The story of Steve Burnside

di SterekHalinski
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Io e Claire, la mia Partner/Fidanzata, stavamo fuggendo da alcuni cani Zombie. Ci rifugiammo in un Supermercato. Poco dopo essere entrati ed esserci assicurati di aver chiuso bene la porta, sentimmo dei singhiozzi provenire dal reparto alimentari. Ci avvicinammo di soppiatto e vedemmo una bambina, avrà avuto all'incirca otto anni.

Claire sfoderò subito la pistola, ma io la fermai.

< E' solo una bambina! > Le dissi mentre mettevo la mano sopra la pistola.

< Cosa ne sai se è stata morsa! > Urlò facendosi sentire.

< Non..Non mi hanno morsa. > Disse la bambina piangendo.

Mi avvicinai piano a lei e le chiesi quale fosse il suo nome.

< Sherry...Sherry Birkin > Rispose Sorridendo. Ma si vedeva che aveva paura.

< Sherry? Che bel nome. Io invece mi chiamo Steve e lei è Claire, piacere di conoscerti >.

< Meglio uscire da qui... E' un posto troppo grande... Gli Zombie potrebbero essere ovunque... >

< Claire sei sempre pessimista eh? Non capisco come faccia tuo fratello a lavorare nella B.S.A.A. , quando lo saluti cosa gli dici? “Attento uno J'avo potrebbe attaccarti alle spalle con un Machete” >

Claire era proprio pessimista... Ma non potevo farci niente... Le volevo troppo bene.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ci incamminiamo, e vedemmo un capanno degli attrezzi, andammo lì pensando di trovare armi o qualcosa del genere.

Quando entrammo, vedemmo che non c'era nulla, fatta eccezione per quei pochi attrezzi arrugginiti.

< Qui non c'è nulla, Steve, andiamo. >

< Sei tu che non sai cercare Claire, guarda e impara...*Rovista tra gli oggetti rimasti*.. Ecco guarda qui cosa- >.

< Cosa? >

< Hai ragione... Non c'è nulla... Andiamo >.

Persi la speranza anch'io di trovare qualcosa... Fino a che, un Machete non brillo alla luce della luna.

Uccidere qualche Zombie con un Machete era sempre stato il mio sogno.

Purtroppo il mio difetto di fare le cose di fretta mi si rivoltò contro.

Ad un passo dal Machete inciampai su delle tronchesi, e caddi sopra al carrello degli attrezzi facendo cadere tutto: martelli, pinze e cacciaviti...

Tutto cadde a terra.

Tutto fece rumore.

In quel momento, arrivò un cane Zombie che mi saltò subito addosso , visto che ero la prima cosa che fu entrata nel suo campo visivo.

Mentre lottavo per la vita, un secondo cane arrivò, l'avevo subito inquadrato... Voleva Claire.

< Claire, Sherry!!! Scappate! Correte più forte che potete, e non fermatevi fino a che non sarete abbastanza lontane da qui!! >

Mentre urlavo questo a Claire, afferrai un'asta di ferro e la battei più volte a terra, così facendo anche il secondo cane si avventò su di me.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


NOTA:

Per chi non avesse letto l'introduzione, da questo capitolo in poi, la storia è narrata in Flashback...

BUONA LETTURA

 

 

 

Io sono Steve Burnside.

Mio padre era un ricercatore della Umbrella Corporation.

Per brama di potere e soldi, vendette tutte le informazioni ricavate dagli studi alla Umbrella, al migliore offerente, ma per nostra sfortuna lo scoprirono quasi subito e ci portarono in prigione all'isola di Rockfort mentre uccisero mia madre.

Quasi subito inserirono mio padre nella sezione “Ricerche”, e lo costrinsero a fare delle ricerche sul Virus-T Veronica.

Dopo due anni di sfruttamento non ce la feci più e fortunatamente riuscii a scappare poco prima che tutto l'impianto di ricerca esplose per colpa di un certo Albert Wesker.

Appena uscito incontrai Claire, avevo sedici anni, ero ancora un ragazzino, non pensavo che appena dopo sei mesi di confidenza ci saremo fidanzati.

Le cose andavano bene, fino a che, non dissero a Claire che suo fratello maggiore Chris, che lavorava alla B.S.A.A, era stato dichiarato disperso da due settimane.

Le era stato detto da Piers, il vice capitano del' Alpha Team.

Prima di partire intravedemmo al' orizzonte una sagoma.

Era mio padre.

Perchè era lì? Sapevo che fosse scappato, ma se lo conoscevo bene non sarebbe mai tornato a cercare il figlio da lui tanto odiato, e allora perchè mi veniva in contro?

Tutte queste domande crearono confusione nella mia mente. La prima cosa che venne in mente di fare, fu quella di corrergli incontro, ma Claire mi fermò, scosse la testa e mi disse:

< Steve quello non è, o meglio, non è più tuo padre... >

< N-non può essere! Lui è scappato li ho sentiti, l'hanno detto loro! >

Ma non era così.

Mio padre era diventato un mostro vittima del Virus-T Veronica, lo stesso virus che lui aveva creato in quel laboratorio di prigione, lo stesso virus che avevano iniettato a me per vedere gli effetti su un umano ancora in vita.

Lì capii tutto...

< Quando ci rapirono ci iniettarono due liquidi distinti! Quindi il liquido blu era il virus, e di conseguenza quello verde , l'anti-virus! >

< Quindi tu sei vaccinato, non hai nessuna probabilità di trasformarti. A meno che uno Zombie non ti morda > Mi rassicurò Claire.

Le misi le mani sulle spalle e le dissi:

< Mettiamo le cose in chiaro, quando verrò morso, voglio che sia tu a mettere fine alla mia esistenza ok? >

< O-ok. >

Nel frattempo mio padre ci raggiungeva. Lo vedemmo e iniziammo a correre verso l'aereo.

Lì incontrammo Leon Scott Kennedy un amico di Claire, non era il suo ex avrà avuto all'incirca ventiquattro anni.

Non sapevamo chi fosse il pilota, e nemmeno dove ci stesse portando.

Leon mi diede un cambio d'abiti.

< Vai a cambiarti ragazzino > Sorrise, non era un sorriso normale, era uno di quei sorrisi d idiota.

< Steve. > Sussurrai

< Mh? >

< Mi chiamo Steve! > Lo guardai male, ma probabilmente lo aveva preso per uno scherzo.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Non accettai il cambio offertomi da Leon, preferivo tenermi la mia giacca di Rockfort con scritto:

“Steve Burnside 0267”

Appena atterrati, una voce femminile ci disse di scendere. Ridacchiava.

Ci aveva portati alla base antartica della Umbrella, l'inferno in terra.

Ringraziando il cielo le guardie davanti all'entrata non dubitarono di noi.

Leon mostrò alle guardie il Badge, falso, procuratogli dal governo appositamente per questa missione.

Un gas strano si aggirava per il complesso, dietro le porte scorrevoli giacevano a terra i corpi svenuti dei dipendenti, vittime di un gas contenente il Virus-T.

Il nostro primo obbiettivo era trovare Wesker. Nessuno di noi sapeva dove fosse, cosa stesse facendo né tanto meno se ci stesse spiando.

< Ahhhh! > Claire urlò

< Claire- > Leon stava per attaccare lo Zombie che aveva afferrato Claire, non potevo permettere che un estraneo salvasse la mia ragazza.

<> Urlai come un deficiente noncurante del fatto che fossero attratti dai suoni.

*Bang *

Sparai.

Claire era salva, ma dovevamo correre.

Sì, avevo salvato Claire, ma per colpa mia tutti erano in pericolo. Non mi importava come, dove o quando sarei morto, l'importante per me, era che Claire si salvasse.

Ad un tratto venni afferrato alla caviglia da uno Zombie.

Leon e Claire si fermarono.

< Steve siamo venendo ad aiutarti! > Mi intimò Claire a resistere al loro attacco.

< NOOOOOOO!! Andate avanti!! Dovete trovare quel bastardo di Wesker! Leon, voglio che proteggi Claire a qualunque costo! > Queste furono le ultime parole che disse, prima di essere seppellito da una massa di Zombie che volevano il mio corpo, e la mia energia vitale.

Sentii Claire scoppiare in lacrime.

*Stunf *

Qualcuno cadde, ma chi?

< STEEEVEEE!! NOOO! AMICO RESISTI!! >

Riconobbi facilmente quella voce. Era il mio migliore amico: Alfred Ashford.

Era un ragazzino viziato, figlio di un ricco ricercatore, questo è certo, ma era il miglior ragazzino viziato che io abbia mai conosciuto.

*Cough Cough *

< Che succede? > Che era successo? Perchè ero ancora vivo?

< Steve! Amico stai bene? >

< Alfred!!! >

< Non urlare! Fortunatamente ci sento ancora >

< Ehm... E' finita la riunione familiare?? >

< Leon non sei simpatico > Aveva il senso dell'umorismo di una scimmia...

Certo, ero ancora vivo, potevo ancora stare con Claire, ma c'era qualcosa che non quadrava.

Camminammo all'infinito, ma di Wesker nessuna traccia. Alfred sbucò da dietro l'angolo, il problema era che fosse nello stesso momento alle mie spalle.

Aveva una siringa in mano, all'interno c'era la plaga di un virus, probabilmente del Virus-T Veronica inventato da mio padre.

Era sua sorella ,gemella, Alexia.

Non feci in tempo nemmeno a pensarlo che subito mi si avventò contro, infilzandomi con la siringa contenente il virus. Fortunatamente, riuscii a scrollarmela di dosso quasi subito, ma il peggio era fatto, il Virus-T Veronica, scorreva nuovamente nel mio sangue, e questa volta non c'era l'antidoto a salvarmi.

Il mio destino era segnato. Se non altro, Claire avrebbe fatto come le avevo detto.

Non mi trasformai subito, pensai che l'antivirus circolasse ancora nel mio corpo.

Finalmente,dopo molte ricerche, trovammo Wesker.

Sfondai la porta con un potente calcio e vedemmo una sedia di pelle nera lucida.

< Mani in alto Wesker! >

< Eh Eh... > La sedia di pelle si girò < Ce ne avete messo di tempo per trovarmi...Vi ho tenuto sempre d'occhio, sapete? >

< Ce ne eravamo già accorti... Ci chiedevamo come mai quell'orda di Zombie sapesse dove ci trovavamo. >

Con la pistola puntata credevo di averlo intimorito, ma prima che me ne accorgessi mi aveva già bloccato e disarmato, era straordinariamente veloce.

< LASCIALO!! > Le azioni di Leon e Claire erano perfettamente sincronizzate.

< Gettate ai miei piedi le pistole e io lo lascio. > Aveva uno di quei sorrisetti maliziosi... Non lo sopportavo.

Gettarono le pistole a terra come gli aveva detto. Subito mi spinse a terra e fuggì.

Anche noi uscimmo di corsa, a causa della bomba che aveva innescato in precedenza.

Prendemmo nuovamente l'aereo. Per fortuna Alfred aveva con se qualche siringa di Antivirus. Me lo iniettò non appena fummo sull'aereo e mi spiegò che il virus agiva in un arco di tempo di sessanta minuti, ne erano passati solo trentatre, eravamo ancora in tempo. Dopo avermi iniettato il virus si mise subito al comando dell'aereo, ci portò a Raccon City.

Lì scendemmo io e Claire. Alfred e Leon sarebbero andati a Tàiyuán , in Cina.

Lì fu l'ultima volta che li vidi.

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