Tutto ciò che conoscete sta per cambiare

di _Eterea_
(/viewuser.php?uid=132377)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Susan Pevensie ***
Capitolo 2: *** Signor Tumnus ***
Capitolo 3: *** Lucy Pevensie ***
Capitolo 4: *** Jadis ***



Capitolo 1
*** Susan Pevensie ***


Susan, 200 parole. Prompt: Pile di libri. (pacchetto creato da me e Luthien)

 
 

 
Non potevi accettarlo.
Avevi dovuto fingere che andasse tutto bene, inizialmente, solo per il bene di Peter e gli altri, far credere loro che in fondo non ti importava più di tanto.
Avevi letto una gran quantità di libri fin da piccola, pile di tomi che insegnavano più che altro a conoscere quello che esisteva nella realtà.
 Così tanti che sapere di quel mondo aveva rotto ogni tua convinzione.
Eri razionale, sempre a puntare sulla logica. Perché era solo quella che conoscevi.
Era Lucy quella fantasiosa, che poteva permettersi di passare il tempo con la testa tra le nuvole.
Peter un po' lo capivi, era il maschio di casa, quando tuo padre era in guerra.
Con Edmund avevi rinunciato fin da subito a cercare di entrare nella sua testa.
 
Tu dovevi essere la responsabile, Susan.
Tu dovevi prendere il posto della mamma, mentre lei non c'era.
Ed ora cosa ti rimane, mentre saluti quel mondo, e sai che sarà per sempre?
Dov'è finita la tua logica, in tutto questo?
Dove sono i tuoi vecchi libri realistici e superficiali?
 
Il binario scompare davanti ai tuoi occhi e sei scioccata.
Anche questo non ha senso, ma per una volta non ti importa.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Signor Tumnus ***


Signor Tumnus, 183 parole. Prompt: egoista. (pacchetto creato da me)

 


Il Signor Tumnus era sempre stato famoso, in tutta la foresta, per la tranquillità in cui viveva.
Un fauno di tutto rispetto, nonostante i tempi bui e freddi, che si occupava degli affari propri senza mai essere di peso a nessuno.
Pacifico e buono.
Questo era quello che gli abitanti di Narnia pensavano.
Ed effettivamente questo era sempre stato il Signor Tumnus... fino a quell'istante.
Una bambina. Una figlia di Eva.
Sola.
E in casa sua.
Non esisteva niente di più pericoloso in quel mondo, da quando la falsa Regina aveva costruito quelle sue gelide mura.
Così piccola ed indifesa.
Il cuore del fauno, quello abituato alle gentilezze, gridava ed implorava di scappare, farla fuggire da quel posto un tempo incantevole ed ora tetro e distrutto.
Eppure, per una volta nella sua vita, fu la mente del fauno a prendere il sopravvento.
Portala alla Regina. Ti ringrazierà. Sarà buona con te.
In un attimo il cuore del Signor Tumnus conobbe qualcosa di nuovo.
 
 Il flauto smise di suonare.
 
Per quel secondo, il Signor Tumnus fu egoista.
Attimo che, per fortuna, sparì subito dopo. 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Lucy Pevensie ***


Lucy Pevensie, 120 parole. Prompt: Fotografia.
(Scritta per il Prompt Days! sul forum Pseudopolis Yard)

 
Lucy ha capito che è arrivato il momento.
Guarda intorno a sé, cercando di trattenere le lacrime al solo pensiero.
Vuole stampare ogni particolare di quel luogo nella sua mente, come una fotografia.
La ragazzina vuole sapere che, se non avrà più la possibilità di ritornare in quel posto, un giorno - quando sarà ormai vecchia - ricorderà in modo vivido gli alberi, le mura antiche, e le cascate di Narnia.
Ricordare ancora quel profumo nell'aria, la sensazione che qualcosa di nuovo e - magico? - si nasconda da qualche parte tra le rocce e i cespugli.
Ogni volto amico.
 
Solo sperando questo, Lucy sa che potrà sopravvivere a questa separazione.
Perché porterà sempre un po' di Narnia con sé. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Jadis ***


Jadis, 146 parole. Prompt: Statua.

(Scritta per il Prompt Days! sul forum Pseudopolis Yard)


 
Jadis osservava spesso il museo di statue, quello  che si estendeva per tutto il suo freddo giardino ghiacciato.
Ogni tanto, quando voleva riflettere, si ritrovava a camminare tra le statue di pietra, senza avere una vera meta. Vedeva la sua forza, in quei visi spaventati e atterriti.
La sua potenza.
Tutto quello che nel suo vecchio mondo aveva perduto.
Jadis non aveva mai sentito la nostalgia di "casa"; e perché mai avrebbe dovuto?
Era di nuovo regina, e questa volta di un mondo più vivo e giovane.
Un mondo forte, come lei.
L'aveva reso freddo, oscuro e pericoloso... l'aveva modificato a sua immagine e somiglianza.
Perché era suo, da quando il vecchio leone era sparito dalla circolazione.
 
Jadis osservava le statue, le toccava... e sentiva la sua anima farsi di giorno in giorno più oscura e resistente.
 
Perché era tutto suo, e nessuno gliel'avrebbe portato via. 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1809242