I never let you go.

di twopanda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trama ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 - ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3- ***



Capitolo 1
*** Trama ***


Trama- I never let you go.
 
Amy, 17 anni, vive in un piccolo paesino del Canada.
È una ragazza timida, ma lo fa vedere poco a tutti, cerca di essere forte, ma in realtà è molto fragile, sempre seria, è gentile e disponibile con tutti, non si fa scappare mai una parola  inappropriata.
Ha una vita, come si dice "casa e chiesa": sempre la prima della classe, concentrata sullo studio, le sue doti e sul suo futuro, così tanto presa da non avere amici. 
È lei, solo lei e lo studio, i libri, non può permettersi distrazioni.
I suo genitori, Meredith e Mark, sono fieri di lei, sono seri e pronti a difenderla e tenerla con i piedi per terra, non le permettono di uscire, non le permettono distrazioni, dev'essere la "figlia perfetta".
 
Justin,19 anni, stesso paese, ma l'opposto di Amy.
È un ragazzo montato, bullo, sempre la battuta pronta, scherza sempre su tutto e con tutti, non fa mai il serio, non si impegna in niente, tanto meno con la scuola, va lì solo per fari piacere a sua madre e per scherzare con gli amici e trovarsi qualche bella ragazza pronta a dargliela.
Tutto questo perchè è il capitano della squadra di Hockey della scuola, lodato da tutti.
Ogni sera è pronto a mettere le 'corna' alla sua fidanzata della settimana con qualche puttana delle discoteche, pub o bar che siano.
 
Amy si accorge di questo ragazzo, solo a distanza, vedendolo parlare con i suoi amici in cortile, si innamora del suo sorriso, dei suoi capelli, del suo dolce viso,ma non sa cosa si nasconde dietro quel visino d'angelo.
Amy, ragazza molto timida,si nasconde sempre per osservare ogni movimento di Justin, cerca sempre di non farsi vedere, ma proprio quando meno se lo aspetta i loro sguardi si incontrano, Justin si accorge di lei.. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 - ***


Capitolo 1 - "Amy Anderson, è perfetta per te..."
 
-Amy- 
 
Come ogni giorno, mi sveglio con il dolce suono della mia sveglia che segna le 7.15 precise, mi alzo pronta per andare a scuola, infilo le mie calde pantofole e scendo in cucina per bere il solito caffè preparato con tanto amore da mia madre.
A: "Buongiorno famiglia" - dico felice a mia madre e mio padre, come al solito non mi rispondono e hanno facce serie, probabilmente pensano al lavoro. 
Mio padre beve tutto d'un sorso il caffè nella tazzina e si alza da tavola.
p: "devo scappare, i miei soldati mi aspettano" - si, fa il militare da quando aveva 18 anni, mi ricordo quand'ero piccola che ogni notte mi raccontava le pericolose guerre affrontante, i difficili esercizi che gli facevano fare tutti i giorni. 
A: -sorrido - "ciao" - faccio cenno con la mano.
Sono le 7.17, devo correre a prepararmi, non posso permettermi un ritardo.
Velocemente mi lavo, mi vesto, sistemo la mia chioma, mi guardo allo specchio, non troppo.
Esco fuori saluto mamma con un "ciao" mischiato con un urlo.
Corro alla fermata, arrivo proprio in tempo, il pullman ha appena superato il semaforo.
Si accosta davanti a me, apre lo sportello, salgo.
Come sempre il posto dietro è occupato dai ragazzi trasgressivi e bulli della scuola e subito dopo le cheerleader, io ovviamente non mi ci fermo nemmeno a guardarli più, mi siedo al primo posto, esco fuori il libro di biologia e ripeto la lezione fino a quando non si accosta alla fermata di fronte a scuola, scendo ed entro a scuola.
Mi dirigo verso il mio armadietto per infilarci la merenda e sistemare i libri prima della lezione.
Suona la prima campanella, la prima ora sta per cominciare, afferro i libri e mi dirigo verso l'aula di biologia.
Mentre cammino un gruppo di ragazzi mi osserva, timidamente passo di fianco a loro, guardando da tutt'altra parte e cercando di evitare i loro sguardi.
Ridacchiano tra di loro e...*badabum* cado a terra come una pera cotta per colpa di un deficente che mi ha fatto uno sgambetto.
x: -ride- "hey, è vero che sono il più bello, ma non cadere anche tu ai miei piedi così" - continua a ridere divertito con i suoi amici, raccolgo velocemente i libri, mi alzo, non gli rispondo, non li guardo nemmeno in faccia, chiudo gli occhi, sospiro e continuo a camminare allontanandomi dalle risate di quegli idioti.
Entro in classe e mi siedo al primo banco di fronte la cattedra del prof che arriva con un sorriso minaccioso, interrogazione? sono pronta.
 
-Justin-
 
La mattina è quella che odio di piú.
Dormivo profondamente, tranquillamente, ma le urla di mia madre rompi balle, mi fanno saltare giù dal letto dalla disperazione.
Le urlo contro ed entro in bagno sbattendo la porta. Mi lavo di fretta e resto più tempo a fissarmi allo specchio e sistemare i miei bei capelli.
Esco dal bagno più tranquillo, guardo l'ora. Cazzo, il pullman! 
Corro giù, saluto mia madre con un "ciao", esco fuori sbattendo la porta, senza nemmeno sentire la sua risposta, non importa. Arrivo alla fermata e a culo salgo sul pullman, come al solito il mio posto è in fondo al pullman vicino alla caposquadra delle cheerledear: Amber Monroe. La saluto dandole un bacio sulla guancia, batto un cinque al mio amico Ryan Butler, ci avviamo verso scuola, prima però il pullman fa una sosta, sale la secchiona, la più ingenua e stupida ragazza che ci possa essere nella nostra scuola, non so il suo nome e nemmeno mi interessa.
I miei amici fanno battute su di lei, ridiamo tutti insieme di lei.Arriviamo a scuola, ci riuniamo tutti davanti all'entrata. Poi, gironzolando per i corridoi, passa quella secchiona di prima.
Senza pensarci due volte gli faccio uno sgambetto facendola cadere a terra e dico:" so di essere bello, ma non cadere ai miei piedi! Ahahahah"
La tipa fa finta di niente e continua a camminare senza degnarci di uno sguardo, ridiamo. Quando suona la campanella contro voglia vado in classe. Mi siedo all'ultimo banco, e noto la secchiona della classe, sempre solitaria..chissà perché è sempre così silenziosa ..oh Justin, che fai? Pensi a lei? Non devi pensarla, è una secchiona!
La voce della professoressa mi sveglia dai miei pensieri.
Prof: Justin, dato che sei così attento, vieni che ti interrogo!"
Svogliato, mi alzo dal banco a vado all'interrogazione. Come al solito le mie interrogazioni comprendono qualche battuta sulla prof, faccio ridere i miei compagni di classe,
ma non capisco perchè quella ragazza, fissa il libro, senza guardarmi, non ride, niente, Ryan le lancia della palline fatte di carta, ma lei non reagisce, non si muove.
cerco di provocarla.
J: non si muove, perchè è ancora sconvolta dalla caduta di prima - rido divertito, ma a quanto pare lei sembrava concentrata su quel libro.
La professoressa incazzata mi manda dal preside. Vado dal preside, divertito, ormai mi conosce bene per tutte le volte che mi ci hanno mandato. Busso alla porta, senza sentire risposta entro lo stesso, alzo la mano con il segno della "pace" 
J: yo brò.
P: ancora qui, Bieber?
J: e che ci posso fare? mi ci hanno mandato.
P: smettila di fare il simpatico Bieber, non ti voglio per altri mille anni qui. Devi prendere ripetizioni, devi farti aiutare, la tua situazione è pessima.
J: io, farmi aiutare? - rido.
Il preside serio, guarda dei fogli e poi mi guarda e sorride.
P: ecco! Amy Anderson, è perfetta per te, ti aiuterà molto volentieri.
J: Cosa?! no no!
P: Bieber, ascoltami è importante che tu....- lo fermo.
J: grazie preside, è stato un piacere, buona giornata.- esco da quella stanza.
Ripetizioni dalla secchiona? mai.
Forse quella è la prima ad avere bisogno di aiuto.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- ***


Capitolo 2 - "un ragazzo...."
 
-Amy-
 
Entro in classe e mi siedo al primo banco di fronte la cattedra del prof che arriva con un sorriso minaccioso, interrogazione? sono pronta.
 
Nonostante io fossi pronta la prof chiama un'altra persona, non seguo mai le interrogazioni, non mi importano e poi la maggior parte delle volte gli interrogati cercano il mio aiuto, abbasso la testa e leggo qualcosa sul libro.
Ad un certo punto sento picchiettare sulla maglietta, non mi giro, faccio finta di niente e continuo a leggere.
mi arriva una pallina di carta proprio sul mio banco, si divertono a scherzare, ma me ne frego e impassibile continuo a leggere. 
La prof urla nervosa e manda dal preside il ragazzo, io non guardo, non stacco gli occhi dal libro.
L'ora prosegue più tranquillamente.
Subito dopo l'ora di Biologia, ho due ore di storia, non è la materia che preferisco, ma è comunque molto interessante e se voglio arrivare lontano, allora serve che la studi, è utile per il mio futuro.
Prima di entrare in aula passo dal mio armadietto facendo i cambi dei libri.
Per fortuna le ore non sono ne pesanti, ne chiassose, sono le più belle, più tranquille.
Le ore passano in fretta e alla fine la prof ci assegna un capitolo intero da studiare.
C'è la ricreazione, passo dall'armadietto per prendere il libro che sto finendo do leggere e la merenda, poi vado in cortile e mi siedo su di una panchina, inizio a mordere il panino mentre sfoglio le pagine del libro, mi immergo nella lettura.
 
-Justin-
 
Non faccio nemmeno in tempo ad arrivare in classe, che suona la campanella, quindi mi dirigo verso l'aula di chimica.
Entro in classe, per fortuna ci sono anche altri amici, quindi facciamo casino,le solite battute al prof, i soliti giochini di classe.
Amber mi guarda dalla testa ai piedi, si morde il labbro, mi sta provocando. 
Vado da lei con aria spavalda, prendo la sua mano e senza dire niente al prof usciamo dall'aula.
La metto di spalle contro il muro, la guardo negli occhi, facendole capire quello che voglio, la bacio.
Mentre il nostro bacio pian piano diventava altro, ad un certo punto sentiamo la voce del preside sempre più vicina.
Prendo la mano di Amber e corriamo cercando un posto più tranquillo e libero per continuare a fare i fatti nostri.
Troviamo, per fortuna un aula libera, entriamo, chiudo la porta.
Quando mi giro vedo Amber con uno sguardo provocante, mi salta addosso. 
. . .
Finalmente c'è la ricreazione e vado in cortile con i miei amici.
Mike: Ehi brò, che hai combinato nell'ora di chimica eh?
Jake: ti sei divertito? 
J: -sorrido- si, ma niente di speciale.
Ja: amico. non ti sei divertito con la ragazza più sexy della scuola? wow.
J: in minima parte, si. - rido.
M: non fare il sostenuto -ride dandomi una pacca sulla spalla.
J: -rido- mi sono divertito, con una come lei..- dico mordendomi il labbro, ripensando a quello che è successo. 
In realtà io non ho provato niente di niente, speravo di meglio.
I miei amici continuano a parlare di me e Amber, fantasticando sulle cose che avessimo fatto in quell'ora, mi stavo innervosendo.
Per fortuna arriva Ryan che cambia discorso.
R: ehi ragazzi- saluta tutti, poi si rivolge a me- ehi Justin, ma il preside che ti ha detto?
M: sei finito ancora da preside?- ride- graaande Bieber!
J: farò il record a fine anno! - rido divertito.- niente Ryan, dice che la mia situazione è pessima e che devo prendere ripetizione da quella lì - indico la secchiona che sta seduta sulla panchina proprio di fronte a noi. 
Gli altri ridono.
R: bhe non è male Justin, dovresti prenderle da lei.
M: ti manca una ragazza così.
J: che vuoi dire?
M: ti sei fatto mezza scuola, manca lei ancora, hai la possibilità adesso.
J: non credo succederà niente con quella lì, ci penserò.
 
-Amy- 
 
mentre leggo il libro è come se qui intorno non ci fosse più nessuno, le voci pian piano si allontano, fino a scomparire del tutto.
sono così concentrata ed emozionata, che come al solito qualcosa deve andare storto.
Un improvviso sbalzo di temperatura fa alzare il vento, facendomi andare i capelli davanti agli occhi, nervosa alzo lo sguardo, mi sistemo i capelli e mi trovo davanti, a qualche metro di distanza, un ragazzo....
 
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bene, non ci siamo ancora presentate...
siamo Aurora e Simona, siamo due beliebers, e abbiamo deciso di scrivere questa storia insieme :)
Siamo rimaste sbalordite dal numero di visitatori, siamo davvero contente, speriamo che continuerete a seguirci.
Ci piacerebbe se lasciaste una recensione per sapere cosa ne pensate della storia anche se è solo l'inizio, magari potete darci qualche consiglio come migliorare..accettiamo critiche. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3- ***


Capitolo 3- "Hey amico, seguila!"


mi trovo davanti, a qualche metro di distanza, un ragazzo, probabilmente il primo ragazzo al quale rimango incantata, probabilmente il più bello in questa scuola, ha dei capelli perfetti, occhi perfetti e un sorriso che ti fa rimanere senza fiato. 
Frequento questa scuola da tre anni ormai e non mi sono mai accorta di lui, ma come può essere? 
Mi sistemo i capelli, non togliendo lo sguardo da quel ragazzo, sono proprio curiosa di sapere il suo nome, chiudo il libro mi alzo da questa panchina e trovo un'altra, che però sia più vicina a lui.
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Passa tutta la settimana, non so cosa mi sia preso. Da quando ho visto quel ragazzo in giardino è come se mi fossi scordata di tutto, di quanto fossi impegnata nello studio per il mio futuro. 
Quel ragazzo mi ha fatto perdere la testa, mi sento cambiata, forse troppo.
Ogni mattina sto ore davanti allo specchio per cercare di essere più, insomma..carina, metto un pò di trucco, mi vesto più "alla moda".
Lo seguo ovunque, so dove si trova tutti i giorni, in quale aula, e non mi ero accorta di averlo nelle mie stesse ore di Biologia.
Sono giorni che faccio la stalker a quel ragazzo e non conosco ancora il suo nome.

-Justin-

M: ti sei fatto mezza scuola, manca lei ancora, hai la possibilità adesso.
J: non credo succederà niente con quella lì, ci penserò.
Ci sto pensando davvero, stranamente la mia mente è occupata solo da lei in questo momento e da tutto quello che potrebbe succedere se davvero sarei andata da lei per delle ripetizioni, lo vedo seduta sulla panchina, che legge il libro..la vedo così carina, ma così ingenua...cazzo Justin! cazzo fai? no, niente, lei non la vedrai mai più, scordati di questi pensieri. Torno alla realtà, ascolto i miei amici che fanno battute, rido, scherzo con loro. Basta pensare a quella nullità. 

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la settimana passa, ancora non riesco a smettere di pensare a quelle ripetizioni con quella tipa. 
I miei amici non mi lasciano scelta e se questo mi serve per essere ancora di più al centro dell'attenzione e più ammirato dai miei amici lo farò.
Dopo l'ora di Biologia, andrò da lei,così tutti i miei amici avrebbero visto e immaginato che lei stesse già nel mio letto.

-Amy-

Non aspettavo altro, finalmente oggi ho due ore di biologia, riuscirò a vedere e stare più vicina al ragazzo che mi piace, ma non voglio farmi vedere, ho paura.
Entro in classe, il cuore a mille e mi siedo, poco distante da lui, lo fisso.
Sento l'urla della professoressa,ma continuo a fissarlo.
All'improvviso si gira di scatto e sono immobile. il mio cuore batte a mille, i nostri sguardi si incontrano. 
Distolgo subito lo sguardo, ma con la coda dell'occhio riesco a vedere un sorrisetto dal ragazzo, e i suoi occhi puntati ancora su di me.
Guardo la professoressa, che probabilmente ha guardato la scena, arrossisco. 
La lezione continua, sento ancora che mi fissa,mi sento in soggezione, mi sento male, chiedo di uscire dall'aula con la scusa di aver dimenticato qualcosa nell'armadietto. 

-Justin-
Entro nell'aula di Biologia, mi siedo al mio posto e parlo con il mio amico di banco Ryan.
prof: Signorina Anderson!
Mi giro di scatto verso di lei, realizzo il fatto che mi stava fissando, i nostri sguardi si incrociano.
Vedo che arrossisce, il mio sguardo provocante colpisce ancora! 
Lei si gira sconvolta, sorrido e rimango a guardarla per vedere la sua reazione. 
Vedo che si sente più a disagio mentre la fisso, infatti esce dalla classe.
Ryan: Hey amico, seguila! 
Chiedo anche io di uscire, non ascolto nemmeno la risposta che da la professoressa, esco lo stesso.
Lei è nascosta dietro l'armadietto,ha gli occhi chiusi, momenti giusto per spuntargli davanti.
mi chiedo perchè mi agito? non mi è mai successo con nessuna, inizio ad odiarla. 
-fine parte Justin-

J:Ehi.
A: e-e-ehy.
J: stai bene? -sorride
A: s-si si..perché sei qui?
J: devo chiederti un favore.
A: che tipo di favore?-chiede confusa e imbarazzata.
J: niente di cui preoccuparti..devi darmi ripetizioni.
A: c-che? oh..oh okay.. - risponde pensierosa..
J:bene...poi ci organizziamo per quando vederci.- sorride nervoso.
A: si...
Mentre Justin se ne, Amy lo ferma.
A:ehi aspetta! c-come ti chiami?
J: Justin.

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Aurora e Simona. 

Speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto.. ASPETTIAMO UNA VOSTRA RECENZIONE. 

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