I will always be there, it's a promise

di onedsfirstlove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** 1. Vecchi incontri ***
Capitolo 3: *** 2. Una giornata da dimenticare ***
Capitolo 4: *** 3. La partenza ***
Capitolo 5: *** 4. The kiss ***
Capitolo 6: *** 5. Chiarimenti ***
Capitolo 7: *** 6. Pomeriggio con Harry. (parte prima) ***
Capitolo 8: *** 7. Pomeriggio con Harry (seconda parte) ***
Capitolo 9: *** 8. Un viaggio non programmato ***
Capitolo 10: *** 9.Per un pelo ***
Capitolo 11: *** 10.Casa dolce casa ***
Capitolo 12: *** 11. incomprensioni ***
Capitolo 13: *** 12. Paura ***
Capitolo 14: *** 13.LOST IN CONFUSION, LIKE AN ILLUSION ***
Capitolo 15: *** 14.Cambiamenti ***
Capitolo 16: *** 16. you know i'll be ***
Capitolo 17: *** 15. Ancora ***
Capitolo 18: *** 17. Ti amo ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***



PROLOGO.

 
I ricordi erano l'unica cosa che mi restava di noi. Noi che giocavamo al parco, noi che ci sporcavamo di gelato a vicenda, noi che ci raccontavamo i segreti più assurdi, noi che litigavamo con il solo scopo far pace per abbracciarci, noi che ci facevamo forza, noi che crescevamo insieme. Noi che alla fine, non eravamo più niente.
Era davvero incredibile il modo in cui lui fosse riuscito a dimenticarsi di me. Ma soprattutto, era strano il modo in cui mi ignorava, fingendo che la nostra amicizia non fosse mai esistita.
Le persone dimenticano, i ricordi svaniscono e i sentimenti cambiano. Forse era per questo che iniziammo ad odiarci. Sì, lo odiavo. 
Odiavo lui, che non aveva mantenuto la sua promessa.
Odiavo lui, che mi aveva abbandonata.
Odiavo lui, che mi aveva dimenticata.
Odiavo lui, che aveva cancellato ogni nostro ricordo.
Odiavo lui, che era andato avanti per la sua strada.
Odiavo lui, che non si accorgeva delle mie lacrime.
Odiavo lui, che non c'era mai per me.
Odiavo me, che sentivo la mancanza dei suoi abbracci.
Odiavo me, che credevo ancora nella nostra amicizia.
Odiavo me, che non riuscivo a dimenticarlo.
Odiavo me, che stavo male ogni volta che mi ignorava.
Odiavo me, che nonostante tutto, mi ero innamorata di lui.
 

*My Space*
Salve, sono asia e sto scrivendo la mia prima ff insieme ad un'altra mia amica.. beh che dire spero vi piaccia! Continuerò a 2 recensioni!;)
Byeee! <3

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Capitolo 2
*** 1. Vecchi incontri ***


1.        Vecchi incontri

 
Driiiiin Driiiin! Ecco la sveglia del cacchio! Bene sono le 6:30 e tra un’ora io e le mie amiche dobbiamo stare alla fermata che ci porta davanti scuola.
Io: Ragazze! Alzate quel culo e muovetevi perché altrimenti faremo tardi per il nostro primo fottuto giorno di scuola!
Erica: Ah cara amica mia.. La tua finezza mi sorprende sempre – replica alzandosi dal letto..
Io: Lo so – dico sorridente, poi mi sposto vicino al letto di Anna che non si vuole svegliare – Dormigliona sveglia!! – si rigira dall’altro lato del letto. Cazzo. Ah aspetta ho un’ idea! Lancio uno sguardo a Erica che subito mi capisce, va in bagno e torna dopo 5 minuti con un secchio di acqua fredda in mano.
Erica: Anna alzati oppure questo bel secchio sarà vuoto da un momento all’altro! 1.. 2.. 3!
E… SPLASH! Il secchio d’acqua si svuota addosso ad anna che salta per lo spavento! Anna: Ma che cazzo vi prende?
Io: ti abbiamo avvisata cara!
Bene una volta lavate, io mi metto un jeans a sigaretta chiaro, con una t-shirt semplice bianca con una camicia nera aperta sopra e le mie immancabili converse nere. Piastro i miei capelli neri, metto un filo di trucco e poi prendo la borsa e raggiungo le altre che mi aspettano giù.
Anna: Ah finalmente! Credevamo fossi morta!
La guardai in cagnesco, e poi uscimmo tutte e tre ed arrivammo alla fermata del bus. Una volta arrivato, salimmo e ci dirigemmo a scuola. Arrivate davanti alla struttura ci dirigemmo ai nostri armadietti che erano distanti gli uni dagli altri. 2 minuti dopo, fecero la loro entrata i 5 finocchi, ovvero i ragazzi più montati e più famosi della scuola. Il gruppo è formato da: Louis Tomlison alto, capelli castani e occhi color acqua marina, amante delle carote, Zayn Malik alto, fisico da paura, pelle ambrata, capelli neri con un ciuffo molto alto biondo, occhi dorati, vanitoso e insopportabile. Liam Payne  alto, capelli biondo scuro, occhi scuri ed è il più responsabile del gruppo. Niall Horan alto, finto biondo, occhi color oceano ed ama mangiare. Harry Styles, ex migliore amico mio e delle ragazze, comunque alto, moro con dei riccioli che ti fanno perdere il fiato, occhi verdi come le praterie, ed è un puttaniere di prima categoria. Finite anche le loro presentazioni, mi dirigo in classe e mi siedo vicino ad Anna. Ecco che entra la prof di matematica e tutti si alzano in piedi a parte ovviamente quei 5 ma la prof ormai abituata non ci fa molto caso..
Prof: Ragazzi, visto che alcuni di voi hanno un voto molto basso nella mia materia, per farvi recuperare vi ho divisi a coppie formate da un tutor e uno di voi che ovviamente deve recuperare.. Quindi adesso chiamo le coppie..
Bene! Io sono un asso in matematica, però questo non vuol dire che la prof mi scelga di fare da tutor!
Prof: Styles.. con.. ehm.. vediamo ah si! Evans! – appena sentito i nostri cognomi alzo subito lo sguardo dal mio libro e ne rivolgo uno omicida alla prof! Intanto mi giro verso Styles che aveva un ghigno divertito stampato in volto, inoltre lui dopo avermi abbandonata al primo anno di liceo decise di tormentarmi e fino al 5 ancora non ha smesso, dopotutto io lo evito in continuazione oppure gli rispondo sempre fredda, perché oramai lui ha perso la mia fiducia e tutto il bene che gli volevo.
Io: Prof mi scusi potrei cambiare compagno?
Prof: beh.. NO!
Io sbuffai sonoramente e continuai a scarabocchiare sul mio quaderno.. finite le lezioni mi dirigo al mio armadietto per posare i libri. Ma dietro di me sentii una presenza.. mi giro e indovinate chi mi ritrovo? Styles!
Harry: ehi ice! – eh già! Lui mi chiamava così, ma da quando ci dividemmo non utilizzò più questo nomignolo ma ben altri.. ed ora sentirglielo pronunciare di nuovo mi fece rabbrividire
Io: che cazzo vuoi Styles? E poi non chiamarmi più così!
Harry: vedi ice se non mi sbaglio la prof ci ha assegnati come coppia per le ripetizioni, quando ci vogliamo vedere dolcezza?
Io: Styles fottiti! Oggi da me alle 16 e non osare ritardare!
Harry: come vuoi ice!
Io: e che cazzo! La smetti di chiamarmi così!
Harry: no!
Io: Ma fottiti!
Bene un’altra giornata era finita, erano le 15:30 e io stavo riordinando per attendere Styles. Anna e Erica avevano anche loro un compagno quindi ero sola a casa. Bene sono le 16:15 e ancora deve arrivare! Bene ma che se ne vada a fanculo! Domani gli parlo! Grandioso! Sono le 16:30 quando sento suonare il campanello, mi precipito ad aprire e..



MY SPAACEEEE!
Salve ragazze, eccomi qui con il primo capitolo della mia storia, come sempre continuerò a 2 recensioni! Byeeee

- Asia! 

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Capitolo 3
*** 2. Una giornata da dimenticare ***



 

2. Una giornata da dimenticare!

Sono le 16:30 quando sento suonare il campanello, mi precipito ad aprire e.. chi mi posso ritrovare davanti con una mezz’ora di ritardo? Styles!
Io: Ah era ora!
Harry: Scusa.. è che stavo venendo a piedi e ha iniziato a piovere molto forte, e io non avendo l’ombrello ho dovuto aspettare che spiovesse.. mi dispiace..
Beh in effetti era tutto bagnato, sembrava un pulcino.. poverino, mi dispiace così tanto, starà morendo di fre.. ah Alice ma che dici! A te non interessa più di lui!
Io: Bene scuse accettate, adesso entra e vai in bagno che ti porto un asciugamano!
Harry: Ok grazie ‘ice’! – uffaaaa di nuovo quel soprannome!
Io: bene ora muoviti!
E va in bagno.. certo che quella maglietta faceva intravedere quei suoi muscoli così ben scolpiti.. Ah basta! Devo smetterla di pensare ‘ste cose! Comunque entro in bagno pure io e lo ritrovo senza maglietta.. sono sicura di essere rimasta lì imbambolata a fissarlo con le guance rosse peggio di un peperone.. Poi lo sento ridere e subito mi giro da un’altra parte.. Uffaaa se non la smette di ridere gli arriva qualcosa in faccia!
Io: Che cazzo ti ridi?
Harry: beh vedo che la tua finezza è rimasta!
Io: ah.ah.ah. sei divertentissimo!
Harry: lo so, bene ora mi dai un asciugamano per piacere?
Io: uhh Harry che chiede per piacere! Non glie lo sentivo dire dal primo anno del liceo, quando ha abbandonato le sue migliori amiche per la popolarità!
Harry abbassa lo sguardo, poi cerco di prendergli l’asciugamano, ma non ci arrivo e mi alzo sulle punte, ma nulla non ce la faccio. Poi sento qualcosa dietro di me, e mi accorgo che Styles si è preso l’asciugamano da solo facendo cadere la collana che lui mi regalò quando io feci 13 anni…
Harry: c-ce l’hai ancora?
Io subito glie la tolgo di mano!
Io: H-ho ancora c-cosa? – ecco mi sto per mettere a piangere lo sapevo! Cerco di mandare indietro le lacrime, ma non ci riesco e scoppio in un pianto, e riesco a calmarmi solo quando qualcuno mi abbraccia, e da lì mi accorgo che è Harry, è così bello sentirsi al sicuro nelle sue braccia, ma adesso basta! Mi asciugo in fretta le lacrime e mi alzo.
Harry: Ehi perché piangi? – cosa ancora non ha capito? Beh meglio almeno non dovrò dare spiegazioni
Io: Non sto piangendo, mi è finito qualcosa nell’occhio..
Harry: Che cosa? Ti brucia?
Io: No, no.. era solo uno stupido ricordo..
Harry: Ti va di parlarne?
Io: Con te no. Ora muoviamoci che sono già le 17 e alle 20 tornano le altre due!
Harry: ah, beh ok.. se non vuoi p-parlarne con me non fa n-niente… Andiamo in camera tua?
Io: si..
*
Bene sono le 20:15 e io e Styles abbiamo appena finito di studiare matematica..
Harry: Basta non ce la faccio più!
Io: Si basta…!
*Dlin Dlon* uh il campanello, saranno arrivate Anna ed Erica
Io: Vado ad aprire.. non ti muovere da qua
Harry: Si, ok..
Scendo le scale e apro la porta, trovandomi un Anna e un Erica con il muso..
Io: ragazze c’è Styles di sopra e non voglio che tocchi qualcosa di mio, ora va via dopo mi raccontate perché avete quei musi lunghi
Anna,Erica: Ok..
Salgo le scale e trovo Styles con il mio diario segreto in mano, quel diaro dove c’è scritta tutta la mia vita, lì c’è scritto tutto quello che è successo con Styles, tutto quello che è successo con Max.. Tutto quello che è successo in questi 5 anni..
Io: Ehi fermo! Non toccare la mia roba! E poi come facevi a sapere il cosice per aprire il mio diario?
Harry: il tuo codice è sempre lo stesso, non lo cambierai mai.. ma poi dimmi chi è questo stronzo di max e quel bastardo di quel ragazzo che ti ha abbandonata in primo liceo eh? Se lo trovo gli spacco la faccia, perché nessuno deve fare del male alla mia ‘ice’!
Io: Styles su di Max non c’è niente da dire! Su quel bastardo invece c’è da dire e come! Insomma dimmi un po’.. non ti viene in mente nessuno?
Harry: no..
Io: Ah no.? Quel bastardo si chiama Harold Edward Styles! Mio migliore amico dalle elementari! Ma poi una volta al liceo mi ha abbandonato perché se la doveva fare con le persone popolari! Con quelli che contavano! Eh? Giusto Harry?
Harry: i-io non so cosa dire.. – disse piangendo – mi dispiace..
Io: Harry io me ne fotto delle tue scuse ok? Sei arrivato tardi! Comunque non devi dire nulla, perché per me ora non conti più nulla! Come io non conto nulla per te! E ora vattene da casa mia!
Harry: No ice aspe…
Io: Non chiamarmi ice! Non ne hai alcun diritto! – gli dico subito interrompendolo
Harry: Ok aspetta Alice! Fammi spiegare!
Io: Non voglio sapere nulla! Ora vattene ci vediamo domani a casa mia alle 16!
Harry se ne va e quando sento sbattere la porta di casa scendo giù… e vedo le mie migliori amiche con una faccia da funerale..
Io: ragazze che è successo?
Erica: Beh io.. io mi devo andare in Italia perché i miei stanno poco bene.. – disse piangendo
Io: Ah beh mi dispiace.. ma quando ritorni?
Erica: non ritorno..
Io: come non ritorni?
Erica: mi devo trsferire.. non tornerò più.. – e scoppiò in un pianto e con lei anche noi altre..
Io: quando partirai?
Erica: domani mattina…
Anna: beh allora questa deve essere una di quelle serate impossibili da dimenticare!
Erica: Si! E tu Alice perché piangevi?
Io: Beh perché.. – e le racconto tutto
Anna: alice mi dispiace, sappiamo che lui per te conta ancora molto, e che eravate i più legati ma ora non ci pensare dai!
Io: hai ragione! Suu divertiamoci! Solo un ultima domanda.. Erica a che ora partirai domani mattina?
Erica: alle 10:30 ho il volo..
Io: Ah ok! Su divertiiiiaaaaamooociii!
*
Questa è stata una delle serate migliori di sempre! Mi mancherà la mia migliore amica! Comunque sono le 2 di notte e stanno tutte e due dormendo, io non ho tanto sonno ma dopo dieci minuti cado anche io nelle braccia di Morfeo!

 

MY SPAAAACE
Ciao! Aaaaallora che ne dite di questo capitolo? fatemi sapere! Continuo a 2 recensioni! Adesso vi lascio con il nostro Hazzaaaa!

- Asia
 

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Capitolo 4
*** 3. La partenza ***


3. La partenza



Il giorno seguente ci svegliamo tutte verso le 9:30.. Tra un’ora una delle persone più importanti della mia vita stava andando via.. Un’altra persona che occupava un posto specifico nel mio cuore mi stava abbandonando. Un’altra persona che portava con se un altro pezzo del mio cuore.. Ora non so nemmeno se ce l’ho un cuore.. Un pezzo molto grande l’ha portato con se Styles dopo che mi ero innamorata di lui.. Eh si ragazzi e ragazze Alice Evans si era innamorata del proprio migliore amico. È una cosa stupida lo so, però lui mi aveva abbandonata e svuotata nello stesso momento e lo odiavo. Sì, lo odiavo
Odiavo lui, che non aveva mantenuto la sua promessa.
Odiavo lui, che mi aveva abbandonata.
Odiavo lui, che mi aveva dimenticata
Odiavo lui, che aveva cancellato ogni nostro ricordo.
Odiavo lui, che era andato avanti per la sua strada.
Odiavo lui, che non si accorgeva delle mie lacrime.
Odiavo lui, che non c'era mai per me.
Odiavo me, che sentivo la mancanza dei suoi abbracci.
Odiavo me, che credevo ancora nella nostra amicizia.
Odiavo me, che non riuscivo a dimenticarlo.
Odiavo me, che stavo male ogni volta che mi ignorava.
Odiavo me, che nonostante tutto, mi ero innamorata di lui.  
A questi pensieri mi scese una lacrima, poi un’altra e poi un’altra ancora fino a formare due fiumi che scorrevano lungo le mie guance, due fiumi taglienti, che sembravano voler segnare le mie guance.. ma ora basta piangere! Lui non merita le mie lacrime! Dopo Max mi ero ripromessa di non versare lacrime più per nessun ragazzo tantomeno per Harry. Ora voi vi starete chiedendo chi è Max? Beh bella domanda.. Max è un ragazzo - se così si può definire – che all’età di 16 anni diventò il mio ragazzo anche se lui ne aveva 19… Io ero ancora vergine e una sera lui venne a casa mia per festeggiare il nostro primo mese insieme, la serata trascorse piuttosto bene e siccome mia madre non c’era rimase a dormire da me. 10 minuti dopo essersi messo a letto iniziò a mettere le mani sotto la mia maglietta e a darmi dei baci sul collo. Da lì capii le sue intenzioni e lo fermai ma lui prese dei laccetti e legò i polsi alla ringhiera del letto, da lì in poi potete immaginare cosa successe, mi violentò, eh si ragazzi mi violentò, mi fece perdere la verginità, ma lui non mi amava perché la sera dopo avermi violentata scappò lasciando il suo cellulare da me allora iniziai a leggere tutti i suoi messaggi, dove diceva di aver vinto la scommessa ed uno anche se sono passati 3 lunghi anni lo ricordo ancora:
‘Hey amico, l’ho portata a letto! Ho vinto la scommessa yeeeaah! Adesso dammi le mie 250£!’
Ci rimasi malissimo per quel messaggio ma soprattutto per quello che mi aveva fatto. Quando Harry mi abbandonò io iniziai a tagliarmi ma dopo un po’ smisi, quando successe questo brutto episodio con Max iniziai a tagliarmi di nuovo all’insaputa delle mie migliori amiche, e da allora mi taglio ancora! Essì ragazzi sono un’autolesionista! Max e Harry sono la causa della mia quasi anoressia, della mia quasi morte e soprattutto del mio esistere, si perché io non vivo io esisto solamente! Guardai ancora una volta i tagli sui miei polsi mi facevano male, ma non ci diedi molto peso visto che ero abituata a quel dolore da ben 3 anni.. Ad interrompere i miei pensieri fu la voce di Anna, tirai subito giù le maniche della maglia fino a coprire i tagli e le raggiunsi. Avevano entrambe una faccia da funerale, e come biasimarle sono sicura che io non ero da meno..
Io: Ehi..
Erica: ciao.. sentite dobbiamo andare altrimenti perdo il volo..
Il viaggio in macchina fu silenzioso nessuna delle tre fiatava, ognuna era immersa nei propri pensieri, e come non mai il viaggio fino all’aeroporto mi era sembrato così corto. Arrivate lì parcheggiammo l’auto nel parcheggio privato ed entrammo nella grandissima struttura che portava felicità e tristezza a svariate persone. In quel momento sentii cedere, le gambe tremare e gli occhi pizzicare, ma non per la partenza di una delle persone più importanti della mia vita, ma per la persona che trovai lì ad aspettarla per salutarla.. I suoi ricci si muovevano sensualmente ogni volta che si muoveva, i suoi occhi di quel verde acceso che si illuminavano ogni volta che era felice, quelle labbra così rosee che si aprirono in un sorriso appena incrociò i miei occhi, mostrando quella fila di denti così bianchi e perfetti… Anche le mie amiche ne rimasero sorprese ma subito sorrisero a quel ragazzo a 10m da noi. Loro erano rimaste in contatto con Harry, invece io no. Mi sentivo abbandonata, tradita dal mio stesso migliore amico, dalla persona che amavo e amo ancora, da quella persona che mi aveva sempre difesa, che aveva sempre fatto scenate di gelosia ogni volta che mi vedeva parlare con un ragazzo, mi aveva delusa, lui la persona più importante della mia vita, la persona che avevo messo al primo posto nella mia vita mi aveva delusa. Ed io non ero certo intenzionata a perdonarlo, anche se sapevo che in cuor mio lo avevo già fatto da tanto, troppo tempo. Stamattina non so per quale assurdo motivo ho indossato la collana che mi aveva regalato al mio tredicesimo compleanno, quell’oggetto che per me significava e significa ancora tantissimo, perché nonostante tutto l’amavo, gli volevo bene, ma allo stesso tempo per lui provavo odio, rancore, rabbia tristezza e delusione.
Avanzammo fino a raggiungerlo, caspita da vicino è ancora più bello, so che è sbagliato, so che non dovrei pensare queste cose, ma lui è impresso nella mia mente da 5 anni e non credo che tutti i brutti ricordo insieme a lui vogliano sparire della mia mente. Ad interrompermi ancora una volta dai miei pensieri fu la voce metallica che annunciava la partenza di Erica. Della nostra Erica, della mia Erica.
Erica: ragazzi è arrivato il momento, devo andare, vi prometto che ci sentiremo ogni giorno e appena le cose si sistemeranno tornerò a trovarvi.. – avanzò verso di Anna – amica mia.. quante ne ho passate con te..  ti voglio bene, tu insieme a loro – disse indicando prima me e poi Harry – sei importante, non dimenticarlo mai.. ma soprattutto non dimenticarti di me.. E mi raccomando tienimi d’occhio Alice e falla stare lontana da quel Josh sai che non mi piace! – disse accennando un sorriso. Poi si avvicinò a me con passo svelto e sguardo basso, mi scappò qualche lacrima, nel ripensare a tutti i momenti passati insieme a tutte le nostre litigate, i nostri pigiama party, le notti insonni a raccontarci i segreti più oscuri e più nascosti dentro di noi.. Lei è sempre stata quella più saggia, quella che ti sapeva dare consigli, quella che ti metteva al primo posto, quella che si sacrificava per te, quella che anche se criticava lo faceva per il tuo bene e quella persona che non ci pensava due volte prima di aiutarti mettendo se stessa e suoi interessi ad un piano inferiore facendoti salire al primo posto e dedicandoti tutte le attenzioni di questo mondo.. – Ehi su non piangere, non vado mica in guerra eh! – disse accendo un ennesimo sorriso sforzato, ed io feci altrettanto – comunque pensa solamente che questo non è un addio, ma un arrivederci! Ti voglio bene! E adesso vieni qui! – mi disse allargando le braccia e stringendo mi in un forte abbraccio, poi si staccò e andò da Harry.. – Ehi amico mio! Anche se ci hai abbandonate in primo liceo non vuol dire che non ti vogliamo bene! Mi fa molto piacere che tu sia venuto qui a salutarmi, perché comunque hai dimostrato che ci tieni ancora a me, a noi.. – e abbracciò pure lui.. e gli sussurrò qualcosa all’orecchio dopodiché il riccio sorrise e un luccichio gli si accese negli occhi.. Dopo un po’ la voce metallica richiamò il suo volo e lei andò via senza voltarsi indietro, perché sapevamo entrambe che se si sarebbe girata non sarebbe andata più via.. Ed eccola varcare quella porta, ed entrare su quel maledettissimo aereo che l’avrebbe portata a milioni di chilometri di distanza da noi.. Ecco che un’altra persona stava andando via dalla mia vita.. per un tempo indefinito, che spero finirà presto. Appena mi giro incrocio due iridi verdi, e mi ci perdo dentro e accennando un sorriso alquanto sforzato, dimenticando per un attimo la litigata del giorno precedente. Appena mi ripresi, ritornai subito seria fulminandolo con lo sguardo e voltandomi e camminando in avanti, ma sentivo comunque continuamente il suo sguardo addosso. Mi rigirai e vidi che mi stava fissando ancora.. odio quando la gente mi fissa!
Io: Harry vuoi continuare a fissarmi oppure vuoi una foto mia autografata? Eh? – sbotto arrabbiata - .
Harry: preferisco continuare a fissarti, comunque guarda i lato positivo.. mi hai chiamato per nome.. ahahhah.
Io: Oh ma fanculo!
Anna: occheii! Adesso basta! Harry smettila di provocarla e tu Alice smettila di risponderlo! Adesso andiamo a casa che si sono già fatte le 11! Harry vuoi venire a mangiare da noi? – aspetta! Cosa? Cosa? Cosa? Aveva invitato Styles a casa mia, ehm nostra a mangiare? La fulminai con lo sguardo e guardai truce Harry in modo da fargli capire che non deve assolutamente accettare..
Harry: Ne sarei onorato! – ecco come non detto! Continuai a camminare fino alla macchina, mi sedetti al posto del guidatore, aspettai che Styles e Anna salissero. Cazzo. Era bello pure salendo in macchina semplicemente. Si sedette al posto del passeggero avanti e Anna dietro. Bene adesso me lo ritrovavo anche in macchina proprio a 20cm da me.. Cercai di non guardarlo, concentrandomi solo sulla strada e una volta arrivati davanti casa, parcheggiai ed entrammo..
Harry: Alice, penso che comunque oggi dovremmo sospendere le lezioni.. – ah bene adesso pretendeva pure che mi adattassi ai suoi comodi!
Io: e perché mai?
Harry: beh perché stanno arrivando i ragazzi..
Io: cosa? Cosa? Cosa? Come ti sei permesso di invitarli a casa mia?
Anna: Nostra Alice! Nostra! Questa è casa nostra! E comunque gli ho detto io di invitarli!
Io: bene! Allora io invito Josh!
Harry: Chi è ora ‘sto Josh? – sbotta arrabbiato con la mascella contratta e i pugni stretti.
Io: non sono affari tuoi!
Harry: Si che lo sono!
Io: No!
Anna: è un ragazzo che fa il filo ad Alice.. Non lo sopporto!
Harry: bene invitalo lo voglio conoscere!
Io: non avevo mica bisogno del tuo consenso per invitarlo? – detto questo vado in stanza a chiamare Josh che accetta volentieri e dopo un po’ sento il campanello suonare.. ‘bene sono arrivati, che la tortura abbia inizio’ penso e scendo le scale pronta per un’altra giornata con quei 5 ragazzi insopportabili.

MY SPAAACE! Ciao a tutte! Eccomi qui con il nuovo capitolo della mia ff! Ci ho messo davvero tutta me stessa per scriverlo! Comunque vorrei che recensireste. Coooome sempre continuerò a due recensioni! Byeee!

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Capitolo 5
*** 4. The kiss ***


4. The kiss

Appena scesi le scale, trovai tutti e 5 i ragazzi scrutarmi attentamente. Vederli nel mio salotto mi provocò un brivido lungo tutta la schiena, era strano, anzi stranissimo vederli sorridere nel vedermi, quando a me uscì solamente una smorfia. Per l’occasione misi: http://weheartit.com/entry/54125306/via/luuci con delle ballerine bianche. Mi sentivo osservata ancora, da due smeraldi verdi che portavano troppi ricordi cercavano il mio sguardo e appena alzai la testa i nostri occhi si incrociarono. Posso giurare di averlo visto sorridere. A farci uscire da quello strato di trans fu Louis che finse di tossire.
Zayn: ciao bellezza. – disse sorridendo e aggiustandosi il suo ciuffo perfetto
Niall: Ehi! – disse mostrando i suoi denti coperti dall’apparecchio
Louis/Liam: Salve! – dissero sorridendo entrambi con una faccia da ebete
Io: ciao – dissi con non chalance avviandomi in cucina, sentii qualcuno entrare ma non ci feci molto caso, solo quando due mani si posarono sui miei fianchi capii che era Styles. Mi girai pronta a urlargli in faccia di togliere le sue manacce dai miei fianchi, ma girandomi le parole mi si spezzarono in gola trovandomelo a 2 cm di distanza. E solo allora mi accorsi quanto mi mancava la sua amicizia, la sua goffaggine, il suo modo di scherzare, ma soprattutto mi resi conto che mi mancava lui, il mio migliore amico, colui che mi aveva abbandonata, ma che comunque non riuscivo ad odiare e pure ero convinta di farlo, ero convinta di odiarlo, ma ben presto capii che il mio era solamente un odio falso, una specie di maschera per nascondere l’amore che ancora provavo nei suoi confronti, ma comunque I ricordi erano l'unica cosa che mi restava di noi. Noi che giocavamo al parco, noi che ci sporcavamo di gelato a vicenda, noi che ci raccontavamo i segreti più assurdi, noi che litigavamo con il solo scopo di far pace per abbracciarci, noi che ci facevamo forza, noi che crescevamo insieme. Noi che alla fine, non eravamo più niente.
Era davvero incredibile il modo in cui lui fosse riuscito a dimenticarsi di me. Ma soprattutto, era strano il modo in cui mi ignorava, fingendo che la nostra amicizia non fosse mai esistita.
Le persone dimenticano, i ricordi svaniscono e i sentimenti cambiano. Forse era per questo che iniziammo ad odiarci. Ma io fino a poco fa ero convinta di odiarlo, ero convinta che sarei riuscita ad ignorarlo, eppure ogni volta che lo vedevo parlare con qualche ragazza sentivo lo stomaco contorcersi e una scarica di rabbia mi invadeva il corpo. Volevo riuscire a togliermi dalla sua presa così forte ma non ci riuscivo, qualcosa nel mio corpo mi impediva di muovermi, mi impediva di togliere lo sguardo e di mostrarmi forte, di mostrare che oramai di lui non mi importava più nulla, ma non ci riuscivo. Alla sua presa mi sentivo così fragile, così impotente, incapace di fare qualsiasi cosa. Chiusi un attimo gli occhi, ma in quel preciso istante sentii due labbra calde e soffici posarsi delicate sulle mie. Aprii gli occhi per verificare che tutto ciò stava accadendo veramente, e così mi ritrovai la faccia si Styles vicinissima alla mie e ancora quelle due dolci labbra premere delicate sulle mie. Volevo tirarmi ancora una volta indietro da lui, da quel bacio che lui subito cercò di approfondire chiedendo accesso alla mia bocca che subito ebbe. Sapevo che era sbagliato, ma quel bacio era desiderato da entrambi, le nostre lingue danzavano e si cercavano, si rincorrevano e si ritrovavano. Subito le farfalle nel mio stomaco svolazzavano liberamente per il mio corpo. Solamente quando il campanello suonò ci staccammo immediatamente, entrambi con le guance rosse come dei peperoni. Io corsi subito alla porta lasciando lì Harry come uno stupido a testa bassa. Suonarono ancora una volta al campanello e subito aprii, vedendo la faccia di Josh davanti alla mia, con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Josh: Ciao Alice!!
Io: ehi Josh! Come stai?
Josh: Benissimo tu?
Io: Benissimo! Vieni entra! – e mi spostai dalla porta per farlo entrare. Appena Josh vide Styles sgranò gli occhi.. e Harry fece lo stesso.
Harry/Josh: TU!! – ringhiarono entrambi indicandosi contemporaneamente
Io: Vi conoscete? – chiesi io con voce talmente bassa, che credo quasi non mi avessero sentito.
Harry: purtroppo si.. – disse Harry abbassando lo sguardo
Io: perché? Cos’è successo?
Intanto tutti i ragazzi se ne stavano sul divano a guardare la scena incuriositi ed Anna era ai fornelli.
Harry: no niente di importante.. – disse Harry. No aspettate deve qualcosa di importante visto che entrambi si incereniscono con lo sguardo e si fissano in malo modo. Non avevo mai visto Harry così arrabbiato con una persona, né tantomeno josh..

POV’S HARRY

Ok l’avevo baciata, e adesso tra tutti i Josh che ci sono sulla terra, proprio questo deve portare a casa? Di certo non posso dirle tutta la verità, non posso dirle che lui è la causa per cui io mi sono distaccato da lei nonostante l’amassi. Ebbene si! A causa di questo Josh mi sono allontanato da Alice. In pratica 5 anni fa, io mi ero innamorato di Alice, anzi lo ero sempre stato e lo sono ancora, comunque in primo liceo Josh mi minacciò dicendo che dovevo lasciarla in pace perché lui la voleva tutta per se, altrimenti l’avrebbe uccisa, perché secondo lui, se una ragazza non può averla lui, non può averla nessuno. Allora io per il suo bene, la dovetti allontanare da me, fingendo di odiarla, in modo da non metterla in pericolo. Il mio scopo era quello di farmi odiare da lei e purtroppo ci sono riuscito. Sono riuscito a farmi credere un egoista, sono riuscito a farla credere che l’odiavo, sono riuscito a farla credere che lei per me non contava più nulla, ma la cosa più brutta è che io sono riuscita farle credere che la nostra amicizia per me non fosse mai esistita. Me ne pento amaramente di averlo fatto, perché io a lei ci tengo, rivoglio indietro la mia migliore amica, rivoglio indietro quella ragazza solare, decisa e simpatica, rivoglio indietro la persona che amo! Purtroppo questo non potrà mai accadere, perché lei adesso mi odia, e come biasimarla, lei pensa che io mi sia dimenticato completamente di quello che eravamo.. ma lei non si accorge che sin dal primo anno di liceo a mensa la cerco sempre, non si accorge che durante le ore che abbiamo insieme io la fisso e guardo con attenzione ogni sua minima mossa per non dimenticarmi mai di lei. Lei non sa tutte le notti che passo insonni pensando a lei, a quanto sia bella e a quanto mi manca.. e l’altro giorno a casa sua, quando ho visto che aveva ancora quella collana ne fui contentissimo, perché così capii che lei a me ci teneva ancora. Io ho ancora l’altra metà della collana al collo, non l’ho mai tolta, nemmeno quando lei mi disse che mi odiava. Poi quando lessi il suo diario segreto, capii quanto le feci male quando l’abbandonai al liceo, ma purtroppo lei non saprà mai perché l’ho fatto. Invece quando lessi ch quel Max la violentò avrei voluto spaccare tutto, ma soprattutto quel visino che si ritrovava, perché io avrei scoperto chi era, oh si che lo avrei scoperto! A distrarmi dai miei pensieri fu la voce di Anna che ci avvisava che era pronto il pranzo. Durante il pasto nessuno fiatava, c’ero solo io che guardavo Josh, che guardava Alice, che guardava me. Ogni tanto quando guardavo Alice trovavo sempre Josh che mi fulminava con lo sguardo, dicendomi di stare attento perché ciò che disse anni addietro era ancora valido. Appena finito di mangiare Anna iniziò a sparecchiare, insieme a Zayn che subito si offrì per aiutarla. Zayn aveva una cotta pazzesca per Anna dal secondo anno, anche se non lo voleva ammettere…

POV’S ZAYN

Appena vidi che Anna si stava alzando per sparecchiare subito mi offrì di aiutarla, la quale accettò con mia grande fortuna. Rimasi impalato a fissarla, era così bella, qualsiasi cosa faceva, con quei capelli biondi che le arrivavano fino alla schiena e che si spostavano ad ogni suo movimento mi faceva impazzire, quei suoi occhi di un dorato così simile al mio in cui ogni volta mi ci perdevo dentro. Appena lei si accorse che la stavo fissando, mi sorrise e poi subito le si colorarono le guance di un rosso acceso.
Io: Ehi, sei così bella quando arrossisci – le dissi mettendola in imbarazzo. Adoro quando si imbarazza, inizia a ridere nervosamente e a schioccarsi più volte le dita proprio come in questo momento. Subito le andai vicino e la baciai, non ce la facevo più a resistere.. lei in un primo momento rimase spiazzata, sbalordita, ma poi rispose subito al bacio agganciando le sue braccia dietro al mio collo, e io allacciai le mie intorno alla sua vita, la avvicinai sempre più a me e la strinsi sempre più forte, quasi per paura che scappasse. Tante farfalle, ma che dico un intero zoo incominciò a muoversi dentro di me. Quel bacio mi stava facendo provare emozioni mai provate prima! Appena ci staccammo, le sorrisi appoggiando la mia fronte alla sua, sfiorandole il naso..
Anna: e questo? – mi chiese sorridendomi
Io: beh questo dimostra che tu mi piaci da impazzire Anna! Sono tre anni che ti vengo dietro e tu non te ne sei mai accorta. Inizialmente mi sembrava impossibile da accettare, visto che non mi ero mai innamorato. Ogni volta che vedevo qualcuno avvicinarsi a te morivo di gelosia, avevo costantemente l’impulso di saltarti addosso in ogni momento della giornata, ma non so come riuscivo a trattenermi.. – le spiegai con una punta di imbarazzo attendendo una sua risposta che non tardò ad arrivare..
Anna: Malik, non so come tu faccia ad essere così cieco a volte.. io ti vengo appresso da 4 anni! Capisci?4? tu non ti sei mai accorto di ogni volta che passavi davanti ai miei armadietti io di facevo la radiografia, ogni volta in quei pochi corsi insieme che avevamo non riuscivo a non smettere di fissarti! Zayn tu mi piaci tantissimo! Ed ora solo l’idea di piacerti mi manda alle stelle! – rispose, in quel momento non resistetti e la baciai, ancora e ancora.. non smetterei mai di toccare quelle seu splendide labbra, quelle labbra mi facevano impazzire! Appena ci staccammo, appoggiai nuovamente la mia fronte sulla sue, le presi le mani e la guardai negli occhi..
Io: Anna, ti andrebbe di essere la mia ragazza? – lei in tutta risposta mi baciò, ed ecco che si libera di nuovo quello zoo nel mio stomaco!
Anna: che dici ti basta la mia risposta? – mi chiese lei
Io: non ne sono tanto convinto, voglio un’altra dimostrazione per capire bene la risposta – risposi sarcastico, e lei non facendoselo ripetere due volte mi baciò, quello fu un bacio che di casto aveva ben poco. Questa ragazza, prima o poi mi farà impazzire!


MY SPAAACE! Ciao a tutte ragazze! scusate per il ritardo ma ho avuto da fare! Comunque eccomi qui con il 4 capitolo della mia ff! Grazie a tutte per le vostre recensioni e come sempre continuerò a 2 recensioni! fatemi sapere se la storia vi sta piacendo! Passiamo al capitolo! Vi piace la nuova coppia Zanna? E di Josh che minaccia Harry visto che vuole Alice tutta per se? Come andrà a finire? Lo saprete nei prossimi capitoli! Baci! Byeeee! <3 <3

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Capitolo 6
*** 5. Chiarimenti ***


5. CHIARIMENTI

ALICE POV’S

Appena tornammo in salone calò un silenzio imbarazzante, io ero seduta a terra in braccio a Josh, Harry e Louis sul divano e Niall e Liam erano sulle due poltrone laterali. Avevo una strana sensazione di essere osservata e quando mi girai, incontrai due smeraldi verdi che mi fissavano, anzi fissavano Josh con la mascella contratta e i pugni chiusi fino a far diventare le nocche bianche, le guance erano diventate rosse di rabbia e gli occhi chiusi in due piccole fessure. Da lì capii che si stava arrabbiando, ma per cosa poi? Boh! Ero solamente seduta sulle gambe di Josh, ma solo dopo sentii una mano su uno dei miei glutei e l’altra infilarsi sotto la mia maglietta. Mi girai di scatto verso Josh capendo subito le sue intenzioni, aveva un sorriso beffardo sul volto, cercai di scostarmi senza dare troppo nell’occhio ma non ci riuscii così fui costretta a gridare a bassa voce (per quanto si possa gridare a bassa voce (?) )
Io: Josh lasciami! – gli dissi alle orecchie
Josh: NO! Sei mia adesso! – disse continuando a muovere le mani sotto la mia maglietta
Io: Non sono tua! Ti ho detto che mi devi lasciare! – gridai questa volta, e tutti si girarono verso di noi.. oh cazzo!
Harry: Ti ha detto che devi lasciarla stare! – gridò questa volta Harry, non credevo che ci tenesse ancora a me, senza accorgermene spuntò un piccolo sorriso sul mio volto, ripensando a quando io gli presentavo i miei ragazzi e lui era iperprotettivo! Josh: Ah si?! E chi sei tu per dirmi quello che devo fare con lei? – gridò questa volta invece Josh..
Harry: Sono il suo fidanzato! – tutti gli occhi si puntarono su di me, e a quel momento uscirono anche Anna e Zayn dalla cucina, mano per mano.. lanciai un’occhiata alla mia amica facendole capire che dopo mi doveva raccontare tutto.
Josh: Ah si ICE?! È il tuo fidanzato? – Josh mi guardò per chiedere conferma, io non sapevo che fare, guardai prima Harry che a sua volta mi guardava con sguardo implorante, e annuì silenziosamente. A quel momento mi scapparono delle lacrime che laceravano il mio viso come due coltelli, e Harry corse subito ad abbracciarmi.. mi sentii protetta tra le sue braccia, tra le braccia del mio migliore amico nonché della persona che amavo e che avevo perdonato già da tempo. Solo allora sentii una porta sbattere, e altre braccia che si univano al nostro abbraccio formandone uno di gruppo. Nessuno a parte le mie migliori amiche sapevano quello che mi era successo con Max. a quel pensiero altre lacrime solcarono il mio volto facendo ancora più male del pensiero stesso. Appena l’abbraccio si sciolse corsi subito in bagno a piangere, evitando gli altri che mi chiamavano. Una volta in bagno, senza nemmeno badare alla porta, se fosse chiusa a chiave o meno, presi la lametta dalla mensola e appena l’appoggiai sul braccio sentì qualcuno chiamarmi..
Harry: Ice no! – e subito prese la lametta dalle mie mani, vedendo i miei polsi scoperti, pieni di tagli. Appena mi accorsi di ciò che stava guardando coprii immediatamente i polsi con le maniche lunghe della maglia che indossavo. – Che stai facendo? – bene ottima domanda, ed ora che cazzo gli rispondo?..
Io: io.. io.. – tentai di dire qualcosa, ma non mi fece finire di parlare, che subito mi avvolse in un altro abbraccio, uno di quegli abbracci che solo lui sapeva dare, uno di quegli abbracci che ti facevano sentire al sicuro, protetta. Altre lacrime solcavano il mio viso ancora una volta, ma volevo smetterla di piangere, non ce la facevo più, oramai mi bruciavano gli occhi diventati ormai rossi e gonfi. Mi staccai di malavoglia da quell’abbraccio, guardandomi allo specchio. Notai subito la faccia bianca come quella di un cadavere, gli occhi gonfi e rossi per le troppe lacrime fuoriuscite da essi, due strati di nero sotto gli occhi, visto che mi era colato il trucco, e le labbra sottili, rosee e più chiare di come erano già. Harry mi guardò sorpreso, deluso ma soprattutto arrabbiato, ma con se stesso, non con me, perché infondo sapeva che mi tagliavo a causa sua e di Max. Quando mi girai per guardarlo meglio negli occhi, non notai due smeraldi verdi che splendevano e luccicavano come erano soliti fare, ma erano di un verde spento. Chiuse un attimo gli occhi per poi riaprirli di nuovo dopo due secondi. Fino ad ora c’era stato un silenzio imbarazzante, ma che fu spezzato dalle sue parole.
Harry: Alice, mi dispiace, mi dispiace tantissimo, mi dispiace per averti abbandonata, mi dispiace per averti lasciata sola quando più ne avevi bisogno, mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare, rivoglio indietro la tua amicizia, rivoglio indietro la mia migliore amica, rivoglio indietro me e te, tu e me, rivoglio indietro noi e quel bellissimo rapporto che avevamo costruito insieme. Non voglio che per un mio stupido errore che avrei anche potuto evitare visto che allora ero un codardo, vada tutto a puttane, tutte le nostre passeggiate al parco, le nostre litigate, i nostri abbracci, il nostro primo bacio a quel gioco della bottiglia che per me significava e significa ancora molto! Ti prego perdonami! – il suo discorso mi ha fatto commuovere, per me valeva lo stesso, ma non posso perdonarlo tanto facilmente!
Io: e allora perché hai fatto tutto questo Harry? Perché mi hai abbandonata? – dissi tra le lacrime.. lo vidi sospirare e aprire bocca per poi parlare
Harry: io.. io.. non posso dirtelo mi dispiace! Ma mi farò perdonare te lo giuro! – la proposta mi sembrava ottima, perché comunque anche io rivolevo indietro il mio migliore amico..
Io: ok, mi sembri sincero – dissi accennando un sorriso..
Harry: ah che bello.. alloooora amici? – mi disse ponendomi la mano
Io: amici, ma per conquistare la mia amicizia definitivamente dovrai farti perdonare!
Harry: ovvio! Innanzitutto devi smetterla di tagliarti! Poi ti aiuterò a superare e ad affrontare tutti i tuoi problemi! Da ora in poi non ti lascerò mai più un minuto libera! – mi disse facendomi l’occhiolino..
Io: quindi io dovrei sopportarti tutti i giorno, 24 ore su 24 Styles? – dissi con una punta di sarcasmo.
Harry: Yeees! Comunque qualche anno fa sembrava non dispiacerti la mia presenza..
Io: Harry le persone cambiano… - dissi scendendo giù, ma fui subito raggiunta da Harry che mi sorrideva, una volta arrivati in salotto, si alzarono tutti in piedi per sapere come stavo..
Anna: amica mia come stai? Heyy aspetta, aspetta, aspetta! Vi siete messi insieme? Avete finalmente capito che vi amate alla follia tutti e due e non ve ne siete mai accorti? – disse indicandoci, le mie guance e quelle di Harry si colorarono subito di un rosso acceso, beh come biasimarlo..
Harry: no, no, no. Abbiamo fatto pace, ma io devo riconquistare la sua amicizia e la sua fiducia. Per il momento siamo solo amici, ma mi farò perdonare mooolto presto!
Io: lo vedremo caro Styles.. comunque voi due? – dissi indicando Anna e Zayn. Tutti e due si guardarono e si sorrisero.. ma fu Zayn questa volta a prendere la parola.
Zayn: beh abbiamo capito che ci amiamo e ci siamo messi insieme! – disse contentissimo! Io guardai subito Anna, facendole lo stesso sguardo di poco prima.
Louis: Ragazze sentite, ma.. quella vostra amica.. Erica, quando ritorna?
Io: perché caro Tomlison? Ti interessa la Edwards? – le sue guance si colorarono subito di rosso e si grattò la nuca, segno che era nervoso e imbarazzato.
Louis: io..? beh.. no.. no certo che n-no. Il fatto è-è che p-piace ad un mio amico e v-visto che ti conoscevo.. mi.. mi ha chiesto di chiedertelo, solo per questo. Questa volta fu anna ad intervenire.
Anna: ah si? E.. come si chiama questo tuo amico?
Louis: si.. si chiama.. beh.. a.. alex! Si ecco si chiama Alex!
Io: bene! Mi dai il suo numero così gli faccio avere tutte le informazione che vuole?
Louis: io.. beh non ce l’ho!
Anna: ah no? Hahahahahah! Tomlison sei proprio cotto!
Louis: ok, va bene lo ammetto, mi piace la Edwards!
Liam: ah finalmente lo ha ammesso!
Niall: eh già! Finalmente! Sono due anni che le vai dietro!
Louis: ragazze però non dovete dire niente! Queste informazioni devono rimanere tra di noi! Giurate!
Io e Anna: GIURO!
Harry si guardò l’orologio.. – ragazzi dobbiamo andare si è fatto tardi! – disse, tutti ci salutarono ed andarono via.
Io: bene Annuccia, Annina, Annetta.. raccontami un po’ quello che è successo tra te e Zayn sonofigoeloso Malik!
Anna: beh.. quando eravamo in cucina, mentre lavavo i piatti, appoggia le sue mani sui miei fianchi, mi dice che gli piaccio, che mi vien dietro da più o meno 3/4 anni e poi mi bacia e mi chiede se voglio essere la sua ragazza. – mi dice con occhi sognanti che in un cartone avrebbero sicuramente avuto la forma di due cuoricini! – e a te invece, con Harry?
Io: beh.. – e le raccontai tutto. – adesso andiamo a dormire che si è fatto tardi, e domani c’è scuola!
Anna: hai ragione! Notte!
Io: Notte!
Andai nella mia stanza, mi misi il pigiama, mi infilai sotto le coperte e caddi nelle braccia di Morfeo.


MY SPAAACE! Ragazze scusate per il ritardo ma ieri non mi faceva entrare su efp! Ringrazio tutte le ragazze che recensiscono! Fatemi sapere se vi piace la storia come si sta svolgendo attraverso una recensione! Come sempre continuerò a due recensioni! Byeeee Asia!
 

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Capitolo 7
*** 6. Pomeriggio con Harry. (parte prima) ***


6. Pomeriggio con Harry. (parte prima)

HARRY’S POV

Appena tornato a casa, mi sedetti sul letto a pensare.. ora Josh me la farà pagare, ne sono sicuro. Ma a me non importa perché per me conta più lei, e la sua amicizia, piuttosto che essere picchiato.. Ad una cosa non ho pensato.. oh cazzo! Adesso Josh le farà del male! Devo proteggerla, anche se non mi darà ascolto, devo proteggerla in tutti i modi possibili.. così prendo il telefono, nonostante siano le 23:30, e la chiamo.. Dopo vari squilli risponde
Alice: pronto? – dice con la sua bellissima voce, anche se assonnata
Io: ehi alice.. disturbo? – le chiedo
Alice: chi tu? Alle 23:30? Disturbare? Mah no dai! Infondo stavo solo nel mondo dei sogni! – mi risponde sarcastica
Io: vedo che il tuo sarcasmo non manca mai eh!
Alice: no.. – risponde ridendo
Io: senti devo dirti una cosa importante..
Alice: non potevi aspettare domani mattina?
Io: no.. Devi stare lontana da Josh. Ok?
Alice: e chi sei tu per dirmi quello che devo o non devo fare?
Io: Alice è per il tuo bene! Per favore stai lontana da lui ok?
Alice: ok, ok..
Io: ah e.. domani mattina ti vengo a prendere io e poi andiamo a scuola va bene?
Alice: d’accordo. Ma.. ad Anna?
Io: a lei ci pensa Zayn!
Alice: okay, buonanotte!
Io: notte ice! – e attacco.
Adesso si che mi sento più sollevato, devo tenerla lontano da lui, e se solo prova ad avvicinarsi lo denuncio! Insomma, ieri stava compiendo atti contro la volontà di Alice, poi si permette pure di decidere di chi è? Ma insomma, Alice non è un giocattolo ok?  È una persona, con dei sentimenti e un cuore, che io per il suo bene ho dovuto spezzare.. solo al pensiero mi vengono i brividi, perso nei miei pensieri cado nelle braccia di Morfeo.
*
Driiin!!
Stupida sveglia! Mi alzo dal letto, spegnendola, mi lavo e mi vesto, pronto per andare a prendere Alice! Oh la porterò a fare colazione da Starbucks! Oggi sarà una giornata tutta per noi, non andremo a scuola, voglio farle rivivere tutti i bei momenti passati insieme! Apro la porta di casa, salgo in macchina e mi dirigo verso casa di Alice. Suono il clacson ed esce.. Waw è bellissima! Indossa un paio di jeans a sigaretta chiari, con sopra la felpa dell’adidas rosa e lei sue immancabili converse ma questa volta erano anch’esse del medesimo colore della felpa, portava i capelli corvini che le ricadevano sulle spalle, e un make-up molto semplice, infondo Alice è una ragazza acqua e sapone, si trucca quanto basta, non le piace dare troppo nell’occhio, e odia stare al centro dell’attenzione. Solo dopo che lei mi schiocca un paio di volte le dita davanti alla faccia scopro che la stavo fissando. Abbasso lo sguardo imbarazzato e la faccio salire in auto.
Io: buongiorno!
Alice: buongiorni! – mi risponde sbadigliando
Io. Pronta per un’altra stupenda giornata?
Alice: sinceramente? No.. non ho voglia di andare a scuola  incontrare di nuovo Josh, ma prima o poi dovrò affrontarlo quindi.. andiamo.

ALICE POV’S

Io: sinceramente? No.. non ho voglia di andare a scuola  incontrare di nuovo Josh, ma prima o poi dovrò affrontarlo quindi.. andiamo. – Rispondo, veramente oggi non volevo per nulla al mondo incontrare Josh oppure andare a scuola a dovevo.. quando Harry mise in moto, notai che non stava facendo la strada per arrivare a scuola..
Io: Harry? Ma questa non è la strada per arrivare a scuola!
Harry: lo so! Oggi non andremo a scuola, passeremo un’intera giornata insieme!
Io: cosa? No! No! No! Non posso fare assenza!
Harry: Alice, l’hai detto stesso tu che non avevi voglia di andare a scuola stamattina!
Io: infondo hai ragione! Andiamo! Ah aspetta dove andiamo? – l’ho sentito ridere, e mi sono aggiunta anche io.. quanto mi mancavano questi momenti con lui, la sua risata è una cosa pazzesca, farebbe innamorare chiunque! Poi quegli occhi che luccicavano, quando sorrideva, stupendi. Lo sentii ridere ancora, e mi accorsi che lo stavo fissando, così distolsi subito lo sguardo imbarazzata.
Harry: da Starbucks! – lui sa che io adoro andare da Starbucks! Oramai sono una cliente fissa!
Io: yeeeeaaaah! Ti voglio bene!! – e lo abbraccio, appena mi rendo conto di ciò che ho fatto mi stacco subito e.. – beh io intendevo, che… che beh sono felice che mi porti da Starbucks – replicai immediatamente.
Harry: hai detto pure che mi vuoi bene.. – si finse offeso
Io: non è vero!
Harry: invece si! Guarda non sono mica sordo io eh! Comunque siamo arrivati – scese e mi venne ad aprire la portiera e io risposi con solo con un flebile ‘grazie’. Appena entrati Steve il ragazzo dietro al bancone mi salutò..
Steve: Ehi! Alice! – subito venne ad abbracciarmi e io ricambiai, rimanemmo così fino a quando Harry non fece una finta tosse..
Io: Steve, lui è Harry.. – Harry subito mi interruppe dicendo – il suo fidanzato! – io lo fulminai con lo sguardo! Cavolo non era il mio fidanzato, mi sarebbe piaciuto se lo fosse stato, ma non lo è! Sapevo che Steve ha una cotta per me, da un paio di anni, è un ragazzo molto bello, capelli biondi e occhi castani, alto e muscoloso quanti basta, ma non è il mio tipo.
Steve: ah bene, piacere Steve! – disse porgendogli la mano, ma Harry non rispose e si limitò a guardarlo truce, gli diedi una gomitata, ma non si mosse, anzi si andò a sedere ad un tavolino.
Io: scusalo, è che quando mi hai abbracciato deve essersi innervosito, anche se non ne vedo il motivo..
Steve: invece ha ragione, sei la sua fidanzata, chiunque avrebbe reagito così.. – giusto, ma cavolo noi non eravamo fidanzati!
Io: vabbè, comunque puoi portarci due frappuccini al cioccolato?
Steve: certamente. – e mi andai a sedere
Io. Si può sapere che ti prende? Mi ha solo abbracciato! – dissi ad Harry che in quel momento guardava in basso.
Harry: mi dispiace, è solo che credevo che lui potesse portarti via da me…
Io: Harry tu ci sei riuscito da solo ad allontanarmi, ora non posso avere amici, che mi hanno sostenuto, tutto questo tempo, visto che tu non c’eri, solo perché credi che mi possano allontanare? Io e te siamo già molto lontani, ora sta a te decidere come comportarti.. – gli risposi infastidita.
Harry: hai ragione, quando viene gli chiederò scusa – abbozzai un sorriso, perché infondo era impossibile essere arrabbiati con lui..
Steve: ecco a voi i vostri frappuccini – disse sorridendoci.
Harry: grazie mille! Senti ti volevo chiedere scusa per prima.. comunque sono Harry – disse porgendogli la mano che Steve strinse sorridendo.
Appena finiti i nostri frappuccini, salimmo in macchina ed Harry mi portò a mare, nonostante fosse settembre faceva ancora caldo lì a Londra. Quello per noi era un posto speciale, era il posto dove ci giurammo amicizia eterna, quando eravamo ancora dei bambini.
Harry: ice, ricordi qui?
Io: e come faccio a dimenticarmi?
Harry: ti ho portato in questo posto per dimostranti quanto io ci tenga a te!
Io: harry ti credo, ma devi comunque ancora conquistare la mia fiducia..
Harry: hai ragione, ma almeno posso abbracciati? – mi chiese una volta scesi dalla macchina, no gli risposi ma allargai direttamente le braccia e così lui mi venne incontro allacciando le sue braccia intorno alla mia vita, e affondò la testa sulla mia spalla. Okay era ufficiale! Mi era mancato il mio migliore amico!

 
 My spaaaace! Ciao a tutti! Vi volevo ringraziare per le recensioni che mi state lasciando, mi fa piacere che la storia vi piaccia! Inoltre vorrei ringraziare anche chi ha messo la mia storia tra le preferite e le seguite, per me è davvero molto credetemi! Un bacio. 
- Asia xx

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Capitolo 8
*** 7. Pomeriggio con Harry (seconda parte) ***


7. POMERIGGIO CON HARRY (seconda parte)

Appena ci staccammo dall’abbraccio, mi prese per mano e mi condusse alla spiaggia. Guardai per un attimo le nostre mani intrecciate, e mi scappò un sorrisetto, sembravano essere fatte per stare insieme, ma purtroppo tra di noi non ci poteva essere niente più che una semplice amicizia, ed è veramente difficile da accettare questo concetto, ma dovevo. Harry si accorse che stavo guardando le nostre mani intrecciate..
Harry: se vuoi la lascio scusami..- disse cercando di togliere la sua mano, ma io non volevo, quindi glie la strinsi ancora più forte e gli dissi
Io: no, no.. non preoccuparti.. – posso giurare di averlo visto sorridere, si girò, mi guardò negli occhi, cazzo se erano belli i suoi occhi, quel verde che andava a finire nell’azzurro e con qualche chiazza di marrone, quelle labbra rosee che sembrano dire “baciami, baciami, baciami”, a distrarci fu lo squillare del mio telefonino.. così tolsi la mia mano dalla sua, e presi il cell dalla tasca.. era Anna
Io: pronto? – dissi sapendo già che stava per arrivarmi la predica
Anna: alice! Ma si può sapere dove cazzo sei? Hai saltato le prime due ore!!
Io: beh sono con harry, ti ho detto che mi veniva a prendere lui stamattina no?
Anna: si e poi dovevate venire a scuola insieme!
Io: beh, mi ha portato da Starbuks e ora siamo in spiaggia, beh quella spiaggia – dissi sussurrando l’ultima frase.
Anna: aaaah, ho capito! Vedi che è sempre dolce quel ragazzo?
Io: si se lo dici tu.. vabbè ora che sai che sono sana e salva – dissi facendomi scappare una piccola risata – ci sentiamo dopo! Ciao!
Anna: ciao ti voglio bene!!
Io: anche io! – e attaccai.. certo che la mia amica aveva un tempismo che spaccava eh!
Harry: chi era?
Io: anna, si stava preoccupando, visto che saremmo dovuti essere a scuola da ben due ore!
Harry: waw sono già passate due ore?
Io: eh.. comunque che facciamo?
Harry: il bagno a mare!
Io: harry, non ho né costume, né cambio e nemmeno la borsa!
Harry: ho pensato tutto io! – e cacciò fuori dal cofano della macchina, un costume carino nero, con una borsa con dentro gli asciugamani!
Io: ok, andiamo! – dissi correndo verso la spiaggia – ah harry?
Harry: mmh?
Io: dove cazzo mi cambio? – dissi guardandomi intorno.. ad harry scappò una risata..
Harry: qui.
Io: qui? Te lo scordi! Di certo non mi cambio davanti a te!
Harry: mi giro dai!
Io: no! Non mi fido!
Harry: e va bene, lì c’è una cabina, potresti andarti a cambiare lì..
Io: ok, grazie.. aspettami qui!
Harry: agli ordini! – disse facendo il saluto da soldato e facendomi scoppiare in una fragorosa risata, dopodiché andai nella cabina, mi misi il costume e legai i capelli, rimanendo però al collo quella collana. Appena uscii fuori, andai nel punto dove prima avevo detto ad harry di aspettarmi.. ma non c’era nessuno. Così iniziai a girare in tondo, quando un po’ più n là vidi due persone che si stavano baciando, la prima era la bionda ossigenata, chiamata più comunemente troia, nella nostra scuola, Samantha, ed il ragazzo.. era.. no aspetta, non è possibile! È harry! Così delle lacrime iniziarono a scorrere sulle mie guance, e mi scappò un singhiozzo, solo in quel momento, harry si accorse che ero io, e subito si staccò, ma io iniziai a correre via, stavo scappando ancora dai miei problemi, ma in quel momento, pensavo solo alle loro bocche unite, e le loro lingue che si incontravano.. più infretta che potevo, riuscì a raggiungere la cabina, e mi chiusi dentro. Da fuori harry bussava fortissimo, iniziava a gridarmi di aprire la porta, di uscire da lì, che mi doveva spiegare.. ma cosa poi? Noi non eravamo fidanzati, e allora perché piangevo? Beh adesso ciò che restava del mio cuore, si frantumò in mille pezzi, per il semplice fatto che lui non ci teneva a me, perché altrimenti non si sarebbe visto con quella mentre era con me, eppure mi aveva rincorso fino alla cabina.. appena ci fu silenzio, e non sentii più alcun rumore, uscii fuori e trovai un po’ più in là harry che aggrediva sam..
Harry: si può sapere per quale cazzo di motivo mi hai baciato eh? Tu sai che io ho una cotta per un’altra ragazza!
Sam: perché tu mi piaci harry! E poi con chi vorresti stare con quella troia?
Harry: non ti permettere più di chiamarla così ok? E adesso vattene che hai fatto già abbastanza guai, non permetterti mai più di baciarmi e nemmeno di parlarmi! – disse gridando contro sam, ma aspetta aveva detto che aveva una cotta per una ragazza, speravo tanto di essere io, ma non credo, infondo io non sono una poco di buono. Appena sam andò via, harry si accorse di me e subito mi venne incontro..
Harry: alice.. io.. posso spiegare.. –disse iniziando a balbettare
Io: non mi devi nessuna spiegazione harry, io non sono la tua ragazza, puoi fare quello che vuoi la vita è tua.. e poi perché l’hai mandata via? Sembravate così affiatati prima, lo eravate talmente tanto che tu ti eri completamente dimenticato che tu eri qui con me, e non con lei, perciò ci sono rimasta male, tutto qui.
Harry: allora, primo l’ho mandata via perché lei mi ha baciato, secondo sento di dovertele dare delle spiegazioni, visto che io sono qui con te e non con lei, terzo io non mi sono dimenticato di te, anzi cercavo di respingerla ma non ci sono riuscito visto che mi stava azzeccato come una cozza. – disse alquanto infastidito, mi aveva spiazzata, per la prima volta non sapevo come rispondere..
Io: ok, scusami.. comunque che ne dici di andarci a fare il bagno? – dissi sorridendo..
Harry: certo che tu cambi umore da un momento all’altro.. comunque andiamo dai! – disse iniziando a correre, io lo seguii e infine ci tuffammo in acqua. Non so quanto tempo rimanemmo in acqua, ma stavo iniziando a sentire fame..
Io: ehi, dai andiamo che ho fame – dissi ad harry, che stava facendo il morto in acqua, faceva finta di non sentirmi, così gli schizzai l’acqua in faccia e lui subito affondò, mi scappò una risata e poi lui mi tirò sott’acqua con lui, e mi abbracciò, quello è stato uno degli abbracci più belli della mia vita, solo quando sentii mancarmi il respiro, dovetti salire in superficie trascinando anche lui.. – e dopo questo che ne dici di asciugarci così andiamo a mangiare?
Harry: d’accordo! Andiamo! – salimmo sulla spiaggia, e iniziammo ad asciugarci, dopo un po’ guardai l’ora sul mio cellulare e vidi che si erano fatte le 14:30 così avvisai immediatamente harry, mi andai a cambiare e poi salimmo in macchina.
Io: dove andiamo a mangiare? – harry mi fece segno di girarmi dietro, così feci come mi disse e trovai un cestino per il pic-nic – facciamo un pic-nic? – gli chiesi, più eccitata che mai!
Harry: si sii! Andiamo ad Hyde park! – appena lo disse iniziai a fare la pazza, a dire cose insensate e  battere le mani come una bambina piccola, così appena lo notai vidi che harry mi guardava strano..
Io: ehm.. scusa solo che adoro fare pic-nic!
Harry: lo so, perciò ti ci porto! – dopo quell’affermazione gli sorrisi, e dopo tre quarti d’ora finalmente arrivammo. Entrammo e scegliemmo un posto più appartato, stendemmo la tovaglia e cacciammo il cibo dal cestino..
Io: hai cucinato tu? – chiesi ad harry iniziando a mangiucchiare una frittata di pasta
Harry: si ti piace? – mi chiese sorridendo, ed io annuì convinta. Perdemmo un paio d’ore a magiare e a lanciarci cibi addosso e vidi che si erano fatte le 16:40.
Io: ed ora?
Harry: ti va di fare una passeggiata?
Io: certo – così iniziammo a camminare, per l’immenso parco, perdemmo un’oretta e mezza per girarlo quasi tutto e vidi che si erano fatte le 19.
Harry: ti va di andare al cinema?
Io: okay, che film vediamo?
Harry: non so.. in questo periodo mettevano Titanic, ti va di andarlo a vedere?
Io: certamente! Io amo leonardo di caprio!!
Harry: è solo un montato! – disse sorridendo
Io: se se vabbè! Sei solo invidioso!
Harry: chi io? Ma vaaa! – e scoppiammo insieme a ridere. Una volta raggiunta la macchina, ci avviammo al cinema. Rimanemmo in silenzio per tutto i viaggio, ma non un silenzio imbarazzante anzi un silenzio piacevole! Appena arrivati, prendemmo i biglietti e ci avviammo in sala, e ci sedemmo. Il film cominciò poco dopo e verso la fine harry mi prese la mano, io feci finta di non accorgermene, ma sono più che che sicura che le mie guance si ricoprirono di un colorito tra il rosso e il rosa. Appena arrivò il momento più triste, strinsi la mano di harry, lui si girò verso di me e mi abbracciò, e iniziammo a piangere. E chi se lo aspettava styles che piange per un film, beh si io lo sapevo, ma comunque credevo che ora fosse un duro.. bah! Appena il film finì, si accesero le luci e io ed harry ci staccammo, piuttosto imbarazzati da quell’abbraccio. Quando uscimmo sentii delle voci, che provenivano da dietro di noi, quando mi girai capii che era Josh, mezzo ubriaco che chiamava me e Harry, appena quest’ultimo si girò per dire a josh che dovava lasciarci stare, josh gli sferrò un pugno, in pieno viso.
Io: josh ma sei impazzito? Perché l’hai fatto?
Josh: io l’avevo avvertito, che tu eri mia!

MY SPAAAACEEE! Ciao a tutti, per prima cosa mi scuso enormemente per il mio ritardo, e seconda cosa volevo ringraziare:
ele29na
Mollichina
DontForgetMe
xitsanna_

per aver recensito, poi
Caro_Malik
Mollichina
mtla_smile
xitsanna_

per aver messo la mia storia nelle preferite e

ele29ne
harrysmile_1D
Helena_Horan

per averla messa nelle preferite.
A quanto pare la storia vi sta piacendo viste le recensioni, ed io sono felicissima! fatemi sapere ancora le vostre considerazioni! mi raccomando rencensite! 
Asia xx

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Capitolo 9
*** 8. Un viaggio non programmato ***


8. Un viaggio non programmato.

Io: di cosa cazzo parli Josh? – gli chiesi più arrabbiata che mai, non capendo il motivo di quell’azione.
Harry: Alice niente, e adesso andiamo su.. – disse pendendomi per il polso e trascinandomi via. Io opposi resistenza, volendo capire per una volta e per tutte ciò che stava accadendo. Così mi fermai sul marciapiede di fronte a josh con le braccia incrociata al petto aspettando una sua spiegazione.
Io: no. Voglio sapere, nessuno picchia qualcuno per.. per niente cavolo!
Josh: si da il caso, che anni fa, più precisamente 5 anni fa, io mi innamorai di te, ma sapendo che tu non ricambiavi, ma che provavi qualcosa per lui.. – il ‘lui’ lo disse in un modo dispregiativo, che non mi piacque affatto, comunque io lo incitai a continuare – e sapendo che lui ricambiava, anche se voi eravate ingenui dei vostri sentimenti, ho costretto harry ad allontanarsi da te, perché io ti volevo tutta per me, e gli ho detto che se non ti avrebbe lasciata stare, ti avrei.. beh come dire.. uccisa.- in quel momento guardai harry che aveva lo sguardo basso, mi girai immediatamente verso josh e subito gli sferrai un pugno. In quel momento non riuscivo a dire nulla, harry mi scansò immediatamente dicendomi di chiamare un taxi e di andare a casa..
Io: ma.. har.. – non riuscì a finire che josh mi prese per un braccio, sfilando una pistola dai pantaloni e mettendomela vicino alla tempia. Harry in quel momento venne immediatamente vicino a me, implorando josh di lasciarmi andare, ma quest’ultimo opponeva resistenza, io volevo urlare, dimenarmi.. ma non ci riuscivo, non riuscivo a muovere alcun muscolo, josh era molto più forte di me, harry aprì la bocca per parlare, e ciò che ne uscì poco dopo, mi fecero un male atroce, come pure a lui..
Harry: va bene, basta. Te la lascio è tua, non la tocco più, ma almeno tu lasciala andare, te lo prometto. – disse incominciando a piangere, io non riuscivo a fare nemmeno quello, ma dopo quelle parole, dai miei occhi uscì un fiume di lacrime, che non riusciva a fermarsi. In quel momento avrei tanto voluto dire ad harry che lo amavo, che avrei combattuto per noi, che avrei fatto di tutto pur di poter essere felici insieme, ma non riuscivo a fare nulla, già mi sorprendevo di riuscire a respirare, figuratevi a parlare. A josh comparve un ghigno divertito in volto e mi guardò con quel suo sorrisetto..
Josh: allora cara Alice.. starai con me per molto tempo.. questo lo sai vero? E sai anche che se solo proverai a fuggire, accadranno delle cose molto brutte, sia a te, sia ad Harry e sia alle tue amiche e amichetti vero? – io non sapevo che fare, vedevo harry che mi guardava con sguardo supplichevole, triste, si vedeva che non voleva lasciarmi andare, ma sapeva che doveva per il suo bene e per il mio, anche se per il mio bene non credo proprio visto che mi lasciava nelle mani di un bastardo. Comunque annuì, non avendo altra scelta..
Josh: bene piccola, adesso andiamo a casa mia, poi domani partiremo per New York e inizieremo una nuova vita, solo io e te. – a quelle parole sgranai gli occhi e così anche harry, intanto sui nostri volti iniziarono a scendere altre lacrime.. josh mi prese il braccio e mi fece camminare fino alla sua macchina, solo a metà strada mi girai verso harry, che ci stava ancora guardando, con due occhioni rossi, dovuti dalle troppe lacrime versate. Solo allora mi accorsi che avevo un’unica possibilità, l’ultima occasione per dirgli quello che provavo così lo guardai negli occhi e con la bocca gli mimai un ‘ti amo’, lui sorrise e mimò con la bocca un ‘anch’io, ti ritroverò è una promessa’ . lì sorrisi anche io, ma poi josh mi spintonò in macchina con lui, e incominciò a guidare verso casa sua, durante il tragitto nessuno dei due fiatava, ma sentivo che lui mi osservava in continuazione. Una volta che josh fermò l’auto, guardai la sua casa, che poi non lo era.. era una villa, gigantesca, con piscina e un giardino gigantesco, rimasi meravigliata a quella vista, ma fui riportata sulla terra dalle parole di josh.
Josh: alice muoviti, che abbiamo il volo tra mezz’ora.
Io: e scusa io non ho né bagagli né altro, come faccio? – gli chiesi alquanto fredda.
Josh: non preoccuparti bambolina, compreremo tutto là..
Io: non provare a chiamarmi bambolina! – solo in quel momento mi ricordai di avere il cellulare in tasca, ma guarda caso la batteria era scarica. Ma dico io la sfortuna mi ha preso di mira? E che cazzo!
Josh: e tu non provare ad utilizzare quel tono con me ok? Perché altrimenti sai cosa succederà! – e fece una delle sua risate, che sarebbero dovute sembrare malefiche anche se erano tutto il contrario. Una volta entrati in casa josh mi fece sedere sul divano, salì al piano di sopra, e scese dopo con due borsoni e li andò a caricare in macchina.
Josh: piccola, vieni perché il volo parte tra 15 minuti. – ma mi chiedevo io, come diamine aveva fatto ad acquistare un biglietto così presto, senza nemmeno sapere che ci saremmo visti.. bah. Una volta arrivati all’aeroporto salimmo sull’aereo, io iniziai a piangere silenziosamente. Erano passati 45 minuti e già mi mancava, mi mancava la sua risata, mi mancavano i suoi ricci, mi mancavano i suoi occhi.. sinceramente non so come sarei riuscita a resistere a tutto ciò. Piano piano, persa nei miei pensieri mi addormentai.

HARRY’S POV

La guardavo andare via insieme a quel bastardo di josh, ancora non ci posso credere, me la sta portando via ancora. Me la sto facendo scappare di nuovo, ma questa volta non mollerò, non riavrò mai più una seconda chance. Domani mattina partirò per l’America, e la troverò a tutti costi. Josh ha detto di volerla portare a New York, quindi li raggiungerò lì e una volta trovati, denuncerò quel bastardo e riporterò a casa la ragazza che amo e che mi ama. Già ragazzi mi ama, waw e chi se lo sarebbe mai aspettato! Appena me lo disse, cioè me lo mimò con le labbra, dentro di me riapparvero quelle famose farfalle, ma che dico! È scoppiato uno zoo intero al mio interno.. perso nei miei pensieri arrivo a casa, chiamo immediatamente Anna e i ragazzi li devo avvisare. Chiamo prima anna..
Anna: Harry ciao, come mai chiami così tardi? È successo qualcosa?
Io: beh anna, vedi…
Anna: harry parla!
Io: allora.. vedi.. te lo ricordi josh?
Anna: si.. – lo disse incitandomi a continuare
Io: beh ha preso alice, la voleva uccidere, e ha detto che domani partivano per New York e che se lei sarebbe scappata o ci avrebbe provato, lui avrebbe fatto del male a me te e ai ragazzi. Io avrei voluto fermarlo ma se ci avrei provato l’avrebbe uccisa.. poi ti spiego meglio ma dobbiamo fare qualcosa. – non sentivo più anna parlare..
Io: anna!
Io: Annaaaa!
Anna: harry 10 minuti e sono da te.
Io: no anna vengo io da te, non ti muovere.
Anna: okay, fai presto!
Io: si, non preoccuparti.
E così attaccai, presi subito le chiavi della macchina, poggiate nel centrotavola, e andai sul vialetto, entrai in macchina e in 10 minuti raggiunsi casa di anna.
Suonai alla porta e lei venne ad aprirmi, aveva pianto, si vedeva, sapevo quanto lei ci tenesse ad Alice, e so anche che lei odiava josh, ancor prima di sapere cosa aveva fatto.
Io: ehi anna..
Anna: harry, vieni entra.
Si spostò dalla porta, per farmi entrare.
Anna: siediti sul divano.. vuoi.. vuoi qualcosa da bere?
Io: un po’ d’acqua grazie..
Anna andò in cucina e ritornò poco dopo con un bicchiere mezzo pieno in mano.
Anna: allora harry.. ti va di raccontarmi quello che è successo?
Anna in pratica sapeva tutto ciò che successe anni fa tra me e josh e lo stesso pure erica.. già erica, mi mancava tantissimo quella ragazza. Comunque quando glie lo raccontai le dissi di non dire nulla ad alice altrimenti sarebbero stati guai sia per me che per lei. Così iniziai a raccontare tutto quello che successe la sera stessa, del suo ti amo, dei nostri sguardi, delle nostre lacrime.. di tutto. Anna sapeva io quanto amavo alice, lo ha sempre saputo, non so lei come faccia, ma riesce a capire lo stato d’animo delle persone, semplicemente attraverso gli occhi.. una volta finito di raccontarle tutto l’accaduto, rimase a bocca aperta, e iniziò a piangere, ed io con lei.
Io: anna, forse credo che dobbiamo avvisare i ragazzi, anche se è tardi, ma sai che comunque anche loro tengono ad alice. Tu chiama Zayn e Niall, io chiamo Louis e Liam e li facciamo venire qua okay? – anna annuì semplicemente, e una volta chiamati i ragazzi, che ebbero più o meno la stessa reazione di anna, sentimmo bussare il campanello, arrivarono prima Zayn e Liam e poi dopo Niall seguito da Louis.
Niall: ragazzi mi spiegate che cosa è successo visto che ci avete fatto venire così di corsa..? ma.. alice? Dov’è?
Io: vedete è di lei che io e anna volevamo parlarvi..
Louis: harry, spiegaci immediatamente quello che è successo.
Io: si subito, sediamoci.
Così ci sedemmo io, liam e louis su un divano, niall per terra di fronte a noi e zayn su una poltrona con in braccio anna. A rompere il silenzio fu liam che fino ad allora era rimasto in silenzio..
Liam: allora ragazzi ci dite che succede?
Io e Anna: allora… - e iniziammo a raccontare tutto, le loro espressioni cambiavano continuamente ed erano un misto di rabbia, tristezza e poi ancora rabbia.
Zayn: dobbiamo fare qualcosa..
Liam: si..
Io: ragazzi io avevo pensato di dormire qui per stasera, e poi domani mattina prendiamo il primo volo che c’è per New York ok?
Anna: si, per me va bene, non ci sono problemi, e le stanze ci sono. Io intanto inizio a preparare le valigie, voi andate  acasa preparatele velocemente, mettendoci dentro solo il necessario e poi ritonate da me ok?
Tutti: okay!
Andammo ognuno a casa propria, prendemmo lo stretto indispensabile e poi dopo una mezz’oretta ci ritrovammo tutti a casa di anna. Lei aveva già preparato tutte le stanze, e aveva chiamata anche erica, che ci avrebbe raggiunte là tra qualche giorno..
Io: allora ragazzi, ho già acquistato i biglietti per l’aereo, il volo sarà domani alle 9, poi per quanto riguarda la casa, ci sono degli amici di mio padre e ce la presteranno loro.
Zayn: e con la scuola?
Io: beh andremo a parlare con la preside, spiegandole tutto, in modo da non perdere l’anno ok?
Tutti: okay.
Niall: bene adesso per dormire…?
Anna: allora, io dormirò sul divano, harry e louis nella stanza di alice e liam, zayn e niall nella mia visto che c’è un letto matrimoniale e uno singolo.
Zayn: no neanche per sogno tu sul divano non ci dormi, dormi tu con loro nella tua stanza, nel letto singolo ovviamente e io sul divano..
Anna: ma..
Zayn: niente ma. Sei una ragazza, la mia ragazza, e la proprietaria di questa casa e non devi dormire sul divano.
Io: anna, zayn ha ragione, comunque andate a dormire voi due insieme visto che siete fidanzati, io dormirò sul letto e o niall o liam si sposteranno in camera di alice.. ok?
Tutti: va bene, allora buonanotte!
E così andarono tutti via, e caddi anche io nelle braccia di Morfeo. 

MYY SPACE! Mi scuso tantissimo per il tempo che ci ho messo, spero di icevere qualche vostra recensione, e ringrazio ancora tutti quelli che recensiscono sempre! 
-Asia! xx

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Capitolo 10
*** 9.Per un pelo ***



9. Per un pelo.

POV’S ALICE

Hostess: signorina, si svegli, siamo arrivati in Canada – disse l’hostess cercando di svegliarmi e di ricevere la mia attenzione, solo pochi secondi dopo mi resi conto d quello che disse… In CAAANAADA?!?! Ma come?? Non dovevamo andare a New York? Mi voltai verso Josh che ancora dormiva
Io: josh svegliati! Siamo in Canada! – gli gridai contro, con voce tremolante, sentii un ghigno da parte sua, e lo guardai con sguardo truce.
Josh: calmati bambolina, c’è stato un cambio di programma, sono riuscito ad affittare una casa tutta per noi.. – disse con sguardo malizioso
Io: quindi… ??
Josh: quindi adesso rilassati e non fare più domande. – disse con tono severo
Io: ma.. m-ma tu h-hai detto… hai detto che a-andavamo a New York ieri sera.. – dissi quasi sull’orlo di piangere, sapevo già cosa mi aspettava, ma almeno sapendo che harry sapeva dove fossimo diretti mi ha portato a sperare che magari presto tutto sarebbe finito, ma ora rendendomi conto che lui non sa dove siamo veramente mi porta ad una tristezza immensa, e sono ancor più triste che lui non sarà mai mio, ed io non sarò mai sua…
Josh: oh piccoliiina, secondo te ero così scemo da dire al tuo “harry” dove saremmo andati eh? Così pensavi di salvarti il culo.. mmhh mi divertirò con te dopo, adesso scendi dall’aereo. – disse in un modo che mi fece preoccupare, camminando verso l’uscita dell’aereo, vidi che cadde il cellulare di josh, così anzicchè darglielo me lo presi e lo misi in tasca. Una volta fuori dall’aereo, josh mi strinse una mano con un forza che quasi mi stritolava il braccio, come entrammo nell’aeroporto chiesi a josh..
Io: josh dovrei andare un attimo in bagno… - dissi sperando in una sua risposta positiva.
Josh: devi prorpio? – disse con fare scocciato.
Io: beh si è urgente, sono stata sull’aereo tutto quel tempo, senza nemmeno andare in bagno, quindi scappa.. – dissi con mezzo sorriso.
Josh: e va bene, ti aspetto qui fuori, muoviti e non cercare di scappare che ti tengo d’occhio. – il suo sguardo era inquietante…
Io annuii semplicemente e entrai velocemente nel bagno delle donne, e assicurandomi che non c’era nessuno, presi il cellulare di josh dalla mia tasca, mi chiusi in un bagno e composi il numero di harry, dopo due/ tre squilli rispose..
Harry: brutto stronzo. Cosa vuoi ancora eh? Ti sei portato via la donna che amavo, amo e amerò sempre, hai ottenuto ciò che volevi contento eh? Sei contento? Vuoi ancora rovinarmi la vita? E non provare a toccarla nemmeno con un dito, solo quando lei sarà innamorata di te potrai farlo, altrimenti no. Non è così che si trattano le donne. – disse iniziando a piangere, a me scappò una piccola risatina, perché non sapeva che dietro quel telefono c’ero io e non quel bastardo, ma insomma mi ama! Owh.. – per quale motivo ridi? Ti fa divertire questa cosa? –
Io: beh harry rido perché sono alice e non josh, e apprezzo tutto quello che hai detto.. – dissi sussurrando
Harry: alice? Oh cavolo, come stai? Ti ha toccata? Ricattata? Dove stai? Stai con lui?
Io: oh oh oh, una domanda alla volta.. comunque si sono io, sto bene, e no non mi ha né toccata né ricattata, sono all’aeroporto del Canada, e sono nel bagno delle donne da circa 5 minuti e se non mi muovo inizierà a sospettare…
Harry: come Canada?
Io: eh, io l’ho saputo ora che mi sono svegliata..
Harry: io e i ragazzi arriviamo appena possiamo, mi dici hotel, e numero della stanza?
Io: ora non lo so, ti mando un messaggio sempre dal cellulare di josh e te lo faccio sapere, ora per piacere muovetevi, a quanto ho capito mi vuole violentare.. ho paura..
Harry: brutto stronzo.. senti c’è un volo fra mezz’ora, ora sono a New York visto che sarei voluto venire a cercarti, tu intrattieniti più che puoi lontana dall’albergo e rientri solo quando io ti mando un messaggio ok?
Io: si si, va benissimo. Ciao, e grazie
Harry: di nulla piccola
Io: ah harry..
Harry: mmh?
Io: ti amo anche io.. – dall’altre parte lo sentii ridere
Harry: ciao piccola ci vediamo dopo.
Io: si ok ciao! – e attaccai
Appena uscii dal bagno, nascosi bene il cellulare nelle tasche del giubbino, e raggiunsi josh che aveva uno sguardo scocciato, beh in effetti, come biasimarlo..
Io: eccomi. – dissi fredda
Josh: ce ne hai messo di tempo eh?
Io: beh c’era la fila.
Detto questo, uscimmo dall’aeroporto ed entrammo poi nel taxi che ci avrebbe portati all’albergo. Oh no, non dobbiamo andare in albergo..
Io: josh, quanto tempo ci vuole per arrivare in albergo?
Josh: perché piccola sei impaziente di fare qualcosa? – a quell’affermazione rimasi disgustata e subito risposi
Io: no, sono stanca e voglio riposarmi
Josh: si vabbè, comunque ci vogliono più o meno due ore..
Io: beh ok. – bene almeno meno tempo si passava in albergo meglio era no?
Passate le due ore, arrivammo in albergo, bene si chiamava Gran Plaza (nome inventato dall’autrice) ed eravamo in stanza 418. Come salimmo, in camera, vidi che era una stanza con un letto matrimoniale e una vista mozzafiato, uscì subito sul balcone, per ammirare quella vista stupenda, dopo sentii cingermi da dietro da due forti braccia, e capii che era josh, iniziò a mettere le mani sotto la maglietta e allora cogliendolo di sorpresa gli misi una mano sulla sua patta di pantaloni e massaggiandolo da sopra i jeans e appena vidi che allentò la presa, scappai in bagno, lasciandolo lì come un pesce lesso, qual’era. Appena in bagno chiusi la porta a chiave, in modo tale da non farlo entrare, presi il cellulare e mandai un messaggio ad Harry scrivendo che stavamo in albergo, ma che lo avrei portato fuori, e gli diedi tutte le indicazioni per venire all’albergo. Subito dopo mi rispose che era in aereo per venire in canada, ma che c’erano solo lui e Niall perché non c’erano posti per gli altri, all’improvviso sentii bussare forte alla porta del bagno e capii che era Josh..
Josh: Alice apri..
Io: ad una sola condizione..
Josh: qui non sei tu a dettare condizioni a me.
Io: e allora non esco.
Josh: ok, dimmi, che vuoi?
Io: ora che esco non mi devi toccare, riserviamo tutto a stasera, e poi andiamo a fare un giro per la città. Ci stai?
Josh: e va bene.. Senti qui in camera è arrivata la valigia con la tua roba – disse sbuffando.
Così aprii la porta con molta calma e una volta fuori gli dissi che mi dovevo cambiare e che quindi lui doveva entrare in bagno..
Josh: neanche per sogno.
Io: allora non si fa nulla. – dissi incrociando le braccia al petto.
Josh: e va bene.. – disse andando in bagno.
Io: non provare ad uscire! – gli dissi strillando dalla stanza matrimoniale.
Josh: nooo! E ora muoviti!
Bene, ora dovrei perdere tempo.. ah si ci sono, mi metto circa 10 minuti sul letto, poi sentendo che era impaziente gli dissi che mi stavo facendo bella per lui e così stette zitto, avendo deciso di averlo fatto aspettare abbastanza, aprii la valigia e estrassi un pantaloncino azzurro, una canotta bianca, con sopra un cardigan del medesimo colore del pantaloncino, le mie converse nere e una collana con i baffi neri. Pass’ cira un’oretta chiuso in quel bagno, ma d’altronde se lo meritava. Così gli disse di uscire e come fece capolino dalla porta del bagno vidi che stava per dire qualcosa, ma chiuse subito la bocca, e rimase a fissarmi.
Io: ehi josh che hai?
Josh: no nulla, è solo che sei bellissima – disse con un tono dolce.
Io: oh.. beh grazie. – dissi arrossendo.
Josh: è la  verità piccola.. ora andiamo?
Io: si si inizia ad andare, ti raggiungo subito nella hall.
Josh: oh va bene, ma non metterci tempo.
Io: no no, non preoccuparti.
Appena scese chiesi ad Harry quanto ci voleva per venire da me, lui mi disse un paio d’ore visto che erano sul taxi da poco. Così posai il cellulare in tasca e raggiunsi Josh nella hall, e vidi che si stava mettendo le mani nelle tasche, come a cercare qualcosa.
Io: ehm, josh che cerchi?
Josh: il mio cellulare, non lo trovo..
Io: ah, beh l’avrai lasciato sopra, ora non ci serva visto che non dobbiamo chiamare a nessuno, andiamo a prenderci un gelato su.
Josh: si hai ragione. comunque andiamo, ad una mezz’oretta a piedi da qui c’è una gelateria grandiosa, magari facciamo due passi..
Io: va bene..
Detto questo uscimmo dall’albergo e camminammo fino alla gelateria, per tutto il tragitto non la smetteva di fissarmi, mi faceva quasi paura. Una volta arrivati alla gelateria, prendemmo ciò che volevamo e poi andammo a farci una passeggiata. Poco dopo mi arrivò un messaggio harry dicendo che tra 45 minuti stava qua..
Io: josh, non mi sento tanto bene, vogliamo andare in albergo?
Josh: sei impaziente eh?
Io: no.
Ci alzammo e ci avviammo all’albergo, una volta arrivati, prendemmo la chiave e salimmo in camera e nemmeno il tempo di togliermi la giacca che josh mi saltò addossi baciandomi con foga, io cercavo di respingerlo ma senza alcuno risultato visto che lui era molto più forte di me, così iniziò a togliermi la maglia e i pantaloncini, io strillavo, chiedevo aiuto, ma sembrava nessuno mi sentisse. Così chiusi gli occhi e mi lasciai usare come una bambola, perché in fondo per lui ero questo e nient’altro. Appena sentii che aveva le mani vicino ai miei slip cercai di dimenarmi ancora una volta e ad un certo punto, sentii un tonfo così aprii di scatto gli occhi e vidi Niall e Harry sopra a Josh che lo picchiavano, e cacciai un urlo, così si girarono e mentre niall pensava a josh, harry venne da me abbracciandomi, ma io avendo paura mi scostai immediatamente.. vidi un velo di preoccupazione e delusione nei suoi occhi..
Harry: ehi piccola che hai?
Io: beh stavo per essere violentata harry, ho una paura incredibile.
Harry: ehi ice lo so, ma tu lo sai che io non ti farò mai del mare, non più vero?
Io: si hai ragione ed ora abbracciami.
Mi abbracciò e poi venne vicino a noi anche Niall..
Niall: ehi alice come stai?
Io: sono spaventata niall.. – dissi iniziando a piangere
Niall: su non piangere, hai ragione.
Harry: niall non la guardare! – disse coprendomi visto che ero solo in intimo, niall scoppiò a ridere e si coprì gli occhi con una mano, e io mi andai subito a vestire.
Io: e ora che si fa?
Harry: ora andiamo in un hotel qui vicino tutti e tre e poi domani mattina si parte, intanto avvisiamo i ragazzi che stai bene e che siamo arrivati giusto in tempo.
 

*Spazio Autrice*
Ciaao! Ce mi avete fatto arrivare lo scorso capitolo a 5 recensioni!! Vi ringrazio credetemi, per me sono molto importanti e apprezzo ciò che scrivete anche se a volte non rispondo. Inoltre ho visto che molte persone hanno visualizzato questo e i capitoli precedenti, vorrei anche una vostra recensione per sapere cosa ne pensate! <3 Inoltre vorrei ringraziare: xitsanna_ per il banner e Mollichina per i consigli sulla storia! Ci vediamo al prossimo capitolo!
Asia xx

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Capitolo 11
*** 10.Casa dolce casa ***



10. Casa dolce casa

Appena arrivammo in hotel, io ero ancora tremante a causa di ciò che era successo prima, owh se non ci fossero stati loro non saprei cosa sarebbe successo, beh si lo sapevo ma volevo non fosse così. Arrivammo alla reception, io e Harry eravamo stati mano nella mano per tutto il tragitto dall’altro albergo a questo, e lui non intendeva a lasciarmi la mano, non che mi dispiacesse, anzi, è solo che comunque ho ancora paura, e la mia fiducia nelle persone era sotto lo zero, ora mi fidavo solo di Harry, Anna e Erica. Una volta prese le chiavi della stanza, io e Harry andammo in un piano, mentre Niall in un altro, visto che non aveva la nostra stessa camera. Salimmo le scale molto velocemente, e guardavo Harry preoccupata, visto che non aveva spicciato parola per tutto il tragitto. La nostra camera era la 469, arrivati davanti alla porta Harry mi lasciò la mano per infilare le chiavi e aprire la porta, la camera aveva un letto matrimoniale, un bagno, un paio di armadi e un divano. Era piccolina, ma ci si stava bene, inoltre i bagagli ce li avrebbero portati i fattorini in camera. Una volta entrata mi distesi sul letto ancora tremante, avevo ancora paura di ritrovarmi Josh davanti, Harry si sedette accanto a me e continuava a fissarmi, dispiaciuto senza dire nulla, mi stufai e presi io a parlare.
Io: Harry, mi dici che succede? Non hai spicciato parola per tutto il tragitto. C’è qualcosa che non va?
Harry: è colpa mia.
Cosa? Come poteva pensare che era stata colpa sua?
Io: cosa stai dicendo Harry?
Harry: sto dicendo che è stata colpa mia, se non ti avessi lasciata andare..
Io: ci avremmo rimesso tutti e due Harry e lo sai. – lo bloccai immediatamente finendo la frase per lui – poi l’importante è che sto bene io e che stai bene tu ok?
Lo vidi annuire piano ancora insicuro, sapevo che si sentiva in colpa per quello che era accaduto, anche se non ne aveva motivo, infondo lui mi ha salvato per la seconda volta da Josh e non smetterò mai di ringraziarlo per questo. Io mi alzai dal letto e presi il pigiama dalla valigia che ci avevano portato poco prima, la biancheria intima pulita e andai in bagno, chiudendo a chiave la porta. Aprii la doccia mettendola bollente visto che mi rilassava, e iniziai a spogliarmi, presi un asciugamano grande per dopo e poi entrai in doccia. L’acqua bollente che ricadeva sul mio corpo mi aiutava a pensare e rilassarmi, così bagnai anche i capelli e feci lo shampoo. Una decina di minuti dopo uscii dalla doccia, mi asciugai, misi il pigiama e avvolsi l’asciugamano attorno i capelli frizionandoli. Dopo di che, presi il phon e uscii dal bagno visto che dovrebbe servire pure a Harry e andai nell’altra stanza. Harry appena avvertì la mia presenza si girò sorridendomi, e io attaccai la spina del phon nella presa e iniziai ad asciugare i capelli, quando Harry si sedette sul letto dietro di me e prese il phon iniziando ad asciugarmi i capelli. Non c’era bisogno di dire nulla, in quel momento il nostro silenzio più il fastidioso rumore del phon valeva molto più di mille parole. Iniziò a muovere i miei capelli delicatamente con la sua mano in modo da asciugarli bene. Ogni tanto mi lasciava dei casti, ma dolcissimi baci in testa, e ogni volta mi faceva arrossire. Quando finì di asciugarmi i capelli, mi girò, mi guardò negli occhi e mi lasciò un ultimo bacio in fronte per poi annunciava che si andava a fare una doccia. Una volta che lui sparì dietro il bagno, mi appoggiai con la schiena alla ringhiera del letto, e pensai ancora una volta a tutto quello che era successo nell’ultima settimana: il riavvicinamento con Harry, lo smettere di autolesionarsi, l’ultima nostra giornata insieme dove andammo alla nostra spiaggia, a fare un pic-nic in Hyde Park, e quando siamo andati al cinema a vedere ‘Titanic’ e poi quando incontrammo Josh, le nostre lacrime, i nostri sguardi, i nostri “ti amo” e il suo ‘ti ritroverò’, poi il giorno appena trascorso che volevo cancellare, volevo cancellare tutto il dolore che avevo provato. Ad interrompere i miei pensieri è un Harry in pigiama che mi sventola la mano davanti agli occhi cercando di ricevere la mia attenzione, così mi riscuoto e sorrido, facendogli un cenno per farlo parlare visto che dalla sua espressione doveva dirmi qualcosa.
Harry: alice, senti ho già avvisato gli altri dicendogli che tu stai bene e che stai con me, l’aereo domani lo abbiamo verso le dieci, in modo da essere a casa per la sera va bene?
Io: ehm.. si si va benissimo, apprezzo tutto quallo che stai facendo per me, grazie.
Harry: ma non devi dirlo nemmeno!
Io: invece si, mi hai salvato.
Harry: bene allora l’ho fatto con piacere, non credi che mi meriti qualcosa?
Io: ah si? E cosa?
Harry: un bacio in guancia!
Io: owh, ma certo in fondo sei il mio migliore amico no?
Harry: già.. – disse con sguardo deluso, abbassandolo, allora io approfittando del fatto che lui non poteva vedere il rossore sulle mie guance gli diedi il bacio in guancia che voleva e subito vidi apparire sul suo volto un sorriso, alzò lo sguardo verso di me e notò che mi ero fatta rossa, ma anche lui non era da meno..
Harry: uuuhhhh sei arrossita!
Io mi coprii subito la faccia con le mani e a tono gli risposi:
io: guarda che anche tu sei arrossito eh!
Harry: ma è normale arrossire quando una ragazza splendida come ti mi da un bacio in guancia u.u
Io: si vabbe, lo sai che non si dicono le bugie?
Harry: io non dico mai bugie.
Io: si si, ma ora ho sonno, sono stanchissima – dissi sbadigliando.
Harry si alzò dal letto e disse:
harry: si ora vado.
Io: dove scusa?
Harry: sul divano, dormo lì
Io: e perché?
Harry: beh perché dormi tu in quello matrimoniale…
Io: no dai harry dormi con me! – gli dissi a bassa voce, più imbarazzata che mai.
Harry: sei sicura?
Io annuii solamente per risposta e mi misi nel letto di spalle a lui, appena si mise anche lui nel letto, mise un suo braccio intorno alla mia vita e fece aderire la mia schiena con il suo petto nudo, visto che poco prima s’era tolto la maglietta. Io rimasi con gli occhi chiusi, ma mi girai in modo da trovarmi con la faccia contro il petto di lui, che a quel gesto sorrise. Mi diede un bacio sulla punta del naso e mi sussurrò
Harry: buonanotte ice, ti voglio bene.
Io: notte Hazza, te ne voglio anche io.
E così ci addormentammo, abbracciati, entrambi con un sorriso sul volto, io con le mie mani sul suo petto e lui con le sue mani dietro la mia schiena.
Il giorno dopo la sveglia suonò alle 8 e quando aprii gli occhi vidi che non c’era nessuno accanto a me, quando sentii una serratura scattare e la maniglia della porta abbassarsi, io spaventata mi rifugiai sotto le coperte, sentendo una risata dalla persona che era appena entrata, io conoscevo quella risata, era la risata più bella che io avessi mai sentito, così cacciai la testa fuori le coperte trovandomi davanti un Harry con un bel sorriso stampato in faccia e una busta in mano.
Harry: ice buongiorno, ti ho portato la colazione.
Disse porgendomi un sacchetto, che quando aprii vidi che conteneva quattro cornetti alla nutella, due per me e due per lui.
Io: owh grazie.. ma Niall?
Harry: sta venendo qua da noi, lui è già pronto. – disse addentando un cornetto alla nutella, io annuii e finii di fare la mia colazione. Dopodiché andai in bagno a lavarmi i denti e cambiarmi, misi un jeans stretto, un maglioncino nero –dato che faceva molto più freddo rispetto a ieri- e le mie converse nere, legai i capelli in una treccia, mi truccai leggermente, mettendo solamente blush, matita nell’occhio, mascara e un filo di lucidalabbra rosa chiaro. Quando uscii dal bagno vidi che in camera c’era anche Niall che mi salutò con un caloroso abbraccio e un buongiorno!
Niall: ah ice, stamattina io e harry siamo andati a casa di quel lurido verme di ieri sera, lo abbiamo denunciato, credo che non si farà sentire per un po’ comunque, e siamo riusciti a recuperare il tuo telefonino, ma siccome era messo maluccio te ne abbiamo preso un altro. – disse porgendomi un pacchetto.
Io: owh grazie ragazzi ma non c’era bisogno! – andai ad abbracciarli entrambi e aprii il pacchetto scoprendo che conteneva un iphone 4S, presi la sim dal vecchio cellulare e la misi in questo nuovo. – oh ragazzi ma vi sarà costato una fortuna, io non posso ridarvi tutti questi soldi, non che io non voglia, ma perché non li ho!
Harry: cosa? Cosa? Cosa? Tu non devi darci niente ice! Consideralo un regalo per tutti i compleanni per cui non ci siamo stati!
In quel momento gli saltai letteralmente addosso, prima a Harry e poi a Niall, che disse che dovevamo andare in aeroporto. Una volta presi tutti i bagagli scendemmo giù, dove trovammo il taxi che ci portò all’aeroporto. Facemmo il ceck-in e poi salimmo in aereo coscienti di tutte le ore di volo che ci aspettavano. Poco dopo io mi addormentai con la testa sulla spalla di Harry che a sua volta l’aveva sulla spalla di Niall, era una scena un po’ comica. Dopo molto tempo arrivammo e un taxi ci portò fino a casa mia e delle ragazze. Appena bussammo fui assalita da quattro braccia, le cui proprietarie erano Anna e Erica, consapevole che mi avrebbero fatto raccontare tutto quello che mi era successo.

 

*spazio autrice*
Ragazze scusatemi per il ritardo, ma ho avuto molto da fare. Anyway ringrazio come sempre chi recensisce e invito le altre persone che leggono a recensire visto che m’interesserebbe un loro parere. Baci.

-Asia xx

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Capitolo 12
*** 11. incomprensioni ***



11. Incomprensioni.

Anna: alice, vieni entra..
Io: buonasera ragazze – entrando vidi spuntare altre tre teste da dietro il divano e capii che c’erano anche i ragazzi – ed anche a voi ragazzi..
Tutti: ciao!
Erica: alice come stai? Ti ha fatta male? Ti ha toccata? – si sentiva la preoccupazione nella sua voce, apprezzavo questa sua preoccupazione nei miei confronti ma comunque avevo bisogno di abituarmi, mi sentivo ancora scombussolata, da viaggio e da tutto ciò che è accaduto in questi ultimi giorni..
Liam: erica falla almeno entrare..
Con uno sguardo sincero ringraziai Liam che mi rispose con un sorriso. Salii sopra a posare i bagagli e, quando scesi giù, vidi tutti sul divano, che stavano aspettando me. Mi sedetti e iniziai a raccontare, le loro espressioni, erano sorprese, arrabbiate, deluse. Avevano più o meno tutti la stessa espressione, a parte Niall e Harry che sapevano già tutto. Appena finii vennero tutti ad abbracciarmi senza proferire parola, solo quando ci staccammo Anna disse..
Anna: alice, mi dispiace tantissimo, non ti meritavi tutto questo.
Erica: l’ho sempre detto che non era un tipo affidabile Josh.
Louis: se solo qualcuno provasse a toccare la mia Er… ehm la mia elegantissima fidanzata che ora è in Francia, non sarei riuscito a trattenermi dal picchiarlo.
Liam: come può un ragazzo fare una cosa del genere ad una ragazza?
Zayn: quello non è un ragazzo, è un mostro.
Harry: glie la farò pagare, nessuno deve toccare la mia alice. NESSUNO!
Io: okay, bene ragazzi concordo con tutto quello che dite, però tutto questo deve rimanere tra noi promesso?
Tutti annuirono. Intanto era calato un silenzio imbarazzante, dove Erica e Louis si guardavano, lei era arrabbiata, ma non con lui, con se stessa per non aver capito da subito che lui per lei non provava nulla, lo si leggeva dai suoi occhi, ma quanto si sbagliava! Dire che lui era innamorato perso di lei è poco!
Io: vabè cambiamo argomento.. erica come stanno i tuoi?
Erica: meglio.. hanno detto che presto si trasferiranno qui a Londra, per stare più vicino a me. Appena ho saputo quello che ti era successo, ho preso il primo volo per Londra, ero in pensiero, non potevo permettere che ti accadesse qualcosa. Non me lo sarei mai perdonato.
Io: owh! – mi alzai immediatamente dalla poltrona su cui ero seduta e corsi ad abbracciarla. Notai che stava iniziando a piangere, così le asciugai le lacrime, e le diedi un bacio in fronte. – amore non piangere dai, è tutto passato.
Lei annuì e andò in bagno a lavarsi la faccia, poco dopo tornò e ci disse che andava a prendere una boccata d’aria e intanto Louis la seguì.
POV’S ERICA
Avevo bisogno di una boccata d’aria, stavo male. Alice è una delle persone più importanti della mia vita insieme ad Anna, non mi sarai mai perdonata, se le fosse accaduto qualcosa in mia assenza. Intanto raggiunsi l’amaca che avevamo in giardino e mi ci misi sopra e chiusi gli occhi. Dopo poco sentii un peso sull’amaca, aprii gli occhi e mi ritrovai un Louis sorridente vicino a me.
Louis: ehi erica che ti succede?
Io: no nulla..
Louis: e allora perché piangi?
Io: beh perché sto male per alice ecco. – anche se non era solo questo. Lui si era fidanzato, avevo perso la mia occasione di essere la sua ragazza, e ci stavo male, ma questo non volevo dirglielo altrimenti mi sarei resa solamente ridicola.
Louis: sicura che sia solo questo? Perché a me non sembra, è da quando abbiamo iniziato la conversazione prima che stai giù di morale…
Io: no è che sono solo stanca, tutto qui..
Louis: va bene. – anche se si vedeva lontano un chilometro che non ci credeva, non aggiunse altro perché capì che non avevo voglia di parlare.
Louis: seeenti erica, anche se conosciamo da poco vorrei conoscerti meglio, vorrei che diventassimo amici.
Io: anche io, insomma sembri simpatico.
Louis: lo so. – e scoppiò in una risata molto contagiosa, tanto che iniziai a ridere anche io.
Io: poco modesto il ragazzo eh! – lui anzicchè rispondere, mi fece distendere sull’amaca e iniziò a farmi il solletico.
Io: Lou.. l-lou ti prego basta! Hahahahahahaha… dai.. non ce la faccio più! – dissi tra le risate e solo quando ci ritrovammo col viso a due centimetri di distanza lui smise, e iniziò ad avvicinarsi sempre di più, sapevo dove voleva arrivare, mi voleva baciare, e per quanto lo volessi anch’io, girai la faccia dall’altro lato. Non potevamo, era sbagliato, lui era già fidanzato da quanto aveva detto prima.
Louis: che hai?
Io: louis sei fidanzato cazzo! – lo spostai da sopra di me ed entrai di nuovo in casa. Stavano iniziando a scendermi di nuovo le lacrime, avevo gli occhi lucidi e rossi, me lo sentivo. Appena alice mi vide mi venne subito incontro dato che c’era solo lei nel salone, ci accomodammo sul divano, io mi accuccio lai al suo petto e iniziai a piangere, mentre lei mi asciugava i capelli.
POV’S ALICE
Appena vidi Erica entrare nel salone con gli occhi rossi e lucidi, le corsi subito incontro, ci mettemmo sul divano e lei iniziò a piangere contro il mio petto, si sfogava e dava pugni, non mi faceva molto male, ma siccome doveva sfogarsi la lasciai fare. Appena si calmò, le andai a prendere un bicchiere d’acqua in cucina e notai tutti lì attorno al tavolo, tutti sorridenti, eccetto Louis che aveva lo sguardo perso ne vuoto. Da lì capii che era successo qualcosa tra i due, così presi il bicchiere d’acqua avvisando tutti che io ero in camera con Erica visto che non si sentiva bene – bugia, non potevo mica dire loro che stava piangendo? – lanciando uno sguardo d’intesa ad anna, facendole capire che doveva farli andare via, non perché non li volevamo, ma perché Erica non se la sentiva di vedere ancora Louis. Appena andai di là, porsi il bicchiere ad erica e andammo in camera nostra, la feci stendere sul letto e..
Io: erica mi vuoi dire cos’è successo?
Erica: beh vedi.. – e iniziò a raccontare tutto.
Io: dai su vedi che tutto si risolverà molto presto.
Io ancora non capivo, io credevo che Louis avesse una cotta per erica, lo aveva confermato lui stesso, ora perché si era messo con un’altra? Beh devo chiedere spiegazioni ad Harry visto che è quello con cui ho più confidenza. Dopo un po’ sentimmo una porta che si chiudeva, segno che i ragazzi erano andati via, e vedemmo Anna fare capolino alla porta di camera nostra.
Anna: ehi, Erica cosa.. cosa è successo?
Erica iniziò a spiegare tutto anche a lei. Anna ebbe la mia stessa reazione, infatti stava cercando spiegazioni con lo sguardo, ma io le feci capire che non ne sapevo niente del fatto che Louis si fosse fidanzato. Dopo poco erica si addormentò tra le mie braccia, Anna andò di là nella sua stanza, ed io feci distendere per bene Erica sul suo letto, e io andai nel mio, addormentandomi poco dopo.

 
*spazio autrice*
Bene ragazze, mi scuso ancora per il ritardo, ma ho avuto i lavori in casa e quindi mi avevano staccato il wi-fi c.c, comunque passando al capitolo, l’o voluto dedicare in particolare ad Erica e Louis. Inoltre ho creato anche un gruppo  su face book dove vi avviserò quando pubblicherò la FF o di un eventuale ritardo. Chi si vuole iscrivere me lo dice nella chat privata così lo aggiungo c: un bacio. Grazie a tutti coloro che leggono, recensicono e che hanno messo la FF nelle seguite, ricordate e preferite <3
Asia xx
 

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Capitolo 13
*** 12. Paura ***



12. Paura.

LEGGETE L’ANGOLO AUTRICE SOTTO PER PIACERE, E’ UNA COSA IMPORTANTE. BUONA LETTURA.
Era passata una settimana dal mio ritorno, avevo ricominciato la scuola e ripreso a studiare, ma non uscivo quasi mai di casa perché avevo paura, paura che tutto quello che successe poco fa potesse ricapitarmi, paura di rivedere il volto di quel mostro. Avevo ricominciato a tagliarmi, come quando feci dopo quello che successe con Max che fece la stessa e identica cosa che fece Josh poco fa, solo che quest’ultimo fu bloccato prima che andasse oltre. Non riuscivo a capacitarmi del perché di quelle azioni, cosa avevo fatto di sbagliato per meritarmi tutto quello eh? Cosa? Io non ce la facevo più, volevo scappare, fuggire da tutte le mie preoccupazioni, da tutte le mie paure e da tutti i miei problemi, ma si sa nulla si risolve scappando, tutto prima o poi se non è stato affrontato ritorna, TUTTO. Del resto Louis e Erica non si rivolgevano la parola, o meglio lui cercava di parlarle ma lei lo evitava, avendo paura di quello che lui avrebbe potuto dirgli, ma Louis non mollava, oh se non mollava, è decisamente innamorato di lei per perderla definitivamente quindi non perde le speranze. Anna e Zayn si amavano sempre di più, erano sempre più uniti, il che mi rendeva felice, perché se una delle mie migliori amiche è felice lo sono anche io, anche se non lo do troppo a vedere, perché infondo io non sono felice, sorrido, si certo con le labbra, ma non con gli occhi, da un’altra parte li invidiavo perché vorrei avere anche io un ragazzo che mi ama per quello che sono, che mi riempia di attenzioni, che mi faccia sentire importante, che mi faccia sentire protetta, ma soprattutto che mi faccia sentire amata. Niall invece si sta sentendo con una ragazza, Demi, che frequenta il mio stesso corso di letteratura inglese, nonché la mia vicina di banco. È una ragazza simpaticissima, solare e soprattutto adora Niall, o meglio dire, stravede per Niall, per lei, lui è il suo tutto e viceversa. Liam invece ha conosciuto una ragazza, Danielle, stanno insieme da due o tre giorni e devo dire la verità sono cotti l’uno dell’altra. Infine c’è Harry, beh lui è sempre il mio migliore amico, niente di più e niente di meno, purtroppo, perché io lo amo, ma non voglio una relazione non che non la volessi con lui, anzi, ma rimane comunque il fatto che mi fido poco delle persone e ho paura che si possano rivelare false.
Dopo 10 minuti passati nel mio lettone a pensare, scendo giù per fare colazione, entro sbadigliando e non mi accorgo che ci sono anche i ragazzi, sono in imbarazzo, più che altro perché come pigiama indosso solo un top e un pantaloncino, e dopo poco ho gli occhi di tutti addosso, c’era chi come Liam e Niall che mi guardavano a bocca aperta, chi come Harry che cercava di non guardarmi, e fulminava gli altri due che mi stavano fissando le gambe, chi come Louis che continuava a fissare triste Erica, chi come Zayn che cercava di salvarsi il culo con la sua fidanzata e in fine chi come Anna e Erica che mi guardavano divertite cogliendo il mio imbarazzo e al suono delle loro risate mi girai guardandole con sguardo truce, facendole intuire che dovevano smetterla, e così fecero sapendo che io appena sveglia sono molto, ma molto suscettibile e che quindi sarei capace di fare qualsiasi cosa.
-Ehm buongiorno – dissi cercando di non far trasparire il mio imbarazzo – che ci fate voi qui? – dissi andando a prendere le fette biscottate e la nutella, poi mi sedetti allo snack e cominciai a mangiare.
- Beh ecco vedi, eravamo venuti per vedere se oggi pomeriggio vi andava un’uscita di gruppo insieme alle altre ragazze, vero Harry? – il primo a parlare fu Liam ripreso dallo stato di paralisi di prima, disse scuotendo Harry che ancora non aveva proferito parola, rimasto imbambolato a fissare me, poi si riprese e – si si certo – diventando rosso e spostando lo sguardo per terra. – ah e dove volete andare? – beh avevamo trovato qualcosa da fare anche in questa noiosissima domenica. – mmh che ne dite di andare a farci un giro a Piccadilly Circus? Ci sono una miriade di negozi per voi ragazze e qualche negozio per voi, poi ci sono anche ristoranti se allunghiamo un po’ la strada – disse convinto Zayn. – per me va bene, mi vado a preparare ci metterò poco. – così corsi su per le scale, mi feci una doccia veloce, lavai i denti e in fine andai davanti all’armadio cercando qualcosa di carino da mettere. Alla fine scelsi un pantaloncino beige a vita alta con un paio di calze color carne, una camicetta dentro color pesca e in fine misi le bamboline biege ai piedi. Corsi in bagno a truccarmi e misi un po’ di blush, ombretto color carne brillanti nato, un filo di eye-liner nero, matita dentro gli occhi, tanto mascara e un po’ di lucidalabbra rosa brillanti nato. I capelli li legai in una treccia laterale, facendola ricadere sulla spalla sinistra. Una volta pronta presi il mio iPhone bianco, il portafogli e lo stretto necessario e li infilai nella pochette sempre beige. Una volta pronta scesi le scale e notai che c’era solo Harry che disse – alla faccia del metter... – si bloccò spalancando la bocca, senza smettere di fissarmi. – harry scusa per il ritardo… Harry? Harry ci sei? – dissi sventolandogli una mano davanti alla faccia visto che non mi rispondeva – ehm no no non preoccuparti – disse continuando a guardarmi – Harry ho qualcosa che non va? – dissi visto che non mi toglieva gli occhi di dosso e inoltre stavo arrossendo – no, sei semplicemente perfetta – disse guardandomi negli occhi le mie guance se possibile diventarono ancora più rosse e abbassando lo sguardo per non far notare il rossore sulle mie guance gli sussurrai un flebile grazie, ma lui mi mise due dita sotto il mento per guardarlo negli occhi – sei così bella quando arrossisci – disse ridacchiando, allora io sussurrai un smettila e gli diedi un leggero pugno sulla spalla, lui continuò a ridere – andiamo – disse prendendomi sotto braccio e avviandoci alle auto. Queste  erano tre visto che c’erano anche Demi e Danielle, e si divisero: una c’eravamo io, Harry, Louis e Erica; in un’altra: Niall, Demi, Liam e Danielle; invece nell’altra c’erano Zayn e Anna. Noi entrammo in auto e si sedettero Louis alla guida con accanto Harry e dietro io e Erica. Louis non faceva altro che guardare Erica attraverso il finestrino inizialmente con un bel sorriso stampato in faccia, ma quando vedeva che lei guardava nello specchietto e lo fulminava con lo sguardo lui lo riabbassava deluso concentrandosi sempre di più sulla strada. Io stringevo la mano ad erica come per darle conforto, per farle capire che andava tutto bene così lei si girava e mi sorrideva. Dopo una buona mezz’ora arrivammo a Piccadilly Circus, parcheggiammo l’auto e iniziammo a camminare. Tutte le coppiette erano avanti a noi, e dietro infatti rimanemmo solo io, Erica, Harry e Louis visto che eravamo single. Harry mi prese per mano e me la strinse facendomi capire che ci dovevamo fermare, così lanciai uno sguardo ad Erica facendole capire di avviarsi e che dopo la raggiungevo. Una volta che tutti erano spariti mi girai verso Harry, ma non lo trovai, vidi solo che stava entrando in una gioielleria. – Harry ma che fai? – vidi che stava comprando due collane. – l’altro giorno sono venuto qui e ho preso due collane una per te ed una per me, facendoci incidere i nostri nomi sopra. – andai a guardare le collane ed erano bellissime, erano simili a quelle che avevamo un bel po’ di tempo fa, ma sono ancora più belle, infatti hanno un ciondolo a metà cuore, su uno stava scritto ‘Ice’ e sull’altro ‘Hazza’. – allora che dici ti piacciono? – mi chiese speranzoso – si sono bellissime Harry, è un pensiero stupendo! – dissi correndo ad abbracciarlo. – sapete siete davvero una bella coppia, non ho mai visto due persone che si amano così tanto, lo si capisce da come vi guardate.. – disse la commessa anziana del negozio. – m..ma noi non siamo fidanzati ecco.. siamo solo migliori amici,tutto qui – dissi abbassando la testa arrossendo, stessa cosa fece Harry – beh mi dispiace di aver frainteso, posso essermi sbagliata sul fatto che siete una coppia, ma non sul fatto che vi amate statene certi – disse facendoci l’occhiolino. – oh ehm.. quanto le devo? – cambiò discorso Harry, la commessa disse il prezzo e Harry insistette per pagare visto che disse che il regalo era da parte sua. Una volta usciti fuori dal negozio, ci fermammo e Harry prese la collana con su scritto il suo nome e me la legò al collo, poi io presi la collana con scritto il mio nome e glie la legai al collo, alzandomi sulle punte visto che era troppo alto per me. Ci avviammo al ristorante e senza che me ne accorgessi lui aveva intrecciato la sua mano con la mia. Sorrisi a quel contatto e molteplici brividi attraversarono il mio corpo, mi girai verso di lui e vidi che stava sorridendo per la mia reazione e non so perché ma gli lasciai un bacio sulla guancia, il che se fosse possibile gli fece allargare ancora di più il sorriso. Arrivati al ristorante ancora con le mani intrecciate entrammo, e visto che c’era poca gente tutti e dico tutti gli occhi del nostro gruppetto guardarono le nostre mani intrecciate, al che le sciolsi subito diventando paonazzo in viso e mi andai a sedere accanto ad Erica e Harry accanto a Louis. Il pranzo si concluse, era stato davvero divertente, perché Louis diceva battute a non finire, Erica che cercava di non ridere per fare l’arrabbiata, ma non ci riuscì e scoppiò a ridere anche lei. Invece Harry avendomi di fronte non smise un attimo di fissarmi, non che la cosa non mi piacesse, però mi metteva a disagio. Continuammo a camminare a piedi, girovagando per negozi, facendo i cretini, insomma ci facevamo riconoscere. Però si sa i bei momenti durano poco, infatti si fece subito sera e decidemmo di rientrare. Raggiungemmo le auto, nella stessa disposizione di prima, solo che ad un certo punto Louis fermò l’auto e chiese a me e a Harry di andare in auto con Anna e Zayn perché lui voleva parlare da SOLO con Erica. Io le chiesi il permesso con lo sguardo e lei mi fece capire che potevo andare, insomma sapeva che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, così entrammo in auto degli altri due piccioncini e raggiungemmo casa nostra, ma di Erica e Louis neanche l’ombra.

 
 
*angolo autrice*
Scusate, scusate, scusate. Lo so ho ritardato di moltissimo ma ho avuto molto da fare e inoltre sono stata messa in punizione xD. Coooomunque vedo che le recensioni stanno diminuendo e mi dispiace, però da un lato sono felice perché vedo che la mia FF sta ricevendo milioni di visite. Ci tenevo ad avvisarvi che pubblicherò i capitoli della FF ogni venerdì, se avrò tempo anche prima ma non credo, se ritardo lo faccio massimo di un giorno. Inoltre volevo ricordarvi del gruppo su facebook creato per la FF per avvisarvi di qualche ritardo oppure per dei chiarimenti, se volete aggiungervi scrivetemelo nelle recensioni. Vorrei anche invitarvi a recensire ci tengo molto. Grazie. Baci.
Asia xx

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Capitolo 14
*** 13.LOST IN CONFUSION, LIKE AN ILLUSION ***


Questo capitolo è dedicato
ad una delle persone più importanti
della mia vita a Erica, alias DontForgetMe.
Goditelo, ci ho messo tutta me stessa per scriverlo.
Sei tutto.

Tua Sunshine.
 


13. LOST IN CONFUSION, LIKE AN ILLUSION  

POV’S ERICA  

Questa giornata è trascorsa bene, certo c’era ancora imbarazzo tra me e Louis ma non è andata poi tanto male. Non riuscivo ad essere arrabbiata con lui, ma dovevo farcela, insomma, non è tanto carino quello che ha fatto. Quando entrammo nelle auto, Louis chiese ah Harry e ad Alice di andare in macchina con gli altri piccioncini, perché voleva parlare da SOLO con me. Alice non sapeva che fare, ma con un unico sguardo ci siamo capite ed è andata via. C’era imbarazzo e tensione in auto, eravamo fermi in auto, lui che non si decideva a parlare e aveva lo sguardo basso ed io che lo guardavo per farlo parlare. Dopo un po’ di silenzio parlò:
Louis: scusa..
Io: cosa? – non sapevo se avevo capito bene o no, insomma l’aveva detto a voce bassissima..
Louis: scusa per tutto, il fatto è che… argh non so come dirtelo!
Io: con calma Louis eh!
Louis: senti se io cerco di essere gentile e tu mi rispondi male non riuscirò mai a parlarti e puoi anche scendere da quest’auto!
mi.. mi aveva chiesto di scendere? Bene!
Io: bene! Buonanotte Tomlinson!
Louis:cià!
Aprii la portiera dell’auto e scesi, iniziai a correre sapendo già dove andare.

POV’S LOUIS
Che cazzo stavo facendo? La stavo perdendo di nuovo! Eh no! Questa volta non avrebbe vinto l’orgoglio! Così scesi dall’auto inseguendola, la chiamai numerose volte, ma lei non si girava. Dopo un po’ capii dove stava andando così presi l’auto e raggiunsi il laghetto che c’era lì vicino arrivando quindi prima di lei. Mi sedetti sotto ad un albero aspettandola, fin quando non la vidi, era bellissima, camminava con i piedi nudi sull’erba e le scarpe in mano. Il vestitino che indossava, anche se semplice, la rendeva a suo modo unica in tutta la sua bellezza, era incredibile l’effetto che mi faceva anche solo guardarla da lontano, non ho mai provato sensazioni simili per nessuno! Questo sentimento mi fa un po’ paura, perché quand’è che si capisce di essere veramente innamorati l’uno dell’altro? Beh se quando la guardi ti tremano le gambe, hai le farfalle nello stomaco, ti spunta un sorriso sul viso, ne sono innamorato. Avanzai pian piano verso di lei, vidi che stava parlando a telefono ho sentito solo: “ ehi amore, si sono io, sono al laghetto potresti venirmi a prendere? Si si anche io! No non preoccuparti! Va bene ti aspetto!”
Quindi era fidanzata? Perché Alice non me lo aveva detto? In quel momento non sapevo veramente che fare, sentii solo un rumore, era quello del mio cuore che si sgretolava in tanti piccoli pezzettini. Non riuscivo nemmeno a piangere, l’unica cosa che mi venne in mente di fare fu quella di prendere l’auto e di andare a casa del mio migliore amico, Harry, era l’unico che poteva aiutarmi e capirmi. Mi avviai in auto e raggiunsi in poco tempo casa di Harry, era tutto acceso, così bussai il campanello e appena spuntò la testa riccioluta del mio migliore amico gli saltai addosso piangendo. Solo lui sapeva come farmi calmare, così chiuse la porta con un piede e poi mi accompagnò fino al divano, mi fece sedere e appoggiare la mia testa sulla sua spalla e iniziò ad accarezzarmi la schiena. Dopo una mezz’oretta mi calmai, mi asciugai le lacrime e gli raccontai tutto.
Harry: Lou sei sicuro di aver sentito bene?
Io: ora mi dai pure del sordo?
Harry: no assolutamente, ma forse siccome eri arrabbiato hai frainteso..
Io: no Hazza ho sentito benissimo..
Harry: vabbe dai, stasera rimani a dormire qua poi domani mattina si vedrà.
Così presi un mio pigiama dall’armadio di Harry - visto che rimanevo spesso a dormire da lui avevo portato, un po’ di miei vestiti compresi biancheria e pigiama – e andai a dormire nella stanza degli ospiti, cadendo non molto presto nelle braccia di Morfeo.

POV’S ERICA
Una volta a casa, mi ricordai che ancora non avevo ringraziato alice per essermi venuta a prendere.
Io: alice grazie per essermi venuta a prendere.
Alice: mah no figurati appena mi hai chiamato sono corsa subito.. allora mi dici che è successo?
Le raccontai tutto piangendo e singhiozzando..
Alice: allora tu domani inizia col chiedergli scusa.
Io: ma come è lui che ha sbagliato?
Alice: erica, hai sbagliato anche tu, metti da parte l’orgoglio per una volta!
Io: va bene! Domani mi scuserò, andiamo a letto ora.. a proposito, Anna?
Alice: è andata a dormire da Zayn visto che vive da solo..
Io: ok, adesso andiamo a dormire che sono esausta.
Mi andai a lavare, misi il pigiama e caddi nelle braccia di Morfeo.
DRIIIIIN
Mi sporgo di poco per spegnere la sveglia che segnava l’inizio di un’altra giornata, scesi giù a fare colazione con un solo bicchiere di latte, poi salii sopra, mi lavai e indossai un paio di jeans chiari strappati sulle ginocchia, una maglia nera con scritto ‘I’M SINGLE’ in bianco e le mie converse bianche. Mi andai a truccare, misi un po’ di phard, mascara, e il lucidalabbra trasparente. Lasciai i capelli sciolti presi lo zaino e mi avviai verso scuola con Alice. Appena entrammo intravidi Louis con Harry, così Alice andò vicino ad Harry e lasciò me da sola con Louis visto che io volevo chiedergli scusa.
Io: ehm.. Louis scusa per come mi sono comportata ieri sera è che ero un po’ nervosa.
Louis: si vabbe, scuse accettate ciao.
Mi disse quella frase con una freddezza incredibile, non capivo che avevo fatto di male, gli avevo chiesto scusa no? Bah, i maschi, chi li capisce è bravo! Entrai in classe cercando di incorciare gli occhi di Louis, ma lui evitava il mio sguardo. Le prime ore passarono con una lentezza incredibile e io e Alice raggiungemmo la sala mensa. Ancora non avevo visto Anna così chiesi ad alice, ma non l’aveva vista nemmeno lei. Le mandai un messaggio e mi disse che era con Zayn a casa sua. Arrivate in mensa, ordinammo da magiare e ci sedemmo ad un tavolino, appena Alice vide Harry con Louis gli fece segno di sedersi qui vicino a noi, Harry venne, ma Louis cambiò direzione andando vicino ad una delle solite puttanelle della scuola. Appena il riccio si sedette vicino a noi mi fece una domanda inaspettata..
Harry: sei fidanzata?
Io: io?
Harry: si erica tu, sei fidanzata?
Io: no non sono fidanzata, il mio cuore è impegnato, ma purtroppo quella persona non ricambia.
Harry: è Louis vero?
Io: come.. come lo hai fatto a capire?
Harry: lo si nota da lontano che ti piace, perché non vai a parlargli?
Io: stamattina gli ho fatto le mie scuse dopo quello che è successo ieri sera, credo tu sappia cosa sia successo, ma lui mi ha risposto con freddezza dicendomi che aveva accetto le mie scuse ed è andato via. Non capisco Harry! Gli ho chiesto scusa, non ho fatto niente di male! Non sono fidanzata con nessuno da molto tempo perché il mio cuore ama solo lui!
Harry: ma ieri sera chi ti è venuto a prendere?
Alice: io perché?
Harry: e voi due vi chiamate amore… cose del genere?
Alice: si.. ma ancora non capisco!
Harry: io invece si! Adesso capisco tutto!
Io: beh Harry spiegacelo perché noi non stiamo capendo nulla!
Harry: in pratica ieri sera Louis ti ha seguito al lago perché voleva chiarire, ma poi quando ha sentito la telefonata e ha sentito che chiamavi amore quello con cui stavi parlando, è andato via..
Io: e allora? Perché si è comportato così?
Harry: non sarò io, né Alice a dirti tutto.
Io: bah.
Dopo un po’ vedemmo Louis che si avvicinava con la puttanella di prima, Viviana, e che entrambi mi prendono in giro. Ora non capivo più nulla, ero confusissima, cosa gli avevo fatto di male eh? Cosa? Ma dopo questa con me aveva chiuso. Così mi alzai, e andai in giardino, a piangere, finchè non suonò la campanella e rientrai, ma ad un certo punto si accese l’altoparlante della scuola..

POV’S LOUIS
Si stavo facendo lo stronzo, per distaccarmi da lei mi sarei dovuto fai odiare e c stavo riuscendo insieme a Sarah, ma appena vidi che Erica si alzò dalla sedia, con gli occhi lucidi corse e corse in giardino, mi sentii uno schifo. Harry però mi prese per un braccio portandomi nei bagni..
Io: che cazzo vuoi?
Harry: Lou mi spieghi che diamine stai facendo eh?
Io: per dimenticarla devo riuscire a farmi odiare da lei, altrimenti non riuscirò mai togliermela dalla testa.
Harry: perché vuoi dimenticarla?
Io: perché lei non mi ama.
Harry: tu dici?
Io: vorresti dire il contrario?
Harry: perché no?
Io: Harry sai qualcosa che io non so?
Harry: lei ti ama cretino!
Io: ma quando mai! Lei è fidanzata, non ricordi quello che ti ho detto ieri sera?
Harry: certo che me lo ricordo! Lei ieri sera stava parlando con Alice! È stata lei che è andata a prendere Erica ieri sera!
Io: che cazzo stai dicendo?
Harry: quello che ho detto!
Io: oh cazzo ho rovinato tutto!
Harry: c’è ancora qualcosa che puoi fare!
Io: ovvero?
Harry: chiedile dall’altoparlante di uscire in giardino!
Io: ma mi aspetterà una punizione!
Harry: Lou ora o mai più!
Io: va bene!
Uscii dal bagno e raggiunsi la stanza dove si trovava il microfono e dissi: ‘Erica se mi stai sentendo per piacere esci in giardino, ti amo, ti chiedo scusa, per piacere, dammi un’altra possibilità, tra 10 minuti in giardino, ti amo’ non sapevo se fossi stato convincente, ma appena uscii in giardino vidi tutta la scuola fuori, tutti tranne lei. iniziavo a preoccuparmi, ma poi dopo 15 minuti la vidi che correva e mi raggiunse, ma era arrabbiata e si vedeva.
Erica: ti rendi conto che dopo avrai una punizione?
Io: non me ne importa per te questo ed altro, ora ascoltami, non mi interrompere per piacere, allora ti amo, sono tre anni che ti vengo dietro e tu non te ne sei mai accorta, mi piaci da impazzire, appena ti vedo le gambe diventano come gelatina, mille farfalle svolazzano nel mio stomaco, e inconsapevolmente mi spunta un sorriso sul viso, quando ti vedo il mio umore sale alle stelle, ho fatto una cazzata prima a prenderti in giro, ma volevo solo dimenticarti, facendomi odiare, ma non ci riesco, anche se tu non ricambi, i miei sentimenti per te non cambiano, però per piacere perdonami…
Non parlava, non diceva una parola, aveva un’espressione seria sul volto, ma poi un grandissimo sorriso le spuntò sul volto e senza proferire parola mi baciò, con quel bacio avevo provato tantissime emozioni, appena ci staccammo disse:
Erica: Louis se così ceco, anche io ti amo, e per piacere non fare mai più una cosa del genere, non farti odiare, starei solo peggio..
Io: oh! Erica, vuoi essere la mia ragazza?
Per tutta risposta Erica mi baciò
Io: Lo prendo per un si?
Erica: si!
Ci baciammo di nuovo e tanti applausi ci facevano da sottofondo, ma poi sentimmo la voce della preside che disse a tutti di entrare dentro.
Preside: signorino Tomlinson non si permetta più di fare una cosa del genere!
Io: mi scusi signora preside!
Preside: dopo in punizione… eh ah siete una coppia stupenda!
Io: grazie!
La preside entrò dentro, e la seguimmo a ruota io e Erica entrando in aula mano nella mano con altri applausi da parte della classe, più la prof.

 

 
*spazio autrice*
Come ho già detto prima questo capitolo è dedicato a DontForgetMe, ovvero Erica, spero ti piaccia ci ho messo tutto il mio impegno. Vorrei scusarmi dell’enorme ritardo ma ero a Verona e non potevo aggiornare, spero mi lasciate qualche recensione!
Baci
Asia xx

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Capitolo 15
*** 14.Cambiamenti ***



14. Cambiamenti


POV’S ALICE
Quello che aveva fatto Louis per Erica era davvero bellissimo, è incredibile quel ragazzo, è sempre pieno di sorprese, non finisce mai di stupirti. Erica ora è al settimo celo, beh come biasimarla? Ora tutte e due le mie ragioni di vita sono felici con i ragazzi che hanno sempre sognato. Ultimamente ho notato che mi sto trascurando, e anche molto, ho i capelli pieni di doppie punte, crespi e bruciati visto che passo spesso la piastra, la faccia ha preso un colorito piuttosto pallido, le unghie sono tutte mangiucchiate, le sopracciglia mi sono cresciute molto e come se non bastasse sono dimagrita tantissimo e ho le braccia piene di tagli. Ora basta ho deciso di mettere un punto a tutto questo, non posso continuare a trascurarmi e a farmi del male per tutto quello che mi è capitato, da Max a Josh, devo rifarmi una vita non posso continuare così. Oggi è martedì, avviso le ragazze che salto la scuola e vado dal parrucchiere, poco distante da casa mia.
“buongiorno signorina, cosa deve fare ai capelli?” mi chiese gentilmente quello che doveva essere il parrucchiere, ci riflettei un po’ su e poi decisi di tagliarli alle punte, senza farli troppo corti, e di schiarirmi le punte, lo riferii al parrucchiere e iniziò col farmi lo shampoo.
***
Dopo circa 2 ore fui pronta, avevo totalmente cambiato faccia, mi sentivo.. bella. Era incredibile come fossi cambiata, con solo un taglio ai capelli. Così pagai, ringraziai ed uscii dal negozio. Presi la metropolitana e raggiunsi il negozio dell’estetista, nonché una mia cara amica.
“buongiorno Martina”
“alice! Da quanto tempo! Come va?”
ed era vero, era tantissimo tempo che non ci vedevamo, era decisamente cambiata, aveva i capelli molto più lunghi e di un rosso acceso, rispetto a un po’ di tempo fa quando li aveva rossi naturali e molto corti, anche di viso era cambiata molto, ora aveva dei lineamenti più da adulta e un fisico asciutto.
“me la cavo! A te? Ti vedo molto più dimagrita! Adoro questo tuo nuovo colore di capelli sai?”
“oh bene! Allora che ti serve?”

beh una pulizia del viso, in più mi dovrei fare i piedi e le mani” dissi guardando le mie mani, che facevano a dir poco paura..
“va bene provvediamo subito!”
Per tutto il tempo continuammo a chiacchierare e appena finii mi guardai allo specchio. Avevo le sopracciglia molto più sottili, erano scomparsi tutti i punti neri e i brufoli, i peli che avevo sulla faccia erano solamente quelli delle sopracciglia, e delle ciglia ovviamente. Il mio sguardo si posò sulle mie mani, non erano più screpolate, ma molto lisce, le unghie erano laccate di un rosa pesca e perfettamente diritte, poi il mio sguardo si posò un po’ più in giù, sui miei piedi le quali unghie erano laccate di un bianco latte, molto chiaro. Infine il mio sguardo si posò di nuovo allo specchio che rifletteva la mia figura e notai quanto fossi cambiata nel giro di una giornata, adesso non ci sono più le occhiaie procurate dalle notti insonni, non ci sono più tutti i punti neri e i brufoli che prima ricoprivano il mio viso, non avevo più un monociglio, ma ben due sopracciglia, e un grande sorriso si aprì sul mio volto, adesso si che mi vedevo veramente bella, il nuovo taglio e il mio nuovo viso – per dire – mi piacevano da morire!
“allora che dici? Ti piaci?”
“si! Grazie mille Martina! Quanto ti devo?”
“oh nulla, non preoccuparti”
“sicura?”
“si, manteniamoci in contatto però! Il tuo numero è sempre quello?”
“certamente, eh si il mio numero è quello anche il tuo?
“si si!”
“va bene, ci vediamo allora! Un bacio!”
“ciao!”

Detto questo me ne andai e visto che si era fatta l’una decisi che era meglio andare a mangiare, mi fermai in un ristorante lì vicino, dicevano cucinasse bene e non avevano tutti i torti! Quel cibo era decisamente delizioso. Una volta finito di mangiare, pagai e presi di nuovo la metropolitana, raggiungendo il centro commerciale, visto che volevo comprarmi molti abiti nuovi. I miei genitori dall’America mi avevano spedito molti soldi nell’ultimo periodo e io li avevo cumulati tutti, quindi adesso avevo intenzione di rifarmi il guardaroba. Arrivata al centro commerciale, entrai in un miriade di negozi, comprai molti vestiti tra cui: 5 maglie, 7 jeans, 10 pantaloncini tra cui alcuni a vita alta, o di jeans, 9 pantaloni, 3 gonne e 4 vestini. Ora mi mancavano solamente le scarpe, entrai in vari negozi sportivi e comprai:  5 paia di converse, pesca, gialle, rosse, blu e verdi, 2 paia di vans, nere e azzurre e in fine un paio di superga bianche. Entrai anche in un negozio che vendeva scarpe elegante e comprai, 2 paia di ballerine, 2 paia di sandali e 4 paia di scarpe col tacco. Alla fine mi ritrovai con una miriade di buste in mano, ma non ci diedi troppo peso e prendendo ancora una vlta la metropolitana andai a casa. Una volta entrata sistemai tutto nell’armadio, presi i pantaloncini di jeans nuovi, una maglia verde a tinta unita, la biancheria e andai a farmi una bella doccia, facendo attenzione a non bagnarmi i capelli raccolti con una pinza. Finito di fare la doccia mi vestii, presi la borsa, con all’interno lo stretto necessario e uscii a fare la spesa, e a comprare nuovi trucchi per me, avendo però lasciato un biglietto alle ragazze, dicendo che ero uscita. Presi ancora una volta la metropolitana, raggiungendo il negozio di cosmetici, dove comprai molte cose. Una volta uscita da lì notai che si erano fatte già le 16 e le ragazze sarebbero di sicuro tornate a casa, non me ne preoccupai più di tanto e andai a fare la spesa. Appena entrata notai una massa di ricci che stava pagando il conto, appena dissi buongiorno, lui si girò verso di me e rimase a bocca aperta..
“a.. alice ciao!”
“ciao Harry! Come va?”
“a me bene a te?”
“benissimo!”
“waoh, hai tagliato i capelli e schiarito le punte?”
“si si ti piace?”
“molto! Sei bellissima ora… beh non che prima non lo eri ovvio”
“tu dici?”
“si si”
sul suo volto si aprì un bellissimo sorriso, solo Dio sapeva quanto era bello quando sorrideva, poi quelle fossette che ti facevano mancare l’aria.. era incredibile quanta perfezione ci fosse dentro una sola persona.
“amore andiamo?” comparve una ragazza da dietro a Harry, quella non era una ragazza qualunque quella era Sam, la troietta che stava dietro ad Harry. Ma aspettate un attimo, l’aveva chiamato amore?
“a.. a.. amore?” chiesi con un espressione piuttosto delusa, ma non perché stava con lei, più che altro perchè non me lo aveva detto. Ero o non ero la sua migliore amica? Poi quello che mi disse quando Josh mi stava portando via da qui era solo finzione, lui non mi amava, io come una cretina ci avevo pure creduto!
“si amore, qualcosa in contrario? Stiamo insieme da tre giorni mia cara!” mi rispose l’ochetta con quella sua voce piuttosto stridula
no non ho niente in contrario, beh sono felice per voi, congratulazioni” dissi spostando lo sguardo verso Harry che a differenza mia guardava in basso, avevo gli occhi lucidi, le lacrime minacciavano di uscire, ma le ricacciai indietro, non volevo piangere davanti a loro, non questa volta, non volevo mostrarmi debole.
“ciao Styles” dissi andandomene nel reparto e prendendo ciò che mi serviva, sentii costantemente lo sguardo di Harry addosso, ma non me ne importava, lui mi aveva mentito ancora e io non lo avrei perdonato molto facilmente. Poco dopo le porte del supermercato si chiusero e la ‘coppietta felice’ andò via. Una volta preso tutto arrivai alla cassa e pagai, presi la metropolitana e tornai a casa. Giunta sul vialetto, aprii la borsa, presi le chiavi ed entrai, trovando Zayn e Anna sul divano a farsi le coccole.
“ehi ragazzi come va?”
“alice, sei tu?”
mi chiese Anna piuttosto spiazzata dal mio cambiamento, non avevo detto a nessuno ciò che sarei andata a fare quella mattina stessa.
“si Anna sono io, non fare la scema!” dissi accennando un piccolo sorriso, lei mi fece la linguaccia e poi venne ad abbracciarmi
oh Alice, stai benissimo non è vero Zayn?”
“oh si certo, è veramente bella!”
“oh grazie”
dissi arrossendo a quel complimento. Mi capitava spesso di arrossire quando mi facevano un complimento e questa cosa la odiavo da morire.
“beh amore io devo andare ci sentiamo dopo va bene?” disse Zayn ad Anna
“va bene, a dopo!” disse la mia amica dando un bacio a Zayn, che se ne andò
“alice ora dimmi che è successo!” ok, ora non capivo a che si riferiva?
“a che ti riferisci?” in quel momento entrò Erica dalla porta di casa, era veramente contenta glie lo si leggeva in faccia!
“ciao! Alice che hai? Oh come se bella! Se veramente bella amica mia!”
“visto se n’è accorta anche lei che hai qualcosa che non va!”
“va bene lo ammetto ho qualcosa che non va.. eh grazie erica”
“hai voglia di parlarcene?”
disse Anna premurosa, con Erica che acconsentiva vicino..
Io annuì piano a ci andammo a sedere sul divano.
“allora, oggi ho scoperto che Harry si è fidanzato con Sam, so che può sembrare una cosa sciocca ma io lo amo davvero! Credevo che lui ricambiasse, invece mi ha solo illusa, è solo questo che sanno fare i ragazzi illuderti!”
“oh noi lo abbiamo scoperto oggi, c’era Sam che lo diceva a chiunque passasse vicino a lei”
disse Anna
“e comunque dipende dai ragazzi Alice! Basta trovare quello giusto! Con un po’ di tempo ce la farai, devi solo aspettare!” disse Erica asciugandomi le lacrime che avevano iniziato a scorrere sulle mie guance
beh dovrei essere immortale allora!” dissi accennando una risatina “e la cosa per cui ci sono rimasta davvero male, è che lui non me lo abbia detto, ce stanno insieme da tre giorni e se non lo incontravo nel supermercato con Sam l’avrei scoperto domani a scuola!” dissi continuando a sfogarmi con le mie migliori amiche, sapendo che lo per me ci sarebbero sempre state.
“su questo hai ragione non possiamo darti torto, Louis mi ha mandato un messaggio dicendo che domani sera escono e verranno anche Danielle, Demi e Sam, ci hanno invitate, tu vuoi che ci andiamo?” disse Erica guardando il display illuminato del suo cellulare
“ovviamente! Non mi farò abbattere di nuovo!” dissi con sicurezza
“aaaaahhhh è questa l’Alice ch conosciamo” dissero le mie migliori amiche contemporaneamente. Ci scappò una risata.
stasera pizza vi va?” chiese Anna
certamente!” risposi io, con Erica che annuiva.
La serata passò così, tra film e pizza, loro si che sapevano come tirarmi sul il morale!
 
*spazio autrice*
Beh mie care lettrici, sono riuscita a pubblicare il capitolo! E comunque aggiornerò o di venerdì o di sabato. Vedo che la storia vi stia piacendo e mi fa piacere! Mi raccomando recensite, un bacio!
Asia xx
 

 

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Capitolo 16
*** 16. you know i'll be ***



16. You know i’ll be…

Appena entrammo nel pub ci accomodammo, ognuno accanto al proprio fidanzato e anche se io e Mark non eravamo fidanzati ci toccò stare vicini e con la sfiga che ho chi poteva capitarmi di fronte se non Styles? Porca miseria ma sempre vicino me lo ritrovo? Io più cerco di evitarlo per dimenticarlo e più me lo ritrovo accanto. Infondo si sa una persona più non la vuoi vedere e lei più ti sta accanto, un proverbio del cazzo insomma, ma fottutamente vero. Di fronte a Mark sedeva Sam, che non smetteva di fissarlo, eh no! Pure lui adesso? Fortunatamente notai che Mark non la degnava neanche di uno sguardo e questo fece sorridere me e incazzare lei. Avendo il babbuino di fronte, non volendo incrociare il suo sguardo ero costretta, non che mi dispiacesse, a parlare con Louis al mio fianco. Poggiai le mani sulle gambe sotto al tavolo perché mi stavano sudando, segno che ero nervosa, beh in effetti mi ritrovavo vicino a Mark che non la smetteva di fissarmi e di fronte ad Harry che scherzava con Sam, ma guardava me. Ad un certo punto mi sentii prendere le mani da sotto il tavolo, come potrei non riconoscere quel tocco? Alzai lo sguardo e lo vidi che mi sorrideva dolcemente, sapevo che mi stavo facendo ancora più male così lasciai le sue mani e annunciai che dovevo andare un attimo in bagno. Appena chiusa la porta mi sciacquai il viso e sentii una presenza dietro di me, alzai lo sguardo e vidi Sam che sorrideva, ma non un sorriso dolce, un sorriso cattivo.
“che vuoi Sam?”
“che tu lasci in pace il mio Harry! Tu non vali niente! Sei solo una povera illusa, credevi davvero che lui ci tenesse a te? Con quella faccia di cazzo che ti ritrovi! Lui provava solo pena per te, nient’altro. Non meritavi nemmeno di essergli amica! Non saresti dovuta venire puttana!”
Per un momento tutta la mia rabbia andò a farsi fottere, non potevo controbattere perché sapevo che diceva la verità, se ne sarebbe accorto chiunque e io ero solo una povera illusa. Abbassai lo sguardo e con voce calma e tremolante parlai:
“non preoccuparti, Harry non te lo tocco! E hai ragione sono solo una povera illusa, e poi puttana ci sarai tu!” le dissi uscendo dal bagno, volevo solo tornarmene a casa, non mi asciugai nemmeno le lacrime, andai direttamente al tavolo e mi scusai con gli altri dicendo che non mi sentivo bene.
“Alice aspetta! Ti accompagno a casa io” disse Mark, fece per alzarsi, ma lo bloccai volevo rimanere sola.
“no Mark non preoccuparti” gli dissi sorridendo e salutando gli altri
Mi avviai verso l’uscita e mi avviai verso casa a piedi, era molto tardi e sentivo una strana presenza dietro di me, allora aumentai il passo senza mai girarmi, ad un certo punto sentii due braccia possenti prendermi per la vita, stavo per urlare ma con una mano mi tappò la bocca, il molestatore si fa vedere, oh no di nuovo lui? Il mio incubo peggiore, anzi no i miei incubi, perché vidi un’altra persona al fianco di questo ragazzo, erano tornati tutti e due. Max e Josh. Mi portarono in un vicolo vicino al pub, come Max mi tolse la mano dalla bocca, strillai.
“HAAAAARRYYYY! AIUTOO! PER PIACERE AIUTA…” non riuscii a finire la frase perché Max mi manteneva e Josh mi dava calci a non finire. Non so perché chiamai proprio Harry, forse perché nonostante tutto di lui mi fidavo, oppure perché lui sapeva tutta la storia… beh resta comunque il fatto che continuavano a picchiarmi, ricevetti tantissimi pugni e calci. Sono stata violentata e picchiata dai due un sacco di volte, ma purtroppo ancora non mi ero abituata. Ad un certo punto Josh mi mantenne e mi fece alzare e Max stava per tirarmi un pugno, allora chiusi gli occhi aspettandomi il peggio, solo che questo pugno non arrivò. Sentii solo un:
“LASCIATELA STARE BRUTTI STRONZI!” ma.. ma quella era la voce di Harry, del mio Harry. Aprii gli occhi e vidi che era in compagnia di Zayn e Liam, ma Max e Josh non si fermarono, anzi continuarono a picchiarmi e ricevetti quel pugno in faccia da Max. solo che poi vidi Harry, Liam e Zayn farsi rossi di rabbia e picchiarono Max e Josh, poi sentii delle sirene, non riuscii a collegare molto perché Josh da terra, visto che aveva ricevuto un pugno da Zayn mi tirò per la caviglia facendomi andare a sbattere con la testa per terra, inizialmente vidi sfocato, sentii delle voci non definite e poi nulla il buio totale.

POV’S HARRY

Chiamai subito un’ambulanza e la polizia, mentre Liam e Zayn sistemavano gli altri due. Arrivarono subito, solo che Alice era distesa per terra, con del sangue che le usciva dalla testa e gli occhi chiusi. Aveva la faccia graffiata, piena di lividi che inoltre erano cosparsi anche su tutto il corpo. I poliziotti arrestarono finalmente Josh e Max mentre quelli dell’ambulanza portarono Alice su una barella, dissi a Liam e Zayn di raggiungermi con gli altri in ospedale mentre io sarei andato nell’ambulanza insieme alla ragazza. Appena salii in quell’auto i medici le attaccarono una bombola d’ossigeno, cercavano di fermare il sangue che usciva dalla testa e tentavano di rianimarla. Io non riuscivo a muovermi, l’unica cosa che riuscivo a fare era piangere, piangere perché ero stato uno stronzo, mi sentivo tremendamente in colpa, avevo sentito tutto quello che Sam aveva detto ad Alice, e niente era vero. Non l’avevo illusa, quello che provavo era vero e ancora non capisco perché mi ero messo con Sam, dopo che Alice andò via dal locale lasciai Sam e l’andai a cercare, fin quando non la trovai che la stavano picchiando. La paura si impossessò di me, avevo una paura tremenda di perderla, avevo paura che lei non si risvegliasse più, avevo paura di perdere per sempre la persona che AMO! Le presi la mano, stupidamente le chiedevo di svegliarsi, ma sapevo che non poteva sentirmi. Per tutto il tragitto continuai a piangere e a tenerla per mano, dopo un tempo non definito arrivammo in ospedale, la portarono subito in una stanza per visitarla e mi fecero accomodare su delle fottute sedie nella sala d’attesa. Dopo una decina di minuti arrivarono anche gli altri, vidi Anna e Erica piangere insistentemente vicino ai loro fidanzati, io pure non riuscivo a smettere di piangere, così mi si avvicinò Liam.
“ehi amico..”
“ehi” risposi solamente con la voce tremolante.
“come stai?”
“una merda”
In quel momento uscì il dottore:
“siete amici della signorina Alice?”
“si” rispondemmo io, Anna e Erica.
“come sta?” gli chiesi io impaziente.

“beh vedete la signorina ha avuto u forte trauma cranico, per il momento è in coma”
“ma si risveglierà?” gli chiesi io
“beh questo dipende da lei.”
E rientrò. Cosa cazzo voleva dire che dipendeva da lei eh? Oh non potevo perderla, non ora, non per sempre.
“dai amico si risveglierà devi solo stare calmo”
“sti cazzi” sbottai e uscii fuori a prendere un po’ d’aria.


DOPO 1 MESE E MEZZO DALL’INCIDENTE
È passato già un mese e mezzo e Alice ancora non si sveglia porca miseria! Ha detto il dottore che se non si sveglierà tra massimo due giorni, staccherà la spina di tutti i macchinari che la tenevano ancora in vita. No non poteva morire, non doveva morire. Lei per me è tutto, la mi aria, la mia voce, TUTTO. Ormai passavo tutti i giorni in quell’ospedale accanto al lettino di Alice, stavo facendo un sacco di assenze a scuola, ma poco m’importava, i ragazzi cercavano di farmi andare a casa per farmi riposare un po’ visto che sulla sedia si stava alquanto scomodi, ma non volevo sentire nessuno, non mi sarei mai mosso da lì finché non si sarebbe svegliata Alice. Ogni giorno le parlavo credendo che magari lei potesse sentirmi. Oggi come sempre entrai nella sua stanza, mi sedetti sulla sedia accanto al suo lettino, le presi la mano e incominciai a parlare, a dirle cose che non le avevo mai detto:
“ehi amore mio, beh ti chiamo così perché nella mia testa io e te siamo fidanzati, è stupido lo so, ma non riesco a toglierti dalla testa, non riesco a reprimere il sentimento che provo per te. Oggi è passato precisamente un mese e mezzo da quando quei due bastardi ti hanno picchiata, oh non preoccuparti ora sono in carcere tutti e due. Ritornando a noi, tu oramai sei diventata la mia vita, la mia voce, la mia ragione per essere, il mio amore, il mio cuore batte solo per te. Perché si beh io TI AMO” dissi quelle parole tutto d’un fiato e sentii la sua mano stringere forte la mia, la guardai e vidi che i suoi occhi piano piano si aprivano, allora il mio cuore cominciò a battere fortissimo, corsi a chiamare l’infermiera dicendo che Alice finalmente si era svegliata. Quando ritornai nella sua stanza, si guardava intorno spaesata, poi il suo sguardo tornò di nuovo su di me, le sorrisi e lei ricambiò il mio sorriso. Stava per dire qualcosa, ma l’infermiera entrò seguita dal dottore, che dovevano farle degli accertamenti e mi chiesero di uscire. Appena fuori, chiamai tutti, i quali si precipitarono in ospedale. Ci fecero attendere a lungo e solo dopo una mezz’oretta, che a me parve molto di più, ci dissero che  potevamo entrare ma uno alla volta. Guardai gli altri che mi fecero segno di entrare, appena varcai la soglia della porta, la guardai, era seduta all’infuori dal lettino, con le gambe che le penzolavano avanti e indietro, sembrava una bambina.
“ehi…” le dissi sorridendo
“ehi” mi ripose lei, guardandomi un po’ imbarazzata.
“come stai?”
“meglio”
“mi fa piacere…” le dissi sorridendo, non riuscivo a smettere di sorridere.
“è vero quello che ha detto il dottore?” chiese sorridendo anche lei.
“cosa ha detto?”
“che tu sei rimasto qui in ospedale tutto questo tempo? E che non volevi andartene per non lasciarmi sola? Che mi parlavi?”
“si è vero…” le dissi abbassando lo sguardo imbarazzato.
“guardami per piacere e avvicinati, non mordo mica?” disse accennando una risata, allora andai vicino a lei, mi misi di fronte, era poco lo spazio che ci separava.
“lo sai? C’è anche un’altra cosa che mi ha detto il dottore…”
“cioè?”
“che ti ha sentito parlare prima che io mi svegliassi”
“oh cazzo, per caso ti ha riferito quello che ho detto?”
Lei annuì con la testa, imbarazzata guardando per terra.
“e.. quindi è vero che mi ami?” chiese sorridendo.
“si” le dissi baciandola.

 

*spazio autrice*
Sciao mie care lettirci e lettori, vedo che sono molti quelli che leggono la storia e anche se non recensite (monelli u.u) vi ringrazio. Vorrei ringraziare soprattutto:
xtommosmile
ele29na
cami_styles_directioner
per aver recensito. Spero che voi altri lasciate una recensione, per me è molto importante xD
se volete sapere qualcosa o semplicemente parlare e sfogarmi seguitemi su twitter sono: @onedsfirstlove ricambio <3
baci
Asiag69

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Capitolo 17
*** 15. Ancora ***



15. Ancora

Il mattino seguente mi svegliai un po’ in anticipo, scesi a fare colazione con due fatte biscottate con la marmellata e una spremuta d’arancia, poi andai a lavarmi, quando uscii notai che Anna e Erica si erano già svegliate.
“buongiorno ragazze” dissi accennando un sorriso.
“buongiorno Alice, svegliata prima stamattina?” mi chiese Anna sbadigliando.
“si si, ora vado a finirmi di preparare” risposi facendo per salire le scale ma la voce di Erica mi blocca
“beh vedi che a noi stamattina ci vengono a prendere Louis e Zayn, ti dispiace andare a scuola da sola?” mi chiese guardando in basso, si vedeva che le dispiaceva veramente.
“oh no, non preoccupatevi” le rassicurai sorridendo e salendo le scale, con ancora l’accappatoio addosso. Aprii l’armadio e presi un completo che comprai ieri, ovvero un pantaloncino bianco, una polo azzurra e le converse azzurre. Anna e Erica erano andate via, io dovevo solamente truccarmi, così misi un po’ di blush, l’ombretto celeste, matita nell’occhio nera e il mascara. Sulle labbra non misi nulla, stavo per andare a scuola ma suonarono alla porta.
“arrivo!” gridai prendendo la borsa per la scuola, in modo da non fare tardi dopo.
Appena aprii la porta, ci trovai un Harry sorridente, quel sorriso mi irrita.
“che ci fai qui?” gli chiesi fredda.
“ero passato per portarti a scuola, come avevamo sempre fatto, non ricordi Alice?”
“beh perché non vai a prendere Sam eh?”
“perché sono sempre venuto a prendere te, e poi tu sei la mia migliore amica” disse come se fosse ovvio.
“ah si? E quando avevi intenzione di dire alla tua migliore amica di esserti fidanzato eh?” gli dissi più arrabbiata che mai.
“beh te lo avrei detto”
“mh? E quando?”
“ma aspetta, aspetta, aspetta, sei gelosa?”
“io? Gelosa? Hahahahhaha e di… hhahahaa chi?” gli dissi scoppiando in una risata piuttosto nervosa.
“si gelosa del fatto che io stia con Sam”
“no, non sono gelosa Harry” gli dissi tornando seria.
“e allora perché hai reagito in questo modo?”
“perché credevo di essere la tua migliore amica, e i migliori amici si dicono tutto”
“te lo avrei detto Alice, mi dispiace, scusami”
“Harry non mi interessano le tue scuse. Sai solo illudere le persone, non potremo mai essere amici, né tantomeno migliori amici, ci si vede in giro Styles” gli dissi fredda. Ce ancora non ci arrivava, io credevo che davvero lui provava qualcosa per me…
“ma ora che ho fatto?” mi chiese quasi diperato.
“niente, non hai fatto niente è questo il punto” gli dissi delusa dal suo comportamento, e mi avviai verso la scuola a piedi, con il mio MP4 nelle orecchie, facendo partire la mia playlist in modo casuale. Arrivai a scuola dopo 15 minuti, la campanella ancora non era suonata e appena entrai a scuola avevo gli sguardi di tutti addosso, va bene si ero cambiata ma non di molto, odiavo stare al centro dell’attenzione, mi metteva a disagio. Nonostante tutto continuai a camminare per i corridoi fino a raggiungere il mio armadietto, presi tutto il necessario e mi avviai verso l’aula di letteratura, e mi sedetti al banco vicino a Demi.
“ehi Alice! Come siamo belle stamattina!” mi disse lei tutta sorridente e di buon umore, ma come faceva ad essere sempre così felice lei? Ah si aveva un ragazzo che l’amava!
“ciao Demi, grazie mille, come va?”
“bene a te?”
“si va avanti…”
“senti ma stasera esci pure tu insieme a noi vero?”
“beh penso di si, solo che mi sentirei a disagio, io l’unica single in mezzo a tutte quelle coppiette” le dissi un po’ amareggiata.
“mah su dai! Vieni, lo sai che ai ragazzi farà piacere rivederti!”

“mh va bene mi hai convinto ci vengo” e dopo questo, entrò la prof in classe iniziando a spiegare la lezione.

Le ore seguenti passarono in fretta e mi avviai alla mensa, mi sedetti con i ragazzi e le rispettive fidanzate, compresi Harry e Sam. Harry ogni tanto cercava il mio sguardo ma io da vigliacca che ero lo evitavo. Dopo un po’ mi sentii picchiettare sulla spalla, mi girai ed era Mark un ragazzo del mio corso di biologia. Era un figone pazzesco, ma non era il classico puttaniere, anzi era molto dolce come persona, aveva i capelli neri come la pece e gli occhi verdi, spalle non troppo larghe, fisico ben scolpito ed era poco più alto di me.
“ehi Mark” gli dissi sorridendo
“ciao Alice senti volevo chiederti, stasera ti andrebbe di uscire con me?”
“no stasera non può, perché deve uscire con noi!” disse Harry stringendo i pugni, e serio in volto.
“Styles fatti i cazzi tuoi! Comunque è vero stasera esco con loro, ma puoi aggiungerti anche tu a noi, non credo ci siano problemi vero ragazzi?” tutti annuirono a parte Harry. Mark disse che mi veniva a prendere alle 20 e poi avremo raggiunto gli altri nel pub.
“bene bene bene, qui qualcuno ha fatto conquiste!” disse Danielle sorridendo.
“pft ma smettila!” le dissi arrossendo
“mi sa che gli piaci” insistette Liam
“beh in effetti non è un brutto ragazzo, mi sa che ci faccio un pensierino” dissi sorridendo.
A quel punto Harry si alzò da tavola e andò fuori, senza dire nulla. Louis si stava per alzare, ma lo bloccai e uscii io fuori raggiungendolo. So che stavo sbagliando a raggiungerlo, perché io stessa stamattina gli avevo detto che non saremo mai stati amici, ma volevo spiegazioni. Raggiunsi il giardino, e lo vidi lì seduto sotto un albero. Andai da lui e mi fermai in piedi a braccia conserte e lo guardavo più arrabbiata che mai. Appena si accorse di me fece un piccolo sorriso
“vedi che non riesci a starmi lontano? Hai detto tu stessa di voler troncare i rapporti con me, ma sei qui fuori davanti a me” disse con la sua solita sfacciataggine.
“no, io sono qui fuori perché voglio spiegazioni” gli dissi seria
“che tipo di spiegazioni?”
“beh del tipo perché quando Mark mi ha chiesto di uscire sei intervenuto, oppure perché quando ho detto che lui mi piaceva te ne sei andato”
“non puoi capire…”
“ah no? Sono pure stupida adesso? Bene! Tolgo il disturbo” gli dissi gridando e entrando in classe visto che la campanella era già suonata.
**
Le ore seguenti sembravano non passare mai, eppure ora ero sul divano di casa a guardare la televisione, Anna stava studiando, Erica si stava riposando. Guardai l’orologio e mi accorsi che erano già le sei così mi andai a preparare, avvisai anche le altre due e corsi sopra a fare la doccia, poi persi circa mezz’ora a scegliere i vestiti da indossare, ma alla fine optai per un jeans chiaro a sigaretta, un maglioncino nero e delle francesine nere lucide. Misi un paio di orecchini non troppo grandi, un collana e due o tre bracciali per coprire i tagli che stavano scomparendo, poi andai a truccarmi e misi il blush, l’eye-liner nero, matita nell’occhio nera e mascara, invece sulle labbra misi un rossetto rosso, presi la pochette e ci misi lo stretto necessario. Anna e Erica erano andate via un poco prima di me perché volevano rimanere un poco soli e alle 20 precise suonò il campanello e come previsto era Mark.
“sei bellissima”
“oh grazie, anche tu non sei male” gli dissi arrossendo
“andiamo?”
“si prendo la giacca e arrivo”
Una volta presa la giacca lo raggiunsi ed entrammo nella sua auto. Durante il viaggio parlammo del più e del meno, Mark era un ragazzo molto, molto simpatico.
Arrivati al pub, salutammo tutti e ci accomodammo.

*spazio autrice*
Bene eccomi qua con il nuovo capitolo, vedo che la FF vi stia piacendo eche sta ricevendo molti lettori, ne sono veramente felice! Beh a presto, con il prossimo capitolo! Baci
Su twitter sono: @onedsfirstlove qualsisi cosa potete contattarmi lì
Asiag69 xx

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Capitolo 18
*** 17. Ti amo ***



17. Ti amo

“ragazzi scusateci per l’interruzione, ma Harry volevamo parlare con Alice” in quel momento entrarono le mie migliori amiche, con un sorriso sul volto. Allora Harry mi sorrise, mi lasciò le mani e uscì, lasciandomi con le mie migliori amiche che intanto si erano avvicinate e mi stavano abbracciando.
“oh Alice ci hai fatto preoccupare un casino! Come stai?” chiese Anna premurosa
“bene! Ora che siete venute sto molto meglio” le risposi sorridendo e abbracciandole ancora un volta. Erica ancora non parlava, aveva solo gli occhi lucidi.
“ohi Erica che hai?”
“niente, solo che avevo così tanta paura che tu non ce l’avessi fatta! Non sapevo come avrei fatto senza di te” scoppiò a piangere allora io scesi dal lettino e la strinsi forte a me, non c’era bisogno di dire nulla, mi girai verso Anna e la incitai a venire così ci unimmo in un abbraccio di gruppo, ora si che ci sentivamo unite. “erica dai ora l’importante è che sto bene no?” lei annuì solamente, e si asciugò gli occhi.
“bene ora torniamo serie che ti ha detto Harry?” io sorrisi involontariamente e le mie guance si colorarono di rosso.
“beh…” le tenni sulle spine, e quando vidi che non ce la facevano più risposi “mi ha detto che mi ama”
“aaaaaahhhhh finalmente” disse questa volta Anna saltellando per tutta la stanza.
“oh salve ragazze, volevo solo avvisarvi che la signorina Alice può lasciare oggi l’ospedale, ma deve stare sotto controllo va bene?” entrò il dottore.
“va bene”.
**
Sono passati cinque mesi dall’incidente, ed ora sono qui a casa abbracciata ad Harry, può sembrare incredibile ma non abbiamo più riaperto l’argomento, da quando stavamo in ospedale, forse perché lui non voleva perdere me, e io non volevo perdere lui. Con lui mi sentivo protetta, con lui stavo bene e stavo anche in pace con me stessa, avevo smesso di tagliarmi e di farmi del male, ora ero felice; avevo un migliore amico fantastico, due migliori amiche che mi erano state sempre vicine nonostante  fossero andate a vivere con i propri fidanzati, ma non mi sentivo sola perché Harry era sempre con me, veniva tutti i giorni per non lasciarmi sola, e qualche volta rimaneva a dormire anche la notte. I ragazzi anche mi sono stati sempre vicini, c’erano per qualunque cosa. La scuola era ormai finita da due settimane, avevamo fatto l’esame di stato ed eravamo stati promossi tutti quanti con ottimi voti. In questi ultimi mesi non sono successe molte cose, Anna e Zayn per un periodo si sono lasciati, ma hanno capito di non poter stare l’uno senza l’altro, Erica e Louis invece erano sempre molto uniti con Liam e Danielle e Niall e Demi. Il rapporto tra me e Harry si era rafforzato, tutti e due ci amiamo, ma c’è qualcosa che mi blocca. Forse il fatto di non essere abbastanza per lui, la paura che si stancherà presto di me… Mi girai verso Harry e notai che mi stava già guardando così gli sorrisi e lui iniziò a parlare: “che ne dici di andare in piscina oggi?”
“va bene, chiama gli altri io vado a preparare la borsa”
“d’accordo”
Dopo 20 minuti erano tutti fuori casa mia e ci avviammo in piscina con l’auto di Harry, Louis e Liam. Nella macchina con Harry c’eravamo io seduta avanti accanto ad Harry, e Anna e Zayn dietro. Nella macchina di Liam c’erano lui, Danielle, Niall e Demi. Mentre invece nell’auto di Louis stavano solo lui ed Erica. Durante il tragitto io e Harry ci lanciavamo piccoli sguardi dolci, e lui ogni volta mi sorrideva. Arrivammo alla piscina dopo 15 minuti e tutti ci buttammo subito in acqua, solo che io e Harry stavamo in un posto più appartato. Ero sott’acqua, quando con gli occhi chiusi, sentii delle morbide labbra che si poggiavano sulle mie, aprii gli occhi per quanto l’acqua me lo permettesse e vidi che si trattava di Harry. Picchiettò con la lingua sul mio labbro inferiore chiedendomi l’accesso che non negai, le nostre lingue danzavano insieme. Quel bacio lo desideravamo tutti e due, da tanto, troppo tempo forse. Ci staccammo dopo pochi secondi perché ci mancava l’aria e salimmo in superficie, vidi Harry che disse qualcosa di incomprensibile a stava per andarsene dall’altro lato della piscina, ma lo fermai, lo feci voltare verso di me e senza nessuna parola posai le mie labbra sulle sue, facemmo intrecciare le nostre lingue, e lui intrecciò le nostri mani destre, mentre con l’altra mano libera mi accarezzò una guancia. Quando ci staccammo disse: “andiamo a casa” “va bene” gli risposi così salutammo gli altri e ci avviammo verso casa. Ci mettemmo pochissimo e appena salimmo in camera, mi fece sua. Fummo finalmente una cosa sola. Rimanemmo abbracciati per un lasso di tempo indeterminato e ci addormentammo.
 
Quando ci svegliammo vidi che mi sorrideva, era bellissimo. “è stato incredibile” dissi. “eh già” rispose lui.
“harry ma ora cosa siamo?”
“Alice vuoi essere la mia ragazza, condividere con me tutti i momenti più belli e più brutti della tua vita?”
“si” risposi sapendo che quello era solamente l’inizio per tutti e due.
 
 

*spazio autrice*
Mi scuso se il capitolo è corto, ma non avevo molta inspirazione. Eccoci qui siamo arrivati alla fine, spero che abbiate gradito il finale. Vorrei fare un enorme ringraziamento a chi ha messo la mia storia nei preferiti, nelle seguite e nelle ricordate, vorrei ringraziare a chi ha recensito ma soprattutto a voi fantastici lettori/lettrici! Grazie mille! Tra poco inizierò una nuova storia spero mi seguirete anche lì!
Baci xx

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