Lo sai mantenere un segreto?

di EvE_Taemints
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Buongiorno!! Alla fine ho deciso di pubblicare una nuova storia di tipo completamente diverso dalla prima che pubblicai. Quest'idea mi è venuta mentre stavo guardando per la 100 volta le Mew Mew (chi le conosce sa a cosa mi riferisco^^) anche se sono grande non posso non continuare ad amarle XD Questo è solo il prologo, tra un po' pubblicherò il primo capitolo.
Bhè... spero vi piaccia e che non siate troppo crudeli nelle recensioni XD
Allora alla prossima!!



Ormai Kibum viveva con quel suo problema fin da piccolo, e in un certo senso ne era abituato. Certo non poteva bagnarsi in pubblico per nessun motivo nemmeno una piccola gocciolina, quindi l'estate la passava in casa rifiutando tutti gli inviti che i suoi amici gli facevano, ma per il resto andava quasi tutto bene. Chiaramente vi starete chiedendo come mai... Bhè semplice, ogni qualvolta che Kibum entrava in contatto con l'acqua gli spuntava una coda grandissima e pelosissima, proprio come quelle delle volpi, accompagnata da un paio di orecchie, che per le persone normali poterebbero essere 'Kawai' ma per lui no. Le odiava. Ogni volta che gli uscivano i suoni che udiva venivano amplificati, ed era una vera tortura visto che viveva in un palazzo in cui il vicino è un musicista principiante, che fa bene a provare 24 ore su 24. Ma anche la coda non scherza, ogni volta che gli usciva lasciava peli ovunque sporcando tutta la casa, quindi era costratto a spazzolarla 5432 volte al giorno, ma la cosa che odiava di più è quando si faceva il bagno. Ne usciva sempre pieno di peli! Perchè giustamente quando si bagnava i essi cadevano ancora di più e si attaccavano alla pelle e, alla fine, era costratto a farsi una scomodissima doccia che non va nemmeno bene visto che, con le palle di pelo che perdeva, appilava il condotto. Ormai era diventato un idraulico qualificato, anche se non aveva seguito alcun corso.
Nessuno sapeva di questo suo piccolo 'problema' a parte il suo coinquilino con il quale era cresciuto, a cui vuole tanto bene! Tanto che, quando le persone gli chiedono che tipo di rapporto hanno, loro rispondono che sono fratelli. Lui si chiama Taemin ed è più piccolo di 2 anni. Ma non facciamoci ingannare anche lui ha il suo 'problemino' ogni volta che qualcuno gli dice parole dolci o carine ecco che gli spunta un fiore dalla testa! . Sicuramente penserete che il problema di Kibum è più grave ma vi sbagliate di grosso, anche un semplice 'sei carino' scaturisce questa reazione. Ora pensate che Taemin è il tipico ragazzo dai lineamenti femminili; pelle liscissima senza alcuna imperfezione, occhi azzurri e limpidi come quelli dei bambini, capelli abbastanza lunghi di un biondo splendente, corpo mingerlino con curve nei posti giusti. Ovviamente a tutti scapperebbe un 'sei carino' appena si incontra un ragazzo del genere, per questo è costratto a girare per la città con un paio di occhiali neri, un cappello altrettanto nero e una sciarpa o, nei periodi estivi, un foular per non farsi vedere bene in faccia, ma non è tutto! Ovviamente tutti i fiori hanno bisogno di cure altrimenti appassirebbero, e sarebbe bruttissimo avere un fiore appassito in testa per questo è costretto ad annaffiarlo almeno 2 volte al giorno. Insomma due ragazzi normalissi con un problema che per le persone normali sarebbe buffo, ma per loro no, anzi vorrebbero sicuramente farne a meno.
La sveglia suonava e Kibum, invece di spegnerla e alzarsi per andare a scuola, fece bene a buttarla sotto il letto fregandosene se si rompa o meno.
''Bummieeee!!! Sveglia!!!!''
Urlò Taemin, entrando nella camera del maggiore, buttandosi sul suo letto.
Ma Kibum rimase impassibile, le coperte ancora fino alla testa, non dimostrando alcun segno di volersi alzare.
Allora scese dal letto per recuperare la povera sveglia che continuava imperterrita a suonare sotto il letto, la spense e la poggiò di nuovo sul comodino.
''Svegliati!!''
Urlò di nuovo, buttandosi, stavolta più forte sul letto visto che aveva preso la rincorsa.
Ma ancora nulla.
''Eddai!! Così farai tardi!''
Disse con un tenero broncio, incrociando le gambe.
Ma ecco che Kibum si alzò. Aveva i capelli biondi sparsi ovunque, due occhiaie spaventose e fissava il più piccolo con uno sguardo Killer.
''Vattene''
Disse, per poi buttarsi di nuovo sotto le coperte.
''Ah... sì''
Disse Taemin, scendendo dal letto, dirigendosi in cucina con uno sguardo poco affidabile.
Poco dopo tornò di nuovo in camera con in mano un bicchiere d'acqua. Le sue labbra si piegarono in un sorriso malefico.
''Ma che sete che ho, forse è meglio che mi bevo un bicchiere d'acqua''
Disse, alzando la voce in modo che Kibum lo sentisse. Non si alzò ma notò un leggero movimento sotto le coperte, segno che aveva sentito.
Silenziosamente si avvicinò e, simulando una caduta, fece cadere l'acqua sul letto che andò a bagnare i capelli dell'altro.
''OOOOPPsss, che sbadato che sono.''
Di colpò Kibum spostò le coperte sfoggiando delle meravigliose orecchie arancioni e, dietro la schiena, spuntava un enorme coda pelosissima che poteva essere scambiata benissimamente per un cuscino talmente che era morbida.
''TAEMIN!!!!!! SE TI PRENDO GIURO CHE SEI MORTO!!!!''
Urlò, scendendo dal letto, iniziando ad inseguire il più piccolo il quale, aveva deciso bene, di scappare a nascondersi.
-------
La maestosa coda si muoveva di qua e di là, scodinzolando, mentre il proprietario si gustava una buonissima tazza di tè.
Al suo fianco c'era Taemin con una vistosa chiazza rossa sulla guancia, che gustava il suo latte alla banana.
''Uff... però mi hai fatto male..''
Si lamentò il più piccolo, carezzandosi la guancia colpita.
Le splendide orecchie si piegarono infastidite dai lamente del più piccolo.
''Non mi interessa, questa volta ti è volata la pantofola ma sappi che la prossima volta prenderò la mazza.''
Disse Kibum, accavallando le gambe, con sguardo serio.
''Pensa che l'ho fatto per te! Altrimenti non saresti andato a scuola!''
''Bhè... calcola che ora invece arriverò in ritardo! Visto che dovrò aspettare di diventare di nuovo presentabile!''
Ribattè alzandosi dal tavolo dirigendosi verso il bagno, lasciando per terra tantissimi peli.
''Bummie, non andare troppo in giro che sporchi tutto''
Piagnucolò di nuovo, seguendo il maggiore in bagno.
''Fatti tuoi! Tu hai fatto il guaio e tu pulisci''
''Mhmm... okey.''
Disse con aria triste, abbassando la testa guardando i suoi piedi.
Lo stava facendo di nuovo. Tutti i giorni si ripete sempre la stessa storia; Taemin che bagna Kibum per svegliarlo, altrimenti se fosse per lui addio scuola. Kibum si arrabbia e tira la prima cosa che capita al più piccolo per venidicarsi. Momento di quiete. Dopo di che il più grande sporca tutta la casa, sempre per vendetta, così Taemin decide di usare la sua arma migliore; Mettere il broncio. In quel momento sembrava ancora di più un bambino al quale gli era stata tolta una caramella.
Kibum lo guardò sott'occhio, mentre cercava qualcosa nel mobiletto.
''E va bene... Ti darò una mano. Però questa è l'ultima volta, e guai a te se mi butti di nuovo l'acqua addosso!''
Il volto del più piccolo si illuminò, correndo subito dopo ad abbracciare la sua 'volpe'.
''Grazie Hyung! E scusami, non lo farò più''
Kibum ricambiò l'abbraccio, dandogli anche un leggero bacio sulla testa.
''Ora però dammi una mano altrimenti farò sul serio tardi a scuola, poi stesso oggi puliremo''
L'altro annuì, staccandosi dall'abbraccio, dirigendosi verso l'armadietto dal quale cacciò una piccola borsa viola.
''Posso spazzolarla io?''
Gli chiese con sguardo supplicevole.
''Hmm... Ok, però fai piano''
Rispose l'altro sedendosi dandogli le spalle mentre lui, con uno sguardo super felice sulle labbra, tirò fuori dalla piccola borsa una grande spazzola di metallo nera.
Si sedette dietro il maggiore, iniziando ad accarezzare la coda con le mani.
''Che morbida che è!''
Disse per poi iniziare a spazzolarla, iniziando a perdere peli ovunque.
''Secondo me non è normale che perda tutti questi peli''
Sentenziò il più piccolo, pulendo la spazzola di già piena di peli.
''Lo so, ma cosa dovrei fare? Andare da un veterinaio? E cosa dovrei dirgli 'Dottore mi scusi la mia coda perde tantissimo pelo, secondo lei e normale?' Meglio di no''
Il più piccolo iniziò a ridere per la buffa imitazione.
''Bè basta che gli dici che a casa tua hai un cane che perde del pelo, e vedi cosa ti dice.''
Disse, continuando a spazzolare quella bellissima coda.
''Ma lo sai che hai ragione? Allora stesso oggi ci andrò!''
Disse, alzandosi interrompendo il più piccolo.
''Aspetta non ho ancora finito.''
''Lascia stare, va bene così. Ora è meglio che inizio a prepararmi.''
Disse, correndo velocemente nella sua stanza.
Dopo poco, ne uscì pronto e, finalmente, le orecchie e la coda erano sparite.
Si diresse velocemente in cucina, prese il giubbino, la borsa, le chiavi di casa e si diresse verso la porta.
''Taemin, allora vado. Mi raccomando fai il bravo e non mi svuotare la mensola che ieri ho fatto la spesa.''
''Oh.. non ti preoccupare.''
Rispose il più piccolo, seduto sul divano a vedere i cartoni, mentre mangiava dei biscotti.
''E chi si preoccupa''
Ridisse con tono rassegnato, mentre i suoi occhi caddero sulla busta di biscotti che il piccolo aveva tra le mani.
Uscì fuori, ma quando stava per chiudere la porta, il più piccolo lo interruppe.
''Hyung prima che te ne vai, mi dai una mano. Dovrei annaffiarlo altrimenti mi muore.''
Disse, mentre lo fissava da sopra il divano.
Kibum rise.
''Sei carino''
Disse infine, chiudendosi poi la porta alle spalle.
A quelle parole ecco che sulla testa del più piccolo spunta un bellissimo fiore.
''Ciao piccolo, come stai? Hai sete?''
Parlò rivolgendosi al fiore mentre gli accarezza i petali bianchi velutati. Si alzò dirigendosi il cucina, prese una piccola bottiglia d'acqua, chinò la testa nel lavandino e iniziò a svuotarsela in testa.
Finito si riadrizzò prendendo un'asciugamano, iniziando ad asciugarsi i capelli stando attento a non fare del male al fiore.
''Così va meglio vero?''
Disse tutto sorridente mentre ritornava alla sua postazione sul divano.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Buongiorno! Ecco il primo capitolo! Spero vi piaccia e le recensioni sono gradite ;) (Introduzione breve ma non so cosa scrivereXD)

La scuola era appena finita.
Kibum salutò velocemente un suo amico di scuola, Jinki, e subito dopo iniziò a correre alla fermata dell'autobus. Arrivato lì, notò che il pulman doveva ancora passare, così decise di prendere il cellulare per ricercare l'ambulatorio veterinario più vicino.
Dopo poco lo trovò e si accorse che non era tanto distante da dove si trovava, così decise di abbandonare la fermata dirigendosi verso quella via.
Mentre camminava in un piccolo vialetto, ad occhi semi chiusi per godersi meglio i raggi del sole, fu spaventato da un forte abbaio. Aprì di colpo gli occhi e si ritrovò davanti un cane enorme con aria per niente docile.
Kibum odiava i cani e, a quanto pare, il suo odio era ricambiato, visto che tutti quelli che incontrava gli abbaiavano sempre contro, forse perchè sentivano il suo lato 'volpe'.
Il giovane rimase immobile, cercando con gli occhi il padrone, ma notò che era attaccato ad un palo e, siccome quella era l'unica strada che poteva percorrere, non sapeva cosa fare!
''Oh andiamo, fai il bravo''
Cercò di comunicarci, ma ricevette in cambio solo il ringhiare più forte.
Finalmente dopo poco apparve una ragazza che si tirò il cane vicino alle gambe.
''Mi scusi, l'avevo attaccato qui fuori perchè nel negozio non può entrare, ma non credevo che attaccasse qualcuno di solito è così buono!''
Disse la ragazza con tono mortificato, mentre scioglieva il guinzaglio del cane da vicino al palo.
''Non si preoccupi, non è colpa del cane ma colpa mia.''
Rispose, sorridendole, riprendendo a camminare, lasciando la ragazza con un enorme punto interrogativo dipintogli sul volto.
Ed ecco che era arrivato dal veterinario. Entrò e notò che era vuoto. Meglio così sarebbe stato il primo.
Si sedette iniziando a guardare le varie cose attaccate al muro; immagini di tutte le razze di cani e gatti, alcuni avvertimenti sulla salvaguardia del proprio animale, annunci di alcuni allevamenti e tante altre cose che non interessavano granchè a Kibum.
Dopo poco si aprì la porta mostrano un signore anziano con addosso un camice bianco.
''Buongiorno, per caso avete un appuntamento?''
Chiese a Kibum, il quale subitò si alzò dalla sedia e si avvicinò al signore.
''Ehm.. in realtà no, questa è la prima volta che vengo qui.''
''D'accordo, accomodatevi''
Disse, spostandosi dalla porta per farlo entrare.
''Jonghyun c'è un cliente, te ne occupi tu?''
Urlò. Scomparendo poi in una stanza.
''Certo. Si accomodi.''
Kibum seguì quella voce che proveniva dalla stanza a fianco, ma appena superò la soglia si bloccò. Davanti a lui c'era un ragazzo seduto su una sedia intento a srivere delle cose, aveva i capelli castano chiaro con qualche mesh bionda, zigomi molto mascolini, e un fisico ben piazzato che si intravedeva benissimo dalla camicia rosa aderente che indossava, e anche lui, sopra, indossava un camice.
Il ragazzo alzò lo sguardo accorgendosi della sua presenza.
''Oh... Buongiorno, piacere sono il dottor. Kim Jonghyun, lei è?''
Chiese, alzandosi e avvicinandosi. Da quella vicinanza poteva ammirarlo anche meglio; gli occhi erano di un tenero castano chiaro, le labbra di un tenero rosa carne e avevano l'aspetto di essere anche morbide. Sicuramente quello era il ragazzo più bello che avesse mai visto, si era letteralmente bloccato per la sua bellezza, non riusciva più a ragionare ne tanto meno a parlare.
''Ehi..''
Jonghyun iniziò a far sventolare una mano davanti al suo viso, e subito dopo si destò dai suoi pensieri.
''M-mi scusi, mi chiamo K-Kim Kibum.''
Disse balbettando mentre le guance si coloravano di un dolce color porpora.
Il più grande sorrise facendogli perdere un battito.
''Abbiamo lo stesso cognome.''
Anche lui accennò un piccolo sorriso.
''Allora come posso esserle d'aiuto?''
''Ecco, il mio cane perde molto pelo, e non riesco a capire il perchè.''
Non sapeva il perchè ma in quel momento si sentiva molto imbarazzato.
Jonghyun si sporse per vedere dietro Kibum.
''mhm... non è con voi?''
''Ehm... no... in questo momento è... è.... è fuori città...''
Rispose, cercando di inventare una scusa.
''Come? Il vostro cane è fuori città?''
''Ah... si... ecco... sta con mio fratello''
Rispose di nuovo, portandosi una mano dietro al collo.
''Ah... capisco. Bhè allora ora vi prescrivo uno shampoo generico per la perdita del pelo, però dovete portarmi il vostro cane al più presto perchè questo poterebbe essere anche un sintomo di qualche grave malattia, tipo la rogna.''
Sentenziò alla fine scrivendo qualcosa su un foglio di carta.
Kibum, invece, al suono delle parole 'malattia' e 'rogna' era sbiancato. Che fosse veramente malato? Deglutì rumorosamente, avvicinandosi all'altro ragazzo.
''M-ma queste malattie sono gravi?''
''Bhè.. dipende, se vengono curate subito non portano gravi conseguenza, mentre, più tempo passa, e più c'è il rischio che l'animale potrebbe perdere definitivamente il pelo''
Un'altro colpo. Stava iniziando sul serio a spaventarsi.
''Allora questo è il nome''
Disse Jonghyun porgendogli un foglio, subito dopo si alzò andando ad aprire un mobiletto, ed estrasse una bottiglia blu.
''Tieni, questo è un campione di prova''
Gli porse anche quello, con un sorriso sulle labbra.
Kibum, prese entrambe le cose e iniziò a fissarlo.
''G-grazie.''
''Di nulla. Allora alla prossima.''
Finì il maggiore, con un tono di voce diverso, più profondo.
Il più piccolo morì di nuovo per il suo tono, e subito dopo uscì, dirigendosi di corsa a casa.
-------

Stavolta ci mise meno tempo del previsto a tornare a casa, il cuore gli batteva ancora forte per quel ragazzo. Davvero non sapeva cosa gli stesse succedendo, non si era mai sentito così, che si fosse innamorato? A quel pensiero scosse la testa, inserendo la chiave nel portone, iniziando a salire le scalinate che l'avrebbero portato al 4 piano dove si trovava il suo piccolo appartamento.
''Sono tornato''
Disse, appena entrò in casa.
Silenzio.
''Minnie?''
Di nuovo silenzio.
Kibum, un po' allarmato, si catapultò in ogni stanza a cercarlo.
''Min-''
Appena aprì la porta della sua camera lo vide; stava disteso sul suo letto, letteralmente attacato al suo cuscino, i capelli biondi sparsi ovunque e aveva un'espressione beata sul volto. Molto lentamente si avvicinò. Lo coprì con un piumone, appoggiato ai piedi del letto, gli diede una leggera carezza ai capelli, accompagnata da un tenero bacio, dopodichè uscì.
Dopo aver chiuso la porta, davanti a sè si presentò l'inferno sceso in terra; Il divano era tutto disordinato e pieno di briciole, il lavello era ancora pieno con i piatti della colazione, c'erano varie chiazze d'acqua per tutta la cucina (lasciate da Taemin dopo aver 'nutrito' il suo fiore), oggetti dappertutto e per di più c'erano peli ovunque.
Kibum sbuffò, tirandosi su le maniche della maglia che indossava.
''Visto che il bimbo dorme, tocca a me ripulire la casa''
Detto ciò andò a prendere tutto l'occorrente per dare una bella pulita.
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Dopo quasi un'oretta aveva finito di pulire tutto (tranne ovviamente i piatti) e finalmente la casa sembrava di nuovo un luogo abitabile.
''Ora si che va molto meglio...''
Disse soddisfatto, asciugandosi la fronte dal sudore.
''Hai già pulito tutto tu...''
Dalla soglia della porta sbucò Taemin ancora tutto assonnato, una mano intenta a stroppiciarsi un occhio mentre l'altra reggeva, per un angolo, il cuscino del più grande.
''Si, che sia ben chiaro questa è l'ultima volta che pulisco io, la prossima volta ti butto giù dal letto.''
Disse, dirigendosi verso il bagno con in mano lo shampoo blu.
''OOOkeeeyyy''
Rispose, dirigendosi anche lui verso il bagno.
''Hyung ci sei andato dal veterinaio? Che ti ha detto? Ha creduto alla bugia?''
Continuò a parlare iniziando a saltellare, senza alcun motivo, allegramente.
''Si, ci sono andato e mi ha dato questo Shampoo, per quanto riguarda la bugia non so se sia stata una buona idea. Adesso pretende che gli porti a vedere il cane perchè pensa che sia affetto da una grave malattia.''
Taemin si bloccò, sbarrando gli occhi.
''Sei infetto?''
''Ma che d-''
''Non ti avvicinareee''
Urlò scappando a chiudersi in camera.
''TAEMIN!! TORNA SUBITO QUI!!!''
Dopo qualche minuto la porta si aprì, mostrando il più piccolo ricoperto di magliette, pantaloni, cappelli e sciarpe, non lasciando scoperto nemmeno un piccolo lembo di pelle.
''Dimmi Hyung''
Disse, rimanendo sempre fuori dal bagno.
''Levati tutta quella roba di dosso, Idiota! Io non sono infetto, anche perchè non sono un cane cavolo! Perdo solo un po' di pelo tutto qui e sono sicuro che con questo shampoo si sistemerà tutto. Ora se non ti dispiace vorrei farmi un bagno come si deve, quindi se chiama qualcuno io non esisto.''
Disse, chiudendo lentamente la porta.
''OOOkey Hyung tu non esisti.''
Ripetè il più piccolo, ormai calmo, mentre andava a togliersi tutta quella roba di dosso.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ecco anche il 2 Capitolo! Ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto questa FF alle ricordate, seguite e che l'hanno recensita **. Bhè spero vi piaccia anche questo capitolo XD E scusatemi che ci ho messo un po' di tempo ma avevo alcune materie scolastiche da recuperare >_<


Taemin si trovava tranquillamente seduto sul divano a vedere il suo anime preferito, quando all'improvviso iniziò a sentire un rumore assordante proveniente dall'appartamento a fianco. Era il cantante principiante che aveva iniziato a provare.
''Ufff....''
Sbuffò, alzando il volume della TV, cercando di coprire quei rumori, ma niente...
''Uffaaaa''
Sbuffò di nuovo, alzandosi dal divano, spegnendo la TV con l'intenzione di andare nella sua camera. Da lì il rumore si sentiva un po' meno ma, mentre stava attraversando il corridoio, sentì un urlo provenire dal bagno.
''TAEMIN!!!!''
Il più piccolo subito si catapultò nella stanza e appena entrò vide il più grande nella vasca, la coda che usciva dal bordo e le orecchie coperte dalle mani.
''Taemin ti prego va da quello e fallo smettere!!''
Il rumore era fastidioso per Taemin figuriamoci per lui che sentiva tutto amplificato.
Il volto del più piccolo mutò in un'espressione arrabbiata, odiava quando le persone facevano star male suo fratello, anche se indirettamente.
Così si diresse a passo spedito verso la porta dell'appartamento a fianco.
Bussò una volta, ma nessuno rispose.
Bussò di nuovo, ma nulla.
Allora, ancora più arrabbiato, iniziò a dare pesanti pugni sulla sommità di legno, e finalmente un ragazzo fece capolino sulla soglia;
Era molto alto, tanto che il più piccolo dovette alzare la testa per poterlo guardare in faccia, aveva i capelli corti neri, degli occhi molto rotondi sempre di un colore scuro ed era vestito in modo alternativo.
''Buongiorno, sono Lee Taemin e sono il vostro vicino''
Cercò di essere gentile.
''Mi stavo chiedendo se potreste abbassare il volume della musica, visto che mio fratello è malato quindi-''
Ma non finì nemmeno di parlare che l'altro ragazzo gli chiuse la porta in faccia.
Taemin non ci vedeva più, era diventato rosso di rabbia. Iniziò a prendere a calci la porta e appena quest'ultima si aprì di nuovo mostrando sempre il solito ragazzo, lo scansò non molto gentilmente, e si diresse velocemente vicino alla cassa.
''Ehi fermo!''
Urlò il ragazzo di prima, ma lui non lo calcolò minimamente. Staccò tutti i fili che erano attaccati vicino a quell'oggetto infernale per poi dargli un calcio facendolo cadere a terra. Il rumore finalmente era cessato.
''CI VOLEVA TANTO''
Urlò guardando l'altro che era rimasto impietrito sulla soglia della porta.
''DICO CI VOLEVA TANTO''
Urlò di nuovo, dirigendosi poi fuori dalla porta dopo aver dato un ultima spinta all'altro che continuava a vedere con occhi sbarrati il povero oggetto per terra.
Il più piccolo si stava dirigendo nel suo appartamento ma fu bloccato.
''HEY.. Mi devi assolutamente ripagare la cassa!!''
Urlò il ragazzo alto, avvicinandosi.
''Non ci penso proprio!''
Ribattè, entrando dentro casa sua, sbattendo la porta, che andò a colpire il volto dell'altro che, nel frattempo, l'aveva seguito.
Subito si portò una mano sul naso, che in quel momento gli faceva malissimo, poi dopo diede un pugno sulla porta.
''NON FINISCE QUI!!''
Urlò per poi ritornarsene nel suo appartamento.
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Quella mattina stranamente Taemin si svegliò con una voglia assurda di andare a fare Shopping. Bhè.. nessuno poteva impedirglielo, visto che Kibum si trovava a scuola, quindi, perchè no?
Velocemente si alzò, si preparò, fece colazione, indossò le ultime cose per non farsi vedere, cappello, sciarpa, occhiali e uscì. Il fiore l'avrebbe annaffiato quando sarebbe tornato Kibum.
Stava per dirigersi verso l'ascensore, ma notò che le porte si stavano chiudendo.
''Aspetti!''
Urlò, iniziando a correrci contro. Fortunatamente il ragazzo all'interno bloccò la porta con la mano e subito dopo si affacciò, per vedere chi aveva urlato.
Era il ragazzo dell'altro giorno.
Il volto del ragazzo dentro l'ascensore mutò in un espressione compiaciuta dopo di che tolse la mano facendo chiudere le porte.
''Asp- Bastardo!''
Urlò Taemin dando subito dopo un pugno sulle porte di ferro.
Il suo volto si mutò prima in un espressione arrabbiata ma poi un idea gli balenò in testa.
Scese velocemente tutti i piani, fermandosi però ad ognuno per premere il bottone che avrebbe chiamato l'ascensore, così ad ogni piano essa si sarebbe fermata.
Fatto ciò uscì con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
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L'ascensore si fermò al 3 piano, le porte si aprirono ma non c'era nessuno.
''Ma che diavolo!''
Disse il ragazzo all'interno ma poi si ricordò del più piccolo.
''Quel piccolo-''
Disse, premendo velocemente il pulsante per continuare a far scendere l'ascensore.
Questo accadde anche per i prossimi piani, e sul volto del più grande era dipinto uno sguardo di odio puro. Quel piccoletto gli aveva fatto perdere un sacco di tempo.
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Taemin appena uscì vide subito il pulman che avrebbe dovuto prendere, inprocinto di partire. Così con una piccola corsetta riuscì a salire in tempo. Subito dopo la vettura partì, il più piccolo andò in fondo per sedersi, ma quando stava per farlo, vide l'altro ragazzo che correva dietro al pulman con la mano alzata cercando di farlo fermare.
Ovviamente fallì, e Taemin, iniziando a ridere, alzò la mano salutandolo. L'altro ragazzo a quel gesto si fermò pestando molto duramente il piede per terra.
Con un sorriso soddisfatto sul volto andò a sedersi aspettando di arrivare alla sua fermata.
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Dopo circa una ventina di minuti arrivò la sua fermata. Scese e si diresse, saltellando, all'entrata del centro commerciale. Erano rare le volte in cui ci andava, anzi rare erano le volte in cui usciva.
Appena entrò subito si diresse verso il reparto alimentare, anche se Kibum aveva fatto da poco la spesa era già finito tutto. Eh già lui è un gran mangiatore e predilige soprattutto il cibo poco salutare! Per questo il più delle volte suo fratello si arrabbia con lui. Appena entrò nel reparto alimentare si diresse subito in quello dei biscotti. Iniziò ad ammirare, con gi occhi che gli brillavano, l'innumerevole quantita di biscotti che vi erano, ma poi ne vide un tipo che gli piaceva molto. Era l'ultimo pacco e doveva essere assolutamente suo, l'unico problema e che si trovava in alto e, siccome era abbastanza basso, non ci arrivava! ma lui non era un tipo che si arrendeva facilmente così iniziò ad arrampicarsi e proprio quanto la sua mano si trovava a pochi millimetri dalla scatola, ecco che quella scomparve, presa da un altra persona. Taemin scese subito e si girò per vedere chi gliel'aveva rubata da sotto il naso. Era di nuovo lui! Il ragazzo di quella mattina!
''Dammela è mia!''
Disse freddamente.
''Sul serio? Eppure non ci vedo scritto il tuo nome''
Disse il ragazzo mentre scrutava la scatola di biscotti, con aria di superiorità.
''C'ero prima io! Quindi dammela''
L'altro ragazzo iniziò a ridere, mentre portò la scatola in alto per non farla prendere dalle sue mani.
''Non è colpa mia se sei basso''
Disse di nuovo, posando la scatola nel suo cestino per poi andarsene.
Taemin era furioso, non ci vedeva più. Come poteva un ragazzo sconosciuto comportarsi così con lui?
Senza nemmeno pensarci due volte, corse verso di lui buttandogli il cestino a terra, facendo sparpagliare tutto ciò che vi era all'interno.
Il ragazzo si fermò, iniziando ad ammirare i suoi oggetti che rotolavano sul pavimento. Le sue labbra si piegarono in un sorriso molto tirato.
''Sei soddisfatto?''
Gli chiese.
Taemin, prima di rispondere, diede un ultimo calcio al cestino ormai vuoto.
''Ora sì''
L'altro non si mosse, iniziò solo a ridere, una risata isterica, dopodichè si volto verso di lui.
''Hai 3 secondi per scappare... 3... 2... 1..''
Istintivamente, vedendo che man mano il ragazzo si avvicinava, iniziò a correre. E fece bene, visto che subito dopo se lo ritrovò dietro mentre lo inseguiva.
Iniziò così un vero e proprio inseguimento. Taemin passava nei posti più stretti, tipo tra due carrelli, per cercare di seminare il ragazzo ma, stranamente se lo ritrovava sempre dietro. Facendogli storcere le labbra in un ghigno divertito.
Eh già.. può sembrare strano ma in un certo senso si stava divertendo. La rabbia a poco a poco stava scemando.
Così si ritrovò a ridere mentre scappava da quell'isterico sconosciuto, perchè in tutto questo lui non sapeva nemmeno il suo nome!
Il cappello che aveva in testa volò, si girò per vedere dove fosse caduto ed è così che si accorse della sparizione dell'altro.
Ma quando si rigirò per guardare dove stava correndo, gli apparve davanti. Correva così veloce che non riuscì a fermarsi in tempo andandogli a finire rovinosamente addosso.
Anche gli occhali saltarono, facendolo rimanere solo con la sciarpa.
Sapeva di essere caduto sù di lui sentendosi qualcosa sotto, e nelle sue orecchie rieccheggiava il suono di un battito cardiaco accellerato, segno che la testa era poggiata sul suo petto.
Poggiò i palmi delle mani a terra facendo pressione e alzandosi di poco. In quel momento si ritrovò il volto dello sconosciuto a pochi centimetri dal viso e solo allora potè costatare che non era poi così male; I capelli scuri si erano leggermente attaccati alla fronte imperlata dal sudore, gli occhi erano molto rotondi ma di un colore molto candido, le labbra rosee erano dischiuse per aiutarsi maggiormente nella respirazione, in più poteva sentire che il suo corpo era molto ben formato. Eh già.. per Taemin quel ragazzo non era per niente male.
Continuavano a fissarsi, a specchiarsi l'uno negli occhi dell'altro, erano passati secondi ma per loro risultarono ore.
''Ragazzi!''
Qualcuno urlò, rompendo così quel momento che in un certo senso si poteva definire 'intimo'.
I due ragazzi si alzarono velocemente ritrovandosi così di fronte colui che aveva parlato; Era un uomo basso, un po' paffuto, indossava un paio di occhiali e la divisa dello staff del centro commerciale.
''Questo è un centro commerciale! E di sicuro non ci si fanno corse! Quindi o la smettete o sarò costretto a chiamare la vigilanza!''
Quell'uomo pronunciò quelle parole con una leggera nota di astio.
''Ci dispiace. Non accadra più''
Dissero all'unisco, congedando, così, quello strano signore che ritornò da dov'era venuto.
I due rimasero a fissare la sua strana camminata e d'improvviso scoppiarono entrambi a ridere.
Ridevano così di gusto che dovettero portarsi le mani alla pancia.
Dopo qualche minuto, finalmente si calmarono.
''Comunque io sono Minho, Choi Minho.''
Disse lo sconosciuto porgendogli la mano.
''Bhè è inutile che io mi presenti, visto che l'ho già fatto ieri poco prima che mi sbattesti la porta in faccia.''
Rispose con un tono sarcastico, mentre afferrava la mano.
''Ehmm... ecco ... sì ... mm ... mi dispiace''
Disse Minho, portandosi una mano dietro al collo molto imbarazzato.
''Non volevo farlo, ma sai ieri era una di quelle giornate NO, che ti capita tutto storto. Quindi ecco... mi dispiace sul serio.''
Continuò, accennando un leggero inchino.
Taemin sorrise.
''Anch'io devo chiederti scusa, per la cassa. Non volevo, è stato un gesto improvviso.''
Anche Minho sorrise, un sorriso splendido.
''Allora pace?''
''Pace''
I due risero di nuovo, per poi iniziare a fissarsi.
''Ma lo sai che sei proprio-''
''Oddio, come si è fatto tardi!''
Aveva già capito ciò che stava per dire, aveva perso anche il 'travestimento' nella corsa, e doveva interromperlo immediatamente. Non poteva permettersi di ritrovarsi con un fiore in testa nel bel mezzo di un centro commerciale, ne tanto meno davanti ad un ragazzo che forse gli stava piacendo.
''E' meglio che vada''
Disse velocemente iniziando a correre verso l'uscita.
''Aspetta, ci rincontreremo?''
Gli domandò l'altro in lontananza.
''Sono pur sempre il tuo vicino!''
Disse, con sorriso malizioso.
Anche Minho sorrise, afferrando quella risposta come una specie d'invito.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Si lo so faccio schifo T^T Scusate per tutto questo tempo che vi ho fatto aspettare, ma questo non è uno dei periodi migliori della mia vita, almeno mi sono tolta la scuola dalle scatole così sarò più libera e aggiornerò più velocemente!
Spero che anche questo capitolo vi piacca ^^ <3

 

Quella mattina stranamente si svegliò presto e si stupì del fatto che non c'era Taemin nei dintorni. Era vero che si arrabbiava quando la mattina lo svegliava presto bagnandolo ma era anche vero che ormai si era abituato a quel risveglio movimentato. Allora decise di rimanere ancora nel letto aspettando il più piccolo ma, passò un bel po' di tempo e dell'altro ancora nessuna traccia. Sbuffando si tolse le coperte di dosso, si stiracciò e poggiò i piedi per terra ma, proprio in quel momento essi vennero a contatto con qualcosa di freddo e solo dopo essersi sporto vide che era dell'acqua. E già... a terra al letto si trovava una bacinella piena d'acqua fredda, e solo un secondo dopo ecco che le orecchie e la coda fecero la loro entrata. Dire che non se l'aspettava è dir poco, ma non era molto arrabbiato sia perchè era domenica quindi poteva stare in quelle condizione senza pensare alla scuola e sia perchè, grazie allo shampoo di quell'affascinante veterinario, la coda perdeva molto meno pelo. Però una strigliata doveva fargliela per forza, così si alzò e si diresse nel salone. Arrivato lì vide il più piccolo seduto sul divano mentre si mangiava l'ennesimo pacco di biscotti.
''Taemin ho trovato una bacinella piena d'acqua ai piedi del letto. Tu ne sai qualcosa?''
Chiese, avvicinandosi sempre di più al piccolino, il quale fece un piccolo salto probabilmente per la sorpresa e poi iniziò a fissarlo con sguardo innocente ma allo stesso tempo beffardo.
''No''
Rispose semplicemente per poi ritornare a mangiare.
''Se lo dici tu''
Concluse, andando in cucina prendendosi una tazza di caffe.
Era ovvio che non ci credeva ma voleva lasciarglielo credere. Nel frattempo il più piccolo si alzò, posò il pacco di biscotti sul tavolino e si stava dirigendo verso la porta.
''Taemin dove vai?''
Gli chiese, con voce ''innocente''
''Oh hyung, ecco siccome è una bella giornata volevo andare un po' al parco.''
''Taemin la sai una cosa.''
Iniziò a parlare, avvicinandosi sempre di più. La grande coda che 'scodinzolava'. Era palese che voleva vendicarsi.
''Hyung, dai non lo faccio più! Era solo un piccolo scherzetto.''
Disse il più piccolo con aria innocente, probabilmente aveva capito l'intento del più grande, così aveva confessato.
''Oh allora sei stato tu.''
Si fermò, portandosi le mani sui fianchi, la coda dritta e le orecchie alzate. Era arrabbiato.
''Se confessavi prima non ti avrei fatto niente, ma sai che odio le bugie.''
Era vero, odiava a morte le bugie. Soprattutto quand'era Taemin a dirle, insomma si conoscevano da anni e ne avevano passate di tutti i colori, che bisogno c'era di mentire? In quella situazione poi, solo loro due vivevano in quell' appartamento, chi sarebbe potuto essere stato se non Taemin!
''Sei terribilmente carino!''
Lo disse a denti stretti, per poi dirigersi verso il bagno.
Il piccolo fiore sbucò dalla testa del più piccolo, mentre la sua espressione era un misto tra rabbia e dispiacere.
''Grazie Hyung!''
Gli disse per poi buttarsi a peso morto sul divano.
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Erano le 4 del pomeriggio. Fuori era sul serio una bella giornata così Kibum decise di uscire.
Prese chiavi, portafogli, borsa, cellulare e uscì. Scese velocemente le scale e si ritrovò sulla strada principale.
Non sapeva di preciso dove andare, voleva solo camminare un po'.
Dopo aver attraversato il parco, davanti a sè si ergeva un bellissimo bar. ''The little paradise'' era il suo nome, e gli si addiceva alla perfezione.
Era piccolo ma era di una bellezza immensa, peccato che era solo per le coppie, cioè potevano accedervi tutti ma dato che era molto grazioso era frequentato per la maggior parte dalle coppiette. Di conseguenza è un po' imbarazzante entrare da soli e ritrovarsi circondati da queste coppiette che si scambiano effusioni.
Con un sospiro Kibum si girò ritrovandosi alla fermata del semaforo. Voleva tanto entrarci. Alzo il capo è vide che il semaforo era rosso. Sospiro di nuovo, in quella strada un semaforo per cambiare colore ci metteva secoli. Così per perdere tempo iniziò a fissare le persone che camminavano.
''Ehi!''
Qualcuno lo chiamò. Si girò per vedere chi fosse e ci rimase di sasso. Era Jonghyun. Lo guardava con un sorriso bellissimo, il più bello che avesse mai visto, mentre lo salutava con la mano. Stavolta era vestito normale, cioè jeans e maglietta, però, se era possibile, il look casual gli stava ancora più divinamente.
''Oh, buongiorno.''
Si appresto a dire con un piccolo inchino. Il suo cuore aveva iniziato a battere forte e una moltitudine di sentimenti mai provati iniziarono ad inondarlo. Forse perchè gli piaceva, ma chissà... anche perchè Kibum non aveva mai provato quel fatidico sentimento chiamato Amore. Eh già... per ora non si era ancora mai innamorato.
''Non darmi del lei anche fuori dallo studio, mi fa sentire vecchio.''
Disse, con un sorriso imbarazzato. A quel'espressione sorrise anche lui... era così carino.
''Allora come sta il tuo cane? Speravo ritornassi all'ambulatorio ma eri sparito.''
Già, il cane, cioè il finto cane... è ora? che gli avrebbe detto?
''Oh... si... bhè... ultimamente ho avuto molto da fare a scuola per questo non sono più passato, anche perchè la cura sta funzionando alla perfezione. Ora va molto meglio.''
Rispose, sorridendo. Perchè in effetti la cura funzionava.
''Ne sono felice.''
Concluse, iniziando a fissarlo negli occhi. Kibum da parte sua a quel contatto visivo senti qualcosa allo stomaco. Che siano le cosiddette farfalle allo stomaco che di solito hanno gli innamorati? Che sia sul serio innamorato di quel ragazzo?
Non poteva rimanere lì, si sentiva strano. Così si girò e fissò il semaforo. Era verde finalmente!
Ma quando iniziò a camminare per attraversare la strada, qualcosa gli afferrò il polso... o meglio qualcuno.
Si girò e vide che era stato Jonghyun. Lo teneva saldamente per il polso.
''Ecco... stavo pensando, che ne dici di prenderci un caffè... insieme?''
Disse, con tono timido.
Kibum continuò solo a fissarlo, mentre le parole da lui dette gli rimbombavano nella testa. L'aveva invitato per un caffè? Lui? D'un tratto divenne tutto rosso, quando notò che l'altro lo stava fissando con sguardo speranzioso.
Annuì solo, facendo sbocciare un sorriso felice sulle labbra dell'altro.
Iniziarono a camminare, e con sua meraviglia Jonghyun lo portò proprio al bellissimo bar di prima.
Entrarono, lui un po' imbarazzato, e si sedettero ad un tavolo vicino ad una grande vetrata.
All'inizio erano entrambi imbarazzati e non facevano altro che lanciarsi qualche sguardo ma, dopo l'arrivo delle loro ordinazioni, la situazione cambiò, e finalmente iniziarono a parlare del più e del meno. Kibum in quel momento scoprì molte cose su di lui, ad esempio che era più grande di lui di 2 anni! E lui che pensava che fosse della sua stessa età! Scoprì che aveva una sorella maggiore di nome SongDam che lavorava in una stazione radiofonica, che i suoi genitori erano medici mentre lui aveva deciso di fare il veterinario perchè amava gli animali, e molte altre cose sui suoi gusti. Dopo un po' la situazione era completamente cambiata, l'imbarazzo iniziale non c'era più e si erano ritrovati a parlare e scherzare come due amici di vecchia data, quando in realtà era solo la seconda volta che si incontrarono.
Quando finirono e uscirono si rese conto che si era fatto proprio tardi! Il cielo si era già un po' scurito, eppure sembrava che erano rimasti lì dentro solo un'oretta!
Guardando l'orologio si rese conto che erano le 7 meno 20! E doveva ancora cucinare a Taemin!
Gli occhi si allargarono all'inverosimile.
''Si è fatto tardissimo! Scusami ma ora devo andare.''
Disse velocemente, iniziando a camminare, ma fu di nuovo bloccato.
''Aspetta, non farai più veloce se prendi una auto?''
Chiese Jonghyun. Kibum non capì e continuò a guardarlo con aria interrogativa.
''La mia intendo, su vieni e qui vicino, così arriverai prima''
Continuò sfoggiando un'altro dei suoi meravigliosi sorrisi.
''Ma io... non vorrei disturbare, insomma non ci conosciamo nemmeno tanto bene..''
Disse un po' imbarazzato. In fondo era vero, quella era solo la seconda volta che si incontravano e lui era così gentile! Per non parlare dei nuovi sentimenti che stava provando, in un certo senso ne aveva paura.
''Appunto... questa è un'occasione in più per conoscerci meglio..''
Bhè... di sicuro non potè rifiutare, così decise di seguirlo. La sua mano ancora stretta al suo polso. Era imbarazzante.
''P-puoi lasciarmi ora..''
Disse Kibum con un filo di voce.
''No, altrimenti scappi via''
Rispose semplicemente. Un tenero colore rosse dipinse le guance del più piccolo.
Finalmente arrivarono, salirono e partirono.
All'inizio si creò la stessa situazione di prima. Nella macchina regnava un silenzio molto imbarazzante.
''Se posso, come mai a quest'ora è così tardi per te? Insomma di solito i ragazzi della tua età non si ritirano così presto a casa.''
Domandò, rompendo finalmente quel silenzio.
Kibum si girò, iniziando a fissarlo. Di profilo era ancora più bello, gli occhi concentrati sulla strada, le mani possenti che stringevano il volante, e dopo poco iniziò anche a mordersi il labbro inferiore! Che fosse nervoso...
Ma all'improvviso si girò notando che lo stava fissando, un sorrisetto si dipinse sulle sue labbra.
Kibum velocemente si voltò, il cuore riprese a battere fortissimo.
''Ecco, devo cucinare per il mio fratellino. Per questo torno a casa presto... tutto qui...''
Disse con tono imbarazzato, voltandosi guardando fuori dal finestrino.
''Capisco''
Concluse.
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Dopo poco arrivarono.
''Quindi vivi in un appartamento.''
Affermò Jonghyun osservando l'enorme palazzo di fronte all'auto.
''Sì, si trova al 4 piano.''
Dopo quell'affermazione, si bloccò. Perchè gliel'aveva detto? Cosa gli interessava a lui in quale piano stava?
Eppure il maggiore rise.
''Buono a sapersi.''
Disse, guardandolo negli occhi.
Kibum avampò d'un colpo. Doveva andarsene!
''A-allora ci vediamo... C-ciao''
Disse, uscendo dall'auto e dirigendosi verso il portone.
''Non vedo l'ora.''
Rispose, mettendo in moto e partendo.
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Velocemente salì tutti i piani fino ad arrivare al suo e entrare nel suo appartamento. Si sentiva ancora scosso, per tutto quello che era accaduto in quella giornata.
Iniziò a posare la borsa, le chiavi, il portafogli e ... il cellulare?
Iniziò a perquisire i jeans che indossava, la borsa ma niente. Come avrebbe fatto ora? Il cellulare era una cosa fondamentale per lui. Con il broncio si diresse in cucina, iniziando a cucinare.
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 Stava ritornando a casa, dopo quell'incontro inaspettato e quel bellissimo pomeriggio passato con quell'altrettanto bel ragazzo quando notò qualcosa sul sedile di fianco. L'afferrò e notò che era un cellulare con una volpe stampatovici sopra rosa e bianco con tanto di cordicella uguale alla coda delle volpi!. Sorrise, che gusti strani che aveva quel ragazzo... perchè si, quello era di Kibum.
Sempre con un sorriso stampato sulle labbra, ripose il cellulare in tasca.
''Glielo ridarò domani''
Afferrò con sicurezza, continuando a guidare.

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