Single by contract.

di _Fux_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte prima. ***
Capitolo 2: *** Parte seconda. ***
Capitolo 3: *** Parte terza. ***
Capitolo 4: *** Parte quarta. ***
Capitolo 5: *** Parte quinta. ***
Capitolo 6: *** Parte sesta -Epilogo- . ***



Capitolo 1
*** Parte prima. ***


Parte Prima

 
Pov Narratrice
 
Tutto l’aereo era stufo marcio di quella ragazza.
Insomma, può capitare per un breve periodo di tempo, ma russare per tutto il viaggio è leggermente troppo!
Tutti si scambiavano sguardi disperati, i pochi fortunati erano riusciti a salvarsi chiudendosi dal mondo esterno grazie alla musica emessa dai loro auricolari.
Nello stesso momento in cui quella ragazza era in viaggio anche loro, i One Direction, si stavano muovendo verso la loro casa: Londra.
E infatti l’aeroporto era pieno di ragazzine isteriche ed euforiche.
 
Pov Chiara
 
Mi sveglio di soprassalto, e noto che il mio “cuscino” era un uomo di circa quarant’anni, che portava alle orecchie delle cuffie.
Stavo russando!” constato. Io russo sempre, che vergogna!
Ah, se non si è capito mi trovo su di un aereo.
Dopo essere stata un anno in America in mezzo a mucche, capre e altri  animali puzzolenti per uno scambio scolastico, finalmente posso ritornare alla civiltà, la mia amata Londra! Vivo qui insieme a mia madre e a mia sorella minore Camilla da circa sette anni, e la amo, in questo lasso di tempo mi è mancata parecchio!
Inoltre mi sembra il paradiso in questo momento, voglio dire, la famiglia con cui vivevo non aveva la televisione, i cellulari non prendevano, e non avevano la connessione internet…Sembrava di essere tornati nel paleolitico!
Noto con sgomento di avere sporcato di fondotinta la camicia dell’uomo al mio fianco, perciò tento di pulirla con un fazzolettino rosso, riuscendo solo a fare peggio, però.
Una volta scesa a terra incontro subito con lo sguardo mia madre, che inizia a correre nella mia direzione  e allarga le braccia per abbracciarmi.
Ma nel fare ciò fuoriesce un gran quantità di caffè dal suo bicchiere e questo liquido va a finire su…
Bingo! La giacca del mio compagno di posto! Temo che non sia il suo giorno fortunato…
 
Pov Liam
 
Dopo il tour mondiale mi fa piacere essere finalmente a casa.
Certo, tutte queste interviste sono un po’ una scocciatura, ma fa parte del gioco!
E invece tu, Liam, dimmi, sei fidanzato come Louis e Zayn o sei ancora libero?” domanda con un sorriso fintissimo la conduttrice televisiva
Beh, sto ancora aspettando di incontrare il mio amore vero!” ripeto la frase concordata con i manager, visto che ho dovuto firmare un contratto.
Io infatti sono “Single per contratto”, perché a quanto pare le fan preferiscono vedermi in questa condizione, e ciò che fa bene alla band è legge.
Dopo l’intervista non abbiamo nemmeno il tempo di riposarci che dobbiamo andare a registrare lo spot in un vivaio per un orrendo telefono a forma di banana.
Dopo un’ora di “Ciak!” e “Da capo, so che potete farlo meglio!” ci concedono un quarto d’ora di pausa, così mi allontano un po’ dagli altri e mi siedo su di una panchina isolata.
Mi sto per l’appunto riposando tutto solo, giocando con il mio telefonino e rispondendo a qualche messaggio su twitter, quando sento dei rumori sospetti.
Fruscii di foglie e sbuffi.
Ed infine al mio orecchio giunge il suono di un ramo schiacciato, sicuramente dal peso di una persona.
Mi giro, -ok, leggermente spaventato- e noto che avevo ragione, perché infatti dietro di me c’è una ragazza di circa diciassette o diciotto anni che si guarda attorno con un’espressione colpevole e imbarazzata, mentre stringe a sé la giacca.
Credevo che ci fossero delle guardie per impedire l’entrata alle fan ed evitare il rischio di rovinare le riprese!
Temo che ormai sia tardi per nascondersi!
 
Pov Chiara
 
Arriviamo a casa con un taxi, perché ovviamente l’auto di mamma si è guastata, e dopo essere arrancata per le scale entro finalmente nella casa che non vedo da più di un anno.
Ora, se tua sorella fosse appena tornata a casa dopo essere stata per un lungo periodo lontana, tu non le correresti incontro per abbracciarla, salutarla, e chiederle di raccontare tutte le sue avventure?
Beh, a quanto pare il pensiero di mia sorella Camilla è differente; infatti non fa nemmeno la prova di schiodarsi dal divano, dove sta guardando insieme alle sue migliori amiche non so che intervista su di una boy-band.
Provo a cercare di catturare la sua attenzione “Ehi? Cami? C’è nessuno in casaa?!” ma niente da fare, così mi limito ad entrare in camera mia.
Non faccio in tempo a posare il borsone che nella stanza entra come una furia Giada, une delle mie migliori amiche, che mi stritola come se potessi volarmene di nuovo in America, nemmeno fossi dotata di un paio di ali. (Ora che ci penso, non sarebbe male come cosa…Dovrei provare a bere una di quelle RedBull!!).
Ci mettiamo a saltellare insieme per la stanza, esibendoci poi nel nostro rituale ballato sulle note di “Friends will be friends” e poi ci facciamo cadere pesantemente sul mio letto.
Non sai quanto mi era mancato tutto questo!!” le dico prima che il mio cellulare si metta a squillare.
Dall’altra parte c’è Francesco, il mio migliore amico, e probabilmente in questo momento gli sto sembrando fredda, mentre cerco in tutti i modi una scusa per attaccare il prima possibile.
Finalmente ci riesco, e trovo ad accogliermi uno sguardo indagatore della mia best.
Confesso tutto! Gli avevo promesso di portargli una pianta rara, sai quanto è appassionato di botanica, ma l’ho fatta morire, le ho dato troppa acqua!!”.
Sinceramente speravo di potere ottenere un po’ più di aiuto di quello che mi sta dando in questo momento la ragazza al mio fianco, che ha le lacrime agli occhi per il troppo ridere, poi finalmente se ne esce con:” Andiamo in quel vivaio gigantesco, ci intrufoliamo dentro e prendi un rametto o due della pianta che più assomiglia a quella che gli avevi promesso!”.
Ora, non prendetemi per una fuorilegge, ma la situazione è disperata, perciò annuisco con foga e mi lascio portare al vivaio, e riesco ad entrare senza nemmeno dovere forzare serrature o altro.
È quindi questo il motivo per cui sono dieci minuti buoni che sbuffo e sudo cercando di estirpare un po’ di pianta dal terreno.
Finalmente ci riesco e nascondo il “bottino” nella mia giacca.
Credo di avercela proprio fatta quando… Il mio piede calpesta qualcosa, emettendo un rumoroso “CRAAACK!” tempo due secondi e mi ritrovo di fronte uno spilungone con i capelli a spazzola e gli occhi castani.
Devo dire che mi coglie piuttosto di sorpresa quando dice “Va bene, facciamo una foto, ti firmo un autografo e poi però vai via, ok?” infatti dico sbalordita “Mi firmi un che?! Io… devo controllare la temperatura delle piante! Sai, sono specie in via di estinzione!
 
Pov Liam
 
Inizialmente credo mi stia prendendo in giro, oppure che sia troppo timida per ammettere di essere una fan, ma poi capisco che è sincera. Beh, quasi sincera, questa cosa del controllo della temperatura proprio non me la bevo!
Ah, è per questo che tieni quelle piante dentro la giacca?” dico notando ciò che cerca di nascondere.
Mi sta per rispondere quando vediamo una guardia avvicinarsi, e la ragazza impallidisce notevolmente in meno di mezzo secondo.
Oh, porca…! E adesso?” sussurra.
Non so per quale motivo, ma questa tipa mi sta simpatica, perciò ho deciso di aiutarla :”Tranquilla, ti copro io! Userò… La stessa scusa che tu hai usato con me, se necessario” la vedo sorridermi riconoscente per poi correre verso l’uscita.
Tutto a posto, Signor Payne?” mi domanda l’uomo beffardo
Si, non si preoccupi, era solo una fan!” –sorridi innocentemente Liam, bravo, così!-
Potrebbe firmare un autografo per mia figlia, che è una vostra grande fan? Ah, e stia attento, le è caduto in terra il telefono!” .
Beh, nulla di male, se non fosse che quello che la guardia tiene in mano NON è il mio telefono!
 
Pov Chiara
 
Fiuuuuuuuuuu l’ho scampata bella, per fortuna che c’era quel tizio disposto ad aiutarmi!
Arrivata sul mio terrazzo metto in un vaso  la pianta trafugata, aiutata da Giada.
Decido di chiamare Francesco per dargli appuntamento e consegnargli il regalo, ma tastandomi la tasca non sento la forma dell’apparecchio.
Cerco ovunque, ma non lo trovo, mi ci mancava solo questa!
Compongo il mio numero dal telefono di Giada, e dopo un paio di squilli mi risponde una voce maschile:
Pronto?
Ermh, sono Chiara. La proprietaria del cellulare…Sei il tipo del vivaio?!
Si, sono io. Ehm, Liam!
Oh, per fortuna! Senti, non è che potrei venire a prendere il telefono?
Guarda, in questo momento sono un po’…indaffarato, ma se mi dici dove abiti te lo posso portare domani mattina!
Gli do il mio indirizzo con una maggiore sensazione di leggerezza, ho quell’aggeggio solo da un anno!

Ciao!!
Come ho già detto nella intro, mi sono ispirata ad un fillm, cambiando solo personaggi ed ambientazione :)
Inizialmente la volevo proporre come One Shot, ma poi non mi sembrava strutturata come OS, perciò ho deciso di postarla in più capitoli (saranno tre, o quattro al massimo, credo)
Spero che vi sia piaciuta questa prima parte!!
Se volete, queste sono le altre mie due storie:
-I WANNA BE A GUITARIST :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1883735&i=1 
-Per favore, non chiamatemi Harold :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1817519&i=1
A presto!!
Chiara :)

 

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Capitolo 2
*** Parte seconda. ***


Parte seconda

 
Pov Liam
 
Dopo un’ulteriore intervista che ci ha occupato tutta la mattinata sono finalmente libero, perciò prendo il mio skate e l’ i-pod, dirigendomi verso l’uscita del Grand Hotel dove alloggiamo in questi giorni a causa della convention che si terrà proprio lì.
Poi però mi ricordo che non ho la minima idea di dove si trovi la via in cui mi devo recare, perciò chiedo informazioni all’addetto alla reception, che è veramente gentile, e addirittura mi presta un navigatore.
Mi giro per cominciare il mio viaggio, ma la voce dell’uomo  mi ferma :”Erhm? Signor Payne? Forse sarebbe il caso che lei usasse la porta sul retro, sa, tutte quelle ragazzine lì fuori…” sbircio fuori dalla porta a vetri girevole, e devo dire che non ha tutti i torti!
Ringrazio il signore, ed esco dalla porta di servizio, avviandomi con le cuffie nelle orecchie, il navigatore in mano, e il suo cellulare in tasca.
La casa dista solo pochi minuti,  entro dal portone aperto e salgo le rampe di scale che mi separano dall’appartamento.
Suono alla porta, e mi viene ad aprire una donna di mezza età, alla quale chiedo notizie di Chiara.
La donna si gira e inizia a chiamare la figlia (?) a gran voce, mentre sono in grado di sentire delle grida provenire da qualche stanza…
 
Pov Chiara
 
Caaaaaamiiillaaaaa!! Ma ti decidi ad uscire dal bagno?? Cosa stai facendo? Mi scappa!” urlo contro la mia sorellina, o meglio, verso la porta chiusa del bagno dove si è rintanata la ragazzina.
La sento sbuffare sonoramente ma ehi, non dovrei forse essere io a farlo?
Oramai non riesco più a trattenermela, nonostante le gambe strette a “X”.
Provo ancora una volta a bussare domandando:”Quanto ti manca?! POLENTA!” ma l’unica risposta che ottengo è :”Il tempo che mi ci vuole!”.
Allora rinuncio alla mia impresa, e mi dirigo con decisione verso la cucina, perché a mali estremi, estremi rimedi!
Sento mia madre chiamarmi dalle parti dell’ingresso, così le rispondo d’istinto :”Ora non posso! Devo fare pipì nel lavandino della cucina perché tua figlia non si decide ad uscire dal bagno!!”.
La risposta che ottengo in ricezione mi fa ghiacciare il sangue nelle vene :”Ma qui c’è un ragazzo che chiede di te!” .
Oh, no! Oh, no no no no no!! Ditemi che non è vero!
Mi avvicino cauta al luogo di provenienza della voce della mia progenitrice, e scopro che invece è proprio vero… E’ il ragazzo del vivaio e si, io ho appena fatto la classica figura di m… Bene, ottimo direi!
Mi avvicino alla porta e (grazie al cielo, conoscendola non ci avrei proprio sperato!) mia madre ci lascia soli.
Ciao” lo saluto un po’ in imbarazzo, e sono talmente agitata che non mi passa neanche per la mente di farlo entrare in casa, facendo la figura dell’antipatica.
Ehi! Io…Ti ho riportato il cellulare…Tieni. Dovresti stare più attenta!” mi dice con un sorriso mentre mi porge il telefono.
Nel momento in cui afferro l’oggetto le nostre mani si scontrano, e sento partire dei brividi che dalle terminazioni nervose delle dita raggiungono direttamente il mio stomaco.
Stiamo così per qualche minuto, io in piedi come un baccalà, e lui fuori dalla porta a dondolarsi sui piedi, probabilmente non sapendo cosa fare.
Rimaniamo così fino a quando lui non dice :”Forse…E’ meglio che io vada ora…Ci vediamo!” e sono talmente imbecille che l’unica cosa che gli riesco a dire è :”Si, certo! Grazie ancora!” prima di vederlo scendere le scale.
Chiudo con un calcio la porta e mi rifugio in camera mia, dove chiamo la mia amica.
Giadaaa??
Ohi, dimmi, che c’è?
Sono una coglionaaaaa” e le racconto tuuutto.
Dopo che ho finito di parlare mi chiede “Ma perché non gli hai chiesto di restare?!” eh, bella domanda, amica mia!!
Per fortuna avrò diverso tempo per pensarci, visto che la mia famiglia è partita per una brevissima vacanza di un paio di giorni…
Sento il campanello di casa, così saluto Giada e riattacco il telefono.
Chissà questa volta cosa si saranno dimenticate quelle due… E’ più di mezz’ora che vanno avanti così!!
 
Pov Liam
 
Un po’ deluso esco da casa sua e mi rimetto in strada sul mio potente mezzo, continuando a seguire le indicazioni del navigatore che mi dovrebbero guidare fino all’albergo dove alloggiamo i ragazzi ed io.
Ad un certo punto mi dice di svoltare a sinistra, ed io incomincio a pensare.
Appena possibile, svoltare a sinistra. Appena possibile, svoltare a sinistra. Appena poss…” continua a ripetere con la sua voce meccanica.
Sorrido, e incurante di quel coso elettronico che continua a parlare –ma dove cavolo sarà il bottone per spegnerlo?!- mi volto e ripercorro la strada appena solcata.
Nemmeno il tempo di mezzo secondo e sono di nuovo di fronte a quella casa; salgo nuovamente le rampe e suono come un disperato alla porta.
Qualche breve secondo di attesa e mi vengono –anzi, mi viene- ad aprire.
Cosa c’è, mam? Liam?!” –beh, almeno si ricorda il mio nome!-
Già, ecco, mi chiedevo se per caso avessi voglia di venire a fare un giro con me!” le domando insicuro.
Ma si, certo!” mi sorride contenta.
Hai qualche idea?” le chiedo, e lei inizia ad elencare una serie di posti, ma mi sembrano tutti un po’ troppo frequentati e famosi… Non vorrei essere preso d’assalto proprio oggi!
Aguzzo lo sguardo, e su un tavolino vicino all’ingresso vedo il depliant di una pubblicità che fa illuminare il mio cervello con una idea :”Che ne dici di un giro in barca sul Tamigi?!”.
Pare entusiasta dell’idea, così ci mettiamo in cammino insieme, io come al solito sullo skate, lei invece in bici.
Arriviamo al molo e al momento del pagamento scopro che non accettano carte di credito - uh-oh! Figuraccia in arrivoooo! - così paga Chiara anche per me, e saliamo sul mezzo.
Una volta a bordo le chiedo di parlarmi di lei, così vengo a scoprire che è appena tornata da un viaggio-studio in America della durata di un anno, che è appena diventata diciottenne e che da grande vorrebbe fare la scrittrice o l’assistente sociale, per aiutare i bambini e i ragazzi in difficoltà.
Poi arriva il mio momento, perché mi dice:” E tu invece? Cosa fai?
Beh, sono un cantante. Cerco di esprimere i miei sentimenti e le mie idee con la musica, e di farli arrivare a quanta più gente possibile!
Ah, allora è per questo che eri senza un soldo prima!” scherza lei.
Ma, veramente…” non faccio in tempo a protestare che lei ad un certo punto racconta:”Sai…Mia sorella ha appena compiuto tredici anni, ed è entrata in fissa con una certa band di ragazzi… I …uhm… i First Direction… No, com’è che era?”
“I One Direction??” le chiedo incuriosito.
Si, si proprio loro! Che nome idiota! Voglio dire, “una direzione”?? Che cavolo di senso ha?” ride, e io ci difendo “A me piace, ha un bel significato…” .
Chiara scuote la testa divertita, poi torna seria, e mi chiede :”No, davvero, cosa fai per vivere?”.
Decido di essere sincero, tanto penso di averla capita: “Erhm…Sono uno dei One Direction!
Si, e io sono Freddie Mercury!” per l’appunto, immaginavo avrebbe avuto questa reazione, ma decido di lasciare stare.
Passiamo sotto ad un ponte con la barca, e sopra la costruzione ci sono diverse persone, alcune probabilmente sono fan, perché si sbracciano e mi salutano.
E indovinate un po’? La ragazza al mio fianco commenta con:”Turisti!!”.
-Devo dire che mi diverte potere essere me stesso senza avere paura di essere giudicato…- ammetto a me stesso mentre condivido le cuffie dell’I-pod con Chiara, facendole ascoltare qualcuna delle nostre canzoni (ovviamente non le dico nulla, tanto non ci crederebbe!)
 
Pov Chiara
 
Sto passando uno dei pomeriggi più belli di sempre con questo ragazzo speciale.
Con lui mi sento veramente bene, e poco importa se non mi vuole dire quale sia la sua professione…Certo è che ha già finito gli studi.
Insieme andiamo al mercato coperto, e compriamo gli ingredienti per fare un buon ragù.
Si da il caso che io abbia origini italiane, visto che mia nonna era dell’Emilia-Romagna, e lei mi ha svelato tutti i suoi segreti!!
Una volta comprato tutto il necessario torniamo a casa mia, e iniziamo a cucinare per la cena.
Ad un certo punto mi giro divertita, possibile che Liam non sappia che prima di tagliare le cipolle bisogna togliere la “buccia” ??
Puoi mettere un paio di quei peperoncini dolci nel sugo, per favore? Sono il segreto di Nonna Pina! Io intanto scolo la pasta!”.
Ancora cinque minuti e ci sediamo a tavola, pronti a gustarci ciò che abbiamo appena finito di preparare.
Lo vedo assaggiare, non pare molto convinto, ma non ci faccio caso, perché sono presa a raccontare di quando mia mamma da bambina mi permetteva di cucinare con lei, e mi faceva decidere gli ingredienti da aggiungere, tant’è che una volta abbiamo preparato spaghetti alla marmellata! Uno schifo…
Finalmente assaggio anche io il nostro “capolavoro” e capisco il perché della sua espressione…
Anche se a parole aveva cercato di rassicurarmi, ciò che ho appena mangiato è più piccante della cosa più piccante che voi abbiate mai assaggiato, veramente disgustoso!
Ci attacchiamo entrambi ad una bottiglia di acqua, e quando finalmente il fuoco che avevo in bocca e in gola pare essersi placato commento :”Mi sa che quei peperoncini…Non erano dolci! Coughh!”.
Poi mi alzo in piedi, e con fare teatrale butto tutta quella robaccia nella spazzatura.
Sorrido:”Che ne dici di una pizza surgelata?!
Ottimo! È l’unica cosa che so cucinare!” ammette il mio nuovo amico, così ci diamo da fare spazzolandocela davanti ad un film alla TV.
 
Pov Liam
 
Il film è finito, ma qui l’unico ad averlo visto sono stato io, perché Chiara si è addormentata circa dopo…Un quarto d’ora dal suo inizio.
Spengo il televisore e il “Tuff!” che produce fa svegliare la “bella addormentata sul divano”.
Oh, cavolo! Stavo russando! Io russo sempre…Che vergogna! Ma perché non mi hai svegliato?” dice in velocità mentre il suo viso prende un’interessante tinta bordeaux.
Rido un po’ per la sua reazione e poi le parlo: “Si, stavi russando, ma non preoccuparti, eri così carina!” e la stringo tra le braccia.
Bene, si è fatto un po’ tardi, forse è meglio andare a letto…Non c’è bisogno che dormi sul divano, però! C’è il letto di mia sorella libero. La stanza è quella, le lenzuola le avevo appena cambiate…” mi dice indicando una direzione –ahahahah- con il braccio.

Le do la buona notte e mi tuffo nel letto senza nemmeno accendere la luce.

Roonfrgrrronffffhh
scusate, stavo russando u.u
Okay, non faceva ridere, lo so *schiva pomodori e cetrioli, li raccoglie per farci l'insalata, se la mangia con gusto*
I'm baaackkk :) mlmlmlmlml -temo che le mie capacità comunicative se ne stiano andando a quel paese D: -
Che ne pensate?? Eh, eh? Che ne pensate?? C'è qualcheduno (lol, passiamo dal linguaggio dei neonati a quello dell'800??) disposto a regalarmi una recensioncina-ina-ina??

Se c'è qualcuno interessato (spero di si :P) ecco le altre mie due storie:
-Per favore, non chiamatemi Harold:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1817519&i=1 
-I WANNA BE A GUITARIST:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1883735&i=1
 

A prresssssssstttoooooooo,

Chiara _Fux_

P.S. Io non russo u.u O almeno, mio fratello non mi ha mai detto nulla :P







 

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Capitolo 3
*** Parte terza. ***


Parte terza

 
Pov narratrice
 
Le due donne arrancano su per le scale la mattina presto; hanno deciso di dimezzare la loro vacanza, perché si erano già stufate del piccolo paesino di Zia Grunge.
La madre corre subito in bagno, mentre Camilla si reca velocemente in camera sua e accende il computer per potere leggere le ultime novità sui suoi idoli, gli ormai famosissimi One Direction.
Lei li adora tutti, ma ultimamente ha iniziato a preferire quel ragazzo dai dolci occhi castani…
Le labbra piene, carnose… La piccola voglia sul collo e…
 
Non fa in tempo a pensare al suo viso che una specie di sbadiglio la fa girare di scatto: nel suo letto c’è qualcuno!
Si avvicina e… -no, non è possibile!!- è proprio lui, Liam Payne! Nel SUO LETTO!
Prende il cellulare e gli scatta un paio di foto, che però svegliano il ragazzo.
Entrambi si mettono a gridare, prima lui e poi lei.
 
Pov Liam
 
Un piccolo rumore mi costringe a svegliarmi.
Apro gli occhi e mi ritrovo viso contro viso con una ragazzina bionda.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!!!!” non posso fare a meno di urlare ( e il mio esempio viene seguito dall’osservatrice), forse per il risveglio traumatico, molto più probabilmente perché ora che c’è la luce accesa in camera posso notare ciò che non avevo visto ieri sera.
Di cosa parlo? Beh…di me.
Io,me, moi, yo.
Sono ovunque. Centinaia di mie facce mi fissano da ogni parete, e persino sul soffitto ci sono le gigantografie di tutti i membri della band.
Guardo il letto, e noto che anche sul cuscino c’è il mio volto, mentre sul piumone c’è l’immagine del mio corpo.
Oh, mio, DIO!!
Al baccano che abbiamo provocato arrivano la donna di ieri e Chiara, che guarda senza parole la camera della sorella, volgendo lo sguardo da una parete all’altra, con uno sguardo semi-inorridito, probabilmente lo stesso che inizialmente avevo anche io.
La loro madre mi domanda che ci faccio qui, e questo mi fa ricordare che a quest’ora dovrei proprio essere in hotel con gli altri, per la convention, perché altrimenti Paul me la farà pagare.
Saluto tutti velocemente, “Ci sentiamo!” dico alla ragazza, e poi mi catapulto fuori dall’appartamento.
 
Pov Chiara
 
Il mio sguardo gira ancora incredulo per le pareti della stanza di Cami.
Da quando sono partita non l’avevo ancora vista…
E OVVIAMENTE quando me ne sono andata non era così…
Me ne sarei ricordata!
Ma quindi…Tutto ciò che lui mi ha detto è vero!!
E io che gli ho pure detto che avevano scelto un nome idiota…
Inizio a tirare testate al muro, ma smetto subito, quando inizio a sentirmi un pochino…stordita.
Chiara, ma insomma! Cosa ci faceva quel ragazzo qua?? È uno di quei tipi che piacciono tanto a tua sorella?” mi chiede con foga mia madre.
Mi sa tanto di si, mamma! Ehehe” faccio una risatina poco convinta.
Chiamo i rinforzi, ho bisogno di aiuto!!
Mezzo secondo netto e Giada è da me.
No, non ha superpoteri, solo che vive nella casa di fronte alla mia!
Le spiego la situazione, e insieme facciamo una veloce ricerchina sul web, diventando in pochissimo tempo le ragazze più informate sui One Direction di questo mondo, grazie anche all’aiuto di mia sorella, che si dichiara la loro fan numero uno in assoluto, e che dopo la promessa di un incontro con la band (intanto per sicurezza abbiamo incrociato le dita, non si sa mai!) ha smesso di fare il muso e l’offesa.
Mi tengo la testa appoggiata sulla mano da circa venti minuti, perché leggendo tutti quegli articoli ho capito una cosa: non lo rivedrò mai più.
Sospiro.
Di nuovo, dovrei aggiungere.
Oh, ma andiamo! Da quando sei uno di quei tipi che preferisce subire, piuttosto che agire?? Ora ti dirò io cosa faremo! Sappiamo che oggi avranno un incontro con due fan che hanno vinto un concorso, no?! Bene. Noi andiamo al loro albergo, dove si terrà questo avvenimento, e mentre io tengo a bada le due tipe, tu fai finta di essere la fortunata vincitrice e incontri il tuo bello!
È una idea folle? Sicuramente .
Non funzionerà? Può darsi.
Ci proveremo? Assolutamente si!
Infatti eseguiamo il piano che ha progettato la mia amica, che una volta arrivata in albergo riesce ad abbindolare le due povere sfortunate, fingendosi parte dello staff; in questo modo quando arriva la vera responsabile ad attenderla ci sono solo io.
Come? Ah, la scusa usata da Giada?
Beh, molto semplice, a dire il vero. Dopo essere venute a conoscenza delle abitudini e delle caratteristiche dei cinque membri, se ne è uscita fuori dicendo che la band aveva un piccolo ritardo dovuto ad un problema di…incontinenza di Niall: cibo avariato.
(Il biondo irlandese ha fatto braccia nel cuore di qualcuno, ho idea!).
Bene, arriva la tipa e mi chiede :”Sei Kindey o Johanna??” “Kindey!!” rispondo sicura, diventandolo un po’ di meno quando la donna incomincia a chiedermi il motivo dell’assenza di Johanna, ma alla fine la donna (se posso dire la mia, abbastanza antipatica) solleva le spalle e dice :”Vabbè, peggio per lei, si arrangerà!! Seguimi ! In fretta!” .
Inizio quasi a correre per tenere il passo frettoloso di questa donna, andandole a sbattere contro la schiena quando si ferma improvvisamente con una semi-scivolata che nemmeno Pirlo per non cadere sul campo riuscirebbe mai a fare; siamo arrivate davanti ad una grande porta, e la segretaria mi ammonisce :”Mi raccomando, comportati in maniera normale, non urlare, non gridare, non svenire! Non abbiamo tempo per queste sciocchezze, hai solo cinque minuti! E ricordati di sorridere alle telecamere!” dopodiché apre i battenti e mi spinge dentro la stanza, rischiando di farmi cadere sulle natiche.
Parla la giornalista che sta facendo l’ intervista:”Bene ragazzi, vi presento Kindey! È una vostra grande fan, accogliamola come si deve!!” a queste parole vedo i cinque ragazzi che fino a due secondi fa erano belli –erhm…molto belli!- spaparanzati sul divano scattare in piedi.
Il primo a farsi avanti è il biondo che –ne sono molto più che certa!- piace a Giada.
Piacere, io sono Niall!!” mi fa un sorriso dolcissimo e mi stringe la mano.
Aaah, quello col mal di stomaco!” oh-oh. Forse questo non lo avrei dovuto dire, penso tappandomi la bocca con una mano.
Eehh? No io sto benissimo!” ribatte confuso, mentre cerco di rimediare “Ahahah ma si, scherzavo sai, l’emozione, le carote, mah, erhm…meglio così, no?!” lo vedo rifletterci ancora un po’ su mentre torna sul divano, ma sono troppo presa a ricambiare l’abbraccio di :”Io sono Louis, ma puoi chiamarmi Lou, o anche Boo, Tommo  o Tomlinson, come preferisci, ma se sei una nostra fan lo saprai già” sorride questo ragazzo con dei meravigliosi occhi azzurro ghiaccio. “Ma ovvio, so tutto io! Eheheh” mi fa un altro dei suoi sorrisi sghembi, e poi torna al suo posto, non prima di avere fatto lo sgambetto al ragazzo successivo, però! Mi sta già simpatico, si si!!
Il ragazzo che mi ritrovo davanti è alto e magrissimo –quanto gli invidio quelle gambe!! Facciamo cambio?!- e oltre ad avere delle fossette dolcissime che compaiono mentre mi sorride ha anche dei meravigliosi occhi verdi… Ho sempre amato gli occhi verdi, ma ultimamente ho iniziato a preferire quelli castani…
Anche Harry torna al suo posto, e mi vedo venire incontro un gran bel pezzo di ragazzo :”Piacere Kindey, io sono Zayn” giacca di pelle, orecchini, taaanti tatuaggi alcuni più in vista, altri meno,  e voce profonda, un vero bad boy… Mi sono sempre piaciuti i bad boy, ma sapete, ultimamente…. Vabbè, non mi esprimo che è meglio!
E infine mi arriva davanti LUI. Se quando sono entrata nella stanza sembrava sorpreso, forse anche a causa del nome falso, ora si sta comportando esattamente come tutti gli altri: gentile, perché sono una “fan”, ma in maniera … distaccata. Dice solo “Liam” e si risiede. Seguendo gli ordini della tipa di prima mi accomodo di fianco al ragazzo che pensavo di conoscere, tremendamente in imbarazzo.
L’intervista procede … E io?? 
Io a girarmi i pollici, guardandomi le punte delle mie All Star verde menta, fino a che la giornalista non inizia a farmi dei cenni.
Aggrotto la fronte e strizzo gli occhi, ma che cavolo vorrà dirmi ?!
Oh, perfetto, ora ha anche iniziato la donna-militare di prima.
Devo ammettere di essere veramente un’ott…pessima ricevitrice di messaggi nascosti, e capisco solo quando ‘sta benedetta donna si mette a saltellare sulle punte –ma come farà con quei tacconi?!- stringendo un cartello in mano :”Chiedi quel cazzo di autografo e VATTENE!!” c’è scritto.
Uhm, sempre più gentile, mi dicono!
Mi schiarisco un po’ la voce e chiedo titubante:”Liam… Potresti farmi un autografo?!
Certo” risponde immediatamente…Sorridendo in modo fasullo alla telecamera. Guardo la fotografia che mi porge, e leggo la dedica.
Qualcuno in questa situazione magari avrebbe scritto qualcosa di carino, no?
Che ne so, mi avrebbe dato un appuntamento, o qualcos’altro…
E invece lui? Lui ha scritto “A Kindey!! Liam XOXO
Liam… Payne…sei…un…idiota!
Vengo buttata fuori a calci dalla stanza –beh, più o meno!- dalla solita tipa, che mi guida in un’altra stanza per prendere tutta una serie di gadget della band.
Vedo Giada qualche metro più in là farmi dei segnali… Ma già sapete che non capisco certi messaggi!!
Purtroppo passa un brevissimo lasso di tempo e capisco ciò che mi stava cercando di dire, ovvero: “Fuggi!! FUGGI!! SCAPPAAA!” .
Quando lo capisco? Semplice, nello stesso momento in cui una ragazzina mi arriva alle spalle e mi atterra, iniziando a tirarmi calci e pugni,
Uhm. Suppongo che sia Kindey!
 
Pov Liam
 
L’intervista termina poco dopo l’uscita di scena della ragazza.
Il primo ad accorgersi di tutto è Niall, che ha un orecchio finissimo…
Poi tutti noi iniziamo ad accorgerci del trambusto, delle urla, degli insulti,e delle minacce di morte
Corriamo subito fuori dalla stanza, impazienti di essere a conoscenza dell’accaduto.
In corridoio c’è Chiara, stesa sotto un’altra ragazza che la sta picchiando di brutto, e lei reagisce, tirando a sua volta calci e pugni.
L’altra tipa la accusa di averle rubato il suo posto...Sarà mica Kindey?
Lei è venuta qui, probabilmente solo per incontrare me… O almeno lo spero…
E io??
Che cazzo ho combinato??
Tiro un pugno al muro incavolato come una belva con me stesso…
Ahi. Mi sa che mi sono fatto male.
Arriva finalmente la sera, e riesco a sopravvivere alle domande di tutti sul mio gesto senza dovere dare nessuna risposta, come farei a dirgli la verità?
A confidare a qualcuno che probabilmente ho incontrato l’unica ragazza di questo mondo in grado di farmi sentire felice, completo, diverso ma normale, di nuovo me stesso??
Come faccio ad ammettere ad alta voce che con ogni probabilità ho appena mandato tutto alle ortiche??
Devo farmi perdonare…si, perdonar…
E cado in un sonno profondo, pieno di incubi che mi rievocano la giornata appena trascorsa e i motivi di tutte le mie insicurezze: le offese che ancora oggi mi arrivano, il bullismo che ho dovuto subire da bambino, il fatto che non avrei mai creduto di potere riempire un stadio di persone, perché nessuno era nemmeno mai venuto ai miei compleanni.
Anni di dolore, milioni di umiliazioni subite, centinaia di offese ricevute…
E poi lei, che con ogni probabilità non vorrà mai più rivedermi.
 
_.-._.-._
 
Si, perché in fondo, c’è sempre qualcosa di più dietro ad ogni persona.


Ciao!!
Sono tornata con la terza parte di questa... Cosa . (ma davvero?! come sono perspicace D: )
Erhm, beh.
Dicevamo.
L'ultima parte (quella di Liam, per intenderci) sono delle cose che ho letto in giro, non so se siano vere oppure no, nel film non si parlava di questi problemi del protagonista, ma ovviamente sto cambiando un po' di cose, perciò mi sono sentita libera di aggiungere qualcosina (avete presente le testate al muro e l'incontinenza di Niall?? Hahaah)
Poi l'ultima frase mi è passata per la mente così...Mi ha ispirato, mi ha fatto ragionare, insomma, l'ho messa lì,e chi si è visto si è visto.
Grazie mille ad Alice per la recensione, e di nuovo grazie a  DanieleCreigos_wifeloius1Dlove, jamesheart e Giady_ per avere messo la ff tra le preferite/seguite :) ,  per av

Mi scuso se sono presenti errori, ho controllato, ma non si sa mai!! >.<
Bien, sono a corto di cose da dire, me voy!

Fux

p.s. Qualcuno ha visto la partita ieri? C'è mancato un pelo, mannaggia!! :)

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Capitolo 4
*** Parte quarta. ***


Ho scritto parte di questo capitolo ascoltando "A drop in the ocean" di Ron Pope,
canzone bellissima che mi ha consigliato la mia amica Vero_21D ,
se vi piace ascoltare musica mentre leggete,
vi metto il link, è davvero molto molto bella!!
Ci vediamo là sotto, e non là sopra!!
http://www.youtube.com/watch?annotation_id=annotation_622849&feature=iv&src_vid=81g5aLqcE6o&v=Zehran7vFJo 



 

Parte quarta

 
Pov Chiara
 
Continuo a lamentarmi e a piangermi addosso da circa…
Beh, dall’ultimo incontro con Liam, a volere essere onesti, che ha dimostrato una volta per tutte di essere, per me, un completo sconosciuto.
Tutto ciò che sapevo di lui, tutto ciò che credevo di sapere, era forse solo un enorme,gigantesco, oceano di bugie?
Io ero solo una goccia in quell’oceano?
Non era vero nulla di ciò che mi aveva detto?
Non era vero ciò che provavo per lui?
Non era vero ciò che infondo speravo che anche lui provasse?
Mille domande, nessuna risposta.
Mille dispiaceri e un unico modo per affogarli…
A me la nutella!!
Affondo per l’ennesima volta il cucchiaio –si, perché il pane fa ingrassare!- nella confezione gigante della cioccolata, vittima indifesa della mia rabbia e della mia tristezza, e mi accorgo che ormai sto toccando il fondo, in tutti i sensi.
Alzo il manico dal barattolo, e dico a favore dei miei amici :”Liam ha paura dei cucchiai… Che idiozia…
Improvvisamente mi viene tolto da sotto il naso il mio nuovo migliore amico, che va a finire dritto dritto nel bidone :”EHI! Ce ne era ancora!!” mi lamento con Giada, che scuote la testa disperata quasi quanto me.
Ouffffhh!” sbuffa Francesco, stufo di ascoltare i miei piagnistei continui.
Devi lasciarlo perdere, andare avanti! Non ti merita, devi trovare qualcuno migliore!!” continua imperterrito il mio amico, non notando le occhiatacce di fuoco che gli sto lanciando; possibile che non capisca che voglio solo che mi dica che andrà tutto bene e che tutto si sistemerà, o, in alternativa, che stia zitto e mi lasci sfogare?? Ah, i maschi!
Cosa mi aspettavo da uno che a otto anni diceva di essere fidanzato con una piantina di ficus e se la portava dietro ovunque, e la utilizzava come orsacchiotto per dormire?!
Sai, Franci? Sembri la brutta copia di uno psicologo, come quelli delle riviste per le tredicenni…” gli sorrido con un minighigno, però –stranamente, aggiungerei- non pare divertito, perciò lo abbraccio :”Ehi, tranquillo! Ti voglio bene comunque !
 
Pov Liam
 
Sono già un po’ di giorni che rimugino sul fatto che mi sono comportato come un emerito…
No, questo è meglio non pensarlo, non è educazione.
Beh, sto pensando da un po’ che mi sono comportato male, e ho bisogno della classica idea geniale per farmi perdonare.
Idea che, ovviamente, non arriva nemmeno a pregarla in ginocchio.
Dovrò accontentarmi di questo, spero solo che funzioni…” dico a mezza voce, chiudendo la busta e sigillandola leccandone velocemente il bordo con la lingua.
Faccio sbucare la testa fuori dalla porta della mia camera, e guardando prima a destra e poi a sinistra finalmente noto ciò che stavo cercando: Mike, uno dei nostri bodyguard.
Sebbene la stazza da gigante, i muscoli enormi, l’aria aggressiva e il tatuaggio che ha sulla mano con scritto “Schiavo di satana” è la persona più dolce e gentile di questo mondo, perciò non ho dubbi sul fatto che non si farà problemi ad accettare il favore che gli chiedo di eseguire.
Non c’è problema Liam!” mi dice infatti sorridendo quando gli spiego il tutto.
La mia vita –beh, perlomeno quella sentimentale- ora è nelle manone di Mike.
 
Pov Mike
 
Fischietto allegramente dondolando le braccia mentre cammino per strada.
In questo momento mi sento molto come Cupido, quasi quasi mi faccio tatuare un bel cuoricino sulla natica sinistra!
Eheheh, e chi dice che i giovani d’oggi non sono più romantici?
Il nostro Liam è davvero un caro ragazzo, con un cuore d’oro!
Oh, la casa deve essere questa.” Parlo da solo mentre marcio a passo spedito per arrivare a destinazione il prima possibile.
Varco il portone e salgo le scale, per poi suonare il campanello.
Ad aprirmi è una bambina, che mi guarda con aria curiosa.
Mi avvicino con fare losco e cospiratore, abbassandomi alla sua altezza, mi sento proprio come il mio idolo, James Bond!!
Ehi, amica. Abita qui una certa Chiara??” la ragazzina annuisce, così continuo la mia confessione “Ed è qui? Devo consegnarle una cosa… Un messaggio segreto!” mi guardo in giro, che figata, mi sento in un film!
Lei non c’è, ma puoi darlo a me!”conclude con un sorriso angelico.
Oh, beh, io amo i bambini, perciò le consegno la busta, dopo essermi fatto giurare che posso fidarmi di lei, e torno al luogo di partenza.
Tutto ok capo! Missione compiuta!!” sorrido al nervosismo del ragazzo che mi attende impaziente, e alzo due dita a forma di V, in segno di vittoria.
Com’è che si chiamava quel programma italiano che la Zia MaryJo guardava sempre??
Ah, già. C’è posta per te! Ecco, mi sento proprio come se facessi parte di quel programma!
 
Pov narratrice
 
La ragazzina si guarda attorno, qualche porta più in là sente la voce di sua sorella al telefono.
Si gira la busta fra le mani, e muove un passo verso la stanza della maggiore.
Poi però si ferma, torna indietro, si rifugia nel suo piccolo mondo, nella sua camera.
Guarda il megaposter dei suoi idoli alla parete, e sembra quasi che le loro –bellissime- facce le stiano parlando, istigandola a fare ciò che non dovrebbe…
Ma in fondo, che male c’è a dare una sbirciatina??
Non avrebbe fatto del male a nessuno… No ?!
 
Pov Chiara
 
Nullafacente fino al midollo, poltrisco da ore stesa sul letto, come unica compagnia il silenzio più assolut…Un momento. Cos’è questo fruscio??
Mi alzo e corro verso la porta: da sotto la sua fessura sta passando un… cartonicino ??
No, è una lettera.
La apro, e ne leggo il contenuto  velocemente.
Cara Chiara, blableahbla…
Mi sono comportato da stupido, blableahbla..
Spero mi perdonerai bla bla BLA !!
Accetta questi, per favore bla bla blaaa
Tuo Liam
 
Mi piacerebbe poterlo perdonare così facilmente. Davvero!           
Uhm, no, ok, non è vero, mi sento una completa idiota, e a giudicare da questa lettera anche lui mi ritiene tale, se pensa che una letterina di scuse da elementari possa bastare per farmi dimenticare tutto!
Controllo meglio nella busta, e noto un biglietto per il concerto di questa sera.
Ovviamente, col cavolo che ci vado! Però… Forse conosco qualcuno che potrebbe esserne felice.
Busso due volte. Mi fermo. Busso ancora una volta.
Il vecchio segnale di quando eravamo bambine mia sorella pare ancora ricordarselo, perché mi apre immediatamente.
Senti Cami, mi dispiace di non averti potuto presentare i ragazzi, so quanto ti sarebbe piaciuto, perciò tieni questo biglietto, un piccolo regalo!” le sorrido serena.
Ok che ultimamente con questa storia sto un pochino uscendo di testa, ma conosco mia sorella, adora quella band (credo che camera sua ne sia un esempio lampante, no?) e a quest’ora dovrebbe avere un sorriso che va da un orecchio all’altro, dovrebbe stare saltellando per tutta la casa rompendomi i timpani con tutti i suoi urli, e come minimo, dovrebbe essere al telefono per riferire la notiziona a tutte, tutte, le sue amiche.
Invece se ne sta qui davanti a me, in silenzio, con le mani dietro la schiena e il viso volto a guardare il pavimento, fino a che non alza lentamente lo sguardo, e posso notare che sta piangendo.
Ehi, cucciola, che hai? Pensavo ti avrebbe fatto piacere! Ti dispiace che non ne hai uno anche per la tua migliore amica?” le chiedo mentre la abbraccio.
No, non è questo… E’ che ho fatto una cosa brutta…” e tira fuori da dietro di lei un altrobiglietto, identico a quello che tengo nella mia mano. “Ho aperto la busta senza dirti niente e ho preso uno  dei due biglietti…” sembra già abbastanza dispiaciuta e piena di vergogna di suo, non voglio infierire, perciò le metto anche l’altro cartoncino in mano, segno che li può tenere entrambi, e mi giro per tornarmene in camera mia, il lettuccio mio adorato mi manca, siamo separati da dieci minuti, decisamente troppo tempo per i miei gusti!
La voce di Camilla mi blocca :”Ehi, aspetta! Vieni con me!” faccio per dirle che non ne ho davvero voglia, ma lei mi precede “Da sola mamma non mi farebbe mai andare, ti prego!” .
Tira fuori il labbro e inizia a farlo tremolare in maniera piuttosto teatrale, se solo non fossi combattuta con me stessa fra scoppiare a ridere e … beh, scoppiare a piangere, consiglierei alla mia little sistah di diventare un’attrice, carriera assicurata, riesce anche a piangere a comando…
Proprio come sta facendo in questo momento.
Ok cucciola, ti porto! Ma guarda…Che lo faccio solo per te!” sto mentendo a me stessa o a lei ?
Vedere nascere un sorriso sul suo volto è sinceramente il più bel regalo che potessi ricevere, in assoluto.
Per quanto possa essere una rompiscatole incredibile e il più delle volte sia  assurdamente… assurda (voglio dire, l’ho vista dal terrazzo di Giada mentre frugava nella mia valigia in camera mia, e quando l’ho chiamata mi ha accusato di spiarla!) , le voglio un mondo di bene, e per lei sarei disposta a qualunque cosa,
Anche a farmi martoriare il cuore alla sua vista.
 
Pov Liam
 
Si sente già il rumoreggiare del pubblico che sta riempiendo velocemente lo spazio a disposizione nello stadio, mentre Lou si occupa della mia acconciatura, che sinceramente in questo momento è davvero l’ultimo dei miei pensieri.
Giro lo sguardo per il camerino, ed è tutto come al solito: Zayn che messaggia con Perrie, Niall che mangia una pizza e Harry che dorme in braccio a Louis mentre quest’ultimo gli accarezza i capelli.
Nessuno di loro sembra minimamente preoccupato o nervoso.
Beh, perché dovrebbero?
Non sono loro che aspettano il verdetto finale.
Già, perché –ma guarda un po’ che culo- sono io quello che aspetta di essere “giudicato”.
Il mio amico biondo mi prende in giro vedendomi tremare : “Hai visto di nuovo l’esorcista da solo?? Fifone!” solitamente avrei riso con lui, ma in questo momento riesco solo ad  urlargli contro: “Ma che cacchio vuoi? Che ne sai te? Immaturo! Lasciami in pace e basta, ok?” finisco di sbraitare e mi sento subito male, lui non ha nessuna colpa, qui l’unico che ha fatto qualcosa di male sono io.
Scusa Niall, sono solo nervoso, mi perdoni?” domando con il miglior sguardo da cucciolo che possiedo.
No!” incrocia le braccia sul petto e gira la testa dall’altra parte per non dovermi guardare.
Dai dai dai daiii” insisto, punzecchiandolo con un dito.
Mi porti da Nando’s domani e mi offri da mangiare?” mi chiede lui, facendo il sostenuto.
Urgh. Potremmo dovere restare in quel posto tutto il giorno, conoscendo Nialler.
Ma si, certo!” mi fingo entusiasta, ma forse dovrei esserlo, perché se magari arrivo a domani, vorrà dire che è tutto a posto…
E’ ora ragazzi, carichi!” saltella contento Louis, mentre ci avviamo verso il palco.
Usciamo, e un boato assordante fatto di urla ci da il benvenuto, mentre salutiamo le persone migliori del mondo sorridendo e iniziando con la canzone d’apertura.
Non smetto un secondo di scrutare la folla, cercando quel volto particolare.
Finalmente noto un certo movimento fra le persone, e posso chiaramente sentire una ragazza urlare sempre più forte: “Ehi, dai, fateci passare! Non vedi come è bassa mia sorella, poverina? Su, non fare la bastarda, che poi non riesce a vedere nulla…grazie!” fino a che non si ritrova in prima fila.
Stiamo cantando Over Again, e mi sembra stranamente appropriata…
Mentre eseguo il mio pezzo glielo dedico, così come le ho dedicato ogni nostra esibizione, dal momento in cui  l’ho vista.
Arriva la fine della canzone, e i nostri sguardi finalmente si incrociano.
Can we start it all over again, Chiara?” dico nel microfono, e potrei giurare di sentire quasi il cuore scoppiarmi in tanti pezzetti glitterati e brillantinati di felicità e sollievo, quando la vedo che mi fa cenno di si sorridendo.
Scendiamo dal palco una volta terminato il concerto, e mando Mike da Chiara con due pass per il backstage.
Arriva in breve tempo insieme alla sua sorellina.
Ora che siamo l’uno di fronte all’altra non so cosa dire.
Ho passato non so più quante ore immaginando questo momento e cercando di pensare a ciò che avrei voluto dire, ma ora nisba, niente, nada, zero, zilch, vuoto assoluto.
Ancora una volta i nostri occhi si guardano, ed è mentre apre il suo volto in un  sorriso che capisco che è tutto perfetto così, in questo momento, perché nessuna parola sarebbe degna di esprimere ciò che io provo per lei.
Arrivano anche gli altri ragazzi, e improvvisamente mi ricordo della… -erhm… chiamiamola passione (?)- che Camilla ha per noi, così le presento ogni membro della band, e quando arriva il momento di Zayn che le dice: “Ehi, piccola ! Ti è piaciuto lo spettacolo?” e le da un bacio sulla guancia lei proprio non riesce a rispondergli, e rimane con la bocca aperta, mentre tutti noi ridiamo inteneriti dalla sua dolcezza.
 
Pov Chiara
 
Avrei dovuto immaginarlo che non sarei riuscita a fare finta di essere arrabbiata con lui ancora per molto; voglio dire, come si fa ad essere alterati con lui??
Poi quello che ha fatto sul palco per me ha significato davvero tantissimo, e anche il fatto che non ha esitato a sottoporre i suoi amici alle quasi torture di Cami è stato un gesto molto bello.
Ora siamo sulla limousine della band, perché Liam ha invitato Cami e me al ristorante cinese, e anche se in pratica non ho toccato cibo, è stata la cena più bella di sempre.
Li guardo ridere insieme, e non posso fare a meno di pensare che sia davvero un ragazzo fantastico.
Accompagniamo Camilla a casa, che prima di scendere dalla macchina insiste per farci una foto.
Ti andrebbe di fare una passeggiata con me?” mi domanda Liam, interrompendo il silenzio instauratosi nella vettura.
Si, certo!
Mi porta in un piccolo parco, appena fuori città, dove c’è una piccola collinetta.
Questo è uno dei miei posti preferiti…Si vedono alla perfezione le stelle…Sono sempre così belle” ma mentre parla io non guardo il cielo, bensì lui, anche se devo dire che la descrizione che mi sta facendo si avvicina molto a ciò che sto osservando io.
Infine alzo lo sguardo alla volta celeste, e lì, come una piccola grande sorpresa, vedo passare una stella cadente.
Esprimi un desiderio!” diciamo in coro, mettendoci a ridere.
Chiudo gli occhi per un secondo, e lascio che il mio desiderio mi esca dal cuore, salendo fino a quel soffitto che sembra un piumone puntellato di tanti diamanti preziosi.
Cosa hai desiderato?” mi domanda poi.
Tipica frase da film; mica posso deluderlo, no? Ora mi tocca continuare con il copione!
Non si può dire, altrimenti il desiderio non si avvera!!” sorrido contenta, continuando a guardare lo spettacolo sopra le nostre teste.
Quando torno a posare lo sguardo in basso vedo che Liam ha mosso dei passi nella mia direzione, mentre non guardavo.
Allunga le braccia e mi prende per i fianchi, avvicinandomi a sé .
Porta la sua bocca sul mio orecchio e mi sussurra :”Beh, io avrei intenzione di fare avverare il mio desiderio… Mi aiuti?”.
Non posso rispondere nulla che mi ritrovo a fissare i suoi dolci occhi color cioccolato, che si avvicinano sempre di più a me, così come le sue labbra semi socchiuse e…
Oh, andiamo! Voi cosa fareste ?!

Ehii :))
Eccoci qua con la quarta parte della storia, siamo a più di metà! (Credo hahah)
Vediamo cosa posso  dire su questo capitolo...Diciamo che è mezzo di passaggio, perchè comunque qualcosa di importante succede... Non trovate ?? :))
Io Mike me lo immagino un po' come Shrek :P più avanti tornerà nella storia!
Quanto è bellino Liam??
Avete avuto un momento Chiamilla (?) e anche un pochino di Larry HAHAH che potete tradurre come preferite lol
Pooi... Il litigio con Niall l'ho messo perchè qui non volevo fare pensare a Liam come il pacifista del gruppo, ma non ci posso fare niente, per me gli si addice troppo quel ruolo, fatico ad immaginarlo arrabbiato ahahh
Ringrazio Abbye e Daniele Craigos_wife per le recensioni ^^
Vi invito a rispondere alla domanda della protagonista: voi cosa avreste fatto? ahahah
bacioni,
Fux :))


P.S. Mi scuso per eventuali errori presenti nel testo!

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Capitolo 5
*** Parte quinta. ***


Parte quinta.

 
Pov Chiara
 
Mi giro fra le morbide coperte, incapace di alzarmi dal letto, che non mi è mai sembrato così comodo.
Mi volto a destra e sto quasi per riaddormentarmi quando un pensiero mi passa per la mente: il mio letto non può proprio essere così comodo!
Non lo è mai stato nemmeno da nuovo, figuriamoci se lo può essere ora, dopo quella volta che Giada ci ha saltato sopra per fare il tuffo “ad angelo” e ha fatto sbucare fuori tre molle…
QUESTO. NON. E’. IL. MIO. DANNATO. LETTO.
O cavolo, e se mi hanno rapita?
Se sono stati gli alieni?
Se non potrò più tornare a casa?
Se due più due non fa quattro, ma un pesce?
Se la matematica è solo l’opinione di un pazzo?
Se magari apri gli occhi ci capisci qualcosa, genia!” una vocina mi sussurra nel cervello, così spalanco gli occhi e aguzzo la vista.
Una camera grande –si, grande sto cavolo, in pratica fa sembrare casa mia un pacchetto di chewing-gum !!- , color crema, un letto altrettanto grande –e cavolo se è comodo!-, spazio salotto con tanto di divano gigante e TV a nonsopiùnemmenoquanti pollici.
Lo scroscio dell’acqua della doccia che proviene dal bagno adiacente alla camera mi fa venire in mente tutto.
Flash di immagini della sera precedente si susseguono nella mia mente: il concerto, la canzone, la frase di Liam, il backstage, Camilla che strilla, Camilla che strilla, Camilla che strilla, la cena, uh, Camilla che strilla! Il parco, le stelle, il desiderio e…
Oh, il bacio!
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!” strillo incapace di trattenermi, prima di mettermi una mano sulla bocca, sprofondare fra le coperte facendo sbucare solo gli occhi, muovendoli a destra e a sinistra, per accertarmi che non ci abbia fatto caso nessuno.
Sembrerebbe tutto a posto, perciò mi rimetto comoda, per continuare la mia camminata lungo il viale dei ricordi.
Ero rimasta al bacio, cioè, ai baci… Che da dolci e casti si erano fatti sempre più passionali, ed erano continuati in macchina, per tutto il tragitto del ritorno, e anche nel corridoio…
Fino a che non siamo arrivati in camera.
Oh, mi ha presa in braccio, portandomi fino ai piedi del letto, dove mi ha adagiata dolcemente, per continuare poi a baciarmi, accarezzandomi ovunque con le mani, in maniera talmente delicata che mi sono sentita quasi come un raro, prezioso, cristallo di valore incommensurabile.
O cavolo, mi deve fare proprio un brutto effetto ‘sto ragazzo se mi metto a pensare come i libri che legge mia madre!
Quindi…Eravamo sul letto e…
E poi? Cosa è successo?
Oh, giusto. Ora ricordo.
Mi sono addormentata.
Già.
E scommetto di avere pure russato.
Tipico.
Vengo distratta dai miei pensieri dal rumore della porta d’ingresso che viene spalancata.
E ora che faccio??
Sono talmente intelligente che l’unica cosa che riesco a pensare di fare è nascondermi sotto le coperte.
Liam?? Lo so che sei un dormiglione e mi dispiace doverti svegliare, ma questa mattina tu e i ragazzi avete un’intervista, te lo sei forse scordato??” parla la voce di un uomo, mentre incomincia a scuotermi per “farmi svegliare” credendo probabilmente che io sia il ragazzo.
Mi tengo stretta le lenzuola, ma l’uomo è sicuramente più forte di me, infatti gli basta un unico strattone per portarmi via di dosso le coperte.
Oh, beh, poteva sempre andare peggio; almeno sono vestita.
L’uomo mi fa una domanda, ma non riesco a rispondere, interrotta dalla vista di Liam che arriva in camera ancora bagnato, con solo un asciugamano stretto in vita e la tartaruga in piena vista.
Oh, mamma!!
 
Pov Liam
 
Ma chi caz… Sei tu??” una voce maschile proviene dalla mia camera, così esco in fretta dalla doccia, avvolgendomi in un asciugamano mentre mi dirigo verso il suono.
Paul?!” esclamo sorpreso alla vista dell’uomo che tiene ancora in mano coperte e piumone del mio letto, dove è seduta Chiara.
Liam! Mi vuoi spiegare chi cavolo è… Cosa cavolo ci fa… No, guarda, non voglio saperlo, basta che ora la fai andare via!!” sinceramente non mi piace per niente il tono che ha usato, ma decido di sorvolare, e mi avvicino alla ragazza.
Mi dispiace Chiara, ma avevo dimenticato di avere un impegno con la band, ci sentiamo dopo, ok?” le domando.
Si, certo! Tranquillo!” e mi sorride prendendo la borsa e quasi correndo verso l’uscita.
Devo dire di essere un tantino deluso.
Ehi! Aspetta!” le dico mentre le vado dietro.
Si ferma appena davanti alla porta e si gira dalla mia parte, così le metto le mani sui fianchi e l’attiro verso di me, posando poi le mie labbra sulle sue.
Ora puoi andare” le sussurro all’orecchio.
Ecco, così va molto meglio!
Allora Liam? Hai intenzione di spiegarmi cosa ti è saltato in mente? Invitare una fan in camera? Sai bene cosa dice il tuo contratto! Guarda che poi non ci vai nel mezzo solo tu, ma fai affondare tutti, me compreso!!” ah, ci risiamo, non lo sopporto questa mattina!
Paul, come ti permetti di pensare che io porti qui una persona qualunque? Lei è speciale,  è diversa, e  non è nemmeno una fan, se proprio vogliamo dirla tutta! Quel contratto è una vera merda, diciamocelo, lo sai pure tu, scemo io che l’ho firmato! So quali sono i miei doveri e conosco i rischi, sarò attento, mi fido di lei!” gli dico in maniera ferma, ma calmo.
Ok Liam, ok. Solo, mi raccomando, attenzione. Ora vestiti, è già tardi” conclude passandosi una mano sulla fronte.
 
Pov narratrice
 
I ragazzi hanno scongiurato la sorellina di mantenere tutto segreto, se si facesse sfuggire anche solo la minima cosa, potrebbe succedere di tutto.
Camilla sa che non dovrebbe dire nulla ma… Infondo che male c’è se dice alla sua migliore amica che ha conosciuto i ragazzi? Nessuno, no??
Solo che Mary non ci crede nemmeno un po’, allora lei racconta tutto, le mostra addirittura tutte le foto che ha fatto.
Poi capisce che forse ha sbagliato, implora Mary di non dire nulla in giro, e lei promette.
Ma si sa come vanno queste cose; tu lo dici alla tua migliore amica, lei giura di non dire nulla e lo dice alla sua migliore amica, che promette di tacere ma lo racconta alla sua migliore amica, e così via fino a che…
Fino a che la notizia non si sparge per tutta la scuola, arrivando anche fino in classe di Chiara, alle orecchie delle oche pettegole E bastarde, che non esitano a chiamare i giornalisti per ricevere un po’ di fama, fingendo addirittura di esserle amiche.
È in questo modo che si scatena il finimondo.
 
 
Pov Liam
 
“Liam, per la miseria, vuoi dirmi che cos’è questa storia?? Dimmi che è solo uno stupido scherzo!” ruggisce il manager della band di fronte a dei perplessi One Direction.
Sbuffa inferocito e gira lo schermo del computer verso di loro, così Liam riesce finalmente a mettere a fuoco la pagina web.
Nuova fiamma per Liam Payne??” recita il titolo.
Saranno sicuramente tutte cose inventate, lei non lo farebbe mai!” cerca di difendere la ragazza, con le poche argomentazioni che si ritrova.
Ah, si?? E come spieghi tutti i particolari?? E le foto? Uhm? E tu Paul, dove cazzo eri in tutto questo? Poi facciamo i conti, il tuo unico lavoro è quello di tenerli sotto controllo, porca vacca!!” continua ad urlare imperterrito l’uomo d’affari, così il cantante si appropria del PC e inizia a leggere la pagina di gossip.
Non può crederci.
Non vuole crederci, che è diverso.
È stato solo uno stupido, a pensare che lei fosse diversa.
Probabilmente era addirittura stata pagata per tutta quella sceneggiata, e lui che si era davvero…
Prende il cellulare per chiamarla, ma i due uomini glielo impediscono, il rischio che dei giornalisti siano con lei è troppo alto.
 
Pov Chiara
 
Qualcuno mi spieghi che ca…che ca…che cavolo sta succedendo!!
Giada e io siamo riuscite appena in tempo a nasconderci in casa mia prima che questa venisse presa d’assalto da… Giornalisti ?!
Che cavolo succede??
Chiara…Forse…Forse dovresti leggere questo articolo…” sussurra la mia amica girando lo schermo del portatile verso di me.
Ti sembra questo il momento, Giada?! Sto cercando di capire che diavolo sta succedendo, miseriaccia, e tu, tu mi vuoi fare leggere un insulso articolo di gossip su Jesse Mc Cartney, o Ian Somerhalder o…” ma la voce mi sismorza nella gola:”Nuova fiamma per Liam Payne??” la scritta troneggia in caratteri cubitali sul mio PC.
Oh, porca di quella…
Qualcuno bussa leggermente alla porta, spio chi è dalla serratura, per poi fare entrare mia sorella.
Che c’è Cami??” le chiedo, visto che non sembra avere intenzione di parlare.
Scusa scusa scusa scusa scusa…” inizia a ripetere, come una sorta di mantra.
Aggrotto la fronte, fino a quando non mi spiega: “E’ tutta colpa mia, Mary mi aveva giurato che non avrebbe detto nulla, ti prego, perdonami, mi dispiace così tanto!!”.
La liquido con un cenno, arrabbiarsi non avrebbe comunque senso.
A proposito di arrabbiarsi…Liam!! Chissà che cosa penserà!
Devo parlargli!
In breve tempo escogitiamo un piano strategico: Francesco e Giada (fingendosi me) escono dal parcheggio con lo scooter, sviando i giornalisti da me che, in sella alla mia bici, mi sto dirigendo verso l’hotel dove alloggiano i ragazzi.
Tempo dieci minuti e sono arrivata, altri cinque minuti per trovare un vestito da cameriera e solo dieci secondi per convincere Mike, il bodyguard, ad aiutarmi.
Mentre ci rechiamo verso la camera del ragazzo posso sentirlo chiaramente sussurrare :”Ah, amo le storie d’amore!” mentre con la coda dell’occhio noto che si sta asciugando una lacrima di commozione.
Busso con convinzione alla porta, ma nessuno sembra intenzionato ad aprirmi, così Mike senza dire una parola indietreggia di qualche passo e poi, volteggiando sulle punte, inizia a correre e sfonda la porta con una spallata.
Mi guardo intorno e vedo subito Liam che mi fissa con un cipiglio arrabbiato, scuro in volto, mentre mi dice malamente: “Che cosa vuoi, profittatrice?”.
Profittatrice, IO?? E spiegami che cosa ho ottenuto da tutto questo, oltre che una casa assediata –piuttosto fastidiosamente, aggiungerei- dai giornalisti??” mi ritrovo ad alzare la voce, proprio come lui ha fatto con me.
Non lo so, magari sei stata pagata, oramai non mi stupirei più di niente! Ci hai rovinato! Mi hai… Mi hai deluso! Vattene e non farti più vedere!”.
Boccheggio infuriata per un paio di secondi, prima di voltarmi infuriata – ringraziando comunque con lo sguardo il gigante buono, Mike- e marciare a passo spedito verso casa.
- -
Così eccomi qui, tre giorni dopo, a piangermi addosso, con l’orgoglio che in pratica se ne è andato a quel paese.
L’unica cosa che sento è una strana…Fitta  -si, direi che il nome migliore con cui chiamarla è proprio questo- al petto.
Come se non bastasse ovunque mi giri trovo qualcosa che me lo fa ricordare.
Giro in bicicletta per andare a fare la spesa, e vedo dei cartelloni pubblicitari con quel dannato telefono a forma di banana.
Prendo un caffè da portare via, e sul bicchiere di cartone c’è il loro nome, perché si può “vincere un appuntamento con i 1D, inviando un SMS in beneficienza al 48810”.
Bevo una pepsi, e sulla lattina c’è la loro foto.
Vado a scuola a piedi, e noto i cartelli che pubblicizzano il loro prossimo concerto.
Mia mamma mi manda in edicola a comprare qualche rivista, e il giornalaio mi offre dei braccialetti con le loro facce.
Questo è un incubo; deve esserlo!
È facile per Giada e Francesco dire: “Ma lascialo stare, è lui che è un deficiente, se non comprende cosa si perde!” …
Non sono mica loro ad essere innamorati senza speranza, bombardati continuamente dai ricordi del ragazzo che ha fregato il cuore dell’eterna non innamorata !!

Ciao bella gente :)
Eccomi qui dopo... Non so quanto tempo, chiedo perdono!!
Questa dovrebbe essere la penultima parte però :)
E, immancabilmente, ci sono stati problemi... Mannaggia!!
Ma visto che  il prossimo capitolo è l'ultimo, le cose si sistemeranno in fretta... non credete ? :P
Mi scuso se sono presenti errori, oggi -come molte altre volte, del resto- non connetto xD
Ringrazio DanieleCreigos_Wife e Luana95591 che hanno recensito lo scorso capitolo :)
Y ahora me voy!
Baci,
Fux :)


P.S. Se vi va di leggere e recensire la mia OS "Food is my enemy" ne sarei molto più che felice... Siamo a 99 visualizzazioni, chi sarà il fortunato centesimo visitatore?? lol --> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1976118&i=1

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Capitolo 6
*** Parte sesta -Epilogo- . ***


Parte sesta.
 
Pov narratrice
 
Camilla tutto sommato è una brava persona, non augurerebbe del male a nessuno, figuriamoci poi a sua sorella, l’unica persona che la comprende per davvero!
Odia vederla soffrire, ma odia ancora di più il fatto che ora stia capitando per colpa sua.
Se solo non fosse stata così stupida e…e immatura!
La ragazza esce di casa determinata a sistemare una volta per tutte le cose, rimediando al suo sbaglio.
Chissà, magari la fortuna starà dalla sua parte!
La folla di fan impazzite –o in procinto di impazzire- che aspetta la band fuori dagli studi televisivi è davvero enorme, Camilla deve fare con le mani e con i piedi per riuscire ad ottenere un posto in prima “fila” schiacciata fra decine e decine di altre persone.
Finalmente i ragazzi arrivano, e lei inizia a chiamare a gran voce:”LIAM!! LIAM!!” purtroppo però il suo esempio è seguito da quasi tutte le persone che la circondano: sta perdendo ogni speranza.
 
Pov Liam
 
Quando scendiamo dalle macchine veniamo assaliti dalle urla delle fan.
Sorrido verso la loro direzione, un po’ perché anche questo fa parte del mio lavoro,e un po’ perché ci tengo moltissimo a queste persone magnifiche.
Per quanto io possa sentirmi male dentro, non devo lasciare tralasciare nulla, nulla.
E questo mi risulta un pochino più facile, grazie all’appoggio dei fan.
Firmiamo qualche autografo e scattiamo delle foto, poi Paul ci fa segno di sbrigarci, così saluto la ragazzina che ho di fronte e mi avvio verso la porta.
Una voce però mi fa voltare, e dopo poco tempo trovo il viso pieno di lentiggini che stavo cercando: è Camilla.
Mi sta urlando qualcosa, e solo a fatica riesco a comprenderla, prima che Paul mi trascini di peso dentro alla porta.
Ti prego, Liam, ascoltami! Non è stata lei! È colpa mia! Sono io ad avere raccontato tutto! Mi dispiace così tanto! Lei non lo sapeva!!” è questo ciò che mi ha detto.
Sono queste le parole sulle quali rimugino per tutto il tempo dell’intervista, nel corso della quale non spiaccico una parola.
Il vero problema arriva quando viene il momento di cantare; la musica suona, dobbiamo eseguire Live While We’re Young… E devo iniziare io.
Solo che ho ancora la mente completamente annebbiata, cos’è che devo dire??
Ehy girl I’m…I’m…I’m cheee??
Niente da fare, ho il vuoto più assoluto in mente, so solo che le devo parlare, le devo chiedere scusa…
Perché senza di lei non posso stare, spero solo di non averlo capito troppo tardi!
Mi scuso con i ragazzi e scappo fuori dagli studi: ad acchiapparmi in mezzo secondo netto è Mike, il bodyguard, che mi guarda commosso e mi promette di aiutarmi in tutto e per tutto.
Forse sarebbe il caso di dargli un aumento, è un santo quest’uomo!!
In breve tempo arriviamo davanti alla sua scuola, appena in tempo per sentire la campana della ricreazione suonare.
Tornano tutti in classe, ma lei mi vede.
Non dovrei stupirmi, lei è l’unica che mi abbia mai visto per davvero.
Ci avviciniamo lentamente, e quando le sono ad un passo la guardo negli occhi.
Si, perché certe cose non si possono dire con lo sguardo rivolto verso il pavimento.
Chiara io… Mi dispiace. Camilla mi ha detto tutto… E Dio solo sa quanto mi sento stupido… Avrei dovuto crederti, invece non l’ho fatto. Avrei dovuto farti spiegare, e non l’ho fatto.
Sono un coglione… Per tutto questo, ma specialmente per il fatto che ti ho allontanata…Quando io…Quando la verità è che…Io ti amo. E sono un coglione, perché non te l’ho mai detto, ma è così!! Io ti amo! Ti prego, perdonami… Senza di te sono perso!” mentre parlo le prendo le mani, e forse è un fatto positivo che lei non mi stia scansando.
Liam, io credevo di conoscerti… Forse era così, conoscevo il ragazzo del vivaio.. E poi invece ho scoperto che eri solo una sorta “Liam” di plastica… Non lo so io… Mentirei se ti dicessi che non provo nulla. Si, Liam, mi sono innamorata di te. Ecco, l’ho detto, ma ora?? Che cambia ora?? Nulla.” anche lei non abbassa mai il suo sguardo mentre mi risponde.
No, non dire così! Sbagli! Cambia tutto, non capisci? Noi insieme possiamo farlo. Possiamo fare tutto insieme!” cerco di convincerla, ma non sono mai stato bravo…
Con te ho passato il periodo più bello di tutta la mia vita, sei un ragazzo fantastico, ma…Ma non può funzionare. Ti prego, non rinunciare al tuo sogno, alla tua carriera per me… Non sai quanto mi dispiace, Liam…” mi dice prima di girarsi per andarsene.
Ma si sbaglia; perché io so che è davvero dispiaciuta, l’ho visto dalle lacrime che non riusciva più a trattenere.
Si sbaglia due volte…
Perché è senza di lei, che io rinuncio al mio sogno.
 
Pov Chiara
 
La conversazione con Liam mi ha veramente distrutta.
Sono seduta con Camilla, mia madre e il suo nuovo compagno al tavolo della cucina.
Tra le mani tengo una tazza di tisana rilassante, ma non riesco a buttare giù nulla.
“E questo è tutto” concludo il mio racconto iniziato poco prima.
Mamma mi viene vicino per abbracciarmi, e mi dice che andrà tutto bene. Non ci credo per niente.
Dopo qualche  minuto di silenzio prende parola Simon, il fidanzato di mamma, che dice: “Erhm… Scusa ma… Mi stai dicendo che questo ragazzo ha lasciato un programma che stava andando in onda in diretta per venire a parlarti?? Che ti ha dedicato una canzone di fronte ad un sacco di persone durante un concerto?? Che si è venuto a scusare e che ti ha detto che ti ama??” mano a mano che parlava io continuavo ad annuire… Non capisco qual è il punto!
“E scusami, ma cosa ci fai ancora qui?? Vai da lui, corri!!”.
Sono sconvolta, perché è servito l’aiuto di quello che praticamente per me è ancora un estraneo per farmi capire ciò che vorrei davvero fare, ciò che, nel profondo, ritengo sia giusto fare.
A quest’ora dovrebbe essere in aeroporto… Devo correre!!
 
Pov narratrice
 
Liam aspetta speranzoso fino all’ultimo secondo l’arrivo di Chiara, fino a quando Paul, gentilmente, gli fa notare che sono già in ritardo: devono partire.
Quello che non sanno, è che la ragazza è già lì, fuori dall’aeroporto -che è stato chiuso in via eccezionale per la partenza della band inglese- e che sta minacciando con l’aiuto di sua madre la guardia che gli impedisce l’accesso, accusandolo di volere rovinare la migliore storia d’amore di sempre.
Forse Michael –è così che si chiama la guardia- si fa impietosire, forse è realmente spaventato da ciò che due donne arrabbiate sarebbero in grado di fare, o forse semplicemente si ricorda di quando è stato giovane lui, fatto sta che le fa passare, pur conoscendo il rischio di licenziamento a cui va incontro.
 
Pov Liam
 
Sospiro affranto, ho perso ogni speranza.
Il portellone si sta chiudendo, lasciando fuori una qualsiasi possibilità di un incontro con lei.
Giro lo sguardo verso il finestrino e…
La vedo.
È dietro il vetro della porta di sicurezza, una mano appoggiata alla lastra.
Sento il veicolo iniziare a muoversi :”Dov’è il freno a mano?? Voglio scendere!! Aprite la porta! Devo uscire!!” urlo fuori di me.
Signore, mi dispiace, ma abbiamo già iniziato le manovre e non credo che si possa…” interviene il co-pilota, ma viene interrotto da Louis: “Oh, ma andiamo!! A chi vuoi darla a bere?? Siamo su un jet privato, e se Liam vuole scendere, lui SCENDE! Chiaro??” ringrazio il mio amico con lo sguardo.
Fate come dicono. È anche colpa mia se ti trovi in questa situazione, se mi licenziano me lo merito! Ora vai!” dice Paul.
Scendo di corsa le scalette, e inizio a correre verso di lei, verso la mia ragazza, che mi sta venendo velocemente incontro, per poi buttarmisi fra le braccia.
Rido, rido perché sono felice, perché non credevo potesse succedere, perché mi ritenevo senza speranze; rido perché mi sento completo, con lei stretta a me.
E mentre capisco che non c’è nulla di più bello di questo, lei mi prende il viso fra le mani e fa combaciare ancora una volta le nostre labbra.
Avevi ragione, sai? Insieme noi possiamo fare tutto! Ti amo!” Ecco, ora non c’è davvero più nulla che desidero.
Ah, la mia amica Giada chiede se puoi dare il suo numero di cellulare al “bel biondino” come lo chiama lei!” mi confida ridendo.
Certo, penso che Niall ne sarà felice, mi sembrava mi avesse parlato di una certa ragazza, a dire il vero…” .
E ci incamminiamo così, ridenti, stretti in un abbraccio, verso la fantastica avventura che è nota anche con il nome di vita.
 
Ciao (:
Io… Non posso crederci. Non posso credere che sia finita.
Ok, sono stati solo sei capitoli, ma sapere che a breve pubblicherò l’ultima parte e che dovrò barrare la crocetta sul riquadro “completa” mi rattristisce un po’…
Forse perché è la mia prima long che termina, ma conoscendomi, sarà sempre così!
Cosa farò ora della mia vita ?? Hahaha ovviamente scherzo, mi sto già dedicando ad una OS tema omofobia (ZIAM), spero di riuscire a continuarla…
Sto anche scrivendo una storia malsana, che è nata come OS, ma non so come pubblicarla, perché ancora non è finita e sono già dieci pagine di Word… Ogni consiglio è bene accetto HAHAH (piccolo spoiler: sarà qualcosa di “soprannaturale” ).
Insomma, tutto questo per dirvi che non vi libererete facilmente di me u.u
Prima di passare ai ringraziamenti, vi chiedo il favore ( a chi non lo avesse già fatto, ovvio xD) di leggere questa OS : “Food is my enemy” (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1976118&i=1 ) ci tengo particolarmente a ricevere commenti su questa storia perché… Beh, tengo molto alla storia stessa! Ovviamente solo se vi va :))
Ringrazio infinitamente chi ha recensito i vari capitoli e  chi ha letto questa storia, anche solo silenziosamente, sappiate che io vi vedo, e apprezzo molto (:
Un ringraziamento particolare va a:
 
- SpaccioSupra
 - DanieleCreigos_wife
 - directioner_i_am
 - louis1Dlove 
 -
Giady_
 - jamesheart
  
Che hanno messo tra le preferite/seguite questa storia, invogliandomi a continuare a scriverla :))
Che dire?? Spero davvero che vi sia potuta piacere, come ho detto l’idea è stata presa da un film, ma ci ho messo tanto di mio, basti pensare anche solo che Liam ha cercato di fermare l’aereo con il “freno a mano”… HAHAHAH
Se volete lasciarmi un commento ne sarei molto felice, spero avrete voglia di leggere altre mie storie,
un bacio grande grande,
Fux  :)) <3
 
P.S. chiedo scusa per eventuali errori presenti!!

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