disappointed.

di itsonedsoath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter one. ***
Capitolo 2: *** chapter two. ***



Capitolo 1
*** chapter one. ***


capitolo uno.


«E la vincitrice del concorso "Il Microfono d'Oro" è...» il presentatore prese la busta e iniziò ad aprirla.
Sudavo freddo; se avessi vinto, quella sarebbe stata l'unica occasione per volare a New York e firmare un contratto con una casa discografica... dovevo assolutamente farcela. 
Sorrise e prese il microfono contento «Jade Thirlwall! Congratulazioni, sei la vincitrice!» annunciò.
Non ci potevo credere. Io, Jade Amelia Thirlwall, avevo appena vinto un concorso internazionale? 
Cioè, fra milioni e milioni di partecipanti, proprio io? 
Tremavo, le gambe stavano quasi cedendo e le lacrime scorrevano veloci sul mio viso.
Mi avvicinai al podio, mi porsero un trofeo e mi infilarono una medaglia al collo.
Piangevo; riuscivo a fare solo quello ormai.
Mi avvicinai al microfono con le lacrime agli occhi. Vedevo i volti della gente felice, contenta che io avessi vinto.
Spostai lo sguardo verso la parte destra dell'arena e vidi mia madre applaudire ed abbracciare chiunque la circondasse.
«V-volevo solamente ringraziare tutti voi per avermi permesso di vincere...» sorrisi «...siete fantastici.»
Un coro di applausi invase l'arena; il suono più bello che avessi mai sentito.
Scesi dal podio e mi diressi dietro le quinte dove cameraman, tecnici e manager mi sorridevano fieri di me. 
Ricambiai ogni sorriso ricevuto ed entrai nel mio camerino.
Posai il trofeo, mi tolsi la medaglia e mi guardai allo specchio.
Il trucco ormai era sfocato, non c'era praticamente più.
Avevo gli occhi rossi, i capelli arruffati e le mani tremavano ancora.
Mi sedetti e continuai a guardare il mio riflesso.
Non realizzavo ancora ciò che era successo, era semplicemente tutto così... così surreale.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta. 
Mi alzai e mi avvicinai ad essa «Chi è..?» 
«I-il fioraio.» rispose una voce femminile dall'altra parte.
Il fioraio?
Aprii lentamente la porta.
Vidi davanti a me una ragazza... senza fiori in mano.
La guardai «Scusa ma tu non eri il fiorai..»
Lei continuava a fissarmi stupita «J-Jade.»
Ma cosa voleva, e soprattutto chi era?
Si stava avvicinando a me con le lacrime agli occhi quando una guardia del corpo si precipitò contro di lei 
«Ancora qua ragazzina? Ti avevo detto di non entrare. Aspetterai la tua idola fuori dall'arena.» la prese per un braccio e la trascinò all'uscita.
Lei si voltò verso di me «Jade, sei fantastica!»
Sorrisi a quelle parole.
Avevo già una fan.. questa cosa mi rese felice.
Ritornai dentro il camerino, mi cambiai e uscii.
Mi incamminai verso l'uscita nella speranza di ritrovare quella ragazzina per poterci parlare, insomma.. era una mia fan dopotutto, ma nulla; lei non c'era più.
«Ohw, peccato..» entrai in una limousine che mi avrebbe riportata a casa.
**
«Presto Jade! Non vorrai perdere l'aereo?» urlò mia madre.
Mi svegliai. Come? Sarei dovuta partire già oggi?
Mi alzai e corsi al piano di sotto in salotto, e vidi due uomini in giacca e cravatta attendermi.
Beh, non era una delle migliori visuali vedermi con il pigiama di Hello Kitty e le ciabatte multicolor, ma mi avvicinai curiosa a loro.
Uno dei due mi porse la mano «Io sono Paul Robin, la tua guardia del corpo.» mi sorrise.
Gli strinsi la mano shockata.
Una guardia del corpo? Avrei avuto una guardia del corpo tutta mia?
«E io il tuo manager, Jack Robin.» mi guardò.
Sorrisi «Wow, siete fratelli?»
Solo Paul rispose. Jack non sembrava molto entusiasta di essere qui a Londra.
«Possiamo andare?» chiese scocciato il mio manager.
Mi incamminai verso il bagno «Oh, certo. Datemi solo il tempo di prepararmi..»
Egli sbuffò «Va bene, ma una cosa veloce.»

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Capitolo 2
*** chapter two. ***


capitolo due.


#flashback:
«Ecco che arriva Jade l'ochetta stonata.» annunciò una mia vecchia "amica delle elementari".
Abbassai lo sguardo; le lacrime iniziarono a scendere rapide sul mio volto.
#fineflashback.
«Jade, tutto okay?» mi chiese Paul preoccupato mentre entravamo nella limousine.
Mi sedetti al fondo e annuii «Sì, tutto okay..» 
«Mh, vedi di stare bene. Domani firmerai il contratto con una famosa casa discografica.» disse freddo il mio manager.
Non capivo; perché si comportava così?
** 
«Jade Thirlwall! Jade Thirlwall! Jade Thirlwall!» un coro di voci continuava ad urlare il mio nome, non ci potevo credere.
Io, Jade Amelia Thirlwall, semplice ragazza inglese, ero a New York in un'arena piena di MIEI fans che urlavano il mio nome.
Insomma, quella era la sensazione più bella che io abbia mai provato.
Ad un tratto la presentatrice annunciò il mio nome «E facciamo entrare la campionessa di quest'anno de "Il Microfono d'Oro"..»
A quel punto l'arena si zittì, nessuno più parlava.
Si sentivano solamente i pesanti respiri dei fans.
Guardò la folla e un con un sorrisetto pronunciò il mio nome «..Jade Thirlwall
Avevo paura. Avevo paura di salire su quel palco, di guardare i miei fans negli occhi... non ero abituata a tutto questo.
Feci un passo avanti e fui subito accolta da centinaia di ragazzine con le lacrime sul viso.
Insomma.. non mi aspettavo così tanta fama.
«Avanti Jade, non avere paura. Fatti vedere dalle tue fans, aspettano solo te!» mi incoraggiò la presentatrice.
A quelle parole sorrisi e mi feci avanti.
Certo, la paura c'era sempre, ma in fondo di cosa mi dovevo preoccupare? 
No, assolutamente di nulla. Dovevo solamente firmare un contratto che mi avrebbe cambiato la vita, tutto quì. 
«E ora facciamo entrare le tre vincitrici de "Il Microfono d'Oro" delle edizioni: Irlanda, USA e Scozia!» disse sorridente la presentatrice.
Come? Altre concorrenti? Allora quelle ragazzine non erano lì solo per me!
«Facciamo un applauso a Perrie Edwards dall'Irlanda!» urlò.
Da dietro le quinte entrò una bellissima ragazza bionda.
Indossava una semplice t-shirt bianca e dei pantaloni a zampa di elefante.
Teneva i suoi capelli biondo platino raccolti in un raffinato chignon... insomma, una ragazza molto semplice, come me del resto.
La guardai sorridendo e lei ricambiò subito il gesto.
La presentatrice presentò subito la seconda concorrente  «E dalla Scozia... Jesy Nelson!» 
Dal fondo dell'arena entrò una simpaticissima ragazza.
Subitò iniziò a sorridere, stringere e toccare la mano e ad abbracciare le sue fans, ma le guardie del corpo la bloccarono subito.
«Ciao ragazzi!» prese subito il microfono sorridente.
Mi stava già simpatica... aveva un bel carattere.
«E l'ultima concorrente dagli USA.. Leigh-Anne Pinnock
Dal centro dell'arena arrivò una stupenda ragazza con la carnagione un po' più scura rispetto a quella delle altre.
La sua fu' più un'entrata ad effetto.
Le porsero il microfono e lei iniziò a cantare qualcosa.
Sorrisi; era davvero brava.
Dopo un secondo mi accorsi che non stava semplicemente cantando ma anzi, stava rappando!
«Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo Leigh-Anne,
sono molto giovane, quasi maggiorenne.
Forse ventenne, 
ma non cinquantenne.
Ma che importa..» e si fermò a guardare i suoi fans con un sorriso stampato sul viso.
Rimasi per un attimo in silenzio... che avrebbe fatto adesso? 
Sorrise «.. almeno non minorenne.» 
Un coro di applausi la accompagnarono fino al palco dove, con molta calma, prese il microfono generale e annunciò «Ehi ragazzi, questo è solo l'inizio per le Rhytmix!» urlò.
Rhytmix? Ma di che stava parlando? 

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