Arance e Limoni

di WizardSdaughter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Arance e Limoni

Diagon Alley era rimasta sempre la stessa. La guerra poteva averla cambiata, distrutta in principio, ma adesso sembrava che le sue vecchie ferite si fossero rimarginate. I negozi erano tornati allegri, colorati; i gufi erano tornati a volteggiare sulla città. La domenica sorrideva ai maghi ed alle streghe che passavano indaffarati in quelle vie luminose. Molti bambini stavano attacati alla vetrina dove stazionava la nuova "Firebolt 2000".

Mi sembrava di essere tornata al primo anno, la prima volta in cui visitai Diagon Alley. Mi ci aveva portata papà, e mi ricordo che fu tutto un altro mondo per me, abituata alla campagna.

Scrutai le famiglie che passeggiavano per le stradine storte, in cerca di qualcuno che conoscessi.

Per un attimo non vidi nessuno, poi riconobbi i capelli rossi di un uomo. Non vedevo bene quale Weasley era, ma tanto li conoscevo tutti. Gli corsi incontro e notai anche la capigliatura bruna di Angelina Johnson. Quello era sicuramente George.

- Angelina! George!- esclamai.

- Luna! Che piacere rivederti!- mi salutò la donna.

- Come state?-

- Tutto bene, grazie. Anche se quei due sono delle pesti...- rispose George.

All'inizio non capii. Quei due? Che lo avessero colpito i Nargilli? Poi, però, il rosso chiamò a gran voce due bambini.

Una bambina di colore, scura di capelli, con un sorriso smagliante, si avvicinò.

- Lei è Roxanne- spiegò Angelina.

- Piacere, io sono Luna- Roxanne mi sorrise e mi strinse la mano, sicura.

- Dov'è Fred?- chiese la donna alla figlia.

Fred? Come Fred? Fred non c'era più...io lo sapevo.

- Quella peste è là- rispose Roxanne.

Il cuore mi batteva fortissimo. Com'era possibile che Fred...no, non è possibile.

Un bambino, molto simile a suo padre, si avvicinò.

Ovvio, era suo figlio. Che scema.

- Ciao Fred, io sono Luna-

- Ciao- mi sorrise beffardo - Ti piacciono gli scherzi?-

- Non proprio, ma non li odio- risposi, riconoscendo il padre in quel bambino.

- Ok...- rise fra sè.

- Preparati agli scherzi...- mormorò Angelina, esasperata - Questi due sono delle pesti. Non troveremo mai una baby sitter adatta...-

- Vi serve una baby sitter?- mi informai. I due annuirono.

- Potrei farla io la baby sitter- proposi.

- Sicura? Luna, quei due sono satana in persona-

- No, no. Sono sicura. Tanto non ho niente da fare- sorrisi allegra.

- Ehm...allora va bene- disse George - Domani sei libera? Noi dobbiamo uscire e non possono venire loro due-

- Per me va benissimo. Verso le undici va bene?-

- Perfetto. Allora a domani-

- Ciao- cinguettai, mentre mi allontanavo, scuotendo qua e là i capelli biondi.


Angolo autrice: ciaooo! Allora questa storia mi è venuta in mente ieri sera, ed io mentre mi addormento penso sempre storie strane...
Datemi il vostro parere se vi va!
Grazie per aver letto!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Arance e limoni

Aprii la porta titubante. Ok, non si vedeva molto di casa Weasley/Jonhson dalla porta, ma solo al primo sguardo mi sembrò molto spaziosa e pulita.

- Posso entrare?- esclamai per farmi sentire da qualcuno.

- Sì sì- la voce di Angelina risuonò nel corridoio. Chiusi la porta alle mie spalle e mi mossi verso il salotto, se quello era il salotto. Nel corridoio c'erano appesi diversi quadri e foto: George e Angelina a Quiddicht, i loro figli appena nati, la famiglia Johnson...la famiglia Weasley. Fred sorrideva felice nella foto, accanto al suo gemello. La guerra non era ancora arrivata in quella foto. Guardai la data in fondo al quadro: un anno prima della battaglia. Il cuore ripetè il suo movimento, solo di velocità moltiplicata per mille.

Raggiunsi il salotto, pulito e ordinato. Seduto sul divano chiaro, c'era George Weasley, immerso nella Gazzetta del Profeta. Angelina era in cucina, che sistemava le ultime cose prima di uscire.

- Oh, ciao Luna- mi salutò George.

- Ciao- risposi - dove sono Fred e Roxanne?-

- In camera loro, prima vai da Angelina che ti spiega tutto- annuii e mi diressi verso la piccola cucina. La mora mi rivolse un piccolo cenno e mi consegnò un foglietto di carta.

- Qui c'è scritto tutto. Roxanne ti darà una mano. Noi torniamo stasera tardi, ok? Ti dispiace metterli a letto prima del nostro ritorno?-

- No no, non ti preoccupare. Vado da loro, ok?-. Mi avvicinai alla camera di Fred, mentre sentivo la porta sbattere. I genitori erano usciti.

- Fred?- aprii incerta la porta, per poi ritrovarmi un secchio d'acqua in testa. Risi, perchè tutto sommato era stato divertente, e Fred ne rimase deluso. Voleva che mi arrabbiassi.

- FRED! la voce di Roxanne esplose nitida nella stanza - NON LO FARE PIU'!-

- Non fa niente- la tranquillizzai.

- Lui non deve fare questi scherzi- continuò lei. Lessi il primo punto del foglietto: ATTENTA AGLI SCHERZI.

Sorrisi e passai al secondo punto: alle una falli mangiare, ho preparato il pranzo. E' da scongelare, quindi ti basterà un incantesimo e sarà pronto.

- Allora, mentre aspettiamo che sia l'ora di mangiare, vi ho portato qualcosa da fare-

- No, disegni no!- gemette Fred, subito interrotto da una gomitata da parte della sorella.

- Mi ricordi tanto tuo padre...e tuo zio. Comunque non sono disegni- il rosso sospirò sollevato.

Poi mi guardò e chiese - Anche lo zio era come me?-

Roxanne seguiva curiosa ogni mio movimento.

- Oh, sì. Siete identici-

- Cavoli, mi piacerebbe conoscerlo- esclamò Roxanne, con Fred che annuiva alle sue spalle.

La tristezza mi riempì il cuore. Purtroppo non era possibile. Però...

- Sapete, ho portato delle cose da farvi vedere. Parlano dello zio e anche di vostro padre. Vi va di vederle?-

I due bambini annuirono. Li presi per mano, e scendemmo giù in salotto. Insistettero perchè mi sedessi sulla poltrona (si sente meglio da lì, mi disse Roxanne), mentre loro si acccomodarono sul divano.

Presi la mia borsa e tirai fuori un pacco enorme di lettere, foto e prodotti Weasley. Fred li guardò entusiasta.

- Allora, non ce la faremo a vedere tutto questo oggi, ma se ci vedremo altre volte vi prometto che vi farò vedere tutto quello che mi resta dei gemelli Weasley. O dei Bolidi Weasley, come li chiamavo io. Ovviamente se vi va-

- Sì sì, ci va- mi informò Roxanne.

- Allora...inizio dal mio primo anno, la prima volta in cui li ho visti- i due mi guardarono, avidi di sapere.

*FLASHBACK*

- Corvonero!- il Cappello Parlante pronunciò la parola che aspettavo da tanto. I Corvonero però non applauidavano, o almeno solo alcuni. Erano confusi. Una Corvonero io? Dal mio aspetto, pensavano di no, probabilmente. O forse erano stati solo attaccati dai Nargilli, pensai.

La Sala Grande era silenziosa, non come al solito. Mi fissavano tutti, mentre saltellavo al mio tavolo. Poi due mani iniziarono ad applauidire. Non appartenevano ad un Corvonero. Cercai la fonte di questo suono, e vidi un rosso che applaudiva. Suo fratello, anzi suo gemello, lo assecondò e dopo un po' tutta la Sala si unì a quel "clap clap".

Sorrisi eccitata, voltandomi per vedere tutti quelli che applaudivano. Trovai i gemelli e mimai un grazie. Loro in tutta risposta, fecero un segno vicino alla testa, come quando si saluta il capitano di una nave.

***

La scuola era enorme e non era un'impresa facile trovare le varie classi. A volte passavano alunni più grandi, ma se chiedevo loro un'informazione, mi ridevano in faccia.

Sospirai all'ennesima risata e mi immersi nella mappa donata ad ogni nuovo Corvonero. Camminavo qua e là, senza guardare. Poi urtai un ragazzo: era più grande di me, alto e con i capelli rossi. Lo guardai e riconobbi il ragazzo che mi aveva applaudito la sera prima.

- S-scusa- mormorai.

- Non fa niente. Ti sei persa eh?-

- Sì...probabilmente devo avere qualche Gorgosprizzo in testa-

- Gorgocosa? Beh, comunque io sono Fred-

- Luna. Sto cercando l'aula di incantesimi, mi puoi dire dov'è?-

- Gira a destra e sali le scale. Là c'è la classe-

- Ah, meno male. Ho chiesto a tutti ma nessuno mi rispondeva-

- Davvero? Beh, guarda cosa succede...- si avvicinò al gruppetto che prima mi aveva riso in faccia e offrì loro un sacchetto pieno di strane caramelle. Loro le ingoiarono e dopo tre secondi si trasformarono in galline. Feci una risata fragorosa e salutai Fred, che si rotolava dalle risate.

*FINE FLASHBACK*

- Quindi lo zio aveva quelle pasticche? Le voglio anche io!- sbottò Fred.

- Oh, credo che tuo padre ne abbia ancora- risposi.

- Davvero?- intervenne la bambina.

Annuii e guardai l'orologio.

- Venite andiamo a mangiare- dissi, mentre raggiungevamo la cucina.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Arance e Limoni

Con un colpo di bacchetta riscaldai il cibo preparato da Angelina, poi lo misi nei tre piatti destinati a noi tre.

- E quindi ti piaceva Fred?- chiese Roxanne, sorridente. La guardai arrosendo.

- Lui era molto più grande di me, perchè doveva piacermi?- risposi evasiva, mentre mi sedevo.

- No...mi sa che ti piaceva invece- continuò la bambina, maliziosa.

- Certo, era un ragazzo carino e simpatico, ma durante il mio primo anno non successe niente fra noi-. Roxanne era una femmina, d'altra parte. Alle femmine piace fare questi discorsi, dovevo avere pazienza. Il fatto era che, quasi sempre, le femmine ci azzeccavano.

- Quindi negli anni successivi è successo qualcosa?- esclamò la mora, al massimo della felicità.

- Devi aspettare...non lo puoi sapere- le risposi. Fred ci guardò annoiato.

- Voi donne...- mormorò, mentre attaccava la sua bistecca. Mangiammo in silenzio, poi i bambini si precipitarono in salotto, in attesa di altre storie.

- Aspettate, prima sistemo la cucina, altrimenti vostra madre dovrà pulirla tutta- spiegai. Fred si gettò sul divano, sbuffando. Sua sorella invece si offrì di aiutarmi e prese i piatti sporchi, porgendomeli uno per volta.

Tentò più e più volte di sapere informazioni sulla vita amorosa di me e Fred, ma invano. Avrebbe dovuto aspettare.

Un quarto d'ora dopo eravamo di nuovo in salotto, Fred attento come non mai.

- Allora...ah sì. Adesso entra in scena vostro padre-

*FLASHBACK*

Mi piaceva tantissimo il venerdì, specialmente quando era bel tempo. Mi sdraiai sull'erba tenera e fissai il cielo. Le nuvole giocavano allegre nel cielo azzurro ed io chiusi gli occhi, portando un dito in alto per toccare quel paradiso. Quando gli riaprii però ritrassi il dito spaventata dalla presenza di un Nargillo.

- Le nuvole non mordono lo sai?- mi girai e vidi Fred, che sorrideva.

- Ciao Fred!- esclamai, ridendo del fatto che lui non si era accorto di essersi seduto su un Nargillo dispettoso.

- Fred? Io sono George!- lo guardai confusa.

- Ma...Fred...-

- Siamo gemelli- mi spiegò lui - Cosa fai...ehm..-

- Mi chiamo Luna-- Ah ok...cosa fai Luna?-

- Guardo il cielo. Le nuvole hanno una bella forma oggi. Purtroppo c'era un Nargillo...ma ormai il pericolo è scampato, visto che ti ci sei seduto sopra- cinguettai.

George si guardò il fondoschiena, preoccupato. Poi si mise a ridere.

- Ahaha bello scherzo!-. Lo guardai confusa. Scherzo? Quale scherzo?

- Non è uno scherzo- lo informai. Lui mi guardò dubbioso, poi tornò a scrutare il cielo. Notai due nuvole identiche.

- Guarda! Quelle due nuvole sembrano te e Fred!- George le individuò e sorrise.

- Hai proprio ragione, sembriamo io e...-

- Fred!- il gemello apparve dalla collina.

- Ciao Luna. Ehilà Forge!-

- Ciao Gred!- li guardai, sorridendo. Erano uguali, semplicemente uguali. Fred si sedette accanto a me.

- Avevi pozioni oggi?-

- Sì, perchè?-

- Hai la gonna sporca di sanguisughe- spiegò Fred mentre la puliva. Arossii involontariamente. Non arrossivo mai, non ne vedevo il bisogno.

- Ehi Fred, da quando fai arrossire anche quelle del primo anno?- una ragazza di colore si avvicinò a noi tre.

- Ciao Angelina- la salutò George. La guardai curiosa.

- Io sono Luna- mi presentai.

- Corvonero, giusto? Io sono Angelina, cacciatrice della squadra di Grifondoro. Piacere- ci stringemmo la mano.

***

- Ginny non correre!- ansimai, seguendo la rossa, diretta al Lago Nero.

- Luna, non capisci? Harry è là! Dobbiamo muoverci!- sussurrò Ginny.

Arrivammo al Lago, tutte sudate. Harry era lì, insieme a Ron ed a Hermione. Ginny li guardò, diventando rossa come i suoi capelli. Aveva una cotte enorme per Harry Potter, la mia amica. Forse la mia unica amica. Mentre lei guardava invidiosa Hermione che poteva parlare con il Ragazzo Che è sopravvissuto senza arrossire, io mi girai in qua e là, curiosa di vedere quali ragazzi erano al Lago Nero. Un fuoco d'artificio mi volò accanto all'orecchio, giocando intorno alla mia capigliatura spettinata. Era arancione, piccolo, vivace. Fred e George, pensai.

- Ehi Luna! Ti piacciono?- guardai in alto e vidi i due gemelli, seduti sulle loro scope. Li salutai con la mano, ridendo.

- Sì, sono fantastici!- esclamai.

*FINE FLASHBACK*

- Oh com'era romantico lo zio!- sospirò estasiata Roxanne.

- Romantico? Io direi giocherellone!- dissi.

- Che geni! Devo inventarli anche io quegli scherzi- mormorò tra sè e sè Fred, agitando la testa lentamente.

- E la mamma? E' così che si sono conosciuti, vero?-

- Sì Roxanne. Anche se credo si conoscessero anche prima-

- E queste lettere?- continuò la bambina.

- Oh sì...è vero...ora è il momento di una lettera- Presi la prima lettera del pacco, scritta su una carta giallognola, pergamena.

Iniziai a leggere la lettera:

Cara Luna, queste sono le tue prime vacanze di Pasqua. Vedrai comincerai ad amarle, col passare degli anni.

Stai bene, vero? Hai trovato altri Nargilli o Bargilli (non ricordo)?

A casa mia tutto bene. Ron ha rotto la sua bacchetta, mamma non è felice. George adesso è in giardino (disinfestazione degli gnomi)

Spero che a casa tua vada tutto bene. Sai ho comprato altri fuochi d'artificio, che ti piacciono tanto.

Mi raccomando, se nel cielo vedrai un fuoco d'artificio pensa a me, ok?

Tanti saluti

Fred

- Lo dicevo io che era romantico!- esclamò Roxanne.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Arance e Limoni
 
- Lo dicevo io che era romantico!- esclamò Roxanne.
La guardai e risi.
- Può darsi…ma ancora è presto per dirlo- le risposi. Lei mi guardò, abbozzando un sorriso di chi la sa lunga.
- Luna, ti posso far vedere una cosa?- mi chiese Fred ad un tratto, risvegliatosi dai suoi pensieri sugli scherzi.
- Sì, certo- mi prese per mano e mi condusse in camera sua. Beh, era proprio una camera degna da Fred e George: era stracolma di oggettini strani, un secchio pieno di gavettoni auto-riempienti e tanti poster animati. Al centro della parete sopra il letto c’erano due mazze da Battitori e una tunica rossa e gialla.
- Vedi? Quella divisa era di papà- mi spiegò Fred – quando andrò anch’io a Hogwarts, la indosserò!-.
- Vuoi fare il Battitore?- gli chiesi.
- Sì, come lo zio e papà!-
Roxanne si guardava intorno curiosa, alzando un sopracciglio sarcastico quando vedeva troppo disordine.
Fred prese una vecchia foto dal suo comodino e me la porse.
- Riconosci qualcuno?- mi chiese, mentre me la rigiravo tra le mani. Sentii il battito del cuore aumentare: l’esercito di Silente.
Ed eccomi lì: l’aria svagata, come se fossi capitata lì per caso. Ero accanto a Ron, sorridente.
I miei occhi si spostarono sulle altre persone: Harry, Hermione, Cho, Ginny…Fred.
- L’esercito di Silente- mormorai, più a me stessa che ai bambini.
Feci un breve resoconto dei nomi a Roxanne, che ad ogni persona mi chiedeva della sua vita amorosa. Poi la riposi sul comodino, delicatamente.
Scendemmo di nuovo giù in salotto e ci riaccomodammo sulla poltrona.
- Luna…- iniziò Fred – Eri amica della zia Ginny?-
- Oh sì: era una delle mie poche amiche-
 
*FLASHBACK*
 
- Lovegood, farai coppia con la Weasley- sbottò Piton, indicandomi bruscamente. Mi alzai dal mio banco, per poi dirigermi verso la bambina dai capelli rossi.
- Ciao io sono Luna- le bisbigliai mentre Piton scriveva alla lavagna le istruzioni per la pozioni.
- Ginny. Piacere- mi rispose lei, sorridendo.
- Tu sei quella bambina che ama Harry Potter?- chiesi.
La vidi arrossire violentemente.
- Lo sanno proprio tutti vero?- disse, cercando di coprire le guance con i capelli.
- Mi sa proprio di sì- ammisi, mentre tagliavo una lumaca cornuta.
Lei mi guardò sorridendo, poi i suoi occhi si illuminarono.
- L’altro giorno ti ho vista con Fred e George. Sono miei fratelli, sai?-
- Davvero? Siete tanti, voi Weasley-
Lei rise, tornando del suo colorito normale.
- Per caso ti piace Fred?- sorrise maliziosa.
- Cosa? No…siamo solo amici-
- Tu lo fai divertire. Parla spesso di te-. Sorrisi senza accorgermene.
- Voi due! Silenzio!- tuonò Piton, mentre tornavamo alle lumache.
 
*FINE FLASHBACK*
 
Guardai Roxanne, aspettandomi la sua solita domanda rituale. Ma non la pronunciò: si limitò a guardarmi gongolante.
- Sei diventata viola, quando hai letto la parte di Fred- rise.
Sospirai, toccandomi le guance. 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Arance e Limoni
 
La serata passò velocemente, anzi volò via. Non parlammo molto di Fred, dopo la merenda, anche perché Roxanne mi aveva parlato di un ragazzo che le piaceva e suo fratello mi aveva coinvolta nel progetto di una strana polvere che rendeva invisibili.
Guardai l’orologio: le dieci di sera.
- Andiamo ragazzi- dissi, destando i bambini dai loro libri e giochi – E’ tardi-.
Si prepararono velocemente e corsero nelle loro camere, pretendendo di parlare con me in “sede separata”. Roxanne sembrava essere più impaziente di Fred, così mi diressi in camera sua: era la prima volta che la vedevo e ne rimasi impressionata. Era molto pulita, ordinata e tappezzata dei colori di Grifondoro.
- Luna, lo zio ti ha mai regalato qualcosa?- chiese.
- Sì, ed ho conservato tutto. Per esempio…- le mostrai una collana arancione, con una piccola luna al centro, rimasta nascosta fino ad allora dalla maglia azzurra.
- Che bella…- sospirò la bambina – Magari Scorpius mi regalasse una cosa così…-
- Succederà…ma solo se ci credi. Oh…- scacciai un Nargillo fastidioso dalla testa della bambina, che mi guardò interrogativa.
- Un Nargillo, niente di che. Buonanotte Roxanne - la coprii per bene e mi alzai dal suo letto, per poi andare a chiudere la sua porta.
- Buonanotte Luna. A presto- mormorò la mora. Mi avvicinai alla camera di Fred e bussai.
Un “avanti” molto assonnato mi fece entrare nella camera dalle mille sorprese.
Si stava per addormentare, ma questo non gli impedì di parlarmi.
- Luna, tornerai altre volte? Voglio sapere di più sullo zio e papà e la mamma- disse.
- Beh, non so se i vostri genitori avranno ancora bisogno di me, ma se mi vorrete e loro dovranno uscire…-
- Tornerai tu, te lo giuro. Non voglio nessun altro- sussurrò Fred, prima di addormentarsi. Lo baciai sulla guancia e gli rimboccai le coperte.
Quando chiusi la porta alle spalle avevo già nostalgia.
Scesi in salotto e mi sedetti sulla poltrona chiara. Rimasi per qualche secondo a fissare il vuoto, poi una foto attirò la mia attenzione. Mi avvicinai allo scaffale e la vidi chiaramente: non era una foto, era un foglio pieno di scritte. Anzi, di firme. Quella di Harry, Hermione, Ron, Ginny…la mia. La riconobbi come quella fatta per l’ES. Era l’ES infatti.
Subito dopo c’era quella di Fred. Passai un dito su quella firma un po’ scarabocchiata, quando una voce mi colse di sorpresa.
- Le riconosci?- George, il viso stanco, ma lo stesso sorriso di quando l’avevo conosciuto, si stagliava accanto al muro. Dietro di lui Angelina, sempre molto elegante, il viso segnato dalla stanchezza.
- Sì…i bambini sono stati bravissimi- dissi.
- Meno male…nessuno scherzo?- chiese Angelina.
- Solo uno…ma è tutto a posto- spiegai – hanno mangiato tutto e adesso dormono-
- Meno male- soffiò George.
- Adesso vado, d’accordo?- salutai Angelina e suo marito.
- D’accordo. Grazie mille Luna- Angelina mi salutò, mentre percorrevo il viale fino al cancelletto.
- Di niente- risposi. La porta della casa si chiuse, facendo sparire i suoi stessi capelli rossi.

Angolo autrice:
ed eccomi qui!!!!
Allora...piccolo accenno in questo capitolo della Roxanne/Scorpius, cosa inventata da me e me medesima :D
Scusate ma non sapevo chi mettere come amore della mora.
So che le firme dell'ES non dovrebbe averle George, ma facciamo finta che abbia fatto una copia ;)
Ringrazio con tutto il cuore le 8 persone che hanno messo la storia tra le seguite e le 3 persone che l'hanno messa tra le preferite.
Infine un enorme grazie a Voglioungufo e Siri_Topo che hanno recensito ;)
Grazie ancora

  

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Arance e Limoni
 
Era passata una settimana da quella sera, eppure mi era sembrato un mese. Era una di quelle settimane che vanno al rallentatore perché non hai niente da fare, non hai voglia di fare qualcosa.
Quella era una domenica come le altre. Le stradine erano ancora bagnate dalla pioggerella che era scesa mezzora fa, e in Diagon Alley c’era un clima perfettamente tranquillo. Camminai fino al Serraglio Stregato, sorseggiando a tratti la burrobirra ancora calda. Il sole era alto nel cielo, ma era ancora presto per vedere le vie ed i vicoli pieni di gente.
Sorseggiai la burrobirra per l’ennesima volta e, sentendo il sapore della confezione e non più della bevanda, la buttai nel cestino.
Gettai un ultimo sguardo alla stradina colorata e mi Smaterializzai.
                                                           ***
 
Casa mia era forse il luogo che preferivo. Mi tolsi la felpa gialla e mi sedetti sulla poltrona azzurra. Presi la sciarpa sul tavolino e ripresi da dove avevo lasciato.
Un impaziente ticchettio alla finestra mi impedì di continuare. Mi girai e vidi le piume brune di una civetta.
- Dafne!- esclamai, aprendo la finestra e spostando le tende arancioni per far entrare l’uccello in casa.
La civetta tubò orgogliosa, mostrando una lettera legata alla zampa.
Le lanciai un topolino e aprii curiosa la lettera. Profumava di lavanda ed era sigillata con la ceralacca arancione.
Cara Luna,
Dal continuo parlare e chiedere di te dei bambini ho deciso di proporti una cosa.
Domani sera vorremo invitarti a cena da noi, ci saranno anche gli altri membri del vecchio ES. Che ne dici? Mandaci una risposta via gufo il prima possibile.
Tanti saluti da George, Angelina, Fred e Roxanne.
P.S. grazie mille per le ciocco rane.
In fondo alla lettera c’era un disegno di un ippogrifo e di un Thestral.
Per te, da Roxanne e Fred.
Sorrisi e presi carta e penna per rispondergli.
Chiusi la lettera e la legai alla zampa di Dafne, che mi osservò in attesa di sapere il destinatario.
- Casa Weasley- mi guardò dubbiosa – George e Angelina – spiegai.
La guardai allontanarsi, soddisfatta.
Poi presi le perline, ago e filo e iniziai a fare regali per tutti i membri dell’ES.
                                                             ***
Aprii l’armadio e guardai i vestiti incerta. Poi mi venne in mente una parola. Rosso. Sì, quella era una serata da rosso.
Presi il primo vestito rosso che mi capitava, quello con un fiocco nero sulla vita e il simbolo dei Doni della Morte alla fine del tessuto. Mi portai i capelli da due lati diversi, per poi legarli in due code diverse. Mi infilai nei laccetti per legare i capelli due fiocchi rosso fuoco e indossai le ballerine.
Presi il cappotto, i regali e uscii.
Casa Weasley non era lontana, perciò decisi di arrivarci a piedi. Faceva piuttosto freddino quella sera.
Vidi la porta della casa e la raggiunsi, per poi bussare. Una bambina aprì la porta: aveva i capelli marroni, ricci e scompigliati legati in una coda, i denti erano leggermente sporgenti e gli occhi erano vispi e attenti.
- Luna!- esclamò.
- Ciao Rose!- la salutai.
- Vieni ti porto di là- mi disse, guidandomi in giardino.
Era bellissimo, allestito per l’occasione: le rose erano ognuna in una sfumatura di rosso diversa, l’erba era stata tagliata e i rampicanti creavano un arco di foglie.
Rose mi portò da Angelina e George,
- Luna! Eccoti finalmente!- cinguettò Angelina. Le sorrisi. Poi un uragano rosso mi travolse.
- Luna!-
- Ginny! Come va?- la guardai. Non era cambiata per niente, forse aveva solo i capelli più corti.
- Oh, me la cavo! Aspetta che chiamo Harry…HARRY! HARRY!- il Salvatore del Mondo Magico si fece strada tra gli invitati e mi rivolse un sorriso radioso.
- Ciao Luna-
- Ciao Harry!-.
Una bambina raggiunse Harry: era un’altra rossa, magra e abbastanza alta.
- Lily!- esclamai abbracciandola. Dopotutto ero la sua madrina, anche se lei continuava a chiamarmi zia.
-Ciao zia Luna!- mi salutò sorridendo radiosa.
- E dimmi un po’, dove sono quegli altri due?-
- ALBUS! JAMES!-
Due piccoli terremoti corsero verso di me salutandomi.
- Ehi Luna!-
- Ciao ragazzi!-
Vidi Hermione e Ron  e mi diressi verso di loro, anche se non capivo dov’erano Roxanne e Fred… 



Olè! Salve eccomi di nuovo qua!
Scusate per il ritardo, colpa delle vacanze e della mancanza del wi-fi :c
Comunque eccomi qua! Allora in questo capitolo non si parla di Fred :C
Non preoccupatevi perchè nel prossimo se ne parlerà eccome! :D
Alla prossima, ringrazio chi legge, chi recensisce e chi inserisce la storia tra le preferite/seguite/ricordate!
:)

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Arance e Limoni
 
- Luna Lovegood – furono le parole di Ron – passano nemmeno vent’anni e continui con quei maledetti Nargicosi -
- Nargilli Ron –
- Lascialo perdere…- mormorò Hermione – Allora? Come stai?-
- Oh, me la cavo…te invece? Ho saputo che Rose ha passato il secondo anno con ottimi voti e che Hugo sa già volare su un manico di scopa-.
- Tutto merito di Ron, credimi. Anche se Rose…insomma lì è tutto merito mio-.
- Ci credo- ridemmo.
Salutai i due e mi diressi verso i bambini.
- LUNA!!- Roxanne e Fred mi corsero in contro e mi abbracciarono.
- Ehi!! Fred! Roxanne!-
- Ci sei mancata-
- Anche voi- sorrisi.
- Oh a proposito…- mi condussero dagli altri bambini, intenti a giocare a lanciare fuochi d’artificio “Made in Weasley”.
- RAGAZZI! E’ ARRIVATA LUNA!-
Tutti i bambini mi raggiunsero.
- Ehm…salve ragazzi- mormorai.
- Luna, anche loro volevano sapere la tua storia su Fred -
Li guardai e gli rivolsi un’enorme sorriso.
- Beh, d’accordo. Sedetevi per terra allora- mi misi davanti a tutti e li guardai.
- Allora? Cominciamo?- sbottò Hugo.
- Certo certo – risi – Allora…vediamo…il ritorno dalle vacanze di Pasqua…-
 
*FLASHBACK*
 
- Luna!- mi girai e vidi tutti i Weasley corrermi in contro.
- Salve!- trillai allegra, mentre abbracciavo Ginny.
- Come sono state le vacanze?-
- Normali…sono stata a caccia di Cannoli Balbuzienti un giorno- sorrisi ignorando il silenzio che avevo creato.
- Oh…anche da noi tutto bene cara Luna- disse Percy pomposo come sempre.
- Io vado ragazzi, a dopo- disse Ron, vedendo Harry uscire dalla Sala Grande.
Ginny arrossì di botto e si girò dall’altra parte.
- Allora Luna…ehm…io vado a sistemare le mie cose…ci vediamo dopo-
Rimasi sola con Fred e George.
- Eccola la mia bionda preferita!- esclamò Fred.
Risi.
- Abbiamo preparato questi nuovi scherzi, sai- mi disse George tirando fuori un sacchettino pieno d’acqua.
- Beh, non sono proprio scherzi, sono tipo dei fuochi d’artificio, solo fatti esclusivamente di acqua-
- Belli- cinguettai.
- Mi manca il primo anno- sospirò George.
- Posso capire…ragazzi io vado ci vediamo- gli sorrisi.
- Eh no- Fred mi afferrò un polso – Bacino-
Lo guardai e lui mostrò la guancia.
- Va bene- dissi, baciandolo sulla guancia e saltellando via.
***
 
- Oh Merlino! Quindi mio fratello ti ha baciata?- Ginny mi guardò con aria sognante.
- Non è stato proprio un bacio, diciamo che mi ha salutato, e poi sono stata io a baciarlo-
- Sì, ma perché te l’ha chiesto lui!- ridemmo insieme.
***
 
Ricordo che adoravo l’inizio dell’estate. Niente più scuola, tempo sempre perfetto.
Il paradiso.
- Allora, che programmi hai quest’estate?- chiesi.
- Per ora niente, spero solo che Harry torni alla Tana- Ginny sospirò scuotendo i capelli rossi.
La guardai sorridendo.
- Lo spero per te- dissi mentre le toglievo un Nargillo dalla manica.
- Luna, conosci Draco Malfoy?-
- Serpeverde, giusto? Sì, so chi è-
- L’altro giorno ti prendeva in giro…ehm…piuttosto pesantemente…-
- Già, me ne sono accorta…ma mia mamma mi ha insegnato che non devo dare ascolto a chi mi critica, l’importante è che non cambi mai-
- Racconta, com’è tua mamma?-
La guardai ed il silenzio scese tra noi.
- Ecco…lei non c’è più…-
- Oh…mi dispiace molto, perdonami Luna-
- Non fa niente…dopotutto ho papà- sorrisi, saltellando verso la locomotiva scarlatta.
Ginny fissò il treno, poi gli scompartimenti.
- Si torna a casa-
***
*FINE FLASHBACK*
 
- Luna Lovegood…non pensavo di vederti qui-. Una voce strascicata mi colse di sorpresa, mentre i bambini mi guardavano, o meglio guardavano la figura dietro di me, completamente attoniti.
Mi girai e lo vidi. I capelli biondo platino, gli occhi cerulei e lo sguardo da “superiore” sempre vivo in volto.
- Buonasera Draco – gli sorrisi. Angelina aveva invitato anche lui?
- Vedo che le tue…ehm…”stravaganti” caratteristiche non sono mutate- sibilò guardando il mio vestito.
- Io non cambio- dissi, quasi gelidamente – Che ci fai qui?-
- Scorpius ha insistito tanto per venire- sbuffò. Lanciai uno sguardo malizioso a Roxanne che arrossì.
- Ci credo, caro Draco. Credo che qui si senta come in una famiglia-
Mi rivolse uno sguardo carico di disprezzo e se ne andò.
Mi alzai per andare a mangiare qualcosa, mentre i bambini riprendevano a giocare.
***
 
- Eccoci tutti qui!- esclamò sorridendo George, mentre alzava il bicchiere per brindare.
- Quasi tutti…- mormorò la Signora Weasley.
- Quasi tutti…si- continuò George, gli occhi lucidi.
Angelina lo guardò e, incerta sul da farsi, prese il discorso.
- Propongo di brindare a Fred e a tutti gli altri che non ci sono più-
- A Fred - dissi per prima alzando il bicchiere. Fui seguita da Ginny, Harry, Hermione, Ron e persino da Draco e da Astoria.
Una lacrima scese silenziosa sulla mia guancia, provocando lo sguardo curioso di Ginny.
- Credo che Fred adesso stia meglio lassù- incalzò Draco – Magari a fare qualche stupido scherzo alle anime- sghignazzò.
Mi alzai di scatto.
- Draco Malfoy chiudi quel dannato becco! Tu non conoscevi Fred! Nessuno lo conosceva come lo conoscevo io!-.
Afferrai il cappotto e raggiunsi la porta, seguita da Angelina che tentava di fermarmi.
- Splendida cena Angelina, grazie davvero. Mi dispiace per la scena, davvero. Salutami tutti-
La mora annuì, rassegnata e mi salutò tristemente, per poi tornare in sala e rivolgere uno sguardo nocivo a Draco.
***
Mi gettai sulla poltrona e mi massaggiai le tempie. Le lacrime cominciarono a correre veloci sulle guance arrossate dal freddo.
Dafne volò vicino a me e strusciò la testolina sulla mia mano tremante. La accarezzai e sorrisi debolmente.
Mi alzai e raggiunsi la camera. Volevo solo dormire, cosa che avrebbe evitato di cancellarmi la memoria.


Eccomiiii
Scusate per il ritardo, ma è ricominciata la scuola ç.ç
Allora in questo capitolo ho completamente stravolto il personaggio di Luna: l ho fatta piangere, l ho fatta rispondere male e l ho messa contro Draco!
Si, Draco.
Non c'entra molto, ma dovevo metterci anche lui. Eh oh, lo amo troppo. :)
Oltre a queste cazzate, spero che la storia vi sia piaciuta.
Ringrazio chi ha recensito e chi ha messo la storia tra preferite/seguite/ricordate. ù
Grazie anche solo a chi legge!
:))

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Arance e Limoni
 
 
Dafne mi beccò affettuosamente una mano per avvertirmi che il dolce era pronto. Le sorrisi e mi alzai con la forchetta in mano, pregustando già il sapore della torta. La presi delicatamente e mi risedetti al tavolo, assaggiando il primo boccone.
- Arance, vero?-
- Sì, Fred – lo guardai arrossendo, ancora come se fosse il primo giorno.
- Me ne dai un pezzo?-
Infilai un pezzo di torta alle arance nella forchetta e imboccai il vuoto.
- Buona vero?-
Dafne mi squadrò. Ero di nuovo sola.
- E’ successo di nuovo…-
La civetta scosse la testa, come se mi avesse capito.
 
***
 
Mi ricordo che la Gelateria Fortebraccio era sempre stata una delle mie preferite, specialmente alla fine dell’anno quando gli studenti festeggiavano la fine della scuola. Chiusi gli occhi e rividi per un attimo tutte le testoline rosse che mangiavano il gelato allegri.
Sospirai.
- Anche tu qui, eh?- una voce mi colse di sorpresa.
- Si George – sorrisi, sollevata di non essere sola al mondo.
- Luna!- gridarono i bambini correndomi incontro.
- Fred! Roxanne!- li abbracciai.
Credo che passarono circa tre minuti dal loro arrivo, che subito mi chiesero altre cose su Fred.
 
*FLASHBACK*
 
- Ti piace questo posto?- mi chiesero i gemelli, mentre mi gustavo il gelato felice.
- Sì, spero solo che non arrivino Cannoli Balbuzienti-
I due si guardarono tra loro, trattenendo le risate.
- Vado a prendere un altro gelato- disse George, lasciandomi sola con Fred.
- A me piace il limone come gusto. A te?-
- Arancia, lo trovo originale- risposi, scrollando le spalle.
- Il limone mi ricorda i tuoi capelli. Ecco perché mi piace tanto-
Sorrisi.
- Ora che ci penso anche l’arancia è un po’ come te-
- Tu dici? Forse hai ragione, sono un’arancia-
Ridemmo.
- Sai Luna, se la mia migliore amica-
- Anche tu Fred –
 
*FINE FLASHBACK*
 
 
- Bene, allora voglio un gelato all’arancia!- sospirò Roxanne, estasiata.
- E io al limone- la seguì Fred.
- Vi piace proprio questa storia, eh? Sono contenta, perché il seguito sarà piuttosto movimentato, e poi…-
- E poi?-
- E poi finirà…definitivamente-
 
 
 
 
 Salveee
Scusate per il ritardo. Avevo perso decisamente l'ispirazione per tutte le storie.
Allora...questo capitolo è breve, però prometto che il prossimo sarà più lungo.
Grazie per chi recensisce, aggiunge ai preferiti, alle storie seguite o a quelle ricordate.
:))

 

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