Un’oretta dopo finalmente Miki riacquistò i sensi e
mettendosi seduta cominciò a guardarsi intorno,incontrando lo sguardo
preoccupato di Hiei.
Miki-Sono in camera mia vero?- Hiei annuì -prima ero
nel parco con Zako e…Zako!Lui è un demone e fa parte del grup…-
Hiei-Calmati non ti ricordi che c’ero anch’io?O
almeno sono arrivato in tempo per fortuna. Mi dispiace -abbassò gli occhi -mi
sono ricordato all’ultimo le abilità speciali di Kozah,come quella della
mutazione.-
Sollevò lo sguardo sul viso di una ragazza che non
sapeva di cosa dover perdonare la persona che le aveva salvato la vita.
Miki-Ma figurati l’importante è che…aspetta,ma Kozah
sta per Zako?- lui disse di si. -che ingegnoso da parte sua. Così ti ha
“sfidato” a capire chi era in realtà.-
Hiei-La mia non è stata una vittoria direi un
pareggio così…- guardò fuori dalla finestra
-…abbiamo un conto da regolare.-
Miki-Hiei ma come hai fatto a trovarmi?-
Hiei sorrise
e si indicò col dito la fascia bianca sulla fronte.
Hiei-Con il terzo occhio.-
Lui stava seduto di fronte a lei sul letto,notando
la vicinanza,la ragazza si sporse in avanti e lo abbracciò.
Miki-Grazie Hiei mi hai salvato da quel mostro.-
Hiei non reagì si limitò a diventare rosso,
lasciandosi abbracciare come incapace di ricambiare il gesto.
“Ora basta non posso andare avanti così!” si staccò
da lei prendendola delicatamente per i polsi e la fissò negli occhi.
Hiei-Lo sai avrai sempre la mia aiuto fino a quando
ne sarà necessario. Ora dobbiamo stare più attenti e guardarci le spalle.-
Lo sguardo deciso e fiero di lui fece incantare
lei,che sentì l’impulso di baciarlo.
Tuttavia si trattenne dal farlo anche perché se solo
lo avesse fatto,altro che aiuto Hiei l’avrebbe probabilmente uccisa -_-”.
Si accorse con quale estrema facilità passava dallo
stato di insopportabile ad amorevole ragazzo o per meglio dire demone.
Vedendo che Miki stava già meglio,Hiei la lasciò da
sola per andare a fare un giro in città controllando che tutto fosse a posto.
“Cavolo con tutti questi avvenimenti mi stavo già
scordando che tra poco inizia la festa di compleanno di Kiara!Devo sbrigarmi.”
Miki si alzò scattante dal letto,si guardò allo
specchio e…non ci poteva credere aveva ancora indosso la divisa
scolastica,doveva cambiarsi.
Corse come una furia per tutta la casa con
phon,trucchi e un vestito nero con le spalline che le arrivava poco sopra le
ginocchia,stretto un pò in vita e più largo nel basso. Si fermò di colpo.
“Inutile correre per tutta la casa se devo farmi
ancora la doccia” si mise le mani fra i capelli “bisogna sbrigarsiiii!”
Fece la doccia si infilò il vestito e asciugandosi i
capelli decise di tenerli sciolti.
Quando furono asciutti Miki si convinse che così
slegati erano meglio della solita coda.
Con un passaggio di matita nera leggera sugli occhi
era perfetta,preferiva lasciare il viso meno truccato possibile poiché non
apprezzava particolarmente truccarsi troppo la faccia.
Ci mise un tempo record (almeno per lei) ovvero dopo
mezz’ora era pronta.
Era più bella che mai a partire dai sandali neri che
indossava sino al vestito per poi arrivare al bel visino incorniciato dai suoi
lunghi e mossi capelli castano chiaro.
Finalmente era pronta,prese la borsetta,il regalo di
Kiara e corse fuori di casa.
Camminava normalmente non era neanche troppo tardi e
si concesse un andatura normale per concentrarsi sui suoi pensieri che in quel
periodo riguardavano soprattutto Hiei,come aveva già capito anche se non ci
poteva ancora credere quel demone non le passava del tutto indifferente anzi le
piaceva parecchio.
Si chiese se lui avesse anche se minimamente avesse
cambiato idea sugli esseri umani e che cosa pensasse di lei.
Una parola le uscì dalla bocca come un sussurro.
Miki-Hiei……-
Hiei-Dimmi.-
La giovane si bloccò sul posto.
Miki-C-cosa?-
Si girò in maniera meccanica verso il suo fianco
destro e osservò Hiei che la guardava interrogativo.
Miki-Ahhhhh!- Urlò spaventata facendo un balzo
indietro. –Ma quando arrivi puoi cercare di evitare di spaventarmi?!-
“Ma non aveva appena pronunciato il mio nome?” Hiei
fece spallucce e continuo al suo fianco la strada.
Dallo spavento Miki era davvero impallidita anche se
mano a mano che continuava il tragitto verso casa di Kiara con Hiei riprese
anche troppo colore. E questo se ne accorse.
Hiei-Tutto bene?-
Miki-Si certo.-
Hiei-Posso sapere dove sei diretta?-
Miki-Ah verso casa di Kiara devo muovermi sennò mi
da per dispersa.- Poi le venne un idea. –Perché tu non…vieni con me?-
Hiei-Mh?A casa di questa Kiara?-
Miki-Si.-
L’appartamento di Kiara era veramente spazioso,aveva
invitato una ventina di persone tra le quali c’erano anche giustamente Hitoshi
e Hige. Tutti si stavano divertendo tantissimo e nessuno a parte Kiara notò il
suono del campanello.
Districandosi tra gli invitati raggiunse la porta
sperando di vedere comparire quella solita ritardataria di Miki.
Era fortunata finalmente la sua amica le si presentò
sul ciglio della porta scusandosi per il ritardo.
Kiara-Miki
era ora!-
Miki-Scusami.-
Kiara-Niente ormai ti conosco però io non ho mai
visto……lui.-
Guardò interrogativa l’affascinante ragazzo alle
spalle di Miki,vestito piuttosto strano per dire la verità con un lungo
mantello nero e scarponcini dello stesso colore infine…gli occhi! Veramente
belli ma fuori dal comune perché rossi come il fuoco,sotto un ciuffo di capelli
neri una fascia bianca.
Miki-Lui si chiama Hiei è un mio nuovo amico.-
Kiara-Oh bè è il benvenuto!Entrate dai che la festa
è già iniziata.-
I due la sorpassarono entrando in casa,Miki sapeva
che Kiara le avrebbe fatto un vero e proprio interrogatorio appena si fosse
presentato un momento buono.
I due sussurrarono per non farsi sentire da orecchie
indiscrete.
Hiei-Non ti ha fatto troppe domande per fortuna.-
Miki-Io aspetterei a dirlo...-
Anche Hitoshi notò il nuovo arrivato che continuava
a stare vicino a Miki così si diresse verso di loro per capire chi fosse.
Hitoshi-Ehi Miki come stai?E lui chi è?- Usò un tono
un po’ duro.
Miki-Ciao io sto bene e lui è Hiei un mio nuovo
amico.-
Hitoshi-In questo caso..- gli porse la mano
–..piacere di conoscerti.-
Hiei osservò per un attimo la mano del ragazzo poi
la strinse a sua volta un po’ riluttante.
Ci fu quasi un’atmosfera di competizione tra i due
che addirittura Miki colse indistintamente, finché non si iniziò con lo scarto
dei regali.
Kiara fu molto felice di tutti i doni che le vennero
fatti,compreso quello di Miki e Hitoshi.
Quella sera Hige l’avrebbe portata fuori per
festeggiare da soli,Kiara non poteva essere più felice.
Passò il pomeriggio e venne buio.
Tutti gli invitati tornarono a casa,Miki stava
avviandosi con Hiei quando Hitoshi le chiese se voleva che l’accompagnasse a
casa.
Miki-Non serve c’è già Hiei con me vero?-
Hiei stava con le braccia incrociate dietro di lei.
Hiei-Esattamente.-
Hitoshi-Va bene. Allora ci si vede,ciao!-
Miki-Ciao e ciao anche a voi due.-
Kiara e Hige si voltarono verso di lei ed entrambi
la salutarono. Miki prese per mano Hiei ed uscirono in strada ritornando verso
casa.
Il gesto non piacque molto a Hitoshi.
Miki-Allora?Ti sei divertito?-
Hiei-Bah…forse non sono poi male queste feste umane.
Piuttosto quel ragazzo continuava a fissarmi e non era uno sguardo amichevole.-
Miki-Hitoshi?- Hiei annuì.
“Chissà cosa gli sarà preso,non è da lui o almeno lo
conosco da sempre e non si è mai comportato così.”
Miki-Sarà stato di cattivo umore non ti
preoccupare.-
Hiei si bloccò sul posto.
Hiei-Io non mi preoccupo- continuò a camminare –anzi
se ha dei problemi.-
Venne interrotto da lei.
Miki-Si lo so che potresti sistemarlo in un attimo.-
“E io che intendevo di non preoccuparsi a livello
emotivo,è incorreggibile!”
Il seguente dì Miki andò in fretta a scuola sperando
di poter raggiungere Kiara per chiederle come fosse andata la serata con Hige.
Miki-Kiara ciao!-
Kiara-Miki!!!Ciao se arrivata abbastanza presto.-
Miki-La mia curiosità mi porta a fare cose diverse
dal solito. Domani sera vieni a cena a casa mia?Ormai è da un po’ che non
stiamo una sera noi due sole.-
Kiara-Purtroppo è vero amica mia però spero
ordineremo qualcosa non voglio finire male, ihihih!-
Miki-Stai dicendo che non ti fidi della mia cucina?-
Kiara annuì divertita.
Miki-Bè fai bene,ahahah!-
Kiara-Dai andiamo.-
Miki-Voglio un bel riassunto di ieri sera.-
La guardò curiosa.
Raggiunsero la scuola in un attimo,intanto Kiara
raccontò a Miki della serata con Hige.
Kiara-E alla fine mi ha dato il suo regalo.-
Miki-Aspetta ma non ti aveva regalato un
braccialetto durante la festa?-
Kiara-Questo è un regalo per tutti e due in un certo
senso. Sono due biglietti per il concerto che Yukino fa stasera in una città
qui vicino.-
Miki restò a bocca aperta.
Miki-Wow!Vai al concerto di una cantante di fama
mondiale con il tuo ragazzo!Un po’ ti invidio.-
La guardò come se avesse dato qualsiasi cosa per
essere al suo posto.
Kiara-Eheh!Lo so.-
Entrarono in classe e dopo poco iniziò una lunga ed
estenuante lezione.
Le ore passarono inesorabilmente lente,la classe era
ormai allo stremo e tutti non ascoltavano già più ciò che diceva l’insegnante.
L’amata campanella di fine lezioni suonò e le due
ragazze uscirono da scuola come di consuetudine insieme.
Kiara-Allora io fino ad adesso ho evitato
l’argomento però sono troppo curiosa per aspettare che me lo dica tu. Dai dimmi
con Zako?E chi era quel ragazzo tremendamente carino?-
Miki si destò dai normali pensieri,”e adesso cosa le
dico?!Sapevo che me lo avrebbe chiesto.”
Miki-Ehm Zako è…partito!Si è partito perché i suoi
genitori,hanno trovato lavoro in un'altra lontana città.-
Non avrebbe saputo cos’altro inventare,probabilmente
se le avesse raccontato la verità non le avrebbe mai creduto.
Kiara-Ah che peccato potevate fare una bella coppia
anche se ti vedevo molto presa dal quel ragazzo. Ancora non mi hai detto chi è
veramente.-
Miki-Come chi è veramente?Lui è un mio amico,l’ho
conosciuto da poco in giro così sai com’è.-
Kiara-Mh no non lo so. Vabè basta non voglio farti
il terzo grado anche perché vedo che ti stai agitando e so il perché.-
Miki-Sai il perché?-
“Oh no è finita ha scoperto tutta la faccenda dei
demoni?Com’è possibile?”
Kiara-Si capisce subito che sei pazza di lui.-
SDENG!
Kiara-Miki cosa fai per terra?-
Un enorme gocciolone apparve sulla testa di Miki “E
io che pensavo avesse scoperto tutta la storia.”
Miki-Ma cosa dici?Lui è solo un amico!!!-
Kiara-Già certo allora mi spieghi perché sei
diventata tutta rossa?-
Miki-Fa caldo.- Kiara la guardò seria poi si cacciò
a ridere.
Kiara-Ahahah!Credi di farla alla tua migliore
amica?Ti conosco e ho visto come lo guardavi però…lui non so,non sono riuscita
a capire se ti corrisponde perché ha uno sguardo un po’ duro. Incomprensibile
per me.-
Miki-Si forse è proprio questo che mi attira.- Miki
si mise una mano sulla bocca.
“Ho parlato troppo.”
Kiara-Aha!Sapevo di avere ragione.-
Per la fortuna di Miki erano arrivate all’incrocio
dove di solito prendevano strade diverse.
Miki-Scusami,vado di fretta ci vediamo domani.-
Prese a correre.
Kiara-Miki aspetta non abbiamo ancora finito.-
O almeno lei non aveva ancora finito di tempestare
di domande l’amica.
Miki era già abbastanza lontana da poter riprendere
una camminata regolare.
Arrivò a casa e si accorse che quel giorno sarebbe
partita per il mondo demoniaco “stavo trascurando il fatto che è oggi il giorno
stabilito da Thiberius per la partenza. Ho un po’ di timore a dire la verità
nonostante il fatto che ci sia Hiei con me”
Poggiò nell’ingresso la cartella e immediatamente le
venne incontro Lysis miagolando.
Padrona e gatta mangiarono in silenzio.
Miki cercò di captare ogni minimo rumore che
l’avvertisse dell’arrivo di Hiei. Niente.
“Dove si sarà cacciato?!”
Finì di mangiare poi si dedicò ai compiti di
matematica,non poteva capitargli di peggio.
Un materia noiosa in cui tuttavia non aveva grossi
problemi,le mancava solo la voglia di impegnarsi a fondo.
Finendoli in fretta ricontrollò che tutto fosse
giusto.
“Bene non ci sono errori.”
Non sapendo che fare cominciò a scarabocchiare su un
foglio di malacopia mezzo vuoto. Guardando il suo lavoro sospirò.
“kiara ha proprio ragione,mi piace ma mi rifiuto di
ammetterlo”
Infatti sul foglio vi era una scritta abbastanza
grandicella,un nome per la precisione:Hiei.
Si chiese perché?Perché lui e non un ragazzo umano
che forse avrebbe potuto ricambiarla? Cosa c’era di sbagliato in lei da
portarla a invaghirsi di un demone?
Quante domande e una sola risposta semplice ma
concisa,amore.
Non poteva accettarlo,non voleva soffrire. Perché
doveva farsi del male cosi?Sapendo già dall’inizio la crudeltà e la freddezza
che aleggiavano nel cuore dello youkay.
“Accidenti non voglio,non voglio,non voglio!!!”
pensò urlandolo dentro di sé.
Hiei-Ciao,bene finalmente oggi finirà tutto o almeno
spero.-
Miki sussultò nascose il foglio di carta nel
quaderno e si accorse di avere gli occhi lucidi. Era sul punto di piangere ma
si trattenne alla presenza di Hiei.
Hiei-Ma che cos’hai stai bene?-
Si mise di fronte a lei cercando di capire cosa le
fosse preso tutto in una volta.
Miki-S-si sto bene tranquillo.-
Hiei allungò la mano verso di lei lentamente e toccò
il ciondolo,poi in seguito al fatto che la ragazza continuava non solo a non
capire il suo gesto ma a guardarlo strano anche lui la fissò a sua volta
esasperato.
Hiei-Allora vogliamo finire questa stupida vicenda
una volta per tutte o no?-
Miki annuì poco convinta. Toccò la sfera. Un fascio
di luce bianca li avvolse,fu tutto come la volta precedente tranne per il fatto
che invece di fare un atterraggio come
quello scorso,il demone cadde pesantemente a terra rimanendo sdraiato a
faccia in giù per un po’ almeno fino a che la ragazza non gli cadde sulla
schiena facendo una caduta piuttosto morbida.
Il demone era ancora più steso di prima.
Miki-Oh Hiei scusa ti ho fatto male?-
Thiberius-Ahahah!Scusate ma la scena è stata
veramente esilarante.-
Hiei si alzò velocemente e iniziò ad avanzare verso
il guardiano.
Hiei-Ah si?Bene ora ti faccio fare un bel viaggetto
a suon di pugni grrrr.-
Miki gli si parò davanti e lo colpì sulla testa
facendolo ripiombare a terra.
Miki-Un po’ di rispetto.-
Thiberius rise di nuovo.
Thiberius-Sono contento che mi abbiate raggiunti per
primi. Ciò significa che siete pronti.-
Miki-Questo significa che se non fossimo venuti noi
non ci avrebbe chiamato lei?-
Thiberius-Ovvio che no. Tutto dipendeva dalle vostre
scelte ma ora andiamo ai fatti. So che siete già stati attaccati e Hyde sa che
ha bisogno di te. Questa sarà una seccatura per lui che sperava di dover
limitarsi a sottrarre la pietra hirui a Hiei arrivando così alla realizzazione
del suo piano.-
Dal nulla apparve una sorta di trono anch’esso
bianco,su cui Thiberius si sedette amareggiato.
Thiberius-So che non era nelle tue intenzioni ma
avresti dovuto evitare di “confermare” al servo di Hyde la notizia che ti
riguarda. Eppure sembra che questo ultimo sia dotato di enorme intelligenza dal
modo in cui dirige i suoi piani e molto informato a quanto pare poiché conosce
la leggenda.- “Si lui cercava solo conferme.” si disse.
Miki-Mi dispiace non ho pensato alla risposta giusta
da dare io ho reagito d’istinto.- Si rattristò.
Thiberius-Scusami non volevo angustiarti,nessuno ci
dice che non avrebbe cercato di rapirti anche se tu avessi negato tutto.
Perdonami ti ho dato la colpa di una cosa che avrebbe potuto succedere
comunque.-
Hiei-Si bè smettiamola di discutere su un fatto così
banale e parliamo del nostro compito.-
Thiberius-Hai ragione. Molto bene dovrete agire il
più silenziosi e veloci che potete. State sempre all’erta a tutti i rumori che
vi circondano.-
Hiei-Sapevo già cosa fare. Devi dirci come sigillare
la porta.-
Thiberius-Ehm sono spiacente ma non lo so nemmeno
io,dovrete aspettare di arrivarci.-
Hiei-Scherza?!-
Il guardiano scosse la testa.
Miki-Che fortuna e adesso?-
Hiei-Adesso non cresta che muoverci e scoprire da
soli- guardò torvo il guardiano. –come fare.-
Miki-Si però io voglio sapere come fare con impegni
scolastici,genitori, amici,insomma come faccio con tutti i miei impegni?-
Thiberius la guardò strano.
Thiberius-Vuoi dire che Hiei non ti ha accennato
niente del suo mondo?- Miki scosse la testa.
Miki-Mi ha solo detto che è più selvaggio rispetto
al mio.-
Thiberius-Allora ti dirò io la caratteristica più
importante di quel mondo,ovverosia che il tempo scorre molto lentamente. Per
farti un esempio,un intero pomeriggio del mondo umano corrisponde a una decina
di giorni nel mondo demoniaco.- Miki era sbalordita.
Miki-Quindi adesso che dovrebbe essere metà
pomeriggio fino ad arrivare a sera,corrisponderà a circa cinque giorni nella
terra dei demoni.-
Thiberius-Approssimativamente si,ricorda però che
non c’è niente di preciso quando si parla variazioni temporali.-
Un pensiero si delineò nella testa della giovane “ma
quanti anni ha Hiei se il tempo lì scorre così velocemente?”
Thiberius-Ora sarà meglio che vi avviate e per darvi
maggior sicurezza prenderete il varco che vi farò apparire da qui.-
Con un gesto della mano fece apparire al suo fianco
un varco azzurro con sfumature grigie ai bordi.
Thiberius-Su presto,non mi è consentito tenere
aperto un varco per il mondo dei demoni per più di dieci secondi. Andate e
buona fortuna.-
I due si buttarono all’interno della porta
dimensionale,che si richiuse subito alle loro spalle.
Miki aprì gli occhi e fu sbalordita di vedere un
mondo molto differente dal suo.
Si trovava su un altopiano pieno di erba secca,ma ce
ne erano altri sparsi qua e là per quella vasta terra.
In basso una pianura verdissima e l’inizio di un
folto bosco. Gli alberi sembravano essere enormi,”mai visti così alti e grandi
prima!”
Anche in lontananza poteva scorgere altre enormi
foreste mentre all’orizzonte massicce montagne dai picchi innevati,si vedevano
a fatica poiché avvolte da una fitta coltre di nuvole.
Miki-Wow è proprio…selvaggio. Non saprei in che
altro modo definirlo,mi affascina,molto meglio dei soliti palazzi e altre
costruzioni che sono abituata a vedere.-
Hiei-Ti avevo detto che era selvaggio.-
Miki-Non vedo il mare però.-
Hiei-Da qui non lo vedrai mai perché è troppo
lontano,poi meglio evitare con tutti i mostri che ci vivono dentro non ho
proprio voglia di vederlo.-
Miki si sporse dal posto in cui si trovava e si
preoccupo di vedere un’altezza simile “qui è alto come due ruote panoramiche
messe insieme, adesso come si fa a scendere?”
Hiei-Andiamo.-
Si incamminò come lei verso il bordo e nel momento
in cui si stava preparando a spiccare un salto la ragazza lo disconcentrò.
Miki-Aspetta e io come faccio a scendere?Non sono un
demone quindi non ho tutte le tue abilità.-
Hiei emise un mormorio seccato,”mai possibile che ci
sia sempre qualche problema?”
Bruscamente se la mise sulla spalla come si fa con
una sacca e saltò giù prendendo velocità.
A Miki scappò un urlo di terrore guardando giù e
quando furono sul punto di toccare terra,il demone si frenò saltando su una
sporgenza di roccia per poi arrivare a terra dolcemente.
Hiei appoggiò Miki a terra e si incamminò verso
l’inizio del bosco,fermandosi poco prima poiché non sentiva la ragazza seguirlo.
Girandosi guardò perplesso Miki che si alzava in
piedi per poi ricadere con un tonfo.
Stanco di vedere che la ragazza non riusciva a stare
bene in piedi da sola usò la sua velocità per sorreggerla prima che rischiasse
di cadere nuovamente.
Si mise un braccio di Miki intorno alle spalle e
cominciarono ad avanzare.
Hiei-Ma che ti è preso?-
Miki-Mi hai appena fatto venire un infarto e un
giramento di testa!-
Hiei-Per quella discesa?-
Miki-Si certo,per cosa sennò?Potevi essere meno
spericolato e brusco.-
Girò la faccia dall’altra parte offesa.
“Uffa.” Il demone la guardò per un attimo poi si
girò anche lui dall’altra parte.
Entrarono nella foresta e Miki si sentì già in grado
di camminare da sola senza rischiare ulteriori capogiri. Si era presa proprio
un bello spavento scendendo dall’altopiano in modo così duro per non dire
veloce.
Hiei-Hai ragione stavolta,dovevo utilizzare un tipo
di discesa più calmo,ma io sono abituato così.- Miki lo guardò.
Hiei-Sarà meglio aumentare il passo e stare attenti prima
che Hyde e i suoi ci raggiungano e ci tendano un agguato.-
Suoni di voci demoniache.
Terra bruciata,un campo pieno di tende marroni come
la terra incolta su cui sono montate.
Un piccolo falò al centro dell’accampamento illumina
i volti di demoni vestiti di miseri stracci.
Tra di loro se ne alza uno con la pelle squamosa
azzurra:Kozah.
Oltrepassando il gruppo si dirige verso una delle
tende,diversa dalle altre. Un po’ più grande e di colore rosso.
Kozah entra chiedendo udienza. Kozah-Chiedo di
parlare con lei mio signore.-
Dal buio una voce di una freddezza tale da far
rizzare i capelli risponde dall’ombra.
Hyde-Entra.-
Kozah vede poco di quell’ambiente,scorge soltanto un
piccolo giaciglio dietro a un tavolo e una sedia su cui sta seduto il suo capo.
Indossa un mantello nero con il cappuccio levato sul
volto.
Anche se tiene il suo aspetto celato,Kozah sente
indistintamente tutta la sua potenza.
Fu insieme a quella,con la quale sconfisse il loro
precedente capo e la promessa di conquista dei tre mondi,che prese il comando
del gruppo di demoni.
Kozah-Signore le porto nuove notizie. Come le avevo
confermato attraverso un impulso telepatico,ci serve la ragazza per attuare i
nostri piani. Lei è la sola che ha sangue umano e di angelo insieme.-
Hyde-Umani…che bizzarre creature,piene di sentimenti
inutili che li rendono deboli e inoffensivi…dove si trova la ragazza?-
Kozah-Questa è la notizia che le ho portato. L’hanno
vista sull’altopiano Khosnar.-
Hyde-Bene,sarà venuta qui con l’aiuto del mondo
degli spiriti. Ora sarà più semplice rapirla e utilizzarla per i nostri scopi.-
Kozah-Io…io ne dubito signore.-
Una lunga pausa si intrappose fra i due demoni.
Kozah si affrettò a spiegare il motivo della sua affermazione.
Kozah-Io ecco non le avevo ancora detto che con la
ragazza c’è Hiei,il demone del terzo occhio.-
Silenzio.
Kozah-Signore?-
Silenzio.
All’improvviso Hyde scoppiò in una fragorosa risata.
La cosa sorprese molto Kozah che rimase interdetto.
Hyde-Ahahah!Avverti gli altri che ho un piano e di
prepararsi perché cominciamo a muoverci.-