A New Beginning di lirin chan (/viewuser.php?uid=8396)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ordinaria Amministrazione ***
Capitolo 2: *** Incontro al Parco ***
Capitolo 3: *** Le Scommesse Hanno le Gambe Corte ***
Capitolo 4: *** Cena a Casa Uchiha ***
Capitolo 5: *** Festa di Compleanno [Prima Parte] ***
Capitolo 6: *** Extra - Felice Capodanno! ***
Capitolo 7: *** Festa di Compleanno [Seconda Parte] ***
Capitolo 8: *** Festa di Compleanno [Terza Parte] ***
Capitolo 9: *** Promessa ***
Capitolo 10: *** Voragine ***
Capitolo 11: *** Fiducia ***
Capitolo 12: *** Ritorno ***
Capitolo 13: *** Mancanza ***
Capitolo 14: *** Buio Luminoso, Luce Oscura ***
Capitolo 15: *** Dove Comincia La Maschera? ***
Capitolo 16: *** Sogno Lontano ***
Capitolo 17: *** Destino ***
Capitolo 18: *** Dichiarazione di Guerra! Il Sensei è Un Idiota! ***
Capitolo 19: *** Sospetti ***
Capitolo 20: *** Prima Missione ***
Capitolo 21: *** Conversazione ***
Capitolo 22: *** Vendetta ***
Capitolo 23: *** Persona Cara ***
Capitolo 1 *** Ordinaria Amministrazione ***
Capitolo Uno
Ordinaria
amministrazione
"Kushinaaaa!!!"
La povera donna sospirò,
rassegnata. Continuava a chiedersi come poteva essere il
capovillaggio un uomo lamentoso come lui.
"Cosa c’è?"
disse, poggiando il cesto di panni lavati che stava portando.
L’uomo dagli
spettinati capelli biondi che le correva in contro era il suo
amatissimo marito, nonché Yondaime Hokage di Konoha, Namikaze
Minato.
Pubblicamente era un po’
distaccato e attento a dar sempre una buona impressione di se,
soprattutto per il ruolo che portava. Ma dentro le mura familiari
diventava un bambino delle elementare soprattutto se si trattava
di...
"Naruto Chan è
caduto!" disse tutto impaurito il biondo continuando ad agitare
braccia a gambe "Che facciamo?!Che facciamo?!Che
facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che facciamo?!Che
facciamo?!Che facciamo?!"
La donna non sapeva più
come fermarlo.
"Amore...
Amore!... Minatoo!" Prese il marito per la maglia
cominciando a strattonarlo "Ho capito non sono sorda! Quindi ri
acquista le tue facoltà mentali!"
Minato la guardò
con occhi sbrilluccicosi.
"Perde sangue dal
nasino!" piagnucolò.
Kushina sospirò,
lasciandolo andare.
"Ci penso io"
disse avviandosi dentro casa cercando il bambino.
"stai attenta! È
un bambino delicato!" lo sentì dire, implorante.
E dire che in battaglia
era spietato.
Cercò con lo
sguardo in salotto dove trovò un piccolo bimbo di circa un
anno che giocava con le costruzioni. Dal naso colava un piccola
goccia di sangue, ma non era niente di grave.
La donna si avvicinò
per poi accucciarsi vicino a lui.
"Nacchan ti sei fatto
male?"
Il bambino la guardò
per poi sorridergli ed allungare le manine verso di lei.
La donna sorrise per poi
prenderlo in braccio.
"Naruto, cosa ci
dobbiamo fare con un papà così isterico?"
Il bimbo la guardò
mentre lei rideva.
Questa era ordinaria
amministrazione a casa Uzumaki.
E dire che tutto questo
non poteva esserci. Se soltanto Minato non fosse riuscito a
sconfiggere la Kyuubi un anno prima, chissà cosa sarebbe
accaduto.
Kushina ci pensava spesso
quando guardava Naruto. Ed ogni giorno ringraziava il cielo per non
averle tolto tutto questo.
NdLirin: Una piccola fic
che mi è venuta in mente mentre parlavo con una mia amica,
Sakura Chan! ^_^ Cosa sarebbe successo se Minato non fosse morto e
Itachi non avesse sterminato il suo Clan? ^_^ Sottolineo il fatto che
i veri caratteri di Minato e Kushina non li conosco, ma mi piace
immaginarmeli così! ^_^ Nel prossimo capitolo, che penso
arriverà molto presto, l’incontro tra Naruto e Sasuke!
^_^
Ditemi che ne pensate di
questo mio piccolo sclero! XD
p.s. Il titolo fa pena, ma
non avevo idea di cosa metterci, compatitemi ^^’
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Capitolo 2 *** Incontro al Parco ***
Capitolo Secondo
Incontro al Parco
"Uchiha! Quanto tempo!" Esclamò Minato
dando una pacca sulla schiena all’uomo che aveva davanti.
A questo gli si smorzò il fiato, ma tentò
di non darlo a vedere. Aveva i capelli neri e uno sguardo severo.
Fugaku Uchiha, il patriarca del Clan più stimato di Konoha.
"Hokage Sama, non dovrebbe essere nel suo
ufficio... a lavorare?"
Il biondo continuò a mantenere quel sorriso largo
e non gli rispose, continuando a fissarlo.[Praticamente una scena da
puntolini di sospensione . . . XD]
L’Uchiha sbuffò. "Lasciamo perdere,
lavativo di un’Hokage" Borbottò, cercando di non
farsi sentire dall’altro.
Minato lo guardò, imbarazzato, ma si riprese
subito guardandolo severo.
"E lei, Uchiha? Non dovrebbe essere a lavoro? Eh,
non è bello marinare il lavoro" disse, con un faccia e un
tono da saputello.
A quelle parole, Fugaku si indignò, scordandosi
completamente di avere davanti il capovillaggio.
"Ma senti da chi mi devo far fare la predica!
Lavativo! Oggi è il mio giorno libero!" Esclamò
irritato.
Minato lo guardò, stupito.
"Davvero?" Chiese, con tanti punti
interrogativi che gli giravano intorno.
La pazienza dell’Uchiha si esaurì.
"Me lo hai dato tu questo giorno! Usuratonkachi!"
Il pugno sulla nuca del giovane Hokage arrivò
impetuoso e lo fece lamentare di dolore.
"Ahi! Fugaku! Sei cattivo!"
"E se continui a fare quella faccia da idiota,
divento anche peggio!"
Il biondo ridacchiò, massaggiandosi la testa.
"Scusa, ma sei talmente buffo quando cerchi di
trattarmi come un tuo superiore, mi viene naturale di stuzzicarti!"
Fugaku tentò di mantenere il controllo, sviando
il discorso.
"Cosa ci fai qui? Sei scappato da un’altra
riunione del consiglio?" Chiese, scocciato. E pensare che aveva
anche sostenuto la sua nomina ad Hokage.
Minato sorrise, radioso.
"Ho portato Nacchan a fare due passi! Devi vederlo!
È così carino!" Disse, con occhi sbrilluccicosi.
L’Uchiha lo guardò, sorpreso.
"Ti sei finalmente deciso a farlo uscire di casa?"
L’altro annuì.
"Kushina Chan mi ci ha costretto. ‘Smettila
di essere così iper protettivo! È un anno che lo tieni
chiuso in casa! Nessuno lo ha ancora visto!’ e bla bla bla
altre cose che non mi ricordo" Disse l’Hokage, scocciato.
"Ma infondo sono contento di averlo fatto uscire"
"...E adesso dov’è?" Chiese il
moro guardandosi intorno.
"Chi?" Chiese perplesso l’altro.
"Tuo figlio, usuratonkachi. Dov’è? Non
doveva essere con te?"
Minato continuò a guardarlo per mezzo minuto per
poi cominciare ad urlare.
"Rapimento! Nacchan! Dove sei?!"
Cominciò a correre per tutto il parco cercando
disperato il figlioletto mentre Fugaku lo guardava, sospirando. Era
proprio un’idiota.
Dette
uno sguardo a dove aveva lasciato il suo di figlio, nella vasca della
sabbia e si stupì di vederlo insieme ad un altro bambino.
Questo era biondo, con gli occhi azzurri e lo stava aiutando a
costruire un castello di sabbia, ridendo. Era
strano perché suo figlio non era molto propenso a giocare con
gli altri bambini.
Guardando il piccolo biondo gli venne un dubbio.
Agguantò Minato per la tunica da Hokage e tentò
di calmarlo.
"Usuratonkachi!" Gli urlò
nell’orecchio.
"Che vuoi, Uchiha?! Mio figlio è sparito!
Devo cercarlo!" Esclamò Minato, irritato.
"Usuratonkachi! Tuo figlio è là!"
E lo voltò verso la buca della sabbia.
Minato ci guardò, rendendosi conto che era vero.
"Ah..." Ridacchiò. "Non lo avevo
visto"
Fugaku scosse la testa, disperato. Non sarebbe mai
cambiato.
I due padri si avvicinarono ai bambini.
"Nacchan! Mi hai fatto prendere un bello spavento!"
Disse il biondo sedendosi vicino al piccolo e accarezzandogli la
testa. "Non farmi mai più prendere certi colpi!"
Naruto lo guardò perplesso, non capendo che cosa
voleva.
"Quindi è questo il bambino che tutti
vogliono vedere da un anno?"
Il piccolo alzò i suoi grandi occhi azzurri verso
l’alto, incontrando gli occhi neri di un uomo dalla faccia
severa.
"Ha già provato a camminare o parlare?"
Chiese l’uomo a suo padre.
"Fugaku! Ha appena un anno!" Esclamò
questo, scioccato.
L’Uchiha fece un sorriso trionfante,
"Il mio Sasuke" Indicò il bambino moro
ai suoi piedi. "Ieri ha provato a fare i suoi primi passi"
Minato, punto sul vivo, si alzò di scatto.
"Il mio Naruto ci riuscirò prima del tuo! E
parlerà anche prima del tuo!"
I due si guardarono lanciandosi saette dagli occhi.
Mentre i due adulti litigavano, Naruto si era avvicinato
sorridente a Sasuke prendendolo per la manina ed accucciandosi vicino
a lui, addormentandosi.
Sasuke non poté far altro che imitarlo, tenendo
strette le loro mani.
NdLirin: Ve lo avevo detto che avrei fatto presto! XD
Comunque sono piacevolmente sorpresa! O_O Quanti commenti! Non ci
posso credere! Ben 7! E dire che l’altro capitolo lo avevo
scritto in 5 minuti! XD Ero anche decisa a cancellarla, questa fic!
Bhe meno male che non l’ho fatto, no?
Ringrazio:
Babyangeldark: Bhe tu sei la prima che devo
ringraziare dato che mi hai ispirato questa fic! ^^ Ho fatto presto,
no?
Sakura03: No che non mi dispiace se la metti tra
i preferiti! O_O Sono ancora scioccata perché qualcuno l’ha
commentata! Figuriamoci se la mettono tra i preferiti! Spero ti
piaccia questo capitolo! ^_^
MoonCristal: Grazie per i complimenti! ^///^
Anche a me piace tantissimo Minato! E anche Kushina! Speriamo che
Kishimoto Sama faccia uno Special su di loro...
Shooting Star: Ti ho fregato l’idea
ShooChan! XD Scusa!
Rangiku: Minato isterico fa troppo ridere! XD è
troppo bello immaginarselo così! XD
Ron Von Bokky: Certo che non mi dispiace se la metti fra
i preferiti! ^_^ Spero che continuerai a seguirla!
Magicadula: Devi vedere cosa ho in mente per il
primo giorno di accademia di Nacchan! XD Tutto un programma!
Spero che questo capitolo riscuota altrettanto successo!
Alla prossima! XD
P.s. Per chi volesse contattarmi (Gli amici sono sempre
ben accetti): lirin_uchiha@hotmail.it
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Capitolo 3 *** Le Scommesse Hanno le Gambe Corte ***
Capitolo Terzo
Le Scommesse Hanno
le Gambe Corte
"Dai Nacchan! Un ultimo sforzo!" Incitò
Minato al piccolo bimbo che tentava di alzarsi in piedi. "Non
possiamo farci battere dall’Uchiha! Sei figlio dell’Hokage!
Ti ordino di alzarti in piedi, altrimenti niente cena!" Esclamò,
severo.
Naruto lo guardò, ma poco dopo i suoi occhi
s’inumidirono e subito dopo scoppiò in un pianto
rumoroso.
"No! No, dai! Naruto, non piangere!"
Tentò di calmarlo prendendolo in braccio e
cullandolo, ma il bimbo non aveva intenzione di smettere.
"Che succede?"
Kushina, attirata dal pianto, apparì dalla cucina
avvicinandosi ai due.
Minato era nel panico. Se la moglie scopriva quello che
aveva fatto, non era sicuro che sarebbe arrivato a vedere la luce del
giorno.
"Emm.. Non lo so... Avrà fame!" Disse,
nervoso.
La donna lo scrutò con lo sguardo mentre il
biondo tentava di non cedere a quegli occhi indagatori.
Alla fine lei si arrese prendendo dalle braccia
dell’Hokage, il piccolo.
"Su, su. Naru, cosa c’è? Hai fame?"
Chiese la donna, dondolandolo, mentre tornava in cucina.
Minato poté tirare un sospiro di sollievo. Già
lo aveva visto tentarci qualche giorno prima, se scopriva della
scommessa con Fugaku era morto.
Avevano scommesso che, il padre del bambino che avesse
imparato a camminare per ultimo, avrebbe dovuto cambiare i pannolini
ai due bambini per una settimana. E lui non aveva intenzione di
perdere! Era o no l’Hokage di Konoha?!
Solo che aveva una paura folle di venir scoperto dalla
moglie.
Ma poteva stare tranquillo. Come poteva sua moglie
venirlo a sapere? Era matematicamente impossibile!
=^-^= =^-^=
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Kushina fece per prendere una bella mela rossa che
l’attirava, ma venne bloccata da un’altra mano che vi si
avvicinava.
Alzò gli occhi per chiedere scusa e riconobbe un
viso familiare.
"Mikoto!" Esclamò, sorpresa.
La donna alzò lo sguardo e anche lei fu sorpresa
di vederla. Le sorrise.
"Kushina, quanto tempo!" Disse l’altra,
abbracciandola.
Mikoto aveva lunghi capelli neri e occhi dello stesso
colore, dolci e gentile. Poteva sembrare strano, ma era la moglie di
Fugaku Uchiha, famoso per il suo carattere scorbutico e da orso. Ma
infondo formavano una bella coppia.
La mora guardò dietro la schiena di Kushina,
notando una testolina bionda. Si sporse. Legato sulla schiena della
donna c’era un bimbo biondo addormentato.
"No, dai! Tuo marito ti ha finalmente dato il
permesso di farlo uscire!" Esclamò la donna.
L’altra sorrise.
"Già, ho dovuto faticare, ma alla fine ce
l’ho fatta!"
"Allora finalmente possiamo farli conoscere!"
Si girò di spalle facendo ben vedere che sulla
sua schiena era legato un bambino moro perfettamente sveglio.
"Oh, ciao Sasuke Kun!" Disse Kushina
allungando la mano per toccare la guancia del bambino, ma questo si
ritrasse.
"Scusalo, ma a lui non piace essere toccato... è
più simile a suo padre di quanto credessi" Disse l’altra,
sospirando.
"Invece Naruto Chan non so ancora a chi somiglia...
è sempre solo, suo padre è troppo protettivo..."
La donna sembrava un po’ triste.
Mikoto la guardò, capendo il suo dolore. Anche
lei era un po’ preoccupata per il suo piccolo Sasuke. Era
davvero troppo simile a suo padre.
All’improvviso alla mora venne un’idea.
"Senti Kushina, che ne dici se tu e la tua famiglia
non venite a cena da noi, domani sera? Almeno i nostri piccoli
potranno conoscersi meglio no?" Propose, sorridendo.
La Uzumaki ci stette a pensare poco.
"Certo, se per voi non è di troppo disturbo"
"Altrimenti non te lo avrei chiesto!"
Le due donne si sorrisero.
"Comunque, Hokage Sama è così
protettivo come sembra?" Chiese Mikoto, riprendendo a fare la
spesa.
"Molto di più! Mai visto un uomo così
attaccato al proprio figlio!" Esclamò Kushina finendo di
prendere le mele.
"Invece Fugaku non lo capisco. Certe volte non lo
guarda nemmeno, altre si mette pure ad incitarlo quando tenta di
camminare. Non lo capirò mai..." Disse, guardando
un’arancia e giudicandola con lo sguardo.
Kushina la guardò. Le era venuto un sospetto.
"Mikoto... Mica borbottava qualcosa sul battere mio
marito, eccetera?"
La mora la guardò, sorpresa.
"Come fai a saperlo?"
Gli occhi di Kushina si assottigliarono.
"Perché Minato fa lo stesso, ma borbottando
su tuo marito"
Le due donne ebbero la medesima intuizione.
"Quel maledetto!" Esclamarono insieme.
Mentre le due borbottavano di vendette e maledizioni
verso i rispettivi mariti, il piccolo Sasuke si era sporto verso
l’addormentato Naruto. Gli sfiorò la guancia con la
manina.
Il biondino si svegliò, sbadigliando. Quando si
rese conto di avere davanti il morettino, gli sorrise felice ed
allungando anche lui la mano gliela strinse.
Sasuke non gli sorrise, ma nemmeno si ritrasse.
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=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Intanto i due mariti, incuranti di quello che li
aspettava, progettavano ognuno per se, il modo di battere l’altro.
Tutti e due ebbero un brivido lungo la schiena, ma non gli dettero
peso dando la colpa al freddo.
Quanto si sbagliavano.
Avrebbero scoperto molto presto che le scommesse non
vanno fatte sui propri figli. Una lezione che avrebbero imparato a
caro prezzo.
NdLirin: O_O Questa è la mia faccia dopo aver
visto i 12 commenti che ho ricevuto per lo scorso capitolo! Sono
sorpresa al massimo! Ragazze! Vi piace davvero questa fic, eh? XD
Dato che ho ricevuto tanti commenti, ho voluto premiarvi mettendo il
capitolo che avrei dovuto mettere domani! ^_^ Spero vi sia piaciuto!
Ringrazio:
Ryanforever: è troppo bello immaginarselo
così! XD Grazie per il commento!
Sasu Chan: Sasu! Scusa se ti ho fatto aspettare
tanto, ma ecco a te il capitolo che tanto attendevi, spero che ti sia
piaciuto il capitolo! ^_^
Lake: sono proprio idioti! XD Le loro mogli li
uccideranno! XD E poi Naru e Sasu sono sempre dolci! **
Ron Von Bokky: non la cancellerò, ma tu
dovrai continuare a sostenermi! ^_^
Shooting Star: questa volta ho fatto iper presto!
XD Che mi dici di questo capitolo?
MoonCristal: infondo vuole solo il meglio per il
suo bambino... anche se esagera un po’ ^^ Certo che puoi
aggiungermi nei contatti!
CHIHIRO: loro sono la coppia d’oro! In
competizione come i loro figli! XD
Lan: XD Tossicomane! Oddio che ridere! È
vero! È proprio così! XD
Magicadula: Minato voleva solo proteggerlo...
Anche se esagera... Ma Kushina è sempre pronta a calmarlo! XD
Nana89: Ho rimesso pure ‘Usuratonkachi’!
Mi piace troppo e non potevo non metterlo! XD
Ila The Best: Ho fatto il prima possibile! ^_^
Spero ti sia piaciuto questo!
Krikka86: Sono sempre pucciolosi, loro! XD
Bhe io vi lascio al prossimo capitolo che credo arriverà
domani... Spero di non perdere questa ispirazione che mi pervade! XD
Alla prossima! ^_^
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Capitolo 4 *** Cena a Casa Uchiha ***
Capitolo Quarto
Cena a Casa Uchiha
"Nooo!! Non ci voglio andare!"
"Andiamo! Minato! Non fare il bambino!"
Kushina era da mezz’ora davanti alla porta di
camera sua e di suo marito, anche se in quel momento sembrava
un’adolescente nel pieno della ribellione.
"Non ci vengo! In casa del nemico non ci andrò
mai! Ti ho già chiesto scusa per la scommessa e pagato il
massimo della pena! Non puoi costringermi anche a questo! Ho una
dignità!"
Si sentì urlare dall’interno della camera.
Kushina sospirò. Per quella storia della
scommessa, che gli aveva fatto confessare a suon di pannolini sporchi
in faccia la sera prima, Minato aveva ricevuto come pena l’obbligo
di andare a lavoro tutti i giorni – lavorando anche, già
che c’era – per un mese e il divieto di portare Naruto al
parco per altrettanto tempo. Come ciliegina sulla torta, la sera
prima, e probabilmente per molte a venire, era andato in bianco e
costretto a dormire sul divano.
"Non parlare di dignità, ricordati che hai
scommesso su tuo figlio! Tu verrai a cena a casa Uchiha e chiederai
scusa a Mikoto per aver scommesso su suo figlio! E adesso esci da
quella camera!"
Per un po’ non si sentì niente da dentro la
stanza, poi lentamente la porta si aprì. Minato comparì,
vestito di tutto punto, ma con la faccia depressa.
"Sei crudele, KushiChan" Mormorò.
"La crudeltà è donna! E adesso
andiamo!"
Fece passare avanti il marito, ancora depresso.
=^-^= =^-^=
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"Kushina! Ben arrivati!"
Mikoto gli aprì la porta, sorridendo e baciando
sulle guance l’amica, questa teneva in braccio il piccolo
Naruto.
"Scusa il ritardo, ma mio marito ha fatto tardi"
Mentì, guardando male di soppiatto Minato.
L’uomo si fece avanti, quasi come se andasse al
patibolo.
"Mikoto San, mi scuso immensamente per il ritardo"
Disse, mettendosi la maschera dell’Hokage serio.
La padrona di casa gli sorrise.
"Ma le pare, Hokage Sama! Infondo il suo lavoro
sorregge il nostro villaggio"
Minato sentì un brivido lungo la schiena. Sapeva
che la moglie lo stava scrutando con odio e con aspettativa.
Si schiarì la voce.
"Mi- Mikoto San... Ecco... Io le vorrei chiedere
scusa anche per... L’altra faccenda..." Pigolò, ma
la donna sembrò non sentirlo.
"Su su entrate! Mio marito e i miei figli sono in
salotto. La cena sarà servita a breve!"
Li fece entrare, accompagnandoli per i lunghi corridoi.
"Vedi di non combinare guai" Bisbigliò
Kushina al marito.
Il povero Minato si sentiva tanto depresso.
"Sono arrivati i nostri ospiti!" Annunciò
Mikoto entrando nella stanza.
Nel salotto si trovavano Fugaku, seduto sulla poltrona
stranamente nervoso, e i due figli. Sasuke era seduto per terra che
giocava con l’orlo dei pantaloni del fratello maggiore, seduto
indifferente vicino a lui, con la schiena poggiata al muro. [Itachi
ç_ç Chi ha letto il capitolo 384 sa perché
piango]
"Salve!" Salutò radiosa Kushina.
Subito Fugaku ed Itachi, che prese il piccolo Sasuke in
braccio, si alzarono.
"Ben arrivati" Disse il padrone di casa
facendo un piccolo inchino imitato dal figlio.
"Salve..." Borbottò Minato comparendo
dietro alla moglie.
"Hokage Sama" Di nuovo i due d’inchinarono
anche se Fugaku sembrava decisamente irritato.
Dentro di se, il biondo esultò.
"Io vi lascio qui un attimo, vado a preparare le
ultime cose!" Annunciò Mikoto.
"Ti do una mano!" Si propose subito Kushina
dando in braccio Naruto al marito e bisbigliandogli minacciosa "Ti
tengo d’occhio..."
L’Hokage deglutì, sentendosi una spada di
Damocle incombere su di lui.
Gli uomini furono lasciati soli.
Il silenzio calò su di loro. Un silenzio nervoso.
Itachi, povero bambino di soli 9 anni, era nel mezzo di una contesa
apocalittica. La sentiva a pelle e la cosa lo scocciava decisamente.
"Io credo che andrò in camera mia..."
E così abbandonò il suo fratellino Sasuke
al proprio destino.
I due uomini continuavano a scrutarsi, minacciosi.
"Namikaze..."
"Uchiha..."
Intanto i due poveri bambini si agitavano in avanti e
tentavano di raggiungere l’altro.
"Tua moglie sa?" Chiese Minato.
Fugaku annuì.
All’unisono sospirarono, disperati.
"Kushina è infuriata come non mai"
Borbottò il biondo.
"Siamo sulla stessa barca, allora" Disse
l’Uchiha.
"Comunque smettiamola con questa storia. I nostri
figli devono essere liberi d’imparare a camminare quando
vogliono" Dichiarò, diplomatico Minato.
"Hai ragione! Sei veramente stato uno stupido a
cominciare tutto questo!" Dichiarò Fugaku.
"... Come scusa? Io avrei iniziato?! Se la memoria
non m’inganna sei tu che l’hai fatto!" Esclamò
l’altro, indignato.
"Io?! Eh no! Me lo ricordo bene! Sei tu che hai
voluto fare la scommessa!"
"Ma tu hai tirato fuori la storia che tuo figlio è
più bravo del mio!"
"Mai detta una cosa del genere!"
"Guarda che me li ricordo bene i tuoi occhietti
demoniaci che brillavano di derisione!"
"Usuratonkashi, sto cominciando ad arrabbiarmi!"
"E arrabbiati! Non vedo l’ora di vedere se
avrai il coraggio di colpire il tuo Hokage!"
"Allora facciamo in un altro modo!"
"E quale?! Sentiamo!"
=^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
"Avanti Naruto dillo! P-a-p-à!"
Il bambino lo guardò, perplesso.
"Ah! Sta a guardare! Sasuke! Dì papà!"
L’altro bimbo borbottò qualcosa, ma non era
certo la un parola.
Il biondo rise.
"Non sei messo molto meglio! Andiamo Naruto! Parla!
Una parola qualsiasi!" Incitò il piccolo.
"Dai, Sasuke! Non possiamo farci battere! Siamo
Uchiha o no?!" Esclamò il moro tentando di far parlare il
morettino.
"Naruto, dai! Fallo per Konoha!"
"Cosa c’entra Konoha?!"
"Non immischiarti Uchiha!"
All’improvviso tutti e due si fermarono. I due
bimbi stavano mugolando qualcosa.
Tutti e due si sporsero in avanti.
"Dai! Naruto!"
"Avanti, Sasuke!"
I due bimbi si guardarono. Il biondino sorrise. L’altro
lo guardò.
"Sas’ke" "Nar’to"
Dissero insieme chiamando l’altro.
I due padri ci rimasero di stucco.
Ancora scioccati, si guardarono.
"Ha cominciato prima il mio!" Dissero insieme.
La rissa stava per cominciare, ma un brivido lungo la
schiena li fermò.
Si voltarono lentamente.
Kushina e Mikoto stavano in piedi, dietro di loro. E non
sembravano per niente contente.
"Tu..." Mormorarono con voce gruttuale le due.
I due uomini deglutirono rumorosamente.
"U- Uchiha..." Mormorò Minato.
"Sì?"
"Tieniti forte!"
Lo prese per un braccio e attivò la sua tecnica
speciale, la dislocazione istantanea.
I due scomparirono.
"Non ci scapperete!"
Le due furie omicide uscirono dalla casa cercando i due
mariti per tutto il villaggio.
Mentre loro cercavano il povero Itachi, incuriosito o
infastidito dallo schiamazzo che aveva sentito, era entrato in
salotto trovandoci solo i due bambini che giocavano con le
costruzioni.
In tutta la casa, il silenzio.
"Dove sono andati tutti?..."
NdLirin: Bhe... Che dire? Questo capitolo mi piace un
sacco XD Oddio, mi sono divertita tantissimo a scriverlo! Spero che
piaccia anche a voi! ^_^ 14 commenti O_O ancora non ci credo!
Ringrazio:
Ryanforever: grazie per il commento! Spero ti sia
piaciuto il capitolo! ^_^
Himawari: Con questo capitolo lo sclero è
ai massimi storici XD
Shannara_810: L’ira delle donne è
davvero terribile certe volte! XD Hanno fatto pure scappare i due
ninja più forti di Konoha!
Lan: Vero! Quel dou è troppo carino!... E
poi Sasuke principe... *_*
Shooting Star: ho letto tutti gli aggiornamenti
delle tue fic! *_* Troppo belli! Continua anche tu!
Magicadula: credo che ci penseranno due volte a
rifarlo XD
Keira_chan: Cosa m’ispira? Bhe... Mi guardo
attorno =_= la mia famiglia è una fonte d’ispirazione
molto forte! XD Ci sono pure gli inseguimenti con i coltelli!
Sakura03: XD la sfida credo che l’abbiano
abbandonata! Poverini... un po’ mi dispiace ^^
Ron Von Bokky: Cerco di fare il più
velocemente possibile! ^_^ Credo di andare abbastanza veloce, no?
CHIHIRO: Potere femminile!! Sono d’accordo!!
XD
Sakura Niichan: si si le ho viste le altre due
recensioni! Grazie!! Comunque come ti è sembrato Itachi?...
Itachi a 9 anni *.* Che puccio!
Bebyangeldark: una punizione più che
esemplare no? v.v Vedrai quando li acchiappano! XD Poveretti!
Krikka86: Vendetta, tremenda vendetta! XD
Nana89: I due signori devo imparare che
scommettere non è bello v.v soprattutto sui propri figli!
Bene! Grazie infinite a tutti quanti! Bhe adesso un
piccolo sondaggio!
Tra poco ho intenzione di cominciare a seguire un po’
la trama del manga e le cose diventeranno un po’ più
seriose, secondo la mia idea. Per voi andrebbe bene fare un po’
più profonda questa storia o devo mantenermi su questa linea
spensierata?
Ve lo chiedo perché la versione più
profonda mi ispira decisamente, ma non voglio allontanare voi lettori
che vi siete affezionati a questa fic così com’è...
Decidete voi! ^_^
Alla prossima! Ciaoz!
P.s. Mettete in conto che nella versione più
profonda lo shonen ai SasuNaru sarà decisamente pesante! XD
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Capitolo 5 *** Festa di Compleanno [Prima Parte] ***
Capitolo Quinto
Festa di Compleanno
[Prima Parte]
"Caro! Sono arrivati i miei genitori!"
Ecco. Il giorno tanto temuto.
Il giorno dell’arrivo dei suoi suoceri dal lontano
Uzu [Vortice] per l’imminente secondo compleanno del suo
piccolo Naruto.
Rispolverò il suo carismatico sorriso ed andò
ad accogliere i suoi simpaticissimi suoceri alla porta.
I coniugi Uzumaki erano di quanto più morbosi
genitori che si potessero immaginare.
Soprattutto lui.
Suo suocero.
Lo affrontò con sguardo fiero.
"Benvenuti in casa mia" disse, con finta
cortesia all’uomo.
"Tze e questa topaia la chiameresti ‘casa’?
Sapevo che eri un buono a nulla!" Disse l’anziano, acido.
Si
cominciava già male. Molto male.
"Caro..."
Mormorò la suocera.
"Papà..."
Lo rimproverò la figlia.
L’uomo
le ignorò e scaraventò in braccio al povero Minato tre
grosse valige facendolo cadere rovinosamente a terra.
"Se
non riesci nemmeno a reggere tre borsine come quelle, come pretendi
di meritarti la mia bella Kushina! Ti conviene ringraziare ogni
giorno il cielo per averla accanto, stupido Konohaniano che non sei
altro!"
In
un impeto di rabbia, Minato si levò di dosso tutte le valige,
tornando a fronteggiarlo faccia a faccia.
"Sta
zitto, vecchio babbione! Sei solo arrabbiato perché ti ho
portato via la figlia!"
I
due cominciarono a punzecchiarsi come bambini mentre le due donne non
facevano nulla per fermarli.
Sarebbe
stata una cosa lunga.
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"Ogni
anno la stessa storia, viene qua e mi critica in ogni cosa! Quanto lo
odio! Maledette vecchiaccio rugoso!"
Minato
camminava per le strade di Konoha con Naruto in braccio, fumando come
una pentola a pressione.
"E
poi è così morbosamente attaccato alla figlia! Insomma!
È ora che se ne stacchi! Io non mi comporterei mai così!"
"Tu
sei solo quello che ha tenuto suo figlio in casa per un anno"
Disse una voce.
"Era
per il suo bene!..." Rispose senza pensarci, ma subito dopo si
voltò.
Si
trovò davanti una donna dai profondi occhi ambrati e con un
grande cane accanto. A cavallo del cane, un bambino di due anni,
guardava il biondo. Aveva capelli castani e occhi ambrati, come la
donna. Sulle guance paffute, due segni rossi.
"Inuzuka
San..." Mormorò.
La
donna sorrise, avvicinandosi.
"Ho
sentito che sono arrivati i tuoi suoceri da Uzu"
L’Hokage
fece una smorfia.
"Già,
come ogni anno..." Borbottò.
La
donna rise.
"Felice
come sempre, vero?"
Poi
dette un’occhiata al bambino che l’uomo teneva in
braccio. I suoi occhi si assottigliarono.
"Quello
è il piccolo?" La sua voce non suonava per niente dolce.
L’uomo
fece finta di niente e annuì, sorridente.
"Questo
è il mio piccolo tesoro"
La
donna non disse niente, si limitò a tenere lo sguardo fisso
sul bimbo biondo che tentava di arrivare a toccare il grande cane.
"Con
permesso, Hokage Sama, io andrei. Andiamo Kiba"
Il
bimbo annuì mentre il cane cominciava a seguire la padrona.
Quando
si fu allontanata, Minato poté togliersi quella faccia
allegra, prendendo quella triste.
Accarezzò
la testa bionda del piccolo.
"Nacchan,
perdonami..."
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Suonò
il campanello. Ci aveva pensato un ora ma alla fine, per il bene di
suo figlio chiaramente, si era deciso.
Venne
ad aprirgli alla porta un alquanto scocciato Fugaku.
"Cosa
vuoi, Minato?" Chiese.
Si
maledì per aver preso quella decisione.
"Ecco...
Domani è il compleanno di Naruto e mi chiedevo se...
Insomma... Tu e la tua famiglia... Volevate venire..."
L’Uchiha
spostò lo sguardo sul bambino biondo. Il bimbo gli sorrise.
"Sas’ke!"
Disse allegro.
Lo
riportò su Minato.
"Tutti
hanno cortesemente declinato l’invito, vero?"
L’Hokage
abbassò lo sguardo.
"Sas’ke!"
"Sanno
essere molto gentili quando non vogliono dirti la verità"
Il
silenzio calò su di loro per un attimo.
"Sas’ke!"
Il
piccolo continuava a chiamare il nome del figlio dell’Uchiha
"Io
e Itachi abbiamo una missione, ma credo che Mikoto e Sasuke saranno
felici di venire" Disse Fugaku senza guardarlo negli occhi,
improvvisamente interessato al paesaggio alla sua destra "Naruto
è un bravo bambino e diventerà sicuramente un grande
ninja"
Minato
lo osservò e sorrise.
"Sei
un amico, Uchiha"
"Sas’ke!"
Fugaku
sbuffò.
"Levati
dai piedi prima che cambi idea, Usuratonkachi"
L’Hokage
rise, avviandosi verso l’uscita. Mentre faceva questo il bimbo
biondo cominciò ad agitarsi e a gridare il nome dell’amico.
Cominciò
a piangere, rumoroso.
"Sas’ke!
Sas’ke!" Gridava.
Minato
cercò di calmarlo, senza successo.
"Alle
quattro a casa mia!" Disse, mentre il piccolo continuava ad
agitarsi.
Fugaku
annuì, chiudendosi la porta alle spalle.
Dietro
di lui, Sasuke camminava barcollando i suoi primi passi,
"Na’uto"
Mormorò cercando di raggiungere la porta.
Il
padre scosse la testa.
"Credo
che per continuare il clan ci dovremo affidare solo ad Itachi..."
Non
si era accorto che il suddetto ragazzo era davanti a lui e lo stava
guardando con occhi perplessi e spalancati.
NdLirin:
Primi accenni tristi! Scusate, non ho saputo resistere! Come avete
potuto notare, ho fatto un salto temporale di un anno. Scusate, ma
devo avvicinarmi piano piano all’inizio della storia vera...
Non ve ne pentirete, ragazzi! ^^ Comunque nel prossimo capitolo si
ritornerà alla spensieratezza, tranquilli! ^_^
Ringrazio:
Magicadula:
Itachi ç_ç... Il mio piccolo Itachi... Non me lo
nominare...
Shooting
Star:
Bhe ShooChan il tuo voto per la versione profonda era scontato XD
Babyangeldark:
sicuramente la loro punizione è stata esemplare XD
Sasu
Chan:
ç_ç Su su Sasu Chan... Riprenditi...!
Himawari:
Adesso sono arrivato pure i suoceri! XD
Krikka86:
Potere alle donne! Comunque quei due sono da manicomio!XD
Lan:
certo che l’ho già letto! ç_ç Itachi...
Mio piccolo Itachi...
Sakura03:
Cosa succede... bhe... non so se posso dirlo... ma ti posso dare un
sito dove puoi scaricare il capitolo in italiano...
www.akatsukifan.org ^_^ Il
migliore!
CHIHIRO:
5/6 anni? Facendo i miei conti avevo contato che quando Sasuke è
nato, Itachi aveva 8 anni... Ma sinceramente non lo so...
Shannara_810:
io sono avanti con il manga, esattamente con l’uscita
giapponese ^_^ Il capitolo è il 384 e Itachi... Non posso
dirlo! ^^
Nana89:
Povero Itachi... Che serata del cavolo sarà stata quella XD
Sakura
niichan:
Non credo che con lo shonen ai ci andrò pesante, ma se
succederà, avvertimi che mi calmo! ^^
Ximeng:
Il loro rapporto? Eheh Chi lo sa... Solo Sasu Chan lo sa! XD
Tensai86:
Eheh non sono così brava ^^ Comunque cercherò di fare
del mio meglio, Hachi!^_^
Ila
The Best:
Il loro carattere è quello delle donne che portano i
pantaloni! XD Potere alle donne!
Keira_Chan:
Sentirò la tua presenza anche se non commenterai! v.v Yaoi fan
the best! XD
Mistress
Lay:
Per Itachi... Preoccupati ç_ç Comunque, alla tua
domanda sulla volpe credo che il capitolo abbia più o meno
risposto alla tua domanda... ^_^ Ho voluto lasciare questa cosa così
com’è
MoonCristal:
La venuta dei suoceri per Minato è una punizione più
che giusta! XD
Lulu:
Grazie! Spero che continuerai a seguirmi! ^_^
Skyblue:
La mia sorellina tanto speciale! ^_^ Grazie per amare tutte le mie
fic! Ho voluto mette un piccolo Kiba per farti piacere! XD Non
impazzire troppo!
Finito!
Dio quanti siete! ç_ç Non finivate più!
Comunque, dato che nessuno ha votato per la versione allegra, farò
quella profonda! ^_^ Non ve ne pentirete! Ho molte idee e altrettante
ancora in lavorazione! Aspettate fiduciose!
Ciaoz!
^_^
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Capitolo 6 *** Extra - Felice Capodanno! ***
Capitolo Extra
Felice Capodanno!
"Minato! La vuoi smettere di bere?!" Esclamò
Kushina togliendogli l’ennesimo bicchiere di sakè.
L’uomo, un po’ alticcio, tentò di
riprenderlo lamentandosi.
"Noo! Mio bicchiere!"
"Ci stai facendo fare una figuraccia davanti tutta
Konoha!"
In effetti erano nel bel mezzo della tradizionale festa
di Capodanno che ogni anno si teneva nel villaggio.
"E poi che esempio dai a tuo figlio?!"
Disse, indicando il piccolo che, in realtà, era
tutto concentrato a ciucciare un mega lecca-lecca.
L’uomo intanto non smetteva di lamentarsi
continuando a reclamare il suo bicchiere.
"Hokage Sama! Non ci si comporta così! Un
po’ di dignità!"
Si voltò, incontrando gli occhi derisori di
un’Uchiha perfettamente sobrio. Intorno a lui c’era la
moglie con in braccio il piccolo Sasuke. Probabilmente Itachi era con
gli altri bambini del villaggio.
Minato sbuffò.
"Eccolo che ricompare! L’uomo che l’ultima
volta che siamo andati a bere è svenuto dopo due bicchierini!
Questa sì che è grandezza, Uchiha Sama!"
E scoppiò in una risata da pazzo.
Kushina tentò subito di scusarsi per evitare
l’inevitabile.
Purtroppo non fece in tempo. Fugaku era già
seduto vicino al marito al banco degli alcolici.
"Una bottiglia di sakè!" Esclamò
il moro battendo il pugno sul bancone.
Le due donne sospirarono, prendendo in braccio i figli e
lasciando i mariti al loro destino.
Girarono per le bancarelle illuminate a festa,
chiacchierando allegramente. Comprarono un lecca-lecca anche per
Sasuke che però non gradì molto, infatti non si degnava
di metterlo in bocca nemmeno a pagarlo.
Vedendo che Naruto, invece, lo guardava con desiderio
[il lecca-lecca, non pensate male! XD] glielo passò, anche se
fece finta di essere scocciato. Il biondino prese subito il regalo
dando, come ringraziamento, un bacio sulla guancia al piccolo
lasciandogliela un po’ appiccicosa. Il moro arrossì un
poco, non guardandolo in faccia.
Tutto questo non venne notato dalle due donne che
continuavano a parlare come vecchie amiche.
"E dimmi, Kushina..." Disse all’improvviso
Mikoto, diventando un po’ triste. "Avete intenzione di
mandare Naruto all’Accademia?"
La Uzumaki comprese il significato nascosto di quella
domanda.
"Non lo sappiamo ancora... Il Consiglio continua ad
opporsi, dicendo che è pericoloso... Se le cose non cambiano
io e Minato abbiamo deciso di farlo andare a vivere ad Uzu dai miei
genitori..."
Mikoto sgranò gli occhi.
"Uzu?! Ma è lontanissimo!" Esclamò.
Kushina aveva uno sguardo incredibilmente triste.
"Lo so... Ma, infondo sarebbe la cosa migliore...
Lo sai che voci circolano nonostante la regola che è stata
inserita un anno fa da mio marito..."
Le due stettero in silenzio per un po’, pensando a
quanto possano essere crudeli le persona anche su un bambino piccolo.
Improvvisamente il cielo si colorò di molti
colori.
"è quasi mezzanotte!" Esclamò
Kushina alzando gli occhi al cielo colorato.
Tutto il villaggio cominciò a contare i secondi
che mancavano.
I due bimbi intanto guardavano i fuochi d’artificio
per la prima volta. Naruto aveva un po’ paura, ma la mano
stretta con quella di Sasuke lo faceva stare tranquillo.
Tutti esultarono allo scoccare dell’anno nuovo.
Kushina desiderò, dentro di se, che la gente
cambiasse opinione sul figlio. Ma sapeva che era un sogno
irrealizzabile.
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=^-^= =^-^=
Intanto i due alcolizzati erano crollati da un bel po’
sul bancone del bar.
La primo giorno dell’anno, per loro, fu
all’insegna del mal di testa e del vomito.
Un’altra lezione dolorosamente imparata. Mai fare
gare di bevute, cari papà!
NdLirin: Questo è un piccolo regalo per augurarvi
Buon Anno! ^_^ Scusate se è corto, ma non ho molto tempo,
infatti non posso nemmeno fare i ringraziamenti! Li farò con
il prossimo capitolo! Non abbiatene a male! ^_^
Ci vediamo il prossimo anno! Ciaoz! ^_^ E non bevete
troppo stasera sennò finirete come Minato e Fugaku! XD
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Capitolo 7 *** Festa di Compleanno [Seconda Parte] ***
Capitolo Sesto
Festa di Compleanno
[Seconda Parte]
"Allora Sacchan, che regalo prenderesti per Naruto
Kun?"
Gli occhi del bimbo vagarono per il negozio. Non
sembrava che niente attirasse la sua attenzione, finché non
vide qualcosa che lo fece sussultare.
"Na’uto!"
Indicò un gioco preciso. Mikoto si voltò
verso quello che stava indicando e lo guardò, perplessa.
"Sasuke.. Sei proprio sicuro?"
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"Mikoto! Ben arrivati!"
Li salutò Kushina, aprendo la porta.
"Scusa il ritardo" Sorrise mentre entrava
nella casa.
"Tranquilla, Minato e Naruto devono ancora
arrivare, sai il compleanno ufficiale con tutto il consiglio e i vari
invitati illustri"
Mikoto rise.
"Capisco, povero Hokage Sama"
"Non sai quanto si lamentava stamattina. Mi ci è
voluto più del solito per farlo uscire di casa!"
In quel momento si aprì la porta.
"Mai più! In assoluto! Mai più! Il
prossimo anno ci vai tu, Kushina! Ti cedo la nomina di Hokage per
questo giorno! Mai più!"
Un Minato tra l’arrabbiato e lo stressato entrò
in casa. Da solo.
Subito la moglie si avvicinò a lui.
"Smettila di dire cavolate! Dov’è
Naruto?!"
Minato sbatté qualche volta le palpebre e poi
sbianco.
"Oh... Oh mio dio! Mi sono dimenticato che devo
fare una cosa..." Strisciò verso la porta "To...
Torno tra poco!"
E scomparì.
Kushina sospirò. Quell’uomo era
irrecuperabile.
Si voltò verso Mikoto, imbarazzata, ma non fece
in tempo a fare un passo che la porta si aprì di nuovo.
"Kazekage Sama non so davvero come ringraziarla..."
Disse Minato entrando, questa volta con in braccio Naruto.
L’uomo dallo sguardo severo e dai capelli rossi
entrò nella casa. Insieme a lui c’erano un bambino
vestito di nero e con degli strani segni sulla faccia, era tenuto per
mano da una bambina di poco più grande bionda, essa teneva in
braccio un bambino dai capelli rossi.
"Di niente, Hokage Sama"
Kushina si avvicinò subito al marito, infuriata,
ma con un sorriso falso agli ospiti.
"Salve" Si inchinò ai nuovi venuti
"Sono la moglie di Namikaze Minato, Uzumaki Kushina"
L’uomo si inchinò un poco.
"Sono il Kazekage di Suna, questi sono i miei
figli" Indicò il piccolo vestito strano "Kankuro"
Passò alla bambina e al più piccolo "Temari e
Gaara"
La donna si chinò su di loro, sorridendo dolce.
"Ciao piccoli. Da quella parte ci sono un sacco di
dolci. Servitevi pure!"
I due bimbi sbarrarono gli occhi. Evidentemente non
erano molto abituati.
Prima che i piccoli potessero allontanarsi il piccolo
Naruto cominciò ad agitarsi.
"Gaaa! Gaaa!"
Si allungava verso la piccola Temari, anche se cercava
di arrivare al bimbo che aveva in braccio.
Kushina capì subito cosa voleva il suo bimbo.
"Penso che il mio Naruto Chan vorrebbe giocare con
il tuo fratellino"
La bambina guardò il padre che annuì,
rigido. Dette il piccolo Gaara, ancora perplesso, in braccio alla
donna, poi si allontanò insieme al fratello verso i dolci.
La donna si alzò.
"è un bambino bellissimo, Kazekage Sama.
Sono sicura che i nostri figli faranno subito amicizia"
L’uomo annuì, anche se sembrava non aver
fatto molto caso alle parole della donna.
"Gaaa! Gaaa!"
Naruto continuava a sbracciarsi verso il rossino che lo
guardava, incuriosito.
"Hokage Sama, ci sarebbe una cosa di cui vorrei
parlarle" Disse, quasi brusco il Kazekage.
Minato lo guardò, perplesso, ma annuì.
La moglie gli si avvicinò.
"Dammi Naruto, penserò io ai bambini mentre
voi parlate d’affari"
Prese il figlio in braccio, allontanandosi dai due. Non
capiva perché ma aveva un strana sensazione.
Si avvicinò a Mikoto.
"Ho trovato un nuovo amichetto!" Disse,
ridendo.
"Che carino!" Esclamò la donna. "Ha
dei bellissimi capelli rossi!"
"è il figlio del Kazekage di Suna"
Spiegò Kushina avvicinandosi al salotto.
Poggiò i due bambini sul tappeto mentre Mikoto
faceva lo stesso con Sasuke.
"Oh l’altro giorno mi hai detto che volevi la
ricetta per quella torta! Se vuoi te la do adesso" Suggerì
Mikoto.
Kushina annuì. Poi accarezzò la testa
bionda di Naruto.
"Fai il bravo, capito Nacchan?"
Il piccolo annuì mentre le due donne si
allontanavano ridendo.
Si voltò verso Gaara, sorridendogli ed
avvicinandosi gattonando verso di lui.
"Gaaa!"
Vicino a loro, Sasuke faceva una faccia arrabbiata. Non
gli piaceva quel bambino nuovo.
Velocemente si avvicinò ai due, sempre gattonando
e dette una spinta a Gaara.
"Via!" Esclamò, arrabbiato.
Il rosso lo guardò, senza nessuna emozione
apparente.
"Sas’ke! Cattibo!" Disse Naruto,
guardando male il moretto.
Si avvicinò al rossino.
"Gaa?"
Il piccolo si alzò. Guardò il bambino
biondo che aveva davanti a se. Lo abbracciò stretto e con
possessione, guardando fisso Sasuke. Questo lo guardò con
odio.
Prese per un braccio Naruto e lo tirò verso di
se, allontanandolo un poco dall’abbraccio di Gaara.
"Mio Na’uto!"
Gaara non si arrese e tirò il biondino verso di
se senza dire niente.
Sasuke tirò di nuovo, Gaara fece lo stesso.
Così per molte volte, finché gli occhi di
Naruto non si riempirono di lacrime e scoppiò a piangere.
"Cattibi!"
I due lo lasciarono andare mentre lo guardavano, tristi.
Per farlo smettere, insieme, gli dettero un piccolo bacio sulle
guance, Sasuke a destra, Gaara a sinistra.
Il biondino smise subito di piangere e sorrise, facendo
arrossire tutti e due.
Non fecero in tempo a fare altro perché le due
donne tornarono.
"Grazie Mikoto" Disse Kushina, sorridendo.
"Di niente"
Si inginocchiarono vicino a loro.
"Avete fatto i bravi?" Chiese la Uzumaki.
Naruto gattonò vicino a lei.
"Maa"
Kushina ridacchiò.
"Per adesso l’unico che chiami per bene è
Sasuke Kun, ne?"
"Sas’ke!" Ripeté il bimbo.
"Oh, mi stavo dimenticando! Il regalo per Naruto
Kun!"
Corse a prendere una busta colorata.
"Lo ha scelto Sasuke, è come se te lo desse
lui, Naruto Kun" Disse la donna porgendogli il regalo.
Kushina aiutò il bambino ad aprire il pacchetto.
Ne uscì fuori un buffo cappello da notte a forma di un non so
quale animale con i denti, probabilmente un castoro, ma non c’era
da metterci la mano sul fuoco.
Comunque Naruto ne fu entusiasta. Se lo mise subito, ma
questo gli ricadeva sugli occhi.
"Gli sta un po’ largo, ma non credo che per
lui sia un problema!" Disse ridendo Kushina. "Avanti
Nacchan, vai a salutare Sasuke Kun per il regalo"
Il piccolo si avvicinò al piccolo Uchiha. Lo
abbracciò stretto mentre questo diventava rosso scarlatto.
"Sas’ke! Bene te!"
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^=
"Akatsuki?"
Il Kazekage annuì, serio.
"è da un po’ di tempo che ne sento
parlare... Sembra che stiano cercando i biiju... E i loro rispettivi
jinchuuriki"
Minato sussultò.
"Co.. Come mai lo dice proprio a me?"
"Perché mio figlio è come il suo"
L’Hokage abbassò lo sguardo, comprendendo.
"Anche
voi l’avevate notato allora, i loro chakra simili..."
L’uomo
annuì.
"Se
l’Akatsuki riuscisse a mettere le mani su quei bambini
avrebbero la Kyuubi e lo Shukaku... Questo non deve accadere..."
Minato
annuì, anche se pensava solamente alla vita di suo figlio e si
sentiva terribilmente in colpa.
Era
tutta colpa sua.
NdLirin:
un giorno di ritardo, scusate ^^ Ma sapete... Non ho dato ascolto al
mio stesso consiglio dell’altro capitolo! XD Comunque...
Ragazzi °_° Mi spiegate come faccio a fare 41 ringraziamenti
per gli ultimi due capitoli?! O_O Ci metto una vita! Non dico che non
dovete commentare, ci mancherebbe altro! I commenti sono il pane con
cui vivo! [Scusate, ma ho una fame ç_ç] Però non
posso mettermi a ringraziarvi uno per uno! ç_ç Credo
che dovrò fare un ringraziamento collettivo!
Grazie
a tutti per il vostro sostegno! Mi inchino fino a baciarvi i piedi!
ç_ç Scusate, ma non posso proprio ingraziarvi uno per
uno! ç_ç Dal prossimo capitolo torneremo alla
normalità! Tranquilli! ^_^
Alla
prossima! Sperando sempre che il capitolo vi sia piaciuto! ^_^
Prossimo capitolo --> Terza ed ultima parte della festa! XD
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Capitolo 8 *** Festa di Compleanno [Terza Parte] ***
Capitolo
Settimo
Festa
di Compleanno [Terza Parte]
"Bavo!
Sas'ke!"
Il moro ghignò,
pavoneggiandosi mentre faceva con nascosto impegno, dei passi
incerti.
Naruto lo guardava,
stupito e battendo le mani. Lui ci aveva provato varie volte, ma era
sempre ricaduto.
Gaara lo scrutava
con i suoi occhi verdi. Lui non ci era mai riuscito, ma adesso
avrebbe voluto alzarsi per farsi ammirare dal piccolo bambino biondo.
Ci provò per
un po', ma ancora le gambe non lo reggevano. Allora usò
l'unica risorsa che gli rimaneva.
Lentamente la sabbia
fine si avvolse al suo corpo e lo alzarono. Adesso invece che
camminare, volava a mezzaria.
Naruto si voltò
verso di lui e spalancò la bocca.
"Gaaa!"
Gattonando si
avvicinò a lui e cercò di toccare la sabbia fine che
però gli sfuggiva dalle mani.
Sasuke guardò
il rosso con odio. Si avvicinò il più velocemente
possibile, rischiando più volte di cadere, ma non si arrese.
Un Uchiha non lo fa mai.
Arrivò faccia
a faccia con il suo avversario. Naruto era in mezzo a loro due e
aveva un brutto presentimento.
"Nacchan mio,
tu via!" Disse Sasuke cercando di intimidire l'avversario.
Questo però
non sembrava per nulla impressionato, sicuro della sua forza.
"No" Disse
semplicemente.
Il piccolo Uchiha si
irritò ancora di più.
"Via!"
Esclamò ancora.
Il piccolo di Suna
non si mosse di un centimetro.
"No" Disse
di nuovo, sicuro di se.
In quel momento
Sasuke ebbe un'idea per allontanare per sempre il suo rivale. Si
lasciò cadere vicino al biondo che continuava a non capire
cosa stesse accadendo.
Velocemente il
moretto avvicinò i loro visi e dette un bacio quasi di
sfuggita sulle labbra di Naruto che non fece nemmeno in tempo capire
cosa volesse l'amico.
Quando Sasuke si
allontanò aveva di nuovo quel ghigno strafottente che rivolse
tutto a Gaara.
"Io e Nacchan
insieme, tu via!"
A quelle parole il
rossino perse la concentrazione sulla sabbia e cadde a terra.
Sentendo un tonfo, Mikoto e Kushina accorsero da loro. La mora si
avvicinò al bambino caduto.
"Gaara Kun,
tutto bene?"
Il bambino non fece
una piega e non si mise a piangere come ogni altro bambino avrebbe
fatto.
In quel momento
comparve vicino a loro Temari.
"Dobbiamo
andare, nostro padre vuole ripartire subito" Disse, fredda alle
due donne.
Le due annuirono.
"Nacchan saluta
Gaara Kun" Disse Kushina al figlio.
Lui si avvicinò
al bimbo, non curandosi di Sasuke che cercava di trattenerlo.
"Gaaa"
E gli dette un
piccolo bacio sulla guancia.
Subito dopo la
sorella di questo lo prese in braccio.
"Arrivederci,
spero di rivederci presto" Disse inchinandosi verso le due
donne.
Si allontanò
velocemente senza dare loro il tempo di dire niente.
Le due si
guardarono, incredule della freddezza di quella bambina.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
"Kazekage Sama,
è stato un onore conoscerla" Disse Minato inchinandosi
leggermente all'uomo.
Anche questo fece lo
stesso gesto.
"Anche per me,
Hokage Sama. Spero che tenga conto di quello che le ho riferito"
"Lo farò
sicuramente" Disse il biondo, serio.
L'altro lo salutò
cortesemente per poi uscire dalla casa insieme ai suoi figli.
Minato sospirò.
Non era il caso di allarmarsi molto. A quanto pare questo gruppo di
nome Akatsuki erano solo voci provenienti dai più remoti
paesi. Per adesso, non era il caso di allarmare la moglie o il
Consiglio.
Prima ancora che si
allontanasse per raggiungere gli altri, il campanello di casa suonò.
Incuriosito, aprì.
Si ritrovò
davanti Fugaku.
"Ho visto
uscire il Kazekage di Suna, qualche problema?" Chiese subito il
moro.
Minato lo guardò
stupito. Si era già accorto del suo turbamento?
Cercò di
allontanare quella domanda con una risposta sarcastica.
"Oh sì
sto benissimo, grazie per avermelo chiesto e ciao anche a te, mio
preziosissimo amico"
L'Uchiha lo guardò
male. Sapeva che aveva sviato il discorso, ma non indagò
oltre.
"Namikaze, un
giorno di questi ti ammazzo veramente"
L'Hokage fece
entrare l'uomo in casa.
"Tua moglie e
tuo figlio sono in salotto..."
Lo accompagnò
fino alla stanza che era stata agghindata con palloncini e nastri
colorati per l'occasione. Forse le cose da mangiare erano un po'
troppe per le poche persone che c'erano.
Le due mogli stavano
conversando con i suoceri dello Yondaime, mentre i due bambini
stavano giocando al dottore [XD non ho saputo resistere!].
Quando Mikoto si
accorse del marito si avvicinò a lui.
"Fugaku! Che ci
fai qui? Non avevi una missione?" Chiese, allarmata.
"è stata
annullata" disse semplicemente, non dando altri particolari.
Il suo sguardo passò
sulla stanza vuota.
"nemmeno tu sei
riuscita a convincere le madri a venire?" Chiese, come se Minato
non ci fosse.
Mikoto arrossì
e poi abbassò lo sguardo.
"Mi dispiace,
Yondaime Hokage. Non volevo immischiarmi, ma... Volevo che Naruto Kun
avesse una bella festa di compleanno..."
Il biondo sorrise.
"Mikoto San...
Le belle feste si hanno solo se gli invitati sono sinceri... E
Nacchan è felice anche avendo solo Sasuke Kun accanto. Non si
preoccupi... E grazie"
La donna ricambiò
il sorriso, anche se si vedeva che soffriva anche se il figlio non
era il suo.
"Allora! Che
festa è questa?! È una barba!" Esclamò per
attirare l'attenzione di tutti.
Poi si voltò
verso i due bambini.
"E voi due
smettetela di comportarvi come marito e moglie!" Incrociò
le braccia, facendosi fintamente serio. "Sasuke Kun non mi ha
chiesto ancora il permesso di frequentare il mio Nacchan"
Per questo si beccò
un pugno in testa da Fugaku.
"E non accadrà
mai! Passeranno secoli prima che io mi imparenti con te!"
Si avvicinò a
loro il padre di Kushina.
"Figliolo, lo
dicevo anch'io qualche anno fa quando mi chiese di frequentare mia
figlia... Avrei preferito mille volte che rimanesse da sola che
vederla sposata con questo qui!"
"La capisco,
Uzumaki San... Non sa quanto..." Disse Fugaku annuendo con la
testa.
Minato tremava di
rabbia.
"E poi non ha
la stoffa per fare l'Hokage! Come avete potuto eleggerlo?"
Chiese l'anziano all'Uchiha.
"Non me lo
chieda, rimarrà per sempre un mistero... Ma io penso che abbia
corrotto qualcuno"
"Ah! Talmente
fallito da dover corrompere! Questa me la segno!"
Un attimo dopo si
ritrovarono a volare fuori dalla porta di casa. [Tipo i telefilm
americani quando il padrone di casa sbatte fuori qualcuno XD]
"E non tornate
mai più!" Sentirono prima che la porta di chiuse con un
tonfo.
Dentro casa, il
silenzio. Minato era soddisfatto del suo operato. Peccato che la
moglie non lo fosse altrettanto.
"Che cosa hai
fatto?! Non si trattano così gli ospiti!" Esclamò
prima di sbattere lui fuori dalla porta. "Chiedigli scusa
immediatamente!"
"Kushina! Non
si trattano così i mariti!" Esclamò battendo sulla
porta, Minato.
Non poté dire
altro perché due aure maligne lo bloccarono. Si voltò
lentamente.
Suo suocero e Fugaku
erano infuriati.
"Come hai
osato? Adesso la pagherai..." Dissero insieme, con voce
infernale.
Lui fece appena in
tempo a scattare via prima di essere incorso dai due.
Le mogli,
accorgendosi che quei tre stavano gridando e correndo nel bel mezzo
del villaggio, uscirono cercando di calmarli.
"Basta!
Rasengan!" Esclamò all'improvviso Minato attivando la
tecnica.
"Ma che cavolo
fai?!" Esclamarono tutti gli altri.
Quello che successe
rimase negli annuali di Konoha come 'Il Ritorno della Kyuubi'
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Era notte fonda e in
casa ancora non c'era nessuno. I due bimbi si erano addormentati da
tempo.
Un ombra entrò
furtiva dalla porta lasciata aperta. Vagò per le stanze buie
arrivando al salotto dove trovò i due bimbi addormentati.
"Dove sono
andati tutti?..."
NdLirin: 10 punti a
chi indovina chi era chi diceva l'ultima frase! XD Per questo
capitolo ho deciso di far uscire un po' troppo il mio lato idiota XD
Cercherò di trattenermi le prossime volte! ^_^ Per il prossimo
capitolo ho in mente un altro salto temporale... Credo di qualche
anno... Probabilmente a quando entrano all'Accademia... O qualche
giorno prima... Devo prima descrivere come stanno andando le cose...
Comunque credo sarà sempre su questa linea comica...
Preparatevi alla caduta libera che avremo tra un po'! XD
Ringrazio [Dopo ben
due capitoli! ^^]:
Celena86: XD
Gaara e Sasuke non si sono mai piaciuti un gran che! Comunque sono
carini tutti e tre *_* Vorrei tanto vederli davvero tutti e tre
insieme!
Shannara_810:
Con Hinata Chan? Mmm... Non so, non ho programmi precisi per lui...
Vedrò ^_^
Miyuk:
Infondo che vuoi farci? -_- Mica possono essere tutti come Minato!...
Anche perché se non sarebbe il caos! XD
Sakura niichan:
Dell'Akatsuki ne riparleremo più avanti... Per adesso, come
dice Minato, è solo una voce ^_^
Ryanforever:
Non potevo non mettere l'Akatsuki! ^^ Si sarebbe dimezzato il
divertimento senza quella banda di cattivi assurda! XD
Krikka86: XD
Per adesso non lo toccheranno... Per adesso... Ma chissà che
succederà!^^
Magicadula:
Questo è il mio preferito della 'saga della festa' XD
Soprattuto l'entrata finale nell'ombra! XD
Sakura03: Non
svenire per questo capitolo, mi raccomando! XD
Tensai86:
Hachiko, calmati! XD Altrimenti ti si arruffa il pelo! XD
CHIHIRO: Non
so come mi sia venuto fuori quel berretto... Non sapevo cosa poteva
regalare Sacchan a Nacchan e ho pensato a quello! XD
Himawari: Io
sono sempre per Nacchan! ^_^ è troppo carino, lui! *_*
Istry:
Grazie... Ma infondo loro sono sempre carini! ^_^
Rangiku: La
terza parte è la mia preferita! XD è troppo malata...
come me, effetti!
Ayame90: Che
mondo sarebbe senza Akatsuki? XD Io senza di loro non resisto!
Ximeng: XD
Loro sono fantastici! *_* Adoro il triangolo SasuNaruGaara! XD Ma
anche il SasuNaruSai ^^... Quindi aspettati anche lui prima o poi!XD
Nana89:
Nacchan è sempre carinissimo! *.* Aspetta con pazienza
l'arrivo dell'Akatsuki! Non te ne pentirai! Arriveranno tanti nuovi
casini che non puoi immaginare!
Bene! Un ultimo
momento prima di lasciarvi! Vi lancio una sfida che, secondo me,
nessuno ci aveva ancora pensato. Se Itachi non tradisce il
villaggio... Chi prenderà il suo posto nell'organizzazione
criminale più presa in giro del mondo? XD Non potete
nemmeno immaginare chi ho in mente! XD
Io vi lascio con
questo dubbio amletico!
Alla prossima! ^_^
|
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Capitolo 9 *** Promessa ***
Capitolo
Ottavo
Promessa
"Naruto!"
Un urlo infuriato si
sparse per tutto il villaggio.
Un uomo di
trent'anni correva seguito da altri urlando un unico nome.
"Naruto
Uzumaki!! Questa volta l'hai combinata grossa!!"
Dietro un muro, ben
nascosto, un ragazzino rideva.
Aveva fatto proprio
un bel lavoro! Mettere del lassativo nei pranzi destinati ai Jonin!
Non sapeva nemmeno come gli era venuta!
Il risultato? Aveva
bloccato quasi tutti i ninja di Konoha!
Con attenzione, uscì
dal suo nascondiglio, correndo verso uno che sicuramente sarebbe
stato migliore.
Passò davanti
all'Ichiraku, sentì il dolce profumino di Ramen, ma si
trattenne. Appuntandosi mentalmente di tornarci uno di questi giorni.
Si scontrò
con varie persone che lo guardarono male.
"Quel
monellaccio..."
"Se soltanto
non fosse il figlio dell'Hokage..."
"Solo una
disgrazia per il villaggio..."
Questi erano i
sussurri che sentiva da quando aveva memoria, ma non gli pesava molto
sul cuore.
Perché lui
non era solo.
Entrò,
rischiando di cadere, in una strada. Sui muri c'era disegnato uno
stemma, per lui ormai familiare come il suo.
Senza nemmeno
bussare, aprì la prima porta che trovò.
"Sas'ke!"
Urlò per tutta la casa.
Una donna si
affacciò nel corridoio e gli sorrise.
"Naruto Chan,
ciao" Disse, cordiale.
"Mamma Mikoto,
dov'è Sas'ke?" Chiese, impaziente.
Lei ci pensò
un po'.
"Credo che sia
con suo fratello ad allenarsi..."
Un lampo di
delusione gli comparve negli occhi. Sasuke di questi tempi era sempre
con Itachi... Cominciava a credere che non volesse più stare
con lui...
Naruto sapeva di non
aver molto talento come il maggiore degli eredi Uchiha... Non poteva
aiutare Sasuke negli allenamenti dato che era sempre il più
debole.
Per questo aveva
cominciato a fare scherzi. Si sentiva solo da un po' di tempo.
"Ho capito...
Grazie" Mormorò.
Mikoto lo guardò,
triste. Sapeva cosa stava pensando quel piccolino. La sua non era
certo una vita facile.
"Gli dirò
che sei passato..." Disse lei, per tranquillizzarlo.
Lui annuì,
avviandosi verso la porta.
"Ciao, Mamma
Mikoto"
Corse fuori,
lasciando la porta aperta.
La donna sospirò.
Non le piaceva come si stavano mettendo le cose. Naruto non era
affatto convinto delle sue potenzialità. Avendo sempre accanto
Sasuke si era convinto che non avrebbe mai potuto raggiungerlo.
D'altro canto Sasuke
non faceva niente per fargli cambiare idea. Ogni volta che imparava
qualcosa di nuovo, andava subito a raccontarlo a Naruto, non
accorgendosi che così lo mortificava ancora di più,
ingrandendo il divario che si stava creando tra di loro.
E per finire c'era
l'ammirazione incondizionata che Sasuke provava per il fratello
maggiore, Itachi. Era da almeno un mese, cioè da quando il
loro entro all'Accademia era stato ufficializzato, che il minore non
faceva altro che allenarsi con il maggiore, trascurando così
Naruto.
Chiuse la porta.
Avrebbe dovuto parlarne a Kushina, anche se era sicura che anche
l'amica si era accorta di questo fatto.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
"Hokage Sama!
Non si può andare avanti così!"
"Si rende conto
che ha messo fuori combattimento più di metà delle
forze di Konoha?!"
"Fin quando era
solo un gioco di macchiare i Volti di Pietra, si può passare,
ma questo è un attentato al cuore del villaggio!"
"Lei deve fare
qualcosa!"
Minato era
circondato da vecchi rugosi che continuavano a sbraitare.
Pregava con tutte le
sue forze che qualcuno venisse in suo aiuto!
"Adesso basta,
credo che avete reso l'idea della situazione abbastanza
dettagliatamente. Adesso andate. L'Hokage deve meditare sulle
decisioni da prendere..."
Fugaku si intromise
tra gli schiamazzi di quei maledetti del Consiglio. Non potevano
capire quanto grave fosse la situazione che Minato doveva affrontare.
Lentamente, gli
anziani uscirono dall'ufficio dell'Hokage, lasciandolo solo con il
Capo della Polizia.
Questo sospirò.
"Dovrebbero
cominciare a farsi un po' gli affari loro..." Borbottò
Fugaku.
Il biondo si lasciò
cadere sulla sua sedia.
"No, hanno
ragione. Naruto questa volta ha esagerato..."
Nel suo tono c'era
un dolore infinito.
"Sono un
pessimo padre..."
Fugaku sbuffò.
"Per favore,
Minato! Non ricominciare! Non è colpa tua se Naruto è
un po' nel suo periodo ribelle!"
"No, Fugaku...
Sono un pessimo padre... Lo sono stato fin dalle sue prime ore di
vita..."
L'Uchiha capì
a cosa si stava riferendo.
"Hai salvato il
villaggio, Minato... Potevi morire per il Sigillo del Diavolo, hai
fatto quello che ritenevi giusto"
Minato si alzò
di scatto dalla sedia, irritato.
"Ma non per mio
figlio! Naruto non avrà mai una vita normale! Tutti lo
eviteranno! Per quale motivo credi stia facendo tutti questi
scherzi?! E questo, solo per la mia debolezza... Non sono riuscito a
sconfiggere Kyuubi con le mie forze e ho dovuto usare mio figlio come
contenitore per quel demone! Questo sarebbe l'opera di un buon
padre?!" Passò una mano tra i capelli biondi. "Se le
cose continuano in questo modo devo prendere in seria considerazione
l'idea di mandarlo ad Uzu..." Mormorò, stanco.
Fugaku sussultò.
"Non pensarci
nemmeno, Minato! Sai che non risolveresti nulla! In qualsiasi caso,
Naruto rimarrebbe un abitante di Konoha e se diventasse Ninja
dovrebbe diventarlo qui! Poi fargli fare l'Accademia in un altro
paese, ma l'esame dovrà tenerlo qui!" Disse l'Uchiha.
"Sempre meglio
che fargli passare i prossimi anni in totale solitudine ed evitato da
tutti i bambini per un motivo che nemmeno conosce!" Ribatté
L'Hokage.
Fugaku si fece
serio.
"Ricordati che
avrà sempre l'amicizia di mio figlio, questo non conta niente?
Sai quanto tengono l'uno all'altro... Se mandi a Uzu Naruto, anche
Sasuke ne soffrirà..."
Minato sospirò.
"Per adesso non
dobbiamo pensarci... Farò una ramanzina a Naruto stasera e poi
vedremo come andrà il futuro... Per adesso è l'unica
cosa che possiamo fare..."
Fugaku annuì,
anche se sapeva che quella conversazione non era chiusa.
Nessuno si era
accorto del bambino biondo rannicchiato dietro la porta dell'ufficio,
in lacrime.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Sasuke si svegliò
al rumore di persone che parlavano. Si stropicciò gli occhi.
Sentiva delle voci
fuori dalla porta di camera sua.
"Non l'hanno
ancora trovato?" Sentì la voce di sua madre.
"No, non
riescono a capire dove possa essere. L'ultima persona che l'ha visto
sei tu, Mikoto..." Questo era suo padre.
"Sono pronto"
Era arrivato anche suo fratello.
"Bene, andiamo"
La voce forte del padre fu l'ultima cosa che sentì prima che
tutta la sua famiglia uscisse dalla casa.
Li vede dalla sua
finestra, allontanarsi in tre direzioni diverse. Si meravigliò
di vedere anche sua madre correre come un Ninja.
Non ci aveva capito
molto, ma non se ne preoccupava. Erano cose da grandi.
Sbadigliò
rumorosamente e fece per rimettersi a dormire quando un rumore di
passi provenienti dal tetto lo fece drizzare le orecchie.
Ascoltò
ancora un po'. Nessun rumore giunse alle sue orecchie.
Chiuse gli occhi
cercando di addormentarsi quando sentì di nuovo quel rumore.
Questa volta scattò in piedi. Non era per niente tranquillo,
ma non aveva paura. Gli Uchiha non l'hanno, mai.
Aprì la
finestra mettendosi a sedere sul cornicione e guardando in direzione
del tetto. Non vide niente di strano.
"Sas'ke..."
Quel mormorio lo
fece scattare. Conosceva quella voce.
Si alzò in
piedi e con un balzo sul tetto di casa sua.
Davanti a se c'era
Naruto, accucciato in un angolo del tetto. Piangeva.
"Naruto!"
Corse subito da lui.
"Non ti
avvicinare!"
Quell'esclamazione
dell'amico lo fece fermare a poca distanza da lui.
"Naruto... Che
succede?" Chiese.
Il biondo lo guardò,
con i suoi occhi azzurri pieni di lacrime.
"Sono un
mostro..." Lo sentì mormorare.
Il piccolo Uchiha
sgranò gli occhi.
"Ma cosa dici?
Al massimo sei un Baka..." Disse lui, credendo che scherzasse.
"No! Lo sono
davvero!" Esclamò Naruto, cominciando a piangere più
forte. "Ho... Ho qualcosa dentro di... me..." Singhiozzò.
"Me l'ha messa il mio papà..."
Sasuke lo guardò,
perplesso. Non capiva se stesse dicendo sul serio o se stesse
scherzando.
Ma poi gli venne in
mente una cosa. Naruto non piange mai per nulla.
Gli si avvicinò,
lentamente per paura che Naruto reagisse male. Ma il biondo non si
ritrasse.
In quel momento
aveva bisogno del contatto gentile del suo migliore amico.
"Non ti
preoccupare... Ci sono io..." Mormorò Sasuke,
stringendolo. "Nessuno ti farà mai del male... Te lo
prometto..."
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Nel palazzo vicino,
un occhio indiscreto guardava compiaciuto quella scena.
Ghignò
nell'ombra. Era giunto il momento di cominciare il suo piano.
Il Jinchuuriki di
Kyuubi no Yoko doveva essere suo, anche se ci avesse messo anni.
Sparì come
era venuto, nessuno si accorse mai che era stato lì.
NdLirin: Mi sono
lasciata prendere dallo sconforto, scusate ^^... Volevo fare una cosa
un po' più allegra, ma mi è venuto così... Non
chiedetemi il perché -_-... Mi riprenderò con il
prossimo capitolo! I nostri piccoli aspiranti Ninja entrano in
Accademia! Chissà cosa succederà! XD Compariranno anche
tutti gli altri! Ma non adagiatevi troppo sugli allori! L'ombra
misteriosa incombe su di loro! Kukukuku <-- risata malefica alla
Orcomario! XD
Ringrazio [Ci metto
più a fare i ringraziamenti che il capitolo, sarà
possibile? -_-]:
Vimar: Si si!
La dice Itachi! XD Comunque il mio lato folle tornerà, vedrai!
Quando arriverà Jiraya sarà presente anche troppo! XD
Himawari: Si!
L'ha detta Itachi! XD Comunque... Non puoi immaginare chi ho in
mente! Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD
Sakura03:
Nono! Non è Gaara! XD Mi dispiace, ma Gaara rimane buono! *_*
PGV
2:
S-B-A-G-L-I-A-T-O! Avanti il prossimo! XD Tobi è
nell'Akatsuki, ma Orochimaru è fuori, come in originale!
Ritenta, sarai più fortunata! XD
Vale
e Fra:
S-B-A-G-L-I-A-T-O! Shisui non ha ancora una collocazione, ma spero di
farlo comparire... Prima o poi ^^
Lan:
No, Lan Chan! Non te lo do Nacchan! XD Lui è solo mio! *_*
Sasu
Chan:
Lo so che tu lo sai! XD Quindi... NON SPIFFERARE NIENTE!!
Shannara_810:
In effetti la scena l'ho ripresa da quel telefilm! XD L'ho sempre
adorata! Ci schiantavo dal ridere da piccola! XD
Celena86:
Chi dice la frase è Itachi! Gli altri due li farò
comparire più avanti! ^_^ Continua a seguirmi! XD D'ora in poi
le cose si fanno complicate!
Ayame90:
Nono! Non è Jiraya, ma Itachi! ^_^ Mi fa piacere che la scena
dello 'sbattimento fuori di casa' sia piaciuto! XD
Ron
Von Bokky:
Bhe, lo tratta male perché gli ha portato via la figlia...
Ogni padre è geloso della propria... Tranne il mio
-_-...Comunque sì, è Itachi! ^_^
Ryanforever:
XD è stato Itachi e per l'altro quesito... S-B-A-G-L-I-A-T-O!
Non è Tobi! Lui è già compreso nel pacchetto!^_^
CHIHIRO:
Yaoi nel sangue! Come sempre! XD Che ci posso fare? Ispirano a quel
genere! È colpa loro! XD
Krikka86:
Ma non lo dice perché lo pensa... o forse sì ^^... Ma
comunque vuole bene al genero! Solo che si diverte a stuzzicarlo! XD
LadyKokatorimon:
Grazie per l'apprezzamento sulle stile... Cominciavo a dubitare che
qualcuno ne parlasse ç_ç Non sembra, ma io ci tengo a
questo genere di commenti! Grazie!
Lulu:
E non puoi immaginarti cosa verrà dopo! ^_^ Continua a
seguirmi!
Magicadula:
S-B-A-G-L-I-A-T-O! Non sono loro! Ma tu ci sei andata un po' più
vicina degli altri! Continua a provare!
Tensai86:
Dai! Hachiko! Proprio tu mi sbagli! Era Itachi! XD Comunque ho letto
l'ultimo capitolo della tua fic! *_* è comparso Naruto! Me
tanto felice!
Ila The Best:
S-B-A-G-L-I-A-T-O! Non è Tobi! Ritenta! Sarai più
fortunata! XD
Keira_Chan:
Per rispondere alla tua domanda, Fugaku ed Itachi erano in due
missioni diverse ^_^ Comunque non posso dirtelo! Che gusto c'è,
se no? XD Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD
Bene! Siamo di nuovo
arrivati all'ultimo angolino! Dato che nessuno di voi ha azzeccato il
personaggio che prenderà il posto di Itachi, vi darò
dei piccoli indizi per premiarvi dell'assiduo sostegno!
Gli
indizi sono:
Credo che adesso ci
riuscirete... Vi rimane solo tutta Konoha, tranne gli Uchiha! XD
Sasu Chan tu non
devi parlare! Mi raccomando! XD
Alla prossima!
Kukukuku <-- risata malefica alla Orcomario! XD
|
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Capitolo 10 *** Voragine ***
Capitolo
Nono
Voragine
"Minato!!"
Il povero Hokage
placidamente ancora addormentato si svegliò di colpo
rischiando un infarto.
Sua moglie era
davanti a lui, con il suo solito sguardo arrabbiato che gli rivolgeva
ogni volta che faceva qualcosa.
Borbottò
qualcosa di indefinito, con la bocca ancora impastata dal sonno.
"Sei in
ritardo! Non ti ricordi che giorno è oggi?!"
Minato la guardò,
perplesso. Kushina si irritò ancora di più alla vista
di quello sguardo da pesce lesso che aveva ogni mattina.
"è il
primo giorno di Accademia di Nacchan! E tu sei ancora a letto!"
Gli ci volle qualche
secondo per realizzare il significato di:
Primo giorno
Accademia
Nacchan
Quando
realizzò che questi erano rispettivamente: oggi, una scuola e
suo figlio, si catapultò fuori dal letto cadendo per terra. Si
alzò dolorante.
"Devo
resistere al dolore... Per mio figlio..." Mormorò con
dolore.
E
quel dolore aumentò al pugno in testa che ricevette dalla
moglie.
"Non
dire frasi da figo in una situazione del genere!" [Fa tanto
'Gintama' 'sta scena! XD]
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Come volevasi
dimostrare, arrivarono in ritardo.
Ormai tutti gli
aspiranti Ninja e i loro genitori erano arrivati e aspettavano solo
loro.
"Me la pagherai
anche per questa figuraccia" Mormorò Kushina al marito
mentre sorrideva cordiale alla persone.
Questi, anche se
sorrideva alla gente, interiormente si disperava.
In fretta e furia,
Minato aprì la Cerimonia parlando, per una volta, come un vero
Hokage. I bambini fissavano, orgogliosi, davanti a se in lunghe file
mentre i genitori ascoltavano, chi annoiati [Vedi Fugaku -_-], chi
euforici [Vedi Minato XD] il discorso dell'Hokage.
Dopo di questo,
poterono girare liberi per l'Accademia parlando tranquillamente tra
di loro. I bambini ne approfittarono per conoscersi o per incontrare
vecchi amici.
Tutti, tranne uno.
Naruto stava vicino
ai genitori, guardandosi intorno. Nessuno, a parte Sasuke, sapeva di
quello che aveva scoperto qualche giorno prima e anche il suo
migliore amico non sapeva tutto. Aveva parlato con lui solo di
'qualcosa' che c'era dentro di se, ma non aveva mai nominato Kyuubi.
Troppa era la paura di venire disprezzato anche da Sasuke. Gli aveva
fatto promettere di non dire nulla a nessuno. Si fidava di lui.
Quando i genitori lo
avevano trovato aveva detto che si stava nascondendo per lo scherzo
dei lassativi. Si era beccato una ramanzina, ma non aveva ascoltato
più di tanto. Il pensiero che dentro di se ci fosse qualcosa
di estraneo lo infastidiva, ma stranamente non aveva paura. Sentiva
quasi che quella volpe non gli avrebbe mai fatto del male. Lo
irritava soltanto il fatto che lo disprezzassero per questo, anzi che
avessero paura di lui per colpa di Kyuubi.
La terribile
consapevolezza che, per una volta, potesse farsi temere da qualcuno
lo aveva inebriato. Era questo che gli faceva paura. La sensazione di
far paura alla gente. La sensazione incredibilmente piacevole di far
paura a quegli esseri che lo avevano sempre denigrato.
Guardò le
persone intorno a lui. Lo ignoravano. Non gli piaceva. Di nuovo
quella strana sensazione a cui non sapeva dare ancora un nome, lo
avvolse.
Come potevano
ignorarlo? Lui aveva dentro di se un mostro! Come minimo avrebbero
dovuto leccargli i pied-
"Naruto"
La madre lo chiamò.
Alzò lo
sguardo verso di lei che gli sorrideva.
"Perché
non vai a cercare Sasuke? Sono sicura che sia da qualche parte qui
vicino..."
Lui annuì
addentrandosi fra le persone fitte che parlavano. Si sentiva che se
entrasse in un bosco buio, pieno di pericolosi animali che lo
fissavano con i loro occhi maligni. Non gli piaceva. Per niente.
Si sentiva
osservato, come una bestia da circo, strano e orribile allo stesso
tempo.
Una bestia da circo
sola. Perché lui era solo.
Finalmente, poco più
avanti, fuori da quel bosco oscuro alla luce del sole, scorse Sasuke.
Lo chiamò a
gran voce, ma non lo sentì. Allora aumentò il passo,
spingendo via le persone che gli ostruivano il passaggio.
Uscì fuori e
fu come entrare in un altro mondo oscuro da cui non sarebbe uscito
altrettanto presto.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
"Come credi che
si comporterà il nostro caro Hokage Sama?"
"Probabilmente
lo spedirà ad Uzu, scortato dai migliori AMBU... E magari
anche da Jiraya..."
"Non è
saggio battersi adesso con un tipo del genere... E poi il bambino non
ci serve ora come ora... Possiamo aspettare anche qualche anno... Il
suo corpo deve ancora maturare"
"E per quanto
riguardano le voci che corrono sull'Akatsuki?"
"Non mi
interessa di cosa fanno quelli... Per adesso non hanno abbastanza
membri o esperienza per tirar fuori un biiju dal suo Jinchuuriki...
Per adesso, occupati soltanto di tenere d'occhio il bambino e
attieniti al piano... Se lo farai, vedrai che tutto andrà per
il meglio"
"Come desidera,
Orochimaru Sama"
Gli occhi gialli da
serpente brillarono di malignità in quell'oscurità
senza fine.
"Vediamo cosa
farai, Naruto Kun, dopo che il seme dell'odio e del tradimento
sboccerà nel tuo cuore di Jinchuuriki..." [Kukukuku <--
risata malefica alla Orcomario! XD]
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
"Naruto il
mostro!" Urlò una bambina dai capelli rosa, stringendosi
ad una dai capelli biondi.
"Vai via,
mostro!" Disse quest'ultima.
Davanti a se aveva
un gruppo di bambini urlanti. Alcuni li conosceva di vista, gli eredi
dei Clan Inuzuka, Aburame, Nara, Akimichi, Hyuuga. La bambina dai
capelli rosa si chiamava Sakura, l'altra Ino Yamanaka.
Anche se alcuni di
loro non urlavano cose brutte, nessuno disse niente per fermare gli
altri.
Nessuno. Nemmeno
Sasuke. Questo, sembrava spiazzato nel vederlo lì. Lo
osservava, non sapendo cosa fare.
Sasuke. Il suo
migliore amico. Quello che gli aveva promesso di proteggerlo sempre.
Che aveva promesso di non dire niente a nessuno.
"Bugiardo..."
Mormorò.
Il Sasuke che
ammirava fin da quando lo aveva conosciuto.
"Bugiardo"
Quello stesso Sasuke
che, qualche giorno prima, lo aveva abbracciato stretto.
"Sei soltanto
un maledetto bugiardo!" Urlò con tutte le sue forze.
Più lo
guardava, più non riusciva a controllarsi. Lui non era mai
stato bravo ad impostare il chakra, ma adesso lo sentiva fluire
dentro di se, avvolgendolo. Purtroppo, non si accorse che quello che
stava usando non era il suo.
Il chakra rosso
volteggiò intorno al corpo del bambino mentre questo guardava
con odio quello che riteneva, fino a qualche momento prima, l'unica
persona di cui potesse veramente fidarsi.
La gente intorno a
lui cominciò a gridare e in quelle urla, lui esultava.
Mai si era sentito
così libero e forte. Vedeva i volti delle persone spaventate.
I bambini tremare.
Era una sensazione
bellissima per uno che era sempre stato ignorato e trattato come
l'ultimo degli scarti.
Non si accorse
nemmeno di star piangendo. Sasuke invece se ne era accorto e non gli
importava niente se aveva intorno a se del chakra rosso. Vedeva
soltanto quelle lacrime.
Lentamente si
avvicinò a lui, ma questi lo respinse con un getto di chakra,
facendolo cadere a terra.
"Non ti
avvicinare!"
Era la seconda volta
in pochi giorni che glielo diceva. E la cosa non gli piaceva per
niente.
Era un ordine a cui
mai avrebbe potuto dar retta.
Cercò di
muoversi, ma scoprì che le gambe non lo reggevano. Quel chakra
era troppo forte per lui.
"Mi hai sempre
mentito! Tu non sei mio amico! Ti odio!" Lo sentì urlare,
mentre le lacrime aumentavano.
"No.. Non è
vero..." Mormorò, ma non riuscì a dire altro.
L'Hokage era
comparso vicino al bambino, calmo come mai lo aveva visto.
Lo vide prendere in
braccio Naruto come se niente fosse, cullandolo quasi.
"Adesso
calmati, Nacchan" Lo sentì mormorare.
Piano piano il
chakra rosso che avvolgeva il piccolo scomparse. Adesso si sentivano
soltanto i suoi singhiozzi mentre stringeva forte la tunica da Hokage
del padre.
"Non è
mio amico... Mi ha mentito..." Continuava a dire il biondino tra
le braccia di Minato.
Questi sospirò
dando uno sguardo a Sasuke che ancora non riusciva ad alzarsi.
"Io... Io non
ho fatto niente..." Disse il piccolo Uchiha.
L'Hokage sorrise.
"Lo so, Sasuke.
Tranquillo, le cose si sistemeranno"
Detto questo sparì
insieme al figlio.
L'ultima cosa che
vide quel giorno furono i suoi genitori e il fratello che gli
correvano incontro.
"Naruto..."
NdLirin: Perché
quando dico che farò qualcosa di allegro mi viene fuori un
disastro del genere?! Perché?! Qualcuno me lo spieghi! ç_ç
Credo che dopo questo capitolo i commenti avranno una ricaduta -_- Mi
sono adagiata troppo sugli allori -_-
Oggi i
ringraziamenti non li posso fare, mi dispiace! 'Harry Potter e i
doni della morte' mi aspetta *_* Ieri sera mi sono fermata ad un
punto critico e... Credo che sia quello che mi ha ispirato una cosa
tanto deprimente e catastrofica -_- Ma infondo è
l'inconveniente di diventare grandi no? Quando si è piccoli
tutti è facile... Come disse l'autore di Gintama 'Voglio
essere un panino al formaggio' ç_ç...
Per la domanda 'Chi
sostituisce Itachi?' ho visto che alcuni di voi ci hanno
azzeccato! Brave! Mi complimento!... Adesso non andatelo a
sbandierare ai quattro venti però... Non è che c'è
sotto lo zampino di Sasu Chan -_- Basta! Non dico più niente a
quella ragazza! v.v
Per chi non mi vede
da secoli su MSN... Personatemi ^^ Sono da mio padre e non ha
l'ADSL. Non posso fargli spendere un patrimonio! Tornerò
martedì sera o mercoledì di sicuro! ^_^
Ringrazio chi ha
commentato con tutto il cuore e vi esorto a non linciarmi per
questo capitolo!
Ciaoz! ^_^
|
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Capitolo 11 *** Fiducia ***
Capitolo
Decimo
Fiducia
"Un mostro!
Ecco cos'è!"
"Non le
permetto di parlare di mio figlio in questa maniera!"
La voce di sua madre
era forte e potente, arrabbiata come mai l'aveva sentita.
"Come altro lo
chiamerebbe uno che si scatena in quel modo?!"
"Adesso basta!
Se ne vada immediatamente da casa mia!"
Ci fu un po' di
rumore e poi uno sbattere furioso di porta.
"Non potrà
tenerlo nascosto per sempre!"
Questa fu l'ultima
minaccia che sentì prima che il silenzio cadesse come una
cupola opprimente su casa loro.
Erano passati ormai
15 giorni dall'accaduto. Minato continuava a tentare di calmare il
Consiglio e Naruto si era chiuso in un mutismo di cui non credeva
fosse capace.
Tradimento.
Questa era l'unica
parola che vorticava nella sua piccola testa di bambino ferito.
Sasuke, il suo ormai
ex migliore e unico amico, lo aveva tradito raccontando a tutti il
segreto che, stupidamente, gli aveva confidato.
Strinse i pugni. Non
si era mai sentito tanto furioso come in quel momento. Ma allo stesso
tempo una fitta dolorosa al petto lo distruggeva.
Sentì
qualcuno bussare alla porta e la madre, come ormai faceva da due
settimane, prima di aprire chiese chi fosse.
"Sasuke"
Il nome lo fece
sobbalzare. Kushina si voltò verso il figlio, chiedendo il
permesso.
Lentamente il
biondino si alzò, rinchiudendosi in camera sua lasciando
libera la madre di decidere come più riteneva giusto.
Questa sospirò,
prima di aprire la porta.
Adesso davanti a lui
c'era il più piccolo degli Uchiha. Non sapeva definire il suo
sguardo. Freddo oppure colpevole? Non capiva. Non capiva ormai da 15
giorni. Sasuke era venuto ogni giorni e tutte le volte le faceva la
stessa richiesta.
"Voglio vedere
Naruto" Il suo tono era deciso, non contemplava la risposta
'no'.
Kushina distolse lo
sguardo dai profondi pozzi neri.
"Non credo sia
il caso, Sasuke Kun... Naruto.. Naruto non sta molto bene..."
Il bimbo non fece un
passo.
"Voglio
vederlo" Il tono non era minimamente cambiato.
La donna spostò
gli occhi da una parte all'altra, non sapendo cosa fare. Quella
volta, Sasuke sembrava deciso a non mollare.
Decise, alla fine,
di provare a far parlare il piccolo con il figlio. Magari le cose
sarebbero migliorate.
Si spostò per
far passare Sasuke e poi richiuse la porta.
Il moretto si tolse
le scarpe, per poi andare dritto verso la camera del biondino.
Bussò forte.
"Naruto, sono
Sasuke"
Non ci fu risposta
dall'interno. Questo lo fece innervosire.
"Lo so che ci
sei! Se non mi dai il permesso di entrare, lo faccio lo stesso! A
costo di buttare giù la porta!"
Non aspettò
nemmeno la risposta, entrò.
Dentro era tutto
buio, dalla finestra filtravano solo pochi raggi di sole, gli altri
erano bloccati dalle imposte chiuse male.
Il tutto era più
incasinato del solito, sembrava che fosse passata una tigre infuriata
e avesse spaccato tutto.
Non vedeva l'amico,
finché non notò un punto più chiaro, avvolto tra
le coperte sfatte del letto. Gli occhi di Naruto lo fissavano,
furiosi e impassibili allo stesso tempo.
Mai avrebbe pensato
che l'amico potesse fargli paura.
"Si può
sapere che combini? Non ti fai sentire da due settimane!"
Esclamò Sasuke, avvicinandosi.
"Vattene"
Fu la risposta secca del biondo. Niente insulti, ne sentimenti
trapelavano da quella vocina.
L'Uchiha si
paralizzò sul posto.
"Ero
preoccupato..." Mormorò, continuando a guardarlo.
Sentì una
piccola risata ironica provenire dal groviglio di coperte che aveva
davanti.
"Strano, non
l'hai mai fatto"
Sasuke sgranò
gli occhi e un po' di coraggio gli ritornò in corpo.
"Come puoi dire
una cosa del genere?! Io mi sono sempre preoccupato per te! Chi ti
difendeva dagli altri bambini?! Chi faceva zittire gli adulti che
parlavano male di te?!" Esclamò, arrabbiato.
"Eppure non hai
esitato a dire a tutti il mio segreto!"
La rabbia che celava
dentro di se si fece sentire in quella frase che colpì Sasuke
come una doccia fredda.
Allora aveva capito
bene quel giorno. Naruto pensava che lo avesse tradito. Lui, che
sempre lo aveva considerato come un fratello. Lui, che pensava sempre
al suo bene, a diventare forte per proteggerlo.
"Tu... Davvero
pensi che io..." Balbettò, per poi digrignare i denti.
"Sei davvero un usuratonkachi allora! Come puoi solo pensare che
io-?"
"L'ho detto
soltanto a te! Nemmeno ai miei genitori! A nessuno! Come potevano
sapere che sono un mostro?!"
"Ti ho detto
mille volte di non chiamarti così! Non sei un mostro!"
"Però lo
pensi! Non hai fatto niente per fermarli dal dirmi quelle cose!"
Sasuke si bloccò
a quelle parole.
"Io.. Non
credevo che fossi lì... Stavo tentando di farmi dire da chi lo
avevano saputo... Ma poi sei arrivato e hanno cominciato ad
attaccarti e poi tu hai cominciato a gridare e quel chakra – ma
che diavolo era? - e a piangere... Non sapevo cosa fare..."
Balbettava, non sapeva come giustificarsi. "Te lo giuro, Naruto
io non ho detto niente..."
Cercò di
farlo capire al biondo, mettendocela tutta per cercare di tenere un
tono di dispiacere... Non era abituato a far vedere quei sentimenti.
Vide Naruto alzarsi
ed avvicinarsi a lui. Non gli aveva mai distolto gli occhi di dosso.
Si fermò di
fronte a lui e si stupì di vedere qualcosa di diverso nei suoi
occhi azzurri. Decisione. Rabbia. Vendetta.
"Non ti credo"
Bastarono quelle
semplici parole a fargli crollare il mondo addosso.
La
mancata fiducia è un legame, che se rotto, non può più
essere risaldato.
Per
poco non si accorse nemmeno che Naruto aveva ricominciato a
parlargli.
"Andrò
a vivere ad Uzu, parto domani. Farò l'Accademia là.
Tornerò per l'esame da genin" I suoi occhi si fecero più
sottili. "Te lo giuro, Sasuke, quando tornerò mi
vendicherò e ti porterò via tutto ciò che ti è
più caro!"
Non
seppe nemmeno come, ma andò a sbattere contro il muro davanti
alla porta della camera del biondo. Probabilmente quello strano
chakra di 15 giorni prima c'entrava qualcosa.
Subito
Kushina gli fa accanto.
"Sasuke
stai bene?!"
Lui
annuì, alzandosi. Si toccò il braccio dolorante e si
avviò verso la porta.
"Arrivederci,
signora"
La
donna non lo seguì. Non si era mai rivolto così
formalmente a lei. Gli ricordava tanto una bambina che aveva
incontrato tanti anni fa, ad una festa di compleanno del figlio.
Il
piccolo Uchiha, si ri infilò le scarpe, uscendo poi di casa.
Camminò
per le vie di Konoha, tenendosi sempre il braccio ferito.
"Sasuke!"
Si
voltò piano indietro, vedendo poi avvicinarsi il fratello
maggiore.
"Che
ti è successo?!" Chiese, preoccupato vedendo il braccio.
Il
piccolo distolse lo sguardo.
"Niente,
Aniki... Sto bene..."
Itachi
lo guardò, perplesso prima di prenderlo in braccio e poi sulla
schiena, come faceva sempre.
"Ti
porto all'ospedale" Disse, senza chiedergli spiegazioni.
Sasuke
annuì, reggendosi alla schiena del fratello. Nascondendo il
volto rigato dalle lacrime che nemmeno si era accorto di star
versando.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Era l'alba, nessuno
era ancora in giro a Konoha, tranne qualche ninja in partenza per
qualche missione rischiosa o i primi commercianti che aprivano le
botteghe.
Un silenzioso corteo
camminava per le vie. 5 ninja aprivano la strada, dietro di loro
camminava un uomo abbastanza anziano dai lunghi capelli banchi e
dallo strano vestiario. Dietro, una piccola famiglia di tre persone.
Padre, madre e figlio.
Arrivati alla enorme
porta del villaggio, si fermarono. I ninja si allontanarono un poco.
Il vecchio invece rimase vicino alla famiglia.
"Mi dispiace
tanto, Nacchan"
Erano gironi che
Minato non faceva che scusarsi col figlio.
Questo scosse la
testa.
"Non importa,
papà. Hai fatto quello che ritenevi giusto" Gli sorrise.
Dentro di se, la
volpe che ormai era diventata sua confidente intima segreta, rise.
"Quanto
sei falso, cucciolo!" Disse
questa, ma fu zittita da un pensiero potente del bambino.
Intanto
il padre e la madre lo avevano abbracciato stretto.
"Ti
verrò a trovare il prima possibile" Gli sussurrò
la madre all'orecchio.
Lui
annuì, stringendola.
"Continuo
a dire che sei un attore provetto! Non sanno nemmeno che chi stanno
abbracciando sarà la loro rovina!"
Di nuovo un urlo mentale le intimò di star zitta.
L'abbraccio
dei genitori finì. Sua madre aveva gli occhi pieni di lacrime,
ma tentava lo stesso di sorridere.
"Non
far dannare i nonni e non metterti nei guai" Gli disse,
asciugandosi gli occhi.
Lui
continuò a sorride.
"Tranquilla,
mamma! Farò il bravo!" Disse, facendo la faccia del bravo
bambino. Quella che aveva tenuto per tutti quegli anni.
I
volti sereni dei genitori gli fecero capire che ci erano cascati.
Il
vecchio si avvicinò a loro.
"Dobbiamo
andare, Minato"
L'uomo
annuì, dando un ultima carezza.
"Dai
retta a Jiraya San, allenati con costanza, Naruto. Voglio vedere i
tuoi miglioramenti quando tornerai" Gli sorrise.
"Non
puoi immaginare nemmeno cosa ti aspetta"
Questo non su solo il pensiero di Kyuubi.
Naruto
dette un ultimo sguardo ai genitori e poi al villaggio dietro di loro
provando una fitta di odio mista a nostalgia.
"Andiamo,
ragazzo"
Il vecchio Jiraya
gli dette un piccolo colpetto sulla spalla.
Lui si voltò
camminando, senza esitazione verso la foresta che mai aveva visto.
Nessuno paura balenò nel suo cuore di Jinchuuriki. Non c'era
spazio per quella. Il fiore dell'odio e del tradimento era sbocciato
e non dava spazio ad altri sentimenti, succhiando il suo sangue e la
sua anima come nettare vitale.
ATTENZIONE!
COMMENTO FINALE CON ALTO CONTENUTO DI INSINUAZIONI SULLA FINE DI
HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE! LEGGERE SOLO SE DISINTERESSATI O
FINITO IL LIBRO!!!
NdLirin: *Lirin si
nasconde* Perdonatemi! ç_ç Dopo aver finito l'ultimo
libro di Harry Potter sono in angoscia profonda... Mi sono morti dei
personaggi che io adoravo!... ç_ç E la fine... La
fine... Non posso dirvi niente... Ma però... Per chi l'ha
letto... Secondo voi, una che leggeva da sempre le DracoXHarry, sarà
stata felice? -_- Ero schifata... Ma, infondo lo ero dal
sesto...Preferivo che Harry morisse...è come aver visto finire 'Naruto' con Sasuke che sposa Sakura e Naruto che si fidanza con Hinata...Comunque... Capitolo allegro, eh? XD Sono morta dallo
sconforto mentre lo scrivevo... Però ho avuto abbastanza
ispirazione per questo ç_ç FREDD!!!! EDVIGE!!!!
DOBBY!!!! IO SONO DELLA LEGA 'Non Si Uccidono Animali Nei Film
Altrimenti Piango' (gli umani possono anche crepare, se non sono dei
miei personaggi preferiti -_-) SCAMBIEREI MILLE VOLTE LA VITA DI
HARRY, RON E HERMIONE PER FAR RIVIVERE SOLO GLI ANIMALI E FRED!!!ç_ç
E poi il mio Draco non c'era praticamente mai... Uffa! ç_ç
*Lirin va a leggere fan fic DracoXHarry per risollevarsi il morale*
Commentate... Per
adesso sono troppo depressa per i ringraziamenti... ç_ç
Ciao! Da una Lirin
molto depressa Q_Q
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Capitolo 12 *** Ritorno ***
Capitolo
Undicesimo
Ritorno
"Uchiha!"
Quella voce
irritante. Quanto non lo sopportava. Quel maledetto, ossessivo,
idiota di un..
"Inuzuka"
Sospirò.
Da quanti anni lo
tormentava? Ormai aveva perso il conto.
Il ragazzo dai
capelli castani e gli occhi dorati gli arrivò a fianco.
Intorno a loro gli altri ragazzi di 12 anni correvano a casa dopo la
noiosa giornata all’Accademia.
"Come te la
passi? Nervoso per l’esame della settimana prossima?"
Chiese, cercando di innervosirlo.
"Per niente"
Rispose lui, freddo.
Non gli piaceva
avere gente intorno, specialmente chi si accompagnava sempre ad un
cane nano.
L’altro non
sembrò far caso al suo tono.
"Hai sentito
cosa si dice in giro?"
Anche se non lo
dette a vedere, Sasuke si fece attento. Lo guardò di
soppiatto.
"Cosa?"
Chiese.
L’Inuzuka lo
guardò con i suoi occhi dorati, ghignando.
"Sembra che
stia per arrivare da Uzu un tipo fortissimo che farà l’esame
qui!" Esclamò, entusiasta.
Il moro sgranò
gli occhi. Uzu... Dove aveva già sentito il nome di quel
paese? A scuola?... Eppure sembrava importante...
"Tutto bene,
Uchiha?" Chiese l’altro, osservandolo.
Sasuke annuì,
allontanando il pensiero. Il braccio aveva cominciato a dolergli.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Camminavano piano
nella foresta. Ormai era pomeriggio inoltrato.
Circondato come un
prigioniero da ninja e dal vecchio maestro che ormai lo perseguitava,
il ragazzino camminava con il cappuccio della maglia rossa a mezze
maniche tirato a coprirgli il volto. Dietro la schiena, lo stemma
della famiglia Uzumaki.
"Arriveremo per
domani mattina, Naruto" Gli annunciò il vecchio Jiraya.
Lui annuì in
modo quasi impercettibile.
Non aveva voglia di
parlare. Era emozionato, eccitato. Il suo caro villaggio natale era
vicino, ne sentiva l’odore. Forte quasi quanto quello della
vendetta.
"Naruto,
calmati. Dobbiamo attenerci a quello che ci hanno detto quelli"
Il ragazzo annuì
silenziosamente alla sua fida compagna. Lei non l’aveva mai
tradito.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
La mattina era
fresca, come sempre in quelle zone alberate. Il villaggio era ormai
quasi del tutto attivo, perfino gli allievi dell’Accademia
cominciavano a svegliarsi.
In quella marmaglia
assonnata, l’Hokage e sua moglie camminavano veloci per le
strade.
"Presto,
presto, presto!" Continuava a dire Minato camminando veloce e
tirando Kushina per la mano, ma non sembrava essere arrabbiata per
questo.
"Calmati,
tesoro!" Diceva lei, sorridendo.
Era emozionata
almeno quanto il marito.
Arrivarono presto
alle porte di Konoha, forse con un po’ di fiato corto.
Guardarono oltre di essere, nel folto della foresta.
"Non sono
ancora arrivati..." Mormorò Minato, deluso.
La moglie si strinse
al suo braccio.
"E se gli fosse
successo qualcosa?" Disse, lei piano, quasi non si sentiva.
"C’è
Jiraya San con lui, arriveranno presto" La rassicurò
Minato, stringendola.
Dovettero aspettare
almeno mezz’ora prima che l’Hokage avvertisse qualcosa.
Si avvicinò alla porta.
"Senti il
chakra di Jiraya San?" Chiese la moglie.
Per un attimo gli
parve di sentire qualcosa di strano, ma allontanò il pensiero
quando il chakra del suo vecchio maestro si fece sentire.
"Sì!
Stanno arrivando!" Esclamò, felice.
Poco dopo un gruppo
di persone comparì sulla strada in mezzo al bosco. Kushina
fece qualche passo esitante.
"Naruto..."
Mormorò, mentre le lacrime cominciavano a cadere dai suoi
occhi.
Quando il gruppo fu
più vicino, Jiraya alzò la mano in segno di saluto,
lasciano passare un ragazzino col cappuccio tirato sulla testa che
correva come un matto.
"Mamma!"
Esclamò il bambino correndole incontro.
"Nacchan..."
Le lacrime della
donna erano aumentate e non gli permettevano di dire altro. Aprì
le braccia aspettando il figlio che le correva intorno.
Ma questo non arrivò
mai dato che fu intercettato da qualcun’altro.
"Naruto Chan!"
Minato aveva
agguantato il piccolo in un abbraccio stretto e ora stava piangendo
disperato.
"Mi sei mancato
tanto!"
Purtroppo il suo
abbraccio era un po’ troppo forte. Naruto annaspava, per
liberarsi e respirare.
"Pa.. Papà!...
Mollami! Non respiro!"
Ma questo non era
intenzionato a lasciarlo facilmente. Per fortuna arrivò la
moglie a calmarlo con un bel pugno sulla testa.
"Brutto idiota!
Lo stai uccidendo!" Esclamò la donna per poi staccare il
marito con la forza.
Questo volò
lontano, ma continuava a parlare come se avesse ancora il figlio tre
le braccia.
"Non ti lascerò
mai più, Nacchan!"
Kushina sospirò.
Subito dopo sentì le piccole braccia del figlio stringerla
alla vita.
"Mamma..."
Mormorò Naruto.
Lei sorrise
accarezzando la testa bionda del figlio.
"Bentornato,
Nacchan"
Naruto affondò
il viso nella pancia della madre. Nascose un ghigno che non era
riuscito a trattenere.
Dentro di se, la
Volpe rideva e lui con lei.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
"Ma sei proprio
sicuro di voler andare all’Accademia oggi? Non sei stanco per
il viaggio?" Chiese Kushina preoccupata.
Naruto scosse la
testa, sorridente.
"Voglio
conoscere i miei compagni prima che facciano i Team" Disse.
I genitori si
guardarono. La preoccupazione che i bambini non si fossero del tutto
dimenticati di quel giorno non voleva andarsene.
Alla fine Minato
annuì.
"E sia!
Sbrighiamoci! Le lezioni cominceranno tra 10 minuti!"
Prese il figlio in
braccio e se lo mise su una spalla. Questo scalciava.
"Papà!
Non sono un sacco di patate!" Urlava Naruto.
"Oh! Come sei
diventato pesante! Speriamo che siano muscoli e non ciccia... Tua
nonna ha sempre cucinato un po’ troppo pesante in effetti..."
Borbottò
Kushina lo guardò
male.
"Cos’hai
da dire su mia madre?" Disse, acida.
Minato corse subito
ai ripari.
"Che cucina
divinamente e tu hai ripreso alla perfezione le sue doti culinarie
sopraffine!"
La donna non gli
credeva per niente e si sentiva anche presa in giro, ma per una volta
lasciò correre.
"Vattene, prima
che ti prenda a calci"
"Subito!"
Minato, con il
figlio sulla spalla, sparì da davanti alla moglie e ricomparì
nel centro di Konoha, precisamente davanti all’Accademia.
Qualche bambino,
vedendolo comparire così all’improvviso, si spaventò
e corse via.
I pochi adulti che
c’erano scossero la testa, abituati a vedersi comparire
l’Hokage all’improvviso. Nessuno fece caso al ragazzino
sulla sua spalla finché questo non cominciò ad urlare.
"Papà!
Degenere di un Hokage! Lasciami!"
Subito Minato lo
mise a terra, guardandolo male.
"Degenere di un
Hokage?... Tu sei stato troppo influenzato da tuo nonno..."
Borbottò.
"Hokage Sama!"
Un uomo sulla
trentina con una cicatrice sul volto e un grande sorriso si era
avvicinato a loro.
"Iruka,
buongiorno" Lo salutò cordialmente.
L’uomo fece un
piccolo inchino.
"Buongiorno
anche a lei. È raro vederla all’Accademia"
La frase sottintesa
era ‘è raro vederla sveglia a quest’ora’.
Minato ridacchiò.
"Ma oggi è
un giorno speciale" Avvicinò a lui il figlio, tirandolo
per una spalla. "Nacchan è tornato!"
Iruka sgranò
gli occhi alla vista del bambino. Naruto non riuscì a capire
se fosse di sorpresa gradita o di panico.
Si stupì di
vedere un sorriso sincero disegnarsi sul volto dell'uomo verso di
lui.
"Oh! Che
sorpresa! Non pensavo di vederti così presto! Bentornato
Naruto Kun"
Allungò la
mano verso di lui. Naruto gliela strinse, un po’ titubante.
"Io sono il
maestro dell’Accademia, Iruka Umino"
"Piacere di
conoscerla" Disse Naruto, più per educazione che per vero
piacere.
In quel momento si
sentì la campanella suonare.
"Bhe, allora te
lo affido, Iruka. Ti manderò al più presto i documenti
che l’Accademia di Uzu mi ha mandato"
Il maestro annuì
mentre lo sguardo di Minato passò sul figlio. Gli accarezzò
la testa.
"Fai il bravo e
ascolta il maestro! Ci vediamo all’uscita" Gli sorrise.
"Va bene"
Disse il piccolo sorridendo si rimando.
Minato lo guardò
con dolcezza prima di scomparire.
Il ragazzino rimase
da solo con il maestro.
"Bhe, che ne
dici di entrare Naruto Kun? Ti presento ai tuoi compagni..."
Annuì mentre
seguiva Iruka.
L’Accademia
non era molto diversa da quella di Uzu. Arrivarono presto davanti ad
una porta chiusa da dove si sentiva provenire un gran vociare.
"Tu aspettami
qui. Appena dico il tuo nome, entra"
Naruto annuì
mentre il maestro entrava in classe e gli alunni si zittivano.
Il pensiero che
avrebbe rivisto tutte quelle persone che lo avevano deriso, gli fece
montare la rabbia. Soprattutto il pensiero di rivedere Lui.
"Naruto,
calmati. Ci sarà tutto il tempo in futuro"
Riuscì a
calmarsi a quel pensiero, anche se non era del tutto tranquillo.
=^-^= =^-^= =^-^=
=^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^= =^-^=
Le giornate
all’Accademia erano tutte uguali. Le ragazzine che gli giravano
intorno, i ragazzi che litigavano, i maestri che lo lodavano.
Non c’era
nessuno nel suo anno che potesse eguagliarlo. E questo rendeva tutto
noioso.
Cominciava ad
assomigliare all’erede dei Nara. Eternamente annoiato.
Guardò fuori
dalla finestra. Il suo maestro stava parlando con l’Hokage. Si
intravedeva che c’era qualcuno tra loro, ma era coperto dalla
figura di Iruka.
Distolse lo sguardo.
Non gli interessava quello che facevano quei due.
Intorno a lui c’era
un caotico caos. Il solito caotico caos.
"Mi siedo io
vicino a Sasuke Kun!"
"Sta zitta,
Fronte Spaziosa! Non sei all’altezza di Sasuke Kun!"
"Cosa hai
detto?!"
Davanti a lui, le
solite due ragazzine pazze stavano litigando. Ogni giorno sperava
che, in uno dei loro litigi, si ammazzassero a vicenda. Almeno lo
avrebbero lasciato in pace.
Anche se aveva il
sospetto che lo avrebbero perseguitato anche nella morte.
Rabbrividì.
Le donne erano dei mostri.
In quel momento, la
porta dell’aula di aprì facendo entrare un Iruka più
euforico del solito.
"A posto,
ragazzi!" Esclamò, con un sorriso fin troppo felice.
Subito tutti si
misero a sedere. Le due pazze optarono per sedersi nei banchi dietro
di lui, come avvoltoi. Il posto vicino al suo rimase vuoto, come
sempre.
Lo guardò,
aveva come la sensazione che quel posto appartenesse a qualcuno.
In quel momento,
Iruka cominciò a parlare.
"Ho un annuncio
importante! Forse alcuni di voi avranno sentito che sarebbe arrivato
uno studente da Uzu per fare l’esame qui da noi. Bhe, quello
studente è arrivato!" Altro sorriso euforico. "Trattatelo
bene, mi raccomando! Entra pure, Naruto!"
Sasuke sgranò
gli occhi a quel nome. Tanti ricordi gli si affollarono nella mente e
le sensazioni di quei giorni ebbero un senso.
Tutto gli parve
ancora più nitido quando il ragazzino biondo varcò la
soglia dell’aula, con un grande sorriso.
Senza nemmeno
rendersene conto, fece un piccolo sorriso.
Naruto Uzumaki, il
suo migliore amico, era tornato.
Non gli passò
per la mente che questo potesse essere un male.
NdLirin:
Ritardoooooo!! Scusateee!!! ç_ç Si vede che è
ricominciata la scuola, ne?... Va bhe, parliamo di cose più
allegre -_- Come vi sembra il capitolo?... Vi ho lasciato nel punto
migliore, che bastarda che sono! XD In questi giorni ho modificato un
po’ la trama... C’erano alcune cose che volevo mettere,
ma che poi non tornavano e ho dovuto modificare un po’ le
cose... Che lavoro duro ç_ç Va bhe, lasciate perdere i
miei lamentismi ^^
Ringrazio:
Celena86: Bhe
non poso dirti che non lo diventerà, ma nemmeno il
contrario... è complicato... Dovrai seguire per capire! XD
Tranquilla, non ti deluderò!
Sasu Chan: XD
adesso non lo ai più come va avanti! XD E non ti dirò
nulla v.v
Keira_Chan:
Suvvia! Ma perché Naruto non può essere cattivo? ç_ç
A me piace tanto tanto... Cercherò di andarci piano con
Sasuke... Se ci riesco XD
Inuziku_RukiaXP:
Ebbene sì... In questo libro Rowling ammazza anche per gli
altri sei -_- ç_ç Comunque cercherò di
risollevare il morale ^_^
Ximeng: Un
pochino arrabbiato, sì! XD Diciamo che non credo che abbiamo
molto spirito patriottico come in originale ^^
Himawari:
Ginny... Non la nominare -_- Non l’ho mai sopportata...
Comunque... Psicopatico è una parola grossa, dai! XD Itachi
non è così! ^^
Shooting Star:
Vedrai come si farà interessante poi! XD
Ryanforever:
Harry lo scambierei volentieri con Fred! Anche subito! XD Le cose si
sistemeranno... Forse... Devo ancora decidere! XD
Talpina
Pensierosa: [Rispondo a tutti e due i tuoi commenti ^_^] Bhe,
l’avvertenza ‘shonen ai’ l’ho messa per
precauzione... Dato che io ci cado sempre alla fine ^^ E avere per le
mani Sasuke e Naruto da piccoli non mi ha aiutato molto XD...
Comunque... Per me essere crudele con Sasuke è uno sport! XD
Lo considero il mio fratello minore da stressare! ^^ Quindi abituati
alle scene di crudeltà verso di lui! XD
Babyangeldark:
Dai! Nee Chan! Vedi che è tornato subito! ^^ Non disperarti!
Nana89:
Questo cappy non era poi tanto deprimente... Vero?... Dai! Dimmi che
non lo è! ç_ç
Tensai86:
Hachiko! Qua la zampa! XD Non piangere dai! Altrimenti non ti porto
al parco! v.v
CHIHIRO: Non credo
che abbia cambiato molto idea ^^ Probabilmente si è evoluta!
XD
Lulu: Lo
so... Cercherò di equilibrare i due stili anche se sarà
un po’ difficile... ^^ Abbiate pazienza... Non è
facile...
Vimar: Io
invece lo vedo benissimo con il cappottone a nuvolette rosse ^^ Gli
dona! XD Ma vedrai in futuro!
Sakura03: XD
Qualcuno che ha fatto apprezzamenti sulla partenza! L’unica! XD
Ila The Best:
Jiraya avrà una parte più forte in futuro, come nel
manga originale infondo ^^ Sarà sempre il solito pervertito XD
Ron Von Bokky:
Grazie! ç_ç Non abbandonarmi! Me ha bisogno anche di
te! Ron Chan! ç_ç
Ayame90:
Vero... Povero piccolo... Anche se non sembra molto depresso
nell’ultimo capitolo da quello che dice il piccolo James -_-
Finito! Ragazzi mi
sono resa conto di aver fatto Sasuke un po’ troppo simile a
Shikamaru!... Va bhe -_- Infondo i loro comportamenti non sono poi
tanto diversi... A parte che Shikamaru dorme e Sasuke no...
Prossimo
capitolo! Il piccolo Naruto comincia il suo piano! XD Aspettatevi
il peggio! [Kukukuku
<-- risata malefica alla Orcomario! XD]
A presto! ^_^
Di
nuovo, per chi volesse contattarmi: lirin_uchiha@hotmail.it
|
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Capitolo 13 *** Mancanza ***
Capitolo
Dodicesimo
Mancanza
Sentiva Iruka
parlare nell’aula. Parlare di lui. Chissà se qualcuno di
quegli stupidi mocciosi si sarebbe ricordato. Comunque non era il
caso di sfidare la sorte come quella mattina. Per poco suo padre non
sentiva il chakra di Kyuubi troppo forte rispetto a quello che
prevedeva. Aveva fatto appena in tempo a nasconderlo.
"KyuuChan"
Mormorò in un sussurro appena percettibile "Per un po’
non venire fuori. Resta nel profondo e non uscire se non quando ti
chiamo io... Non possiamo rischiare... Un minimo errore e siamo morti
tutti e due"
Sentì uno
sbuffo.
"Ma
così non potrò vedere cosa succede!... Va bene... Cerca
di non combinare guai... Ci vediamo.."
I sottile strato di
chakra della volpe, che ormai da anni era abituato ad emettere,
scomparì lentamente. Si sentì improvvisamente, e
stranamente, solo. Kyuubi era l’unica che gli era stata sempre
vicina.
Non sentire più
la sua presenza era opprimente.
"Entra pure,
Naruto!"
Sentì Iruka
chiamarlo. Fece un sospiro profondo.
Doveva stare calmo.
Era il momento di tirar fuori il Naruto che tutti si aspettavano di
vedere come figlio dell’Hokage. Allegro, stupido, imbranato, ma
sorprendentemente dotato. Proprio come il padre.
Sfoggiò il
suo miglior sorriso ed entrò.
Sì sentì
immediatamente osservato. Era normale no? Era la novità del
giorno. Si voltò verso quei marmocchi. Trattenne la voglia di
guardarli con freddezza e si sforzò di sembrare imbarazzato.
Vide alcuni di loro
bisbigliare mentre lo guardavano. Ancora una volta, represse
l’istinto di far riemergere Kyuubi. Si sentiva terribilmente in
balia degli eventi.
La sua unica
debolezza era che sentiva il bisogno di appoggiarsi agli altri.
Strinse i pugni. La
missione dipendeva da lui, adesso. Non poteva sbagliare.
Si accostò al
maestro e tenne il capo alto, continuando a sorridere.
"Questo è
Naruto Uzumaki. È il figlio del nostro Hokage, Namikaze
Minato. Vedete di trattarlo come si deve"
Molti sgranarono gli
occhi alla notizia. I bisbigli divennero un brusio fastidioso. Ma non
sembravano di cattiveria. Evidentemente tutti avevano dimenticato.
Per un attimo i suoi occhi si fecero maligni. Tutto procedeva come
avevano previsto.
Infondo sarebbe
stato problematico eliminare un’intera classe di alunni. Poi
come avrebbero fatto per i corpi, lui e Kyuubi? Mica potevano andare
in giro con un grande sacco sanguinante e buttarlo nella prima fossa
che trovavano!... Magari un mega falò che avrebbe giustificato
come la sua voglia irrefrenabile di castagne arrosto... Doveva
smetterla di fare pensieri così idioti, cominciava a
somigliare al padre.
I suoi occhi
vagarono per i banchi, annoiato. Vide facce conosciute, altre
insignificanti. Non si soffermò a guardare quelle che facevano
rivivere in lui ricordi fastidiosi.
In realtà
cercava un volto solo. Sapeva che non poteva essere cambiato molto.
Istintivamente
guardò verso la parte più alta, vicino alla finestra.
Ricordava perfettamente che genere di luoghi prediligeva.
Quasi gli venne da
ridere quando lo trovò proprio dove pensava. Con la sua faccia
truce, decisamente cresciuto, ma infondo era sempre il solito.
Capelli neri, occhi scuri, pelle chiara.
Era solo al banco.
Anche quello lo aveva previsto. Non gli era mai piaciuto avere
compagnia.
Stranamente il
vederlo non suscitò in lui sentimenti di rabbia, ma qualcosa
di indefinito. Nostalgia? Non lo sapeva.
Quello che però
lo sorprese fu che, adesso, non stava sorridendo per finta.
In quel momento
Iruka ricominciò a parlare.
"Credo che ci
sarà tutto il tempo in futuro per conoscere Naruto Kun. Adesso
cominciamo la lezione" Diede una piccola pacca sulla spalla a
Naruto "Siediti pure dove vuoi"
Nemmeno si degnò
di guardare gli altri posti vuoti. Si diresse velocemente, più
di quanto avrebbe creduto e voluto, verso Sasuke.
Quando gli fu vicino
incontrò i suoi occhi divertiti, anche se la bocca non rideva.
In realtà, per esperienza, sapeva che interiormente stava
facendo un sorriso come il suo. Glielo aveva detto un giorno di sole,
mentre erano seduti sul pontile di legno al laghetto. Il loro posto
speciale...
"Sas’ke"
Gli
occhi neri si posavano si di lui con un mugolio indistinto. Era il
suo modo di dirgli che lo stava ascoltando.
"Perché
tu non sorridi mai?" Gli chiese.
Lo
sguardo del moro caddero sul legno del pontile e poi sull’acqua
del laghetto.
"Io...
In realtà sorrido..." Mormorò l’altro. "Solo
che... Non lo faccio vedere..."
Gli
occhi azzurri lo guardarono, curiosi.
"E
perché? Non è male farlo vedere..."
Vide
il moro girare la testa dall’altra parte.
"E
che... Non lo farei come te... E gli Uchiha non possono essere
secondi a nessuno..."
Ci
fu qualche secondo di silenzio prima che il biondino cominciasse a
rotolarsi dalle risate.
L’altro
si girò di scatto rosso di rabbia mista ad imbarazzo.
"Non
ridere! È una cosa seria!"
Ma
quello non smise per un bel po’.
Quello era
decisamente un bel ricordo. Peccato che tutto era svanito anni fa.
Si rese conto di
star sbagliando. Non doveva cadere nella nostalgia di ricordi lontani
e falsi. Falsi. Di nuovo la rabbia cercò di fargli perdere la
ragione, ma lui riuscì a mantenere il controllo e a tornare
alla normalità. La sua missione era troppo importante.
Si mise le mani sui
fianchi, facendo un largo sorriso.
"Sas’ke!
Sei peggiorato in questi anni! Quei capelli fanno schifo! Ci fai
scorrere il chakra per farli restare così?!" Esclamò,
divertito.
Infondo, dato che
c’era, poteva anche divertirsi. Che male c’era infondo?
Per completare la missione doveva comportarsi il più
normalmente possibile.
Questo era il
miglior modo per farlo.
Sasuke gli scoccò
uno sguardo irritato mentre le ragazze dietro di lui lo guardavano,
scioccate.
Naruto ghignò.
Probabilmente non avevano mai visto il vero Sasuke che, dopo anni di
placida dormita, stava evidentemente riemergendo.
"Su, Sas’ke!
Non mi guardare così!" Si mise a sedere sulla panca e
scivolò vicino a lui. Di nuovo le ragazze dietro lo fissarono.
Nessuno si era mai permesso di sedersi vicino a Sasuke.
Naruto arrivò
vicino a lui e gli poso una mano sulla testa, scompigliandogli i
capelli. Il moro rimase immobile, ma tremava di rabbia.
Intanto il biondo se
la rideva.
"Ma non mi dici
niente? Sei diventato muto? Itachi ha mantenuto la promessa di
staccarti le corde vocali se non stavi zitto?... Te l’ho sempre
detto di non stressarlo quando si allena! Tu non mi dai mai ascolto!
Ti ricordi cosa è successo quando hai tentato di fare
l’esercizio di tuo fratello con i kunai? Ti sei sfracellato a
terra come un idiota e la caviglia è andata a farsi benedire!
Per poco non ti sei messo a piangere... Per non parlare di quando ti
sei auto-infuocato con il Goukakyuu! Mamma Mikoto era una furia! Ha
preso a botte Papà Fugaku perché ti ha insegnato una
tecnica come quella... E poi quando hai bagnato il let.."
Prima che potesse
finire la frase il moro si gettò su di lui tentando di
strozzarlo.
"Usuratonkachi!
Vuoi stare zitto?!"
"Teme! Mi stai
uccidendo! È così che si tratta il tuo migliore, nonché
unico, amico che non vedevi da tanto tempo?!"
"Preferivo non
vederti mai più che sentirti sbraitare a vanvera!"
"Ma tu non mi
rispondevi!"
"Come si può
rispondere a uno che ti prende in giro?!"
"Con la bocca!"
Si guardarono male.
Sasuke era ancora sopra Naruto e lo teneva per la maglia.
La classe intorno a
loro era nel silenzio più totale. Soprattutto per aver visto
l’Uchiha reagire in quel modo. Molti di loro non avevano
nemmeno mai sentito bene la sua voce! Sentirlo perfino urlare era
stato uno shock. Le ragazze erano pietrificate. Il loro idolo e amore
si era scomposto all’arrivo di quel biondino quando mai le loro
parole lo avevano raggiunto in tutti quegli anni.
Fu Iruka a
risvegliare la classe con un piccolo colpo di tosse.
"Su su,
ragazzi. Lo so che siete felici di rivedervi dopo anni, ma cercate di
calmarvi..." Disse questo ai due che si alzarono subito dalle
loro posizioni, scocciati.
Si scusarono e si
misero composti mentre il maestro cominciava un penoso ripasso sulle
tecniche che, probabilmente, ci sarebbero state all’esame.
Naruto lo guardò,
annoiato. Era davvero petulante quel tipo. Per spiegare una tecnica
ci metteva un ora e non la rendeva per niente interessante.
Ma, infondo, per lui
che veniva allenato da Kyuubi ogni giorno, ogni lezione era noiosa.
Guardò fuori.
Era una bella giornata. Odiava starsene chiuso in classe in quelle
giornate.
"Allora,
vediamo se avete ascoltato... Ho bisogno di un volontario..."
Gli occhi del maestro incontrarono i suoi decisamente persi in altri
mondi [I miei occhi a scuola -_-] "Naruto Kun, vuoi provare tu?
Almeno saggiamo un po’ delle tue conoscenze"
Il biondo annuì
e si alzò.
Doveva fare un
semplice Bushin. Roba da pivelli. Mentre scendeva le scale guardò
di nuovo fuori. Era davvero una bella giornata. Il nervosismo
aumentò.
Non voleva restare
in quella classe. In realtà, non voleva nemmeno restare in
quel villaggio. Se ci fosse stata Kyuubi a quest’ora lo avrebbe
già calmato. Ma la sua volpe era rinchiusa nel profondo della
sua gabbia, dove non potevano giungere i suoi sentimenti.
Improvvisamente la
solitudine lo schiacciò. La sensazione che nessuno al mondo
tenesse a lui fece risvegliare sentimenti sepolti da tempo.
Aveva bisogno
d’aria.
Arrivò vicino
al maestro. Tratteneva a stento l’istinto di staccare la testa
a quell’uomo odioso che gli sorrideva. Insopportabile.
"Bene, Naruto
Kun. Fai del tuo meglio!"
Non ci pensò
due volte. Invece di fare la Bushin no Jutsu attivò un
Genjitsu che gli studenti come lui non dovevano nemmeno pensare di
saper usare.
Subito tutti gli
studenti e il maestro caddero addormentati.
Naruto sospirò.
Avrebbe dovuto modificare la loro memoria più tardi.
Aprì la
finestra. L’aria fresca fu un toccasana per il suo animo. Gli
fece ricordare che, infondo, Kyuubi era sempre lì, dentro di
lui.
Non se ne sarebbe
andata. Mai. Lui non era mai solo.
"Almeno in
qualcosa sei cambiato..."
Si voltò di
scatto, anche se sapeva perfettamente chi fosse.
Sasuke era davanti a
lui, vicino al corpo svenuto di Iruka.
Il biondo strinse
gli occhi. Non aveva previsto che qualcuno averebbe annullato la
tecnica. E certamente, l’Uchiha era l’ultimo della lista.
Cercò di
riprendersi, ridacchiando.
"Non avevo
voglia di fare lezione..."
Il moro rimase
serio.
"Che stai
combinando, Naruto?"
La risata si bloccò.
Lo sguardo azzurro si fece allarmato.
"Non so di cosa
stai parlando"
"L’ho
visto sai?... Quello sguardo... Credi che dopo anni non sappia
riconoscere le tue espressioni?..."
Trattenne la rabbia,
la voglia di saltargli addosso, di sputargli in faccia tutto quello
che pensava.
Continuò a
tenere il suo volto impassibilmente allegro e falso.
"Davvero,
Sas’ke... Non so di che parli... Non ho voglia di fare
lezione... Tutto qui..."
L’Uchiha
mantenne lo sguardo su di lui per un altro po’. Sapeva che gli
stava nascondendo qualcosa. Lo conosceva fin troppo bene. Eppure era
meravigliato di quanto fosse cambiato. Quando era piccolo, non era in
grado di fingere così bene e nemmeno di mentirgli.
E questo, non gli
piaceva per niente.
Decise comunque di
far cadere il discorso. Le abitudini, infondo, sono dure a morire.
Prima o poi avrebbe ceduto.
Si avvicinò a
lui.
Naruto non sapeva se
aspettarsi un attacco oppure una battuta scherzosa. Per questo,
quando lo vide alzare il braccio, istintivamente strinse il kunai che
teneva in tasca.
Ma quello che fece
lo spiazzò.
Un braccio intorno
alle spalle. Calore del suo corpo premuto contro il proprio.
Un’intimità che aveva dimenticato da tempo.
Una mano che tocca
la spalla, stringendola.
Un soffio. Un
brivido lungo la schiena, una sensazione nuova e sconosciuta.
"Bentornato,
Naruto"
Bisbiglio. Voce
bassa, come a dire un segreto. Ed altre parole non escono perché
inutili.
In quella stanza
piena di corpi svenuti e silenziosa, il piccolo Naruto che anni fa
era morto, gridò dentro il corpo di quello che era diventato
grazie all’odio e il rancore.
Questi tremò,
spaventato da quanta forza potesse avere un rimasuglio della sua
vecchia vita come quello.
Ma ormai era troppo
tardi. Si era liberato.
Il suo braccio si
mosse senza che lo volesse andando a cingere la vita dell’altro.
La testa che si appoggiava sulla spalla del moro. Come quando erano
piccoli.
Un tempo che non
sarebbe mai tornato, ma in quel momento aveva il disperato bisogno di
credere che nulla fosse cambiato.
Il piccolo Naruto ne
aveva il disperato bisogno perché, e quello che era diventato
non lo avrebbe mai ammesso, gli era mancato il suo migliore amico.
"Sas’ke...
Mi sei mancato..."
NdLirin: Che ritardo
assurdo -_- Credo che ormai sia chiaro ragazzi... Purtroppo dovrò
ridurre gli aggiornamenti a uno la settimana... Credo che il sabato
sia il giorno degli aggiornamenti per tutti ^^ Cercherò di
fare del mio meglio per velocizzare il tutto, ma come potete vedere
la storia si è tramutata da ‘storia di scenette
divertenti e senza senso’ a ‘storia a pieno regime e
complicata’... Che tristezza... Finisco sempre in quel genere
lì...
Ringrazio:
Sasu Chan:
Vediamo quanto riuscirai ad estorcermi! Non ti dirò niente! XD
Celena86:
Devi sapere che a guardia dei miei appunti c’è Virgilio
il Caribu XD La mascotte del mio gruppo di amiche svitate! ^^ [Nato
dalle lezioni barbose della Divina Commedia -_-] Non sfidare la sorte
altre volte! Potrebbe non andarti altrettanto bene! XD
Ila The Best:
Siamo sulla stessa lunghezza d’onda allora! XD
Sasuke-Capelli-Ingellati deve soffrire! XD
Ximeng: Se la
prenderà eccome! XD Ma tutto al prossimo capitolo! Non dico
niente!
Vimar: XD Io
sono specializzata nel storpiare i caratteri buoni e gentili e
renderli sadici e crudeli! Aspetta di vedere più avanti! XD
CHIHIRO:
Bhe... Mi dispiace ma credo che per tutta la fic sarà più
o meno così... Anche se il suo lato puccioloso tornerà,
qualche volta!
Keira_Chan:
Naruto cattivo affascina, è inutile negarlo! *_* Comunque
aspetta! Il meglio deve ancora arrivare!
Talpina
Pensierosa: Su su! Ne avrai da passare di capitoli così!
XD
Babyangeldark:
Non pensarci troppo Nee chan! Pensa solo a leggere! Al resto penso
io! XD
Himawari: XD
è facile fare il cattivo se hai i capelli neri e gli occhi
color pece!... Essere il cattivo dagli occhi azzurri e i capelli
biondi è molto più difficile... Ma rende le cose
decisamente più facile XD Tutti si fidano di te! Naruto
sfrutta molto questo lato, come si vede in questo capitolo!^_^
Ryanforever:
Quello che stresserò sarà Sasuke! XD Non gli darò
tregua!
AllegraRagazzaMorta:
Kyuubi per un po’ non sarà molto presente... Per
Deidara... Vedrò quando comparirà l’Akatsuki
anche se mi concentrerò più che altro su ‘chi ha
preso il posto di Itachi’ XD
Sakura03:
Chissà... Per adesso le cose staranno così... XD Ma in
futuro... Bho! Non dico niente! XD
Ayame90:
Spero di non averti fatto aspettare troppo ^^ Comunque Minato e
Kushina sono sempre i meglio! XD
Inuziku_RukiaXP:
Bhe... Io non sono molto pratica di altre coppie oltre a Sasuke e
Naruto... Non saprei come caratterizzarli... XD Scusa...
Ron Von Bokky:
E non hai visto niente! XD Tra poco diventerà sadico!
Nana89: Il
seguito arriverà il prossimo sabato... anche se spero di far
prima!
Finito! Prossimo
aggiornamento tra una settimana! Capitolo dedicato interamente a
Naruto e Sasuke! XD
Secondo voi mica sto
facendo di Naruto un pazzo esaltato?... Questi sbalzi d’umore
mi preoccupano... ^^ Aiuto! Non lo controllo nemmeno io!
Ciaoz!
|
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Capitolo 14 *** Buio Luminoso, Luce Oscura ***
Capitolo
Tredicesimo
Buio
luminoso, Luce oscura
"Cosa?! Itachi
ha fatto questo?!"
"Dovevi vedere
mio padre, era una furia... Sono stati sei mesi terrificanti.."
Naruto continuò
a guardare stupito l’amico. Itachi di era rifiutato di entrare
nella Polizia di Konoha, contro il volere del padre, ed era ancora
vivo!... Si vedeva proprio che era un genio...
Avevano, di comune
accordo, di sbattersene amabilmente dell’Accademia e di andare
a farsi un giro per Konoha finendo, come sempre, seduti sul pontile
del fiume.
Naruto non credeva
che esistesse ancora, pensava che fosse andato ormai distrutto.
Sbuffò
mentalmente. Sembrava un vecchio nostalgico.
Per strada si erano
fermati in un chiosco, Naruto aveva comprato il suo solito ghiacciolo
all’arancia. Invece Sasuke si era astenuto, non gli erano mai
piaciute le cose dolci.
Il biondo morse il
ghiaccio e intanto continuava a pensare che quella situazione era
assurda.
Lui avrebbe dovuto
come minimo ignorare l’Uchiha ed invece era lì a
chiacchierare come se nulla fosse successo. Come se lui avesse
dimenticato la sofferenza che gli aveva procurato.
Lo guardò di
soppiatto mentre guardava fisso la superficie dell’acqua.
Eppure si sentiva terribilmente a suo agio.
L’aura di quel
ragazzo gli aveva fatto sempre un effetto strano. Non avevano mai
litigato perché Sasuke aveva il potere di soggiogarlo con il
solo sguardo. Per questo si era sempre sentito inferiore.
Ma adesso le cose
erano cambiate. Sapeva di essere più forte. Questa volta non
sarebbe stato lui a scappare.
Finì in
fretta il ghiacciolo e gettò nel fiume il bastoncino di legno.
Adesso, era arrivato
il momento di smetterla di giocare. Ricacciò dentro di se il
Piccolo Naruto. Questi gridò e pianse, ma alla fine si arrese,
come aveva sempre fatto.
Ma adesso tutto era
diverso.
Per se stesso, per
Kyuubi, per la decisione che aveva preso anni fa, lui doveva passare
sopra anche a lui.
Si voltò
verso di lui e coprì la sua faccia impassibile con quella
dispiaciuta. Doveva fare del suo meglio, Sasuke non era così
facile da ingannare come i suoi genitori.
"Sasuke...
Ecco... Io..." Borbottò, come avrebbe fatto da piccolo.
L’Uchiha si
voltò, curioso. Non sembrava sospettare di niente.
Fece qualche attimo
di silenzio e tenne lo sguardo basso.
"Per quello che
ti ho detto... Quella volta... Insomma..."
Sentì il moro
sbuffare.
"Smettila,
ormai sono anni che non ci pensò più... Eri sconvolto e
arrabbiato... Non ti preoccupare... Infondo è stata anche
colpa mia. Dovevo comprendere il tuo stato d’animo e lasciarti
stare per un po’... Ero davvero un moccioso insistente...
Ma..." Istintivamente Naruto alzò lo sguardo, di nuovo
non riusciva a reprimere quei sentimenti che provava verso il moro.
Incontrò i suoi occhi e nel suo sguardo vide il sorriso dolce
che la bocca non mostrava "Non riuscivo a starti lontano... Sei
il mio migliore amico e per questo non posso fare a meno di
preoccuparmi..."
Se fosse stato
ancora il Naruto di un tempo, adesso si sarebbe messo a piangere e
poi gli sarebbe saltato tra le braccia. Sarebbero finiti sicuramente
nell’acqua e avrebbero riso.
Ma la realtà
non è fatta di ‘se’.
Restò fermo,
immobile mentre continuava a guardarlo negli occhi tentando di
leggere qualcosa come la menzogna o la derisione. Non vi trovò
nulla. Per quanto quegli occhi fossero scuri e bui, infondo ad essi
era sempre stata presente una luce ad abbagliarlo.
Per quanto tutti
quanti avessero sempre considerato lui la luce in quella coppia
strana di amici, in realtà era Sasuke ad essere il Sole a cui
girava la fredda Luna.
Un Sole talmente
oscuro da abbracciare la luce. Una Luna talmente luminosa da essere
inghiottita dal buio.
"Ecco dove
eravate! Piccoli delinquenti!"
Ad interrompere quei
ragionamenti fin troppo nostalgici e seccanti fu il maestro Iruka,
evidentemente sveglio dal genjitsu di Naruto. Velocemente stava
scendendo il piccolo pendio che lo divideva da loro e dal pontile.
Istintivamente
Naruto prese per mano Sasuke e si alzò velocemente.
"Sai camminare
sull’acqua?" Chiese, ma non aspettò nemmeno la
risposta.
Lo trascinò
sulla superficie del fiume, ma non aveva previsto che Sasuke non
sapesse affatto emanare talmente bene il chakra da non affondare.
Appena mise piede
sul fiume e si stabilizzò, venne trascinato dietro dall’Uchiha
che era sprofondato del tutto nel fiume e, dato che gli teneva ancora
la mano, portò con se l’amico.
Si ritrovarono
immediatamente tutti e due zuppi con il maestro Iruka che urlava come
un pazzo.
"Ma cosa
diavolo avevate intenzione di fare?! Affogarvi?! Appena lo verranno a
sapere i vostri genitori!"
In realtà i
due non pensavano minimamente ai loro genitori.
Di nuovo, Sasuke
guardò il biondo, sospettoso. Camminare sull’acqua era
una cosa impossibile per un alunno dell’Accademia. Nemmeno suo
fratello aveva imparato a farlo prima di diventare genin. Invece
Naruto ci era riuscito con una facilità disarmante.
Non sapeva se
cominciare a sospettare dell’amico di chissà cosa o solo
esserne geloso.
Naruto, di per se,
fece finta di non notare il suo sguardo e ridacchiò
stupidamente e chiese scusa.
"Sono
scivolato..."
Purtroppo per lui,
ormai i suoi sorrisi non ingannavano più.
SasuNaru
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Siete due
incoscienti! Va bene la foga di rivedersi! Ma addormentare un’intera
classe mi sembra un po’ troppo no?!"
Era da più di
dieci minuti che andava avanti la ramanzina dello Yondaime Hokage.
Per lo più, non ci davano nemmeno peso, quelle urla non
avevano nessuna nota di rimprovero. Sembrava quasi che gli stesse
facendo i complimenti.
Sospirò. Suo
padre non sarebbe mai cambiato.
"Mi
annoiooo!"
Sgranò gli
occhi e sobbalzò. Quella stupida volpe era venuta fuori senza
il suo permesso.
Cercò di
ricacciarla indietro, ma lei resisteva.
"Non
lo dimenticare Naruto! Non sei tornato per giocare con quel moccioso!
Hai una missione e se non la rispetterai quelli ci faranno fuori!"
Lo sapeva anche
troppo bene, ma lei non rendeva certo le cose più facili.
Finalmente riuscì
a cacciarla dentro la sua gabbia. Questa sceneggiata gliela avrebbe
fatta pagare cara.
Intanto Minato aveva
smesso di parlare con loro e si era rivolto ad Iruka, probabilmente
per sapere se poteva bastare quei quattro urli che aveva fatto. Il
maestro sembrava abbastanza soddisfatto.
"Le assicuro
che non accadrà più..."
Disse l’Hokage
spingendo fuori dall’aula i due ragazzi. Quando furono fuori
fece un grande sospiro.
"Certo che si
vede che Nacchan è tornato... Nemmeno mezza giornata e mettete
sottosopra l’Accademia... Voi due diventerete proprio dei bravi
ninja!"
E cominciò a
ridere camminando verso l’uscita.
I due ragazzi lo
guardarono, uno imbarazzato, l’altro ormai abituato a certe
scene.
"Tuo padre è
strano" Disse l’Uchiha.
"E non farmelo
notare di più!"
Seguirono l’uomo
fuori dell’istituto dove tutti gli altri allievi e i loro
rispettivi genitori si avviavano verso casa.
"Sasuke!"
Una donna dai lunghi
capelli neri agitava il braccio verso di loro. Naruto la riconobbe
subito.
"Mamma Mikoto!"
Esclamò correndole incontro.
La donna sgranò
gli occhi nel vederlo.
"Naruto
Chan..."
Il biondo gli si
strinse al ventre mentre lei, ancora un po’ stupita gli toccava
dolcemente la testa.
"Ma come siamo
cresciuti. Non ti avevo quasi riconosciuto, sai?"
Naruto alzò
il volto, sorridente.
"Sono molto
cambiato, mamma Mikoto"
E questa non era
sicuramente una bugia.
Di sottocchio vide
avvicinarsi Sasuke. Come sempre era successo quando sua madre o i
suoi familiari lo coccolavano troppo, nei suoi occhi vide gelosia ed
irritazione. Per dispetto si strinse di più alla vita di
Mikoto. Poteva benissimo sentire il kunai che teneva nascosto nella
maglia pungergli la palle, quasi ad invitarlo ad agire. La tentazione
era forte, ma si limitò a guardare negli occhi il moro.
"Te
lo giuro, Sasuke, quando tornerò mi vendicherò e ti
porterò via tutto ciò che ti è più caro!"
Quella frase
rimbombò nella testa di tutti e due. Il primo come a ricordare
una promessa, il secondo come presentimento scansato con
superficialità.
SasuNaru
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
Le notti a Konoha
erano stranamente meno silenziose di quello che ricordava. Forse
perché il suo animo, una volta, era più tranquillo,
magari i fruscii che sentiva e i passi erano solo nella sua testa.
Si rigirò nel
letto che lo aveva ospitato nei primi anni della sua infanzia. Non lo
sentiva nemmeno più suo.
Certe volte aveva il
sentore di star diventando pazzo, soprattutto da quando aveva
ritrovato Sasuke. Prima era tutto perfettamente lineare e preciso. Il
vendicarsi per lui era diventato un’ossessione. Eppure era
bastata mezza giornata con il moro a fargli perdere di vista il suo
obiettivo. Era così labile la sua voglia di giustizia?
Si alzò di
scatto dal letto. Non riusciva a dormire. Quella stanza era
sconosciuta per lui.
Rimpiangeva con
tutto il cuore la sua stanza ad Uzu e la foresta dove si allenava
con...
Il pensiero di
‘quella persona’ lo fece sobbalzare. Se ne stava quasi
per dimenticare.
Si assicuro che in
casa i genitori stessero dormendo e si mise comodo sul letto.
Velocemente fece
qualche sigillo con le mani ed in un attimo un suo ologramma era
presente in un oscura caverna in un luogo lontano.
Davanti a lui, solo
una persona di cui si vedevano solo gli occhi a spirale.
"Allora?"
Chiese questa con voce fredda.
"Infiltrazione
riuscita" Il suo tono era altrettanto gelido.
"Nessuno
sospetta niente?"
Naruto pensò
per un attimo a Sasuke, ma sapeva di poter rimediare alla cosa.
"No. Tutto
procede come previsto"
Qualcosa nel suo
tono poco sicuro fece intuire qualcosa alla figura davanti a lui che
assottigliò gli occhi.
"Ricordati
Naruto. Se non farai come ti abbiamo ordinato, non mi tratterrò
dal tirarti fuori quel demone solo perché sei il mio allievo
migliore"
Naruto ghignò,
anche se nel suo ologramma non si poteva vedere.
"Non si
preoccupi. Lo sa cosa significa questa missione per me"
La figura lo squadrò
per un altro attimo.
"E so quanto tu
possa essere forte, mia piccola arma. So che non mi deluderai. Per un
po’ non ci sentiremo. Contatta Sasori se ci fossero problemi"
Detto questo sparì.
Anche Naruto sciolse
la tecnica, ritrovandosi nella sua stanza apparentemente senza nessun
cambiamento. Ma dentro di se i suoi dubbi erano completamente
spariti.
Si avvicinò
alla finestra che dava sulle strade silenziose di Konoha. La guardò
con derisione.
Non avevano nemmeno
il sospetto di star facendo crescere dentro al loro grembo la loro
disgrazia più grande.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Sasuke Kun!"
Un fulmine rosa e
uno biondo si catapultarono sul banco dove era seduto il giovane
Uchiha. Lui le guardò, ma non si scompose.
"Sasuke Kun! Tu
conosci il nuovo arrivato?! Dove siete spariti ieri?!" Gridarono
insieme.
Lui sbuffò.
"Non credo
siano affari vostri" Disse, ignorandole.
Loro ci rimasero
male e cominciarono a piangere.
"Emm...
Scusate... Quello sarebbe il mio posto..."
In quel momento
Naruto era arrivato e reclamava il posto dove loro si erano
appoggiate in lacrime.
Le due lo
guardarono, squadrandolo da capo a piedi.
"Che relazione
hai tu con Sasuke Kun?" Chiese acida la ragazza dai capelli
rosa.
Naruto sbatté
un po’ le palpebre per poi farsi venire un idea. Si avvicinò
con grazia a Sasuke e lo abbracciò. Questo divenne di tutti i
colori.
"Siamo
fidanzati" Disse Naruto sorridente e accarezzando piano i
capelli dell’Uchiha.
Il grido che partì
dalle due ragazze, ma anche delle altre che avevano sentito la frase
del biondo, fu ricordata negli annali di Konoha.
Con due semplici
parole aveva messo k.o. mezza classe e sconvolto l’altra metà.
Il silenzio che
seguì l’urlo fu rotto dalle risate del biondo e di
quelle di un altro ragazzo.
Aveva i capelli
castani, strani segni rossi sulle guance e sulla testa c’era un
cagnolino bianco.
"Lo sapevo che
Uchiha non era normale!" Disse avvicinandosi ed evitando i corpi
svenuti delle ragazze. "Mi chiamo Inuzuka Kiba" Si presentò
al biondo.
"Uzumaki.."
"Naruto, sì
lo so chi sei. Di te si parla in tutto il villaggio" Lo bloccò
Kiba.
A Naruto,
guardandolo meglio, parve di averlo già visto. Poi si ricordo
che era uno dei bambini che lo avevano deriso Quel Giorno.
Sasuke notò
il suo sguardo e capì cosa stesse pensando. Quasi ebbe paura
che Naruto sarebbe scattato per uccidere il ragazzo, ma si stupì
invece di vederlo sorridere. Un sorriso talmente falso da fargli
distogliere lo sguardo. Vedere Naruto in quello stato gli faceva solo
male.
"Strano, non
sono mica così interessante..."
Kiba distolse lo
sguardo dal biondo per passarlo su Sasuke, ancora perso nei suoi
pensieri, per poi tornare su Naruto.
"Siete amici da
tanto?" Chiese, forse in un modo un po’ troppo brusco.
"Da quando
avevamo un anno" Rispose tranquillo Naruto.
Kiba assottigliò
gli occhi.
"Strano... Non
mi aveva mai parlato di te..."
Il biondo intuì
che quel ragazzo sospettava qualcosa. Si stupì di dover
constatare che i giovani di quel villaggio erano molto più
svegli degli adulti.
"Non che lui
parli molto no?" Ironizzò, scansando il discorso.
Kiba ridacchiò.
"Anche questo è
vero..."
"Naruto
Kun!" Il maestro Iruka dalla porta
dell’aula lo stava chiamando a gran voce. Naruto si chiese cosa
potesse volere. "Potrei parlarti un attimo?"
Il biondo annuì
e scese velocemente i gradini raggiungendo il chunin, che gli
sorrideva.
"Buongiorno,
Iruka Sensei" Disse, appena arrivato.
Il maestro quasi non
ci fece caso e lo spinse fuori dall’aula chiudendo la porta.
"Naruto Kun,
come ti trovi qui a Konoha?" Chiese subito.
Naruto rimase un po’
interdetto. Cercava di capire quale era il modo migliore di
rispondere.
"... Bene..."
Rispose, neutro.
Il maestro lo scrutò
per un attimo.
"Naruto Kun,
tuo padre mi ha portato i documenti dell’Accademia di Uzu..."
Disse mostrandogli un paio di fogli. "Qui dicono che non ti sei
per niente inserito nella classe e che spesso saltavi le lezioni...
Eppure ieri mi hai dimostrato quanto tu sia abile, almeno nel
genjitsu... Mi puoi spiegare come tu, apparentemente allievo
scalmanato, possa conoscere una tecnica come quella?" Chiese.
Quella era l’unica
domanda che quello stupido di un maestro non doveva rivolgere a lui.
Lo guardò
negli occhi.
"Maestro
Iruka... Mio padre ha letto quei documenti o lei ha parlato con lui
di questo suo dubbio?"
Iruka non staccò
gli occhi da lui, anche se si sentiva a disagio.
"Yondaime Sama
non ha avuto il tempo di leggerli e io ho voluto prima parlarne con
te..."
Un ghigno malefico
si allargò sulle labbra del bambino.
"Perfetto"
Il familiare chakra
della volpe lo circondò. Quanto gli era mancata quella
sensazione.
"Finalmente
ci divertiamo"
Fu il pensiero di
due menti in un unico corpo.
NdLirin: Aiuto!
Naruto mi è sfuggito di mano! XD Povero Iruka... Sempre detto
che doveva farsi gli affari suoi... Gli impiccioni non piacciono a
nessuno XD [Kukukuku
<-- risata malefica alla Orcomario! XD] Comunque scusate il
ritardo di un giorno, ma ieri avevo un mal di testa allucinante ^^
Perdono! Spero che il capitolo vi sia piaciuto. SI cominciano a
vedere le prime cose OOC no? Sasuke che è la luce della coppia
XD Ma quando mai?! Va bhe... Che ero pazza si sapeva XD Scusate per
Iruka, ma mi è sempre stato sull’anima -_-
Ringrazio:
Nana89:
^^ Grazie... Spero che ti piaccia anche questo! ^///^ E dire che a me
non piace per niente il modo in cui scrivo!XD
Sakura03:
Pure io volevo mettercelo! XD Ma poi ho deciso di no! Ma arriverà
te lo giuro! E poi ci sono tanto altre cose da mettere! Non sono
ancora nemmeno genin! XD sii paziente!
Tensai86:
Kyuubi Chan.. Non fa tanto la brava in questo capitolo! XD Non riesco
a trattenermi! È più forte di me! Devo far Naruto
crudele! XD Hachiko, prova a parlarci tu con la nostro volpe
preferita! Infondo siete sempre della stessa specie!XD Scherzo!
Vimar:
Se non ti piace Naruto cattivo allora credo che questo capitolo non
ti piacerà! XD... E anche quelli a venire ^^... Però
cercherò piano piano di mettere qualche scena dove è
buono!XD
Istry:
In origine doveva essere una raccolta di one short di quando erano
piccoli... Poi è saltata fuori quest’idea malsana! XD mi
è venuta fuori ascoltando ‘Snow Kiss’ di
Nirgilis... Bellissima canzone! *.*
Lan:
Io lo dico sempre! Naruto è bello quando è cattivo! XD
Sasuke le prenderà a dovere da lui! XD [Kukukuku <-- risata
malefica alla Orcomario! XD]
Ximeng:
Ci riuscirà? Mha... Chi lo sa... Quelle sono ferite che non si
rimarginano facilmente... Ma Sasuke, in questa fic, è quello
che salva... Forse ci riuscirà, ma sarà dura...
Himawari:
Adesso diventa anche più inquietante! XD [Kukukuku <--
risata malefica alla Orcomario! XD] Naruto cattivo the best! *-*
JennyRom:
°_° Tensai ti ha plagiata? Non starci molto accanto o
diventerai come lei, ovvero una pervertita v.v Comunque ti ringrazio
per apprezzare così tanto la mia fic! Spero di non deluderti
mai! *Inchino*
Ryanforever:
In questo capitolo Naruto non fa paura... Terrorizza! XD E ho in
mente cose ancora più terribili! [Kukukuku <-- risata
malefica alla Orcomario! XD]
Bebyangeldark:
Non so se lo farò tornare come prima... Mi sta piacendo troppo
in questo modo! XD
Ayame90:
Eh! Ma non illuderti che sia così facile fargli cambiare idea!
XD Come hai visto, è bastato un incontro con... quello lì...
Per fargli sparire ogni dubbio! XD
Celena86:
Io spero di far ritornare la fic in un tipo un po’ più
allegro, ma con un Naruto così è complicato... Ci
arriverò piano piano credo... Anche se non tornerà mai
come prima... Scusa ç_ç
Krikka86:
Aspetta di arrivare al livello Shipp... Nuu non posso dire niente!
*Me si morde la lingua* XD Diciamo che più avanti lo sarà
ancora di più!
Ila
The Best:
Itachi San... Dopo il capitolo 386 non regna più ç_ç
Mi è caduto troppo in basso... Ci sto male da morire! ç_ç
Aiutooo!
Angel
Jenny:
Quale? Usuratonkachi? Bhe quello è il soprannome che usa
Sasuke per Naruto in originale. Vorrebbe dire più o meno
‘grande idiota’ o ‘re degli imbecilli’...
Sappi che non è un complimento XD Sasuke chiama in due modi
Naruto: Usuratonkashi o Dobe ^_^ Quindi se lo vedi scritto nella mia
fic, sappi che tutti e due non sono complimenti! XD
Finito!
Allora come commentino finale, vi
esorto a ricordarvi questo collegamento con la luce e il buio scritto
nel capitolo perché ricomparirà spesso! ^_^ E
soprattutto vi consiglio di ascoltarvi o di cercare la traduzione di
‘Snow Kiss’ di Nirgilis dato che mi ha ispirato molto per
questo capitolo... Che ne dite se cambio il titolo della fic con
quello della canzone?... è troppo azzeccata per questa fic...
Va bhe! Io vi
saluto! Ciaooo! ^-^
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Capitolo 15 *** Dove Comincia La Maschera? ***
Capitolo
Quattordicesimo
Dove
Comincia La Maschera?
"Odio fare
certe cose! KyuuChan!"
Disse il biondino
gettando la pala e facendosi cadere sull’erba. Vicino a se, un
mucchio di terra smossa.
"Stai
sempre a lamentarti... Infondo cosa hai fatto mai!"
A quelle parole,
Naruto si alterò leggermente.
"Ma niente!
Solo ucciso un chunin di infimo livello, nascosto in un angolo della
scuola il corpo, sostituito con un Kage Bushin, recuperato il corpo,
fatto a pezzi per non farlo riconoscere e scavato la sua fottuta
fossa! La vita è una gran fregatura!"
Continuò a
lamentarsi anche mentre camminava verso il fiume che scorreva nel
mezzo del bosco. Si massaggiava le spalle indolenzite con le mani
sporche di sangue e terra.
"Se
tu stessi un po’ più attento, invece di fare lo
scapestrato come tuo solito, forse a quest’ora quello sarebbe
ancora vivo e tu più tranquillo!"
Lo sgridò la
volpe. Certe volte gli sembrava di sentire il suo maestro... Ma
perché gli immortali dovevano essere tutti così
bacchettoni?!
"Come se ti
fosse dispiaciuto uscire un po’ a divertirti! Stupida di una
volpe! La prossima volta faccio da solo!"
Arrivò sulla
sponda del fiume e cominciò a togliersi la maglia. Quando
l’ebbe gettata a terra si poté benissimo notare il
sigillo impresso sul suo addome, presso l’ombelico.
"Cosa?!
Non puoi farmi questo! Siamo compari, noi! Chi è la tua volpe
preferita?! Quella che ti consola sempre, che ti è sempre
stata vicina?... Suu! Nacchan! Sì buono!"
Il biondo ridacchio
un po’ mentre i toglieva i sandali e i pantaloni.
"Sì, sì!
Lo so, KyuuChan! Tu sei la mia compare per la vita!"
Con un tuffo si
buttò nell’acqua fredda. Riemerse quasi subito
respirando a grandi boccate l’aria. L’acqua intorno a lui
si colorò un po’ di rosso. Le sue mani galleggiavano in
quel liquido rosato.
Di nuovo, il senso
di colpa lo schiacciò.
Cosa era diventato?
Quello che gli abitanti del villaggio avevano sempre detto di lui. Un
mostro.
Un calore più
intenso lo avvolse, non sentiva nemmeno più il freddo
dell’acqua.
"Kyuubi..."
Mormorò.
"Cucciolo,
non crucciarti... Questi sono sacrifici inevitabili per l’obiettivo
che vogliamo raggiungere..."
Naruto fece un
sorriso triste a quelle parole.
"Tu parli solo
per il tuo interesse... Non vuoi essere presa dall’Akatsuki..."
Sentì un
ringhio basso.
"Perché
tu vuoi essere ucciso? Io non ci tengo! Finché sarò...
sarai in vita cercherò il modo di uscire da questa gabbia...
Senza ucciderti..."
Il biondino
ridacchiò, nuotando per il fiume che scorreva lento.
"Non ti facevo
così sentimentale!"
Questa volta il
ringhio fu forte e chiaro.
"Maledetto
insolente! Ti ucciderò!"
Rise più
forte prima di smettere e fare un sorriso dolce. Guardò in
alto nel cielo azzurro, il sole era caldo e le nuvole solo degli
stracci velati.
"Anch’io
troverò il modo di liberarti senza uccidermi, KyuuChan... Ma
se non ce la dovessi fare... Ti prometto che supererò
qualsiasi prova per non farti prendere da loro e farti usare come
arma... Mi sei sempre stata accanto... Non ti abbandonerò mai,
KyuuChan"
Se non fosse stato
sicuro che la volpe non era in grado di sorridere, avrebbe detto che
in quel momento lo stesse facendo. Il chakra che aveva intorno
divenne una carezza di calore e affetto.
"Nemmeno
io... Anche se dovessi liberarmi da questa prigione io... Ti sarò
sempre vicina... Perché tu sei il mio solo Jinchuuriki*"
La chiazza rosata di
sangue e acqua andava via via sbiadendosi, come un ricordo doloroso
depurato da un sorriso dolce.
Ma purtroppo non c’è
rimedio per gli errori commessi. Presto o tardi torneranno a colpirti
ancora più forte e dolorosamente di prima.
E i sorrisi dolci
serviranno solo a ricordarti quanto la tua colpa sia grande.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Naruto Chan!
Era da una vita che non venivi!"
Disse Mikoto
facendogli spazio per entrare dalla porta della dimora principale
degli Uchiha. Lui sorrise, radioso.
La donna lo guardò,
stranita e toccandogli i capelli.
"Piccolo, hai i
capelli fradici! Che ti è successo?!" Esclamò,
preoccupata.
Di nuovo, Naruto si
stupì di quanto fossero attenti a certe piccolezze gli
abitanti di Konoha.
"Emm... Avevo
voglia di farmi un bagno al fiume" Disse, non trovando
nient’altro da dire.
"Cosa?! In
questa stagione?! Ma ti prenderai un malanno!"
Gli dette una
piccola pacca sulla schiena, amorevole
"Vedi di essere
più giudizioso! Tra poco sarai ninja!"
Il biondino annuì
vigorosamente, ma dentro stava mandando tutti gli accidenti possibili
a quel cavolo di maestro impiccione che aveva ficcato troppo il naso
nei suoi affari. Entro oggi avrebbe dovuto falsificare i documenti
dell’Accademia di Uzu, per sicurezza tante volte il padre o
qualche altro scocciatore avesse avuto la voglia di immischiarsi nel
suo passato.
Entrò nella
maestosa casa, togliendosi i sandali. Se la ricordava più
grande e spettrale. Non gli era mai piaciuta, soprattutto per la
presenza di..
"Itachi! Guarda
chi è tornato!" Esclamò Mikoto quando vide il
figlio maggiore entrare nel corridoio che conduceva fuori dalla casa.
Il ragazzo era come
se lo ricordava. Freddo, oscuro e incredibilmente carismatico. Con il
suo passo lento e calcolato affascinava e con i suoi occhi scuri e
decisi ipnotizzava e terrorizzava allo stesso tempo.
A Naruto non era mai
piaciuto molto. Ma questo riguardava più il rapporto di
devozione assoluta che Sasuke aveva per lui, che per il suo aspetto.
Adesso, erano ben
altri i motivi per cui stargli alla larga. Forse, Itachi era l’unico
in quel villaggio, oltre al padre, che lo avrebbe messo in seria
difficoltà in combattimento. Anzi, tutta la stirpe Uchiha
dello Sharingan era un potenziale problema.
Kyuubi era
indebolita molto da quell’abilità innata. Lo aveva
sperimentato combattendo la prima volta contro l’Akatsuki,
rimanendone sconfitto su tutta la linea. Ma era anche vero che Lui
era un caso a parte.
Quando fu vicino a
loro, fece un accenno di sorriso cordiale. Più che altro una
smorfia malfatta.
"Sono felice di
rivederti, Naruto Kun. Bentornato"
La voce non aveva
niente in comune con quella del fratello minore. Somigliava molto di
più al padre. Profonda, forte, imponente anche nel suo tono
tranquillo.
"Grazie, Itachi
San"
Gli occhi neri del
ragazzo stettero per un po’ su di lui, come a studiarlo o ad
attendere qualche altra parola che qualche anno prima forse sarebbe
arrivata.
Adesso, sentiva
soltanto che quel bambino biondo non gli piaceva. I suoi occhi
azzurri erano troppo freddi e il solo vedere che manteneva senza
problemi il loro contatto visivo, lo insospettiva. Se lo ricordava
come un moccioso piagnucolone, sempre attaccato a suo fratello minore
e debole. Ma allora chi era il ragazzino che aveva davanti? Una
persona può cambiare così tanto in così poco
tempo?
Aveva
una brutta sensazione. E,
di solito, le sue sensazioni risultavano sempre esatte.
Distolse lo sguardo
dal biondo e lo posò sulla madre.
"Io esco. Ho
una missione. Tornerò massimo domani mattina"
La donna annuì,
spostandosi per permettergli di mettersi i sandali. Quando fu pronto
dette un altro sguardo indagatore a Naruto.
" è
stato un piacere averti rivisto... Naruto Kun"
Il biondo mantenne
lo sguardo, sapendo che Itachi sospettava già qualcosa. Ma
questo lo aveva già calcolato. Era impossibile sfuggire a un
genio del suo calibro. Se proprio ci fossero stati problemi, avrebbe
chiamato Sasori. Anche se preferiva evitare di coinvolgere l’Akatsuki
nella sua missione.
"Anche per me,
Itachi San"
Con la sua solita
calma e leggerezza, il ragazzo uscì dalla porta, chiudendola.
Stette per qualche
secondo ad osservare il legno dello shoji**, impensierito. Fu il
tocco dolce della mano di Mikoto sulla sua spalla a farlo
risvegliare.
Con il suo dolce
sorriso lo invitava ad entrare in una delle stanze.
"Vieni, Naruto
Chan. Vado a chiamare Sasuke"
Il biondo entrò
in quella che si rivelò essere il salotto. Di nuovo, la
sensazione che tutta la casa si fosse rimpicciolita in quegli anni lo
colpì.
Con lentezza, la
donna sparì nei corridoi bui, lasciandolo solo.
Si toccò i
capelli. Questi gli bagnarono la mano. Poco male, non era una prova
schiacciante.
Quello che veramente
lo preoccupava era Itachi. Mikoto l’avrebbe potuta uccidere
facilmente, ma il figlio maggiore della donna era un altro paio di
maniche.
E poi non poteva
continuare in questa maniera. Il solo fatto di aver già ucciso
un abitante lo metteva in una situazione difficile. Per adesso faceva
andare un suo Kage Bushin trasformato nel maestro, in giro per la
città, ma non era del tutto detto che sarebbe andata sempre
bene. Lui non aveva mai conosciuto Iruka Umino e non sapeva i suoi
comportamenti tipici.
Sospirò,
avrebbe trovato soluzione anche a quel problema.
"Eccoci!"
Mikoto rientrò
nella stanza, sempre sorridente, seguita da un Sasuke con la sua
solita faccia impassibile.
"Ciao"
Disse atono.
Lui gli sorrise,
avvicinandosi contento.
"Nee! Sas’ke
teme! Pronto per essere battuto?!" Esclamò.
Prima di lasciarsi
per tornare a casa – anche se in realtà Naruto era poi
andato ad occuparsi di una questione leggermente fastidiosa –
si erano promessi che quel pomeriggio si sarebbero sfidati come
quando erano piccoli.
Anche se non lo dava
a vedere, il biondo era leggermente curioso di vedere se il moro era
migliorato. E se era da considerare una possibile minaccia in futuro.
Sasuke a quelle
parole sbuffò.
"Come se mi
facessi battere da un Usuratonkachi come te!"
Quelle parole di
scherno lo irritarono decisamente.
"Cosa?! Teme!
Te la faccio vedere io!"
Fece per gettarsi su
di lui ma una presa ferrea lo fermò a mezz’aria. Alzò
lo sguardo e incontrò quello severo di Fugaku Uchiha.
"Le vostre
questioni andate a risolverle fuori da casa mia"
Notò subito
che il suo tono e il suo sguardo non erano per niente cambiati.
Quell’uomo aveva sempre ispirato in lui un’ammirazione
perfino superiore a quella che provava per suo padre.
Istintivamente, gli
sorrise e ridacchiò.
"Scusa, papà
Fugaku! Solo che Sas’ke mi ha provocato!"
L’uomo poggiò
a terra il ragazzino, lasciandogli la maglia per poi accarezzargli i
capelli biondi con lentezza. Come sempre aveva fatto.
"Eh, già...
Sempre la solita storia... Non sei per niente cambiato"
Borbottò, duro ma si sentiva dentro quelle parole un profondo
affetto paterno.
Ancora una volta,
Naruto vide gli occhi di Sasuke farsi più sottili. Ma questa
volta ebbe l’impressione che ci fosse qualcosa di diverso in
quello sguardo. Quasi come se la gelosia non fosse rivolta alle
attenzioni che il padre rivolgeva a lui, ma alla mano con cui Fugaku
lo stava toccando...
I suoi sospetti si
fecero più forti quando lo vide avvicinarsi e prenderlo per un
polso e tirarlo via.
"Andiamo! Non
abbiamo tempo da perdere!"
Non ebbe nemmeno il
tempo di salutare i due Uchiha, sentì soltanto Fugaku
borbottare.
"Lo sapevo...
Non è cambiato niente... Sempre possessivo, nemmeno glielo
stessi portando via..."
Il ridacchiare di
Mikoto fu poi soppresso dalla loro uscita dalla casa. Sasuke
continuava a tirargli il braccio, come a volersi allontanare in
fretta dal quartiere Uchiha.
"Ehi! Teme! So
camminare da solo!" Esclamò, irritato.
Quasi si fosse
accorto solo adesso di cosa stesse facendo, Sasuke gli lasciò
di scatto il braccio.
Naruto si massaggiò
il polso un po’ indolenzito dalla stretta forte che il moro
aveva esercitato su di esso.
"Certo che
potevi essere più delicato..." Borbottò.
Sasuke sbuffò,
per nulla risentito, e cominciò ad avviarsi da solo.
"Ehi! Teme!
Aspettami!"
Fece per corrergli
dietro ma si bloccò.
La schiena che si
allontanava sempre di più era una scena che aveva visto
spesso, nella realtà e nei suoi sogni. Lo rincorreva sempre,
perché lui era quello che aveva bisogno dell’altro.
Appoggiarsi a lui, vivere della sua luce.
Essere soltanto una
pallida Luna che imita malamente lo splendore del Sole, era qualcosa
di insopportabile.
Strinse gli occhi e
i pugni, correndo veloce e sorpassandolo.
Davanti a se voleva
soltanto vedere la strada che si era scelto.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Katon!
Goukakyuu
no Jutsu!"
Una enorme palla di
fuoco uscì dalla bocca del ragazzo andando a schiantarsi al
suolo.
Il suo chakra era
ormai quasi esaurito. Quello era migliorato in maniera
impressionante.
Sentì un
fruscio alle sue spalle, ma prima ancora di potersi girare fu colpito
violentemente da un calcio. Cadde poco più in là,
battendo per terra. Tossì qualche volta per riprendere fiato
dall’urto e tentò subito di rialzarsi, ma un kunai
affilato gli venne poggiato sulla gola.
"Allora? Chi
sarebbe un Usuratonkachi adesso?" Disse una voce glaciale e
maligna.
Senza curarsi
dell’arma che lo minacciava, il moro prese con forza il braccio
del suo aguzzino e, girandosi velocemente sulla schiena, dette un
calcio nello stomaco al suo avversario. Questo venne sbalzato via
poco lontano da lui.
Si rialzò
dolorante e si avvicinò al ragazzo biondo, apparentemente
svenuto.
"Sempre tu,
Dobe" Mormorò, con un ghigno vittorioso.
Si stupì
quando vide il corpo davanti a se sparire in una nuvola di fumo e far
di nuovo la sua comparsa il kunai alla gola. Questa volta, premuto
più forte. Poteva sentire il freddo del metallo sfiorargli la
giugulare.
Una risata di
scherno lo raggelò e parole soffiate dietro l’orecchio
sparsero lungo la sua schiena brividi.
"Ho vinto io,
Teme"
Sasuke sbuffò.
Non gli andava molto giù questo nuovo finale dei loro
combattimenti.
Lentamente l’arma
si allontanò, permettendo al moro di voltarsi verso il
vincitore.
Questi aveva un
sorriso enorme allargato sul volto. E si stupì, per la prima
volta da quando lo aveva rivisto, di non leggerci derisione, bugia o
malignità.
Aveva davanti il suo
migliore amico, Naruto Uzumaki.
Osservò le
ferite che tutti e due avevano sul corpo. Si erano dati battaglia
senza esclusione di colpi e tutti e due erano sfiniti.
Per quanto non
volesse ammetterlo, anche Naruto era stanco. Dopotutto, senza l’aiuto
di Kyuubi, rimaneva sempre un ragazzino di 12 anni e le sue
potenzialità erano limitate al suo chakra personale.
Combattere con Kyuubi era certamente più semplice.
Si sedettero
all’ombra degli alberi mentre una leggera brezza li rinfrescava
dalla fatica fatta fino ad allora.
Sasuke tirò
fuori dallo zaino un po’ d’acqua e qualcosa da mangiare
che la madre gli aveva infilato di nascosto. Sospirò pensando
che la madre era fin troppo... madre.
Divise tutto con
Naruto, che lo ringraziò di cuore. Mangiarono e bevvero quasi
del tutto in silenzio, finché il biondo non volle romperlo
ricordandosi qualcosa.
"Ah! Come va
con il tuo sogno?" Chiese ancora con la bocca piena della mela
che stava mangiando.
A Sasuke andò
di traverso l’acqua e cominciò a tossire. Quando si
riprese era rosso in volto e non lo guardava.
"è
ancora presto per dirlo... Non sono nemmeno Genin..." Borbottò,
mezzo pensieroso e mezzo imbarazzato.
"Presto lo
sarai! E vedrai che non ci vorrà molto!" Disse, convinto
l’altro.
Questo sbuffò
appoggiandosi all’albero dietro di se.
"Se fosse così
facile tutti ci aspirerebbero!"
"Ma tu non sei
‘tutti’" Disse semplicemente Naruto.
L’Uchiha lo
guardò, per poi ghignare.
"Lo so. Io sono
il meglio del meglio"
Per questo si beccò
un calcio da parte dell’altro che lo fece cadere di lato.
"Adesso non
montarti la testa" Borbottò Naruto mentre l’altro
si lamentava delle ferite doloranti.
Mentre Sasuke si
rialzava a sedere massaggiandosi la parte lesa, lui cominciò
ad osservare il cielo, azzurro come non mai. Un piccolo ricordo gli
ritornò alla mente.
Osservava
il cielo d’estate, di un celeste quasi scuro. Profondo. Quasi
si sentiva inghiottire da tutto quell’azzurro.
"Cosa
guardi?" Chiese una vocina alle sue spalle.
Sasuke
era a pochi passi dietro di lui. Gli sorrise.
"Il
cielo! È bellissimo!" Esclamò Naruto, tutto
felice.
Sasuke
gli scoccò uno sguardo un po’ irritato e distolse gli
occhi da lui, infastidito.
"Se
ti piace così tanto perché non stai sempre con lui?"
Borbottò, arrabbiato.
Naruto
sgranò gli occhi per poi ridacchiare e correre da lui. Lo
abbracciò stretto.
"Ma
Sasuke è più bello! Io voglio stare sempre con Sasuke!"
Disse stringendolo.
Il
moro divenne di tutti i colori, ma fu solo quando incontrò gli
occhi azzurri di Naruto che si calmò.
"E
Sasuke? Rimarrà per sempre con Naruto?" Chiese, quasi
preoccupato.
Il
piccolo Uchiha lo guardò per un attimo per poi avvicinarsi a
lui e far toccare le loro labbra che fu solo uno sfiorarsi.
"Sasuke
vorrà soltanto Naruto con se"
Arrossì, non
riuscendo a trattenersi. Erano davvero così ambigui da
piccoli?
Ma infondo, si
disse, la cosa non doveva risultargli strana. Sasuke era stato il suo
mondo per tanto tempo.
Lo osservò
appoggiarsi di nuovo al tronco dell’albero e chiudere gli
occhi. Però non poteva certo dire che ne era scomparso. Quel
ragazzo moro era colui che lo aveva gettato in quel buio senza fine,
ma anche quello a cui si aggrappava per non cadere in tenebre ancora
più nere.
Il
ruolo che aveva nella sua vita quel ragazzo cambiava di momento in
momento, a seconda del suo umore. O semplicemente di
quanto la sua maschera scivolasse via dalla sua faccia.
Ormai non sapeva
neppure più quale fosse quella falsa. Sapeva solo che i
ricordi che aveva sepolto dentro di se stavano riemergendo uno dopo
l’altro, facendo sprofondare il suo nuovo Io in un oblio
sottile che non lo avrebbe trattenuto per molto. Sapeva che prima o
poi sarebbe esploso perché lui era troppo fragile per non
essere ferito. Quei dolci momenti che passava con Sasuke sarebbero
stati spazzati via al suo primo sbaglio.
Perché lui
era un debole che non riusciva a resistere alla tentazione delle
tenebre. Era più facile odiare che amare.
Questo era quello
che pensava mentre guardava Sasuke scivolare in un sonno tranquillo.
NdLirin: Un po’
di ritardino, vero? XD Va bhe... Compatitemi -_- Volevo fare lo
sborone di aggiornare tutte le mie fic e alla fine non ne ho
aggiornata nemmeno una... Che angoscia... Parlando del capitolo...
Diciamo che Naruto... è sadico solo quando non c’è
Sasuke! Negli altri momenti è un bastardo XD Ma mi piace così!
^^ Per Iruka.. Ci sono andata leggera no? XD
Scusate, ma se
comincio a fare i ringraziamenti aggiorno domani! E credo che voi
preferiate avere il capitolo il prima possibile! ^-^ Ringrazio tutti
voi per il sostegno! Nel prossimo capitolo... Finalmente Genin! XD
Alla prossima! Ciao!
^_^
* Jinchuuriki: forza
portante, vengono chiamati così i portatori dei demoni come
Naruto e Gaara ^_^
** Shoji: Le tipiche
porte scorrevoli giapponesi, di solito sono fatte di legno e carta di
riso ^_^
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Capitolo 16 *** Sogno Lontano ***
Capitolo
Quindicesimo
Sogno
Lontano
La mattina
dell’esame all’Accademia in casa Uzumaki era il delirio.
Il tutto era partito
dalla sveglia. Questa aveva avuto la brillantissima idea di
scaricarsi nella notte facendo placidamente continuare a dormire
tutti quanti. Kushina, negli anni a venire, avrebbe sempre
ringraziato il suo essere mattiniera convinta, al contrario del
marito e del figlio.
Quando si svegliò
capì immediatamente di essere in ritardo. La luce che filtrava
dalla finestra era troppo forte per essere le sette del mattino.
L’urlo agghiacciante che lanciò non fu la miglior
sveglia del mondo per il bell’addormentato Minato che saltò
sul letto, sventolando un kunai che teneva sempre, per precauzione,
sotto il cuscino.
"Non mi avrete
mai vivo! Prima di darvi la mia ciotola di ramen dovrete passare sul
mio cadavere!"
La moglie,
infischiandosene altamente dello stato del marito, gli saltò
addosso cominciando a strattonarlo.
"Vai al
diavolo, tu e il ramen! Siamo in ritardo assoluto! Tu, dovresti già
essere ad augurare buona fortuna agli alunni e Nacchan a fare lo
stramaledettissimo esame!"
L’unica
intelligentissima risposta che venne in mente a Minato davanti alla
moglie infuriata fu...
"... Eh?"
Kushina, che per
natura non era mai stata una donna di molta pazienza, esplose.
*Siamo
spiacenti, ma per scene troppo cruenti ed altamente volgari, non
possiamo descrivere la scena. Sappiate che Minato non ha fatto una
bella fine... ^^*
"Papà...
Hai un aspetto... Scombussolato...?"
"Sta
zitto... Non parlare... Avrai il mio stesso aspetto
quando ti legherai ad una pazza isterica odiosa ovvero una donna! E
allora riderò e ballerò sulla tua tomba!"
Una risata malata
uscì dalle bocca dell’uomo.
"Poveretto...
è del tutto andato..." Fu il pensiero
di Naruto.
"Ben cosa che
non lo faccia allora..." Borbottò.
"Ricordati che
non ti permetterò mai di entrare negli Uchiha! Se mai tu
dovessi sposare quel moccioso sarà lui a prendere il nostro
onorevole cognome!" (*)
Naruto lo fisso per
un attimo per poi arrossire.
"Ma sono
discorsi da fare?! Degenere di un Hokage!" Esclamò,
distogliendo lo sguardo.
"Ahh! Allora ci
hai già pensato! Oddio, no! Come suocero, l’Uchiha! Oh
Grande Dio uccidimi! Perché non sono morto quella volta con
Kyuubi?! Mai avrei voluto vedere questo infausto giorno!"
Eccetera eccetera...
Ormai Naruto era una
palla rossa ed altamente irritata. Come poteva solo pensare
quell’uomo idiota che lui e Sasuke... Mai!
"Mamma! Papà
è impazzito! Ti prego sopprimilo!" Cominciò ad
urlare il biondo.
Come detto prima,
Kushina non era esattamente quella che comunemente si può
classificare come ‘la Dea della Pazienza’...
*Siamo
spiacenti, ma per scene troppo cruenti ed altamente volgari, non
possiamo descrivere la scena. Sappiate che Minato e Naruto non hanno
fatto una bella fine... ^^*
Finalmente,
l’allegra famigliola si ritrovò a correre per le strade
di Konoha. La gente quando li vedeva si scansava, impaurita dalla
furia di quelle bestie - sotto di loro lampeggiava la scritta
‘Attenzione, famiglia in ritardo assoluto! Toglietevi dai
piedi!’ - Ma infondo la gente non ci fece caso più di
tanto. Pensandoci bene, non era la cosa peggiore che quell’Hokage
aveva fatto in quegli anni... Una volta aveva pure attentato alla
vita del villaggio che doveva proteggere...
Quando arrivarono
all’Accademia trovarono tutti quanti ad aspettarli.
Il silenzio regnava
sovrano.
Fu Minato a
romperlo. Infondo, era o non era l’Hokage?
"Emm... Ci
siamo persi..." Disse ridacchiando.
"Stupido di un
Hokage!" Fu il grido all’unisono di tutti.
Minato andò a
fare i cerchietti per terra in un angolo, depresso, mentre la moglie
si scusava per il ritardo seriamente.
"La sveglia non
ha suonato, perdonate il ritardo..."
Si inchinò
insieme al figlio.
Gli altri non ci
pensarono due volte a perdonarli.
"Non scusarti,
Kushina San, può capitare... Infondo avete solo un ora e mezza
di ritardo..." Disse Mikoto, quando si fu avvicinata a lei,
ridendo.
"Questo è
un colpo basso, Mikoto..." Mormorò la donna, depressa.
La mora rise e si
scusò per la battuta infelice.
"Certo che se
tuo marito la smettesse di fare lo scemo e aprisse la cerimonia tutto
sarebbe più facile..." Borbottò Fugaku vicino alla
moglie.
Kushina, sentendo
quelle parole, andò di corsa a prendere il marito per un
orecchia e portarlo davanti alle file di alunni che da più di
un ora aspettavano di iniziare l’esame. Naruto trovò
Sasuke in una fila e lo salutò, mettendosi dietro di lui.
"Sono arrivato"
Mormorò mentre il padre cominciava il suo discorso.
"Alla buon
ora..." Rispose il moro senza voltarsi.
"La sveglia non
ha suonato..." Si scusò il biondo.
"Sì, e
mio fratello ha sterminato il clan..." Borbottò ironico
Sasuke.
"è
vero!" Esclamò l’Uzumaki pizzicandogli la schiena
"Teme! Non osare non credermi!"
"Sta zitto,
usuratonkachi! Voglio ascoltare!"
"Se vuoi te lo
dico tutto io il suo bellissimo discorso, dato che è tre
giorni che fa le prove davanti allo specchio..." Borbottò
Naruto, adesso annoiato.
L’altro non
disse niente e così stette in silenzio anche lui.
Il discorso del
padre durò ancora qualche minuto, subito dopo tutti gli alunni
vennero condotti in una sala. Due maestri erano in piedi vicino ad
una porta.
"Salve"
Disse uno con degli strani occhiali scuri rotondi. Sembrava tanto un
debole con la puzza sotto il naso. "Io sono il maestro Ebisu.
Iruka Umino non si sente tanto bene in questi giorni, quindi lo
sostituirò io per l’esame. Sappiate che non sono buono
di cuore come lui. Sarò intransigente al massimo, quindi
vedete di fare del vostro meglio. Maestro Mizuki, può
continuare lei..."
Mentre
questo spiegava le semplici regole dell’esame, Naruto non
riuscì a trattenere un piccolo ghigno.
Per adesso la scusa della malattia aveva avuto effetto e nessuno
sospettava niente su Iruka Umino. Anche se non poteva continuare in
questo modo. Prima o poi qualcuno si sarebbe insospettito di certo.
Ma questo pensiero
non lo preoccupò più di tanto. Per quel momento, lui
sarebbe già sparito.
I ragazzi
cominciarono a venir chiamati uno per uno in una stanza per valutarne
le loro capacità. Questi non facevano ritorno, evidentemente
li facevano uscire da un’altra porta per non fargli dire niente
sull’esame agli altri.
"Nervoso?"
Chiese Sasuke vicino a lui.
Naruto scosse la
testa.
"Per niente...
Quest’esame non è niente rispetto alla prova che ci farà
fare il nostro Jounin..."
L’Uchiha
annuì.
"Chissà
con chi finiremo?..." Chiese sovrappensiero.
Naruto ridacchiò.
"Parli come se
fosse scontato che ci mettano nello stesso Team"
"Bhe, un Team
deve essere affiatato e ci si deve fidare l’uno dell’altro...
Se non finisco con te dubito che questo accadrà... Almeno per
me..."
"Uchiha
Sasuke!"
Il maestro Mizuki
era uscito dalla stanza e stava chiamando proprio il moro. Lui annuì
e si voltò a salutare Naruto.
"Ci vediamo.
Dimmi buona fortuna"
Naruto lo fissò
per un attimo per poi ghignare.
"Non ne hai
bisogno"
Sasuke sbuffò
camminando lentamente verso la porta.
Il ghigno di Naruto
scomparse.
"Fidarsi l’uno
dell’altro..." Mormorò.
"Ormai è solo un sogno lontano, Sasuke... Mi dispiace..."
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
I coprifronte nuovi
scintillavano sulle fronti dei neo genin eccitatissimi.
"Nacchan! Sei
stato mitico! Sono sicuro che sarai tu il mio successore!"
Esclamò Minato, più euforico del figlio – che, in
realtà, aveva solo voglia di sfregiare quella foglia
stilizzata così perfetta.
"Papà,
ti ho detto mille volte che non voglio diventare Hokage..."
Borbottò Naruto.
Il padre però
non sembrava ascoltarlo.
"E così
in meno di due generazioni noi Uzumaki diventeremo tutti Hokage per
discendenza! Konoha sarà una monarchia ereditaria!"
"Questo
è più folle di Orochimaru" Pensò
Naruto, esasperato.
Per fortuna ci pensò
Kushina a calmarlo portandoselo in un angolo per fargli una bella
ramanzina riguardo le sue idee folli.
Naruto cominciò
a guardarsi intorno.
Sapeva che molti di
quei ragazzini sarebbero stati rimandati all’accademia. Non che
la cosa gli dispiacesse, erano tutti dei deboli inutili. Individuò
facilmente la famiglia Uchiha, dato che molti erano intorno a loro
per congratularsi per la promozione e il primo posto del loro figlio
minore. Si stupì di vedere anche Itachi, era quasi sicuro che
non si sarebbe fatto vedere.
Si avvicinò
alla folla non stupendosi affatto che questa si spostasse nel vederlo
e gli lanciasse sguardi di disprezzo.
Naruto ricambiò
con dei sorrisi radiosi mandando messaggi di morte atroce a tutti.
"Naruto Chan!
Congratulazioni per la promozione a genin!" Esclamò
radiosa e dolce Mikoto accarezzandogli la testa.
"Grazie, Mamma
Mikoto" Disse lui notando che Fugaku lo osservava in modo
strano.
Subito si mise sulla
difensiva, non sapeva mai cosa aspettarsi da un Uchiha.
L’uomo si
avvicinò lentamente a lui. I suoi occhi non si spostarono mai
dai suoi.
"Congratulazioni,
Naruto Kun." Gli mise una mano sulla spalla "Rendi onore a
quel coprifronte e al nostro villaggio. Sarai un grande ninja con un
grande futuro, ricordatelo sempre"
Ebbe
l’improvvisa voglia di scansarsi da quel tocco. Lo sentiva
caldo, infuocato. Gli sguardi che quella famiglia gli lanciava erano
sinceri.
La
voglia di scappare era quasi insopportabile. L’urlo che oramai
rimbombava da anni dentro la sua testa, si fece più intenso,
ma tacque, come sempre. Un grido indistinto che diceva sempre la
stessa frase, ma non riusciva mai a comprendere quello che voleva
dirgli. Quell’urlo non sarebbe mai uscito dalle sue labbra.
Sorrise,
mentre la sua testa scoppiava.
"Lo
farò, Papà Fugaku"
E
il peso dell’ennesima bugia si aggiunse a quello delle altre
mille che aveva detto.
Guardò
Sasuke. Questo lo osservava inespressivo anche se poteva vedere nei
suoi occhi la felicità per quella giornata, la sicurezza che
sarebbero stati nello stesso Team, la fiducia che provava verso di
lui.
Mai
la strada che si era scelto gli era sembrata tanto sbagliata.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
La
classe era un continuo brusio di voci. Ognuno parlava con i proprio
compagni ed amici per alleviare la tensione. Molti speravano di
finire con i loro più cari amici, altri con la persona per
loro speciale.
"Dì
la verità... Hai usato l’influenza del tuo casato per
farci stare nello stesso Team" Esclamò Naruto
all’improvviso.
I
due erano seduti ai loro posti in attesa, come gli altri, dell’arrivo
del maestro.
Sasuke
sbuffò.
"Ma
figuriamoci se mi sbatto per stare insieme ad un usuratonkachi come
te! Mica sei così importante..." Dette uno sguardo alle
ragazze eccitate. Tra poco avrebbero annunciato i Team e ognuno di
loro sperava di finire con il giovane Uchiha "Più che
altro l’ho utilizzata per non farmi mettere con una di quelle
svampite... "
Naruto
ridacchiò.
"Lo
spero per te!... Oh ne sta venendo una da questa parte!" Esclamò
divertito. Si sarebbe goduto una bella scenetta divertente –
ovvero: ‘Sasuke Uchiha alle prese con una super-mega-eccitata
fan’.
Quando
la ragazza fu vicino a loro questa scoccò al biondo
un’occhiata irritata al biondo.
"Naruto!
Spostati! Voglio sedermi io vicino a Sasuke Kun!"
...
I suoi propositi di divertimento erano stati spazzati via in una
frase. Come si permetteva quella mocciosa di parlargli così?!
Lei che non era niente in confronto a quello che era lui! Alla prima
occasione l’avrebbe ammazzata! E non era una minaccia, ma una
constatazione!
La
guardò, sorridendo dolcemente
"Non
ci penso nemmeno, racchia" Disse con freddezza. [Un po’
alla Sai XD]
Un
silenzio gelido calò su di loro. Naruto con il suo sorriso
falsamente dolce, Sakura con uno sguardo scioccato.
"Co..
Cosa hai detto?" Balbettò la ragazza, un po’ sotto
shock.
"Sei
sorda? Allora te lo ripeto" Il ragazzo aveva perso del tutto il
suo tono tranquillo. Si alzò in piedi, fronteggiandola. "Non
ho intenzione di lasciare il posto a una fallita come te. Non ho
intenzione di lasciare che la tua presenza infastidisca Sasuke. Lui
se ne starà anche zitto lasciandoti fare, ma io no" Si
avvicinò a lei, fissandola negli occhi verdi. "Sparisci,
prima che mi arrabbi sul serio"
Da
quella posizione ravvicinata le vide bene, le lacrime della ragazza
cominciare e scorrere quelle sue guance. Non si stupì di non
provare altro che divertimento. Era davvero una fallita.
La
vide scappare via, fuori dall’aula, alcune ragazze la
seguirono.
Alzò
gli occhi al cielo. Le ragazze erano davvero insopportabili.
Tornò
al suo posto, senza guardare l’amico e sapendo già che
avrebbe cominciato a criticare i suoi metodi.
"Non
credi di aver esagerato?"
Sospirò.
Quella era la sua classica domanda per cominciare le sue ramanzine.
Certe volte gli sembrava di avere un altro padre invece che un amico.
"Mi
ha infastidito. Odio chi mi parla a quel modo"
"Io
ti parlo sempre a quel modo..."
A
quelle parole il biondo s’irritò.
"Non
metterti sullo stesso piano di quella lì! Tu sei..."
Arrossì un poco. "... Una cosa diversa..." Borbottò,
cocciuto e mettendo il broncio.
"In
che senso sarei diverso?" Chiese, curioso e divertito il moro.
Naruto
divenne rosso all’istante.
"Questi
non sono fatti tuoi!" Esclamò, irritato.
Sasuke
lo guardò, perplesso.
"Ma
se riguarda me, come fanno a non essere fatti miei?" Domandò.
Quel discorso stava prendendo sempre più una piega strana.
Il
biondo diventava sempre più rosso.
"Non
lo sono e basta!"
L’Uchiha
lo fissò per un attimo.
"Tu
sei pazzo"
Per
quella frase si ritrovò Naruto sopra che tentava di
picchiarlo, ma lui prontamente gli aveva afferrato i polsi con le
mani e lo teneva lontano.
"Teme!
Ti ammazzo!"
Un
calcio improvviso alla schiena fece sbilanciare Naruto che cadde in
avanti. Kiba, dietro di loro, era ancora in la gamba alzata.
"La
smettete? Non vi si sopporta pi..." Cominciò a dire, ma
si bloccò non appena vide quello che aveva combinato con quel
calcio.
Naruto,
cadendo in avanti, aveva accidentalmente unito le sue labbra con
quelle di Sasuke che ancora lo teneva per i polsi.
Tutto,
sotto lo sguardo dell’intera classe.
NdLirin:
Allora... Ritardo allucinante e capitolo ultra corto... Credo che mi
convenga emigrare in Lituania ^^ Scusate immensamente! Ma tra scuola,
lavoro e malattia il tempo si è infinitamente ristretto ç_ç
Sto cercando di fare del mio meglio per far uscire qualcosa di
decente! Ma da questo capitolo deduco che non mi sta riuscendo molto
-_-... Che capitolo inutile... Odio questo capitoli di transizione...
Voglio andare più avanti! ç_ç Bhe già il
prossimo capitolo sarà più bello... Formazione
del Team 7 e incontro con il Jounin!
XD Tutto da ridere! Cos’altro c’è da dire?...
Ah... Sakura... Credo di aver esagerato un pochetto... Ma a me è
sempre stata sull’anima e mi viene naturale trattarla così
^^... Vedrò di addolcirmi un po’ più avanti...
Magari le faccio pure voler bene da Naru e Sasu... Bho... Vedrò
un po’ di infilarci anche lei... Anche se la voglia manca
decisamente... Basta blaterare di lei, altrimenti le fan di Sakura
che seguono questa fic mi uccidono ^^
Ringrazio:
Talpina
Pensierosa: Il loro rapporto sarà fondamentale per capire
soprattutto perché Naruto in futuro... Bhe dovrai vedere! ^_^
Comunque, tranquilla! Anche Naru si addolcirà un po’
piano piano...
Lulu:
Naru... Bhe lui di fondamento non è cattivo... Ha, diciamo,
una visione distorta del bene... Ma questo verrà detto più
avanti! ^_^
Ryanforever:
Dall’Akatsuki che ti puoi aspettare? XD Se stai sempre insieme
a loro o diventi così oppure impazzisci! XD
Babyangeldark:
Il loro rapporto mi è sempre piaciuto! Infondo un po’ lo
hanno anche nella storia originale... Anche se probabilmente lo vedo
solo io ^^
JennyRom:
Una delle cose fondamentali di questa fic è quello che sente
Naruto per Sasuke... Lui sa che dovrebbe odiarlo, ma non ci riesce...
Sa che gli vuole bene, ma non riesce a volergliene del tutto... è
un po’ complicato... Spero di farlo capire meglio andando
avanti.
Ximeng:
Loro da piccoli sono i più pucciolosi! Ho un sacco di piccoli
flashback in mente e che metterò più avanti! *_*
Ayame90:
Non so nemmeno come mi è venuta in mente di eliminare Iruka...
Forse perché mi dava fastidio... Troppo buono... Sembra una
mamma chioccia ansiosa... -_- Per il rapporto Kyuubi/Naru... Bhe loro
mi piacciono troppo! Io sono una fan di Kyuubi!^_^
Vimar:
Ho sempre desiderato far battere Sasuke da Naruto! XD Deve un po’
abbassare la cresta il ragazzo v.v Da piccoli era un PO’
ambigui XD Ma solo un pochino!
Krikka86:
Iruka si sacrifica facilmente... E anche Sakura per i miei gusti XD
Yumi
Uchiha: Grazie ^///^ E comunque non ci vuole molto a superarmi in
bravura... Il mio solo pregio è che ho una fantasia sviluppata
al massimo e mi faccio guidare da lei... La ma bravura è solo
un’effimera chimera! XD
Nana89:
Scusa tanto per il ritardo! Ci ho messo più del previsto!
Spero ti piaccia pure questo!^_^
Angel
Jenny: Le tue supposizioni sono in parte vere! Madara c’entra
eccome! Ma anche un’altra persona... Basta ho detto troppo!
Così si perde la suspense! XD
_Zexion_:
Lo so... Spero in qualche modo di farli tornare come prima... Anche
se dubito ^^ Ma saranno sempre amorevolmente adorabili! P.s. Zexion
come il figo di Kingdom Hearts? *_*
Finito!
Ultime paroline prima di salutarvi... Qualche giorno fa una mia amica
ha letto la fic e ha detto che sarebbe bello farne un manga... Solo
che io non so disegnare quindi... Chiunque
volesse aiutarmi a creare il manga di A New Beginning è ben
accetto...
Per il pagamento... Bhe se ne parlerà in privato... Se nessuno
è interessato allora il discorso sarà accantonato ^^
Io
qui vi saluto! Ciaoz! ^-^
* In Giappone non sempre è la moglie che prende il cognome del marito, al contrario qui in Italia è quasi automatico. Là, quando ci si sposa, si dice che la persona che prende il cognome dell'altro 'entri nella famiglia'.
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Capitolo 17 *** Destino ***
Capitolo
Sedicesimo
Destino
"Il Team 7 sarà
composto da Uzumaki Naruto, Haruno Sakura e Uchiha Sasuke"
Non si può
certo dire che certe notizie non sconvolgano la vita. Un Team è
qualcosa che non si cambia per un bel può di tempo... Salvo
improvvise morti... Ma queste sono eccezioni rare...
Il vero problema era
accettare l’idea.
Soprattutto dopo
aver smesso di piangere o dopo una scena imbarazzante.
Per il Team 7 si
prospettava una nascita e un continuo di vita molto burrascoso ed
incerto...
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Lo so! C’è
il tuo zampino! Dimmi la verità!"
Un sorriso caldo e
radioso... Orribilmente falso...
"Ma no! Cosa
dici Nacchan? Credi davvero che io, usufruendo dei miei immensi
poteri di Hokage, abbia spinto i maestri a metterti in squadra con il
tuo migliore amico... Che tu hai baciato davanti a tutta la classe?!"
Una fragorosa risata risuonò per tutto il cortile della
scuola.
I ragazzi, o per
meglio dire i Team appena formati, stavano aspettando l’ora in
cui avrebbero incontrato il loro Jounin che li avrebbe addestrati a
diventare dei Ninja in tutto e per tutto.
Il rossore sulle
guance di Naruto era visibile anche a metri di distanza. La voce si
era sparsa troppo in fratta per i suoi gusti.
"Non ridere!
Fallito di un Hokage! Non è stata colpa mia! Mi hanno spinto!"
"Lo dicevo pure
io la prima volta che ho baciato tua madre... Solo che lei mi tirò
uno schiaffo... Mi ha portato via due molari... Ma questi sono
ricordi lontani e dolorosi... Adesso ci sei tu con l’Uchiha...
Immagino l’imbarazzo!"
Non fece in tempo a
dire altro perché il figlio, in un attacco di rabbia
stranamente simile a quello della madre, si era avventato sul collo
del padre cercando di strozzarlo.
"Sta zitto! Non
parlare! Non fiatare! Ti uccido!"
La cosa andò
avanti per parecchi minuti per cui spostiamoci verso un altra
famiglia sperando che questa parli di argomenti più decenti.
"Fammi capire
bene... Tu eri sotto di lui.."
"Papà!"
"Fugaku!"
"Era solo per
capire!"
Meglio fare un salto
temporale...
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Dannazione! Ma
quando arriva?!"
Esclamò
esasperato Naruto.
Erano ormai ore che
aspettavano. Ormai gli altri Team se ne erano andati da un pezzo.
Sasuke sedeva ad un
banco, serio e composto come sempre. Sakura era rannicchiata in un
angolo, anche se dentro di se voleva urlare come Naruto. Il biondo
era da mezz’ora che andava avanti ed indietro in una
passeggiata nervosa.
"Passibile che
l’unico Jounin in ritardo sia il nostro?!"
"La vuoi
finire? Vedrai che arriva..." Borbottò Sasuke stanco
delle urla dell’amico.
Di rimando, questo
sbuffò cominciando a sbirciare fuori dalla porta.
Sakura osservava i
cambiamenti dell’Uchiha da quando quel biondo era arrivato a
Konoha. Sasuke si era come trasformato. Prima non parlava e non
prestava la minima attenzione a nessuno.
Si ricordava che il
primo giorno dell’accademia un bambino aveva provato a sedersi
di fianco a lui, ma questo lo aveva guardato in malo modo e il bimbo
era scappato via.
Non parlava mai, se
non con il maestro Iruka e, comunque, di cose strettamente legate
alle lezioni.
Spostò lo
sguardo su Naruto e continuava a borbottare irritato. Assottigliò
lo sguardo. Non riusciva a capire come il suo cambiamento potesse
essere legato a quel biondino stupido.
"Ah! Ecco dove
eravate!"
Si voltarono di
scatto verso la finestra.
Un uomo alto con una
chioma nera sbarazzina e un sorriso largo stava appoggiato allo
stipite della finestra. Sulla fronte spiccava lucido il coprifronte
della foglia che gli copriva l’occhio sinistro.
Si avvicinò a
loro con passi lenti e con sempre il suo sorriso largo.
"Konnichiwa!
Sono Uchiha Obito, sarò il vostro Jounin!"
"Uchiha?!"
Esclamò Sakura guardando Sasuke.
Questo sbuffò,
irritato.
"Tra tutti
proprio tu?" Borbottò.
L’uomo
ridacchiò.
"Su, su
Sacchan! Almeno mi conosci già!"
"Non chiamarmi
Sacchan!!" Esclamò il moro decisamente imbarazzato.
Il loro maestro
ridacchiò chiedendo scusa, ma non sembrava molto sincero.
Sempre sorridendo posò lo sguardo su Naruto che per tutto il
tempo era rimasto in silenzio.
Incontrò i
suoi occhi azzurri e vi lesse irritazione e, forse, una punta di
rabbia. Non ci fece caso, pensando che fosse ancora arrabbiato per il
ritardo.
Peccato che si
sbagliasse profondamente.
"Ciao, Naruto.
Piacere di conoscerti, ho sentito molto parlare di te"
Il biondo
assottigliò ancora di più gli occhi, studiandolo. Tra
tutti i Jounin che c’erano a Konoha perché proprio lui?
"Anche per me è
un piacere... Obito Sensei" Disse, sputando quel ‘Sensei’
come un insulto.
Le cose si stavano
decisamente mettendo male.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Bene! Che ne
dite di presentarvi?... Tu Sacchan non importa... Ti ho cambiato i
pannolini per anni, credo di conoscerti anche troppo bene..."
"Sta zitto,
Obito!"
"...
Scorbutico"
L’unico occhio
scoperto dell’uomo si spostò su Sakura. Questa arrossì
un poco e distolse lo sguardo.
"Credo che per
galanteria dovremo far cominciare la signorina. Avanti, presentati"
Si morse due o tre
volte le labbra cercando di trovare le parole giuste per cominciare.
Quell’uomo la metteva un po’ a disagio.
"... Non saprei
che dire..." Mormorò lei.
Obito ridacchiò
un poco.
"Bhe, allora
comincerò io. Mi chiamo Obito Uchiha, ho... bhe lasciamo
perdere l’età, ci perdo in fascino... Mi piacciono molte
cose e ne odio altrettante. I miei sogni sono solo sogni. Credo che
così possa bastare"
Sasuke sbuffò
sentendo quell’assurda presentazione. Obito sarebbe sempre
rimasto Obito. Il peggiore di tutti gli Uchiha.
Sakura lo guardò
ad occhi sgranati. Quel Sensei gli aveva detto praticamente solo il
nome!
Naruto continuava a
starsene in silenzio. Obito Uchiha, l’ultimo che mai avrebbe
voluto incontrare nel villaggio di Konoha. La sfiga in quei giorni lo
perseguitava!
Lo sguardo dell’uomo
si fissò di nuovo su Sakura.
"Hai capito
adesso? Non è difficile"
Quella sottile
critica fece ribollire il sangue nelle vene alla ragazza. La stava
prendendo in giro?!
Drizzò le
spalle e guardò dritto negli occhi il maestro.
"Mi chiamo
Haruno Sakura. Ho 12 anni. Mi piacciono i fiori e odio le persone con
i capelli biondi" Dette uno sguardo a Naruto che nemmeno la
ascoltava. "Il mio sogno è..." Guardò di
soppiatto Sasuke che non la degnò di uno sguardo "Bhe
sono affari miei"
Il maestro
ridacchiò.
"Finalmente hai
tirato fuori la grinta! Bene, ti voglio sempre così!"
Sakura arrossì al complimento. "E adesso passiamo alla
persona con i capelli biondi che la signorina odia tanto... Naruto
Kun..."
Sentendosi chiamare
in causa, il biondo sorrise tirato al maestro.
"Mi chiamo
Uzumaki Naruto. Ho 12 anni. Mi piace il ramen e odio perdere. Il mio
sogno è..." Si bloccò all’improvviso, non
sapendo cosa inventare. Dette uno sguardo a Sasuke che lo guardò
di rimando. Sorrise, infondo erano solo sogni. "Il mio sogno è
entrare a far parte della scorta personale dell’Hokage"
Inspiegabilmente
Sasuke arrossì.
"Che sogno
singolare..." Disse Obito meditandoci sopra. "Sembra quasi
che tu sappia già chi prenderà il posto di tuo
padre..." Insinuò dando uno sguardo al comportamento
strano di Sasuke.
"Ne ho un vago
sospetto, sì"
Il maestro rise di
cuore.
"Questa faccia
di bronzo non l’hai certo ripresa da Minato Sensei!"
‘Ma
sicuramente quella persona tu la conosci molto bene’
Pensò malignamente.
Infondo
non era stato poi così sfortunato. Prima di tutto, conoscere
il nemico gli diceva sempre il suo vero maestro.
"Bene,
credo che per oggi possa bastare. Domani al campo di allenamento
numero 3 alle sette in punto! E non fate colazione!"
Detto
questo sparì in una nuvoletta di fumo. I
tre la rimasero ad osservare finché gli ultimi sbuffi non
furono spariti.
Il
primo a muoversi fu Sasuke.
"Io
me ne vado a casa" Annunciò facendo qualche passo.
"Ti
accompagno" Disse Naruto seguendolo. Prima di andarsene però
si fermò un attimo verso Sakura. "Scusami per oggi. Non
volevo dirti quelle cose. Ero un po’ nervoso... Spero che
diventeremo amici" Detto questo seguì il moro non
aspettando una risposta dalla ragazza.
Sakura
li guardò sparire. Infondo quel biondino non era poi tanto
male...
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"...
Quindi Obito Sensei ti cambiava i pannolini..." Disse
all’improvviso Naruto mentre camminavano in silenzio per le vie
soleggiate di Konoha.
Sasuke
arrossì di rabbia e imbarazzo.
"Sta
zitto! Quando mio padre lo verrà a sapere farà un
putiferio! Aspettatelo a casa tua in tutta la sua furia in questi
giorni"
Naruto
fece spallucce.
"In
famiglia ormai ci siamo abituati"
Camminarono
per un altro po’ in silenzio. C’erano delle parole non
dette nell’aria.
L’Uchiha
sbirciò con la coda dell’occhio l’amico. Era
insicuro. Quale argomento era meglio trattare? Quello del bacio o del
sogno?
Arrossì
un poco al ricordo di quello sfiorarsi accidentale.
Forse
era meglio accantonare quell’argomento, per adesso.
"E
così vuoi entrare nella scorta personale dell’Hokage,
eh?" Mormorò alla fine.
Naruto
guardò da un’altra parte, facendo un broncio
imbarazzato.
"Bhe,
qualcuno dovrà pure interpretare i suoi mutismi, no? Ha un
tale caratteraccio..."
Sentì
Sasuke ridacchiare. Si voltò verso di lui. Lo vide
sorridergli, per la prima volta, gli sorrideva. Un sorriso felice,
luminoso, sia con la bocca che con gli occhi. Un sorriso bellissimo
da un sole scuro.
"Vedrò
di migliorarlo allora"
Si
allontanò da lui mentre il biondo rimaneva fisso a fissarlo.
"E’
che... Non lo farei come te... E gli Uchiha non possono essere
secondi a nessuno..."
Sasuke
sorrideva perché non era più secondo a lui nel farlo.
Lui aveva perso quella capacità, la capacità di
illuminare con un semplice arricciamento di labbra, molto tempo fa.
Come
accadeva tanti anni fa, il piccolo Uchiha aveva imparato qualcosa di
nuovo e glielo aveva mostrato, gettandolo nel buio dell’imbarazzo
e dell’incapacità.
E
più Sasuke camminava, più si allontanava da lui
lasciandolo indietro. Ma non perché fosse più bravo di
lui, no. Era lui stesso che non voleva seguirlo.
Naruto
aveva preso la sua strada anni fa.
Ormai
era impossibile cambiarla. Il
loro destino era già scritto.
Sasuke
sarebbe diventato il prossimo Hokage e lui un Mukenin di alto S.
Il
bravo bambino biondo, erede del Quarto Hokage, Mukenin e lo
scorbutico bimbo moro, erede degli Uchiha, Hokage. L’uno contro
l’altro fino alla morte di uno dei due.
Sorrise
a quel destino già scritto e non gli dispiaceva affatto che
fosse così.
‘Mi
dispiace, Sasuke. Dovrai trovare qualcun’altro che interpreti i
tuoi mutismi... Anche se... Non credo ti servirà...’
Alzò lo
sguardo al cielo. Il sole quel giorno era così abbagliante...
"Usuratonkachi!
Guarda che ti lascio qui!"
Guardò il
moro aspettarlo poco più avanti. Il sorriso era scomparso, ma
la dolcezza di quel gesto era rimasta indelebile. Anzi, c’era
sempre stata.
Decisa che, per un
altro po’, poteva ignorare quel destino che incombeva su di
loro.
Per l’ultima
volta nella vita, corse incontro a Sasuke.
Mai più lo
avrebbe fatto. Da lì in poi, le loro strade sarebbero state
opposte.
NdLirin:
RITARDOOOOOO!!! *Lirin corre a tutta velocità* Anf... Dio...
Che corsa... Scusatemi! ç_ç La scuola mi a preso più
del previsto! Ma, con vostro sommo piacere spero, adesso sono in
vacanza fino al 30! Quindi... Aggiornamenti lampo! Penso giornalieri
se tutto va bene! ^_^ Quindi aspettatevi capitoli su capitoli!
Ovvero: ‘Missione: Recuperiamo Il Tempo Perduto!’.
Parlando
del capitolo... Entra in scena il mitico, indimenticabile Obito
Uchiha! XD La domanda vera è: dov’è finito
Kakashi?... Bhe credo che lo avrete capito ormai! Quanto sono
bastarda e pazza! XD Vi faccio dannare eh? *Lirin si aspetta tante
maledizioni nei commenti* Poi... Questa volta non ditemi che ho
trattato male Sakura perché più di così non so
che fare! v.v Non chiedetemi di più! Altro argomento... Sasuke
Hokage! Oddio! Qui ho esagerato un pochetto! XD Però la cosa
mi allettava troppo! Da quando ho trovato un’immagine che lo
ritraeva con il vestito da Hokage non mi è andata mai via
quest’ideuzza XD Perdonatemi! ^^
Ringrazioooo:
Ryanforever:
Bhe Naruto è leggermente convinto di voler diventare un
Mukenin ^^ Ma, infondo, la vita è piena di imprevisti!XD
Nana89:
Questo capitolo, come quello prima, è un po noioso come
l’altro. Spero di non annoiare. Se succede, dimmelo! ^_^
AliDiPiume:
Gaara? Torna, torna, stai tranquilla! Come posso lasciare fuori un
pucciolino come lui? *_* Cucciolo... Però ci sarà da
aspettare un poco ^_^ Il tempo dell’esame Chuunin, ovviamente!
XD Spero che mi seguirai fino a lì!
Talpina
Pensierosa: In questo
capitolo l’ho trattata bene, no? Finalmente ho deciso cose
farne di lei! ^_^ La tratterò bene, sta tranquilla e la farò
inserire nel gruppo! Voglio fare una cosa equilibrata v.v
_Zexion_:
Mha, chi lo sa se staranno insieme! Chissà cosa avrà in
mente questa pazza autrice! XD Aspettati tutto! P.s. Zexion *ç*
Lulu:
Kushina è Kushina! Se non avesse questo carattere come
potrebbe tenere testa a due scalmanati come loro?! XD
Vimar:
Il tuo commento mi ha fatto sbellicare! XD Sasuke che fa il balletto!
Oddio muoio! Per notizie sul fumetto... Vai a fondo pagina! ^_^ P.s.
Adoro i commenti lunghi come i tuoi! *-*
Celena86:
Va bhe, le ha chiesto scusa! La tratterò meglio d’ora in
poi ^_^ Prometto, crocina sul petto! v.v *Lirin incrocia le dita
dietro la schiena*
Ayame90:
Kakashi... Kakashi... Prima o poi arriverà! XD Come già
detto, aspettati di tutto! [Ku ku ku <-- Risata malefica alla
Orcomario]
Krikka86:
Qui sono divisa tra chi dice di trattare così Sakura e chi no
-_- Che dilemma! Ma ormai sono decisa! La tratterò meglio...
Infondo nello shippuuden è sopportabile v.v... Anche se deve
stare lontana da Nacchan! è_é
Shoen:
*_* Che bel commento! Così professionale... Me imbarazzata
^///^ Non faccio mica niente di che... Quello che vedo, descrivo! ^^
Tenterò di parlare con Nacchan e non fargli uccidere troppa
gente! XD
E
con questo i commenti sono conclusi! ^_^
Ultime
paroline prima di lasciarci... Per
il fumetto di cui vi
avevo parlato l’altro capitolo... Bhe... Dato che nessuno si è
proposto... Vedrò di fare da me ^^... Naturalmente se vi
accontentate di una cosa un po’ indefinita -_- Non sono tutta
questa bravura... Comunque se qualcuno fosse interessato in qualsiasi
momento può contattarmi! ^_^ Non mangio mica! XD
Con
questo si chiudono le comunicazioni!
Lirin
vi saluta dallo spazio siderale!
*Bip
– Fine comunicazione – Bip*
|
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Capitolo 18 *** Dichiarazione di Guerra! Il Sensei è Un Idiota! ***
Capitolo
Diciassettesimo
Dichiarazione
di Guerra! Il Sensei è Un Idiota!
"Che fame..."
Borbottò per la centesima volta Naruto.
Era da un’ora
buona che il Team 7 aspettava il loro Sensei, Uchiha Obito. E la fame
cominciava a farsi sentire da tutti.
"Menomale che
aveva detto di essere puntuali..." Disse Sakura, anche lei al
limite della sopportazione.
"Ma sarà
sempre così? Noi che arriviamo puntuali e lui che arriva sei
ore dopo?" Chiese Naruto soprattutto a Sasuke che ancora non
aveva proferito parola, perso chissà in quali oscuri pensieri.
"Sas’ke! Sto parlando anche con te! Ti ricordi mica se
quando ti cambiava i pannolini arrivava mezza giornata dopo che era
successo il misfatto?"
A quella chiara
presa per i fondelli, lo spirito combattivo dell’Uchiha si
attivò. Gli scoccò uno sguardo raggelante.
"Ancora una
parola e ti brucio il berretto da notte"
Naruto si pietrificò
a quelle parole. Il berretto, no! Non riusciva a dormire senza!
"Sei un’infame,
Teme!" Esclamò, rosso in volto.
Il moro esultò
interiormente. L’Usuratonkachi non sarebbe mai cambiato.
Improvvisamente una
nuvoletta di fumo comparse davanti a loro. Il Sensei si mostrò
in tutta la sua allegria e con un sorriso largo.
"Buongiorno,
miei prediletti! Pronti per cominciare questa fantastica giornata?!"
"è
cominciata da un pezzo! E non la definirei fantastica!"
Esclamarono Sakura e Naruto insieme.
Obito ridacchiò
un poco.
"Scusate, ma,
sapete, avevo perso la retta via..." Mormorò come scusa.
"La smetta di
dire cavolate!" Dissero all’unisono i due.
Il maestro
piagnucolò un po’, ma poi riuscì,
inaspettatamente, a tornare serio.
"Allora, vi ho
fatto venire qui per annunciarvi che voi non siete ancora
ufficialmente Genin..."
"Puoi saltare i
convenevoli e passare direttamente a spiegarci la prova?" Disse
Sasuke, annoiato. Lo sapevano tutti che non bastava essere promossi
all’Accademia per essere Genin.
"Credo che non
sarete degli allievi molto rispettosi..." Borbottò Obito.
"Crede bene"
Dissero tutti e tre, Naruto e Sakura con un sorriso fintamente dolce.
"... Guardate
che la reputo una dichiarazione di guerra..." Disse minaccioso
Obito.
"Faccia pure"
Evidentemente i tre
sottovalutavano leggermente il loro maestro... E a quest’ultimo
la cosa non piaceva molto.
"Bene! Volete
la guerra?! E guerra sia!" Mostrò ai tre due campanellini
che tintinnarono scontrandosi l’uno con l’altro. "Chi
di voi, allo scoccare di mezzogiorno, non avrà preso almeno
uno di questi campanellini sarà bocciato e rimarrà
senza pranzo! Inoltre mi guarderà mangiare mentre lui sarà
legato a quel tronco"
Indicò tre
tronchi piantati a terra nel bel mezzo del campo.
"... Mica ci
avrà detto di non mangiare per questo motivo?..." Chiese
Sakura che tra tutti sentiva i morsi della fame più forti
perché era a dieta.
"Esattamente"
Disse serio il Sensei.
I tre lo guardarono
in silenzio pensando la stessa cosa.
‘Questa
è una cosa sadica ed infantile...’
"La prova
inizia... Adesso!"
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"A destra!"
Gridò Naruto a Sasuke.
Questo sputò
la Palla di Fuoco Suprema nella direzione detta dall’amico
colpendo in pieno il maestro. Questo però si rivelò
essere solo un tronco di legno.
Il vero Sensei era
sparito per l’ennesima volta.
"Dannazione..."
Imprecò Sasuke guardando a destra e sinistra.
Naruto appoggiò
la schiena alla sua per avere la certezza di non essere attaccati da
dietro.
Tutti e due
ansimavano per la fatica.
"è più
bravo di quel che credevo..." Disse Naruto con affanno.
"Non
classificano i Jounin a caso..." Rispose Sasuke.
Rimasero per qualche
minuto in quella posizione, cercando di riprendere un po’ le
forze. Era da circa due ore che tentavano, inutilmente, di rendere
quei dannati campanelli, ma per adesso solo Sasuke era riuscito a
sfiorarli. Anche attaccando insieme non erano riusciti a far niente.
L’Uchiha alzò
lo sguardo al cielo, cercando il sole.
"Manca poco a
mezzogiorno..." Disse, esasperato.
"Già...
E le abbiamo provate tutte... Credo che abbiamo il tempo per un solo
attacco..." Constatò Naruto.
"Dov’è
finita Sakura?" Chiese all’improvviso il biondo notando
che da un po’ di tempo non vedeva la loro compagna di squadra.
Aveva attaccato con loro un paio di volte, ma poi si era irritata per
la presenza del biondo ed era corsa via dicendo che avrebbe preso i
campanelli per se e per Sasuke.
Quella stupida
ragazzina...
"Non
lo so... Obito può averla messa fuori combattimento..."
Disse Sasuke cominciando a guardarsi
freneticamente intorno.
"Dobbiamo
trovarla" Disse Naruto facendo per allontanarsi.
"Ti preoccupi
per lei?" Chiese Sasuke, bloccandolo nei suoi passi. "Non
credevo ti stesse tanto simpatica..." Forse... Una punta di
gelosia nel suo tono?
Naruto si voltò
verso di lui.
"è una
nostra compagna di squadra... è nostro dovere cercarla... La
simpatia non c’entra nulla..."
Non sapeva se il
compagno sapesse di cosa stesse parlando. Una squadra era qualcosa di
importante.
Il suo vero Sensei
glielo aveva spiegato molte volte. Ricordava ancora le sue parole...
"Nel mondo dei
Ninja, chi non rispetta le regole e le leggi viene considerato
feccia. Però chi non tiene da conto i propri compagni è
feccia della peggior specie... Questo mi disse una volta..."
Disse, senza nemmeno pensarci.
"Chi?"
Chiese Sasuke non capendo di chi stesse parlando.
Naruto si ritrovò,
come ogni volta che pensava a Lui, a guardare il cielo.
"... Nessuno...
Solo un vecchio pervertito..." Disse sorridendo, quasi
nostalgico.
"Ragazzi!"
Si voltarono verso una macchia abbastanza fitta del bosco. Sakura
correva verso di loro mostrando tutta felice un campanellino. "Ce
l’ho fatta!"
Sasuke sgranò
gli occhi incredulo. Come diavolo aveva fatto?
Naruto la vide
avvicinarsi a lui, raggiante.
"Guarda,
Naruto!" Esclamò la ragazza mostrandogli lo strumento
tintinnante.
"Che brava,
Sakura!" Disse lui, sorridendogli.
Un attimo dopo, gli
aveva infilato un kunai nell’addome. Sakura sgranò gli
occhi al gesto e un po’ di sangue le uscì dalla bocca.
"Na-.. ruto..."
Mormorò la ragazza guadandolo nel volto ancora sorridente.
"Sensei, mi
crede davvero così ingenuo?" Chiese Naruto perdendo la
sua espressione falsamente felice. "Prima di trasformarsi in uno
di noi, le conviene conoscerci un po’ meglio"
Estrasse con
violenza l’arma.
Un attimo dopo la
falsa Sakura era sparita in una nuvoletta di fumo.
"Sakura non
sarebbe mai venuta da me, ma sarebbe corsa subito da Sasuke... E mai
sarebbe riuscita a prendere un campanello da sola" Disse,
fissando il fumo che piano piano si dissolveva.
Il Sensei era
davanti a loro e si teneva un fianco. Era solo un piccolo graffio,
per fortuna.
"Tempo scaduto"
Disse, sempre con il suo sorriso.
Ma dentro di se non
era per niente felice.
Se non si fosse
scansato, Naruto non avrebbe esitato a colpirlo a morte.
Dette uno sguardo
agli occhi di Naruto. Si fissarono per qualche secondo. Tutti e due
compresero a cosa stesse pensando l’altro.
Quella frase.
Naruto sapeva
benissimo che Obito l’aveva sentito. E sapeva altrettanto bene
che l’aveva riconosciuta.
Obito sapeva
benissimo chi l’aveva detta. Era stato lui stesso, tanto tempo
fa a dirla a quella persona.
Quello che non
capiva era come facesse quel ragazzino a saperla.
Sgranò gli
occhi vedendo il ghigno che era comparso sul volto del suo allievo.
"Scusi per il
graffio, Obito Sensei" Disse, senza un briciolo di senso di
colpa.
Obito lo osservò
per un attimo prima di rispondere.
"Non
preoccuparti... Non è niente..."
Quel ragazzino gli
faceva venire i brividi...
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Cosa posso
dire?... Questa prova è stata... Decisamente istruttiva..."
Disse posando gli occhi soprattutto su Naruto "Non vi è
dubbio che tutti siate pronti per diventare ufficialmente Genin anche
se nessuno di voi è riuscito a prendere un campanello... Ma
infondo come si può competere con un maestro come me?"
Scoppiò in un risata stupida che fece rabbrividire i tre. Poco
dopo riuscì a riacquistare un po’ di buon senso
"Comunque... Non vi è interessato che ci fossero solo due
campanelli e avete collaborato anche se Sakura è rimasta un
po’ in disparte..." Spostò lo sguardo sulla ragazza
che arrossì, mortificata. "Ma non è un problema,
si risolverà tutto con il tempo e l’esperienza..."
"Quindi..."
Disse Naruto per esortare il maestro a continuare.
Il maestro sorrise,
radioso.
"Sì!
Siete tutti bocciati!" Esclamò Obito.
Il silenzio calò
nel campo di addestramento numero 3.
"Cosa...?"
Mormorò Sakura, incredula. "Bo... Bocciati? E perché?!
Abbiamo fatto tutto giusto! Abbiamo collaborato!" Esclamò.
Naruto la sostenne a
gran voce.
"Vero! Sakura
ha ragione!"
Il Sensei rimase
zitto per qualche secondo.
"Bocciati?...
Oh scusate, ho sbagliato parola! Volevo dire promossi!"
E scoppiò a
ridere continuando a chiedere scusa.
Questa volta persino
Sasuke perse la pazienza.
"Smettila di
ridere! Idiota!" Esclamarono tutti e tre.
Obito si ritrovò
a fare i cerchietti per terra, depresso.
"Non
arrabbiatevi con me..."
Disse mentre i suoi
tre neo-allievi se ne andavano indignati borbottando maledizioni
contro quel maestro idiota.
"Come fare ad
imparare qualcosa da quello lì?!" Esclamò Sakura.
"Ti do
pienamente ragione, Sakura Chan!" Disse Naruto.
La ragazza si fermò.
"Co.. Come mi
hai chiamato?" Chiese al biondo.
Il ragazzo si stupì
di quel comportamento.
"Emm.. Sakura
Chan... Non posso?"
La ragazzo lo
guardò, incredula.
"Scusami...
Pensavo di sì... Infondo siamo nella stessa squadra... E poi
anche Sasuke certe volte lo chiamo Sasuke Chan!" Ridacchiò.
"Non che io ne
sia contento!" Sbraitò l’altro sentendo il
nomignolo.
Improvvisamente si
sentì prendere per la mano e trascinare via.
Sakura aveva preso
sia lui che Sasuke per la mano e aveva cominciato a camminare per il
sentiero che conduceva al villaggio.
Non la vedeva in
volto, ma era certo che fosse arrossita.
Sorrise pensando
allo strano trio che erano diventati.
Dette uno sguardo a
Sasuke e si stupì di vederlo anche lui con uno strano colorito
rosso.
Rise forte e si
stupì nel rendersi conto che la vita normale non era poi così
male.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
Timbrò con
irritazione l’ennesimo foglio di carta. Odiava il periodo delle
promozioni a Genin ce coincidevano, naturalmente, con l’entrata
dei nuovi iscritti all’Accademia.
Gioventù che
cominciava il suo corso e chi si apprestava a percorrere una strada
tutta in salita... E naturalmente montagne di fogli per lui.
Sbuffò. La
vita da Hokage era così noiosa...
Sentì un
leggero bussare alla porta. Si stupì, dato che non si
aspettava di ricevere visite. Guardò l’ora.
Era da poco passato
mezzogiorno.
Sorrise, capendo chi
fosse.
"Entra, Obito"
La porta si aprì
lentamente e il moro entrò con un piccolo inchino.
"Hokage Sama,
sono venuta a farle rapporto sul Team 7"
Minato lo guardò
male.
"Obito, parla
come mangi... Non ti si addice quel tono solenne"
L’uomo si
raddrizzò ridendo.
"Scusi, ogni
tanto ci provo!"
Si avvicinò
alla scrivania dove era seduto il suo vecchio Sensei.
"Come sono
andati?" Chiese Minato, curioso.
"Bene, li ho
promossi... C’è sintonia tra Uzumaki e Uchiha, come
prevedevamo, e Haruno ho un carattere forte, non ci vorrà
molto e anche lei si inserirà perfettamente nel gruppo"
Disse con un sorriso.
L’Hokage lo
scrutò in volto.
"C’è
dell’altro, vero?"
Sul volto di Obito
si spense il sorriso e il suo sguardo s posò per terra.
"Non so se sia
un vero e proprio problema... è più... Una specie di
sensazione a pelle..." Borbottò, cercando di farsi
capire.
"Sai che anche
queste cose sono importanti e sai altrettanto bene di quanto tanga al
tuo giudizio"
Obito tentennò
ancora un po’. Si passò le mani tra gli scompigliati
capelli neri in un gesto nervoso.
"Riguarda
Naruto... E... Kakashi..."
Minato sgranò
gli occhi.
Una ferita nel
profondo del suo cuore venne riaperta a quelle parole.
Avrebbe rimpianto
molto presto la sua noiosa vita da Hokage.
NdLirin: E dopo solo
un giorno eccomi qua! Vi avevo detto che avrei recuperato il tempo
perduto no? ^_^ Passiamo a parlare del capitolo... Bhe ho cercato di
fare una cosa abbastanza leggera... Cercando di non far notare molto
la reale situazione di tensione che c’è tra Naruto e
Obito... Speriamo che ci sia riuscita ^^ Come vedete ho dato spazio
anche al Team 7 e non solo a Naruto e Sasuke! D’ora in po
cercherò di lasciare sempre un certo spazio a loro come
gruppo... Dato che anche Sakura poi sarà importante... Anche
se ‘importante’ è una parola grassa! XD Passiamo
alle recensioni... Che sono stranamente meno di quel che mi aspettavo
ç_ç Lo sapevo... Questa fic sta perdendo popolarità
da quando sono passata a questa versione seria... Infondo me lo
aspettavo... Va bhe... Pochi ma buoni! XD Non mi scoraggio certo per
così poco!
Ringrazio:
_Zexion_:
Kakashi? Che fine a fatto? Ma chi lo sa XD Tu immaginatelo con un
certo vestitino... Basta, non dico di più v.v P.s. Io
personalmente non ho mai giocato a Kingdom Hearts, ma ho trovato
qualche foto di lui mentre girovagavo per Internet e ne sono rimasta
folgorata! *ç*
Ainsel:
Grazie mille per i complimenti ^///^ Sei tra le poche a cui è
piaciuta la mia idea di far fare l’Hokage a Sasuke... ç_ç
La devo ancora spiegare un po’ meglio la situazione di questa
scelta! Più avanti salterà fuori il perché della
mia scelta! Soprattutto quando saremo nel periodo ‘Shippuuden’
[Ebbene sì, ho programmi anche per quella!... Ci arriverò
tra circa 20 anni però ci arrivo! XD] Spero di aver fatto
abbastanza in fretta! ^_^
Vimar:
VimChan! Ti ho lasciato un commento nella tua raccolta! Lo hai visto?
^_^ Comunque tranquilla, Kakashi ti farà morire da quanto lo
farò sexy! XD Pensa che ho intenzione anche di disegnarlo! *_*
[Speriamo venga decente -_-]
Nana89: Spero
di stupirti altre 1000000 volte NanaChan! ^_^
AliDiPiume:
ç_ç Non mi sgridare così... Sto rimediando no?
[Mi fa paura... NdMinato&Obito] E per Iruka... Se ne
accorgeranno, stai tranquilla! Tutto a suo tempo! v.v
Ryanforever:
Non credo che in questa fic Nacchan sia la persona adatta per fare
l’Hokage ^^ Dopotutto ha già fatto fuori un cittadino
-_- Comunque, non giungere a conclusioni affrettate! Tutto a suo
tempo! ^_^
Krikka86:
Allora la prima frase la pensa Naruto in reazione alla frase prima di
Obito e la seconda frase è un ricordo del capitolo dodicesimo
‘Mancanza’ e viene detta da Sasuke quando è
piccolo. E si riferisce al fatto che Sasuke abbia finalmente deciso
di sorridere, prima non lo faceva perché non poteva superare
il sorriso di Nacchan, ma adesso che il biondo non sa più
sorridere col cuore può benissimo superarlo anche in
quello...Scusa, non sono stata abbastanza chiara, lo so. Perdono ç_ç
Yumi Uchiha:
Mica posso dirti il finale! XD Comunque aspettati di tutto! Niente è
scontato in questa fic, come hai potuto ben notare! XD
Bene! Io avere
finito! Ultime due paroline prima di lasciarci...
Angolo della
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Sei una scrittrice
di fic o semplicemente ti piace leggerle? Cerchi un forum appena
aperto e ancora vergine di iniziative? Bene il tuo posto è al
FanFiction World!
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In questo forum
troverete anche me! Sono la moderatrice dei Doujinshi! Un’altra
cosa per allettarvi? Magari la traduzione di Doujinshi SasuNaru in
italiano? Se vi alletta la cosa... iscrivetevi! XD
Mi tocca fare pure
da spot pubblicitario... Lasciamo perdere
Io vi saluto! Cioaz!
A domani con il consueto aggiornamento!
*Lirin disconette il
cervello perché altrimenti si rovina*
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Capitolo 19 *** Sospetti ***
Capitolo
Diciottesimo
Sospetti
"Adesso!"
Esclamò Obito uscendo dal suo nascondiglio.
Intorno a lui, i
suoi neo allievi, corsero incontro alla misteriosa figura che li
aveva fatti dannare per metà pomeriggio.
Vide Naruto scattare
subito in avanti, a braccia aperte e prendere al volo il nemico.
Questo cominciò
a dimenarsi e a graffiare il ragazzino che urlò di dolore.
"Stupido
gattaccio! Crepa!"
E la dura lotta tra
l’uomo e l’animale cominciò.
Naruto che tentava
di staccargli il collo e il gatto, di nome Tora, che tentava
altrettanto vigorosamente di cavargli un occhio.
La battaglia fu
fermata, con noia, da Sasuke che prese il gatto per la collotta,
allontanandosi da Naruto.
"Stupido
Usuratonkachi..." Borbottò camminando verso il Sensei.
"Teme! Stavo
per vincere!" Esclamò all’amico, ma le sue parole
furono fermate da un colpo secco sulla testa da parte di Sakura.
"Stupido! La
missione consisteva nel prendere il gatto! Non nell’ucciderlo!"
Disse la ragazza.
Il biondino mugolò
di dolore.
"Sakura Chan...
Sei crudele..." Borbottò tenendosi il punto colpito e
dolorante.
"Ehi! Allievi
inutili! Andiamo! The mission is complete!" Esclamò Obito
sventolando il gatto come una bandiera.
I tre lo guardarono
male. Soprattutto l’Uchiha sembrava non gradire il trattamento
che stava riservando al felino.
"Smettila di
sventolare quel gatto!" Esclamò, inaspettatamente,
Sasuke.
Il maestro e i suoi
due compagni lo fissarono, sbalorditi.
Il moro arrossì
del tutto e tentò di riprendere il suo solito contegno.
"... Se gli
facciamo del male poi non ci pagano..." Borbottò, come
scusa.
"...Sai
Sasuke... Fai tanta paura quando ti arrabbi..." Mormorò
Obito con le lacrimucce all’unico occhio visibile.
"Taci!"
Detto questo
cominciò ad incamminarsi verso il villaggio, ancora
imbarazzato ed imbarazzato.
Sakura e il maestro,
con ancora in mano il gatto, si avvicinarono a Naruto. Con gli occhi
chiedevano spiegazioni.
Li li guardò
di rimando e sospirò.
"...Ha sempre
desiderato un gatto, ma suo fratello è allergico..."
Spiegò guardando le spalle dell’amico allontanarsi.
I due annuirono
vigorosamente.
"Capisco..."
Dissero insieme.
"Credo che
andrò da lui"
Corse un poco finché
lo raggiunse.
La sua faccia era
ancora un po’ rossa e corrucciata.
"Dai... Non
prendertela... Mica gli ha fatto tanto male..." Disse,
ridacchiando dentro di se.
"... Ho fatto
una figuraccia..." Borbottò l’altro.
Naruto rise.
"Ma dai! Hai
fatto solo uscire il vero Sasuke! Mica è un male, no?"
"Dillo alla mia
reputazione... Se scoprono che da piccolo ho quasi ucciso mio
fratello per avere un gatto sarò finito... "
Naruto rimase zitto
e questo fece subito insospettire Sasuke.
"Perché
non lo sanno, vero?" Disse, guardandolo male.
"Ehi! Sasuke
amante dei gatti! Se vuoi te lo regalo io un micino!"
Quella frase urlata
e ridacchiata del loro maestro fu una risposta più che
eloquente.
"Naruto..."
Mormorò con voce gruttuale.
"Oddio! Mi devo
sbrigare! Mi sono scordato di... Ritirare i panni in tintoria!"
Esclamò il
biondino cominciando a correre seguito subito da un Sasuke
decisamente arrabbiato.
"Usuratonkachi!
Ti ammazzo!"
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Sei un manesco
megalomane orgoglioso! Cosa avrò fatto mai?!"
Sasuke non dette
minimamente ascolto alle lamentele di Naruto e continuò ad
ignorarlo. Erano finalmente arrivati al palazzo dell’Hokage,
dove si smistavano le missioni.
Davanti a loro, su
un lungo tavolo c’erano vari ninja, tra cui Minato e il maestro
Iruka. O, per meglio dire, quello che tutti credevano essere Iruka
Sensei.
Il Kage Bushin di
Naruto fece un sorriso ed un’occhiata che l’originale non
poté ricambiare.
Tutto stava andando
per il meglio.
Il Naruto originale
vide Sakura avvicinarsi al falso maestro.
"Iruka Sensei,
sono felice che si sia ripreso" Disse, sinceramente sollevata la
ragazza.
Il falso Iruka le
sorrise.
"Grazie,
Sakura. Ringrazia tua madre per essere venuta a trovarmi"
La ragazza annuì,
contenta e tornò dal suo gruppo.
Naruto aveva
osservato tutta la scena con un sorriso orgoglioso. Fare ricerche
approfondite su Iruka Umino era decisamente servito. A quanto pare
nessuno sospettava nulla.
Notò che suo
padre lo stava osservando. Subito gli sorrise. Minato gli rispose con
un tirato arricciamento di labbra per poi spostare il suo sguardo sui
fogli che aveva in mano.
"Per adesso
avete completato egregiamente ogni missione di livello D che vi
abbiamo richiesto... Sono molto soddisfatto" Disse Minato
continuando a guardare i fogli. "Quindi... Continuerete con
queste per un altro po’"
"Cosa?! No! Mi
rifiuto!" Esclamò Naruto. "Papà! Non ne posso
più! Almeno qualcosa di livello C!!" Si avvicinò
di corsa al bancone e guardò il padre facendo gli occhi dolci
"Ti pregoooo!"
Minato distolse lo
sguardo da lui e lo passò verso Obito.
La conversazione che
avevano avuto due settimane prima lo tormentava ancora.
Guardò negli
occhi il figlio cercando di capire cosa potesse passargli per la
testa.
Respirò,
pensò, si frizionò i capelli ed arrivò ad una
conclusione.
Era inutile
rimuginare su sospetti senza ne capo ne coda. Se Naruto aveva
veramente conosciuto Kakashi, in qualche modo che lui ancora non
comprendeva, allora aveva conosciuto una persona fantastica e leale.
Non avrebbe potuto fargli altro che bene.
Rispose con un largo
sorriso allegro alla richiesta del figlio.
"E va bene...
Che missione C sia... Ma non aspettarti altri favori per molto
tempo!"
Naruto saltò
al collo del padre, euforico.
"Grazie! Papà!
Sei il migliore!"
Si allontanò
da lui con un balzo e corse verso il suo gruppo.
"Che vi avevo
detto?! Io riesco sempre a fregarlo!"
Disse, ridendo.
A quelle parole
Minato si inalberò.
"Naruto! Figlio
ignobile!"
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Io vado a
casa! Ci vediamo domani!" Disse Sakura correndo per una via di
Konoha.
I due ragazzi la
salutarono.
"Ancora non
riesco a credere che ci sei riuscito..." Disse Sasuke mentre si
avviavano verso casa sua.
Naruto ridacchiò.
"Tutta tattica,
lo sai che sono il migliore!" Disse, allegro.
Sasuke lo osservò.
Era da qualche settimana che aveva notato un radicale cambiamento nel
suo comportamento. Non sentiva più quella punta di cattiveria
nei suoi discorsi e sorrideva spontaneo come quando era piccolo.
Eppure, ogni tanto,
quando Naruto pensava che nessuno lo osservasse, lo aveva trovato a
fare una faccia strana, pensosa fissa verso il cielo. Come ad
aspettarsi che comparisse qualcuno o perso in chissà quali
pensieri o ricordi.
E quella faccia gli
dava fastidio. Era la prova schiacciante che c’era qualcosa che
gli nascondeva. E lui aveva sempre odiato che gli nascondesse le
cose.
Ma quando vedeva,
come in quel momento, il suo volto allegro e spensierato mentre
canticchiava un’anonima canzoncina ogni pensiero scuro spariva,
ogni sospetto si dileguava.
Quello era
sicuramente il suo migliore amico, Naruto Uzumaki e non gli stava
nascondendo niente.
"Cosa ci farai
con i soldi che ti hanno dato per le missioni?" Chiese il
biondino smettendo di canticchiare.
Sasuke, uscendo dai
suoi pensieri, sbuffò.
"Cosa vuoi che
ci faccia? Sono due spiccioli..." Borbottò.
Sentì l’amico
ridacchiare.
"Ah già!
Dimenticavo che sto parlando con il rampollo del Clan Uchiha! I soldi
tu li usi come cuscino!" Lo prese in giro.
Di nuovo, Sasuke
s’irritò.
"Senti chi
parla, il figlio dell’Hokage! Quello che potrebbe benissimo
pranzare e cenare tutti i giorni all’Ichiraku e non lo fa solo
perché la madre glielo ha proibito a 7 anni!"
"Per essere
precisi le aveva chiesto di pranzarci, cenarci e farci colazione! E
comunque non sviare il discorso!"
"Guarda che sei
stato tu a farlo per primo" Replicò Sasuke.
"Sì, sì
come credi. Allora cosa ci farai?" Chiese di nuovo il biondino.
Il moro sbuffò
e prese un attimo per pensarci.
"Non lo so... E
tu?"
Si stupì di
non sentire nessuno risposta. Si aspettava una cosa tipo ‘Mi
abbufferò all’Ichiraku’ o ‘Mi abbufferò
di caramelle’ o ancora ‘Mi abbufferò di
QualsiasiSchifezzaEsistente’. Comunque una risposta abbastanza
immediata. Dette uno sguardo al suo fianco e si stupì nel
vederlo contemplare il cielo.
Di nuovo, quello
sguardo così lontano.
"Naruto?"
Lo chiamò.
Lo vide fare un
piccolo sobbalzo risvegliato dai suoi pensieri. Lo guardò,
sorridente.
"Scusa, stavo
riflettendo" Disse, ridacchiando.
Rimasero qualche
secondo in silenzio prima che il moro lo rompesse.
"Allora? Cosa
ci farai con quei soldi?" Chiese, cercando almeno di intuire a
cosa stesse pensando prima l’amico.
"Credo che li
metterò da parte"
Il moro si voltò
a guardarlo, stupito. Si aspettava di tutto, tranne quello.
Ma quello che lo
bloccò fu l’espressione che il biondo aveva. Maligna
allora stato puro, non sapeva come altro descriverla.
I suoi occhi sottili
come lame, la sua bocca allargata in un ghigno. Quella visino gli
fece salire un brivido lungo la schiena.
E la sua voce...
"Non si sa mai
cosa può accadere, no Sas’ke?"
Sottile, maliziosa,
che sottintendeva cose a lui sconosciute, ma sicuramente non buone.
Rimase inchiodato in
mezzo alla strada mentre guardava il suo amico allontanarsi da lui.
Solo adesso si
rendeva veramente conto di quanto grande effettivamente era quella
lontananza.
La terribile
consapevolezza di non riuscire più a raggiungerlo lo
schiacciò.
Quello non era il
suo migliore amico, Uzumaki Naruto.
Oppure, era solo uno
scherzo della sua mente?
Decise di non dare
ascolto ai suoi sospetti e a quei brividi che sentiva ancora in tutto
il corpo.
Per la prima volta,
rincorse lui il suo migliore amico tentando di raggiungerlo.
Ancora non sapeva
quante volte lo avrebbe fatto ancora e ancora. Cercando di
raggiungere un amico ormai sprofondato.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
Aprì la porta
del suo ufficio, stupendosi di trovarci dentro qualcuno. Sgranò
gli occhi, ma, quando lo riconobbe, si rilassò richiudendo la
porta dietro di se.
"Fugaku! Mi hai
fatto prendere un colpo!" Esclamò Minato avvicinandosi
alla sua scrivania e poggiandovi i fogli riguardanti le missioni
svolte in quella giornata.
"Scusa"
Borbottò l’Uchiha.
Il moro seguì
con gli occhi i movimenti dell’Hokage finché questo non
si sedette sulla sua sedia, sbuffando, stanco.
"Sembri più
rilassato..." Disse Fugaku.
Minato lo guardò,
non capendo.
"Cosa? Che vuoi
dire?" Chiese, forse con una punta di preoccupazione.
Vide il cado della
polizia sedersi sulla sedia davanti alla sua scrivania, poggiare i
gomiti sui braccioli ed unire la punta delle dita. Il suo sguardo
deciso lo raggelò.
Quella era la sua
classica posizione da ‘Abbiamo Un Problema, Quindi Trova Da
Qualche Parte, Nel Tuo Stupido Carattere Da Idiota, Quella Punta Di
Serietà Che Mi Ha Spinto A Sostenere La Tua Nomina Ad Hokage’.
"Da qualche
settimana dei strano... Teso, direi... Stranamente, vai tutti i
giorni a lavoro e lavori, non pranzi all’Ichiaruku e non hai
ancora combinato niente da aggiungere alla lista infinita che ti ha
classifica come ‘La peggior piaga che Konoha abbia mai
avuto’... Quindi... Dimmi cos’hai"
E non era una
domanda, ma un’ordine.
L’Hokage
sbuffò.
"Magari sono
solo cresciuto?" Disse, cercando di ignorare lo sguardo
dell’Uchiha.
"Parla. Non ho
intenzione di perdere ulteriore tempo intorno a questa storia"
Disse freddo il moro, ignorando volutamente l’uscita sarcastica
di Minato.
Minato sospirò,
poggiandosi allo schienale della sedia.
"Riguarda
Naruto" Disse, trovando finalmente il coraggio.
Si stupì di
vedere gli occhi di Fugaku guizzare di un sentimento che non riuscì
a comprendere.
Decise di ignorarlo
e di continuare a parlare.
"Obito due
settimane fa è venuto a riferirmi una cosa dopo la prova del
Team 7. Disse che Naruto aveva mostrato un comportamento strano,
quasi violento. E anche... Che aveva sentito dirgli una frase che non
poteva assolutamente conoscere"
Fece una piccola
pausa, cercando le parole. Intanto gli occhi si Fugaku si erano fatti
incredibilmente attenti. Forse, persino troppo.
"Una frase?"
Chiese, cercando di invogliarlo a continuare.
Minato annuì.
"Ti ricordi del
mio allievo, Hatake Kakashi?" Continuò l’Hokage,
ormai del tutto deciso a confessarsi con l’amico.
Fugaku ci pensò
un attimo e poi sgranò gli occhi.
"Quello morto
durante la guerra? Per proteggere i suoi compagni, se non sbaglio..."
Disse, ricordando.
Il biondo si era
tormentato per anni per averli lasciati soli e per aver permesso che
quello accadesse.
"Quello stesso
giorno, Obito mi raccontò che lo aveva rimproverato perché
voleva abbandonare la loro compagna, Rin che era stata rapita e
continuare la missione. Gli disse esattamente questa frase: ‘Nel
mondo dei Ninja, chi non rispetta le regole e le leggi viene
considerato feccia. Però chi non tiene da conto i propri
compagni è feccia della peggior specie’"
Vide
Fugaku sorridere, disperato.
"Tipico
di Obito..." Borbottò. "Ma questo episodio cosa
c’entra?"
Lo
sguardo di Minato si inchiodò a quello del moro e riprese a
parlare questa volta con vigore e senza quella nota dolente di prima.
"Naruto
ha detto la stessa frase due settimane fa. Esatta, uguale in ogni
virgola. E Obito non ne ha mai fatto parola con nessuno, se non con
me"
Fugaku
capì dove voleva arrivare il biondo.
"Minato,
quello che stai pensando è impossibile. Kakashi è morto
quel giorno"
"Non
ne è mai stato trovato il corpo" Insistette l’Hokage.
"Perché
era finito sotto tonnellate di roccia!"
"Ma
magari, in qualche modo..." Borbottò l’altro.
"Minato!
Attaccarsi ad una frase detta anni dopo da un ragazzino di 12 anni è
pura follia!"
"Ma
se ci fosse anche una minima percentuale che non sia follia.."
Tentò di ribattere il biondo, ma fu subito interrotto
dall’Uchiha.
"Allora
perché non lo hai chiesto a Naruto? Se veramente ha incontrato
Kakashi non credo che faticherebbe a dirtelo"
A
quella frase, l’Hokage bloccò le sue rimostranze. Si
rimise comodo sulla poltrona, rimanendo in silenzio.
"Perché
non glielo hai chiesto?" Chiese Fugaku incitandolo a tirare
fuori tutto quello che aveva dentro. Vederlo in quello stato era una
sofferenza per lui e per tutto il villaggio.
Minato
rimase in silenzio per qualche altro attimo per poi aprire la bocca.
"Perché
ho paura che lui rimanga in silenzio..."
Fugaku
aggrottò le sopracciglia, non capendo. Aspettò che
l’amico si spiegasse.
"Se
rimanesse in silenzio, spiazzato da quella domanda, potrei leggere
nei suoi occhi la sorpresa di un nome sconosciuto... Oppure... La
sorpresa di un nome conosciuto e la ricerca di una bugia da dirmi..."
"Perché
Naruto dovrebbe mentirti?"
Quella
domanda sembrava più da interrogatorio che da confidenza, ma
non ci fece caso.
"Perché
il Naruto di un tempo non è mai tornato da Uzu... E non dirmi
che non te ne sei accorto, osservatore come sei" Disse,
sorridendo tristemente.
Gli
occhi di Fugaku si spostarono sul pavimento di legno. Annuì,
piano.
"Lo
sapevo..." Mormorò Minato.
Sospirò,
coprendosi gli occhi con una mano. Era davvero un padre orribile...
Non era riuscito a far niente per evitare tutto quello che stava
accadendo al figlio...
"Minato,
Iruka è morto" Disse all’improvviso Fugaku.
Ma,
al contrario di quel che pensava, Minato non scattò in piedi,
ma rimase nella stessa posizione, con gli occhi coperti.
"Lo
so... Lo so da settimane ormai..." Lo sentì mormorare.
"Quello che se ne va in giro è solo una sua brutta copia
che potrebbe ingannare solo chi lo conosceva superficialmente...
Avete trovato il corpo?"
Fugaku
annuì.
"Ieri,
un gruppo di genin si stava allenando nel bosco, il Team Gai per
essere precisi.."
"Fammi
indovinare... Neji Hyuuga con il suo Byakugan..." Disse,
ridacchiando l’Hokage.
"Se
sai già tutto, che ci sono venuto a fare qui?" Disse
Fugaku alzandosi dalla sedia. "Io vado... Ci vediamo..."
Disse avviandosi verso la porta.
"Sei
un codardo, Uchiha..." Disse, ridendo Minato bloccando i passi
lenti dell’uomo. "Abbi almeno il coraggio di dirmelo
chiaramente, invece di farmelo intuire dalle tue occhiate..."
Si
tolse la mano dagli occhi mentre Fugaku si voltava verso di lui.
"Sospettiamo
di tuo figlio" Disse senza rigiri di parole.
Minato
gli sorrise, facendogli capire che il loro incontro era
definitivamente finito.
"Grazie
per essere passato, Fugaku"
Nelle
sue parole c’era solo un infinito dolore.
L’Uchiha
lo guardò per un altro momento prima di voltarsi di nuovo ed
uscire dall’Ufficio dell’Hokage.
Per
quanto fosse forte d’animo, non aveva il coraggio di vedere un
uomo forte come Namikaze Minato piangere.
NdLirin:
Finito! ^_^ Questo capitolo mi piace particolarmente! Forse perché,
dopo tanto tempo, sono riuscita a scrivere qualcosa su Minato e
Fugaku... O perché finalmente si smuove qualcosa... Bho! So
solo che mi piace! XD Spero che piaccia altrettanto anche a voi! ^_^
Ringrazio:
_Zexion_:
Mha, chi lo sa se è diventato cattivo... Tutto porta in quella
direzione, no?... Ma tutto è possibile...
Nana89:
Adesso le cose si fanno movimentate, no? Tutti sospettano di Naruto,
ma nessuno ha le prove! Non riusciranno a prenderlo con facilità!...
Sembra di parlare di Lupin III -_-
Ximeng:
Io non dico niente, non do Spoiler, mi dispiace! XD Per la reazione
di Minato... Credo di averla descritta abbastanza bene in questo
capitolo ^_^
Yumi
Uchiha:
Naruto vuole vendicarsi di Konoha per come lo hanno trattato, vuole
vendicarsi di Sasuke perché crede che lo ha tradito, vuole
vendicarsi del padre perché gli ha messo un demone nel corpo
per salvare un villaggio che lo ha solo disprezzato... Ma i motivi
verranno veramente fuori più avanti e li spiegherò
meglio... Spero di aver risposto abbastanza bene alla tua domanda ^_^
Ryanforever:
La storia si fa sempre più oscura, no? Ma tento sempre di
tenere alto l’umore con delle scenette divertenti, come,
infondo, fa Kishimoto nel manga originale ^^
Krikka86:
Bhe... io ho scritto ‘Vecchio pervertito’ perché
Kakashi è per sempre più vecchio di Naruto e... No, non
dico altro ^^ PS: Grazie! L’adoro anch’io! XD
Ayame90:
No, non ti sei persa niente tranquilla! ^_^ Tutto verrà
spiegato a suo tempo! Per la comicità... è inevitabile
che ne perda... Come la storia originale, dopo un po’ anche lì
la comicità si è attenuata... Soprattutto dopo
l’incontro con Haku... Che tra poco comparirà anche qui!
*.* HakuChan... E non preoccuparti per i commenti! Basta che ogni
tanto me ne lasci uno quando hai tempo e voglia! ^_^
Vimar:
Si, gli Uchiha sono tutti un po’ dello stesso stampo XD Grazie
per i complimenti e ancora per avermi dedicato la tua fic! ^///^
Finito!
Le ultime paroline prima di lasciarci!
Ho
fatto un disegnino su questa fic... fa abbastanza schifo, ma chi lo
volesse vedere...
http://img177.imageshack.us/img177/2843/scan0001aw1.jpg
Non
è un gran che, ma l’ho fatto.. Potete anche non
guardarlo -_-
Ciaoz!
|
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Capitolo 20 *** Prima Missione ***
Capitolo
Diciannovesimo
Prima
Missione
"Partenza!"
Esclamò
tutto felice Naruto cominciando a camminare per la strada.
I
suoi compagni di squadre, il maestro e il committente della missione,
tale Tazuna, lo guardarono male.
"Naruto...
Calmati..." Disse Obito fermandolo con la voce.
Il
biondino si voltò, sorpreso.
"Ma
voi non siete euforici?! La nostra prima missine lontano da Konoha!"
Disse lui, scioccato.
Sasuke
sospirò.
"Naruto,
tu sei stato anni lontano da Konoha..." Disse, cercando di
troncare il suo entusiasmo ingiustificato.
"Ma
non per una missione!" Ribatté Naruto.
Il
moro scosse la testa. Era inutile parlare con uno come lui.
"Nacchan!
Stai attento!"
Il
gruppo si voltò verso la grande porta del villaggio. Ai suoi
piedi stava un Minato in lacrime che sventolava un fazzolettino.
Questo si soffiò il naso rumorosamente.
"Il
mio bambino... è diventato grande..." Disse l’uomo,
commosso.
Il
Team 7 e Tazuna decisero di comune accordo di ignorarlo e cominciare
la missione.
Minato
osservò il gruppo allontanarsi con calma. Si soffermò
sulla schiena dritta del figlio.
Nei
suo occhi passò un barlume di tristezza.
"Buona
fortuna, Naruto"
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
Il gruppo camminava
tranquillamente per la strada.
Obito stava
tranquillamente parlando con Tazuna.
"Quindi Lei è
un costruttore di ponti..." Disse Obito con stupore.
Il vecchio uomo
annuì e si portò la fiaschetta di vino alla bocca.
"è
importante per il mio paese" Disse l’uomo con decisione
mista a tristezza negli occhi.
"Sì, ho
sentito parlare della situazione del Paese delle Onde, ma non si
preoccupi... Con la nostra scorta arriverà sicuramente
intero!" Disse ridendo Obito mentre l’uomo faceva una
faccia un po’ scettica guardando i tre ragazzini davanti a
loro.
Il Jounin si accorse
dei dubbi dell’uomo e cercò di tranquillizzarlo.
"Non si
preoccupi... Per proteggerla dai banditi che potremmo incontrare loro
bastano ed avanzano! E poi ci sono io!"
"Infatti è
di te che si dovrebbe preoccupare!" Borbottarono insieme Naruto
e Sakura captando la frase del maestro.
A quelle parole,
Obito si irritò pericolosamente. Si avvicinò ai due
allievi per poi piegandosi in avanti per essere al livello dei loro
orecchi.
"Sappiate che
appena torniamo a Konoha non ve la lascio passare liscia... Non avete
idea di quanti campi pieni di erbacce ci sono al villaggio..."
Bisbigliò, minaccioso.
I due rabbrividirono
al pensiero e corsero più avanti aggrappandosi alle braccia di
Sasuke, impauriti. Il moro, sentendo i due aggrapparsi, si arrabbiò.
"Piattola...
Usuratonkachi... Lasciatemi immediatamente!" Esclamò
cercando di toglierli di torno.
I due si staccarono
da lui e si abbracciarono, ancora più impauriti.
"Sasuke Kun è
cattivo..." Dissero insieme.
Dietro di loro,
Tazuna era decisamente molto incerto sui ninja che aveva assoldato. E
cominciava anche a sentirsi in colpa per la situazione in cui li
aveva cacciati.
Continuarono il loro
viaggio per almeno un altra ora sempre nella solita aria da allegra
gita in campagna.
"Così
io, il grande Obito Uchiha, sconfissi il demone del male, salvando la
terra!" Esclamò quello che doveva essere il più
responsabile del gruppo.
I suoi allievi e il
committente non ce la facevano più a sopportare il suo
ciarlare insensato.
"Dio! Ma la
smetterà mai?" Borbottò Sakura, esaurita come gli
altri. "Come fa ad essere tuo parente, Sasuke Kun?" Chiese
per cercare di allontanare quella voce insistente.
Sasuke sbuffò.
"Purtroppo è
così, ed è pure un parente stretto. È il cugino
di terzo grado della nonna del nipote di mio zio che ha sposato..."
Naruto pizzicò
un poco il braccio di Sakura facendola voltare verso di lui mentre
Sasuke continuava a illustrare l’albero genealogico del suo
clan.
"Non lo stare a
sentire. Ti ucciderà di parentele! Credo che sia una tecnica
segreta degli Uchiha" Disse, ridacchiando.
Tutto sembrava
andare così bene, ma nell’ombra Naruto sapeva che c’era
qualcuno.
Lo aveva localizzato
già da tempo. Due ninja, dal chakra sembravano di livello
chunin scarso.
Camminando
sorpassarono un piccola pozzanghera che sembrava agli occhi di tutti
innocua, ma Naruto e Obito non si fecero ingannare.
Infatti, subito
dopo, sentì distintamente il flusso di chakra dietro di se.
Dalla piccola pozzanghera uscirono due ragazzi con il coprifronte del
Villaggio della Nebbia.
Il tutto fu molto
rapido. I ninja attaccarono subito quello che doveva essere il
fastidio più grande: Obito Sensei.
Lo imprigionarono in
una strana arma a catena con una lama infondo. Riuscirono a tagliarlo
in due.
Appena il resto del
gruppo se ne accorse, Sakura urlò e Sasuke si preparò
al combattimento.
"Sakura! Stai
vicino al vecchio!" Esclamò questo accostandosi a Naruto
mentre la ragazza si parava davanti all’uomo prendendo il
coraggio a quattro mani.
Intanto i due ninja
avversari li scrutavano con sguardi di superiorità.
"Abbastanza
eccitante come prima missione seria no?" Disse, ironico, Naruto.
"Coprimi le
spalle!" Esclamò Sasuke andando subito all’attacco.
Naruto sbuffò.
"Quanto mi fa
saltare i nervi quando è nervoso"
Sasuke attaccò,
schivando brillantemente le armi affilate di uno dei due chunin. Con
una mossa fulminea deviò le armi facendole conficcare in
alcuni alberi vicini immobilizzandolo.
"Maledetto
moccioso!" Esclamò questo.
"Sei tu che sei
scarso!" Disse in risposta Sasuke, ghignando.
Non si accorse del
compagno del ninja finché il rumore di due lame che si
incrociavano dietro di se, lo fece voltare.
Naruto stava
contrastando l’enorme arma del nemico con la semplice pressione
di un kunai tenuto con una mano.
"Ti crogioli un
po’ troppo nella tua vittoria, Sasuke..." Disse, con
semplicità. "Vediamo di finirla in fretta questa
buffonata"
Facendo forza sul
kunai allontanò il ninja nemico che non poté altro che
indietreggiare lasciando scoperta la difesa. Il biondo subito ne
approfittò per lanciargli l’arma dritto nel petto.
Il ragazzo della
Nebbia urlò di dolore prima di accasciarsi a terra privo di
vita.
"Bastardo!
Maledetto ragazzino! Io ti ammazzo!" Cominciò ad urlare
l’altro nemico vedendo il corpo del compagno a terra.
Ma le parole gli
morirono in gola vedendo gli occhi rossi divertiti del biondino.
"Vuoi per caso
che ti aiuti a seguire il tuo amico?" Chiese Naruto, recuperando
tranquillamente il kunai insanguinato dal corpo privo di vita del
ninja.
"Naruto, adesso
basta"
La mano ferma sulla
sua spalla di Obito Sensei lo fece desistere da ogni azione. Rimise
subito il kunai insanguinato al suo posto nella sacca.
"Chi sono? Non
sembrano semplici briganti, Obito Sensei..." Disse facendo finta
di non notare lo sguardo indagatore del maestro.
"Adesso
sapremo"
Ma invece di
voltarsi verso il ninja ancora vivo guardò dritto negli occhi
Tazuna.
"Allora, signor
costruttore di ponti... è sicuro di non avere niente da
dirci?"
L’uomo abbassò
lo sguardo, colpevole.
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
La notizia che la
facile missione di livello C si era rivelata una almeno di livello B
non sconvolse nessuno. Il maestro non fece nessuno obiezione quando i
suoi alunni chiesero di continuare la missione nonostante tutto.
Infatti, Tazuna
aveva ‘casualmente’ dimenticato di dire a Konoha che era
minacciato da un signore cattivo che non voleva, chissà per
quale motivo, fargli costruire un ponte. Questo fu il riassunto
mentale che Naruto si fece in testa. Non gli era mai piaciuto star
tanto a pensare alle missioni.
Arrivarono presto
nel Paese delle Onde e trovarono un passaggio per attraversare il
fiume ed arrivare nell’isola dove abitava Tazuna. La nebbia del
paesaggio non permetteva di vedere quasi niente, ma quando arrivarono
sulla terra ferma questa si diradò quasi del tutto.
Salutarono in fretta
il barcaiolo che si affrettò ad allontanarsi da loro.
Il gruppo cominciò
a proseguire per un sentiero nel bosco per raggiungere il villaggio
di Tazuna.
"Uffa! Mi
chiedo ancora perché abbiamo lasciato andare quel ninja!
Adesso avrà detto a tutta la combriccola che siamo iper forti
e manderanno i più rompiballe contro di noi!" Si lamentò
per l’ennesima volta Naruto che era più propenso a
togliere di mezzo il chunin avversario.
"Naruto! Devi
avere più rispetto per la vita altrui!" Esclamò
Sakura, indignata.
Il biondino, di
rimando, sbuffò alzando gli occhi al cielo.
Femmine, tutte
sentimentali... Tranne Kyuubi, ma lei era un caso particolare...
Guardò
distrattamente verso Sasuke che camminava vicino a lui. Aveva una
strana faccia seria.
"Teme, che ti
prende?" Disse dandogli un piccola gomitata.
Per un attimo il
moro non rispose.
"Ho una brutta
sensazione..."
Naruto alzò
un sopracciglio guardandolo, dubbioso.
"Se dovessi
starti a sentire tutte le volte che dici così, con la faccia
da emo che ti ritrovi, dormirei con un kunai sotto il cuscino..."
Il moro gli scoccò
un’occhiata di fuoco.
"Dai dai,
scherzavo!" Disse, ridacchiando il biondo.
Fu in quel momento
che lo sentì. Uno spostamento d’aria e qualcosa che si
avvicinava.
Ad una velocità
pazzesca si avvicinava a loro uno shuriken.
"Tutti a
terra!" Gridò Obito buttandosi sul vecchio costruttore di
ponti per proteggerlo.
Gli altri lo
imitarono, evitando così il pericolo.
Si rialzarono tutti
in fretta, cercando con gli occhi il nemico.
I primi a vederlo
furono Obito e Naruto.
Un uomo stava in
equilibrio su un’enorme spada conficcata in un tronco di un
albero. Dava le spalle e li guardava con superiorità.
Naruto non ci mise
molto a riconoscerlo e altrettanto velocemente maledì la sua
sfortuna.
Zabuza Momochi. Uno
dei sette spadaccini della nebbia.
Come faceva a
conoscerlo? Semplice. Una volta aveva combattuto contro uno dei suoi
‘superiori’ dell’Akatsuki che faceva parte dello
stesso gruppo. A quanto aveva capito, tutti cercavano di ammazzarsi a
vicenda per prendere possesso della spada dell’altro... Avevano
proprio un cervello da pesce...
Comunque la
situazione era estremamente grave. Zabuza poteva riconoscerlo.
Istintivamente si
nascose un po’ dietro al maestro, aspettando.
Intanto Obito non
aveva dato peso al comportamento di Naruto ed aveva attivato lo
Sharingan.
"Obito
Uchiha..." Sentirono dire con tono derisorio dal nemico "è
un privilegio avere come avversario un uomo della tua fama. Dammi il
vecchio e non ucciderò i tuoi bambini"
"Zabuza
Momochi..." Rispose Obito "Io invece preferivo starti alla
larga, sai? E la risposta è no, devi passare sul mio cadavere
prima che ti consegni Tazuna San"
Il nemico ghignò
mentre una fitta nebbiolina scendeva sul prossimo campo di battaglia.
"Guarda che lo
faccio..." Disse Zabuza prima di sparire.
NdLirin:
Emmm... Sono in leggerissimo ritardo vero? ^^ Credo che faccia meglio
a dileguarmi! XD Comunque, per chiunque volesse leggere in anteprima
il prossimo capitolo, può leggerlo sul mio blog! ^^
http://lirinuchiha.iobloggo.com/
Ringrazio chi ha
commentati, chi a messo la fic tra i preferiti e chi ha solo letto ed
ha apprezzato! XD
Adesso vado di
corsa... Ovvero scappo dalla furia di lettrici! XD
Byeeeee!!!
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Capitolo 21 *** Conversazione ***
Capitolo
Ventesimo
Conversazione
Come ci era finito
in quella stramaledetta situazione? Tra tutti i ninja traditori
dovevano proprio incontrare l’unico che poteva risultare un
pericolo per lui?... E tra tutti i jounin che c’erano al
villaggio doveva proprio toccargli l’unico che si lasciava
catturare in una bolla d’acqua dopo 3 minuti e 7 secondi di
scontro?!
Ringhiò
digrignando i denti, coprendosi dietro un’impaurita Sakura.
Non era certo che
Zabuza si ricordasse di lui, ma non poteva rischiare così
tanto.
Guardò la
copia d’acqua del mukenin che avevano davanti e poi passò
uno sguardo all’originale che stava controllando la bolla
d’acqua dove Obito era rinchiuso senza possibilità di
uscirne dall’interno.
Maledì ancora
la sfiga e decise di rischiare il tutto per tutto. Al massimo sarebbe
scappato... Anche se il pensiero di fallire la sua missione e, di
conseguenza, far arrabbiare Quella Persona, lo logorava.
Passò davanti
a Sakura.
"Stai indietro,
proteggi il vecchio" Le disse parandosi davanti.
La ragazza lo
guardò, stupita. Naruto sembrava un’altra persona.
Il biondo guardo
dritto negli occhi la copia del nemico e trattenne il fiato.
"Fatti sotto,
bruttone senza sopracciglia" Disse, cercando di distrarlo con
gli insulti.
Infatti questo si
irritò non poco.
"Prova a
ridirlo, moccioso!" Esclamò guardandolo con odio.
Naruto ghignò.
Evidentemente quella testa di pesce non lo aveva riconosciuto, un
punto a suo favore. L’unico problema che rimaneva era il come
sconfiggerlo senza destare sospetti negli altri. La sua situazione
era già precaria senza che ci si aggiungesse anche un incontro
spettacolare perfino per un jounin.
Sospirò,
dando uno sguardo a Sasuke che gli stava di fianco. Questo sembrava
terribilmente teso e aveva lo sguardo fisso sul nemico.
Obito prima era
riuscito a farlo rinsavire un po’ dalla paura cronica in cui
era caduto, ma evidentemente il peggiorare della situazione e il
terribile racconto dell’infanzia di quel mostro senza
sopracciglia lo avevano di nuovo bloccato.
Continuò a
maledire tutti gli dei per poi parlare.
"Sasuke, non è
il momento di terrorizzarsi in quel modo. Ho bisogno di te, quindi
vedi di svegliarti"
A quelle parole il
moro si riscosse un po’ da quello stato e lo guardò.
Naruto gli sorrise.
"Ho un piano.
Non impaurirti, tu lascia fare a me e andrà tutto bene"
Stranamente, Sasuke
si sentì più tranquillo a quelle parole e i muscoli che
prima erano tesi si rilassarono. Annuì con vigore e tornò
a prestare attenzione al nemico, questa volta con uno sguardo deciso.
"Parla"
Disse rivolto al biondo.
Naruto ghignò.
"Sai... Credo
che per te sia arrivato il momento di usare il regalo che tuo padre
ti ha fatto per il tuo quinto compleanno..."
Sasuke lo guardò
per un attimo e poi sorrise.
"Certo che non
ti sfugge niente..."
Velocemente estrasse
dallo zaino che portava sulle spalle un enorme shuriken.
"Shuriken del
Vento Demoniaco! L’Ombra del Vento!"
"Con me gli
shuriken non funzionano!" Disse Zabuza senza prepararsi nemmeno
a ricevere il colpo.
Sasuke non gli dette
peso e lanciò il colpo. Lo shuriken volò rasente il
suolo e si avvicinò velocemente all’obiettivo prima di
risalire puntando il petto del nemico. Questo continuò a non
mostrare nessuno espressione anche quando l’arma stava per
colpirlo. Saltò velocemente e lo evitò con facilità.
Ghignò, ma
non si accorse che l’attacco non era ancora finito.
"Cosa?!"
Esclamò quando vide un’altro shuriken avvicinarsi.
Zabuza sgranò gli occhi. "Uno shuriken nascosto all’ombra
del primo?!"
L’arma lo
colpì in pieno trasformando il nemico in acqua scrosciante.
"Sasuke Kun!
Sei stato grande!" Esclamò Sakura, eccitata dal
bellissimo attacco.
"Taci... Non è
ancora finita" La zittì lui, notando solo in quel momento
che Naruto era scomparso.
Sospirò
sperando che l’amico sapesse quello che faceva.
"Ma bravi!
Siete riusciti ad eliminare la mia copia! Ma non pensate che con me
sia lo stes-"
"Vedi di stare
zitto, bruttone senza sopracciglia" Si sentì nell’aria
Si guardò un
po’ intorno cercando di capire da dove venisse la voce di quel
ragazzino impertinente, ma non lo vedeva da nessuna parte. Dette uno
sguardo a Kakashi e notò che non si era per nulla allarmato e
non cercava con lui il suo allievo.
Ghignò. Quel
moccioso aveva usato un genjustu per far sentire solo a lui la sua
voce.
"Vieni fuori,
moccioso!" Esclamò continuando a mantenere il contatto
con la sfera d’acqua che rinchiudeva il maestro che non capiva
con chi stava gridando.
"Con piacere!"
Due mani di chakra
rosso si avvolsero intorno ai piedi del nemico e lo tirarono sotto
l’acqua dove fino a pochi istanti fa era sospeso. Tutto fu
talmente veloce che nessuno riuscì a capire cosa fosse
successo. Nessuno notò il chakra rosso che per un attimo aveva
lampeggiato sotto la superficie.
Zabuza cadde sotto
l’acqua e così dovette lasciare il contatto con la sua
tecnica e questa si sciolse liberando Obito che tossì per
togliersi l’acqua dai polmoni e impostò il chakra per
poter rimanere sospeso sull’acqua.
Subito i suoi due
allievi rimasti gli corsero incontro insieme a Tazuna.
"Non
avvicinatevi!" Gridò fermandoli. "è ancora
vicino! È pericoloso! Statene fuori!"
"Ma... Naruto!
Naruto non è con noi!" Esclamò Sakura.
Obito sgranò
gli occhi, guardandosi intorno.
"Dannazione..."
Mormorò a denti stretti.
Intanto sull’altra
sponda del lago due figure uscirono dall’acqua con un balzo e
atterrarono sul terreno.
Si scrutarono per un
attimo mentre gocce d’acqua cadevano dai vestiti.
Naruto osservava il
suo nemico che era riuscito ad aggirare molto facilmente. Era bastata
la tecnica di fusione con gli elementi che gli aveva insegnato Zetsu
e avvicinarsi strisciando nella terra e poi nell’acqua era
stata una passeggiata.
Il primo a parlare
fu Zabuza che parlò ghignando.
"Adesso mi
ricordo di te... Quella fusione con gli elementi può avertela
insegnata solo una persona, Zetsu... Sei il bambino che stava sempre
appresso a quelli dell’Akatsuki... Uzumaki Naruto Kun, se non
sbaglio... O no, è vero... Non Uzumaki... Dentro a quel
circoletto di teppistelli ti chiamavano Akatsuki no Naruto, vero?"
Il biondo
assottigliò lo sguardo.
"Hai la memoria
sviluppata, strano. Mi ero convinto che il tuo cervello fosse davvero
quello di un pesce..."
Zabuza, al contrario
di quello che si aspettava, ridacchiò lasciando la posa da
combattimento.
"Divertente,
Naruto Kun"
Il ragazzo lo
guardò, sospettoso.
"Perchè
hai lasciato la posa di attacco?" Chiese, sospettoso e senza
lasciare la sua.
"Non ho
intenzione di combattere contro il prediletto di Kakashi" Disse,
semplicemente.
Sentendo quel nome,
Naruto perse un battito. Quel pesce sapeva il nome del suo maestro?
"Come conosci
Kakashi Sensei?" Chiese, continuando a mantenersi sulla
difensiva.
"Oh, non lo
conosco personalmente. Ne ho sentito solo parlare da Kisame e se lui
ed anche altri lo temono, bhe allora pure io devo starci attento...
Incappare nella sua ira non mi attizza più di tanto"
Disse francamente per poi ghignare con cattiveria. "Dimmi,
Naruto Kun... La sua coscienza è già stata
sopraffatta?"
La solita mano di
chakra che prima lo aveva buttato in acqua lo prese questa volta per
il collo. Davanti a lui, il biondo era con il braccio disteso verso
di lui e con occhi rossi come il sangue, lo guardava con rabbia.
"Taci. Tu non
sai niente. Vedi di non parlare di cose che non ti riguardano"
Detto questo lo
scaraventò contro degli alberi lì vicino. Il nemico
cercò di attutire il colpo, ma non ci riuscì molto bene
e cadde a terra, mezzo svenuto.
Naruto riprese il
controllo di se, per poi guardare verso l’altro dove una figura
aveva osservato l’incontro per tutto il tempo. Questo portava
una maschera che gli copriva il volto e aveva dei lunghi capelli
neri. Doveva essere poco più grande del biondo.
"Haku, è
bello rivederti" Disse, sorridendo al ragazzo.
Il ragazzo non gli
rispose, sparì in un attimo e andò vicino al nemico
ferito.
"Zabuza San, va
tutto bene?" Chiese con voce delicata.
L’uomo gli
fece segno di sì e si alzò con fatica.
"Naruto Kun...
Sappi che nonostante tu sia l’allievo migliore dell’Akatsuki,
non posso permettermi di abbandonare questa missione... Io ucciderò
quel vecchio e chi gli starò attorno, che tu lo voglia o no"
"Puoi farne
quello che vuoi con lui, ma non toccare i ninja di Konoha. Ho dei
progetti da portare a termine con loro e mi servono vivi"
"Farò
impossibile, Akatsuki no Naruto"
Con quel nomignolo
detto tra labbra ghignanti, Zabuza e il suo compagno sparirono, anche
se Naruto poté notare il cenno di saluto da parte di Haku che
non fece in tempo a ricambiare.
Sospirò,
ritrovandosi a pensare a cosa aveva detto quel pesce...
"Dimmi,
Naruto Kun... La sua coscienza è già stata
sopraffatta?"
"Kakashi
Sensei..."
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
Rimasero per giorni
ospiti in casa di Tazuna. Naruto, per giustificare la sua sparizione,
aveva detto che era riuscito a far cadere in una trappola il nemico,
ma questo poi era scappato.
Sia Obito che Sasuke
non credettero ad una parola, ma erano troppo stanchi per
controbattere e stettero zitti.
Intanto Tazuna aveva
ripreso la costruzione del ponte a cui mancava davvero poco alla
conclusione, presto sarebbero potuti tornare a casa. Naruto sperava
con tutto il cuore che quello scemo di Zabuza non si facesse vedere,
ma sapeva che era una speranza vana. E questo lo faceva stare in
continua agitazione. Odiava aspettare.
Si ritrovò a
ridacchiare ricordando che questa era una caratteristica di Sasori,
non sua. Si sorprese nel constatare che aveva ripreso un po’ di
carattere da ognuno di quei nove mukenin... Si rallegrava di non
avere mai avuto troppa influenza da un certo serpente pervertito...
Si rigirò di
nuovo nel letto, tentando di prendere sonno. Nell’aria sentiva
il respiro regolare dei suoi compagni che dormivano. Posò lo
sguardo su Sasuke al suo fianco, ricordando la faccia che aveva fatto
quando lo aveva visto comparire dalle acque tipo un mostro di un film
horror. Doveva essere stato molto preoccupato quando non
lo aveva visto più in giro, eppure non lo aveva rimproverato.
Sorrise, infondo
poteva stare tranquillo. Tutto si sarebbe aggiustato, persino quella
situazione con Zabuza.
Stava quasi per
chiudere gli occhi quando sentì risuonare un richiamo che solo
lui poteva capire. Un fischio distinto e prolungato che arrivava
dall’esterno.
Scostò le
coperte e si alzò cercando di non fare nessun rumore. Corse
fuori dall’abitazione, ancora in pigiama e a piedi scalzi
cominciando a seguire il suono che si faceva ad ogni passo più
forte.
Arrivò sul
lago dove giorni prima aveva parlato con Zabuza e lì incontrò
l’ultima persona che pensava di trovare.
NdLirin: Credo
che non ci siano parole per scusarmi dell’immenso ritardo... E
anche per la scarsità di questo capitolo ç_ç Mi
dispiace, ho avuto un sacco di problemi e tantissima mancanza
d’ispirazione... Spero finalmente di essere tornata! ^_^
Scusatemi ancora! ç_ç
RINGRAZIO
TUTTI I LETTORI PER L’IMMENSA PAZIENZA!!! ç_ç VI
GIURO CHE PRESTO ARRIVERà QUELLO NUOVO NUOVO!!!
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Capitolo 22 *** Vendetta ***
Capitolo
Ventunesimo
Vendetta
"Che
diavolo ci fa qui?!"
"Ahh!!
Naruto Chan! Sei cattivo! E io che mi sono preoccupato per teee!!"
Naruto
sospirò, esasperato da tanta stupidità.
"Se
qualcuno la vede mi spiega cosa racconto? ‘Oh, salve! Bella
serata, vero?... Oh, mi chiede chi è questo tipo sospetto un
po’ effemminato vestito di nuvolette rosse con cui converso in
pigiama nel cuore della notte? Oh, non si preoccupi! È solo un
pluriomicida bombarolo ricercato pazzo con la mania per l’arte
di dubbio gusto!’"
Il
suo interlocutore sbatté l’unico occhio non coperto da
un lungo ciuffo biondo per un attimo per poi far comparire delle
lacrimucce.
"Non
sono effemminato! Il mio è stile!!"
Per
questo si beccò un pugno in testa che lo fece urlare di
dolore.
"Deidara
Sempai, mi spiega che cosa ci fa qui?! Se ne rende conto che sono in
missione?!... E poi dove ha lasciato Sasori Sempai?!"
Il
biondo fece una smorfia e sbuffò.
"è
noioso stare con lui! Non siamo per niente in sintonia! Pensa che
dice che l’arte è eterna! Ma dico io! Come si può
pensare una cosa del genere! L’arte è in un singolo
momento di luc..."
"Si
si, me lo ripete ogni volta! Quello che voglio sapere è cosa
ci fa qui!" Lo interruppe sbuffando il biondino.
Il
più grande fece una faccia offesa prima di arrivare ad essere
serio.
"Il
capo vuole sapere se va tutto bene e gli ultimi sviluppi"
Naruto
sbuffò.
"Come
dovrebbe andare? Benissimo ovviamente. Digli di star calmo e di
continuare a leggere quel libro perverso senza preoccuparsi dei fatti
miei. So badare a me stesso"
"Oh,
sai badare a te stesso? Allora cosa mi dici di Zabuza Momochi?"
Il
ragazzo si pietrificò sul posto.
"...
Un incidente di percorso..." Borbottò fronteggiando lo
sguardo fisso del più grande.
"Un
incidente che poteva costarti tutta la missione. Se quel cervello da
pesce ti avesse riconosciuto prima a quest’ora saresti già
sotto interrogatorio degli AMBU di Konoha... Te ne rendi conto,
vero?"
"Lo
so benissimo, non importa che me lo dica lei, Sempai... Solo... Non
mi aspettavo di incontrarlo, tutto qui..."
"E
per quanto riguarda Iruka Umino? Cosa hai da dire?"
A
quella frase, Naruto sgranò gli occhi. Sapevano anche di
quella seccatura?
Prima
che potesse rispondere, Deidara sospirò.
"Io
lo avevo detto al capo che era troppo presto per te... Sei ancora
giovane e inesperto..."
Con
quelle parole Naruto sentì montare l’irritazione.
"Posso
farcela! Non commetterò più errori simili!"
Esclamò piegando la testa.
Deidara
aveva ragione. Aveva commesso troppi errori. Era normale che
l’Akatsuki l’avrebbero saputo prima o poi con tutte le
spie che avevano.
"Naruto
Chan... La polizia di Konoha sospetta di te... Vedi di non farti
prendere"
Ancora
con la testa piegata annuì.
"A
Zabuza Momochi ci ha pensato quell’orologio svizzero di Sasori,
ma sappi che è l’ultima volta che rimediamo ai tuoi
casini"
Annuì
ancora mentre piccole gocce cominciavano a cadere dalle sue guance.
"Vi-
Vi prometto che non vi creerò più problemi!"
Esclamò con la voce spezzata dalle lacrime di vergogna.
Subito
dopo sentì poggiarsi sulla sua testa una mano calda e
affettuosa.
"Sei
un bravo bambino, Naruto Chan... Continua così e vedrai che
presto potrai distruggere quello stupido villaggio..."
Il
ragazzo alzò di scatto la testa, con gli occhi sgranati.
"D-
Davvero?!"
Deidara
annuì.
"Ma
devi continuare a fare il bravo bambino"
Un
sorriso splendente comparì sul volto di Naruto.
"Lo
farò, Deidara Sempai!"
Davanti
ai suoi occhi comparì la mano del più grande. La guardò
stupito prima che in questa si aprisse una bocca e una grossa lingua
uscisse leccandogli una guancia.
Naruto
rimase pietrificato per un attimo prima di cominciare ad urlare per
il disgusto.
"Aahhhh!!!!!
Che schifooo!! Deidara Sempai! Lo sa che mi fanno orrore quelle
coseee!!!"
"Questo
è per avermi interrotto mentre illustravo la mia arte!"
Esclamò Deidara mentre si sistemava il ciuffo. "Adesso
vado, altrimenti l’orologio a cucù comincerà di
nuovo a lamentarsi! Ci vediamo, Naruto Chan! Il capo si raccomanda di
non mangiare solo ramen, ma anche verdure, altrimenti non arrivi a
vedere Konoha bruciare! Bye Bye!"
Con
una rumorosa esplosione e una sguainata risata il bombarolo scomparì
nella notte.
Naruto
si ritrovò solo, sconvolto e con i capelli da afro nel
silenzio della foresta.
"...
Aiuto..."
SasuNaru
SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru SasuNaru
"Naruto...
Cos’hai fatto ai capelli?"
Un’occhiata
gelida pietrificò Sakura che aveva osato dire qualcosa sui
suoi capelli da afro causati
dall’esplosione-uscita-spettacolare-da-idiota di Deidara
Sempai.
"...
Mi diventano così con l’umidità..." Disse
tetro.
Il
silenzio scese sulla piccola combriccola che si stava dirigendo verso
il ponte ancora in costruzione di Tazuna. Un silenzio rotto dai
tentativi di Obito di non ridere. Non sarebbe stata una buona idea
ridere quando intorno a Naruto c’era quell’aura omicida.
Arrivarono
presto al ponte. Questo era completamente deserto e silenzioso.
"Tazuna
San, ma non ha nessuno ad aiutarla?" Chiese Sakura notando che
non c’era nessun operaio.
Gli
occhi del vecchio si fecero tristi.
"Nessuno
ha il coraggio di contrastare il volere di Gatoo... Questo Paese è
devastato per la sua presenza, ma questo ponte... Questo ponte
potrebbe cambiare tutto! Ridare la speranza ad un popolo oppresso!
Per questo devo completarlo... Anche se sono da solo ce la farò..."
Naruto
non poté far altro che ammirare quell’uomo così
coraggioso e determinato. Aveva sentito parlare di quel Gatoo e
sapeva che era abbastanza ricco da poter mettere in ginocchio un
Paese come quello delle Onde.
Comunque,
con Zabuza fuori dai piedi, non c’erano problemi.
Si
mise a sedere vicino ai compagni su dei pezzi di cemento ammassati da
una parte.
"Secondo
voi tornerà il tipo di ieri?" Chiese la ragazza con una
punta di nervosismo mentre il vecchio cominciava a lavorare.
"Non
lo so... Io spero che abbia imparato la lezione..." Borbottò
Naruto.
Non
fece in tempo a finire la frase che il ponte venne avvolto dalla
nebbia.
"A
quanto pare no..." Disse Sasuke alzandosi in piedi e correndo
verso la figura di Tazuna che cominciava a sparire lentamente nella
nebbia folta.
Come
avevano fatto il giorno prima, i tre Genin si disposero intorno al
vecchio con i Kunai in vista.
Naruto
non riusciva a capire cosa stava succedendo. Era impossibile che
Sasori fosse stato sconfitto da quel misero spadaccino.
Improvvisamente
sentì un dolore profondo al braccio sinistro. Abbassò
lo sguardo stringendo i denti.
Un
aculeo appuntito era conficcato profondamente nell’arto, tanto
che spuntava anche dall’altra parte.
Sgranò
gli occhi, capendo che non si trattava di Zabuza.
"Haku..."
Mormorò cercando una traccia del ragazzo in mezzo alla fitta
nebbia.
Sentì
un movimento alla sua destra, subito alzò il Kunai pronto a
colpire, ma si accorse che era solo Obito.
"Ragazzi,
restate uniti. Dividersi sarebbe un suicidio"
Obito,
come sempre, non aveva capito niente. Stare vicini era il vero
suicidio. Haku era un maestro dell’attacco da lunga distanza.
Più vicini erano, più li avrebbe colpiti facilmente,
soprattutto se dovevano restare fermi a proteggere un vecchio
decrepito.
Si
morse il labbro inferiore tentando di capire perché Haku,
anche se Zabuza era morto, li aveva attaccati.
Conosceva
il ragazzo. Viveva solo per quell’uomo e per lui combatteva.
Non avrebbe mai attaccato senza un suo ordine.
Che
Zabuza fosse ancora vivo?
No,
era da escludere. Sasori lo aveva sicuramente fatto fuori con un
niente.
In
quel momento ebbe davanti la realtà.
Haku
voleva vendetta.
Per
colpa sua, l’Akatsuki era stata costretta ad eliminare l’unica
sua ragione di vita.
Si
sentì terribilmente in colpa. Non aveva pensato ai sentimenti
del ragazzo. Haku era un amico prezioso, lo sentiva vicino per il suo
passato.
Mai
avrebbe voluto fargli del male.
Con
uno scatto veloce corse lontano dal gruppo mentre Obito gli gridava
di tornare indietro, ma non lo seguiva.
Si
fermò quando fu sicuro di essere abbastanza distante da non
coinvolgere gli altri.
"Haku...
Mi dispiace" Disse Naruto al vento, sicuro che l’amico
l’avrebbe sentito.
"Naruto
Kun, ti prego non parlare..." La voce proveniva dalle sue
spalle, ma non si mosse di un muscolo. "Te ne prego... Fammi
vendicare quella persona a me così cara"
Chiuse
gli occhi e sospirò.
"Mi
dispiace, amico mio..." Li riaprì mostrando le iridi di
colori diversi, blu cielo e rosso sangue. "Questo non posso
proprio farlo!"
NdLirin:
Che cavolo di capitolo corto... Però mi piaceva finirlo
così... L’immagine di Naruto con gli occhi di colori
diverso mi intriga troppo! XD
Comunque!
Grazie a tutti per aver pazientato per questo nuovo capitolo! Il
prossimo sarà più lungo e ricco di avvenimenti... Tra
cui la scena che ogni SasuNaru fan porta nel cuore! *_*
A
presto prestino! ^o^
Ahhh!
Mi ero dimenticata di rispondere a delle domande di Krikka86! O_O
Scusate miei lettori, ma ho davvero poco tempo e posso rispondere
solo a lei che ha tanti dubbi! XD
Allora!
Le risposte sono le seguenti!:
Hai
presente quei tipi che vanno in giro tutti vestiti di nero che
sembra che la morte li stia per portare via da un momento all’altro,
che ascoltano musica rock-dark e non sono esattamente le persone più
allegre della terra? Ecco! Quelli sono gli ‘emo’! Si può
aggiungere che la razza ‘emo’ predilige le frasi ad
effetto (esempio: ?io sono un vendicatore’), gli scenari dark
(esempio: la luna piena di sottofondo) e sono fottutamente sexy
(esempio: la stirpe Uchiha)
Io
faccio chiamare Zabuza ‘testa di pesce’ da Naruto perchè
lui proviene dallo stesso paese di Kisame e, se guardi bene anche
Suigetsu, hanno lo stesso tipo di denti che li fa sembrare simili ad
uno squalo... Comunque Zabuza è crepato quindi non ti fare
più certi complessi v.v
...
Quello è un errore di distrazione mio ///< Vedi per
seguire bene la storia uso il manga e vedendo sempre Kakashi mi
confondo qualche volta... Ci starò più attenta! XD
Ah!
a quello ti rispond... Ehi! Solo perchè ti ho risposto a così
tante domande non vuol dire che ti dirò la trama! Non tentare
di fregarmi! v.v
Credo
di aver risposto a tutto! XD Adesso volo viaaaa
|
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Capitolo 23 *** Persona Cara ***
Capitolo
Ventiduesimo
Persona
Cara
Sasuke
era preoccupato.
Sasuke
era irritato.
Sasuke
era incavolato nero.
"Naruto!"
Continuava a gridare Sakura "Torna qui!"
Perché
non se ne stavano zitti? Aveva bisogno di ascoltare.
Eppure
non sentiva niente. Nessun rumore di lotta.
Non
sapeva se fosse un bene o un male.
Strinse
la presa sul kunai.
"Usuratonkachi..."
Detto
questo si allontanò anche lui nella nebbia fitta.
"Sasuke
kun!" Gli gridò dietro Sakura.
Da
Obito riuscì solo ad udire una lieve imprecazione.
Vedeva
la sua immagine ovunque. Gelidi specchi di ghiaccio lo circondavano
rimandandogli la sua immagine un po' malmessa.
Aveva
il vestito strappato in più punti e alcuni graffi su braccia e
gambe.
Senza
contare il leggerissimo particolare in un aculeo conficcato nel
fianco destro che gli faceva vedere le stelle.
Strinse
i denti mentre evitava un ennesimo attacco di Haku. Le sottili armi
gli strapparono i vestiti e provocarono altri graffi, ma non lo
colpirono.
Il
biondo sapeva che non era per merito suo se era ancora vivo.
Quello
era lo stile di Haku. Uccidere lentamente.
Strinse
i pugni.
Se
solo avesse potuto utilizzare Kyuubi al massimo.
"Cosa
ti succede, Naruto kun? Perché non usi la tua forza?"
La
voce leggera del nemico proveniva da ogni direzione.
"Sta
zitto..." Borbottò. "Non ho bisogno di Kyuubi per
batterti!"
Come
risposta ricevette un'altra raffica di aculei dritti nelle braccia.
Perfetto. Adesso gli sarebbe stato più difficile fare per i
sigilli per le tecniche.
"Tira
fuori il demone, altrimenti morirai" Si udì nell'aria.
Con
rabbia il biondo si tolse due aculei dalle braccia.
"Non
dirmi cosa devo fare per ucciderti!" Urlò prima di far
comparire decine di copie intorno a lui.
Tutte
insieme si gettarono contro gli specchi, ma vennero in fretta fatti
sparire tutti dagli attacchi veloci del nemico.
Alla
fine, ne rimasero solo due.
"Naruto
Kun, perché vuoi morire in maniera così disonorevole?"
"Sta'
zitto!"
Per
la rabbia uno dei due Naruto lanciò con forza un kunai verso
uno degli specchi. Questo mancò il bersaglio e andò a
cadere poco al di fuori del cerchio di specchi.
"Ti
stai facendo prendere dalla rabbia, Naruto Kun..."
In
quel momento in tutti gli specchi comparve l'immagine del ragazzo con
la maschera.
"Se
non hai intenzione di impegnarti allora non vale la pena darti tale
possibilità"
I
due Naruto strinsero i denti e si prepararono a ricevere il colpo.
Ci
fu un momento in cui i due ragazzi si fissarono, quasi a voler
leggere nella mente dell'altro. Ma tutto questo durò solo un
attimo.
"Mi
dispiace, amico mio, muori senza portarmi rancore"
Raffiche
di aculei cominciarono ad arrivare da ogni direzione colpendo i due
Naruto.
E
facendoli sparire entrambi in nuvolette di fumo.
Quello
che rimase fu il cerchio di specchi di ghiaccio completamente vuoto.
"Quella
frase dovrei dirla io, Haku"
Poco
al di fuori della tecnica imprigionante del nemico, Naruto stava
fermo ad osservare con i suoi occhi ormai completamente rossi.
Quel
kunai che aveva erroneamente scambiato per un attacco andato male, in
realtà doveva essere il vero corpo del ragazzo. Era stato
maestralmente giocato.
Improvvisamente
gli specchi si infransero al suolo e la figura chiara di Haku si
materializzò a poca distanza dal ragazzo.
"Mi
hai portato via l'unica persona a me cara, Naruto Kun"
La
voce senza emozioni del ragazzo era incrinata solo dal lieve tremito
alle mani che aveva. Sotto la maschera che portava, lacrime
scendevano sulle guance per poi cadere a terra sottoforma di piccoli
cristalli di ghiaccio.
Naruto
continuò ad osservare quello che ormai era solo un nemico come
tanti.
L'aver
risvegliato Kyuubi lo aveva reso più invulnerabile alle
emozioni umane.
Gli
occhi rosso sangue continuarono ad osservare il ghiaccio cadere a
terra.
"Haku...
Sinceramente... Non me ne importa niente"
La
voce fredda fece cessare le lacrime. Ormai, le parole non potevano
più arrivare al ragazzo.
"Presto
te ne importerà"
La
nebbia fitta avvolse velocemente Haku.
"Eh
no! Non scomparirai!"
Fiamme
uscirono dalla bocca del biondo senza che questi avesse composto
nessun sigillo e andarono a colpire laddove si trovava il nemico.
Ma
questo era già scomparso.
"Lo
abbiamo perso" Imprecò
la volpe dentro di lui.
"Dove
può essersi nascosto?"
"Pensaci...
Cosa credi che voglia fare?"
"Mha,
non lo so... Uccidermi?!"
"Non
fare il sarcastico, moccioso... Pensaci... Ucciderti e basta non lo
soddisferebbe..."
"E
allora cosa?!" Ringhiò il ragazzo sempre più
innervosito da tutte quelle domande.
Kyuubi
restò un attimo in silenzio.
"Allora?!"
La esortò il biondo.
"Ti
farà provare il suo stesso dolore"
Sgranò
gli occhi e senza nemmeno fermarsi a pensare corse cercando di fare
il più in fretta possibile.
"Sas'ke"
Vagava
nella nebbia cercando di sentire rumori di lotta o qualsiasi altra
cosa potesse condurlo dall'idiota.
Come
aveva potuto un tale imbranato andarsi a cacciare nei guai con le sue
stesse mani?! E soprattutto... Come poteva essere tanto stupido lui
da averlo seguito?!
Se
non fosse stato completamente fuori luogo e contro il suo orgoglio
avrebbe volentieri sbattuto la testa ad un muro.
Ma
quello non era il momento adatto per pensare a certe cose.
La
nebbia era sempre più fitta e lui non vedeva nemmeno dove
metteva i piedi e tutto quel silenzio lo innervosiva. Sentire colpi
di battaglia lo avrebbe almeno rassicurato sul fatto che l'idiota
fosse ancora vivo. Ma quel silenzio quasi irreale non poteva dirgli
niente di certo.
Se
solo avesse avuto lo sharingan tutto sarebbe stato più
facile...
Improvvisamente
sentì nell'aria qualcosa che si avvicinava. Veloce. Pungente.
Deviò
qualcosa con un kunai qualcosa dal rumore metallico e ne evitò
altri, ma gli attacchi erano troppo veloci e fitti.
Un
dolore lancinante per tutto il corpo lo trafisse all'improvviso
strappandogli gemiti di dolore soffocati solo perché aveva
male pure ai polmoni.
Aprì
gli occhi chiusi per il dolore e notò per tutto il corpo
piccoli e fini aculei conficcati.
Alzò
lo sguardo verso la nebbia cercando il nemico invisibile.
"Fatti
vedere!"
"Tu
cosa sei per Naruto kun?"
Quella
voce sembrava quella di un ragazzo abbastanza giovane.
"Come
fai a conoscere il nome di quell'idiota?" Chiese, continuando a
guardarsi intorno cercando qualcosa e maledicendo lo sharingan che
gli mancava.
Per
un attimo pensò che se ci fosse stato suo fratello al suo
posto avrebbe già trovato il nemico e lo avrebbe fatto fuori
senza pensarci.
Allontanò
il pensiero concentrandosi sulla battaglia. Adesso c'era lui lì
e Itachi non era lui. Sasuke era Sasuke e nessun'altro.
"Sono
tante le cose che so di lui che tu nemmeno immagini"
Le
parole furono accompagnate da altri aculei che il ragazzo non riuscì
ad evitare.
Imprecando
e stringendo i denti per il dolore continuò a parlare.
"Che
vuoi dire?"
Chiuse
gli occhi e tentò di non pensare a niente, nemmeno al dolore.
L'unica sua possibilità era capire dove fosse facendolo
continuare a parlare. Dall'ultima frase e dai suoi attacchi aveva
capito che si trovava di fronte a lui e che si stava lentamente
avvicinando. Doveva solo capire quanto lontano era.
Concentrandosi
sull'udito riuscì a sentirne i passi leggeri.
"Voi
non lo conoscete affatto"
Sentì
nell'aria un altro attacco arrivare. Aprì gli occhi di scatto
e schivò tutti gli attacchi con movimenti fluidi e leggeri.
Riusciva
a vedere. La sensazione era quella di un ceco che ritrova la
vista all'improvviso.
Nemmeno
si era accorto che i suoi occhi erano diventati di un rosso scarlatto
e che due petali neri lo decoravano.
Ghignò.
"E
così questo è lo Sharingan... Davvero interessante..."
Mormorò per poi puntare i suoi nuovi occhi davanti a se.
Adesso
riusciva a vedere i flussi di chakra del nemico nascosto nella
nebbia.
Ma
non riuscì a muovere nemmeno un passo. Dal suolo cominciarono
a formarsi strani affari che lo circondarono. In poco tempo era
accerchiato da specchi.
"Con
quei tuoi occhi potrai anche essere abbastanza veloce da evitare i
miei aculei... Ma lo sarai altrettanto quando io sono ovunque?"
Non
riuscì nemmeno a capire da dove veniva l'attacco. Ascoltare
non serviva a niente, non riusciva a concentrarsi abbastanza se gli
attacchi continuavano così fitti e con lo Sharingan riusciva
solo ad evitare gli attacchi mortali.
Non
sapeva proprio come liberarsi da quella situazione.
"Sas'ke!!!"
Prima
che potesse rendersene conto si ritrovò una palla arancione
davanti a lui che fermò l'ultimo attacco.
"Dobe!"
Esclamò sorpreso.
L'altro
si voltò, irritato.
"è
così che si saluta chi è venuto a salvarti il culo?!
Che diavolo sei venuto a fare qui?! Dovevi rimanere con Obito e
Sakura Chan! Potevi farti ammazzare!"
A
quelle parole una vena cominciò a pulsare sulla tempia
dell'Uchiha.
"Tu...
Dici questo... A me?!! A me?! Sei stato tu il primo a svignartela per
chissà quale motivo!!"
Il
biondo si zittì all'istante mordendosi un labbro.
"Io..."
Mormorò non sapendo cosa dire.
"Sta
zitto, mi spiegherai dopo" Lo zittì il moro.
Haku
non aspettò altro tempo, si gettò all'attacco con gli
aculei. Cercava di attaccare principalmente il moro.
Voleva
vendetta. Voleva far provare al biondo cosa si provava a veder morire
la persona più importante davanti ai propri occhi.
Naruto
cercava in tutti i modi di deviare i colpi e allo stesso tempo di
attaccare il nemico, ma era difficile. Soprattutto senza usare
Kyuubi.
All'improvviso
un dolore lancinante alle gambe lo fece cadere a terra, dolorante.
Guardò in basso e notò che degli aculei si erano
conficcati nei polpacci e, probabilmente, avevano danneggiato i
muscoli.
"Dannazione..."
Mormorò tra i denti tentando di rialzarsi.
"Sta
fermo, peggiorerai solo le cose!" Gli urlò Sasuke e pochi
metri da lui.
Naruto
sgranò gli occhi. Sasuke... Sasuke era da solo contro Haku.
Senza
spiegarsi il perché all'improvviso vide gli occhi neri del
moro allargarsi per il panico e poi iniziare una corsa verso di lui.
Accadde
in un attimo, Sasuke che si para davanti a lui a braccia aperte, gli
aculei che lo trapassano, il suo sangue che gli schizza in faccia.
"Sa..
Sasuke..." Mormorò, sentendo solo adesso il freddo di
quelle lastre di ghiaccio che lo circondavano.
NdLirin:
Emmm... Ecco... Lo sapete che vi voglio tanto bene, cari lettori?
Soprattutto a te! Rocco! Ti adoro!... Quindi, ti prego... RISPARMIAMI
LA VITAAAA!!!!! ç_____ç
Comunque,
credo che in questo capitolo sia il caso di rispondere a tutti i
lettori che hanno commentato... è una vita che non lo
faccio...
Ryanforever:
Ormai i tuoi commenti li ritrovo in ogni mia storia! XD Mi stupirei
se non li trovassi! Comunque la scena del salvataggio c'è
stata e finirà nel prossimo capitolo con toni melensi e
altamente zuccherosi che faranno venire il diabete pure ad Orochimaru
=___= Continua a seguirmi!
Regina
Oscura: Eheh cosa farà Naruto ora che Sasuke è
mezzo moribondo?... Non lo so manco io ç___ç Naruto,
cosa farai?? ← Lirin parla da sola... Grazie per il tuo
commento!! ^O^
playgeneration:...
Ciao Rocco!!!!! Come ho già detto lo sai che ti voglio bene
vero?! Ma tanto tanto! Mica vorrai uccidermi prima che abbia finito
la storia, vero?? *___* ... Sei già sotto casa mia con il
fucile, vero? -__- Uomo senza cuore...
AliDiPiume:...
Uno scendiletto?! Ma perchèèèè?!!!!!
ç_____ç Sono tutti cattivi con me!! La mia pelle non è
buona!! è pallida come quella degli Uchiha! (Nonostante sia
andata al mare una settimana <__< Che nervi...) Ti prego, dammi
un'altra possibilità! ç___ç
shi_angel:
Che bello! Un messaggio senza promesse di morte! ç___ç
Mi commuovi! Comunque ti assicuro che i capelli di Naruto sono
tornati normali, ci ha pensato mamma Kyuubi XD
Vimar:
Grazie mille per il tuo commento!! *_____*
Ocatarinetabelasciscix:...
Spero di averlo scritto bene il tuo nick... ^^ Sono negata nel
ricopiarli! XD Comunque lo so Sasuke passa decisamente da imbecille
in questa fic... Ma purtroppo è inevitabile contando che non
ha avuto un trauma come quello di veder assassinare tutta la famiglia
dal suo adorato fratello... Purtroppo è inevitabile un
cambiamento di carattere... Posso lasciare il suo essere arrogante e
geniale, ma il lato ombroso tipo emo è decisamente più
limitato... In questa fic porterò Sasuke a non seguire le orme
di Itachi per superarlo, bensì a trovare una strada sua per
arrivare ai suoi obiettivi, come in effetti ha fatto nel manga quando
ha seguito Orochimaru e non ha ucciso Naruto... Per Kakashi tutto a
tempo debito v.v
Burdock
95: Bhe dal tuo commento ho atteso solo un mese per aggiornare
quindi... ^^ Grazie per il commento!
Vodia:
Ti ho lasciata per ultima perchè tu devi ricevere decisamente
più attenzioni... Parto col dire che ogni tua domanda dei
capitoli 'Sospetti' e 'Prima Missione' avrà risposta più
avanti! Insomma, se ti dico tutto adesso è come se Kishimoto
ti svelasse il finale! Ho davvero adorato i tuoi commenti, ci sentivo
davvero la voglia di sapere come andrà avanti, ma davvero, se
rispondessi alle tue domande svelerei parte della trama. Per il tuo
ultimo commento posso darti ragione. Iruka potevo tenerlo in vita...
Ma Naruto ha preso vita e lo ha accoppato senza che me ne accorgessi
ç___ç Non ci posso fare niente! Ogni tanto devo
frenarli 'sti personaggi per evitare che stravolgano la trama! XD
Grazie infinite davvero per i tuoi commenti, d'ora in poi vedrò
sia di essere più veloce sia di rispondere ogni volta alle
recensioni ^^
Ok,
questa volta è veramente tutto. Alla prossima!
Ja
nee!! ^___^
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