come un errore ti cambia la vita

di se solo tu sapessi di me
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** 1. ***
Capitolo 3: *** 2. ***
Capitolo 4: *** 3. ***
Capitolo 5: *** 4. ***
Capitolo 6: *** 5. ***
Capitolo 7: *** 6. ***
Capitolo 8: *** 8. ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Quella mattina,quando Kate si svegliò,si rese conto che il letto dove fino a qualche minuto prima stava dormendo non era il suo.

Si girò sul fianco e esaminò la stanza:pareti bianche e una grande finestra dalla quale i raggi del sole entravano nella stanza e la riempivano di luce. Vide che di fronte al letto dove si trovava c'era un grande armadio color legno.

Improvvisamente si sentì inquieta,non riusciva a capire dove ne tanto meno in quale casino si fosse cacciata. Cacciarsi nei guai era tipico di lei.

Si alzò da letto e si vide riflessa nello specchio del cassettone dove erano appoggiati vari oggetti maschili.

Era completamente nuda e suoi lunghi capelli marroni le ricadevano sulle spalle nascondendole. Si sentì le guance bruciare e si guardò intorno alla ricerca dei suoi vestiti,ma di quelli non c'era traccia. Cerco di coprirsi col leggero lenzuolo bianco candido che copriva il letto. Proprio in quel momento la slanciata figura di Richard varcò la porta della stanza tenendo tra le mani un vassoio contenente una tazza di caffè fumante e delle calde brioche.

Oh merda! Penso Kate tra se.

Adesso si che era chiaro dove si trovava.

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Capitolo 2
*** 1. ***


-che cosa è successo? Dimmi cosa cavolo è successo Richard?!-

-Buongiorno anche a te Kate,beh questo lo lascio alla tua immaginazione.- le fece l'occhiolino mentre poggiava il vassoio sul comodino,dopo di che si sistemò i folti capelli marroni e gli si avvicinò.

Kate non aveva affatto voglia di scherzare,voleva rimettere insieme i vari pezzi della serata precedente.

Si ricordava di essere uscita di lavoro verso le 19 e di essere passata da casa per darsi una sistemata prima dell'appuntamento con Richard,l'idea iniziale era quella di andare a cena insieme,ma quello che non riusciva assolutamente a comprendere era come lei fosse finita a letto con lui,il suo migliore amico fin dall'adolescenza.

Gli apparve in mente la scena di loro due insieme nel ristorante mentre ridevano e della bottiglia vuota poggiata sul tavolo,doveva aver esagerato col vino.

Ma nonostante tutto non riusciva a comprendere come si fosse lasciata andare,certo si fidava di Richard ma di sicuro non sperava che le cose sarebbero andate a finire così.

Richard intanto continuava a guardarla fissa negli occhi,stava cercando di capire cosa stava per succedere.Indossava solo un paio di jeans e una camicia sbottonata che mostrava il suo fisico slanciato e tonico.

-io..io devo andare.- furono le uniche parole che Kate riuscì a pronunciare,dopo di che recuperò i suoi abiti e si rivestì in fretta per poi uscire in fretta da quella casa.Non aveva avuto il coraggio di dire nient'altro.

Era ancora scossa per tutto quello che era successo nelle ultime 24 ore.

Chiamò un taxi e tornò a casa sua.

Doveva capire cosa stava succedendo prima di rimettere le cose a posto con Richard.Non aveva mai pensato che il loro rapporto potesse cadere in un vicolo cieco come quello.

Giunta al suo appartamento salì di fretta le scale e si chiuse la porta di casa alle spalle gettando la borsa sul tavolo.

Corse in bagno,una doccia fredda l'avrebbe calmata.

Si spogliò ed entrò nella doccia.Sotto il getto freddo dell'acqua cercò di ricordare ciò che era successo 24 ore prima in ogni singolo dettaglio.

24 ore prima.

Kate aprì gli occhi,erano le 8 di un solare sabato mattina.I raggi del sole entravano attraverso le tendine della finestra.

Dopo qualche minuto si alzò e dopo essersi preparata uscì diretta verso il lavoro.

Kate lavorava da ormai 5 anni in un importante rivista di moda.Sapeva con certezza che presto avrebbe ricevuto un importante offerta dal suo capo e questo la spingeva ogni giorno di più a mettere tutta se stessa in quello che faceva. Passava ore e ore in ufficio a preparare articoli e servizi per il nuovo numero che presto sarebbe stato stampato. Ormai era questione di qualche giorno. La redazione era piena di relle di abiti e segretarie che giravano per i vari uffici.Le linee erano quasi sempre occupate. Tutto doveva essere perfetto.

Oggi la aspettava un importante servizio per il prossimo numero.

Passò l'intera giornata tra un vestito e un altro,all'ora di pranzo Richard la chiamò per chiederle se le andava di andare a cena insieme,lei aveva accettato senza pensarci due volte.Era loro abitudine passare almeno una sera insieme durante la settimana.

Lei e Richard erano amici da molti anni ormai,entrambi adoravano passare del tempo insieme,erano come confidenti,l'uno sapeva tutto dell'altro e viceversa.

Non c'era mai stato niente di più che un amicizia per il semplice fatto che nessuno dei due ne sentiva il bisogno.

Verso le 19 uscì dal lavoro e passò a casa per darsi una sistemata.Aveva optato per l'abito color crema che lui stesso gli aveva regalato e quando fu pronta scese giù per aspettare Richard,il quale arrivò in perfetto orario a bordo della sua auto.

Kate salì in auto e lo salutò calorosamente,si diedero un lieve bacio sulla guancia e partirono diretti al ristorante.

Passarono tutta la cena a parlare delle novità nell'aria,del nuovo servizio di Richard e delle loro vite mentre sorseggiavano vino.

Verso mezzanotte erano di nuovo saliti in auto diretti verso la casa di Kate.Giunti davanti casa lui l'aveva accompagnata fino alla porta e li,di fronte allo spesso portone di legno si erano baciato,un bacio appassionato,di quelli segreti che non dovrebbero essere rivelati a nessuno.

Richard l'aveva presa per mano ed erano tornati di nuovo in auto diretti verso casa sua dove avevano passato insieme la notte. Ricordava i suoi occhi azzurri che brillavano come stelle nel bagliore della notte mentre euforica si addormentava tra le sue braccia.

Kate tornò alla realtà,era di nuovo nella doccia di casa sua.

Finì di lavarsi,dopo di che usci dalla doccia e si asciugò.

Non aveva il coraggio di telefonare a Richard,non dopo quello che era successo.

Indossò il pigiama,non voleva uscire di casa,non dopo tutto quello che era successo.

Tutto quello che era successo con Richard era stato un enorme sbaglio,ne era più che consapevole.

Prese il telefono e compose il numero di Megan,la sua migliore amica.Lasciò che squillasse finché,dopo il quinto squillo la voce di Megan rispose dall'altra parte della cornetta.

-pronto?-

-Megan sono Kate.ho combinato un casino e ho veramente bisogno di parlarne con qualcuno-

-dammi 5 minuti e arrivo.-

la telefonata si interruppe.

Dopo qualche minuto Megan era lì,pronta ad ascoltarla.

-che cosa è successo?mi devo preoccupare?-

-ieri sera sono andata a cena con Richard e ho fatto una cavolata..-

-ovvero?-

-ci siamo baciati.-

-e basta?-

-stamani mi sono svegliata nel suo letto.-

-oh cavoli.- Megan scoppiò a ridere,pensava molto peggio.

La strinse forte.

-dai a tutto c' è rimedio Kate!-

-lo so ma le cose non torneranno mai come prima.-

-che ne sai?magari tra un paio di giorni non se ne ricorda neanche.-

-tu dici?-

-si-

Megan era così,riusciva a farla tornare a sorridere anche nella peggiore delle situazioni.

Passarono la giornata insieme,Richard provò a chiamarla e a scrivergli,ma lei non aveva il coraggio di rispondergli. Era troppo scossa ancora. Aveva bisogno di tempo per trovare le parole giuste.

Verso le 10,dopo che Megan se ne era andata si addormentò sul divano.

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Capitolo 3
*** 2. ***


la mattina seguente,quando Kate si svegliò,tutto era già tornato alla normalità.Si preparò in fretta e andò a lavoro.La giornata si svolse normalmente,verso le 12 ricevette una chiamata da Richard,non era ancora pronta per parlargli così disse alla segretaria di dirgli che al momento non era in ufficio.

Verso le 7 usci dalla redazione e si avviò a piedi verso casa.Voleva sgranchirsi le gambe.

Era ormai vicina a casa quando sentì urlare il suo nome,si voltò e vide Richard dall'altro lato della strada. Doveva essere li da qualche ora,magari la stava aspettando per parlare di persona con lei.

-Kate fermati!-

Kate continuava a camminare,fingendo di non sentirlo.Non voleva peggiorare ulteriormente la situazione.

Richard attraversò la strada e la rincorse fino a postarsi davanti a lei,costringendola a fermarsi.

-ti devo parlare.mi dispiace per ieri,sono cose che succedono,non succederà più te lo prometto.anzi,fingiamo che non sia proprio successo e torniamo alla normalità. Ti prego Kate.Mi manchi.Tu sei la mia migliore amica,la mia confidente. Non far si che questo incidente di percorso rovini la nostra amicizia.-

Kate lo guardò fisso negli occhi,sapeva che non stava mentendo.

Velocemente gli si avvicinò e lo abbracciò.

-mi sei mancato Richard.L'ultima cosa che avrei voluto era rovinare il nostro legame.-

Richard la strinse forte a se,sapeva che quella era la scelta giusta nonostante i sentimenti che provava per lei.

Conosceva Kate da molti anni ormai,sapeva perfettamente come era fatta.
La prima vota che si erano incontrati avevano appena 15 anni.si ricordava di Megan che continuava a tempestarlo di messaggi perché voleva fargli conoscere questa sua amica.
Ti piacerá,gli diceva ogni volta e così fu.
Ricordava la sottile figura di kate la prima volta che la vide.
Aveva i capelli castani raccolti in una coda e uno spesso paio di occhiali che nascondevano i suoi dolci occhi color nocciola.
Ricordava come subito diventò rossa in volto, a quei tempi era molto più timida di adesso.
Megan aveva ragione,lei lo aveva fatto diventare una persona migliore,lo aveva cambiato. Le era debitore.
Col passare degli anni la loro amicizia era diventata sempre più forte.

Lei era da sempre la sua confidente,il suo punto di riferimento. Rischiare di perderla per un errore simile era la cosa peggiore che gli potesse capitare.Ma adesso che era nelle sue braccia tutto sembrava essere tornato alla normalità.Niente avrebbe potuto peggiorare quell'attimo.
Richard sciolse l'abbraccio e tornarono a guardarsi negli occhi.
-che programmi hai per stasera?-
-beh ho un'appuntamento col capo tra poco.Deve parlarmi di una cosa urgente.perche?-
-mi chiedevo se ti andava di venire da me,potremmo guardare un film insieme.un po come ai vecchi tempi.-
-mi piacerebbe molto ma sono piuttosto stanca.un altra sera ok?-
-va bene.-
-adesso devo andare. ci risentiamo.-

Richard salutò Kate,la quale si diresse a passo svelto verso casa,doveva prendere del materiale per l'appuntamento col capo.

Era elettrizzata,sapeva che probabilmente quell'appuntamento avrebbe portato importanti novità per la sua carriera.

E sapere che le cose con Richard si stavano sitemando la rendeva ancora più felice.

Preso tutto quello di cui aveva bisogno,Kate uscì di casa e si avviò verso la redazione,dove il suo capo la stava aspettando.

Giunta lì prese l'ascensore fino al quinto piano dove la segretaria l'accompagnò all'ufficio di Caren,il suo capo.

Bussò alla porta.

-avanti.-

Kate entrò nella stanza con passo tranquillo.

Caren era seduta al suo studio circondata da quadri ritraenti copertine di importanti numeri della rivista.

-mi voleva vedere?-

-oh si kate. Vieni siediti.-

Kate feve qualche passo avanti e si sedette di fronte a lei.

Caren era alta e magra. Aveva il viso ovale e gli zigomi alti,due grandi occhi color ghiaccio che la osservavano,labbra rosse e carnose.

Indossava un tubino nero un filo di perle intorno al collo.

-ti ho mandato a chiamare in quanto ho visto gli enormi progressi che hai fatto con questo numero. Sei veramente dotata.-

Kate sentì le guance prendere fuoco.

-e volevo proporti di lavorare per me per la nostra sezione Regno Unito.La nostra vice direttrice della sezione ha appena dato le dimissioni e chi meglio di te potrebbe prendere il suo posto?-

-sono molto lusingata dalla sua offerta ma prima di accettare devo rifletterci un po su-

-oh lo capisco se proprio devi pensarci su ti lascio tempo fino a venerdì per decidere. Fammi sapere.-

-certo,ci conti.-

Kate strinse la mano a Caren e dopo averla ringraziata di nuovo si diresse verso casa sua.

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Capitolo 4
*** 3. ***


-non hai idea di cosa mi è appena successo.Avevo un appuntamento col capo e mi ha offerto di lavorare per lei per la sezione Regno Unito come vice capo.-

-oh Kate ma è meraviglioso! Cosa hai deciso? Ci vai?-

Megan urlava di gioa dall'altra parte della cornetta.Era quasi più euforica di lei.

  • Ho tempo fino a Venerdì per decidere ovvero meno di 3 giorni.-

-secondo me dovresti accettare;sarebbe il primo grande passo per la tua carriera.-

-devo pensarci su.- Kate era ancora incerta. Quella era una delle più importanti occasioni che la vita avrebbe potuto dargli.Certo andare la equivaleva a farsi una nuova vita e sopratutto costruirsi un importante carriera,ma allo stesso tempo rinunciare al tempo con Richard e Megan.Li avrebbe visti pochissimo e questo le dispiaceva.Li a New York aveva tutto quello di cui aveva bisogno.

-dormici sopra e poi quando avrai deciso fammi sapere.Qualsiasi cosa sceglierai io ti sosterrò lo stesso.-

-Grazie Megan.Meno male che ci sono persone come te.Adesso vado. Sono molto stanca. Ci risentiamo-

-ok Buonanotte Kate-

-Buonanotte Megan-

Kate riattaccò e si diresse in cucina.Prese la pentola dal cassetto,la riempì d'acqua e accese il fuoco.

Mentre l'acqua si scaldava sul fuoco si spostò in bagno.

Si vide riflessa nello specchio,era raggiante.Aprì il rubinetto del lavandino e si bagnò il volto. Doveva tornare in se stessa prima di prendere una decisione.

Cenare in tranquillità era un buon modo per rilassarsi. Appena l'acqua iniziò a bollire buttò la pasta nella pentola e aspetto che cuocesse.

Cenò davanti la televisione e verso le 11 si addormentò nel suo letto.

La mattina seguente,quando Kate aprì gli occhi,il cielo era pieno di nuvole grigie che promettevano un temporale.Accese il cellulare e trovò un messaggio di Richard che le chiedeva come era andato il colloquio. Gli rispose che voleva parlargliene di persona e che si trattava di una bella notizia.Ancora non aveva preso una decisione ma pensava di partire. Si alzò e si diresse verso il bagno e dopo essersi lavata e vestita si diresse in cucina per preparare una tazza di caffè. Era ansiosa all'idea di parlare con Richard della sua decisione.Chissà cosa penserà si chiedeva mentre sorseggiava la sua fumante tazza di caffè.Lui l'aveva senpre sostenuta in qualsiasi decisione e sperava che lo avrebbe fatto anche in questa.

Verso le otto uscì di casa e si diresse a lavoro.Aveva solo due giorni per prendere la sua decisione definitiva e per il momento era sicura del fatto che nessuna delle due fosse la scelta giusta da prendere. Sia l'una che l'altra implicavano rinunciare a qualcosa.

La giornata a lavoro trascorse tranquillamente,tutto era pronto per il lancio del nuovo numero.Verso l'ora di pranzo ricevette una chiamata da Richard che le chiedeva se le andava di vedersi nel pomeriggio.Era ansioso di sentire le novità.

Si accordarono per incontrarsi a Central Park,il loro posto da tanti anni;lì infatti si erano conosciuti molti anni prima.

Ricordava che Megan li aveva fatti incontrare con l'inganno,dicendogli che doveva assolutamente farle vedere un vestito che voleva comprare per la sua festa di compleanno ma in realtà,invece di portarla per negozi,l'aveva portata a Central Park e le presentò Richard.

Lui,alto e con quegli occhi così blu che da soli avrebbero illuminato anche il luogo più buio dell'intero universo,le aveva stretto la mano con la sua presa salda e decisa.Quello fu l'inizio di tutto.

Avevano molte cose in comune fin da allora:entrambi infatti amavano gli stessi gruppi musicali e condividevano la stessa passione per la lettura.

Col tempo lui le trasmise la sua grande passione per il cinema.Passavo ore insieme a guardare film e a scambiarsi pareri su registi e attori.

Quando Kate uscì di lavoro stava iniziando a piovere,ma non le importava,così dopo aver aperto l'ombrello si diresse verso Central Park.Appena arrivata vide la figura di Richard seduto su una panchina.

Indossava una camicia bianca che metteva in risalto il suo fisico e dei normali jeans.Lo raggiunse e si abbracciarono.

-ehi allora? Quale è questa grande novità?-Kate si sedette vicino a lui.

-allora la faccenda è questa:mi hanno offerto un lavoro come vice capo per la sezione Regno Unito del giornale.-

-wow e cosa hai intenzione di fare?voglio dire ci vai?- Richard evidentemente non si aspettava una notizia del genere.

-non lo so,non ho ancora deciso.-

.secondo me dovresti rifiutare,qua hai tutto quello che hai sempre desiderato.Ci sono io,c'è Megan e hai un lavoro che ti soddisfa.Perchè dovresti rinunciare a tutto questo e trasferirti nel Regno Unito?-

-beh è un occasione irripetibile per la mia carriera.-

Richard si irrigidì,non voleva che lei partisse.

-si ma rinunciare a tutto per la carriera è la più grande cavolata che tu possa fare.-

Kate era scioccata dalle parole di Richard,non poteva credere che avesse avuto il coraggio di dirgli una cosa del genere.

-Richard questa è la mia vita,sono io che prendo le mie decisioni.e visto che tu la vedi così,ho un motivo in più per partire.-

Kate si alzò di scatto e se ne andò.

Richard rimase li sulla panchina,incapace di alzarsi e rincorrerla per spiegargli che lui l'amava e che temeva di perderla una volta per tutte.avrebbe voluto farlo ma rimase li a pensare che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe rivista.

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Capitolo 5
*** 4. ***


Decise di partire,nonostante tutto quello che aveva là. era la cosa giusta da fare in quel momento. certo voleva dire rinunciare a tutto cio che aveva costruito nel corso degli anni,ma adesso,dopo tutto quello che era successo con Richard,voleva solo andarsene e staccare la spina. Compose il numero di Megan,la quale dopo qualche squillo rispose dall'altro capo della cornetta. -pronto?- -ho preso la mia decisione. Parto.- Le raccontò del litigio con Richard,Megan era a dir poco scioccata,non pensava che Richard avrebbe avuto il coraggio di dirgli quelle cose. Dopo la telefonata,si diresse in Redazione e parlò col suo capo. Caren era molto contenta che avesse accettato. Il suo volo era prenotato per domenica mattina. Aveva solo due giorni per svuotare l'appartamento. Megan si era offerta di aiutarla con gli scatoloni,aveva così tante cose che doveva portare con se che probabilmente due giorni non sarebbero bastati per riempire gli scatoloni.

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Capitolo 6
*** 5. ***


-questo dove lo metto?- Megan teneva tra le mani un grosso vaso di vetro.

-Mettilo in quella scatola.- Kate le indicò la scatola contenente tutti gli oggetti di vetro.

Stava svuotando un cassetto del comodino quando trovò l'album con tutte le vecchie foto della sua adolescenza.

Si sedette sul letto e chiamò Megan che subito la raggiunse e insieme sfogliarono l'album.

Al suo interno vi erano le foto del loro viaggio a Parigi.Aveva appena compiuto 18 anni e come regalo aveva ricevuto quei biglietti per un week-end da Richard e Megan. Si ricordava di come era entusiasta all'idea di partire insieme a loro. Era stato uno dei migliori viaggi della sua vita. Avevano visitato il Louvre e la Torre Eifel.

Richard,il suo nome riecheggiò nella mente. Non lo aveva più sentito dopo quello che era successo.

-a proposito con Richard che hai intenzione di fare? Gli dirai che domani te ne vai?-

-no.-

Megan si rimise a lavoro e Kate fece lo stesso.

C'era ancora molto da fare prima di partire.

Verso le 8 Megan tornò a casa sua. Kate finì di preparare le ultime cose e sopo aver mangiato un boccone se ne andò a letto. La mattina dopo aveva un volo da prendere. Doveva essere all'aeroporto per le 9.

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Capitolo 7
*** 6. ***


-Megan ho bisogno del tuo aiuto.-la voce di Richard riecheggiò nel telefono.

-che cosa vuoi Richard?-

-A che ora parte Kate? Devo assolutamente parlarle prima che parta. È importante.-

-il volo è alle 10 e ti consiglio di non creare altri guai dato che ne hai combinati a sufficienza..-

-Devo dirle quello che provo per lei Megan. È la mia ultima possibilità per sperare che lei resti.-

Megan era scioccata,non sapeva dei sentimenti che Richard provava per Kate.

Rimase qualche secondo in silenzio prima di tornare a parlare.

-adesso devo proprio andare Richard. Ci risentiamo.-

Megan riattaccò.

Non aveva idea di come Kate avrebbe reagito l'indomani se Richard gli avrebbe confessato ciò che provava per lei.

Non avrebbe detto niente a Kate.

Scacciò i pensieri dalla mente e indossò il pigiama,

La mattina dopo sarebbe passata a prendere Kate e l'avrebbe accompagnata all'aeroporto.

Si sdraiò nel letto e chiuse gli occhi. Circondata dal silenzio si addormentò nella sua tranquillità.

Quando li riaprì erano le sette di una calda mattinata appena sbocciata.

Si vestì e si preparò ad uscire. Dopo aver preso la borsa si chiuse la porta alle spalle e si avviò verso la sua Mini blu elettrico.

Salì in auto e girò la chiave,la macchina emise un rombo. Si avviò verso la casa di Kate che non distava molto dalla sua.La radio dell'auto riproduceva il suo album preferito,una sorta di anebbia pensieri per lei.

Giunta di fronte all'appartamento di Kate parcheggiò e scese dall'auto.

Suonò al campanello e dopo qualche secondo Kate le aprì il portone.

Salì le scale . Kate era davanti la porta del suo appartamento,raggiante e pronta a partire.

Indossava una maglietta larga a righe bianche e nere,un paio di jeans sbiaditi e le sue all star nere.

Aveva i capelli sciolti e ancora umidi.

-ehi buongiorno.-kate le sorrise.

-buongiorno a te Kate,sei pronta per partire?-

-si,ho preso tutto.-

Caricammo la sua valigia nell'auto,gli scatoloni e il resto della roba gli sarebbe stato recapitato in pochi giorni.

Partimmo e ci dirigemmo verso l'aeroporto,Kate sembrava felice di quello che stava per fare. E lo era anche lei. Certo le dispiaceva non vederla tutti i giorni o non passare più del tempo con lei,ma se lei era felice,allora quella era la scelta giusta. E poi poteva sempre sentirla per telefono o andarla a trovare per natale e durante l'estate.

Non era poi la fine del mondo,penso tra se.

Giunte all'aeroporto Megan aiutò Kate a scaricare la valigia e insieme si diressero dentro.

Non c'era traccia di Richard.

Forse era solo uno scherzo,penso Megan tra se.

Kate aspettava il suo turno al gate,poi si sarebbe imbarcata e sarebbe partita.

Sentiva dentro di se un piccolo vuoto,stava partendo senza aver detto addio a Rivchard.

Dopo quella sera non si erano più parlati,ma ogni tanto lui affiorava nella sua mente.

Ma ormai era troppo tardi,il suo volo sarebbe partito nel giro di poco tempo e certo quello non era il momento per fare un passo indietro.

Era giunto il suo turno,ormai era questione di pochi minuti.

Dopo aver fatto il gate,Kate tornò da Megan,doveva salutarla prima di partire.

Si strinsero in un caloroso abbraccio.

-fai la brava la e chiamami quando arrivi.-

-va bene mamma,anche tu però fa la brava.-

Dopo essersi abbracciate un altra volta Kate si avviò verso il suo aereo.

 

Richard corse verso il gate. Era in ritardo e sicuramente non ce l'avrebbe fatta.

Aveva visto da lontano la figura di Megan. Schivò le valigie e tutte le persone che riempivano l'aeroporto e la raggiunse,aveva il fiatone per la corsa improvvisa,cercò di riprendere fiato prima di parlare.

-dove è?-

Megan si voltò e lo squadrò con i suoi occhi verdi.

-è appena salita a bordo.mi dispiace.-

Richard sgranò gli occhi.

L'aveva persa.

E con lei aveva perso anche un po di se stesso.

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Capitolo 8
*** 8. ***


Kate scese dall'aereo,erano le due di pomeriggio e il tempo sembrava non promettere pioggia,meglio così,pensò,posso fare un giro senza dovermi portare dietro l'ombrello.

In pochi minuti era fuori dall'aeroporto,il vento fresco le scompigliava i capelli.

Chiamò un taxi e si diresse verso il suo nuovo appartamento,era molto più piccolo di quello a New York ma per lei era perfetto.

Giunta davanti il portone della sua nuova abitazione fece un grande respiro e inserì la chiave nella fessura.

Era ancora più bello rispetto alle foto che aveva visto. Le pareti erano grigio chiaro con il soffitto bianco,poggiò le valige vicino alla porta e osservò quello che da quel giorno sarebbe stato il suo nuovo appartamento.

Il soggiorno era comunicante con la cucina e attraverso un piccolo atrio si accedeva alla camera da letto,il bagno e a un altra stanza che Kate aveva deciso di utilizzare come suo studio.

Portò le valige nella sua nuova camera da letto che al momento era composta solo dal suo letto matrimoniale e dall'armadio che avrebbe dovuto riempire di nuovo con i suoi molti vestiti.

Chiuse gli occhi e fece un lungo sospiro,stava per iniziare una nuova avventura.


Dall'altro lato dell'emisfero Richard era di nuovo su quella panchina di Central park,a fissare il vuoto mentre i primi venti autunnali soffiavano facendo cadere qualche foglia qua e la.

Da quando lei era salita su quell'aereo niente aveva più senso.

Se avesse avuto la possibilità di tornare indietro probabilmente l'avrebbe stretta più forte a se,le avrebbe detto quello che provava per lei,l'avrebbe fatta restare. Invece lui era riuscito in pochi giorni a perdere l'unica cosa a cui veramente teneva:lei.

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