Sky, Save Me

di InTheDark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Sky, Save Me Prologo ***
Capitolo 2: *** 2. Cielo. ***
Capitolo 3: *** 3. Lui. ***



Capitolo 1
*** 1. Sky, Save Me Prologo ***


Prologo

Giorno 5.999
Sono 2 settimane che ormai Jake non si fa vedere. Penso sia morto. Peccato!
Era un bel cane, ma pensandoci bene forse è meglio così. Dai suoi occhi si leggeva sofferenza, sicuramente sarà stato anche lui cavia della Death Rose.
Oggi sono 5.999 manca un giorno ai 6.000. Sembrano molti giorni, ma ormai sono così monotoni che passano fin troppo velocemente. 5.999 dall’inizio della contaminazione. Mi chiedo come mai papà provi così tanto odio verso la razza umana, e io… io non ne sono esclusa, anche se con tutti quei ‘’farmaci’’ che ho nel corpo non posso ritenermi umana e poi non credo che un padre possa mettere a rischio la vita della propria figlia per il suo bene.
Il treno è arrivato e con molta lentezza ci salgo.
Questo è il primo ed unico mezzo di trasporto che io abbia mai visto.
Lo prendo da una vita e ormai ho imparato a memoria gli orari:
05:35 – 01:20.
E’ tutto sporco di sangue e puzza di marcio, ma sicuramente non ha nulla da invidiare ai miei abiti altrettanto sporchi. Ora che ci penso sono 3 settimane che non mi lavo, ma il lago è troppo lontano da casa mia e non ho una doccia. Molto probabilmente chiederò a mio padre qualche ora per andarci.
Passano 2 ore e arrivo a destinazione
City of light, nome per niente azzeccato per quello che si svolge dentro.
300 metri a piedi e arrivo all’edificio della Death Rose
82 piani di tristezza.
Entro e il robot di sicurezza mi accoglie, le uniche persone reali che ci sono qui sono:
Mio padre, Alea la segretaria, un mix di botox e silicone e quella palla di grasso del Dr.James. Tutti il resto solo robot.
Robot ovunque, del resto è normale, siamo nel 2097.
-Benvenuta signorina Helena, suo padre la sta aspettando!-
Stupido ammasso di rottami, ripete questa frase da 19 anni. Ormai la so a memoria!
-Va bene.- sussurro.
Piano 25 mio padre mi aspetta ansioso.
 
-Benvenuta Hela, sono felice di vederti! Ho creato qualcosa di ancora più letale della scorsa volta! Iniziamo col lavoro!-
Hela, lui mi chiama così.
E’ un pazzo.
Non so come faccio ad essere ancora viva.
-Certo papà…-
Sono 5.999 che quest’incubo va avanti
5.999 giorni di sofferenza per me
ormai ho perso ogni speranza.
O forse no…
 
SKY, SAVE ME…

 

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Capitolo 2
*** 2. Cielo. ***



2. Cielo

-Ahh! Dannazione, fa male!- Urlai per il dolore
-Signorina, per favore, stia ferma.- disse il Dr.James tenendomi schiacciata alla barella.
-James, quanto ci vuole ancora? E tu Hela sta un po’ ferma!- Disse impaziente.
-Basta, fa male!- Grido io. Non ce la faccio più, il dolore è lacerante, cosa mi stanno mettendo in corpo?
-Stia ferma un secondo! Ecco abbiamo finito, ora si muova.- Mi ordinò
Questo cretino! Non capisce? Ci sto provando con tutta me stessa, ma non riesco a muovermi. Tutto mi brucia dentro, non mi sento più il corpo, non riesco a farlo reagire. Ho paura, cosa mi accadrà? Iniziai a sentire il calore delle mie lacrime rigarmi le guancie.
-Direttore, come temevo c’è troppo veleno nel suo corpo, non possiamo andare avanti o la uccideremo.-
Uccidermi, no! Non voglio morire! Non in questo posto!
-Va bene James, mi fido di lei, annulli l’operazione- Vidi il Dr.James voltarsi verso un grande macchinario e schiacciare un pulsante rosso.
Mi sentì risucchiare dal macchinario stesso.
-Papà!- Gridai in preda al panico
-Buon riposo- Disse indifferente.
E poi il buio.


Mi svegliai con una strana sensazione di bagnato. Ero in una pozzanghera, che schifo! Mi alzai traballando.
-Dove sono?- Mi guardai intorno impaurita.
‘’Questo è il lago, cosa ci faccio qui?’’ pensai.
Da lontano scorsi delle figure farsi sempre più vicine.
-Papà- Si era lui con dei robot di sicurezza. Oh no mi avrebbero di certo picchiata. Questa era la mia unica chance per scappare da mio padre.
-Hela, vieni qui!-
Iniziai a correre velocissima con la testa bassa. Il cuore mi batteva all’impazzata. Quando fui abbastanza lontana, mi guardai intorno per vedere se li avevo seminati.
‘’Mi raggiungeranno presto devo nascondermi’’. Iniziai a correre nuovamente a ancora più veloce. L’adrenalina era a mille. Quando andai a sbattere contro qualcosa e caddi per terra, la vista mi si stava offuscando. Tutto intorno a me iniziò a ruotare. Alzai gli occhi verso l’alto. Cosa mi stava succedendo? Quando vidi degli occhi. Due bellissimi occhi azzurri come il cielo sereno di una bellissima giornata estiva, limpidi come una pozza d’acqua pulita.
-Ciao cucciola.-
Cucciola? Improvvisamente setì un calore fortissimo e poi…
Il vuoto.
Mi risvegliai su una barella, ero in laboratorio?
Non capisco sembrava tutto così reale.
Era solo un sogno?






Ok, premetto che quando ho pensato di scrivere questa storia non avevo niente da fare, e aimè la noia gioca brutti scherzi :D
Spero che vi piaccia almeno un pochino, ne sarei davvero felice.
Detto questo un bacio e lasciatemi una recensione :*
 

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Capitolo 3
*** 3. Lui. ***


3. Lui.

-Finalmente ti sei svegliata.- Mi disse qualcuno avvicinandosi a me con passo lento.
-Papà!- Cercai di alzarmi, ma non ci riuscì, il dolore alla testa era troppo forte.
-Sta tranquilla Hela, hai solo fatto un brutto sogno- Disse accarezzandomi una guancia. Era un sogno allora.
-Papà, per favore, mi aiuti ad alzarmi?-
-Certamente- mi disse mostrandomi un dolce sorriso.
Io... non so più cosa pensare di mio padre, non so se fidarmi o non fidarmi di lui, certe volte è premuroso e gentile, altre invece è freddo e distaccato.
Improvvisamente mi venne in mente il sogno fatto.
-Papà, posso farti una domanda?-
-Certo Hela.-
-Siamo... siamo gli unici sulla terra? Cioè io, te, il Dr.James e Alea siamo gli unici esseri umani sulla terra?-
-Hela, Hela, Hela, è giunto il momento di dirti qualcosa in più su quest'argomento, anche perchè non sei più una bambina e hai tutto il diritto di sapere la verità. No Hela non siamo gli unici esseri umani sulla terra, ce ne sono altri ma, siamo gli unici ad essere diciamo ''sani di mente'', il mondo là fuori è impazzito, è pericoloso. Ti ricordi chi ha ucciso tua madre?-
Annuì vogliosa di nuove informazioni.
-Ecco, è stato uno di loro, uno di quei pazzi. Io ti voglio qui con me per proteggerti.-
''Cosa!? Mamma è stata uccisa da un umano? Pensavo fosse stato un robot malfunzionante! Non ci posso credere, devo andare in fondo a questa storia.''
-Capisco. papà, posso chiederti un favore?-
-Certo tesoro.- disse annuendo dolcemente.
-E' da molto che non mi lavo, e penso che per oggi abbiamo finito. Mi concedi qualche ora per andare al lago?-
-Certamente.- Lo vidi prendere uno strano aggeggio super sottile dalla tasca del camice, e comporre un numero.
-James, prepara un robot per Helena sta per andare al lago.- disse per poi riporre nuovamente l'oggetto in tasca.
-Vai piccola.- Sorrise
-Grazie papà.- Mi alzai un pochino per baciargli una guancia.
Mi allontanai dalla stanza quando vidi Alea
-Ciao brutta marmocchia.- mi sorrise fintamente.
-Ciao brutto sgorbio, noto con piacere che le tue ''tettine'' si sono trasformate in ''tettone'' miracolosamente.- ribattei con un sorriso maligno.
-Tu! Brutta marmocch...-
-Alea vieni qui!- Gridò papà.
-Ok Direttore.- e si avvio verso il laboratorio.
Chissà cosa avevano da dirsi quei due. In silenzio e con passo felpato mi accostai sulla porta del laboratorio senza farmi notare.
-Hahaha direttore, la sua capacità di mentire supera ogni limite mi creda, mi complimento per la sua fantasia.-
Mentire? Su cosa?
-Non c'è niente da ridere Alea! quella mocciosa sta cresciendo, sta iniziando a rendersi conto che il mondo è un'altro e non quello che le abbiamo inculcato per 19 anni.-
Cosa? Il mondo è un'altro? Mi hanno mentito? Mi hanno mentito per 19 anni!?
Mentre delle lacrime di rabbia mi rigavano il volto mi allontanai dal laboratorio per raggiungere l'atrio.
Stupido, stupido papà, stupido Dr.James, stupida Alea, STUPIDA ME!
Ci ho creduto, per 19 ho creduto a questa farsa! Come ho fatto ad essere così cretina!
-Signorina partiamo.- disse il robot n 8
-Arrrg-
Ci incamminammo verso il lago.
-Finalmente siamo arrivati! Non vedo l'ora di togliermi questa sporcizia!- dissi con voce infuocata dalla rabbia.
-2 ore. Avvio del timer in corso.- Stupido guscio metallico!
Iniziai a spogliarmi, toglendomi quel vestito ormai fradicio.
Entrai in acqua e iniziai a lavarlo. Era il vestito che mia aveva regalato mia madre ci tenevo molto.
Mi tolsi il reggiseno e mi lavai quando finalmente finì me lo rimisi .
BOOM
-Cosa?- Mi girai spaventata.
-Sky, si cazzo l'abbiamo centrato!- Gridò un ragazzo.
-Whooho stupidi robot!- Gridò l'altro
Robot? Oh no!
Li vidi correre verso esso.
-Hey, hey un'attimo. Quella è una ragazza?- Disse il secondo.
-Fiùù che bel bocconcino! Ed è mezza nuda! Cos'è sta girando un video porno?- Disse il primo.
Ci misi un po a realizzare che ero mezza nuda. E, quando me ne accorsi, diventai più rossa di quei frutti che piacevano tanto a mia madre, com'è che si chiamavano? Fragole? In un secondo sprofondai in acqua per l'imbarazzo.
-Oddio!- Gridai
Vidi quei ragazzi avvicinarsi.
-Hey tutto bene?- Disse in primo divertito.
Ma che cavolo aveva da ridere!
-Hai bisogno d'aiuto?- Disse il secondo porgendomi la sua mano.
Quegli occhi. Erano gli stessi occhi del sogno. Era bellissimo. Alto, abbastanza muscoloso ma non troppo, con i capelli arruffati biondo cenere, e quegli occhi, quei bellissimi occhi azzurri, da mozza fiato. Era un'angelo? Tanta bellezza era impossibile.
-Ciao ciao, ti sei incantata?- Disse divertito.
D'istinto gli indicai il mio vestito messo ad asciugare su un tronco.
-Ah Cloud, vuole il suo vestito. Muoviti vai a prenderlo!- Ordinò.
-Eh sì, tutto io devo fare, tu esci se no come lo indossi?- Disse Cloud con il broncio.
-Per favore giratevi.-
Si girarono contemporaneamente. Uscì dall'acqua e velocemente indossai il mio vestito.
-Potete girarvi.-
-Okay non ti ho mai vista prima. Come ti chiami sigorina?- Disse Cloud fingendo un'aria da snob.
-Helena.- Sussurrai
-Non sei una donna di molte parole eh? Mmh, Helena... no, non ti ho mai visto prima. Piacere io mi chiamo Sky- Mi disse Sky. Era bellissimo ed aveva anche una voce stupenda. Non so perchè ma provai una strana sensazione in basso ventre.
-P-piacere.- Balbettai per l'imbarazzo.
-Oh che cucciola- Mi disse lui intenerito.
Cucciola. Come nel sogno. E' davvero bellissimo, starei qui ore a guardarlo... ore... SANTO CIELO!
-Che ore sono?!- Gridai spaventata.
-Hey allora non è cos' tanto timida! Comunque sono le nove.- Disse Cloud
-Le nove!?Devo tornare a casa!Ma, ma adesso come faccio?! Avete rotto il robot!  Chi mi accompagna?-
-Calmati cucciolina! Ti accompagnamo noi se vuoi- Disse gentilmente.
-Dove abiti?- Mi chiese Cloud
-Grazie, grazie mille! Abito all'edificio della Death Rose! Devo tornare da mio padre o mi uccide!-
-Coosa? Sei figlia di quel pazzo?- Gridarono insieme.
Pazzo? Mi stavo dimenticando di quello che avevo origliato oggi. I miei sospetti stanno raggiungendo il limite. Devo andare in fondo a questa storia! Iniziando con il non essere uccisa per essere ritornata in ritardo.

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