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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Prologo *** Capitolo 2: *** Il respiro di un sogno *** Capitolo 3: *** Dolce gelosia. *** Capitolo 4: *** Zampino biondo di salvataggio *** Capitolo 5: *** Pettegolezzi, pericolo, rose. ***
… Darbus, compiti in classe, progetti,
sogni, amori, amicizie. In una parola, VITA.
Dedicata alle
mie amiche di EFP, perché mi siete mancate, e a tutte le “nuove” (scusate il linguaggio
da “tornata dallo spazio”) con cui spero di legare.
Prologo
I viaggi sono fatti di tappe, Chad … tappe che non vanno affrontate mai da soli. E sono
felice che mi sia accaduto di affrontare questo viaggio con te. Non me ne
pentirò mai.
Ho sempre avuto paura di legarmi
troppo alle persone che mi fanno stare bene. Eppure c’è una prima volta per
tutto, ed è bene dare chance ad ogni cosa … magari anche alla chimica. Magari
anche a …
§§§
Oggi sono particolarmente sonneggiante. Già, proprio così. Questa parola non esiste,
ma oggi mi caratterizza, perché nel preciso istante in cui presterò attenzione
alle parole della Darbus, un meteorite si schianterà
sulla scuola.
Taylor fissa il suo quaderno per gli
appunti. Com’è bella illuminata dal sole a quest’ora del mattino … Accenna un
sorriso compiaciuto, poi continua a scrivere. E di nuovo si ferma. Si può
sapere di cosa si tratta oggi con quell’astronauta persa nel vuoto (Darbus)?! Alla lavagna c’è scritto un titolo. Sogno di una notte di mezza estate,
William Shakespeare. Lo stesso furbone di Romeo
e Giulietta e Amleto. Chissà chi
muore stavolta … lasciatemi indovinare, magari tutti??
-Chad, guarda che
non muore nessuno, in quel libro.
Troy Bolton
e ChadDanforth camminavano
svelti nel corridoio che portava agli spogliatoi della palestra. L’allenamento
sarebbe cominciato di lì a poco. Il ragazzo accanto al capitano dei Wildcats sembrava piuttosto scettico.
-Ma se è di Shakespeare!- protestò.
Possibile che non ne azzeccasse una?
-Beh, chissà, magari quel giorno
aveva vinto alla lotteria e ha deciso di scrivere una commedia! – tagliò corto
Troy sorridendo incerto. Era pieno di domande, quel ragazzo! Ora ne aveva
create due, assurde e senza risposta. Cosa stava accadendo? Da quando in qua Chad era così appassionato alla letteratura inglese? Non
che Troy avesse qualcosa in contrario con chi scopre nuovi interessi … lui
proprio no! Che senso avrebbe avuto, dopo tutto ciò che aveva fatto? Ora Chad aveva, forse, trovato una nuova passione, eppure, un
sesto senso gli diceva che gatta ci covava … che fosse uno stratagemma per …?
Forse. In questo caso, meglio per
tutti. Il nuovo anno scolastico preannunciava grandi novità, ma quella di Chad che riusciva a dichiararsi a Taylor era proprio una
notizia bomba, cosa che avrebbe alleggerito il resto del gruppo.
Erano mesi che loro altri ce la
mettevano tutta. Kelsi proponeva ai due di cantare
una sua canzone, Martha Cox chiedeva se volevano
lezioni di ballo (si era specializzata anche nel tango), ma … ogni scusa
era buona, e quei due ancora non formavano una coppia.
Non
ancora, si spera. fu il pensiero di Troy.
Non ancora.
***
Una docile luna illuminava
fievolmente tutto il quartiere, elegante ma riservato. Le ville, poche ma
dall’aspetto molto accurato nei dettagli, erano distinte da fermi e
inarrestabili recinzioni, che nemmeno i rami più tenaci osavano sfidare. Tutte
le facciate esterne si tingevano di un bianco perlato mentre le imposte delle
finestre erano rosa, chiaro e puro. (OK non so abbinare i colori … pietà …!! Nda)
Una donna dall’aspetto anziano ma ad
ogni modo eccentrico si trovava nella villetta col giardino coperto da narcisi.
La sua corporatura era leggermente robusta e indossava dei pantaloni da casa,
un dolcevita e un paio di pantofole rosa ai piedi intonato con il suo
inseparabile scialle. L’acconciatura era elaborata ma sofficemente disfatta, ed
ella portava degli insoliti occhiali da vista dalla montatura mediamente
sottile.
La signora (sospetti?? Nda)riposava su una poltrona, mentre il suo televisore, collegato ad un
impianto per le videocassette, le riproponeva una rappresentazione di Il fantasma dell’opera. Giunti alla
fine, gli attori si stavano tutti inchinando al pubblico…
quella parte non le interessava. Si alzò e spense i due apparecchi, poi si
affacciò al suo balcone, con una tazza di tè alle erbe in mano e grandi
pensieri che le frullavano per la testa.
L’Ispettore Scolastico sarebbe
venuto per un controllo solo due settimane dopo, e lei aveva urgente bisogno di
un progetto nuovo da mostrare, un progetto che avrebbe appassionato anche gli
alunni, che avrebbero dovuto collaborare. Tutti, e non solo i due Evans.
Trovato!
-Sì!- esclamò sola nella notte,
mentre un gufo continuava il suo inno alle tenebre senza importarsi del motivo
che l’aveva spinta a parlare, da sola per giunta. I gufi rispettano la privacy
molto più delle persone. Un gatto sinuoso, dal pelo color corvino, invece, la
fissò stranito. Cosa aveva da gracchiare a quell’ora?
Era la signora Darbus
e … qualche suo alunno avrebbe maledetto quel momento.
***
Sono tornaaaaaaaata!!!!! D’accordo, era solo un prologo, e non
lo volevo troppo lungo, ecco perché è in questo formato mini … aspettatevene
tante, di cose, gente!
Il gioco dei
colori è simile a quello di Ma l’hai
capito tu… cos’è l’amore? anche se con qualche modifica …
Oh, e alle altre
veterane … MUAHAHAHAH ve l’ho fatta!!! Ho postato senza avvisarvi!!! Volevo una
bella sorpresona per voi, quindi mi sono trattenuta
XD chissà cosa si rivolterà contro di me entro le prossime 24 ore!!
Un’altra cosa
che vorrei fare è ringraziare per le recensioni della mia ultima shot (Taaaaanto tempo fa …) Ma l’hai capito tu…
cos’è l’amore?
Herm90, Buffy86, kikka93, Barbycam, _PinkGirl_,
Ily93, Mommika, Annaira,
Maria GRAZIE!!
Maria è la mia prof di religione delle medie (a quel tempo facevo la III …
bei tempi … XD ) che ora è passata in un’altra scuola … prof e quei ragazzi??
Baci!
Ho specificato lei e quindi specifico anche Ily93, mia amica e compagna di
classe alle medie … PAZZA! Tvb!
Buffy86, Mommika, Annaira, beh, non vi conosco, ma vi
ringrazio di cuore per la vostra recensione. Spero leggerete anche questa ficcy!
E poi ( ma non meno importanti XD) ci sono Herm90, kikka93, Barbycam e _PinkGirl_, le veterane anche loro, chi più chi
meno … GRAZIE RAGAZZE … siete state nelle mie elucubrazioni per tutto questo tempo!! Vvb!
Ora
vado … fatemi sapere cosa ne pensate attraverso le recensioni … qualunque sia
il vostro parere … il mio animo sensibile e facile al PIANTO cercherà di
sopportare le critiche … XDDDD su scherzo!
… Darbus, compiti in classe, progetti, sogni, amori, amicizie. In
una parola, VITA.
Dedicata alle
mie amiche di EFP, perché mi siete mancate, e a tutte le “nuove” (scusate il
linguaggio da “tornata dallo spazio”) con cui spero di legare.
Primo capitolo: Il respiro di un
SOGNO.
… quanto sembra lenta a declinare la
luna antica! Essa ritarda il compimento dei miei desideri, come una matrigna o
una ricca vedova che, con il suo lungo restare in vita, assottigli le rendite
d’un giovane erede impaziente. [Teseo. Atto primo, scena prima.]
Dannazione! Perché è così
maledettamente lenta questa lezione? Quando suona la campanella? Voglio uscire
… con Chad. Ma mi accontento anche di uscire e basta, perché William
Shakespeare mi ha davvero dato sui nervi. Bravo, lui, mette tutti insieme
felici, anche se poi muoiono, oppure chiama un folletto e gli ordina di mettere
tutto a posto. Non ho ancora letto tutto il romanzo, cosa che mi vedo costretta
a fare dopo aver incrociato le pupille assassine della Darbus, ma la trama
riportata sul nostro libro di testo dice abbastanza da capire che all’ultima
pagina mi ritroverò l’unica single. Complimenti davvero.
Gabriella sorride estasiata, ma tanto
già so che quel sorriso non è per me. E’ per Troy, ovvio. Voglio bene ad
entrambi, e li trovo una magnifica coppia, eppure è straziante stare con Chad
ad un appuntamento a quattro se poi noi due fissiamo solo la nostra cioccolata
calda, impotenti ma attentissimi, come se essa contenesse le risposte agli
enigmi dell’Universo. Già, sono due mesi che Gabriella tenta di combinare
qualcosa premendo sul fatto che Chad non mi è indifferente, eppure io mi sento
solo una stupida che non sa fare nulla da sola. Cosa ci faccio con le equazioni,
se poi a me il risultato non aiuta?? Ci vorrebbe una proporzione del tipo …
Chad : Taylor = Lisandro : Ermia
Questi due sono alcuni dei
protagonisti del suddetto libro. Possibile che la prof sia su quest’argomento
da settimane? Cosa pretende ancora? Cosa trama?
Taylor McKassie non sapeva di essere
osservata con attenzione ed affetto (affetto?)
dal suo compagno di classe John Sanders da almeno un quarto d’ora. Lui la
contemplava sempre, durante ogni lezione, e ciò influiva negativamente sulla
sua media scolastica. John Sanders apparteneva agli skaters, e tutti pensavano che fosse un po’ tonto, cosa che ogni
giorno veniva ampiamente dimostrata. Eppure, ogni volta che osservava la sua
bella coetanea, non riusciva a frenare il desiderio di esprimere i suoi
sentimenti. Era per quel motivo che aveva iniziato a suonare il violoncello.
Per potersi esprimere.
La vedeva la mattina, se si
affacciava alla finestra, poiché erano vicini, che correva da una parte
all’altra, e sorrideva ebete; poi afferrava lo skate e correva giù per le
scale, invano, perché mentre Taylor veniva accompagnata in auto dal padre, lui
doveva prendere lo scuolabus … e lo perdeva. A mensa, mentre lei ripassava una
lezione, la fissava intenerito, finendo per sbrodolarsi tutto il pranzo addosso.
Ah … quant’era soave …
Cosa fissa quell’idiota? Non sarà
evidente che guardo Chad? Magari tutti sanno che mi piace … tutti ridono di me,
lo so! Tutti parlano alle mie spalle … e se le cheerleader lo scoprissero?
Magari è già successo! Ridono tutte di me! L’avranno raccontato a Chad! E già
so che cos’avrà ribattuto lui! “Chi, la secchiona?? AHAHAH!!” Non può essere
vero! Per favore, ditemi che non …
-Taylor?? Ehilà? Pronto?- sussurra
Gabriella intimorita. Devo sembrare proprio distratta. Concentro gli occhi su
di lei e le domando: -Sì?
-McKassie. Montez! Forse passare
troppo tempo con certe persone vi sta
cambiando radicalmente? Cos’è questo chiacchiericcio?! Detenzione! Aiuterete me
e il Drama Club nell’allestimento del nostro tempio dell’arte!
Scatta la parola magica, e tutti a
bocca aperta. Gabriella e Taylor (la mia Taylor) in detenzione?? Non ci credo!
Vedo Troy protestare, e la Darbus apre di nuovo le labbra per punirlo. –Bolton,
la finisca con la sua cavalleria! Detenzione!
Non so da dove mi escano le parole.
–Ma certo, ora magari punisca anche lui, si è mosso! E lui, ha respirato!-
esclamo indicando alcuni “secchioni” che mi guardano come se stessi ingiuriando
contro il Presidente degli Stati Uniti. Uno alza gli occhi al cielo. Al
diavolo! Voglio essere anch’io un “cavaliere”! Voglio difenderla. E che non mi
si chieda perché: non lo so. Non so spiegare quello che mi sta accadendo da
qualche mese a questa parte. Ma davvero si può spiegare l’amore?
Ovviamente quello che scaturisce da
quanto ho detto è un’altra detenzione. Per me. Ma, guarda un po’!, non mi
importa di perdere un allenamento di basket. Sissignore, e non ho la febbre.
Ora la Darbus ricomincia a parlare;
già deciso: la ascolterò per i prossimi tre minuti, poi tornerò alle mie
questioni.
-Vi comunico, come già saprete, che
devo iniziare con le interrogazioni. Ho bisogno delle vostre valutazioni, ma
questa volta farò in modo diverso.
Silenzio forzato, e anche un po’
incuriosito.
-Come sapete, l’argomento del
trimestre è Shakespeare; l’opera che stiamo analizzando è Sogno di una notte di mezza estate. Qualcuno sa dirmi se è scritta
in prosa? Sì … McKassie?- aggiunse poi la donna un po’ esasperata. Ormai non
c’era molta scelta. McKassie o Montez? Montez o McKassie? Gli altri erano in un
indiscusso stato vegetativo.
-No, non è una vera e propria prosa.
Potrebbe essere quasi paragonata ad un copione di una parte teatrale.- spiegò
la ragazza parlando rapidamente.
-Sì. Dunque, il lavoro che vi sto
assegnando è proprio una … recitazione! Voglio che voi rappresentiate l’amore
di Lisandro e di Ermia, che esprimiate la gelosia del nobile Demetrio,
l’invidia di Elena … voglio uno spettacolo!- riassunse in poche schiette
parole.
Subito quel silenzio creatosi in
precedenza scomparve, e prese posto un brusio abbastanza rumoroso.
Evidentemente, non tutti ritenevano quell’idea geniale. Ma avrebbero dovuto
arrendersi.
– Fareste meglio a smettere di
protestare, ed iniziare con i gruppi. Dividetevi entro la prossima lezione.
Domani vi darò ulteriori informazioni.
Non posso crederci … quella è fuori
di testa! E’ assolutamente …
… magnifico.
***
Chad forse
avrebbe fatto meglio a stare zitto. Taylor non sembrava essere particolarmente riconoscente
per il suo cavalleresco intervento e la detenzione era penosamente noiosa. Il
loro compito era quello di preparare la scenografia dello spettacolo natalizio
che si sarebbe svolto due mesi dopo. Lo spettacolo era basato niente meno che
su Sogno di una notte di mezza estate.
Quel libro ormai iniziava a tormentarli! Possibile che la Darbus ne fosse
talmente ossessionata da includerlo in ogni sua proposta didattica? Era la
prolissa domanda di Taylor e Gabriella. Troy e Chad la semplificavano all’essenziale:
Perché la Darbus li tartassava con quel coso?
Cosa le avevano
fatto quand’era piccola? Chi l’aveva cresciuta, Shakespeare?, sospiravano in
comune i quattro giovani. Troy e Gabriella si erano informati presso i provini,
ma la trama era top secret: si diceva che fosse una rivisitazione costruita con
la consultazione di un esperto di teatro per giovani. Niente di più. Il mistero
si infittiva.
-Forza, forza!
Il teatro non aspetta nessuno!- ripeteva la donna con enfasi osservando
perplessa l’ottimo lavoro di Chad. Lui stava appunto disegnando un bosco fitto
di alberi; sdraiato a terra a pancia in giù, con la carta sotto di sé, ritraeva
alti arbusti mentre Taylor colorava quelli già finiti. Non poteva immaginare
che quei capolavori fossero scaturiti dall’intensa attività di sudorazione
causata dalla vicinanza alla ragazza. Già. Taylor lo stava facendo
letteralmente impazzire.
E lei, allora?
Continuava a colorare, armata di potenti colori acrilici, eppure ogni tanto
alzava lo sguardo e fissava l’amico, incapace di trattenere un sorriso.
Lisandro era davvero un bravissimo artis … COSA? L’aveva chiamato Lisandro!
Senza neppure accorgersene! Non doveva leggere una riga di più. Già, ma come la
metteva con la Darbus?? Quel progetto … un’occasione. Ma anche una tortura
spirituale. Insomma, c’era proprio da sopportare quelle fantasie per un paio di
settimane.
Chad che si
opponeva ad un fidanzamento … Chad che fuggiva con lei … Chad che poi riusciva
a trionfare sulla volontà paterna! Chissà Micheal cosa avrebbe fatto se
l’avesse vista col capellone! Quale
attinenza aveva con il potente Egeo, padre di Ermia?
-Taylor?- quale
mormorio tentava di riportarla al mondo reale?
-Taylor se
continui così bucherai il foglio!- esclamò Chad un po’ incuriosito. Non l’aveva
mai vista con la testa tra le nuvole. Quella mattina infatti non aveva trovato
banchi con un’ottima visuale e aveva dovuto sedersi attorniato da cheerleader
con lunghi capelli, folti e impenetrabili. E così niente Taylor. Si era accorto
che qualcosa non quadrava solo quando la Darbus l’aveva punita, ma non poteva
immaginare cosa le stesse frullando per la testa, no? (In effetti immaginare le follie che pensa Taylor non è facile … XD Nda)
Devo sembrare
una cretina.
Mi piace
fissarla.
E’ così carino!
Io …
Oh oh. Ci
stiamo fissando. Negli occhi.
La cosa sta
degenerando.
Potrebbe essere
un problema. Potrei non staccarmi più dal suo sguardo.
Chad …
Taylor!
-Ehi, voi due! Tutto bene?- domandò Ryan Evans un
po’ confuso. Lui non era in detenzione, ma dava sempre una mano alla Darbus, e
vederli lì fermi lo aveva semplicemente preoccupato. Non se ne intendeva
affatto! Troy e Gabriella, fortunatamente, passarono di lì, lo afferrarono e lo
portarono lontano per spiegargli qualche semplice legge fisica: Mai avvicinarsi ad un Incrocio Oculare.
Il resto della
detenzione procedette secondo gli standard. Alla fine del lavoro, una bella
ramanzina della professoressa, e finalmente liberi. Troy mise un braccio
attorno alle spalle di Gabriella e chiese affettuoso: -E ora che si fa?
Sharpay Evans
uscì dal camerino in cui era andata per riprendere le sue cose (per lei quel
tempo era servito ad allenare la voce con Kelsie Nielsen, la simpaticissima
compositrice) e trillò velocemente: -Ryan, andiamo!
Kelsie uscì
velocemente dal teatro, carica di spartiti tra le braccia, e fu aiutata da
Jason Cross, il giocatore di basket che le “faceva il filo” dall’inizio
dell’anno.
La Darbus uscì
trotterellando sadica. Ormai il piano era perfetto. Nessuno avrebbe potuto
opporsi! E poi, il preside Matsui le avrebbe fatto i complimenti, per una
scelta talmente accurata. C’era qualcosa di profondamente irresistibile in
quegli occhi a mandorla. Ed era scapolo!
Gli unici
rimasti nel teatro erano Chad e Taylor, che si scambiarono un’occhiata
imbarazzata.
Dannazione!!
- Allora, ti
piace il “super-progetto” della Darbus?- oso con fare scherzoso. Suvvia, sii un
po’ naturale!
-Come no! Ora mi
toccherà andare in giro e dire: “Ebbene,
amor mio, perché la tua gota è così pallida? com’è possibile che le rose vi avvizziscano
tanto presto?” invece di: “Hai una faccia da zombie!”
Che cosa ha
detto? Oh che tesoro!!
-Atto primo,
scena prima, eh? Da quando in qua sei un esperto di Shakespeare??- gli chiedo un
po’ ingenuamente.
-Credi che non
sia capace di leggere un libro che mi viene assegnato?
-No, non è
questo! Ma non mi sarei mai immaginata te, commosso per le avventure degli
amanti!
-Ed infatti non
lo farò! Troy ti ha raccontato de Il
fantasma dell’opera, vero? Avevo dieci anni, avrò pur potuto avere un mio
momento di debolezza, no??
-Ahahahah …
guarda che Troy non mi ha detto nulla! – ride divertita.
Ditemi
semplicemente che non l’ho mai fatto. Che non ho pronunciato quelle parole.
Ditemi che ora lei non lo sa … VI PREGO!!!
Avrò
un’espressione terrorizzata. Lei sorride e mi rassicura: -Non lo dirò a
nessuno, Chad. Puoi fidarti di me.
***
John Sanders
aspettò sotto la pioggia scrosciante che Taylor tornasse a casa per fingere di
incontrarla casualmente. Fermo sul ciglio del marciapiede, attese
pazientemente, guardandosi attorno ogni dieci secondi per accertarsi che lei
non stesse arrivando. La detenzione doveva essere finita da un pezzo, ormai! Ma
allora dov’era Taylor??
Rassegnato,
John iniziò a camminare, uscì dal bel quartiere, avventurandosi per il centro.
La pioggia continuava a cadere imperterrita, e ad essa vi si erano aggiunti
anche lampi carichi di una luce sinistra. Il ragazzo entrò infreddolito in un
bar e sedette al bancone, chiedendo un cappuccino. Poi, udì una risata
argentina, che riconosceva volentieri, e si girò entusiasta. Taylor McKessie
stava prendendo una cioccolata calda … con Chad Danforth. E si divertivano
anche!! Lui doveva averle detto chissà quale sciocchezza. Razza di cestista! La
stava plagiando con qualche battuta cretina.
Una rapida e
tagliente minaccia balenò nella mente dello skater,
accompagnata da un fragoroso tuono.
Guerra,
cestista. Guerra.
***
Secondo capitolo, con un ritardo spaventoso! Mi
dispiace, ma i compiti mi tartassano continuamente. Per chi ha letto la mia
prima long, vi faccio notare qualche piccolo collegamento. Micheal McKessie.
Capellone. E forse il nome John non
assomiglia vagamente a Gianni? XDD
Vi siete rese conto
che ultimamente la più contesa nelle fanfic è Taylor?? Le ingiustizie della
vita … ^^ E ora ringraziamenti!!
Barbycam: Già,
postare mentre chattiamo su msn non è molto nobile … ma estremamente
divertente!! Muahahah!! Scherzo! E grazie dei complimenti!
kikka93: Mi sei
mancata anche tu! Purtroppo avevo il problema del pc, era tutto rotto. So
diventare cattiva se mi fa arrabbiare! XD Sono contenta che la fanfic ti
incuriosisca, e grazie di aver recensito!
Herm90: Davvero piace
anche a te il libro? Io lo amo! Ha ragione Chad, strano che qui non muoia
nessuno! ^^ Grazie per i complimenti sullo stile e sull’idea. Speravo ti
colpisse!
*AqUa PrInCeSs*: Già, è un peccato che
non ci siamo “conosciute” prima! W Chaylor!! Grazie per i tuoi
bellissimi complimenti … a proposito, sto iniziando a leggere la tua long (la
recensirò in una volta sola quando avrò finito) e mi piace! Solo che con tutti
questi compiti mi ci vorrà un po’ di tempo. ^^
_PinkGirl_: Purtroppo non mi sono tolta
il vizio della Troyella … credo che su questo non saremo mai d’accordo
XD Grazie!
Titty90: Tesora! Grazie di aver letto la
fanfic! Vedo che questo libro riscuote successi … ^^ Speriamo anche la mia
ficcy! ^^
Grazie delle vostre recensioni, ragazze! Spero che il capitolo vi
sia piaciuto … ora posto senza ulteriori indugi che altrimenti non finisco più
XD
… Darbus, compiti in classe, progetti, sogni, amori, amicizie. In una
parola, VITA.
Ricordo a tutti
i lettori che il titolo prende spunto dal libro di William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, mentre
la parte qui sotto in corsivo è presa da un determinato punto della storia.
Grazie signor William! ^^
E questo
capitolo è dedicato alla nostra veterana un po’ vecchierella (Ehi, ho solo 17
anni! Nd“?”) … Titty90! Tvtrbtesora! Auguri!Vivy93
Secondo capitolo: Dolce gelosia.
L’Amorenon guarda con gli occhi, ma col sentimento,
ed è per questo che l’alato Cupido vien dipinto bendato. Né lo spirito d’amore
ha mai assaporato che sia il discernimento ché l’ali e la benda sugli occhi
stanno a figurar per l’appunto una foga inconsulta: e si dice per questo che
Amore è un fanciullo, perché tanto spesso s’inganna nella sua scelta. E come i
fanciulli, nei loro giuochi, non si fan scrupolo di mancar la fede, così il
fanciullo Amore è ovunque e sempre spergiuro. (…) [Elena. Atto primo, scena
prima.]
Ma lei è davvero così irresistibile?
Cos’ha di speciale? Sa ancheggiare? Beh, anch’io ho partecipato (ahimè! I
peccati di gioventù … ) ad un corso di ginnastica artistica, da piccola, e so
utilizzare uno di quei cosi, i cerchi … Eppure non vedo Chad ronzarmi attorno e
fare l’ebete! Nonostante, non per vantarmi, io abbia un bel cervello! (Pensavate qualcos’altro? Ma guarda che tipi! XD Nda)
Insomma: cosa diavolo ha quella cheerleader che sta flirtando con Chad che io non ho?
Vedo i suoi riccioli che si muovono, come se lui annuisse o cosa, è voltato
verso di lei … si sarà imbambolato anche lui? E poi dannazione, perché?? Lui
non è così. Ieri è stato magnifico. È stato così diverso, e speciale …
Mm, ma questo parla con me? Eh? John chi??
Basta, Susan, per carità, BASTA! Non
la sopporto più, non capisco come possa pensare che io abbia lo stesso rapporto
sia con i suoi furfanti bigodini sia
con la palla da basket. Cerco di annuire e sorridere, ma sono sicuro che c’è
solo una smorfia sul mio volto. Sharpay mi indica silenziosamente con le sue
pupille che Taylor è dietro di me. Inoltre accenna che non è sola. C’è un
ragazzo con lui.
Cosa?!
Ragazzo??
Sì,
dannazione! Muoviti, continua a parlarle e non sembra voler smettere!! Nemmeno
tutto il libro di chimica è così lungo!!
Tutto questa conversazione avviene
in una manciata di secondi, illustrata da occhiate, sguardi rapidi, o al
massimo qualche piccolo gesto. Dovrò ringraziare la ex Regina di Ghiaccio per
questo. È una di noi. Elemento prezioso, direi.
Oh Taylor! Sono stato così bene con
lei ieri.Ci siamo divertiti moltissimo.
Riesco a dirle tutto, ma proprio tutto. A parte che l’amo, ovvio. Finalmente
riesco ad interrompere Susan, con qualche scusa tipo: “Lo sai che ti sta
spuntando un brufolo?”. Mi giro sperando di trovare quegli occhioni che mi
piacciono tanto, ma trovo solo uno skater un po’ confuso. Quello mi fulmina con
lo sguardo, chissà perché. Strano, questo tipo.
Mi sento ferita. Ieri sembravo
esistere davvero per lui, e ora la prima cosa che fa è flirtare con Susan … per
un Wildcat certe cose sono all’ordine del giorno, forse? Oppure la stronzaggine
rimasta agli altri componenti della squadra (eccetto Troy) lo ha convinto a
lasciarmi perdere? Valgo davvero così poco? Ho il valore di un pomeriggio di
pioggia?
Attraverso un corridoio, poi entro
nel bagno delle ragazze. Ho voglia di piangere, o magari di fare a boxe (cito con piacere la carissima
Titty90 e il suo primo CRD! ^^ Nda) … credo che mi serva del tempo per
sbollire la delusione.
Forza,
Chad, è solo una secchiona … cosa te ne fai di lei? Queste parole,
frutto della mia paranoia, mi rimbombano nella testa.
Bene … staremo a vedere!!
***
La lezione di letteratura inglese
seguiva la pausa pranzo, quel giorno. Di solito gli studenti del liceo passavano
quei minuti liberi a giocare, scherzare, ripassare le lezioni, oppure stando
con i rispettivi partner. La pausa pranzo era un momento per staccare la spina,
o, ad esempio per la Evans, di attaccarne un’altra, quella dello stereo, così
da provare a lungo.
Inconsapevoli dei problemi dei loro
amici, seduti in un angolo della mensa, Gabriella Montez e Troy Bolton
continuavano a scambiarsi sorrisi, a volte interrotti da risate. Si tenevano
per mano, mangiando il loro pranzo con poca attenzione verso panini, cucchiai e
quant’altro.
Tutta la scuola invidiava quel
rapporto così profondo, e più volte i due erano stati chiamati in cattedra per
consigliare innamorati disperati. Con grande imbarazzo, avevano consigliato di
rimanere loro stessi, dire la verità … cose che avevano provato sulla loro
pelle!I coetanei ascoltavano,
annuivano, chiedevano come comportarsi e poi se ne andavano soddisfatti. Si
sentivano meglio, come alleviati da un potente farmaco, e camminavano leggeri
sussurrando i nomi a loro cari. C’era aria d’amore, alla East High.
Chad Danforth arrivò a passo svelto
al tavolo dei suoi amici, spezzando in un secondo quel magico momento.
Gabriella lo fissò intenerita. Quanto stava penando, per Taylor! E come avrebbe
voluto rivelargli che era ampiamente ricambiato! Lei e Troy, però, avevano
deciso di lasciare quel compito a loro, e non intromettersi. Dovevano farcela
da soli. O meglio loro due insieme.
-Io vorrei parlarle, ma cosa le
dico?- stava borbottando il cestista in quel momento.
-A volte basta anche un semplice
gesto per colpire le ragazze. Sii romantico!-
Devo essere cosa? Ehm … e come si
fa? No, scherzi a parte, io non sono romantico! Io sono … io sono Chad! Chad
Danforth!
Ringrazio più demoralizzato di prima
e vado via. Se per conquistarla devo essere romantico, tanto vale che mi
ritiri. Magari lei un ragazzo ce l’ha! Anche se non l’ho vista parlare al
telefono, al “Country Club”, particolarmente emozionata. Certo che lei è anche
un tipo riservato.
DANNAZIONE! E se fosse davvero
fidanzata? Io quello lo …
Sono nel teatro. Cosa ci faccio qui?
Sono stati i miei piedi, senza che me ne rendessi conto, a portarmi in questo
posto. Qui, per la prima volta, ho notato quanto potesse essere bello un suo
sorriso.
---Flashback
More than hope, more than faith …
… this is truth, this is fate …
Troy e Gabriella cantavano
splendidamente. Erano felici. Ed innamorati. Erano felici perché erano
innamorati. Chad non sapeva perché, ma la sua testa ruotò fino ad inquadrare
Taylor, che sorrideva ed applaudiva entusiasta. Subito dopo si riscosse,
rendendosi conto di quanto quel gesto fosse stato significativo … Chad si stava
…
Flashback finito!---
Il teatro mi appare vuoto. Nemmeno
Sharpay o Ryan sono qui! Ma pensavo alla ragazza di cui sono innamorato, e
inconsciamente mi sono ritrovato nell’auditorium del nostro teatro scolastico.
Velocemente i miei occhi svolgono una panoramica di ciò che mi circonda, e
vengo attirato da una particolare poltroncina. Lì l’ho visto, quel sorriso
stupendo. E lì, ho provato davvero tanta paura. Paura per quella forza strana,
potente, dolce e appassionata che mi provocava una semplice occhiata rivolta a
Taylor.
Mi siedo sulla poltroncina,
sorridendo, assaporando questi brevi momenti di pace. È strano, mi sento come a
mio agio, come se il mio mondo si racchiudesse in questa postazione, calda,
familiare.
Poi però intravedo un volumetto non
troppo spesso sul tavolino che, durante le prove ufficiali di Troy e Gabriella,
viene occupato dalla Darbus. Mi ricorda qualcosa, quel libro … dannazione, è
Shakespeare! Ed io devo finire di leggerlo entro tre giorni! Mi avvicino e lo
afferro, frettoloso, aprendo alla pagina su cui mi ero fermato ieri sera. I
miei erano da alcuni amici, e mi toccava mettere a letto mio fratello minore.
Mi è sembrato opportuno riporre il libro sotto il materasso, perché Franklin
potrebbe collassare se scoprisse che il suo fratellus
scassus ha un cervello!
Demetrio sta trattando Elena come
uno straccio per pulire il pavimento! Che razza di comportamento è?, mi domando
ispirato. Devo ricordarmi infatti di essere romantico e premuroso. Romantico e
premuroso. Mi appoggio ad una parete, sospirando.
Mi piace il camerino di Sharpay.
Stiamo diventando buone amiche, quindi mi ha regalato una copia della sua
chiave, quasi intuendo che sarebbe stata utile. Ed è vero. Tra valanghe di
trucchi e montagne sconfinate di abiti appariscenti o tute troppo eleganti per
essere tali, c’è un angolino dove mi piace rimanere, sola. Spesso purtroppo
penso che non sono bella come lei, quindi il grande specchio sulla parete
vicino il tavolo non è un punto a mio favore, ma per il resto mi sento a mio
agio, rilassata .
“Evans” e Gabriella, al contempo,
stanno provando ad instaurare un buon rapporto, e nonostante a Lava Springs
siano successe molte cose, le due riescono discretamente bene nel loro intento.
Lava Springs … quanti ricordi! Ad un tratto metto a fuoco con gli occhi e vedo
il piccolo disco nella foderina di plastica, sul tavolo del make-up. Cosa ci fa
qui esattamente? Sharpay odia il disordine, dice che non aiuta a concentrarla.
Lo prendo in mano, intenzionata a metterlo tra gli altri DVD. Poi leggo
l’etichetta. Una serata al Lava Springs –
Duetto allargato.
È lo spettacolo dove ci siamo
esibiti! Every day! Troy e Gabriella! Tutti insieme!
Chad che mi sorrideva! Devono averci ripresi mediante qualche videocamera.
Beh, la tentazione è troppo forte. E
in fondo, sono sola nel teatro … quindi, prima di essere assalita dai
ripensamenti, inserisco il disco nel lettore e accendo il televisore. Subito si
proietta il volto di Troy, impacciato ma soprattutto confuso; la musica entra
in scena, Troy canta. E poi toccherebbe a Gabriella.
Le parole le so, gliele ho insegnate
io prima di fare quella magica sorpresa. Certo che il volume è altissimo, ma in
fondo l’ho detto, sono sola qui. Non c’è nulladi male …
Make it last forever
And never give it back …
La canzone di Lava Springs! Cosa ci
fa riprodotta a tutto volume? E proviene da dietro di me … dal muro? (Sveglia, Chad, c’è QuAlCoSadietro
il muro!! Ndt)
Troy inizia a cantare. Te l’abbiamo
fatta alla grande, amico! Ora tocca a … beh, e questo cos’è? Alla voce della
timida Gabriella se ne aggiunge un’altra, roca, che canta a bassa voce. È quasi
un tenero sussurro. Beh, se “questa lei” sta cantando, perché non posso farlo
anch’io? In fondo, non è come il vivace trillo di Sharpay, questa voce sembra
quella di qualcuno che non vuole far sapere in giro cosa sta facendo. Le parole
le conosco, le ho ascoltate attentamente durante la nostra esibizione di
gruppo. E la canzone, forse per dei Wildcats un po’
smielata all’inizio, mi piace.
It’s our turn and I’m loving
Wherewe’re at …
Cavolo, chi sta cantando con me?
Fermati, Taylor!
Ehi, non ce la faccio, perché??? Perché mi sento benissimo, cantando così.
Because this moment’s really all we
have …
Ma è …
Taylor sta cantando?? Taylor McKassie? Tay? Cosa …?
Una parte di me però se lo
aspettava, credo. In fondo, sto così bene … non riesco a stare in questo stato
con qualcun altro. La canzone va avanti, la situazione da incandescente diventa
fresca, brillante. Ora siamo di tacito accordo: continuare a cantare. E io ci
sto. Ora il ritmo prosegue, incalzante, dopo che inostri
due amici si sono riuniti.
They say that you should follow
And chase down what you dream
But if you get lost and lose
yourself
What does it really mean? … oh yeah
La mia voce non è bella e pura come
quella di Gabriella, ma faccio del mio meglio. Siamo una bella coppia … canora
… perché i miei pensieri non convincono nemmeno me??
Non mi importa come canti, mi
importa chi sei. E poi la tua voce per me è la più intelligente, la più
brillante, la più spiritosa, la più dolce … è la voce che mi arriva dritta al
cuore.
La canzone ormai è ad un punto
cruciale. Non mi trattengo più, voglio venire da te. Voglio vederti in faccia,
trasmetterti le mie emozioni anche con gli occhi.
Inizio a correre, sbattendo le porte
che mi trovo davanti. Giungo fino dietro le quinte.
We’re taking it back,
we’re doing it here
together!
It’s better like that,
and stronger now
than ever!
We’re not gonna lose.
‘Cause we get to choose.
That’s how it’s gonna be!
C’è una serie di porte,
imperscrutabili, impenetrabili, invalicabili.
Ma chiudo gli occhi e trovo la porta
esatta, seguendo la melodia della tua voce e del pianoforte di Kelsie Nelson.
La apro in fretta, tu sei lì, davanti a me, contro il muro,
che continui a cantare, come me del resto. Quanto mi piaci!
Every day
of our lives,
wanna find you there, wanna
hold on tight.
Gonna run
while we’re young
And keep the faith
Keep the faith!
Chad, sei qui.
Prima, quando questo muro ci divideva, mi sembrava qualcosa di irreale, frutto
della mia fantasia, speranza riposte in te … ora sei vero, e mi fissi con I
tuoi occhi meravigliosi. Questi momenti magici, vorrei che si ripetessero
all’infinito. Devo ammettere che è logicamente surreale, ma …
Oh, ma
piantiamola! A che mi serve fare la scienziata di turno ora? Posso solo essere
felice. Non è abbastanza? Certo che lo è!
Adesso non cantiamo
più, siamo semplicemente in balia l’una dello sguardo dell’altro. Oh, certo,
lui non è in balia del mio sguardo, si tratta solo di imbarazzo. Ci siamo
fermati perché tocca alla parte in cui entriamo in scena con Martha Cox, Zeke, e gli altri.
Credo che stia
passando nella testa a tutti e due lo stesso pensiero.
È arrivato il
momento.
Non possiamo
fuggire.
Bisogna dire
qualcosa.
***
Saaalve! Scusate l’enorme
ritardo, davvero, ma come solo io potevo fare, ho scritto il capitolo è non
l’ho salvato! XD Ora ce l’ho fatta, però! E salvo ogni 5 minuti ^^
Per ulteriori
lamentele rivolgersi al corpo docenti della mia scuola! XD No vabbè poveretti …
Comunque, tornando
seri, vorrei ringraziare di cuore le persone che hanno recensito lo scorso
capitolo:
*AqUaPrInCeSs*:Nuuu lo sai che anche io
frequento il liceo classico? Fortissimo!! Però lo sperimentale con lingue … ^^
Dunque, io sono sempre stata Troyella, ma non potevo -e non posso- non amare le ficcy delle mie amiche qui su EFP quando sono in vena Tropay … Ora noto
che siete tutte mooooltoTropay, ma siete comunque brave a
scrivere, quindi mi piacete tutte lo stesso!! Il Matsarbus
non so se l’inserirò, so solo che la prof ha una cotta ^^ E grazie per i tuoi
complimenti!
enora…93:
Grazie! Sei carinissima con i tuoi super
complimenti! Sono davvero contenta che la ficcy ti
piaccia!
emylee93:
Oh, ma così finirete per farmi arrossire
XD Sono lieta del fatto che la ficcy piaccia anche a
te, senza voi che recensite non ce la farei mai! ^^
Herm90: Ahah credo che tu e John non andiate molto
d’accordo … in questo capitolo l’ho incenerito come personaggio, ma tornerà …
forse … chissà?? XD MiStErO … E grazie per il tuo
sostegno!
kikka93:
Oh, grazie!! Sai, potrei montarmi la testa
così … XDDDD Cercherò di moderarmi!! E W CHAYLOR!
Grazie mille, gente, spero che il capitolo vi sia
piaciuto. Comunque ci tengo a sottolineare che John non è solo Demetrio, Chad
solo Lisandro o Taylor solo Ermia … in alcune circostanze ricoprono questi
ruoli, forse in futuro li metterò sotto un’altra luce … è tutto da vedere! ^^
Ora vi lascio … e vi ringrazio moltissimo per il
vostro sostegno!
… Darbus, compiti in classe, progetti, sogni, amori, amicizie. In una
parola, VITA.
Ricordo a tutti
i lettori che il titolo prende spunto dal libro di William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, mentre
la parte qui sotto in corsivo è presa da un determinato punto della storia.
Grazie signor William! ^^
Questo capitolo è
dedicato ad una persona che ultimamente mi sta facendo provare molte emozioni.
A te, che chissà se ricordi che esisto. *Uhm..
non direi, no, mi dispiace, Nd?* ^^ Buona lettura!
Terzo capitolo:
Zampino biondo di salvataggio.
La primavera, l’estate, il fertile
autunno e il rabido inverno vengon
mutando le loro consuete livree; ed il mondo, interdetto a causa dei loro stessi
prodotti, non raccapezza più di qual stagione si goda. [Titania,
Atto secondo, scena prima.]
Dannazione, parla, idiota che non sei altro! Mi dico mentalmente. Stiamo immobili, fissandoci negli
occhi. Sono nella trappola dei suoi occhi. I suoi bellissimi occhi …
Ricorda che forse lei ha un ragazzo!
Ricordalo, dannazione!!! Ma forse non ce l’ha …
Ricorda oggi. Come ti ha fatta star
male. Come ti sei sentita ferita per il flirt con Susan. Ma forse lui non
intendeva flirtare … in fondo lei è un mostriciattolo dai mille tentacoli!
Non c’era un preciso motivo per cui
lo fecero. Forse gli sembrò naturale. Sorrisero.
Ok, hai sorriso. Un passo avanti. E
contando che l’ha fatto anche lei, siete di due passi più vicini. Ma ora
potresti anche distinguerti dalle scimmie e parlare, no?? La mia bocca mi
risponde di no. Grandioso. Forza, io sono Chad Danforth. So fare di tutto.
-Non sei male nel canto.
Anche spezzare un momento così
speciale.
Complimenti.
L’ha detto davvero?? Che tenero, mi
ha fatto un complimento! Ok, poteva anche dire “Sei stata bravissima e sono
pazzo di te!” ma è sempre meglio di niente.
-Anche tu. – rispondo titubante.
Sembra quasi pentito della frase che ha detto. Vuole rimangiarsi tutto? Perché
non riesco a capirlo? Cavoli, come si fa ad entrare in quella testolina coperta
dai suoi riccioli … i suoi riccioli …
Sveglia!!
D’un tratto, echeggiò il lontano
suono di una campanella, segno per gli studenti che l’intervallo era terminato,
mentre invece dovevano riprendere le lezioni. Per la classe di Danforth e
McKassie c’era chimica, più precisamente il test che avrebbe influito
pesantemente sul risultato alla fine dell’anno.
I due ragazzi, consci del fatto che
quel ritardo gli sarebbe costato caro, iniziarono a ricomporsi mentalmente. La
prima rimise tutto a posto e raccolse le sue cose, sparse per il camerino
dell’amica Sharpay, poi spostò lo sguardo sul giovane Wildcat.
Quando lui era entrato nella stanza, confuso e continuando a cantare, aveva
sperato di poter riavvolgere il nastro, perché da quella situazione non sapeva
proprio come uscire. Solitamente se i sentimenti erano positivi da entrambe le
parti si risolveva tutto con un bacio appassionato, mentre nel peggiore dei
casi Lei veniva derisa e Lui se ne andava con una cheerleader rivelandosi un
idiota.
Ma la vita non è un film, e le cose
potevano complicarsi.
E si complicarono.
-Senti, andiamo in classe, ti va?
-Certo! La prof sarà già isterica!
Sorrido, ma non sto pensando alla
professoressa. Lei ha alzato un braccio facendo cadere i trucchi di Sharpay. Mi
abbasso per raccoglierli ( a proposito, che schifo tutte queste briciole di terra
colorate! Ma davvero le ragazze se le mettono in faccia?) e le poggio
disordinatamente sul tavolino. Poi mi pulisco le mani leggermente imbrattate
con un fazzoletto di carta, ma il make-up
si sparge ancora di più per le mie dita. Lei trattiene un risolino, poi estrae
dalla borsa un fazzoletto di stoffa, con le sue iniziali ricamate sopra. T MK. Poi lo bagna un po’ con la sua
bottiglietta d’acqua e inizia a togliermi quelle schifezze dalla mano.
Io sono imbambolato. Lei sembra non
voler incrociare il mio sguardo. Come farò di questo passo? Finirò per
baciarla, ma ora non si può.
No. Non si può. È maledettamente
ingiusto, lo so. Ma non si può.
Lei finisce il suo “lavoro” e
riprende quei libri che erano rimasti sulla scrivania. Poi ammicca e mi precede
fuori dal camerino. La seguo, lei richiude tutto a chiave.
Devo alleggerire la tensione. Devo
alleggerire la tensione! Come si fa?!
-A proposito, come mai hai le chiavi
di Sharpay?
Che cavolo sto dicendo?
Colta in flagrante.
-Me le ha regalate lei.- accenno un
tantino imbarazzata.
-E ora, a chimica!- aggiungo
affrettando il passo. Strano a dirsi, lui stenta a starmi dietro. Cosa ci fa
con tutte quelle corsette col coach?
La professoressa sarà furiosa.
Attraversiamo i corridoi in silenzio, ma sento i suoi occhi puntati su di me.
Ci fermiamo al suo armadietto per prendere i suoi libri; fa scattare la
serratura con una password numerica, poi afferra un volumetto sgualcito (Sogno di una notte di mezza estate) e il
nostro tomo sugli acidi e le soluzioni, integro come se non fosse mai stato
aperto. Forse è proprio così!
Finalmente, impauriti, apriamo la
porta del laboratorio, ma … non c’è nessuno alla cattedra. Fortuna sfacciata!
I nostri amici ci accolgono.
-Dove eravate?- domanda Ryan,
ricevendo una gomitata dal suo compagno di banco, Troy. Credo che a Ryan si
romperà presto una costola.
-Oh, non importa- minimizza poi il
biondo con aria da se-non-ci-fossi-io-che-capisco-tutto…
. Poco importa, imparerà.
Gabriella mi invita a sedermi accanto
a lei,sgomberando il banco che aveva occupato
con la sua borsa. Ha i capelli sciolti in morbidi boccoli corvini. Sposto il
mio sguardo su Sharpay, che invece li tiene raccolti in una simpatica treccia
laterale, con le ciocche bionde che le incorniciano il viso. La mia stupida e
banale chioma ondulata viene tenuta in ordine da una fascia, invece. Me la
tolgo, ravvivando il tutto con una mano. Voglio darmi una rimodernata!
Un paio di membri del Club di Chimica
mi osservano confusi, ma non possono dire nulla, anche perché è arrivata la
prof.
-Scusate il ritardo, ragazzi! C’era
un certo Fulton con un’automobile
assurda che mi impediva di parcheggiare.
Mi osserva stupita. Anche lei?? Sento
Sharpay che grugnisce per quell’ “assurda” riferito alla sua Tiffany (le ha dato un nome!!) mentre
Chad le sussurra un “grazie” per l’ordine al suo dipendente che ci ha salvati.
-Cominciamo con l’appello …
***
Qualche giorno dopo, Chad Danforth
usciva per ultimo dalla classe di matematica, dove si era svolta l’ultima
pesantissima ora della sua giornata scolastica. Qualche alunno lo fissò
meravigliato; di solito lui era sempre il primo a scalciare per poter andare
via. Quella volta, però, era stata piuttosto stressante e il giovane voleva
solo fare una bella doccia e stendersi sul letto a pensare. Camminava con gli
occhi bassi, lo sguardo sulla sua vecchia edizione di Sogno di una notte di mezza estate. La professoressa Darbus,
l’indomani, avrebbe iniziato a spiegare come articolare la rappresentazione
teatrale. Ella, infatti, aveva dato agli studenti tre giorni per leggere il
libro, per poi passare alle altre attività del progetto.
Il signor Matsui
le era sembrato d’accordo e anche terribilmente affascinante, ispirandola di
continuo per il musical e il programma.
Ormai i quattro fanciulli erano nei
boschi, mentre Puck e il re Oberon
tentavano di rendere la vita più facile alla povera Elena, che in effetti
ricopriva il ruolo della più “sfigata” nel libro.
Dal canto suo, il giovane lettore
cercava di concentrarsi, sebbene senza molto successo. Negli ultimi giorni,
Taylor McKassie l’aveva deliberatamente ignorato, salutandolo appena la mattina.
Lui aveva invano scavato negli archivi di psicologia della madre per qualche
suggerimento, ma non vi era traccia di come conquistare una persona talmente
contraddittoria.
Con un sospiro, chiudendo con gran
fragore il suo armadietto, ricordò gli sguardi truci che la ragazza gli aveva
rivolto quel giorno. Pareva proprio inquieta, ma come entrare nella sua testa e
comprendere i suoi desideri? Gli avevano detto che le “femmine” erano proprio
strane, ma Chad non aveva potuto immaginare qualcuno peggiore di sua madre, che
si ostinava a lasciare le foto di un aitante Micheal Crawford nel frigorifero a
casa loro. Ormai c’era qualcuno a scalare l’infida classifica sulla donna più
bizzarra al posto della signora Danforth.
Ormai il ragazzo era arrivato sulla
strada principale di Albuquerque, perso nei suoi pensieri.A casa non c’era nessuno: tutti a lavoro, e
non sarebbero tornati prima delle cinque di pomeriggio, quindi pensò di entrare
in una pizzeria e mangiare qualcosa. Zeke non avrebbe
mai approvato, sempre concentrato sui suoi dolci. Jason era da Kelsie, o almeno
così sembrava, e Troy doveva recuperare un voto di chimica con Gabriella. “Beh,
chimica … quello che è!” pensò Chad ingenuamente, ignorando la rigidità
dell’amica quando si parlava di scuola. Troy non poteva superare un limite di
distanza o parlare di qualcosa che non concernesse i segreti degli acidi.
Il locale dove il castano era
entrato era mediamente ampio e accogliente, e un buon profumo di pizza italiana
caratterizzava tutto l’ambiente. Chad ordinò quella al pomodoro e delle
patatine fritte, poi sedette ad un piccolo tavolino. Stranamente avvertiva un
paio d’occhi puntati contro di lui, ma ignorò quelle strane sensazioni e prese
in mano un quotidiano, aprendo una pagina a caso, per distrarsi dalla sua
lettura shakespeariana. Una frase troneggiava su tutte.
Una donna? Conquistala con i fiori.
Seguiva poi l’indirizzo del
fiorista.
Fiori! Ma certo, fiori!Oh mamma, ma
non sarà troppo azzardato? Cioè, potrebbe pensare che sono un idiota, un
galletto, un dongiovanni! Potrebbe prendersela! Devo farmi consigliare anche su
questo? Nossignore! Andiamo, io sono realmente un playboy, io non mi faccio
intimidire da una ragazza qualunque. I fiori andranno benissimo per Taylor.
Beh, qualunque … quegli occhi
cioccolato, quei bei capelli, quel sorriso. Ok, magari no al qualunque.
L’ordinazione arrivò subito. La
giovane cameriera, dalla scollatura eccessiva e il sorriso ammaliatore, però,
aveva anche miscelato peperoncino e ketchup, dando vita ad un pranzo esplosivo. In un batter d’occhio il
poveretto si trovò in preda al panico, con il calore in gola; agitato come non
mai e maledicendo quella sciocca ragazzina, corse in bagno. Era un bagno
ristretto, sia per donne che per uomini. Con orrore, Chad si rese conto che era
occupato.
-Nooo! Ti prego fammi entrare! Ti
scongiuro!!- si ritrovò ad esclamare, senza alcun pudore.
-Ch-chad??- chiese timidamente una voce roca e nasale, di chi aveva
appena pianto.
Allora lei aprì la porta. Era
infatti una giovane adolescente, dalla pelle molto chiara, con piccole labbra
rosse e un nasino all’insù. I suoi capelli castani e corti erano elaborati in
due treccine legate sulla nuca a formare una specie di due cerchi incrociati,
ma ora i ciuffi sulla fronte erano spettinati. Portava gli occhiali, che
coprivano due dolci occhioni, e un cappello colorato posizionato però in
disordine.
-Kelsie?? Cosa ti hanno fatto??
***
-Non posso crederci. Ti ha tradita? Con
una cheerleader?? Susan?
All’indelicata ripetizione delle sue
parole, la mia amica ricomincia a piangere, facendo voltare tutti. Siamo
infatti tornati nella sala della pizzeria e le ho offerto qualcosa, ma lei ha
rifiutato. È sconvolta, e così anche io.
Com’è possibile che abbia fatto
qualcosa di così schifoso? Jason? Il mio amico tutto d’un pezzo che le aveva
fatto romanticamente centrare un canestro alla festa della vittoria per il
campionato invernale dell’anno scorso??
-Sì … sono andata a fargli una
sorpresa, era in palestra a “giocare con voi”. Ma poi li ho visti. Si ba … si … baciavano con … molta enfasi.
Io lo odio! Come ha potuto essere
così schifoso? È, anzi, era mio
amico! Povera Kelsie, deve starci proprio malissimo. Con affetto, le do’ una pacca
sulla spalla, e lei mi abbraccia. La stringo a me, con gli occhi chiusi, mentre
l’obbrobriosa immagine di quei due mi torna in mente.
-Certi momenti però vanno affrontati
nella vita. Sì, è stato uno stronzo, ma ora devi dimenticarlo e rifarti, perché
sei carina e in gamba. Andiamo, scommetto che in molti farebbero la fila per
te!
-Grazie. Sei un … vero amico.
-Ma … lui ti ha vista?
-Sì. Non ha detto niente,
però.-racconta Kelsie, tentando di contenersi un po’. – Mi ha fissata, mentre
Susan mi guardava con orgoglio, soddisfazione. Quella …
Le tappo la bocca con la mano, che
poi tolgo, lei sorride e si congeda.
-Ora vado, sarà meglio. Mia madre mi
aspetta da un’ora buona.
-Vuoi che ti accompagni?
-No, ti ringrazio. Ti ho già rubato
troppo a Taylor. E su, ora valle a comprare dei fiori.
Ammicca, prende la sua borsa e va
via, lasciandomi interdetto. O è una maga ( ce la vedrei proprio bene!) oppure
questo è il secondo segno che mi è stato inviato dal fato, per dirla come la
Darbus. Opto per la seconda possibilità e vado a pagare il conto, uscendo poi
all’aria fresca. Il fiorista non è molto distante, quindi posso sbrigarmi con
mezz’ora.
Prendo l’autobus alla stazione e
giungo lì davanti. L’insegna recita un cognome un po’ antiquato, ed entro
dentro imbarazzato. Un vecchino dall’aria dolce e remissiva allora accorre in
mio aiuto, con un sorriso che sa di diabolico, a parer mio. Paranoia, quella di
oggi.
-Ehm … cerco dei bei fiori per …
- … una donzella, non è così? Andiamo,
giovanotto, ho quel che fa per te!- mi interrompe l’anziano, trascinandomi fino
ad una parte più interna del suo negozio. A quel punto scorgo due cose che mi
attraggono moltissimo, seppur per motivi diversi: da un lato le bellissime rose
sono l’ideale per la mia Tay, dall’altro
… devo picchiarlo.
Jason!
-Brutto idiota, che ci fai qua?- gli domando aggressivo.
-Ma … come ti permetti di trattare
così mio nipote? Jason, chi è questo delinquente?
-Delinquente a me? E questo schifoso
traditore di suo nipote cos’è?- esclamo arrabbiato, senza riuscire a contenermi.
Jason per tutto il tempo è rimasto
in silenzio, con gli occhi bassi, con aria colpevole, dietro il bancone. E ci
credo, dopo quello che ha fatto a Kelsie! A questo punto, però, si vede
costretto ad intervenire, quindi si avvicina e inizia a mormorare il mio nome
con voce impercettibile, ma io lo scanso via, e lui atterra su delle orchidee. Non
conta nulla per me; prima non avrei mai difeso Kelsie Nelson da un Wildcat, ma la situazione è molto cambiata. Esco dal
negozio, ignorando le minacce del nonno di Jason di denunciarmi o cosa, perché
tanto sono certo che suo nipote lo farà smettere. Infatti, ora che ricordo, il
cognome dell’insegna è quello di sua madre da nubile.
Mi dirigo verso un altro fioraio. Verso
la mia nuova vita, da ragazzo più gentile, meno scontroso con tutti e più rispettoso verso persone e rapporti. Da ragazzo
innamorato.
***
Aaaaah lo so! Questo capitolo
non è un granché, ha un grosso ritardo e per di più si tratta dei cosiddetti “cappy passaggio”. Ma mi ci voleva, anche
per i capitoli successivi! ^^ Spero non ne siate troppo delusi … miiii il pessimismo
sta contagiando anche me!! XDDD
Vi ringrazio per le vostre
recensioni (ovviamente grazie anche a chi sta solo leggendo la mia storia e non
recensisce), ma in particolare:
enora…93, anzi, armony93 (XD): Grazie per i tuoi super complimenti, mi fanno molto piacere! ^^
Scusa di averti lasciato sulle spine.. Chad e Taylor però continuano a non
muoversi ^^ Che sadica che sono!
Titty90: Wow che ringraziamento! ^^ Di niente! E non preoccuparti per lo scorso
capitolo, in fondo alla tua età..
XDDD Perdono.. Grazie per la recensione! (sisi io ce
li vedo tanto a cantare insieme!!)
*AqUaPrInCeSs*: Ehmehm..
non mi uccidere per questo capitolo poco Chaylor..
beh altrimenti che long sarebbe?? XDDD Il sadismo mi conquista sempre di
più!! O.o mi faccio paura da me! Per il musical … beh non è detto nulla … ma
non è nemmeno un no … *suspance* Che bello sarebbe se fossimo compagne di
scuola, sempre a confabulare di HSM e fan fiction (ulteriore metodo per
concentrarmi di meno XDDD)! Grazie per la recensione anche a te!!
Herm90: Visto che dedica? Sto diventando troppo romantica, mm … ^^ John tornerà
presto, e chissà che non sia già tornato … mm sto svelando troppo!! ^^ Grazie
mille, sono contenta che il mio surrealismo sia stato gradito! P.S.: Ho messo
Topo Gigio e il Re Leone sul mio MP3.. DAVVERO!!
kikka93: Sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, e mi dispiace se per
ora non c’è un bacio appassionato!! Purtroppo quei due si capiscono meno di …
di … ok non ci sono paragoni, sono scemi e basta!! XDDD Grazie ancora!
emylee93: Come ho detto alle altre, scommetto che l’assenza di una scena con un
bacio non ti sia piaciuto! Anzi, forse state già organizzando un complotto per
picchiarmi a sangue!! Aiuto!! Chad salvami tu!! XDDD Grazie per aver recensito!
Ok, ho finito … tornerò
(quando?? No perché ci metti un’eternità ad aggiornare! Ndt)
con un nuovo capitolo pieno di insidie, guerrieri e tradimenti a Xena … volevo dire, su EFP: Il tuo sito di fan fiction!!
Gentilmente offerto da Chaddino caro e da Erika XDDD.
… Darbus, compiti in classe, progetti, sogni, amori, amicizie. In una
parola, VITA.
Ricordo a tutti
i lettori che il titolo prende spunto dal libro di William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate,
mentre la parte qui sotto in corsivo è presa da un determinato punto della
storia. Grazie signor William! ^^
Capitolo
dedicato alla mia cara Barbycam perché è sempre
dolcissima con me. Tvbamole!!
Buona Lettura a tutti!
Quarto capitolo: Pettegolezzi, pericolo, rose.
La voce che il giocatore di basket Jason Cross
aveva tradito la sua ragazza Kelsie Nelson aveva fatto brevemente il giro della
scuola. L’indomani occhiate curiose e mormorii erano la prima attività in
assoluto, per ragazze pon pon, skaters, punk,
secchioni e artisti. Probabilmente la fonte delle informazioni era stata
proprio Susan, la cheerleader che aveva commesso il reato.
Dal canto suo, la compositrice della scuola
ignorava tutti i brusii che circolavano nei corridoi quando lei passava, e
tentava di condurre la vita di sempre. Chad le era molto vicino, specialmente
perché era stato il primo a sapere la notizia; le teneva il posto a mensa e
evitava accuratamente di nominare Jason o il basket. Cosa particolarmente
difficile, visto che si allenava una volta al giorno per due ore.
In meno di ventiquattrore, la comitiva intera era
stata avvisata, avevano organizzato un piano e ognuno aveva assunto un ruolo
per farla pagare a colui che aveva osato spezzare un cuore con così tanta
nonchalance. Troy e Zeke avevano volutamente lasciato
che lo schifoso in questione si
ritrovasse per un’ora sotto il vento impetuoso delle undici di sera ad
aspettare il resto della squadra in un vicolo di periferia; Gabriella e
Sharpay, la prima divenuta abbastanza popolare nel Drama
Club e la seconda ancora piuttosto salda al potere, avevano sparso la voce che
Susan si era rifatta il naso, che Jason era uno sfigato totale e che la povera
Kelsie lo aveva tenuto con sé solo per compassione. Le due ragazze, entrambe
affezionate alla cara amica, si erano trovate buffamente ad unire le forze, ma
non c’era tempo per pensare alla loro rivalità, che comunque stava scomparendo
man mano.
Gli ultimi due del gruppo erano Taylor e Ryan. La
prima si prodigava di ultimare tutti i compiti arretrati della compositrice,
che a tratti diventava triste e sconsolata, seduta al tavolo con lei e con Chad
(che si prefissava di non guardarla troppo), il secondo appariva stranamente
iroso. Anche lui, certo, si comportava gentilmente con Kelsie, cosa che faceva
sempre, eppure il suo odio verso quell’idiota di Cross lo portava ad assumere
sguardi in cagnesco, a dire scontrosità … inoltre, come tutti potevano notare
dai suoi occhi, appariva combattuto tra più sentimenti, contrastanti tra loro.
I suoi compagni non vedevano in lui quel timido e simpatico ragazzo di sempre.
Serbava rancore, e solo Sharpay sapeva quanto questo potesse significare …
Pericolo!
Oggi abbiamo educazione fisica alla prima ora; ma il
professor Bolton ha pensato male, se desidera che io scenda in
Oggi abbiamo educazione fisica alla prima ora; ma il
professor Bolton ha pensato male, se desidera che io scenda in campo!
Mia madre, ad ogni modo, mi ha obbligata a portare
maglietta e pantaloni a scuola, che tuttavia, tutti i giorni che devo passare
con Bolton, giacciono nella borsa. Estraggo dall’armadietto un volumetto e
degli appunti su un quaderno che dovrebbe contenere regole sportive, poi prendo
una penna e chiudo con la combinazione. La professoressa Darbus ci spiegherà il
programma della rappresentazione che dobbiamo preparare; ci ha lasciato libero
arbitrio, però, sulla formazione dei gruppi, e i miei amici mi hanno affidato
il compito di segnare i nostri nomi. In più devo ultimare di leggere le scene
conclusive. Ok, lo so, io che sono una secchiona dovrei aver già finito Sogno di una notte di mezza estate, ma
ieri sono stata dalla parrucchiera,
per una messa in piega. Ok, lo so che è ancora più strano, eppure ieri sera
sono andata a casa Evans, con Gabriella e la nostra little Beethoven, ci siamo sdraiati su comodi lettini, e la coiffeur
donna della famiglia di Sharpay e Ryan ci ha lavate e pettinate. Insieme con
pop-corn croccanti e la nostra parlantina, Kelsie ha acquisito nuovo vigore. Beh,
ammetto che entrati a scuola i nostri coetanei l’abbiano … un tantino
stressata. Ma le sorprese non finiscono qui! Chad mi ha rivelato via SMS di
aver finito il compito ieri sera (per distrarsi dalla delusione avuta con
Jason). Ora che ci penso, rimanere nel team dei Wildcats diventerà duro, per
lui! Si sono tutti affezionati a Kelsie, e nessuno gli perdonerà presto quanto
ha combinato! Come Chad e Troy. Ce l’hanno a morte con quell’idiota.
Apro il libro verso le ultime pagine, mentre cammino
in corridoio. Credo che mi nasconderò sugli spalti, durante la lezione: non
metterò di certo la tuta! Sospiro, riprendendo il segno. Le nozze di Ippolita e Teseo! Procede tutto liscio, finché non incappo
nelle scale dell’edificio, a cui mi sono avvicinata senza accorgermi. Perdo
facilmente l’equilibrio e cado verso il piano terra, mentre tutto quello che
tenevo in mano cade a terra. Chiudo gli occhi, urlando impaurita, ma atterro
tra due braccia. Pericolo scampato!
A proposito, ma esattamente questo corpo a chi
appartiene?? Apro le palpebre, sbattendole più volte, stordita. Devo sembrare
una stupida! Solo dopo aver messo a fuoco mi accorgo che è Chad. Fortuna,
almeno è mio amico, lo conosco.
…
SONO CROLLATA
ADDOSSO A CHAD!! Non agitarti, respira, calmati, rilassati … – Scusami, sono inciampata!! Non ho proprio visto
dove mettevo …
-Non preoccuparti!- mi risponde lui sorridendo.
Dannazione, non posso perdermi in quel
sorriso! Troy, che saliva le scale insieme con lui prima del disastro,
ridacchia con aria furba e mi squadra. Ha capito tutto, e probabilmente lo capirà
presto anche Chad. E … aaaargh!
Per la miseria, ma se succede ogni giorno una cosa
del genere non resisto più! A malincuore la poggio a terra, interrompendo quel
profumato contatto con il suo corpo. Raccolgo le sue cose con un sorriso
tirato, sperando di non incontrare i suoi oceani di cioccolato. “Che poetico
che sei diventato, amico! Tutto questo baccano per degli occhi??” sarebbe
l’affermazione di Jas … nessuno. Lui non esiste più
per noi. Le restituisco il quaderno e Sogno,
bisbigliando un ciao e raggiungendo Troy.
-Potevi anche aspettarmi!
-Potevi anche baciarla!- risponde lui beffardo. OK,
almeno su questo sono anche d’accordo con lui! Almeno una settimana fa avrei
potuto ironizzarci su: “Senti, io non ho mica cantato con la mia lei, non ho tutta questa confidenza!”. Ora anch’io ho
cantato con la mia lei!!
Dannazione!!
-Beh, la scuola è troppo piena di gente!- borbotto,
come un bambino che si è impuntato e che ha torto. -Davvero? Non ci avrei mai
pensato, visto che è giorno lavorativo e siamo praticamente agli albori!!
Magari ora inizia anche una … LEZIONE!- risponde con sarcasmo, sbadigliando. Mi
scompiglio i capelli, per poi osservarlo allibito. Ho avuto una folgorazione. E
ho bisogno del mio team.
Il bello è che non sto parlando dei Wildcats.
Taylor McKessie si presentò molto imbarazzata in
palestra. Persino Sharpay e Gabriella avevano indossato scarpe da ginnastica e
pantaloncini, legato i capelli ed erano scese in campo. Kelsie, dal canto suo,
era stata irremovibile su quel punto: per lei niente educazione fisica. I suoi
amici non avevano potuto convincerla, ed ora era quasi sicuramente nel teatro
della Darbus a comporre.
Il signor Bolton teneva una cartelletta rigida in
mano, sulla quale era poggiato il registro; una fila quasi ininterrotta di
“Giustifica” accompagnava il nominativo di Taylor. Sorridendo, la ragazza in
questione ci rifletté su. Da un bel pezzo, Evans Ryan si presentava
frequentemente ai corsi di baseball, con la gemella pronta a fare il tifo; ella
invece, sempre opponendosi ad un’ipotetica nomina di cheerleader, aveva scelto
di migliorare le sue tecniche come pallavolista, rivelandosi abbastanza portata
per l’agilità dei movimenti. Montez Gabriella, al contrario, dopo aver
squadrato bene la lista delle attività del signor Bolton, si era posta
l’obiettivo del football. Con un risolino aveva mormorato cose del genere: “Raphael odia il football!!”. Inoltre,
timida com’era, pensava che quello sport le avrebbe fatto acquistare fiducia in
se stessa. Dei due campioni di basket, Danforth e Bolton Junior, nemmeno a parlarne. Loro avevano già alti voti per
educazione fisica.
E Taylor? Era rimasta solo lei, ma non le piaceva
l’idea di esporsi troppo in discipline che non fossero scientifiche …
- McKassie? Ci fai la cortesia di scendere dalle
nuvole, o devo metterti una nota di biasimo?- esclamò duro il professore.
Persa com’era nei suoi pensieri, la ragazza aveva
continuato a fissare ebete il signor Bolton, suscitando ovviamente l’ilarità
generale. Ad un tratto capì, sbatté le palpebre e si scusò a bassa voce.
-Bene, McKassie. Dove sono i tuoi indumenti per la
lezione??
-Mi scusi, professore, oggi non posso …
-Non potevi nemmeno la settimana scorsa, e nemmeno
quella prima! McKassie, fila a prendere la tuta!!
Alla Evans scappò un risolino: quel “non potevi
nemmeno la settimana scorsa” le era sembrata una frase di un ragazzo
innamorato, rifiutato però ad ogni proposta di appuntamento. Il sorriso, che
aveva contagiato anche Montez, venne messo a tacere con un’occhiata dell’insegnante.
Quelle due iniziavano a fare comunella. Taylor, avvilita per l’incresciosa
situazione, uscì dalla palestra, diretta verso gli spogliatoi. Sua madre
l’avrebbe pagata!!!
Taylor se l’è vista brutta col padre di Troy. Tengo
lo sguardo sulla porta degli spogliatoi femminili, quasi ad aspettarla
impaziente. QUASI? OK, la sto aspettando impaziente! Proprio per questo non mi
accorgo di un potente lancio che Zeke ha appena
effettuato, e mi ritrovo dolorante, la mano tra i ciuffi ricci, a massaggiarmi
la botta del pallone da basket. –ZEEEEEKE!!
Il professor Bolton, che è uscito un attimo dalla
palestra, chiamato dal preside, non può vederci, quindi iniziamo uno sfrenato
gioco a chi si tira più palloni. Obiettivo: colpire in testa il nostro cuoco.
Io lo attacco per primo, ma lui la scampa spostandosi all’ultimo momento.
Dopo cinque minuti, i palloni arancioni da basket
sono sparsi ovunque. Noi Wildcats ridiamo come degli idioti, mentre i nostri
compagni di classe ci lanciano occhiate divertite. Ad un certo punto sento
qualcuno che dice: -Wow!!- e mi giro.
Davanti a me c’è Taylor in tuta.
Non l’ho mai vista senza dei pantaloni normali, e
solo quest’estate metteva pantaloncini, ma stavolta è diverso. Indossa una tuta
lunga, che le arriva fino ai piedi, con delle scarpe da ginnastica, bianche.
Sopra ha un dolcevita sportivo rosa chiaro, e i capelli sono raccolti in una
coda alta. È stupenda.
È così umiliante … non mi sento affatto a mio agio,
cammino lentamente, quasi intimorita dagli sguardi puntati su di me. Raggiungo
Gabriella e Sharpay, domandando loro dove sia il coach. Bene, quel panzone
prima mi obbliga a vestirmi così, e poi se ne va pure?!
-Matsui doveva
parlargli. Sembrava importante, ha mandato il bidello che si è persino messo a
sussurrare. Bolton è anche impallidito. – mi racconta Sharpay. Gli altri del
gruppo, che si sono avvicinati, annuiscono. Beh, pazienza, si tratterà di
idiozie burocratiche. Magari hanno perso la busta paga del coach! Lo sguardo mi
cade su Troy, che prende in braccio Gabriella, scherzosamente, per poi
trascinarla per tutta la palestra, incurante degli altri compagni. Magari non
proprio la busta paga … Sorrido, e mi giro verso Chad. Lui ricambia lo sguardo,
quasi serio. Sta pensando a qualcosa. Sta macchinando.
Che cosa ci sarebbe di male? Insomma, lei ti piace,
testone, mettitelo in testa, ti piace e non puoi farne a meno!!
Sospiro impercettibilmente e mi slancio verso di lei.
Non so da dove mi salti fuori, ma le faccio l’occhiolino e imito il mio
migliore amico, sollevandola dal parquet. Lei all’inizio urla, sorpresa.
-Chaaaaaaad! Ma che cavolo
fai!!! Aiuuuuto!!
Poi inizia a ridere a crepapelle, divertita. Sembra
felice, e anch’io del resto: eccome se lo sono!! Continuo la mia corsa,
entusiasta e incurante delle occhiate deluse che alcune cheerleader ci gettano
addosso. Taylor si stringe forte a me, trasmettendomi per la seconda volta
nella giornata il suo profumo. Come vorrei che fosse la mia ragazza! Almeno
potrei abbracciarla spesso!! Insieme con Troy e Gabriella ci stendiamo su dei
materassini, continuando a ridere. Lei mi tira pizzicotti sulle braccia, oppure
ci diamo spintoni fino a cadere sdraiati per terra. Sembriamo due bambini.
Io, senza farmi intravedere dai nostri compagni di
classe, le tocco una mano, poi sovrappongo la mia alla sua, fingendo
indifferenza. Su, carino e premuroso, ma non sfacciato! Sento il suo sguardo su
di me; non so, forse la mia mano trema. Credevo di essere un attore migliore!
Zeke sorride a
Sharpay e le propone: -Vogliamo imitarli, My Lady?
-Con piacere!!- A quel punto tutti e sei ci
ritroviamo ammassati per terra, spingendo per un pezzetto di materassino,a
sghignazzare furiosamente. Urlo a Ryan di venire con noi, ma lui scuote la
testa, sorridendo. Forse è a disagio per noi che siamo … “accoppiati”. Lui sa
di quanto mi piaccia Taylor; quest’estate io e lei eravamo a stretto contatto
per il lavoro, e, visto il litigio con Troy, mi ritrovavo un po’ spaesato,
senza nessuno con cui combinare guai. Lui se ne è accorto, mi è venuto vicino e
così abbiamo legato, scherzando e giocando a baseball, oppure ballando un po’.
A quel punto, preso da un’improvvisa foga e
approfittando della confusione generale, sorrido a Taylor e le sussurro in un
orecchio: -Oggi pomeriggio dopo scuola. Un gelato e poi al parco. OK?- stringo
la presa sulla sua mano. Annuisce, confusa e imbarazzata. Sto sudando, credo.
Non capisco più niente. Le ho chiesto un appuntamento. Su, non sono mica una
ragazzina, che si emoziona per certe cose! Semplicemente, mi sto innamorando
tanto. Troppo?
Il coach Bolton tornò in palestra. Era sconvolto,
ma doveva dare la notizia ai suoi alunni con calma, senza perdere il controllo.
E dire che ora le cose stavano andando meglio!
Ryan Evans, scorgendo il professore dal portone
lasciato aperto, lanciò un urlo, intonando una canzone del musical Hairspray; per
Sharpay, che lo conosceva bene, Run and TellThat era un
avvertimento. Inoltre, come per tutti del resto, quella melodia improvvisa
aveva un chiaro significato: stava accadendo qualcosa. I suoi amici si
rialzarono di scatto. Entrato nell’aula, dunque, il coach non capì cos’era
successo, concentrato com’era su quello che doveva dire.
-Ragazzi, la lezione è annullata. È accaduto un
fatto molto spiacevole, ma spero che saprete affrontarlo con coraggio.
Tutti si radunarono attorno all’insegnante,
preoccupati. Non lo si vedeva spesso così scioccato; sospirando, continuò: -La
vostra professoressa, Miss Darbus, ha avuto un brutto incidente mentre veniva a
scuola in auto. È grave, ragazzi. Ora si trova ricoverata all’ospedale in
centro … non perdete la calma, e andate a cambiarvi, per favore. Per l’ora
successiva a questa, rimarrete in cortile, sotto la sorveglianza del bidello.
Un mormorio si alzò tra i giovani. C’era chi, come
Sharpay e Ryan, conosceva la professoressa, chi invece la stava conoscendo
meglio in quei mesi, ad esempio Troy e Gabriella. Zeke,
Chad e Taylor, sebbene non la vedessero affatto al di fuori delle lezioni
obbligatorie, erano ugualmente preoccupati. Anche il resto della classe si
sentiva scosso, per quanto era avvenuto alla loro eccentrica professoressa. La
Darbus era fuori di testa, ma … era parte della loro vita a scuola.
Il coach Bolton li congedò; i suoi alunni si
fissarono, poi si diressero verso gli spogliatoi. Il gruppo formato da Chad,
Taylor, Zeke, Sharpay, Troy, Gabriella e Ryan si
diede appuntamento alla grande quercia in cortile, poi maschi e femmine vennero
separati. La Evans a quel punto si mise una mano sulla bocca, come se avesse
appena ricordato qualcosa. -KELSIE!
-Già, lei non ne sa nulla, e per di più è quella
che conosce la Darbus da più tempo.- ragionò Gabriella. Erano entrate nei
camerini femminili e stavano indossando i loro vestiti abituali.
-Qualcuno dovrebbe darle la notizia. Ma con tatto,
e dev’essere qualcuno che la conosce bene.- aggiunse
Taylor. Le due amiche squadrarono la bionda, mentre riponeva i pantaloni rosa
nella borsa; si girò, carpendo gli occhi delle amiche su di sé, e dopo poco
apprese i loro pensieri. – COSA? State scherzando?!Io non posso dirglielo.
-Perché no? La conosci da molto, e siete amiche.
Sei la sua migliore amica, Sharpay!- tentò di convincerla McKassie.
-Ti rendi conto che avete detto con tatto?? Io NON
HO TATTO!- esclamò la diretta interessata. Conosceva i suoi difetti, e la
mancanza di tatto era uno di questi. – Perché non Gabriella? Lei sì che è tenera e dolce!!
-Io?? Ci ho già fatto la figuraccia oggi! – Tutte
ricordarono l’imbarazzante momento quella mattina al portone dell’East High. La
mora, dimenticando quel pasticcio con Jason, appena Troy era arrivato, lo aveva
baciato amorevolmente dicendo poi con un sorriso: “Voi Wildcats non siete poi
così male!!” Kelsie si era allontanata infelice.
-Perché scusate, vi pare che io possa andarci? Ma
se ci conosciamo da poco!!- disse Taylor.
-BASTA! Ci stiamo dimenticando che Kelsie è nostra
amica, come scansandoci il compito di dirle l’accaduto!- dichiarò Gabriella
convinta.
-Sì, hai ragione, ma come possiamo fare?- sospirò
Sharpay pensierosa. Poi, sotto gli sguardi altrettanto preoccupati delle
amiche, gridò: -RYAN!!
Sotto l’imponente quercia del giardino della
scuola, si levò un grido: -IO? E PERCHE’ MAI IO?!
-Ma fratellino, tu la conosci e le sei tanto
affezionato … e sei così sensibile, sai sempre trovare le parole adatte … - lo
lusingò Sharpay. Ma l’altro rimase irremovibile: -E tu saresti la sua migliore
amica, se non sbaglio!
-Beh, devi ammettere che non ha tutti i torti …
insomma, saresti il più adatto … - propose Zeke. –
Ecco il fidanzato che la protegge … - borbottò scontrosamente il biondo. Troy e
Chad annuirono: - Ryan, se c’è qualcuno che può dirglielo con dolcezza, quello
sei tu. Noi ci ritroveremmo impacciati …
-OK, OK!!- acconsentì, sempre immusonito.
Dopodiché, si allontanò, diretto verso il teatro della Darbus; Gabriella si
strinse al braccio di Troy, sospirando. Zeke cinse la
vita di Sharpay, mentre Taylor fissava Chad negli occhi. Entrambi erano molto
preoccupati. – Credi che la prenderà mediamente bene?- domandò la bionda al suo
ragazzo. Ma Chad scosse la testa; non c’era modo di prenderla bene. E, quatti quatti, i ragazzi imboccarono la scorciatoia verso le
quinte dell’auditorium.
***
Kelsie Nelson stava suonando con enfasi; era un
pezzo nuovo, che aveva scritto proprio in quell’ora; la sua voce, timida e
accorata, si espandeva per tutto il palco, trasmettendo le sue emozioni. Poi,
con un virtuosismo ben improvvisato, concluse. Era piuttosto soddisfatta, e
l’ombra del suo rancore si stava già volatilizzando. Del resto, non sapeva
serbare sentimenti negativi per molto tempo; avrebbe sofferto ancora, ma capiva
di doversene fare una ragione. Magari Susan e Jason avrebbero scoperto l’amore,
e anche lei, con un nuovo e misterioso ragazzo. Sorrise; le piacevano molto
questi sogni ad occhi aperti, e le permettevano di tirarsi su di morale.
-Bravissima.- Una bella voce che proveniva dalle
postazioni degli spettatori. Si voltò, e vide Ryan Evans che sorrideva
entusiasta. – Mi piace questo brano; ha un nome?
-Ehi, ciao! Un nome? Vediamo … Malinconie di un cuore spezzato.- sorrise mesta. A chi voleva darla
a bere? Soffriva, e anche molto. Ma dirlo a Ryan la risollevò, lui era sempre
stato un ottimo consigliere per tutti i suoi amici.
Lui fece una smorfia divertita, come a significare:
Ops, tasto dolente. Infatti aggiunse: - Scusa.
-Naa, non
preoccuparti. Dirlo in musica mi piace. Magari la Darbus potrebbe metterlo nel
musical di quest’inverno.
-A proposito della Darbus, devo parlarti.
Tutti e sei i loro compagni ascoltavano da dietro
la tenda rossa del soppalco, sconcertati. E ora??
-La Darbus. Lei ha …
- … cosa?
-Un incidente.
-COSA?!
-Kelsie, mi dispiace.
Ha avuto un incidente in auto.
-E ME LO DITE SOLO ADESSO?!
-Lo abbiamo saputo durante l’ora di educazione
fisica col coach Bolton … lui …
Ma Ryan non fece a tempo a spiegarle tutto. La
compositrice si era alzata e … lo stava abbracciando. Si era volentieri
rifugiata tra le sue braccia, come se il suo profumo le potesse cancellare gli
ultimi tre giorni, o glieli potesse allietare. Lui le passò un braccio intorno
alle spalle, stringendola a sé, pensando: Povera
piccola Beethoven.
Poco distanti da loro, Chad aveva distolto lo
sguardo, spostandolo su Taylor, che gli stava accanto. Non sapeva proprio che
pesci prendere; non era arrabbiato con la Darbus per l’incidente, anzi, era
preoccupato anche lui, ma si sentiva davvero male: non riusciva a pensare ad
altro che al suo appuntamento. Sarebbe irrimediabilmente saltato, visto le condizioni
della loro insegnante. Sospirò, attirando l’attenzione della ragazza su di sé.
-Chad, tutto bene?-
gli domandò dolcemente. Lui deglutì, imponendosi mentalmente di non balbettare.
–No, non
preoccuparti.- rispose con un mezzo sorriso.
-Per oggi pomeriggio …
IL MIO APPUNTAMENTO!!! IL MIO APPUNTAMENTO CON
CHAD!! DANNAZIONE!!
Su, diglielo. “Chad, potremmo andare in ospedale
tutti insieme e poi voltare verso …” Ma no, mi considererebbe una perfetta
cretina, che se ne infischia della prof. Ma disdire?! Penserebbe che non me ne
importa un fico secco di noi. Oh mamma, c’è un noi??
-Non preoccuparti, Taylor. Capisco benissimo. Oggi
andiamo tutti in ospedale a trovare la Darbus. Non … non c’è fretta, giusto?
Oh mamma, ho detto davvero quelle parole?? Come le sarò
sembrato?? Mi verrà l’ulcera, così!!
-Mm, ok.- annuisce lei.
Sembra quasi … dispiaciuta? Bah, meglio che non mi metta ad analizzare la mente
femminile.
Passo l’appuntamento ai nostri amici, quindi
decidiamo di raggiungere la Darbus in ospedale dopo la scuola. Mi si chiude lo
stomaco pensando che è lo stesso orario che avevo sussurrato a Taylor per il
nostro appuntamento, ma scuoto la testa e mormoro agli altri:
-Gente, credo che ora sia meglio andarcene.-
indicando Kelsie e Ryan, ancora abbracciati.
Loro annuiscono e insieme ripercorriamo l’officina
del nostro edificio, per poi arrivare al corridoio dei nostri armadietti, che
sono quasi tutti vicini. A Zeke è stato assegnato
quello accanto a Jason, qualche metro distante da noi. Saluta Sharpay con un bacio
sulla guancia e va a prendere le sue cose per biologia, che sarebbe la lezione
successiva. Noi ci giriamo per fare altrettanto, e lì ci accorgiamo di una
cosa. Di un mazzo di cose … er, volevo dire, un mazzo
di rose. Sull’armadietto di Taylor, adagiate. Tantissime rose rosse e un
bigliettino.
Ti prego, fa che siano di Chad!! Ti prego!!
I miei occhi escono fuori dalle orbite. Devo proprio
avere una faccia da sballato!! E tutto questo per un motivo: quelle rose non
gliele ho mandate io.
“Ciao Taylor.
Sono un tuo fan sfegatato da sempre. Sei bellissima e molto
intelligente. Mi piacerebbe conoscerti. Se lo vuoi anche tu, lasciami un
biglietto nella serra della scuola, sotto il ripiano degli insetticidi. Il tuo
Ammiratore Misterioso”.
***
Muahahahahah che malvagiaaaaaaa che sono!! Innanzitutto Tantissimi Auguri a
tutti voi, alti, bassi, Chaylor e non (XDDDDDD) … poi, scusate per il ritardo
disastroso, già è strano che Erika non mi abbia cancellato tutto. ^^
Quello sfegatatobarrato sarebbe tale perché l’Ammiratore
Misterioso di Taylor ha scritto questa parola ma poi, non trovandola adeguata,
l’ha cancellata. XDDDDDD
Ringraziamenti per lo scorso
capitolo:
kikka93: In effetti
preferisco immedesimarmi in Chad piuttosto che in Taylor! I suoi pensieri sono
molto più … forti XDDD Lui sì che manda avanti la ff!
^^ Per il bacio … come vedi le cose si complicano sempre di più!! ^^ Grazie
mille per la recensione!
armony_93: Perché, ora??
Adoro essere sadica XDDDD Mi spiace per il bacio, ma come ho detto a kikka93, quei
due sono sempre nei casini!! Mi piacciono le tue Chaylor ^^
*AqUaPrInCeSs*: Ahah, e così
volevi il bacio anche tu, eh? ^^ Grazie per i tuoi complimenti. Davvero il
cappy era fantasmagorico? *me si commuove*
Grazie!! Magari Tiffany tornerà utile, sai? ^^ Se ci rifletti, però, nel
momento in cui Susan ha baciato Jason, si è impossibilitata con Chad! Spero …
XD Certo che ti farei leggere i miei cappy in anteprima! Ma anche tu dovresti u.u!! ^^
emylee93: Se hai visto Hairspray, saprai
quello che dice Penny della campanella: Melodia
non è il termine che userei! XDDD Per quelli del Club, temo siano loro quelli
rimasti all’era glaciale!! XDDD Le scene su Chaylor in questo cappy non erano
lunghissime, ma in compenso più di una!! Spero ti sia piaciuto anche questo
cappy, e grazie per i tuoi complimenti favolosi!!
Herm90: Tutto sale
sale … son salite anche le nespole. Nespole! (Strapazzami
di coccole di Topo Gigio XDDDD) Sono contenta che
tutti voi abbiate apprezzato il comportamento di Chaddino.
Mi piace che sia così … cavalleresco! ^^ Per il fioraio, mi dispiace averti
guastato il buonumore con l’Ammiratore Misterioso (Scommetto che sei furente!),
ma questo porterà ulteriori sviluppi alla storia. ^^ Chissà chi è. Mm, mi sa
che ce l’avete già tutti un’idea. O.o
Grazie mille per i vostri complimenti
e i vostri incoraggiamenti, vi voglio bene, e vi auguro un anno pieno di gioia
e felicità!