I hate (love) you

di itsharryslips
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Neighbors ***
Capitolo 2: *** New meeting ***
Capitolo 3: *** Lipstick makes you sexy ***
Capitolo 4: *** Confusion ***
Capitolo 5: *** Phon-party ***
Capitolo 6: *** Styeti, my problem. ***
Capitolo 7: *** Betting ***
Capitolo 8: *** Bananas. ***
Capitolo 9: *** If he doesn't have a good ass, you should date Chuck Bass. ***
Capitolo 10: *** Masks ***
Capitolo 11: *** Food Wars ***



Capitolo 1
*** Neighbors ***


(1)
Neighbors.


 

Avete presente i vicini di casa ?
Quelli gentili, che ogni domenica ti portano pure il dolce ?
Quelli che magari hanno anche il figlio bellino e educato con camicia, farfallino e i capelli laccati
E magari il figlio è anche un secchione e vi fa pure i compiti di algebra ?
Insomma, ce li avete presenti ?
Bene, dimenticateli, perchè il mio vicino di casa è tutto tranne educato, gentile e figlio di mammina bellina.
Diciamo che è una specie di Mammut diciottenne che ad ogni suo movimento causa un terremoto alla palazzina.
Poveri i suoi genitori, probabilmente si saranno già bruciati gli occhi e le orecchie per non doverlo subire più. Il peggio è che somiglia anche ad uno scimmione, non solo per l'aspetto, ma anche per l'ottusità.
Anzi, le scimmie almeno sono intelligenti e delicate, lui no.
E sapete cosa c'è peggio di un vicino scassa-ovaie ?
Lo stesso vicino che frequenta la tua stessa scuola.
Probabilmente vi starete chiedendo perchè io lo odio tanto.
Tanto per iniziare, la parete della mia camera da letto la divide da quello che dovrebbe essere il suo bagno.
Ogni mattina alle 6.30 canta (urla) sotto la doccia, come se stesse invocando un demone o avesse una gastrite acuta.
Secondo voi dopo aver finito la doccia mi lascerà mai in pace per altri due minuti prima di alzarmi per la scuola ?
Beh, la risposta è no, mai, never, jamais, nie. Anche in tedesco ve l'ho detto.
Giustamente deve asciugarsi i capelli e ci perde almeno un quarto d'ora, facendo baccano, perchè i suoi capelli devono essere magnifique.
Quell'asciuga-capelli gli si deve scoppiare in mano e far bruciare tutti i suoi capelli, pft.
E come se non bastasse, rompe le ovaie anche in bus, la mattina per andare a scuola.
L'altro giorno, ad esempio, il bus solitamente era pieno.
Lui da bravo ragazzo qual è, sapete cosa fa ?
Mi cede il posto e lui si incammina a piedi fino a scuola, tutto questo per me, aw.
No battone, ovviamente mi spinge e sale nel bus e sono stata costretta ad andare a scuola a piedi. Come se non bastasse la strada è anche ripida. E quel bagascio invece non ha nemmeno cacciato una goccia di sudore.
Bastardo.
* * *
 
Infilo la testa sotto il cuscino, infastidita da un rumore.
Non è la voce stridula del mio vicino. Non è il rumore del phon.
Sono dei colpi al muro.
Adesso quel bagascio si mette anche a prendere a pugni il muro ?
Fantastico.
Mai sentito parlare di box per eliminare lo stress, dear ?
Mi alzo di tutta fretta dal letto e comincio a colpire anche io il muro.
Do un pugno violento al muro, facendomi male.
Oh, fanculo.
Prendo il libro di biologia posto sul comodino e lo batto sul muro.
Ogni tanto a qualcosa è utile quel mattone.
Dopo qualche minuto si sente la pace.
Ah, si ritorna a dormire.
Mi rinfilo sotto le coperte e chiudo gli occhi. Altri due minuti mamma..
Adesso ri-attacca con i phon.
Dio, ti prego, fa che gli scoppi in mano. Strillo nel cuscino, non è possibile.
Comincio a ricolpire il muro. Niente.
Quello stronzo ride. 
* * *
 
Gli lancio un'occhiata furiosa, poi ritorno sulla playlist del mio Ipod.
Potrei giurare di averlo visto sorridere. Poi vedremo chi sorriderà per ultimo, pft.
Oggi mi prenderò la mia vendetta, me lo sento, qualcuno dall'altro mi aiuterà.
Arriva il bus ed è, a mia sorpresa, pieno.
Tempismo perfetto.
Mi affretto a salirci, spingo, qualcuno cade, qualcun'altro bestemmia, ma io miravo a Styles.
Lo spingo con tutta la forza che avevo. Niente, quel bagascio è più grande di me, in tutti i sensi.
«Preparati ad andare a piedi, piccola» mi sussurrà all'orecchio.
Miro ai suoi piedi.
Idea.
Styles cade rovinosamente a terra e io salgo sul bus, vittoriosa.
« Alla faccia tua piccolo, divertiti mentre sudi per strada, ha» urlo sbottando.
Harry si allontana sempre di più e di più e ancora di più..no, aspettate un attimo, perchè questo maledetto bus non si muove ?
«Mi divertirò tantissimo a camminare con te, piccola»urla soddisfatto, lanciandomi un occhiolino.
Non è possibile, perchè tutte a me ?
Minchia.



TATAAAAAAAAAAAN
Vi ricordate di me ? Ugh, penso proprio di no.. 
Sono ritornata di nuovo a rompere su EFP, yaaaaaaay.
Mi dispiace di aver rimasto incomplete varie ff, ma davvero sono successe tante cose.
In ogni caso, questa ff sarà diversa dall'altro genere che ho scritto.
E' una trama abbastanza originale, ci saranno tante sorprese.
Questo è solo un prologo, dal prossimo capitolo si inizieranno a capire più cose.
Carino Harry rompi palle, eh ? lol.
Okay, allora ci vediamo alla prossima sdfghj.
Recensite belle.
Baci, Anna.


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Capitolo 2
*** New meeting ***


Primo capitolo e ci sono già 3 recensioni, 140 visite, sei seguitori e uno tra i preferiti.
Ma io vi amo, vi bacio i piedi, vi stupro -no, ok, no-
Però insomma, vi ringrazio di cuore sdgh.
Spero che questo capitolo vi piaccia, anche se a me fa schifo.
Ah, ricordatevi di recensire, mi fa piacere leggere i vostri pareri. :)
xx
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(2)
New meeting

 
Sono già cinque minuti che camminiamo e già non ce la faccio più.
Insomma, affannarsi a inizio mattina, prima di scuola, con un coglione davanti non è proprio un buon giorno,
se si conta che è iniziato anche a piovere. E che si è stati svegliati da quel coglione che ti trovi davanti.
Maledetta strada ripida, ti si deve rovinare il cemento, pft.
In più quel coglione di Styles è a due passi in più da me.
Le sue gambe sono troppo lunghe, si allontana più velocemente, mentre le mie gambe  somigliano a... dei wurstel
Stocazzoyles si ferma e inarca un sopracciglio. Vuole anche farmi la predica ora ?
«Sei già stanca, piccola ? Hai una faccia orribile » dice, strizzandomi una guancia, come si fa per i bambini piccoli. 
«Non chiamarmi "piccola", coglione. E' colpa tua se il bus si è fermato, sei per caso un demone ? Ora capisco perchè urli sotto la doccia, sono degli incantesimi, è vero ?» borbotto dandogli un pugno sul petto.
Harry scoppia a ridere. Cosa cazzo ci trova di divertente ? Dovrebbe lamentarsi a terra per il pugno dato.
Gli straccerei quel sorriso dalle labbra, o glie lo cancellerei con dell'acido.
Con tutto il fastidio che mi da non pu permettersi di ridere, ugh.
«Ohw, non potrebbe andare peggio di cosi' » piagnucolo incrociando le braccia.
Come per stregoneria, inizia a diluviare più forte. Perchè Dio ascolta tutto ciò che dico ? Ah, giusto, è stato lo stregone Styles.
Harry ride, di nuovo. Mi trascina per un polso e velocizza il passo.
«Muovi quel culo Anne, o ti inzupperai e arriveremo in ritardo » sbuffa.
Adesso fa anche il paparino, e certo. Io ancora devo capire perchè a scuola ci devo andare insieme a lui, è solo il mio vicino rompi palle, è due anni più grande di me.
Dove è finita la confidenza per le sedicenni nane  ?
«Sono già inzuppata, piccolo » enfatizzo sul piccolo, sorridendo ironicamente.
In un attimo mi trovo tra le braccia di Harry.
Incollata ad Harry
Appiccicata a quello scimmione. Mi vuole violentare, aiuto.
«Che cazzo fai, amico, eh ?! Ti è preso un calo di zuccheri, eh ? Eh ? » sbotto cercando di allontanarlo. Nulla, è più forte di me.
«Se avessi bisogno di affetto non verrei mai da te, sei troppo una stronza » ride stringendomi di più «Ti sto coprendo con la felpa per evitare che ti lamenti e inzuppi ancora di più» 
«Si, lo sapevo, ugh » sbotto.
No, non lo sapevo. Credevo che quest'armadio volesse violentarmi, acciderbolina.
«Alzi il passo o devo portarti in braccio, piccola ? » ridacchia.
«Sei tu che sei troppo alto per avere diciotto anni, stronzo. Ma cosa bevi, acqua per le piante ? » inarco un sopracciglio.
«Sei tu che sei troppo bassa per avere sedici anni. Dovresti fare meno la stronza o ti si accorceranno ancora le gambe » mi spinge di poco più in là.
Quasi cadevo, bagascio.
«Quello vale per le bugie, cretino » sbuffo.
«E' lo stesso, piccola stronzetta » mi strizza di nuovo la guancia.
Ohw, fulminatelo.
* * *
 
Sento un pizzico alla spalla.
Mi giro : è quella battona della Evans. Tiffany Evans, detta Hello Kitty, perchè si veste sempre di rosa confetto. Sempre.
Mi rigiro, ponendo la mia attenzione sulla prof Burns. Sono molto più interessanti le sue lezioni di algebra che la Evans e i suoi capelli biondi ossigenati insieme.
E la Burns si ferma dopo ogni parola, come per prendere aria, quindi immaginate.
Sento di nuovo un pizzico, mi giro.
«Che cazzo vuoi Evans ? » sbotto infastidita.
«Quello di Brad Pitt, ah-ah »
Ha anche il coraggio di ridere questa troia ? 
Sono intenta a rigirarmi quando la battona mi tira per la maglia.
«No, ascolta. Che ci facevi abbracciata a Styles stamattina ? »
No, minchia, cominciamo con il gossip. 
«E' che si sentiva di svenire e io da brava donna l'ho aiutato. Fine della storia, adieu » dico.
«Allora è vero che siete in confidenza. Hai anche il suo numero ? Me lo dai ? Esci con lui ? » 
No, ma vuoi anche chiedermi che mutande usa ? O di che colore sono le sue lenzuola ?
«No, no e per ultimo no. Ora che ho risposto a tutte le tue domande, polverizzati » la scarico, agitando una mano.
«Cosa hai detto ? Pompinizzati ? »
Mi rigiro davanti, che troia.
Prendo il cellulare dalla tasca. Un messaggio.
 
"Piccola posso dirti una cosa ?"
Cogliostyles, ricevuto alle 10.23
 
"Dimmi"
Inviato alle 10.23
 
"Sei bella, ma con i capelli umidi sei orribile xx"
Cogliostyles, ricevuto alle 10.24
 
 
«Quelle "xx" te le infilo nel culo, Styles » urlo al cellulare.
D'un tratto la luce sparisce e un'ombra mi copre la vista.
Si sono fulminate le lampadine ? Ecco cosa succede quando si tagliano i fondi alla scuola. Cose da pazzi, minchia.
Alzo la testa.
«Collins, esci  f-u-o-r-i » mi sputa in un occhio la Burns. Che schifo.
«Ma quanta rabbia ha in corpo, prof ? »
Oh-oh.
La Burns mi indica la porta, così, rassegnata, mi dirigo fuori.
Le deve morire un occhio, pft.
Esco fuori dalla classe e prendo il cellulare dalla tasca.
 
"Styles sarà meglio se dopo ti chiudi in casa se vuoi avere ancora il tuo adorato Willie. xx"
Inviato alle 10.27
 
Che noia. Potrei andare a giocare di nuovo a poker con il bidello, o meglio, stracciarlo di nuovo a poker, eh eh.
Mi incammino verso lo stanzino de bidello quando colpisco qualcosa di duro.
«Che cazzo, amico ? Ugh» sbotto con il viso tra le mani.
Mi sono rotta un naso, sicuro. Ahia.
Quando decido di togliere le mani dal viso rimango abbagliata dal ragazzo che mi ritrovo davanti.
«Oh dio, scusami bellissima, sono un coglione» mi dice toccandomi la faccia per controllare che non avessi qualcosa di rotto.
No, sono io una cogliona a non aver visto un bono come te.
Mr. Bono mi squadra da capo a piedi e mi sento di cadere.
«Sono doppiamente un coglione per non aver visto una bellezza come te» fa, per poi sorridermi.
Abbiamo avuto anche lo stesso pensiero. E' amore, ew.
Vorrei dirgli qualcosa ma mi accorgo di balbettare.
«Io sono Liam Payne» mi sorride di nuovo e sento di cadere davvero «Tu ti chiami Bella, vero ? Ti si addice al tuo aspetto»
Oddio svengo. 
Dove è l'aria ?
«Mi chiamo Anne, piacere» gli sorrido, cercando di nascondere l'imbarazzo.
«Uhm Anne» mi prende la mano e la bacia «un nome dolce per una ragazza meravigliosa»
Se non svengo ora mi prendo a padellate io.
Mi vuole morta, ovvio.
Oppure ha appena incontrato Gustavo Lima.
Liam, Lima, uhm.. Si, è fatto di sostanze stupefacenti.
«Oh, io..grazie, sei davvero gentilissimo Lim..Liam» gli sorrido.
Probabilmente dovrei essere sembrata una pazza che ride istericamente.
Ma è già molto se non sono morta.
«Allora Anne, cosa fai oggi ?»  
Mi sta chiedendo di uscire.
Oddio.
Mi vuole sposare.
E' amore.
«Ohw, nulla. Tu ?» dico sporgendo le labbra fuori. La Evans fa così e fa cascare tutti ai suoi piedi, dovrebbe funzionare.
«Io devo andare all'allenamento di nuoto, fino alle 7» sbuffa sonoramente, fingendosi stanco.
Chiedere un'appuntamento. Lo stai facendo nel modo giusto.
Fortuna che imitare la Evans mi avrebbe aiutata. E' una cosa che solo le troie sanno fare, ecco perchè io non ci riesco, pft.
Mr. Bono Lima cerca qualcosa nei pantaloni. Forse l'ho fatto eccitare, ugh.. 
«Però potremo sentirci per un'uscita, magari» mi porge il cellulare.
«Come faccio a chiamarti se ho io il tuo cellulare ?» inarco un sopracciglio.
«Ma devi segnare il tuo numero, così ti invio un messaggio e registri il mio» sorride.
«Scherzavo, lo so» ridacchio.
Minchia, sei bello ma non hai senso dell'umorismo. Mangiatela una risata, amico.
Registro il numero e sono indecisa se segnarlo con il nome di "Anne" o "Bella".
Nel dubbio lo registro con "Anne Bella".
«Ecco, ho fatto» gli porgo il cellulare.
«Allora ci sentiamo dopo, Anne» biascica prendendomi per un fianco e baciandomi sulla guancia.
Mr. Bono Lima se ne va, lasciandomi tremante.
Datemi una padellata, vi prego.
Il cellulare vibra. Lo prendo impaziente e apro i messaggi.
 
"Ti va se all'uscita ti accompagno a casa, "Anne Bella" ? xx"
Numero Sconosciuto, ricevuto alle 10.40
 
"Stronza all'uscita aspettami, ritorniamo a casa insieme. xx"
Cogliostyles, ricevuto alle 10.40
 
Mi dirigo nel bagno a darmi una sistemata. Come si dice ?
Se da Mr. Bono Lima ti vuoi far baciare, una sistemata ti devi dare.
Che Styles si perda in un bosco, ugh.


And we can't stop, and we wooon't stoop

Allora, come va piccioncine ? Ho aggiornato dopo poco tempo, mi amate, eh ? No, okay, no.
Allora, questo è un capitolo di passaggio, più o meno.

Anne non sopporta Harry, come avete letto, lol.
Lui la protegge anche dalla pioggia, che piccolo, aww.
Avete visto di Tiffany Evans -Hello Kitty- ? Bene, quella la dovete ricordare, sarà abbastanza presente.
Che troia, eh ? :cc
Comunque, in questo capitolo tra i nuovi personaggi, c'è anche Liam.
Solitamente è il figlio di mammina bellino e educato, quì no. Sarà un bad boy.
Infatti, chiede il numero ad Anne senza preoccuparsi, e si offre anche di accompagnarla a casa.
Anne accetta e invece, appende Styles. Eh, è accecata dai muscoli di Payne. Che stronza, lol.
Okay, questo è tutto, alla prossima "piccole".
Ah, e recensite.
xx.

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Capitolo 3
*** Lipstick makes you sexy ***


Allo scorso capitolo avete lasciato 7 recensioni, siete fantastiche!
Vi prego di leggere le note dell'autore sotto, grazie.

(3)
Lipstick makes you sexy
 
 
Scendo gli ultimi scalini della scuola saltellando. Prendo lo specchietto dalla borsa e controllo se sono a posto.
Sono perfetta. 
Si, perfetta per Ugly Betty 2, il ritorno. Minchia.
Magari un po' di rossetto potrebbe aggiustare tutto, mh.
Come fa il detto ?
Un po' di rossetto al giorno e Mr. Bono Lima ti bacerà ogni giorno.
Se avessi un rossetto probabilmente il figo potrebbe davvero baciarmi, ohw.
La Evans mi passa di fianco con le sue tre ancelle.
Idea.
La trascino per un braccio, tanto le braccia delle Barbie di solito non si rompono, no ? Oppure si, sono troppo sottili, ew.
«Cosa vuoi Collins ? Fai presto che devo uscire con un ragaz.. »
Le metto una mano sulla bocca. Dio, chi sa cosa ci ha fatto con quella bocca.
«Battona hai del rossetto ? » le chiedo, togliendole la mano e strofinandola sulla sua maglia.
Ricordatemi di pulirla meglio, potrebbe contagiarmi. La troinite è contagiosa.
«Eh ? Non ho capito» sbuffa.
Eh certo, lei non capisce un cazzo. No, scusate, lei di cazzi ne capisce e in testa ha solo quelli, pft.
«Hai un rossetto ? » ripeto.
«Whoa, la Collins ha il suo primo appuntamento! Chi è, tuo cugino piccolo ? » ride, seguita dalle altre tre troie. Che minchia si ridono ?
Ma vi deve morire una tetta, baldracche.
«La smetti di fare la troia ? La tua vagina potrebbe spaccarsi, sai ?» sbotto «Davvero, fermati» le sorrido, come se le avessi appena fatto un complimento.
«Hai detto spermati ? » mi dice acciglita.
Ruoto gli occhi al cielo e faccio per andarmene.
Fanculo il detto e il rossetto.
Beccatevi questa rima. E fanculo pure a Liam, magari è davvero un parente di Gustavo Lima e, quando mi ha chiesto se potevamo vederci, stava fatto.
Mi dirigo fuori al portone di scuola, almeno ho il mio amato frigorifero ad aspettarmi a casa. E' amore, ew.
D'un tratto sento lo zaino appesantirsi. Forse i libri hanno fatto sesso e si stanno moltiplicando. E' tutta colpa del libro di matematica : tutte quelle formule, stanno sperimentando, si.
Lo zaino si appesantisce ancora, come se mi stesse tirando. Questa volta, però, mi giro di scatto e colpisco con un pugno qualcuno. 
«Vuoi vendicarti per il colpo di stamattina ?» ridacchia, tenendo una mano sul naso.
Batto le ciglia più volte per mettere a fuoco l'immagine che avevo davanti.
«Oddio, scusami Lim..Liam, non ti avevo visto» dico acciglita.
In verità credevo che qualcuno volesse rapirmi, ma pazienza.
«Te ne stavi andando ?» ridacchia ancora.
Ride sempre, tipico di chi si droga.
Non c'è dubbio : è un parente di Gustavo Lima.
«Chi, io ?» mi guardo in giro «Pft, stavo venendo a cercarti» gli sorrido.
Ma non è magnifico il fatto che nessuno possa ascoltare ciò che pensi?
Cioè, potresti mandare a fanculo mentalmente qualcuno e poi dirgli che ti sta simpatico, e lui ti sorriderebbe come un coglione lo stesso.
Chiunque abbia creato questa cosa, è un fottuto genio.
Mr. Bono Lima mi sorride e fa cenno di camminare. Ci avviamo l'uno affiancato all'altro.
Rimaniamo in silenzio, non ho nulla da dire. Oltre al fatto che la sua maglia bianca mette in risalto tutti i suoi muscoli.
Frequenta anche Mastro Lindo oltre Gustavo Lima ?
«Allora, stupenda» mi sorride e per poco non urlo «Dov'è che abiti ?»
Già, dove abito io ? 
Insomma, quando ti trovi un figo così davanti ti dimentichi anche di essere nata. Sembra un miraggio. Un miraggio bono.
Bono Miraggio, ecco.
«Abito un po' più giù da quì, non dista molto dalla scuola» dico.
Bono Miraggio annuisce.
No, ma che ti annuisci, eh ? Non ti ho fatto una domanda, stupido.
«E' un problema ?» gli chiedo, notando una smorfia.
«No» si gira e mi sorride (sorride sempre, è un drogato o è mr. Felicione ?) «Solo che dovrei prendere la metro per ritornare a casa» avvisa.
Faccio per rispondergli, ma mi precede.
«In ogni caso non è un problema, mi va di stare con te» dichiara.
Whoa, mi sta dicendo che mi ama, che vuole sposarmi e portarmi alle Hawaii.
Mi serve dell'aria.
Gli piaccio.
Si fa le seghe mentali su di me.
Vai Anne, digli che anche tu vorresti sbattertelo.
«Va.. bene» dico flebilmente.
No, stupida, dovevi dirgli qualcosa di più seducente, ugh.
Noto che mi fissa e sporgo e labbra fuori, come fa la Evans. 
Dovrei sembrare seducente.
«Che hai ?» mi chiede di soprassalto.
Che ho ? 
«Che ho ?» dico aggrottando le sopracciglia.
«Non so, hai una bolla sulle labbra e ti fa male ?» borbotta.
Smetto subito di sporgere le labbra, capendo cosa intendeva.
«E' che mi sono graffiata»invento sul momento.
Accidenti a te, Evans. Ti deve screpolare un labbro, ugh.
Non c'è nulla da fare, le troie non le battono nessuno.
Subito dopo sbuchiamo in un viale e mi fermo davanti al mio palazzo.
«Quì abito io» gli indico il palazzo dietro di me.
Con nonchalance butto lo zaino a terra e mi appoggio al portone.
«E' carino» sorride, avvicinandosi.
Attenzione : Bono Miraggio si avvicina, non fare mosse sbagliate. Ripeto, non fare mosse sbagliate.
«E' carino ? Ma questo è solo il palazzo, abito in un appartamento» rido come se mi fosse appena passato davanti Gustavo Lima vestito da cetriolo.
Ve lo immaginate ? Un cetriolo che canta "ce-ce-ce-triolo ce-ce-cetriolo ce-ce-cetriolo, Gustavo Lima è un ce-tri-olo" *
No, ma che mi rido ? Mi brucerei i capelli, ugh.
«E' già un buon inizio per essere un palazzo. Magari potresti mostrarmi il tuo appartamento» si avvicina e mi ritrovo spiaccicata « E nei dettagli camera tua»
Il suo viso è a pochi centimetri dal mio e mi trattengo dal ridere e urlare come una pazza.
Liam si avvicina ancora di più.
Riesco a sentire il suo respiro.
Riesco a sentire le sue labbra.
Riesco a sentire..
il rumore di un cellulare.
 
Il rumore di un cellulare ?!
 
Si allontana di scatto e prende il cellulare dalla tasca, senza rispondere.
Sbuffo rumorosamente. 
«Scusa, mi chiamano per l'allenamento di nuoto» sbuffa, come me.
Ma che si affoghino nell'acqua, brutti bagasci. Che minchia me ne importa del nuoto e di tutti quei coglioni che invece di dormire al calduccio, si buttano nell'acqua gelida di pomeriggio. Cioè, non preferireste dei deliziosi cereali Cheerios ? 
«Non preoccuparti, vai pure, sono pur sempre allenamenti importanti, no ?» gli sorrido.
Sti cazzi Ciccio, prova a mollarmi e ti mollo io un ceffone.
«Ci sentiamo più tardi» si sofferma a darmi un lungo bacio sulla guancia, sul lato delle labbra e poi scappa via.
Sbuffo ed entro nel palazzo.
Almeno mi ha baciato la guancia, no ?
 
* * *
 
«Cioè, ti rendi conto ?» sbotta agitando la mano «Quella troia mi ha spostato dietro» sbuffa.
Mi stava ripetendo la stessa cosa da almeno un quarto d'ora.
Anzi, stavamo camminando per i corridoi della New Ballet School da almeno un quarto d'ora.
Voglio solo levarmi questo appiccicosissimo, strettissimo body che non mi fa respirare.
Body significa corpo, no ?
Allora perchè può star bene solo ad una bottiglia per quanto è stretto ?
E' come chiamare "scarpa" un bicchiere. Dentro ci va l'acqua, non un piede.
«Mi stai ascoltando Picci ?» mi da uno schiaffetto sul braccio.
«Louis» sbuffo «Stare indietro non conta nulla, ciò che conta è quanto sei bravo a ballare. Però io sto avanti perchè ho talento» ridacchio e lo spingo
«Picci Cicci » mi ferma «Tu balli avanti solo perchè sei una nana spastica» sorride.
«Louis ti straccio i polm..» 
Mi blocco. Non può essere.
«Mi stracci cosa, darling ?» chiede Louis, fissandosi le unghie.
Gli do un pugno sullo stomaco. Si piega in due e lui mi pesta un piede.
Ti deve morire un piede, Louis.
«Mi stracci il fegato ?» chiede agonizzando.
«No, troio» gli do un altro colpo «Dobbiamo nasconderci!»
Louis si limita a grattarsi la nuca.
«Anne, sei grande per giocare a..» lo fermo.
«Non voglio giocare, c'è il mio vicino di casa. Non deve vedermi» piagnucolo e lo trascino per una maglia.
Harry stava parlando con il direttore nei corridoi, se scappo in tempo non mi vedrà. Sono una genia, si.
Ora che ci penso, mi aveva anche avvisato che mi avrebbe aspettato dopo la scuola per andare a casa, e io, invece, ero andata con Liam.
Ops.
Sensi di colpa ? Mh, no.
«Il vicino che alle sei del mattino usa il phon ?» chiede, mentre io continuo a trascinarlo.
«Si, ugh. Cosa ci fa quì ?» 
Insomma, è troppo alto per ballare. Potrebbe fare solo la parte del tronco.
O la parte del coglione che balla solo la macarena.
Oppure..
«La palestra! E' venuto qui per fare palestra» mi batto una mano sulla fronte.
Da qualche settimana hanno aperto anche una sala per la palestra, probabilmente avrà visto qualche cartellone pubblicitario. Lo fa apposta, vuole farmi impazzire, sa che io frequento questa scuola di ballo.
E' un pazzo, aiuto.
«Se andiamo nello studio del direttore non potrà vederci» spiega Louis.
Schiocco la lingua con il palato.
«Sei un fottuto genio Lou» 
Poggio la mano sulla maniglia della porta dello studio del direttore, e la porta si spalanca da sola.
Cado a terra e chiudo gli occhi.
Non sento più nulla, oltre a dei richiami e a delle mani che mi toccano la faccia.
Questi stronzi mi rovineranno il make-up.

Weyheyehy!
Mi rendo conto di essere un pochino pochino in ritardo, perdonatemi ma tra poco ho il saggio di danza e mi stanno massacrando. cwc
Prima di tutto, mi dispiace per il capitolo penoso, l'ho dovuto dividere in due parti perchè era davvero lungo, quindi non preoccupatevi, a breve ri-posterò.
Parlando del capitolo, Liam prova a baciare Anne, e lei ci sta. Spero di avervi fatto capire che Liam non è un bravo ragazzo e vuole subito arrivare al sodo, in un modo tutto suo, lol.
In questo capitolo compare anche Louis, la Sassy Queen, yaay.
E come avete letto, Styles perseguita la povera Annarella.
Quali sono le sue intenzioni ?
Cosa succederà ?
Liam bacerà Anne ? E Harry cosa penserà di questo ?
Scopritelo al prossimo capitolo e rimanete aggiornati, tatan.
Okay, ora vado.
Lasciatemi una recensione, mi fa davvero piacere sapere cosa pensate!
Love you all.


 

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Capitolo 4
*** Confusion ***


Leggete le note d'autore, grazie.
(4)
Confusion


 
Apro di scatto gli occhi e poi li richiudo, ho ancora un po' sonno.
Una bel pisolino sul proprio divano di casa ci voleva, dopo una giornata di stress.
Insomma, dopo essermi nascosta da Styles, manco fossi la figlia di James Bond, un po' di riposo me lo meritavo, no ?
Sono troppo intelligente io, chi penserebbe mai di nascondersi nello studio per evitare quel Big Foot ?
Nessuno, apparte me, ovviamente.
Sono troppo geniale per quel coglione, pft.
Eppure qualcosa mi sfugge di mente...
Riapro gli occhi e cado dal divano.
Non sono a casa mia, non sono sul mio divano. 
Mi hanno rapita. 
Chi potrebbe rapire mai un angioletto come me ?
Solo un cattivo ragazzo come Harry, ovvio.
Mi alzo da terra : devo scappare prima che il mio rapitore mi violenti e poi bruci il mio corpo con il Dado Star.
Però meriterei una morte più dolce, non preferireste cuocermi con dei deliziosi cereali Cheerios ?
Abbasso la maniglia della porta e sono intenta ad aprirla, ma qualcuno mi precede e rifinisco a terra, con le mani sulla faccia per il dolore.
Uhm, dejavu ?
«Piccola, tu non hai un bel rapporto con le porte, vero ?»
Tolgo le mani dalla faccia per guardarlo con aria interrogativa.
Per la prima volta ero contenta di vederlo.
«Louis, sei venuto a salvarmi ? Scappiamo prima che violenti ad entrambi, muoviamoci» urlo e lo abbraccio di soprassalto.
«Anne, deduco che stai ancora male» dice, aggrottando le sopracciglia.
Forse ha ragione, probabilmente mi ha anche drogata. Brutto infame.
«Come hai fatto a trovarmi ? Tom Cruise ti ha aiutato ? Ha arrestato il mio rapitore ? Ora Tom mi vuole scop..»
Louis copre la mia bocca con una mano e bruscamente mi fa sedere sul divano.
Gli mordo la mano e urla.
Che coglione, preferivo Gustavo Lima vestito da wurstel piuttosto che questo essere inutile. Insomma, sono stata appena rapita, sono trumatizzata. 
Ho bisogno di affetto, ugh.
«Ti vuoi calmare ? Cazzo, sei svenuta e ti abbiamo steso nel divano dello studio. Sei ancora a danza» sbuffa.
Sono ancora a danza ?
Minchia, ho un senso dell'orientamento pari alla bussola di Dora l'esploratrice.
Inclino la testa, più confusa che mai.
Louis, di risposta, poggia la sua mano sulla mia spalla.
«Non ricordi ? Volevi nasconderti dal tuo vicino, Harry» borbotta.
Improvvisamente ricordo la scena in cui sono sono intenta ad aprire la porta dello studio, per nascondermici, ma mi colpisce in faccia. Poi il nulla.
«Harry ha aperto la porta nello stesso momento in cui lo stavi facendo tu» prosegue «La porta ti ha colpito e tu sei caduta a terra come un salamino, svenuta» 
Porto le mani alla bocca e scuoto la testa. Non è possibile.
Dove è Harry, allora ?
Quel bagascio se ne è scappato, ovvio.
Sapeva che gli avrei strappato i piedi a morsi. Conoscendolo ha preferito andare in un pub piuttosto che vedere in quali orribili condizioni ero.
Me la pagherà, quanto è vero che la Evans è una troia e Gustavo Lima non sa cantare. 
«Harry ti ha presa in braccio e ti ha stesa. E' stato tutto il tempo a cercare di farti riprendere. E' andato a comprarti qualcosa da mangiare, sei debole» ridacchia, come se mi avesse letto il pensiero.
Comincio ad agitarmi e mi dirigo verso la porta. Sono ancora un po' debole, è vero, ma non voglio vedere quel coglione.
«Whoa tigre, dove vai ? Harry ha detto che devi aspettarlo quì» mi ferma con la mano e mi riporta indietro, come fossi una bambola. 
«Harry ha fatto questo, Harry ha detto quello, vuoi ancora baciargli le mani stile Papa ?» lo scimmiotto.
Ma certo, Harry mi colpisce, svengo, si occupa di me e giustamente diventa il nuovo Superman. Perchè sono tutti così ciechi da non vedere che in realtà mi vuole morta con una mela in bocca ?
«Piuttosto aiutami a scappare Nenno, non voglio vederlo, ugh» continuo e lo arronzo con una mano.
«Anne, tu sei come la panna» sbuffa.
«Sono montata ?» chiedo alzando un sopracciglio.
«No, sei acida, come la panna acida» sbuffa di nuovo.
Ha un senso dell'umorismo pari a quello di Elmo.
«Orsacchiotto Cagotto» gli sorrido «Tu aiutami a non farmi vedere se non vuoi che ti bruci le orecchie»
Louis boccheggia, poi si blocca. 
«Se esci dalla porta corri il rischio di incontrarlo» ipotizza.
In fondo, non ha tutti i torti. Ogni tanto i suoi neuroni funzionano bene.
Come faccio ad uscire da qui ?
Fisso la finestra alta dello studio, poi mi giro verso Louis, che scuote la testa più volte.
Che vuole dire ? Io sono leggera, ohw. 
 
* * *
 
Fisso il soffitto della mia camera, sospiro, per la terza volta consecutiva.
Ero sommersa nel buio, solo la luce della strada illuminava di poco la mia stanza.
Mi giro di lato nel letto e fisso il cellulare. Magari potrei chiamare Bono Miraggio per farmi compagnia.
Insomma, con lui non ci si potrebbe mai annoiare, nemmeno se fosse vegeto. Nemmeno se cantasse canzoni senza senso, come quelle di..
Il cellulare vibra, lo prendo e apro i messaggi.
 
"Piccola, come stai ora ? xx"
Cogliostyles, ricevuto alle 21:10
 
"Ehy bella, che stai facendo ? x"
Mr. Bono Lima, ricevuto alle 21:10
 
Mi alzo di scatto dal letto. Salto e mi improvviso in un balleto.
Lima mi ha scritto. Questo significa che mi stava pensando. Se mi stava pensando significa che gli piaccio. Se gli piaccio significa che mi ama. Se mi ama significa che vorrebbe slinguazzarmi.
Non è fantastico ? Ew.
 
"Stavo giusto pensando di scriverti, tu cosa stai facendo ? x"
Mr. Bono Lima, inviato alle 21:12
 
 
Poggio il cellulare sul letto e cammino per la stanza.
Quanto tempo è che non mi risponde ? Acciminchia, ci sta mettendo troppo. Non mi ama, non vuole slinguazzarmi.
Forse un alieno lo sta intrattenendo. Stupidi alieni, capoccioni e verdacci.
Calma, sono solo passati..venti secondi ?
Controllo il cellulare, magari è veloce con quelle dita. 
A scrivere, ovviamente.
 
"Piccola posso sapere perchè non mi rispondi ?"
Cogliostyles, ricevuto alle 21:13
 
Forse Liam era così eccitato per la mia risposta che è svenuto. Poverino.
E se svenendo è andato a sbattere con qualche spigolo ? No, minchia. Poi a chi preparerò il caffè la mattina ? A chi stirerò i vestiti ? 
Anche se io non gli ho mai preparato il caffè e mai stirato i vestiti, ma avrei potuto farlo una volta sposati.
Un rumore mi scossa dai miei pensieri. Un essere alto e grosso è davanti a me. 
«Si può sapere perchè cazzo non mi rispondi ?» urla e io boccheggio.
«E io posso sapere come minchia sei entrato ?» chiedo di rimando.
«Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda. Perchè non mi rispondi al cellulare ? Sono stato preoccupato per tutto il giorno, Anne» sbotta.
Ricordatemi perchè il mio vicino di casa deve farmi la predica in casa mia, nemmeno fosse mio padre. 
Quello che mi preoccupa è come ci è entrato. Probabilmente un ragno l'ha punto e ora è il nuovo Spiderman.
Solo che invece di lanciare ragnatele, lancia cazzate. Lunghe cazzate.
«La smetti di urlare ? Vorrei ricordarti che sei entrato come un pazzo in casa mia» sbuffo «Il cellulare è scarico, ecco perchè non ti ho risposto, ugh»
Il cellulare squilla. Merda. 
Perchè qualcuno mi odia così tanto ?
Harry mi lancia un'occhiata e poi fissa il cellulare. Merda al quadrato.
Corriamo verso il letto e cerco di prendere il mio cellulare, porre resistenza e io gli do un morso sul braccio, ma lui è impassibile.
E' troppo grande e io dovrei sembrare un budino vivente che cerca di rompere un mattone.
Non che io fossi morbida e grassa, pft.
Il cellulare sguizza da una parte all'altra del letto per le nostre moine. Harry mi spinge dal letto e prende il cellulare. Ha un'espressione divertita sul volto, ma improvvisamente sparisce.
«Chi è "Mr. Bono Lima" ? Ecco perchè non mi rispondevi» 
Quel pizzico di rabbia nel suo tono di voce mi spaventa un po'.
Chi crede di essere ? 
«E' un ragazzo che ho conosciuto oggi» gli rispondo, notando la sua espressione severa in volto «Non ti riguarda, ugh»
Harry scuote la testa e ride nervosamente.
Questo ragazzo è lunatico, troppo. 
Probabilmente di giorno è un ragazzo qualsiasi e di notte si trasforma in un mostro, whoa.
«Lo conosci da oggi e già non può smettere di pensare a te e a quello che è successo dopo scuola ? Non ti sembra esagerato ?» chiede leggendo il display del mio cellulare.
Fisso le mie unghie, annoiata. Non mi importa di ciò che pensa, non può decidere cosa devo o non devo fare. 
«Ora capisco perchè oggi non mi hai aspettato dopo scuola» continua.
Minchia, mi sembra mio nonno. Hai diciotto anni Ciccio, dovresti divertirti, non scazzarti. 
«Smettila di comportarti così, non sei mio padre, non sei nessuno. Smettila» aggrotto le sopracciglia e sono sicura, nonostante il buio, che lo stesse facendo anche lui.
«E tu smettila di fare la troia»
Mi irriggidisco a quelle parole.
Non so spiegarvi come, ma la mia mano colpisce la sua guancia con una forza tale da farlo voltare.
Quello che è certo è che ha fatto più male a me che a lui. 
Ringrazio mentalmente che fosse buio, non volevo che vedesse me piangere.
«Allora vai via, non perdere tempo con questa troia» tiro su col naso.
Le sue mani prendono la mia mascella e le sue labbra premono sulle mie.
La mia mente si offusca a quel gesto e non agisco.
Con un gesto secco le grosse mani di Harry finiscono sul mio piccolo bacino, circondandomi.
Poggio le mani sul suo petto cercando di reagire, ma di conseguenza Harry mi stringe di più.
Dovrei essere molto confusa, dato che non lascio più le mie labbra serrate e le nostre lingue si intrecciano.
Stavo abbassando le mie difese e questo non poteva succedere, è la regola.



I put my defenses up, cause I don't wanna fall in love, if I ever did that I think I'd have an Heart Attack *screaming*

Devo dire che sono rimasta un po' delusa. Il capitolo precedente non è stato per niente visualizzato.
Comunque, la mia autostima è andata in vacanza e io odio da morire questo capitolo, lol.
Anne nello scorso capitolo è svenuta, in questo Louis le spiega meglio come è successo.
Bellino Harry che si prende cura di lei, aw.
Lei, però, dopo questo lo respinge ancora di più e ,invece, si attacca a Liam. Chi sa perchè ?
Difatti, Harry cerca di farla ragionare, ma lei fa la stronza.
Alle parole di Harry si risveglia e ci rimane male. 
Harry che la bacia dopo che Anne si è sbottata è l'amore, lol.
Comunque, vi posso dire che la storia sembra sciatta, ma invece ha davvero una bellissima morale. Si basa sulla canzone 'Heart Attack' di Demi e un po' anche su di me.
Okay, ora vado, mi starete odiando, lol.
Un bacio, e fatemi sapere cosa ne pensate.
xx

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Capitolo 5
*** Phon-party ***


11 recensioni allo scorso capitolo e 20 seguitori, vi amo, lo giuro!

(5)

Phon-party
*prendete i vostri phon e phoniamoci insieme (?)*




 

Realizzo cosa sta accadendo : devo fermare tutto questo.
Lascio scivolare le mani al centro del suo petto e lo spingo, ma nulla. Harry tiene salda la sua presa sul mio bacino.
Solo ora mi rendo conto di quanto realmente fossi piccola in confronto a Harry.
Stringo la sua maglia in un pugno tentando di fargli capire che dovrebbe lasciarmi, ma sembra non accorgersene.
Continua a stuzzicarmi le labbra e mi viene un'idea.
Gli calpesto il piede con tutta la forza che ho in me e funziona, dato che Harry si allontana dalle mie labbra, saltellando da una parte all'altra della stanza.
Posso essere anche piccola ma nessuno, tanto meno un coglione di un metro e ottanta, può toccarmi, ew.
«Perché cazzo mi hai calpestato il piede ? Sei pazza per caso ?» sbotta massaggiandosi il piede.
Io pazza ? Whoa, non sono io il coglione che dopo avermi insultata mi bacia, brutto caprone.
«Oh mio Dio, scusami» porto una mano davanti alla bocca fingendomi dispiaciuta «Credevo fosse un serpente!»
La poca luce nella camera mi permette di vedere la sua testa inclinarsi.
Ammetto che non è stata una delle mie migliori scuse, ma almeno ha funzionato.
«Come fai a scambiare il mio piede per un serpente ?»
Schiocco la lingua con il palato, non è così stupido come pensavo, acciminchia.
«E' che hai un piede lunghissimo. Cioè minchia, non può definirsi nemmeno piede, sembra una baguette!» spiego «Come fai a trovare le scarpe ? Te le fai fare su misura ?» poggio una mano sotto il mento facendo finta di essere interessata.
In effetti è poco probabile trovare una scarpa grande come il piede di un elefante.
Anche perché gli elefanti non indossano scarpe, o quelli del circo si ?

«Anne-» lo fermo e gli calpesto di nuovo il piede.
Harry saltella e impreca in qualche strana lingua.
E se fosse uno Yeti ? Insomma, è alto come un palo della luce, ha i piedi giganti, è peloso ed in più è anche stupido. Forse dovrei chiamare il WWF per avvisargli che c'è un animale in casa. Perché lo Yeti è un animale, vero ?
«E ora perché mi hai calpestato il piede ? » chiede agonizzando.
«Volevo vedere quanto fosse lungo e resistente» sbatto le ciglia «Per quanto è lungo potrebbe fare da ponte per attraversare l'Oceano Atlantico, sul serio» gli sorrido.
«Anne-» lo fermo di nuovo e sono intenta a calpestargli il piede ma mi precede e lo sposta.
Forse la razza degli Yeti non è così stupida come pensavo, ugh.
«Ha! Non mi hai colpito» ridacchia.
Potessi lo colpirei con un ferro da stiro, stupido Yeti. Prendo un cuscino dal letto e glie lo lancio. Non è un ferro da stiro ma almeno l'ho colpito.
«Tu stai male» sbotta, lanciandomi il cuscino. Lo scanso e finisce a terra.
Probabilmente se mi avesse colta in pieno, sarei caduta io a terra, per la forza con cui l'ha lanciato.
Si avvicina di più ed io mi allontano di qualche passo.
«S-si, hai proprio ragione. Forse è meglio che andiamo a dormire, così domani avremo entrambi le teste lucide come un pomodoro, ew» faccio per stendermi sul letto e infilarmi sotto le coperte.
«Piccola ti prego, parliamone» supplica avvicinandosi al letto.

No, minchia no.

«Di cosa ? Del ponte che potrebbe fare il tuo piede per l'Oceano Atlantico ? Hai idea di quanto si risparmier-» mi ferma e scuote la testa.
«No, voglio parlare de-» questa volta sono io a fermarlo.
«Di Gustavo Lima ? Si, hai ragione, è un coglione. Cioè, come si fa a cantare una canzone con "bara bere bere bere" ? Poi si lamenta se gli buttano dell'acqua addosso, cose da pazzi» scuoto la testa.
«Anne-» lo fermo di nuovo.
«Secondo me si chiama Gustavo Lama perché ha sempre sete, lo dice anche nella canzone. Canta prima "bere bere bere", poi canta "bara bara bara" perché si strozza con l'acqua mentre canta» sbuffo.
Non è triste il fatto che sia un artista incompreso ? Solo io riesco a capirlo, purtroppo.
Harry grugnisce e io lo blocco prima che parli.
«Harry, ascoltami, siamo entrambi stanchi e confusi, è meglio che entrambi andiamo a letto» sospiro, agitando una mano in aria.
«Hai ragione piccola, notte»
Potrei giurare che stesse sorridendo, ma non mi importa e chiudo gli occhi.
Eppure non riesco a dormire. Forse parlare di Gustavo Lima mi ha traumatizzata, dovrei sputtanarlo meno, magari mi invia strani maledizioni dal Brasile. Ai se eu te pego che ti combino Gustavo Lama.
Oppure sono semplicemente scomoda nel letto.
«Ugh, Harry, minchia, fatti più in là, non ries-»
Un momento. Harry ?!
Mi agito e spingo Harry dal letto, che cade a terra rumorosamente.
«Sei pazza ? Ugh, mi sono fatto male» sbotta massaggiandosi la testa.
In tutta onestà, mi dispiace soltanto per il mio pavimento. Se l'ha sporcato, giuro che lo pulisco con i suoi capelli.
«Che problemi ti affliggono, amico ?»
«Sei tu che hai detto di andare a letto» dice.
Roteo gli occhi al cielo. Non può essere così coglione. Ma dimenticavo, gli Yeti sono stupidi, ew.
«Whoa, stupido Yeti con un cespuglio in testa, intendevo nei propri letti, non nel mio, ugh» sbuffo.
«Yeti cosa ?» chiede accigliato.
Mi alzo dal letto e lo spingo verso la finestra, tra un po' i nervi lasciano il mio corpo.
«Whoa, okay, okay, vado piccola» sussurra.
Come se qualcuno potesse sentirlo, tanto già ha svegliato mezza palazzina.

 

                                                          * * *

Mi rigiro nel letto e sbuffo. Non può essere così difficile dormire. 
Forse, se conto le pecore mi verrà sonno. 
Una pecora salta il recinto, due  pecore saltano il recinto, le altre corrono e saltano di continuo il recinto. Stronze, non correte, perdo il conto, ohw.Provo a non pensare a nulla, mi perdo nel silenzio della notte, mi perdo nel buio.
Eppure c'è il rumore di due ragazzi che si baciano, siamo io e Harry. 
Mi alzo di scatto dal letto.
Quello stupido non può fare così, è matto. Probabilmente era ubriaco, oppure ha incontrato Gustavo Lima e si è drogato. 
O forse è un pedofilo che vuole bucarmi le mutandine.
  Potrei andare in camera sua a bruciargli le labbra con l'acido solforico, così sarei sicura che non si azzarderebbe mai più a baciarmi. 
Pedofilo, perde tempo con ragazzine di sedici anni, quando lui ne ha diciotto, ugh. 
Che vada a divertirsi con Maria De Filippi, lei ha l'età giusta per lui. 
Sono sicura che Maria lo accetterebbe volentieri, almeno ha un collo da baciare, ew.
Prendo il cellulare dal comodino e digito il numero, devo parlarne. Lascio il cellulare squillare e finalmente accetta la chiamata.
«Mh ?» risponde con aria assonnata.
«Louis, sono Anne, ascolt-»
«Ma vai a cagare» sbotta e poi riattacca.
Resto qualche minuto immobile, realizzando cosa mi ha detto.
Se potessi gli tirerei le orecchie dal cellulare, come un chewingum. Non può essere così stronzo.
Ri-digito il numero e aspetto che risponda.
«Cicciola, sono le quattro del mattino, voglio dormire, quindi sbatti la testa contro il muro e abbattiti» 
Ma te la sbatto io la testa contro il muro, ugh.
«Lou, non riesco a dormire» piagnucolo.
«Non riesci a dormire e quindi devi rompere me ? Abbraccia il tuo orsacchiotto» sbuffa.
«E' colpa di Harry, quel coglione, se prova a baciarmi di nuovo giuro che-»
«Aspetta, cosa hai detto ?!» chiede alzando di poco il tono di voce.
Amplifon Louis, aiuta. 
«Ho detto, è colpa di Harry, quel coglio-» 
«No, spastica, dicevo, davvero ti ha baciata ? » chiede. 
Sono sicura che stesse roteando gli occhi in quel momento. 
Sbuffo. «Si Lou, altrimenti a quest'ora starei già sognando i muscoli di Brad Pitt» 
«Perché accirderbolina non me lo hai detto prima, Anne ?» mi fa, come se fosse eccitato. 
«Louis, ti ricordo che mi hai mandata a cagare e poi mi hai suggerito di sbattere la testa contro il muro e ora mi chiedi questo. Che problemi hai ?»  
Rimane qualche minuto in silenzio. Il problema è che ha due scimmie in testa che battono i piatti, ecco cosa succede. 
«Capita quando vieni svegliato alle quattro del mattino e il giorno dopo hai scuola» batte la lingua sul palato 
«Come è stato il bacio ? Con la lingua ? Eri emozionata ? La sua lingua ti arrivava in gola ?-»
Non lo lascio finire di parlare e stacco la chiamata. Mi aspettavo che mi ordinasse di prendere forcone e una mazza infuocata per incendiare casa di Harry, invece mi ha provocato nausea. Almeno ora sono assonnata, ew.

                                                          * * *

Il rumore del phon mi sveglia e io mi alzo con un gran mal di testa.
Batto debolmente il muro con un pugno, per avvisargli di smettere di usare quel coso.
Mi chiedo a quanto ammonti la sua bolletta dell'elettricità per tutte le volte che usa il phon. 
Come mai la madre di Harry non gli ha ancora attorcigliato il filo di quell'aggeggio attorno al collo ? Dovrei prendere in considerazione il fatto di andarle a parlare.
Magari la convinco a trasferirsi sull'Everest, dove ci sono gli Yeti.
Almeno il figlio non si sentirà solo e potrà fare un phon-party insieme a tutti gli altri esseri pelosi, ew.
Harry finisce di usare il phon e io sospiro, ma prima che potessi ringraziare il cielo, inizia a cantare a squarciagola.
«When you are ready come and get it nananana» canta, come se un porco spino gli stesse pungendo la schiena e stesse morendo agonizzando. Si, quando sono pronta vengo a prendere la tua gola per strozzarla, brutto Yeti peloso. Non è perché sono una stronza, ma avete mai visto le sue gambe ? Se dovesse depilarsele dovrebbe chiamare la guardia forestale, o affittare un taglia-erba, ew. Prendo la lampada posta sul comodino e la urto contro il muro violentemente e, con mia grande sorpresa, Harry smette di cantare. Lo sentite ? Ecco, non sentite nulla, questo è il bellissimo suono del silenzio. Ah. Mi stendo sul letto e mi rilasso, altri due minuti.. «Whoa, alzati e vieni a fare colazione» urla e batte sulla porta mia madre. Mi taglierò le orecchie, si.

Chiudo lentamente la porta dietro di me. 
Non voglio andare a scuola con Harry, piuttosto preferisco andarci con la mia prof di Biologia che mi interroga durante il cammino.
Magari lui è già uscito, e magari, andando verso scuola, si è spezzato un piede e deve rimanere ricoverato in ospedale, per almeno un mese. 
Non è che sono cattiva, no oh. E' solo un pensiero di beneficenza per coloro che devono sopportarlo.
Sento una botta e mi giro di scatto, Harry è appena uscito di casa.
Ci guardiamo per un secondo e poi fisso l'ascensore.
Idea.
Corro verso l'ascensore, Harry mi imita e lo spingo per non farlo entrare.
Entro dentro e chiudo le porte, ma mette una mano in mezzo per fermarmi, io, invece, spingo più forte le porte. 
Ritrae la mano dolorante e io sorrido soddisfatta. Se la vendetta è un piatto che va servito freddo, io gli ho servito un Polaretto, con tanto di pinguino.
«Ohw piccolo, in fondo che saranno mai cinque piani di scale ? Scendi piano» enfatizzo e premo il bottone del piano terra.
Qualcuno chiama l'ascensore al terzo piano, così le porte si aprono ed entra velocemente un Harry affannato e piuttosto scazzato.
Oh mio Dio. Mi stuprerà per questo, aiuto.
Sto per chiedergli scusa ma mi copre la bocca con una mano.
Merda, vuole stuprarmi, ve l'ho detto.
«Prima che tu sputi acido da tutte le parti, voglio soltanto dirti di dimenticarti di ieri» sbotta, con ancora affanno «Ero un po' confuso, okay ?»
Ricordo la scena in cui mi da della troia e poi mi bacia. 
Annuisco lentamente e lui toglie la mano dalla bocca.
Prendo un respiro profondo, sono calma.
Gli do un pugno sul braccio e si porta una mano sul punto in cui l'ho colpito.
«Non» enfatizzo «Osare mai più coprirmi la bocca con quelle mani pelose, ugh»
Le porte dell'ascensore si aprono e, seguita da Harry, esco.
«Buongiorno anche a te, piccola» dice, strizzandomi una guancia.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa è una giornata di merda.
Fanculo.


 



When you are ready come and get it *nananana*

Avete visto come è accecante questo giallo ? Davvero, smettetelo di guardarlo, non voglio che diventiate cieche, dopo chi leggerà la mia ff ?
Prima di tutto, vorrei scusarmi per il ritardo, sono stata impegnata con il saggio di danza.
Ora sono libera come un fringuello, yay.
Seconda cosa, voglio ringraziarvi enormemente per le recensioni, i commenti su twitter e altri social, e i seguitori.
Siete 20! Aw.
Ritornando al capitolo, lo so, fa schifo al cubo.
E' solo un capitolo di passaggio, dopo accadono cose importanti. 
In tante mi chiedete se ci saranno anche Zayn e Niall, e io vi rispondo che ci saranno.
Niall comparirà tra pochi capitoli, Zayn nella seconda parte della storia, sarà un personaggio importantissimo.
La storia, come ho detto prima, si divide in due parti, la prima dove Anne è adolescente e immatura, l'altra dove cresce.
Visto che ora sto diventando noiosa, me ne vado.
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi fa tantissimo piacere.
Recensite.
Love you all.


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Capitolo 6
*** Styeti, my problem. ***


Un grazie immenso per il vostro supporto, siete fantastici!
Vi prego di leggere le note d'autore, grazie.

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(6)
Styeti, my problem


 

Ero seduta in classe, a copiare matematica, da almeno mezz'ora, poiché la prof Burns aveva avuto un “piccolo contrattempo” e stava ritardando per la sua lezione.
Piccoli contrattempi che ti salvano la vita e ti permettono di copiare algebra.

I miei compagni erano in corridoio a bere champagne. Insomma, la Burns che tarda ad arrivare non è cosa da tutti i giorni, ew.
Probabilmente, qualcuno si starà chiedendo come mai i compiti non erano già svolti sul mio quaderno. Uhm, io vi rispondo che la vita è crudele. Perché ? La matematica ha i suoi problemi e dobbiamo risolverli noi, io ho un solo problema e nessuno lo risolve. E quel problema si chiama “Styeti”, un problema lungo un metro e ottanta, ed era un rompicapo...e rompi-ovaie.
Per risolverlo, forse, dovrei semplicemente evitarlo e lasciarlo smuovere.
Il problema difficile da risolvere ora era l'algebra.
E io mi chiedo : che minchia di senso ha l'algebra ?
Forse ha un senso pari al senso di orientamento di Dora L'Esploratrice, ovvero alla cazzo.
Che significato ha chiamare “sottrazione” due numeri negativi quando alla fine si sommano ? E' una sottrazione, minchia, si sottrae, non si somma.
Sarebbe come dire che Brad Pitt pittura, mentre scopa in film importanti, con Angelina Jolie. Beata lei.
La pagano, lavora per famosi film e deve pure farsi Brad.
Quando si ha culo, ew.
Ritorno a copiare algebra sul mio quaderno, prima che la Burns resusciti ed entri in tutta furia in classe. Fortuna che quel simpaticone del mio compagno di classe mi abbia fatto copiare di sua spontanea volontà, aw.


«Ti decidi a darmi quel quaderno ? Ugh» sbotto, tirandogli ancora di più l'orecchio.
«N-no» pone resistenza.
Acciminchia, è tosto il ragazzo, anche se ha lo stesso fisico di un pesciolino rosso.
«Ohw, Testadicarne, non ti ho chiesto di stuprarmi, è solo algebra!» sbuffo.
«Mi chiamo Turner!» libera il suo orecchio dalla mia mano, ed è davvero rosso «e tieniti questo stupido quaderno.» urla.
«Grazie, grazie, grazie Carper» lo abbraccio a lui si dimena.
Tanto lo so che mi vuoi bene, ew.


Già, di sua spontanea volontà.
D'un tratto il suono fastidioso delle mie compagne -oche- di classe mi distrae.
Entrano in classe urlando e si precipitano a truccarsi.
Oh mio Dio, che sia venuto il Giudizio Universale ?
Abbandono il mio posto e mi dirigo verso il gruppo di ragazze urlanti.

«Come sto ?» chiede una delle oche.
«Sei fa-vo-lo-sa, cara! Con questo rossetto ti chiederà sicuro di uscire» scimmiotta l'altra.
Certo, favolosa come Jennifer Lopez... senza trucco e con la varicella.
Storcio il naso e mi avvicino alle Evans insieme alle sue plebee.
Parlano di trucco, vestiti ed esultano, come tutte.

Dio, che noia. Cioè, non preferireste dei deliziosi cereali Cheerios ?
«Questa volta mi chiederà di uscire» borbotta la Evans, specchiandosi.
Ha del rossetto rosso molto acceso e dei cerchioni alle orecchie. Forse l'hanno assunta come clown in un circo.
«E se non lo facesse ?» chiede una delle plebee.
Tiffany sposta lo sguardo sulla ragazza, in un modo così gelido da farle venire la pelle d'oca. Ops, ora la terra la risucchierà e la porterà negli inferi per averla contraddetta. Povera plebea, ohw.
«Nel caso non lo facesse lo porterei in bagno» ride Tiffany e le sue ancelle la imitano in modo sguaiato.
Un senso di nausea mi avvolge lo stomaco a immaginare cosa avrebbe fatto in bagno, ad un ragazzo.
Vi devono cadere le mani, battone. Ugh.
Sposto i capelli dietro le spalle e mi avvio al mio banco. Io sono superiore a queste oche, alla vanità, ai ragazzi e ai pom.. lasciamo perdere questo particolare.
Eppure mi chiedo chi ragazzo così importante abbia scatenato “l'emergenza trucco e parrucco”.
Scrollo le spalle, in ogni caso nessuno può essere più bello di Mr. Bono Lima.
Prima che potessi tornare a copiare, una ragazzina bassina entra in classe con un fiatone che pareva avesse corso lungo l'Everest.
«Sta salendo» si ferma per prendere fiato «le scale» riprende di nuovo fiato «Harry Styles è arrivato.» si ferma e respira affannosamente.
Un momento, Harry Styles ?!
Queste oche si stanno facendo belle per Harry Styles ? Lo yeti che abita vicino casa mia ? Datemi una padellata, vi prego.
Le oche alzano un sopracciglia in attesa che la ragazza -che pareva una messaggera come quelli che si trovavano in epoca antica- continuasse.
«E' arrivato al terzo piano.» continua, finalmente.
Rido e tutte mi guardano. Harry si trova in questo piano e c'è bisogno di prepararsi e avvisare il suo imminente arrivo ?
«Quando vedo Sua Altezza devo inchinarmi al suo cospetto e baciargli i piedi pelosi ?» rido e tutte mi fulminano.
Whoa, che serie!
Le suddite di Sua Altezza corrono fuori il corridoio. Non mi abbasserò al loro livello, no. Soprattutto se si tratta di un essere terribilmente disgustoso ed arrogante.
Beh, però potrei vedere per quale motivo si aggiri in questo piano, dato che Harry segue le lezioni al primo piano. Mi dirigo fuori e spalanco la bocca. Tutte le ragazze erano fuori classe, aspettando Harry, e nel mentre parlavano in continuo.
«Come sto ?»
«Secondo te mi noterà ?»
«Secondo te perché è qui ?»
Faccio una smorfia.
All'improvviso tutte smettono di borbottare e guardano in fondo al corridoio.
Sua Altezza lo Yeti stava attraversando il corridoio e tutte le ragazze perdono i sensi una dopo l'altra.
No, questa è la mia immaginazione, ma in realtà una ragazza si appoggia con la mano allo stipite della porta di classe cercando di non cadere.
Che orrore.
Solo ora mi accorgo di tutta la fama che possiede Harry. Lui è pieno di ragazze che si sarebbero vendute le ovaie per stare o passare una notte con lui.
E solo ora mi rendo conto che Harry mi stava così vicino perché non ha mai ricevuto rifiuti da nessuna ragazza. La sceneggiata, il bacio, era tutto progettato, da sempre. Dopo il mio rifiuto al bacio ha pensato bene di uscirsene con un “dimentica tutto” perché sa che con me non riuscirà a portarmi al suo letto.
Harry è pericoloso, nonostante tutto ha diciotto anni ed io soltanto sedici, vuole solo il mio corpo. Lui ha tante esperienze alle spalle mentre io, al massimo, con un ragazzo ci prendo un gelato. Devo solo evitarlo e stare attenta.
«Fatemi passare, o vi sbrano!» la Evans spinge e sorpassa tutte, me compresa. Si mette in bella mostra e si aggiusta la maglia, rigorosamente trasparente.
La guardo schifata. «Faresti meglio ad andare a stuccare un muro» sbotto.
Lei mi guarda per un secondo. «Hai detto che devo succhiarlo su un muro ?»
Arriccio il naso, non può essere così troia.
Si alza un gran vociferare.
«Si sta dirigendo verso la classe 305!»
«No, secondo me sta andando nella 306»
«Sta andando nella 306!»
Sono intenta a ritornare in classe, poi mi soffermo a pensare.
La 306 è la mia classe. In tutta furia spingo qualche ragazze e fisso il cartello posto fuori la porta della mia classe.
“3^H, 306”
Scuoto la testa e rido nervosamente. Forse è qui per la Evans, no ? Ditemi che è così.
Ah-ah, bello scherzo, ora possiamo ritornare a studiare!
Una voce -alquanto irritante- mi richiama e tutte rivolgono lo sguardo verso me.
«Anne! Ehi Anne!»
Oh no, no, no!
Mi giro di spalle e fisso le mie unghie, non mi interessa. No, ew.
«Anne!»
Mi rigiro per un attimo e noto che Harry sta correndo. Alcune ragazze urlano e mi indicano.
Questo è un incubo, so che finirà presto, devo solo darmi un pizzicotto, non è così ? Picchietto la spalla ma nulla. Dovevo solo allontanarmi. Mi dirigo verso la classe ma una mano mi ferma la spalla.
Mi giro lentamente. «Piccola.» Harry è di fronte a me, e le ragazze alzano la voce.
«L'ha chiamata “piccola”, sono fidanzati!»
«No, ha detto “ caccola”, non hai sentito ?»
Merda.
«Oh, ehi Harry! Non ti avevo visto.» cinguetto e nascondo il broncio con un sorriso.
Harry boccheggia per parlare, ma una voce ci ferma.
«Che fate qui fuori ? Tornate in classe, non siamo al cinema!» è la Burns.
Non sono mai stata più felice di vederla.
«Oh, è la mia prof, adieu Harry» gli faccio cenno con la mano e sorrido altezzosamente.
«Io veramente-»
«In classe anche voi!» urla di sottofondo la Burns «Oh, Harry, tu accomodati dentro»
Il mio sorriso sparisce e vorrei lanciarmi giù dalla finestra del corridoio. Fisso Harry e lui sorride.
Sorride!
Certo, per lui non è un problema, tanto sono io quella che ha fatto una figura di merda davanti all'intero terzo piano.
Che vuoi che sia!
Getto i capelli all'indietro e con sguardo di sfida entro in classe, seguita da tutti e da Harry, che mi sfiora un braccio, ma ritrae il tocco quando lo fulmino con lo sguardo.

«Harry prendi una sedia e accomodati accanto a me» mormora la Burns con voce dolce. Che disgusto, anche lei lo corteggia ?
Mi siedo il più lontano possibile dalla cattedra e nascondo il viso dietro un libro : mi indicano tutti. Ti devono morire le gambe, Styles.
«Collins»
Fischietto, che vada al diavolo quell'essere ripugnoso, me la pagherà cara.
«Collins»
Potrei stirargli tutti i suoi bei ricci. Ha, poi sarò io a ridere.
«Collins!»
Oppure potrei staccargli la spina dorsale e frustarlo. Idea più che geniale.
«Collins insomma, si è addormentata o si nasconde ?»
Mi scosto dai miei pensieri -poco violenti- e solo ora noto che la Burns mi stava richiamando.
Alzo la mano. «Sono qui prof»
«Si accomodi al banco vicino la cattedra, prima che si ri-addormenti. Ha fatto le ore piccole ieri ?»
Si, perché il coglione accanto a lei ha pensato bene di infastidirmi. Mi ha dato della troia e poi mi ha baciata, ma dico, si può essere più stupidi ?!
«Ho dormito a meraviglia» commento sarcastica.
«E allora si risvegli, ora è a scuola.» Tutti ridono, compreso Harry.
Mi siedo al primo banco e mi sento piuttosto osservata. Sua Altezza lo Yeti mi sta praticamente trafiggendo con lo sguardo.
«...valutazione, quindi se la signorina Collins si decidesse a sbrigarsi.» è di nuovo la prof. Vi prego, fatela smettere, ho già un gran mal di testa.
«Mi scusi, non ho ascoltato» le abbozzo un sorriso e tutti ridono, di nuovo.
«Stavo dicendo, se gentilmente potesse venire alla lavagna per l'interrogazione. Che so, vuole un caffè, signorina ?»
Le faccio una smorfia e mi alzo.
Che dire, sono proprio fortunata io, tutti vorrebbero essere al mio posto, certo.
«Allora, mi dica qualcosa sull'algebra»
«Qualcosa sull'algebra» rispondo in un lampo.
La Burns mi minaccia con lo sguardo, mentre tutti ridono.
«Non faccia il clown, Collins!»
«Ma lei ha chiesto di dire “qualcosa sull'algebra”» sbotto.
«Volevo dire qualche argomento.» sospira.
«Qualche argomento.»
Harry ride e la prof lo fulmina, così si ricompone e trattiene la risata.
«Faccia la seria. Cosa è la 'x' in un uguaglianza algebrica ?»
Deglutisco, mi ammazzerà.
«E'..oh, uhm, una lettera!» rispondo e lei mi guarda in modo strano «Straniera, però» annuisco.
La classe ride e lei batte una mano sulla cattedra.
«E' un'incognita da determinare» bisbiglia qualcuno e cerco di capire chi è.
«E' un'incognita da determinare!» dice più rumorosamente. Harry tossisce e mi accorgo che è stato lui.
«E' un'incognita da determinare, signora Burns» mi affretto a dire.
«E cosa è un polinomio ?»
Continua con le domande e con i suggerimenti di Harry rispondo a tutte le domande.
«Vai a posto» mi liquida con una mano.
«Collins all'ultimo compito hai preso un due» continua sbottando.
«Un due e mezzo, professoressa» la correggo.
«E' sempre un insufficienza, un mezzo voto non aggiusta la situazione, per questo ti affido a Styles.»
Cosa ?
«Cosa ?!» mi agito.
«L'alunno Styles è uno dei miei migliori alunni, si è offerto di aiutarla» mi spiega «ho scoperto che siete vicini di casa e quando gli ho chiesto di darti ripetizioni ha accettato. Spero che impari qualcosa dal signorino Styles» si affretta ad aggiungere.
Sposto lo sguardo su Harry e mi accorgo che ha le labbra leggermente curvate. E' tutta colpa sua, lo sapevo.
«No, la prego, non capiterà mai più, lo giuro» prego.
«Certo che non capiterà più, Collins. Styles ti aiuterà» mi sorride e io faccio una smorfia «ripetete, domani interrogo tutti. Arrivederci.»
La professoressa esce dall'aula e io rimango con lo sguardo perso. Potrei piangere dal nervoso, ma invece sposto i capelli all'indietro, io valgo più che stare con quello lì.
«Sei contenta, piccola ? Migliorerai a vista d'occhio» Harry si era avvicinato e non me ne ero accorto.
Mi sposto dal suo lato. «Fossi in te chiuderei bene la porta di camera tua, se non vuoi che ti riduca in poltiglia» gli sorrido.
Harry ride e così facendo esce dalla classe.

 

Aggiorno alle 10 recensioni, leggi sotto.


Whoa, it's Anne here!

Scusatemi per il capitolo alquanto penoso, davvero. 

Però mi sono accorta che è uscito fuori davvero lungo e non potevo continuare, altrimenti vi annoiereste.
Parlando del capitolo, non succede nulla di che, è di passaggio.
Anne pensa che Harry voglia il suo corpo e lei decide di allontanarlo, ma per ironia della sorte si riavvicinano. 
Scusatemi davvero tanto per questo capitolo schifoso, il prossimo sarà molto più bello e pieno di sorprese!
Allo scorso capitolo non ho ricevuto così tante recensioni come quello precedente, e i seguitori non sono aumentati.
Così mi chiedo se la storia vi piaccia davvero, perchè d'un tratto non ha più così tanto ""successo"".
Quindi ho deciso che soltanto per questo capitolo continuerò la storia alle 10 recensioni.
Non vi preoccupate, davvero, è solo per questo. E' soltanto per vedere in quanti leggono e ci tengono alla storia.
Vi ringrazio per tutto il vostro supporto e per i commenti, non avete idea di quanto mi facciano piacere !
Alla prossima.
Love you all.

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Capitolo 7
*** Betting ***


Perdonatemi per il capitolo chilometrico, ma non potevo tagliarlo ulteriormente. Almeno è pieno di sorprese! Un grazie infinito a chi recensisce/segue la storia. Vi amo.
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(7)
Betting.

 


La campanella suona ed io tiro un sospiro di sollievo. Dopo quello che è successo alla prima ora, con la Burns, sono esausta. Pensare che mi mancano altre due ore di lezione mi fa venire voglia di avvelenarmi con il rossetto della Evans :
a) lo ha usato Tiffany (pensate cosa abbia toccato con quella sporca bocca : penne, monete, soldi, pen...insomma, usate la vostra immaginazione)
b) il rossetto non è commestibile (soprattutto se lo ha usato Tiffany Evans).
Quindi potrei avvelenarmi alla grande. Lascio il mio banco con i libri sparsi su esso e mi alzo riluttante. Esco dalla porta e noto che di fronte c'è la Burns che si guarda in giro.
Oddio, c'è la Burns ! E se avesse cambiato idea ? Magari vuole dirmi che non devo più collaborare con Harry, ci ha pensato meglio ed ha dedotto che io sono molto più intelligente che quello Yeti (anche perché gli Yeti sono stupidi, si sa ).

Oh ecco, si sta avvicinando proprio verso di me con un sorriso. Si, non c'è ombra di dubbio, vuole darmi la bella notizia.
Niente più algebra, niente più cogli...

«Signorina Collins ?» mi richiama e io non posso fare altro che sorridere a trentadue denti.
«Si ?» mi posiziono meglio, con fare altezzoso. Devo pur dimostrarle che sono una persona matura ed intelligente, no ?
«Ecco, volevo parlarle per quanto successo stamattina-» si accenna a dire ed io non la ascolto più.
Ora che non devo più frequentarlo per la matematica sarà più facile evitarlo, quindi in breve tempo sarà nient'altro che uno sconosciuto. Ma vi immaginate ? Harry non mi darà più alcun fastidio, quindi niente più problemi per il resto della mia vita. Ci saremo solo io e Mr. Bono Lima Miraggio, seduti sulla spiaggia a sbaciucchiarci sotto il tramonto.
Non posso non sorridere a quel pensiero.
«-Quindi spero vivamente che lei impari meglio da Styles.» mi sorride.
Io sorrido di rimando. Già, ha proprio ragione, imparerò meglio da...
Aspettate. Cosa ? Non mi stava dicendo che non avrei dovuto più prendere ripetizioni da Harry ?
Oh mio Dio.
«Cosa ?!» le chiedo di soprassalto, spaventata. Mi metto una mano sul cuore. Un attacco di panico.
«Le stavo dicendo che sono molto felice che lei possa imparare da Styles, è un eccellente alunno» mi sorride.
Non è vero, sta mentendo, vero ? «Sono rimasta un po' sorpresa quando ha protestato, per un attimo ho creduto fosse vero.» ridacchia.
«Ma io ero seria!» sbotto «non voglio prendere lezioni da quel tipo» mi accorgo di alzare un po' la voce.
«Andiamo Collins, io la conosco bene, so che le fa piacere, non deve ringraziarmi per averla affidata ad un bel ragazzo» mi poggia una mano sulla spalla.
Scuoto la testa. Non ha capito un bel niente. E poi chi bel ragazzo ? Harry ?
Ah-ah, divertente. Andiamo, dove sono le telecamere ? Tanto lo so che siamo a Candid Camera!
«Professoressa, il punto è che io ed Harry non siamo poi questa grande amicizia» le sorrido con fare recitativo «almeno mi affidi a qualcuno che conosco bene».
Si, così deve senz'altro aver capito. Boccheggia per un attimo poi annuisce. Avrà capito ora ?
«Ho capito» annuisce ancora.
Si, si, si! Ah, i miei sogni stanno per realizz..
«Lei ha vergogna di stare con Styles, non è vero ? Anche lei è una bella ragazza, non deve avere questi problemi» mi sfiora i capelli «poi Styles mi ha detto che vi volete un gran bene. Non abbia vergogna, è un bravissimo ragazzo » mi fa l'occhiolino.
Okay, ho capito. Devo prendere una foto di Harry e bruciarla sotto i suoi occhi, solo così capirà che io lo odio e lo disprezzo. Le ha fatto il lavaggio del cervello, non c'è ombra di dubbio.
«No, ma-». Mi interrompe. «Ora devo proprio andare. Mi faccia sapere come vanno le ripetizioni!» fa per andarsene. Agito una mano davanti al viso, facendomi aria. Devo calmarmi prima che svenga.
Sapete una cosa ? Farò finta di nulla. La Burns non mi ha mai detto che devo collaborare con Harry, va tutto bene. Si. Sposto i capelli all'indietro e mi avvio verso il bar della scuola. Sapete cosa mi serve ? Un bel caffè. Mi sentirò meglio ed in più tutti mi crederanno un'alunna modello, anche la Burns. Chi non è credibile con un bicchiere di caffè in mano ? Mi chiameranno la Ragazza del Caffè. Anche se nervosa come sono, se prendessi il caffè probabilmente ucciderei qualcuno. Harry. Opterò per altro da prendere.

Entro nel bar e noto che non c'è quasi nessuno. Strano.
«Ehi Anne» mi sorride dolcemente e io ricambio.
«Ciao Nialler
» lo saluto con un bacio alla guancia «oggi c'è poca gente, come mai ?»
«La maggior parte delle classi hanno compiti, si saranno messe d'accordo le bastarde» ridacchia.
«Già, infondo le bastarde sono come le telepatiche, fanno tutte la stessa cosa» ridacchio anche io.
Parlare con Niall nella pausa merenda è sempre un piacere, mi mette a mio agio e mi rilassa. Per avere venti anni mi capisce molto bene.
«Allora, cosa ti preparo ? Un caffè ?» mi chiede ed io scuoto la testa.
«Sono un po' nervosa oggi, meglio lasciare il caffè. Un cappuccino andrà benissimo» gli rispondo prendendo una bustina di zucchero.
«Capisco, di nuovo attacchi di-» lo fermo. «No, non quello, nervosa per altro.»
«Cosa succede ?» mi chiede, mentre mi prepara il mio cappuccino.
«Ti ricordi del mio vicino ?»
Niall annuisce «quello stronzo rompi palle ?» ride.
«Si. Non so come, ma la Burns mi ha affidata a lui per prendere ripetizioni e non c'è nessun verso per farle cambiare idea» sospiro.
«Oh mio Dio, davvero ?» mi porge il bicchiere.
Scuoto il cappuccino all'interno «si, davvero» sospiro di nuovo, con aria malinconica.

«Sono sicuro che si risolverà tutto, in un modo o nell'altro» dice, accarezzandomi una mano.
Sorseggio altro cappuccino dal bicchiere.
«Lo spero tanto» mormoro.
«Questo ti farà sentire meglio» mi porge una barretta di cioccolato.
Mi mordicchio il labbro e la respingo.
«Non posso Niall, non ho molti soldi con me oggi» rifiuto gentilmente.
«Non preoccuparti, non sapevi che per le ragazze che hanno avuto una brutta giornata è tutto gratis ?»
Rido e lui mi segue. Ora capite perché è un piacere stare con questo ragazzo ? Lo sposerei se non fosse per il fatto che ha quattro anni più di me.
«Grazie Niall, te la ripagherò» mi sporgo verso il bancone e gli do un bacio sulla guancia.
«Non preoccuparti» mi saluta ed io mi allontano «però sai che Harry, prima, era piuttosto felice ?» dice, ma io sono già fuori.
Stringo la barretta tra le mie mani e la spiaccico.
Avrò la mia vendetta, oh si. Se ne pentirà così tanto che vorrà nient'altro che ritornare nell'utero di mammina bellina.

 

* * *


Esco fuori dall'edificio e mi fermo per prendere il cellulare dalla tasca.
Due messaggi nuovi. Li apro.

“Stronza, mi aspetti ? Così per strada cominceremo a parlare delle ripetizioni che ti darò di matematica. Xx”
Styeti, ricevuto alle 13.01

“Buongiorno splendore. Mi aspetti fuori il portone ? Ti accompagno a casa anche oggi. Xxx”
Mr. Bono Lima, ricevuto alle 12.59



Oh mio Dio, ha scritto tre 'x'. Tre! E' una cosa importante, no ? Cioè, se qualcuno ne mette una sola, significa che vuole solo essere gentile. Se ne mette due, significa che è un po' più dolce. Ma se ne mette tre significa che è una cosa proprio seria. Insomma, si è applicato dieci secondi in più per mettere tre 'x', ci tiene davvero a me, ew.
Sporgo la testa per cercare Mr. Tre X tra la folla, ma non c'è traccia di lui. Ora che ci penso, non so nemmeno cosa indossa abitualmente.
Cosa indossa uno che mette tre x alla fine dei messaggi ? Forse si veste di rosso, per farsi notare di più. Oppure di nero, le 'x' delle mappe sono nere, no ?

«Chi stai cercando, bella ?»
Ma tu guarda che razza di cogl...
«Liam!» mi giro di scatto e mi trovo a pochi centimetri dal suo corpo.
Lui ride e mi da un bacio sulla guancia. Un bacio. Oh mio Dio, mi ha toccata.
«S-stavo cercando proprio te» balbetto e mi sento arrossire.
«Oh, io stavo cercando te, ti ho trovata» ridacchia.
E io che credevo che le 'x' si dovessero trovare, non che fossero loro a cercare te. E' fantastico! Perché non può essere così anche per l'algebra ?
«Andiamo ?» gli chiedo e lui annuisce. Camminiamo affiancati.
Poso il cellulare, che avevo in mano, nella borsa e tocco qualcosa di duro. Che minchia ci fa un ombrello nella mia borsa quando c'è il sole ? Ugh, mamma e le sue preoccupazioni. Però se piovesse, Mr. Tre X starebbe incollato a me, sotto l'ombrello, dato che è improbabile che un figo abbia un ombrello in cartella.
Ti prego, fa che piova. Ti prego, fa che diluvi. Dio,
ti prego, fa che piova e Liam stia appiccicato a me sotto l'ombrello.
«Non trovi che il cielo si sia un po' annuvolato ? Credo che tra poco pioverà, ho l'ombrello» dico, sorridendogli.
«E' vero, anzi, ho sentito una goccia d'acqua sul braccio» afferma.
Si, si, si!
«Apro l'ombrello» gli faccio, per poi prendere l'oggetto dalla borsa e aprirlo.
Liam lo tiene in mano e con l'altro braccio mi copre una spalla. Che vi avevo detto ? Ew. Continuiamo a camminare, ma ad un tratto Mr. X ride.
Aggrotto le sopracciglia «perché ridi ?» gli chiedo.
«Anne» ride ancora «stavo scherzando, non sta piovendo.»
Non capisco. Forse soffre di disturbo della personalità.
«Oh» mormoro «e perché, insomma, perché tu-». Mi interrompe «volevo solo abbracciarti» mi sorride e poi chiude l'ombrello.
«Posso farlo, vero ?» mi chiede gentilmente.
Mi chiede se può farlo ? Non c'è nemmeno il bisogno di chiederlo, sono tutta tua. Insomma, può anche camminarmi sopra, non mi interessa, è un figo!
«Certo che puoi» arrossisco. Liam mi tiene stretta al suo fianco. Io amo le 'x', anche quelle nelle equazioni. Lo giuro.

Svoltiamo nel solito vico e ci fermiamo davanti al mio palazzo. Siamo già arrivati ?
«Ti ricordi di ieri ?» mi chiede.
Ieri ? Cosa è successo ieri ? Dai Anne, ricordati cosa hai fatto ieri, non deve essere tanto-
«Ti avevo detto che il palazzo mi piace» ridacchia «ti dispiace se ti accompagno fino fuori porta di casa tua ?»
Batto le ciglia più volte. «Si!» mi ricompongo «cioè, certo» sorrido.
Apro il portone con le chiavi ed entriamo nell'ascensore. C'è uno strano silenzio. L'ascensore smette di muoversi ed usciamo, mi fermo davanti alla porta dell'appartamento.
«Abiti qui ?» indica la porta dietro di me. Annuisco.
«Oh, allora io vado» dice «sei arrivata». Liam si volta ed è sul punto di scendere le scale. Lo fermo «no!» urlo «cioè, possiamo parlare un po' qui, se non hai fretta» aggiungo. Annuisce e ritorna a pochi centimetri da me «d'accordo, parliamo».
Le sue mani finiscono sulla mia nuca e mi tira a sé, le sue labbra sopra le mie. Per un attimo mi sento di cadere, poi decido che non posso svenire mentre mi bacia, magari dopo. Poggio le mani sul suo petto, mentre le sue scendono sotto le mie spalle e si fermano sulla sua schiena, attirandomi di più. Scendono ancora di più, sul fondo schiena e lo strizza. Gemo a quel gesto e mi sento un po' infastidita.
Qualcuno tossisce, ma lascio perdere e continuo a stuzzicargli le labbra. Tossisce ancora. Mio Dio, non puoi girarsi ? Insomma, ho da fare.
All'improvviso non sento più Liam su di me e apro gli occhi. Spalanco la bocca e sono sul punto di prendere l'ombrello per bastonarlo.
«Ma chi cazzo sei ? Ugh» sbotta Liam «Ti conosco ? Eh ?!» aggiunge.
«No, non frequento coglioni» sorride «però conosco lei».
Oh mio Dio. Questo è un incubo. Che qualcuno mi salvi.
«Harry, vattene» sbotto e lo allontano da Liam, che finisce dietro le mie spalle.
Con mia sorpresa Harry scoppia a ridere.
Vorrei strangolarlo e fargli ingoiare i suoi bei ricci, ma mi trattengo e sposto dietro i capelli.
«Non dirmi che è lui il famoso» fa le virgolette «Mr. Bono Lima» ride ancora.
«Tu conosci questo coglione ?» mi chiede Liam.
«E' solo il mio vicino di casa» spiego. Liam mi sorpassa e finisco io dietro.
«Amico, sarà meglio che tu te ne vada e lasci in pace la mia ragazza. Okay ?» sbotta Liam.
Ha detto “la mia ragazza” ? Ha proprio detto “la mia ragazza”? Oh mio Dio, io svengo. Chi se ne frega di Harry, sono la sua ragazza! 
«La tua ragazza ?» chiede Harry.
Ride ancora e io ho il sospetto che sia ubriaco «la conosci solo da ieri e già le strizzi il culo, voglio dire» e ride ancora di più, poi d'un tratto diventa serio «lasciala stare, amico, non ti appartiene» avvisa.
Liam, davanti a me, si irrigidisce. «Certo, perchè invece appartiene a te» ride nervosamente. Harry non risponde e si limita soltanto ad un “vattene”. Liam mi urta la spalla e se ne va via. Sono quasi sul punto di piangere, ma mi trattengo ancora, così fisso Harry. Si gira di spalle ed entra in casa, lasciandomi sola nel condominio. Mi accascio a terra e stringo le ginocchia al petto. Non si è così tanto arrabbiato, vero ? Insomma, sono ancora la sua ragazza, non è così ?
Merda.

 

* * *

Cammino a braccetto con Louis per il corridoio della New Ballet School. Dopo la lezione di due ore della Irman sono stanca e vorrei solo andare a letto. Soprattutto per lasciarmi alle spalle questa orribile giornata.
«Cioè, ti rendi conto ?» sbotta, agitando la mano «Paola mi stava riferendo la parola ed io sono caduto come un salame a terra!».
Mi sta ripetendo la stessa cosa da un quarto d'ora, ed io da, un quarto d'ora, non lo ascolto. E poi chi cazzo è Paciola ?
«Adesso penserà che sono uno stupido e non mi parlerà più» piagnucola lui.
Sbuffo. Sinceramente, Paciola lo avrebbe potuto anche stuprare, ma in quel momento non mi interessava.
«Ma no Orsacchiotto Cagotto» lo rassicuro «sono sicura che a Paciola le piacciono i salami, a chi non piacciono ? Però se tu ti vesti da salame le fai venire la nausea».
Okay, forse sono stata un po' cattiva, ma in fondo, chi se ne frega di Paciola ?
«Si chiama Paola, spastica, poi ho detto che sono caduto come un salame, non che è caduto un salame» spiega.
«Ah» mormoro. In tutta sincerità, non ho capito un tubo.
Riattacca a parlare a raffica e io sbuffo. Fisso attentamente la scena davanti a me. Harry sta entrando nello spogliatoio maschile e lascia la porta semi-aperta. Idea.
Lascio Louis e corro dentro la stanza, chiudendo bene la porta dietro di me. Non mi interessa se altri ragazzi si stanno spogliando e parlano di fighe e tette. Dovevo parlargli (incazzarmi con lui e spiaccicarlo con una scarpa, come si fa per i moscerini)
Harry non si accorge nemmeno che sono entrata, così mi posiziono a pochi centimetri da lui e lo blocco tra me e il muro. Lui boccheggia, confuso.
«Ascoltami bene, brutto coglione yetoso» gli punto l'indice sul petto e lui indietreggia, contro il muro «puoi costringere la prof a farmi dare lezioni di matematica, puoi scassarmi le ovaie alle sei del mattino, ma guai a te se ti metti tra me e un ragazzo. Chiaro o devo tradurtelo in yetese ?» mi sento alzare un po' la voce.
Harry ride nervosamente «Oh, ciao piccola, che ci fai nello spogliatoio maschile ? Forse dovresti uscire» mi dice con tono canzonatorio.
Ruoto gli occhi al cielo «me ne sbatto le ovaie che questo è uno spogliatoio maschile, capito ?».
Un ragazzotto ride e io mi giro «Tu fatti le ovaie tue prima che ti stracci i coglioni» sbotto e il ragazzo smette di ridere.
«Quindi, Harry, se vorresti gentilmente dirmi cosa ovaia ti è passata per la testa quando hai detto quelle cose a Liam, ne sarei molto felice» gli sorrido altezzosamente e incrocio le braccia in petto.
Ora me la pagherà per tutto quello che mi ha fatto. Oh si.
«Stai lontana da quel tipo, Anne» si schiarisce la voce «Non mi piace e non mi fido».
Ah, certo, non gli piace e quindi può fare quello che gli pare!
«Ohw, non ti piace ? Povero piccolo Yeti» faccio finta di asciugare una lacrima, poi gli do un pugno in petto. «Non ti piace ?! Chi cazzo sei tu, la regina di Cazzolandia ? E' come se dicessi che i tuoi capelli non mi piacciono e te li taglierei tutti, coglione!» sbotto e alzo la voce.
«Non te lo voglio ripetere Anne, non è un bel tipo quello lì, stagli lontana» mi risponde. Ma chi crede di essere ? Mio padre ?
«No» rido nervosamente «sono io che non te lo voglio ripetere, stai lontano da me, Harry».
Scoppia a ridere e io ribollo dalla rabbia. Potrei sprizzare sangue da tutte le vene, per tutta la rabbia che ho in corpo. 
Non può permettersi di ridere, dovrebbe piangere, invece.
«Oh, andiamo piccola!» dice «lo sappiamo entrambi che non sai starmi lontano».
Sbatto le ciglia più e più volte. Ma tu guarda con chi devo avere a che fare.
«Io ?» mi indico «io ?! Sei tu quello che non sa vivere senza parlarmi, ugh».
Sorride, come se avesse vinto «scommettiamo, allora. Il primo che proferisce parola all'altro, perde» propone.
Adesso, come se non bastasse, pensa di risolvere il tutto con una scommessa. Ma gli deve morire una palla, ugh.
«Come se io potessi perdere» mi sposto i capelli all'indietro, con fare altezzoso.
«E se perdi, sei costretta ad uscire con me».
Spalanco la bocca e lo fisso incredula. Non può farlo. No.
«Preoccupata, piccola ?» ride di me, accorgendosi della mia espressione.
Mi ricompongo. «Affatto» sbotto «perché se tu perdi -ed è ovvio che perderai- dovrai dire a Liam che sei gay e quindi noi due non potremo mai stare insieme».
Harry spalanca la bocca ed io sorrido vittoriosa.
«Preoccupato, piccolo ?» scimmiotto le sue stesse parole.
«No» risponde serio «Posso dire un'ultima cosa prima che inizi la scommessa ?»
Annuisco. «Sei talmente sexy quando ti arrabbi» mormora.
Aggrotto le sopracciglia e mi accorgo di cosa ha appena detto. Lo stronzo ha architettato tutto.
Gli pesto un piede e mi volto di scatto, in modo che i miei capelli colpiscano il suo volto, ed esco fuori.
Harry Styles perderà, ovvio .



Hey Paciola, metti su le fasola!
Che brutto verde, vero ? Sembra vomito, bleah. 
Okay, prima di tutto, vorrei ringraziarvi enormemente per le recensioni. Ne ho ricevuto 11 e come promesso, ho aggiornato.
Spero che manteniate lo stesso 'ritmo'.
Dopo solo quattro giorni, la mia ff è tra le seguite di 31, le preferite di 19, e le ricordate di 6.
Siete fantastici e io non so come rigraziarvi, davvero! Siete stra dolci, tutti, anche chi legge soltanto.
Tornando al capitolo, lo so, è chilometrico, ma non potevo rimandarlo di nuovo, sorratemi (?)
Avete visto ? C'è Niall, e aiuta nel bar della scuola. Non è dolcissimo ? Io lo amo.
Poi Liam che fa il bad boy, è il massimo HAHAHAHAHA. La bacia aw, irkhglreg. E le strizza anche il culo.
Harry si incazza e li fa lasciare. Che stronzo, ha fatto capire a Liam che deve stare lontano da Anne e lui pensa che tra il vicino e lei ci sia qualcosa.
Poi c'è un altro personaggio nuovo, Paola aka Paciola, la mia migliore amica. Aw, è bellissima. Ciao Paciola!
I prossimi capitoli si focalizzeranno sulla scommessa tra Anne e Harry, che sarà proprio una guerra!
Questo è tutto, alla prossima!
Spero di ricevere di nuovo le stesse recensioni, gradisco molto le vostre sclerate per Anne-Harry-Lima, lol.
Grazie di tutto.
xx.

Per contattarmi, potete scrivermi su Twitter


 

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Capitolo 8
*** Bananas. ***


Voglio ringraziarvi ancora per il vostro supporto e le vostre belle parole. Siete tutti fantastici. Vi prego di leggere le note d'autore. Grazie.

(8)
Bananas.

(si, lo so che è un titolo di capitolo piuttosto strano e a doppi sensi)


Plop. Plop.
Cosa è questo stupido rumore ? I ladri ? I fantasmi ? La professoressa Burns che vuole vendicarsi di quando le lanciai le palline di carta nei capelli ?Okay, niente panico. E' solo il rumore del rubinetto che scorre, vero ? Che vuoi che sia, ew.
Mi accoccolo sotto le coperte e mi rilasso.
Plop. Plop.
Apro di scatto gli occhi. Non posso dormire con questo ticchettio nelle orecchie, giusto ? Domani mattina, dirò a mia madre che quello stupido rubinetto mi ha tenuta sveglia tutta la notte e non andrò a scuola.
Perché è per via del “plop” che non riesco a dormire, vero ? Ovvio che è per quel maledetto rumore, non è mica per Liam e tutto quello che è successo oggi con Harry. No, oh. Come se quel coglione potesse essere nei miei pensieri !
Mi siedo nel letto e sbuffo, ho un gran mal di testa. In fondo, non è andata così male con Lima, mi consolo. Voglio dire, mi ha baciata, non si bacia una persona se la odia, no ? L'ha fatto perché è affettuoso e gli piaccio. E poi mi ha difesa da... Harry. Harry, ma certo ! E' tutta colpa sua se Mr. Affettuoso - che poi, non è più così affettuoso dopo la strattonata alla spalla, che mi fa anche un po' male- è arrabbiato con me e non mi ha nemmeno scritto un messaggio. E' sempre stata colpa sua, non mia. Io sono una ragazza civile ed educata. Ohw, non mi credete ?
Oh, andiamo, rendiamoci conto che quando si è trasferito qui, io da brava ragazza quale sono, sono andata ad augurare il benvenuto alla sua famiglia, lui per tutta risposta ha fatto cadere la sua valigia sul mio piede e l'unghia del dito si è letteralmente catapultata.
Spero che il tuo appartamento sia infestato da serpenti con la rabbia e che ti mordano il pipino quando piscerai” gli dissi.
Ah, dovevate vedere la sua faccia, avrebbe potuto sostituire il soggetto del quadro dell'Urlo.
Me la pagherà. Oh si. Per tutto quello che mi ha causato, a partire dalla 
storia dell'unghia del piede (la gente scappava quando vedeva il mio piede, nudo, nel sandaletto).
Sposto la mia testa verso l'orologio sul comodino. Le 4.17. Perfetto.
Mi alzo dal letto e comincio a picchiare il muro.
Do un pugno più forte.
Infondo, se io non posso dormire a causa sua, significa che nemmeno lui lo farà.
Colpisco di nuovo il muro violentemente.
Spero proprio che gli sia venuta la cacarella e, che i colpi forti che sto dando al muro, lo facciano cagare sotto. Ah-ah, immaginate la paternale che gli farà la madre quando vedrà le lenzuola sporche. Uno Yeti che si caga sotto. Ma non è buffo ?
Prendo la lampada dal comodino e picchio per l'ennesima volta il muro. Questo colpo è per la storia della scommessa. Voglio dire, chi razza di coglione scommette che il primo che osa proferire parola all'altro, perde ? Cose da stupidi Yeti con il cervello congelato per il troppo freddo sulle montagne.
Poso la lampada sul comodino e comincio ad analizzare quelle parole. Chi osa proferire parola all'altro perde.
Oh mio Dio. Questo significa che Harry non potrà più parlarmi ? E nemmeno più infastidirmi ? E neanche interrompere me e Lima mentre ci slinguazziamo ? Oh Dio, ma questo è fantastico ! Perché mai non ci ho pensato prima ? Sono una fottuta genia. In fondo è grazie a me che è successo. Se non fossi andata nello spogliatoio maschile probabilmente ora non starei ad esultarmene.
Sapete una cosa ? Mi è ritornato anche il sonno. Farò proprio dei bei sogni e domani andrò a scuola, tutta allegra. La gente mi chiamerà La Ragazza Sorriso.
Mi stendo nel letto e mi accoccolo sotto le coperte.
Sento delle botte al muro. Dolce notte anche a te, Yeti, ew.

 

La mattina seguente sono così felice che fischietto stile Biancaneve per tutta la casa. Mi mancherebbero solo un cestino e i capelli raccolti in due treccine. La gente mi chiamerà La Ragazza Stile Biancaneve. Mi ameranno tutti, anche la Burns, ed annullerà anche le mie lezioni di ripetizione con Harry. E poi, ora che ci penso, visto che non più parlarmi, non dovrò nemmeno prenderle quelle lezioni. Dio, sono la ragazza più felice di questo mondo. Saltello in cucina, da mia madre, e le schiocco un bacio sulla guancia.
«Passa una bella giornata, mammina» le canzono.
Le mi fa una smorfia. «Vedi di drogarti di meno, demente».
Ohw, io volevo solo essere dolce, cosa c'è di male ? Fortuna che non le somiglio per nulla, insomma, chi mi sopporterebbe ?
Scrollo le spalle ed esco, chiudendo la porta dietro di me.
Per un momento sono sorpresa nel vedere la figura alta di Harry, poi sfodero uno dei miei migliori sorrisi e, con fare altezzoso, mi sposto i capelli dietro le spalle. Mi avvio all'ascensore e mi imita, in silenzio. Potrei anche farlo parlare e, quindi, fargli perdere la scommessa. Ma non lo faccio soltanto perché voglio divertirmi un altro po', ovviamente
Harry chiude le porte dell'ascensore e preme il bottone del piano terra. E' la prima volta che prendiamo l'ascensore senza azzuffarci. Mi mordo il labbro inferiore. Dopotutto, potrei mettere alla prova la sua volontà nel non parlare, penso. E poi tutto questo silenzio è straziante. Schiocco la lingua sul palato. IdeaMiro il suo piede e lo calpesto con più forza possibile. Harry, per tutta risposta, impreca per qualche secondo, poi si ferma, mi sorride e rimane muto. Socchiudo gli occhi in una fessura. Accidenti, deve essersi ricordato della scommessa. Non avevo calcolato che fosse così lucido di primo mattino. Ed ora ?
Mi giro per fissare Harry e noto, con stupore, che anche lui lo sta facendo. Minchia, spero solo non stia architettando qualc...
Harry, frettolosamente, prende i miei polsi e li poggia alle pareti dell'ascensore. Il suo corpo schiacciato contro il mio. Ha un ghigno malizioso sulla faccia ed io sbarro gli occhi. Oh mio Dio, oh mio Dio, vuole stuprarmi, lo so. E' la stessa scena che c'è nel libro Cinquanta sfumature, quando quel porco di Christian incastra Anastasia nell'ascensore e la sbatte manco fosse un uovo (non che io legga libri porno, per carità, è stato Louis a costringermi a leggerlo).
Oh mio Dio, vuole stuprarmi ed io non posso nemmeno gridare aiuto, perché altrimenti perdo, e sono costretta ad uscire con lui, il che significa che mi stuprerebbe lo stesso.Non c'è più nulla da fare, lo so. Qualcuno dica a Mr. Bono Lima che..
L'ascensore si ferma ed entra una vecchietta. La mia manna salvatrice. Harry lascia la presa e si ricompone. Lo imito.
La vecchietta ci fissa in mal modo. Oh, uhm, potrei dirle che mi stava per violentare, così lo picchierebbe con la borsetta. Sono una genia.
«Aveva un crampo al braccio e glie lo stavo tirando per alleviarle il dolore» borbotta Harry.
Cosa ? No, non è vero ! Non vorrà credere a questa stronzata, vero ? Oh mio Dio, stupratore ed anche bugiardo !
La vecchietta mi guarda ed io scuoto la testa. «Crampi alle braccia ?» borbotta, confusa.
Non c'è ombra di dubbio, non se l'è bevuta. Si !
«Devi mangiare tante banane, allora» continua.
Banane ? Cosa c'entrano le banane con i crampi ? Ed io che credevo potesse aiutarmi. Ugh.
«Banane ?» chiedo, confusa.
Harry soffoca una risata ed io non capisco il perché.
«Si, banane. Fanno molto bene, soprattutto se hai crampi» mi spiega la vecchietta «mangiale tante, sei giovane».
Spiegatemi perché sono chiusa in un ascensore con due pazzi.
L'ascensore si ferma ed usciamo. La vecchietta mi sorride e si allontana.
Mi volto verso Harry e scoppia a ridere. Perché ride ? Cosa ci trova di divertente nelle ban..
Oh, Dio. Banane. Mangiare banane.
Sbarro gli occhi ed Harry ride ancora di più. Meglio che mi allontani da questo pazzo, prima che impersoni di nuovo i panni di Christian Gregge... o era Grey ? No, era Gregge il cognome. Insomma, si fa pascolare da tutte, ew. 



Sbuffo rumorosamente e continuo a scarabocchiare sul mio quaderno. Doveva essere una bella giornata oggi, senza Harry, senza problemi e con me e Liam.
Già, Liam. Non lo sento da ieri. E' così triste, soprattutto perché di sottofondo c'è la Burns e la sua stupida algebra e non una canzone di Taylor Swift. Perché non posso avere anche io canzoni di sottofondo nei momenti tristi ? Questo non è giusto ! Andiamo, sarebbe bello se comparisse Taylor Swift con una chitarra in mano e le sue canzoni, in classe, mentre la Burns spiega. Sarebbe bellissimo.
Mi sento picchiettare la spalla.

«Collins ? Pss, Collins ?»
Minchia, è la Evans. Dove è Taylor Swift quando serve ? Se ora fosse qui, probabilmente, le avrebbe spaccato la chitarra in testa.
«Che cazzo vuoi, Evans ?» sbotto, girandomi dietro.
«Quello di Styles !» ridacchia.
Ruoto gli occhi al cielo e sono intenta a rigirarmi, ma mi tira la maglia. In questo momento mi accontenterei anche di Gustavo Lima che canta “cececerecece e ce rotto er cazzo”. Ew.
«Sono seria, Anne» mi dice in tono canzonatorio Tiffany «voglio uscire con Harry e nessuno me lo impedirà».
Chiudo gli occhi in due fessure. E a me in una scala da uno a dieci quanto mi importa ?
«Ah, in culo alla balena, allora. O dovrei dire in culo a Styles ?» rido. Ah, questa è bella !
«Come faccio ad incularlo ? Insomma, io non ho il p...» la fermo prima che possa dirlo. Oh mio Dio, avrebbe potuto traumatizzarmi a vita.
«Non mi interessa. Non mi rompere le ovaie, non sono cazzi miei» agito una mano in aria.
Mi rigiro ma, puntualmente, Tiffany mi tira per la maglia. Fanculo, me l'ha stropicciata tutta.
«Certo che sono cazzi tuoi» mi sorride «sappiamo entrambe perché».
Ma, entrambe chi ? Io di certo non so nulla, brutta troia con la vagina larga quanto un piede di Yeti.
«Tesoro» le sorrido ironicamente «non so proprio di cosa stai parlando, quindi, se gentilmente vorresti smetterla di stropicciarmi la maglia» le levo la mano dalla mia maglia «te ne sarei molto grata.»
Sto per ritornare composta nel banco e, ovviamente, Tiffany mi ritira la maglia.
Oh mio Dio, perché non è nel bagno maschile a fare qualche servizio ? Proprio a me deve rompere ?
«Non hai capito, amore» risponde. Amore. Quanta confidenza.
«Stai lontana da Harry e smettila di guardarlo con aria sognante. Non meriti tutte le sue attenzioni e nemmeno le sue carezze» continua, sorridendo.
Le faccio una smorfia e per un momento sento un senso di nausea. Vorrei tanto schioccarle le dita in faccia e urlarle che non vive in un film porno.
«Ascoltami, battona, tientelo pure il tuo Harry, okay ? A me non interessa, quindi, non rompermi più e masticati un bastone, così almeno stai zitta» faccio per poi rigirarmi davanti.
«Eh ? Devo masturbarmi con un bastone ?»
Mi accascio sul banco. Dopo quello che mi ha detto Tiffany, ho capito una cosa. Devo chiarire con Liam, ma come ? Non lo chiamerò mai, io. Dopotutto, sono una donna, sono gli uomini che devono corrermi dietro con un mazzo di rose e scuse, non io. Anche perché se lo facessi io, probabilmente, le rose -spinate- gli finirebbero in gola. No, non se ne parla, non sarò mai la prima che va a chiedere scuse e chiarimenti.

Non ci credo. Non posso averlo fatto davvero. Non ero in me quando sono andata sul profilo Facebook di Liam a cercare il nome della scuola di nuoto che frequenta. Non ero in me quando ho dovuto prendere ben tre pullman diversi per venire fin qui. Deve essere colpa del tempo nuvoloso, mi da alla testa. Oppure colpa di...
No, devo entrare. Mi sposto i capelli all'indietro, raddrizzo le spalle ed entro.
La porta si chiude lentamente dietro di me ed io mi avvicino ad una ragazza (oh mio Dio, indossa davvero una felpa sgualcita sul posto di lavoro ?) seduta dietro una scrivania.
«Salve» faccio per richiamarla. E' attenta a mettere dello smalto sulle sue unghie. Non appena noto il colore verdastro sono sul punto di vomitarle sulle unghie. In fondo, avrebbe lo stesso colore di quello stupido smalto. Verdastro.
«Salve» mi risponde.
La fisso per qualche secondo. Nulla, non mi chiede nulla. Ma nei film, di solito, le ragazze della reception, non ti chiedono gentilmente di cosa hai bisogno ? E magari ti offrono pure un cioccolatino ? Dove è finita l'educazione e la competenza sul lavoro ?
«Dove sono le vasche ?» le sorrido. Qualcuno dovrebbe pur parlare.
«Mh» mi fa una smorfia. Oh Dio, ma non capisce ?
«Vuoi vedere i ragazzi in costume in piscina, vero ?» mi chiede. I suoi occhi si illuminano.
Cosa ? No ! Dannazione, questa parla la stessa lingua di Tiffany. Io che voglio solo fissare ragazzi in costume ? Oh, ma per favore ! Sono una ragazza civile e competente io.
«No» mi forzo a sorriderle «sono venuta a trovare...» mi fermo per pensare.
A trovare chi ? Cosa le dico ? Se le rispondo che sono qui per parlare con un ragazzo penserà che sono una Tiffany Evans.
«Mio cugino» le affretto a dire «si, mio cugino».
Un cugino figo, ew.
La ragazza mi indica una porta in fondo ad un corridoio. La ringrazio e la raggiungo. Entro dentro, chiudo la porta e... Oh mio Dio.




Whoaaaaaaaa !
Brutto questo verde, vero ? Fa vomitare. *vomita*
No, okay, lol. Scusatemi per il ritardo, in questa settimana ho avuto un po' da fare. :)
Come sempre, non posso fare altro che dirvi che a me il capitolo fa schifo HAHAHAH.
Non succede nulla di che, il prossimo sarà pieno di avventure (si, Indiana Jones mi ispira).
Anne è felice per la scommessa perchè non deve più sopportare Harry e, invece, Harry le da ancora più fastidio.
Poverina, stava per essere violentata, ohw. Tiffany fa capire ad Anne che vuole uscire con Harry (solo uscirci ? Nah) e la minaccia. Poverina pt.2.
Infine, la bella ed orgogliosa Anne va da Liam *applausi* Chi lo sa cosa succederà ? Scommesse clandestine, ja.
Vorrei ringraziarvi enormemente per chi segue/recensisce/legge questa storia. Siete tutte dolcissime!
Purtroppo, allo scorso capitolo il numero di recensioni mi ha lasciata un po' delusa. Un po'.
Non vi chiedo un totale numero di recensioni, ma potreste recensire la storia, se davvero vi interessa ?
Per favorino :(
Okay, mi dileguo.
Adieu.

 

Recensite.
Vi amo.
Okay, me ne vado davvero.
Ciao Paciola !
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Capitolo 9
*** If he doesn't have a good ass, you should date Chuck Bass. ***


Grazie di cuore a chi recensisce/segue/preferisce/legge la storia. Vi voglio bene. Vi prego di leggere le note d'autore in basso, è importante. Grazie. 

(9)
If he doesn't have a good ass, you should date Chuck Bass.
(bel detto, vero ? Un ringraziamento a Paciola per l'aiuto xx)



Spalanco la bocca. Oh mio Dio.
Oh mio Dio.
Ci sono ragazzi in costume ovunque. Ragazzi in costume che nuotano, ragazzi in costume che parlano, ragazzi in costume che si asciugano i capelli con una pezza, ragazzi in costume che.. Oh Dio, quel tipo si sta grattando il culo !
Ora capisco perché la tipa Stramberde (l'ho soprannominata così per l'orribile colore dello smalto -verde- e la sua stramba felpa) era così sorpresa nel vedermi.
Mi sento svenire, avrò un attacco di panico. Agito una mano davanti al mio viso, cercando di calmarmi. Okay, niente panico. Sono soltanto chiusa in un edificio con migliaia di ragazzi fighi in costume. Ah – ah, che vuoi che sia ?
Mi muovo in svelta verso una panchina e mi ci appoggio con un braccio. Forse ho solo bisogno di un po' d'acqua. Mi guardo in giro e strabuzzo gli occhi : qui c'è acqua ovunque. Acqua nelle piscine, dove nuotano i fighi. Acqua sui corpi dei fighi. Acqua nei capelli dei fighi. Acqua nei costu... Mi accorgo di iperventilare ancora di più. D'accordo, forse è meglio lasciar stare l'acqua, mi serve solo un po' d'aria. Potrei svenire e farmi dare aria da un figo tramite la bocca. Mh.
No, ma cosa sto dicendo ? Per favore, io sono una ragazza professionale, un bel fisico non può distrarmi di certo. Mi ricompongo e fisso alla mia destra. Sono qui solo per parlare con Liam.
Ma guarda che bel culo che ha quel tipo ! Peccato che sia girato di spalle. In fondo, non sto facendo pensieri poco consoni, controllo solo se sia un bravo ragazzo.
Mia nonna mi ripeteva sempre “
se non ha un bel culo faresti meglio a frequentare un mulo” e dopo avermelo detto, non poteva mancare la palpata al culo di mio nonno. Che brava donna, mia nonna. Dovrei andare a trovarla un giorno di questi e presentarle Liam. Già, Liam. Peccato che non abbia il culo di quel tipo che sto adocchiando, non che lui non sia un bel ragazzo, per carità.
Mr. Culetto si gira e.. Oh mio Dio, ma è Liam ? E' proprio Liam ? Il mio -forse- ragazzo ?
Spalanco la bocca, mia nonna aveva proprio ragione (ricordatemi di andarla a trovare).
Mr. Culetto si accorge della mia presenza e fa un cenno di saluto ai suoi amici, avvicinandosi a me. Lo squadro dalla testa ai piedi. Ha i capelli bagnati, in modo disordinato, dal quale scendono goccioline di acqua verso il viso, leggermente contratto, e continuano a scivolare verso le spalle. Ha delle spalle perfette, larghe e muscolose, tipico di chi è sportivo. Le goccioline d'acqua continuano a scendere verso il muscoloso torace, e scendono, scendono giù, fino al costume azzurro che indossa, per poi scendere verso..

«Anne ?»
Non mi accorgo che Liam è proprio difronte a me. Oh Dio, stanno scivolando altre goccioline. Okay, basta solo non pensare che Liam è a pochi centimetri da me, in costume, tutto bagnato.
Bagnato.
Mi sembra di vivere una di quelle pubblicità di profumi, con quei modelli semi nudi, tutti bagnati. Dannazione, devo smetterla.
«Liam» gli accenno un sorriso, cercando di nascondere il nervoso.
Liam è in costume. Mr. Bono Lima è in costume.
Mr. Culetto Palpabile è in costume, a pochi centimetri da me. Non posso farcela, no.
«Cosa ci fai qui ?» domanda perplesso.
Già, cosa ci faccio qui ? Mh. «Oh, ero nei paraggi e ho pensato di fare un giro qui dentro» scrollo le spalle.
«Lascia perdere l'ironia Anne, cosa ci fai qui ?» si fa più serio.
Oh, sorridi un po',
per l'amor dei fighi !
«E' che, ieri quando te ne sei andato via, sembravi un po' arrabbiato» mormoro «volevo parlarti, tutto qui».
Mordicchio l'interno della guancia in attesa di una sua risposta. Acciminchia, non è contento quanto me di questa visita e l'aria sta diventando pesante.
«Non sembravo arrabbiato, lo ero, e non poco» si passa una mano tra i capelli ed elimino subito il pensiero di avventarmi su di lui.
«Mi dispiace» mi sento dire, quasi in un sussurro «non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, ieri». Ed era la verità, non avrei minimamente immaginato che sarebbe accaduto tutto questo.
«Quel tipo, il tuo vicino di casa, è il tuo ragazzo, vero ?».

Cosa ? Davvero pensa che quel pazzo sia il mio ragazzo ? Voglio dire, non può immaginarmi troia alla quale piacciono gli Yeti. Mi sento offesa. Offesissima.
«Mi vedi una che fa il gioco sporco ?» rido nervosamente «è solo il mio vicino di casa, Liam»
Si passa di nuovo una mano tra i capelli fradici e si guarda in giro. Lo sapevo che non avrei dovuto prendere tre pullman diversi per venire fin qua giù, da quando quel vecchietto mi ha rubato il posto dicendomi “sono anziano”. Gli avrei voluto rispondere “senta, se sapesse il motivo per il quale mi trovo in un pullman di puzzolenti vecchietti, sarei io l'anziana alla quale dovrebbe cedere il posto”. Ugh.
«Non lo so, Anne, è che era piuttosto strana la situazione di ieri» sbuffa «siete amici ?»
Scuoto la testa «è solo il mio vicino di casa, te l'ho già detto».
Anne Collins non andrà mai più a chiedere scusa ad un ragazzo.
Mai più.
«Vi siete mai baciati ?» mi chiede di punto in bianco.
Il ricordo in cui Harry mi prende per il viso e mi bacia non lascia spazio nella mia mente. «Cosa ? Oh Dio,
no» trasalisco.
Non ho mentito, affatto. E' stato lui a baciare con prepotenza me, non io. E poi, io l'ho respinto. Okay, dopo tre buoni minuti, ma l'ho fatto !
Liam annuisce. «E' mai entrato in casa tua ?»
Mi appare la scena in cui Harry entra in camera mia dalla finestra. «No,
mai» mi sento rispondere.
Be', non è proprio una bugia. Dopotutto, se avesse suonato alla porta io non l'avrei mai fatto entrare. E' stato lui ad entrare, con la forza.
«Avete mai trascorso del tempo insieme ?»
Oh Dio, è un quarto grado o cosa ? Sto iniziando ad arrabbiarmi, dovrei essere io a fargli delle domande, non lui. Nei film non è così ?
«No, Liam. Qualche volta ci siamo incrociati in corridoio, o in ascensore, e basta» sbotto.
Okay, questa è proprio una bugia. Ogni mattina facciamo la strada insieme -sottolineo che è tutto a causa sua, io non mi sognerei mai di farlo- e qualche volta mi ferma in corridoio per schernirmi. Ma Liam non lo saprà mai, giusto ? E poi per me non ha importanza la presenza di Harry.
Affatto.
Mi fissa e boccheggia per qualche secondo. «Ti credo, è solo che ieri-» lo fermo prima che possa finire. Sta diventando straziante.
«Ieri non voleva davvero minacciarti» mento. In realtà me ne sono accorta anche io dell'irritabilità di Harry. «E' solo che io ed Harry ci odiamo, fa di tutto per ridicolizzarmi o rendermi impossibile la vita, solo perché qualche volta non gli ho dato lo zucchero o il sale. Non devi prenderlo sul serio. Ieri voleva per l'ennesima volta rovinarmi la giornata. Fine della storia» scrollo le spalle.
Mi faccio proprio schifo, gli ho mentito soltanto. Vorrei picchiarmi con una mazza da baseball. Però Harry davvero vuole rovinarmi l'esistenza, e poi ci odiamo, mi consolo. Non mi sento in colpa. Affatto.
Liam mi attira a sé e mi bacia. No, brutto stronzo ! Ora mi sento in colpa, se gli avessi detto la verità non mi avrebbe mai baciata, piuttosto mi avrebbe affogato in acqua. Mi afferra la nuca e approfondisce il bacio, le goccioline d'acqua scendono anche sul mio viso ora. Mh, sapete una cosa ? Ho già dimenticato questa storia, dopotutto, chi se ne frega ! Voglio dire, non verrà mai a sapere la verità, giusto ? E poi io non ho proprio mentito, un fondo di verità c'era.
Ci stacchiamo per prendere aria e sono tranquilla. Gli sorrido e gli accarezzo con un dito il labbro bagnato.
«Ti accompagno a casa» mi lascia un bacio a stampo.

Cosa ? Oh mio Dio, no! Se incontrassimo Harry, Mr. Culetto verrebbe a sapere tutto, compresa la storia della scommessa, e sarei costretta ad uscire con Harry, il che significa che mi stuprerà e che, quindi, Liam mi lascerà. Ohw, ma perché non posso essere tranquilla ed avere un ragazzo come tutte le ragazze normali ? Mio Dio.
«
No !» sbotto «cioè, non preoccuparti, mio padre è fuori, mi aspetta»
Ma quante bugie sto dicendo ? Dovrei andare in chiesa a pregare, decisamente.
Liam annuisce e mi saluta con un altro bacio. Lo guardo andarsene e tiro un sospiro di sollievo. Se non altro, ora è tutto risolto : ho chiarito con il mio ragazzo (aw, ma non è fantastico dire “il mio ragazzo” ?) e non avrò più a che fare con Harry per un po'. Devo solo stare attenta e fargli perdere la scommessa, in modo tale da ufficializzare il mio fidanzamento con
Mr. Culetto Palpabile.
Ah, non è magnifico essere sereni ? La gente mi chiamerà Serena, vivrò sempre serenamente. Già.

Okay, niente panico. Non è così grave la situazione, no ? In fondo, è solo crollata una parte del muro che divide la mia camera dal bagno della famiglia Styles. Che vuoi che sia ? Succede tutti i giorni, in tutto il mondo, a tante persone.
Be', però vedere Harry in boxer alle sette del mattino non capita tutti i giorni, in tutto il mondo, a tante persone. Faccio una smorfia a quel pensiero, avrò gli incubi per anni.
Io, mia madre, Harry e la sua
mammina bellina, siamo in corridoio a discutere di quanto successo.
Signora Styles, la verità è che non è colpa mia se ha un figlio imbecille che batte il muro del cesso di casa sua in notte fonda. Dopotutto, come biasimarla ? Non è nemmeno colpa sua se ha partorito uno Yeti” avrei voluto dirle, in modo altezzoso e professionale.
Invece me ne sto stretta nella mia vestaglia rosa, con le ciabatte, struccata e i capelli più ricci del solito, a sorbire mia madre che cerca di far passare tutta la colpa a me. Oh, andiamo, colpivo anche io il muro solo perché non ne potevo più di sentire quel fracasso !
Se non altro, oggi almeno salterò scuola e me ne starò a bere cioccolata calda.
«No, signora Collins, è colpa di mio figlio, lo conosco bene, questo demente» replica la Signora Styles, stretta anche lei nella sua vestaglia.
Harry è accanto a lei, i capelli scompigliati (la prima volta in sette mesi che non lo sento usare il phon, miracolo!), le occhiaie di chi non vuole più ascoltare i rimproveri della madre, ed indossa lo stesso boxer di stamattina, ma ora indossa anche una maglia bianca, perché costretto dalla mamma.
«E' colpa di mia figlia, è una peste, ha causato lei il danno» mi da un colpo sul braccio e io la guardo male «suo figlio è un bravo ragazzo, lo si vede.»
«Certo, bravo come un carcerato, pft»
Ricevo un altro colpo sul braccio e aggrotto le sopracciglia. Cosa ho fatto adesso ? Oh, le madri, ugh.
«Chiedi scusa. Ora!» mi urla addosso. Ma cosa... Oh mio Dio, ditemi che non ho pensato davvero ad alta voce. No, non può essere !
«Cosa ? No, mà, io-» mi ferma «Chiedigli scusa!»
Boccheggio e guardo Harry : si sta contenendo nel ridere perché sa a cosa andrò incontro. Oh Dio, se parlo perderò la scommessa, mi stuprerà, perderò Liam, sarà la fine.
Perché a me,
perché ? Io sono una brava ragazza, la domenica vado a pregare, faccio la brava, sempre ! D'accordo, qualche volta dico qualche parolaccia e qualche volta mi comporto male, e okay, qualche volta picchio Louis, ma merito davvero tutto questo ?
Deglutisco. «Lasci stare, come darle torto ? Mio figlio si comporta male, spesso. Non dia la colpa a questa ragazza» parla d'un tratto la madre di Harry.
Vorrei gettarmi a terra e baciarle i piedi ma mi contengo e le sorrido. Grazie Dio !
Mia madre mi lancia uno sguardo da “dopo ci penso io a darti una sistemata” e deglutisco. Minchia, fa paura mia madre.
«Finché il vostro bagno non sarà riparato, potrete fare la doccia da noi» sorride mia madre.
Sta scherzando, vero ? Non può farlo, no ! L'ha fatto apposta, questa bastarda. Tanto non accetterà, ne sono sicura.
«La ringrazio molto per la sua gentilezza» le dice l'altra. Sta declinando l'offerta, tutti iniziano così quando rifiutano qualcosa. «Sicura che non è un problema usare il vostro bagno ?»
Sul volto di Harry si dipinge un sorriso malizioso. Oh, fanculo.

Non so spiegare come, ma dopo avergli prestato il bagno, mia madre gli ha persino chiesto di restare per un caffè, e non so spiegare nemmeno come ora sono seduta a tavola, con i due membri della famiglia Styles, a mangiare minestrone, a pranzo.
Tutto questo deve essere un incubo, ne sono certa. Assaggio un po' del minestrone e faccio una smorfia. E' orribile :
a) sembra cucinato con la piscia di un cammello.
b) c'è uno Yeti seduto difronte a me. Il che non diminuisce il mio senso di nausea.
«Mio figlio mi ha raccontato che tutte le mattine fa la strada di scuola con sua figlia. Sono carinissimi insieme» dice tutto d'un tratto la madre di Harry.
Il minestrone mi va di traverso ed inizio a tossire. Mi sento male, devo vomitare.
«Davvero ? Perché non me lo hai mai detto ? Sarei stata felice nel sapere che frequenti il figlio della signora Styles» sbotta mia madre.
Oh Dio, ora vomito nel piatto di Harry.
«Mamma» le urlo «abitiamo nello stesso palazzo e frequentiamo la stessa scuola, è ovvio che ci incrociamo per strada, ugh»
Do uno sguardo veloce ad Harry. Sta ridendo, cosa non buona.
«Sua figlia è adorabile, signora Collins» schernisce Harry.
Lo sapevo, lo sapevo. «Si tiene tutto dentro, non dice mai nulla»
Cosa ? Ma non è vero, io dico sempre tutto! No, aspettate, mi sta prendendo in giro.
Mia madre annuisce, segno che può continuare a parlare. Non so perché, ma credo di dovermi preoccupare.
«Le ha mai detto che abbiamo la stessa professoressa di matematica ?» continua chiedendo. «La signora Burns ? Non me lo ha mai detto» risponde guardandomi.
Rielaboro il pensiero che sta producendo la mia mente.
Scuola.
Matematica.
Burns.
Vuole dirgli delle ripetizioni di algebra. Oh mio Dio.
Harry mi lancia uno sguardo. «Allora non le avrà detto nemmeno che-»
Ha programmato tutto, vuole farmi parlare in modo tale da perdere la scommessa. Devo fare qualcosa, al più presto. Oh Dio.
Prendo il bicchiere e prendo un sorso d'acqua, per poi sputare in faccia ad Harry e fingere di tossire, rumorosamente. Dovrebbe funzionare, dato che mia madre e quella di Harry si alzano e colpiscono sulla mia schiena, chiedendomi come sto.
Mi giro nella direzione di Harry e gli sorrido. Touche.

E' tarda sera, ed io sono seduta nel letto di camera mia. Fortunatamente, dopo il
quasi sabotaggio di Harry, la deliziosa famiglia Styles se ne è ritornata in casa loro. Adesso vorrei dormire, ma Harry, seduto nella vasca da bagno di casa sua (ricordo che la mia camera corrisponde al bagno di casa Styles), è piuttosto inquietante.
Anche se non saprei dire se è più inquietante il fatto che Harry è immobile a fissarmi dal cesso di casa sua, o il fatto che sembra che le nostre case si siano unite. Accidenti, il buco nel muro è proprio grande. Sbuffo. Questo pazzo in boxer sta aspettando che io crolli dal sonno per potermi stuprare, ne sono sicura. Harry prende il cellulare, posto sulla vasca da bagno, e digita qualcosa. Mh, forse sta comunicando con il manicomio. Sento il cellulare vibrare accanto a me e lo prendo. Un messaggio.

 

“Possiamo sospendere solo per questa sera la scommessa ? Da domani la riprenderemo.”
Styeti, ricevuto alle 22.03


Lo fisso per un attimo e digito la risposta. Crede che sia così stupida ?
 

“Chi mi assicura che non sia un tuo sporco trucco per farmi perdere ? Xx”
Styeti, inviato alle 22.04


Poso il cellulare sul letto e lo fisso. Ha, nessuno può fregarmi, nemmeno un brutto pazzo.
«Non ne posso più di stare in silenzio. Se restavo in silenzio altri due secondi mi sarebbero uscite delle farfalle dalla bocca» si ride.
Incrocio le braccia al petto e mordicchio l'interno della guancia. Ah, io non parlerò di certo.
«Anne ?» mi richiama.
Apro bocca e poi la richiudo, cerco di trovare le parole adatte.
«Se parlassi probabilmente ci scapperebbe un morto» sbotto «inutile ripetere quanto sia ridicola questa storia, ugh».
Mi giro verso Harry e lui ride, di nuovo. Questo qui è pazzo, fa paura, oh Dio.
Il pazzo si stende nella vasca e poggia le braccia dietro la testa. Si comporta come se fosse un comportamento normale, il suo.
«Ti senti ancora con Payne ?» mi chiede.
Payne ? Chi è Payne ? Ah! Liam, certo. Resto a pensare la risposta adatta, non deve sapere nulla. «Non più, grazie a te» gli faccio una smorfia.
«Meglio» replica «non è un bel tipo quello lì».
Aggrotto le sopracciglia e spalanco la bocca. Non può fare il paparino, non è nessuno. «Devi controllare se un ragazzo va bene per me, giustamente. Fantastico, davvero» enfatizzo sull'ultima parola. 
«Ovvio, piccola» dice e mi fa un occhiolino. Potrei vomitare il pranzo del Natale scorso.
«Forse è meglio che andiamo a dormire, notte» faccio, per poi stendermi sotto le coperte. Spengo il lampadario poggiato sul comodino e sono avvolta dal buio. Che giornata di merda, ho proprio bisogno di dormire...
No. Non riesco a dormire. Accendo la lampada e sbuffo. «Coglione, ti ho detto di andare a dormire, non di cagare ancora nel cesso».
«Infatti sto dormendo, piccola» mi canzona quasi.
Quanto è strano questo tipo. «Hai davvero intenzione di dormire nella vasca ?»
Lo sento boccheggiare. «Si, vieni qui, vicino a me».

Cosa ?! «Scherzi ? Nemmeno se in cambio mi regalano Brad Pitt. Notte» sbotto e spengo la lampada. Dio, ti prego, fa che non mi stupri.

Sento il letto sprofondare di poco, ma non ci do peso, sono ancora mezza addormentata. Mi rigiro di lato e ho come l'impressione che ci sia qualcosa di caldo e un po' duro. Mi ci accoccolo contro e mugolo, è una bella sensazione. Avverto un braccio che mi circonda le spalle, l'aria calda mi soffia contro il collo ed io mi lascio andare.

Forse sto sognando Liam che dorme accanto a me.



Hola !
Che caldo, vero ? Forse sarà per questo che allo scorso capitolo avete recensito solo in sei. Mh.
No, seriamente, ci sono rimasta piuttosto male, anche perchè la storia sta ricevendo parecchie visite. 
Quindi credo che non posterò più fino a settembre, o fin quando questo capitolo non riceve tipo 8 recensioni. Non prendetemi per una cattiva, vi prego. :c
Passando al capitolo, si, lo so che è chilometrico, ma ci stava tutto. 
Anne e Liam hanno fatto pace *applausi* e lui la bacia. Cattiva però, ha detto un sacco di bugie, lol.
Harry ed Anne scassano il muro che divide le loro case e si ritrovano a convivere per mezzo giorno. Per non parlare del sabotaggio che stava per fare Harry HAHAHAHAHA
Tra parentesi, Harry ha sospeso la scommessa solo per quella sera, poi continuano con gli azzuffamenti, eheh.
Va be', che devo dire più ? Spero vi sia piaciuto. 
Ci risentiamo a settembre o tra otto recensioni.
Un bacio.
xx
Potete seguirmi o scrivermi su Twitter per qualsiasi dubbio o chiarimento.

P.s
Dopo il settimo capitolo ora mi scrivete tutte tre x HAHAHAHAHAH. Siete dolcissime.

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Capitolo 10
*** Masks ***


Sapete già che amo ogni singola persona che segue/recensisce/legge questa storia, vero ? E sapete anche che dovete leggere le note d'autore sotto, vero ? Vi amo, lol.

(10)
Masks



Faccio un lungo sospiro e rilasso i muscoli. Abbraccio il corpo di Liam più stretto a me ed io mi sento al settimo cielo, se non l'ottavo. O addirittura il nono, mh. Il suo corpo ha un profumo così dolce ed inebriante, il suo corpo è caldo, morbido, mi sento in estasi, mi sento protetta. Mi accorgo che è quasi sveglio, perché mi stringe a sé ancora di più ed io poggio la testa sul suo petto. Oh, Dio, è così bello dormire accanto al proprio ragazzo, perché non è mai successo prima ? Liam dovrebbe venire più spesso a dormire da me. Già, dovrebbe venire più spesso...
Ma quando è venuto Liam ? Il mio ragazzo è venuto a casa mia ed io non me lo ricordo ? Accidenti, forse sarò svenuta per l'eccitazione. Aspettate, Liam non è mai entrato in casa mia, ieri mi sono addormentata nel mio letto da sola, mentre tenevo d'occhio Harry steso nella vasca da bagno. Trasalisco. Okay, niente panico, va tutto bene, no ? Sono solo abbracciata a qualcuno che ha dormito tutta la notte con me. Ah-ah, che vuoi che sia ? Sono calma, davvero. Succede in tutto il mondo, a tante persone, a tutte le ore...
Lancio un urlo ed il maniaco sessuale, che era accanto a me, cade a terra, con le coperte che lo coprono interamente. Prendo alla svelta la lampada posta sul comodino e colpisco il maniaco, che si dimena da sotto le coperte.

«Volevi stuprarmi, vero ? Brutto coglione, sai come mi chiamano in quartiere? Eh ?» gli chiedo, colpendolo più forte. «Non mi chiamano, perché hanno paura di me! » continuo.
Il maniaco sessuale si alza in piedi e si libera dal lenzuolo, lasciando scoprire l'alta figura di Harry. Oh, quindi non mi ero sbagliata, era un maniaco sessuale quello che ha dormito accanto a me. Pazienza, credevo fosse un ultra cinquantenne con gli ormoni in subbuglio. Gli faccio un mezzo sorriso e gli guardo la faccia. Oh mio Dio, perché ha una faccia sconvolta ed arrabbiata ? Accidenti, vorrà stuprarmi, dopo che l'ho picchiato con una lampadina da notte.
«Si può sapere cosa cazzo ti passa per la testa alle sette del mattino ? Avresti potuto uccidermi !» sbotta con voce roca, ed io indietreggio di qualche passo, lasciando cadere la lampada a terra. Oh no, questa è proprio una brutta situazione.
Balbetto. «Non fare la vittima, stupido. Cosa avrei dovuto fare accorgendomi che un coglione era sdraiato accanto a me ? Avanti, dimmelo ! Sei un coglione !» replico.
«Intanto la stronza che si è accoccolata contro il mio corpo per tutta la notte sei stata tu» ride. Spalanco gli occhi e fisso Harry dalla testa ai piedi, poi fisso il mio corpo. Harry indossa solo un boxer ed io la mia camicetta da notte. «Oh mio Dio, noi due non abbiamo-» mi ferma. «No, Anne, non ti stuprerei mai mentre stai dormendo» si ride.
Oh mio Dio, ma questo è un coglione davvero. “Non ti stuprerei mai mentre stai dormendo”. Davvero ? Quindi lo farebbe quando sono sveglia e in piedi ? Bene, vorrà dire che passerò il resto della mia vita a letto.
«Cosa ti è passato per quella tua fredda testa da Yeti quando sei venuto nel mio letto, uh ?» mi accorgo di alzare un po' la voce.
Harry si avvicina di poco ed io sono costretta ad alzare la testa. Odio il fatto che mi superi così tanto in altezza, soprattutto perché quella che deve avere sempre il controllo devo essere io.
«Tremavi, volevo riscaldarti. Ti basta o devi continuare a fare la stronza ?» si avvicina così tanto da riuscir a sentire il suo respiro.
Trasalisco e boccheggio, pensando cosa rispondere. «Mi hai dato della stronza ? Davvero hai osato chiamarmi stronza ? Tu sei così testa di cazzo, che se un ragazzo ti pensasse, diventerebbe gay» gli sorrido soddisfatta ed Harry spalanca la bocca. Ah, nessuno può darmi della stronza, né tanto meno uno Yeti.
«Meglio che riprendiamo la scommessa, non voglio più sentire la tua fastidiosa voce, soprattutto di mattina,
piccola» mi sorride anche lui. Aggrotto le sopracciglia. Perché questo Yeti si trova in città, a casa mia ? Non dovrebbe stare sulle montagne, con i suoi amici Yeti, a fare un Foot Party ? Lo rispedisco io, in montagna, a calci in culo. Ma ripensandoci, è troppo alto e il mio piede non riuscirebbe ad arrivare al suo culo.
Harry fa per sorpassarmi ed uscire dalla
mia camera, ma io lo sorpasso. Se non posso avere l'ultima parola, devo precederlo. Sto ben attenta a chiudere la porta di camera dietro di me e mi dirigo verso il bagno, ho bisogno di una doccia calda per rilassarmi un po'. Voglio dire, non è bello svegliarsi accanto ad un demente che solo a guardarlo, ti viene voglia di strapparti i capelli. Faccio per abbassare la maniglia ed entrare dentro, ma una grossa -e pelosa- mano la richiude. Mi giro di scatto e mi appoggio alla porta, con la sua mano (dannazione, è proprio grande e pelosa) al lato della mia testa ed Harry a poca distanza da me.
Cosa vuole ancora ? Non aveva detto che gli provocavo fastidio ? Eppure, credevo che gli Yeti non soffrissero di bipolarismo. Dovrò fare qualche ricerca su questo. Harry mi fissa ed io ricambio aggrottando le sopracciglia, poi capisco. Il bagno. Deve usare anche lui il bagno. Mio Dio, che rompi ovaie. Scrollo le spalle, come a dire “Scusami Ciccio, il bagno è mio e ci vado prima io” ed entro dentro.

Odio questa situazione. E' ridicola. Harry deve pagarla. Tanto per cominciare, gli farei una bella ceretta su tutto il corpo, anche nelle parti intime, perché con tutti quei peli non si può proprio guardare. Anzi, oltre ai peli gli staccerei anche il pene. Facciamo che gli porto via anche le due farfalle tatuate in petto. Potrei sostituire il pene con una delle due farfalle. Non sarebbe fantastico ? L'intera scuola smetterà di fargli gli occhi dolci ed arraparsi ad ogni gesto che
Sua Altezza compie. Anche la Burns -che in fondo, so che anche lei ha un debole per Harry- smetterà di trattarlo con il cucchiaino. Sporgo di poco la tendina e caccio un braccio fuori, in cerca del mio accappatoio. Sono sorpresa nel toccare qualcosa di duro. Dov'è il mio accappatoio ? Credevo di averlo messo.. Oh, eccolo. Lo tiro dentro la doccia e lo indosso sul corpo bagnato. Ora che ci penso potrei anche finire tutta l'acqua calda, in modo che Harry faccia la doccia gelata. Dopotutto, in montagna non esiste l'acqua calda, suppongo che la sua razza faccia la doccia fredda. Magari l'acqua congelata gli farà venire la nostalgia della montagna e se ne andrà via. Oh, sarebbe così bello !
Sposto la tendina di lato e...
Oh mio Dio. Perché Harry è nello stesso bagno dove sono io ? Perché mi guarda con un ghigno malizioso ? Mi ha vista nuda ? Mi chiedo come abbia fatto ad entrare, non ho chiuso la porta a chiave ? Mi porto una mano sul cuore, ho un attacco di panico. Perché sono stata così stupida da non farlo, soprattutto con Harry nei paraggi ? Cerco di ricompormi e spingo Harry in direzione della porta, lui di tutta risposta alza le mani in aria e fa per uscire dalla porta.
Ecco, tra poco uscirà dal mio bagno e starò in pace. Sapete una cosa ? Metterò una vecchia mise ed aggiusterò io stessa il muro, prima finisce questa storia meglio è.
Si aggiusterà tutto, Harry ed io non ci parleremo più grazie alla storia della scommessa, io mi sposerò con Liam, in un bellissimo abito bianco comprato da
Kleinfeld Bridal e partiremo per Los Angeles, poi scop... Perché Harry è ancora qui ? Gli fisso la mano, posta sopra la maniglia, che spinge più e più volte la maniglia. Non si apre. La porta del bagno non si apre. Ah-ah, va tutto bene Anne, forse è colpa di...del... insomma colpa di... Mi accascio a terra, mi sento male. Sono chiusa in bagno tutta nuda con un pazzo che tra pochi minuti cercherà di stuprarmi, ed io non posso nemmeno gridare aiuto. E' finita, addio a Liam, addio alla mia bella vita, addio anche al mio amico bidello. Cosa ne sarà di Louis ? Voglio dire, senza di me non saprà mai che giorno è, non saprà cosa indossare e non sposerà mai quella Paciola. Fisso Harry sedersi difronte a me e tiro un sospiro. Io nemmeno l'ho mai incontrata questa famosa Paciola, a cui piacciono tanto i salami. Peccato, avrei voluto conoscerla. Chi lo sa se ha tette oppure è uno stuzzicadenti. E se è un trans ? Oh mio Dio, Louis è troppo stupido per capire se ha la vagina o il pene. Pazienza, forse si possono chiedere permessi speciali per parlare con i vivi. Una volta ho visto un documentario in televisione dove la conduttrice spiegava che i morti possono aiutare tramite segnali le persone a loro care che sono malate. Potrei dire che Louis ha una grave disfunzione mentale. Guardo Harry e noto che lo sta facendo anche lui. Strano che non mi abbia ancora stuprata, voglio dire, sono avvolta in un misero accappatoio. Forse sta cercando di contenersi ancora per un po'.
Lascio scivolare di poco l'accappatoio sulla mia spalle, in modo che scopra la pelle nuda, solo perché qui dentro fa caldo.
Ovviamente. Sposto di nuovo lo sguardo su Harry e mi sta fissando la spalla. Ha! Lo sapevo che voleva stuprarmi, tra pochi minuti mi si avvinghierà contro e... Harry si è alzato, non si è steso sopra di me. E' entrato nella doccia. Ho capito! Vuole stuprarmi a corpo bagnato in modo che non sudi e non puzzi. Un momento. Davvero vuole fare la doccia in mia presenza ? Ah, io questo non lo permetto mica. Entro anche io nella doccia e chiudo la tenda. Spingo Harry in un angolo della doccia e tengo le mani sulla manovella dell'acqua. Si avvicina guardandomi strano ed io scuoto la testa, facendogli capire che non può farsi la doccia in un momento come questo.
Mi giro con le spalle rivolte al muro della doccia ed ho le mani dietro la schiena, poggiate sopra la manovella. Mi ritrovo Harry così vicino, da costringermi ad alzare il capo per permettermi di guardarlo in viso. Per qualche strano motivo non riesco a pensare a nulla e la mia ironia mi ha abbandonata, lasciando spazio alla paura. Harry poggia le sue mani sulle mie spalle, poi le lascia scendere giù sulle braccia, lo guardo confusa e sembra assente. Trasalisco quando le sue mani si avvicinano al mio fondo schiena e sposta la mia presa dalla manovella dell'acqua. Non ho idea di cosa stia facendo, ma il suo volto ha assunto un'espressione consapevole e decisa che non ricordo di aver mai visto prima. Sento un suono acuto e l'acqua tiepida mi scorre in testa. Mi ha bagnata. Perché lo ha fatto ? Nessuno può trattarmi in questo modo, nessuno più, perché io non mi faccio mettere i piedi in testa da
nessuno. Mi sento singhiozzare ed il respiro mi si mozza in gola, non so neppure il motivo. Harry mi prende nuovamente per le spalle e mi sposta contro la parete. Ho il suo viso a poca distanza dal mio e... non sembra lui. I suoi occhi sono così strani, mi ricordano qualcosa che mi sfugge dalla mente, poi mi riaffiora tutto. Era la stessa espressione che aveva quando si intrufolò in camera mia e lesse i messaggi di Liam, la stessa espressione che aveva quando, un giorno, era con me nel condominio della palazzina ed ebbe una telefonata che lo fece raggelare. La stessa espressione che gli ho visto in volto stamattina, prima che lo spingessi fuori dal letto. Quell'espressione cupa, preoccupata, spenta. Ed io mi chiedo se anche Harry portasse anche lui le maschere, se avesse anche lui un passato nero, se fosse anche lui come me. L'acqua scorre ancora sui nostri corpi ed io chiudo gli occhi, abbandonandomi. Mi sento sbattere nuovamente contro la parete e sento Harry baciare il mio collo avidamente. Mi gira vorticosamente la testa e non riesco ad agire. Bacia la mia spalla nuda e di scatto, mi ricordo di chi è realmente Harry.
Lui non è come me, lui è quel ragazzo abituato a vedere tante ragazze attorno, quello che ama divertirsi, quello poco serio e responsabile, lo stesso ragazzo che mi odia e mi prende in giro. Mi riaffiora anche il ricordo della scommessa e della sua faccia civettuola ed arrogante mentre la proponeva. Sta facendo tutto questo solo per via della scommessa e per il suo piacere. Smetto di singhiozzare, perché ricordo a me stessa che io non devo piangere. Poggio una mano dietro il suo collo e mi viene un idea. Lascio scivolare le dita lungo le spalle e lungo tutto il torace, cercando di essere il più delicata possibile. Harry ansima contro il mio collo e capisco che il mio piano sta funzionando. Arrivo al bordo del suo boxer e sento il suo respiro sempre più affannato, infilo un dito dentro gli boxer e temo che da un momento all'altro Harry possa scoppiare per l'eccitazione. Do un pizzicotto alla pelle.
Urla dal dolore e si allontana dal mio corpo, io mi affretto a correre verso la porta. Okay, non è stata una delle mie più brillanti idee, ma ha funzionato ! Voglio dire, davvero si aspettava che mi lasciassi stuprare ? Che stupidi gli Yeti. Oppure sono io che sono una genia. Già, direi che la seconda teoria sia più accettabile. Apro la porta e la richiudo dietro di me frettolosamente. Sono libera, si ! Devo dire che sono proprio intel... Oh mio Dio, perché Harry è in boxer davanti a me ? Non l'ho chiuso in bagno ? Accidenti, credevo di essere stata veloce.
Oh Dio, ora ci sono due Harry in boxer ! Mi guardo intorno cercando una via di fuga, ma ci sono Harry in boxer ovunque. Ho capito, oltre ad essere uno Yeti è anche un ninja. La conosco bene questa mossa, l'ho vista in vari film. Consiste nel moltiplicarsi per distrarre la vittima. Adesso c'è anche Liam in costume. Oh Dio, Liam è qui. E se ha visto me ed Harry in bagno ? Io non voglio che mi lasci, a me piace ed è terribilmente carino.
Oltre ai numerosi Harry, adesso anche Liam si moltiplica e cantano tutti insieme
Ai se eu te pego. Mi accascio a terra. Vi prego, Gustavo Lima no !
I numerosi Liam ed Harry -entrambi semi nudi- girano attorno a me cantando quell'odiosa canzoncina. Mi sorridono tutti con un sorriso da ebete mentre cantano. Dio, ma quanto sono scemi i ragazzi, non se ne intendono nemmeno di musica. Poi si lamentano del fatto che ci sono più scienziate donne che uomini. Girano attorno a me ancora più velocemente, tenendosi per mano, come per il Giro Giro Tondo. Mi copro le orecchie e chiudo gli occhi. Le loro numerosi voci, che dapprima sembravano così vicine, ora sembrano farsi sempre più lontane e poi c'è il buio totale.

Ai se eu te pego* vi straccio i coglioni, brutti dementi. 

*Tradotto dal drogatese all'italiano, significa "se ti prendo". Crediti a Gustavo Wurstellino.


Ai se eu te pego, ai, ai se eu te pego.
Okay, prima di tutto vorrei dirvi che non ero ubriaca/drogata quando ho scritto l'ultima parte HAHAHAHA. Penso si sia capito che Anne stava male (?)
Seconda cosa, siete in 50 seguitori. C i n q u a n t a. Ricordo come se fosse ieri quando ne eravate in otto. Sembreranno pochi, ma chissenefrega, voglio dire, siete cinquanta rehgorehtgo. E poi ho raggiunto le 92 recensioni ! Non so come ringraziarvi, siete tutti fantastici, quindi vi invito ad un Foot Party con Harry. Lol.
Terza cosa, okay, è un capitolo penoso e un po' cortino, ma non potevo dilungarlo oltre, dato che starò via per due settimane e non avevo altro tempo :(
Harry ed Anne prima si azzuffano e poi pominciano in doccia, bellini. Bellina soprattutto Anne con il suo pizzicotto. E' una genia quella ragazza, si.
Alcune cose -come la storia della maschera e del passato- si capiranno più in avanti, per il momento la situazione tra Anne ed Harry è ancora gelida.
Voglio ringraziarvi di nuovo per tutto il vostro supporto e per tutto quello che fate, non posso credere ancora che io, proprio Anna, abbia 83 seguitori, in cui ci sono anche quelli che la preferiscono, e 92 recensioni.
A tra due settimane !
xx

P.s 
Se la storia vi piace o vi appassiona, potreste recensire dicendo la vostra o chi shippate ? Aw.


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Capitolo 11
*** Food Wars ***


Perdonatemi, perdonatemi, perdonatemi! Lo so, faccio davvero schifo per aver postato dopo un mese e mezzo. Grazie di cuore per tutte coloro che mi hanno supportata e che non mi hanno abbandonata. Grazie di cuore.

(11)
Food Wars

(ispirato a Star Wars, tataaan)

 

Mi stiracchio ancora un po' nel letto, rilassandomi nel silenzio. Potessi, rimarrei accoccolata nel letto fino a mezzogiorno, ma oggi ho scuola. Dovrei proprio trovarmi un addetto al trasporto del letto da casa fino a scuola, così avrei più tempo per dormire. Un addetto al trasporto letto figo, possibilmente.
Ho ancora gli occhi chiusi e mi viene un dubbio in mente. Che ore sono ? Perché non sento baccano o le urla di mia madre ? Ho un po' di batticuore. Forse hanno rinchiuso in cella il mio vicino rompi palle e mia madre per disturbo alla quiete. O forse sarà mattino presto, mh.
Sento una mano poggiarsi sulla mia gamba ed io trasalisco.
«Anne ? Sei sveglia ?» sento dire.
Sbatto ripetutamente le palpebre e mi alzo seduta nel letto. Perché mia madre e la madre di Harry sono sedute ai bordi del mio letto con quella faccia preoccupata ? Oh Dio, io non ho fatto nulla, lo giuro. Oppure si ? Accidenti Anne, cerca di ricordare cosa hai combinato...
Mi passa per la testa una vaga scena di me ed Harry in doccia, avvinghiati sotto l'acqua che scorre. Il che non è proprio possibile :
A) Se Harry mi si fosse avvinghiato contro, io l'avrei legato ad un palo.
B) Io non resto avvinghiata ad Harry, questo è più che ovvio.
C) Sono completamente asciutta, il che significa che io non ci sono mai stata in doccia. Con Harry. Completamente fradici.
Mi porto una mano sui capelli. Sono bagnati.
I miei capelli sono bagnati. Ah-ah, cosa sarà mai ? Deglutisco un po' rumorosamente. Forse quella pazza di mia madre avrà pensato bene di svegliarmi con una secchiata di acqua fredda in testa, no ? Oh Dio.
«Cosa è successo ?» sbotto, alzando di poco la voce.
Le due signore si fissano per un attimo. «Non ricordi nulla ?» chiede mia madre.
La testa mi gira e cerco di ricordare. C'erano tanti Harry in boxer e tanti Liam in costume da bagno... Cosa sto pensando ? Oh Dio, ricorda, ricorda, ricorda... ah, certo! Ero a farmi la doccia tranquillamente, mentre Harry entrava bruscamente in bagno a farmi i dispetti, ovviamente. Ho cercato di cacciare Harry fuori, ma la porta non si apriva e poi... no, non è possibile.
«No, cosa è successo ?» mi agito e non passa inosservato alle due.
«Sei svenuta. Non ricordi proprio nulla ?» la signora Styles mi accarezza una mano.
E' uno scherzo, uno stupido scherzo, vero ? Insomma, basta guardare le facce di mia madre e della madre di Harry, si nota subito che non sono serie.
«Harry ti ha stesa sul letto e ha cercato di farti rinvenire, ti sta preparando un tè ora» mi dice, gentilmente, di nuovo la madre di Harry, notando il mio silenzio.
Inizio ad iperventilare. Ora ricordo. La porta che non si apriva, me ed Harry nella doccia, le carezze, gli affanni, il pizzicotto sull'inguine, io che fuggo dal bagno e poi il nulla.
«No, no, no!» sbotto, agitando la testa. «Cosa no, tesoro ?» chiede mia madre.
Vedo una tazza fumante passarmi davanti al viso, alzo lo sguardo e incontro quello di Harry. E' bagnato fradicio anche lui ed ha un espressione cupa.
Oh Dio, allora è vero.
«Bevi, ti sentirai meglio.» mi sento dire di nuovo da mia madre.
Prendo la tazza e comincio a sorseggiare il tè, lasciando stare lo sguardo di Harry che mi fa sentire un po' in imbarazzo. E' troppo buono questo tè per essere stato preparato da Harry. Ah, ora ho capito! Sono ancora svenuta e sto sognando, semplice. In realtà sto sognando che stavo pomiciando con Harry in bagno, poi sono svenuta e ora sogno che mi sono risvegliata e sto bevendo questo delizioso tè, mentre sono ancora svenuta! Be', è un pensiero un pochino contorto ma è questa la verità. Bene, basterà aspettare che mi risvegli, non ci vorrà molto...
«Tutto bene ?» mi chiede mia madre con aria preoccupata. Le madri. Si preoccupano pure nei sogni, ma un momento di pausa non ce l'hanno mai ?
«Aspetta solo un attimo» le sorrido come un ebete.
I tre si guardano in faccia come se avessero davanti una pazza. Se questo fosse accaduto nella realtà io alzerei la voce fino a rompere persino i capelli, ma visto che è tutto un sogno, pazienza. Credono che io sia pazza ? Peggio per loro, quando mi risveglierò da tutto questo gli farò vedere io chi sono i pazzi.
Sorseggio un altro po' questo finto tè. Lo dicevo io che era troppo buono per essere vero. I tre pazzi mi fissano ancora, ed io sorrido più che posso. Quando finisce questo stupido sogno ? Sono inquietanti con quegli sguardi, mio Dio. Questa storia va proprio nella lista delle cose da raccontare ai figli ed ai nipoti.
«Tra poco mi verrai a svegliare con la tua voce stridula, quindi si, tutto bene» sorrido raggiante, mentre sorseggio altro tè. Chi sa se posso chiedere la ricetta, mh...
«Cosa ?!» strilla mia madre -o meglio, fasulla madre- con il volto paonazzo.

«Ho detto, tra poco verrai a svegliarmi da questo strano sogno, quindi per ora va tutto bene»
I tre si riguardano con aria strana, non saprei dire se il più inquietante è Harry, con i ricci mezzi bagnati e i pantaloncini anch'essi fradici, o mia madre con l'aria infuriata. Nei sogni non si possono ricevere ceffoni, vero ?
«Sei già sveglia.» tossicchia mia madre. «Sveglia e un po' rincoglionita.»
Mi girò verso Harry e gli lancio uno sguardo sfuriato. Vorrei proprio strangolarlo per aver detto una cosa simile, ma mi trattengo. Voglio dire, tanto è un sogno, tra un po' me lo ritroverò comunque a rompere i coglioni nella realtà.
«Ah-ah-ah-ah, che carini!» mi sforzo di sorridere «tra poco mi verrai a svegliare, lui» indico Harry «farà baccano con il suo schifoso phon e...» deglutisco. Stanno scuotendo tutti la testa, credono sia pazza. Oh Dio, oh mio Dio.
Fisso la tazza bollente che ho tra le mani, non ho altra scelta. Il liquido bollente scorre per tutto il viso. Mi brucia e pizzica, il che significa che sono sveglia. Come ho fatto a prendere un simile abbaglio ? Mi sento come uno scimpanzé su un palcoscenico con un microfono in mano : stupido e insignificante.
«Anne, oddio, stai bene ?» mi scuotono i tre.
«Si, uhm, era per svegliarmi, è che mi sentivo ancora un po' afflosciata» balbetto un po'. Harry ha la peggio espressione, sembra che abbia visto un fantasma. Devo andarmene, non posso restare in questa situazione un minuto di più.
«Io... io devo a-andare a...» ci penso un po' su «a scuola! Si, devo andare a scuola» rido mentre mi alzo dal letto e mi incammino fuori.
«Cosa ? Dove vai ? Sei svenuta, non puoi andare a scuola, ti senti male!» urla mia madre dietro.
«No, sto a meraviglia. Guarda, sono in piedi!» le faccio notare le gambe. Okay, forse sto un pochino barcollando, ma va tutto bene, non c'è bisogno di dirlo, giusto ?
«E poi devo fare un importantissimo compito in classe, non posso proprio mancare» mento, scuotendo la testa.
«Ma non puoi andare, l'orario di entrata è passato da un pezzo» mi fa notare la signora Styles. Che gentile, la prossima volta la ringrazierò con un tè. Bollente. In faccia.
«Posso entrare anche alla seconda ora» le spiego mentre mi avvicino il più possibile alla porta. Devo andarmene prima che mi facciano altre domande.
«Allora Harry ti accompagnerà, così ti sorveglia!»
Accidenti.

 

* * *

Devo proprio dire che le cose sono andate meglio dopo quel piccolo incidente di stamattina. Chi è lo stupido che ha inventato la frase “il buongiorno si vede dal mattino” ? Voglio dire, ho avuto un buongiorno un po' hot ma dopotutto ora sono a posto. Okay, forse c'è stato un brevissimo lasso di tempo in cui le cose non sono andate proprio bene, come quando stavo per uscire di casa in pigiama, oppure quando ho dovuto correre fino all'asma a scuola per non stare con Harry. In effetti, ho ancora un po' di affanno dovuto alla corsa di due ore fa, ma va tutto bene, davvero. La campanella annuncia -finalmente- la ricreazione, così mi alzo ed esco fuori la classe. Il corridoio si anima di ragazzi euforici per la pausa e mi passa davanti una ragazza con una camicia arancione che ride. Non posso fare altro che una smorfia, voglio dire, ma il suo gatto ha la colite e le ha vomitato sulla camicia ? Sembra tanto un'arancia con quella cosa, ma non vede che è orribile ? Gli alieni potrebbero dichiararci guerra per persone come quella lì, è pericoloso. Scuoto la testa in segno di disappunto, dove andrà a finire il mondo ? Le persone non dovrebbero essere così cogl... Oh, mio Dio. Cosa ci fa Liam allo stipite della porta della classe accanto alla mia ? Sorrido come un ebete e agito le braccia in aria per farmi notare tra tutta la folla, le cose non potrebbero andare meglio. Scommetto che sarà proprio felice di vedermi e sapere che sono nella classe accanto alla sua, sarà così felice da commuoversi, ne sono sicura. Già posso immaginare noi due che ci diamo appuntamento in corridoio per baciarci, è fantastico. Liam finalmente mi nota, e proprio come mi aspettavo, ha una faccia.. sconvolta. Perché si sta guardando intorno come se fosse minacciato ? Dovrebbe essere felice, non spaventato.
Con passo svelto mi incammino verso la sua direzione, forse non mi avrà riconosciuto, e forse, sarà stato traumatizzato anche lui da Mrs. Arancina, ne sono sicura. Mi ritrovo davanti a lui e gli sorrido.

«Ciao Liam!» dico un po' esuberante.
«Ehy, Anne, cosa ci fai qui ?» mi risponde, pallido in faccia. Continua a guardarsi intorno con aria preoccupata e non capisco proprio cosa non vada.
«Sono proprio nella classe accanto, che caso!»

Spalanca di poco la bocca e sembra che gli abbia detto che scopo con suo padre.
«Ah» mi sorride un po' più convinto, mettendo i suoi occhi nei miei «sei in classe con Tiffany Evans, quindi ?» chiede.
«Si» mi sento dire infastidita. So che quasi tutta la scuola la conosce per la sua fama -di troia, ovviamente-, ma non credevo che anche il mio boyfriend la conoscesse. Non che sia gelosa, affatto.
«Immagino quanto sia dura sopportarla» ride. Mi riprendo dal mio stato pensieroso e rido anche io. E io che credevo che la conoscesse per altro! La conoscerà per la sua fama di troia, ne sono sicura.
«Già, non hai idea! Lei e le sue ridicole ancelle anoressiche, sono tutte scope-amiche »rido per la battuta. Mi aspetto che scoppi a ridere ma invece fa una risatina forzata. Non l'ha capita ? Anoressia, scopa, scopa-amica. Okay, forse non era proprio divertente, ma era simpatica, no ?
Schiocco la lingua contro il palato e mi viene un'idea per farlo svegliare un po'.
«Non mi hai dato nemmeno un bacio» mormoro con la voce più sensuale possibile, e arrotolo una ciocca di capelli al dito per completare il tutto. Lano del Rey si guarda di nuovo in giro e mi lascio scappare uno sbuffo.
«Hai ragione, mi dispiace» mi dice sottovoce «ma possiamo andare da un'altra parte ? Perché io.. uhm, io...»
Ora ho capito, ha vergogna! Oh Dio, ma che dolce, è timido e riservato, quindi non vuole far sapere ancora a tutti che io sono la sua ragazza, perché altrimenti tutte le battone che gli vanno dietro mi assalirebbero. Aw, che romantico.
Gli sorrido ed annuisco. «Seguimi» mi fa cenno con la testa di seguirlo.
Cammina di qualche passo più avanti di me ed io gli corro dietro per non perderlo di vista. Arriviamo alla fine del corridoio e giriamo a destra, dove c'è un piccolo corridoio che porta alla stanza di servizio delle bidelle. Questa parte del piano di scuola è sempre vuota ed ora capisco perché mi ha portata qui.
Ci ritroviamo l'uno difronte all'altro, in silenzio. Sto per dire qualcosa ma prima che io lo faccia, sento le sue labbra sulle mie e le mani sulla mia nuca.
Mia nonna si sbagliava di grosso quando diceva “se è timidone allora è un gran sporcaccione”, perché Liam è davvero dolc.. sento una strizzatina sul sedere e rido sulle labbra di Liam.

Entro nel bar della scuola canticchiando. Ad esser sincera, non vedo l'ora di parlare a Niall di Liam, e farmi due risate con il biondo, ovviamente.
Spalanco gli occhi nel vedere tutta la gente nel bar. Mio Dio, non riesco a vedere nemmeno Niall al bancone con tutte questi ragazzi. Ah, eccolo! Sta sgobbando avanti e indietro per soddisfare gli ordini. Poverino, immagino quanto sia stanco. La gente dovrebbe prendere esempio da lui, ovvero essere leali, gentili e onesti, non come quella tipa in fondo che spinge per rimanere in fila. Dove andrà a finire il mondo ?
Picchietto la spalla di una ragazza che mi precede in fila. La tipa si gira e mi fissa.
«Scusami, potresti farmi passare avanti ? Sai, una ragazza è svenuta e devo portarle al più presto dell'acqua e dello zucchero» le dico, portandomi una mano sul cuore.
La ragazza (a dire il vero è piuttosto bassina per essere una liceale) si gira davanti senza nemmeno rispondermi o cedermi il posto. Sono sdegnata, com'è possibile che esista gente così insensibile ?
«E' vero!» urla una professoressa del quinto anno «fate passare avanti questa ragazza.» Tutti si girano verso di me ed io iperventilo.
«Grazie» sorrido imbarazzata alla professoressa. «Tu devi essere l'amica di Lucy Pendley.» Lucy Penna chi ?
«Io veramente-» un'altra professoressa mi blocca «Si, lei è l'amica di Pendley, l'ho già vista. Lucy ha ancora quegli attacchi di panico, vero Haley?»
Oh Dio, non sta succedendo davvero, no. La prossima volta che mi viene in mente di dire una menzogna simile prima mi torturerò a schiaffi. «Già.» tossisco, agitandomi.
«Povera ragazza» fanno le due in coro. Devo svignarmela, non posso stare un minuto di più in questa situazione.
Superò in fretta la fila e mi allontano dalle due professoresse.
«Aspetta! La madre di Lucy ha vinto?» mi urla la professoressa più anziana.
Oddio, ma cosa vuole da me ? «Si» urlo senza voltarmi «ha vinto tanti soldi!»
Mi avvicino a passo più svelto al bancone con un po' di affanno. E' stato terribile, gli adulti non dovrebbero rivolgersi in quel tono così confidenziale.
«Ciao Niall» dico, mentre lui traffica avanti e indietro per il bancone.
«Ciao, cosa posso portarti ?» mi risponde con il tono che usa con le clienti.
Corrugo la fronte. «Niall, sono Anne» urlo sopraffatta. Alza finalmente lo sguardo e mi guarda con un espressione dispiaciuta.
«Oddio Anne, scusami, è che guarda quanta folla che c'è oggi» borbotta indicando il locale affollato, alzando di poco la voce per farsi sentire da tutto il fracasso.
«Dai, Niall, non è così grave, mantieni la calm-» qualcuno mi spinge e sbatto il ventre contro il balcone.
«Basta!» urlo girandomi di poco «piantatela, sembrate animali in calore, porca puttana!»
Di soppiatto tutti si zittiscono e mi sento avvampare, poi riprendono a urlare più di prima. Mi giro di nuovo verso Niall. Ha una faccia orribile.
Apro la porticina del bancone e affianco Niall, non posso vederlo così affranto.
«Allora» urlo di nuovo «chi deve ordinare le bevande vada a destra, nella mia parte, chi deve ordinare cibo vada a sinistra, dalla parte di Niall»
In men che non si dica la folla si divide in due parti e sono stupita. La gente potrebbe chiamermi La Ragazza Mosé, mi amerebbero tutti, persino mia madre, mi chiederebbe sempre di dividere la crosta dalle pentole.
«Grazie Anne» mi sento dire da Niall. Gli sorrido e subito prendo nota delle ordinazioni.
Il bar si svuota velocemente e ci sono soltanto una decina di ragazzini dalla mia parte, così Niall mi aiuta a preparare i caffè ed i cappuccini.
Prendo il bicchiere di vetro che ha lasciato qualcuno sul bancone e lo pulisco con acqua e straccio, tenendo lo sguardo fisso sul bicchiere.
«Niall, ordino un caffè, grazie.» Alzo subito lo sguardo ed incrocio quello di Harry.
Mi guarda con aria di sfida e non posso non imitarlo. Dopo tutto quello che è successo vorrei soltanto strangolarlo.
«Anne, lo prepari tu? Sto pulendo qui» sussurra Niall, che ha lo sguardo piuttosto perplesso. Annuisco e mi dirigo alla macchina del caffè, posta al lato opposto del bancone. Vuole il caffè ? Bene, glie lo do io il caffè.
Prendo il bicchiere bollente e lo tengo stretto in mano, avvicinandomi al bancone.
Balzo in avanti con il piede sinistro e il liquido scuro finisce sulla maglia bianca di Harry, che guarda incredulo la macchia di caffè espandersi sul ventre.
Soffoco una risata e porto una mano davanti alla bocca, fingendomi scioccata. Ah!, quanto vorrei che qualcuno avesse ripreso la scena, lo posterei immediatamente su youtube, ma mi basta sapere che andrà in giro con quella macchia e tutti gli rideranno dietro. La prossima volta si riguarderà bene dal toccarmi, questo pedofilo.
Poggio il bicchiere con il caffè rimasto e glie lo indico, sorridendogli come una angioletto, dopotutto sono soltanto inciampata, non l'ho fatto mica apposta. Harry mi guarda aggrottando le sopracciglia ed è senza parole, si vede. Probabilmente starà pensando che sono una stronza, che la devo pagare e che-
La pancia mi brucia e guardo la mia maglia : è zuppa di caffé. Spalanco la bocca e guardo Harry, che porta una mano davanti alla bocca come ho fatto io qualche minuto fa. Ah, non mi abbasserò al suo livello, io sono superiore. Mi ricompongo e passo la lingua sulle labbra. Sono calma, calmissima, davvero.
Salto oltre il bancone, raggiungendo Harry, e le patatine che aveva in mano quel ragazzino finiscono nei ricci del coglione. Lascio stare le imprecazioni del ragazzino rivolgo un sorriso a Mr. Potato Caffeinato, poi scosto i capelli all'indietro con fare altezzoso e mi giro, ma prima che possa fare un passo sento la schiena inzupparsi e trasalisco. Mi rigiro e vedo il suo sguardo divertito, ha in mano una bottiglia d'acqua. Socchiudo gli occhi in una fessura, vuole la guerra ? Bene, e che guerra sia. Adocchio in fretta una pizzetta mangiucchiata sul bancone, la prendo e vola sulla maglia di Harry. Indico la sua mise sporca di caffè e pomodoro e rido, ma d'un tratto mi ritrovo in faccia un cornetto. Volano patatine, bicchieri, brioche e pizzette, su e giù e non saprei dire chi ha la meglio, so soltanto che Harry sembra un albero di Natale tanto che è addobbato di cibo.

Oh Dio, ma quella lì a terra è cioccolata spalmabile ? Mi affretto subito a prenderla e mi avvinghio contro Harry, spalmandogliela in faccia. Quando sono sicura che abbia la faccia ben sporca mi allontano dalla sua faccia e ci fissiamo, l'uno dirimpetto all'altro. Harry scoppia a ridere ed io lo seguo, siamo orribili, ci cadono patatine e biscotti dai capelli e siamo fradici.
Harry si sporge verso il mio viso e mi lecca una guancia, facendomi ridere ancora di più.
«Voi due, in presidenza! Ora!»
Io ed Harry ci fissiamo e ci allontaniamo di scatto.
Merda.


Sono viva!
Ebbene si, dopo un mese e mezzo ora avete la conferma che sono ancora viva. Non avete idea di quanto mi dispiaccia, ma con il rientro a scuola, vari problemi, danza eccetera, sono stata super impegnata. Spero che il capitolo di sei pagine words vi abbia ripagato e...no, non vi ha ripagato, vero ?
Lo so, è un capitolo penoso, ma non avevo altro in mente e a dirla tutta non so nemmeno cosa scrivere per il prossimo. Ma non vi preoccupate, farò il meglio, promesso. 
Sebbene la storia abbia raggiunto le 105 recensioni (siete fantastiche!), tuttavia non credo che questo capitolo raggiungerà un numero elevato di recensioni, e lo capisco, dopotutto sono stata assente per quasi due mesi. 
Riguardo al capitolo, è un po' confuso, lo so, ma non poteva non venire così, lol. Anne si risveglia dallo svenimento avvenuto nello scorso capitolo e non vuole credere che abbia davvero pominciato con Harry in doccia. E poi c'è Liam che fa lo strano, secondo voi cosa gli succederà mai a quel poverino ? La mia parte preferita è la guerra del cibo, poi Harry che lecca la guancia ad Anne, aw iewghreihg.
Va bien, mi dileguo. Al prossimo capitolo e grazie di tutto.

Vi voglio bene :)

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