You're my poison!

di _Power_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New life! ***
Capitolo 2: *** _Cake_ ***
Capitolo 3: *** The Time! pt.1 ***



Capitolo 1
*** New life! ***


""Papà lascia stare la mamma!"
" Alice non ti intromettere"
"Ti prego Alice vai in camera tua".Disse la madre in lacrime.Un colpa,due colpi,tre colpi e così via.Tutte le sere sua madre veniva picchiata dal proprio padre sotto i suoi occhi e di suo fratello.Lei era stanca di dover vedere la madre soffrire per colpa di quella bestia di suo padre.
"Ho detto lasciala!"-Gli urlò contro la ragazza al padre "Sei una BESTIA".Aggiunse spingendolo.
"Zitta".Rispose il padre dandole uno schiaffo "Vuoi fare la stessa fini di tua madre?".
Lei guardò la madre accasciata per terra piene di lividi e qualche graffio.Dentro di se sentiva il sangue ribollire,la rabbia saliva piano piano.Era stanca di vedere la propria madre in quello stato ,per colpa di una BESTIA.
"Te lo dico e te lo dirò per sempre..Sei una BESTIA non sei un padre".Il padre al suo della parola "BESTIA" si infuriò maggiormente scaraventando tutta la rabbia contro lei.
Questi episodi si ripetevano un giorno si e un giorno si.Lei insieme a sua fratello venivano picchiati a sangue per difendere la propria madre dalle violenze del padre.Come poteva un padre picchiare i propri figli?Si chiedeva giorno per giorno la ragazza.Ma non otteneva risposta.
"A-Alice" Disse suo fratello abbracciandola."Ci sono qui io".La rassicurava abbracciandola.Si sentivano le urla strazianti della madre.
"Luky ho paura!"
"Alice non devi avere paura!Io sono qua con te"
"Ho paura per la mamma".Rispose a sua volta la ragazza tappandosi le orecchie.
"Chiudi gli occhi,pensa di essere in un altro posto".
Da quando aveva otto anni Alice e suo fratello venivano picchiati dal loro padre,per colpa del l'alcol.Nessuno di loro era riuscito a ribellarsi o a cacciarlo di casa,se qualche volta uno di loro decideva di ribellarsi veniva picchiato a sangue.Ora lei aveva diciotto anni,ormai erano nove anni che subiva era stanca.Stanca di avere il corpo marchiato di tante cicatrici.
"Alice!Dove vai?"
"Dove vado?Me ne vado!Sono stanca di avere il corpo marchiato!Ormai papà viene solo la sera per dormire...Con te c'è anche Luka,so che sei al sicuro!".Disse tutto di un fiato la ragazza prima di aprire la porta.
"Alice".Pronuncio il suo nome piangendo" Scusami se non sono stata una buona madre".
"Non è colpa tua".Prese una pausa facendo un lungo e profondo sospiro "Vi voglio bene".Queste furono le ultime parole che la ragazza pronuncio alla madre prima va varcare le porte della propria casa "


-Un anno dopo-

"Buon giorno ~ Io sono Alice cosa le posso servire?".Domandò Alice accogliendo il cliente con un caloroso sorriso.
"Buon giorno a lei.Vorrei un cornetto e un cappuccino grazie".Rispose il cliente ricambiando il sorriso.
"Arrivo subito".Detto ciò,voltò le spalle e si dirisse verso il bancone.Ormai era passato un anno.Lei si era creata una vita migliore e felice.Stava in un piccolo appartamento vicino il centro di Seoul e lavorava in una piccola caffetteria difronte un grande parco.Non aveva rimosso del tutto la sua vita precedente,ma stava cercando di rimuoverla pensando al passato.
"Attenti bimbi"Avertì Alice spostando i due gemellini dal bancone "Vi potete fare male e poi chi mi protegge dai mostri e dai cattivi?"-
"Sissigniora!"-.Rispose i due gemelli ridendo "Le promettiamo che non ci faremo del male,Chongmin ricordati dobbiamo proteggerla,lei è la nostra regina"- Aggiunse uno dei due schiacciando l'occhio al fratello.
"Miei cavalieri per il momento la vostra è un poco impegnata .Deve servire il suo reame,per il momento prendetevi un pausa..Andatevi a sedere là.Tra un pò inizia la mia pausa e possiamo discutere su come creare le nuovi armi,ok?"-.Disse Alice reggendo il gioco dei due bambini.
"Sissigniora"-.Risposero in coro correndo verso il proprio tavolo.

Alice riprese il suo lavoro,prese il cappuccino e il cornetto per il cliente di primo e glielo portò.

"Ecco a lei"-.Poggio il vassoio su tavolo sorridendo "Spero che abbia una buona giornata"-.Fece un breve inchino e torno al bancone.
La gente a Seoul era diversa dalla gente che c'era in Italia.Loro non disprezzavano le persone di altre culture le accoglievano come se fossero coreani.Lei ne era la prova,fin da la prima volta il suo titolare di lavoro e la sua padrona di casa l'avevano accolta con gioia.Era tutto diverso.Era bello e a lei piaceva.


"Guarda chi è arrivato"-.Avvisò il collega puntando il dito sul cliente che era appena entrato.Giorno per giorno alle undici in punto questo ragazzo entrava in caffetteria,sedeva al suo posto il tavolino accanto la vetrata,ordinava la sua solita colazione,cornetto alla marmellata e un lattina di the,prendeva il proprio cellulare e iniziava a leggere.Era sempre solo seduto sempre allo stesso tavolo.

"Come si chiama?"-.Chiese curiosa Alice.
"Non te lo so dire,ma c'è chi dice che sia una "star""-.Rispose il collega arricciandole labbra."Sai è da quando sei arrivata tu che questo ragazzo dall'aria "misteriosa" continua a venire qua..Mi sa che si è innamorato di te".Aggiunge schiacciando l'occhio alla ragazza.
"Cosa??M-Ma che dici.Poi visto che è una "star" non si può innamorare di una ragazza ansi di una cameriera"".Rispose velocemente lei arrossendo"Pensa a fare il tuo lavoro".
"Va bene ,va bene".Rispose il collegare ridacchiando "Era solo un mio pensiero"Aggiunse scendendo dal banco.
"Questi pensieri tienteli per te!"borbottò Alice preparando una frappè al cioccolato.
Dopo aver finito di allestire le due bevande prese un vassoio,poggiò su le due coppe di frappè e si andò verso il tavolo dei due gemellini.
"Allora miei nobili cavalieri la vostra amata regina vi ha portato una ricompensa per il vostro duro lavoro".Poggiò il vassoio sul tavolino sorridendo "Due enormi coppe di frappè per i miei due cavalieri".Aggiunse accarezzando il capo di tutti e due i bambini"Non mangiate velocemente se no poi vi viene un indigestione".Li raccomandò.

"Grazie mille regina Alice".Ringraziò Chongmin.
"Grazie è buonissimo" Aggiunse Jung sorridendo.
"Se avete di bisogno chiamatemi".Disse Alice tornando sul bancone.
"Salve potrest.."
"il mio turno è finito.Parli con lei".Disse Kim schiacciando l'occhio ad Alice."Finalmente ha deciso di alzarsi da quella sedia"Aggiunse bisbigliando verso lei.
"D'accordo.Potresti dirmi dove posso trovare il bagno ?".Chiese il ragazzo appoggiando i gomiti sul bancone.
"Il b-bagno...Il bagno".Non riusciva ha risponde,sentiva solo il suo cuore battere velocemente e il suo volto prendere fuoco.
"Signorina si sente bene?".Domandò preoccupato il ragazzo.
"Signore,cosa vuole fare alla nostra regina?".Domandò uno dei gemellino arrabbiato
"Uhm..Quindi lei è la vostra regina?".Rispose il ragazzo sorridendo.
"SI.Qualcosa in contrario".Ribatté Jung incrociando le bracca.
"Tranquilla le stavo solo chiedendo dove era il bagno".
"In fondo a destra".Disse velocemente Alice chinando il capo "Scusi se lo fatta aspettare".Aggiunse tenendo il capo chinandoo.
"Tranquilla..Grazie".Rispose sorridendo "Voi due siete due bravi difensori".Disse il ragazzo prima di andare verso il bagno.
"Ma cosa combino".Si disse a voce bassa scuotendo la testa,continuando a ripulire il banco.
"Scusa se ti disturbo di nuovo,potresti darmi una bottiglietta d'acqua?".Chiese il ragazzo ritornando difronte il bancone.
Alice si fermo un attimo,lo guardo per qualche secondo e velocemente si abbasso per prendere la bottiglietta d'acqua.Nel modo di aprire lo sportellino si incastrò il dito.
"Aigooo".Disse alzandosi "Fa male".disse a bassa voce."T-Tenga".Aggiunse porgendo la bottiglietta al ragazzo.
"Mettilo sotto l'acqua".Disse il ragazzo.
"Eh?".Alzo velocemente lo sguardo verso di lui.
"Ho detto metti il dito sotto l'acqua fredda,così non farà più male".ripeté la frase sorridendo.Alice fece come disse il ragazzo.Aveva ragione il dolore andava sparendo piano piano.
"Grazie.Scusami se prima non ti ho risposto è che...".Si giustifico asciugando la propria mano.
"Tranquilla".sorrise"Io sono Ki...".Si fermò subito "Io sono Kim Donggouan ,tu sei?".Domandò Donggouan sorridendo.
"Io s-sono Alice"-rispose velocemente la ragazza ricambiando il sorriso.
"Alice è un nome straniero,non sei di qua giusto?"
"No,no io sono italiana"
"Wuaoo,il tuo coreano è perfetto.Complimenti"
"Grazie mille".rispose Alice chinando il capo.
"Scusa un attimo".Disse Donggouan rispondendo alla chiamata "Ya,~ ~ Si arrivo arrivo..Bye"-"Io devo andare".Disse sospirando "Spero di ritrovarti qua domani..Annyeonghaseyo".Salutò la ragazza prima di uscire dalla caffetteria
"Annyeonghaseyo".Rispose ormai troppo tardi."Donggouan ,Donggouan ".ripetè pulendo il banco."Già spero anche io di rivederti domani".Disse tra se e se.




ANGOLO SCRITTICRE:

Annyeonghaseyo ,cari lettori .Devo ringrazia la mia amica (thanks brò xD) per avermi convinta a scrivere un Fan Ficiton su i B.A.P.Gnè!Quindi siate clementi T^T Se ci sono qualche errori è la mia prima FF C:.Spero davvero che apprezzate questo capito :3.Se vi è piaciuto potete anche lasciare una piccola Recensione u.u.Grazie a chiunque lo faccia.Bye,Bye <3

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Capitolo 2
*** _Cake_ ***


"Alice per oggi puoi andare"-Disse il capo sorridendo.
"Ma ancora il mio turno di lavoro non è finito"-rispose sorpresa Alice continuando a sistemare le bottiglia dentro il mini bar.
"Vorrei premiarti.Sei sempre così puntuale e così educata,sei sempre così cordiale con tutti e fai bene il tuo lavoro.Quindi togliti il grembiule e torna a casa".Ribattè il suo capo togliendo dalle mani della ragazzi le bottiglie di succo.
"La ringrazio,davvero grazie mille.".Alice ringraziò l'uomo sorridendo e si tolse il grembiule.Lo piegò e lo ripose sul terzo cassetto dietro il bancone.
"Stai attenta,Cara".Disse la moglie del capo alzandosi dalla sedia."Aspetta,aspetta"-la richiamò.
"Mi dica?"-domandò Alice girandosi verso la donna.
"Tieni,ho fatto questa tornata per te".Rispose la donna poggiando sul bancone una grande scatola rosa"Spero ti piaccia la torta ai mirtilli?"-Domandò.
Alice guardò la grande scatola con occhi brillanti.Nessuno aveva mai fatto un gesto simile per lei.Prese la scatolo e come segno di ringraziamento abbraccia la donna con le lacrime a gli occhi.
"G-Grazie mille signora Choi.Grazie"-Ringraziò la donna abbracciandola.
"Su,su cara non piangere..Non voglio che il tuo bel visino si rovini"-Disse la donna sorridendo.
"Davvero grazie".Ringraziò una seconda volta distaccandosi dall'anziana signora.
"Corri verso la fermata prima che perdi il bus..A domani,caro".Rispose la donna sorridendo.
Alice prese la scatola con dentro la torta,fece un piccola inchino ai due proprietari della caffetteria ed uscì.
"Torta ai mirtilli?Deve essere buona".Disse tra se e se camminando verso la fermata.
"Il bus".Senti un donna dire,così si accorse che il bus che doveva prendere stava quasi per partire così iniziò a correre velocemente tenendo stretta la grande scatola regalata della signora Choi.
"Aspetti~Aspetti".disse con un filo di voce correndo verso la fermata.L'autista sentendo la voce della ragazza si fermò facendola salire.
"Grazie mille".Alice ringraziò l'autista e prese posto.Si accorse subito della figure seduta accanto a lei.Un ragazzo molto alto e ben coperto se ne stava seduto a fissare fuori dal finestrino.Si guardava attorno come se non conoscesse bene le strade.Questo ad Alice faceva ridere,perchè le ricordava quando arrivò lei per la prima volta a Seoul.
"Ma dove mi trovo qui?".Disse il ragazzo a bassa voce"Aigoo~non ci capisco nulla su questa mappa..."-"S-Scusa!"-Il ragazzo chiamò Alice abbassando piano piano gli occhiali.
"Dimmi".Alice si voltò verso il ragazzo sorridendo.
"..."
"Hai bisogno di qualche cosa?"-Domandò lei fissando il ragazzo.
"M-ma dove siamo?..Io Non mi so orientare bene con le strade.."-Rispose il ragazzo portando una mano dietro la testa.
"Siamo vicino alla piazza con l'orologio al centro..Ti sei perso?".Domando Alice inclinando il viso.
"Uff..Si mi sono deciso di uscire senza i miei amici,così mi sono perso".
"Uhm..Io dovrei scendere vuoi salire a casa mia cosa fai una chiamata?"
"Eh?Davvero?".Ribattè il ragazzo sorpreso.
"Certo".Rispose la ragazza sorridendo"Dai scendiamo"-Fece segno al ragazzo di seguirla.Così i due scesero dalla fermata.Pochi minuti arrivarono sotto casa di Alice.
"Siamo arrivati".Disse la ragazza aprendo il portone.
"Tu vivi qua?"-
"Si,si dai entra".Rispose Alice aprendo la porta di casa sua."Entra pure"-aggiunge togliendo le scarpe e mettendo le propria ciabatte."Se ti vergogni a togliere le scarpe puoi tenerle".
"O-Ok".Rispose imbarazzato il ragazzo.
"Siediti..Tieni usa il mio cellulare".Alice poggiò sul tavolino il proprio cellulare sorridendo verso il ragazzo."Ti porto qualche cosa da bere?".
"No,no grazie.Stai facendo tanto per me "-rispose il ragazzo scuotendo la testa.
"Tranquillo".Disse Alice entrando i cucina.Aprì la scatola e uscii la torta.
"Che Odore~".Disse a voce bassa.Tagliò due fette di torta e li porto nell'altra stanza dove per il momento c'era il ragazzo.
"Tutto risolto?"-Domandò Alice poggiando i due piattini sul tavolino.
"Si,grazie per avermi prestato il tuo cellulare"-rispose il ragazzo sorridendo.
"Di nulla"ribattè Alice ricambiando il sorriso"Come ti chiami?"
"Io mi chiamo Choi Jun Hong".Rispose sorridendo Jun Hong "Tu come ti chiami?"
"Io Alice".Lei sorrise porgendo il piattino con la torta.
"Uhm..è ai mirtilli?"Domando il ragazzo fissando la fetta di torta.La ragazza annuì sorridendo.
"Posso davvero averne una fetta?"
"Certo".Rispose Alice ridendo "Non fare complimenti prendi anche l'altra fetta se vuoi".Aggiunse porgendo anche la forchetta.
"G-Grazie".Ringraziò Jun Hong con occhi luccicanti "Tu non la mangi?".
Alice scosse la testa "La mangerò più tardi".La ragazza si era quasi affascinata dai modi di fare di quel ragazzi.La ringrazia per tutto e sorrideva sempre.
"Visto che ancora i tuoi amici non sono arrivati lavori?"-Domandò Alice sorridendo.
Jun Hong prima di rispondere si ripulì la bocca dalla piccole molliche e annuì con la testa"Si io lavoro come cantan..".Si tappò immediatamente la bocca diventando rosso come un peperoncino.
"E' successo qualcosa?".Domando la ragazza preoccupata.Il ragazzo scosse la testa.
"no,no è che io non posso che lavoro faccio".Disse Jun Hong tenendo il capo abbassato.
"Ehi tranquillo".Rispose Alice dandogli una pacca sulle spalle."Se non puoi lascia stare..Uhm aspetta fammi scommettere tu sei uno studente,giusto?"
"Si..Come fai a saperlo?".Domando il ragazzo sorpreso.
"Credo che abbiamo la stessa età.."
"Tu quanti anni hai?"
"Diciannove anni,tu?".Rispose Alice sorridendo.
"Cosaaa?".Rispose sorpreso sobbalzando dal divano "T-Tu hai Diciannove anni?"-Domando Jun Hong sorpreso.
Alice si guardo attorno sorridendo"Si io ho diciannove anni,non ci credi?".
"S-si,ma sembri più piccola..".Rispose il ragazzo sorridendo.
"Oh,ma grazie".Ringraziò il ragazzo chinando leggermente il capo "Ancora tu non mi hai detto quanti anni hai"
"Ah,si giusto io ne ho diciassette!".
"Eh??".Sobbalzò anche la ragazza dal divano "Puoi alzarti un attimo?"-Domando Alice.Jun Hong fece come disse Alice e si alzò non capendo bene la situazione.Alice fece un breve giro attorno il ragazzo fissandolo incuriosita.
"Quanto sei alto??"-Domandò alice incuriosita.
"1.82.."
"Cosaaaa?".Disse sgranando gli occhi Alice "M-Ma ..".Non sapeva come rispondere.Il ragazzo aveva solo diciassette anni e già era alto 1.82.Jun Hong scoppiò a ridere provocando anche la risata di Alice.
"Tu quanto sei alta?"-Domando Jun Hong sedendosi sul divano.
"Io sono alta 1.68."
"Sei un elfo".Disse il ragazzo sorridendo.
"Neee-Sono bassa lo so".Ribatté Alice mettendo il broncio e incrociando le braccia.
"Sei un elfo carino".Disse Jun sorridendo.Senti vibrare il cellulare.Forse era arrivata l'ora di doversene andare,chi lo sà.
"Scusami un attimo".Aggiunse il ragazzo rispondendo alla chiamata."Si hyung...Si,si sto scendendo..Ciaoo".
"Devi andare?".Domando Alice alzandosi dal divano.
"Si,mi aspettano davanti la piazza con l'orologio grande..Sai dove si trova?"
"Si,si Allora appena scendi di qua devi tirare dritto è arrivi subito..Allora ci vediamo".Rispose Alice accompagnandolo davanti la porta.
"Grazie per avermi ospitato, Noona".Ringraziò il ragazzo chinandosi velocemente "Spero di incontrarti presto".Aggiunse entrando dentro l'ascensore.
"Ciaooo".Alice diedi l'ultimo saluto verso il ragazzo prima di chiudere la porta.Prese il piattino e le forchette e li portò in cucina.
"Omooo...Non ci riuscirò mai a mangiare tutta questa torta".Disse sospirando tagliando la torta."Non voglio buttarla..Uhm ..si".Prese un pezzo enorme di torta,la mise in un tovagliolo e corse subito fuori la porta,prese l'ascensore e usci velocemente dall'edificio..In lontananza vide che ancora Jun Jong non era arrivato a "destinazione".Lo chiamò attirando l'attenzione.
"Jun..Junn..Aspetta".Disse correndo verso Jun Hong.Il ragazzo sentendo pronunciare il suo nome da una voce familiare fece segno ai suoi compagni di fermarsi un attimo e si giro.
"Alice?".
"Un attimo,un attimo".Finalmente dopo una lunga corsa arrivò davanti la macchina.
"Jun salì".Disse uno dei ragazzi aprendo lo sportello.
"Aspetta hyugn..Non vedi".ribattè Jun Hong.
"Tieni ho pensato visto che ti piaceva tanto la torta ai mirtilli potevi prenderle la metà..Tanto era troppo grande per me".Disse velocemente Alice porgendogli la torta.
"Jun"- lo richiamò l'amico "Sali è tardi"
"Aspetta".Disse sbattendo lo sportello."grazie mille Alice".si inchinò davanti la ragazza e prese la torta.
"Eh?Una ragazza?".Domandò uno dei compagni dalla macchina.Alice diede un'occhiata velocemente dentro la macchina e si accorse di una figura familiare.Capelli neri,stesso cellulare in mano,stessi occhiali.Non poteva essere che lui.
"Donggouan..".Disse Alice sorridendo.
"Donggouan?".Domandò Jun Hong girandosi verso l'altro compagno dentro la macchina.
"Lui..".Rispose Alice segnando il ragazzo seduto dietro.
"No, lui è..".Venne subito fermato dall'amico che precedentemente l'aveva richiamato.
"Entra!Grazie ragazzina".Disse con tono freddo tirando Jun Hong con forza dentro il veicolo.
"Grazie Alice!!".Disse Jun abbassando il finestrino.
"Mi sarò sbagliata..".Si disse tra se e se Alice ritornando sul marciapiede.Ma lei ne era sicura che quel ragazzo era Donggouan..Camminando verso casa sua,Alice mise le mani in tasca cercando le chiavi.Ma si accorse di averle lasciate sul tavolo della cucina.
"Aigooo".Disse sbattendo una mano sulla sua fronte."Proverò se il portiere è aperto".Aggiunse correndo verso la portineria.
"Signorina Alice ha bisogno di qualche cosa?"-Domandò il portiere uscendo dalla portineria.
"Si,ho dimenticato le chiavi del mio appartamento in casa potrebbe darmi quelle di riserva?"-domandò alice.
"Certo".Rispose il portiere uscendo dalla tasca una grande mazzo di chiavi.Cercò quella di Alici e gliela diede
"Buona serata".Disse il portiere sorridendo.
"Grazie.Anche a lei".Rispose Alice entrando dentro l'appartamento.Sali le scala e rientro finalmente nel suo appartamento.Posò le chiavi al suo posto e finì di sistemare la cucina.
"shy shy shy boy..na na shy shy boy".Canticchiava mentre finiva di sistemare la cucina"Devo assolutamente cercarla è adorabile questa canzone...Shy shy boy..".Dopo aver finito di sistemare la cucina e la casa,Alice si mise nel divano sfinita.Era stanchissima non aveva nemmeno la voglia di mangiare,voleva solo dormire.Dopo pochi secondi si addormentò in un sonno profondo.




ANGOLO SCRITTRICE:

Ciaooo C: Volevo iniziare con il scusarmi T^T C'era un piccolo problema con il testo >_< devo dire grazie a una ragazza che me ne ha fatto accorgere,quindi  lo risolto :3 (Grazie mille ^-^) Vorrei ringraziare le due ragazza che hanno recensito il primo capito *^* Sono davvero felice <3 Spero che questo capitolo vi piacerà come il primo u.u Vi raccomando recensite se vi piace la storia ...Non è un obbligo ma mi farebbe piacere! .bye bye <3

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Capitolo 3
*** The Time! pt.1 ***


Biip Biip Biip.Il suono della sveglia si faceva sempre più fastidioso.
Biip Biip Biip Biip. Continuava a suonare,il volume si andava sempre alzando,dopo di chè la ragazza non poté fare altro che alzarsi dal divano e spegnere quell'aggeggio così fastidioso e rumoroso.Stiracchiò per bene i suoi muscoli e fece lungo sbadigli  avviandosi verso il bagno.
Alzò gli occhi verso l'orologio poggiato sulla seconda mensola sopra lo specchio del bagno.Faceva le 06,30 del mattino.Come sua routin aprì il rubinetto,sciacquò il proprio viso con del sapone delicato,asciugò il volto con un panno morbido,prese lo spazzolino e il dentifricio e lavò i denti.Andò verso la vasca da bagno aprì il rubinetto e mise dei sali da bagno dentro la vasca. Nell'attesa che la vasca da bagno si riempisse,come suo solito fare si avviò verso la cucina e si preparò del the .Alice aveva l'abitudine di svegliarsi molto presto al mattino perchè per lei per iniziare una buona giorno si doveva fare una buona e ricca colazione.Si sentiva il fischio della caffettiera che l'avvisava che il the era pronto.Prendeva una tazza e ne versava il contenuto.Dopo di chè ritornava in bagno e dopo aver tolto gli indumenti intimi si immergeva nella vasca rilassandosi.Dopo circa 10 minuti di puro rilassamento usciva dalla vasca,indossava il proprio accappatoio e tornava in camera sua.


****

"Uhm..Dove ho messo quella felpa".Disse cercando all'interno dell'armadio."Io ricordi di averla messa qua!".Aggiunse continuando a rovistare all'interno del guardaroba"ECCOLA!"Urlò quasi vittoriosa.Prese i vestiti appena scelti e li indossò.
Ora l'orologio faceva le 06,50.Era tempo per Alice di andare a lavoro.Prese la felpa,la borsa e le chiavi ed uscì chiudendo la porta dietro se.Corse velocemente le scale affrettandosi perchè alle 07,00 passava il bus che la portava in caffetteria.
"Buon giorno signorina Alice".Disse la padrona di casa mentre annaffiava le piante.Alice fece un breve inchino e ricambiò il saluto,correndo verso le fermata.Non conosceva molte persone ma quelle poche che conosceva erano molto cordiali verso di lei.Aveva imparato subito il coreano perchè in Italia frequentava un corso orientale, se non fosse per la sua fisionomia occidentale di sicuro la gente l'avrebbe scambiata per un ragazza coreana.
Sentì il rumore del bus fermarsi davanti la fermata,guardò l'orologio e faceva le 06,57.Prese la borsa poggiate qualche secondo prima e salì sul bus,timbrò il proprio biglietto e si andò a sedere.
Sentì vibrare il proprio cellulare,seguita da una tenera suoneria che l'avvisava che aveva ricevuto un nuovo sms .Aprendo così sms.

-New Number:"Ciao,ma chi sei?-Ho ricevuto una chiamata con questo numero!".

-Alice:"No tu chi sei!".
-New Number:"Non prendermi per il culo!!Mi sono ritrovato questo numero nelle chiamate ricevute"
"Ma chi si crede di essere per parlarmi così!"-borbottò Alice sbuffando continuando a fissare l'ultimo sms ricevuto.
-New Number:"ALLORA!Dimmi chi sei!".
"Grr..Ma chi ti ha chiamato mai".Si ripetè alzandosi dal sedile."Basta non ti rispondo più!Nemmeno so chi sei,ma cosa fa ad avere il mio numero?"-pensò prenotando la fermata.Diede un ultima occhiata al display del cellulare .FINALMENTE-lo sconosciuto si era arreso di mandarle messaggi.
"Buona giornate".Alice salutò il conducente e scese dal bus avviandosi verso la caffetteria.Sentì nuovamente vibrare il cellulare.Questa volta non era un semplice sms ma era una chiamata.

"Pronto chi parla?"-Domandò Alice aprendo la chiamata.

"Pronto chi parla un corno!Chi sei?".Rispose la voce di un'uomo parecchio arrabbiato.
"Senta si calmi!Prima di tutto io non so chi sia lei.Secondo ma le sembra modo di rispondere a una ragazza in questo modo!".Ribattè Alice nervosa.
"Senti ragazzi non mi va di scherzare.Dimmi chi sei!"-Replicò l'uomo dall'altra parte della chiamata.
"Io mi chiamo Alice!Ora scusi lei chi è?".Domandò Alice fermandosi all'ingresso della caffetteria.
"A-Alice?".Rispose l'uomo quasi balbettando.
"SI!Ora le faccio io una domanda come fa ad avere il mio numero?".
"OHCRISTOSANTO..Scusami io sono l'amico di Jun Hog! Ieri sera lui ha chiamato con il tuo telefono?".
Alice quasi si pietrificò.Senti il proprio viso avvampare e quasi scoppiare.Non sapeva cosa rispondere.Era talmente imbarazzata che quasi quasi non si ricordavi nemmeno chi era.
"Davvero scusami,non volevo aggredirti".Replicò il ragazzo scusandosi.
"T-Tranquillo!Scusami ora devo andare.".Chiuse velocemente la chiamata ed entrò del il locale.

"Buon giorno Alice,tutto bene?".Chiese il collega sorridendo.

"EH?Alzo lo sguardo verso il compagno."Si,si tutto bene!Vado subito a cambiarmi".Non riuscì a finire la frase che corse subito in bagno .Sciacquò velocemente il viso con acqua fredda e posò le proprie cose nel suo armadietto.
"Cara ti è piaciuta la torta?"-Domando l'anziana signora sorridendo.
"Ehm..".Si presa un piccola pausa.Non poteva dirle alla donna che non l'aveva mangiata."Si era buona".aggiunse sorridendo.
"Mi fa piacere".Ribattè la donna sorridendo.
Alice ricambiò il sorriso e si avviò verso il bancone.Aprì il cassetto,prese il grembiule e lo indossò.

****

Ora l'orologio faceva le 09,30.Ogni giorno la clientela andava sempre scarseggiando erano pochi i clienti che venivano regolarmente.Non c'era nulla di sbagliato all'interno della caffetteria.Il cibo era sempre buono e fresco ,le bibite lo stesso.il personale era sempre educato e veloce.Era da più di tre anni che il "Cokees coffe" aveva perso di valore.Un poco più avanti aveva aperto un'altra caffetteria.D'allora il "Cokees coffe" perse di clientela.Ma nonostante ciò il personale era sempre pronto a soddisfare i bisogno di ogni singolo cliente.
Driin Driin Driin Driin.Si senti il telefono squillare.
"Pronto,buon giorno Cokees coffe,mi dica".Rispose velocemente il collega."Allora mi ha detto sei cornetti ,in cui due alla crema pasticcera,due al cioccolato,uno marmellate e l'altro...Ok allora tra al cioccolato..Uhm..Si certo,D'accordo grazie arrivederci".chiuse la chiamata strappando dal blocchetto l'ordine appena preso."Alice fai tuo questa consegna io devo finire di sistemare le lattine".
"Ok".Rispose Alice,prendendo un vassoio "tre cioccolato...due crema pasticcera uhm..l'altro..Ah marmellata".Finì di sistemare i cornetti nel vassoio e li avvolse con una velo di carta."Dove devo fare l'ordine?".Domandò la ragazza rivolgendosi verso il collega.
"Lo vedi quel grande palazzo?".Domandò il collega segnando il grande palazzo sulla destra.Alice annuì.
"Ottimo là!Terzo piano!Vai".
Alice eseguì gli ordini.Uscì dalla caffetteria e seguì le indicazioni date dal collega.Finalmente si ritrovò davanti quel grande edificio.Prese un bel respiro ed entrò.Ad accoglierla fu una donna sorridente.
"Buon giorno chi cerca?"-Domandò la donna rivolgendosi verso Alice.
"Dovrei consegnare questo vassoio al piano numero tre".Rispose velocemente Alice prendendo il fogliettino.
"Ah,si certo .Venga l'accompagno".Alice seguì la donna,rimanendo in silenzio.Ammirava quei lunghi corridoi,in lontananza si sentivano le ragazze e i ragazzi cantare."Di sicuro sarà qualche accademia"-pensò Alice entrando all'interno dell'ascensore.
"Non è una semplice accademia,è una casa editrice".disse la donna interrompendo il silenzio.
Alice sobbalzò sgranando gli occhi."Ma legge nel pensiero?"-si domandò fissando la donna.
"No,ma ti si legge negli occhi,che non sai minimamente cosa sia questo edificio!".Continuò la donna con tono acido.Dalla bella e graziosa signorina si era trasformata in una è vera propria serpe.
"Sei arrivata!".Aggiunse quasi cacciando via dall'ascensore."Fai presto e non disturbare nessuno".Alice annuì e si chinò velocemente.Nel foglietto c'era scritto stanza numero "505" e lei era davanti alla stanza "499".Iniziò a vagare guardando i numeri impressi sulle porte. "500"-"501"-"502"-"503"-"504".Era quasi vicina prese una grossi e lungo respiro e si avvicino davanti la stanza numero "505".Si guardò attorno e bussò.
"Chi è?".Domandò una voce familiare.
"Sono la cameriera del "Cokees coffe..Ho port-".Non finì di parlare che le venne aperta subito la porta,difronte a lei si ritrovò lo stesso ragazzo della sera prima che aveva ospitato.
"Aliceee".Disse il ragazzo sorridendo."Hyung i cornetti!"-
"P-Potete pagarli anche dopo!".Rispose Alice porgendo il vassoio
"Perchè non ti fermi con con noi cinque minuti?".Propose Jun Hog sorridendo e prendendo il vassoio.
"N-No p-posso!".Rispose Alice "Ho del lavoro da finire,scusami!".si scusò chinandosi
"Smettila di assillarmi..Non mi chiamare più..Ok..Tu hai sbagliato..Smettila..No!.Addio".Una voce familiare si andava avvicinando sempre di più verso di lei."Spostati ragazzina devo passare".Aggiunse spingendo Alice.Già lei aveva sentito quella voce,da qualche parte ma l'aveva già sentita.
"Allora sarà per una prossima volta".rispose Jun Hong sorridendo.
"D'accordo".Disse Alice sorridendo,voltò le spalle e si diresse verso l'ascensore."Non può essere lui,lui non è così scorbutico verso le ragazze e poi mi avrebbe riconosciuta!Ma poi lui non è una star!".Disse a voce bassa mentre entrava all'interno dell'ascensore.Arrivò a pianterreno salutò le due segretarie e uscì.Guardò l'orologio,faceva le 09,45.Sentì vibrare il proprio cellulare,lo prese dalla tasca del grembiule e rispose.
"Pronto...Pronto"Ma niente.Nessuna risposta dall'altra parte."Pronto,pronto...C'è qualcuno?Pronto".Continua a ripetere sorpassando la gente che camminava sul marciapiede.
"A-Alice".Un voce femminile pronunciò il suo nome.Un brivido salì lungo la schiena della ragazza facendola rabbrividire "C-Chi sei?".Domandò Alice tappando un'orecchio per sentire meglio.
"S-Son...sono..." Tuu Tuu.La chiamata terminò.Senti un vuoto dentro di se."Quella voce...".Disse fermandosi davanti la caffetteria.Una lacrima scese lungo il volto della ragazza rigandole il viso."Mamma..".Quella voce.Quella voce così calda e dolce.Era quella di sua madre.Prese il proprio cellulare,selezionò "chiamate ricevute",ma il numero proveniva da una cabina telefonica.Portò una mano sopra il petto ascoltando i propri battiti.Aumentavano sempre di più.
"Signorina si sente bene?".Domandò preoccupato un anziano signore.La voce dell'anziano fece tornare alla realtà Alice.Annuì con la testa e velocemente rientrò in caffetteria.Era passato un anno da quando Alice era andata via di casa,da quel giorno lei e la sua famiglia non ebbero più contatti di nessun tipo.
"Allora Alice hai trovato il palazzo?".Domandò il collega finendo di asciugare le tazzine."Alice?".Questa volta il collega alzò lo sguardo verso lei."Alice cosa ti è successo?Perchè piangi?.Domandò preoccupato.
"Buon giorno dovrei pagare i sei cornetti ordinati poco fa".Disse un ragazzo entrando in caffetteria. Alice si voltò verso il ragazzo.Era Donggouan.
"Si arrivo subito".Disse Kim."Alice cosa hai parla!".Replicò rivolgendosi verso la ragazza.I suoi grandi occhi marroni si riempirono di grandi lacrimino.
"Perchè piangi?".Domandò Donggouan avvicinandosi.
"Che cosa è successo?".Disse il proprietario uscendo dallo stanzino."Kim pagati il ragazzo ad Alice ci penso io".Aggiunse abbracciando la ragazza"Alice cara,cosa ti è successo?".
"M-Mia m-mad-dre...mia madre mia ha c-chiam-mata".Rispose Alice con voce strozzata dai singhiozzi.
"Shh...Non fare così.".La rassicurò l'uomo abbracciandola."Ti manca?"
"S-Si".Rispose Alice portandosi le mani in viso.
"Vieni sediamoci e parliamone".Ribattè l'uomo accompagnandola al tavolo.Alice si sedette tenendo il viso rivolto verso il basso ancora pieno di lacrime.
"Allora vuoi tornare in Italia?".Domandò il proprietario"Kim portami un bicchiere d'acqua per Alice perfavore".Aggiunse rivolgendosi al ragazzo dietro il bancone.
"Non voglio più rifare la mia v-vecchia v-vita..".Rispose Alice"Se torno a casa sono costretta a subire di nuovo dei maltrattamenti da parte di mio padre!".
"Alice,alice..Può darsi che tuo papà sia cambiato"."Poi tu sei grande non ti picchiara più".Rassicurò l'uomo.
Alice alzò la manica della propria camicia lasciando il proprio braccio nudo."Non voglio più avere questi MARCHI sulla mia pelle!".Disse mostrando delle cicatrici sparse sul suo braccio.
L'uomo alla vista del braccio della ragazza rabbrividì."Alice..."
"Come stai?".Domandò Donggouan sedendosi accanto alla ragazza.Alice guardò il ragazzo e nuovamente abbassò il capo verso il basso.Alice era una ragazza riservata odiava mostrare il suo lato debole alla gente che nemmeno conosceva.Teneva tutto dentro per paura di poter far star male la gente che la circondava.
"Vi conoscete?".Domandò l'uomo rivolgendosi verso il ragazzo .Donggouan fece si con il capo sorridendo.
"Lei può andare ci sto io con lei".Aggiunse sorridendo nuovamente.
"Posso stare tranquillo,Alice?".Domandò il capo rivolgendosi alla ragazza.Alice annuì tenendo sempre la testa bassa.Odiava farsi vedere in quello stato così pietoso dalla persone.
"Sappi che finchè non mi dice che stai bene non e ne vado!".Disse Donggouan  interrompendo il silenzio creato pochi attimi prima."Almeno posso sapere perchè piangi?".
Dopo qualche minuto Alice alzo lo sguardo,si asciugo le lacrime e rispose alla domanda."Sto bene grazie".Aggiunse un piccolo sorriso alzandosi dalla sedia."Scusami ora devo tornare al lavoro".
"Aspetta!".La fermò il ragazzo prendendola per il braccio."Sono venuto qui per chiederti una cosa".Aggiunse facendo segno di risedersi.Al tocco del ragazzo Alice arrossì violentemente provocando una piccola risatina da parte del ragazzo.
"D-Dimmi?"
"Sai visto che domani tu ai il giorno libero, ti andrebbe di fare un giro con me?Potrei farti conoscere meglio Seoul!".Propose Donggouan giocando con dei tovaglioli poggiati sul tavolino.
"C-Cosa?T-Tu come fai a sapere che io domani solo libera?".Domandò la ragazza quasi balbettando.
"Sai è un anno che continuo a venire,quindi so a memoria i tuoi turni"Rispose il ragazzo ridendo.
"I-Io non so se posso..".Rispose Alice sistemando il proprio grembiule.
"Neeee...Non voglio scuse!Ci vediamo davanti il grande orologio!Non farmi buca...".Ribattè Donggouan alzandosi dal tavolino.
"Ma..."
"Niente ma!Ora sorridi!".Disse quasi ordinandogli di sorridere.Alice sorrise salutando il ragazzo.
"Visto che quando sorridi se più carina!Yaa a domani!".Detto ciò Donggouan lasciò la caffetteria.
Alice si girò verso il collega notando che se la stava ridendo di gusto.
"Che ti ho detto!".Disse Kim ridendo "Tu gli piaci.!"
"Smettila!Già sono imbarazzata di mio ti ci metti pure tu!".Rispose Alice quasi sgridandolo.
"Ok calma calma".Sbuffò il collega riprendendo il proprio lavoro.
La giornata continuava come al solito.Alle dodici e mezza Alice aveva la pausa pranzo .All'una riprendeva il suo lavoro.Alle tre di pomeriggio iniziava a fare qualche consegna alternandosi con il collega.Ritornava in caffetteria in attesa che si facesse l'ora di tornare a casa.




ANGOLO SCRITTRICE:
Buon salve xD Gnè scusate il ritardo >_< Ora finalmente sono iniziate le vacanze *O* Potrò scrivere la FF seneramente <3 Allora spero davvero che almeno questo capitolo vi sia piaciuto u.u.A quanto ho letto i B.A.P a Dicembre faranno un'altro comeback Ajdosksjkakajs *A* Muoio!Ok.Ritorniamo alla FF.Allora come si è ben capito in questo capitolo viene spiegato la giornata di Alice lol Con tutti gli orari.Quasi nell'ultima parte  Alice riceve una chiamata.Cioè quella di sua mamma provocando ad Alice dei ripensamente di ritornare in Italia..Però anche in questo capitolo Alice viene invitata ad un appuntamento u.u da parte del famoso Donggouan.Ora spero e credo di dover mettere la seconda parte di questo capitolo entro questa sera..(Ah si giusto scusate ho diviso il capitolo in due parti,lol).Quindi se non ci arrivo a metterlo scusatemi T^T.
Scusate se trovate errori >_< Sono un poco sbadata,lol.
Al prossimo capitolo XoXo (si lo preso dall'album nuovo degli Exo *O*) Vi raccomando  fate qualche piccola recensione io ne sarei felice <3 *Faccia da cucciolo indifeso*!

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