dovevi vedere mio padre, era una furia... Sono stati sei mesi terrificanti.."

Naruto continuò a guardare stupito l’amico. Itachi di era rifiutato di entrare nella Polizia di Konoha, contro il volere del padre, ed era ancora vivo!... Si vedeva proprio che era un genio...

Avevano, di comune accordo, di sbattersene amabilmente dell’Accademia e di andare a farsi un giro per Konoha finendo, come sempre, seduti sul pontile del fiume.

Naruto non credeva che esistesse ancora, pensava che fosse andato ormai distrutto.

Sbuffò mentalmente. Sembrava un vecchio nostalgico.

Per strada si erano fermati in un chiosco, Naruto aveva comprato il suo solito ghiacciolo all’arancia. Invece Sasuke si era astenuto, non gli erano mai piaciute le cose dolci.

Il biondo morse il ghiaccio e intanto continuava a pensare che quella situazione era assurda.

Lui avrebbe dovuto come minimo ignorare l’Uchiha ed invece era lì a chiacchierare come se nulla fosse successo. Come se lui avesse dimenticato la sofferenza che gli aveva procurato.

Lo guardò di soppiatto mentre guardava fisso la superficie dell’acqua. Eppure si sentiva terribilmente a suo agio.

L’aura di quel ragazzo gli aveva fatto sempre un effetto strano. Non avevano mai litigato perché Sasuke aveva il potere di soggiogarlo con il solo sguardo. Per questo si era sempre sentito inferiore.

Ma adesso le cose erano cambiate. Sapeva di essere più forte. Questa volta non sarebbe stato lui a scappare.

Finì in fretta il ghiacciolo e gettò nel fiume il bastoncino di legno.

Adesso, era arrivato il momento di smetterla di giocare. Ricacciò dentro di se il Piccolo Naruto. Questi gridò e pianse, ma alla fine si arrese, come aveva sempre fatto.

Ma adesso tutto era diverso.

Per se stesso, per Kyuubi, per la decisione che aveva preso anni fa, lui doveva passare sopra anche a lui.

Si voltò verso di lui e coprì la sua faccia impassibile con quella dispiaciuta. Doveva fare del suo meglio, Sasuke non era così facile da ingannare come i suoi genitori.

"Sasuke... Ecco... Io..." Borbottò, come avrebbe fatto da piccolo.

L’Uchiha si voltò, curioso. Non sembrava sospettare di niente.

Fece qualche attimo di silenzio e tenne lo sguardo basso.

"Per quello che ti ho detto... Quella volta... Insomma..."

Sentì il moro sbuffare.

"Smettila, ormai sono anni che non ci pensò più... Eri sconvolto e arrabbiato... Non ti preoccupare... Infondo è stata anche colpa mia. Dovevo comprendere il tuo stato d’animo e lasciarti stare per un po’... Ero davvero un moccioso insistente... Ma..." Istintivamente Naruto alzò lo sguardo, di nuovo non riusciva a reprimere quei sentimenti che provava verso il moro. Incontrò i suoi occhi e nel suo sguardo vide il sorriso dolce che la bocca non mostrava "Non riuscivo a starti lontano... Sei il mio migliore amico e per questo non posso fare a meno di preoccuparmi..."

Se fosse stato ancora il Naruto di un tempo, adesso si sarebbe messo a piangere e poi gli sarebbe saltato tra le braccia. Sarebbero finiti sicuramente nell’acqua e avrebbero riso.

Ma la realtà non è fatta di ‘se’.

Restò fermo, immobile mentre continuava a guardarlo negli occhi tentando di leggere qualcosa come la menzogna o la derisione. Non vi trovò nulla. Per quanto quegli occhi fossero scuri e bui, infondo ad essi era sempre stata presente una luce ad abbagliarlo.

Per quanto tutti quanti avessero sempre considerato lui la luce in quella coppia strana di amici, in realtà era Sasuke ad essere il Sole a cui girava la fredda Luna.

Un Sole talmente oscuro da abbracciare la luce. Una Luna talmente luminosa da essere inghiottita dal buio.

"Ecco dove eravate! Piccoli delinquenti!"

Ad interrompere quei ragionamenti fin troppo nostalgici e seccanti fu il maestro Iruka, evidentemente sveglio dal genjitsu di Naruto. Velocemente stava scendendo il piccolo pendio che lo divideva da loro e dal pontile.

Istintivamente Naruto prese per mano Sasuke e si alzò velocemente.

"Sai camminare sull’acqua?" Chiese, ma non aspettò nemmeno la risposta.

Lo trascinò sulla superficie del fiume, ma non aveva previsto che Sasuke non sapesse affatto emanare talmente bene il chakra da non affondare.

Appena mise piede sul fiume e si stabilizzò, venne trascinato dietro dall’Uchiha che era sprofondato del tutto nel fiume e, dato che gli teneva ancora la mano, portò con se l’amico.

Si ritrovarono immediatamente tutti e due zuppi con il maestro Iruka che urlava come un pazzo.

"Ma cosa diavolo avevate intenzione di fare?! Affogarvi?! Appena lo verranno a sapere i vostri genitori!"

In realtà i due non pensavano minimamente ai loro genitori.

Di nuovo, Sasuke guardò il biondo, sospettoso. Camminare sull’acqua era una cosa impossibile per un alunno dell’Accademia. Nemmeno suo fratello aveva imparato a farlo prima di diventare genin. Invece Naruto ci era riuscito con una facilità disarmante.

Non sapeva se cominciare a sospettare dell’amico di chissà cosa o solo esserne geloso.

Naruto, di per se, fece finta di non notare il suo sguardo e ridacchiò stupidamente e chiese scusa.

"Sono scivolato..."

Purtroppo per lui, ormai i suoi sorrisi non ingannavano più.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


"Siete due incoscienti! Va bene la foga di rivedersi! Ma addormentare un’intera classe mi sembra un po’ troppo no?!"

Era da più di dieci minuti che andava avanti la ramanzina dello Yondaime Hokage. Per lo più, non ci davano nemmeno peso, quelle urla non avevano nessuna nota di rimprovero. Sembrava quasi che gli stesse facendo i complimenti.

Sospirò. Suo padre non sarebbe mai cambiato.

"Mi annoiooo!"

Sgranò gli occhi e sobbalzò. Quella stupida volpe era venuta fuori senza il suo permesso.

Cercò di ricacciarla indietro, ma lei resisteva.

"Non lo dimenticare Naruto! Non sei tornato per giocare con quel moccioso! Hai una missione e se non la rispetterai quelli ci faranno fuori!"

Lo sapeva anche troppo bene, ma lei non rendeva certo le cose più facili.

Finalmente riuscì a cacciarla dentro la sua gabbia. Questa sceneggiata gliela avrebbe fatta pagare cara.

Intanto Minato aveva smesso di parlare con loro e si era rivolto ad Iruka, probabilmente per sapere se poteva bastare quei quattro urli che aveva fatto. Il maestro sembrava abbastanza soddisfatto.

"Le assicuro che non accadrà più..."

Disse l’Hokage spingendo fuori dall’aula i due ragazzi. Quando furono fuori fece un grande sospiro.

"Certo che si vede che Nacchan è tornato... Nemmeno mezza giornata e mettete sottosopra l’Accademia... Voi due diventerete proprio dei bravi ninja!"

E cominciò a ridere camminando verso l’uscita.

I due ragazzi lo guardarono, uno imbarazzato, l’altro ormai abituato a certe scene.

"Tuo padre è strano" Disse l’Uchiha.

"E non farmelo notare di più!"

Seguirono l’uomo fuori dell’istituto dove tutti gli altri allievi e i loro rispettivi genitori si avviavano verso casa.

"Sasuke!"

Una donna dai lunghi capelli neri agitava il braccio verso di loro. Naruto la riconobbe subito.

"Mamma Mikoto!" Esclamò correndole incontro.

La donna sgranò gli occhi nel vederlo.

"Naruto Chan..."

Il biondo gli si strinse al ventre mentre lei, ancora un po’ stupita gli toccava dolcemente la testa.

"Ma come siamo cresciuti. Non ti avevo quasi riconosciuto, sai?"

Naruto alzò il volto, sorridente.

"Sono molto cambiato, mamma Mikoto"

E questa non era sicuramente una bugia.

Di sottocchio vide avvicinarsi Sasuke. Come sempre era successo quando sua madre o i suoi familiari lo coccolavano troppo, nei suoi occhi vide gelosia ed irritazione. Per dispetto si strinse di più alla vita di Mikoto. Poteva benissimo sentire il kunai che teneva nascosto nella maglia pungergli la palle, quasi ad invitarlo ad agire. La tentazione era forte, ma si limitò a guardare negli occhi il moro.


"Te lo giuro, Sasuke, quando tornerò mi vendicherò e ti porterò via tutto ciò che ti è più caro!"


Quella frase rimbombò nella testa di tutti e due. Il primo come a ricordare una promessa, il secondo come presentimento scansato con superficialità.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


Le notti a Konoha erano stranamente meno silenziose di quello che ricordava. Forse perché il suo animo, una volta, era più tranquillo, magari i fruscii che sentiva e i passi erano solo nella sua testa.

Si rigirò nel letto che lo aveva ospitato nei primi anni della sua infanzia. Non lo sentiva nemmeno più suo.

Certe volte aveva il sentore di star diventando pazzo, soprattutto da quando aveva ritrovato Sasuke. Prima era tutto perfettamente lineare e preciso. Il vendicarsi per lui era diventato un’ossessione. Eppure era bastata mezza giornata con il moro a fargli perdere di vista il suo obiettivo. Era così labile la sua voglia di giustizia?

Si alzò di scatto dal letto. Non riusciva a dormire. Quella stanza era sconosciuta per lui.

Rimpiangeva con tutto il cuore la sua stanza ad Uzu e la foresta dove si allenava con...

Il pensiero di ‘quella persona’ lo fece sobbalzare. Se ne stava quasi per dimenticare.

Si assicuro che in casa i genitori stessero dormendo e si mise comodo sul letto.

Velocemente fece qualche sigillo con le mani ed in un attimo un suo ologramma era presente in un oscura caverna in un luogo lontano.

Davanti a lui, solo una persona di cui si vedevano solo gli occhi a spirale.

"Allora?" Chiese questa con voce fredda.

"Infiltrazione riuscita" Il suo tono era altrettanto gelido.

"Nessuno sospetta niente?"

Naruto pensò per un attimo a Sasuke, ma sapeva di poter rimediare alla cosa.

"No. Tutto procede come previsto"

Qualcosa nel suo tono poco sicuro fece intuire qualcosa alla figura davanti a lui che assottigliò gli occhi.

"Ricordati Naruto. Se non farai come ti abbiamo ordinato, non mi tratterrò dal tirarti fuori quel demone solo perché sei il mio allievo migliore"

Naruto ghignò, anche se nel suo ologramma non si poteva vedere.

"Non si preoccupi. Lo sa cosa significa questa missione per me"

La figura lo squadrò per un altro attimo.

"E so quanto tu possa essere forte, mia piccola arma. So che non mi deluderai. Per un po’ non ci sentiremo. Contatta Sasori se ci fossero problemi"

Detto questo sparì.

Anche Naruto sciolse la tecnica, ritrovandosi nella sua stanza apparentemente senza nessun cambiamento. Ma dentro di se i suoi dubbi erano completamente spariti.

Si avvicinò alla finestra che dava sulle strade silenziose di Konoha. La guardò con derisione.

Non avevano nemmeno il sospetto di star facendo crescere dentro al loro grembo la loro disgrazia più grande.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


"Sasuke Kun!"

Un fulmine rosa e uno biondo si catapultarono sul banco dove era seduto il giovane Uchiha. Lui le guardò, ma non si scompose.

"Sasuke Kun! Tu conosci il nuovo arrivato?! Dove siete spariti ieri?!" Gridarono insieme.

Lui sbuffò.

"Non credo siano affari vostri" Disse, ignorandole.

Loro ci rimasero male e cominciarono a piangere.

"Emm... Scusate... Quello sarebbe il mio posto..."

In quel momento Naruto era arrivato e reclamava il posto dove loro si erano appoggiate in lacrime.

Le due lo guardarono, squadrandolo da capo a piedi.

"Che relazione hai tu con Sasuke Kun?" Chiese acida la ragazza dai capelli rosa.

Naruto sbatté un po’ le palpebre per poi farsi venire un idea. Si avvicinò con grazia a Sasuke e lo abbracciò. Questo divenne di tutti i colori.

"Siamo fidanzati" Disse Naruto sorridente e accarezzando piano i capelli dell’Uchiha.

Il grido che partì dalle due ragazze, ma anche delle altre che avevano sentito la frase del biondo, fu ricordata negli annali di Konoha.

Con due semplici parole aveva messo k.o. mezza classe e sconvolto l’altra metà.

Il silenzio che seguì l’urlo fu rotto dalle risate del biondo e di quelle di un altro ragazzo.

Aveva i capelli castani, strani segni rossi sulle guance e sulla testa c’era un cagnolino bianco.

"Lo sapevo che Uchiha non era normale!" Disse avvicinandosi ed evitando i corpi svenuti delle ragazze. "Mi chiamo Inuzuka Kiba" Si presentò al biondo.

"Uzumaki.."

"Naruto, sì lo so chi sei. Di te si parla in tutto il villaggio" Lo bloccò Kiba.

A Naruto, guardandolo meglio, parve di averlo già visto. Poi si ricordo che era uno dei bambini che lo avevano deriso Quel Giorno.

Sasuke notò il suo sguardo e capì cosa stesse pensando. Quasi ebbe paura che Naruto sarebbe scattato per uccidere il ragazzo, ma si stupì invece di vederlo sorridere. Un sorriso talmente falso da fargli distogliere lo sguardo. Vedere Naruto in quello stato gli faceva solo male.

"Strano, non sono mica così interessante..."

Kiba distolse lo sguardo dal biondo per passarlo su Sasuke, ancora perso nei suoi pensieri, per poi tornare su Naruto.

"Siete amici da tanto?" Chiese, forse in un modo un po’ troppo brusco.

"Da quando avevamo un anno" Rispose tranquillo Naruto.

Kiba assottigliò gli occhi.

"Strano... Non mi aveva mai parlato di te..."

Il biondo intuì che quel ragazzo sospettava qualcosa. Si stupì di dover constatare che i giovani di quel villaggio erano molto più svegli degli adulti.

"Non che lui parli molto no?" Ironizzò, scansando il discorso.

Kiba ridacchiò.

"Anche questo è vero..."

"Naruto Kun!" Il maestro Iruka dalla porta dell’aula lo stava chiamando a gran voce. Naruto si chiese cosa potesse volere. "Potrei parlarti un attimo?"

Il biondo annuì e scese velocemente i gradini raggiungendo il chunin, che gli sorrideva.

"Buongiorno, Iruka Sensei" Disse, appena arrivato.

Il maestro quasi non ci fece caso e lo spinse fuori dall’aula chiudendo la porta.

"Naruto Kun, come ti trovi qui a Konoha?" Chiese subito.

Naruto rimase un po’ interdetto. Cercava di capire quale era il modo migliore di rispondere.

"... Bene..." Rispose, neutro.

Il maestro lo scrutò per un attimo.

"Naruto Kun, tuo padre mi ha portato i documenti dell’Accademia di Uzu..." Disse mostrandogli un paio di fogli. "Qui dicono che non ti sei per niente inserito nella classe e che spesso saltavi le lezioni... Eppure ieri mi hai dimostrato quanto tu sia abile, almeno nel genjitsu... Mi puoi spiegare come tu, apparentemente allievo scalmanato, possa conoscere una tecnica come quella?" Chiese.

Quella era l’unica domanda che quello stupido di un maestro non doveva rivolgere a lui.

Lo guardò negli occhi.

"Maestro Iruka... Mio padre ha letto quei documenti o lei ha parlato con lui di questo suo dubbio?"

Iruka non staccò gli occhi da lui, anche se si sentiva a disagio.

"Yondaime Sama non ha avuto il tempo di leggerli e io ho voluto prima parlarne con te..."

Un ghigno malefico si allargò sulle labbra del bambino.

"Perfetto"

Il familiare chakra della volpe lo circondò. Quanto gli era mancata quella sensazione.

"Finalmente ci divertiamo"

Fu il pensiero di due menti in un unico corpo.



NdLirin: Aiuto! Naruto mi è sfuggito di mano! XD Povero Iruka... Sempre detto che doveva farsi gli affari suoi... Gli impiccioni non piacciono a nessuno XD [Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD] Comunque scusate il ritardo di un giorno, ma ieri avevo un mal di testa allucinante ^^ Perdono! Spero che il capitolo vi sia piaciuto. SI cominciano a vedere le prime cose OOC no? Sasuke che è la luce della coppia XD Ma quando mai?! Va bhe... Che ero pazza si sapeva XD Scusate per Iruka, ma mi è sempre stato sull’anima -_-

Ringrazio:

Nana89: ^^ Grazie... Spero che ti piaccia anche questo! ^///^ E dire che a me non piace per niente il modo in cui scrivo!XD

Sakura03: Pure io volevo mettercelo! XD Ma poi ho deciso di no! Ma arriverà te lo giuro! E poi ci sono tanto altre cose da mettere! Non sono ancora nemmeno genin! XD sii paziente!

Tensai86: Kyuubi Chan.. Non fa tanto la brava in questo capitolo! XD Non riesco a trattenermi! È più forte di me! Devo far Naruto crudele! XD Hachiko, prova a parlarci tu con la nostro volpe preferita! Infondo siete sempre della stessa specie!XD Scherzo!

Vimar: Se non ti piace Naruto cattivo allora credo che questo capitolo non ti piacerà! XD... E anche quelli a venire ^^... Però cercherò piano piano di mettere qualche scena dove è buono!XD

Istry: In origine doveva essere una raccolta di one short di quando erano piccoli... Poi è saltata fuori quest’idea malsana! XD mi è venuta fuori ascoltando ‘Snow Kiss’ di Nirgilis... Bellissima canzone! *.*

Lan: Io lo dico sempre! Naruto è bello quando è cattivo! XD Sasuke le prenderà a dovere da lui! XD [Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD]

Ximeng: Ci riuscirà? Mha... Chi lo sa... Quelle sono ferite che non si rimarginano facilmente... Ma Sasuke, in questa fic, è quello che salva... Forse ci riuscirà, ma sarà dura...

Himawari: Adesso diventa anche più inquietante! XD [Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD] Naruto cattivo the best! *-*

JennyRom: °_° Tensai ti ha plagiata? Non starci molto accanto o diventerai come lei, ovvero una pervertita v.v Comunque ti ringrazio per apprezzare così tanto la mia fic! Spero di non deluderti mai! *Inchino*

Ryanforever: In questo capitolo Naruto non fa paura... Terrorizza! XD E ho in mente cose ancora più terribili! [Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD]

Bebyangeldark: Non so se lo farò tornare come prima... Mi sta piacendo troppo in questo modo! XD

Ayame90: Eh! Ma non illuderti che sia così facile fargli cambiare idea! XD Come hai visto, è bastato un incontro con... quello lì... Per fargli sparire ogni dubbio! XD

Celena86: Io spero di far ritornare la fic in un tipo un po’ più allegro, ma con un Naruto così è complicato... Ci arriverò piano piano credo... Anche se non tornerà mai come prima... Scusa ç_ç

Krikka86: Aspetta di arrivare al livello Shipp... Nuu non posso dire niente! *Me si morde la lingua* XD Diciamo che più avanti lo sarà ancora di più!

Ila The Best: Itachi San... Dopo il capitolo 386 non regna più ç_ç Mi è caduto troppo in basso... Ci sto male da morire! ç_ç Aiutooo!

Angel Jenny: Quale? Usuratonkachi? Bhe quello è il soprannome che usa Sasuke per Naruto in originale. Vorrebbe dire più o meno ‘grande idiota’ o ‘re degli imbecilli’... Sappi che non è un complimento XD Sasuke chiama in due modi Naruto: Usuratonkashi o Dobe ^_^ Quindi se lo vedi scritto nella mia fic, sappi che tutti e due non sono complimenti! XD

Finito! Allora come commentino finale, vi esorto a ricordarvi questo collegamento con la luce e il buio scritto nel capitolo perché ricomparirà spesso! ^_^ E soprattutto vi consiglio di ascoltarvi o di cercare la traduzione di ‘Snow Kiss’ di Nirgilis dato che mi ha ispirato molto per questo capitolo... Che ne dite se cambio il titolo della fic con quello della canzone?... è troppo azzeccata per questa fic...

Va bhe! Io vi saluto! Ciaooo! ^-^


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Capitolo 15
*** Dove Comincia La Maschera? ***


Capitolo Quattordicesimo

Dove Comincia La Maschera?


"Odio fare certe cose! KyuuChan!"

Disse il biondino gettando la pala e facendosi cadere sull’erba. Vicino a se, un mucchio di terra smossa.

"Stai sempre a lamentarti... Infondo cosa hai fatto mai!"

A quelle parole, Naruto si alterò leggermente.

"Ma niente! Solo ucciso un chunin di infimo livello, nascosto in un angolo della scuola il corpo, sostituito con un Kage Bushin, recuperato il corpo, fatto a pezzi per non farlo riconoscere e scavato la sua fottuta fossa! La vita è una gran fregatura!"

Continuò a lamentarsi anche mentre camminava verso il fiume che scorreva nel mezzo del bosco. Si massaggiava le spalle indolenzite con le mani sporche di sangue e terra.

"Se tu stessi un po’ più attento, invece di fare lo scapestrato come tuo solito, forse a quest’ora quello sarebbe ancora vivo e tu più tranquillo!"

Lo sgridò la volpe. Certe volte gli sembrava di sentire il suo maestro... Ma perché gli immortali dovevano essere tutti così bacchettoni?!

"Come se ti fosse dispiaciuto uscire un po’ a divertirti! Stupida di una volpe! La prossima volta faccio da solo!"

Arrivò sulla sponda del fiume e cominciò a togliersi la maglia. Quando l’ebbe gettata a terra si poté benissimo notare il sigillo impresso sul suo addome, presso l’ombelico.

"Cosa?! Non puoi farmi questo! Siamo compari, noi! Chi è la tua volpe preferita?! Quella che ti consola sempre, che ti è sempre stata vicina?... Suu! Nacchan! Sì buono!"

Il biondo ridacchio un po’ mentre i toglieva i sandali e i pantaloni.

"Sì, sì! Lo so, KyuuChan! Tu sei la mia compare per la vita!"

Con un tuffo si buttò nell’acqua fredda. Riemerse quasi subito respirando a grandi boccate l’aria. L’acqua intorno a lui si colorò un po’ di rosso. Le sue mani galleggiavano in quel liquido rosato.

Di nuovo, il senso di colpa lo schiacciò.

Cosa era diventato? Quello che gli abitanti del villaggio avevano sempre detto di lui. Un mostro.

Un calore più intenso lo avvolse, non sentiva nemmeno più il freddo dell’acqua.

"Kyuubi..." Mormorò.

"Cucciolo, non crucciarti... Questi sono sacrifici inevitabili per l’obiettivo che vogliamo raggiungere..."

Naruto fece un sorriso triste a quelle parole.

"Tu parli solo per il tuo interesse... Non vuoi essere presa dall’Akatsuki..."

Sentì un ringhio basso.

"Perché tu vuoi essere ucciso? Io non ci tengo! Finché sarò... sarai in vita cercherò il modo di uscire da questa gabbia... Senza ucciderti..."

Il biondino ridacchiò, nuotando per il fiume che scorreva lento.

"Non ti facevo così sentimentale!"

Questa volta il ringhio fu forte e chiaro.

"Maledetto insolente! Ti ucciderò!"

Rise più forte prima di smettere e fare un sorriso dolce. Guardò in alto nel cielo azzurro, il sole era caldo e le nuvole solo degli stracci velati.

"Anch’io troverò il modo di liberarti senza uccidermi, KyuuChan... Ma se non ce la dovessi fare... Ti prometto che supererò qualsiasi prova per non farti prendere da loro e farti usare come arma... Mi sei sempre stata accanto... Non ti abbandonerò mai, KyuuChan"

Se non fosse stato sicuro che la volpe non era in grado di sorridere, avrebbe detto che in quel momento lo stesse facendo. Il chakra che aveva intorno divenne una carezza di calore e affetto.

"Nemmeno io... Anche se dovessi liberarmi da questa prigione io... Ti sarò sempre vicina... Perché tu sei il mio solo Jinchuuriki*"

La chiazza rosata di sangue e acqua andava via via sbiadendosi, come un ricordo doloroso depurato da un sorriso dolce.

Ma purtroppo non c’è rimedio per gli errori commessi. Presto o tardi torneranno a colpirti ancora più forte e dolorosamente di prima.

E i sorrisi dolci serviranno solo a ricordarti quanto la tua colpa sia grande.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


"Naruto Chan! Era da una vita che non venivi!"

Disse Mikoto facendogli spazio per entrare dalla porta della dimora principale degli Uchiha. Lui sorrise, radioso.

La donna lo guardò, stranita e toccandogli i capelli.

"Piccolo, hai i capelli fradici! Che ti è successo?!" Esclamò, preoccupata.

Di nuovo, Naruto si stupì di quanto fossero attenti a certe piccolezze gli abitanti di Konoha.

"Emm... Avevo voglia di farmi un bagno al fiume" Disse, non trovando nient’altro da dire.

"Cosa?! In questa stagione?! Ma ti prenderai un malanno!"

Gli dette una piccola pacca sulla schiena, amorevole

"Vedi di essere più giudizioso! Tra poco sarai ninja!"

Il biondino annuì vigorosamente, ma dentro stava mandando tutti gli accidenti possibili a quel cavolo di maestro impiccione che aveva ficcato troppo il naso nei suoi affari. Entro oggi avrebbe dovuto falsificare i documenti dell’Accademia di Uzu, per sicurezza tante volte il padre o qualche altro scocciatore avesse avuto la voglia di immischiarsi nel suo passato.

Entrò nella maestosa casa, togliendosi i sandali. Se la ricordava più grande e spettrale. Non gli era mai piaciuta, soprattutto per la presenza di..

"Itachi! Guarda chi è tornato!" Esclamò Mikoto quando vide il figlio maggiore entrare nel corridoio che conduceva fuori dalla casa.

Il ragazzo era come se lo ricordava. Freddo, oscuro e incredibilmente carismatico. Con il suo passo lento e calcolato affascinava e con i suoi occhi scuri e decisi ipnotizzava e terrorizzava allo stesso tempo.

A Naruto non era mai piaciuto molto. Ma questo riguardava più il rapporto di devozione assoluta che Sasuke aveva per lui, che per il suo aspetto.

Adesso, erano ben altri i motivi per cui stargli alla larga. Forse, Itachi era l’unico in quel villaggio, oltre al padre, che lo avrebbe messo in seria difficoltà in combattimento. Anzi, tutta la stirpe Uchiha dello Sharingan era un potenziale problema.

Kyuubi era indebolita molto da quell’abilità innata. Lo aveva sperimentato combattendo la prima volta contro l’Akatsuki, rimanendone sconfitto su tutta la linea. Ma era anche vero che Lui era un caso a parte.

Quando fu vicino a loro, fece un accenno di sorriso cordiale. Più che altro una smorfia malfatta.

"Sono felice di rivederti, Naruto Kun. Bentornato"

La voce non aveva niente in comune con quella del fratello minore. Somigliava molto di più al padre. Profonda, forte, imponente anche nel suo tono tranquillo.

"Grazie, Itachi San"

Gli occhi neri del ragazzo stettero per un po’ su di lui, come a studiarlo o ad attendere qualche altra parola che qualche anno prima forse sarebbe arrivata.

Adesso, sentiva soltanto che quel bambino biondo non gli piaceva. I suoi occhi azzurri erano troppo freddi e il solo vedere che manteneva senza problemi il loro contatto visivo, lo insospettiva. Se lo ricordava come un moccioso piagnucolone, sempre attaccato a suo fratello minore e debole. Ma allora chi era il ragazzino che aveva davanti? Una persona può cambiare così tanto in così poco tempo?

Aveva una brutta sensazione. E, di solito, le sue sensazioni risultavano sempre esatte.

Distolse lo sguardo dal biondo e lo posò sulla madre.

"Io esco. Ho una missione. Tornerò massimo domani mattina"

La donna annuì, spostandosi per permettergli di mettersi i sandali. Quando fu pronto dette un altro sguardo indagatore a Naruto.

" è stato un piacere averti rivisto... Naruto Kun"

Il biondo mantenne lo sguardo, sapendo che Itachi sospettava già qualcosa. Ma questo lo aveva già calcolato. Era impossibile sfuggire a un genio del suo calibro. Se proprio ci fossero stati problemi, avrebbe chiamato Sasori. Anche se preferiva evitare di coinvolgere l’Akatsuki nella sua missione.

"Anche per me, Itachi San"

Con la sua solita calma e leggerezza, il ragazzo uscì dalla porta, chiudendola.

Stette per qualche secondo ad osservare il legno dello shoji**, impensierito. Fu il tocco dolce della mano di Mikoto sulla sua spalla a farlo risvegliare.

Con il suo dolce sorriso lo invitava ad entrare in una delle stanze.

"Vieni, Naruto Chan. Vado a chiamare Sasuke"

Il biondo entrò in quella che si rivelò essere il salotto. Di nuovo, la sensazione che tutta la casa si fosse rimpicciolita in quegli anni lo colpì.

Con lentezza, la donna sparì nei corridoi bui, lasciandolo solo.

Si toccò i capelli. Questi gli bagnarono la mano. Poco male, non era una prova schiacciante.

Quello che veramente lo preoccupava era Itachi. Mikoto l’avrebbe potuta uccidere facilmente, ma il figlio maggiore della donna era un altro paio di maniche.

E poi non poteva continuare in questa maniera. Il solo fatto di aver già ucciso un abitante lo metteva in una situazione difficile. Per adesso faceva andare un suo Kage Bushin trasformato nel maestro, in giro per la città, ma non era del tutto detto che sarebbe andata sempre bene. Lui non aveva mai conosciuto Iruka Umino e non sapeva i suoi comportamenti tipici.

Sospirò, avrebbe trovato soluzione anche a quel problema.

"Eccoci!"

Mikoto rientrò nella stanza, sempre sorridente, seguita da un Sasuke con la sua solita faccia impassibile.

"Ciao" Disse atono.

Lui gli sorrise, avvicinandosi contento.

"Nee! Sas’ke teme! Pronto per essere battuto?!" Esclamò.

Prima di lasciarsi per tornare a casa – anche se in realtà Naruto era poi andato ad occuparsi di una questione leggermente fastidiosa – si erano promessi che quel pomeriggio si sarebbero sfidati come quando erano piccoli.

Anche se non lo dava a vedere, il biondo era leggermente curioso di vedere se il moro era migliorato. E se era da considerare una possibile minaccia in futuro.

Sasuke a quelle parole sbuffò.

"Come se mi facessi battere da un Usuratonkachi come te!"

Quelle parole di scherno lo irritarono decisamente.

"Cosa?! Teme! Te la faccio vedere io!"

Fece per gettarsi su di lui ma una presa ferrea lo fermò a mezz’aria. Alzò lo sguardo e incontrò quello severo di Fugaku Uchiha.

"Le vostre questioni andate a risolverle fuori da casa mia"

Notò subito che il suo tono e il suo sguardo non erano per niente cambiati. Quell’uomo aveva sempre ispirato in lui un’ammirazione perfino superiore a quella che provava per suo padre.

Istintivamente, gli sorrise e ridacchiò.

"Scusa, papà Fugaku! Solo che Sas’ke mi ha provocato!"

L’uomo poggiò a terra il ragazzino, lasciandogli la maglia per poi accarezzargli i capelli biondi con lentezza. Come sempre aveva fatto.

"Eh, già... Sempre la solita storia... Non sei per niente cambiato" Borbottò, duro ma si sentiva dentro quelle parole un profondo affetto paterno.

Ancora una volta, Naruto vide gli occhi di Sasuke farsi più sottili. Ma questa volta ebbe l’impressione che ci fosse qualcosa di diverso in quello sguardo. Quasi come se la gelosia non fosse rivolta alle attenzioni che il padre rivolgeva a lui, ma alla mano con cui Fugaku lo stava toccando...

I suoi sospetti si fecero più forti quando lo vide avvicinarsi e prenderlo per un polso e tirarlo via.

"Andiamo! Non abbiamo tempo da perdere!"

Non ebbe nemmeno il tempo di salutare i due Uchiha, sentì soltanto Fugaku borbottare.

"Lo sapevo... Non è cambiato niente... Sempre possessivo, nemmeno glielo stessi portando via..."

Il ridacchiare di Mikoto fu poi soppresso dalla loro uscita dalla casa. Sasuke continuava a tirargli il braccio, come a volersi allontanare in fretta dal quartiere Uchiha.

"Ehi! Teme! So camminare da solo!" Esclamò, irritato.

Quasi si fosse accorto solo adesso di cosa stesse facendo, Sasuke gli lasciò di scatto il braccio.

Naruto si massaggiò il polso un po’ indolenzito dalla stretta forte che il moro aveva esercitato su di esso.

"Certo che potevi essere più delicato..." Borbottò.

Sasuke sbuffò, per nulla risentito, e cominciò ad avviarsi da solo.

"Ehi! Teme! Aspettami!"

Fece per corrergli dietro ma si bloccò.

La schiena che si allontanava sempre di più era una scena che aveva visto spesso, nella realtà e nei suoi sogni. Lo rincorreva sempre, perché lui era quello che aveva bisogno dell’altro. Appoggiarsi a lui, vivere della sua luce.

Essere soltanto una pallida Luna che imita malamente lo splendore del Sole, era qualcosa di insopportabile.

Strinse gli occhi e i pugni, correndo veloce e sorpassandolo.

Davanti a se voleva soltanto vedere la strada che si era scelto.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


"Katon! Goukakyuu no Jutsu!"

Una enorme palla di fuoco uscì dalla bocca del ragazzo andando a schiantarsi al suolo.

Il suo chakra era ormai quasi esaurito. Quello era migliorato in maniera impressionante.

Sentì un fruscio alle sue spalle, ma prima ancora di potersi girare fu colpito violentemente da un calcio. Cadde poco più in là, battendo per terra. Tossì qualche volta per riprendere fiato dall’urto e tentò subito di rialzarsi, ma un kunai affilato gli venne poggiato sulla gola.

"Allora? Chi sarebbe un Usuratonkachi adesso?" Disse una voce glaciale e maligna.

Senza curarsi dell’arma che lo minacciava, il moro prese con forza il braccio del suo aguzzino e, girandosi velocemente sulla schiena, dette un calcio nello stomaco al suo avversario. Questo venne sbalzato via poco lontano da lui.

Si rialzò dolorante e si avvicinò al ragazzo biondo, apparentemente svenuto.

"Sempre tu, Dobe" Mormorò, con un ghigno vittorioso.

Si stupì quando vide il corpo davanti a se sparire in una nuvola di fumo e far di nuovo la sua comparsa il kunai alla gola. Questa volta, premuto più forte. Poteva sentire il freddo del metallo sfiorargli la giugulare.

Una risata di scherno lo raggelò e parole soffiate dietro l’orecchio sparsero lungo la sua schiena brividi.

"Ho vinto io, Teme"

Sasuke sbuffò. Non gli andava molto giù questo nuovo finale dei loro combattimenti.

Lentamente l’arma si allontanò, permettendo al moro di voltarsi verso il vincitore.

Questi aveva un sorriso enorme allargato sul volto. E si stupì, per la prima volta da quando lo aveva rivisto, di non leggerci derisione, bugia o malignità.

Aveva davanti il suo migliore amico, Naruto Uzumaki.

Osservò le ferite che tutti e due avevano sul corpo. Si erano dati battaglia senza esclusione di colpi e tutti e due erano sfiniti.

Per quanto non volesse ammetterlo, anche Naruto era stanco. Dopotutto, senza l’aiuto di Kyuubi, rimaneva sempre un ragazzino di 12 anni e le sue potenzialità erano limitate al suo chakra personale. Combattere con Kyuubi era certamente più semplice.

Si sedettero all’ombra degli alberi mentre una leggera brezza li rinfrescava dalla fatica fatta fino ad allora.

Sasuke tirò fuori dallo zaino un po’ d’acqua e qualcosa da mangiare che la madre gli aveva infilato di nascosto. Sospirò pensando che la madre era fin troppo... madre.

Divise tutto con Naruto, che lo ringraziò di cuore. Mangiarono e bevvero quasi del tutto in silenzio, finché il biondo non volle romperlo ricordandosi qualcosa.

"Ah! Come va con il tuo sogno?" Chiese ancora con la bocca piena della mela che stava mangiando.

A Sasuke andò di traverso l’acqua e cominciò a tossire. Quando si riprese era rosso in volto e non lo guardava.

"è ancora presto per dirlo... Non sono nemmeno Genin..." Borbottò, mezzo pensieroso e mezzo imbarazzato.

"Presto lo sarai! E vedrai che non ci vorrà molto!" Disse, convinto l’altro.

Questo sbuffò appoggiandosi all’albero dietro di se.

"Se fosse così facile tutti ci aspirerebbero!"

"Ma tu non sei ‘tutti’" Disse semplicemente Naruto.

L’Uchiha lo guardò, per poi ghignare.

"Lo so. Io sono il meglio del meglio"

Per questo si beccò un calcio da parte dell’altro che lo fece cadere di lato.

"Adesso non montarti la testa" Borbottò Naruto mentre l’altro si lamentava delle ferite doloranti.

Mentre Sasuke si rialzava a sedere massaggiandosi la parte lesa, lui cominciò ad osservare il cielo, azzurro come non mai. Un piccolo ricordo gli ritornò alla mente.


Osservava il cielo d’estate, di un celeste quasi scuro. Profondo. Quasi si sentiva inghiottire da tutto quell’azzurro.

"Cosa guardi?" Chiese una vocina alle sue spalle.

Sasuke era a pochi passi dietro di lui. Gli sorrise.

"Il cielo! È bellissimo!" Esclamò Naruto, tutto felice.

Sasuke gli scoccò uno sguardo un po’ irritato e distolse gli occhi da lui, infastidito.

"Se ti piace così tanto perché non stai sempre con lui?" Borbottò, arrabbiato.

Naruto sgranò gli occhi per poi ridacchiare e correre da lui. Lo abbracciò stretto.

"Ma Sasuke è più bello! Io voglio stare sempre con Sasuke!" Disse stringendolo.

Il moro divenne di tutti i colori, ma fu solo quando incontrò gli occhi azzurri di Naruto che si calmò.

"E Sasuke? Rimarrà per sempre con Naruto?" Chiese, quasi preoccupato.

Il piccolo Uchiha lo guardò per un attimo per poi avvicinarsi a lui e far toccare le loro labbra che fu solo uno sfiorarsi.

"Sasuke vorrà soltanto Naruto con se"


Arrossì, non riuscendo a trattenersi. Erano davvero così ambigui da piccoli?

Ma infondo, si disse, la cosa non doveva risultargli strana. Sasuke era stato il suo mondo per tanto tempo.

Lo osservò appoggiarsi di nuovo al tronco dell’albero e chiudere gli occhi. Però non poteva certo dire che ne era scomparso. Quel ragazzo moro era colui che lo aveva gettato in quel buio senza fine, ma anche quello a cui si aggrappava per non cadere in tenebre ancora più nere.

Il ruolo che aveva nella sua vita quel ragazzo cambiava di momento in momento, a seconda del suo umore. O semplicemente di quanto la sua maschera scivolasse via dalla sua faccia.

Ormai non sapeva neppure più quale fosse quella falsa. Sapeva solo che i ricordi che aveva sepolto dentro di se stavano riemergendo uno dopo l’altro, facendo sprofondare il suo nuovo Io in un oblio sottile che non lo avrebbe trattenuto per molto. Sapeva che prima o poi sarebbe esploso perché lui era troppo fragile per non essere ferito. Quei dolci momenti che passava con Sasuke sarebbero stati spazzati via al suo primo sbaglio.

Perché lui era un debole che non riusciva a resistere alla tentazione delle tenebre. Era più facile odiare che amare.

Questo era quello che pensava mentre guardava Sasuke scivolare in un sonno tranquillo.



NdLirin: Un po’ di ritardino, vero? XD Va bhe... Compatitemi -_- Volevo fare lo sborone di aggiornare tutte le mie fic e alla fine non ne ho aggiornata nemmeno una... Che angoscia... Parlando del capitolo... Diciamo che Naruto... è sadico solo quando non c’è Sasuke! Negli altri momenti è un bastardo XD Ma mi piace così! ^^ Per Iruka.. Ci sono andata leggera no? XD

Scusate, ma se comincio a fare i ringraziamenti aggiorno domani! E credo che voi preferiate avere il capitolo il prima possibile! ^-^ Ringrazio tutti voi per il sostegno! Nel prossimo capitolo... Finalmente Genin! XD

Alla prossima! Ciao! ^_^

* Jinchuuriki: forza portante, vengono chiamati così i portatori dei demoni come Naruto e Gaara ^_^

** Shoji: Le tipiche porte scorrevoli giapponesi, di solito sono fatte di legno e carta di riso ^_^


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Capitolo 16
*** Sogno Lontano ***


Capitolo Quindicesimo

Sogno Lontano


La mattina dell’esame all’Accademia in casa Uzumaki era il delirio.

Il tutto era partito dalla sveglia. Questa aveva avuto la brillantissima idea di scaricarsi nella notte facendo placidamente continuare a dormire tutti quanti. Kushina, negli anni a venire, avrebbe sempre ringraziato il suo essere mattiniera convinta, al contrario del marito e del figlio.

Quando si svegliò capì immediatamente di essere in ritardo. La luce che filtrava dalla finestra era troppo forte per essere le sette del mattino. L’urlo agghiacciante che lanciò non fu la miglior sveglia del mondo per il bell’addormentato Minato che saltò sul letto, sventolando un kunai che teneva sempre, per precauzione, sotto il cuscino.

"Non mi avrete mai vivo! Prima di darvi la mia ciotola di ramen dovrete passare sul mio cadavere!"

La moglie, infischiandosene altamente dello stato del marito, gli saltò addosso cominciando a strattonarlo.

"Vai al diavolo, tu e il ramen! Siamo in ritardo assoluto! Tu, dovresti già essere ad augurare buona fortuna agli alunni e Nacchan a fare lo stramaledettissimo esame!"

L’unica intelligentissima risposta che venne in mente a Minato davanti alla moglie infuriata fu...

"... Eh?"

Kushina, che per natura non era mai stata una donna di molta pazienza, esplose.


*Siamo spiacenti, ma per scene troppo cruenti ed altamente volgari, non possiamo descrivere la scena. Sappiate che Minato non ha fatto una bella fine... ^^*


"Papà... Hai un aspetto... Scombussolato...?"

"Sta zitto... Non parlare... Avrai il mio stesso aspetto quando ti legherai ad una pazza isterica odiosa ovvero una donna! E allora riderò e ballerò sulla tua tomba!"

Una risata malata uscì dalle bocca dell’uomo.

"Poveretto... è del tutto andato..." Fu il pensiero di Naruto.

"Ben cosa che non lo faccia allora..." Borbottò.

"Ricordati che non ti permetterò mai di entrare negli Uchiha! Se mai tu dovessi sposare quel moccioso sarà lui a prendere il nostro onorevole cognome!" (*)

Naruto lo fisso per un attimo per poi arrossire.

"Ma sono discorsi da fare?! Degenere di un Hokage!" Esclamò, distogliendo lo sguardo.

"Ahh! Allora ci hai già pensato! Oddio, no! Come suocero, l’Uchiha! Oh Grande Dio uccidimi! Perché non sono morto quella volta con Kyuubi?! Mai avrei voluto vedere questo infausto giorno!" Eccetera eccetera...

Ormai Naruto era una palla rossa ed altamente irritata. Come poteva solo pensare quell’uomo idiota che lui e Sasuke... Mai!

"Mamma! Papà è impazzito! Ti prego sopprimilo!" Cominciò ad urlare il biondo.

Come detto prima, Kushina non era esattamente quella che comunemente si può classificare come ‘la Dea della Pazienza’...


*Siamo spiacenti, ma per scene troppo cruenti ed altamente volgari, non possiamo descrivere la scena. Sappiate che Minato e Naruto non hanno fatto una bella fine... ^^*


Finalmente, l’allegra famigliola si ritrovò a correre per le strade di Konoha. La gente quando li vedeva si scansava, impaurita dalla furia di quelle bestie - sotto di loro lampeggiava la scritta ‘Attenzione, famiglia in ritardo assoluto! Toglietevi dai piedi!’ - Ma infondo la gente non ci fece caso più di tanto. Pensandoci bene, non era la cosa peggiore che quell’Hokage aveva fatto in quegli anni... Una volta aveva pure attentato alla vita del villaggio che doveva proteggere...

Quando arrivarono all’Accademia trovarono tutti quanti ad aspettarli.

Il silenzio regnava sovrano.

Fu Minato a romperlo. Infondo, era o non era l’Hokage?

"Emm... Ci siamo persi..." Disse ridacchiando.

"Stupido di un Hokage!" Fu il grido all’unisono di tutti.

Minato andò a fare i cerchietti per terra in un angolo, depresso, mentre la moglie si scusava per il ritardo seriamente.

"La sveglia non ha suonato, perdonate il ritardo..."

Si inchinò insieme al figlio.

Gli altri non ci pensarono due volte a perdonarli.

"Non scusarti, Kushina San, può capitare... Infondo avete solo un ora e mezza di ritardo..." Disse Mikoto, quando si fu avvicinata a lei, ridendo.

"Questo è un colpo basso, Mikoto..." Mormorò la donna, depressa.

La mora rise e si scusò per la battuta infelice.

"Certo che se tuo marito la smettesse di fare lo scemo e aprisse la cerimonia tutto sarebbe più facile..." Borbottò Fugaku vicino alla moglie.

Kushina, sentendo quelle parole, andò di corsa a prendere il marito per un orecchia e portarlo davanti alle file di alunni che da più di un ora aspettavano di iniziare l’esame. Naruto trovò Sasuke in una fila e lo salutò, mettendosi dietro di lui.

"Sono arrivato" Mormorò mentre il padre cominciava il suo discorso.

"Alla buon ora..." Rispose il moro senza voltarsi.

"La sveglia non ha suonato..." Si scusò il biondo.

"Sì, e mio fratello ha sterminato il clan..." Borbottò ironico Sasuke.

"è vero!" Esclamò l’Uzumaki pizzicandogli la schiena "Teme! Non osare non credermi!"

"Sta zitto, usuratonkachi! Voglio ascoltare!"

"Se vuoi te lo dico tutto io il suo bellissimo discorso, dato che è tre giorni che fa le prove davanti allo specchio..." Borbottò Naruto, adesso annoiato.

L’altro non disse niente e così stette in silenzio anche lui.

Il discorso del padre durò ancora qualche minuto, subito dopo tutti gli alunni vennero condotti in una sala. Due maestri erano in piedi vicino ad una porta.

"Salve" Disse uno con degli strani occhiali scuri rotondi. Sembrava tanto un debole con la puzza sotto il naso. "Io sono il maestro Ebisu. Iruka Umino non si sente tanto bene in questi giorni, quindi lo sostituirò io per l’esame. Sappiate che non sono buono di cuore come lui. Sarò intransigente al massimo, quindi vedete di fare del vostro meglio. Maestro Mizuki, può continuare lei..."

Mentre questo spiegava le semplici regole dell’esame, Naruto non riuscì a trattenere un piccolo ghigno. Per adesso la scusa della malattia aveva avuto effetto e nessuno sospettava niente su Iruka Umino. Anche se non poteva continuare in questo modo. Prima o poi qualcuno si sarebbe insospettito di certo.

Ma questo pensiero non lo preoccupò più di tanto. Per quel momento, lui sarebbe già sparito.

I ragazzi cominciarono a venir chiamati uno per uno in una stanza per valutarne le loro capacità. Questi non facevano ritorno, evidentemente li facevano uscire da un’altra porta per non fargli dire niente sull’esame agli altri.

"Nervoso?" Chiese Sasuke vicino a lui.

Naruto scosse la testa.

"Per niente... Quest’esame non è niente rispetto alla prova che ci farà fare il nostro Jounin..."

L’Uchiha annuì.

"Chissà con chi finiremo?..." Chiese sovrappensiero.

Naruto ridacchiò.

"Parli come se fosse scontato che ci mettano nello stesso Team"

"Bhe, un Team deve essere affiatato e ci si deve fidare l’uno dell’altro... Se non finisco con te dubito che questo accadrà... Almeno per me..."

"Uchiha Sasuke!"

Il maestro Mizuki era uscito dalla stanza e stava chiamando proprio il moro. Lui annuì e si voltò a salutare Naruto.

"Ci vediamo. Dimmi buona fortuna"

Naruto lo fissò per un attimo per poi ghignare.

"Non ne hai bisogno"

Sasuke sbuffò camminando lentamente verso la porta.

Il ghigno di Naruto scomparse.

"Fidarsi l’uno dell’altro..." Mormorò. "Ormai è solo un sogno lontano, Sasuke... Mi dispiace..."


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


I coprifronte nuovi scintillavano sulle fronti dei neo genin eccitatissimi.

"Nacchan! Sei stato mitico! Sono sicuro che sarai tu il mio successore!" Esclamò Minato, più euforico del figlio – che, in realtà, aveva solo voglia di sfregiare quella foglia stilizzata così perfetta.

"Papà, ti ho detto mille volte che non voglio diventare Hokage..." Borbottò Naruto.

Il padre però non sembrava ascoltarlo.

"E così in meno di due generazioni noi Uzumaki diventeremo tutti Hokage per discendenza! Konoha sarà una monarchia ereditaria!"

"Questo è più folle di Orochimaru" Pensò Naruto, esasperato.

Per fortuna ci pensò Kushina a calmarlo portandoselo in un angolo per fargli una bella ramanzina riguardo le sue idee folli.

Naruto cominciò a guardarsi intorno.

Sapeva che molti di quei ragazzini sarebbero stati rimandati all’accademia. Non che la cosa gli dispiacesse, erano tutti dei deboli inutili. Individuò facilmente la famiglia Uchiha, dato che molti erano intorno a loro per congratularsi per la promozione e il primo posto del loro figlio minore. Si stupì di vedere anche Itachi, era quasi sicuro che non si sarebbe fatto vedere.

Si avvicinò alla folla non stupendosi affatto che questa si spostasse nel vederlo e gli lanciasse sguardi di disprezzo.

Naruto ricambiò con dei sorrisi radiosi mandando messaggi di morte atroce a tutti.

"Naruto Chan! Congratulazioni per la promozione a genin!" Esclamò radiosa e dolce Mikoto accarezzandogli la testa.

"Grazie, Mamma Mikoto" Disse lui notando che Fugaku lo osservava in modo strano.

Subito si mise sulla difensiva, non sapeva mai cosa aspettarsi da un Uchiha.

L’uomo si avvicinò lentamente a lui. I suoi occhi non si spostarono mai dai suoi.

"Congratulazioni, Naruto Kun." Gli mise una mano sulla spalla "Rendi onore a quel coprifronte e al nostro villaggio. Sarai un grande ninja con un grande futuro, ricordatelo sempre"

Ebbe l’improvvisa voglia di scansarsi da quel tocco. Lo sentiva caldo, infuocato. Gli sguardi che quella famiglia gli lanciava erano sinceri.

La voglia di scappare era quasi insopportabile. L’urlo che oramai rimbombava da anni dentro la sua testa, si fece più intenso, ma tacque, come sempre. Un grido indistinto che diceva sempre la stessa frase, ma non riusciva mai a comprendere quello che voleva dirgli. Quell’urlo non sarebbe mai uscito dalle sue labbra.

Sorrise, mentre la sua testa scoppiava.

"Lo farò, Papà Fugaku"

E il peso dell’ennesima bugia si aggiunse a quello delle altre mille che aveva detto.

Guardò Sasuke. Questo lo osservava inespressivo anche se poteva vedere nei suoi occhi la felicità per quella giornata, la sicurezza che sarebbero stati nello stesso Team, la fiducia che provava verso di lui.

Mai la strada che si era scelto gli era sembrata tanto sbagliata.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


La classe era un continuo brusio di voci. Ognuno parlava con i proprio compagni ed amici per alleviare la tensione. Molti speravano di finire con i loro più cari amici, altri con la persona per loro speciale.

"Dì la verità... Hai usato l’influenza del tuo casato per farci stare nello stesso Team" Esclamò Naruto all’improvviso.

I due erano seduti ai loro posti in attesa, come gli altri, dell’arrivo del maestro.

Sasuke sbuffò.

"Ma figuriamoci se mi sbatto per stare insieme ad un usuratonkachi come te! Mica sei così importante..." Dette uno sguardo alle ragazze eccitate. Tra poco avrebbero annunciato i Team e ognuno di loro sperava di finire con il giovane Uchiha "Più che altro l’ho utilizzata per non farmi mettere con una di quelle svampite... "

Naruto ridacchiò.

"Lo spero per te!... Oh ne sta venendo una da questa parte!" Esclamò divertito. Si sarebbe goduto una bella scenetta divertente – ovvero: ‘Sasuke Uchiha alle prese con una super-mega-eccitata fan’.

Quando la ragazza fu vicino a loro questa scoccò al biondo un’occhiata irritata al biondo.

"Naruto! Spostati! Voglio sedermi io vicino a Sasuke Kun!"

... I suoi propositi di divertimento erano stati spazzati via in una frase. Come si permetteva quella mocciosa di parlargli così?! Lei che non era niente in confronto a quello che era lui! Alla prima occasione l’avrebbe ammazzata! E non era una minaccia, ma una constatazione!

La guardò, sorridendo dolcemente

"Non ci penso nemmeno, racchia" Disse con freddezza. [Un po’ alla Sai XD]

Un silenzio gelido calò su di loro. Naruto con il suo sorriso falsamente dolce, Sakura con uno sguardo scioccato.

"Co.. Cosa hai detto?" Balbettò la ragazza, un po’ sotto shock.

"Sei sorda? Allora te lo ripeto" Il ragazzo aveva perso del tutto il suo tono tranquillo. Si alzò in piedi, fronteggiandola. "Non ho intenzione di lasciare il posto a una fallita come te. Non ho intenzione di lasciare che la tua presenza infastidisca Sasuke. Lui se ne starà anche zitto lasciandoti fare, ma io no" Si avvicinò a lei, fissandola negli occhi verdi. "Sparisci, prima che mi arrabbi sul serio"

Da quella posizione ravvicinata le vide bene, le lacrime della ragazza cominciare e scorrere quelle sue guance. Non si stupì di non provare altro che divertimento. Era davvero una fallita.

La vide scappare via, fuori dall’aula, alcune ragazze la seguirono.

Alzò gli occhi al cielo. Le ragazze erano davvero insopportabili.

Tornò al suo posto, senza guardare l’amico e sapendo già che avrebbe cominciato a criticare i suoi metodi.

"Non credi di aver esagerato?"

Sospirò. Quella era la sua classica domanda per cominciare le sue ramanzine. Certe volte gli sembrava di avere un altro padre invece che un amico.

"Mi ha infastidito. Odio chi mi parla a quel modo"

"Io ti parlo sempre a quel modo..."

A quelle parole il biondo s’irritò.

"Non metterti sullo stesso piano di quella lì! Tu sei..." Arrossì un poco. "... Una cosa diversa..." Borbottò, cocciuto e mettendo il broncio.

"In che senso sarei diverso?" Chiese, curioso e divertito il moro.

Naruto divenne rosso all’istante.

"Questi non sono fatti tuoi!" Esclamò, irritato.

Sasuke lo guardò, perplesso.

"Ma se riguarda me, come fanno a non essere fatti miei?" Domandò. Quel discorso stava prendendo sempre più una piega strana.

Il biondo diventava sempre più rosso.

"Non lo sono e basta!"

L’Uchiha lo fissò per un attimo.

"Tu sei pazzo"

Per quella frase si ritrovò Naruto sopra che tentava di picchiarlo, ma lui prontamente gli aveva afferrato i polsi con le mani e lo teneva lontano.

"Teme! Ti ammazzo!"

Un calcio improvviso alla schiena fece sbilanciare Naruto che cadde in avanti. Kiba, dietro di loro, era ancora in la gamba alzata.

"La smettete? Non vi si sopporta pi..." Cominciò a dire, ma si bloccò non appena vide quello che aveva combinato con quel calcio.

Naruto, cadendo in avanti, aveva accidentalmente unito le sue labbra con quelle di Sasuke che ancora lo teneva per i polsi.

Tutto, sotto lo sguardo dell’intera classe.



NdLirin: Allora... Ritardo allucinante e capitolo ultra corto... Credo che mi convenga emigrare in Lituania ^^ Scusate immensamente! Ma tra scuola, lavoro e malattia il tempo si è infinitamente ristretto ç_ç Sto cercando di fare del mio meglio per far uscire qualcosa di decente! Ma da questo capitolo deduco che non mi sta riuscendo molto -_-... Che capitolo inutile... Odio questo capitoli di transizione... Voglio andare più avanti! ç_ç Bhe già il prossimo capitolo sarà più bello... Formazione del Team 7 e incontro con il Jounin! XD Tutto da ridere! Cos’altro c’è da dire?... Ah... Sakura... Credo di aver esagerato un pochetto... Ma a me è sempre stata sull’anima e mi viene naturale trattarla così ^^... Vedrò di addolcirmi un po’ più avanti... Magari le faccio pure voler bene da Naru e Sasu... Bho... Vedrò un po’ di infilarci anche lei... Anche se la voglia manca decisamente... Basta blaterare di lei, altrimenti le fan di Sakura che seguono questa fic mi uccidono ^^

Ringrazio:

Talpina Pensierosa: Il loro rapporto sarà fondamentale per capire soprattutto perché Naruto in futuro... Bhe dovrai vedere! ^_^ Comunque, tranquilla! Anche Naru si addolcirà un po’ piano piano...

Lulu: Naru... Bhe lui di fondamento non è cattivo... Ha, diciamo, una visione distorta del bene... Ma questo verrà detto più avanti! ^_^

Ryanforever: Dall’Akatsuki che ti puoi aspettare? XD Se stai sempre insieme a loro o diventi così oppure impazzisci! XD

Babyangeldark: Il loro rapporto mi è sempre piaciuto! Infondo un po’ lo hanno anche nella storia originale... Anche se probabilmente lo vedo solo io ^^

JennyRom: Una delle cose fondamentali di questa fic è quello che sente Naruto per Sasuke... Lui sa che dovrebbe odiarlo, ma non ci riesce... Sa che gli vuole bene, ma non riesce a volergliene del tutto... è un po’ complicato... Spero di farlo capire meglio andando avanti.

Ximeng: Loro da piccoli sono i più pucciolosi! Ho un sacco di piccoli flashback in mente e che metterò più avanti! *_*

Ayame90: Non so nemmeno come mi è venuta in mente di eliminare Iruka... Forse perché mi dava fastidio... Troppo buono... Sembra una mamma chioccia ansiosa... -_- Per il rapporto Kyuubi/Naru... Bhe loro mi piacciono troppo! Io sono una fan di Kyuubi!^_^

Vimar: Ho sempre desiderato far battere Sasuke da Naruto! XD Deve un po’ abbassare la cresta il ragazzo v.v Da piccoli era un PO’ ambigui XD Ma solo un pochino!

Krikka86: Iruka si sacrifica facilmente... E anche Sakura per i miei gusti XD

Yumi Uchiha: Grazie ^///^ E comunque non ci vuole molto a superarmi in bravura... Il mio solo pregio è che ho una fantasia sviluppata al massimo e mi faccio guidare da lei... La ma bravura è solo un’effimera chimera! XD

Nana89: Scusa tanto per il ritardo! Ci ho messo più del previsto! Spero ti piaccia pure questo!^_^

Angel Jenny: Le tue supposizioni sono in parte vere! Madara c’entra eccome! Ma anche un’altra persona... Basta ho detto troppo! Così si perde la suspense! XD

_Zexion_: Lo so... Spero in qualche modo di farli tornare come prima... Anche se dubito ^^ Ma saranno sempre amorevolmente adorabili! P.s. Zexion come il figo di Kingdom Hearts? *_*

Finito! Ultime paroline prima di salutarvi... Qualche giorno fa una mia amica ha letto la fic e ha detto che sarebbe bello farne un manga... Solo che io non so disegnare quindi... Chiunque volesse aiutarmi a creare il manga di A New Beginning è ben accetto... Per il pagamento... Bhe se ne parlerà in privato... Se nessuno è interessato allora il discorso sarà accantonato ^^

Io qui vi saluto! Ciaoz! ^-^

* In Giappone non sempre è la moglie che prende il cognome del marito, al contrario qui in Italia è quasi automatico. Là, quando ci si sposa, si dice che la persona che prende il cognome dell'altro 'entri nella famiglia'.



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Capitolo 17
*** Destino ***



Capitolo Sedicesimo

Destino


"Il Team 7 sarà composto da Uzumaki Naruto, Haruno Sakura e Uchiha Sasuke"

Non si può certo dire che certe notizie non sconvolgano la vita. Un Team è qualcosa che non si cambia per un bel può di tempo... Salvo improvvise morti... Ma queste sono eccezioni rare...

Il vero problema era accettare l’idea.

Soprattutto dopo aver smesso di piangere o dopo una scena imbarazzante.

Per il Team 7 si prospettava una nascita e un continuo di vita molto burrascoso ed incerto...


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"Lo so! C’è il tuo zampino! Dimmi la verità!"

Un sorriso caldo e radioso... Orribilmente falso...

"Ma no! Cosa dici Nacchan? Credi davvero che io, usufruendo dei miei immensi poteri di Hokage, abbia spinto i maestri a metterti in squadra con il tuo migliore amico... Che tu hai baciato davanti a tutta la classe?!" Una fragorosa risata risuonò per tutto il cortile della scuola.

I ragazzi, o per meglio dire i Team appena formati, stavano aspettando l’ora in cui avrebbero incontrato il loro Jounin che li avrebbe addestrati a diventare dei Ninja in tutto e per tutto.

Il rossore sulle guance di Naruto era visibile anche a metri di distanza. La voce si era sparsa troppo in fratta per i suoi gusti.

"Non ridere! Fallito di un Hokage! Non è stata colpa mia! Mi hanno spinto!"

"Lo dicevo pure io la prima volta che ho baciato tua madre... Solo che lei mi tirò uno schiaffo... Mi ha portato via due molari... Ma questi sono ricordi lontani e dolorosi... Adesso ci sei tu con l’Uchiha... Immagino l’imbarazzo!"

Non fece in tempo a dire altro perché il figlio, in un attacco di rabbia stranamente simile a quello della madre, si era avventato sul collo del padre cercando di strozzarlo.

"Sta zitto! Non parlare! Non fiatare! Ti uccido!"

La cosa andò avanti per parecchi minuti per cui spostiamoci verso un altra famiglia sperando che questa parli di argomenti più decenti.

"Fammi capire bene... Tu eri sotto di lui.."

"Papà!" "Fugaku!"

"Era solo per capire!"

Meglio fare un salto temporale...


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"Dannazione! Ma quando arriva?!"

Esclamò esasperato Naruto.

Erano ormai ore che aspettavano. Ormai gli altri Team se ne erano andati da un pezzo.

Sasuke sedeva ad un banco, serio e composto come sempre. Sakura era rannicchiata in un angolo, anche se dentro di se voleva urlare come Naruto. Il biondo era da mezz’ora che andava avanti ed indietro in una passeggiata nervosa.

"Passibile che l’unico Jounin in ritardo sia il nostro?!"

"La vuoi finire? Vedrai che arriva..." Borbottò Sasuke stanco delle urla dell’amico.

Di rimando, questo sbuffò cominciando a sbirciare fuori dalla porta.

Sakura osservava i cambiamenti dell’Uchiha da quando quel biondo era arrivato a Konoha. Sasuke si era come trasformato. Prima non parlava e non prestava la minima attenzione a nessuno.

Si ricordava che il primo giorno dell’accademia un bambino aveva provato a sedersi di fianco a lui, ma questo lo aveva guardato in malo modo e il bimbo era scappato via.

Non parlava mai, se non con il maestro Iruka e, comunque, di cose strettamente legate alle lezioni.

Spostò lo sguardo su Naruto e continuava a borbottare irritato. Assottigliò lo sguardo. Non riusciva a capire come il suo cambiamento potesse essere legato a quel biondino stupido.

"Ah! Ecco dove eravate!"

Si voltarono di scatto verso la finestra.

Un uomo alto con una chioma nera sbarazzina e un sorriso largo stava appoggiato allo stipite della finestra. Sulla fronte spiccava lucido il coprifronte della foglia che gli copriva l’occhio sinistro.

Si avvicinò a loro con passi lenti e con sempre il suo sorriso largo.

"Konnichiwa! Sono Uchiha Obito, sarò il vostro Jounin!"

"Uchiha?!" Esclamò Sakura guardando Sasuke.

Questo sbuffò, irritato.

"Tra tutti proprio tu?" Borbottò.

L’uomo ridacchiò.

"Su, su Sacchan! Almeno mi conosci già!"

"Non chiamarmi Sacchan!!" Esclamò il moro decisamente imbarazzato.

Il loro maestro ridacchiò chiedendo scusa, ma non sembrava molto sincero. Sempre sorridendo posò lo sguardo su Naruto che per tutto il tempo era rimasto in silenzio.

Incontrò i suoi occhi azzurri e vi lesse irritazione e, forse, una punta di rabbia. Non ci fece caso, pensando che fosse ancora arrabbiato per il ritardo.

Peccato che si sbagliasse profondamente.

"Ciao, Naruto. Piacere di conoscerti, ho sentito molto parlare di te"

Il biondo assottigliò ancora di più gli occhi, studiandolo. Tra tutti i Jounin che c’erano a Konoha perché proprio lui?

"Anche per me è un piacere... Obito Sensei" Disse, sputando quel ‘Sensei’ come un insulto.

Le cose si stavano decisamente mettendo male.


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"Bene! Che ne dite di presentarvi?... Tu Sacchan non importa... Ti ho cambiato i pannolini per anni, credo di conoscerti anche troppo bene..."

"Sta zitto, Obito!"

"... Scorbutico"

L’unico occhio scoperto dell’uomo si spostò su Sakura. Questa arrossì un poco e distolse lo sguardo.

"Credo che per galanteria dovremo far cominciare la signorina. Avanti, presentati"

Si morse due o tre volte le labbra cercando di trovare le parole giuste per cominciare. Quell’uomo la metteva un po’ a disagio.

"... Non saprei che dire..." Mormorò lei.

Obito ridacchiò un poco.

"Bhe, allora comincerò io. Mi chiamo Obito Uchiha, ho... bhe lasciamo perdere l’età, ci perdo in fascino... Mi piacciono molte cose e ne odio altrettante. I miei sogni sono solo sogni. Credo che così possa bastare"

Sasuke sbuffò sentendo quell’assurda presentazione. Obito sarebbe sempre rimasto Obito. Il peggiore di tutti gli Uchiha.

Sakura lo guardò ad occhi sgranati. Quel Sensei gli aveva detto praticamente solo il nome!

Naruto continuava a starsene in silenzio. Obito Uchiha, l’ultimo che mai avrebbe voluto incontrare nel villaggio di Konoha. La sfiga in quei giorni lo perseguitava!

Lo sguardo dell’uomo si fissò di nuovo su Sakura.

"Hai capito adesso? Non è difficile"

Quella sottile critica fece ribollire il sangue nelle vene alla ragazza. La stava prendendo in giro?!

Drizzò le spalle e guardò dritto negli occhi il maestro.

"Mi chiamo Haruno Sakura. Ho 12 anni. Mi piacciono i fiori e odio le persone con i capelli biondi" Dette uno sguardo a Naruto che nemmeno la ascoltava. "Il mio sogno è..." Guardò di soppiatto Sasuke che non la degnò di uno sguardo "Bhe sono affari miei"

Il maestro ridacchiò.

"Finalmente hai tirato fuori la grinta! Bene, ti voglio sempre così!" Sakura arrossì al complimento. "E adesso passiamo alla persona con i capelli biondi che la signorina odia tanto... Naruto Kun..."

Sentendosi chiamare in causa, il biondo sorrise tirato al maestro.

"Mi chiamo Uzumaki Naruto. Ho 12 anni. Mi piace il ramen e odio perdere. Il mio sogno è..." Si bloccò all’improvviso, non sapendo cosa inventare. Dette uno sguardo a Sasuke che lo guardò di rimando. Sorrise, infondo erano solo sogni. "Il mio sogno è entrare a far parte della scorta personale dell’Hokage"

Inspiegabilmente Sasuke arrossì.

"Che sogno singolare..." Disse Obito meditandoci sopra. "Sembra quasi che tu sappia già chi prenderà il posto di tuo padre..." Insinuò dando uno sguardo al comportamento strano di Sasuke.

"Ne ho un vago sospetto, sì"

Il maestro rise di cuore.

"Questa faccia di bronzo non l’hai certo ripresa da Minato Sensei!"

Ma sicuramente quella persona tu la conosci molto bene’ Pensò malignamente.

Infondo non era stato poi così sfortunato. Prima di tutto, conoscere il nemico gli diceva sempre il suo vero maestro.

"Bene, credo che per oggi possa bastare. Domani al campo di allenamento numero 3 alle sette in punto! E non fate colazione!"

Detto questo sparì in una nuvoletta di fumo. I tre la rimasero ad osservare finché gli ultimi sbuffi non furono spariti.

Il primo a muoversi fu Sasuke.

"Io me ne vado a casa" Annunciò facendo qualche passo.

"Ti accompagno" Disse Naruto seguendolo. Prima di andarsene però si fermò un attimo verso Sakura. "Scusami per oggi. Non volevo dirti quelle cose. Ero un po’ nervoso... Spero che diventeremo amici" Detto questo seguì il moro non aspettando una risposta dalla ragazza.

Sakura li guardò sparire. Infondo quel biondino non era poi tanto male...


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"... Quindi Obito Sensei ti cambiava i pannolini..." Disse all’improvviso Naruto mentre camminavano in silenzio per le vie soleggiate di Konoha.

Sasuke arrossì di rabbia e imbarazzo.

"Sta zitto! Quando mio padre lo verrà a sapere farà un putiferio! Aspettatelo a casa tua in tutta la sua furia in questi giorni"

Naruto fece spallucce.

"In famiglia ormai ci siamo abituati"

Camminarono per un altro po’ in silenzio. C’erano delle parole non dette nell’aria.

L’Uchiha sbirciò con la coda dell’occhio l’amico. Era insicuro. Quale argomento era meglio trattare? Quello del bacio o del sogno?

Arrossì un poco al ricordo di quello sfiorarsi accidentale.

Forse era meglio accantonare quell’argomento, per adesso.

"E così vuoi entrare nella scorta personale dell’Hokage, eh?" Mormorò alla fine.

Naruto guardò da un’altra parte, facendo un broncio imbarazzato.

"Bhe, qualcuno dovrà pure interpretare i suoi mutismi, no? Ha un tale caratteraccio..."

Sentì Sasuke ridacchiare. Si voltò verso di lui. Lo vide sorridergli, per la prima volta, gli sorrideva. Un sorriso felice, luminoso, sia con la bocca che con gli occhi. Un sorriso bellissimo da un sole scuro.

"Vedrò di migliorarlo allora"

Si allontanò da lui mentre il biondo rimaneva fisso a fissarlo.


"E’ che... Non lo farei come te... E gli Uchiha non possono essere secondi a nessuno..."


Sasuke sorrideva perché non era più secondo a lui nel farlo. Lui aveva perso quella capacità, la capacità di illuminare con un semplice arricciamento di labbra, molto tempo fa.

Come accadeva tanti anni fa, il piccolo Uchiha aveva imparato qualcosa di nuovo e glielo aveva mostrato, gettandolo nel buio dell’imbarazzo e dell’incapacità.

E più Sasuke camminava, più si allontanava da lui lasciandolo indietro. Ma non perché fosse più bravo di lui, no. Era lui stesso che non voleva seguirlo.

Naruto aveva preso la sua strada anni fa.

Ormai era impossibile cambiarla. Il loro destino era già scritto.

Sasuke sarebbe diventato il prossimo Hokage e lui un Mukenin di alto S.

Il bravo bambino biondo, erede del Quarto Hokage, Mukenin e lo scorbutico bimbo moro, erede degli Uchiha, Hokage. L’uno contro l’altro fino alla morte di uno dei due.

Sorrise a quel destino già scritto e non gli dispiaceva affatto che fosse così.

Mi dispiace, Sasuke. Dovrai trovare qualcun’altro che interpreti i tuoi mutismi... Anche se... Non credo ti servirà...’

Alzò lo sguardo al cielo. Il sole quel giorno era così abbagliante...

"Usuratonkachi! Guarda che ti lascio qui!"

Guardò il moro aspettarlo poco più avanti. Il sorriso era scomparso, ma la dolcezza di quel gesto era rimasta indelebile. Anzi, c’era sempre stata.

Decisa che, per un altro po’, poteva ignorare quel destino che incombeva su di loro.

Per l’ultima volta nella vita, corse incontro a Sasuke.

Mai più lo avrebbe fatto. Da lì in poi, le loro strade sarebbero state opposte.



NdLirin: RITARDOOOOOO!!! *Lirin corre a tutta velocità* Anf... Dio... Che corsa... Scusatemi! ç_ç La scuola mi a preso più del previsto! Ma, con vostro sommo piacere spero, adesso sono in vacanza fino al 30! Quindi... Aggiornamenti lampo! Penso giornalieri se tutto va bene! ^_^ Quindi aspettatevi capitoli su capitoli! Ovvero: ‘Missione: Recuperiamo Il Tempo Perduto!’.

Parlando del capitolo... Entra in scena il mitico, indimenticabile Obito Uchiha! XD La domanda vera è: dov’è finito Kakashi?... Bhe credo che lo avrete capito ormai! Quanto sono bastarda e pazza! XD Vi faccio dannare eh? *Lirin si aspetta tante maledizioni nei commenti* Poi... Questa volta non ditemi che ho trattato male Sakura perché più di così non so che fare! v.v Non chiedetemi di più! Altro argomento... Sasuke Hokage! Oddio! Qui ho esagerato un pochetto! XD Però la cosa mi allettava troppo! Da quando ho trovato un’immagine che lo ritraeva con il vestito da Hokage non mi è andata mai via quest’ideuzza XD Perdonatemi! ^^

Ringrazioooo:

Ryanforever: Bhe Naruto è leggermente convinto di voler diventare un Mukenin ^^ Ma, infondo, la vita è piena di imprevisti!XD

Nana89: Questo capitolo, come quello prima, è un po noioso come l’altro. Spero di non annoiare. Se succede, dimmelo! ^_^

AliDiPiume: Gaara? Torna, torna, stai tranquilla! Come posso lasciare fuori un pucciolino come lui? *_* Cucciolo... Però ci sarà da aspettare un poco ^_^ Il tempo dell’esame Chuunin, ovviamente! XD Spero che mi seguirai fino a lì!

Talpina Pensierosa: In questo capitolo l’ho trattata bene, no? Finalmente ho deciso cose farne di lei! ^_^ La tratterò bene, sta tranquilla e la farò inserire nel gruppo! Voglio fare una cosa equilibrata v.v

_Zexion_: Mha, chi lo sa se staranno insieme! Chissà cosa avrà in mente questa pazza autrice! XD Aspettati tutto! P.s. Zexion *ç*

Lulu: Kushina è Kushina! Se non avesse questo carattere come potrebbe tenere testa a due scalmanati come loro?! XD

Vimar: Il tuo commento mi ha fatto sbellicare! XD Sasuke che fa il balletto! Oddio muoio! Per notizie sul fumetto... Vai a fondo pagina! ^_^ P.s. Adoro i commenti lunghi come i tuoi! *-*

Celena86: Va bhe, le ha chiesto scusa! La tratterò meglio d’ora in poi ^_^ Prometto, crocina sul petto! v.v *Lirin incrocia le dita dietro la schiena*

Ayame90: Kakashi... Kakashi... Prima o poi arriverà! XD Come già detto, aspettati di tutto! [Ku ku ku <-- Risata malefica alla Orcomario]

Krikka86: Qui sono divisa tra chi dice di trattare così Sakura e chi no -_- Che dilemma! Ma ormai sono decisa! La tratterò meglio... Infondo nello shippuuden è sopportabile v.v... Anche se deve stare lontana da Nacchan! è_é

Shoen: *_* Che bel commento! Così professionale... Me imbarazzata ^///^ Non faccio mica niente di che... Quello che vedo, descrivo! ^^ Tenterò di parlare con Nacchan e non fargli uccidere troppa gente! XD

E con questo i commenti sono conclusi! ^_^

Ultime paroline prima di lasciarci... Per il fumetto di cui vi avevo parlato l’altro capitolo... Bhe... Dato che nessuno si è proposto... Vedrò di fare da me ^^... Naturalmente se vi accontentate di una cosa un po’ indefinita -_- Non sono tutta questa bravura... Comunque se qualcuno fosse interessato in qualsiasi momento può contattarmi! ^_^ Non mangio mica! XD

Con questo si chiudono le comunicazioni!

Lirin vi saluta dallo spazio siderale!

*Bip – Fine comunicazione – Bip*


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Capitolo 18
*** Dichiarazione di Guerra! Il Sensei è Un Idiota! ***


Capitolo Diciassettesimo

Dichiarazione di Guerra! Il Sensei è Un Idiota!


"Che fame..." Borbottò per la centesima volta Naruto.

Era da un’ora buona che il Team 7 aspettava il loro Sensei, Uchiha Obito. E la fame cominciava a farsi sentire da tutti.

"Menomale che aveva detto di essere puntuali..." Disse Sakura, anche lei al limite della sopportazione.

"Ma sarà sempre così? Noi che arriviamo puntuali e lui che arriva sei ore dopo?" Chiese Naruto soprattutto a Sasuke che ancora non aveva proferito parola, perso chissà in quali oscuri pensieri. "Sas’ke! Sto parlando anche con te! Ti ricordi mica se quando ti cambiava i pannolini arrivava mezza giornata dopo che era successo il misfatto?"

A quella chiara presa per i fondelli, lo spirito combattivo dell’Uchiha si attivò. Gli scoccò uno sguardo raggelante.

"Ancora una parola e ti brucio il berretto da notte"

Naruto si pietrificò a quelle parole. Il berretto, no! Non riusciva a dormire senza!

"Sei un’infame, Teme!" Esclamò, rosso in volto.

Il moro esultò interiormente. L’Usuratonkachi non sarebbe mai cambiato.

Improvvisamente una nuvoletta di fumo comparse davanti a loro. Il Sensei si mostrò in tutta la sua allegria e con un sorriso largo.

"Buongiorno, miei prediletti! Pronti per cominciare questa fantastica giornata?!"

"è cominciata da un pezzo! E non la definirei fantastica!" Esclamarono Sakura e Naruto insieme.

Obito ridacchiò un poco.

"Scusate, ma, sapete, avevo perso la retta via..." Mormorò come scusa.

"La smetta di dire cavolate!" Dissero all’unisono i due.

Il maestro piagnucolò un po’, ma poi riuscì, inaspettatamente, a tornare serio.

"Allora, vi ho fatto venire qui per annunciarvi che voi non siete ancora ufficialmente Genin..."

"Puoi saltare i convenevoli e passare direttamente a spiegarci la prova?" Disse Sasuke, annoiato. Lo sapevano tutti che non bastava essere promossi all’Accademia per essere Genin.

"Credo che non sarete degli allievi molto rispettosi..." Borbottò Obito.

"Crede bene" Dissero tutti e tre, Naruto e Sakura con un sorriso fintamente dolce.

"... Guardate che la reputo una dichiarazione di guerra..." Disse minaccioso Obito.

"Faccia pure"

Evidentemente i tre sottovalutavano leggermente il loro maestro... E a quest’ultimo la cosa non piaceva molto.

"Bene! Volete la guerra?! E guerra sia!" Mostrò ai tre due campanellini che tintinnarono scontrandosi l’uno con l’altro. "Chi di voi, allo scoccare di mezzogiorno, non avrà preso almeno uno di questi campanellini sarà bocciato e rimarrà senza pranzo! Inoltre mi guarderà mangiare mentre lui sarà legato a quel tronco"

Indicò tre tronchi piantati a terra nel bel mezzo del campo.

"... Mica ci avrà detto di non mangiare per questo motivo?..." Chiese Sakura che tra tutti sentiva i morsi della fame più forti perché era a dieta.

"Esattamente" Disse serio il Sensei.

I tre lo guardarono in silenzio pensando la stessa cosa.

Questa è una cosa sadica ed infantile...

"La prova inizia... Adesso!"


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"A destra!" Gridò Naruto a Sasuke.

Questo sputò la Palla di Fuoco Suprema nella direzione detta dall’amico colpendo in pieno il maestro. Questo però si rivelò essere solo un tronco di legno.

Il vero Sensei era sparito per l’ennesima volta.

"Dannazione..." Imprecò Sasuke guardando a destra e sinistra.

Naruto appoggiò la schiena alla sua per avere la certezza di non essere attaccati da dietro.

Tutti e due ansimavano per la fatica.

"è più bravo di quel che credevo..." Disse Naruto con affanno.

"Non classificano i Jounin a caso..." Rispose Sasuke.

Rimasero per qualche minuto in quella posizione, cercando di riprendere un po’ le forze. Era da circa due ore che tentavano, inutilmente, di rendere quei dannati campanelli, ma per adesso solo Sasuke era riuscito a sfiorarli. Anche attaccando insieme non erano riusciti a far niente.

L’Uchiha alzò lo sguardo al cielo, cercando il sole.

"Manca poco a mezzogiorno..." Disse, esasperato.

"Già... E le abbiamo provate tutte... Credo che abbiamo il tempo per un solo attacco..." Constatò Naruto.

"Dov’è finita Sakura?" Chiese all’improvviso il biondo notando che da un po’ di tempo non vedeva la loro compagna di squadra. Aveva attaccato con loro un paio di volte, ma poi si era irritata per la presenza del biondo ed era corsa via dicendo che avrebbe preso i campanelli per se e per Sasuke.

Quella stupida ragazzina...

"Non lo so... Obito può averla messa fuori combattimento..." Disse Sasuke cominciando a guardarsi freneticamente intorno.

"Dobbiamo trovarla" Disse Naruto facendo per allontanarsi.

"Ti preoccupi per lei?" Chiese Sasuke, bloccandolo nei suoi passi. "Non credevo ti stesse tanto simpatica..." Forse... Una punta di gelosia nel suo tono?

Naruto si voltò verso di lui.

"è una nostra compagna di squadra... è nostro dovere cercarla... La simpatia non c’entra nulla..."

Non sapeva se il compagno sapesse di cosa stesse parlando. Una squadra era qualcosa di importante.

Il suo vero Sensei glielo aveva spiegato molte volte. Ricordava ancora le sue parole...

"Nel mondo dei Ninja, chi non rispetta le regole e le leggi viene considerato feccia. Però chi non tiene da conto i propri compagni è feccia della peggior specie... Questo mi disse una volta..." Disse, senza nemmeno pensarci.

"Chi?" Chiese Sasuke non capendo di chi stesse parlando.

Naruto si ritrovò, come ogni volta che pensava a Lui, a guardare il cielo.

"... Nessuno... Solo un vecchio pervertito..." Disse sorridendo, quasi nostalgico.

"Ragazzi!" Si voltarono verso una macchia abbastanza fitta del bosco. Sakura correva verso di loro mostrando tutta felice un campanellino. "Ce l’ho fatta!"

Sasuke sgranò gli occhi incredulo. Come diavolo aveva fatto?

Naruto la vide avvicinarsi a lui, raggiante.

"Guarda, Naruto!" Esclamò la ragazza mostrandogli lo strumento tintinnante.

"Che brava, Sakura!" Disse lui, sorridendogli.

Un attimo dopo, gli aveva infilato un kunai nell’addome. Sakura sgranò gli occhi al gesto e un po’ di sangue le uscì dalla bocca.

"Na-.. ruto..." Mormorò la ragazza guadandolo nel volto ancora sorridente.

"Sensei, mi crede davvero così ingenuo?" Chiese Naruto perdendo la sua espressione falsamente felice. "Prima di trasformarsi in uno di noi, le conviene conoscerci un po’ meglio"

Estrasse con violenza l’arma.

Un attimo dopo la falsa Sakura era sparita in una nuvoletta di fumo.

"Sakura non sarebbe mai venuta da me, ma sarebbe corsa subito da Sasuke... E mai sarebbe riuscita a prendere un campanello da sola" Disse, fissando il fumo che piano piano si dissolveva.

Il Sensei era davanti a loro e si teneva un fianco. Era solo un piccolo graffio, per fortuna.

"Tempo scaduto" Disse, sempre con il suo sorriso.

Ma dentro di se non era per niente felice.

Se non si fosse scansato, Naruto non avrebbe esitato a colpirlo a morte.

Dette uno sguardo agli occhi di Naruto. Si fissarono per qualche secondo. Tutti e due compresero a cosa stesse pensando l’altro.

Quella frase.

Naruto sapeva benissimo che Obito l’aveva sentito. E sapeva altrettanto bene che l’aveva riconosciuta.

Obito sapeva benissimo chi l’aveva detta. Era stato lui stesso, tanto tempo fa a dirla a quella persona.

Quello che non capiva era come facesse quel ragazzino a saperla.

Sgranò gli occhi vedendo il ghigno che era comparso sul volto del suo allievo.

"Scusi per il graffio, Obito Sensei" Disse, senza un briciolo di senso di colpa.

Obito lo osservò per un attimo prima di rispondere.

"Non preoccuparti... Non è niente..."

Quel ragazzino gli faceva venire i brividi...


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"Cosa posso dire?... Questa prova è stata... Decisamente istruttiva..." Disse posando gli occhi soprattutto su Naruto "Non vi è dubbio che tutti siate pronti per diventare ufficialmente Genin anche se nessuno di voi è riuscito a prendere un campanello... Ma infondo come si può competere con un maestro come me?" Scoppiò in un risata stupida che fece rabbrividire i tre. Poco dopo riuscì a riacquistare un po’ di buon senso "Comunque... Non vi è interessato che ci fossero solo due campanelli e avete collaborato anche se Sakura è rimasta un po’ in disparte..." Spostò lo sguardo sulla ragazza che arrossì, mortificata. "Ma non è un problema, si risolverà tutto con il tempo e l’esperienza..."

"Quindi..." Disse Naruto per esortare il maestro a continuare.

Il maestro sorrise, radioso.

"Sì! Siete tutti bocciati!" Esclamò Obito.

Il silenzio calò nel campo di addestramento numero 3.

"Cosa...?" Mormorò Sakura, incredula. "Bo... Bocciati? E perché?! Abbiamo fatto tutto giusto! Abbiamo collaborato!" Esclamò.

Naruto la sostenne a gran voce.

"Vero! Sakura ha ragione!"

Il Sensei rimase zitto per qualche secondo.

"Bocciati?... Oh scusate, ho sbagliato parola! Volevo dire promossi!"

E scoppiò a ridere continuando a chiedere scusa.

Questa volta persino Sasuke perse la pazienza.

"Smettila di ridere! Idiota!" Esclamarono tutti e tre.

Obito si ritrovò a fare i cerchietti per terra, depresso.

"Non arrabbiatevi con me..."

Disse mentre i suoi tre neo-allievi se ne andavano indignati borbottando maledizioni contro quel maestro idiota.

"Come fare ad imparare qualcosa da quello lì?!" Esclamò Sakura.

"Ti do pienamente ragione, Sakura Chan!" Disse Naruto.

La ragazza si fermò.

"Co.. Come mi hai chiamato?" Chiese al biondo.

Il ragazzo si stupì di quel comportamento.

"Emm.. Sakura Chan... Non posso?"

La ragazzo lo guardò, incredula.

"Scusami... Pensavo di sì... Infondo siamo nella stessa squadra... E poi anche Sasuke certe volte lo chiamo Sasuke Chan!" Ridacchiò.

"Non che io ne sia contento!" Sbraitò l’altro sentendo il nomignolo.

Improvvisamente si sentì prendere per la mano e trascinare via.

Sakura aveva preso sia lui che Sasuke per la mano e aveva cominciato a camminare per il sentiero che conduceva al villaggio.

Non la vedeva in volto, ma era certo che fosse arrossita.

Sorrise pensando allo strano trio che erano diventati.

Dette uno sguardo a Sasuke e si stupì di vederlo anche lui con uno strano colorito rosso.

Rise forte e si stupì nel rendersi conto che la vita normale non era poi così male.


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Timbrò con irritazione l’ennesimo foglio di carta. Odiava il periodo delle promozioni a Genin ce coincidevano, naturalmente, con l’entrata dei nuovi iscritti all’Accademia.

Gioventù che cominciava il suo corso e chi si apprestava a percorrere una strada tutta in salita... E naturalmente montagne di fogli per lui.

Sbuffò. La vita da Hokage era così noiosa...

Sentì un leggero bussare alla porta. Si stupì, dato che non si aspettava di ricevere visite. Guardò l’ora.

Era da poco passato mezzogiorno.

Sorrise, capendo chi fosse.

"Entra, Obito"

La porta si aprì lentamente e il moro entrò con un piccolo inchino.

"Hokage Sama, sono venuta a farle rapporto sul Team 7"

Minato lo guardò male.

"Obito, parla come mangi... Non ti si addice quel tono solenne"

L’uomo si raddrizzò ridendo.

"Scusi, ogni tanto ci provo!"

Si avvicinò alla scrivania dove era seduto il suo vecchio Sensei.

"Come sono andati?" Chiese Minato, curioso.

"Bene, li ho promossi... C’è sintonia tra Uzumaki e Uchiha, come prevedevamo, e Haruno ho un carattere forte, non ci vorrà molto e anche lei si inserirà perfettamente nel gruppo" Disse con un sorriso.

L’Hokage lo scrutò in volto.

"C’è dell’altro, vero?"

Sul volto di Obito si spense il sorriso e il suo sguardo s posò per terra.

"Non so se sia un vero e proprio problema... è più... Una specie di sensazione a pelle..." Borbottò, cercando di farsi capire.

"Sai che anche queste cose sono importanti e sai altrettanto bene di quanto tanga al tuo giudizio"

Obito tentennò ancora un po’. Si passò le mani tra gli scompigliati capelli neri in un gesto nervoso.

"Riguarda Naruto... E... Kakashi..."

Minato sgranò gli occhi.

Una ferita nel profondo del suo cuore venne riaperta a quelle parole.

Avrebbe rimpianto molto presto la sua noiosa vita da Hokage.


NdLirin: E dopo solo un giorno eccomi qua! Vi avevo detto che avrei recuperato il tempo perduto no? ^_^ Passiamo a parlare del capitolo... Bhe ho cercato di fare una cosa abbastanza leggera... Cercando di non far notare molto la reale situazione di tensione che c’è tra Naruto e Obito... Speriamo che ci sia riuscita ^^ Come vedete ho dato spazio anche al Team 7 e non solo a Naruto e Sasuke! D’ora in po cercherò di lasciare sempre un certo spazio a loro come gruppo... Dato che anche Sakura poi sarà importante... Anche se ‘importante’ è una parola grassa! XD Passiamo alle recensioni... Che sono stranamente meno di quel che mi aspettavo ç_ç Lo sapevo... Questa fic sta perdendo popolarità da quando sono passata a questa versione seria... Infondo me lo aspettavo... Va bhe... Pochi ma buoni! XD Non mi scoraggio certo per così poco!

Ringrazio:

_Zexion_: Kakashi? Che fine a fatto? Ma chi lo sa XD Tu immaginatelo con un certo vestitino... Basta, non dico di più v.v P.s. Io personalmente non ho mai giocato a Kingdom Hearts, ma ho trovato qualche foto di lui mentre girovagavo per Internet e ne sono rimasta folgorata! *ç*

Ainsel: Grazie mille per i complimenti ^///^ Sei tra le poche a cui è piaciuta la mia idea di far fare l’Hokage a Sasuke... ç_ç La devo ancora spiegare un po’ meglio la situazione di questa scelta! Più avanti salterà fuori il perché della mia scelta! Soprattutto quando saremo nel periodo ‘Shippuuden’ [Ebbene sì, ho programmi anche per quella!... Ci arriverò tra circa 20 anni però ci arrivo! XD] Spero di aver fatto abbastanza in fretta! ^_^

Vimar: VimChan! Ti ho lasciato un commento nella tua raccolta! Lo hai visto? ^_^ Comunque tranquilla, Kakashi ti farà morire da quanto lo farò sexy! XD Pensa che ho intenzione anche di disegnarlo! *_* [Speriamo venga decente -_-]

Nana89: Spero di stupirti altre 1000000 volte NanaChan! ^_^

AliDiPiume: ç_ç Non mi sgridare così... Sto rimediando no? [Mi fa paura... NdMinato&Obito] E per Iruka... Se ne accorgeranno, stai tranquilla! Tutto a suo tempo! v.v

Ryanforever: Non credo che in questa fic Nacchan sia la persona adatta per fare l’Hokage ^^ Dopotutto ha già fatto fuori un cittadino -_- Comunque, non giungere a conclusioni affrettate! Tutto a suo tempo! ^_^

Krikka86: Allora la prima frase la pensa Naruto in reazione alla frase prima di Obito e la seconda frase è un ricordo del capitolo dodicesimo ‘Mancanza’ e viene detta da Sasuke quando è piccolo. E si riferisce al fatto che Sasuke abbia finalmente deciso di sorridere, prima non lo faceva perché non poteva superare il sorriso di Nacchan, ma adesso che il biondo non sa più sorridere col cuore può benissimo superarlo anche in quello...Scusa, non sono stata abbastanza chiara, lo so. Perdono ç_ç

Yumi Uchiha: Mica posso dirti il finale! XD Comunque aspettati di tutto! Niente è scontato in questa fic, come hai potuto ben notare! XD

Bene! Io avere finito! Ultime due paroline prima di lasciarci...


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Io vi saluto! Cioaz! A domani con il consueto aggiornamento!

*Lirin disconette il cervello perché altrimenti si rovina*


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Capitolo 19
*** Sospetti ***


Capitolo Diciottesimo

Sospetti


"Adesso!" Esclamò Obito uscendo dal suo nascondiglio.

Intorno a lui, i suoi neo allievi, corsero incontro alla misteriosa figura che li aveva fatti dannare per metà pomeriggio.

Vide Naruto scattare subito in avanti, a braccia aperte e prendere al volo il nemico.

Questo cominciò a dimenarsi e a graffiare il ragazzino che urlò di dolore.

"Stupido gattaccio! Crepa!"

E la dura lotta tra l’uomo e l’animale cominciò.

Naruto che tentava di staccargli il collo e il gatto, di nome Tora, che tentava altrettanto vigorosamente di cavargli un occhio.

La battaglia fu fermata, con noia, da Sasuke che prese il gatto per la collotta, allontanandosi da Naruto.

"Stupido Usuratonkachi..." Borbottò camminando verso il Sensei.

"Teme! Stavo per vincere!" Esclamò all’amico, ma le sue parole furono fermate da un colpo secco sulla testa da parte di Sakura.

"Stupido! La missione consisteva nel prendere il gatto! Non nell’ucciderlo!" Disse la ragazza.

Il biondino mugolò di dolore.

"Sakura Chan... Sei crudele..." Borbottò tenendosi il punto colpito e dolorante.

"Ehi! Allievi inutili! Andiamo! The mission is complete!" Esclamò Obito sventolando il gatto come una bandiera.

I tre lo guardarono male. Soprattutto l’Uchiha sembrava non gradire il trattamento che stava riservando al felino.

"Smettila di sventolare quel gatto!" Esclamò, inaspettatamente, Sasuke.

Il maestro e i suoi due compagni lo fissarono, sbalorditi.

Il moro arrossì del tutto e tentò di riprendere il suo solito contegno.

"... Se gli facciamo del male poi non ci pagano..." Borbottò, come scusa.

"...Sai Sasuke... Fai tanta paura quando ti arrabbi..." Mormorò Obito con le lacrimucce all’unico occhio visibile.

"Taci!"

Detto questo cominciò ad incamminarsi verso il villaggio, ancora imbarazzato ed imbarazzato.

Sakura e il maestro, con ancora in mano il gatto, si avvicinarono a Naruto. Con gli occhi chiedevano spiegazioni.

Li li guardò di rimando e sospirò.

"...Ha sempre desiderato un gatto, ma suo fratello è allergico..." Spiegò guardando le spalle dell’amico allontanarsi.

I due annuirono vigorosamente.

"Capisco..." Dissero insieme.

"Credo che andrò da lui"

Corse un poco finché lo raggiunse.

La sua faccia era ancora un po’ rossa e corrucciata.

"Dai... Non prendertela... Mica gli ha fatto tanto male..." Disse, ridacchiando dentro di se.

"... Ho fatto una figuraccia..." Borbottò l’altro.

Naruto rise.

"Ma dai! Hai fatto solo uscire il vero Sasuke! Mica è un male, no?"

"Dillo alla mia reputazione... Se scoprono che da piccolo ho quasi ucciso mio fratello per avere un gatto sarò finito... "

Naruto rimase zitto e questo fece subito insospettire Sasuke.

"Perché non lo sanno, vero?" Disse, guardandolo male.

"Ehi! Sasuke amante dei gatti! Se vuoi te lo regalo io un micino!"

Quella frase urlata e ridacchiata del loro maestro fu una risposta più che eloquente.

"Naruto..." Mormorò con voce gruttuale.

"Oddio! Mi devo sbrigare! Mi sono scordato di... Ritirare i panni in tintoria!"

Esclamò il biondino cominciando a correre seguito subito da un Sasuke decisamente arrabbiato.

"Usuratonkachi! Ti ammazzo!"


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


"Sei un manesco megalomane orgoglioso! Cosa avrò fatto mai?!"

Sasuke non dette minimamente ascolto alle lamentele di Naruto e continuò ad ignorarlo. Erano finalmente arrivati al palazzo dell’Hokage, dove si smistavano le missioni.

Davanti a loro, su un lungo tavolo c’erano vari ninja, tra cui Minato e il maestro Iruka. O, per meglio dire, quello che tutti credevano essere Iruka Sensei.

Il Kage Bushin di Naruto fece un sorriso ed un’occhiata che l’originale non poté ricambiare.

Tutto stava andando per il meglio.

Il Naruto originale vide Sakura avvicinarsi al falso maestro.

"Iruka Sensei, sono felice che si sia ripreso" Disse, sinceramente sollevata la ragazza.

Il falso Iruka le sorrise.

"Grazie, Sakura. Ringrazia tua madre per essere venuta a trovarmi"

La ragazza annuì, contenta e tornò dal suo gruppo.

Naruto aveva osservato tutta la scena con un sorriso orgoglioso. Fare ricerche approfondite su Iruka Umino era decisamente servito. A quanto pare nessuno sospettava nulla.

Notò che suo padre lo stava osservando. Subito gli sorrise. Minato gli rispose con un tirato arricciamento di labbra per poi spostare il suo sguardo sui fogli che aveva in mano.

"Per adesso avete completato egregiamente ogni missione di livello D che vi abbiamo richiesto... Sono molto soddisfatto" Disse Minato continuando a guardare i fogli. "Quindi... Continuerete con queste per un altro po’"

"Cosa?! No! Mi rifiuto!" Esclamò Naruto. "Papà! Non ne posso più! Almeno qualcosa di livello C!!" Si avvicinò di corsa al bancone e guardò il padre facendo gli occhi dolci "Ti pregoooo!"

Minato distolse lo sguardo da lui e lo passò verso Obito.

La conversazione che avevano avuto due settimane prima lo tormentava ancora.

Guardò negli occhi il figlio cercando di capire cosa potesse passargli per la testa.

Respirò, pensò, si frizionò i capelli ed arrivò ad una conclusione.

Era inutile rimuginare su sospetti senza ne capo ne coda. Se Naruto aveva veramente conosciuto Kakashi, in qualche modo che lui ancora non comprendeva, allora aveva conosciuto una persona fantastica e leale. Non avrebbe potuto fargli altro che bene.

Rispose con un largo sorriso allegro alla richiesta del figlio.

"E va bene... Che missione C sia... Ma non aspettarti altri favori per molto tempo!"

Naruto saltò al collo del padre, euforico.

"Grazie! Papà! Sei il migliore!"

Si allontanò da lui con un balzo e corse verso il suo gruppo.

"Che vi avevo detto?! Io riesco sempre a fregarlo!"

Disse, ridendo.

A quelle parole Minato si inalberò.

"Naruto! Figlio ignobile!"


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"Io vado a casa! Ci vediamo domani!" Disse Sakura correndo per una via di Konoha.

I due ragazzi la salutarono.

"Ancora non riesco a credere che ci sei riuscito..." Disse Sasuke mentre si avviavano verso casa sua.

Naruto ridacchiò.

"Tutta tattica, lo sai che sono il migliore!" Disse, allegro.

Sasuke lo osservò. Era da qualche settimana che aveva notato un radicale cambiamento nel suo comportamento. Non sentiva più quella punta di cattiveria nei suoi discorsi e sorrideva spontaneo come quando era piccolo.

Eppure, ogni tanto, quando Naruto pensava che nessuno lo osservasse, lo aveva trovato a fare una faccia strana, pensosa fissa verso il cielo. Come ad aspettarsi che comparisse qualcuno o perso in chissà quali pensieri o ricordi.

E quella faccia gli dava fastidio. Era la prova schiacciante che c’era qualcosa che gli nascondeva. E lui aveva sempre odiato che gli nascondesse le cose.

Ma quando vedeva, come in quel momento, il suo volto allegro e spensierato mentre canticchiava un’anonima canzoncina ogni pensiero scuro spariva, ogni sospetto si dileguava.

Quello era sicuramente il suo migliore amico, Naruto Uzumaki e non gli stava nascondendo niente.

"Cosa ci farai con i soldi che ti hanno dato per le missioni?" Chiese il biondino smettendo di canticchiare.

Sasuke, uscendo dai suoi pensieri, sbuffò.

"Cosa vuoi che ci faccia? Sono due spiccioli..." Borbottò.

Sentì l’amico ridacchiare.

"Ah già! Dimenticavo che sto parlando con il rampollo del Clan Uchiha! I soldi tu li usi come cuscino!" Lo prese in giro.

Di nuovo, Sasuke s’irritò.

"Senti chi parla, il figlio dell’Hokage! Quello che potrebbe benissimo pranzare e cenare tutti i giorni all’Ichiraku e non lo fa solo perché la madre glielo ha proibito a 7 anni!"

"Per essere precisi le aveva chiesto di pranzarci, cenarci e farci colazione! E comunque non sviare il discorso!"

"Guarda che sei stato tu a farlo per primo" Replicò Sasuke.

"Sì, sì come credi. Allora cosa ci farai?" Chiese di nuovo il biondino.

Il moro sbuffò e prese un attimo per pensarci.

"Non lo so... E tu?"

Si stupì di non sentire nessuno risposta. Si aspettava una cosa tipo ‘Mi abbufferò all’Ichiraku’ o ‘Mi abbufferò di caramelle’ o ancora ‘Mi abbufferò di QualsiasiSchifezzaEsistente’. Comunque una risposta abbastanza immediata. Dette uno sguardo al suo fianco e si stupì nel vederlo contemplare il cielo.

Di nuovo, quello sguardo così lontano.

"Naruto?" Lo chiamò.

Lo vide fare un piccolo sobbalzo risvegliato dai suoi pensieri. Lo guardò, sorridente.

"Scusa, stavo riflettendo" Disse, ridacchiando.

Rimasero qualche secondo in silenzio prima che il moro lo rompesse.

"Allora? Cosa ci farai con quei soldi?" Chiese, cercando almeno di intuire a cosa stesse pensando prima l’amico.

"Credo che li metterò da parte"

Il moro si voltò a guardarlo, stupito. Si aspettava di tutto, tranne quello.

Ma quello che lo bloccò fu l’espressione che il biondo aveva. Maligna allora stato puro, non sapeva come altro descriverla.

I suoi occhi sottili come lame, la sua bocca allargata in un ghigno. Quella visino gli fece salire un brivido lungo la schiena.

E la sua voce...

"Non si sa mai cosa può accadere, no Sas’ke?"

Sottile, maliziosa, che sottintendeva cose a lui sconosciute, ma sicuramente non buone.

Rimase inchiodato in mezzo alla strada mentre guardava il suo amico allontanarsi da lui.

Solo adesso si rendeva veramente conto di quanto grande effettivamente era quella lontananza.

La terribile consapevolezza di non riuscire più a raggiungerlo lo schiacciò.

Quello non era il suo migliore amico, Uzumaki Naruto.

Oppure, era solo uno scherzo della sua mente?

Decise di non dare ascolto ai suoi sospetti e a quei brividi che sentiva ancora in tutto il corpo.

Per la prima volta, rincorse lui il suo migliore amico tentando di raggiungerlo.

Ancora non sapeva quante volte lo avrebbe fatto ancora e ancora. Cercando di raggiungere un amico ormai sprofondato.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


Aprì la porta del suo ufficio, stupendosi di trovarci dentro qualcuno. Sgranò gli occhi, ma, quando lo riconobbe, si rilassò richiudendo la porta dietro di se.

"Fugaku! Mi hai fatto prendere un colpo!" Esclamò Minato avvicinandosi alla sua scrivania e poggiandovi i fogli riguardanti le missioni svolte in quella giornata.

"Scusa" Borbottò l’Uchiha.

Il moro seguì con gli occhi i movimenti dell’Hokage finché questo non si sedette sulla sua sedia, sbuffando, stanco.

"Sembri più rilassato..." Disse Fugaku.

Minato lo guardò, non capendo.

"Cosa? Che vuoi dire?" Chiese, forse con una punta di preoccupazione.

Vide il cado della polizia sedersi sulla sedia davanti alla sua scrivania, poggiare i gomiti sui braccioli ed unire la punta delle dita. Il suo sguardo deciso lo raggelò.

Quella era la sua classica posizione da ‘Abbiamo Un Problema, Quindi Trova Da Qualche Parte, Nel Tuo Stupido Carattere Da Idiota, Quella Punta Di Serietà Che Mi Ha Spinto A Sostenere La Tua Nomina Ad Hokage’.

"Da qualche settimana dei strano... Teso, direi... Stranamente, vai tutti i giorni a lavoro e lavori, non pranzi all’Ichiaruku e non hai ancora combinato niente da aggiungere alla lista infinita che ti ha classifica come ‘La peggior piaga che Konoha abbia mai avuto’... Quindi... Dimmi cos’hai"

E non era una domanda, ma un’ordine.

L’Hokage sbuffò.

"Magari sono solo cresciuto?" Disse, cercando di ignorare lo sguardo dell’Uchiha.

"Parla. Non ho intenzione di perdere ulteriore tempo intorno a questa storia" Disse freddo il moro, ignorando volutamente l’uscita sarcastica di Minato.

Minato sospirò, poggiandosi allo schienale della sedia.

"Riguarda Naruto" Disse, trovando finalmente il coraggio.

Si stupì di vedere gli occhi di Fugaku guizzare di un sentimento che non riuscì a comprendere.

Decise di ignorarlo e di continuare a parlare.

"Obito due settimane fa è venuto a riferirmi una cosa dopo la prova del Team 7. Disse che Naruto aveva mostrato un comportamento strano, quasi violento. E anche... Che aveva sentito dirgli una frase che non poteva assolutamente conoscere"

Fece una piccola pausa, cercando le parole. Intanto gli occhi si Fugaku si erano fatti incredibilmente attenti. Forse, persino troppo.

"Una frase?" Chiese, cercando di invogliarlo a continuare.

Minato annuì.

"Ti ricordi del mio allievo, Hatake Kakashi?" Continuò l’Hokage, ormai del tutto deciso a confessarsi con l’amico.

Fugaku ci pensò un attimo e poi sgranò gli occhi.

"Quello morto durante la guerra? Per proteggere i suoi compagni, se non sbaglio..." Disse, ricordando.

Il biondo si era tormentato per anni per averli lasciati soli e per aver permesso che quello accadesse.

"Quello stesso giorno, Obito mi raccontò che lo aveva rimproverato perché voleva abbandonare la loro compagna, Rin che era stata rapita e continuare la missione. Gli disse esattamente questa frase: ‘Nel mondo dei Ninja, chi non rispetta le regole e le leggi viene considerato feccia. Però chi non tiene da conto i propri compagni è feccia della peggior specie’"

Vide Fugaku sorridere, disperato.

"Tipico di Obito..." Borbottò. "Ma questo episodio cosa c’entra?"

Lo sguardo di Minato si inchiodò a quello del moro e riprese a parlare questa volta con vigore e senza quella nota dolente di prima.

"Naruto ha detto la stessa frase due settimane fa. Esatta, uguale in ogni virgola. E Obito non ne ha mai fatto parola con nessuno, se non con me"

Fugaku capì dove voleva arrivare il biondo.

"Minato, quello che stai pensando è impossibile. Kakashi è morto quel giorno"

"Non ne è mai stato trovato il corpo" Insistette l’Hokage.

"Perché era finito sotto tonnellate di roccia!"

"Ma magari, in qualche modo..." Borbottò l’altro.

"Minato! Attaccarsi ad una frase detta anni dopo da un ragazzino di 12 anni è pura follia!"

"Ma se ci fosse anche una minima percentuale che non sia follia.." Tentò di ribattere il biondo, ma fu subito interrotto dall’Uchiha.

"Allora perché non lo hai chiesto a Naruto? Se veramente ha incontrato Kakashi non credo che faticherebbe a dirtelo"

A quella frase, l’Hokage bloccò le sue rimostranze. Si rimise comodo sulla poltrona, rimanendo in silenzio.

"Perché non glielo hai chiesto?" Chiese Fugaku incitandolo a tirare fuori tutto quello che aveva dentro. Vederlo in quello stato era una sofferenza per lui e per tutto il villaggio.

Minato rimase in silenzio per qualche altro attimo per poi aprire la bocca.

"Perché ho paura che lui rimanga in silenzio..."

Fugaku aggrottò le sopracciglia, non capendo. Aspettò che l’amico si spiegasse.

"Se rimanesse in silenzio, spiazzato da quella domanda, potrei leggere nei suoi occhi la sorpresa di un nome sconosciuto... Oppure... La sorpresa di un nome conosciuto e la ricerca di una bugia da dirmi..."

"Perché Naruto dovrebbe mentirti?"

Quella domanda sembrava più da interrogatorio che da confidenza, ma non ci fece caso.

"Perché il Naruto di un tempo non è mai tornato da Uzu... E non dirmi che non te ne sei accorto, osservatore come sei" Disse, sorridendo tristemente.

Gli occhi di Fugaku si spostarono sul pavimento di legno. Annuì, piano.

"Lo sapevo..." Mormorò Minato.

Sospirò, coprendosi gli occhi con una mano. Era davvero un padre orribile... Non era riuscito a far niente per evitare tutto quello che stava accadendo al figlio...

"Minato, Iruka è morto" Disse all’improvviso Fugaku.

Ma, al contrario di quel che pensava, Minato non scattò in piedi, ma rimase nella stessa posizione, con gli occhi coperti.

"Lo so... Lo so da settimane ormai..." Lo sentì mormorare. "Quello che se ne va in giro è solo una sua brutta copia che potrebbe ingannare solo chi lo conosceva superficialmente... Avete trovato il corpo?"

Fugaku annuì.

"Ieri, un gruppo di genin si stava allenando nel bosco, il Team Gai per essere precisi.."

"Fammi indovinare... Neji Hyuuga con il suo Byakugan..." Disse, ridacchiando l’Hokage.

"Se sai già tutto, che ci sono venuto a fare qui?" Disse Fugaku alzandosi dalla sedia. "Io vado... Ci vediamo..." Disse avviandosi verso la porta.

"Sei un codardo, Uchiha..." Disse, ridendo Minato bloccando i passi lenti dell’uomo. "Abbi almeno il coraggio di dirmelo chiaramente, invece di farmelo intuire dalle tue occhiate..."

Si tolse la mano dagli occhi mentre Fugaku si voltava verso di lui.

"Sospettiamo di tuo figlio" Disse senza rigiri di parole.

Minato gli sorrise, facendogli capire che il loro incontro era definitivamente finito.

"Grazie per essere passato, Fugaku"

Nelle sue parole c’era solo un infinito dolore.

L’Uchiha lo guardò per un altro momento prima di voltarsi di nuovo ed uscire dall’Ufficio dell’Hokage.

Per quanto fosse forte d’animo, non aveva il coraggio di vedere un uomo forte come Namikaze Minato piangere.



NdLirin: Finito! ^_^ Questo capitolo mi piace particolarmente! Forse perché, dopo tanto tempo, sono riuscita a scrivere qualcosa su Minato e Fugaku... O perché finalmente si smuove qualcosa... Bho! So solo che mi piace! XD Spero che piaccia altrettanto anche a voi! ^_^

Ringrazio:

_Zexion_: Mha, chi lo sa se è diventato cattivo... Tutto porta in quella direzione, no?... Ma tutto è possibile...

Nana89: Adesso le cose si fanno movimentate, no? Tutti sospettano di Naruto, ma nessuno ha le prove! Non riusciranno a prenderlo con facilità!... Sembra di parlare di Lupin III -_-

Ximeng: Io non dico niente, non do Spoiler, mi dispiace! XD Per la reazione di Minato... Credo di averla descritta abbastanza bene in questo capitolo ^_^

Yumi Uchiha: Naruto vuole vendicarsi di Konoha per come lo hanno trattato, vuole vendicarsi di Sasuke perché crede che lo ha tradito, vuole vendicarsi del padre perché gli ha messo un demone nel corpo per salvare un villaggio che lo ha solo disprezzato... Ma i motivi verranno veramente fuori più avanti e li spiegherò meglio... Spero di aver risposto abbastanza bene alla tua domanda ^_^

Ryanforever: La storia si fa sempre più oscura, no? Ma tento sempre di tenere alto l’umore con delle scenette divertenti, come, infondo, fa Kishimoto nel manga originale ^^

Krikka86: Bhe... io ho scritto ‘Vecchio pervertito’ perché Kakashi è per sempre più vecchio di Naruto e... No, non dico altro ^^ PS: Grazie! L’adoro anch’io! XD

Ayame90: No, non ti sei persa niente tranquilla! ^_^ Tutto verrà spiegato a suo tempo! Per la comicità... è inevitabile che ne perda... Come la storia originale, dopo un po’ anche lì la comicità si è attenuata... Soprattutto dopo l’incontro con Haku... Che tra poco comparirà anche qui! *.* HakuChan... E non preoccuparti per i commenti! Basta che ogni tanto me ne lasci uno quando hai tempo e voglia! ^_^

Vimar: Si, gli Uchiha sono tutti un po’ dello stesso stampo XD Grazie per i complimenti e ancora per avermi dedicato la tua fic! ^///^

Finito! Le ultime paroline prima di lasciarci!

Ho fatto un disegnino su questa fic... fa abbastanza schifo, ma chi lo volesse vedere...

http://img177.imageshack.us/img177/2843/scan0001aw1.jpg

Non è un gran che, ma l’ho fatto.. Potete anche non guardarlo -_-

Ciaoz!



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Capitolo 20
*** Prima Missione ***


Capitolo Diciannovesimo

Prima Missione


"Partenza!"

Esclamò tutto felice Naruto cominciando a camminare per la strada.

I suoi compagni di squadre, il maestro e il committente della missione, tale Tazuna, lo guardarono male.

"Naruto... Calmati..." Disse Obito fermandolo con la voce.

Il biondino si voltò, sorpreso.

"Ma voi non siete euforici?! La nostra prima missine lontano da Konoha!" Disse lui, scioccato.

Sasuke sospirò.

"Naruto, tu sei stato anni lontano da Konoha..." Disse, cercando di troncare il suo entusiasmo ingiustificato.

"Ma non per una missione!" Ribatté Naruto.

Il moro scosse la testa. Era inutile parlare con uno come lui.

"Nacchan! Stai attento!"

Il gruppo si voltò verso la grande porta del villaggio. Ai suoi piedi stava un Minato in lacrime che sventolava un fazzolettino. Questo si soffiò il naso rumorosamente.

"Il mio bambino... è diventato grande..." Disse l’uomo, commosso.

Il Team 7 e Tazuna decisero di comune accordo di ignorarlo e cominciare la missione.

Minato osservò il gruppo allontanarsi con calma. Si soffermò sulla schiena dritta del figlio.

Nei suo occhi passò un barlume di tristezza.

"Buona fortuna, Naruto"


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


Il gruppo camminava tranquillamente per la strada.

Obito stava tranquillamente parlando con Tazuna.

"Quindi Lei è un costruttore di ponti..." Disse Obito con stupore.

Il vecchio uomo annuì e si portò la fiaschetta di vino alla bocca.

"è importante per il mio paese" Disse l’uomo con decisione mista a tristezza negli occhi.

"Sì, ho sentito parlare della situazione del Paese delle Onde, ma non si preoccupi... Con la nostra scorta arriverà sicuramente intero!" Disse ridendo Obito mentre l’uomo faceva una faccia un po’ scettica guardando i tre ragazzini davanti a loro.

Il Jounin si accorse dei dubbi dell’uomo e cercò di tranquillizzarlo.

"Non si preoccupi... Per proteggerla dai banditi che potremmo incontrare loro bastano ed avanzano! E poi ci sono io!"

"Infatti è di te che si dovrebbe preoccupare!" Borbottarono insieme Naruto e Sakura captando la frase del maestro.

A quelle parole, Obito si irritò pericolosamente. Si avvicinò ai due allievi per poi piegandosi in avanti per essere al livello dei loro orecchi.

"Sappiate che appena torniamo a Konoha non ve la lascio passare liscia... Non avete idea di quanti campi pieni di erbacce ci sono al villaggio..." Bisbigliò, minaccioso.

I due rabbrividirono al pensiero e corsero più avanti aggrappandosi alle braccia di Sasuke, impauriti. Il moro, sentendo i due aggrapparsi, si arrabbiò.

"Piattola... Usuratonkachi... Lasciatemi immediatamente!" Esclamò cercando di toglierli di torno.

I due si staccarono da lui e si abbracciarono, ancora più impauriti.

"Sasuke Kun è cattivo..." Dissero insieme.

Dietro di loro, Tazuna era decisamente molto incerto sui ninja che aveva assoldato. E cominciava anche a sentirsi in colpa per la situazione in cui li aveva cacciati.

Continuarono il loro viaggio per almeno un altra ora sempre nella solita aria da allegra gita in campagna.

"Così io, il grande Obito Uchiha, sconfissi il demone del male, salvando la terra!" Esclamò quello che doveva essere il più responsabile del gruppo.

I suoi allievi e il committente non ce la facevano più a sopportare il suo ciarlare insensato.

"Dio! Ma la smetterà mai?" Borbottò Sakura, esaurita come gli altri. "Come fa ad essere tuo parente, Sasuke Kun?" Chiese per cercare di allontanare quella voce insistente.

Sasuke sbuffò.

"Purtroppo è così, ed è pure un parente stretto. È il cugino di terzo grado della nonna del nipote di mio zio che ha sposato..."

Naruto pizzicò un poco il braccio di Sakura facendola voltare verso di lui mentre Sasuke continuava a illustrare l’albero genealogico del suo clan.

"Non lo stare a sentire. Ti ucciderà di parentele! Credo che sia una tecnica segreta degli Uchiha" Disse, ridacchiando.

Tutto sembrava andare così bene, ma nell’ombra Naruto sapeva che c’era qualcuno.

Lo aveva localizzato già da tempo. Due ninja, dal chakra sembravano di livello chunin scarso.

Camminando sorpassarono un piccola pozzanghera che sembrava agli occhi di tutti innocua, ma Naruto e Obito non si fecero ingannare.

Infatti, subito dopo, sentì distintamente il flusso di chakra dietro di se. Dalla piccola pozzanghera uscirono due ragazzi con il coprifronte del Villaggio della Nebbia.

Il tutto fu molto rapido. I ninja attaccarono subito quello che doveva essere il fastidio più grande: Obito Sensei.

Lo imprigionarono in una strana arma a catena con una lama infondo. Riuscirono a tagliarlo in due.

Appena il resto del gruppo se ne accorse, Sakura urlò e Sasuke si preparò al combattimento.

"Sakura! Stai vicino al vecchio!" Esclamò questo accostandosi a Naruto mentre la ragazza si parava davanti all’uomo prendendo il coraggio a quattro mani.

Intanto i due ninja avversari li scrutavano con sguardi di superiorità.

"Abbastanza eccitante come prima missione seria no?" Disse, ironico, Naruto.

"Coprimi le spalle!" Esclamò Sasuke andando subito all’attacco.

Naruto sbuffò.

"Quanto mi fa saltare i nervi quando è nervoso"

Sasuke attaccò, schivando brillantemente le armi affilate di uno dei due chunin. Con una mossa fulminea deviò le armi facendole conficcare in alcuni alberi vicini immobilizzandolo.

"Maledetto moccioso!" Esclamò questo.

"Sei tu che sei scarso!" Disse in risposta Sasuke, ghignando.

Non si accorse del compagno del ninja finché il rumore di due lame che si incrociavano dietro di se, lo fece voltare.

Naruto stava contrastando l’enorme arma del nemico con la semplice pressione di un kunai tenuto con una mano.

"Ti crogioli un po’ troppo nella tua vittoria, Sasuke..." Disse, con semplicità. "Vediamo di finirla in fretta questa buffonata"

Facendo forza sul kunai allontanò il ninja nemico che non poté altro che indietreggiare lasciando scoperta la difesa. Il biondo subito ne approfittò per lanciargli l’arma dritto nel petto.

Il ragazzo della Nebbia urlò di dolore prima di accasciarsi a terra privo di vita.

"Bastardo! Maledetto ragazzino! Io ti ammazzo!" Cominciò ad urlare l’altro nemico vedendo il corpo del compagno a terra.

Ma le parole gli morirono in gola vedendo gli occhi rossi divertiti del biondino.

"Vuoi per caso che ti aiuti a seguire il tuo amico?" Chiese Naruto, recuperando tranquillamente il kunai insanguinato dal corpo privo di vita del ninja.

"Naruto, adesso basta"

La mano ferma sulla sua spalla di Obito Sensei lo fece desistere da ogni azione. Rimise subito il kunai insanguinato al suo posto nella sacca.

"Chi sono? Non sembrano semplici briganti, Obito Sensei..." Disse facendo finta di non notare lo sguardo indagatore del maestro.

"Adesso sapremo"

Ma invece di voltarsi verso il ninja ancora vivo guardò dritto negli occhi Tazuna.

"Allora, signor costruttore di ponti... è sicuro di non avere niente da dirci?"

L’uomo abbassò lo sguardo, colpevole.


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


La notizia che la facile missione di livello C si era rivelata una almeno di livello B non sconvolse nessuno. Il maestro non fece nessuno obiezione quando i suoi alunni chiesero di continuare la missione nonostante tutto.

Infatti, Tazuna aveva ‘casualmente’ dimenticato di dire a Konoha che era minacciato da un signore cattivo che non voleva, chissà per quale motivo, fargli costruire un ponte. Questo fu il riassunto mentale che Naruto si fece in testa. Non gli era mai piaciuto star tanto a pensare alle missioni.

Arrivarono presto nel Paese delle Onde e trovarono un passaggio per attraversare il fiume ed arrivare nell’isola dove abitava Tazuna. La nebbia del paesaggio non permetteva di vedere quasi niente, ma quando arrivarono sulla terra ferma questa si diradò quasi del tutto.

Salutarono in fretta il barcaiolo che si affrettò ad allontanarsi da loro.

Il gruppo cominciò a proseguire per un sentiero nel bosco per raggiungere il villaggio di Tazuna.

"Uffa! Mi chiedo ancora perché abbiamo lasciato andare quel ninja! Adesso avrà detto a tutta la combriccola che siamo iper forti e manderanno i più rompiballe contro di noi!" Si lamentò per l’ennesima volta Naruto che era più propenso a togliere di mezzo il chunin avversario.

"Naruto! Devi avere più rispetto per la vita altrui!" Esclamò Sakura, indignata.

Il biondino, di rimando, sbuffò alzando gli occhi al cielo.

Femmine, tutte sentimentali... Tranne Kyuubi, ma lei era un caso particolare...

Guardò distrattamente verso Sasuke che camminava vicino a lui. Aveva una strana faccia seria.

"Teme, che ti prende?" Disse dandogli un piccola gomitata.

Per un attimo il moro non rispose.

"Ho una brutta sensazione..."

Naruto alzò un sopracciglio guardandolo, dubbioso.

"Se dovessi starti a sentire tutte le volte che dici così, con la faccia da emo che ti ritrovi, dormirei con un kunai sotto il cuscino..."

Il moro gli scoccò un’occhiata di fuoco.

"Dai dai, scherzavo!" Disse, ridacchiando il biondo.

Fu in quel momento che lo sentì. Uno spostamento d’aria e qualcosa che si avvicinava.

Ad una velocità pazzesca si avvicinava a loro uno shuriken.

"Tutti a terra!" Gridò Obito buttandosi sul vecchio costruttore di ponti per proteggerlo.

Gli altri lo imitarono, evitando così il pericolo.

Si rialzarono tutti in fretta, cercando con gli occhi il nemico.

I primi a vederlo furono Obito e Naruto.

Un uomo stava in equilibrio su un’enorme spada conficcata in un tronco di un albero. Dava le spalle e li guardava con superiorità.

Naruto non ci mise molto a riconoscerlo e altrettanto velocemente maledì la sua sfortuna.

Zabuza Momochi. Uno dei sette spadaccini della nebbia.

Come faceva a conoscerlo? Semplice. Una volta aveva combattuto contro uno dei suoi ‘superiori’ dell’Akatsuki che faceva parte dello stesso gruppo. A quanto aveva capito, tutti cercavano di ammazzarsi a vicenda per prendere possesso della spada dell’altro... Avevano proprio un cervello da pesce...

Comunque la situazione era estremamente grave. Zabuza poteva riconoscerlo.

Istintivamente si nascose un po’ dietro al maestro, aspettando.

Intanto Obito non aveva dato peso al comportamento di Naruto ed aveva attivato lo Sharingan.

"Obito Uchiha..." Sentirono dire con tono derisorio dal nemico "è un privilegio avere come avversario un uomo della tua fama. Dammi il vecchio e non ucciderò i tuoi bambini"

"Zabuza Momochi..." Rispose Obito "Io invece preferivo starti alla larga, sai? E la risposta è no, devi passare sul mio cadavere prima che ti consegni Tazuna San"

Il nemico ghignò mentre una fitta nebbiolina scendeva sul prossimo campo di battaglia.

"Guarda che lo faccio..." Disse Zabuza prima di sparire.



NdLirin: Emmm... Sono in leggerissimo ritardo vero? ^^ Credo che faccia meglio a dileguarmi! XD Comunque, per chiunque volesse leggere in anteprima il prossimo capitolo, può leggerlo sul mio blog! ^^ http://lirinuchiha.iobloggo.com/

Ringrazio chi ha commentati, chi a messo la fic tra i preferiti e chi ha solo letto ed ha apprezzato! XD

Adesso vado di corsa... Ovvero scappo dalla furia di lettrici! XD

Byeeeee!!!


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Capitolo 21
*** Conversazione ***


Capitolo Ventesimo

Conversazione


Come ci era finito in quella stramaledetta situazione? Tra tutti i ninja traditori dovevano proprio incontrare l’unico che poteva risultare un pericolo per lui?... E tra tutti i jounin che c’erano al villaggio doveva proprio toccargli l’unico che si lasciava catturare in una bolla d’acqua dopo 3 minuti e 7 secondi di scontro?!

Ringhiò digrignando i denti, coprendosi dietro un’impaurita Sakura.

Non era certo che Zabuza si ricordasse di lui, ma non poteva rischiare così tanto.

Guardò la copia d’acqua del mukenin che avevano davanti e poi passò uno sguardo all’originale che stava controllando la bolla d’acqua dove Obito era rinchiuso senza possibilità di uscirne dall’interno.

Maledì ancora la sfiga e decise di rischiare il tutto per tutto. Al massimo sarebbe scappato... Anche se il pensiero di fallire la sua missione e, di conseguenza, far arrabbiare Quella Persona, lo logorava.

Passò davanti a Sakura.

"Stai indietro, proteggi il vecchio" Le disse parandosi davanti.

La ragazza lo guardò, stupita. Naruto sembrava un’altra persona.

Il biondo guardo dritto negli occhi la copia del nemico e trattenne il fiato.

"Fatti sotto, bruttone senza sopracciglia" Disse, cercando di distrarlo con gli insulti.

Infatti questo si irritò non poco.

"Prova a ridirlo, moccioso!" Esclamò guardandolo con odio.

Naruto ghignò. Evidentemente quella testa di pesce non lo aveva riconosciuto, un punto a suo favore. L’unico problema che rimaneva era il come sconfiggerlo senza destare sospetti negli altri. La sua situazione era già precaria senza che ci si aggiungesse anche un incontro spettacolare perfino per un jounin.

Sospirò, dando uno sguardo a Sasuke che gli stava di fianco. Questo sembrava terribilmente teso e aveva lo sguardo fisso sul nemico.

Obito prima era riuscito a farlo rinsavire un po’ dalla paura cronica in cui era caduto, ma evidentemente il peggiorare della situazione e il terribile racconto dell’infanzia di quel mostro senza sopracciglia lo avevano di nuovo bloccato.

Continuò a maledire tutti gli dei per poi parlare.

"Sasuke, non è il momento di terrorizzarsi in quel modo. Ho bisogno di te, quindi vedi di svegliarti"

A quelle parole il moro si riscosse un po’ da quello stato e lo guardò.

Naruto gli sorrise.

"Ho un piano. Non impaurirti, tu lascia fare a me e andrà tutto bene"

Stranamente, Sasuke si sentì più tranquillo a quelle parole e i muscoli che prima erano tesi si rilassarono. Annuì con vigore e tornò a prestare attenzione al nemico, questa volta con uno sguardo deciso.

"Parla" Disse rivolto al biondo.

Naruto ghignò.

"Sai... Credo che per te sia arrivato il momento di usare il regalo che tuo padre ti ha fatto per il tuo quinto compleanno..."

Sasuke lo guardò per un attimo e poi sorrise.

"Certo che non ti sfugge niente..."

Velocemente estrasse dallo zaino che portava sulle spalle un enorme shuriken.

"Shuriken del Vento Demoniaco! L’Ombra del Vento!"

"Con me gli shuriken non funzionano!" Disse Zabuza senza prepararsi nemmeno a ricevere il colpo.

Sasuke non gli dette peso e lanciò il colpo. Lo shuriken volò rasente il suolo e si avvicinò velocemente all’obiettivo prima di risalire puntando il petto del nemico. Questo continuò a non mostrare nessuno espressione anche quando l’arma stava per colpirlo. Saltò velocemente e lo evitò con facilità.

Ghignò, ma non si accorse che l’attacco non era ancora finito.

"Cosa?!" Esclamò quando vide un’altro shuriken avvicinarsi. Zabuza sgranò gli occhi. "Uno shuriken nascosto all’ombra del primo?!"

L’arma lo colpì in pieno trasformando il nemico in acqua scrosciante.

"Sasuke Kun! Sei stato grande!" Esclamò Sakura, eccitata dal bellissimo attacco.

"Taci... Non è ancora finita" La zittì lui, notando solo in quel momento che Naruto era scomparso.

Sospirò sperando che l’amico sapesse quello che faceva.

"Ma bravi! Siete riusciti ad eliminare la mia copia! Ma non pensate che con me sia lo stes-"

"Vedi di stare zitto, bruttone senza sopracciglia" Si sentì nell’aria

Si guardò un po’ intorno cercando di capire da dove venisse la voce di quel ragazzino impertinente, ma non lo vedeva da nessuna parte. Dette uno sguardo a Kakashi e notò che non si era per nulla allarmato e non cercava con lui il suo allievo.

Ghignò. Quel moccioso aveva usato un genjustu per far sentire solo a lui la sua voce.

"Vieni fuori, moccioso!" Esclamò continuando a mantenere il contatto con la sfera d’acqua che rinchiudeva il maestro che non capiva con chi stava gridando.

"Con piacere!"

Due mani di chakra rosso si avvolsero intorno ai piedi del nemico e lo tirarono sotto l’acqua dove fino a pochi istanti fa era sospeso. Tutto fu talmente veloce che nessuno riuscì a capire cosa fosse successo. Nessuno notò il chakra rosso che per un attimo aveva lampeggiato sotto la superficie.

Zabuza cadde sotto l’acqua e così dovette lasciare il contatto con la sua tecnica e questa si sciolse liberando Obito che tossì per togliersi l’acqua dai polmoni e impostò il chakra per poter rimanere sospeso sull’acqua.

Subito i suoi due allievi rimasti gli corsero incontro insieme a Tazuna.

"Non avvicinatevi!" Gridò fermandoli. "è ancora vicino! È pericoloso! Statene fuori!"

"Ma... Naruto! Naruto non è con noi!" Esclamò Sakura.

Obito sgranò gli occhi, guardandosi intorno.

"Dannazione..." Mormorò a denti stretti.

Intanto sull’altra sponda del lago due figure uscirono dall’acqua con un balzo e atterrarono sul terreno.

Si scrutarono per un attimo mentre gocce d’acqua cadevano dai vestiti.

Naruto osservava il suo nemico che era riuscito ad aggirare molto facilmente. Era bastata la tecnica di fusione con gli elementi che gli aveva insegnato Zetsu e avvicinarsi strisciando nella terra e poi nell’acqua era stata una passeggiata.

Il primo a parlare fu Zabuza che parlò ghignando.

"Adesso mi ricordo di te... Quella fusione con gli elementi può avertela insegnata solo una persona, Zetsu... Sei il bambino che stava sempre appresso a quelli dell’Akatsuki... Uzumaki Naruto Kun, se non sbaglio... O no, è vero... Non Uzumaki... Dentro a quel circoletto di teppistelli ti chiamavano Akatsuki no Naruto, vero?"

Il biondo assottigliò lo sguardo.

"Hai la memoria sviluppata, strano. Mi ero convinto che il tuo cervello fosse davvero quello di un pesce..."

Zabuza, al contrario di quello che si aspettava, ridacchiò lasciando la posa da combattimento.

"Divertente, Naruto Kun"

Il ragazzo lo guardò, sospettoso.

"Perchè hai lasciato la posa di attacco?" Chiese, sospettoso e senza lasciare la sua.

"Non ho intenzione di combattere contro il prediletto di Kakashi" Disse, semplicemente.

Sentendo quel nome, Naruto perse un battito. Quel pesce sapeva il nome del suo maestro?

"Come conosci Kakashi Sensei?" Chiese, continuando a mantenersi sulla difensiva.

"Oh, non lo conosco personalmente. Ne ho sentito solo parlare da Kisame e se lui ed anche altri lo temono, bhe allora pure io devo starci attento... Incappare nella sua ira non mi attizza più di tanto" Disse francamente per poi ghignare con cattiveria. "Dimmi, Naruto Kun... La sua coscienza è già stata sopraffatta?"

La solita mano di chakra che prima lo aveva buttato in acqua lo prese questa volta per il collo. Davanti a lui, il biondo era con il braccio disteso verso di lui e con occhi rossi come il sangue, lo guardava con rabbia.

"Taci. Tu non sai niente. Vedi di non parlare di cose che non ti riguardano"

Detto questo lo scaraventò contro degli alberi lì vicino. Il nemico cercò di attutire il colpo, ma non ci riuscì molto bene e cadde a terra, mezzo svenuto.

Naruto riprese il controllo di se, per poi guardare verso l’altro dove una figura aveva osservato l’incontro per tutto il tempo. Questo portava una maschera che gli copriva il volto e aveva dei lunghi capelli neri. Doveva essere poco più grande del biondo.

"Haku, è bello rivederti" Disse, sorridendo al ragazzo.

Il ragazzo non gli rispose, sparì in un attimo e andò vicino al nemico ferito.

"Zabuza San, va tutto bene?" Chiese con voce delicata.

L’uomo gli fece segno di sì e si alzò con fatica.

"Naruto Kun... Sappi che nonostante tu sia l’allievo migliore dell’Akatsuki, non posso permettermi di abbandonare questa missione... Io ucciderò quel vecchio e chi gli starò attorno, che tu lo voglia o no"

"Puoi farne quello che vuoi con lui, ma non toccare i ninja di Konoha. Ho dei progetti da portare a termine con loro e mi servono vivi"

"Farò impossibile, Akatsuki no Naruto"

Con quel nomignolo detto tra labbra ghignanti, Zabuza e il suo compagno sparirono, anche se Naruto poté notare il cenno di saluto da parte di Haku che non fece in tempo a ricambiare.

Sospirò, ritrovandosi a pensare a cosa aveva detto quel pesce...


"Dimmi, Naruto Kun... La sua coscienza è già stata sopraffatta?"


"Kakashi Sensei..."


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


Rimasero per giorni ospiti in casa di Tazuna. Naruto, per giustificare la sua sparizione, aveva detto che era riuscito a far cadere in una trappola il nemico, ma questo poi era scappato.

Sia Obito che Sasuke non credettero ad una parola, ma erano troppo stanchi per controbattere e stettero zitti.

Intanto Tazuna aveva ripreso la costruzione del ponte a cui mancava davvero poco alla conclusione, presto sarebbero potuti tornare a casa. Naruto sperava con tutto il cuore che quello scemo di Zabuza non si facesse vedere, ma sapeva che era una speranza vana. E questo lo faceva stare in continua agitazione. Odiava aspettare.

Si ritrovò a ridacchiare ricordando che questa era una caratteristica di Sasori, non sua. Si sorprese nel constatare che aveva ripreso un po’ di carattere da ognuno di quei nove mukenin... Si rallegrava di non avere mai avuto troppa influenza da un certo serpente pervertito...

Si rigirò di nuovo nel letto, tentando di prendere sonno. Nell’aria sentiva il respiro regolare dei suoi compagni che dormivano. Posò lo sguardo su Sasuke al suo fianco, ricordando la faccia che aveva fatto quando lo aveva visto comparire dalle acque tipo un mostro di un film horror. Doveva essere stato molto preoccupato quando non lo aveva visto più in giro, eppure non lo aveva rimproverato.

Sorrise, infondo poteva stare tranquillo. Tutto si sarebbe aggiustato, persino quella situazione con Zabuza.

Stava quasi per chiudere gli occhi quando sentì risuonare un richiamo che solo lui poteva capire. Un fischio distinto e prolungato che arrivava dall’esterno.

Scostò le coperte e si alzò cercando di non fare nessun rumore. Corse fuori dall’abitazione, ancora in pigiama e a piedi scalzi cominciando a seguire il suono che si faceva ad ogni passo più forte.

Arrivò sul lago dove giorni prima aveva parlato con Zabuza e lì incontrò l’ultima persona che pensava di trovare.



NdLirin: Credo che non ci siano parole per scusarmi dell’immenso ritardo... E anche per la scarsità di questo capitolo ç_ç Mi dispiace, ho avuto un sacco di problemi e tantissima mancanza d’ispirazione... Spero finalmente di essere tornata! ^_^ Scusatemi ancora! ç_ç

RINGRAZIO TUTTI I LETTORI PER L’IMMENSA PAZIENZA!!! ç_ç VI GIURO CHE PRESTO ARRIVERà QUELLO NUOVO NUOVO!!!


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Capitolo 22
*** Vendetta ***


Capitolo Ventunesimo

Vendetta


"Che diavolo ci fa qui?!"

"Ahh!! Naruto Chan! Sei cattivo! E io che mi sono preoccupato per teee!!"

Naruto sospirò, esasperato da tanta stupidità.

"Se qualcuno la vede mi spiega cosa racconto? ‘Oh, salve! Bella serata, vero?... Oh, mi chiede chi è questo tipo sospetto un po’ effemminato vestito di nuvolette rosse con cui converso in pigiama nel cuore della notte? Oh, non si preoccupi! È solo un pluriomicida bombarolo ricercato pazzo con la mania per l’arte di dubbio gusto!’"

Il suo interlocutore sbatté l’unico occhio non coperto da un lungo ciuffo biondo per un attimo per poi far comparire delle lacrimucce.

"Non sono effemminato! Il mio è stile!!"

Per questo si beccò un pugno in testa che lo fece urlare di dolore.

"Deidara Sempai, mi spiega che cosa ci fa qui?! Se ne rende conto che sono in missione?!... E poi dove ha lasciato Sasori Sempai?!"

Il biondo fece una smorfia e sbuffò.

"è noioso stare con lui! Non siamo per niente in sintonia! Pensa che dice che l’arte è eterna! Ma dico io! Come si può pensare una cosa del genere! L’arte è in un singolo momento di luc..."

"Si si, me lo ripete ogni volta! Quello che voglio sapere è cosa ci fa qui!" Lo interruppe sbuffando il biondino.

Il più grande fece una faccia offesa prima di arrivare ad essere serio.

"Il capo vuole sapere se va tutto bene e gli ultimi sviluppi"

Naruto sbuffò.

"Come dovrebbe andare? Benissimo ovviamente. Digli di star calmo e di continuare a leggere quel libro perverso senza preoccuparsi dei fatti miei. So badare a me stesso"

"Oh, sai badare a te stesso? Allora cosa mi dici di Zabuza Momochi?"

Il ragazzo si pietrificò sul posto.

"... Un incidente di percorso..." Borbottò fronteggiando lo sguardo fisso del più grande.

"Un incidente che poteva costarti tutta la missione. Se quel cervello da pesce ti avesse riconosciuto prima a quest’ora saresti già sotto interrogatorio degli AMBU di Konoha... Te ne rendi conto, vero?"

"Lo so benissimo, non importa che me lo dica lei, Sempai... Solo... Non mi aspettavo di incontrarlo, tutto qui..."

"E per quanto riguarda Iruka Umino? Cosa hai da dire?"

A quella frase, Naruto sgranò gli occhi. Sapevano anche di quella seccatura?

Prima che potesse rispondere, Deidara sospirò.

"Io lo avevo detto al capo che era troppo presto per te... Sei ancora giovane e inesperto..."

Con quelle parole Naruto sentì montare l’irritazione.

"Posso farcela! Non commetterò più errori simili!" Esclamò piegando la testa.

Deidara aveva ragione. Aveva commesso troppi errori. Era normale che l’Akatsuki l’avrebbero saputo prima o poi con tutte le spie che avevano.

"Naruto Chan... La polizia di Konoha sospetta di te... Vedi di non farti prendere"

Ancora con la testa piegata annuì.

"A Zabuza Momochi ci ha pensato quell’orologio svizzero di Sasori, ma sappi che è l’ultima volta che rimediamo ai tuoi casini"

Annuì ancora mentre piccole gocce cominciavano a cadere dalle sue guance.

"Vi- Vi prometto che non vi creerò più problemi!" Esclamò con la voce spezzata dalle lacrime di vergogna.

Subito dopo sentì poggiarsi sulla sua testa una mano calda e affettuosa.

"Sei un bravo bambino, Naruto Chan... Continua così e vedrai che presto potrai distruggere quello stupido villaggio..."

Il ragazzo alzò di scatto la testa, con gli occhi sgranati.

"D- Davvero?!"

Deidara annuì.

"Ma devi continuare a fare il bravo bambino"

Un sorriso splendente comparì sul volto di Naruto.

"Lo farò, Deidara Sempai!"

Davanti ai suoi occhi comparì la mano del più grande. La guardò stupito prima che in questa si aprisse una bocca e una grossa lingua uscisse leccandogli una guancia.

Naruto rimase pietrificato per un attimo prima di cominciare ad urlare per il disgusto.

"Aahhhh!!!!! Che schifooo!! Deidara Sempai! Lo sa che mi fanno orrore quelle coseee!!!"

"Questo è per avermi interrotto mentre illustravo la mia arte!" Esclamò Deidara mentre si sistemava il ciuffo. "Adesso vado, altrimenti l’orologio a cucù comincerà di nuovo a lamentarsi! Ci vediamo, Naruto Chan! Il capo si raccomanda di non mangiare solo ramen, ma anche verdure, altrimenti non arrivi a vedere Konoha bruciare! Bye Bye!"

Con una rumorosa esplosione e una sguainata risata il bombarolo scomparì nella notte.

Naruto si ritrovò solo, sconvolto e con i capelli da afro nel silenzio della foresta.

"... Aiuto..."


SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru


"Naruto... Cos’hai fatto ai capelli?"

Un’occhiata gelida pietrificò Sakura che aveva osato dire qualcosa sui suoi capelli da afro causati dall’esplosione-uscita-spettacolare-da-idiota di Deidara Sempai.

"... Mi diventano così con l’umidità..." Disse tetro.

Il silenzio scese sulla piccola combriccola che si stava dirigendo verso il ponte ancora in costruzione di Tazuna. Un silenzio rotto dai tentativi di Obito di non ridere. Non sarebbe stata una buona idea ridere quando intorno a Naruto c’era quell’aura omicida.

Arrivarono presto al ponte. Questo era completamente deserto e silenzioso.

"Tazuna San, ma non ha nessuno ad aiutarla?" Chiese Sakura notando che non c’era nessun operaio.

Gli occhi del vecchio si fecero tristi.

"Nessuno ha il coraggio di contrastare il volere di Gatoo... Questo Paese è devastato per la sua presenza, ma questo ponte... Questo ponte potrebbe cambiare tutto! Ridare la speranza ad un popolo oppresso! Per questo devo completarlo... Anche se sono da solo ce la farò..."

Naruto non poté far altro che ammirare quell’uomo così coraggioso e determinato. Aveva sentito parlare di quel Gatoo e sapeva che era abbastanza ricco da poter mettere in ginocchio un Paese come quello delle Onde.

Comunque, con Zabuza fuori dai piedi, non c’erano problemi.

Si mise a sedere vicino ai compagni su dei pezzi di cemento ammassati da una parte.

"Secondo voi tornerà il tipo di ieri?" Chiese la ragazza con una punta di nervosismo mentre il vecchio cominciava a lavorare.

"Non lo so... Io spero che abbia imparato la lezione..." Borbottò Naruto.

Non fece in tempo a finire la frase che il ponte venne avvolto dalla nebbia.

"A quanto pare no..." Disse Sasuke alzandosi in piedi e correndo verso la figura di Tazuna che cominciava a sparire lentamente nella nebbia folta.

Come avevano fatto il giorno prima, i tre Genin si disposero intorno al vecchio con i Kunai in vista.

Naruto non riusciva a capire cosa stava succedendo. Era impossibile che Sasori fosse stato sconfitto da quel misero spadaccino.

Improvvisamente sentì un dolore profondo al braccio sinistro. Abbassò lo sguardo stringendo i denti.

Un aculeo appuntito era conficcato profondamente nell’arto, tanto che spuntava anche dall’altra parte.

Sgranò gli occhi, capendo che non si trattava di Zabuza.

"Haku..." Mormorò cercando una traccia del ragazzo in mezzo alla fitta nebbia.

Sentì un movimento alla sua destra, subito alzò il Kunai pronto a colpire, ma si accorse che era solo Obito.

"Ragazzi, restate uniti. Dividersi sarebbe un suicidio"

Obito, come sempre, non aveva capito niente. Stare vicini era il vero suicidio. Haku era un maestro dell’attacco da lunga distanza. Più vicini erano, più li avrebbe colpiti facilmente, soprattutto se dovevano restare fermi a proteggere un vecchio decrepito.

Si morse il labbro inferiore tentando di capire perché Haku, anche se Zabuza era morto, li aveva attaccati.

Conosceva il ragazzo. Viveva solo per quell’uomo e per lui combatteva. Non avrebbe mai attaccato senza un suo ordine.

Che Zabuza fosse ancora vivo?

No, era da escludere. Sasori lo aveva sicuramente fatto fuori con un niente.

In quel momento ebbe davanti la realtà.

Haku voleva vendetta.

Per colpa sua, l’Akatsuki era stata costretta ad eliminare l’unica sua ragione di vita.

Si sentì terribilmente in colpa. Non aveva pensato ai sentimenti del ragazzo. Haku era un amico prezioso, lo sentiva vicino per il suo passato.

Mai avrebbe voluto fargli del male.

Con uno scatto veloce corse lontano dal gruppo mentre Obito gli gridava di tornare indietro, ma non lo seguiva.

Si fermò quando fu sicuro di essere abbastanza distante da non coinvolgere gli altri.

"Haku... Mi dispiace" Disse Naruto al vento, sicuro che l’amico l’avrebbe sentito.

"Naruto Kun, ti prego non parlare..." La voce proveniva dalle sue spalle, ma non si mosse di un muscolo. "Te ne prego... Fammi vendicare quella persona a me così cara"

Chiuse gli occhi e sospirò.

"Mi dispiace, amico mio..." Li riaprì mostrando le iridi di colori diversi, blu cielo e rosso sangue. "Questo non posso proprio farlo!"



NdLirin: Che cavolo di capitolo corto... Però mi piaceva finirlo così... L’immagine di Naruto con gli occhi di colori diverso mi intriga troppo! XD

Comunque! Grazie a tutti per aver pazientato per questo nuovo capitolo! Il prossimo sarà più lungo e ricco di avvenimenti... Tra cui la scena che ogni SasuNaru fan porta nel cuore! *_*

A presto prestino! ^o^



Ahhh! Mi ero dimenticata di rispondere a delle domande di Krikka86! O_O Scusate miei lettori, ma ho davvero poco tempo e posso rispondere solo a lei che ha tanti dubbi! XD

Allora! Le risposte sono le seguenti!:

  1. Hai presente quei tipi che vanno in giro tutti vestiti di nero che sembra che la morte li stia per portare via da un momento all’altro, che ascoltano musica rock-dark e non sono esattamente le persone più allegre della terra? Ecco! Quelli sono gli ‘emo’! Si può aggiungere che la razza ‘emo’ predilige le frasi ad effetto (esempio: ?io sono un vendicatore’), gli scenari dark (esempio: la luna piena di sottofondo) e sono fottutamente sexy (esempio: la stirpe Uchiha)

  2. Io faccio chiamare Zabuza ‘testa di pesce’ da Naruto perchè lui proviene dallo stesso paese di Kisame e, se guardi bene anche Suigetsu, hanno lo stesso tipo di denti che li fa sembrare simili ad uno squalo... Comunque Zabuza è crepato quindi non ti fare più certi complessi v.v

  3. ... Quello è un errore di distrazione mio

  4. Ah! a quello ti rispond... Ehi! Solo perchè ti ho risposto a così tante domande non vuol dire che ti dirò la trama! Non tentare di fregarmi! v.v

Credo di aver risposto a tutto! XD Adesso volo viaaaa


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Capitolo 23
*** Persona Cara ***


Capitolo Ventiduesimo

Persona Cara


Sasuke era preoccupato.

Sasuke era irritato.

Sasuke era incavolato nero.

"Naruto!" Continuava a gridare Sakura "Torna qui!"

Perché non se ne stavano zitti? Aveva bisogno di ascoltare.

Eppure non sentiva niente. Nessun rumore di lotta.

Non sapeva se fosse un bene o un male.

Strinse la presa sul kunai.

"Usuratonkachi..."

Detto questo si allontanò anche lui nella nebbia fitta.

"Sasuke kun!" Gli gridò dietro Sakura.

Da Obito riuscì solo ad udire una lieve imprecazione.



Vedeva la sua immagine ovunque. Gelidi specchi di ghiaccio lo circondavano rimandandogli la sua immagine un po' malmessa.

Aveva il vestito strappato in più punti e alcuni graffi su braccia e gambe.

Senza contare il leggerissimo particolare in un aculeo conficcato nel fianco destro che gli faceva vedere le stelle.

Strinse i denti mentre evitava un ennesimo attacco di Haku. Le sottili armi gli strapparono i vestiti e provocarono altri graffi, ma non lo colpirono.

Il biondo sapeva che non era per merito suo se era ancora vivo.

Quello era lo stile di Haku. Uccidere lentamente.

Strinse i pugni.

Se solo avesse potuto utilizzare Kyuubi al massimo.

"Cosa ti succede, Naruto kun? Perché non usi la tua forza?"

La voce leggera del nemico proveniva da ogni direzione.

"Sta zitto..." Borbottò. "Non ho bisogno di Kyuubi per batterti!"

Come risposta ricevette un'altra raffica di aculei dritti nelle braccia. Perfetto. Adesso gli sarebbe stato più difficile fare per i sigilli per le tecniche.

"Tira fuori il demone, altrimenti morirai" Si udì nell'aria.

Con rabbia il biondo si tolse due aculei dalle braccia.

"Non dirmi cosa devo fare per ucciderti!" Urlò prima di far comparire decine di copie intorno a lui.

Tutte insieme si gettarono contro gli specchi, ma vennero in fretta fatti sparire tutti dagli attacchi veloci del nemico.

Alla fine, ne rimasero solo due.

"Naruto Kun, perché vuoi morire in maniera così disonorevole?"

"Sta' zitto!"

Per la rabbia uno dei due Naruto lanciò con forza un kunai verso uno degli specchi. Questo mancò il bersaglio e andò a cadere poco al di fuori del cerchio di specchi.

"Ti stai facendo prendere dalla rabbia, Naruto Kun..."

In quel momento in tutti gli specchi comparve l'immagine del ragazzo con la maschera.

"Se non hai intenzione di impegnarti allora non vale la pena darti tale possibilità"

I due Naruto strinsero i denti e si prepararono a ricevere il colpo.

Ci fu un momento in cui i due ragazzi si fissarono, quasi a voler leggere nella mente dell'altro. Ma tutto questo durò solo un attimo.

"Mi dispiace, amico mio, muori senza portarmi rancore"

Raffiche di aculei cominciarono ad arrivare da ogni direzione colpendo i due Naruto.

E facendoli sparire entrambi in nuvolette di fumo.

Quello che rimase fu il cerchio di specchi di ghiaccio completamente vuoto.

"Quella frase dovrei dirla io, Haku"

Poco al di fuori della tecnica imprigionante del nemico, Naruto stava fermo ad osservare con i suoi occhi ormai completamente rossi.

Quel kunai che aveva erroneamente scambiato per un attacco andato male, in realtà doveva essere il vero corpo del ragazzo. Era stato maestralmente giocato.

Improvvisamente gli specchi si infransero al suolo e la figura chiara di Haku si materializzò a poca distanza dal ragazzo.

"Mi hai portato via l'unica persona a me cara, Naruto Kun"

La voce senza emozioni del ragazzo era incrinata solo dal lieve tremito alle mani che aveva. Sotto la maschera che portava, lacrime scendevano sulle guance per poi cadere a terra sottoforma di piccoli cristalli di ghiaccio.

Naruto continuò ad osservare quello che ormai era solo un nemico come tanti.

L'aver risvegliato Kyuubi lo aveva reso più invulnerabile alle emozioni umane.

Gli occhi rosso sangue continuarono ad osservare il ghiaccio cadere a terra.

"Haku... Sinceramente... Non me ne importa niente"

La voce fredda fece cessare le lacrime. Ormai, le parole non potevano più arrivare al ragazzo.

"Presto te ne importerà"

La nebbia fitta avvolse velocemente Haku.

"Eh no! Non scomparirai!"

Fiamme uscirono dalla bocca del biondo senza che questi avesse composto nessun sigillo e andarono a colpire laddove si trovava il nemico.

Ma questo era già scomparso.

"Lo abbiamo perso" Imprecò la volpe dentro di lui.

"Dove può essersi nascosto?"

"Pensaci... Cosa credi che voglia fare?"

"Mha, non lo so... Uccidermi?!"

"Non fare il sarcastico, moccioso... Pensaci... Ucciderti e basta non lo soddisferebbe..."

"E allora cosa?!" Ringhiò il ragazzo sempre più innervosito da tutte quelle domande.

Kyuubi restò un attimo in silenzio.

"Allora?!" La esortò il biondo.

"Ti farà provare il suo stesso dolore"

Sgranò gli occhi e senza nemmeno fermarsi a pensare corse cercando di fare il più in fretta possibile.

"Sas'ke"



Vagava nella nebbia cercando di sentire rumori di lotta o qualsiasi altra cosa potesse condurlo dall'idiota.

Come aveva potuto un tale imbranato andarsi a cacciare nei guai con le sue stesse mani?! E soprattutto... Come poteva essere tanto stupido lui da averlo seguito?!

Se non fosse stato completamente fuori luogo e contro il suo orgoglio avrebbe volentieri sbattuto la testa ad un muro.

Ma quello non era il momento adatto per pensare a certe cose.

La nebbia era sempre più fitta e lui non vedeva nemmeno dove metteva i piedi e tutto quel silenzio lo innervosiva. Sentire colpi di battaglia lo avrebbe almeno rassicurato sul fatto che l'idiota fosse ancora vivo. Ma quel silenzio quasi irreale non poteva dirgli niente di certo.

Se solo avesse avuto lo sharingan tutto sarebbe stato più facile...

Improvvisamente sentì nell'aria qualcosa che si avvicinava. Veloce. Pungente.

Deviò qualcosa con un kunai qualcosa dal rumore metallico e ne evitò altri, ma gli attacchi erano troppo veloci e fitti.

Un dolore lancinante per tutto il corpo lo trafisse all'improvviso strappandogli gemiti di dolore soffocati solo perché aveva male pure ai polmoni.

Aprì gli occhi chiusi per il dolore e notò per tutto il corpo piccoli e fini aculei conficcati.

Alzò lo sguardo verso la nebbia cercando il nemico invisibile.

"Fatti vedere!"

"Tu cosa sei per Naruto kun?"

Quella voce sembrava quella di un ragazzo abbastanza giovane.

"Come fai a conoscere il nome di quell'idiota?" Chiese, continuando a guardarsi intorno cercando qualcosa e maledicendo lo sharingan che gli mancava.

Per un attimo pensò che se ci fosse stato suo fratello al suo posto avrebbe già trovato il nemico e lo avrebbe fatto fuori senza pensarci.

Allontanò il pensiero concentrandosi sulla battaglia. Adesso c'era lui lì e Itachi non era lui. Sasuke era Sasuke e nessun'altro.

"Sono tante le cose che so di lui che tu nemmeno immagini"

Le parole furono accompagnate da altri aculei che il ragazzo non riuscì ad evitare.

Imprecando e stringendo i denti per il dolore continuò a parlare.

"Che vuoi dire?"

Chiuse gli occhi e tentò di non pensare a niente, nemmeno al dolore. L'unica sua possibilità era capire dove fosse facendolo continuare a parlare. Dall'ultima frase e dai suoi attacchi aveva capito che si trovava di fronte a lui e che si stava lentamente avvicinando. Doveva solo capire quanto lontano era.

Concentrandosi sull'udito riuscì a sentirne i passi leggeri.

"Voi non lo conoscete affatto"

Sentì nell'aria un altro attacco arrivare. Aprì gli occhi di scatto e schivò tutti gli attacchi con movimenti fluidi e leggeri.

Riusciva a vedere. La sensazione era quella di un ceco che ritrova la vista all'improvviso.

Nemmeno si era accorto che i suoi occhi erano diventati di un rosso scarlatto e che due petali neri lo decoravano.

Ghignò.

"E così questo è lo Sharingan... Davvero interessante..." Mormorò per poi puntare i suoi nuovi occhi davanti a se.

Adesso riusciva a vedere i flussi di chakra del nemico nascosto nella nebbia.

Ma non riuscì a muovere nemmeno un passo. Dal suolo cominciarono a formarsi strani affari che lo circondarono. In poco tempo era accerchiato da specchi.

"Con quei tuoi occhi potrai anche essere abbastanza veloce da evitare i miei aculei... Ma lo sarai altrettanto quando io sono ovunque?"

Non riuscì nemmeno a capire da dove veniva l'attacco. Ascoltare non serviva a niente, non riusciva a concentrarsi abbastanza se gli attacchi continuavano così fitti e con lo Sharingan riusciva solo ad evitare gli attacchi mortali.

Non sapeva proprio come liberarsi da quella situazione.

"Sas'ke!!!"

Prima che potesse rendersene conto si ritrovò una palla arancione davanti a lui che fermò l'ultimo attacco.

"Dobe!" Esclamò sorpreso.

L'altro si voltò, irritato.

"è così che si saluta chi è venuto a salvarti il culo?! Che diavolo sei venuto a fare qui?! Dovevi rimanere con Obito e Sakura Chan! Potevi farti ammazzare!"

A quelle parole una vena cominciò a pulsare sulla tempia dell'Uchiha.

"Tu... Dici questo... A me?!! A me?! Sei stato tu il primo a svignartela per chissà quale motivo!!"

Il biondo si zittì all'istante mordendosi un labbro.

"Io..." Mormorò non sapendo cosa dire.

"Sta zitto, mi spiegherai dopo" Lo zittì il moro.

Haku non aspettò altro tempo, si gettò all'attacco con gli aculei. Cercava di attaccare principalmente il moro.

Voleva vendetta. Voleva far provare al biondo cosa si provava a veder morire la persona più importante davanti ai propri occhi.

Naruto cercava in tutti i modi di deviare i colpi e allo stesso tempo di attaccare il nemico, ma era difficile. Soprattutto senza usare Kyuubi.

All'improvviso un dolore lancinante alle gambe lo fece cadere a terra, dolorante. Guardò in basso e notò che degli aculei si erano conficcati nei polpacci e, probabilmente, avevano danneggiato i muscoli.

"Dannazione..." Mormorò tra i denti tentando di rialzarsi.

"Sta fermo, peggiorerai solo le cose!" Gli urlò Sasuke e pochi metri da lui.

Naruto sgranò gli occhi. Sasuke... Sasuke era da solo contro Haku.

Senza spiegarsi il perché all'improvviso vide gli occhi neri del moro allargarsi per il panico e poi iniziare una corsa verso di lui.

Accadde in un attimo, Sasuke che si para davanti a lui a braccia aperte, gli aculei che lo trapassano, il suo sangue che gli schizza in faccia.

"Sa.. Sasuke..." Mormorò, sentendo solo adesso il freddo di quelle lastre di ghiaccio che lo circondavano.


NdLirin: Emmm... Ecco... Lo sapete che vi voglio tanto bene, cari lettori? Soprattutto a te! Rocco! Ti adoro!... Quindi, ti prego... RISPARMIAMI LA VITAAAA!!!!! ç_____ç

Comunque, credo che in questo capitolo sia il caso di rispondere a tutti i lettori che hanno commentato... è una vita che non lo faccio...

Ryanforever: Ormai i tuoi commenti li ritrovo in ogni mia storia! XD Mi stupirei se non li trovassi! Comunque la scena del salvataggio c'è stata e finirà nel prossimo capitolo con toni melensi e altamente zuccherosi che faranno venire il diabete pure ad Orochimaru =___= Continua a seguirmi!

Regina Oscura: Eheh cosa farà Naruto ora che Sasuke è mezzo moribondo?... Non lo so manco io ç___ç Naruto, cosa farai?? ← Lirin parla da sola... Grazie per il tuo commento!! ^O^

playgeneration:... Ciao Rocco!!!!! Come ho già detto lo sai che ti voglio bene vero?! Ma tanto tanto! Mica vorrai uccidermi prima che abbia finito la storia, vero?? *___* ... Sei già sotto casa mia con il fucile, vero? -__- Uomo senza cuore...

AliDiPiume:... Uno scendiletto?! Ma perchèèèè?!!!!! ç_____ç Sono tutti cattivi con me!! La mia pelle non è buona!! è pallida come quella degli Uchiha! (Nonostante sia andata al mare una settimana <__< Che nervi...) Ti prego, dammi un'altra possibilità! ç___ç

shi_angel: Che bello! Un messaggio senza promesse di morte! ç___ç Mi commuovi! Comunque ti assicuro che i capelli di Naruto sono tornati normali, ci ha pensato mamma Kyuubi XD

Vimar: Grazie mille per il tuo commento!! *_____*

Ocatarinetabelasciscix:... Spero di averlo scritto bene il tuo nick... ^^ Sono negata nel ricopiarli! XD Comunque lo so Sasuke passa decisamente da imbecille in questa fic... Ma purtroppo è inevitabile contando che non ha avuto un trauma come quello di veder assassinare tutta la famiglia dal suo adorato fratello... Purtroppo è inevitabile un cambiamento di carattere... Posso lasciare il suo essere arrogante e geniale, ma il lato ombroso tipo emo è decisamente più limitato... In questa fic porterò Sasuke a non seguire le orme di Itachi per superarlo, bensì a trovare una strada sua per arrivare ai suoi obiettivi, come in effetti ha fatto nel manga quando ha seguito Orochimaru e non ha ucciso Naruto... Per Kakashi tutto a tempo debito v.v

Burdock 95: Bhe dal tuo commento ho atteso solo un mese per aggiornare quindi... ^^ Grazie per il commento!

Vodia: Ti ho lasciata per ultima perchè tu devi ricevere decisamente più attenzioni... Parto col dire che ogni tua domanda dei capitoli 'Sospetti' e 'Prima Missione' avrà risposta più avanti! Insomma, se ti dico tutto adesso è come se Kishimoto ti svelasse il finale! Ho davvero adorato i tuoi commenti, ci sentivo davvero la voglia di sapere come andrà avanti, ma davvero, se rispondessi alle tue domande svelerei parte della trama. Per il tuo ultimo commento posso darti ragione. Iruka potevo tenerlo in vita... Ma Naruto ha preso vita e lo ha accoppato senza che me ne accorgessi ç___ç Non ci posso fare niente! Ogni tanto devo frenarli 'sti personaggi per evitare che stravolgano la trama! XD Grazie infinite davvero per i tuoi commenti, d'ora in poi vedrò sia di essere più veloce sia di rispondere ogni volta alle recensioni ^^

Ok, questa volta è veramente tutto. Alla prossima!

Ja nee!! ^___^


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