Nuova vita.

di _Mely__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Nuovo anno, nuova vita. Dicono tutti così,ma non è mai vero. 
 
Ma stavolta si, almeno per me e Valerie. 
 
Sono solo i primi di febbraio, e siamo riuscite a scappare,finalmente. Da cosa?
 
Dal passato, il nostro passato,e con le conseguenze, dal nostro presente.

 
 
Fuori si gela,Londra è cosi,ma io amo questo clima.
 
Attorno a me solo scatoloni su scatoloni,voglio una coperta, ora!
 
'Mhh,deve essere lì' penso mentre rovisto negli scatoloni.
 
"Cosa cerchi?".
 
Una voce mi distrae. Alzo gli occhi e una figura femminile si presenta davanti ai miei occhi. 
 
E' Valerie,la mia migliore amica, da ben 8 anni.
 
Io 19 anni, lei 20.
 
"Ha un giorno che siamo dentro questa casa e ancora non abbiamo svuotato nemmeno uno scatolo!" dico io cercando la coperta.
 
"Ehi ehi,calma! Cosa cerchi?" dice lei tranquillamente.
 
"Una coperta, si gela!". Apro uno scatolone e mi brillano gli occhi. "Eccole! E' lo scatolo delle coperte, eccone una a te". Ne dò una a Valerie e vado a sedermi nel divano,che già si trovava
nell'appartamento, insieme ai letti.
 
Mancavano però i materassi,cosa che avremmo dovuto comprare al più presto possibile.
 
"Ma perchè non cominciamo a svuotare gli scatoloni? Credo sarebbe ora, sei già riposata o no?" mi dice in tono severo Valerie.
 
"Si" rispondo io alzandomi.
 
Vado nella mia  mini-camera del mini-appartamento, quello che possiamo permetterci per ora.
 
I pochi mobili sono già lì, parlo di un piccolo armadio, un letto con il comodino e la scrivania.
 
Il colore della mia camera è bianca con accenni blu, Valerie ha deciso di farla bianca con accenni rosa.

Apro lo scatolo dei vestiti, e li sistemo ordinatamente nell'armadio. 
 
Dopo qualche minuto ho gia finito, ho urgente bisogno di shopping.
 
Appendo fotografie mie e di Valerie, della mia famiglia e alcuni miei scatti,amo la fotografia.
 
La camera è pronta, la guardo attentamente e mi accorgo di un particolare, manca qualcosa per completarla. Forse uno specchio e delle candele sarebbero perfette per creare la giusta atmosfera. Li comprerò sicuramente.
 
Corro in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e trovo Valerie seduta con una tazza di thè e un giornale in mano.
 
"Cosa leggi?" dico prendendo l'acqua.
 
"Mhh, cerco lavoro, i soldi che abbiamo raccolto negli anni non basteranno per sempre" dice senza staccare gli occhi dal giornale.
 
"Gia. Forse dovrei prenderne esempio anche io, serve anche a me. Ma prima ho bisogno di completare l'ultimo anno di università,a proposito, domani mattina andiamo a informarci per l'iscrizione?" dico sedendomi vicino a lei.
 
"Certo, dopo passiamo anche in questi negozi, vediamo se mi prendono".
 
Fa un sorrisone enorme e ricambio.
 
"Sono di là a guardare un pò di tv, finalmente prima sono riuscita a sistemare i fili!" dice entusiasta.
 
"Ha una mattina che ci provi, arrivo anche io!" dico andando a prendere il telefonino.
 
"Pronto? si vorrei ordinare due pizze. Esattamente due Margherite. Si. Verso che ora arrivano? . Bene,grazie mille,buonasera!".
 
"Ho ordinato due pizze, per stasera vada questo, domani si pensa a fare la spesa, e niente patatine,caramelle, e schifezze varie, si mangia solo sano!" dico ridendo.
 
"Ok Colonello!" ridiamo.
 
"La Nutella però la compriamo, non m'importa" dico io.
 
"Ma ovvio!" mi schiaccia l'occhio e io mi sistemo con la testa sopra le sue gambe e accendo la Tv.
 
Dopo un 10 minuti sento lei sussurarmi. "Sai che stavo pensando?" 
 
"No cosa?" dico io curiosa.
 
"Che finalmente c'è l'abbiamo fatta,siamo riuscite a scappare dal nostro passato e dalla nostra vita " lo dice quasi piangendo.
 
"Già, e non puoi capire quanto sono felice"Dico io sorridendo.
 
Sophie : http://weheartit.com/entry/64934615
Valerie: http://weheartit.com/entry/64894872
 
Eccomi con una nuova storia ragazze, spero  vi piaccia :) 
Metto adesso l'altro capitolo,che ho già pronto, aspetto recensioni,alla prossima! :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


POV Valerie

 
"Come puoi mandarmi via da casa tua amico!!?".
 
Sto asciugando dei bicchieri, Ho finalmente  trovato un lavoro come barista in un bar del centro. E' orario di pranzo, e io ho abbastanza fame. Quando cavolo si fanno le 14.00 per andare a casa? Questo tizio sta parlando al telefono urlando, e io mi sto cominciando a innervosire.
 
Chiude finalmente il telefono e ordina un caffè.
 
Sembra disperato. " Tutto bene?" dico mentre gli dò il caffè.
 
"No,non va per niente bene, sono rimasto senza una casa" dice tristemente.
 
"Mi dispiace" dico offrendogli una brioches.
 
"Questa la offre la casa" dico schiacciando l'occhio.
 
"Oh grazie mille, io sono Harry piacere" dice sorridendomi. E che sorriso.
 
"Valerie,piacere" gli stringo la mano.
 
"Oh finalmente le 14.00" dico togliendomi il grembiule e prendendo la mia borsa.
 
"E' stato un piacere conoscerti, Valerie, se sarà destino ci rivedremo" dice lui sorridendo,di nuovo.
 
"Oh ma certo, ciao Harry!" dico uscendo dal bar e dirigendomi verso casa.
 
Ripenso a quel ragazzo dagli occhi verdi, sembrava abbastanza disperato. 
 
La casa è gia quasi tutta sistemata, mancano le ultime cose.
 
Sophie ancora dorme, si sta godendo il suo ultimo giorno libero, domani torna a scuola.
 
Vado nella sua camera per svegliarla. "Sophie che devi fare, ti svegli?"
 
"Mhh lasciami stare" dice lei alzandosi la coperta fino a sopra il naso.
 
"Ma sono le 3.00 di pomeriggio!" dico io.
 
"Cosa?" dice lei alzandosi di botto. "Devo andare a confermare la mia presenza a scuola per domani" dice andando in bagno.
 
"Ehi calma, prima mangiamo e poi ci andiamo insieme,dopo passiamo dal centro commerciale" dico io.
 
"Va bene" dice entrando in bagno.
 
 
POV Sophie
 
'Ok calma Sophie' sono troppo agitata per domani. Primo giorno di scuola in una nuova università.
 
Sparecchio la tavola e sistemo tutto con l'aiuto di Valerie,poi corro a vestirmi.
 
* * *
 
Eccoci arrivate,Valerie aspetta un'attimo fuori,io entro subito.
 
La segretaria mi accoglie con un'enorme sorriso.  "Ehi ciao,Sophie vero?"
 
"Si sono io" dico sorridendo.
 
"Bene,domani primo giorno giusto?" dice lei. 
 
"Si, sono qui per sapere un paio di informazioni e l'orario" dico io.
 
"Si,aspetta che lo cerco"dice aprendo un cassetto.
 
Dò un'occhiata in giro,ci sono altre 2 segretarie.
 
"Buongiorno Professor Payne" la segretaria si avvicina a me mentre saluta un professore appena entrato.
 
"Anne, quante volte ti ho detto di darmi del tù?" dice lui. Solo adesso mi giro a guardarlo. 
 
E' giovanissimo, resto a guardarlo.
 
"Scusami lo so" dice ridendo.
 
Lui ride insieme a lei. " Alunna nuova?" dice indicando me.
 
"si,sono Sophie,è un vero piacere conoscerla" dico io sorridendo.
 
"Ciao Sophie,quando il tuo primo giorno?" dice lui.
 
"Domani" faccio uno dei miei più grandi sorrisi. "Bene,adesso vado, grazie mille per l'orario, a domani" dico aprendo la porta.
 
Carino il professor Payne,eh.
 
Esco dalla scuola facendo le scale di corsa.
 
"Eccoti" dice Valerie.
 
"Si, non puoi capire, c'è un professore troppo carino" dico io entusiasta mentre cominciamo a camminare.
 
"Professore? Sophie, stai scherzando vero?" 
 
"Ma no, e' giovanissimo, può avere due o 3 anni in più di me" dico io.
 
"Ma wow!" Ridiamo insieme mentre raggiungiamo il centro commericale distante poco dalla scuola.
 
"Bene,primo negozio?" dico io.
 
"Tally Weijl ovviamente" dice lei schiacciandomi l'occhio.
 
E' uno dei suoi vizi.
 
"Bene, mi servono alcune magliettine per la scuola" dico io cominciando a cercarne con lo sguardo qualcuna carina.
 
* * * * 
 
"Dio che stanchezza, niente più tacchi per andare a fare shopping" dice Valerie.
 
"Già" dico lanciando le scarpe.
 
"Sono a farmi una doccia" dico andando verso il bagno.
 
Comincio a togliere indumento su indumento e involontariamente mi guardo allo specchio.
 
Le cicatrici sono rimaste, nessuna crema,o olio le può far sparire.
 
Le tocco,sono all'altezza dei fianchi. Subito la mia mente ripercorre tutti quei ricordi se così si possono definire. 
 
FLASHBACK
 
Ero appena uscita da scuola, felice più che mai di tornare a casa.
Un gruppo di ragazzi mi si avvicina, ma non ci faccio caso finchè non mi sento chiamare.
"Sophie, Sophie, Sophie la cicciona, perchè non fai la dieta? Balena,sei una balena." dicono canticchiando. Non posso credere a quello appena sentito. "Meglio essere grassa che avere un cervello piccolo come il vostro" dico io difendendomi. "Sei grassa,zitta" dice uno di loro.
Mi allontano continuando a camminare,più velocemente , per tornare a casa.
Le lacrime scendono sole sul mio viso, ma le asciugo velocemente, nessuno deve vederle.
Torno a casa, mia madre non c'è.
Continuo a piangere,sfogandomi come si deve, vado davanti lo specchio e alzo la maglietta, le lacrime continuano a scendere..

Fine Flashback

 
"Sophie,puoi passarmi la mia crema?" dice Valerie facendomi distrarre.
 
"Si, un'attimo". 
 
La prendo, è nel suo armadietto.
 
"Ecco".
 
"Grazie mille" dice lei.
 
Chiudo la porta e  sorvolando lo specchio entro direttamente nella doccia.
 
Non c'è cosa più bella dell'acqua calda che ti scorre nella pelle fredda.


Eccomi con il secondo capitolo, bhè che dire, aspetto qualche recensione,fatemi felice! :)
Un bacio alla prossima :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


'Sophie fatti forza e alzati' è quello che mi ripeto da 10 minuti, ma il sonno sta per prevalere. 
 
"Sophiee" la voce di Valerie. Oh cazzo.
 
"Si si sveglia sono" dico alzandomi di corsa.
 
Mi blocco dal forte sbalzo di temperatura, si stava così bene dentro quel lettuccio, perchè mi sono dovuta alzare?
 
Corro in bagno,ma ovviamente non può andare tutto liscio, ovvio che no. Infatti adesso mi ritrovo dolorante a terra dopo essere caduta per aver sbattuto il dito del piede nel mobile.
 
"Ahi-o".
 
"Sophiee buongiorno!!" dice entusiasta Valerie prima di vedermi a terra.
 
Comincia a ridere a crepapelle.
 
"Cazzo ridi cogliona?" dico io.
 
"Scusami ma non si può non ridere" prende il telefono e mi scatta una foto.
 
"Stronza" dico sussurando. Mi alzo e mi chiudo in bagno.
 
Esco bella profumata dopo poco e vado in camera a scegliere i vestiti per il primo giorno di scuola.
 
Prendo un jeans e un maglione grigio. Afferro una sciarpa nera e indosso i miei Ugg.
 
Faccio una treccia ai miei capelli e trucco leggermente gli occhi. 
 
Bene, sono pronta, adesso mi tocca fare colazione.
 
"Colazione fuori?" dico prendendo le chiavi di casa.
 
"Vieni al bar dove lavoro" dice Valerie.

 
* * * *

 
Dire che sono super agitata è poco. Busso alla porta e dopo poco apro.
 
"Oh ecco la nuova arrivata". Una professoressa dai capelli rossi mi si presenta davanti.
 
"Lei è Sophie,ragazzi" dice presentandomi alla classe.
 
"Ciao" dico io facendo un flebile sorriso.
 
"Vai pure a sederti vicino quella ragazza" dice indicando una ragazza seduta in fondo alla classe.
 
La sua ora passa velocissima,stranamente.
 
Controllo l'orario. Mhh diritto. Odio diritto.
 
"Buongiorno ragazzi" a distrarmi dai miei pensieri è una voce maschile. MA io questa voce l'ho già sentita. Alzo gli occhi di scatto e mi ritrovo il professore di ieri.
 
Rimango a fissarlo,noto ogni particolare di quello che fa. Entra,posa i libri sulla cattedra, e dà uno sguardo alla classe. 
 
Guardami, guardami,guardami,guardami.
 
"Oh, c'è la ragazza nuova,ciao" dice sorridendo.
 
"Buongiorno" sorrido a 32 denti.
 
"Vuoi presentarti?" dice lui invitandomi vicino a lui.
 
Oddio, no, non voglio.
 
"Si " dico alzandomi e andando verso di lui.
 
"Sono Sophie Price,mi sono trasferita da poco qui a Londra,ho 19 anni e che altro dire? Basta solo conoscermi,la presentazione non serve a molto" dico guardando più il professore che i compagni.
 
"Bene Sophie,grazie mille" dice lui.
 
"Oggi ragazzi continueremo con il programma".
 
Improvvisamente amo diritto.
 
Chissà Valerie se se la sta cavando al suo secondo giorno.
 
POV Valerie
 
Le acque si sono un pò calmate, ma la mattina non si ragiona. Sistemo i bicchieri ma vengo richiamata da un mio collega. "Vai a occuparti dell'ordine di quel ragazzo lì" dice indicandomi un tavolo.
 
"Subito" dico io. Sbuffo appena si allontana, sono la 'nuova' e ne approfittano.
 
"Prego, desidera ordinare?"  dico guardando il taccuino più che il cliente.
 
"Si,ecco veramente vorrei solo una coca-cola" riconosco quella voce. Alzo gli occhi.
 
"Ciao Harry, è un piacere rivederti, arriva subito" sorrido a 32 denti aspettando una risposta.
 
"Ciao Valerie,lo è anche per me" mi sorride e  vado a prendergli la coca.
 
"Ecco a te" dico porgendogliela.
 
Torno dietro al bancone a servire altri clienti.
 
Dopo un pò Harry si alza e và per andarsene.
 
Vado a ripulire quel tavolo, tolgo il bicchiere, i tovaglioli ma poi noto uno con su scritto un numero.
 
'277********* questo è il mio numero, chiama' con una faccina accanto. Sorrido e alzo gli occhi verso la vetrata. Lui è lì che mi sorride, fa il segno di chiamargli con le mani e se ne va . Mi riprendo mettendo subito il biglietto in tasca e finisco di pulire il tavolo.
 
Torno a casa esausta. Sophie è gia a casa.
 
"Sonoa  casa!" dico urlando. 
 
"Pure io!" risponde altrettanto urlando lei.
 
"Come è andata?" dico raggiungendola in camera.
 
"Oh benone, ho avuto oggi il Professore carino" dice lei ridendo.
 
"Mhh qui gatta ci cova"
 
"Valerie, devi vederlo, è troppo carino" dice con occhi sognanti.
 
"A proposito di ragazzi carini oggi un ragazzo di nome Harry,che ho conosciuto ieri, mi ha lasciato il suo numero" dico io prendendo il numero dalla tasca.
 
"Che aspetti a chiamarlo?" dice lei prendendomi il biglietto.
 
' Questo è il mio numero,chiama' legge il biglietto '   " Mhh prendi subito il cellulare"
 
Frugo dentro la borsa alla ricerca del mio cellulare, digito il numero e aspetto una risposta.
 
"Pronto,ciao Harry,sono Valerie".



Ecco un regalo! altro capitolo per voi!
Baci, Melany! :)

 
 
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Stasera Valerie non ha fatto altro che parlare con Harry, almeno due ore al telefono con lui.
 
Io ne ho approfittato per leggermi qualche dispensa che mi hanno dato a scuola stamattina.
 
Domani è finalmente sabato, e ovviamente la sera si esce. 
 
Ho voglia di scendere un pò al centro,e magari prendermi un drink lì al bar dove lavora Valerie,visto che fa il turno di notte.
 
Domani mattina niente scuola,purtroppo.
 
Perchè purtroppo? Voglio semplicemente prendermi la laurea e andare a lavorare.
 
"Finalmente hai finito?" dico sorridendo a Valerie.
 
"Si,Harry mi ha raccontato un pò di lui, io voglio aspettare un pò, lo conosco appena" dice lei diventando dubbiosa.
 
"In effetti, però è una cosa positiva che lui si è confidato" dico io.
 
"Cosa è tutto questo rumore?" dice interrompendomi Valerie.
 
"I figli del nostro vicino di casa, sono in visita ai loro nonni" dico io mentre cerco un programma decente alla TV.
 
"Tu come lo sai?" dice lei.
 
"Oggi appena sono tornata da scuola ho incontrato la sig. Cox, la signora che abita nell'appartamento sopra di noi, e mi ha detto se avevo tempo libero il pomeriggio e se potevo fare da baby-sitter ai suoi due nipoti in questi mesi,ovviamente ho accettato" dico io.
 
"Bene, la paga?" risponde lei.
 
"Sarebbero 5 sterline a ora, quindi 15 sterline ogni giorno, credo vadano bene" dico sorridendo.
 
"Più che bene per una persona che tiene a bada due bambini" dice lei.
 
"Si ma non sono bambini come altri, sono due pesti,oggi li ho visti" dico terrorizzata.
 
"Anni?"
 
"La bambina più piccola 7 e il bambino 10" dico io.
 
"Dai, puoi farcela" sorride " ma domani pomeriggio lavori?" continua.
 
"No,inizio da lunedì pomeriggio alle 3.00 ma comunque il sabato non lavoro" dico andando verso la camera visto che in TV non c'è nulla.
 
Accendo il computer, mhh scarichiamo le ultime foto fatte.
 
Le vedo una per una, alcune sono sfocate,devo migliorare.
 
Una in particolare mi colpisce, è Valerie mentre serve un signore, ma è in una posizione molto rilassata,specialmente in volto.
 
Ritaglio solo lei e decido di stamparla.
 
Che ore sono? le 18.00. Bene posso benissimo passare a comprare un album fotografico.
 
Lascio il computer in stand-by e vado a mettermi le scarpe, sistemo i capelli ed esco.
 
Sotto casa c'è un supermarket ben assortito, vediamo che trovo.
 
Vado alla ricerca di un reparto con articoli da regalo. Nessuna traccia.
 
Bene,chiediamo a qualcuno, proprio lì c'è un'addetto ai reparti. E' un ragazzo della mia età supergiù.
 
"Scusa?" richiamo la sua attenzione.
 
Si gira e sorrido.
 
"Si,volevo chiederti se avete qualche album fotografico" 
 
"Si vieni con me, ne abbiamo un paio,a  te la scelta" mi porta in un reparto che io non avevo nemmeno visto e mi indica qualche album.
 
"Ecco a te,puoi scegliere" 
 
Lo ringrazio e comincio a osservarli.
 
Uno con i cuori in copertina, troppo romantico.
 
Uno con gli elefantini,magari per mio fratello questo.
 
Uno ha delle macchine stampate in copertina. Meglio di no.
 
L'ultimo mi attira, è metà nero, metà bianco, diviso verticalmente da una riga. Nella parte nera non c'è niente,dalla parte binaca invece cominciano a salire dei palloncini,che volano. Mi ispira,dà segno di libertà.

Decido di prenderlo.
 
Mi avvio verso la cassa ma mi scontro con il ragazzo che mi ha aiutato a trovare gli album.
 
"Ho visto che hai preso un album,bella scelta" dice sorridendomi e continuando a sistemare le cose sugli scaffali.
 
"Si, mi ispira questo. Grazie mille,Niall??" dico leggendo il cartellino sulla sua maglietta.
 
"Si, piacere,adesso devo andare,il dovere mi chiama,scusami" dice mortificato.
 
"Oh ma certo, ciao Niall" dico io sorridendo.
 
Pago tutto e torno a casa.
 
Salgo in camera e finisco di stampare le altre foto.
 
 
*  *   *   *
 
 SABATO - POMERIGGIO
 
"Stasera vengo a prendermi un drink,aspettami" dico a Valerie mentre lei si prepara. 
 
Mi poggio nella cornice della porta del bagno, guardandola.
 
"Sai che ci vorrebbe una bella foto?" dico io.
 
"Anche mentre mi trucco? Sono la tua modella abbastanza" dice lei sorridendo.
 
"Viene artistica mentre ti trucchi, magari mentre ti metti il rossetto" le schiaccio l'occhio e vado verso la cucina.
 
"Stasera tacchi?" dice lei raggiungendomi.
 
"Ma si, sicuramente" dico io
.
"Anzi,mi consigli la magliettina blu, o la bianca?" dico continuando.
 
"Bianca,magari con il giubotto di pelle nero" dice lei prendendo le chiavi.
 
"Si,sicuramente metterò quello"
 
"Bene, io vado, allora a stasera, anzi ci vediamo fra due orette,a dopo" mi manda un bacio finto con le mani ed esce.
 
Bene,andiamo a farci una bella doccia.
 
 
POV Valerie
 
Stasera ci sarà il pienone, sono un pò preoccupata,abbastanza.
 
'Ehi,stasera drink da te con due miei amici,ci vediamo stasera! Harry.'
 
Leggo il messaggio prima di indossare la mia camicia-divisa.
 
Bene, stasera farò conoscere Harry a Sophie, visto che ha due giorni che mi fà una testa grande quanto una casa perchè vuole vederlo. 
 
Le persone cominciano a entrare a gruppi, e io mi agito sempre di più, la paura di sbagliare è tanta.
 
Un'ora passa velocemente, per fortuna.
 
Perchè più passa il tempo e più la voglia di vedere Harry è tanta?.
 
Da lontano vedo Sophie arrivare e cercarmi con lo sguardo. Le faccio un segno e lei si avvicina.
 
"Merda, Harry sta per arrivare " dico nervosa appena si siede.
 
"Ma ciao anche a te!" dice lei ironica.
 
"Non fare ironia,dai,sono agitata" dico .
 
"Ehi,ehi,ehi, come mai?" dice curiosa.
 
"Non lo so" dico nervosa. "Merda eccolo" dico continuando.
 
Vedo lei girarsi e cercarlo con lo sguardo, ovviamente è cosi tanto imbranata che non lo vede.
 
"Ciao Valerie" dice salutandomi lui.
 
"Ciao Harry,come va?" dico.
 
"Tutto bene, ti presento i miei due amici, Zayn e Louis" dice presentandomi.
 
"Ciao,sono Valerie" loro rispondono con un 'piacere' e un sorriso.
 
"Harry io ti presento la mia migliore amica, Sophie" dico presentandogliela.
 
"Ciao" saluta timida lei.
 
Loro si presentano a loro volta.
 
"Posso portarvi qualcosa da bere?" dico a loro.
 
"Una coca-cola, per ora" dice schiacciandomi l'occhiolino Sophie.
 
"Noi ordiniamo tra un pò" dice Louis.
 
"Bene,arriva subito".
 
Corro a prendere la coca-cola,mentre loro chiacchierano un pò.
 
 
* * * * 
POV Sophie
 
Ma quello lì è il professor Payne?
 
"Torno subito,sono alla toilette" dico allontanandomi.
 
Vado timidamente verso quello che mi sembra proprio il professore.
 
Mi schiarisco la voce per attirare la sua attenzione.
 
"professor Payne, è lei?" si gira e mi sorride.
 
"Ciao Sophie, che ci fai da queste parti?" mi sorride.
 
"Ci lavora la mia migliore amica quindi ne ho approfittato" dico sorridendo a mia volta.
 
"Bene,allora ci vediamo a scuola, ciao Sophie" 
 
"Buonasera" dico allontanandomi.
 
Non mi ha considerata per niente.
 
Torno da loro un pò giù.
 
Chiacchero con loro ma distrattamente, sono concentrata sul professore.
 
Dopo mezz'oretta, di lui nessuna traccia.
 
"Valerie, io vado,sono stanca" dico alzandomi. "Harry mi ha fatto piacere conoscerti, stessa cosa per te Louis , e Zayn, ci vediamo,ciao!" saluto tutti e mi avvio verso casa.
 
Devo tenere gli occhi aperti,è notte e può esserci chiunque, poi con la macchina da sola ho anche paura. Mi chiudo a chiave dentro la macchina, fuori si gela. Che differenza di temperatura con il bar dove c'erano i riscaldamenti.
 
Comincio a partire,devo purtroppo prendere da delle strade solitarie.
 
"Dio,ci voleva solo questa" dico sbattendo le mani sul volante. Esco dalla macchina, solo un lampione illumina la strada. La paura è tantissima, ma devo farmi coraggio.
 
Sento una moto in lontananza, Dio speriamo che si è risolto il problema.
 
Entor e mi richiudo a chiave.
 
La moto  passa, ma comincia a rallentare. Io continuo a cercare di mettere in moto la mia piccola macchina, ma lei niente.
 
La moto gira e viene verso di me.
 
Oh-oh.
 
Si ferma vicino al finestrino.
 
E' un uomo-ragazzo, non si capisce bene, ha il casco.
 
Alza il vetro del casco e mi guarda, io lo guardo.
 
"Sophie?".
 
 
Ecco a voi! 
Una recensione? spero il capitolo vi piaccia, un bacio, Melany :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Come conosce il mio nome?
 
Lo guardo terrorizzata.
 
"Sono il professor Payne, Sophie,tranquilla" dice lui.
 
Chiudo gli occhi per lo spavento, metto una mano sul petto ed apro lo sportello,uscendo.
 
"Oddio professore mi ha fatto prendere un colpo" dico io.
 
"stai tranquilla,sono io, che è successo alla macchina?" dice togliendo il casco e scendendo dalla moto.
 
"Ho fatto alcuni metri ma poi si è fermata" dico sbuffando.
 
"Fammi dare un'occhio".
 
"Si".
 
"Mi sa che lunedì la puoi portare dal meccanico" dice dopo averla controllata.
 
"Come? non è possibile, come faccio ad andare a scuola? Ci voleva solo questa" dico tra me e me.
 
"Sophie mi dispiace,se vuoi posso consigliarti un buon meccanico,è un mio amico,lunedi ti accompagno" dice lui.
 
"Ok grazie mille professore,la ringrazio" dico io.
 
"Non siamo a scuola, puoi benissimo darmi del tu,abbiamo quasi la stessa età" dice lui sorridendomi.
 
"Oh si,scusami,posso sapere il tuo nome?" dico ridendo.
 
"Adesso scusami tu, non te l'ho ancora detto, comunque Liam".
 
Và verso la moto. " che aspetti a salire?" dice facendo un gesto con la testa invitandomi a salire.
 
Resto un ' attimo immobile,poi salgo nella moto.
 
"Dimmi dove abiti" dice lui.
 
"Certo,ti faccio strada" dico mettendomi il casco.
 
Sono un pò imbarazzata,fà strano essere sopra la moto con il tuo professore.
 
Fa abbastanza freddo,ma mi vergogno a stringermi a lui.
 
"Tieniti stretta a me" dice lui cominciando ad accelerare.
 
Sembra che mi abbia letto nel pensiero,mi stringo subito a lui.
 
Ha un profumo buonissimo,chiudo per un attimo gli occhi.
 
"La prima a destra".
 
Eccoci finalmente a casa,adesso non so nemmeno come comportarmi.
 
"Eccoci,lì c'è il mio appartamento" dico scendendo.
 
"Abiti sola?" domanda lui.
 
"No,con la mia migliore amica,dividiamo l'appartamento" rispondo.
 
Tolgo il casco e mi sistemo i capelli. Noto che mi sta fissando.
 
"Bene,allora ci vediamo lunedì a scuola,grazie per il passaggio professor Payne" dico schiacciando l'occhio.
 
"Ciao Sophie" dice soltanto lui.
 
Frugo nella borsa alla ricerca delle chiavi. Eccole. Apro la porta e mi giro per vedere se lui è ancora lì. Come pensavo,infatti,mi sta fissando. Lo saluto con la mano ed entro.
 
Tutto è buio, accendo la luce e vado in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua.
 
Che ore sono? le 2.00 di notte, e Valerie?
 
Le faccio uno squillo,sperando mi richiami.
 
Intanto entro in camera a prendere il mio caldo pigiama.
 
Metto a bollire un pò d'acqua e nell'attesa metto il pigiama,sì in cucina,troppo stanca per tornare in camera.
 
Aspetto la chiamata di Valerie,che non arriva.
 
'ma che fine hai fatto!!?'  le mando un messaggio preoccupata più che mai.
 
Il thè intanto è pronto, e me lo gusto seduta sul divano.
 
'Wow che serata!' dico tra me e me. Penso a tutto,da quando Liam non mi considerava a prima,davanti la porta,come mi fissava.
 
Lunedì devo andare con lui dal meccanico,speriamo il problema alla macchina si risolva.
 
 
*  *  *  * 
 
"Ma che ore sono?".
 
Mi ritrovo sopra il divano,ieri mi sono addormentata mentre aspettavo Valerie.
 
Vado nella sua stanza sperando di trovarla,ed eccola lì,per fortuna.
 
"Brutta troia a che ora ti sei ritirata!?" dico svegliandola.
 
"Alle 4.00,ti ho trovata nel divano che dormivi,ti ho messo anche una coperta" dice lei rilassata più che mai.
 
Vero,avevo una coperta,che io non avevo messo.
 
"Ti ringrazio,ma potevi benissimo chiamare,mi hai fatto prendere un colpo" dico tranquillizandomi.
 
"Scusami hai più che ragione, ma avevo il telefono abbandonato dentro la borsa" dice lei girandosi dall'altra parte del letto.
 
"Ho capito,dormi,penso a tutto io,tranquilla" dico uscendo dalla camera. Se lo merita,ha lavorato tutta la serata ieri.

 
*  *  *  *  
 
La campanella è suonata, e io mi affretto ad uscire.
 
Mi dirigo verso al segreteria,aspettando il professore che esca.
 
"Buongiorno professore!" dico io con un tono di voce un pò alto.
 
"Shh zitta,nessuno deve sapere dove stiamo andando,sai non si può uscire con gli alunni" dice lui cominciando ad andare verso l'uscita secondaria,quella dei professori.
 
Mi affretto a seguirlo,finchè non saliamo sulla moto e partiamo a velocità.
 
"Comunque ciao Sophie" dice guardandomi dallo specchietto.
 
"Ciao Liam " dico sorridendo.
 
"Il meccanico apre alle 4.00,andiamo a pranzare" dice lui.
 
"Umh ok" rispondo.
 
Mi porta in un bar della città,fuori comincia a piovere,quindi ci affrettiamo ad entrare.
 
"Cosa prendi?" domanda lui.
 
"Un pezzo di pizza può andare" dico sorridendo.
 
Ordina e ci andiamo a sedere in un tavolino.
 
"Quindi Sophie,quanti anni hai?" domanda mentre mangiamo.
 
Proprio in questo momento? Dire che sono imbarazzata è poco.
 
"19,devo compierne 20, tu?" rispondo.
 
"Ne devo compiere 22" sorride.
 
"Come mai così giovane,già fai il professore?" domando curiosa.
 
"Questo che faccio a scuola è un tirocinio,non sono ancora un professore" risponde lui.
 
Annuisco e continuo a mangiare,seguita da lui.
 
Dopo aver finito di mangiare,andiamo dal meccanico.
 
* * * *
 
"Grazie per il pranzo,per il meccanico, e per la giornata" dico io salutandolo.
 
"Ciao Liam,ci vediamo domani a scuola".
 
"Ciao Sophie,e di niente" mi sorride e io vado verso la porta.
 
"Sophie!" mi giro "Aspetta!".
 
Torno da lui,lo vedo scendere.
 
"Tieniamoci in contatto per il meccanico,a scuola non capirebbero" dice facendomi segno di dargli il mio telefono, in modo da memorizzare il suo numero.
 
"Certo".
 
Lo guardo mentre segna il suo numero.
 
"Mandami un messaggio dopo,così so che sei tu,adesso ciao Sophie,devo scappare ad un corso" dice lui salendo sulla moto.
 
"Ciao Liam" dico salutandolo con la mano.
 
Entro in casa,e ad accogliermi è una Valerie che sprizza felicità da tutti i pori.
 
"Che succede?" domando curiosa mentre mi tolgo il cappotto di pelle.
 
"Domani sera esco con Harry!" dice saltellando di qua e di là.
 
Sembra una bambina che ha appena ricevuto il giocattolo che tanto desiderava.
 
"Ma che bello! " dico io " dove andate?".
 
"Non lo so sinceramente,a me non importa,basta che usciamo" dice lei.
 
Torna di là e la sento parlare al telefono. 
 
Mi affaccio dalla porta. "Harry?" domando.
 
Annuisce sorridendomi. Sorrido a mia volta e prendo il cellulare dalla borsa.
 
'Sono Sophie,grazie ancora per oggi!'.


Ecco l'altro capitolo! Melany
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Dannazione,cosa sono questi vestiti per terra?
 
Sono gli abiti che ha indossato ieri Valerie. Entro nella sua stanza e apro le finestre.
 
"Sveglia!" urlo saltando sopra il suo letto.
 
"Mhh" lei tira le coperte fin sopra il naso.
 
"E' sabato, e come ogni sabato mattina,si esce!" dico sempre urlando.
 
"Ma la smetti di urlare, dai mi sto alzando,vai" dice lei.
 
Mi alzo dal letto e vado in bagno a farmi la doccia.

 
---

 
"Valerie!" urlo rimproverandola. 
 
Vedo lei correre e scivolare a terra,subito rialzarsi e correre da me.
 
"Che tempi vuoi? preparati" dico mettendomi il mascara. " dormivi ancora?".
 
"Emh no" dice lei.
 
La guardo e scoppiamo a ridere.
 
"Sbrigati,sennò vado sola" dico posando la pochette dei trucchi.
 
Intanto vado a preparare la colazione.
 
"Eccomi".
 
Una Valerie tutta sistemata mi si presenta dopo 20 minuti.
 
"Facciamo colazione" dico addentando una fetta biscottata con un velo di marmellata sopra.
 
"Non ho fame di mattina,lo sai" dice lei.
 
"Bevi almeno il succo di frutta" dico.
 
"Dio sembri mia madre" dice lei sbuffando. Sorrido.
 
"Ma dopo la sera dell'appuntamento, non vi siete sentiti più tu e Harry?" chiedo.
 
"Qualche messaggio " risponde lei distrattamente.
 
"Ma ti piace?" chiedo io.
 
"Lo conosco da poco, ma mi attrae" risponde lei.
 
Il suo telefono comincia a vibrare.
 
"Parli del diavolo e spuntano le corna. E' lui." dice lei posando il bicchiere nel lavandino.
 
"Rispondi" dico.
 
"Pronto?" risponde lei alla chiamata.
 
Sento poco della discussiona fra i due,quindi appena chiude,curiosa più che mai,domando cosa si sono detti.
 
"Nulla,mi ha invitata a pranzo oggi " dice lei.

 
- - - -
 
Pov Valerie
 
Indosso un paio di jeans skinny,un maglione,la sciarpa e dopo essermi ritoccata il trucco, metto le scarpe (http://weheartit.com/entry/20611783 ).
 
Saluto Sophie ed esco. Con un ritardo di 10 minuti,arrivo al bar.
 
Lui è lì,assorto nei suoi pensieri,che smanetta con cellulare.
 
Mi avvicino e lo saluto.
 
Ordiniamo da mangiare mentre lo continuo a fissare. Cristo,quanto è sexy.
 
Mi mordo le labbra,Valerie cosa pensi?
 
"Nervosa?" chiede lui.
 
"Cosa?" domando io.
 
"Ti sei morsa il labbro,è segno di nervosismo" risponde lui.
 
"Oh,no" dico io. Ah,se sapessi perchè mi sono morsa le labbra.
 
"Parlami della tua vita qui Val,posso chiamarti Val,vero?" domanda lui.
 
"Certo che puoi chiamarmi Val,mi piace" rispondo io diventando di sasso per la domanda fatta prima del soprannome.
 
"Inizia tu,Harry" dico.
 
"Il mio amico mi ha piantato in asso,la settimana scorsa. Mi ha lasciato fuori casa,quindi ha una settimana che alloggio in una camera di uno sporco hotel." 
 
"Mi dispiace,Harry,davvero".
 
"Nah,tranquilla,fino a quando mi rimarranno soldi per pagarmi la stanza,potrò abitarci,poi l'unica alternativa sarà sotto un ponte" dice lui. Rido alla battuta,perchè sarà sicuramente una battuta,credo.
 
Ride insieme a me. Ok,era una battuta.
 
"Abbiamo una stanza in più nel nostro appartamento,quando hai bisogno,puoi venire" dico io senza pensarci. Valerie,cosa hai fatto?
 
"Oh grazie" mi sorride.
 
"Adesso tu" continua lui.
 
"Si,mi sono trasferita qui a Londra da poco,perchè.."
 
FLASHBACK
 
" Ely,ridammi il cellulare" dico rincorrendo mia sorella.
 
"No,fammi vedere una cosa" dice lei continuando a correre. Riesco a prenderla,ma purtroppo cadiamo a terra.
 
Rientra mia madre dal lavoro,e ovviamente vede me sopra di lei.
 
Non so come fa ma nasconde il telefono nella mia tasca e comincia ad urlare. "Mamma,mamma,mi sta picchiando,menomale sei arrivata!" urla lei.
 
"Valerie,cosa stai facendo,alzati!" mi tira su mia mamma e mi dà uno schiaffo.
 
"Ma.."tento di obiettare io.
 
"Ma un corno! fila nella tua stanza" urla lei.
 
"Ho 12 anni e non vengo mai capita!" penso.
 
Fine Flashback.
 
"Perchè semplicemente,io e la mia migliore amica,volevamo fare nuove esperienze" mento.
 
"Oh capisco".

 
FLASHBACK
 
"Papà,sabato c'è una festa in centro,volevamo andare con.."
 
"NO!" risponde lui senza farmi finire.
 
"Ma non ho ancora finito".
 
"E' un no,basta". Gli occhi cominciano ad appannarsi,le lacrime a scendere.
 
Forse è meglio rinchiudermi nella mia stanza.
 
Fine Flashback
 
"Comunque,cambiamo discorso adesso" dico io sorridendo. Ovviamente un falso sorriso.
 
- - - - 
 
POV Sophie
 
Non c'è cosa più bella di avere la casa libera,e  tu sei seduta nel divano a leggere un bel libro. Amo leggere, posso entrare dentro e vivere una di quelle bellissime storie d'amore,quelle che non avrò mai.
 
Mancano poche pagine, e pure questo libro finisce. 
 
Oggi voglio proprio finirlo,in modo da comprarne un'altro.
 
Wow, questo libro mi ha presa troppo, ora che è finito, mi sento vuota dentro. 
 
Per colmare il vuoto,corro a prenderne un'altro in libreria.
 
Tra la vasta scelta,vado subito indirizzata sui libri di Nicholas Sparks.
 
Dio,quale scegliere? I passi dell'amore o le pagine della nostra vita?
 
Vada per le pagine della nostra vita.
 
Pago e ritorno a casa felice del mio acquisto.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


La sveglia suona,puntualissima,alle 7.00.
Scocciata già di mattina,mi alzo e vado in bagno a darmi una rinfrescata.
Forse sto troppo tempo dentro la doccia,perchè appena esco sono già le 7.30,quindi come un fulmine,mi vesto. ( http://weheartit.com/entry/67780262 ).
Arrivo a scuola puntuale,fortunatamente.
Prima ora? Diritto. Quindi vuol dire solo una cosa. Professor Payne.
Ansiosa di vederlo,entro per prima in classe.
Lui è già lì,con dei fogli in mano.
"Buongiono!" dico solare più che mai.
"Oh,ciao Sophie,già qui?" domanda lui.
"Certo,puntualissima per l'ora di diritto,la mia materia preferita" dico schiacciando l'occhio.
"Ci devo credere?" ride.
"Ovvio che si" rido insieme a lui.
La campanella ci fa tornare in noi,quindi vado a sedermi al solito,agli ultimi posti,in attesa che i compagni arrivino.
La sua lezione è finita,e dopo due ore noiose di letteratura,c'è la ricreazione,che io passo in compagnia del mio nuovo libro,in biblioteca.
Entro nel mio mondo,dove le persone che ho vicino spariscono e ci siamo solo io e il libro.
Accendo l'i-pod e metto riproduzione casuale.
L'atmosfera è perfetta per cominciare a leggere. E' strano,la musica mi fa rilassare. 
"Ho imparato che la vita non è mai giusta. Se c'è una cosa che dovrebbero insegnare a scuola è proprio questa" qualcuno mi toglie le cuffie e cita la frase del libro.
E' il professore. Lo guardo senza dire nulla.
"I passi dell'amore,bel libro." dice lui sedendosi accanto a me.
"Già" rispondo io. Vorrei poter tornare a leggere il mio libro adesso,posso?
"Come mai sei qui e non fuori?" chiede lui.
"Amo leggere,e ne approfitto" dico chiudendo il libro.
"Pero adesso sei qua e non posso farlo" sorrido dolcemente,leggerò il libro più tardi.
Lui mi sorride. " Che libri hai letto?" chiede.
"Mhh ne avrò letto una centinaia,posso farti una lista magari" dico ridendo.
"No,grazie!" ride pure lui.
"Sai Sophie,amo leggere anche io" continua.
"Davvero? Wow" dico io divertita.
"Si,magari qualche giorno posso farti vedere la mia collezione,ne ho due librerie piene di libri,alcuni ancora nemmeno letti" .
"Si certo,mi farebbe piacere".
La campanella suona e ci interrompe,purtroppo.
"Bene,sembra che c'è l'abbia con noi,suona ogni volta che parliamo" dice lui.
- - - - 

Finalmente,la campanella suona per una ragione che amo,la fine delle lezioni.
Aspetto un pò prima di uscire,c'è una folla assurda.
Passo un'attimo dalla segreteria,per chiedere un'informazione relativa ai corsi.
Busso ed entro. C'è un'altro ragazzo,oltre me. Ha una voce familiare,aspetto solo che si giri per guardarlo meglio.
Si,l'avrò visto da qualche parte, ma dove?
Mentre aspetto,il ragazzo dopo aver finito di parlare con la segretaria,mi si avvicina.
"Ehi ciao" mi saluta.
"Ciao..".
"Ti ricordi di me? Sono Niall".
"Emh scusami ma non mi ricordo, ma ti ho già visto!" dico.
"Sono il ragazzo che ti ha aiutato nell'album" dice ridendo.
"Ah si,Niall adesso ricordo!" dico io sorridendo.
"Come mai qui? nuovo alunno?" chiedo a lui.
"Si,da domani".
"Bene,ci vediamo domani allora!" dico io salutandolo.
- - - 
Ok,fame ne ho abbastanza,meglio andare a casa.
Suono il campanello,come sempre ho dimenticato le chiavi.
Fortunatamente Valerie mi apre.
"Ciao!" la saluto.
Lei ricambia.
"Che si mangia?" chiedo posando la borsa a terra.
"Umh tu cosa vuoi mangiare?" chiede lei.
"Arrangiamoci con delle uova e del bacon" dico io cominciando a cucinare.
"Come è andata?" chiede.
"Bene dai, oggi ho parlato con il professore" comincio a raccontarle tutto.
"Oh,wow" dice soltanto lei.
Dopo aver mangiato,andiamo in camera mia.
"Oggi non lavori?" chiedo io .
"Si,ho il turno serale,quindi alle 18.00 già lì.."
"Io oggi no,ma domani tutto il pomeriggio" dico annoiata.
Vado verso il cassetto degli smalti e comincio a pensare quale mettere.
"Questo o questo?" chiedo a lei facendo vedere i due smalti. Uno rosso e uno azzurro.
"Azzurro,dammi quello rosso a me casomai" vado verso di lei e dopo essermi messa comoda sul letto,prendo la sua mano e lo comincio a mettere.
"Adesso mettilo a me,fai attenzione prima che si sbava il tuo" dico porgendogli le mie mani.
Mi comincia a suonare il telefono.
"MA proprio adesso?" dico scazzata.
"Aspetta un attimo" prendo il telefono e rispondo.
'Pronto?'
'Sophie,sono Liam'
'Oh ciao Liam' vedo Valerie illuminarsi.
'ti ho chiamata per chiederti se volevi venire oggi,per farti vedere la mia collezione di libri..'
'Oggi pomeriggio? a casa tua?' 
Valerie alza il capo e comincia ad annuire,io rido.
'Perchè ridi?' domanda lui 'quindi? è un si?' 
'Si' sorrido involontariamente. Chiudo la chiamata.
"Oddio,oddio! Che cazzo mi metto?" dico io quasi urlando.
"Dai,ti metto lo smalto e decidiamo" dice lei ridendo.
Apro l'armadio,con una Valerie più frenetica che mai.
"Dovrei essere io quella agitata" dico ridendo.
"Questo?" dice facendomi vedere un completo appena creato da lei  (http://weheartit.com/entry/65658852 ).
"Si" dico io prendendo dell'intimo ed entrando di corsa dentro al doccia.
"Dai ti preparo i trucchi e la piastra" dice lei.
"Ti ringrazio!" dico da dentro la doccia.
Esco e indosso tutto. Vado davanti lo specchio " com'è?" chiedo a Valerie.
"Mi piace" dice schiacciandomi l'occhiolino.
Passo la piastra ciocca per ciocca e comincio dopodichè a truccarmi.
"Sono pronta" dico mettendo il cellulare nella borsa.
"Su andiamo" dice Valerie,mi dava un passaggio lei.
Fuori si gela,e io non vedo l'ora di arrivare da Liam.
Sento il cellulare vibrare.
'280 Westbourne Park Road, Notting Hill, a dopo! ' è Liam.
"Questo è l'indirizzio" dico mostrando il messaggio a Valerie.
Lei annuisce e mette in moto la macchina. Dopo 10 minuti, si ferma davanti ad un appartamento. Molto bello devo dire.
"Ehi,mi raccomando" mi  schiaccia l'occhiolino.
"Ma smettila,ci vediamo più tardi,e grazie!" dico scendendo dalla macchina.
Mette in moto e se ne và.
Suono il campanello,ansiosa più che mai. Perchè quest'ansia Sophie?
Lui apre e mi saluta. "Ciao Sophie,vieni entra" ricambio il saluto ed entro.
"Dammi il cappotto e la borsa,li metto nella mia stanza" tolgo il cappotto annuendo e li dò a lui.
"quindi,dov'è questa collezione?" chiedo io sorridendo.
"Nell'altra stanza,adesso andiamo,intanto cosa posso offrirti?" chiede lui.
"Ma un bicchiere d'acqua,grazie" dico.
"Seguimi". Dio quant'è sexy,quei jeans gli stanno perfetti,ovviamente dà un'aria diversa di quando è a scuola,in pantaloni.
"Ecco a te" dice dandomi l'acqua. Comincio a berla, mi sento osservata.
"emhh la smetti di fissarmi?" chiedo.
"Si scusami" dice ridendo e grattandosi la nuca.
"Dai,andiamo di là a vedere questi libri!" dice per cambiare discorso.Furbo il ragazzo.
Lo seguo,saliamo delle scale che portano a un piccolo corridoio,con delle stanze, lui apre la prima.
"Qui è dove amo leggere" Dio è bellissima,c'è una picola lampada che fa luce ad una poltrona in pelle,rigorosamente abbinata alla carta parati color ocra. Due immense librerie piene di libri, i miei sono nulla in confronto ai suoi.
"Dio,è il paradiso" dico andando verso la libreria e prendendo un libro.
"puoi prenderlo se vuoi,te lo regalo" dice lui raggiungendomi.
"Ti ringrazio,lo poggio un'attimo qui" dico poggiando il libro sul tavolino.
Prendo altri libri,e ne leggo la trama.
"Ho visto che ti piacciono gli horror/sovrannaturali" dico continuando a prendere libri.
"Scusa,forse ne sto toccando troppi" dico mordendo le labbra.
"MA tranquilla" mi sorride dolcemente.
"Vado a posare il libro un'attimo in borsa,ok?" prendo il libro.
"Ti faccio strada" dice lui.
Andiamo verso la sua stanza.
Poso il libro nella borsa,e accidentalmente,mi cade il cellulare a terra.
"Ops" dico chinandomi per raccoglierlo. Ma noto che lo fa pure lui,quindi adesso ha il cellulare in mano.
"Grazie mille" dico abassando la testa.
"Di nulla" dice dandomi il cellulare in mano. Lo guardo negli occhi ed è in quel momento che mi scatta qualcosa dentro.
"Emh,adesso dovrei andare " dico prendendo la borsa.
"No,non andare" dice fermandomi per il braccio. Mi giro verso di lui. "Perch.." vengo interrotta dalle sue labbra al contatto con le mie. Stranamente non mi oppongo,ma dischiudo le labbra,in modo da rendere questo bacio più passionale.Mentre ci baciamo,lo spingo verso il suo letto,dove senza staccarmi poggio la borsa,e faccio sedere lui. Continuo a baciarlo,cosa mi sta prendendo? E' il tuo professore Sophie.
"No,non si può fare" dice lui staccandosi. Ho il suo viso a due centimetri di distanza.
Metto l'indice sulle sue labbra. "shh" sussurro sulle sue labbra. Continuo a baciarlo,facendolo stendere sul letto,e mettendomi a cavalcioni su di lui.
"Sophie,davvero" dice staccandosi. Scendo da sopra di lui. "Non si può fare,professore e alunna,è controsenso".
"Per te lo è,Liam. Perchè dici così?" chiedo alzandomi.
Lui rimane lì zitto.
"Intanto mi hai baciata tu per prima" dico delusa.
"Lo so,Sophie tu mi piaci,mi attiri da impazzire,e solo quando abbiamo passato il pomeriggio insieme l'ho capito.. ma vedi,non può funzionare" dice lui.
"Liam questa è una tua scelta,come fai a dirlo se non ci provi? Hai paura? se si,di cosa?" chiedo. 
La situazione è questa,io in piedi,lui seduto.
"Di nulla Sophie,davvero" dice lui.
Ma che vuol dire?
"Liam,io vado" esco dalla stanza e comincio a scendere le scale.
Lui mi raggiunge. "Sophie" richiama la mia attenzione "Mi dispiace".
Rispondo con un sorriso forzato e un 'a domani'.



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