He spoilt everything with something stupid

di youmoveme
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** like a solo ***
Capitolo 2: *** like a duet ***
Capitolo 3: *** like a secret ***
Capitolo 4: *** like holding hands ***
Capitolo 5: *** like a song ***
Capitolo 6: *** like a text ***
Capitolo 7: *** like a shower ***
Capitolo 8: *** like a drink (or two, or three...) ***
Capitolo 9: *** like a kiss ***
Capitolo 10: *** like a date ***
Capitolo 11: *** like "I love you" (pt 1) ***
Capitolo 12: *** like "I love you" (pt 2) ***



Capitolo 1
*** like a solo ***


He spoilt everything with something stupid


~ like a solo


Preparati Harwood, ti straccerò”
“Al posto tuo non ne sarei tanto certo, Sebastian”
“Non ascolto chi pensa che Justin Bieber faccia buona musica”
“Ammettilo, non è tanto male”
“Ma se mi sanguinano le orecchie quando canti 'Baby' sotto la doccia ad un volume assurdo”
“Quindi mi spii mentre mi lavo? E questo è solo perché sono troppo bravo e non riesci ad accettrlo”
“Ti lascio credere quello che preferisci, non perdo il mio tempo con te, ho un assolo che mi aspetta”
“Sì, che ti aspetta, e spera! Sei di un'arroganza assurda”
“Ma vaffanculo tu e la tua pedanteria”
“Vai a farti fottere, Smythe”
“Con piacere, anche se sei tu quello che ha bisogno di una scopata”
“Ti piacerebbe?”
“No, sei un coglione, ma per te c'è sempre Federica, la mano amica”
“Me ne vado”
“Pensi che me ne freghi qualcosa? Vattene pure”


Thad si sbattè la porta della camera dietro con un rumore secco. Quanto odiava il suo fottuto compagno di stanza, non riusciva neanche a concepirlo. Era solo da pochi giorni che 'convivevano' e già ne aveva abbastanza delle sue fissazioni da psicopatico. Ora capiva perché il compagno precedente aveva avuto un esaurimento nervoso e aveva chiesto il trasferimento solo due settimane dopo. Quel codardo lo aveva sfidato a resistere di più e Thad avrebbe vinto la scommessa, anche a discapito della propria sanità mentale.

Stava per cominciare un'altra normalissima giornata alla Dalton e lui era già sull'orlo di un collasso e doveva ringraziare Sebastian per questo.



Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe

Un'altra corroborante litigata mattutina con Harwood. Fantastico, non c'è nulla di meglio che sentirlo crollare sotto il mio sarcasmo per cominciare bene la giornata. E oggi ho bisogno di tutta la carica possibile: Wes 'sono-un-sociopatico-e-dovrebbero-rinchiudermi-in-un-ospedale-psichiatrico' e la sua cricca annunceranno che ha ottenuto l'assolo nell'esibizione per la Giovinezza Tardiva. no. Davvero mi sono ridotto quasi a mendicare assoli in case di riposo, sto messo bene, insomma.

Da quando le Direzioni Sbagliate ci hanno battuto alle regionali è la cosa più emozionante in programma; quanto vorrei sbagliarmi, ma la colpa della nostra disfatta è da attribuire totalmente alla rivoltante forma fisica di Trent Palla-di-lardo. Ogni volta che provavamo l'ancheggiamento sexy dovevo fermarmi a vomitare. Ma, dopotutto, se sono dimagrito, lo devo solo a lui e forse dovrei anche ringraziarlo. Ma non lo farò.

Ringraziare e scusarmi non è il mio stile, e devo attenermi alle mie regole:

  1. I segreti sono segreti per un motivo, coglione

  2. Usa sarcasmo; li insulti e sono troppo stupidi per capirlo

  3. Mai ubriacarsi del tutto

  4. Niente appuntamenti, le relazioni sono scomode

  5. Mai, mai, chiedere scusa, è da deboli

  6. Non lasciare il cellulare incustodito

  7. Non sorridere troppo, piuttosto usa scopa-sguardo

  8. Non canticchiare, si capisce quello che pensi

  9. Senza impegno è meglio

  10. Fai del tuo meglio, calpesta gli altri

  11. MAI INNAMORARSI (la più importante)

Di solito le regole mi stanno strette, strette come questo orribile blazer che non fa risaltare gli occhi e mi ingrigisce. L'ho proposto a Wes di cambiare i colori, ma ho la vaga impressione che mi odi più del solito da quando ho dato fuoco a tutti gli spartiti di 'What makes you beautiful' delle cinque checche canterine. Non potevo permettere che alle regionali ci facesse cantare quell'inno per teenager disadattate con seri problemi di autostima. Se sei un cesso, sei un cesso, rassegnati. Le opzioni sono due:o ti fai un weekend con trattamento completo in una clinica chirurgica, oppure ti dai fuoco. A te la scelta.

Perché, parliamoci chiaro, l'aspetto esteriore è tutto e io sono pienamente d'accordo. Il principe azzurro è una specie in via d'estinzione, sempre ammesso che sia mai esistita. In tutta la mia vita ne ho visto solo un esemplare: Blaine, ma tutto quell'essere un bravo ragazzo, fedele fino alla morte alla fatina dopo un po' era irritante. Senza impegno è meglio, dopotutto.


Sento al voce stridula di Wes a tre sale di distanza, anche quel maledetto martelletto. Giuro che prima o poi glielo ficco nel culo fino a fagli sputare sangue, ma probabilmente è masochista e non voglio rischiare che gli procuri una qualche strana forma di piacere sadico. Intorno ci sono gli altri, che visione deprimente:

  • Duvall e Sterling, ancora nella friendzone, parlano di quanto sia bella Megan Fox senza tirare fuori i loro discutibili testicoli e dire al mondo che sono gay, come se non lo sapesse

  • David fa i dread ad un tipo che non ho mai visto prima, ma assomiglia vagamente ad uno delle Nuove Direzioni.

  • Trent mangia, che novità, la quarantesima ciambella della giornata (sono solo le 9.00).

  • Richard vomita nel trofeo per il secondo posto alle regionali.

Ora che ci rifletto ieri sera c'era una specie di festa dei Warblers, qualcosa che aveva a che fare con cosplay e alcool, uno schifo, dunque. Prima o poi gli mostrerò come si fa una festa come si deve. Chi altro c'è?

  • Flint che improvvisa uno spettacolo di marionette con i suoi calzini. Ormai ho rinunciato: ogni volta che penso di aver visto il massimo livello di stupidità , questo coglione mi dimostra che è infinita, come dice saggiamente Einstein che, con ogni probabilità conosceva qualche antenato di Flint, oppure ha frequentato la Dalton)


Ecco Sebastian, la nostra Diva” comincia Thad.

Almeno non sono una Drag Queen come te, Harwood”

Ragazzi, con calma” urla Wes mentre agita le mani come un mulino a vento durante un uragano.

Come posso demolire il nostro Thaddino che, stranamente, ha un comportamento quasi normale in questa gabbia di matti? Regge in modo disgustosamente premuroso la resta di Richard che sta continuando a vomitare, ancora. Ma quanto ha bevuto? Ora gli passa un fazzoletto e gli stringe la mano. Che schifo; tutto questo sfogo di tenerezza riesce solo a darmi sui nervi.

Uscite tutti quanti per qualche minuto, vi dirò chi ha ottenuto l'assolo. E non voglio discussioni, o vi caccio a calci nel culo fuori dai Warblers”

Se qualcuno ha da ridire, certo non glielo fa capire. È ancora leggenda come una matricola che non approvava la scelta del vincitore dell'audizione sia andata in camera sua e non abbia più fatto ritorno. Il fatto che probabilmente il suo scheletro si stia putrefacendo nascosto nell'armadio di Wes fra i blazer non mi impedisce però di decapitarlo mentalmente almeno una decina di volte.

La tenera crocerossina Thad si è appena appoggiata allo stipite della porta, al mio stipite della mia porta. “Harwood, levati”
“E perché mai, Sebastian?”

E' il mio posto, piattola”
“Beh, diventerà mio se avrò l'assolo”

Sei così sicuro da scommettere contro di me? O forse dovrei dire incosciente?”

Ho fiducia nel mio talento. Ti tiri indietro?”

Quello sprovveduto continua a fissarmi, non sa in che guaio si sta cacciando “Mai. Se vinco io, dovrai... fammici pensare... fare una lap-dance alla prossima festa alcolica”
“Ci sto” dice dopo un secondo di silenzio e mi dà la mano; il mio ghigno malefico sfuma in sorriso.

Non c'è possibilità che vinca, tanto vale che si rassegni.


Le porte della sala di aprono al rallenty, come in Matrix e Thad rotola giù sul pavimento (per fortuna era al mio posto). Si rialza e pulisce il blazer pieno di polvere borbottando qualcosa del tipo “L'ultima volta che hanno pulito Ryan Murphy aveva ancora i capelli” sotto lo sguardo assassino di Wes che si sta schiarendo la voce.
“Ahem, allora, c'è un cambio di programma per quanto riguarda l'esibizione alla 'Giovinezza Tardiva'”

Un numero di gruppo?” chiede Richard con una voce che in teoria doveva apparire speranzosa, ma che viene immediatamente demolita da quell'orrenda faccia verdastra che si ritrova. Fortuna che Crocerossina Thad lo sta sostenendo, perché ho la netta impressione che potrebbe accasciarsi a terra ed esibirsi in una riproduzione della bambina dell'Esorcista, con tanto di rigetto a spruzzo per qualche decina di minuti. Non potrei sopportarlo: mi si sporcherebbero le scarpe e, oltre che anti-igenico, sarebbe anche rivoltante.

No, fontana umana, due candidati sono risultati uguali, quindi..”

Duetto?” lo interrompe Capelli Tinti che perde fangirling da ogni orifizio (doppisensi voluti, ovviamente), patetico. Tiene anche per mano Nick, dio mio, che orrore.

Esattamente, Jeff, congratulazioni per la perspicacia”. Va bene che è inquietante e probabilmente uccide le persone, occultandone i cadaveri, ma che ha il ciclo perenne? “Dunque i fortunati sono...”

Dietro di me Capelli Tinti e il suo amico a cui devo ancora trovare un soprannome abbastanza offensivo stanno gongolando senza ritegno. L'unica situazione che rende il paragone è quella di una tristissima adolescente il cui idolo le ha risposto su Twitter. Nauseante.

Sono Thad e Sebastian. Congratulazioni ragazzi! Mi raccomando., siate professionali e che l'odio reciproco non comprometta la nostra unica occasione di riscatto”

Tutti i Warblers se ne vanno e Capelli Tinti mi scocca uno sguardi di puro odio. Peggio per lui se non sa cantare; la competizione è l'anima della vittoria. Thad è ancora immobile e la mascella sembra paralizzata. “Harwood, vuoi che degli usignoli ti facciano il nido in bocca? Chiudila, sei ridicolo”
“Stai zitto, non voglio fare un duetto con te, cazzo”

Potrei ritenermi offeso.


Angolo dell'autrice (quella fatta di acidi, sì, proprio lei)

So che nessuno legge le NdA, tranne gli altri autori, quindi non so perché le sto facendo, lol.

Volevo ringraziare Agnese per aver assistito al doloroso parto di questo orrore. Uscire dal mare e andare a fare la doccia congelata urlando 'Ho la trama per una long Thaddastian!', continuandone a parlare per tutte le due settimane successive non ha prezzo.

Poi un altro ringraziamento speciale a Francesca, il mio abete di Natale, la mia butterfly/friend con cui ho passato uno dei mesi più belli della mia vita. Grazie di cuore per avermi sopportato per tutti i viaggi in pullman, grazie per i complimenti sulla mia lettura (LOL), grazie per aver contribuito in maniera decisiva alla trama di molti capitoli a questo successivi. Sei la mia unica gamma (γ)


Avvertimento per i masochisti:

Ah, se siete sopravvissuti a questo capitolo e avete un inspiegabile gusto per il masochismo intellettuale, vi informo che a partire da oggi, aggiornerò ogni martedì di ogni settimana, per un totale di 11 capitoli c:

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Capitolo 2
*** like a duet ***



~ like a duet


Dalton, sala delle prove, ore 16.00

Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe

Sebastian, mi rifiuto di fare un duetto con te”

E perché, scusa? So che potresti essere umiliato dalla mia bravura ma dovrai farci l'abitudine. Non smetterò di cantare solo perché il tuo livello di autostima è pari allo zero!

Non è questo. Già ci scanniamo per cose futili, non penso che riusciremo neanche a finire la prima sessione di prove senza che tu mi pianti un coltello nel petto o che io mediti il suicidio”

Dovremmo correre questo rischio; non voglio finire nell'armadio di Wes”

Stavate parlando di me?” Mr Pazzoide fa uno dei suoi soliti ingressi che dovrebbero essere ad effetto, ma che si rivelano una vera cagata.

No, ma lascia perdere, che è meglio” mormora Thad.

Allora, vi ho portato gli spartiti” dice e mi dà un foglio.

No, cazzo, non ci credo. Non voglio crederci, non può avermi fatto questo. Se anche posso sopportare di fare un duetto con quel demente di Thad, questo no. È escluso.

Mi stai prendendo in giro? What makes you beautiful? Sul serio?”
“Ovviamente, ho anche plastificato il foglio per evitare fastidiosi incidenti”, in sottofondo la piattola ridacchia senza dignità. Ma che morisse ammazzato.

Hai qualche problema con la canzone? Spero di no, anche perché non verrà apportate nessuna modifica né al testo né al ritmo.” Thad ridacchia ancora e vorrei fare harakiri con il tagliacarte che sta sopra la mensola del camino. “Buon lavoro ragazzi. Se dovete uccidervi, preferirei il veleno, comunque. Non ho molta voglia di ripulire il vostro sangue”

Quando questo malefico asiatico si diplomerà assumerò io il comando dei Warblers e ci sarà da divertirsi, altroché. “Harwood, fai un solo cazzo di commento e ti strappo il cuore con le mie stesse mani, lo giuro”

Nulla, Sebastian. Adoro questa canzone.”

Non mi sorprende, visti i tuoi gusti musical deviati”

Smettiamoli di parlare. Prima finiamo, prima ce ne andiamo”


Dalton, sala delle prove, 16.36

Senti, Harwood, te lo dirò chiaramente: questa canzone è ancora più oscena di quanto ricordassi. Non ce la faccio così”
“Sebastian Smythe che si arrende? Ora ho davvero visto tutto”

Non mi sto arrendendo, Piattola., e non mi vedrai mai arrendermi. Questo è sicuro quasi quanto è ovvio che Capelli Tinti sia gaio e abbia un'enorme cotta per Nick”

Beh, allora cosa intendi fare?” mormorò Thad.

Modificarla per renderla meno 'cinque checche canterine' e un po' più 'Sebastian Smythe'”

E come la metti con Wes? Rischiamo la vita”

Non glielo diremo: gli faremo una sorpresa. Se l'esibizione andrà bene, mi sarà debitore a vita. Se andrà male posso sempre dire che colpa tue e lasciarti torturare senza sensi di colpa”

Comportamento da perfetto gentiluomo”

Allora propongo due cose: uno niente più ritmo ossessivo da discoteca, due pianoforte, che suonerò io”

Sentiamo un po'...”

Sebastian si sedette sullo sgabello e con lentezza quasi adorante sollevò la copertura, lasciando scoperta una fila di tasti color avorio uguali e perfettamente levigati. Poi iniziò a suonare.



Casa di riposo “Giovinezza Tardiva”, sala comune, ore 20.00

Quindi, fratelli, sono lieto di presentarvi gli Usignoli dall'Accademia Dalton da Westerville, OHIO. Si esibiranno fra poco per voi” si sentiva da dietro le quindi arrangiate alla meno peggio da Wes. Tutti i Warblers erano seduti in prima fila, pronti a godersi un duetto che, con ogni probabilità, sarebbe degenerato in una rissa. Jeff e Nick avevano portato dei pomodori e ortaggi vari, mentre Richard e Flint stavano scommettendo su quale dei due sarebbe finito per primo al tappeto. Nel frattempo Trent sfogava la sua ansia su una ciotola XXXXXL di popcorn, David ci provava con una vecchietta di colore che avrebbe potuto essere sua nonna e Wes affilava l'ascia con cui aveva intenzione di punire Seb e Thad se qualcosa fosse andato storto.

Sebastian, non voglio essere decapitato da quel matto”

Shh, Harwood, fammi concentrare. Non hai fiducia in te stesso?”

Il problema sei tu, in realtà”

Di questo non preoccuparti. Sarò fantastico come sempre. Poi io e il pianoforte... scommetto che qualcuno piangerà”

Esagerato!”

Credici. Chissà che non ti commuoverai anche tu, giovane fanciulla”

Un vecchietto passò vicino a loro e disse che mancavano pochi secondi all'apertura del sipario.
“Harwood, cos'è quella faccia depressa? Devi sorridere per accalappiare il favore del pubblico. Fai come me”

Non ci riesco, sono troppo nervoso. Non ho mai fatto un duetto prima”

C'è sempre una prima volta; sei fortunato a farlo con me”

Per favore, le tue battute mi fanno solo venire voglia di schiaffeggiarti in faccia con violenza”

Piattola, siamo una squadra fantastica. Credi in noi due”


Le quinte si aprirono all'improvviso e Sebastian si allontanò dal compagno, ritornando al proprio posto. Si ritrovarono davanti al loro foltissimo pubblico, composto dai Warblers e venti altri 'abitanti' della casa; Sebastian fece un inchino e raggiunse il pianoforte mentre Thad stava fermo, paralizzato davanti alle occhiate assassine di Wes che stavano a significare: “Che cazzo c'entra il pianoforte con la versione originale di WMYB?”. Ma non appena le prime dolcissime note si diffusero nell'aria, tutto il nervosismo, tutta l'ansia, tutto lo stress accumulato nelle innumerevoli prove sparirono e sul suo volto spuntò un sorriso timido.


You're insecure
Don't know what for
You're turning heads when you walk through the door
Don't need make up
To cover up
Being the way that you are is enough


Everyone else in the room can see it
Everyone else but you


Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But you when smile at the ground it ain't hard to tell
You don't know you're beautiful


I don't why
You're being shy
And turn away when I look into your eyes


You don't know you're beautiful
If only you saw what I can see
You'll understand why I want you so desperately


I can't believe you don't know you're beautiful


[What Makes You Beautiful (One Direction) -Sam Tsui]



Le ultime andarono ad infrangersi contro un applauso assordante proveniente dalla prima fila. Sebastian si alzò dallo sgabellino e si avvicinò a Thad, alzarono le braccia e e scesero giù dal palco. Tutti Warblers, tranne Wes, li abbracciarono.

Prima che tu dica qualunque cosa, se ti è piaciuta è merito mio, se ci vuoi uccidere è colpa sua” disse Sebastian indicando il ragazzo alla propria destra.
“Ma se io non so neanche suonare il pianoforte! Come avrei fatto a riarrangiarla?” si lamentò Thad.

Per questa volta siete stati graziati, ma provate solo a farlo di nuovo...”

Non credo di volerlo sapere”

Neanche io”

Complimenti, comunque. Intesa grandiosa” si congratulò Wes

Stai scherzando, spero?”
“Piattola, ti ho detto che siamo una grande squadra, ma la cosa finisce qui. Da stasera in camera è di nuovo guerra aperta”

Chissà perché, ma lo immaginavo, Smythe” sbuffò Thad con un sorriso.


Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe

7. Non sorridere troppo, piuttosto usa scopa-sguardo

Beh, dopotutto sono docili vecchietti, li avrebbe scandalizzati troppo.



Angolo della droga
Buon martedì a tutti

Come promesso sono stata puntuale e non vi ho fatto penare, LOL.
Volevo ringraziare le 11 persone che hanno messo questo delirio fra i seguiti e quelle due sante che l'hanno messa fra le preferite. (giuro, non sono un'illetterata, l'anno era solo un errore di battitura). Non avete idea di quanto bla, bla, bla, bla... le solite cagate di ringraziamento.
Siete la mia speranza e la mia forza.
PS: vi ordino di sentire quella meraviglia di cover che ho rubato per farla cantare ai nostri eroi. Thad è il corsivo, Seb il sottolineato e il grassetto è tugedaah. Il link è appena sotto, scritto in grigio chiaro :).

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Capitolo 3
*** like a secret ***



~ like a secret


Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe.

*on his way from Scandals to Dalton's Academy, ore 11.45*


Dove sei? Mancano 10 minuti al coprifuoco. Sbrigati”

Un sms da Piattola Thad. Com'è prevedibile. Quasi non vale la pena di rispondergli, ma poi si preoccupa, povero caro.

calma, piattola. come siamo stranamente premurosi! sto arrivando”, ecco, tutto in minuscolo perché non deve credere che io ci tenga troppo.
Sto sbandando nella corsia sbagliata! Ci manca solo di fare un incidente stradale a causa sua e sono apposto. Ovviamente non c'è neanche un parcheggio libero davanti, poco male, la metterò in quello degli insegnanti.

Corridoio della Dalton, ore 11.59

Busso freneticamente a quella maledetta porta che non accenna ad aprirsi. “THAD, CAZZO, APRI!”

Non sia mai che rispondesse, quel cretino. “THAD, PIATTOLA, APRI”.

Nessuna risposta. “Per favore, Thad Harwood, puoi aprire la porta?”. La suddetta porta del cazzo si apre, e posso entrare dentro. Anche per questa volta (la 347esima) la ronda di sorveglianza non mi ha sgamato. Ma stavano per farlo. Tutta colpa di Thad. “Piattola?! Che ti ha dato di volta il cervello? Mi stavi lasciando fuori!”

Non me lo hai chiesto con gentilezza”

Santo cielo, questo ragazzo sta messo peggio di quanto pensassi. Un attimo... cosa ci fanno Capelli-tinti e Dentiera (sì, perché probabilmente ha una dentiera, dato che un sorriso del genere non è naturale) nella mia stanza? E cosa ci fanno seduti in cerchio per terra? “Cosa state facendo? La riunione dei gay anonimi?”
“No, Sebastian, stiamo giocando”

Mi pare giusto, Superchicche. Avete intenzione di andarvene?”

No” rispondono tutte e tre insieme, patetiche.

Posso unirmi a voi?”. Magari stanno facendo il gioco della bottiglia e ci rimedio pure qualcosa, non si può mai dire.

Questo giro tocca a me” inizia Capelli-tinti.

Scusatemi, la bottiglia dov'è? Ovviamente se vuoi fare un'orgia non sarò certo io a bloccarti. La monotonia nella vita sessuale è da evitare”. Nick e Jeff mi guardano scioccati e Piattola ha assunto il colore di un'aragosta di Gusteaux appena sbollentata. Merda, quanto mi manca la cucina europea... questi obesi di americani mangiano solo hamburger e patatine fritte, innaffiandole con litri di latte messo nelle confezioni di detersivo. Ogni tanto mi chiedo perché non siano già morti tutti.

Stiamo giocando a Verità o Verità”

Mi sono perso qualcosa? Non era Obbligo o Verità?”

E' una tradizione della Dalton durante le feste serali I Warblers non dovrebbero avere segreti fra loro, quindi...”

Sai, di solito durante le feste mi dedico a tutt'altre attività, più soddisfacenti. Mi tiro indietro”

Non puoi”

Come sarebbe a dire che non posso?”

Non puoi e basta, verresti espulso dai Warblers”

Merda, sono praticamente sicuro che si sia inventato questo gioco per farsi i cazzi miei senza un briciolo di ritegno. “Ci sto”

Va bene, allora inizio io” riprende Capelli-tinti “qualcosa di abbastanza facile: una delle cose che ti danno più fastidio”

Chi ti rinfaccia le cose” sospira la dolce fanciulla Nick.

L'asciugamano freddo alla fine della doccia” dice Thadduccio.

Voi” cos'altro potevo dire?

Non è vero, Sebastian.” “Devi dire la verità.” Che ansia, madonna.

Va bene, le persone che si scrocchiano le dita”. Ecco, non dovevo dirlo.

Chi non risponde ai messaggi” conclude Jeff.

Bene tocca a me” dice Dentiera “chi pensate meritasse l'assolo, se ci fosse stato?”

Sebastian” davvero, Thad? Hai guadagnato dei punti.

Me” gli altri sbuffano, che c'è?” devo dire la verità.

Nick” dice Jeff. “Jeff” dice Nick.

Che schifo, mi pare di nuotare nella melassa. Ora ci stanno guardando con uno sguardo che mi fa quasi rabbrividire da quanto zucchero scola. Prendetevi una camera e saltatevi addosso, oppurea cnhe qua davanti a me e Thad. Da qualche parte dovrei avere dei popcorn e non disdegno mai un'occasione di ricattarli a vita. Qualsiasi cosa basta che smettano di fissarsi, mi sta venendo il diabete di tipo A1.

Ora ci sono io” ci comunica Piattola “Vi piace qualcuno?”

Semplice questa “no”, come altro potrei rispondere?

Sì” sussurra Capelli-tinti e Dentiera lo inchioda con gli occhi e un'espressione scura.

No” mormora a sua volta Dentiera, ma Thad lo fulmina “Non si mente, Nick”

Ma a me non piace davvero nessuno” replica debolmente.

È ora di intervenire. “Sì, e io sono etero. Per favore, abbiamo gli occhi anche noi”

Davvero, lo giuro”

Duvall, mi stai prendendo per il culo? Seriamente, dillo”

Beh, potrei avere...” “CHI E'?” lo interrompe Capelli-tinti “Sono il tuo migliore amico. Perché non me lo hai detto? Forse non ti fidi abbastanza di me?”

Forse ti sei dimenticato che anche a te piace qualcuno e non hai ritenuto opportuno dirmelo? Da che pulpito, Jeff!” gli urla contro Dentiera.

L'ho fatto solo perché...”

Non hai neanche una motivazione decente! Smettila di parlare!”

E tu ce l'hai?”

Beh, io...”

La situazione sta degenerando. Presto: le mie patatine e del fantastico sesso live per ripicca. Purtroppo per me Thad non sembra entusiasta dello spettacolo gratis, quel guastafeste. “Ragazzi, ne discutete dopo, in camera”

E non dimenticate il preservativo, mi raccomando” (non potevo non aggiungerlo) “Finora la profondità delle vostre domande era pari ai discorsi pre-prom allo Sleepover Club. Quindi ora ne farò una che vi metterà in crisi”

Aspetta, Sebastian, non ho risposto a quella precedente”

Fai pure, Thad, ti va bene essere la Superchicca verde, che quella azzurra sono io?”

Piattola mi ignora e parla “No, cioè, non lo so... forse, solo che è un po' complicato”

Se volevi farmi incuriosire alla tua patetica vita sentimentali, non ci sei riuscito. Dunque: siete sicuri di essere etero?” Silenzio imbarazzato, perfetto. Missione completata.

Il primo passo è mettere loro un tarlo nell'orecchio, il secondo è aspettare che gli abbia mangiato il cervello (o la segatura che avevano nel cranio), terzo farseli. Senza impegno.

Per primo toccherebbe a Capelli-tinti che tace, tutti lo fissano. “Pensavo di sì, ma ultimamente...”

Quando hai un dubbio., significa che l'eterosessualità l'hai buttata al cesso e hai scaricato., quindi ora sta nelle fogne insieme alle blatte e ai topi”

Dentiera si fa sotto (non nel senso perverso dell'espressione. Non ancora, almeno), si passa la mano fra i capelli e produce dei versi che dovrebbero essere un diniego, del tipo “hmh... nì... beh...”

Benvenuto al lato rosa della forza anche a te”. I complimenti sono d'obbligo, così magari si metteranno insieme e smetterò di avere conati di vomito ogni volta che li vedo.

Manca solo Piattola che pronuncia un 'sì' malfermo e poco convinto. Oh bene, anche lui è dei nostri, nonostante si sforzi di non ammetterlo neanche a se stesso. Probabilmente la sua affermazione gli è parsa erma e immutabile.

No, ed è anche abbastanza superfluo da dire”

Si è fatto tardi, meglio che andate a chiarire” trancia il discorso Thad appena stavo iniziando a divertirmi. Dopo il mio ultimo avvertimento “ fate piano che i muri sono sottili e rischiate di svegliare l'intera scuola” Capelli-tinti e Dentiera si allontanano, tenendosi il broncio. Come se appena chiusa la porta non tornassero amici come prima... non li capirò mai. Le relazioni sono scomode, ci sprechi tempo e denaro. La procedura esatta è: rimorchiare allo Scandals, farselo, lasciargli un numero sbagliato se si accolla e poi dimenticarlo.

Piattola spegne la luce e si mette a fissare il soffitto, lo fa sempre. Chissà cosa pensa... magari a cosa fare nella prossima riunione dello Sleepover Club... quel ragazzo è così prevedibile.


Dalton, stanza Smyhte-Harwood, letto di Thad

Thad fissava prima il soffitto e ogni tanto lanciava un'occhiata fugace al compagno, alle sue spalle scoperte, ai capelli spettinati che si ritrovava la sera al termine della giornata. Poi metteva un freno a quei pensieri pericolosi e si obbligava ad osservare il soffitto, bianco, con qualche macchia di umidità vicino all'angolo sinistro, il lampadario di pessima fattura che pendeva al centro della stanza...

Ripensò a Verità o verità, alla mezza verità, in realtà alla completa balla che aveva rifilato a tutti sulla presunta eterosessualità. Per fortuna sapeva mentire bene e nessuno lo avrebbe scoperto, soprattutto Sebastian.

Da quando condividevano la stanza stava incominciando, se non ad apprezzarlo, almeno a capirlo. E si era ritrovato più volte ad osservarlo con occhio diverso ma, insomma, non voleva dire nulla. Erano solo gli ormoni, nulla di serio...


Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe.

1. I segreti sono segreti per un motivo, coglione
Era per una buona causa; mica posso essere espulso dai Warblers per 'sta cazzata!



NdA (Non datele Ascolto)

Buon aggiornamento sfrangi-coglioni a tutti voi .

Nulla da dire, se non che mi dispiace di uccidervi settimanalmente, lol.

AAAAh, sto scrivendo una (in realtà settordicimila, ma sono dettagli) ff in collaborazione con sebanana_abrams (aka l'amore), quindi se avete tempo da sprecare coff coff ce lo avrete coff coff, ecco qui il link: So close and still so far

E' una Niff molto molto Thaddastianosa. Disclaimer: astenersi i fluffofobici

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Capitolo 4
*** like holding hands ***



~ like holding hands


Dalton, stanza Montgomery-Nixon, ore 16.00

Wes scartabellò fra la posta. Due cartoline per Trent, una dalla zia, l'altra della nonna, che allegria, una lettera strappalacrime della sua ultima ex che non riusciva a rassegnarsi, un buono sconto valido solo il martedì da Mexica Pizza, un coupon omaggio in un parrucchiere da donna, ?!, una lettera dal comitato per le gare di coro coreografato, un depliant dei testimoni di Geova, la pubblicità di assorbenti femminili...

Un momento? Una lettere del comitato? Con cautela, come se la notizia potesse fare meno male, aprì la busta candida. Prese il taglia carte e ne tagliò la parte superiore, perfetta al millimetro, la tirò fuori e la poggiò sulla scrivania, dopo averla spiegata meglio. Chiuse gli occhi, fece un respiro profondo, simile a quelli che faceva sua madre al corso pre-parto, e poi li riaprì.


Signor Wes Montgomery,

siamo lieti di annunciarle che, in quanto rappresentate del Glee Club “Warblers” dell'accademia Dalton, Westerville, OHIO, avete una seconda possibilità di partecipare ai campionati nazionali a Chicago.

Uno dei Glee Club candidati si è ritirato per mancanza di membri e siete risultati fra i più meritevoli fra i non classificati. Quindi la preghiamo di presentarsi domenica 16/11 alla sede regionale del comitato per disputarvi il posto con gli altri due candidati.

Cordiali saluti,

Luke Ryanpoi uno scarabocchio illeggibile, che doveva essere la sua firma.


Wes urlò, poi, con le mani tremanti, si morse un labbro. Appena sentì il sapore caldo del sangue si alzò dalla sedia e iniziò a saltellare per la stanza, cercando invano un fazzoletto. Frustrato, dopo una decina di secondi aprì la porta del bagno e si ritrovò davanti Trent, il suo compagno di stanza, in accappatoio che si controllava le basette allo specchio.

Con il gomito gli fece cenno di spostarsi e nel frattempo tentava di arginare l'emorragia con la mano. Finalmente riuscì ad impossessarsi del lavandino e si sciacquò la bocca. Mentre osservava alquanto disgustato il sangue che scorreva verso il buco, Trent fece per parlare, ma l'altro lo bloccò prima.

Se vuoi fare una battuta oscena che a a che fare con le donne mestruate risparmiatela, ti ho battuto sulla velocità. Ti ho battuto sulla velocità” disse con un sospiro.

Trent sorrise “volevo chiederti solo se stavi bene”.

“”Mi ero quasi abituato ad avere Sebastian come compagno. Sono state le due settimane più lunghe della via vita”

Più lunghe dei nostri sei mesi di convivenza?”

Infinitamente”

Cosa è successo?”

Una lettera dal comitato delle gare di coro coreografato”

Ah” fece Trent comprensivo, avvicinandosi “brutte notizie?”

All'inizio Wes non rispose, rimase solo fermo a fissare le piastrelle rosa chiaro del bagno, profondamente mascoline. Si girò e in un solo movimento fluido abbracciò l'amico quasi con le lacrime agli occhi “Abbiamo una seconda possibilità!”

Chi? Noi due?”

Sì, noi, i Warblers!”

Trent si allontanò dall'altro e gli diede una pacca sulla spalla “è meraviglioso, davvero”

Non sembri felice” constatò Wes.

Credimi, lo sono sul serio. Forse è meglio che vai a dirlo agli altri o non avremmo il tempo di provare”

Hai ragione, a fra poco” esclamò e corse fuori dalla loro camera a rotta di collo giù per le scale. Il rumore dei passi affrettati si andò a perdere nel sospiro di Trent: loro due non avrebbero avuto mai neanche una possibilità.


Dalton, sala delle prove, ore 17.00

Basta, abbassate la voce!” urlava Wes mentre batteva come un pazzo il martelletto per farli smettere. “E' una notizia bellissima, ma è anche fra pochi giorni, quindi dobbiamo iniziare a privare, e subito. Qualche idea per la canzone?”

Beh, Fireflies non ci viene male, potremmo farla” propose Thad.

Harwood, non capisci. Il look da bravo ragazzo non va più di moda da almeno sessant'anni” lo interruppe Sebastian con voce annoiata.

Non mi pare che con Glad you came sia andata meglio”

Questo perché solo io sono abbastanza sexy da ancheggiare in quel modo senza sembrare un totale rincretinito ubriaco perso. In più le Direzioni sbagliate hanno corrotto i giudici”

Basta che tu riesca ad ammettere che non faceva per noi la canzone e che dovremmo seguire le regole tradizionali: assolo principale e armonia di voci sottostanti”

Quella è roba da Blaine, non la faccio mica io”

E chi ti assicura che il solista designato sai tu?” replicò Thad incrociando le braccia.

Thadduccio, non mi pare ci siano olti dubbi”

A me la proposta di Thad piace” gli diede manforte Jeff. “Infatti, dopotutto la tradizione ci ha portato lontano” continuò Nick.

No, il talento di Blaine vi ha portato lontano. E ora che non ci sta più come avete intenzione di fare? Aspettare che la Berry muoia schiacciata da un camion? Farvi un'operazione alle corde vocali? Pregare il nano di tornare alla Dalton? Tanto sapete già da ora che non funzionerà. Io propongo un'altra cosa”

E cosa, di grazia, Sebastian?”

Facciamo Stay the night di James Blunt, classico, conosciuto da tutti, orecchiabile. Niente acapella, fa troppo coro afro-americano in una chiesa protestante in Georgia durante la guerra di secessione. Forte base musicale e, anche e fa male ammetterlo, numero di gruppo senza nessuno che calpesta gli altri. Unitevi a me”

Sembra Darth Fener” bisbigliò Nick al biondo accanto a lui.

Ufficializzo la cosa” disse Wes “che vota per Sebastian e Stay the night alzi la mano”. La mano di Sebastian svettò in aria, seguita da altre due, dopo un po' di esitazione. Bastò un solo sguardo truce di Thad per farle tornare ai loro posti.

Bene, uno” annotò Wes. “Quanti sono invece per Thad e la sua tradizionale Fireflies?” le braccia di Thad, seguite poi da Richard, Flint, Trent Nick e Jeff si alzarono. “Direi che, allora, alla quasi unanimità faremo Fireflies” annunciò Wes e scrisse il verbale della seduta.

Ah, dimenticavo. Thad è la voce principale; in questo periodo ha fatto molto per i Warblers e mi pare giusto ricompensare il suo lavoro”



Domenica 16/11, sede regionale del comitato, ore 15.00

Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe

Luke Ryan sta in piedi sul palco, di fronte a nostri sfidanti: le 'Voice of Heaven' ragazze del collegio della St. Mary, e il Glee Club 'Misex Sounds' dal liceo pubblico J.F.Kennedy. La decisione spetta a lui e a Jennifer Lions, ex showgirl caduta in disgrazia che fa finta di raccogliere fondi per i bambini del Burkinafaso per pii rifarsi il seno con quei soldi e Samuel Wayne che interpreta Mr. Kreb nel supermercato qui accanto. Insomma, cime in fatto di musica.

Quel cretino di Luke annuncia l'ordine delle esibizioni: Voice of Heaven, Mixed Sounds e poi noi, ovviamente. Non che io mi aspetti molto dalla nostra performance; figuriamoci che Thad ha la parte principale e io sono stato retrocesso a fare 'tu-tu-tu' in sottofondo. Inammissibile. Quel ruolo è adatto a Trent o, al massimo, alla piattola stessa.

Per primo si apre il sipario e le ragazze della St. Mary sono del tutto diverse senza quell'oscena uniforme castigata. Sono un glee club all'antica, come noi, purtroppo. Le note di Halleluija (la versione di Shreck) si sentono e una si allontana dalle altre fino ad arrivare al centro del palco.

E' in momenti come questi che ringrazio di esser gay: ha una voce da brividi ed è bellissima, in più. Sta lì, davanti alle altre, ruba tutta l'attenzione, le altre sono una sua pallida imitazione. Non fa nulla di eclatante, ma tutto gira intorno a lei. E' una versione meno nasuta, più alta e più riccia della Berry.

Finiscono e il pubblico la acclama con una standing ovation.

Spero che anche gli altri due giudici siano gay e che la Lions non la voti per invidia. Sono caduto proprio in basso per sperare in queste cose.

Ora tocca ai Mixed Sounds che mi sanno molto di Direzioni Sbagliate. Mi sembra di sentireEvery breath you take dei Police, ma lo spilungone del gruppo canta altre parole. 'Just forget the world' certo! È non-so-bene-cosa di Snow Patrol mashuppata con i Police.

Scelta azzardata, ma, dopotutto, chi non osa non sa.

Almeno hanno avuto le palle di provarci, anche se la canzoni prese singolarmente vanno pure bene, insieme... non funzionano e basta. Prendi ad esempio me e Thad. Insomma, è un esempio stupido, ma non staremo mai bene insieme, mai.

Li accoglie un applauso molto meno caloroso di quello riservato alle Voice of Heaven. Speriamo di fare meglio degli altri, anche se la prevedo dura, molto.


Ci dirigiamo verso le quinte e con la coda dell'occhio vedo che la povera piattola sta avendo una crisi di panico da palcoscenico. Com'è poco professionale... ma non andrò a consolarlo o a dirgli paroline dolci nell'orecchio per rendere tutto più sopportabile.

Questo è il prezzo di quelle luci. Questo è il rpezzo della leadership. Questo è il prezzo per avermi relegato a fare 'tu-tu-tu'. Per fortuna ci pensano i suoi (tromb)amici Dentiera e Capelli-tinti a consolarlo. Sarà meglio che tornino anche loro ai loro ruoli di comparsa perché il sipario si sta aprendo.


Che bello, sto tu-tu-tueggiando e na-na-naeggiando di fronte a un centinaio di persone che si stanno facendo seri dubbi sulla mia sanità mentale. Ma non posso assolutamente biasimare Piattola: fare di controscena mi uccide dentro. E' la cosa più orribile che mi sia successa da quando ho avuto la sfortuna di nascere perfetto.

Se si è sentito così per tutta la sua miserabile vita, forse è giusto che abbia la sua rivincita personale. Se potesse averla senza calpestarmi sarebbe anche meglio, ma se prova solo a stonare una nota, giusto che non uscirà più da quel camerino, se non dentro ad una bara.

Thad attacca, si impossessa del palco. Nulla da ridire, per ora.

E' davvero migliorato nelle ultime settimane, ma è escluso che glielo dica; i complimento sono severamente proibiti dalle mie regole. Da dietro non è neanche tanto male, solo che ogni volta che apre quella bocca mi viene voglia di infilarlo nell'acido per una morte più lenta e dolorosa.

Il momento dell'acuto finale, quello che deciderà l'intero esito dell'esibizione e, in definitiva, del mio destino. Ha un secondo di esitazione, solo un secondo, ma è bastato. Spero che non lo abbiano notato.

Non sono più così sicuro di vincere, almeno una volta nella vita, e non è per niente una bella sensazione.


Domenica 16/11, sede del comitato, ore 17.45

Luke Ryan salì nuovamente sul palco dove si erano già posizionati i tre candidati: al centro i Mixed Sounds, a sinistra le Voice of Heaven e a destra i Warblers. Jennifer Lion gli passò la busta color panna che aveva il poter di far piangere dalla gioia o dalla disperazione, lui la prese fra le dita, staccò il sigillo e tirò fuori il foglietto. Poi annunciò a gran voce “la vittoria va a ...”


Thad, un passo avanti agli altri Warblers, si girò di scatto per guardarli tutti e indietreggiò lentamente fino ad arrivare alla loro stessa altezza. Accanto a lui c'erano Nick e Jeff che trattenevano insieme il respiro mentre si stringevano le mani con gli occhi chiusi. Con sguardo disperato cercò Sebastian, aveva bisogno di qualcuno che lo tenesse ancorato alla realtà.

Il ragazzo rispose a quel contatto e gli offrì la sua mano. Thad, senza sprecare quel tempo prezioso prima del verdetto, la prese e intrecciò le sita con quelle esili di Sebastian, continuando a muovere il pollice per sentire ancora meglio la sua pelle. Si morse l'intero della guancia e inspirò profondamente, dietro di sé Sebastian gli strinse ancora più forte la mano.


Le Voice of Heaven! Complimenti!” completò la frase Luke.

All'improvviso Sebastian mollò la presa e Thad sentì il mondo crollargli addosso: aveva fallito.


Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe

10. Fai del tuo meglio, calpesta gli altri

Merda, merda, merda, io lo uccido a Thad.


Linkettini vari:


Glee Cast - Fireflies

James Blunt - Stay The Night [OFFICIAL MUSIC VIDEO]

Hallelujah - Shrek - Hallelujah

Snow Patrol vs The Police - Every Car You Chase (PartyBen Mi



NdA (Non datele Ascolto)

Altro martedì, altro capitolo (pls, non odiatemi per il cliff-hanger )

Volevo ringraziare le 10 persone che mi hanno messo fra gli autori preferiti (vi dedicherei tutto il testo di Sum 41 - With Me ), le 21 che hanno messo questa fic fra le seguite e le 3 fra le preferite.

Non ringrazierò mai abbastanza tutti voi per le recensioni, vi giuro che trioverò il tempo di rispondervi, cazzo.

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Capitolo 5
*** like a song ***



~ like a song


Dalton, stanza Smythe – Harwood, ore 6.59

Thad non osservava più il soffitto bianco come era solito fare qualche giorno prima; la sua attenzione era catalizzata interamente dalla figura semi-scoperta che dormiva a pochi metri da lui. Ma Sebastian non lo sapeva e, con tutte le probabilità, non lo avrebbe mai saputo perché da quella famosa domenica 20/11 per lui Thad aveva semplicemente smesso di esistere.

La sveglia iniziò a suonare fastidiosa e Thad fu costretto ad alzarsi, cosciente che neanche una bomba avrebbe svegliato Sebastian. Gli andò vicino e iniziò a scuoterlo, mormorando piano il suo nome, dopo avergli posato la mano sulla spalla nuda. Qualche secondo più tardi Sebastian, senza averlo neanche degnato di uno sguardo, si era alzato ed era entrato nel bagno, sbattendosi dietro la porta con forza.

Thad si ributtò sul letto a peso morto e nascose la testa sotto il cuscino. Quella situazione era insostenibile: essere invisibile era già abbastanza orribile di per sé, ma esserlo per Sebastian era ancora peggio.

In quelle lunghissime settimane aveva imparato a conoscerlo; si era abituato alle sue piccole manie, come quella di dormire solo con il viso rivolto verso il muro (che alla fine andava a suo favore, così poteva osservarlo meglio), alle sue battutine acide, ai suoi sorrisi così belli da essere spiazzanti, all'odore della sua pelle sul cuscino, a quel ghigno supponente che indossava dalla mattina alla sera, a quei pochi momenti in cui non si costruiva i personaggio di Sebastian Smythe, mangia-uomini, stronzo e più corrosivo dell'acido ed era solo un ragazzo normale, erano rari, ma esistevano; la mattina era il suo momento preferito: svegliava Sebastian e per i primi dieci secondi, ancora intontito dal sonno, era del tutto un'altra persona. Poi ritornava lo stesso di sempre.

MA da quella fottuta domenica era cambiato tutto: si svegliava direttamente nella modalità 'sono-Sebastian-Smythe-e-voi-solo-merda-di-cane-secca', tornava in camera ad orari indecenti e Thad era costretto ad avere davanti agli occhi quel letto vuoto e disfatto a ricordargli il suo fallimento, non lo punzecchiava più per i suoi gusti musicali, non si lamentava della sveglia brusca, non lo sfotteva per la sua mancanza totale di iniziativa o lo esortava a passare al alto rosa della forza.

E tutto questo gli mancava un sacco, più di quanto potesse immaginare.

Si sentiva solo. No, forse solo non era la parola giusta; aveva Nick, Jeff, i suoi migliori amici, Wes, Trent e tutti gli altri Warblers, ma con Sebastian era diverso. Forse una specie di strano rapporto da 'compagno di stanza', Thad non ne aveva idea, ma non riusciva a gestire la situazione.

Il comportamento di Sebastian nei propri confronti stava frantumando quel briciolo di autostima che era riuscito a raccogliere durante il loro duetto, ma forse era proprio quello il suo piano: Sebastian voleva vederlo strisciare ai suoi piedi e supplicarlo di riavere indietro quella pseudo-amicizia, o qualunque cosa fosse.

Thad gonfiò il petto di orgoglio, non lo avrebbe mai fatto, non ne aveva poi così bisogno.

La porta del bagno si aprì e ne uscì Sebastian che gli passò davanti come se fosse fatto d'aria. Il ragazzo sentì una fitta allo stomaco e un groppo alla gola. Avrebbe soffocato il suo stupido orgoglio con il gas e si sarebbe ripreso il suo fottuto Sebastian, a qualunque costo.


Dalton, sala delle prove, ore 16.00

Dalla mente malvagia e perversa di Sebastian Smythe

Non ho idea del perché ci sia questa riunione speciale in questo giorno infelice in cui vorrei soltanto andare a bermi una birra allo Scandals. Wes conservo-cadaveri-nel-mio-armadio smartelletta furiosamente per richiamare questi macachi all'attenzione, senza risultati visibili, com'è ovvio che sia. Sta blaterando di qualcosa che qualcuno farà, ma non è un problema mio, alla fine.

Almeno finché Aria-Thad cammina al centro della stanza e si schiarisce la voce.

(E' da quella domenica che provo a chiamarlo Aria o Nessuno nella mia testa per ignorarlo meglio, ma non ci riesco. Non riesco ad ignorarlo, sono diventato ipersensibile alla sua presenza, alla pressione delicata esercitata dalle sue dita sulla mia spalla quando mi sveglia. E questo non va affatto bene quando tento con tutte le mie forze di dimenticarmi della sua esistenza.

Non è facile, soprattutto perché è il mio compagno di stanza, credo, e siamo costretti a vederci, almeno un po'. E' più comodo stare allo Scandals e tornare quando so che è già addormentato per non vedere i suoi discreti tentativi di fare conversazione. Non si è ancora arreso. Dopo tutti questi giorni continua a parlarmi, svegliarmi, odiarmi come al solito. Devo ammettere che è abbastanza arduo ignorarlo certe volte, dato che dice cazzate talmente abnormi che devo mordermi la lingua per non sparagli una delle mie frecciatine malefiche, ma per ora ci riesco. A malapena, ma riesco ad ignorarlo.)

Thad -ARIA, intendo- accende lo stereo e ne esce qualche nota melensa. Cos'altro posso aspettarmi da lui? Qualcosa di stupido alla Colbie Caillat, ovviamente.


I miss those green eyes

how you kiss me at night


Aspetta un momento, sono io che sono paranoico p ha detto davvero occhi verdi? Perché il testo originale sarebbe 'blue eyes', ne sono certo. Tutti si girano verso il loro Warblers preferito con gli occhi verdi. Nick guarda Jeff che guarda Nick, Wes guarda Trent che guarda Wes, Flint, David e Richard si guardano le mani in mancanza di persone (da amare) con gli occhi verdi. Poi fanno due rapidi calcoli e mi squadrano tutti e tre. A quanto pare ha davvero detto 'green eyes', oppure è stata un'allucinazione collettiva.


I miss the way you sleep

like there's no sunrise.

The taste of your smile

I miss the way we breath


Si muove, spostando il peso da una gamba all'altra, in una specie di strano balletto. Ora nessuno mi fissa più, sono concentrati sull'Aria che riempe il centro della stanza. E' strano il modo con cui il sole gioca con l'Aria: lo accarezza nei punti giusti e lo illumina.


But I've never told you

what I should have said.

No, I've never told you,

I just held it in.

And now I miss everything about you.

Can't believfe that I still want you.

After all the thing we've been through

I miss everything about you.


Ok, non ci credo, sta per commuoversi. Ci manca solo una scena strappalacrime alla Berry's style in questa stanza e stiamo apposto. Questo è un collegio maschile, va bene che siamo tutti gay, ma questo è un tantino eccessivo. Devo ammettere però ho sempre invidiatochi riesce ad emozionarsi solo con una canzone. Io non ci riesco, probabilmente perché non ho un cuore, ma li trovo adorabili. Ovviamente questo non ha nulla a che fare con Th-Aria, insomma!


I see your green eyes

everytime I close mine.

You make it hard to see

where I belong to.

When I'm not around you

it's like along we've met.


Potrei aver sentito dei brividi, alla fine. Potrei avere avuto la pelle d'oca per qualche secondo. Potrei avere sentito qualcosa di strano nello stomaco, ma erano i cornflakes di stamattina mangiati di fretta. E potrebbe, in via del tutto ipotetica, essermi piaciuta la sua esibizione. Ma tutto è in condizionale, quindi è come se non avessi detto nulla.


Tutti quei macachi si complimentano con l'Aria per la performance e se ne vanno. Miseriaccia, dovevo seguirli per confondermi nella folla. Ora ci siamo solo noi due in questa cazzo di sala delle prove. Aria mi placca, spingendomi verso le pareti; Sebastian Smythe messo con le spalle al muro, che assurdità!


Che ne pensi dell'esibizione?”

Non male, ma era prevedibile”

Merda, le parole mi sono uscite da sole. Che ne è stato del mio voto del silenzio perpetuo? Maledetto Harwood.

Dio, mi stai parlando. Posso chiamarlo un progresso?”

Fai come meglio ti aggrada, babbuino”

Ce l'hai ancora con me?”

Non lo so... hai mandato a farsi fottere l'intero lavoro di anni per una stupida esitazione del cazzo. Quindi la risposta è sì, cazzo. Sì, sono incazzato a morte con te, Harwood”

Posso capire, anche se non era una stupida esitazione del cazzo. Dovrò pur respirare? Sono un essere umano e ho bisogno di aria per vivere”

Potevi non respirare per dieci minuti, non saresti mica morto. Anzi, anche meglio se fossi morto, io avrei preso il tuo posto a avremmo usato il tuo cadavere come attrezzatura scenica, in qualche modo”

Questo mi ricorda il mio vecchio compagno di stanza”

Di cui ti manca tutto ...”

Cosa intendi dire?”

La canzone, intendo”

Non devi prenderla alla lettera, Sebastian”

Che mi dici del lapsus linguae di 'green eyes'?”

Ti prego, dimmi davvero che non ho detto 'green eyes' al posto di 'blue eyes'”

Lo hai fatto, Harwood”

Ok, merda. Sto andando a suicidarmi”

No, non era troppo male, tranne quando stavi per metterti a frignare davanti al tuo folto pubblico”

No, questo no”


Tesoro, conosco gli occhi commossi. Non hai idea di quanti ne ho dovuti fingere agli appuntamenti al cinema per convincere quei poveri allocchi che avevo un cuore e volevo una famiglia alla Mulino Bianco solo per farmeli. Posso considerarmi un esperto, ormai.


Credi un po' quello che vuoi, piattola. Anzi, forse se avessi pianto come la Berry, avremmo vinto quella cosa”

Davvero, sono andato tanto male?”

No, solo sembravi un robot senza emozioni, si vedeva che non sentivi la canzone. E, a parte quella stupida esitazione del cazzo, era quasi decente per i miei standard”

E questo dovrebbe rassicurarmi?”

Tesoro, io non sono qui per consolare nessuno, tanto meno te. E poi, per quello che vale, i giudici l'hanno votata solo perché era una combinazione unica di bellezza e talento e noi non avevamo nessuna delle due, con te come solista”

Grazie mille, come farei senza di te?”

Non faresti, semplice”

Mi ero quasi dimenticato della tua esagerata gentilezza”

Scusami, piattola, ma tu hai bisogno di qualcuno che ti dica la verità”

Magari in maniera più gentile non sarebbe male”

Mi dispiace di avere urtato la tua sensibilità, Harwood”

Ti sei appena scusato con me?”

No, non l'ho fatto”

Te lo giuro, Sebastian”

Smettila di sparare cazzate, Thad”


Esco dalla porta, stranamente più leggero di quando sono entrato. Mi giro e c'è Piattola ancora dietro di me, fermo dove l'ho lasciato. “Che fai, Harwood? Non vieni in camera?”

Per tutta risposta quel cretino mi sorride (che diamine di risposta è?) e mi saltella dietro. Sembra che stia scodinzolando, tanta felicità spruzza da tutti i pori. Non si dà neanche un minimo di contegno. Non cerca di nasconderlo.


5. mai, mai chiedere scusa

E' difficile ammetterlo ma, in un certo senso, mi è mancato.


NdA (non datele Ascolto)

Buon aggiornamento a tutti

Sì, lo so di aver zompato ben due martedì di fila per motivi vari e strane sparizioni del computer (?)

Vorrei ringraziare le 12 persone che mi hanno messo fra gli autori preferiti. Siete la mia forza quando mi viene voglia di bruciare il quaderno delle ff. Poi le magnifiche 5 persone che hanno messo questa sottospecie di storia fra le preferite, la 1 'da ricordare' e le 24 seguite. Non ho parole, davvero.


Btw, il capitolo me gustin discretamente, la canzone è Colbie Caillat - I Never Told You, ma ne ho modificato leggermente il testo per 'esigenze di copione'. Ditemi che avete capito tutta la questione dell'aria. Sto ancora owwwando da quando Thad dice di averne bisogno per vivere :')

Ok, basta, penso che Thad e Seb siano adorabili,e cià.

(Se recensite potrei morire dalla gioia, ma mi volete viva, quindi çwç)

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Capitolo 6
*** like a text ***




~ like a text


Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe.

Se c'è qualcosa che odio ancora più delle persone che si scrocchiano le mani, quelle sono le festività. Parenti che non vedi da anni che si presentano magicamente a casa tua non invitati, regali orribili che devi fingere di adorare, quantità di cibo tali da scoraggiare un intero esercito, che però devi mangiare 'sennò nonna si offende', stare lontano da quel cazzone di Thad. Beh, in realtà quella è quasi più una liberazione. Per fortuna quest'anno l'incubo n on si ripete: quelle sottospecie di amebe che sono i miei rimangono i Francia e non sono costretto a sorbirmi la loro compagnia infeltrita.

Qualcosa mi vibra nella tasca, un nuovo messaggio.


Tesoro, sto in OHIO. Passiamo Capodanno insieme, non sei felice? Baci, la tua adorabile sorella gemella Isabelle. (so che mi odi, lol)”


Oh, cazzo se la odio. Avevo una mezza idea di andare alla festa a casa di Nick. So che sarà oscena, ma si sono tutti, alla fine. Perché deve sempre mettersi in mezzo?


Qualche problema?”

Che ne dici, Piattola? Ovvio che sì”

E quale? Magari posso aiutarti”

Se uccidi Isabelle ti sarò debitore a vita”

Chi è Isabelle?”

Mia sorella, la mia gemella, in realtà” sospiro.

Perchè non vuoi stare con lei? Dopotutto è Capodanno, le festività vanno passate in famiglia”

Punto primo: odio le festività; punto secondo: non si dice “Natale con i tuoi e Capodanno con chi vuoi”?; punto terzo: la adoro, ma ti assomiglia e non voglio passare Capodanno con te, Harwood”

Non ti preoccupare, io vado da Nick. Divertiti con la versione femminile di me stesso”

Come se mi importasse cosa fai”

In caso avessi bisogno di un alibi...”


Il cellulare vibra di nuovo.


So che hai visto il mio sms e mi ignori deliberatamente, quindi ecco il piano: io, te, oggi, 21.00, Chin Can Cook. Non è un invito (ma un ordine) :DD”


Non ho la minima intenzione di risponderle, ma so già da ora che ci andrò. È pur sempre mia sorella e non ci vediamo da più di un anno. Scommetto che sta già escogitando in quale modo farsi raccontare tutto, e dico tutto. E non ho armi altrettanto valide con cui difendermi.


Perfetto, cibo cinese. Starai male tutta la notte, buona fortuna” mormora lui.

Mi osservi da sopra e vivendo con me stai assorbendo il mio sarcasmo, e questo non va affatto bene.”

Perché? Hai paura che possa batterti sul tuo stesso campo”

Non temo mica una piattola come te, Harwood. Per non parlare di come sarai ridotto tu dopo la festa. So bene che non reggi l'alcol”

Questa è diffamazione!” borbotta lui, incrociando le braccia sul petto.

No, solo un dato di fatto. E per quanto mi riguarda non mi dispiacerebbe rimanere con te a prenderti per il culo, ma ho una gemella cagacazzo che mi aspetta”

Ottimo, dato che in realtà la nostra discussione era appena finita perché non sono deciso a lasciarmi insultare da te, faccia da mangusta”. Fa una faccia offesa e si chiude in bagno.

L'ho sempre detto che non era normale quel ragazzo.


Chin Can Cook, ore 21.05

Un ragazza bruna con grandi occhi verdi si guardava attorno con fastidio, mentre ticchettava nervosamente con le unghie sullo schermo del cellulare, sbloccando e bloccando lo schermo in continuazione. Di tanto in tanto dava un'occhiata alla porta d'ingresso ma, non vedendo muoversi lo scacciapensieri che annunciava l'entrata di un altro cliente, diventava solo più ansiosa.

Tutto questo finché una mano posata sulla sua spalla la fece tornare bruscamente alla sua realtà. Si girò di scatto e si ritrovò un paio di occhi verdi identici ai propri davanti.


Pensavo non ti saresti fatto vedere”

E invece sono qui, ti sbagli”

E i venti minuti di ritardo?”

Ero impegnato”

A fare cosa?”

Non ti riguarda”

Sì, invece, sono tua sorella; tutto mi riguarda”

A parlare”

Con chi?”

Cos'è? Un terzo grado?”

Non puoi rispondere alla mia domanda con un'altra domanda, Sebastian”

D'accordo” disse lui alzando le mani in segno di resa “con Thad, il mio compagno di stanza”

Non so te, ma io sento odore di bromance”

Sono gli involtini primavera, cretina”

Demente”

Cogliona”

Puttaniere, ops … gigoliere, se esiste”

Non credo, comunque zoccola”

Cagacazzo”

Il ragazzo la abbracciò e si sedette di fronte a lei.

Mi sei mancato, e tanto, Sebastian”

Anche tu, Belle”

Parliamo di cose serie” riprese lei e si sistemò meglio sulla sedia.

Il ristorante era deserto a parte qualche cameriere e, insomma, la cosa aveva senso: chi erano gli unici due sfigati che andavano a mangiare al cinese per poi sentirsi male tutta la prima, magica notte dell'anno? Loro due, sospirò Sebastian. “Del tipo l'ordinazione?”

Del tipo Thad. Per il cibo c'è tempo”. Isabelle poggiò i gomiti sul tavolino traballante e unì le dita delle mani, tamburellandole leggermente con espressione pensierosa. “Ti piace”

Ma cosa ti fumi? Ti pare? Io e quella Piattola? Ma fammi il piacere!”

E ora ne ho la conferma. Bastava un no secco, o addirittura chiedere 'chi?', ma tutte queste domande rivolte al tuo io interiore, lo so... e lo sai anche tu”

La piccola psicologa in erba non ha ancora superato il suo periodo zen”

E la piccola donna dentro di te è innamorata, finalmente”

Non è divertente discutere con te”

Ovvio: vinco io e tu odi perdere”.


Per fortuna l'insperato arrivo del cameriere pose fine a quella conversazione oltremodo imbarazzante per Sebastian. Isabelle lo liquidò con un gesto della mano, dicendo “le strane patatine ai gamberi e un menù per bambini”

Plego, signolina?”

Isabelle sbottò “Senti, tesoLo, qui sto cercando di estorcere ai mio fratello dettagli sulla sua vita privata, comprendi?”. Il cameriere la guardò sconvolto e Sebastian si trovò costretto a ripetere l'ordine dopo aver scoccato un'occhiata di disapprovazione alla sorella.


Come fai a sapere che le nuvole di gamberi sono le mie preferite?”

Prima cosa: sono la tua gemella, certe cose le so e basta, seconda cosa: le patatine sono mie, il menù per bambini è tutto per te, dolcezza”


'Probabilmente siamo troppo uguali per andare davvero d'accordo. Finchè ci vediamo solo due volte l'anno è ancora fattibile, ma vivere nella stessa casa è un vero e proprio incubo. Ecco perché appena possibile quelle amebe di nostri ci hanno separato: mi hanno spedito qui in questo posto dimenticato da Dio e da madre Francai, e hanno tenuto Isabelle con lor a Parigi' pensò senza amarezza Sebastian quando si vide recapitare davanti il CHIN CAN CION menù, con tanto di finto ombrellino da cocktail fuxia sgargiante. Diede cautamente un morso a quello che sembrava un hamburger andato a male, mentre Isabelle mangiava con gusto le nuvole, le sue nuvole, di gamberi. Poi allontanò il panino da sé; era immangiabile.


Allora, cosa mi dici di Thad?”

Che posso dirti? Siamo entrambi nei Warblers, stesse lezioni, stesso sport. È una coabitazione difficile, soprattutto perché siamo diversi”

Le persone diverse vanno più d'accordo di quelle uguali, dovresti saperlo, ormai”

Non capisci: è un tipo strano, uno di quelli che cercano il grande amore, una famiglia alla Mulino Bianco, roba del genere... insomma, nulla a che fare con me”

Si cambia, lo sai”

Non così tanto, ma soprattutto non per lui”

Solo amici e poi, uno dice un noi. Tutto cambia già...”

Cosa fai? Ti metti a citare la bella e la Bestia?”

Beh, mi sembrava appropriato. In più hai usato il noi per descriverlo. Era d'obbligo”

Ti conviene essere gentile con me, sennò me ne vado” la minacciò il fratello per finta.

E dove andresti di bello? Per strada a cantare per avere l'elemosina?”

No, ho degli pseudo-amici, mica come te! Ad una festa qui vicino, ad ogni modo. Non penso che le strade siano molto affollate ora, mi verrebbe una polmonite e il gioco non vale la candela”

Chi ci sarebbe alla festa?”

Vuoi che li nomini tutti? Nick, Jeff, Richard, Wes, Trent, Flint, David...”

Thad?”

Thad, anche lui” disse controvoglia il ragazzo.

Vai allora, non ti trattengo mica” sorrise piluccando l'ultima nuvola.

Sebastian sbuffò prese il cellulare e controllò l'orario, le 23.30. “Penso che l'unico posto dove andrò sarà in bagno, dato che ho mangiato un hamburger avariato” disse con una smorfia, si alzò e andò vers il cartello giallo 'TOILETTES', lasciando il cellulare incustodito sul tavolo.


Appena Sebastian fu fuori dalla sua vista, Isabelle si fiondò sul cellulare. Sbloccò lo schermo, implorando che non richiedesse un qualsiasi codice di protezione. Fortuna che Seb era troppo stupido e la sorte era a suo favore! Niente PIN! Scelse la rubrica, tentando di immaginare sotto quale nome avesse potuto registrare quel numero dato che, com'era prevedibile, sotto Thad non c'era nulla. Cercò di ricordare come l'aveva chiamato prima, mentre lo punzecchiava. Qualcosa di schifoso, che strisciava, forse un insetto, o un invertebrato molliccio...

- sanguisuga, … nada

- ameba, … rien

- oxolotl, … nichts

- piattola, … BINGO.


Quasi buon anno, mi dispiace di non essere venuto. Mi manchi”

messaggio inviato alle 23.45


Probabilmente Sebastian la avrebbe uccisa, ma chi non risica non rosica o, per meglio dire, chi non osa non sa. Più elegante, si congratulò con se stessa. Poi poggiò il telefono esattamente nella medesima posizione in cui lui lo aveva lasciato, preparò un'espressione angelica e si mise ad osservare la porta d'ingresso, pronta a gongolare in caso i piccioncini fossero caduti nella sua trappola.



Thad inspirò l'aria frizzante e prima di promesse di quella notte così speciale che sapeva di libertà. Era finalmente uscito ad evadere da quella festa da suicidio in cui gli unici a divertirsi erano proprio Nick e Jeff che inutilmente incitavano gli altri a partecipare al karaoke (solo canzoni del genere 'perché è un bravo ragazzo', oppure la versione remixata di 'nella vecchia fattoria').

Stava appunto pensando a come fuggire che era arrivato il messaggio, quel messaggio. Appena aveva visto il nome di Sebastian sul display il suo cuore aveva fatto un triplo carpiato, mezzo flip con doppio avvitamento, e gli era saltato in sola. Poteva quasi sentirlo ancora pulsare con quel ritmo forsennato.

Aveva cercato di districarsi dalla coppia che lo implorava di rimanere, e, accusando motivi familiare, era finalmente uscito ad assaporare quel freddo liberatorio.

Chissà quali idee guidarono i suoi passi fino davanti un piccolo ristorante cinese con una grande insegna fuxia con un ombrellino sopra.∫


Chin Can Cook, ore 23.57

Isabelle Smythe, ancora seduta, aveva trovato il posto d'osservazione perfetto da cui poteva facilmente tenere d'occhio sia la porta del bagno, sia quella principale. Ma, quando sentì nello stesso momento lo scacciapensieri e il rumore dell'acqua corrente del lavandino, non riusciva a decidersi su cosa fissare lo sguardo.


Thad aprì la porta, seguito da un tintinnio. Per prima cosa notò una bella ragazza bruna dagli occhi familiari che lo fissava con uno sguardo curioso, poi un uomo grasso e sudato che cucinava da dietro un paravento di carta.


Thad?!” il ragazzo si girò trovandosi di fronte a Sebastian che chiese: “che ci fai tu qui?!”

Bella domanda, cosa ci faceva lui qui? “Ho letto il tuo sms e volevo ringraziarti di persona” balbettò, cosciente di dire una cazzata colossale.

Quale messaggio? Quanti shottini ti sei già fatto, Harwood?”

La ragazza seduta sorrise e Sebastian la fulminò, poi sospirò.

Immagino che non l'abbia scritto tu, allora” mormorò Thad seduto.

Immagini bene, Piattola. Cosa c'era scritto di così compromettente?”

Nulla di che, tranquillo” arrossì l'altro.

Intorno a loro scattò il conto alla rovescia: tutti urlavano alle cifre, ognuno alla propria velocità.


10, 9 …

A chi darai il bacio portafortuna di Capodanno, Sebastian?”

Non sono affari tuoi, Isabelle. Hai combinato già abbastanza casino per stasera. Stanne fuori”


8, 7, 6 ...

Beh, potrei baciare io Isabell. Sempre se sei d'accordo, Sebastian”

Certo, slinguazzatela pure con comodo, Piattola” replicò il ragazzo più alto.
“Non c'è bisogno di essere così scortesi, Sebastian, spiacente, Thad, ma già impegnata” disse lei agguantando il cameriere più vicino.


5, 4, 3 ...

Beh, a quanto pare è il destino” sussurrò Thad.

O qualcuno chiamato Isabelle Smythe” rispose l'altro.

Non è affatto romantico detto così”

E' solo un bacio, nulla di più”

Già, solo un bacio. Non cambierà nulla”

Ovvio, Piattola” sghignazzò Sebastian avvicinandosi a lui ancora di più.


2, 1, 0 …

Thad chiuse gli occhi, resistendo a malapena a perdersi nel suo oceano personale e, dopo qualche frazione di secondo, si ritrovò quelle labbra desiderate da così tanti (lui compreso) e per così tanto tempo sulle proprie. Si obbligò e tenere le braccia ancorate ai fianchi per reprimere la voglia assurda di passargliele intorno alla vita. Chiuse a pugno le dite per evitare di fremere e immaginare di passarle fra i suoi capelli. E, controvoglia, mentre un brivido si propagava dalle labbra alla colonna vertebrale, si staccò da lui.

Sebastian fece un sorriso soddisfatto e indietreggiò di un passo. “Vedi, è stato un tale trauma?” lo prese in giro ridendo.

“”Nulla di speciale” replicò Thad, nonostante le mani sudate, il cuore a mille, il respiro corto, le gambe molli, le farfalle nello stomaco e tutto il suo corpo urlassero al mondo l'esatto contrario.


Intorno a loro esplose un boato 'BUON ANNO NUOVO' e miriadi di coriandoli dorati scesero sulle loro teste. Isabelle corse incontro Thad e o invitò a sedersi al loro tavolo.

Magnifico, gli sarebbe toccato passare la notte più magica dell'anno con la sua cotta segreta e la sua sorella leggermente psicopatica. Chi non avrebbe voluto essere al suo posto?

6. Non lasciare il cellulare incustodito

A memoria dei posteri: QUESTA E' UNA REGOLA SERIA ANCHE SE SEMBRA STUPIDA. NON FIDATEVI DELL'ISTINTO, E NEANCHE DELLE VOSTRE SORELLE GEMELLE IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA CHE VOGLIONO FARVI ACCASARE.


NdA (Non Datele Ascolto)

Buona aggiornamento del venerdì (?). anche questa settimana ho avuto problemi con il computer, quindi ho deciso di rimediare con un extra :) Anche se non sembra, giuro che questo capitolo l'ho scritto a luglio in Irlanda, quindi non è molto nell'atmosfera, ma pace.

See, si sono baciati? yayayayayayayayayayay

Alcune citazioni.


Detto ciò, bà.



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Capitolo 7
*** like a shower ***


~ like a shower


Le vacanze di Natale erano passate alla Dalton, portandosi dietro uno strascico di decorazioni festive, vischio attaccato sotto ogni porta per raccattare baci e canzoni natalizie che risuonavano nell'aula di canto. La situazione fra Seb e il suo compagno di stanza sembrava stabile (e in prognosi riservata): Thad si limitava a morirci dietro senza lasciare trapelare assolutamente nulla, mentre Sebastian continuava a trattarlo con cinismo insensibile.
Ormai Thad era arrivato ad una conclusione: si era inventato tutto. Quella sottospecie di sfioramento di labbra era sono un incidente di percorso per Sebastian che puntava a vincere il premio di blowatore dell'anno. Ogni sera, quando Thad in teoria dormiva, mentre in pratica si rodeva il fegato, lo sentiva tornare in camera, far scorrere l'acqua nel lavabo, spingere l'interruttore della luce e infilarsi sotto le coperte con addosso solo dei pantaloncini leggeri. Sebastian si voltava verso il muro e a Thad non rimaneva altro che vedere quegli orribili segni scuri sul suo collo pallido. Quasi avrebbe preferito che fossero lividi, probabilmente avrebbe fatto meno male.
Ma, dopotutto, non aveva alcun diritto su di lui, quindi l'unica cosa che poteva fare era dimenticarlo, e al più presto. 'Pare facile scordare che dormi a meno di due metri da un dio greco' sospirava quando si ritrovava a parlare della questione con Nick e Jeff. Da quando lo avevano ritrovato a piangere mentre sentiva da solo 'All I want for Christmas is you' a tutto volume, abbracciato al cuscino di Sebastian, era stato praticamente costretto a sputare il rospo. Il fatto frustrante era che quei due si atteggiavano tanto a guru delle relazioni quando tutta Westerville sapeva della loro cotta e, nonostante questo, a loro mancavano le palle di ammetterlo in pubblico.
Dunque durante le loro prediche solitamente Thad si limitava a fantasticare su Sebastian semi-svestito che boxava in palestra e a borbottare qualche vago assenso quando gli sembrava ci fosse troppo silenzio. E quelle due teste di carciofo parevano crederci, oppure lo avevano giudicato un caso disperato (più probabile), e lo lasciavano solo. Preferiva la solitudine alla compagnia di Nick e Jeff. Almeno Mariah Carey non gli rinfacciava la sua stupidità 24h su 24. e certo bastava lui stesso ad odiarsi.

Era solo un'altra giornata come tante alla Dalton, se vogliamo intendere con normale persone strafatte che corrono per i corridoi lanciandosi muffins con sopra glassa rosa shocking, ma per gli standard della Dalton non era neanche troppo strano, considerando gli alti livelli di follia generali. Thad, sdraiato sul letto a fissare il soffitto, rise pensando all'opinione che gli altri avevano della sua accademia, per poi concludere che nessuno di loro avesse mai messo piede lì e fosse rimasto illeso. Per quanto lo riguardava, anche lui stesso era pazzo, sì, pazzo di Sebastian, quello stronzo che si accorgeva della sua presenza solo quando c'era qualcosa da pulire/rammendare/riparare/cantare. E, per quando la cosa potesse essere melensa, l'unico fatto ancora più patetico era che lui stesso non se ne vergognava più di tanto.

Un rumore lo fece sobbalzare. Alzò appena la testa dal cuscino per vedere cosa stesse succedendo e si trovò costretto a combattere il principio di un infarto: ovviamente era Sebastian che non reputava opportuno bussare. Thad non poté evitare che un certo sorriso ebete comparisse sul suo volto, ma subito si riscosse quando incontrò lo sguardo allegro di Sebastian.
“Cosa fai, Piattola? Mi immagini in situazioni scabrose?”
Sì, cioè no, merda “Pensavo a cosa c'è stasera a mensa”
“Spaghetti?” inarcò un sopracciglio il ragazzo in piedi.
“Lasagne, credo” tirò l'altro ad indovinare. Tanto non avrebbe mangiato comunque qualsiasi cosa quella megera gli avesse messo nel piatto. Per quanto ne sapeva potevano anche essere interiora di maiale, che schifo.
“Sempre a quello stai a pensare” rise Sebastian “forse faresti meglio ad iscriverti a qualche club sportivo, almeno finché riesci a passare per la porta della camera”
Thad sbuffò alla battutina dell'altro e sollevò il busto dal letto, puntellandosi con le braccia. “Prima che io decida di schiacciarti con la mia forza peso, faresti meglio ad farmi passare che devo farmi la doccia”
“Harwood caro, oggi è il mio turno prima”
“Ma che dici? L'accordo ormai è quello: io giorni pari, tu quelli dispari””
“Oggi sono impegnato. Puoi gentilmente lasciarmi andare?”
“E con chi? Sentiamo?”
“So della tua seconda vita da stalker, non vorrei privarti del tuo divertimento”
“E' escluso”tagliò corto Thad alzandosi del tutto dal materasso e dirigendosi verso il bagno condiviso con faccia scura.
“Su con la vita, piattola, non c'è mica psyco nella doccia” cercò di blandirlo Sebastian, ma inutilmente.
Thad si sbatté la porta dietro e si appoggiò senza forze al legno. Per lui era abbastanza indifferente la questione; l'accordo era solo un altro modo per farlo contento. L'unico motivo per cui non voleva rimanere un altro secondo in quella stanza era semplice: non poteva sopportare di vederlo messaggiare con il suo 'appuntamento' e di vederlo sorridere ad ogni vibrazione del cellulare. No, questo era molto -troppo- più di quanto riuscisse a sopportare. Se anche a malincuore poteva accettare le proprie speranze pressoché nulle di avere Sebastian solo per sé, allora non voleva vederlo felice con nessun altro. Nulla di drammatico, niente assurde scenate di gelosia, nessun inutile ultimatum; tutto sarebbe stato vano e si sarebbe reso ridicolo.
Non poteva fare nulla per impedirlo, ma almeno poteva chiudere gli occhi per non guardare.

Si spogliò posando i vestiti sul lavandino, accese la caldaia che si avviò con in rumore di sottofondo. L'acqua iniziò a scendere dalla cannula della doccia, prima ghiacciata, poi tiepida, fino a diventare sempre più calda. Appena reputò che fosse abbastanza bollente da scottargli la pelle aprì l'anta scorrevole del box e fu investito da una nube di vapore acqueo. Pose la testa sotto una cascata d'acqua per cacciare via i cattivi pensieri; poteva solo sperare che, una volta finito, Sebastian se ne fosse già andato a quel suo stupido appuntamento.

Dalla mente non più così perversa e malvagia di Sebastian Smythe
Uhm, e così Thadduccio ha il ciclo. Va bene che è una persona piuttosto strana, ma così è troppo esagerato.
In realtà è da un po' di tempo che si comporta in maniera bizzarra, più precisamente da quando Isabelle ha fatto la cazzata del secolo. Quella ragazza non sa tenere le mani a posto, ma forse è una cosa di famiglia (non in quel senso, sia chiaro. Beh, anche in quel senso se ci riferiamo a me, ma a lei... non saprei, sinceramente, e non voglio neanche saperlo).
E così mi sono ritrovato le sue labbra incollate addosso a mezzanotte. Un buon modo per cominciare l'anno, non c'è che dire. E, se devo proprio ammetterlo, avrei anche continuato a baciarlo, per molto, molto tempo. Per tutta la notte. E per il giorno successivo, e per tutta la settimana. E per tutto il mese e tutto il resto dell'anno dal così lieto inizio, in definitiva. Beh, insomma, avrei continuato e basta.
Ma questo nessuno lo saprà mai, né lui, né, soprattutto, Isabelle. E' così pericoloso che tanto varrebbe offrirsi volontario per gli Hunger Games, cosa talmente cogliona che può fare solo Katniss, appunto. Poi devo rimanere il mio personaggio: stronzo fino in fondo. Diventa sempre più difficile ogni giorno che passo in questa maledetta camera.
Perché se non gli ho mandato un sms del genere è stato solo per orgoglio. Sono quasi felice che lo abbia fatto lei: mi ha risparmiato la figura dello sciocco sdolcinato e mi ha permesso di passare la mia fine e il mio inizio con Thad.
Però, a ben vedere, sembrava davvero felice di vedermi. Forse me lo sono immaginato. Può darsi, mi piace credere quello che mi fa comodo.

In realtà non so neanche perché ho inventato questa farsa dell'appuntamento e della doccia. Se anche avessi un appuntamento, starebbe stanotte con Federica* o qualche anima pia dello Scandals. Ma il fatto più inquietante è che non ho nemmeno voglia di alzarmi da questo letto, lavarmi e andare in quel locale. Vorrei rimanere qui, magari in compagnia di un iPod pieno di cantanti bionde in sovrappeso che sfogano la loro depressione scrivendo canzoni che ti infondono una profonda voglia di inciderti le vene con una penna stilografica e morire dissanguato. Sì, è abbastanza anche merito di Adele se la mia visione della vita è ridicolmente ottimistica.
Non voglio neanche dirlo, ma mi sento in colpa per avergli fatto credere di avere un appuntamento. Già era storto, così è peggiorato. Non è affatto un buon segno che piattola non canti gli One Direction.
In mancanza di intrattenimento musicale (che sia Adele o il meno qualificato, ma comunque apprezzato Thad, non fa differenza) non trovo nulla di meglio da fare che guardare il soffitto bianco. Dovrebbe essere consumato tanto lo fisso intensamente, ma quando c'è Thad in giro perde la sua non indifferente attrattiva. Più che altro devo sforzarmi per non guardare Harwood tutto il tempo. Però, dato che ora lui non è qui, posso permettermi un'occhiata in giro.
Beh, non c'è nulla di particolare in questa stanza: io, due letti, una scrivania, un computer con una massa di caricatori dai fili intrecciati, una pila ammucchiata di vestiti sul quello di Thad -vestiti che impuzzano tutta la camera del suo (buonissimo) odore-, il suo asciugamano.
Ecco cos'era fuori posto! Non va mai, assolutamente mai a farsi la doccia senza portarselo appresso in bagno. E' per qualcosa a che fare con il calore. Sì, ecco, l'asciugamano freddo dopo la doccia è una cosa che odia.
Vado a sentire i termosifoni che sono freddi, ma c'era da aspettarselo con quel tirchio del preside Ground. Prima che che possa accorgermene, me lo metto addosso.

Vorrei non sentirmi così patetico, ma non ci riesco.

Dalton, camera Harwood-Smythe, ore 18.40
Uscendo dalla doccia Thad provò la strana sensazione di stare per essere esiliato in Groenlandia. L'esilio era per la questione 'sebastianica' (divertente variazione di 'omerica', concluse soddisfatto della propria battuta), invece la Groenlandia era per il freddo allucinane. Era appena gennaio e aveva fatto una doccia bollente e non c'era il suo asciugamano. Era un problema.
Con cautela si avvicinò alla porta del bagno, coprendosi alla bell'e meglio con un flacone di bagnoschiuma agli aghi di pino (che non aveva mai visto prima). La socchiuse sporgendo leggermente la testa e nascondendo il resto del corpo. Si schiarì la voce “Sebastian?”
“Sì, piattola? Cosa c'è ora?” arrivò solo l'eco dal corridoio.
“Puoi venire qui un attimo che non mi va urlare?”
“Ai suoi comandi, Fuhrwood” biascicò l'altro.
Dopo qualche secondo e qualche sbuffo di disapprovazione un oggetto semi-movente entrò nella visuale del ragazzo. Un oggetto che probabilmente aveva nome 'Sebastian Smythe' con una specie di strana vestaglia/mantello medievale addosso. Oh no, era il suo accappatoio.
“No, Sebastian, ora spiegami perché hai il mio accappatoio addosso”
“Io, uhm, posso spiegare...” farfugliò lui rosso come un gambero.
“E' esattamente quello che ti ho chiesto” sorrise lui nel vedere l'amico così imbarazzato; era adorabile. Ma quella situazione era così inusuale che Thad non poté fare a meno di scrocchiarsi le dita come faceva sempre quando era nervoso.
“Allora, io ecco... i riscaldamenti erano spenti, ed è gennaio, e il tuo asciugamano era in camera, lo hai dimenticato. E, non so, tu odi l'asciugamano freddo alla fine della doccia, quindi io ho pensato...”

Lo aveva fatto davvero? Era sicuro di non sognare?
Thad si morse l'interno della guancia, sbattendo gli occhi, quasi timoroso di non trovarlo di nuovo lì davanti, una volta riaperti.

Perché sbatti le ciglia, Bambi?”
“Solo, grazie, Sebastian”
“Non so perché l'ho fatto, non chiedermelo. E' stupido, lo so. Sono stupido”
“Piuttosto come hai fatto a ricordartelo? Di solito non mi ascolti neanche quando parlo!”
“Potrei sorprenderti” rise Sebastian, che pian piano stava riacquistando il suo colorito naturale. Thad si accorse che aveva la mascella stranamente contratta, come anche che teneva le dita strette a pugno. Qualcosa lo faceva stare a disagio, ma non riusciva ancora a capire cosa.
“Beh, fallo” rispose Thad prendendogli l'accappatoio da addosso e indossandolo, uscendo dal bagno per ritrovarsi nel corridoio, ancora sgocciolante.
“Ad esempio hai usato un bagnoschiuma che ha l'odore degli aghi di pino. Sembra di stare in montagna in una baita. Oppure che hai freddo e stai maledicendo Ground perché ha il braccino corto” elencò l'altro, stendendo le dita per tenere il conto, mentre continuava a sembrare nervoso.
“Ehi, non vale. Per questo basta l'olfatto e il buonsenso!” protestò Thad, scrocchiandosi ancora una volta le mani. Sebastian arricciò il naso, facendo un lieve sobbalzo quando sentì quel rumore. “Oh, scusa, non lo ricordavo” si scusò Thad, a cui toccò ora essere imbarazzato. Dopo tutto quello che aveva fatto per lui, certo dimenticarsi una cosa del genere era una caduta di stile.
“Non preoccuparti” sorrise l'altro, passandosi la mano sulla nuca. “Sono io a ricordare tutto di te, anche se è una cosa profondamente stupida”

Dalla mente non più così perversa e malvagia di Sebastian Smythe

12. Usa sarcasmo; li insulti e sono troppo stupidi per capirlo
Magari essere gentili ogni tanto paga (anche se il prezzo rimane comunque troppo alto, per cui Thaddino non deve aspettarsi una smielata del genere tanto presto)



NdA (Non datele Ascolto)
* Federica, la mano amica (citazione necessaria)

Sono in ritardo, nevvero? Lo ammetto.
Pace, prometto che sarò puntuale (non ci credo neanche io, LOL)
duuuuunque, che ve ne pare del capitolo? Per me sono importantissime le vostre recensioni, gnah, gnah, gnah. Il prossimo capitolo sarà movimentaaaaaato, preparatevi psicologicamente (?)
Un grazie grande grandissimo ad Iza che mi ha minacciato per impormi di scrivere. Senza di te non sarebbe nato, quindi debiti ringraziamenti all'ostetrica

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Capitolo 8
*** like a drink (or two, or three...) ***


~ like a drink (or two, or three...)

Dalton, corridoio 21.57

Sebastian spinse Thad fuori dalla loro stanza, tirandolo per la cravatta, già mezza allentata, mentre il ragazzo protestava e cercava di scappare alla sua presa. “Dai Harwood, vieni, ci sarà da divertirsi!”
“Ma che dici? Lo sai come vanno a finire queste cose!”
“E come?” chiese candidamente Sebastian senza smettere di strascinarlo per il corridoio, ignorando tutti i suoi tentativi di divincolarsi.
“Flint vomiterà con una probabilità del 101%, qualcuno, probabilmente Trent, piangerà per qualcosa che è accaduto molto, molto tempo tempo fa, Nick e Jeff faranno qualcosa di compromettente, ma saranno troppo ubriachi per ricordarlo domani mattina, Wes organizzerà qualche gioco stupido e tutti si pentiranno di essere venuti”
“In che senso?”
“Come in che senso?”
“In che senso venuti?” rise Sebastian
“In che senso vuoi che sia?” rispose l'altro stizzito, cercando di sopravvivere al tentativo di strozzarlo dell'amico.
Quello lo lasciò finalmente andare, mollando la presa sulla cravatta, e sospirò sconfortato “sei ancora troppo sobrio per battute del genere”
“SEBASTIAN!” lo guardò scandalizzato Thad. Possibile che pensasse solo a quello? In ogni caso avrebbe avuto pane per i suoi denti: durante quelle feste alcoliche i 'bravi ragazzi' della Dalton diventavano infinitamente peggio di degli scaricatori di porto in piena crisi di astinenza sessuale. La presenza del suo castissimus et purissimus compagno di stanza sarebbe sicuro stata la scintilla che avrebbe fatto scoppiare la bomba. Thad Harwood era certo che quella serata sarebbe stata da dimenticare, fin da prima che mettesse piede nella sala adibita a mo' di homemade Scandals.

Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe 
Entrare in questa topaia con Thad per la cravatta come un cagnolino al guinzaglio non posso proprio definirla un'entrata in scena epica, per quanto posso sforzarmi. Ovviamente le decorazioni fanno più che schifo, ma almeno vedo dei fusti di birra. Il minimo sindacale.
Wes si atteggia a clown per feste dei bambini, cercando di organizzare qualche gioco scemo. Devo fermarlo, per la mia sanità mentale.
“Pronto?! non abbiamo più cinque anni!”
“Che onore Sebastian, degnarci della tua visita. Che problema c'è, questa volta?”
“Il gioco della bottiglia va bene se portate ancora la merendina da casa”
Wes sbuffa, probabilmente contrariato dalla mia provvidenziale intromissione “Va bene, ti lascio carta bianca. L'unica cosa che ti chiedo una cosa: domani mattina li voglio ancora tutti vivi e illesi”
“Per il 'vivi' ci sto lavorando, ma per 'illesi' non posso assicurarti nulla” gli rispondo facendogli l'occhiolino. So che lo manda in bestia, e non mi sono sbagliato neanche questa volta: si gira mantenendo un sorriso a 33 denti, piuttosto inquietante, a dire la verità.
Ora ho il potere. E' una bella sensazione.
Ecco quello che serve:
- alcohol, tanto
- musica decente
- illuminazione suggestiva
- palo da pole dance (in alternativa possiamo usare qualcuno di loro)

Io rimarrò sobrio, o almeno credo. Per divertirmi mi basta solo vederli fuori come un periscopio.
In realtà quello che mi preme di più è far sballare Thad completamente. Dovrebbe essere piuttosto esilarante vederlo devastato, senza contare che non voglio perdermi neanche un secondo dei suoi deliri etilici. Chissà che non possa dire qualcosa di interessante ai miei fini... in più un bel po' di tempo fa abbiamo fatto anche una scommessa, ed è decisamente ora che io abbia la mia rivincita.

Thad, ricordi la nostra scommessa?”
“Quale?” mi squadra con tanto d'occhi.
“Quella sull'assolo”
“E con ciò? Non mi pare che tu l'abbia ottenuto” ridacchia allargandosi il colletto (già largo) della camicia, come se avesse caldo. Ma ha paura che io abbia ragione, ed ha ragione ad avere paura: io ho sempre ragione.
“A me pare di sì. Il duetto con te è, in un certo senso, anche il mio assolo”
“E' una forzatura” protesta guardandosi intorno per trovare qualche faccia amica che lo supporti. Ma tutti hanno recepito il messaggio: meglio non mettersi contro di me, soprattutto quando potrei ricattarli con i video che farò stasera.
“Qualcuno contrario?” silenzio gelato “bene, nessuno. Me ne compiaccio”
“In che consiste questa cosa?” azzarda Nick una domanda. Ottimo, desideravo la facesse proprio lui. Come prendere due bimbeminchia con uno starbucks.
“Nulla di scandaloso. Thad deve solo fare uno spogliarello con spettacolino di danza incluso”
Qualche risolino. Neh, come biasimarli? Sarà divertente vedere il lato selvaggio del signor Perfettino 'ho-il-totale-controllo-della-mia-vita-e-non-corro-rischi-neanche-a-morire'.
“Con quale palo?” chiede sempre Dentiera dopo essersi ripreso dall'attacco di riso da cavallo che lo ha scosso fino a trenta millisecondi fa.
“Sono felice che me lo abbia chiesto tu. Sarai tu”
Nick mi guarda come se avessi detto di essere etero. La sua fogna è spalancata; posso quasi specchiarmi nei suoi denti, che schifo, dio mio.
Come prevedevo Capelli-Tinti non può rimanere immobile mentre attento alla virtù del suo amato. “No, no, no e no. Ho già detto no? E' escluso”
“oh, dai, Marylin, non dirmi che sei gelosa”. Cazzo, è così divertente prenderlo per il culo. Dà un senso di ebbrezza, mille volte meglio dell'alcol. Thad è così distrutto dalla notizia che non prova neanche a lottare per convincermi. Saggia scelta, anche perché non rinuncerò a questo spettacolo per tutto l'oro del mondo.
“Io? Ma chi vogliamo prendere in giro? Solo che non è giusto usarlo come oggetto”
“Nick, hai qualcosa in contrario?” non aspetto la sua risposta “NO, come vedi non ha nulla in contrario. Ora voglio che voi andiate a bere qualcosa per rilassarvi”. Con la coda dell'orecchio (che, per inciso, non credo esista) sento Thad che borbotta qualcosa del tipo “sono troppo sobrio e etero per questo. Datemi quello che c'è di più forte. Voglio solo che quest'orribile serata passi”.
Harwood, se è vero che mi chiamo Sebastian Smythe e sono perfetto, posso prometterti che sarai più che soddisfatto domani mattina.

Una volta che i miei pollastrelli si ritengono abbastanza sbronzi da gaieggiare in pubblico devo mettere una musica che li concili al diventare selvaggi e privi di inibizioni. La vedo dura, ma sono sicuro che una pseudo-cantante ossigenata dalla nomea di satanista potrà certamente aiutarmi. Gays and fake straights, eccoa voi 'Die Young' di KedollaroaccaA.
( http://www.youtube.com/watch?v=NOubzHCUt48 )

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you're here in my arms
Let's make the most of the night like we're gonna die young
We're gonna die young
Let's make the most of the night like we're gonna die young
Duvall sta fermo impalato in mezzo alla stanza, sembra che stia aspettando di essere impiccato. E su, mostra la tua fantastica dentiera una buona volta, fattela una risata, che magari domani ti svegli sotto ad un cipresso. E, per la cronaca, penso che esistano supplizi peggiori che essere usati come palo da spogliarello da Thad.


Young hearts, out our minds
Runnin' till we outta time
Wild childs, lookin' good
Livin' hard just like we should
Don't care who's watchin' when we tearin' it up (you know)
That magic that we got nobody can touch (for sure)
Anche Thad ha un'espressione che fa molto 'cazzo-sta-succedendo-perché-sono-mezzo-spogliato-e-mi-sto-strusciando-addosso-ad-uno-dei-miei-migliori-amici?'. In caso qualcuno se lo stia chiedendo, questa espressione esiste davvero e l'ho sperimentata io stesso nella mia amata Francia qualche anno fa, quindi niente domande. Con gli occhi fuori dalle orbite (non è un bel vedere) si allarga la cravatta leggermente. Ormai pende storta sulla camicia sbottonata e stropicciata.

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you're here in my arms
Let's make the most of the night like we're gonna die young
We're gonna die young
Let's make the most of the night like we're gonna die young
Il binomio trash-slash è quasi meglio di quello ke$ha-canzoni prive di senso. Per non parlare dell'atmosfera generale. Sono tutti entusiasti (anche quel guastafeste di Wes occultacadaveri Montgomery) e Ciambella Rotolante si sta divertendo per la prima volta nella sua vita. Si evince dal fatto che le sue guance bordeaux lo fanno assomigliare a Heidi anche più del solito.
Tralasciando questi spettacoli pietosi, sembra che Piattola si stia dando da fare. Ci ha preso gusto.

Young punks, takin' shots
Strippin' down to dirty socks
Music up, gettin' hot
Kiss me, gimme all you got
It's pretty obvious that you got a crush (you know)
That magic in your pants, it's makin' me blush (for sure)
E mi dà fastidio, cazzo se mi dà fastidio.
Non smette di guardare neanche per un momento Nick. Sarebbe carino cavargli tutti i denti e farci una collana tribale, andrebbe molto di moda a Timbuctu dove lo vorrei spedirlo con un calcio. Duvall sta sbottonando lentamente e
languidamente i bottoni della camicia di Thad, gliela abbassa sulle spalle e gliela toglie. PORCAZOCCOLADEVEMORIRE. Aripijate, Sebastian.
Thad si abbassa verso di lui, lo tira per la cravatta e gli slinguazza il dorso del naso.
IO QUI FACCIO UN OMICIDIO DI MASSA, LO GIURO. PERCHE' NESSUNO FA NIENTE? LEVATELO DALLE GRINFIE DI QUEL MANGIA-UOMINI, CAZZO.
Duvall sorride leggermente e incrocia le dita sulla sua nuca, mentre Thad inizia a slacciarsi i pantaloni. Parte un boato di approvazione da tutta la sala, meno che da Rapunzel che sta per buttarsi giù dalla finestra. Incitati da questo branco di scimmie, Nick e Thad iniziano a strusciarsi addosso reciprocamente, ansimando in maniera a dir poco pornografica.
MERDA, LASCIALO STARE. MOLLALO. CAPITO? COSA NON TI E' CHIARO IN QUESTE PAROLE? TI SFONDO LA FACCIA DUVALL SE SOLO OSI CONTINUARE A TOCCARLO.
Cosa cazzo vedono i miei occhi? Vi prego, qualcuno mi dica che me sto sto immaginando. Ne ho
bisogno. Qualcuno mi rassicuri sulla mia sanità mentale. E' forse un'erezione quella che vedo nei pantaloni di Thad?
NON CE LA FACCIO. UCCIDETEMI, CAVATEMI GLI OCCHI, RIDUCETEMI AD UN VEGETALE, GIOCATE A PING PONG CON IL MIO CERVELLO. TUTTO SAREBBE PIU' SOPPORTABILE CHE VEDERLO CON QUELLA SGUALDRINA.
Maledetto a me e alle mie scommesse coglione.
Addio mondo crudele. Penso che seguirò l'illuminante esempio di Jeff e mi butterò dalla finestra.

I hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a shame that you came here with someone
So while you're here in my arms
Let's make the most of the night like we're gonna die young
We're gonna die young
Una specie di palla di cannone biondo tinto interrompe l'osceno spettacolo che sono costretto a vedere. Sterling dà un cazzotto a Thad che rotola per terra, continuando a ridere come un coglione patentato, totalmente ignaro dei bordelli che ha combinato. Capelli-tinti pulisce con la manica il naso di Nick e lo fissa così intensamente che ho paura si sciolga sul momento.
Sebastian, smettila di guardare. Troppo tardi.
Davvero, non ero interessato a vederli slinguazzarsi senza pudore. Potevo vivere senza osservare a distanza ravvicinata le tonsille di Duvall, ma ormai posso anche dire di aver fato questa incredibile esperienza. Ed era ora, porca miseria, non li reggevo più nella friendzone.


Lookin' for some trouble tonight (Yeah)
Take my hand, I'll show you the wild side
Like it's the last night of our lives (uh huh)
We'll keep dancin' till we die
Thad continua a rotolarsi sul pavimento, mezzo spogliato con un sorriso ebete stampato sulla faccia e un 'amico' ben sveglio e allegro nei pantaloni. Se rimane in questo stato sono più che certo che farò qualche altra cazzata.
Lo tiro su per la mano (pesa non poco, tra parentesi) e lo sto trascinando via da questo branco di bonobi in calore. Ora capisco perché non si ubriaca mai.

Dalton, corridoio 00.14
Sebastian Smythe chiuse con forza la porta dietro di sé e si appoggiò stremato sul legno freddo. Aveva lasciato il braccio di Thad non appena erano scomparsi dalla vista degli altri.
Era solo colpa sua, ma non poteva fare a meno di avercela con Thad. L'immagine di Nick che lo spogliava senza staccare neanche un attimo lo sguardo dai suoi occhi lo tormentava ancora. Poi Thad che leccava il suo naso continuava a farlo uscire di testa. Si morse le labbra, cercando invano di dimenticare quelle scene, mentre di fronte a lui Thad vagava senza meta per il corridoio.
Faceva un freddo dannato e quello lì era praticamente nudo. Sebastian si avvicinò a lui, spingendolo con gesti decisi ma delicati verso la parete.
Quando un tonfo leggero lo convinse che erano arrivati al muro, si levò il blazer e infilò un braccio del ragazzo dentro la manica; poi l'altra.
Sebastian fece un mezzo sorriso, riconoscendo quanto fosse paradossale la scena: lui che vestiva Thad come una bambino. Rise sommessamente una volta che, dopo molti tentativi, ebbe finito di mettergliela.
Thad rimaneva immobile sotto il suo tocco, apparentemente insensibile a quello che stava accadendo attorno a lui. A quanto pare, apparteneva alla categoria degli sbronzi 'fatti', annotò a mente il ragazzo più alto.
'Bascian' mormorò Thad, guardandolo negli occhi con sguardo quasi lucido.
Ah, dopotutto non era così fatto se riusciva a riconoscerlo. 'Sebastian, non Bascian, Thad' disse l'altro osservandolo in modo interrogativo, senza poter fare a meno di sorridere e notare quanto fossero vicini e stretti.
'Baciami' biascicò Thad e si morse quasi impercettibilmente il labbro inferiore. Gli allacciò le braccia intorno alla vita, stropicciando la camicia leggera di Sebastian, e si alzò in punta di piedi.
Sebastian sgranò gli occhi al sentire quelle parole. Non riusciva a crederci.
Con un po' di titubanza gli passò delicatamente le dita fra i capelli, accarezzandogli la nuca. Gli sollevò il volto e si abbassò un po' per avvicinarsi a lui.
Secondo dopo secondo le labbra di Thad si facevano sempre pericolosamente più vicine. Pericolose per tutto quello che potevano rappresentare: una relazione, la fine di un'intera (visione della) vita. Strinse ancora più forte Thad, quasi per annullarsi nel loro bacio e abbandonarsi al loro abbraccio.
Un altro soffio ancora...

Thad si sottrasse alla sua stretta e corse fino alla fine del corridoio, inciampando sui propri piedi e sbandando addosso ai muri.
Sebastian lo guardò finché non fu scomparso dietro il primo angolo. Si appoggiò alla porta e scivolò per terra. Si strinse le ginocchia al petto e iniziò a respirare in maniera irregolare.
Come era potuto accadere di nuovo? Perché continuava a mandare tutto a puttane? Una lacrima solitaria, unica vincitrice della sua battaglia interiore, percorse lo zigomo e poi scese lungo la sua guancia, andandosi a schiantare sul colletto della camicia e lasciando null'altro che un alone più scuro del resto.


¬
Sebastian non era neanche sicuro di quanto tempo avesse passato a reprimere i singhiozzi seduto sul marmo freddo. Facendosi forza, si alzò a fatica e iniziò a vagare per i corridoi senza una metà ben precisa.
Tutte le cazzate che aveva sentito sui cuori spezzati sembravano finalmente essere vere; ad ogni passo sentiva un scricchiolio del suo cuore traballante. All'interno del proprio petto sentiva una specie di enorme voragine, un buco nero che ingoiava tutti i suoi organi vitali.
Ora tutto pareva avere senso. Voleva solo rinchiudersi in camera e vedere qualche migliaio di volte '500 giorni insieme' e magari morire di disidratazione e inedia.
Un rumore proveniente da dietro un porta gli fece tendere l'orecchio. Qualcuno stava piangendo/sbrattando, di sicuro.
Si avvicinò e trovò un Thad semi-svenuto accasciato accanto ad un lavandino. Preoccupato, lo scosse e riprese a respirare quando si accorse che era ancora cosciente.
L'unica cosa che poteva fare era portarlo in camera e lasciarlo dormire finché non avesse smaltito la sbornia. Provò a farlo alzare, ma vide che non riusciva neanche a reggersi in piedi. Quando Sebastian lo sollevò di peso e lo prese in braccio, Thad protestò mugugnando il proprio dissenso, comunque troppo debole per rifiutare quell'aiuto.

Sebastian saltellava per i corridoi della Dalton in preda ad uno strano umore: era felice-triste e euforico-depresso allo stesso tempo. Forse stava sviluppando una malattia mentale, ma si sentiva molto il Principe Azzurro che salvava il Bello Addormentato dalla regina cattiva (da leggersi alcool). Così le bimbemichia che dicevano 'il principe azzurro è gay' avrebbero anche avuto una documentazione reale sul caso.
Ridacchiò leggermente mentre apriva la porta della stanza con il fianco e adagiava con delicatezza Thad sul proprio letto. Sebastian si sedette sulla sponda del materasso e gli levò il blazer che avevano maltrattato abbastanza per quella giornata. Quando lo vide senza maglietta, lì davanti a lui, così inerme e cucciolo (perché No, era la parola esatta), provò una sensazione stranissima: aveva l'urgenza di proteggerlo. Sì, di proteggerlo e salvarlo da ogni cosa che potesse fargli del male.
Scrollò le spalle e chiuse gli occhi, agitando la testa, sperando che quella sensazione di essere buono passasse presto, poi prese una maglietta a caso dal proprio armadio e gliela mise, ignorando le proteste di Thad.

Si sdraiò accanto a lui, tenendolo nel lato interno per evitare che rotolasse giù durante la notte (cosa più che probabile, dato il suo elevato tasso alcolico nel sangue). Con un sospiro Sebastian si rassegnò a diventare il cuscino del suo adorabile compagno di stanza, nonché unico amore.

Dalla mente non più malvagia e perversa di Sebastian Smythe
3. Mai ubriacarsi del tutto
Alla fine è stato divertente vederlo ubriaco. Cioé, magari vederlo strusciarsi con Nick no, ma...

NdA (non datele ascolto)

Sono ancora viva, incredibile ma vero.
Questo capitolo è stato un trauma da scrivere, ma lasciamo perdere che è meglio.
I link per la canzone è appena prima, e bà.
Ah, ho notato che le recensioni sono leggermente in calo çwç

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ecco la mia pagina autrice su fb: Youmoveme (EFP)

sarei moooolto felice se passaste. Ci saranno tutte le comunicazioni riguardanti le storie :3


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Capitolo 9
*** like a kiss ***


~ like a kiss

Una lama di luce ferì gli occhi di Thad. A fatica li apri, mentre la bocca secca, la lingua della consistenza del cartone e una dolorosa pulsazione alla testa denunciavano gli evidenti postumi di una sbronza colossale.
Si stropicciò le palpebre, provando a fare mente locale di quello che era successo la notte precedente, ma nulla. Blackout completo.
Fece un colpo di tosse, mentre sentiva il cervello che gli navigava nel cranio. Ok, poteva farcela.
Doveva solo fare il punto della situazione: era mezzo spogliato, aveva indosso una maglietta non sua e quello decisamente non era il suo letto. Provò ad alzarsi, riuscendo solo a ricadere a faccia avanti sul cuscino dell'estraneo.
Però quel cuscino aveva un odore familiare. Stranamente familiare. Cazzo, era senza ombra di dubbio quello di Sebastian.
Vaffanculo. Questo poteva essere un problema.
Doveva assolutamente scoprire che diamine aveva fatto ieri notte.

Thad, ancora intontito, si rivestì alla bell'e meglio e corse a tutta la velocità che gli permettevano le sue gambe barcollanti verso la camera di Nick e Jeff. Non si premurò di bussare, era un urgenza troppo urgente che richiedeva un consulto subito.
Spalancò la porta e rimase a bocca aperta davanti allo spettacolo che gli si era parato davanti: Nick e Jeff, coperti solo da un lenzuolo, stavano pomiciando selvaggiamente.
'Ehm, buongiorno ragazzi...' si schiarì la voce Thad, talmente in imbarazzo da voler sprofondare in un pozzo e non uscirne mai più. 'Io, ecco, volevo chiedervi solo una cosa, ma vedo che siete impegnati, quindi penso che farò meglio ad andarmene'
Jeff si coprì la faccia con le mani, mentre Nick di un intenso color rosso fragola supplicava Thad di rimanere.
Il ragazzo a malincuore si sedette sul letto davanti a loro, mentre i due si pseudo-vestivano con le cose più vicine. Toccò a Thad rompere quel silenzio un po' scioccato: 'non avete idea da quanto tempo aspettavo che limonaste, credetemi. sono davvero felice per voi, sul serio'
'Grazie mille, Thad' mormorarono all'unisono i due Warblers.
'Però magari la prossima volta dovrò ricordarmi di bussare. Cioè, vi voglio bene, ma certe cose forse è meglio che rimangano private, non credete anche voi?' rise il ragazzo.
'Decisamente' concordarono entrambi, accantonato il disagio iniziale. Si sedettero sulla sponda del letto anche loro, e Nick cominciò a parlare: 'allora che dovevi chiederci?', quando subito Jeff lo interruppe con fare malizioso 'sbaglio o quella maglietta non è tua?'.
Thad sospirò, mordendosi il labbro inferiore dal nervosismo 'è di Sebastian, infatti. Era proprio di questo che volevo parlare'
'Cosa c'è da parlare? Dopo ieri sera mi sembra piuttosto evidente, non trovi?' disse Jeff, facendogli uno sguardo ammiccante.
Nick gli diede una gomitata, alzando gli occhi al cielo, e aggiunse ridendo 'Beh, diciamo che la notte scorsa ha portato più di qualche sconvolgimento qui alla Dalton, e non sempre in peggio'
'E che sia chiaro, Thad, non volevo farti nulla, sono solo scattato e devo ringraziarti per gli sviluppi della situazione' si scusò precipitosamente Jeff con un mezzo sorriso.
'Il punto è proprio questo!' esclamò Thad, tirandosi su e iniziando a girare come un animale in gabbia 'io non ricordo nulla'
Nick e Jeff sgranarono contemporaneamente gli occhi, guardandolo di stucco, poi Jeff lo guardò sospettoso 'sei sicuro che non ricordi proprio nulla?'
'Al cento per cento' annuì Thad con la testa, passandosi le mani fra i capelli. 'Speravo che voi poteste dirmi qualcosa, dato che mi sono ritrovato mezzo spogliato nel letto di Sebastian con i suoi vestiti addosso', sospirò sconfortato.
Jeff si mise a ridacchiare e Nick sfoderò i suoi occhi da fangirl pazza, battendo le mani felice. 'Finalmente! Stavo quasi per smettere di sperarci'
'Questa è una cosa seria! Smettete di fare gli scemi e aiutatemi. Sto letteralmente impazzendo' piagnucolò il ragazzo, sull'orlo di una crisi di nervi.
'Vuoi la versione con dettagli sconci o una misera cronaca?' disse Jeff, continuando a ridere sotto i baffi. Fulminato dallo sguardo assassino di Thad, brontolò e si accinse ad una piccola cronaca dei fatti. 'Allora, c'è stato un party alcolico'
'Grazie tante, Jeff, fin qui c'ero arrivato anche io' sbuffò spazientito.
Continuò a parlare Nick 'Sebastian ha tirato fuori non so quale vecchia scommessa che implicava un tuo spogliarello poi, siccome non c'era un palo, ha pensato bene di farlo fare a me. Quindi ci ha fatti bere come spugne, abbiamo fatto uno spettacolino niente male, motivo per cui Jeff ti ha mollato un cazzotto sul naso'
Thad guardò sconvolto il suo migliore amico da cui era stato picchiato, e Jeff fece un'espressione angelica, mimando le ali e l'aureola sopra il capo. 'Uhm, dunque noi ci abbiamo dato dentro davanti a tutti, più o meno?'
Nick rise imbarazzato 'sì, esattamente, almeno finché non ti sei ritrovato a terra dopo il pugno di Jeff. In quel momento Jeff mi ha baciato, quindi non posso dirti con precisione quello che è successo, ma sono piuttosto sicuro che Sebastian ti abbia tirato su e trascinato fuori dalla stanza. E questo è tutto'
Thad si mangiucchiò le unghie, mentre continuava a mormorare insulti all'aria.
Jeff gli diede una pacca sulla spalla, e gli chiese 'va tutto bene?'.
Il ragazzo seppellì la faccia fra le mani e quando la rialzò, aveva quasi le lacrime agli occhi. 'No, Jeff, non va tutto bene. Tu, voi, lo sapete quanto io sia disperatamente e pazzamente innamorato di lui. Voi sapete che Sebastian, beh, come dire?, è Sebastian'
Nick si sedette accanto a loro, abbracciando l'amico per dargli un po' di conforto 'non è per forza detto che sia successo qualcosa. calmati, va tutto bene'
'Nick, perché non capisci, cazzo? Avrò senza dubbio detto qualcosa di stupido e inopportuno, o, dio me ne scampi, romantico che mi rinfaccerà a vita. E questa è l'opzione meno drammatica, credimi'
'Dai, Thad, noi abbiamo visto solo quello, è possibile che poi ti abbia solo accompagnato in camera perché stavi male' cercò di consolarlo il biondo.
'Jeff, su, siamo realisti. Non ci credi neanche tu che possa fare una cosa del genere. Lui è Sebastian Smythe e, prima o poi, ha quello che desidera. Mi ha solo usato' concluse triste.
'Non mi pare che di norma a te dispiacerebbe essere usato da lui' disse Jeff sorridendo con espressione cospiratoria.
'Jeff, un po' di tatto, cazzo' lo rimproverò Nick, aggiungendo con fare diplomatico queste parole per Thad 'quello che intendeva dire è che sei evidentemente attratto da lui -come è normale che sia-, ma che desideri essere per lui più di una semplice avventura come tutti gli altri'
'Non fare il paciere con noi, Duvall. Farai meglio a stare attento, Sterling , prima o poi avrò la mia vendetta e ti renderò il cazzotto, non importa quanto il tuo ragazzo mi possa scongiurare di perdonarti' borbottò Thad, appena più calmo.
Nick fece un mezzo sorriso 'Senti, Thad, smettila di farti queste allucinanti pare mentali. Io penso che l'unica cosa da fare sia andare da Sebastian e chiedergli cosa è successo'
'Non essere stupido. Non potrei mai fare una cosa del genere!'
'Già... Troppo semplice e diretta per uno che ama complicarsi la vita come te?' chiese Nick alzando il sopracciglio.
'Non usare del sarcasmo con me, Nick. Poi non so neanche dov'è ora. Mi ha mollato là nel suo letto senza neanche una spiegazione...'
'Che per caso volevi un post it sul cuscino con scritto "ei thad, abbiamo fatto cosacce stanotte mentre eri ubriaco e semi-incosciente. se vuoi picchiarmi, sto in sala comune. XOXO, Seb"? Comunque sta in caffetteria'
'E tu come fai a saperlo?' Lo guardò di sottecchi Thad.
'Non fare domande idiote, lo so e basta. Lo sanno tutti che il sabato mattina sta fisso alla caffetteria'
'Tutti tranne me' sospirò il ragazzo.
'Infatti. Tu sei sempre troppo occupato ad assillarci che "Sebastian non mi vorrà mai, cosa posso fare perché questa cosa fa schifo"'
'No, guarda, Nick non sei affatto simpatico. Beh, io vado, continuate pure quello che stavate facendo prima che vi interrompessi'
'Era ora' gli fece una linguaccia Jeff, mentre si avvicinava a Nick per baciarlo sulle labbra.
Thad alzò gli occhi al cielo, sorridendo allo stesso tempo. Se finalmente ce l'avevano fatta quei due, allora forse qualche vaga possibilità ce l'aveva anche lui.


Thad si avvicinò al bancone della caffetteria, ben deciso a prendere due caffè. Per lui ordinò il solito caffè lungo al ginseng, ma quando si trattò di prendere quello per Sebastian ebbe un attimo di esitazione perché non aveva la minima idea di cosa prendesse il suo compagno di stanza.
Diede una rapida letta al menù delle bevande, e alla fine decise di optare per il caffè corretto al corvoisieur. Aveva un nome piuttosto francese e impronunciabile, e pareva una cosa molto snob alla Sebastian. Doveva essere perfetto per lui.
Uscendo dalla caffetteria, luogo troppo deprimente per passare un sabato mattina anche per un asociale come Sebastian, c'era il parco della Dalton. Era enorme e molto bene curato, una dei pochi vantaggi di stare in una gabbia per figli di papà come la loro accademia. Al centro dello spazio verde c'era una statua di John Dalton, il celeberrimo chimico-fisico-metereologo-insegnante inglese che aveva scoperto il daltonismo e altre cose fondamentalmente inutili, con alcune panchine. Avrebbe scommesso un assolo -perché un altro spogliarello era eccessivo- che Sebastian fosse lì, ma non riusciva a vederlo da nessuna parte. Ad ogni buon conto, si sedette sulla panchina più asciutta, di spalle al vialetto di ingresso, con tanto di cipressi sul bordo della strada, per perdersi nei propri pensieri.

Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe.
Sono sicuro che quello è Thad. Al mille per cento. Lo riconoscerei ovunque, anche di spalle. Poi é così basso che a malapena si vede la testa sopra la linea della panchina.
Devo assolutamente spaventarlo, è un'occasione più unica che rara. Ci vuole un piano segreto, ma penso che gli andrò dietro e urlerò BUH. Dovrebbe bastare, considerando il suo livello di virilità (anche se materialmente ho avuto più di qualche possibilità di valutarlo tra ieri sera e stanotte).
Mi avvicino di soppiatto e addosso all'orecchio BUH! Thad si gira di scatto, quasi versandosi uno dei due caffè addosso.
'Sebastian! Mi hai spaventato!'
MERAVIGLIOSO 'Era il mio piano malefico'
Sbuffa e si passa la mano dietro la nuca, assicurandosi che i caffè siano adeguatamente chiusi. Due caffè? Chi sta aspettando? CHICHICHICHICHICHICHICHICHI STA ASPETTANDO? 'Senti, vorrei continuare tanto a darti fastidio, ma sembra che tu stia aspettando qualcuno oppure che tu abbia disperato bisogno di caffeina, e in nessuno dei casi vorrei averti vicino, quindi penso che me ne andrò'
Piattola ride 'Sì, sto aspettando qualcuno'
'Avevo intuito' CHI CHI CHI CHI? 'In ogni caso mi dispiace per lui'
'Ti dispiacerai il doppio perché sto aspettando proprio te'
'E il caffè?'. Sicuro non stava aspettando me, sono la sua seconda scelta. Ne sono assolutamente certo.
'Sempre per te. Provavo ad essere gentile'
'Uhm' prendo il caffè in mano. Scotta e ha un buon odore di Parigi. È caffè al courvoisier, cazzo, non ci credo. 'Conosci la mia ordinazione di caffè?'
'In realtà l'ho preso perché il nome suonava molto aristocratico e adatto a te' ride 'ma penso di aver azzeccato in pieno'
'Decisamente'. Non dovrei sorridere così tanto; mi vengono le rughe d'espressione e sembro troppo felice.
'Sebastian, io volevo chiederti una cosa però'
Ecco l'inghippo sotto. Certo che voleva qualcosa, come potevo pensare che volesse solo essere gentile? 'Dimmi tutto, Harwood'
Sembra imbarazzato, e neanche poco. 'Questa mattina mi sono svegliato un po' sottosopra, per usare un eufemismo. Non ero propriamente dove mi sveglio di solito e non ero neppure vestito. Quindi, ecco...' si passa la mano sulle guance bordeaux 'non so se hai qualcosa a che fare con questa mia amnesia totale, diciamo'
Ok, Sebastian calmati. Cerca di non pensare a quanto sia adorabile così imbarazzato perché NON lo è, o almeno devo convincermene. 'Nah, non credo proprio'. Dal mio punto di vista è vero; non ho fatto nulla che lui stesso non volesse.
'Insisto, Sebastian. Non voglio rigirare il coltello nella piaga, ma dopo la mia fantastica performance da prostituta Nick e Jeff ti hanno visto che mi trascinavi via. E poi, puff, mi ritrovo mezzo nudo nel tuo letto. Perdonami, forse per te lo è, ma per me non è una cosa normale!'
Davvero lui pensa che noi abbiamo fatto sesso? Magari, oh. No che non l'abbiamo fatto. Mi sarei sentito in colpa ad usarlo mentre era ubriaco. Dopotutto una coscienza ce l'ho anche io, forse.
'Poi non ricordo assolutamente nulla! Sei certo di non aver corretto il punch con qualcosa di più pesante?'
'Che insinuazioni malefiche da parte tua, Thad! Tutto ma non la mia integrità'. Fare lo splendido è facile quando so tutta la situazione.
'Sebastian, porca puttana, sto impazzendo! Perché qui nessuno capisce? Voglio solo sapere cosa cazzo è successo ieri. Non chiedo tanto!'
'Non è successo nulla, stai tranquillo'
'No, e che palle, non ci sto tranquillo! Dimmi che ho fatto ieri, ora'
'Noi due' e ci indico, giusto per essere chiari, 'non abbiamo fatto sesso, se è di questo che ti preoccupi'
'Per fortuna' sospira.
'Comunque non ti pare un po' presuntuoso da parte tua credere che io voglia fare sesso con te? Magari non mi piaci…'
Gli cade la mascella per terra. Questa non se l'aspettava. 'Intendi dire che non ti piaccio in quel senso?'
'Assolutamente. Non avresti una possibilità neanche se fossimo gli ultimi uomini dopo l'apocalisse maya'
Sembra deluso, offeso e anche discretamente incazzato, ma la delusione posso benissimo essermela immaginata. 'Beh, neanche io, neanche a me piaci in QUEL SENSO. Anzi a me non piaci in nessun senso, ecco. Perché sei un coglione stronzo senza un minimo di senso del rispetto per gli altri, anzi, è già tanto se continuo a parlarti. Sai una cosa? Sei un cretino, non c'è bisogno di essere così cattivo con me, che ti ho fatto?! Beh, non voglio perdere il mio tempo qui a parlare con te. A dopo, forse'. Si gira e con uno scatto di reni degno di Beyoncé mi fa sentire uno schifo totale.
Seriamente, dopo questa cosa mi sento una merda. Perché continuo a comportarmi così? Cosa ne ricavo? Sto solo facendo allontanare tutti. Non posso perdere anche lui. È l'unica cosa che mi fa andare avanti.
'Thad...' lo prego.
'Cosa vuoi da me, Sebastian?' volta solo la testa, guardandomi a malapena, tanto ha lo sguardo basso.
'Io, nulla, solo dirti questo'.
Davvero lo sto facendo?


Sebastian Smythe esitò e si passò la mano dietro la nuca, mordendosi il labbro inferiore. Poi si girò e alzò lo sguardo per osservare Thad.
Avvicinò il viso con decisione, senza lasciare all'altro né il tempo né la libertà di spostarsi, e infine lo baciò.
All'inizio fu solo un lieve sfioramento di labbra, insufficiente per entrambi.
Sebastian posò la mano sinistra sul collo di Thad, accarezzandogli la mascella con il pollice, mentre approfondiva il bacio, socchiudendo le labbra e sorridendo leggermente per un breve secondo, per poi ricominciare a baciarlo con ancora il sorriso impresso negli occhi.
Quando le labbra di Sebastian incontrarono le sue per la prima volta (in realtà la seconda), Thad spalancò gli occhi dalla sorpresa, ma fu subito travolto da un'ondata di sensazioni contrastanti: desiderio, rabbia e frustrazione formavano dentro di lui un groviglio troppo complesso da snodare. Ma tutto questo poteva aspettare; almeno finché riusciva a sentire il respiro di Sebastian sul proprio viso non aveva bisogno di null'altro. Si staccò giusto per respirare e subito tornò a concentrarsi sulle labbra di Sebastian, mentre nel frattempo gli posava il braccio intorno alle spalle, attirandolo ulteriormente verso di sé.
Senza fiato dopo un tempo infinito che comunque era parso loro sempre troppo corto, Thad e Sebastian si staccarono. Il più basso alzò a fatica lo sguardo incollato al terreno, ancora stretto al francese come ad un'ancora di salvezza. A disagio spostò il braccio, posandolo sul grembo insieme all'altro. Finalmente riuscì a guardare negli occhi scintillanti di Sebastian, osando azzardare una timida domanda: 'e questo cosa vuol dire?'
'che ho ragione io, come al solito' sogghignò Sebastian incrociando le braccia e guardando da un'altra parte.
'In che senso?' Lo guardò con fare interrogativo l'altro ragazzo.
'Nel senso che sei gay fino al midollo E, in più, che ti piaccio' rise il francese un po' forzatamente.
'Ah'

Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe
9.
Senza impegno è meglio

Forse, dopotutto, non potrebbe essere tanto male...

Angolo della sfaticata:

Soo, here we come.
Ammetto che questo capitolo è stato abbastanza un parto (?)
però accadono moooolte cosuccie, e, niente, volevo sapere cosa ne pensate :)


http://25.media.tumblr.com/7ec6704c8fac241f66422efde0ca2b33/tumblr_mkc6fyxjVe1s9vhgxo1_250.gif
qualche recensioncina?
:3


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Capitolo 10
*** like a date ***


~ like a date


Inviato da Thad
“Nick”

Inviato da Nick
“Smettila di sfrangere i coglioni e vatti a pomiciare quel perditempo francese”

Inviato da Thad
“Jeff, non volevo interrompervi mentre copulavate”

Inviato da Nick
“Sei un supermassive cock-block, ne sei consapevole, vero?”

Inviato da Thad
“Da' il cellulare a Nick, Jeff”

Inviato da Nick
“Sei una persona orribile, nanetto”
“Thad, scusalo. Diciamo che era molto... uhm... nel bel mezzo dell'azione”

Inviato da Thad
“EEEEEEWWW, non voglio sapere, ok?!” 
“Comunque, tralasciando le immagini poco carine che mi hai infilato nel cervello e che, con ogni probabilità non riuscirò mai più a scordare, ho un problema”

Inviato da Nick
“Tell me boy, tell me boy *coretto alla Grease*”

Inviato da Thad
“Profondamente simpatico, Duvall. In ogni caso ecco qui la mia paranoia: voglio chiedere a Sebastian di uscire con me”

Inviato da Nick
“E di cosa ti preoccupi? Avete già abbondantemente limonato, e il che di solito è una conseguenza di uscire”

Inviato da Thad
“Nick, lui è Sebastian. A colazione non mette il limone nel thé, ma limona con il thé”

Inviato da Nick
“Non dovrei risponderti. La tua battuta ci ha devastato”

Inviato da Thad
“In senso positivo?”

Inviato da Nick
“NO.”

Inviato da Thad
“Comunque il fatto è questo: sono sicuro che mi dirà di no”

Inviato da Nick
“Fammi capire un po' CHECCAZZONESAI di cosa ti risponde?”

Inviato da Thad
“Non è tipo da appuntamenti”
“Si fa prendere dal panico e manda tutto a puttane. (Non chiedermi perché lo so, ma lo so e basta)”

Inviato da Nick
“Mamma mia (here I go again) che ansia 'sto benedetto ragazzo”

Inviato da Thad
“Che posso dirti? Mi piace rendermi la vita impossibile”

Inviato da Nick
“Sono Jeff e ho un'idea geniale”

Inviato da Thad
“Spara”

Inviato da Nick
“Se la montagna non va a Maometto, puoi portare Maometto alla montagna”

Inviato da Thad
“Prendi un termometro e misura quanta febbre ha il tuo ragazzo, infermiera Duvall”

Inviato da Nick
“Quello che voglio dire è: se Sebastian non vuole andare ad un appuntamento, beh, porta 'appuntamento da lui. Di nascosto, di soppiatto e senza farti sgamare prima del tempo”

Inviato da Thad
“Così da farmi odiare per sempre? Grazie mille, ma anche no”

Inviato da Nick
“So che l'amore è un rischio. So che l'unica cosa che pensi è che non possa funzionare, ma ora prova a riflettere: e se funziona?”

Inviato da Thad
“Ne sarà valsa la pena”

Inviato da Nick
“Ecco, hai trovato la risposta. In bocca al lupo, Thad”
“Forse Nick intendeva 'in bocca a Smythe', secondo me”

Inviato da Thad
“Grazie mille, ragazzi. Non so proprio come farei senza di voi”

Inviato da Nick
Pochi ringraziamenti e più dettagli sconci, Harwood”

Inviato da Thad
“Sarai il primo, te lo assicuro, Jeff”

Thad ripose il cellulare in tasca, sorridendo come un ebete. Cominciò a vagare per la stanza per cercare un pezzo di carta. Finalmente trovò il retro dello spartito di Whistle e una penna rosa glitterata; alzò il sopracciglio: non era equivoco, di più, ma alla fine si mise a scrivere. Aveva chiaro quello che doveva fare:
- organizzare l'appuntamento più perfetto di sempre
- fare in modo che nessuno (in particolar modo Sebastian) lo venisse a sapere
- imparare a cucinare con qualche video su youtube
- comprare molte, molte, molte candele [e anche qualche preservativo magari]
- preparare una atmosfera simil interni del Moulin Rouge
- trattenersi dal cantare 'Come What May' a Sebastian
- NON FARE COSE STUPIDE
E la parte migliore era che aveva solo un pomeriggio per spuntare ogni elemento dalla propria lista.



Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe
Un'altra sessione assassina di prove con il malefico Mont(ato)gomery è finita.
Ho sofferto ogni singolo instante. E anche i miei soliti passatempi non c'erano: Trent era in infermeria per non so quale strana intossicazione alimentare, quindi niente risate compulsive, c'era un tipo strano, uno nuovo, un tale Hunter (etero, ma WTF?!), ma la cosa peggiore è che non potevo allietarmi neanche guardando il notevole fondoschiena di Thad. Anche lui oggi non era presente, ed è piuttosto strano soprattutto perché Wes non lo ha minacciato di prendere parte ad un remake scolastico di Saw... Dovrei seriamente prendere in considerazione l'idea di fargli da 'mentore' per le coreografie. Per doppi fini, ovviamente. Che vantaggi può portare se diventa più bravo di me? Nessuno, questo è certo. Beh, in ogni caso stasera glielo chiederò.
Voglio solo entrare in camera, stravaccarmi sul letto e morire. In realtà preferirei che Thad mi trasportasse a forza nella doccia, ma non si può avere tutto dalla vita. Dopotutto sono stato abbastanza fortunato: accento francese da orgasmo, voce fantastica e tutte le mie altre doti non troppo nascoste. Mi pare ingrato da parte mia chiedere anche Thad.

Finalmente arrivo alla nostra camera.
LETTO, LETTO, LETTO, LETTO, CENSURATO, LETTO.
La porta scricchiola, strano, non me ne sono mai accorto.
O SANTA MADRE FRANCIA. COS'E' QUESTO BORDELLO DI COSE NELLA MIA CAMERA? Cuscini, cuscini, cuscini rossi dappertutto. Odore di ventordici aromi di candele mischiati. Qualcosa di evidentemente bruciato. Una vaghissima musica che assomiglia molto a Come What May. Thad Harwood di fronte a me con una rosa rossa in mano.

Questo deve essere un incubo.
Ne sono certo.
Ho paura.
Voglio girarmi e scappare via. Ma non posso farlo.
Thad si metterebbe a piangere, o qualcosa del genere, e non posso sopportare di vederlo piangere.

Thad... Cosa sta succedendo?”
“Sto portando Sebastian alla montagna”
“Cazz- dici?”
“Una sorta di strano proverbio della famiglia di Jeff, credo”
“Tutto quello che ha a che fare con quella banda di Raperonzoli è strano”
“Già, ma non sempre strano è brutto”
“Cosa vuol dire tutto questo?”
“Tutto questo cosa?”
“Sai... i cuscini, le candele, la musica soffusa, il cibo bruciato, la rosa”
“Ah, intendi questo 'questo'” dice indicando con un gesto piuttosto vago tutta la nostra camera.
“Esatto, intendo questo 'questo'”
“Io, ecco, mi stavo chiedendo se volevi uscire qualche volta. Con me”
“A me sinceramente pare che siamo al chiuso”
“Non fare il cretino come al tuo solito”
“Perché non me lo hai chiesto e basta?”
“Avevo paura. Paura che mi dicessi di no”
“Quindi hai reputato più intelligente tendermi una trappola e obbligarmi? Mi pare logico...”
“Dovresti ormai esserti accorto che io e la logica siamo distanti anni luce, soprattutto se c'entri tu”
“Sembra tanto un complimento, mascherato da qualcos'altro”
“Forse lo è”
“Senti, Thad, io non so cosa ti abbiano detto di me, ma non sono una persona da appuntamenti, ecco”
“Lo so”
“E allora? Cosa pensavi di fare?”
“Non lo so. Di solito odio correre rischi”
“Cosa c'è di diverso questa volta?”
“Speravo che valesse la pena di sembrare un totale cretino”
“Per me?”
“Lascia perdere, non fa nulla. Mi sono reso già abbastanza ridicolo per oggi”
“Io, Thad, mi dispiace, ma questa cosa non fa molto per me”
“Avrei dovuto saperlo”
“Davvero, io sto bene con te, ma uscire per davvero non.. non sono io, ecco”
“Non preoccuparti, Sebastian. Avevo calcolato questa possibilità”
“Di cosa stai parlando?”
“Sapevo che quel qualsiasi cosa ci fosse fra di noi poteva essere solo un mio fraintendimento. Ma va bene così, cioè, ci farò l'abitudine, non è un problema.”
“Thad, non devi prenderla in questo modo...”
“Come la sto prendendo? Mi pare abbastanza bene, calcolando come mi hai trattato in questi giorni”
“Cosa ho fatto?”
“Nulla”
“Allora che problemi hai?”
“Non era un nulla positivo”
“Non capisco cosa vuoi da me, Harwood”
“Nulla che tu possa darmi”
“Prova a chiedere”
“Sebastian, non voglio rendere questa cosa imbarazzante per nessuno dei due, ma è piuttosto chiaro che vogliamo cose diverse uno dall'altro. Io non voglio il tuo sabato sera, ma la domenica mattina, e la tua pigra domenica pomeriggio. I tuoi capelli spettinati e un po' rovinati dal cuscino, non quelli perfettamente ingellati. La tua voce un po' roca quando hai il mal di gola, e gli occhi gonfi quando fai tardi per fingere di studiare in vista di un esame. La stanchezza di quando finisci gli allenamenti e ti butti sul divano, e ti rifiuti anche solo di alzare un dito per aiutarmi. Io vorrei tutto questo da te, ma so che è una follia. E non posso farci nulla”
“Thad, io non pensavo... senti, mi dispiace. Io non posso darti queste cose in esclusiva”
“Basta, ho capito. Non c'è bisogno che tu me lo ripeta”
“Credo che possiamo continuare a frequentarci, senza troppo impegno”
“Allora sei tu che non vuoi capire, Sebastian. Io non voglio iniziare una storia in cui l'altro non investe tutto se stesso, come me”
“Non voglio perdere la tua amicizia”
“Forse ora è un po' tardi per pensarci”



4. Niente appuntamenti, le relazioni sono scomode
Ho mandato tutto a puttane. Di nuovo.

NdA:

ecco un altro capitolo-parto.
Sono ripetitiva, lo so.
Mi dispiace un sacco di non avere aggiornato per un sacco di tempo, ma ho avuto un sacco di impegni fra scuola e cazzi vari. E boh, niente, so che mi state lanciando ortaggi marci a distanza per il cliffhanger di questo capitolo, ma prometto solennemente di aggiornare martedì prossimo con l'undicesimo e zanzanzanzaaaaaaan ultimo capitolo.

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Capitolo 11
*** like "I love you" (pt 1) ***



~ like “I Love You” (pt 1)

Thad si appoggiò alla parete mente Sebastian si avvicinava a lui con uno sguardo pericolosamente malizioso. Nella penombra l'unica cosa visibile erano i suoi occhi scintillanti che lo fissavano come un predatore con la sua preda. Sebastian ora gli era addosso; con la mano sciolse il nodo della cravatta blu e rossa che scivolò silenziosamente a terra, poi allargò il colletto della camicia bianca e slacciò con lentezza i primi tre bottoni, prendendosi tutto il tempo necessario affinché l'altro impazzisse.
Thad cercava di respirare con metodo, contando i secondi, ma era del tutto impossibile. Stare vicino a Sebastian lo faceva sentire sul ciglio di un burrone, e Thad soffriva di vertigini. Vedere il vuoto sotto di te è tremendamente eccitante, almeno finché non realizzi di non avere via di scampo. E infatti, contro tutti i propri buoni propositi, Thad si era ritrovato spalle al muro con Sebastian sopra di lui. 
Sebastian iniziò a mordicchiargli il lobo dell'orecchio, Thad era scosso da brividi caldi e non riusciva a tenere gli occhi aperti. Il ragazzo più alto passo a baciargli il collo; ogni tanto la lingua faceva capolino dalla chiostra dei denti. Da sotto la stoffa leggera iniziò ad esplorare le sue spalle alternando unghie e polpastrelli in un massaggio che ben poco aveva di rilassante.
Con la pelle d'oca Thad non sapeva ancora di correre a tutta velocità verso l'abisso. Diede fuoco alla miccia e partì il timer. "Sebastian, posso dirti una cosa?" Chiese titubante mentre le unghie dell'altro gli si conficcavano in profondità nella pelle e veniva invaso da uno strano dolore piacevole.
"Mmhh" Mugugnò un assenso il compagno senza a smettere di tormentare il suo collo.
"Ti amo" Thad disse e si appoggiò senza fiato al muto. La bomba era esplosa. Dio, cosa aveva fatto.
Sebastian si irrigidì, si allontanò leggermente e fece un sorriso così impercettibile che Thad non era del tutto sicuro di averlo visto davvero. "Grazie".
"Non c'è di che" mormorò l'altro, realizzando tutto d'un botto cosa avesse fatto. La consapevolezza lo investì più distruttiva di un'onda di dieci metri, ma cosa peggiore era che lo pensava davvero. "Cioè, intendevo... Merda, sono fottuto" Thad aggiunse, seppellendo la testa fra le ginocchia come se avesse la nausea.
L'altro si alzò dal letto e si diresse verso la finestra. Aprì le ante e scostò le tende; entrò una corrente d'aria e Thad rabbrividì. Sapeva che non era per la folata, ma cercava di non pensarci più di tanto.
Il tempo si era congelato in quell'esatto momento e le parole aleggiavano ancora fra di loro, inespresse e ingombranti. Se solo si fosse morso la lingua o infilato le unghie nel palmo, tutto quello non sarebbe successo. E magari la camicia avrebbe raggiunto la cravatta sul pavimento, e magari la penombra sarebbe stata ancora più scura e l'unica cosa visibile sarebbe stata il profilo di Sebastian, steso accanto a lui, il calore dei loro corpi vicini e il ricordo dei segni lasciatigli sulla pelle... Thad arrossì violentemente e si mise ad osservare fuori dalla finestra aperta.
"Thad, credo proprio che dovremmo parlare, anche se non era esattamente quello che pensavo di fare questo pomeriggio" cominciò lui, ma l'altro rimase in silenzio. Da uno spiraglio Thad lo vedeva fissarlo con uno sguardo strano, di certo non innamorato, ma piuttosto quello di un naturalista che studia un insetto di una specie sconosciuta per studiarlo meglio. Non era piacevole. Dopo qualche minuto si rese conto di dover essere l'unico a parlare. "Non so cosa dire"
"Potresti dire quelle parole di nuovo" disse Sebastian guardando da un'altra parte "suonano bene dette da te". Ed era vero. Da quando Thad le aveva pronunciate aveva iniziato a ripeterle nella mente. Ti amo, ti amo, ti amo, tia mo, tiam o, moti a... Finché si ritrovava a pensare cose pive di senso. Però dette dalla sua voce interiore -chiamatela coscienza se preferite- non suonavano altrettanto bene. Aveva anche provato a dirle ad alta voce a sua volta, ma le corde vocali non collaboravano e dalle sue labbra erano solo usciti dei suoni smorzati.
"È stato solo un errore, uno sbaglio. Possiamo dimenticare questo pomeriggio e fare finta che non sia successo nulla?" Chiese a disagio.
"Mi sembrava ti stessi divertendo prima"
"Ed è così, davvero. Solo che sono così stupido. Non riesco a credere di aver mandato tutto a puttane"
"Sono io quello che ti ha risposto grazie"
"Non tentare di consolarmi, ti prego. La tua compassione rende tutto solo più difficile da digerire. Ho fatto una cazzata, non ho pensato prima di dare fiato alla bocca e ora ne pagò le conseguenze"
"Mica ti sto consolando. Non sono uno psicologo, e, in caso, dovresti pagarmi"
"Mi lasci da solo, Sebastian? Vorrei un momento"
"Con il rischio di trovare il tuo cadavere appeso alla trave del soffitto al mio ritorno? Non credo proprio" Disse e si sedette sul bordo del letto del compagno, ignorando il cigolio di protesta delle molle del materasso. "Ora faremo un bilancio emotivo della tua vita" Sebastian imitò uno psicologo, congiungendo la punta delle dita a formare una capanna. Thad fece un minuscolo sorriso; aveva funzionato, almeno. "Per mostrarti come si fa inizierò io. Il ragazzo che stavo cercando di portarmi a letto -non lo nego- ha detto che mi ama e io l'ho ringraziato. Ed è una delle più grandi cazzate che io abbia mai fatto, e di cazzate ne ho fatte tante, credimi"
Thad sorrise nascosto dal blazer e iniziò a parlare a bassa voce.
"Non sento nulla e non penso sia a causa mia. Ti puoi girare per guardarmi in faccia?" Chiese Sebastian e l'altro si voltò controvoglia, conscio di quello che i suoi occhi verde mare gli causavano.
"Sono un fallimento in tutto: non canto abbastanza bene, i miei voti sono appena al di sopra della media, a lacrosse c'è sempre qualcuno che segna più punti di me. E poi c'è questo ragazzo, ovviamente. Tanto bello e sfuggente da star male. Cercare di essere qualcosa di più per lui, non solo un altro trofeo da collezione, è frustrante. E inutile, come tentare di afferrare il fumo. Come tentare di afferrare il fumo a mani nude" Sebastian rimaner a sentire lo sfogo, avvicinandosi solo di qualche centimetro. "Poi i miei due migliori amici stanno insieme, ed è strano. Non perché non voglio che siano felici, anzi, tutt'altro, e non è neanche perché ultimamente mi allontanano... Semplicemente perché li vedo insieme, mano nella mano, e mi chiedo se lo troverò mai. Il mio Nick o il mio Jeff, intendo. Ma non credo sia possibile; è già piuttosto difficile per le persone normali, figuriamoci per un coglione come me"
"Meriti meglio della Niff... E perché saresti un coglione?" Chiese il ragazzo più a sé stesso che a Thad. L'altro iniziò a tormentarsi le mani, scrocchiandole e Sebastian lo bloccò con delicatezza, intrecciando le proprie dita a quelle congelate di Thad.
"Perché ci sono otto miliardi di persone e mi vado a trovare l'unico stronzo egoista a cui non frega un cazzo dei miei stupidi sentimenti. Che poi la mia anima gemella -sempre ammesso che esista, ovvio- sta a Timbuctu o Rekjiavic. E quante possibilità ho di incontrarla? Una su un milione? Zero? Devo rassegnarmi"
"Forse non c'è bisogno di cercare così lontano. Magari è sempre stata vicino a te e non ce ne siamo resi conto prima" (Merda, un 'noi' di troppo, pensò Sebastian)
"Ti metti anche a citare la Swift? Mi aspettavo di meglio da te, Sebastian"
"Sai, è strano. Essere insultati senza usare parole cattive, intendo. Ma devo ammettere che sei piuttosto bravo a fare il sarcastico"
"Grazie" mormorò lui e tornò a guardare fuori dalla finestra con malinconia.
Sebastian sospirò e decise che era arrivato il, quel, momento. Stava per tirare fuori dalla sua manica una carta; non un due di picche, ma un asso. Di cuori. "Sto per fare una cosa molto stupida e vorrei che mi tenessi anche l'altra mano per evitare di picchiarmi da solo a sangue" Gli tese la mano sinistra e Thad, dopo qualche secondo di esitazione, la prese e la strinse insieme alle altre.


NdA:

so cosa avevo promesso e mi pento e mi dolgo amaramente del mio ritardo (?)
Come potete notare è solo metà del capitolo, ma poi diventava troppo lungo. E il prossimo martedì voglio ammorbarvi con qualche cosa lacrimosa sul fatto che 'i figli lasciano il nido per volare' e roba lacrimosa del genere.

Capitemi, e compatite la mia psiche malata

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anche Grant è sconvolto dalla mia cretinaggeria


Giuro giuro giuro giuro che mi faccio perdonare.

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Capitolo 12
*** like "I love you" (pt 2) ***


~ like “I Love You” (pt 2)

"Non so bene come iniziare, ma prima cominciò, prima finisco e posso farmi l'iniezione di insulina. Se già mi sento un coglione ora non voglio neanche sapere a come sarà dopo" fosse e sia sistemò meglio sul muro. "Allora, ciao a tutti, coro di alcolisti che ci risparmiamo. Sono Sebastian e ho un cuore, anche se nessuno lo sa. È ben nascosto vicino al mio sterno, protetto dalla gabbia toracica. Batte lentamente perché una volta ha rischiato di frantumarsi in mille schegge. C'è voluta molta pazienza, nonché rotoli di scotch americano, per riaggiustarlo. Dopo qualche tempo ha ricominciato a pompare il sangue nel resto del corpo, ma ero così abituato a vivere senza che non ho riconosciuto qual rumore poco familiare. Poi è successo qualcosa di inaspettato: ho conosciuto una persona che me lo ha fatto conoscere di nuovo. Ma ora ho paura che succeda come l'ultima volta in cui mi sono sentito vivo: sono finito a terra in un bagno di sangue e lacrime a cercare di rimettere insieme i relitti di quell'involucro ormai inutile"
Thad non sapeva cosa dire; avrebbe voluto abbracciarlo e dirgli che ora sarebbe andato tutto bene. Avrebbe voluto far svanire tutto quel dolore, ma non era possibile: cicatrici come quelle non spariscono, si confondono solo con la pelle e devi imparare a conviverci. Puoi anche dimenticarti della loro esistenza, ma prima o poi qualcosa te le farà tornare alla mente e ti faranno male. Molto più male di quanto te le sei fatte. Così Thad si limitò a stringergli le mani ancora più forte e annullò la distanza fra di loro, poggiandogli la testa sulla spalla. 
"Ma il mio rimpianto più grande è che ho passato così tanto tempo con la maschera del duro che non so più neanche chi sono. Quando ti vedo parlare, e sorridere, con gli altri... sei sempre così fiducioso e ingenuo. Talmente fiducioso da dire quelle cose a me"
"Non so davvero perché l'ho fatto. O sono molto coraggioso, o molto stupido. O entrambe" mormorò Thad all'orecchio di Sebastian, dopo avergli spostato i capelli.
"Non sei stupido, e te lo dico io ce come hobby mi diverto a calpestare l'autostima delle persone. Anzi, sei tutt'altro che stupido. Ti fidi troppo degli altri, non riesci a vedere tutti i giochetti che fanno alle tue spalle.. ma forse è meglio essere aperti e ricevere batoste che non credere nemmeno a se stessi. C'è stato un periodo in cui pensavo il contrario, ma ora non sono più sicuro. Ora non sono più sicuro di nulla" concluse posando delicatamente la testa sopra a quella di Thad. "Mi guardo allo specchio e vedo una maschera perfetta che riproduce esattamente la realtà ma che, per quanto bella possa essere, è pur sempre finzione e non ha vita. Per tutto questo tempo ho tentato di proteggermi indossandola, ma in verità l'unica cosa che ho fatto è stato allontanare il solo che mi abbia mai fatto sentire vivo. Thad, con un singolo sguardo hai rimesso in moto questo meccanismo arrugginito e malfunzionante delle dimensioni di un pugno che ora continua a pomparmi sangue, tenendo mi in vita" disse semplicemente Sebastian.
"Dio, se avessi saputo tutto questo prima..." mormorò Thad. 
"Non sarebbe cambiato nulla. Sono troppo orgoglioso, e idiota, per farmi aiutare" sorrise stancamente l'altro ragazzo.
"Forse avrei potuto fare qualcosa"
"Lascia perdere, Thad. Sono un caso disperato"
"Il problema è mio: ho riportato a galla questa merda e ora devo far tornare tutto come era prima. Possiamo passare sopra a quello che ho detto e basta"
"Come posso passare sopra ad una cosa che forse penso ma che non ho le palle di dire?" 
Thad lo guardò in maniera interrogativa mente all'interno del suo corpo in tempesta (ormonale) si accendeva una lanternina quasi invisibile di un faro, porto sicuro. 
"Sì, perché la verità è questa: sono abile con la lingua -in tutti i sensi, credimi sul parola- ma quando si tratta di esprimere i propri sentimenti e stronzate varie, qui il maestro sei tu, sei sempre stato tu, Thad. Per me anche rispondere ad una domanda personale del tipo 'come stai?' è una tortura. E anche per questo ti invidio, per quanto possa sembrare assurdo o ossessivo. Invidio la tua spontaneità innata, io povero complessato"
"Tu. Non. Sei. Un. Complessato." Thad fece lo spelling, dopo aver preso delicatamente fra le mani il viso del ragazzo e averlo rivolto verso di sè. 
Sebastian seguì docile i movimenti del coma ogni e quasi non si accorse del respiro profondo che aveva fatto prima di guardarlo. "È gentile dirlo da parte tua, ma non credo cambi l'essenza della questione. Fammi continuare questa sviolinata che sento già le vene incrostate di zucchero" sorrise ricambiando lo sguardo e perdendosi negli occhi di Thad. "0ra lo dirò anche a costo di sembrare un perfetto coglione. Mi piaci, e tanto. E, fanculo la dignità, mi piace sentire il tuo respiro ritmato mentre dormi; la tua mano sulla spalla quando mi svegli -tra l'altro sono già sveglio la maggior parte delle volte; i mille modi con cui cerchi di rispondere senza risultato alle mie frecciatine. Adoro quando sorridi involontariamente mentre parli con gli altri Warblers, solo perché sei felice di essere lì con loro; quando fai la crocerossina premurosa con quell' alcolista di Flint; quando proponi canzoni oscene per le competizioni ufficiali. Ma hai gusti pessimi in fatto di musica e di uomini, e dovrò abituarmici. Non si se questo lo chiami amore, ma mi piaci. Forse anche qualcosa di più. Ed è imbarazzante da ammettere per uno che evita le smancerie peggio che la nana nasuta da vestiti decenti. Non hai idea di quanto mi senta mi senta idiota in questo momento, con la mia reputazione a puttane" terminò Sebastian, cercando di sciogliere il contatto visivo con l'altro.
"A dire la verità penso sia romantico" suggerì Thad con un sorriso.
"Magari romanticismo e idiozia vanno di pari passo. Questo spiegherebbe perché sei così" meditò il ragazzo francese mentre giocava con i capelli del moro.
"Romantico?" tirò ad indovinare Thad.
"No, idiota" sghignazzò Sebastian facendo sussultare tutto il letto"
"Mi ero quasi dimenticato come eri da normale"
"Goditelo perché non mi rivedrai tanto presto in quella modalità"
"Non so se sei dell'umore giusto, ma potemmo riprendere da dove ci eravamo interrotti..." disse Thad punzecchiandolo sul fianco e passandogli il naso fra i capelli. 
"Ti piace giocare con il fuoco, Thadduccio? Stai solo attento a non bruciarti" Sebastian rise e sospirò "so che con ogni probabilità non mi crederai, ma penso davvero che dovremmo scendere di sotto dagli altri; abbiamo molte cose di cui parlare.... Poi però possiamo tornare in camera e controllare quale Sebastian c'è. Se quello da sesso selvaggio o quello da coccole davanti a 500 giorni insieme" disse accarezzando lievemente le le punte dei polpastrelli dallo zigomo alla mascella di Thad. 
"Parola mia, Sebastian Smythe, sei l'uomo più sorprendente al mondo" replicò Thad meravigliato dalla sua strana risposta. 
"Sono versatile, solo questo. Ed è tutta invidia la tua" rispose lui alzandosi.
"E perché dovrei essere invidioso? Sei mio. Esclusivamente è deliziosamente mio" gli ricordò Thad con un sorriso malizioso. 
"Mi vuole degnare della tua presenza, pulzella Harwood?" Lo invitò a scendere Sebastian mentre teneva la porta aperta con il piede.
"Con sommo piacere, mio coraggioso cavaliere" accondiscese l'altro ragazzo. 
E insieme, dandosi il braccio, scesero quei pochi gradini che sembrarono milioni di scale.

Thad non era mai stato tanto felice di aver fatto qualcosa di così stupido.



NdA (Non datele Ascolto)

Beh, che dire? Siamo finalmente arrivati alla fine di questo strazio letterario.
Tralasciando che questo capitolo l'ho scritto ad agosto scorso, LOL.

Devo dire che mi fa davvero impressione aver portato a termine una storia. Non sono una di quelle persone costanti che quando prendono a cuore qualcosa la portano fino in fondo (e questo si può benissimo vedere dalle mie altre storie, lol).

E i miei discorsi d'addio fanno pena, quindi …


grazie a tutti.
A chi l'ha seguita silenzioso
A chi si è cagato solo il primo capitolo
A chi ha messo fra le preferite/carote/da ricordare/pomodori e cipolle
A chi mi ha fatto sapere il suo parere
A chi mi ha obbligato a non demordere e a continuare
A chi mi ha detto che non era proprio da buttare
A chi ha pensato che facesse schifo
A chi ha provato ad indovinare lo sviluppo della storia
E un po' a tutto il genere umano in generale

E, boh, passate una bella estate (?)

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