Aveva gli occhi color nocciola

di needamalikshug
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bradford ***
Capitolo 2: *** La campanella ***
Capitolo 3: *** Il primo bacio ***



Capitolo 1
*** Bradford ***


Le si era fermato il cuore. Aveva incrociato quegli immensi occhi color nocciola con tratti ambrati, profondi come il più profondo degli oceani, aveva incrociato il suo sguardo per la prima volta quel primo giorno di liceo e quell’incontro non l’avrebbe scordato mai più.


Lui aveva ciglia lunghissime, nere come il carbone e il suo viso aveva tratti geometrici talmente perfetti da sembrare scolpito nel marmo. Aveva labbra piuttosto sottili, di un rosso acceso, la pelle era olivastra e i capelli castano scuro erano tirati all’insù. Aveva uno sguardo magnetico, di un’intensità insolita. Daisy credette di fermarsi ore davanti a quel misterioso ragazzo, si era persa dentro a quegli immensi occhi marroni, ci si era tuffata dentro per venire poi costretta a non uscirne mai più. 


Il ragazzo accennò un sorriso provocante a Daisy e in quel momento lei sentì per la prima volta le farfalle allo stomaco. Ne aveva tanto sentito parlare ma lei, in realtà le farfalle nello stomaco non ce le aveva mai avute. Il tempo sembrò fermarsi e qualcosa disse alla ragazza che quegli occhi, quello sguardo, quell’incontro non lo 
avrebbe dimenticato facilmente.

                                             

*flashback*
Tutto iniziò quando quel sabato sera suo padre tornò a casa con un sorriso smagliante. Aveva avuto una promozione al lavoro, certo sì era una bella sorpresa ma Daisy avrebbe dovuto abbandonare tutto: amici, scuola, la sua casa, la sua Londra. Si sarebbero dovuti trasferire a Bradford, tutta la famiglia. Ma che diavolo?! Daisy non sapeva neanche dove fosse Bradford! Sarebbe stata di sicuro una di quelle cittadine sperdute nel nulla, senza neanche un centro commerciale. Non voleva lasciare la città dov’era nata, lì c’era tutto ciò che più amava! 

Ogni peggior capriccio che fece davanti ai genitori fu del tutto inutile, anzi peggiorò soltanto la situazione. Daisy era disperata, una delle estati più belle della sua vita era rovinata per sempre. 

Non voleva partire, eppure il giorno prima della partenza arrivò troppo in fretta. Salutò tutti i suoi amici e tra lacrime e abbracci sentiva il suo cuore spezzarsi, sentiva che una parte del suo cuore stava rimanendo a Londra, e come in un puzzle un giorno sarebbe tornata a prendere quel pezzo.

Ciao a tutti! Questa è la prima ff che faccio, quindi lasciatemi una recensione con tutti i consigli!! Continuerò al più presto il misterioso intreccio tra Daisy e Zayn.

Un bacio x

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Capitolo 2
*** La campanella ***


Così il suono freddo e brutale della campanella riportò Daisy alla triste realtà scolastica. Erano finite le calde giornate sotto il sole, tra un bagno e l’altro, le granite che in un sorso ti gelano il corpo intero, le nottate sotto le stelle a discutere tra amici dei propri sogni, del futuro, la sabbia bollente, l’odore di creme, gli occhiali da sole…  ma in realtà non aveva la minima idea di quello che la stava aspettando, di quello che stava aspettando solamente lei.

Entrò svogliatamente nell’aula di scienze, la prima materia della giornata. Il suo sguardò scrutò velocemente i banchi, e con suo grande dispiacere c’era un solo posto libero. E quel posto era proprio accanto al ragazzo dagli occhi color nocciola. Daisy era attratta da quel ragazzo, ma allo stesso tempo il suo fare misterioso la spaventava. Aveva un’aria così solitaria, da sembrare una cattiva persona,  forse era questo il motivo per cui era rimasto l’unico senza compagno di banco.

Con suo malgrado si avvicinò al suo nuovo  posto, con gli occhi di tutta la classe puntati addosso, compresi quelli del professore. Quelle occhiate le penetravano le ossa, come mille spilli. Odiava le attenzioni delle persone, sentirsi osservata, era timida, ma non tipo quel genere di persone che urlano al mondo la loro timidezza, quelle non sono davvero timide, lei, lei lo era davvero.

Il ragazzo le lanciò un’occhiata maliziosa, Daisy avrebbe voluto morire, le sua guance assunsero un colore rossastro e al che lui si lasciò scappare una leggera risata, la ragazza avrebbe voluto essere invisibile, avrebbe voluto scappare via, non essere sottoposta a tutte quelle attenzioni.

 Odiava già quel posto, odiava le risatine beffeggiatrici delle compagne che la guardavano dall’alto al basso, odiava doversi sedere vicino a un ragazzo che odiava, sì lo odiava non lo conosceva nemmeno e già rideva di lei, odiava che lui le facesse quest’effetto come mai nessun altro le aveva fatto.

 Si sedette su quella sedia gelida e appoggiò pesantemente lo zaino. Dopo essersi seduta il suo gomito urtò quello del suo nuovo compagno, si girò di scatto e i suoi occhi si incontrarono con quelli del ragazzo e per la seconda volta nel giro di pochi minuti una scarica elettrica le percorse tutto il corpo.

«Ciao bellissima, io sono Zayn ». Disse con una voce profonda, e cavolo, aveva proprio una bella voce.

« Io.. io sono Daisy ». Aveva la voce tremolante, le sue guance si tinsero nuovamente di rosso e i suoi occhi si abbassarono, improvvisamente le sue vans blu, divennero interessanti come non mai.

Zayn le prese il mento tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi e gli rivolse un sorriso dei più dolci.

« Immagino che non sei di qui, non ti ho mai vista. Benvenuta ». Le sue parole trasmisero sicurezza alla ragazza, e le preoccupazioni di poco prima sembrarono svanire.

Daisy scese dalle nuvole scossa da un rumore brusco, il professore sbattè pesantemente il registro sulla cattedra e lanciò uno sguardo innervosito verso i due.

« Signorino Malik e… uhm signorina… Russel, possiamo essere resi parte della vostra conversazione? »

Il suono della campanella scosse nuovamente Daisy, era davvero già passata un’ora?! Raccolse lo zaino e corse velocemente fuori dalla classe, cercando di scappare da tutte quelle emozioni.

Ciao bellissime/i lettrici! So che i capitoli sono un po' corti, ma sono i primi che scrivo ci devo ancora prendere la mano lol. Fatemi sapere se vi piace la storia e vi chiedo scusa se ci sono errori :)

A presto xoxo

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Capitolo 3
*** Il primo bacio ***


Daisy stava tornando a casa, il primo giorno era finito. Le era piaciuta la scuola e tante ragazze erano state carine con lei, come al solito ci aveva messo un po’ a socializzare, ma sulla rubrica del telefono era riuscita ad aggiudicarsi un paio di numeri in più appartenenti ad alcune delle sue nuove compagne. In fondo era contenta, ma si sentiva un po’ a disagio nella nuova città dove tutti si conoscevano da così tanto tempo…

Aprì la porta di casa con un po’ di fatica, alcuni scatoloni rimasti dal trasloco intralciavano il corridoio.

« Ciao mammaaa! » la voce della ragazza invase il piccolo appartamento.

« Daisy, amore mio! Allora com’è andata?  » un sorriso smagliante si stampò sul volto della madre, che corse incontro alla figlia stringendola in un caloroso abbraccio.

«Tutto bene mamma, è carina la scuola » la madre capì subito che qualcosa nella voce di Daisy non andava, le sembrava scossa.

Daisy corse al piano di sopra e dopo aver buttato lo zaino sul letto accese il mac. Prima mise il suo cd preferito nello stereo, la voce di Justin la rassicurò di gran lunga. Si sentiva triste, certo qualche amica se l’era fatta, ma la ragazza era costantemente invasa da un sentimento di insicurezza.  Justin era l’unico in grado di farla sentire meglio, la faceva sentire apprezzata grazie a delle semplici canzoni. Il rumore della pioggia venne sopraffatto dalle dolci parole di Believe, e mentre Daisy aspettava che il computer caricasse svuotò la cartella. Tolse il diario, dirigendosi alla scrivania. Durante il piccolo tragitto tra il letto e il pc la ragazza inciampò in Minù la sua piccola gattina, la quale fece trasparire la sua seccatura con un leggero miagolio.

Aprì la piccola Comix e cadde fuori un bigliettino stropicciato. Sopra una scrittura tondeggiante componeva una piccola frase scritta velocemente, e sottostante una cifra numerica chiudeva il messaggio.

« Hei piccola, questo è il mio numero, scrivimi. Z x »

Come aveva fatto a mettere quel bigliettino nel suo diario? Una vibrazione dal letto attirò l’attenzione di Daisy, che prese così il telefono e lesse il messaggino da parte di Laura, una sua compagna dell’ora di chimica.

Laura: « Ciao Daisy, stasera c’è una festa nella discoteca vicino alla scuola vuoi venire con noi? »

Cavolo, Daisy amava andare a ballare. Non tanto per andare ad ubriacarsi, oppure per farsi mille tipi, lei amava sentire la musica nel sangue e lasciarsi trasportare da essa in un mondo diverso. Solamente in quel momento si sentiva sé stessa, si sentiva a suo agio. Da piccola faceva danza classica, anche se si sentiva troppo pressata, come soffocata. Così verso i dieci anni aveva incominciato danza moderna, anche se con il trasloco e tutto aveva dovuto dire addio anche a quella passione.

Daisy: « Certo Laura, mi piacerebbe un sacco. 9:30 fuori da scuola? Un bacio x »

Laura: « Perfetto, ci vediamo dopo J »

Ora doveva pensare cosa mettersi.  Dopo aver frugato per un lasso di tempo infinito nell’armadio, ritrovò nello specchio il riflesso di una ragazza con un abitino nero senza spalline e ai piedi un paio di converse nere basse. Indossava la sua solita medaglietta con i nomi delle sue migliori amiche di Londra, un piccolo modo per averle sempre con sé, e gli orecchini di tiffany, i lunghissimi capelli biondi le andavano a coprire la schiena e i suoi occhioni castani erano messi in risalto da un filo di matita nera. Era bellissima, e forse la cosa che la rendeva più bella era il fatto che lei non si sentiva così bella. Dopo aver staccato l’iphone dal caricatore uscì dalla stanza, salutò la madre e si incamminò verso la scuola. Prese dalla borsa le cuffiette e premette play. Be alright riempì il suo mondo sovrastando il frastuono cittadino.

Appena fuori da scuola scorse Laura e altre ragazze del corso di chimica di cui non ricordava il nome. La accolsero con entusiasmo, erano tutte davvero belle e come al solito Daisy si sentiva fuori posto, si sentiva il brutto anatroccolo.

Il locale era distante qualche metro dalla scuola, così percorsero il piccolo tragitto a piedi. Aveva cessato di piovere, anche se il cielo era ancora grigio e alcune nuvole non promettevano di certo un miglioramento atmosferico. Appena giunsero fuori dalla discoteca scorsero tantissimi ragazzi, alcuni volti erano familiari a Daisy probabilmente la maggior parte di essi frequentavano la sua stessa scuola.

Una volta entrate la musica a palla riempì le loro orecchie, e Daisy potè dire addio a qualsiasi ipotetica conversazione con le sue nuove amiche. Andarono al centro della pista e iniziarono a ballare, o perlopiù a ridere.

A un tratto Daisy si sentì tirare e venne allontanata in pochi secondi dal gruppetto, non era riuscita a vedere in viso il suo ‘rapitore’ ma il cappellino obey non lasciava grande spazio all’immaginazione.

« Hei piccola » la sua voce roca la accarezzò come una piccola piuma. « Immaginavo che non mi avresti scritto, ho fatto male a darti io il mio numero. »

La scrutò con i suoi grandi occhioni, in attesa di una risposta da parte della ragazza, risposta che non arrivò.

« Quindi, credo che dovrai darmi il tuo numero. Mmm vediamo il telefono lo tieni in questa tasca? Uhmm eccolo, perfetto »

Daisy era paralizzata, non riusciva a parlare mentre assisteva impotente alla scena. Perché le aveva preso il suo telefono? Ma soprattutto perché lei rimaneva lì ferma senza fare niente?

Zayn digitò velocemente il proprio numero sull’iphone della ragazza, e dopo essersi salvato con un cuore alla fine del suo nome alquanto inadeguato, ridigitò il contatto chiamandolo. Tirò fuori dalla sua tasca il proprio telefono sorridendo compiaciuto.

Intanto, nonostante fossero in un corridoio ben troppo nascosto, si sentiva la musica proveniente dal locale. Zayn porse a Daisy di nuovo il telefono, e guardò a lungo la ragazza negli occhi.

« Sai, hai degli occhi bellissimi » le disse, e un leggero sorriso curvò le sue labbra.

« Sai, io non volevo che tu avessi il mio numero »

« Beh, sai molti di noi non vogliono molte cose, per esempio io non sopporto il fatto che tu non sia mia » e così le appoggò le mani sui  suoi fianchi, la costrinse contro il muro del piccolo vicolo e la baciò. Lei si staccò subito dalle sue labbra, lasciandogli un rumoroso schiaffo sulla guancia.

« Ora, non potrai più scappare da me perché comunque sarò sempre sulle tue labbra. Sai, direi che la situazione mi piace molto di più così »

Daisy corse verso l’uscita del locale, il cuore a mille e le lacrime che gli rigavano il viso.

Non se lo sarebbe mai aspettato così il suo primo bacio.

 

Ciao lettori del mio cuoricino, scusate ma è da davvero tantoooo che non aggiorno la storiaa :(
Per farmi perdonare ho cercato di fare il capitolo un po' più lungo!
Spero vi piaccia, ah e avete sentito di perrie e zayn? che ne pensate?
un bacio x

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