Don't let me go, cause I'm tired of feeling alone

di laragazzaconlevans
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

 

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Albert Einstein sosteneva che ogni raggio di luce si movesse in un sistema di coordinate 'a riposo' con una velocità fissa, v, indipendentemente dal fatto che questo raggio fosse emesso da un corpo a riposo o in moto. Ma la sua luce è diversa. La luce che Juliet emette con un semplice sorriso, la rende simile alle stelle. Ecco cos'è: Lei è una stella in un mondo di illuminazioni artificiali.
Con questo pensiero, Zayn, si faceva largo tra i corridoi della St. Patrick, per iniziare un altro anno scolastico. Da quando Juliet si era trasferita dall'Irlanda con la sua famiglia, qualche anno prima, questa è diventata la causa più assoluta delle sue distrazioni e delle continue lamentele da parte dei suoi migliori amici, che lo vorrebbero più attivo nelle cosidette 'relazioni sociali' con il genere femminile. I suoi amici si preoccupano per lui, continuando a ripetergli che a diciassette anni si deve vivere, essere liberi, e non perdere tempo dietro a una ragazza qualsiasi.
Zayn perdonava sempre le parole dei suoi amici per il semplice fatto che loro vedono Juliet, ma non la guardano.
Perchè c'è una differenza abissale tra vedere e guardare.
Vedi una cosa quando ti giri e ti intralcia la vista, quando ti appare così, davanti agli occhi, quando per sbaglio incontri lo sguardo di qualcuno. Vedere è qualcosa che avviene per caso o per sbaglio. Guardare, invece, significa cercare qualcosa. E' osservarla attentamente e volontariamente, è studiarne i minimi dettagli, singolarmente.
E lui non la vedeva, lui la guardava.

Guardava i lunghi e biondi capelli della ragazza che le ricadevano sulle spalle in una cascata di boccoli dolci. Guardava i suoi occhi, azzurri come il colore del cielo in una giornata d'estate, sognando che un giorno questi lo notassero. La guardava leggere sulla panchina d  el giardino della scuola durante l'intervallo, la guardava ridere. Lui la guardava.

E più lo faceva, e più se ne innamorava.






Angolo scrittrice
Ciao! Rieccomi, dopo tanto tempo, con una nuova storia!
Spero che il prologo sia stato di vostro gradimento, e vi assicuro che mi sto già attivando per il primo vero capitolo! Nel frattempo, se vi va, lasciatemi delle recensioni, cosicche io possa capire se ciò che sto scrivendo ha senso o meno!
Grazie a chi lo farà!
Inoltre, ci tengo a ringraziare @MariabellaFauno / ELLEcrz per il meraviglioso banner che, appena capirò come si mette, potrete ammirare! Grazie bella C:
Alla prossima, Giulia


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


                                                                                      Capitolo 1



La campanella che segnala l'inizio delle lezioni è appena suonata e io mi affretto a raggiungere l'aula di filosofia, dove avrei passato la prima ora della mattinata con Mrs Becket.
'Buongiorno, ragazzi, e bentornati! Come vi sono andate le vacanze? Ma come siete cresciuti! Fatevi vedere!' inizia a parlare la professoressa, interrompendo le nostre chiacchiere e agitando in modo frenetico i suoi lunghi capelli grigi 'Per questo primo quadrimestre, affronteremo un tema delicato che richiederà molto lavoro, a scuola come a casa: Parleremo dei sentimenti! Con il termine sentimento, dal latino 'sentire', 'percepire con i sensi', si intende una condizione affettiva che dura più a lungo delle emozioni e che ha una minore incisività rispetto alle passioni. L'uomo, facendo esperienze di vita, conosce diversi tipi di sentimento, come l'odio, la paura, la gioia, l'amore...!'
'Mi scusi prof!' la interrompe Josh 'non capisco in che modo dobbiamo affrontare l'argomento a casa!'
'Ottima osservazione, Devine. L'avrei spiegato dopo ma, vista la curiosità, anticiperò i tempi!' risponde ridendo Mrs Becket, per poi continuare 'Vi dividerò a coppie e assegnerò a ciascuno un sentimento. Ogni coppia dovrà collaborare, cercare informazione, documentarsi, interrogarsi sul sentimento assegnato per poi rappresentarlo teatralmente alla rassegna allestita per la fine del quadrimestre. Passerete molto tempo insieme al vostro compagno, studierete insieme, uscirete insieme, condividerete tutto. Quindi... impegnatevi!'
'Le coppie le decide lei, prof?' chiede Lucy, la mia migliore amica
'Si, signorina Hall, voglio rendervi più uniti e collaborare con qualcuno di diverso dalla propria migliore amica potrebbe essere una nuova fonte d'ispirazione, no?'.
Io e Lucy ci guardiamo, leggermente preoccupate.
'Mi toccherà il solito sfigato!' mi dice lei per poi sbattere la testa sul banco.
Rido, per poi voltarmi verso la cattedra, dove l'insegnante sta facendo scorrere il suo dito sull'elenco dei nomi, per formare queste coppie.
'Martin e... Jones. Voi affronterete il tema della gioia!'
'Hall e Devine. La tristezza!' continuò la professoressa
'Oh non sarà difficile recitare!' si lamenta Lucy, sbattendo nuovamente la testa sul banco
'Andiamo, non lamentarti! Josh non è un brutto ragazzo e ha anche una discreta media!' le dico per tirarla su di morale.
Nel frattempo Mrs Becket continua ad associare nomi, formando nuove coppie.
Inizio a preoccuparmi, il mio cognome è uno dei primi nell'elenco, per quale assurdo motivo non sono ancora stata chiamata?
Lucy mi da un colpetto sulla spalla e, quando mi volto verso di lei, mi dice: 'Che ti prende?'
'Niente, solo un pò di ansia..'
'Stai tranquilla dai!' mi rassicura sorridente.
Passano altri minuti e si formano altre coppie.

'E per ultimi, ma non meno importanti, Doyle e Malik. Voi siete l'amore!' 


*Zayn's Pov*
Sono in attesa di prendere parte a questo stupido progetto mi Mrs Becket dove, sicuramente, sarò in coppia con la solita sfigata della classe. MI guardo intorno fino a trovare Juliet, nelle prime file, intenta a parlare con Lucy. Dio, è così bella.
Mi soffermo ad ammirarla, fino a quando non sento la prof che dice: 'E per ultimi, ma non meno importanti, Doyle e Malik. Voi siete l'amore!'
Il mio cuore perde un battito.
Il sangue mi si gela nelle vene.
Anche se l'ho sempre sognato, non avrei mai pensato che il destino (sottoforma di Mrs Becket) potesse offrirmi un'opportunità così, con lei.
Mi rivolto a guardarla e, questa volta, anche lei è girata verso di me. I suoi occhi, che sembrano pietre di lapislazio, mi stanno guardando. Incredibile. Accenno un sorriso timido ma l'immancabile suono della campanella la distrae, facendola girare verso l'amica.
Non ha importanza, ho quattro mesi davanri a me da trascorrere con lei e, come ha detto la prof, noi saremo l'amore.

*Juliet's Pov*
'Ti è andato di volta il cervello!?' esclama Lucy, allibita, nel bagno delle ragazze 'Ti stai lamentando di essere in coppia con Malik? Quel Malik!?'
'Per prima cosa io non mi sto lamentando! E poi abbassa la voce, ci stanno guardando tutti!' affermo irritata.
Possibile che lei non capisse?
'Lucy, se non porto a casa un bel voto, i miei mi distruggono, lo sai... E per quanto possa essere carino, Zayn non è un genio!'
'Ma quando inizierai a vivere?'
'Prego?'
'Hai la fortuna di stare quattro mesi, ovvero più di 120 giorni, con Zayn Malik a documentarti sull'amore, e tu pensi ai tuoi genitori? Sembri mia nonna!'
Medito sulle sue parole. Ha ragione. Mi scappa una piccola lacrima, involontaria, che lei ferma subito con l'indice della sua mano.
'Togliti questa maschera da ragazza perfetta, tu non sei così, lo sai. Fa conoscere al mondo la ragazza meravigliosa che sei davvero. Vivi!'
'Hai ragione... ma non ci riesco. Non so nemmeno da dove iniziare! Voglio dire, tutti si aspettano il massimo da me, sempre e comunque, senza interessarsi ai miei problemi, senza nemmeno chiedermi come sto. Niente.'
Mi abbraccia, soffocandomi con i suoi ricci ribelli, per poi dirmi: 'Adesso asciughi queste lacrime e vai da Zayn per organizzare il lavoro!'
'Ai suoi ordini, comandante!' le rispondo facendo il saluto militare.
Ridiamo come matte, finchè non usciamo dal bagno e vado alla ricerca di Zayn per i corridoi.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Cerco Zayn per i corridoi della scuola, chiedendomi dove possa essere. Entro in mensa, controllo in biblioteca e nell'aula computer... ma lui non c'è. Sto quasi per arrendermi quando Liam Payne, il mio vicino di casa e figlio della migliore amica di mia madre nonchè uno dei migliori amici di Malik, mi passa accanto. Controllo l'orologio e mi accorgo che manca meno di un quarto d'ora all'inizio della lezione successiva, e capisco che mi devo sbrigare. Così decido di fermare Liam: 'Payne!'
Lui si gira e, a sua volta, mi dice: 'Doyle! Hai bisogno?'
'No...cioè...veramente si!'
Sorride in modo angelico e mi invita a continuare.
'Sto cercando Zayn...' proseguo timidamente
'Perchè lo cerchi? Voglio dire... ti ha fatto qualcosa?' chiede preoccupato
'N-no, no è per un compito di filosofia, siamo,,, una coppia' spiego diventando sempre più rossa.
Sorride. Probabilmente ha notato il mio imbarazzo, e dice: 'E' in giardino, sulla panchina vicino all'albero di pesco... vuoi che ti accompagno?'
Gli sorrido grata e, dopo aver scosso la testa per dirgli di no, lo saluto e mi affretto verso il cortile della scuola.
Lo trovo lì, stranamente solo, con la sua sigaretta in bocca. Inspira dolcemente il fumo mentre contempla il cielo.
'Disturbo..?' chiedo incerta
'Doyle? No, certo che no, cioè... che ci fai tu qui?' domanda nervoso, arrossendo.
Un attimo: Malik nervoso? E che arrossisce?
'Cercavo te'
'Me?' chiede incredulo. Ma che diamine gli succede oggi?
'Si, per il progetto di Mrs Becket'
'Ah si, giusto, il progetto...'
'Pensavo, se ti va ovviamente, che potresti venire a casa mia finita la scuola'.
Qualcosa si accende nei suoi occhi e, con un largo sorriso, mi dice: 'Perfetto, andiamo con la mia macchina?'
'Beh se non disturbo, volentieri, altrimenti prendo il pullmino..'
'Ma quale disturbo!? E quale pullmino!? Ti aspetto alla fine delle lezioni davanti al bar dell'angolo'
'Perfetto, grazie'
Rimango imbambolata difronte ai suoi occhi, non li avevo mai notati, forse perchè non avevamo mai parlato.
'J-Juliet...tutto bene?' mi domanda preoccupato, sventolando una mano davanti al mio viso
'Si, si, scusa! Emm.. devo andare, non voglio arrivare tardi in classe! Quindi... a dopo!'
'A dopo, Juliet!'

*Zayn's pov*
E' così bella, cavolo! Ancora non ci credo! Lei, Juliet Doyle, la mia Juliet, oggi sarebbe venuta con me, nella mia macchina e poi saremmo andati a casa sua! Incredibile! Non smetterò mai di ringraziare quella carogna della Backet!
Sono talmente preso dai miei pensieri che non mi accorgo dell'arrivo dei miei amici.
'Bro, oggi pranziamo tutti insieme da Nando's, sei dei nostri vero?' mi chiede Louis, dandomi un colpetto sulla spalla
'No, ragazzi, oggi non ci sono'
'Chi hai rimorchiato, amico?' domanda Niall
'Nessu..' non faccio in tempo a finire la frase che Harry mi anticipa: 'L'ho visto parlare con la Doyle'
'La Doyle? La vicina di Liam? Ma è inavvicinabile!' esclama sorpreso Louis
'E' solo per un progetto della Becket...' mi difendo
'Beh se il progetto non lo fai tu, posso pensarci io!' dice Harry, facendo ridere anche gli altri
Mi alzo dalla panchina, piuttosto incazzato, e afferro Harry per il colletto della maglia 'Non ti azzardare a toccarla!'
'Ehi amico, stavo scherzando!' dice leggermente impaurito.
Lo lascio andare e gli dico: 'Scusa Harry, ma ci tengo davvero a lei'.
Abbasso lo sguardo, pronto ad essere deriso dai tre, ma rimango stupito dalla risposta del riccio:
'Noi non... non lo sapevamo... perdonaci! E se a quella ragazza ci tieni davvero, beh... noi ti appoggiamo!'
Li guardo con riconoscenza, quelle parole mi hanno dato la carica giusta.
'Siete grandi! Grazie ragazzi!' dico 'Ora però vado, se arrivo tardi alla prima lezione della Ross, mi gioco l'anno!'
'Zayn!' mi ferma Louis 'Fa' attenzione con la Doyle, Liam dice che è fragile'.
Annuisco e volto le spalle ai miei amici per andare in classe.
La frase di Lou mi riecheggia nella mente. Che diamine vuol dire che la mia Juliet è fragile? E perchè Liam sa queste cose? Non mi resta che una cosa da fare: Indagare direttamente tramire loro due.

*Juliet's pov*
'Allora con Malik?' mi chiede Lucy spaventandomi
'Mi hai fatto prendere un colpo!'
'Si, si non mi interessa, voglio sapere cosa vi siete detti!' chiede ancora, assumendo una faccia da maniaca
'Sei la solita! Abbiamo parlato del progetto e oggi viene a casa mia' rispondo con molta nonchalance
'O.MIO.DIO. Quindi oggi prenderemo il pullman con lui?' domanda sognante
'Beh in realtà no, mi accompagna lui in macchina'.
La mia amica lancia un urlo talmente acuto che i cani l'avrebbero percepito come un ultrasuono, come se le avessero detto che ha vinto alla lotterie nazionale.
'Lucy, ti prego, ti supplico, non urlare così! Ci guardano tutti!'
'Ti rendi conto della tua fortuna? Io ti invidio!'
'Smettila dai, è solo un ragazzo!'
'Solo? Un ragazzo!? E' uno dei ragazzi più ambiti della scuola! Anche se sembra che nessuna sia alla sua altezza...' conclude con una teatrale tristezza
'Devi farti vedere da uno psicologo!' dico poi, prima di sedermi al primo banco e seguire la lezione di chimica.

'Quindi l'equazione fisica E=mc2 stabilisce l'equivalenza materiale tra l'energia e la massa di un sistema fisico. Sapete dirmi chi la scoprì?'
Alzo la mano e la professoressa mi cede la parola
'Venne scoperta da Einstein nel 1905'
'Esatto, vuole venire alla lavagna per mostrare alla classe i procedimenti svolti per arrivare alla formula, signorina Doyle?'
Mi alzo dal posto e mi avvio alla lavagna per iniziare a scrivere.
Una volta terminati i procedimenti, consegno il gessetto all'insegnante che mi dice:'Mi aspetto grandi cose da lei, signorina'
Mrs Crow finisce di assegnare i compiti.
Appena suona la campanella, mi affretto ad uscire, non voglio far aspettare Zayn, soprattutto perchè si è anche offerto di accompagnarmi lui. Saluto Lucy e mi incammino verso il nostro punto di incontro: il bar dell'angolo.

*Zayn's pov*
Sono arrivato prima di lei, così mi appoggio al muretto del bar mentre l'aspetto. Vorrei fumarmi una sigaretta, ma non so se l'odore del fumo la possa infastidire e quindi non l'accendo. Non voglio fare brutta figura, non con lei.
Poi, la vedo arrivare. Bella come sempre.
Con quel suo sorriso timido e dolce.
Con i boccoli biondi che ondeggiano delicatamente seguendo i suoi movimenti.
Con gli occhi che emanano una luce potente, che anche da lontano li puoi vedere brillare.
Più si avvicina e più il mio cuore batte.
E più questo succede, più mi devo controllare per non rovinare tutto.

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