SENZA FIATO

di Tittili
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** COPIONE A SORPRESA ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***



Capitolo 1
*** COPIONE A SORPRESA ***


Ciao a tutti...ecco il primo capitoletto...non ce ne saranno molti..promesso...ma spero vi incuriosisca almeno un pochino...fatemelo sapere...un bacio a tutti.Tittili



CAPITOLO 1



Entrò in casa con una strana sensazione nel cuore.
Domani è l’ultimo giorno di riprese…e poi non la rivedrò più fino a settembre…pensò con tristezza buttando la giacca su una sedia e sedendosi pesantemente sul divano accendendo,  per abitudine, la televisione senza seguire minimamente il programma che si presentava ai suoi occhi.
Continuava a pensare alla giornata appena trascorsa e alle riprese che lo avevano profondamente scosso.
Non possono lasciarsi…Andrew che diavolo stai combinando…come posso andare avanti così…pensava con angoscia.
Il fatto poi che l’autore avesse deciso di non consegnare il copione dell’ultima puntata a nessuno lo rendeva ancora più amareggiato.
“Vi darò tutto domani…scena dopo scena…così..non sapendo il finale neanche voi…sarete tutti più realistici…” aveva dello Marlow sotto lo sguardo esterrefatto del cast.
Meglio che vada a dormire o impazzisco…disse a sé stesso cercando di recuperare un minimo di autocontrollo.
In quel momento vide una sua foto comparire sullo schermo che attirò inevitabilmente la sua attenzione.
Alzò il volume della televisione e ascoltò ciò che il giornalista stava annunciando con attenzione.
“Nessuna anticipazione è trapelata né dal cast né dagli addetti ai lavori sul sorprendente finale della quinta serie. Cosa succederà? I fan sono in fermento tifando per una delle coppie più amata delle serie televisive  e le ipotesi impazzano…non resterà che aspettare...” esclamò l’uomo in giacca e cravatta con entusiasmo straripante.
Già…cosa succederà?...quanto vorrei avere la risposta…sospirò nella sua mente alzandosi stancamente dirigendosi verso la camera da letto dopo aver spento l’apparecchio.
Si cambiò con lentezza e quando si distese sentì il cuore pesante.
Cinque anni…Maledizione Nathan…cinque anni che ti prendi in giro da solo…è inutile…il tuo cuore è suo e non ci puoi fare niente…continui a fare il play boy da strapazzo per cercare di non pensare a lei…pensò portandosi le mani sul volto.
Il suono di un sms lo scosse.
Prese in un attimo il cellulare e quando vide il nome del mittente fece un sorriso triste.
“Non pensare a lei…..e come faccio se mi scrive anche di notte…” sospirò con un filo di voce.
Premette con dolcezza il tasto di apertura e lesse con curiosità le parole che Stana gli aveva inviato.
Ciao Nat…scusa se ti disturbo a quest’ora ma non riesco a dormire… sono in ansia per la questione del copione di domani…non lo trovo troppo professionale…come facciamo a prepararci…tu cosa ne pensi?..sai che mi fido del tuo giudizio :* Stana
Sfiorò con la punta delle dita lo schermo soffermandosi sulla faccina che rappresentava il bacio.
Rimase immobile per alcuni secondi e poi iniziò a scrivere.
Nessun distrubo…non ti devi preoccupare Stana…andrà tutto bene..sai com’è fatto Andrew…ne inventa sempre una!..cerca di riposare e ci vediamo domani. :) Nate
Inviò la risposta con un sospiro e riappoggiò il telefono sul comodino.
Passarono solo pochi secondi quando l’apparecchio trillò di nuovo.
Grazie Nate…meno male che ci sei tu…non so cosa farei senza di te…ti adoro. Kiss Stana
L’uomo guardò il display con sguardo perplesso.
“Mai quanto ti adoro io…” sussurrò chiudendo la luce cercando di arrivare indenne al giorno che lo aspettava.
 

 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


Con un ritardo imbarazzante eccovi il secondo capitoletto....spero tanto vi ispiri buoni commenti...un bacio. Tittili



CAPITOLO 2



Posò il cellulare sul comodino ranicchiandosi poi sotto le coperte.
Ma cosa mi è saltato in mente…sono veramente una stupida…pensò appoggiando le mani sul viso.
In quel momento il telefono vibrò annunciando una chiamata.
Lo sapevo…adesso mi richiama per chiedermi se mi sono bevuta il cervello…esclamò a sé stessa  prendendo in mano l’apparecchio come se fosse radioattivo.
Appena vide il nome sul display un sorriso nacque spontaneo sul suo viso.
“Tamala!..” esclamò
“Ciao Stana…scusa l’ora..ti disturbo?” chiese l’amica.
“No..non ti preoccupare…anzi non riuscivo proprio a dormire…che succede Tam?”  replicò la donna.
“..niente..è che sono agitata…non mi piace per niente la nuova idea di Andrew…” spiegò con ansia l’attrice “..una delle cose più belle di fare parte del cast è sapere ciò che succederà…avere in fans che ti chiedono anticipazioni e centellinare piccoli particolari…ascoltare le loro ipotesi più assurde…insomma è divertente…e poi..” disse ancora fermandosi ad un tratto.
“ E poi cosa?..” chiese Stana preoccupata
“E poi…ho paura…” disse piano la donna.
“Paura?...di cosa?...” incalzò la canadese con tono ansioso.
“Insomma…hai visto come sta girando la storia…e se tu accetti il lavoro a Washington?” replicò Tamala quasi liberandosi di un peso.
“Io?..ma di quale lavoro parli?..” esclamò Stana più che sorpresa.
“Stana!!?? Ci sei o ci fai??..Tu--Kate!!...hai presente il personaggio fantastico che interpreti da cinque anni? Quello che ti ha reso famosa…richiesta..ammirata…” rispose con tono sarcastico l’amica.
Un’espressione imbarazzata comparve sul volto della canadese che ringraziò la mancanza della web cam sul telefono.
“Scusa…hai ragione…è che ho troppe cose per la testa…” rispose balbettando.
“Secondo me tu invece pensi troppo poco…hai riflettuto un attimo a cosa potrebbe succedere se Kate accettasse quel lavoro?..So che Andrew è un genio della sceneggiatura ma ho come l’impressione che questa volta abbia preso un granchio…questa coppia  che ha creato è fantastica, desiderata da quattro anni dai fans.. gli ascolti dell’ultima puntata della scorsa stagione sono stati strepitosi…e lui cosa fa…la mette già in discussione…e magari domani..” spiegò Tamala lasciando l’ultima frase in sospeso.
“Domani cosa?” chiese con un soffio di voce la donna all’altra parte dell’apparecchio
“Domani magari tutto finisce con un addio…” concluse l’amica con voce contrita.
Quelle parole fecero raggelare il sangue alla canadese che non riuscì più a parlare.
Non aveva pensato a questa possibilità.
Certo non le piaceva per niente a come si stavano mettendo le cose ma, dopo aver girato “Still”, si era piuttosto rasserenata e non aveva dato troppo peso alla puntata girata con Ioan Gruffudd.
Anzi, certe espressioni piuttosto poco cordiali di Nathan nei confronti del collega l’avevano fatta sperare in qualcosa che, fino ad allora, era stato solo un desiderio.
“Stana?...Stana ci sei?” chiamò Tamala non sentendo più l’amica.
“Si …sono qui…deve esserci qualcosa che non va nel telefono..” disse mentendo.
“Allora…cosa ne pensi?” incalzò la donna.
“Non so che dire…in effetti non è una bella prospettiva…ma…non avendo il copione non possiamo sbilanciarci troppo..” rispose in modo evasivo.
“Già…altra assurdità…..non mi piacciono le sorprese…anche se credo che quelle più eclatanti le avrete sicuramente tu e Nathan… ” replicò Tamala
“In effetti…credo che domani sarà una giornata piuttosto particolare per tutti…” rispose con un sospiro la canadese
“Beh…ormai mancano poche ore e tutto sarà chiaro…scusa ancora Stana...ci vediamo sul set” disse l’amica con giovialità.
“Nessun problema…a domani” disse Stana chiudendo la conversazione.
Rimase come incantata a guardare il display illuminato del cellulare che dopo pochi secondi si spense con un bip.
Le parole della collega continuavano a rimbombarle nella testa.
Solo che la sua preoccupazione era completamente diversa da quella di Tamala.
Non le importava nulla degli ascolti, della sua carriera, della possibile delusione dei fans…
Se Kate e Rick si fossero lasciati, con la possibile cancellazione della serie per calo di ascolti, sarebbe stata anche   la fine del suo lavoro accanto a Nathan.
Non lo rivedrei più ogni giorno..il suo sorriso…le sue battute…il suo profumo…i suoi occhi…Dio i suoi occhi…
Una lacrima scivolò silenziosa sul suo viso.
 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


Penultimo capitolo di questa mini ff....spero vi incuriosisca e vi porti all'ultima parte che arriverà molto presto...un abbraccio e attendo commenti.Tittili



CAPITOLO 3



Il sole dispettoso gli accarezzò il viso svegliandolo alle prime luci dell’alba.
Si era addormentato tardi in preda all’ansia dimenticando di chiudere le tende e aprendo a fatica gli occhi una strana sensazione si impossessò di lui.
Andrew…la mia vita è nelle tue mani…pensò passandosi la mano tra i capelli mentre ciondolava verso il bagno per farsi una doccia rigenerante.
Arrivò per primo agli studios e, a parte gli addetti alla gestione dei set, nessuno dei suoi colleghi si aggirava per i teatri di posa.
“Nathan!...come mai a quest’ora…di solito non sei così mattiniero..” esclamò sorpreso Andrew uscendo dal suo ufficio.
“N-non riuscivo a dormire…” rispose in modo evasivo.
“Allora approfitto subito per darti le tue battute per la prima scena..” replicò sorridendo lo sceneggiatore porgendogli pochi fogli uniti da una graffetta.
“Le mie battute?...come le mie…” chiese preoccupato Nathan prendendo con mani tremanti ciò che gli porgeva l’uomo davanti a lui.
“Ho avuto un’idea fantastica…come vedi in questo copione sono cancellate tutte le battute tranne le tue…” spiegò Andrew con enfasi.
“Ma…ma…non capisco…come faccio a prepararmi le reazioni, l’espressioni del viso o della voce se non so cosa sta per dirmi il mio interlocutore di scena?” chiese con il fiato corto il canadese con il cuore in gola.
“Esatto!! Non ti puoi preparare!! Tutto sarà spontaneo e unico!!” esclamò entusiasta Marlow guardandolo con gli occhi che gli brillavano.
L’attore rimase immobile come fosse diventato di pietra.
“Andrew…ma sei per caso impazzito?” esclamò ad un tratto come ridestandosi da un incubo.
“Ma ve l’avevo detto ieri…mi sembrava di essere stato chiaro…e poi non è una pazzia!! Io la trovo un’idea incredibile! Anche Terry è d’accordo con me!” replicò un po’ deluso l’uomo.
“Ieri hai detto che ci avresti dato solo oggi i copioni..non che avremmo avuto dei puzzle da realizzare al momento!!!” incalzò ancora più agitato il canadese.
“Bravo!! Un puzzle…hai proprio colto il senso della cosa…che bella immagine…un puzzle..” disse Andrew con un’espressione rilassata e soddisfatta allontanandosi verso il primo set.
Nathan non riusciva più a dire una parola.
Un incubo…un vero incubo…pensò mentre si sedeva pesantemente sulla poltrona per il trucco.
 
 

&&&

 
Entrò lentamente negli studi indossando  un grande paio di occhiali da sole per coprire le occhiaie.
Non aveva dormito neanche un minuto e una preoccupazione incalzante si stava lentamente impossessando di lei.
“Buongiorno Stana” esclamò Terry sorridendo.
“Ciao Terry” rispose la donna cercando di sembrare tranquilla.
“Notte di follie?” chiese la donna indicando l’accessorio sul viso dell’attrice.
“No..no…solo fatica ad addormentarmi…” rispose sorridendo a fatica la canadese.
“Eccoti il copione Stana…vai al trucco…ne hai bisogno..giriamo tra poco…Andrew non vuole perdere tempo sai… è piuttosto elettrizzato…con questa nuova idea di improvvisazione controllata..” disse sorridendo Terry.
“Improvvisazione…controllata…??” ripetè con espressione sorpresa Stana.
“Si…mi ha detto che ve l’ha illustrata ieri..” rispose con  esitazione la donna immaginando, dall’espressione della canadese, che il marito non era stato affatto chiaro.
“Ha detto solo che ci avrebbe dato i copioni all’ultimo momento…” balbettò Stana preoccupata.
“Santo cielo…quell’uomo mi farà diventare pazza…” disse Terry scuotendo la testa.
In pochi secondi illustrò a Stana l’idea delle battute cancellate che lentamente cominciò ad impallidire ad ogni parola.
“Ma è una pazzia…non è possibile..come possiamo…” cercò di dire la canadese senza riuscire a dare un senso completo alle frasi.
“Io credo che sia una bella idea…un po’ folle ma sicuramente interessante…e comunque ormai è deciso…prendila come una nuova sfida professionale…coraggio!” replicò Terry dirigendosi sorridente verso il set della prima scena.
Stana rimase immobile davanti alla porta del suo camerino.
Non è possibile…pensò sentendosi come in trappola.

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


Ultimo capitolo diviso purtroppo in due....problemi con sto ca.....di comuputer....ma domenica pubblico la fine...spero..intanto ditemi se questa parte vi ispira..Un abbraccione Tittili




CAPITOLO 4



Il trucco ormai era ultimato e mentre si vestiva con gli abiti di scena lo stomaco continuava a contorcersi dalla preoccupazione.
“Nathan…non l’ho mai vista così nervoso..neanche alla prima puntata di cinque anni fa…” disse dolcemente Lucy, l’assistente di scena del canadese.
“Non mi sono mai trovato in una situazione del genere…” rispose con un sorriso tirato l’attore incontrando lo sguardo accogliente della ragazza.
“Le emozioni e i sentimenti prima o poi prevalgono sulla ragione…” disse sorridendo lei
“Purtroppo io non sto parlando di lavoro..” sospirò l’uomo quasi a giustificarsi.
“Neanche io…” replicò Lucy uscendo dal camerino sorridendo lasciandolo impietrito con un’espressione tra il sorpreso e l’imbarazzato dipinto sulla faccia.
Questa giornata si preannuncia disastrosa…pensò finendo di prepararsi
 

&&&

 
“Speriamo che queste occhiaie non si vedano troppo” disse con voce contrita l’attrice  verso la sua paziente truccatrice.
“Ho visto di peggio Stana…non ti preoccupare….spero solo che siano il segno di una bella serata….ho visto che anche Nate non era al massimo…” rispose maliziosa Madison
La canadese arrossì all’insinuazione della donna ma un sorriso triste comparve immediatamente sul suo volto.
“Credo che i suoi segni non abbiano la stessa natura dei miei” sussurrò cercando di trattenere le lacrime che spingevano per uscire.
Chissà con chi si è divertito stanotte…pensò con la morte nel cuore.
“Non ne sarei così sicura….almeno da quel che si sente dire in giro sono ormai mesi e mesi che il nostro dongiovanni ha messo la testa apposto…” disse con dolcezza la truccatrice finendo con professionalità il suo lavoro.
“Che vuoi dire?” chiese incuriosita Stana.
“Niente…è che nessuno l’ha più visto in giro con le solite ragazze…o con gli amici spacconi…qualcuno dice che deve essersi innamorato per la prima volta e non riesce a pensare ad altro…” rispose con noncuranza Madison.
“I-innamorato…di c-chi?” chiese con un filo di voce l’attrice.
“Non ne ho idea…solo solo voci….ma in effetti è veramente tanto tempo che non arriva in ritardo sul set…che evidentemente non fa le ore piccole…che non lo si vede immortalato sui giornali scandalistici…qualcosa di vero deve esserci…e se devo essere sincera….fortunata lei…Nathan è veramente unico…difetti compresi…” replicò la donna con un sorriso.
“Già…fortunata lei…” ripetè Stana come un automa.
 

&&&

 
Alle nove in punto tutto il cast era pronto e schierato agli ordini di Andrew.
“Bene ragazzi…oggi è l’ultimo giorno di riprese…poi un bel periodo di ferie ristoratrici per tutti…quindi mettiamocela tutta e facciamo impazzire i nostri fans…” disse entusiasta l’uomo infondendo positività in tutto il gruppo.
O quasi.
Nathan non riusciva a stare fermo e continuava a passeggiare nervosamente.
Ad un tratto il suo sguardo si posò sul copione di Jon e immediatamente sbottò contro Marlow.
“Andy scusa…non ho capito…per quale diavolo di motivo io non posso sapere le battute del resto del cast mentre loro hanno i copioni completi???” esclamò con gli occhi di fuoco.
Andrew rimase spiazzato dal comportamento stranamente aggressivo di Nathan che di solito era quello che portava allegria e tranquillità nel gruppo.
“Nate…calmati…mi sembra evidente che la mia idea sull’improvvisazione delle reazioni verrà provata sulle scene in cui i sentimenti e le sensazioni sono al centro del dialogo. Non posso mica farvi improvvisare sulla parte investigativa e poliziesca della puntata…” rispose con calma il produttore avvicinandosi all’attore per rendersi meglio conto della situazione.
“Fillion…sei sicuro di stare bene, fratello?” chiese Huertas vedendo lo sguardo perso dell’amico.
“Si..si…sto bene…è che non ho dormito bene stanotte…scusami Andrew…sono uno stupido…era evidente…sono mortificato… forse è meglio che vada a prendermi un caffè così mi sveglio un po’…” disse con un sorriso imbarazzato l’attore
“Un caffè magari no…che ne dici di una tisana rilassante…” disse ridendo Seamus cercando di smorzare un’atmosfera un po’ troppo tesa.
“Già…forse è meglio…” replicò sorridendo il canadese allontanandosi verso il distributore.
Andrew, ancora un po’ scosso e sorpreso, recuperò subito il controllo delle operazioni predisponendo il set per la prima scena da girare in qui erano conivolti Seamus Jon e Tamala.
Stana, che non aveva detto neanche una parola, aveva quasi smesso di respirare per la tensione.
La reazione di Nathan l’aveva colpita in modo profondo.
Ha paura anche lui…disse a sé stessa non sapendo se esserne felice o preoccupata.
 

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


Avevo promesso un solo capitolo e invece per questioni che non vi sto a spiegare saranno due....intanto ditemi che ne pensate...ci tengo!.Un abbraccio. Tittili



CAPITOLO 5



Portò alle labbra il caffè bollente cercando di riprendere un minimo di controllo.
Cosa diamine mi è preso…penseranno che sono un pazzo idiota privo di professionalità… pensò sedendosi appoggiando la testa alla parete e chiudendo gli occhi.
“V-va un po’ m-meglio?” disse Stana con un filo di voce facendolo trasalire.
Quando si trovò davanti lo sguardo preoccupato della donna il suo cuore sembrò fermarsi.
“Si…g-grazie…” balbettò lui “..mi dispiace…” continuò poi abbassando lo sguardo.
“Di cosa?...capita a tutti …” rispose con dolcezza lei
“..di andare fuori di testa in quel modo…non credo sia una cosa così ordinaria…” replicò Nathan amareggiato.
Senza pensarci la donna si abbassò davanti a lui quasi inginocchiandosi e gli spostò con delicatezza una ciocca ribelle dalla fronte.
“Ma cosa dici…tu non sei ordin…” sussurò non riuscendo a finire la frase.
Quegli occhi blu profondi come il mare la guardavano sorpresi.
Si alzò di scatto allontanandosi di un paio di passi quasi a cercare un rifugio.
“S-Stana…” disse lui continuando a guardarla stupito.
“D-Devo andare…ho una scena con Tamala…” replicò lei andandosene in fretta con il cuore che le batteva come impazzito.
La seguì con lo sguardo fino a vederla sparire dentro uno dei teatri di posa.
Non ci credo…disse a sé stesso mentre sfiorava con le dita un punto preciso della fronte.
 

&&&

 
Le riprese si svolsero con la solita serietà e precisione, tanto che Andrew aveva recuperato la serenità e l’ironia tipica del suo carattere.
Nonostante tutti avessero avuto il copione solo poche ore prima i risultati furono eccellenti, dando ragione al produttore sulla sua idea che il prepararsi troppo poteva rendere tutto meno realistico.
Mancavano però ancora due scene molto importanti dove si sarebbe dovuto veramente improvvisare.
E naturalmente i due protagonisti non potevano che essere Rick e Kate.
Andrew si avvicinò a Nathan con una certa circospezione.
“Allora Nate…che ne dici…te la senti?...” chiese con delicatezza
“Certo Andrew…scusami ancora per prima…non so cosa mi è preso…deve essere stata la stanchezza o…o…” si scusò con fervore l’attore
“O lo stress…o qualcos’altro…” lo interruppe Andrew con un tono di voce paterno.
“Certo…lo stress…” ripetè il canadese con un sorriso tirato.
“Non ti preoccupare Nathan…andrà tutto benissimo…ne sono sicuro…” replicò lo sceneggiatore appoggiando una mano sulla spalla dell’uomo sorridendo.
“Andiamo…Stana è già pronta…non si devono far attendere le signore…” continuò poi Andrew stringendo con calore la mano appoggiata sul canadese.
Il set era pronto. Casa di Kate. Cucina.
Stana era già posizionata davanti al tavolo pronta ad iniziare ad affettare dei funghi.
Avrebbero litigato. Uno scontro profondo, che avrebbe segnato profondamente i due personaggi. Questo aveva capito Nathan leggendo solo le sue battute, ma non sapendo quelle di Stana in cuor suo sperava fosse meno peggio di quello che sembrava.
La donna intanto non si dava pace. Come poteva Kate dire quelle cose a Rick. Non si capacitava dei pensieri della donna che interpretava. Quel egoismo intenso, quell’estromissione dalla sua vita dell’uomo che amava, quel IO che non riusciva a fare diventare NOI.
“Prontiiiiii….AZIONE!” esclamò Andrew scuotendo entrambi dai loro pensieri.
Come da copione iniziarono a parlare del portatile recuperato da Rayan ed Esposito fino a quando la carta di imbarco  non finì sul pavimento…
Nathan lo raccolse e con sorpresa disse la sua battuta.
“Cos’è questo?” chiese con non curanza.
“Cos’è cosa?” rispose lei con il cuore in gola immaginando il seguito.
“Una carta di imbarco” proseguì lui.
“Ieri hai preso un volo per Washington?” chiese ancora.
“Sì, sono andata lì” rispose Stana con le mani che si torturavano una con l’altra.
“Perché?” disse Nathan continuando a rimanere calmo.
“Mi hanno invitata lì per un colloquio” replicò la canadese abbassando per un attimo lo sguardo sentendosi terribilmente in colpa per quello che stava per dire. Sperava con tutto il cuore che il personaggio di Castle rimanesse fedele a sé stesso; anche se ferito rimaneva sempre vicino alla sua Kate.
Il dialogo però proseguì come la donna temeva.
Il viso dell’uomo si irrigidì immediatamente, e con tono teso e deciso pronunciò delle parole che la colpirono come un secchio d’acqua gelata.
“Scusami…hai fatto un colloquio di lavoro in un’altra città e non me l’hai detto?”
Come previsto Stana rispose giustificandosi che non era deciso nulla e che non l’aveva informato perché sapeva che se la sarebbe presa.
La tensione era tangibile. Tutti gli addetti ai lavori erano immobili a seguire la scena che risultava assolutamente reale.
Finchè Stana non pronunciò una frase che avrebbe tanto voluto evitare.
“Castle, qui non si tratta di te. Si tratta di me. Della mia vita”
Nathan  si sentì come morire. In quel momento era Castle con tutto il suo essere. E quelle parole lo avevano ferito profondamente.
Aprì il suo cuore e disse tutto quello che gli passò per la mente senza seguire più né copione né tempi né posizioni e inquadrature.
Stana venne investita da parole dure che però erano intrise di dolore e amarezza.
Rispose con le battute che Andrew aveva scritto ma avrebbe tanto voluto abbracciare quell’uomo che aveva davanti e di cui percepiva nitidamente il dolore.
Quando Nathan lasciò, come previsto,  la cucina della casa di Kate un silenzio irreale scese sul set per alcuni secondi, seguito poi da un applauso spontaneo.
“STOOOOP…” gridò Marlow con la voce rotta dall’emozione.
La canadese appoggiò le mani sul tavolo esausta dalle emozioni appena provate.
“Incredibile…non ho parole…siete stati fantastici…ma dov’è Nathan?” esclamò lo sceneggiatore avvicinandosi con enfasi all’attrice ancora immobile.
“N-non lo so..” rispose con un filo di voce la donna alzando finalmente lo sguardo con gli occhi lucidi.
“Quando vi siete messi d’accordo!?” chiese allora Andrew con fare sornione.
“D’accordo? “ chiese stupita Stana.
“Si…avete cambiato le battute finali di Castle…molto più profonde…meno accondiscendenti delle mie…un ottimo lavoro…” spiegò con entusiasmo l’uomo “ ho detto io che era una bella idea quella dell’improvvisazione..” continuò allontanandosi verso Terry che non stava più nella pelle per l’ottima riuscita della scena.
Stana non riusciva quasi a respirare e con ansia iniziò a cercare con lo sguardo il suo compagno di lavoro…inultimente.
Di Nathan nessuna traccia.
 
 
 
  

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


Penultimo...promesso...stavolta sul serio...intanto che ne dite? fatemi sapere per favore...mi è necessario...un abbraccio. Tittili



CAPITOLO 6



Era uscito dal set senza guardarsi indietro trovandosi, senza sapere come, nel magazzino dei costumi e accessori adiacente.
Chiuse la porta con una strana calma per poi appoggiarci sopra le mani e la fronte. Era come se aspettasse una perquisizione stile poliziesco.
Un sorriso amaro comparve sul suo volto.
Stavolta Andrew mi uccide…pensò immaginando la reazione dello sceneggiatore alla sua bravata.
In realtà non era quello che lo preoccupava veramente.
Continuava a rivedere i suoi occhi come spaventati, quel verde profondo segnato da uno strano smarrimento.
“Maledizione!” esclamò colpendo con forza lo stipite.
In quel momento sentì bussare alla porta e per un attimo ebbe l’istinto di non rispondere.
“Chi è?” chiese con voce tesa.
“Fratello!! Sei lì dentro??” chiese Jon.
Nathan aprì la porta con impeto, quasi pronto ad uno scontro, ma trovandosi davanti i due colleghi sorridenti si sentì come disarmato.
“Capisco che è stata una scena difficile…ma potevi almeno aspettare che ti facessimo i complimenti prima di fare la star che snobba tutti ..sai dovres..” iniziò cordiale Seamus bloccandosi e cambiando però subito espressione alla vista del volto sconvolto del canadese.
“Nate…stai bene? sei pallido…” disse Jon molto preoccupato.
“Si..sto bene…deve essere un calo di pressione…oggi non è una buona giornata…” cercò di mentire l’uomo.
“Coraggio…vieni di là…così ti siedi un attimo e recuperi un po’..” disse l’irlandese spostandosi per fargli spazio.
“Già…complimenti e adulazioni ti faranno bene..vanitoso come sei…” continuò Huertas sorridendo.
“C-Complimenti?” chiese balbettando Nathan dirigendosi nuovamente verso il set con passo un po’ incerto.
“Amico…sono cinque anni che lavoriamo insieme...ti assicuro che così non ti ho visto mai…le parole, la faccia, la voce…perfetto…sembravi veramente arrabbiato, ferito, deluso…mi domando solo come andrà a finire…” disse Jon un po’ più serio.
“Cosa vuoi dire?” chiese ancora il canadese preoccupato
“Tra Rick e Kate….ho l’impressione che Andrew non abbia buone intenzioni…per tutto i resto dell’episodio non si parlano più se non alla fine…e nessuno sa cosa si diranno…e questa litigata …” replicò Seamus con una strana espressione
“Hai ragione fratello…la vedo male purtroppo…” aggiunse Jon con la stessa tristezza nella voce
Nathan sentì lo stomaco come contorcersi, stava per dire qualcosa ma venne investito da uno strano vociare allegro, da pacche sulle spalle, da strette di mano e abbracci affettuosi.
Era come stordito ma, visto che erano tornati sul set,  continuava a cercarla con lo sguardo.
Non la vedeva, troppa gente, troppo rumore.
Si sentiva quasi perduto quando ecco…i suoi occhi…trovò finalmente i suoi occhi e tutto divenne chiaro.
 

&&&

 
La scena era appena finita e si trovò circondata da gente sorridente ed emozionata che si complimentava.
Ma non capiva più nulla. Continuava a cercarlo con lo sguardo ma non riusciva a trovarlo.
“Stana…tesoro…sei stata fantastica!” sentì la voce di Tamala alle sue spalle.
Si voltò di scatto cercando conforto nella presenza dell’amica.
“C-come?” chiese stordita
“Fantastica…mi avete fatto venire la pelle d’oca…Terry mi ha detto addirittura che le battute di Nate erano veramente improvvisate…e tu poi…riuscire ad essere così..così…” continuò la donna con fervore.
“Così..egoista e insensibile..” disse con un filo di voce Stana con gli occhi lucidi.
Tamala la guardò sorpresa vedendo scendere una lacrima silenziosa sul viso dell’amica.
“Stana…cosa sta succedendo?” chiese allora preoccupata trascinandola in una zona meno affollata del teatro di posa.
“Tam..io…io..” balbettò la donna non riuscendo a parlare.
“Tesoro…non ti ho mai vista così…certo era una scena difficile…carica di tensione…ma…” disse dolcemente Tamala fermandosi davanti allo sguardo triste dell’amica “…ma qui credo che il lavoro non c’entra…” concluse continuando a guardarla.
“N-no ….” sospirò la canadese abbassando lo sguardo.
“Cosa c’è Stana?..coraggio…sono qui..con me puoi parlare di qualsiasi cosa…lo sai che siamo amiche prima che colleghe…non farmi preoccupare..ti prego..” chiese dolcemente la donna prendendole le mani gelate tra le sue.
In quel momento Stana alzò lo sguardo e…e vide il blu degli occhi  di lui che cercandola l’avevano finalmente trovata.
Tamala sentendola tremare violentemente si voltò nella stessa direzione dello sguardo dell’amica.
“Credo…di aver capito…” disse stupita con un filo di voce.
“PAUSA PRANZO!” gridò in quel momento l’assistente di Andrew.
 
 

&&&

 
“Stana…io..non so cosa dire…” disse Tamala.
Si erano dirette immediatamente nel camerino non appena avuto il via libera dal set per mangiare e chiuse all’interno della piccola stanza cercavano di recuperare un minimo di controllo della situazione.
“Figurati io…” rispose Stana sedendosi e mettendosi le mani sul viso.
“Io…credevo che tra voi ci fosse una profonda intesa professionale, una bella amicizia…e che tutto il resto fosse fatto per i fans…per i giornali…” disse ancora l’afroamericana passeggiando nervosamente.
“Per lui è sicuramente così…” sussurrò la donna con voce rotta.
Uno strano silenzio calò nella stanza finchè Tamala non si inginocchiò davanti all’amica obbligandola a guardarla.
“Ne…sei sicura?” chiese con uno strano sorriso
“Scusa?” disse la canadese con gli occhi sgranati.
“Si insomma…non mi pare che lui sia così…indifferente…hai visto che razza di reazione ha avuto stamattina…e il suo improvvisare così sentito..profondo..” cercò di spiegare la donna
“Tamala…è un attore...è il suo mestiere…” rispose ironica l’amica.
“Anche tu sei un’attrice…innamorata di lui…” replicò con la stessa ironia “…cosa ne sai di cosa prova per te…veramente…” continuò poi più dolcemente.
“Non lo so…non lo so….ma tanto ormai non ha importanza..” rispose Stana alzandosi di scatto.
“Che vuoi dire?” chiese con preoccupazione la donna.
“Che Rick e Kate si lasceranno…è evidente…e tutto andrà perduto…” rispose con un filo di voce senza voltarsi a guardarla.
“Stana….Rick e Kate sono dei personaggi di fantasia…tu e Nathan invece siete reali…non puoi legare la tua vita ai soggetti che interpreti…” disse decisa Tamala obbligandola a voltarsi.
“Mio dio…sto impazzendo…hai ragione…è che la litigata di oggi sembrava così reale…come se fossimo io e lui…non Rick e Kate….” rispose Stana confusa.
“Appunto…era così reale…così profonda…eravate tu e lui…” disse sorridendo Tamala “ pensaci Stana…sei davvero sicura che Nathan…” continuò lasciando la frase in sospeso sorridendo in modo complice.
 

&&&

 
Aveva lo stomaco chiuso e certo non aveva nessuna voglia di mangiare, decise quindi di fare due passi e prendere un po’ d’aria fresca per riordinare le idee.
Passeggiava lentamente con le mani in tasca osservando quasi distratto all’interno dei vari teatri di posa aperti.
Poteva vedere parti di set di altre serie televisive e gli sembrò quasi di essere un intruso nelle vite altrui.
Si rese conto che se tutto poteva sembrare fasullo, finto, irreale in realtà non era proprio così.
Lui, come tutti quelli che lavoravano in quel mondo avevano un cuore, dei sentimenti, delle paure, dei dolori che portavano inevitabilmente nei personaggi che interpretavano rendendoli reali più di quanto potesse sembrare.
Pochi minuti prima aveva sofferto…come poteva soffrire Castle nel sentire ciò che Kate gli stava dicendo…e tutto perché, come Rick, amava la donna che aveva davanti.
Quella era la verità…era innamorato di Stana…e non poteva fare nulla tranne che prenderne finalmente atto.
Prese dalla tasca i fogli dell’ultima scena che da lì a poco avrebbe dovuto girare.
Lesse nuovamente le sue battute…specialmente l’ultima.
“Ho pensato molto a noi, alla nostra relazione, a cosa c’è tra noi, dove siamo diretti. Ho deciso che voglio di più. Entrambi meritiamo di più.”……
“Quindi qualsiasi cosa accada..e qualsiasi cosa tu decida..potrai sempre contare su di me…come un amico sincero…Always”
E uno strano sorriso comparve sul suo viso.
Stavolta Andrew mi uccide sul serio..pensò mentre tornava al magazzino degli accessori di scena.
 
 
 

 
 

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 ***


Ecco il capitolo finale...finalmente...direte voi...già...ho proprio rotto abbastanza stavolta. Spero almeno di avervi un pò emozionato e divertito. Un abbraccio a tutti e alla prossima. Tittili

CAPITOLO 7



La pausa ormai era finita.
Rientrò sul set accompagnata da Tamala con una strana sensazione.
Le parole dell’amica le avevano fatto nascere nel cuore una debole speranza.
E se avesse ragione?...e se anche lui…pensava mentre si preparava per girare l’ultima scena.
Aveva letto e riletto le sue battute e purtroppo nulla faceva presagire un finale positivo.
Quel “Castle….” lasciato in sospeso ad attendere le ultime parole di lui, ma soprattutto quel “Sono d’accordo”…era una sicura condanna alla loro relazione.
Maledizione…continuo a pensare a Kate come se fossi io…ma tutto sommato non siamo tanto diverse…disse a sé stessa ritrovando nel suo personaggio le stesse paure e difese impenetrabili.
Tutto era ormai pronto, le comparse del parco, le ormai famose altalene, le luci, le telecamere.
Ed eccolo arrivare. Un passo deciso ma con un’espressione impenetrabile sul volto. Lo seguì con lo sguardo sperando di incrociare ancora una volta i suoi occhi ma non degnò nessuno di alcuna attenzione.
Ombroso, arrabbiato, duro.
E le sue speranze morirono in un battito del suo cuore.
 

&&&

 
Aveva ormai deciso.
E’ un’idea folle…qui mi gioco la carriera…e il mio cuore…pensava quasi divertito mentre si imponeva di essere serio e adombrato come quel finale triste prevedeva.
Non doveva scoprire le sue carte…nessuno doveva capire quali erano le sue intenzioni. Neanche lei. Specialmente lei.
E per fare questo doveva assolutamente evitare di incrociare i suoi occhi o avrebbe ceduto immediatamente.
Passò attraverso il set con la testa bassa cercando di rimanere concentrato sul suo piano.
Si sedette sulla sua sedia in attesa della chiamata di Andrew senza alzare lo sguardo.
Ma non riuscì a resistere e solo per un attimo la guardò con la coda dell’occhio.
Quando la vide così triste e con quell’espressione delusa  per un attimo gli si bloccò il respiro.
Mi manderà al diavolo…pensò in preda al panico mentre tutti i suoi propositi stavano lentamente naufragando.
 

&&&

 
“TUTTI SUL SET!” gridò l’assistente di scena.
Stana e Nathan si avvicinarono da direzioni opposte ad Andrew che li accolse con un sorriso.
“Bene ragazzi…ci siamo…questa è la scena più importante di tutta la stagione…sarà la base della prossima…e quindi..mettetecela tutta…mi raccomando!” disse un po’ nervoso il produttore.
Tutto il resto del cast assisteva con curiosità a questa ultima fatica, un po’ per festeggiare insieme un anno duro di lavoro, ma soprattutto per sapere cosa aveva partorito la mente vulcanica di Marlow per questo finale di stagione.
“Terry…allora…cos’ha deciso Andy?” chiese curiosa Tamala allo moglie dello sceneggiatore.
“Se ti dico che non lo so…mi credi?” rispose la donna tagliente.
“Non ti ha detto nulla?? Ma scherzi??” replicò sorpresa l’attrice.
“Magari…è più di un mese che glielo chiedo…niente…non so niente…per adesso gli unici che conoscono il finale sono Stana e Nathan…e francamente da come ha impostato la puntata...non credo mi piacerà…” disse con voce contratta.
“C-Che vuoi dire?” chiese con un filo di voce l’afroamericana.
“Li ha fatti litigare…in modo profondo…e guarda l’espressione di Nate…così dura e ruvida…per non parlare di Stana…loro hanno letto le battute e se hanno quelle facce…” disse Terry amareggiata.
Tamala rimase immobile osservando l’amica che si preparava a girare.
Andrew..sei proprio un idiota…pensò immaginando lo stato d’animo della canadese.
“AZIONEEE!” esclamò in quel momento Andrew attirando l’attenzione di tutti.
Stana, come previsto, si avvicinò lentamente passeggiando sicura verso le altalene dove Nathan la stava aspettando.
Si sedette vicino a lui guardando il profilo pronunciato dell’uomo che non la degnava di uno sguardo respirando profondamente quasi stesse trattenendo nel petto qualcosa più grande di lui.
Non era mai stato così attraente. Percepiva distintamente il suo profumo speziato e per un attimo quasi dimenticò la sua battuta.
“Mi dispiace” disse continuando a guardarlo.
“Non avrei dovuto mantenere dei segreti” continuò sentendosi in colpa quasi fosse veramente Kate.
L’aveva sentita avvicinarsi, come previsto dal copione, ma non aveva il coraggio di guardarla. Doveva riuscire a mantenere il controllo e quello era l’unico modo di riuscirci. Quando sentì pronunciare quelle parole, che fino ad allora erano per lui un mistero, dovette deglutire per poter respirare.
“Sei fatta così” rispose con decisione e durezza “Non ti apri con gli altri. Mi sono dovuto guadagnare ogni briciola col sangue e coi denti” disse ancora sentendo quelle parole come sue.
“Castle…” disse la donna cercando di giustificare forse in qualche modo il suo modo di agire.
“Ti prego, lasciami finire!” la bloccò duro lui.
Rimase senza fiato, come se l’avessero ferita al cuore. Era la fine.
“Ho pensato molto a noi, alla nostra relazione, a cosa c’è tra noi, dove siamo diretti.”
Stana si sentì come morire. Sperava che quegli occhi color del mare per un attimo la guardassero ma nulla.
“Ho deciso che voglio di più. Entrambi meritiamo di più” disse con calma, quasi a misurare il peso di quelle parole così forti e cariche di emozione.
Con un soffio di voce cercando di trattenere le lacrime che spingevano per uscire pronunciò la sua ultima battuta.
“Sono d’accordo”
Spostò quindi lo sguardo in attesa dell’inevitabile.
Un silenzio irreale aleggiava sul set. Tutti attendevano l’epilogo che solo Andrew e i due attori conoscevano.
Quando Nathan iniziò a pronunciare l’ultima battuta la sua voce la raggiunse nel profondo facendola tremare.
“Quindi qualsiasi cosa accada..e qualsiasi cosa tu decida…..”
Andrew era emozionato. Mai la tensione era stata così alta e percepibile. I fans sarebbero andati fuori di testa.
La nuova stagione sarà tutta focalizzata sul loro riavvicinamento…pensò attendendo l’ultima parte della frase.
Ormai la donna non riusciva più a guardarlo e quando l’uomo si alzò immaginò solamente un addio.
Ecco. Adesso doveva agire. Mettere in azione il suo piano.
Infilò velocemente la mano in tasca e prese l’anello.
“Katherine Hougthon Beckett…” continuò la sua voce profonda.
Voltò per un attimo lo sguardo, lo vide inginocchiarsi e perdendosi finalmente nei suoi occhi sentì la sua voce pronunciare l’ultima battuta.
“Vuoi sposarmi?”
Non credeva alle sue orecchie ma era lì, inginocchiato davanti a lei, con un’espressione seria, impenetrabile, e quel meraviglioso anello tra di loro.
“STOOOOOOOPPPP” urlò Andrew camminando a grandi falcate verso i due attori che continuavano a fissarsi immobili.
“NATHAN!!!” esclamò Marlow quando ancora si trovava a qualche metro da loro.
“SEI VERAMENTE UN…” continuò a gridare mentre si avvicinava ancora ma la voce gli morì in gola quando una specie di piccolo boato lo raggiunse alle spalle.
Il cast, gli operai, i cameramen, i truccatori, le comparse e tutti quelli che in quel momento avevano assistito alla scena stavano manifestando molto rumorosamente la loro approvazione con applausi e urla.
Terry raggiunse di corsa il marito abbracciandolo.
“Andy…tesoro…sei un genio…ci hai sorpreso tutti…che idea fantastica…” esclamò sorridendo mentre anche gli altri membri del cast lo raggiungevano.
L’uomo profondamente imbarazzato non sapeva cosa dire di fronte a tutti quei complimenti e a quell’entusiasmo.
“S-sì…grazie…sono contento che vi sia piaciuto…” riuscì a biascicare dopo alcuni minuti continuando a cercare con lo sguardo il suo attore protagonista.
Ma di lui e di Stana non c’era traccia.
 
 

&&&

 
Quando sentì il suo nome urlato da Andrew chiuse gli occhi  quasi ad attendere la tempesta che stava per abbattersi su di lui.
“Nathan…che succede?” sentì Stana chiedergli con tono sorpreso e preoccupato.
Al suono di quella voce riaprì immediatamente gli occhi perdendosi in quelli di lei.
“Temo che stavolta non la passerò liscia…” disse sorridendo “ma ti giuro che ne valeva la pena..” continuò prendendole le mani tra le sue.
A quel tocco Stana tremò per l’emozione.
“Non capisco…” disse ancora la donna cercando di capire qualcosa.
“Diciamo che il finale di Andy era un pochino…diverso…” disse titubante l’uomo vedendo avvicinarsi minaccioso lo sceneggiatore con uno sguardo di fuoco.
In quel momento il pubblico prese il sopravvento bloccando le ire funeste di Marlow sotto lo sguardo stupito dei due attori.
“Quanto..diverso?” chiese dolcemente Stana riportando l’attenzione sul volto del canadese.
“Vieni con me…” rispose emozionato Nathan prendendola per mano e guidandola in pochi secondi lontano da sguardi indiscreti dentro ad una struttura adiacente.
Si trovarono ad un tratto in uno strano silenzio, uno di fronte all’altro tenendosi ancora per mano.
Respiravano entrambi a fatica per l’emozione.
“Ti ascolto….” disse lei con un soffio di voce guardandolo intensamente sentendosi quasi annegare nei suo occhi profondi come il mare.
“Io…si..insomma…” iniziò lui balbettando.
“Che dici di partire dall’inizio..di solito è la cosa migliore…” disse ancora lei sorridendo.
A quella vista si sentì come in Paradiso.
“Non potevo permetterglielo…” sussurrò lui.
“Cosa?...a chi?” chiese lei dolcemente.
“Di dividerci…a Andrew intendo…voleva che Rick e Kate si lasciassero…e non potevo farglielo fare…” rispose Nate.
“Perché?” chiese Stana con il cuore in gola.
Le labbra dell’uomo si appoggiarono morbide sulle sue quasi timorose assaggiandola con dolcezza.
“Ecco…perché..” sussurrò lui appoggiando la fronte sulla quella di lei chiudendo gli occhi.
Le sembrava di essere entrata in un sogno, eppure era tutto vero.
Sentiva ancora nitido il calore della bocca dell’uomo sulla sua, il dolce sapore, la sua morbidezza.
Lentamente appoggiò una mano sul viso di Nathan e a quel tocco lo sentì tremare.
“T-ti amo” disse ad un tratto lei con voce tremante facendolo trasalire.
Aprì di scatto gli occhi trovandosi immerso in quelli di Stana.
“Dimmelo ancora…” la supplicò con un filo di voce.
La donna sorrise imbarazzata.
“Ti amo” ripetè con voce dolce
“A-ancora…” pregò ancora Nate con gli occhi lucidi
“TI AMO!” gridò lei ridendo buttandosi tra le sue braccia.
“Ti amo anch’io..Stana…con tutto me stesso..” sussurrò lui al suo orecchio stringendola forte a sé.
 
 
Quando tornarono mano nella mano nella zona del set tutti erano ancora entusiasti di ciò a cui avevano appena assistito.
“Stana…tutto bene?” chiese Tamala con gli occhi che brillavano.
“Mai stata meglio..” rispose la canadese sorridendo
In quel momento Andrew si accorse del ritorno di Nathan.
“Hei Fillion…” esclamò con voce ruvida nei confronti dell’attore che immediatamente impallidì diventando serio.
“io e te dobbiamo parlare seriamente” continuò il produttore.
“Lo so Andrew…mi dipiace…ma posso spiegarti tutto..” iniziò balbettando l’attore.
“Non serve…credo di aver capito…” replicò Marlow spostando lo sguardo sulle mani strette dei due “il problema è un altro…” continuò serio.
“Il mio contratto immagino…” disse Nathan un po’ imbarazzato.
“No…”disse secco Andrew.
“Cosa allora?” chiese curioso l’uomo.
“Cosa diavolo faccio di tutte le bozze dei copioni che ho già scritto della prossima stagione??” esclamò sorridendo il produttore porgendogli la mano con un sorriso smagliante.
 
FINE
 
 
 
 
 
 

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