My Life

di Cryss97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO UNO


12 ANNI FA
? : << allora siamo d’accordo? >>
?: << si, quando saranno grandi dovranno diventare marito e moglie >>
Ma di cosa stanno parlando i miei genitori? E con chi? Mi domandai nascosta dietro la porta.
S: << Dai Kagome! Sbrigati a prendere quel pallone! >>
K: << Arrivo! >>

 
ADESSO
Salve a tutti, mi chiamo Kagome Higurashi e ho 17 anni. Ho un fratello gemello di nome Sota e frequento a Tokyo, il liceo Kibarashi insieme a mio fratello e alla mia migliore amica Sango. Non so in che modo, ma mi sono ritrovata al centro dell’attenzione di tutta la scuola e sulla bocca di tutti, tutti i giorni, tutte le mattine.
I miei genitori sono i padroni di una delle società più importanti di Tokyo, la società Higurashi.
 
Sentii la sveglia suonare, mi rigirai nel letto, presi un cuscino e lo lanciai addosso alla sveglia sperando di farla stare zitta.
Diversi picchiettare alla porta mi svegliarono un po’ di più.

S: << Kagome muoviti! Sono le 7.30! >>
K: << Arrivo! >> dissi sbadigliando << che ore hai detto che sono? >>
S: << le 7.30! >>
K: << Oddio è tardissimo! >> urlai e mi piombai fuori dal letto lanciando le coperte che sembravano non volessero lasciarmi. Mi misi la divisa di tutta fretta, mi pettinai i capelli e corsi giù dalle scale, rischiando di farne metà con il sedere.
K: << Ciao mamma! Ciao papa! Ciao nonno! Noi andiamo! >> dissi salutando la mia famiglia
Vidi che Sota stava ancora mangiando.

K: << Sota! Muoviti! Non eri stato mica tu a dirmi che era tardi? >> lo presi per un braccio e cercai di trascinarlo fuori dalla porta.
S: << E dai, fammi finire la colazione! >>
K: << e’ tardi. Muoviti. >>

In fondo non era così tardi, erano solo le 7.45 e i cancelli aprivano alle 8.10 solo che quando mio fratello fa colazione, ci mette un sacco di tempo! E poi la scuola non è tanto vicina a casa, perciò è meglio arrivare in orario se non si vuole prendere una bella sgridata dal preside e molto probabilmente una punizione, come compiti extra o ricerche.
S: << Kagome! Ho fatto un disastro! >> e si fermò, lasciandomi andare avanti di qualche passo
Mi fermai e mi girai.

K: << del tipo? >>
S: << ho dimenticato i cestini del pranzo >>
K: << Che cosa hai fatto??? >>
S: << lo so, scusa… Ehy, guarda la! >> mi indicò una specie di minimarket
K: << Andiamo, presto! >>

Entrammo e prendemmo del ramen, dato che era tutto quello che potevamo permetterci, visto che mio fratello aveva pochi soldi.
Ora vi starete chiedendo il perché deve pensare a tutto lui. La risposta è che lui, fin da piccoli è sempre stato quello più responsabile, ed è così anche tutt’ora, infatti nostra madre affida tutto a lui.
Uscimmo dal negozio e a corse ci dirigemmo verso la scuola. Appena in tempo, i cancelli stavano per essere chiusi.
La campanella ci costrinse a entrare. Appena entrai vidi la mia amica Sango che mi stava salutando sbracciandosi correndomi in contro

K: << buon giorno >>
Sa: << Buon giornooooo >>
K: << come mai tutta questa allegria? >>
Sa: << indovina?? >>
K: << non dirmi che… >>

Lei annuì.

K: << finalmente! Era ora che vi metteste insieme! >>
Sa: << lo so, lo so. Ma rimane comunque un problema. >>
K: << Se ti vuole davvero bene, la smetterà >>
Sa: << Lo spero… >>

Io e Sango stavamo parlando del più e del meno, quando andai a sbattere contro la persona che volevo il più lontano da me possibile.

K: Ahio, che botta >> dissi massaggiandomi la fronte << ah, sei tu >>
I: << è questo il modo di salutare? >> mi disse, con un ghigno
K: << cosa vuoi? >>

Ecco di nuovo. Ogni mattina doveva venire a rompere. E ogni santa volta attorno a noi di formavano sempre gruppi di ragazze con dei commentini sulla bocca positivi o negativi, dato che Inuyasha era molto popolare nella scuola.

I: << cosa voglio io? Cosa vuoi tu? >>
K: << ma chi ti credi di essere? >>
I: << guarda che sei stata TU a venire a sbattere contro ME >>
K: << e con questo? Potevi evitarmi o stavi ascoltando quell’ochetta di Kikyo? >> che nel frattempo se l’era svignata.
I: << gelosa? >>
K: << ti piacerebbe. >> risposi secca e me ne andai, trascinando con me la mia amica Sango.  




Salve a tutti :D
Ieri sera mi è venuta in mente questa storia e ho deciso di scriverla. Diciamo che questo capitolo è un prova, per vedere se ha successo o no la FF ( è la terza cche sto scrivendo XD )
Comuque... Fatemi sapere cosa ne pensate!!!
Grazie a tutti e buon fine giornata ;) PS. scusate eventuali errori xD

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Scusate il ritardo, è che ieri mi hanno operato al ginocchio e questo capitolo lo scritto solo oggi pomeriggio, vi chiedo davvero scusa se fa schifo... Perdonatemi!!!

CAPITOLO DUE

<< avanti Kagome, calmati >>
<< come faccio a calmarmi dopo che quello la mi deve sempre venire a rompere? >> dissi, sbattendo i libri sul banco
<< oh andiamo, non è mica la prima volta che fate cosi! Vi conoscete dalla prima media! >>
<< si, ma è sempre una rottura! E’ diventato ancora più antipatico da quando gli gira attorno quell’oca di Kikyo >>
<< Kagome… non è che sei gelosa? >>
<< ma ti pare? Io gelosa di quello? Anche se va sulla luna non mi mancherebbe minimamente >>
<< Ehy Higurashi! >>                                             
<< che vuoi Hojo? >> risposi atona e guardandolo male
<< usciamo insieme sabato sera? >>
<< no >>
<< perche no? >>
<< perche non mi piaci! E poi è la centesima volta che te lo dico! Cerca di capirlo una buona volta! >> detto questo, presi e uscii dall’aula
“uffa che pizze quell’Hojo. Ogni volta mi chiede di uscire, ma quando lo capira che non mi piace…”

Mentre uscivo dall’aula, per la seconda volta nel giro di pochi minuti andai a sbattere contro un persona. Questa volta era il prof.

<< dove crede di andare, signorina Higurashi? >>
<< in bagno >>
<< non ha sentito che è suonata la campanella? >>
<< no>>
<< bene, allora la informo io adesso. Si vada a sedere al suo posto. Anche voi altri. >>

Mi sedetti sul mio banco, posto in fondo all’aula, incrociai le braccia su di esso e appoggiai la testa su esse. Lentamente scivolai nel mondo dei sogni…

<<  HIGURASHI!!!!!!!!!! >>
<< Eh? Chi è? >> dissi, alzando la testa e sbadigliando
<< vuole ripetere quello che stavo spiegando? Oppure era troppo impegnata a dormire? >>
<< non so di cosa stava parlando >>
<< Higurashi… fila dal preside! ORA! >>
<< okok vado, ma si calmi >>

Uscii dall’aula in direzione del preside, che sicuramente sarebbe stato informato subito dell’accaduto dal prof.
Arrivai davanti al suo ufficio e vidi che la porta era socchiusa e sentii la sua voce. Doveva essere impegnato.
Furtivamente, aprii di più la porta e vidi seduti davanti al preside Inuyasha e Kikyo.
“ma che ci fanno li?”

<< bene, ora potete andare >>

Era la voce del preside, meglio filare!. Mi spostai più indietro e mi appoggiai al muro facendo finta di niente.
I due uscirono e non ci salutammo nemmeno, ci guardammo solo.

<< prego, Higurashi. Entri. >> mi chiamò il preside
<< arrivo! >>
<< cosa hai combinato stavolta? >> mi chiese, usando un tono di voce ormai privo di speranza.

Dovevo ammettere che assomigliava proprio tanto ai suoi figli: Inuyasha e Sesshomaru.

<< ho solo dormito un po’ >>
<< Kagome, questa è la quinta volta che vieni qui in questo mese >>
<< lo so… >>
<< per punizione dovrai fare una ricerca sull’epoca Sengoku, per lunedi! >>
<< ma preside! Ho solo due giorni! >>
<< vuoi farne due? >>
<< nono una basta >>
<< bene. Può andare adesso >>
<< ok. Grazie e arrivederci >>

Stavo salendo le scale, per ritornare in aula quando suonò la campanella di intervallo. Avevo dormito così tanto? Be, meglio per me.

<< eccoti Kagome! >> mi venne incontro urlando Sango e dientro di lei c’era mio fratello.
<< cosa ti ha detto il preside? >> chiese curioso Sota
<< devo fare una ricerca sull’era Sengoku >>
<< oddio! Che pizze!!! >>
<< eh gia… >>

Stavamo parlando, quando qualcuno con la spalla mi venne addosso e mi spinse. Quello stupido di Inuyasha!

<< stai attento a dove cammini! Maleducato che non sei altro! >>
<< tu vedi di crescere un po’, nana! >>




Salve ragazzi, vi chiedo davvero scusa se questo capitolo fa letteralmente schifo, è che ieri mi hanno operato al ginocchio e lo scritto oggi pomeriggio il capitolo, in preda al dolore xD
Mi rifarò con il terzo, che sarà anche un passo importante per la storia, la dichiarazione.
Fatami sapere cosa pensate di questo capitolo...
Volevo ringrazie tutti coloro che hanno recensito e letto il primo capitolo. 

Ciao e grazie per la lettura... Scusate ancora!!! 

Ps. scusate per eventuali errori...

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO TRE

Stavamo parlando, quando qualcuno con la spalla mi venne addosso e mi spinse. Quello stupido di Inuyasha!

<< stai attento a dove cammini! Maleducato che non sei altro! >>
<< tu vedi di crescere un po’, nana! >>
<< a chi hai detto nana??? >>

Ancora. Stavamo dando spettacolo a tutta la scuola. Ma che ci posso fare io, se non lo sopporto???
Dimenticavo, non ve l’ho ancora presentato. Lui è Inuyasha, figlio del preside e un odioso ragazzo che conosco fin dalla prima media. Non ci sopportiamo da allora. L’unica cosa che ci accomuna è il fatto che siamo nati lo stesso giorno dello stesso mese, dello stesso anno.

<< a te, a chi altri?? >>
<< vedi di moderare i termini! >>
<< adesso basta! Finitela! >> si intromise Sota
<< ciao Sota >> disse Inuyasha

Sota e Inuyasha erano grandi amici. Non so in che modo.

<< ciao >> rispose << dai Kagome andiamo >> e mi prese per un braccio trascinandomi via.

Mi portò in bagno, dove era quasi sempre vuoto. Sango era con noi

<< ma che ti salta in mente? Sei appena stata dal preside, ci vuoi ritornare? >> mi urlò
<< no, ma hai visto come mi tratta??? >>
<< ignoralo, non puoi ogni volta litigare! >>
<< stavamo solo discutendo! Di cosa avevi paura? Che lo prendevo a botte? >>
<< conoscendo i vostri caratteri, potevate farlo! >>
<< ok scusa… >> dissi rassegnata, mi dispiaceva vedere mio fratello arrabbiato con me.
<< dai non fa niente, cerca di controllarti un po’ >> e mi fece l’occhiolino
<< grazie fratellino mio! >> gli saltai al collo stringendolo forte
<< Kagome mi strozzi! >>

Lo lasciai andare.

<< Ricordati che domani sera c’è la festa di compleanno! >> mi ricordò mentre entravamo nelle rispettive aule che erano a fianco.
Io ero nella sezione C con Sango, Sota nella B con Inuyasha e Miroku.
<< caspita è vero! >>
<< come ti vestirai? >> mi chiese Sango
<< non ne ho la piu pallida idea >>
<< dopo scuola andiamo a fare shopping!!! >>
 




<< Ciao mamma! Sono a casa! >> urlai, mentre entravo
<< ciao! Dove sei stata cosi a lungo? >>
<< ero in giro con Sango per comprare il vestito per domani >>
<< Kagome, vorrei parlarti proposito di domani… >> aveva un tono triste, preoccupato…
<< cosa c’è? >>
<< ecco… sai che la nostra è una famiglia ricca, e come posso dirtelo… per mantenere il nostro patrimonio abbiamo bisogno che ti sposi con un ragazzo di alto rango. Domani alla festa lo conoscerai. >>
<< che cosa? Mi stai chiedendo di sposare una persona che non amo, solo per i soldi??? >>
<< Kagome cerca di capire!!! >>
<< Cosa devo capire??? Non sposero mai una persona che non amo! >>
<< non dovete sposarvi subito! Domani lo conoscerai, avrete un po’ di tempo per conoscervi! >>
Corsi su in camera, sbattei la porta e mi buttai sul letto.
“ Non voglio sposare una persona che non amo! Ma che diritto hanno i miei genitori per farmi questo? Solo per i soldi?” Una lacrima mi segnò la guancia, così come una seconda, una terza, fino a non riuscire piu a contarle.
 
La sveglia suonò alle 7.00 e stranamente mi alzai subito. Mi preparai con calma e scesi a far colazione.
Quando mio fratello mi vide, rimase di stucco.

<< Kagome, stai bene? >>
<< si >> risposi
<< strano che scendi cosi presto >>

Non avevo fame. Era una giornata terribile. La giornata in cui la mia vita sarebbe finita.

? : << allora siamo d’accordo? >>
?: << si, quando saranno grandi dovranno diventare marito e moglie >
>
Ma di cosa stanno parlando i miei genitori? E con chi? Mi domandai nascosta dietro la porta.
S: << Dai Kagome! Sbrigati a prendere quel pallone! >>
K: << Arrivo! >>

Perché questo ricordo mi è tornato alla mente?

<< io vado, ciao >>

Presi la cartella e uscii.

<< kagome aspetta! >> urlò da dietro Sota, mi prese per un braccio e mi girò.
<< cosa ti prende? Perche piangi? >>

Gli raccontai tutto…

<< non dici niente? Questo mi fa pensare che tu lo sapevi gia… E’ cosi non è vero? TU LO SAPEVI DI GIA’!!! >> strappai il mio braccio dalla sua presa e corsi verso scuola.

Mi rifermò.

<< scusa, ma non sapevo come dirtelo, lo scoperto solo l’altro giorno. Ho sentito i nostri genitori parlarne. >>

Ricominciai a piangere e lui mi strinse a se coccolandomi.

<< dai andiamo adesso, sennò facciamo tardi >> disse, staccandomi dal suo petto. Lui era alto come Inuyasha, ed io arrivavo alla spalla di entrambi.

Annuì.

<< ciao Kagome! >> mi salutò piena di energia, come tutti i giorni la mia amica Sango.
<< ciao >> risposi semplicemente
<< che ti prende? Auguriiiiiiii !!! >>
<< grazie >>
<< dai Kagome dimmi cosa hai >>
<< niente… >>
<>
<< i miei genitori hanno fatto un matrimonio combinato con me e uno sconosciuto >>
<< stai scherzando vero?? >>
<< no, e oggi alla festa lo conoscerò >>
<< dai non pensarci!! Tieni, questo è il mio regalo per te >>
<< grazie Sango, ma non dovevi >>
<< tranquilla, quello vero te lo do oggi alla festa >>

Scartai il pacchetto e non potei credere ai miei occhi.

<< sango grazie! >> e la abbracciai
<< ti piacciono? >>
<< scherzi, vero? Sono fantastici!!! >>
<< sono felice che ti piacciano >>

DDDDDDDDDDRRRRRRRRRRIIIIIIINNNNNN

<< è suonata, andiamo in classe. E stavolta vedi di non addormentarti!! >> mi sgridò Sango ridendo.
<< okey >> dissi sorridendo, ma non riuscivo a dimenticare il matrimonio. Non mi resi conto che Sango era piu avanti di me e andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. Ancora Inuyasha.

Non ci dicemmo niente, ci guardammo negli occhi e ognuno andò nella sua strada.
“ Cosa avrà? Di solito è più attivo. Strano che non mi ha detto niente… però… che bei occhi che ha… Ma cosa vado a pensare? Sarà meglio correre in classe”
Le lezioni erano interminabili. Finalmente la campanella suonò e mi piombai fuori dall’aula.

<< Kagome, aspettami!! >> riconobbi quella voce: Sango
<< eh? >>
<< mi ha chiamato tua mamma e mi ha invitato a casa tua e mi ha detto che posso aiutarvi con i preparativi per la festa >>
<< gia… la festa… >>
<< kagome, kagome… è pur sempre una festa! Devi divertirti e non pensare a quella cosa!! Al massimo divorzierete, e poi magari ti piace >>
<< lo spero… >>

Ci avviammo nel corridoio dove incontrammo Sota.

<< Sota, torni a casa con me e Sango? >>
<< si >>
 


<< ben tornati ragazzi >>
<< ciao >> risposi atona
<< buon giorno signora Higurashi! >>
<< ciao Sango, prego entra >>
<< ciao mamma, dove è papa? >>
<< è al lavoro>>
 
Passammo tutto il pomeriggio, dalle 14 alle 18 a preparare la casa per la festa, era tutto pronto.
 
<< Kagome! >>
<< dimmi Sango >>
<< andiamo a metterci l’abito! >>
<< ok >>

Il mio abito era questo http://www.reginanozze.it/images/category/abiti-cerimonia-corti-monospalla-p-RNC0075.jpg
Mentre quello di sango http://abitisposamilanolove.myblog.it/media/01/00/1322405003.jpg
Mentre ci stavamo truccando, continuammo a sentire campanelli, segno che gli invitati stavano arrivando.
“ mi sto innervosendo”

<< Dai kagome calmati, respiro profondo >>

Qualcuno bussò alla porta della mia camera.

<< avanti >>

Mia mamma.

<< Siete fantastiche! >> ci disse << scendi, è arrivato, e devo dire che non è niente male. >>

Guardai Sango che mi fece un cenno.

<< ok, adesso scendo. Tu inizia pure ad andare >>
<< oddio Sangooooooo >>
<< Kagome rilassati… >> e fece un respiro profondo con me << pronta? >>
<< si! >>

Scendemmo le scale e mia mamma mi portò in salotto, dove c’era il mio ehm, futuro marito.
Entrai in salotto e mi condusse da un uomo con lunghi capelli bianchi raccolti in una coda che aveva accanto un ragazzo dai capelli neri, anch'essi lunghi… che strano…

<< Kagome, lui è il tuo futuro marito, compie anche lui gli anni oggi, diciotto, come te >>

Il ragazzo si girò. Inuyasha. 









Salve ragazzi e ragazze!!!
Dato che non posso andare da nessuna parte ho scritto tutto il capitolo nel giro di un giorno XD
Oddio che sfortuna, il marito, futuro, di Kagome è quell'odioso di Inuyasha... 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso! 

Grazie per la lettura e ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono questa storia (in particolare) ma anche le altre mie due storia. 

Ciao e buona giornata =))


PS: gli abiti sono orribili, scusate, ma in fatto di moda non sono un granchè T.T

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO QUATTRO

<< tu!? >>
<< tu!? >>

Urlammo all’unisono.

<< a quanto vedo vi conoscete di già >> disse mia madre, tutta felice.

Credo che in quel momento la mia faccia fosse indecifrabile. La mia mente era come un buco nero. Vuota.

<< a quanto pare >> disse Inuyasha, in tono sarcastico
<< eh, gia >> cercai di imitare il suo tono
<< papà, tu lo sapevi che era lei, vero? >>
<< bè, ecco, vedi figliolo… >>
<< perché non me l’ hai detto prima? >>
<< non volevo rovinarti la sorpresa >>
<<  dai Inu, andiamo, lasciamoli soli >> disse mia madre portando via il padre di Inuyasha, preside della mia scuola. Proprietario della seconda, dopo l’azienda Higurashi, più importante a livello nazionale.

Tra di noi calò il silenzio.

<< senti >> mi disse, con tono arrabbiato << non ho intenzione di sposarti, ma mi vedo costretto. Questa storia a scuola non la deve sapere nessuno, ok? >>

In quel momento mi fece paura.

<< tu credi che io lo voglia? Credi che abbia voglia di sposarti? NO! Anche io, come te sono stata costretta! >>

Gli risposi a tono, con le lacrime agli occhi.
In quel momento, nei suoi occhi, vidi un certo velo di dolcezza.

<< ok, scusa se me la sono presa. In fondo non è nemmeno colpa tua. >> mi disse grattandosi la guancia con l’indice.

Rimasi pietrificata da quelle parole. E chi se le aspettava? In fondo non era poi così cattivo, eravamo nella stessa situazione.

<< scusami tu >> risposi, arrossendo vistosamente
<< ti va di fare quattro chiacchere? >>

Il mio cuore perse un battito.

<< si >>
<< conosci qualche posto dove stare tranquilli? >> mi chiese
<< si. Vieni con me >>

Iniziai a camminare attraverso la folla di gente che si era ammassata in salone. Salì le scale che portavano alle camere e aprì una porta che dava su altre scale, più piccole rispetto a quelle principali.

<< dove stiamo andando? >> mi chiese.

Sembrava ansioso.

<< siamo quasi arrivati >>

Iniziai a salire le scale e lui mi seguì a ruota. Arrivammo in un corridoio e aprì un'altra porta. Quella che dava sulla terrazza.

<< eccoci. Scusa se non ti ho portato nell’altra terrazza, ma sarà sicuramente occupata >>
<< non importa >>
<< prego siediti pure >> e gli indicai una sdraio in legno senza braccioli,  accanto a dove mi ero appena seduta.
<< che belle che sono le stelle >> dissi, mentre mi sdraiavo.
<>
<< posso chiederti una cosa? >>
<< si >>

Quell’Inuyasha che avevo accanto era diverso da quello che conoscevo a scuola

<< perché tu e Kikyo eravate dal preside? >>

Esitò a rispondere. Forse avevo sbagliato.

<< oddio scusa, non volevo invadere i tuoi spazi >> dissi arrossendo come un pomodoro
<< no, tranquilla. Era solo perche ci stavamo baciando, in modo poco consono e ci hanno beccato. >>
<< ba..baciati?  >>
<< si, ma tanto non mi piaceva più e la scusa del matrimonio con te è stata una buona scusa per lasciarla >>
<< se non ti piaceva, perché ci stavi insieme? >>
<< per piacere >>
<< capisco… >>

Ero rimasta male. Ma perche, poi? Tanto a me non piaceva. Eppure era diverso da come era a scuola.

<< dì un po’ Inuyasha, qual’ è il tuo sogno? >>
<< il mio? >>
<< si, cosa vorresti fare? >>
<< il dottore o il soldato >>

Mi immaginai Inuyasha in divisa milatare. Oddio Kagome elimina questi pensieri!!

<< lavori davvero molto nobili… >>
<< e te? >> mi chiese con tono dolce. Vidi che stava osservando le stelle. Erano come tanti punti bianchi su uno sfondo nero.

E’ la prima volta che qualcuno mi chiede dei miei sogni.

<< non lo so… >> risposi pensierosa
<< dai, deve esserci qualcosa che vorresti fare >> mi chiese, notai il suo tono. Era felice.
<< beh ecco… l’infermiera, anche se mi toccherà continuare con l’azienda dei mei. >>
<< se è per quello, c’è sota >>
<< si pero… >>
<< cosa? >>
<< è difficile che una persona riesca a gestire tutte le aziende da solo  e poi perché dato il nostro matrimonio… >>

Tasto sbagliato. A questa idea arrossì.

<< le nostre aziende si fonderanno >>
<< perché sei cosi tranquillo a questa storia? Prima in salotto sembrava il contrario >>
<< perche ormai sono abituato a stare agli ordini di mio padre e mi ribello a scuola >>
<< ecco perché sei cosi scorbutico >>
<< ehy!!! >>

Ridemmo entrambi. Lui era ancora sdraiato a osservare il cielo, come me dal tronde.

<< kagome, posso dirti una cosa? >> si tirò su a sedere
<< si certo dimmi >>

Ma chi ea questo ragazzo? Non era l’ Inuyasha che conoscevo…pero questo non mi dispiace, in fondo anche lui deve aver accettato fin da piccolo tutto quello che i genitori gli imponevano.

<< devo dirti una cosa, nell’orecchio >>

E adesso che vorrà???

<< sedieti qui vicino a me >>

Mi alzai e andai accanto a lui.

<< non mi dispiace per niente questa idea del mio matrimonio con te >> mi sussurrò all’orecchio

Rimasi pietrificata.

Ci guardammo negli occhi e senza rendermene conto i nostri volti si stavano avvicinando sempre di più.

<< ehy Kagome sei quassù?? >>

Sentì la porta spalancarsi. 








salve :D
scusate la noiosità del capitolo... anche se sarà importante per lo svolgersi delle cose e mentre lo scrivevo ho avuto un lampo di genio per questa storia :D di cosa si tratta? si scoprirà piu avanti :D

Come vi è sembrato? noiso? brutto? bello? carino? orrendo? da far vomitare?

Grazie per la lettura e ringrazio, ancora tutti per le recensioni che mi lasciate e per la lettura.

Quando ho letto le vostre recensioni, ho capito che la storia piaceva (spero che con questo capitolo non vi abbia deluso) avevo le lacrime agli occhi dalla felicita!! Grazie mille, davvero per il sostegno :D

spero che questo capitolo, riguardo alla scrittura sia migliorato rispetto ai precedenti, ringrazio di nuovo tutti!!!!!!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO CINQUE
<< ehy Kagome sei quassù?? >>

Sentì la porta spalancarsi.

<< Kagome, ma insomma dove sei? >>

Riconobbi quella voce. Sango.

<< oh… ehm… scusate! Io.. non volevo disturbarvi… >> disse, era bordò dall’imbarazzo
<< niente figurati, hai bisogno? >> le dissi, andandole in contro
<< si, ma che ci fa Inuyasha qui? >>

Cavolo... cosa gli rispondo?

<< te lo spiego dopo, andiamo giu? >>
<< tu vieni, Inuyasha? >> chiesi
<< oh? Ehm… si arrivo >>

Scendemmo in salotto e il padre di Inuyasha lo chiamò e andò da lui.

<< kagome, cosa stavate facendo da soli su in terrazza?? >>
<< lui è il mio futuro marito… >>
<> urlò, anzi sbraitò e tutti si girarono a guardare.
<< oh ehm scusate >> dissi, e tutti tornarono alle loro attività
<< ma si può sapere che ti è preso? >>
<< e me lo chiedi pure?? >>
<< si, Inuyasha è il mio futuro marito… devo dire che non è niente male… >>
<< Kagome, hai la febbre?? >> mi chiese e mi mise una mano sulla fronte << no, non scotti>>
<< sango sto benissimo >> dissi, spostandole la mano con calma
<< ma se fino a ieri lo odiavi! >>
<< guarda che è diverso da come è a scuola >>
<< Kagome… non è che ti stai innamorando?? >>
<< ma che? Sei pazza? Io, di quello la? >>
<< beh da come ne parli sembra proprio di si >>

Possibile? Io innamorata di Inuyasha? Nah, stiamo scherzando vero? Però…

<< kagome?  Ci sei??? >> mi chiamò sango scuotendo la mano davanti ai miei occhi
<< sisi scusa ero soprappensiero >>
 


<< salve ragazze! >>
<< miroku??? >>

Urlammo all’unisono io e Sango.

<< che ci fai qui? >>
<< mi ha invitato Inuyasha, c’è anche Koga. >>
<< oh no… >>
<< ciao Miroku. >>

Era la voce di Inuyasha che veniva verso di noi.

<< vi rubo un attimo Kagome >> disse con dolcezza e sicurezza mettendomi un braccio attorno alle spalle.

Mi condusse fino al giardino totalmente illuminato da lanterne che creavano un’atmosfera romantica…

<< vieni!!! >> mi prese per un braccio e mi trascino con lui correndo.
<< aspetta!! Dove stai andando? >>
<< seguimi!!>>

Mi portò dove c’era la piscina, era cosi bello quella scena. Sembrava un quadro.
Non mi ero mai resa conto della bellezza della piscina di sera illuminata.

<< ti piace? >>
<< si, molto. Ma come facevi a sapere di questo? >> chiesi

Si sedette a bordo piscina, e feci lo stesso.

<< è stato mio padre a dirmelo, l’ha scoperto per caso >> disse, con aria disinvolta.

Tra noi calò il silenzio. Come era insolita quella situazione. Fino a pochi giorni se potevano litigavano per ogni cosa, ora invece c’era come imbarazzo.  Eppure Inuyasha era così carino…
Inuyasha? Carino? Possibile che ero innamorata di Inuyasha?
Ripensai a tutti i momenti passati insieme, non erano affatto brutti. Le pizzate delle scuole medie a fine anno a rincorrerci fra i tavoli e ridendo come pazzi, alle feste di fine anno a litigare per come dovevano essere le patatine se classiche o rigate…
Che bei ricordi, grazie al fatto che tutte le classi dello stesso anno festeggiavano insieme.
Aspetta un attimo. Forse a me… è sempre piaciuto Inuyasha?

<< inuyasha, come mai mi provocavi sempre a scuola? >>

Entrambi stavamo guardando l’acqua della piscina che rispecchiava la luna e le luci.

<< perche mi sei sempre piaciuta, fin dal primo momento. Dato che sapevo che non ti piacevo credevo che quello era l’unico modo per starti vicino >>
<< e come facevi a saperlo che non ti piacevo? >> chiesi.
<< lo sentivo >>
<< anche tu mi piaci, anzi mi sono appena resa conto che mi sei sempre piaciuto >>

Girai la testa e vidi che mi stata fissando. Mi persi in quei magnifici occhi color ambra.
La distanza che ci separava si ridusse sempre di più, fino ad annullarsi. Quel bacio era così caldo. Dopo poco diventò pieno di sentimenti, repressi da ormai troppo tempo.
 


*** INTANTO DIETRO LA SIEPE ***
<< che carini che sono!! >> disse Sango con gli occhi lucidi.
<< ma non si sopportavano mica? >> chiese Sota
<< si però hai sentito, si piacciono >> rispose Sango.
Miroku si limitò ad annuire come un ebete ad ogni frase detta.
 


 
<< ehy voi tre, cosa ci fate qui?? >> chiesi ai tre spioni, con uno sguardo minaccioso e la faccia scura.
<< beh ecco… >> cominciò Sango
<< io e Sango di vedere cosa succedeva tra voi e vi abbiamo seguiti e abbiamo fatto bene >> rispose Miroku.
<< io ero solo di passaggio e questi due mi hanno tirato dietro la siepe con loro >> si giustificò mio fratello
<< hahaha entriamo? >> chiesi. Ero felice.
<< e adesso che le prende? >> chiese Sango a Sota.
<< sango, ti ho sentita. Sono felice >> e feci un sorriso a 32 denti.

Ci incamminammo verso l’interno della villa.

<< Kagome! Ma dove eri finita? >> mi chiese mia mamma, chiaramente preoccupata.
<< ero andata a  fare un giro >> risposi
 
<< Ragazzi!!! >> riconobbi quella voce. Koga.
Infatti lo vidi sbucare dalla folla a braccetto con Ayame. Non ci avevo mai parlato molto con lei.
<< ciao Koga >> rispondemmo tutti.

<< Kagome devo farti conoscere un po’ di persone importanti. >>
<< che pizze!! >>
<< non lamentarti e seguimi >>

Passai tutto il resto della sera a conoscere persone che dopo cinque secondi non ricordavo nemmeno chi erano.
Riusci a salutare i miei amici con un bacio sulla guancia, meno che a Sango che si fermò a dormire da me.
La sala era vuota. Anzi una cosa c’era: disordine.

<< Kagome, scusami per avervi interrotto sulla terrazza >> disse con aria imbarazzata
<< tranquilla >> risposi con naturalezza
<< pero vi siete rifatti dopo >> disse con aria furbetta
<< SANGO!!! Miroku ti sta contagiando, lo sai? >>
<< ma daiii, povero il mio piccolino >>
<< Sango, stai bene? >>
<< sisi >>

Dai andiamo in camera, sono stanca di stare in mezzo a questo disordine.
Quando arrivammo in camera il secondo letto era gia pronto.

<< Sango domani mi aiuti a fare la ricerca? >>
<< certo! Tanto non ho niente di meglio da fare. Su che argomento è? >>
<< epoca Sengoku >>
<< ma Kagome, a te è sempre piaciuto Inuyasha? >>
<< beh non lo so, l’ho capito prima. Credo che tu abbia sentito tutto >> dissi ridendo

La mia amica come risposta fece una linguaccia di colpevolezza e poco dopo iniziammo a ridere entrambe di gusto.

<< ma di un po’… come è a baciare? >>
<< sango!! Ma che domande fai??? >>
<< eh dai rispondi >>
<< non è male, anzi. Ma Sango cosa mi fai dire!!! Andiamo a dormire che è meglio perché sono già le tre di notte. >>
<< agli ordini capitano! >>
<< buona notte >> risposi.

Non passarono nemmeno cinque minuti che…

<< ehy Kagome. Sei sveglia? >>
<< si, dimmi >>
<< ci guardiamo un film? >>
<< ma sei impazzita? >>
<< se ti dico il film, scommetto che lo guardi >>
<< sentiamo, che film sarebbe? >>
<< pirati dei caraibi, l’ultimo che è uscito >>
<< guardiamo subito!! >>

Andavo pazza per Pirati dei Caraibi.
Presi il pc e lo accesi facendo partire pochi istanti dopo il film.

<< Sango, ma non è come tradire? >>
<< ma che tradire! Hai visto quanto è figo Jack? >>
<< non hai tutti i torti… >>

Il film finì verso le 5 e non mancarono ovviamente commenti sul protagonista.
Stavo crollando dal sonno.

<< Sango andiamo a dormire adesso? >>
<< si perché sto morendo di sonno >>

Ci addormentammo subito.
Mi svegliai a causa di alcuni rumori provenienti dall’esterno, guardai l’orologio appeso alla parete.
Le 14.50!!!

<< sango svegliati sono le 3 !!! >>
<< cosa??? >> si svegliò di colpo
<< andiamo giù a mangiare >>

Scendemmo in sala da pranzo e trovammo già apparecchiato.

<< certo che fare colazione alle tre del pomeriggio non è il massimo >> notai
<< beh in effetti >> concordò Sango

Iniziammo a mangiare e quando finimmo, ci avviammo verso la mia camera a fare quella dannatissima ricerca. Odio storia!
Ci mettemmo circa due ore per tre pagine di ricerca. Maledetto compito!

<< ti ringrazio Sango per il tuo aiuto >> dissi abbracciandola
<< figurati >> mi disse, ricambiando l’abbraccio
<< adesso devo andare sennò i miei genitori mi danno per dispersa >>
<< ok >> dissi ridendo << ti accompagno alla porta >>
 
<< ci vediamo domani Kagome >> mi disse dandoci un bacio sulla guancia a vicenda
<< a domani >>

Chiusi la porta e mi buttai sul divano a ripensare a tutto quello che era successo.
Era tutto un sogno… non ci potevo credere, eppure è stato cosi tenero… chissà se domani a scuola si comporterà sempre nel modo arrogante di sempre e se quell’oca di Kikyo gli correrà dietro.

<< Kikyoooooooo!!!!!!!!! >> urlai.

Kaede che stava finendo di ripulire le ultime cose mi guardò perplessa.

<< che ti prende cara? >>
<< nono niente Kaede >>

Andai verso le scale per salire in camera.
Giuro che se quella gallina senza cervello gli gira attorno la strozzo. Aspetta. Possibile che io sia gelosa di quella?
Oddio che confusione!
Sono quasi le sei. Vado a farmi una bella doccia per calmarmi.
Verso le 8 venne a chiamarmi Kaede dicendomi che la cena era pronta. Se c’era una cosa a cui non rinunciavo mai era la cena.
A metà scale sentì il profumo del mio cibo preferito: lasagne.
Corsi in sala da pranzo, salutai i miei genitori e Sota, e mi fiondai sul mio piatto pieno di lasagne.

<< vedo che non ti smentisci mai, sorellina >> mi disse mio fratello, ridendo
<< qualche problema? >> risposi, ridendo
<< nono ma esageri sempre quando ci sono le lasagne come cena >>
<< adoro le lasagne >> dissi, con le stelline agli occhi.

Dopo poco finì il mio piatto (diciamo che era il secondo).

<< ho finito, salgo in camera >> avvisai
<< Kagome, hai fatto tutto per domani? >> mi chiese mia mamma, come ogni sera.
<< si mamma, tranquilla >>

Passai il resto della serata a guardare la tv, ma non riuscivo ad addormentarmi, quando ci riuscii era l’una passata.

<< KAGOME!!! SVEGLIATI!!! SONO LE 8!!! >> mi svegliai di scatto. Vidi entrare mio fratello in camera mia gia pronto.
<< KAGOME! SONO LE 7.50! POSSIBILE CHE TU SIA SEMPRE IN RITARDO? >>

Oh santo cielo! Devo muovermi.
ero un fulmine, mentre mi mettevo la divisa mi stavo pettinando i capelli. Per fortuna che in 5 minuti ero pronta.

<< noi andiamo ! ciao mamma! >> avvisò mio fratello
 
<< Sota ho fame! Non ho nemmeno fatto colazione! >> mi lamentai mentre corremmo come due pazzi per andare a scuola
<< la prossima volta impari a svegliarti prima. Comunque ti ho preso qualcosa io, te lo do dopo a scuola. E’ una brioche >>
<< grazie fratellino mio!! >>

Arrivammo appena in tempo per la chiusura dei cancelli.
Mio fratello mi passò il pacchetto e in classe mentre il prof spiegava mangiavo tranquillamente.
Strano che quella mattina non avessi incontrato Inuyasha.
Dopo interminabili minuti di noia suonò la campanella dell’intervallo.

<< Sango mi accompagni dal preside? Devo portargli la ricerca >>
<<  ok va bene >>

Stavamo camminando nel corridoio quando davanti a noi si materializzò la figura di Inuyasha con Koga, Sota e Miroku.
Koga a differenza di noi, era un anno più avanti, aveva 18 anni.
Come sempre c’era gente nel corridoio.
Ci stavamo avvicinando sempre di più, ci passammo accanto e non fece niente.
Possibile che stia bene?
Non feci in tempo a finire il pensiero che mi prese per un polso, girandomi e mi baciò con dolcezza, in mezzo a tutti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti !!!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perché ho avuto un paio di blocchi e non so come è uscito… xD
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
Vi ringrazio per la lettura e per eventuali recensioni.
Mi scuso per il ritardo del capitolo, ho avuto delle visite e dei blocchi. Ero in crisi!! XD
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia nelle preferite, nelle seguite e tutti coloro che hanno recensito fino ad ora. Non smetterò mai di ringraziarvi!!
Premetto che la storia continuerà anche dopo le superiore dei nostri protagonisti :D
Ciao e buona giornata =)


PS. scusate eventuali errori!! :)

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO SEI

Stavamo camminando nel corridoio quando davanti a noi si materializzò la figura di Inuyasha con Koga, Sota e Miroku.
Koga a differenza di noi, era un anno più avanti, aveva 18 anni.
Come sempre c’era gente nel corridoio.
Ci stavamo avvicinando sempre di più, ci passammo accanto e non fece niente.
Possibile che stia bene?
Non feci in tempo a finire il pensiero che mi prese per un polso, girandomi e mi baciò con dolcezza, in mezzo a tutti.
Dopo un tempo indefinito, ci staccammo, mi guardai attorno ed erano tutti increduli.

<< tu sei mia e non di quell’Hojo e se ti viene ancora a rompere chiamami che ci penso io >>

Probabilmente si stava riferendo a quella mattina che ci aveva ancora provato con me. Ma da chi l’ha saputo?
L’unica era Sango. In effetti durante le lezioni era andata in bagno e potrebbe averlo incontrato e avergli detto di Hojo.

<< hai sentito bene insetto?  >> disse in tono minaccioso

In quel momento vidi Hojo in mezzo alla folla incredulo.

<< se ti vedo ancora girare intorno alla mia ragazza farai i conti con me >> gli disse, fulminandolo con lo sguardo.

Tutti erano ancora piu increduli di prima.

<< ragazzi! Cos’è tutta questa confusione? Non avete sentito che la campanella è suonata? Andate in classe!! >> era la voce del prof. Sengoku.

Mentre il prof tentava di mandare via gli altri, presi da parte Inuyasha.

<< ma come facevi a sapere di Hojo? >>
<< ho i miei informatori >> mi rispose con un sorrisetto furbetto sulle labbra << dai ora vai in classe sennò altra punizione >> e mi diede un bacio a stampo e se ne andò.

Ero pietrificata.

Entrai in classe e vidi che il prof era gia li.

<< bene ragazzi, ora che ci siete tutti, vi presento la vostra nuova compagna di classe. Rin >>
Era una ragazza graziosa, con un corpo esile. Gli occhi erano scuri come i capelli, ma trasmettevano infinita dolcezza, tanta da sciogliere in iceberg. Sulla nuca aveva un codino che legava parte dei capelli e la rendeva tenera.

<< è potuta venire solo adesso perché ha avuto dei problemi >>
<< piacere di conoscervi, mi chiamo Rin e vengo dalla città di Osaka >>
<< bene ora vai a sederti accanto alle signorine Kagome e Sango >> disse, indicandoci
 

<< piacere, io sono Kagome >> dissi, presentandomi
<< io invece Sango >>
<< piacere di conoscervi >> rispose
<< ti va di diventare amiche? >> chiese Sango
<< si, sarebbe bello >>
<< perfetto >> rispose Sango con un sorriso
<< voi tre, silenzio!!! >> ci sgridò il prof.
 
Finalmente suonò la campanella dell’una e tutti ci fiondammo fuori dalla porta.

Uscì e vidi Inuyasha appoggiato contro il muro.

<< Kagome, oggi pomeriggio ti va di andare a fare un giro? Ci sarà anche Miroku, mio fratello, Sota con Karen e Koga e Ayame >>

Karen era la fidanzata di mio fratello da circa due mesi.

<< ok, porto anche Sango e una mia nuova amica, va bene? >>
<< perfetto. Incontriamoci al parco alle 3. >>
<< si >>
 
Stavo camminando nel corridoio accanto a Sango e Rin, a quanto pare ero diventata piu famosa di prima.

<< è lei che sta con quel figo di Inuyasha? >>
<< sisi è lei >>
<< che invidia! >>
 


<< a quanto pare le voci si spargono velocemente >> mi bisbigliò Sango
<< gia … >>
<< scusate, posso sapere di che voci state parlando? >>
<< Kagome e Inuyasha si sono fidanzati finalmente>> disse Sango
<< che bello!! Scusa, ma chi è Inuyasha? >>
<< oggi pomeriggio venite al parco alle 3? Ci saranno anche Inuyasha, Miroku e il fratello di Inuyasha e altri. Così potrai conoscerlo>>
<< si ok >> rispose Sango
<< ehm.. va bene… >> rispose timida Rin
 
 

<< Ciao ruba fidanzati >> mi disse con voce provocante Kikyo, che era appoggiata al muro piu avanti di me
<< cosa vuoi? >> risposi acida
<< sta lontano da Inuyasha >> mi disse, venendomi davanti
<< stacci tu lontana, e poi ora non state piu insieme >>
<< presto mi rimetterò con lui e ti mollera >>
<< non credo proprio >>
<< io dico di si >>
<< invece no, e si da il caso che lui ora ha scelto ME e NON TE, ok? >>
<< ritornerà sui suoi passi >>
<< prega e spera anche se sarà inutile >> risposi atona, guardandola male e andandomene fiera di me.

Attorno a noi si era formata una folla curiosa a sentire il nostro “discorso”. Non mi resi conto che tra loro c’era anche Inuyasha che aveva sentito tutto.
 


Erano le 3.10 e stavo correndo verso il parco più veloce che potevo. Possibile che ero sempre in ritardo? Per non parlare di mio fratello che non mi ha aspettato ed è andato a prendere Karen… bah chi lo capisce…

Quando arrivai, vidi che mancavano solo Koga e Ayame.

<< sempre in ritardo >> disse scherzando mio fratello
<< eh gia >> dissi con la linguaccia << scusate!! >>

In quel momento arrivarono anche gli altri due assenti all’appello.

<< Kagome, lui è Sesshomaru, mio fratello maggiore >> mi disse, indicando un ragazzo accanto a lui.
<< piacere io sono Kagome >>
<< piacere, Sesshomaru >>
 
 
<< ragazzi, vi presento Rin, è una mia amica >> dissi
<< loro sono Sango, che conosci gia, Miroku il fidanzato di Sango, lui è Inuyasha >>
<< il suo fidanzato >> disse interrompendomi.
Questa sua interruzione mi rese felice.
<< accanto a Inuyasha c’è Sesshomaru, il fratello, loro sono Sota mio fratello con la fidanzata Karen, e i ragazzi in piedi sono Koga e Ayame. >>
<< piacere di conoscervi >>
 

<< dove andiamo? >> chiese Miroku
<< qui vicino c’è un nuovo centro commerciale, perche non ci andiamo? >> propose Sango.

I ragazzi si guardarono in modo strano, ma con le nostre suppliche alla fine riuscimmo a convincerli.
 
<< è fantastico!!! >> esclamai, incredula.
<< sisi!! >> esclamò anche Sango
 

<< amico, la vedo dura >> disse Miroku a Inuyasha
<< hai ragione, questo posto è immenso e ci sono troppo negozi >>
<< cosa volete dire?? >> chiedemmo io e Sango con sguardo assassino
<< oh niente niente >> risposero Inuyasha e Miroku agitando le mani in segno di non colpevolezza.
 

<< Ragazzi, io e Ayame andiamo a fare un giro >>
<< anche io e Karen >>
<< va bene, cin incontriamo qui tra due ore? >>
<< ok, dato che sono quasi le 4, facciamo alle 6? >> chiese Sota
<< si >> rispose Inuyasha
 

<< Kagome, ho notato che tra Rin e Sesshomaru ci sono degli sguardi piuttosto maliziosi, che dici? >> mi bisbigliò all’orecchio Sango
<< l’ho notato anche io. Idea. >>
<< Rin, Sesshomaru perché non andate a fare un giro anche voi? >> domandai
<< per me va bene >> rispose freddo Sesshomaru.
<< oh? … anche per me va bene >> rispose Rin, evidentemente bordò in viso.
 
Quando se ne andarono…

<< Kagome, perche hai mandato Rin con Sesshomaru? >> mi chiese Inuyasha
<< ho notato che c’erano sguardi diciamo strani tra loro, cosi ho pensato di fargli passare un po’ di tempo insieme >> risposi con una certa aria di colpevolezza
<< dove si va? >> chiese Miroku
<< la! >> disse Sango, indicando un negozio di vestiti, a prima vista enorme.

I ragazzi non fecero in tempo a dire niente che io e la mia amica ci eravamo gia fiondate dentro.

<< Kagome, guarda che bella questa maglietta!! >>
<< ti starebbe benissimo! Provala! >>
<< si! >>
<< vengo con te mia dolce Sango >>
 
<< Inuyasha, come ti sembra questo? >> gli dissi mostrandogli questo capo http://www.scegli-e-compra.com/3077-6724-thickbox/top-blu-paillettes.jpg
<< carino >>
<< davvero? Corro a provarmelo! Mi accompagni e mi dici come sto? >>
<< ok >>

Arrivammo nella zona dei camerini appena in tempo per vedere la solita scena.

<< dolce fanciulla, vorrebbe fare un figlio con me? >>
<< ma come si permette?! >>
 << MIROKU!!!! >> urlò Sango
 

<< la vedo brutta >> mi bisbigliò Inuyasha
<< gia >>
 

<< Ragazzi, vi aspettiamo fuori >> mi avvisò Sango, che stava trascinando Miroku fuori dal negozio.
<< arriviamo! >>

Uscì dal camerino e vidi lo guardo incredulo di Inuyasha.

<< come sto? >>
<< … >>
<< Inuyasha, ci sei? >>
<< stai benissimo >>
<< davvero? Grazie!!! Corro a pagarlo! >>

Pochi minuti dopo eravamo fuori dai nostri compagni.
Vidi Miroku con un bernocolo sulla nuca.
Poveretto, un po’ mi dispiace per lui…
 
<< andiamo a prendere un gelato? >> proposi

Stavamo camminando verso la gelateria, quando il mio sguardo cadde su un anello.
Mi fermai ad osservarlo, tanto da rimanere indietro dal resto del gruppo.

<< è un anello di fidanzamento in oro bianco >> mi avvisò il commesso, che aveva notato il mio interesse.
<< lo compro >>. Era la voce di Inuyasha.








Buona giornata :D
Eccomi con il sesto capitolo, spero che vi sia piaciuto xD
sono successe un po' di cose, l'apparizione di Rin e sesshomaru e il ritorno di Kikyo, la minaccia di Inuyasha a Hojo (che se la meritava =P ) e l'anello...
Per chi volesse vederlo è questo
 
http://media.bodaclick.com/img/img_reportajes/4mil/94dec/4947_1281692307_4c6512936b02c.
Non so perchè ma se volete vederlo, dovete fare copia e incolla prendendo anche il punto nella selezione...
Vi ringrazio per la lettura!!! 
Grazie a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, preferite e ricordate!! Grazie!!! Non immaginate il sostegno che mi date!
Grazie per le recensioni che mi avete fatto fin'ora :D
Scusate eventuali errori :)

Ciao a tutti e spero di non avervi deluso con questo capitolo!

Ps. non sono esperta nel campo degli anelli ne in quello della moda, scusate se le immagini sono brutte xD

PPs: nel prossimo capitolo ne succederanno delle belle!!!

Ciauu :D

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO SETTE


<< lo prendo >>. Era la voce di Inuyasha.
 
E’ ? Cosa? Lo prende? Ma che significa?
Rimasi impalata a fissare nel vuoto nel frattempo in cui lui svolgeva tutte le pratiche.
 
<< Kagome? Ci sei? >> era Inuyasha che mi chiamava, con voce preoccupata.
<< eh? Sisi >>
<< Kagome… >>
<< dimmi >>
<< vuoi sposarmi? >> mi disse, inchinandosi davanti a me e aprendo la scatolina dell’anello che aveva appena preso, in questo modo attirò l’attenzione di tutti. Ma non mi importava.
<< SIIII!!!! >> risposi con un sorriso a 32 denti.
 
Lui si alzò e mi prese in braccio facendomi volteggiare in aria come si fa con i propri figli.
 
<< BRAVI!!! BRAVI!!!! >> questi erano i commenti degli “spettatori”
<< inuyasha, mettimi giù, mi gira la testa!! >> dissi, ridendo.
<< voglio stare così per tutta la vita >> mi rispose e mi mise giù.
 
Quando scesi notai che Miroku e Sango ci stavano osservando in modo piuttosto strano e quando la folla se ne andò vennero verso di noi.
Miroku prese da parte Inuyasha e si misero a parlare.
 
<< Congratulazioni!! >> mi  disse Sango
<< Grazie >>
<< ma non è un po’ prematuro? >>
<< cosa? >>
<< il fatto di sposarvi adesso >>
<< ma non ci sposiamo adesso, me lo ha solo chiesto >>
<< si lo so, ma non siete mai usciti insieme!! >>
<< possiamo farlo benissimo anche dopo che mi ha chiesto di sposarlo >>
<< proprio non capisci, eh? >>
<< non capisco cosa? >>
<< niente niente, lascia stare. Dai ora andiamo >> e mi prese per un braccio.
<< abbiamo ancora un po’ di tempo, dove si va? >> chiese Sango.
<< a mangiare un gelato, ovvio no? >> rispose prontamente Miroku.
 
Tra un gelato, un negozio di vestiti e uno di trucchi, qualche scenata di miroku finita con un colpo di Sango, arrivarono le sei.
 
<< ragazzi sono le sei, andiamo? >> chiesi
 
Sango guardò l’orologio e annuì.
 
<> disse Inuyasha, guardandosi intorno.
 
Pochi istanti dopo arrivarono anche Sota con Karen e Koga con Ayame.
 
<< Bene, mancano solo Sesshomaru e Rin >> disse Koga
<< Staranno facendo scintille >> commentò Miroku, ma ricevette subito un pugno in testa dalla sua compagna, facendogli comparire un bernoccolo enorme.
<< Ah, eccoli là! >> esclamò Ayame.
<< Scusate il ritardo >> si scusò Rin
<< Non ti preoccupare >> risposi.
<< Ora che ci siamo tutti, andiamo? >> propose mio fratello.
<< Nono, qualcuno, qui, ci deve dire qualcosa >> disse, osservano me e Inuyasha, sottolineando “qualcuno” e “qualcosa”
<< Miroku! Taci! >> urlò Sango, dandogli un altro colpo, nello stesso punto di prima.
<< Sputate il rospo >> disse mio fratello osservando prima me e poi Inuyasha.
 
Ripensai alla scena dove Inuyasha mi aveva chiesto di sposarlo, a quel pensiero avvampai.
 
<< ehy, Kagome? Perché sei diventata tutta rossa? Kagome? Kagome ci sei?? >>
<< eh? Che c’è Sota? >> risposi, tornando sulla Terra con i pensieri.
<< dimmi cosa è successo tra te e Inuyasha >>
<< oh, beh ecco, nulla di importante>>
<< tu non me la racconti giusta, Inuyasha? >> in quel momento spostò lo sguardo indagatore sul mio fidanzato. Che strano pensarlo come fidanzato, è la prima volta.
<< eh? >>
<< racconta tutto >>
<< non c’è niente da dire >> rispose
<< ooohhh ma quanto la fate lungaaa!!! >> si intromise Miroku << se non lo dite voi, lo dico io. Inuyasha e Kagome si sp- >> non fece in tempo a finire la frase perché Sango gli diede un altro colpo. Povero Miroku, un po ‘mi dispiace, ma certe volte se le va a cercare.
<< devono dirlo loro! Taci! Stupido! >> lo rimprovera Sango.
<< dai adesso sono curiosa anche io >> intervenne Ayame.
 
Io e Inuyasha ci guardammo e mi fece un cenno. Segno di dire la verità.
 
<< Inuyasha mi ha chiesto di sposarlo! >> dissi tutto d’un fiato.
 
Tutti rimasero a bocca aperta, senza parole.
 
<< Congratulazioni sorellina! >> mi disse mio fratello saltandomi addosso << se provi a farla stare male o a farla piangere, giuro che ti strappo i capelli uno per uno, capito? >> disse, minacciando Inuyasha con uno sguardo di fuoco.
<< Tranquillo, starà benissimo >> rispose, alzando le mani in segno di resa.
<< Bravi ragazzi >> disse semplicemente Sesshomaru.
<< E’ fantastico Kagome! >> dissero all’unisono Ayame e Rin.
 
Koga era ancora sotto shock.
 
<< Scusate una cosa, perché vi complimentate tutte con Kagome? Ci sono anche io!! >> intervenne Inuyasha.
<< Ma si che ci sei anche tu, Inu-chan >>
<< Non chiamarmi così! >>
<< Inu-chan >>
<< Smettila! >>
<< Inu-chan >>
<< Finiscila! >>
<< No! Inu-chan >>
<< Ragazzi, basta vi prego >> intervenne Sango.
 
Ci mettemmo tutti a ridere.
 
<< Dai Kagome, mostralo >> mi bisbigliò all’orecchio la mia amica.
<< Dici? >>
<< Cosa dovete farci vedere? >> chiese Sota.
Guardai Inuyasha che in quell’istante era diventato rosso come un pomodoro.
<< Ehm… te lo mostro a casa. Adesso andiamo >> dissi, spingendo mio fratello verso l’uscita.
 
Arrivammo a casa quando ormai era quasi ora di cena.
 
<< Kagome! >> mi chiamò mia mamma.
<< Dimmi mamma! >>
<< Ho sentito il signor Taisho per il matrimonio tra te e suo figlio. So quello che è successo oggi ed è un bene >>
<< Ahh sorellina devi mostrarmi quella cosa! >> si intromette Sota, piombando in salotto.
<< Vattene Sota! >> urlammo all’unisono io e mia mamma.
<< Ok ok scusate! >> rispose lui, facendo dietro-front con aria di un cane bastonato.
Ci mettemmo a ridere.
<< Dicevamo, so tutto di oggi e abbiamo deciso la data del matrimonio >> disse mia mamma, ritornando seria.
Rimasi pietrificata. La mia mente era vuota.
<< E quale sarebbe? >> chiesi.
<< Il giorno dopo la consegna dei diplomi >>
<< Ah… Ok >> riuscì a dire semplicemente.
 
L’indomani a scuola
 
Durante tutta la giornata io e Inuyasha abbiamo fatto finta di non vederci, cercavo di dare spiegazioni varie sull’anello, ma non potevo dire la verità. Ero troppo imbarazzata.
Stavo camminando per i corridoi con la mia compagna Sango, quando qualcuno mi blocca la strada.




















Salve a tutti :)
Eccomi qui, dopo più di un mese che non aggiornavo, con questo schifo di capitolo.
Mi scuso!!!
Prometto che con il prossimo mi farò perdonare. T.T
Spero che questo vi sia piaciuto e che non mi punirete (?)
Mi scuso per la presenza di errori!
Grazie a tutti per la lettura! 

Avviso che la vera storia inizia solo adesso. xD

Ciao!!
_ Cry :D

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO OTTO






Stavo camminando per i corridoi con la mia compagna Sango, quando qualcuno mi blocca la strada.

- Ma che bello rivederti, Kikyo –
- Ciao –
- Cosa vuoi ancora? –
- Inuyasha –
- Ahah! Scordatelo! Ormai lui è mio e per sempre! –
- E tu come fai a saperlo brutta put … -
- Kagome! – si intromise Inuyasha.

Kikyo non si fece perdere l’occasione e andò ad abbracciarlo.
Che nervi!

- Kikyo, togliti – disse freddo.
- E perché? –
- Perche di si –
- Dai! –
- Kiyo ho detto di spostarti – il suo tono si fece sempre più minaccioso.
- Ok scusa –
- Che stavate facendo? –
- Oh noi? Niente! Stavamo solo parlando! – risposi, facendo un sorriso beffardo.
- Andiamo Inuyasha – dissi prendendolo per mano.
 


A casa
 

- Kagome! – mi chiama mia mamma
- Dimmi! –
- Devo dirti un paio di cose –
- Del tipo? –
- La prima è che tu e Inuyasha andrete alla stessa università. Lui con indirizzo medicina e tu infermieristica –
- Davvero? Che bello! –
- Sono contenta che sei felice. –
- Ma per quanto riguarda le aziende? –
- Per quelle ci può pensare Sota o Sesshomaru, dato che sono in ottimi rapporti e presto parenti –
Annuisco.
- E l’altra cosa? –
- Dobbiamo iniziare a fare i preparativi per il matrimonio. Io mi occuperò degli invitati e della sala. Tu dei vestiti. Sei d’accordo? –
- Si –
- Certamente puoi invitare anche qualche tuo amico, non è un problema –
- Ok! Adesso devo andare. Ciao mamma. –

Presi il cellulare e composi il numero di Sango.


Tu. Tu.

- Pronto? –
- Ciao Sango! –
- Kagome! Dimmi –
- Mi devi accompagnare in un posto. Ci vediamo davanti al centro commerciale tra trenta minuti –
- Ok va bene –
 


Trenta minuti dopo

- Sango! Ti aspettavo! – dissi andandole in contro.
- Kagome! Che è successo? –
- Mi devi aiutare a prendere l’abito per il matrimonio –

Vidi che rimase a bocca aperta.

- Sango? Ci sei? –
- Eh? Sisi –
- Dai andiamo! Passiamo anche da Karen e Rin –
- Ma… aspetta! –
- Che c’è? –
- Ma quando vi sposate? – chiese confusa.
- Il giorno dopo la consegna dei diplomi – risposi semplicemente.

Ci fu un attimo di silenzio.

- Cheee?? – urlò.
- Si! Dai andiamo! – dissi prendendola per un braccio.

Più tardi passammo anche dalle altre che, dopo un momento di shock, accettarono di aiutarmi a prendere il vestito. Tutto ovviamente facendo in modo di mantenere il segreto agli uomini.
Per primo andammo al centro commerciale e, per nostra sfurtuna, intravedemmo anche i ragazzi in gruppo. Con uno scatto ci nascondemmo dietro una pianta mentre gli spiavamo.

- Li pediniamo? – chiese furba Sango.
- Si! – rispose Karen.

Vedemmo che entrarono in un negozio di abiti maschili.

- Ma non possiamo entrare la! – avvisai.
- Se ci dicono qualcosa ci inventiamo qualcosa sul momento. Dai adesso andiamo – disse Ayame.

Tutte d’accordo ci dirigemmo verso l’ingresso del negozio e come delle saette ci mettemmo dietro uno scaffale stracolmo di jeans.


- Siamo sicure di fare la cosa giusta? – chiesi, dubbiosa.
- Ehm ehm. Che ci fanno cinque ragazze nascoste dietro uno scaffale in un negozio di abiti maschili?
Ci girammo tutte e sorridemmo in modo colpevole al commesso.
 

- FUORI! –
 

- Per fortuna che ci inventavamo qualcosa, vero Ayame? –
- Lo so scusate, sono stata colta all’improvviso –
- Uffa!! E adesso che si fa? – sbuffò Karen.
- Semplice. Si va a comprare il vestito per Kagome! Mancano solo due mesi ormai! –
- Si! – urlarono tutte, tranne me. Ero già nervosa al solo pensiero.
 

*******************
 

- Che ne dici di questo? –
 http://www.lesposedimilano.it/1125-thickbox/abiti-da-sposa-noviadart-2012-nda0003.jpg
chiesi alle ragazze uscendo dal camerino
- Non male – risposero con faccia seria.
Ok. Passiamo al prossimo che è meglio.
- E di questo invece? –
http://www.lesposedifirenze.com/public/catalogo/abito_412.jpg
- Troppo semplice – dissero all’unisono.
Provai minimo altri 10 abiti, finche eravamo tutte d’accordo su questo http://media.bodaclick.com/img/img_reportajes/8mil/88dec/8887_1301571259_4d9466bb4687a.jpg
- E’ perfetto! Farai un figurone davanti ad Inuyasha! – esclamò Sango.
- Dite? –
- Kagome ti sta a pennello! – commentò Rin.
- Se siete tutte d’accordo lo prendo! –
 


DUE MESI DOPO
Finalmente è arrivato il giorno del matrimonio. Ieri abbiamo finito la scuola e oggi ci sposiamo. Mi sento quasi vecchia. Non ci devo pensare perché ora ho un futuro davanti con Inuyasha e presto inizierò a frequentare l’università.
Incredibilmente, il giorno dopo aver preso l’abito lo sapeva tutta la scuola del nostro matrimonio. Come l’ha presa Kikyo? Semplice. Da quel giorno non mi ha più rivolto la parola. Né a me, né ad Inuyasha o ai nostri amici.
- Papà sono nervosa – dissi tentennante.
- Non ti preoccupare cara, andrà tutto bene! - 


















-Angolo autrice-
Salve Minna! 
Sono riuscita ad aggiornare la storia prima del previsto! 
Da qui iniziano i problemi e anche la storia vera. Mi stò zitta sennò rivelo tutto =P
Okok come non detto.
Come vi è sembrato il capitolo? 
E' corto ma nel prossimo ci sarà il matrimonio! 
yuppi! 
Ok. Sto sclerando.
Scusate. XD
* quando si è ripresa * 
Grazie per la lettura e per seguire la storia! Mi scuso se ci sono errori! 

Ciao!! :D
_ Cry :)

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


CAPITOLO NOVE


- Papà sono nervosa – dissi tentennante.
- Non ti preoccupare cara, andrà tutto bene! –
Sentii che iniziò la classica musichetta dei matrimoni, come se questo servisse a rendermi meno nervosa.
- Forza è ora – disse mio padre.
- Si! – risposi, e ci mettemmo a braccietto.
Iniziai a camminare lungo il tappeto color scarlatto ricoperto di petali bianchi, ma quello che più mi incantò fu la visione di Inuyasha.
Era semplicemente bellissimo. Indossava uno smoking nero, in contrasto con i suoi capelli bianchi, con una camicia bianca. Al lato sinistro del petto portava una rosa bianca.
I nostri sguardi si incontrarono e non potei fare a meno di sorridere, ero felice. Anzi felicissima.
Dopo un interminabile numero passi arrivai davanti all’altare e mio padre mi prese la mano porgendola ad Inuyasha.
- Prenditene cura – disse, mentre gli luccicavano gli occhi.
- Stia tranquillo – rispose, facendo un sorriso.
Poi rivolto a me disse
- Andiamo –
Gli risposi con un cenno.
- Piacere io sono il parroco Totosai. Oggi siamo qui riuniti per unire in matrimonio questi due giovani, che si sono appena diplomati ieri. –
- Se c’è qualcuno che non vuole che questo matrimonio abbia luogo, parli ora o taccia per sempre! –
- Si sbrighi e li sposi! – urlò una voce.
- Miroku! Ma che ti salta in mente? Scusi signor parroco – disse Sango imbarazzata cercando di far sedere Miroku.
- Bene. Inuyasha Taisho vuoi prendere Kagome come tua legittima sposa? –
- Lo voglio –
- Kagome Higurashi vuoi prendere Inuyasha Taisho come tuo legittimo sposo? –
- Lo voglio –
Vidi che Inuyasha si girò verso di me e iniziò a parlare.
- Io Inuyasha Taisho prendo te Kagome Higurashi come mia legittima sposa. Prometto di esserti  sempre fedele, nella gioia e nel dolore, in salute e in  malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.–
- Io Kagome Higurashi prendo te Inuyasha Taisho come mio legittomo sposo. Prometto di esserti  sempre fedele, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, e di amarti e onorartitutti i giorni della mia vita.–
- Bene, ora lo sposo può baciare la sposa! –
I nostri volti si avvicinarono sempre di più finché le nostre bocce non si incontrarono, trasformandosi in un caldo bacio.
Quando ci staccammo tutti si misero ad urlare
- VIVA GLI SPOSI! –
Intanto io e mio marito avevamo iniziato a camminare lungo il tappeto color scarlatto.
Il portone si spalancò e ci arrivò addosso una quantità smisurata di riso.
- VIVA GLI SPOSI! – urlarono tutti.
Non potei fare a meno di sorridere. Quello era il giorno più bello della mia vita.
 
 
- Domani ricominciano le scuole. Andremo all’università! – dissi euforica mentre aprii l’armadio alla ricerca di qualcosa di decente da mettere.
Era trascorso un mese dal matrimonio. Sango e Miroku stavano ufficialmente insieme, come  per tutti gli altri nostri amici. Inuyasha mi ha rivelato che Miroku vorrebbe sposare Sango, ma ha paura che lei non lo voglia. Sesshomaru e Rin sono andati a vivere insieme e sembrano una coppia di ottantenni sposati. Koga e Ayame, continuano con i loro litigi bizzarri e Sota e Karen stanno insieme, sinceramente non ci sto più capendo nulla della loro storia ultimamente.
Per il matrimonio i nostri genitori ci hanno preso, anzi, fatto costruire appositamente, una villa in stile europeo. 
http://media.deluxeblog.it/c/ca./ca.JPG
- Tu hai già deciso cosa metterti Inuchan? –
- Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così! Comunque mi arrangio domani mattina –
- Se , come no, come se non ti conoscessi. Ti alzi di fretta urlando “e’ tardi e’ tardi” e prendi i primi vestiti che ti capitano sotto mano. Un giorno rischierai di uscire solo in mutande! –
- Uffa, sei troppo pignola – disse mettendo il muso come un bambino di cinque anni.
- Haha dai non prendertela se è vero! Ecco metti questi domani – dissi tirando fuori un jeans blu con una camicia rosa.
- Scherzi vero? Non voglio sembrare un confetto! – avvisò sgranando gli occhi.
- Okok che ne dici di questa camicia bianca? –
- Molto meglio – annuì più volte.
- E sentiamo tu cosa hai in mente di metterti? – chiese malizioso, venendo verso di me.
- Lo scoprirai a tempo debito –
- Eh no, devi dirmelo, sono pur sempre tuo marito – disse con voce suadente.
- Dai Inuyasha, smettila ti prego! Scendiamo è ora di cena – dissi risvegliandomi all’improvviso da quell’incantesimo.
 
- Mi devi dire cosa ti metti domani! –
- Ma quanto sei noioso! Te lo faccio vedere domani! Adesso dormi! – dissi girandomi sul lato opposto al suo.
- Eh no, mia cara non si dorme finchè non me lo dici. E io non voglio che me lo dici – disse con voce maliziosa.
 
- Sveglia Inuyasha! – dissi, aprendo le grandi vetrate della camera.
Vidi che si girò nel letto.
- Muoviti pigrone! – urlai.
- Ore sono? –
- Le sei di mattina! –
- Che? Ma tu sei pazza a svegliarmi così presto! Poi le lezioni iniziano alle nove! Fammi dormire ancora un po’ –
- Eh no, tu adesso ti alzi e incominci a prepararti sennò non ti dico cosa mi metto –
- Cosa devo fare? – disse scattando a sedere dritto come un soldatino, sul letto.
- Hahaha come sei buffo – non potei fare a meno di ridere.
- Eh che c’è? –
- Ben svegliato! –
- Era tutto un trucco! Se ti prendo! –
- Aiuto!! – dissi iniziano a correre fuori dalla camera.
 
- Ti ho preso! – disse, lanciandoci sul divano.
- Confessa tutto, dimmi cosa metti oggi –
- Questo. Il pigiama. –
Vidi che rimase incredulo e ne approfittai per sgattaiolare via.
- Aspetta! Mi hai preso in giro di nuovo! – disse accorgendosi che l’avevo fatto cascare in una trappola.
- Time! – dissi – andiamo a fare colazione! –
 
- Ora dimmi cosa ti metti –
- Prima manda giu il boccone di brioche e poi te lo dico. Ricorda non si parla con la bocca piena – dissi alzando l’indice.
- Si, maestra –
 
- Muoviti fila dentro! –
- Perché vuoi rinchiudermi in camera? –
- Ma chi ti vuole rinchiudere? Cambiati! Io ti aspetto qui! –
- Non vuoi venire dentro con me? – disse con voce maliziosa.
- NO! – risposi buttandolo praticamente dentro in camera – e fai in fretta! –
Dopo pochi minuti vedo che esce e noto che si sente in imbarazzo.
- Sembri un figurino! –
- Già, fin troppo per i miei gusti! –
- Ora tocca a me! – dissi ed entrai in camera, chiudendo la porta – e non sbirciare! –
Per sicurezza appesi alla maniglia della porta una felpa che era li in giro, in modo da coprire la serratura.
Mi spogliai e cominciai a mettermi i vestiti che avevo scelto per l’occasione.
( una cosa di questo tipo http://3.bp.blogspot.com/--8c6QPEWkXg/UPsgNmi_OiI/AAAAAAAAAGY/Xq064zoRECY/s1600/blogger-image--877094544.jpg senza tacchi e una borsa a tracolla NdA )
- Allora come sto? – dissi, uscendo dalla camera.
Vidi che era diventato tutto rosso dall’ imbarazzo.
- Troppo vistoso. Cambiati. –
- Hahah! Non ci penso nemmeno! Forza andiamo è ora! - 








- Angolo Autrice -
Buon giorno :)
Ecco il nuovo capitolo! Ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine e alla storia vera!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! sisi lo so, faceva pena!
Ma almeno i nostri protagonisti sono sposati :D
Inu: che intendi dire? 
Me. E tu che ci fai qua? O.o Fila a scuola! 
Dicevamo, cosa ne pensate? Fatemi sapere! 
Inu: vi attendiamo qui, sempre stesso canale per il prossimo capitolo! 
Me: O.O

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


CAPITOLO DIECI


- Quante facoltà ci saranno, secondo te? – chiesi, appena arrivata davanti all’imponente edificio.
- Sicuramente una decina –
Guardai l’orologio. Erano le 8.30.
- Dai entriamo, si sta facendo tardi –
- Si! –
- Nervoso? –
- Ero più nervoso il giorno del matrimonio – confessa.
- Avevi paura di sposarmi? – chiesi, facendo la finta arrabbiata.
- No, piuttosto che tu dicessi di no –
- Haha! Su forza entriamo –
- Perché ridi? –
- Niente, niente. Zitto e cammina –
Arrivammo a quella che doveva essere la segreteria e domandai dove si trovavano le varie facoltà.
La facoltà di medicina era nell’edificio B mentre quella di Infermieristica nell’ A.
- Sembra che dobbiamo separarci – dissi triste, davanti all’entrata dell’edificio della mia facoltà.
- Già –
Vidi che si avvicinò per baciarmi, ma lo spinsi via.
- Non qui –
- Uffa. Ci vediamo a pranzo? –
- D’accordo! Ciao! –
Dissi ed entrai nella struttura.
Allora la mia aula è la numero uno.
Dopo qualche minuto che vagavo a vuoto arrivai davanti a una porta con la scritta “Infermieristica 1”. Deve essere questa.
Aprii la porta ed entrai. C’era già qualche studente, quasi nessuno fece caso a me ed andai a sedermi in fondo all’aula, in una fila a tre banchi.
Poco dopo entrarono due ragazze. Una capelli lunghi castano scuro con occhi del medesimo colore, l’altra capelli corti biondi e occhi azzurri.
- Scusa, possiamo sederci qui? – mi chiese la ragazza dai capelli lunghi.
- Certo –
- Grazie. Io sono Natsumi Yamato e lei è Hikari Matsuda –
- Piacere. Io sono Kagome Higurashi –
- A quanto pare siamo in tanti quest’anno – disse Hikari, osservando l’aula.
- Già –
In quel momento entrò il professore che si presentò: Myoga Yatsuda.
Finalmente dopo interminabili minuti suonò la campanella che doveva segnare l’inizio dell’intervallo.
- Ragazze, andiamo a prendere qualcosa al bar? – propose Natsumi.
Accettammo entrambe.
- Hai il ragazzo Kagome? – mi chiese improvvisamente Hikari, mentre sorseggiavo la mia aranciata. Mi venne da tossire e per poco non mi strozzai.
Meglio che non dice niente, sennò capiscono chi sono in realtà.
- Kagome, stai bene? –
- Sisi! Comunque, no non ce l’ho. Voi piuttosto? –
- Nemmeno – risposero entrambe.
- Natsumi!! – sentii urlare. Era una ragazza capelli corti castano chiaro a caschetto.
- Che c’è Midori? –
- Ho sentito che nella facoltà di medicina c’è un ragazzo da far girare la testa –
- Come si chiama? –
- Inu qualcosa –
Oddio. No. Ti. Prego. No.
- Andiamo a cercarlo! –
Ecco.
- Ma mancano 15 minuti alla fine dell’intervallo! – esclamai.
- Ce la facciamo in 10 minuti. Voglio solo vederlo! Accompagnaci Midori! –
- Si! –
- Aspettate! –
Inutile, sono già partite tutte alla ricerca di Inuyasha. Povera me. Ho una brutta sensazione.
- E’ nell’aula 3 – disse la ragazza col caschetto.
- E’ in classe con te? – chiesi
- No, una mia amica me l’ho detto, lei se ne intende. –
Dimmi subito chi è che la strozzo. Lui è MIO.
 - Capisco – risposi semplicemente. Mi trattenni sennò qui scoppia la terza guerra mondiale
A un certo punto sentii che mi trascinarono per la maglietta verso l’aula.
- Ma che fate? –
- Ti eri imbambolata –
Si affacciarono tutte alla porta semiaperta e così feci anche io.
Lo vidi subito, in mezzo all’aula, circondato da tutte le ragazze con accanto un ragazzo dai lunghi capelli corvini.
Grr che nervi!
- Deve essere quello là! – disse Midori indicandolo.
- Che carino! –
E’ mio!
- E’ vero! –
Mio. Solo. Mio.
- Chissà di che anno è? –
Mio! Comunque del primo.
- Ragazze sta per suonare, andiamo? – chiesi. Meglio andarsene o qui faccio una tragedia.
- Si, dopo torniamo per pranzo – disse Natsumi spostandosi.
Tu provaci che vedi.
- Si, certo – mi limitai a rispondere
Stavamo camminando e Natsumi e Hikari stavano facendo complimenti a Inuyasha con cose tipo “che carino” “vorrei conoscerlo”. L’altra l’avevamo lasciata alla sua classe di ingenieria.
Arrivammo in classe appena in tempo per l’entrata dell’insegnante.
- Kagome vieni con noi a pranzo, dopo? –
Come faccio a dire di no?
- Ok. D’accordo –
 
Ora di pranzo
 - Usciamo a mangiare? E’ una così bella giornata! – propose Hikari.
Accettammo entrambe.
Quando uscimmo vidi Inuyasha e il ragazzo corvino camminare, per fortuna erano soli.
- Guardate, è lui! Adesso vado e mi presento! – disse Natsumi.
- Kagome! – urlò lui, prima che facesse una mossa Natsumi.
- Ti conosce? – esclamarono le mie amiche.
Nel frattempo eravamo tutti faccia a faccia.
- Come fai a conoscerlo? – chiese Hikari
- Kagome! Eccoti! Ti presento un mio nuovo amico, Naraku –
 

 
 
_________________________________________
 
ANGOLO AUTRICE
Salve!!!
Lo so, scusate, questo capitolo è corto, ma da qui inizia la vera storia e questa è l’introduzione, perciò da qui in avanti aspettatevi di un po' di tutto.
Che dire… come reagirà Kagome? Cosa risponderà? Ammazzerà qualcuno o si tratterrà?
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Ciao!!!
Grazie a tutti coloro che seguono e recensiscono la storia!
Grazie a chi l’ha messa tra i preferiti/seguite/ricordate.
Buona giornata a tutti!
_ Cry

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


CAPITOLO UNDICI




- Come fai a conoscerlo? – chiese Hikari
- Kagome! Eccoti! Ti presento un mio nuovo amico, Naraku –

In quel momento avevo tutti gli occhi puntati su di me.

- Piacere di conoscerti, Naraku. Io sono Kagome. –
- Kagome, ora mi dici come fai a conoscere Inuyasha? – mi chiese quasi sull’orlo di una crisi Natsumi.
- come non gliel’hai detto. Kagome? – chiese ingenuamente Inuyasha.
- Detto cosa? –
- Che siamo... cugini!! Ecco si, cugini! – sentenziai alla fine.
- Perché non ce l’hai detto prima? –
- Mi vergognavo – inventai.

In realtà se avessi detto che Inuyasha era mio marito, tutti mi avrebbero fatto un sacco di domande avendo capito chi ero e mi sarebbero diventati tutti “amici” solo per i soldi.

- Okey –
- Andiamo a mangiare tutti insieme? – chiese mio marito/cugino falso.

Il pranzo servì soprattutto a fare conoscenza tra di noi e da quel giorno, ogni volta a pranzo eravamo sempre insieme. Tutti  erano amici di tutti e io ero riuscita a tenere il segreto di me e Inuyasha.
Da quel giorno in cui Inuyasha mi presentò Naraku ebbi un brutto presentimento, infatti usciva molto spesso con lui.
 

DOPO QUALCHE MESE:

Entrai in casa e mi buttai sul divano stanca morta.
Drriinn Drriinn

-Chi è adesso? – borbottai.
 
Presi il telefono e sul display era comparsa la scritta “Sango”. Da quanto tempo che non la sentivo!

- Pronto! –
- Kagome! Ciao! –
- Sango! Come stai? –
- Bene! Tu? –
- Anche… - dissi con voce triste
- Che ti prende? Ho un idea –
- Spara –
- Che ne dici se organizziamo una serata tra noi? Chiediamo anche a Koga, Sesshomaru e Sota se vengono con le ragazze. –
- si! Ma devo sentire Inuyasha, ultimamente mi evita, sta sempre con quel Naraku! –
- E chi sarebbe? –
- Un amico che ha conosciuto a scuola –
- Incontriamoci! –
- Eh? –
- Shopping! –
- Dove? –
- Al centro! –
- Ci vediamo li tra mezz’ora –

Quel pomeriggio passato con Sango mi aiutò a dimenticare tutto quello che era successo fin’ora.
Stavamo ritornando a casa quando si fermò davanti a una farmacia.

- Sango che ti prende? –
- Kagome, facciamo un test di gravidanza? –
- Cheeee??? Ma sei impazzita? –
- Dai! Tanto non c’è nessun male –

Sbuffai e acconsentii.
Arrivammo a casa mia e per fortuna Inuyasha non c’era.
Prima provò a farlo la mia amica e quando uscì dal bagno disse che non c’era niente.
Poi toccò a me, entrai e lo feci.
Credo che passarono diversi minuti, infatti Sango irruppe nel bagno.

- Kagome! E’ dieci minuti che stai li dentro! Che hai? –
- Sango, sono incinta – dissi tentennante.
- Cheee? –
- Guarda – e gli porsi l’oggetto.
- Facciamone altri –

Così uscimmo di casa, ritornammo in farmacia e ne prendemmo altri tre. Tutti con lo stesso risultato.
Alla fine Sango, dopo diverse chiamate di Miroku preoccupato del fatto che era sparita all’improvviso ritornò a casa.

- Kagome sono a casa! – disse Inuyasha aprendo la porta.

Non gli risposi, ero ancora shoccata e seduta sul divano a fissare un punto qualsiasi del pavimento.

- Che ti prende? – chiese, entrando in salotto.
- Sono incinta! – esclamai, alzando lo sguardo.
- Cheee?? Che bello!! – esclamò dopo qualche secondo di silenzio.
- Davvero ti piace? –
- Certo! Diventerò papà finalmente! – disse sedendosi accanto a me e iniziano ad accarezzarmi la pancia.
- Andiamo subito a fare un’ecografia! – esclamò.
- Ma sono le sei di sera! –
- Tu non ti preoccupare e andiamo! –

Mi prese in braccio e mi portò sulla macchina.
Dall’ecografia risultò che ero incinta di due gemelli.
I mesi passarono e dopo i primi tre la pancia si iniziava a notare così dovetti abbandonare gli studi, prendendo come scusa che dovevo andare all’estero a studiare. Dalle ecografie successive, si poté vedere che erano una femmina e un maschio. Per fortuna in questi mesi Inuyasha mi è stato molto accanto e anche durante il parto, dopo ben 30 ore di travaglio.
I gemelli nacquero e io rimasi a casa a curarli e intanto Inuyasha andava a scuola, mentre alla sera usciva con i suoi compagni, io intanto ero rinchiusa in casa con due gemelli che non smettevano un attimo di piangere. Rimaneva al massimo un’ora con i bambini poi andava a studiare o a fare altro.
Grazie ai miei suoceri e ai miei genitori, tutti si erano messi a piangere come delle fontane il giorno in cui aveva scoperto che ero incinta facendomi mille complimenti, riuscii ad avere un po’ di libertà affidando loro i bambini e uscendo un po’ con Sango e le altre.
Così passarono cinque anni, i bambini, Yuuka e Kaito, andavano all’asilo e Inuyasha si era appena laureato a pieni voti in medicina, il primo di tutto l’Istituto, ma la situazione non cambiava. Ero sempre chiusa in casa da sola.

Finchè un giorno…

Driinn Driin

- Inuyasha, rispondi tu? Sto cercando di calmare Kaito! – urlai dalla cucina
- Si! – rispose, prendendo il telefono e vendendo in cucina.
- Si, sono io … che cosa? …. Tra due settimane? … così tanto? … è vero … ok, va bene – e mise giù il telefono.
- Kagome devo dirti una cosa – il suo tono non prometteva niente di buono.
- Mi stai preoccupando, che c’è? –
- Tra due settimane parto per andare a fare il medico in guerra - 









- Angolo Autrice - 
Salve a tutti!!
Spero che questo capitolo, seppur corto, vi sia piaciuto!
NOTIZIONA! -- QUESTO E' IL PENULTIMO CAPITOLO! IL PROSSIMO SARA' L'ULTIMO! - 
cioè la storia vera che avevo in mente. 
Ora lo posso dire. La vera storia che avevo in mente parte alla fine di questo capitolo ed tutta contenuta nel prossimo xD
Spero che questa fic fin qui vi sia piaciuta!
Grazie a tutti quelli che l'hanno seguita e recensita!
Scusate gli errorri, ma l'ho scritto oggi il capitolo! xD
Eh si, Inuyasha va in guerra, cosa accadrà? Lo scoprirete nell prossimo, nell'ultimo capitolo!!!
Scusate eventuali errori!!

Ci vediamo!!
Ciao!!!
_ Cry :D

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


CAPITOLO 12


- Tra due settimane parto per andare a fare il medico in guerra – mi disse con aria seria.
In quel momento la mia mente era un buco nero.
- Kagome? Non dici niente? –
Sentii che una lacrima mi rigò il viso.
- Scusami Inuyasha – e le lacrime aumentarono.
- Che ti prende? –
- Bambini, andate di sopra –
- Si mamma! –
- Che hai? Perché piangi? –
- e me lo chiedi? Ho paura di perderti! Che mi lasci sola – risposi, tra i singhiozzi
- Kagome, calmati – disse, abbracciandomi.
- Vedrei che tornerò, per stare con te, per sempre
- Me lo prometti? – dissi, accucciata al suo petto
- Te lo prometto
- Quanto tempo starai via? –
- Tre anni –
- Così tanto?! –
- Si, mi dispiace –
- Beh in fondo era il tuo sogno, ricordi? Quella sera sulla terrazza volevi diventare o medico o fare il soldato, sei diventato entrambi e sono felice per te – dissi, staccandomi da lui.
- Un’ultima cosa, mi hanno detto che ci sarà anche Naraku come medico –
Che cosa? Lui?
- Ah… - mi limitai a rispondere
 
Nelle due settimane successive non parlammo quasi per nulla del fatto che partiva, ad eccezione di quando lo abbiamo detto alla famiglia, esclusi i bambini, e gli ultimi due giorni, nei quali ci promettemmo di scriverci sempre.
 
- Kagome, devo andare. Sono arrivati a prendermi – disse, prendendo il borsone accanto all’ingresso.
Non risposi e preferii guardare il pavimento.
- Kagome… vedrai che tornerò! Ricordi? Te l’ho promesso! E poi ci scriveremo! –
- Si lo so, ma ho paura! –
- Tranquilla, cercherò di scriverti sempre quando posso! –
- Va bene. Ti scriverò tutti i giorni! – risposi
Inuyasha mi prese alla vita e mi tirò a se facendo unire le nostre labbra in un caldo bacio, pieno di sentimenti.
Poi sentimmo il clacson di una macchina e ci staccammo.
- Devo andare, ciao Kagome. Ciao bambini, ci vediamo tra un po’! – e diede un bacio sulla fronte ad entrambi, che lo abbracciarono calorosamente. Io iniziai a piangere come poche volte avevo fatto nella vita.
Aprii la porta ed uscì, andando verso la macchina. Corsi verso la porta ed urlai:
- Ti aspetterò!
Si girò e mi fece il suo sorriso più bello che abbia mai visto. Dopo qualche istante, si girò aprii la portiera  e partii, per tre lunghi anni.
- Mamma, dove è andato papà? – chiese Kaito.
- E’ andato via per un po’, ma vedrete, tornerà – risposi, con un sorriso a trentadue denti pieno di speranza.
 
Durante la notte non riuscii a chiudere occhio, rimasi tutto il tempo abbracciata al cuscino di Inuyasha che emanava il suo odore a piangere e pregare che vada tutto bene. Poi qualche raggio di sole, filtrò entrando in camera e capii che era giorno. Mi alzai e scesi in cucina iniziai a prepararmi la colazione.
Improvvisamente sentii il campanello suonare e urlare:
- Sono Sango! –
- Arrivo! – risposi con un filo di voce
Aprii la porta e Sango rimase sconvolta. Dovevo avere un aspetto terribile.
- Kagome? Che hai fatto? –
- Entra –
E le raccontai tutto.
- Kagome, non fare così. Inuyasha è uno in gamba e forte e se ha detto che tornerà, lo farà. –
- Lo so, ma ho paura. –
- Allora dovrò farti togliere questo pensiero. Entrate ragazze! –
Dalla porta comparvero Ayame, Karen e Rin.
- Ciao Kagome! – urlarono tutte e tre.
- Ciao –
- Su con la vita! – disse Ayame, prendendo la borsetta che aveva in mano e tirando fuori diversi trucchi.
- che vuoi fare? – chiesi
- Vuoi uscire in questo stato? –
Dopo circa dieci minuti il mio viso era come nuovo.
- Su forza, adesso andiamo! – disse Karen, tirandomi e facendomi alzare dal divano.
- Dove andiamo? E i bambini? –
- A loro ci pensiamo noi! –
- Mamma, papà?  Che  ci fate qui? –
- Le ragazze ci hanno raccontato tutto e badiamo noi ai bambini, tu esci – rispose mio padre.
- Dato che è tutto a posto noi andiamo! Arrivederci signori! – disse Rin.
Mi portarono al centro commerciale e tra shopping, frullati, gelati, hamburger e molto altro, riuscì in parte a dimenticare tutto. Arrivai a casa verso le sette e trovai i miei genitori addormentati sui divani con i gemelli.
- Mamma, sono arrivata – bisbigliai.
- Kagome… - rispose, con la voce impastata dal sonno – che ore sono? –
- le sette –
- Vi fermate per cena? – chiesi.
- Va bene, se non disturbiamo –
- Nessun disturbo, ma ordiniamo una pizza–
- Okey –
Chiamai la pizzeria e ordinai cinque pizze, tre grandi e due piccole.
La serata passò in allegria e un altro paio d’ore la mia mente restò lucida, ma poi arrivò il momento che i miei genitori dovettero andare e io rimasi sola con i gemelli.
- Ragazzi, forza letto – dissi cercando di schiodarli dalla televisione.
- Uffa! Cinque minuti! – si lamentò Yuuka.
- No, adesso! –
- va bene –
Finì di sistemare la cucina e poi andai a letto, ma appena entrai le lacrime iniziarono subito a farsi sentire. Decisi di ignorarle e sedermi allo scrittoio e iniziare a scrivere una lettera.
 

Caro Inuyasha,
come è andato il viaggio? Sei già arrivato? Da quando? Stai bene?
Mi manchi un sacco! Anche ai gemelli manchi.
Oggi sono uscita un po’ con Sango e le altre mentre alla sera ho mangiato
Una pizza con i miei genitori e i bambini.
Spero che risponderai presto,
Un bacio, no anzi, mille baci
Kagome.
Ti amo.

 
Le settimane passarono e ogni giorno mandai lettere su lettere, ma nessuna risposta finchè un giorno, dopo tre mesi non trovai nella cassetta delle lettere, una busta strana la girai e non potei fare a meno di trattenere le lacrime.
E’ datata un mese prima.
Entrai in casa e iniziai a leggere.
 
 

Kagome! Come stai? Mi manchi!
Ho ricevuto le tue lettere, in parte, qui è molto
Difficile mandare e spedire lettere
Il viaggio è andato tutto bene, ho conosciuto molti
Altri ragazzi e ho fatto amicizia.
Sto benissimo, anche se qui è un vero caos.
Kagome, tranquilla, anche se non riuscirò a scriverti tutti
I giorni, sappi che ti penso in ogni momento della giornata.
Ora devo andare, mi fa molto piacere ricevere le tue
Lettere, perciò non smettere perché io non posso
Risponderti.
Salutami tutti e un grosso bacio a te e ai bambini.
Ti amo.
Inuyasha.

 
 
- Inuyasha… - balbettai iniziando a piangere.
- Mamma che hai? – chiese Yuuka, scendendo le scale e correndo verso di me.
- Niente, piccola – risposi asciugandomi le lacrime.
- E’ di papà? – disse, osservando la lettera.
- Si, e dice che sta bene e di salutarvi –
- Salutamelo! – rispose sorridente Yuuka.
- D’accordo –
 
Ogni due o tre mesi ricevetti delle lettere di Inuyasha, datate mesi o settimane prima.
Il tempo passò, i bambini crebbero e iniziarono la scuola, io per passare il tempo mi ero trovata un lavoretto part-time in un negozio di dischi alla mattina.
 
- Ho finito qui – dissi, sistemando gli ultimi dischi.
- Bene, puoi andare – rispose il direttore.
Finito il lavoro andai a scuola a prendere i bambini.
Il viaggio di ritorno a casa durò circa dieci minuti.
- Bambini, prendete i vostri zaini ed entrate! Io guardo se è arrivata qualche lettera! –
I bambini scesero così io ne approfittai per aprire la cassetta e vedere se c’era qualche lettera.
Si! La busta di Inuyasha!
Non potei trattenere la curiosità, così la aprii subito.
 
 

Ciao Kagome! Ho ricevuto molte tue lettere
Sono felice che hai continuato e scrivermi.
Sto bene, ho una buona notizia.
Torno tra due settimane esatte.
Non vedo l’ora di poterti riabbracciare a te e
Ai bambini.
Ci vediamo.
Ti amo, non dimenticarlo mai, qualsiasi
Cosa accada.
Inuyasha.

 
 
Iniziai a piangere dalla felicità.
- Che bello, Inuyasha torna! – dissi – aspetta, a quando risale..? – chiesi sottovoce.
- A due settimane fa, perciò significa che…-
- Ciao Kagome! – sentì da una voce, familiare, fin troppo.
Mi voltai e rimasi a bocca aperta.
- Beh, non dici niente? – mi chiese
- INUYASHA! – urlai e gli saltai al collo, tappandogli la bocca con un bacio.
Quando ci staccammo notai che i bambini erano fuori e c’era anche la macchina con cui era arrivato con tutti i compagni.
Che vergogna!
- Beh, noi allora andiamo, Inuyasha! Ci vediamo domani! –
- D’accordo ragazzi! –
Detto questo la macchina partì.
- Kagome, sono così felice di vederti! – disse poggiando il borsone e prendendomi in braccio.
Solo allora notai che era più muscoloso di prima, è riuscito a sollevarmi come una foglia e a farmi volteggiare.
- Inuyasha! Smettila! Ti prego! – cercai di dire, tra una risata e l’altra.
- Quando la smetti di piangere! –
- Ho smesso! –
- Non ti metto giù comunque! –
- Dai!! –
Alla fine, dopo cinque minuti mi mise giù e andò a salutare i bambini.
- Entriamo? – chiesi.
- Si –
Prese il borsone entrò in casa e si sedette sul divano.
- che bello essere a casa! – esclamò
- Che bello riaverti a casa – corressi
- Già –
- come è andata? –
- Era un caos, ma alla fine bene e come puoi vedere sono qui –
- Già. Sei cambiato – dissi infine.
- In che senso? –
- Non lo so, mi sembri cambiato –
- Se intendi nell’aspetto fisico, si, sono più muscoloso. –
- Non intendo solo quello –
- Vuoi vedere? – chiese con voce maliziosa, alzandosi dal divano e venendo verso di me.
- Adesso no! Ci sono i bambini in giro! –
In quell’esatto momento suonarono al campanello e la porta si aprì facendo entrare un gruppo di persone, troppo conosciute.
I miei genitori, i genitori di Inuyasha, Rin e Sesshomaru, Karen e Sota, Koga e Ayame. Sango e Sesshomaru.
Tutti si misero a stritolare Inuyasha e a chiedergli tutto. Erano felici che era tornato.
Passarono il pomeriggio con noi e Inuyasha ci raccontò qualche sua avventura.
Finalmente alle undici se ne andarono tutti e noi potemmo andare a dormire.
 
- Eh no, Kagome, adesso non si dorme – disse, appena entrati, cingendomi la vita.
- Che vuoi fare? –
- Lo sai, vero, che sono cambiato? – mi bisbigliò all’orecchio
 
La mattina dopo mi alzai e vidi che il posto di Inuyasha era vuoto, così scesi in cucina e lo osservai mentre cercava di cuocere due uova, seguendo una ricetta e imprecando contro la padella.
- Che stai facendo? –
- Buon giorno! –
- giorno –
- Sto cercando di fare la colazione –
- Mmm… i bambini?
- E’ passato tuo padre a prenderli un’ora fa –
- Ok… che ore sono? –
- Le dieci –
- così tardi? –
- Eh già –
- Ma cosa intendevano ieri i tuoi amici con “ci vediamo domani” ? –
- ah no, mi hanno invitato ad uscire stasera –
- Ah ok … -
Non è cambiato.
 
- Io vado, ci vediamo tra un po’ – disse Inuyasha dandomi un bacio a stampo e poi uscendo dalla porta.
Erano e le otto e fino alle undici lo aspettai sveglia, ma invano così decisi di andare a letto.
La mattina successiva mi alzai e guardai l’orologio. Le undici di mattina.
Mi alzai e scesi per mangiare qualcosa, lasciai dormire Inuyasha, doveva essere stanco, era tornato alle cinque di mattina.
Dopo circa mezz’ora suonò il telefono così andai a rispondere.
Era un uomo che parlava a raffica.
- Inuyasha! E’ stato fantastico ieri sera! Poi quella la aveva un corpo niente male, vero? Che ne dici se ci vediamo oggi pomeriggio ? Perché non rispondi? Oh no… -
Il mio viso si riempì di lacrime e sbattei il telefono in faccia a chi aveva osato telefonare.
- Kagome, chi era? – chiese Inuyasha scendendo le scale.
- Stronzo! Sei un maledettissimo stronzo! – gli imprecai contro.
- Kagome, che ti prende? –
- E me lo chiedi? Chiedi a quello stupido del tuo amico Naraku che ha appena chiamato! –
- Naraku ha chiamato…? –
- Si! E mi ha detto tutto! Stronzo! – dissi tra le lacrime, avvicinandomi a lui e tirandogli uno schiaffo.
- Kagome, che cazzo hai? – disse, prendendomi le spalle.
- Lasciami traditore! – e lo spinsi via correndo su per le scale.
Arrivai al piano di sopra e chiamai i bambini dicendogli di fare le valige perché saremmo andati a fare una vacanza.
Entrai in camera e presi una valigia cominciando a sbattere dentro qualche vestito.
Improvvisamente la porta di apre e entra Inuyasha imprecandomi contro.
- Si può sapere che cazzo ti ha detto Naraku? EH? –
- Chiedilo a lui! Anzi no! A quella che vi siete fatti ieri! Traditore! –
Avevo finito di mettere i vestiti, chiusi la valigia e la presi per il manico.
- Dove vai adesso? –
- Via di qui – dissi chiudendo, anzi sbattendo, la porta alle mie spalle.
I bambini avevano già fatto le valigie ed erano in corridoio. Nonostante la loro età, erano molto autosufficienti.
- Andiamo – dissi fredda.
Scesi le scale e aprii la porta.
- Kagome, aspetta! – urlò Inuyasha da piano di sopra
- Non parlarmi! Non voglio rivederti mai più! Ho sofferto le pene dell’inferno per te, e tu mi ripaghi così? –
- Kagome… -
- Andiamo, bambini – dissi, aprendo la porta per poi salire in macchina.
La accesi e partii subito veloce, andai da Sango alla quale raccontai tutto e per poco non voleva andare ad ammazzare Inuyasha.
Mi consegnò le chiavi di un appartamento che le avevano regalato i suoi genitori,  ma per andarci dovevo affrontare un lungo viaggio. Accettai comunque.
La ringraziai di tutto, e le dissi di salutare tutti da parte mia. Ripresi la macchina e partii alla volta dell’aeroporto.
Andai alla reception e mi accolse una ragazza che avrà avuto la mia stessa età.
- Kikyo? –
- Kagome! –
- Volevo chiederti scusa per tutte le cose che ti ho fatto in passato, ma ora sono cambiata. Che hai? Hai una brutta cera –
- Sono felice per te – dissi mostrando un sorriso, almeno lei mi ha chiesto scusa – vorrei un biglietto per adulto e due per bambini per andare qui – e gli indicai un luogo ben preciso della cartina che era posizionata li accanto.
Lei mi guardò e poi mi diede i biglietti.
- Grazie Kikyo –
- Buona fortuna –
 
Andai ad imbarcare i bagagli e l’imbarco delle persone era previsto per tre ore dopo, che passarono molto lentamente.
 
 “ L’imbarco è aperto per chi si deve imbarcare per il volo 334 destinazione  New York”
 
- Bambini è il nostro volo. Andiamo – mi alzai dalla sedia, presi i bambini e ci dirigemmo verso il metaldetector.
 
 























- Angolo Autrice - 

Salve gente! 
Non è ancora finita!! Domani ci sara la fine, inizialmente avevo pensato ad un finale "non finale" ma poi i sensi di colpa hanno preso il sopravvento e domani pubblico la fine.
Cosa ne pensate fin'ora? 
Fatemi sapere! 
Grazie a tutti coloro che hanno letto/recensito/seguito/messo tra i preferiti/ etc... questa storia! 
Mi avete dato la forza di finirla! 
Grazie a tutti!
Ciao!!
Scusate eventuali errori!!

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


CAPITOLO 13



- Bambini è il nostro volo. Andiamo – mi alzai dalla sedia, presi i bambini e ci dirigemmo verso il metaldetector.
- KAGOME!  - sentii urlare alle mie spalle.
Mi girai e vidi infondo alla sala Inuyasha che cercava di riprendere fiato.
- Aspetta! – e iniziò a correre verso di me.
- Che vuoi? – chiesi, quando era vicino a me.
- Sono venuto per dirti scusa, ieri è vero sono uscito con Naraku e mi ha fatto ubriacare, dopo aver fatto quella cazzata ho capito che era tutto calcolato, perché lui era da sempre innamorato di te fin da quando ti ha visto quel giorno per la prima volta a pranzo all’università. –
- lo ha fatto solo per ripicca? –
- si –
- vuoi ritornare indietro con me? – chiese
Ci pensai qualche istante, dopo di che presi la mia decisione, infondo lo amo. Prima, ora e per sempre.
- Lo farei, ma ho già preso i biglietti –
- Se la metti così non c’è problema –
- Che intendi dire?  -
- Aspettami qui –
Vedo che va alla reception e poco dopo torna con un pezzo di carta in mano.
- Si parte tutti per New York! – urlò prendendo in braccio i bambini e guardandomi intensamente negli occhi.
- Grazie Kagome, per tutto –
 
E da quel giorno vissero per sempre felici e contenti senza che più nessuno ostacolasse il loro amore…
 
 

Perché loro infondo si sono sempre amati, ma non lo sapevano,
sono stati promessi sposi diversi anni prima, hanno superato
avversità, difficoltà e lontananze
ma ne sono sempre usciti
vincitori
Perché loro si sono amati, si amano e si ameranno PER SEMPRE.






 












- Angolo autrice - 
Ecco a voi il finale!!!
Yuppi!!!
Spero vi sia piaciuto!!!
Scusate il finale precedente (in quel caso avevo in mente di fare un seguito xD )
Spero che questo vi sia piaciuto!!
Grazie a tutti quelli che hanno seguito/letto/recensito/  etc ... la storia!
Grazie!!! :D

Ciao!
A presto
Anime_97 alias Cry :D

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