nemici o amici? di miky_92 (/viewuser.php?uid=38047)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una visita inaspettata ***
Capitolo 2: *** il rapimento ***
Capitolo 3: *** il castello dei Malfoy ***
Capitolo 4: *** nelle stanze oscure ***
Capitolo 5: *** Vega ***
Capitolo 1 *** una visita inaspettata ***
nemici o amici?
"manca poco ormai, non vedrò per un bel po' questa famiglia... finalmente giocherò, mi divertirò... "
Pensava Harry eccitato. Non un
minuto, non un secondo, non un'ora in più in quella casa, in
quella camera, in quel letto.
Avvertiva una strana sensazione... sapeva di essere diverso da loro... dai babbani.
Per la prima volta nella sua vita si
era sentito speciale e per la prima volta sapeva che essere "un
diverso" non era un difetto, ma un pregio.
La notte era dipinta di blu profondo
e le stelle brillavano come non mai. La finestra socchiusa, le tende
bianche, parevano conferire alla notte un non so che di pace e
tranquillità. Dal canto suo Edvige riposava felice, mentre Harry
osservava il soffitto, come in cerca di qualcosa o qualcuno...
Pace.
Calma.
Silenzio.
Il tempo trascorreva veloce...
Pace.
Calma.
Silenzio.
Era tutto perfetto quando...
Un RUMORE assordante fece balzare Harry.
Sapeva che questo proveniva dall'esterno, così si affrettò. Scese dal letto e correndo, raggiunse la finestra.
La aprì in fretta, vi tuffò fuori il capo e...
Non credeva ai suoi occhi, un personaggio inaspettato e pericoloso era atterato nel giardino dei Dursley.
I suoi capelli biondi e perfettamente
lisci, i suoi modi ed i suoi vestiti curati a puntino. Le sue smorfie
odiose e irritanti. Il suo mantello e la sua scopa... era Lucius Malfoy.
Cosa ci faceva li a quell'ora della notte?
Harry non capiva, il suo cuore incomiciò a battere e la sua ferita a bruciare forte... sempre più forte...
Ora l'uomo si incamminava verso
l'abitazione, sempre di più... ancora di più... quando
arrivato davanti la porta d'ingresso, si fermò d'un tratto.
"Non è saggio svegliare i
famigliari, si crerebbe confusione, agitazione... il mio dev'
essere un lavoro da svolgere nel minor tempo possibile..."
Subito Lucius si voltò di scatto, alzò lo sguardo e... la finestra aperta era la soluzione.
Prese la scopa, si staccò
veloce da terra, raggiunse la finestra e la spinse con violenza. Sapeva
che quella era la stanza di Harry.
Il ragazzo non sapeva cosa fare, si
sentiva impotente e non capiva il perchè di quella visita. La
testa gli girava, la ferita bruciava il cuore batteva... TUM TUM TUM
TUM... ora più veloce...
Ad ogni passo dell'uomo il suo
battito accelerava... Prese fiato, sfoderò la bacchetta... -
cosa ci fai qui, cosa vuole sign. Malfoy...?- disse con tono di sfida.
- niente che tu non possa darmi, caro sign. Potter, desidero solo che venga con me-
A queste parole accennò un sorriso... poi prosegiì
-l'avverto, se dovesse decidere di non obbedire alle mie parole, l'Oscuro Signore saprà allora come convincerla-.
Alla parola "Oscuro Signore" Harry
capì... capì perchè quella visita... capì
che doveva scappare.... trovare un modo, una soluzione per sfuggire a
Malfoy!
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Capitolo 2 *** il rapimento ***
nemici amici?parte 2'
ho aggiornato subito, dato che mi è stato chiesto da
che domani compie gli
anni!Auguri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!sono contenta ti sia piaciuto ringrazio anche
questa era la mia prima fanfic!!!!!!!grazie a
tutti!!!!!!!
Strinse forte la bacchetta, sapeva che era vietato
usare la magia al di fuori della scuola... Tuttavia la sua era un'emergenza...
doveva salvarsi dal Mangiamorte... Lucius Malfoy...
Se l'Oscuro Signore
avesse raggiunto il suo scopo, per Harry sarebbe stata la fine... era troppo
giovane per morire...
Preso da questi pensieri, incurante dei diviente,
fece ciò che riteneva fosse un suo diritto: utilizzò la magia!
Subito
Lucius, tranquillo lo fermò...
- vedo con dispiacere che non ci capiamo, ti
conviene abbassare la bacchetta signor. Harry Potter!
sono di gran lunga più
esperto di lei, inoltre conosco tutti al ministero della magia, se dovesse
lanciare un qualsiasi incantesimo fuori dalla scuola be'... credo che per lei
non ci sarà "scampo" questa volta. E che venga pure il grande Silente a
difendere il suo allievo, il suo eletto... tuttavia.... - qui il mangiamorte
inasprì i toni - giuro sulla mia testa, che non riuscirà a spuntarla ne lei ne
il caro direttore, io Lucius Malfoy porterò a termine il mio compito e tu
miserabile ragazzino verrai con me!... Incanti momentum-
pronunciate queste
parole, Harry scivolò a terra... il freddo del pavimento gli gelò il sangue... e
brividi trasalirono lungo la schiena.
Come un bimbo si afflosciò... le
palpebre pesanti... poi il buio.... Harry cadde addormenteto.
Subito
Malfoy lo caricò sulla scopa, controllò non ci fosse nessuno, chiuse il ragazzo
dentro un sacco, infine spiccò il volo.
L'aria dolce e profumata della notte,
smuoveva leggermente i suoi lunghi capelli, mentre i suoi occhi brillavano più
delle stelle. Sicuro di se e felice di aver portato a termine la missione
pensava...
"Chissà quanto onore e gloria il mio Signore mi
concederà!
Chissà quali privilegi dinnanzi agli occhi invidiosi dei
Mangiamorte!
Io, Lucius Malfoy mi sazierò con gli sguardi d'invidia e con il
potere!"
Lui, Lucius Malfoy, in quella dolce, ma traditrice notte aveva
catturato Harry Potter!!!!
Il viaggio era ancora lungo, tuttavia nessuna
sosta, nessuna fermata! si andava dritti al castello Malfoy. Li il giovane Harry
avrebbe trascorso cinque giorni, in attesa dell'Oscuro Signore.
Lucius
gioiva come un ragazzino. Al di la delle colline sorgeva il castello, ormai
mancava poco, solo qualche istante, attimi di pazienza... quando...
Il sacco
alle sue spalle si mosse.... "possibile che sia già sveglio?".... "possibile che
lui, un ragazzino sia riuscito a respingere il mio
incantesimo...?"
Terrorizzato, decise di fermarsi lungo le distese dei
colli. Scese a controllare... nessun movimento sospetto.... eppure, l'aveva
sentito, l'aveva visto... qualcosa c'era... fece per girarsi, quando sentì un
rumore alle sue spalle...
impugnò la bacchetta... "nessuno oserà fermare la
mia missione" pensò...
il suo sguardo acceso dalla rabbia e dalla
cattiveria....
quando... una piuma bianca si mosse dietro il sacco in cui
Harry giaceva addormentato... "ma si" pensò "... la Civetta!!!"
" devo
prenderla, devo farlo a tutti i costi o quell'odioso uccello riferirà
tutto!"
Tentò invano di avvicinarsi, Edvige fu più rapida. Svelta spiccò
il volo.... poi si girò guardò negli occhi il mangiamorte...
e...
"per mille
babbani.... la civetta mi ha fatto la linguaccia... stupido uccellaccio, se ti
prendo..." pensò Lucius...
- tu! come hai osato....!!!!- infine
gridò!
La civetta si rigirò, attenta volò dritta, non badando alle parole
di Malfoy.
Dal canto suo, Lucius era disperato... era stato tutto fin
troppo semplice...
" una volta al castello vedrò cosa
fare..."
pensato questo, rimontò la scopa e a tutta velocità spiccò il volo.
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Capitolo 3 *** il castello dei Malfoy ***
gygytyt6t
Il castello dei Malfoy giaceva ai
piedi di due colli, vicino un fiume prosciugato. A prima vista pareva lugubre e
vecchio...
Le due torri denominate right tower e left tower, si imponevano gagliarde. La merlatura e le torrette
dai colori scuri, stavano a sottolineare la maestanza del castello. Infine il
mastio, la torre più grossa... era li che i Malfoy tenevano le riunioni più
importanti e segrete.
La loro era una vera e propria residenza
fortificata.
Gli elfi domestici
che lavoravano per i Malfoy, prima che Dobbie se ne andasse, erano due: Sissi e
Fergis. Ora solo Fergis era rimasto al servizio del padrone.
Adorava quella
famiglia e non l'avrebbe mai tradita.
Un elfo strano
lui.... da pensieri e parole stravaganti, prive di significato. Brutto e
rinsecchito, portava una divisa diversa dai suoi compagni... una vera e propria
divisa da maggiordomo.
"io ho la divisa vera, quella vera vera... non quella
finta... voi che ne sapete?io sono il vero, io sono il preferito, io
....io....io..." farfugliava.
Fergins poteva
parlare ore e ore in quel modo, senza mai stancarsi.
Lo vedevi spesso
indaffarato in casa ed ora che era l'unico servo del Padrone, doveva correre su
e giù per le rampe del castello.
Non è un caso se a
prima mattina si sentì gridare il suo nome...
- Feeeergiis!!!!!! vieni subito qui!quante volte ti
devo ripetere la stessa cosa... eh?piccola putrida MEZZA CALZUCCIA!!!!
il The lo voglio ben
caldo, ne troppo freddo ne troppo bollente, questo scotta!inoltre i biscotti non
sono al limone, ma al lampone, quando deciderai a stapparti le orecchie,
eh?-
-
scusi signorino, non volevo, adesso le preparo nuovamente il The e le porto via
questi biscotti... mi perdoni ancora, chiedo scusa, scusi signorino, mi perdoni
signorino...-
-si, va' va' e sbrigati!- sbottò il giovane ragazzo
dalla pelle bianca.
I suoi occhi, inaciditi da quella sgradevole sorpresa
mattutina, erano celesti come il cielo, i suoi capelli biondi e perfettamente
lisci. Se non avesse avuto la pelle così pallida, quel giovine si poteva
considerare un grazioso fanciullo.
Quella mattina,
però, era più arrabbiato che mai. Suo padre era partito e lui non sapeva il
perchè!
-
Madre!madre!madreeee!!!- insistette il ragazzo.
Una donna alta,
magra e bionda, rigorosamente ordinata, si presentò alla porta...
- dimmi caro, cosa
c'è?-
-
dov'è mio padre?-
- lo sai, è partito per una missione
importante...-
- ho detto... dov'è mio padre!!!-
- Insomma, Draco,
modera il tuo linguaggio, non vorrai diventare rozzo come un
mezzosangue...-
- Pff... mezzosangue.. - disse il giovine con aria
disgusta.
- io non sono un mezzosangue...-
- lo so,- proseguì
la donna, - tu sei Draco Malfoy, figlio del grande Lucius Malfoy appartente
alla casata dei Malfoy e dei Black, sei il mio piccolo Draco...-
- suvvia madre! non
sono più un bambino!non trovi sotterfugi per nascondere la verità... dov'è mio
padre?-
-
Ora basta!non ho intenzione di continuare questa discussione, al rientro di
Lucius, porrai tutte le domande, ma ora limitati a fare colazione.-
Detto questo la
donna si voltò e chiuse la porta con fremito.
Nel frattempo Lucius
in monta alla sua scpa, aveva avvistato il castello. Si abbassò e scese giù a
picco.
Dopo aver traversato il fiume, piombò sul grande
portone. Bussò due volte con veemenza.
L'elfo domestico
accorse, aprì il portone e con voce rauca disse... - Ben tornato
padrone!-.
ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato il mio scritto!spero di non deludervi mai!!!!bacioni
miky
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Capitolo 4 *** nelle stanze oscure ***
nelle stanze oscure
Nelle stanze oscure
Le rughe
sulla pelle marmorea di quella elegante signora si contrassero in una smorfia,
un ghigno di vittoria.
Scese le
scale e col suo portamento ritto, accostò la mano pallida alla ringhiera in
ferro battuto poi disse…
- ebbene? –
Lucius
sorrise, subito fu intesa, ordinò all’elfo di depositare il ragazzo nelle
cantine della seconda torre, poi portò il suo sguardo su di lei...
- questa
volta Narcissa, il nostro Signore non potrà non ricompensarci… -
Detto
questo, corse nel suo studio sul mastio, chiuse la porta e segretamente complottò
qualcosa che non ci è potuto sapere… ahimè la porta era chiusa…
Le cantine
della seconda torre erano predestinate agli elfi infedeli, ai nemici o ai
babbani.
Le lunghe
aste di ferro erano tutte rigorosamente ricoperte da un incantesimo affinché
nessuno potesse scappare. L’odore marcio e l’aria malsana facevano rigirare le
stomaco. Alcuni elfi fungevano da
guardie, altri portavano qualche vitto a quei poveri carcerati. Harry ancora
incosciente, fu portato in una delle celle predestinate agli infedeli ove l’interno putrido era illuminato da una sola
finestrella da cui luce lunare dolce e materna s’infrangeva sul pavimento
freddo.
L’elfo
scaraventò Harry come fosse un oggetto di poca importanza e com’era entrato in
cella, subito uscì.
Quando il
sole tramontò e le stelle fecero la loro entrata in cielo, il piccolo mago si
svegliò.
Aprì gli
occhi molto lentamente e come un neonato appena messo al mondo, non conosceva
ciò che lo circondava. Un puzzo sgradevole inquinava l’aria, il pavimento in
cui giaceva era sporco e male odorante, la paglia agli angoli pareva albergare
insetti di varie specie. D’improvviso ricordò l’incontro con Malfoy a casa
degli zii, il rapimento e poi la fuga al castello. Così lo sguardo di Harry si
fece duro e i sui verdi occhi si accesero di rabbia…eppure ci doveva essere un
modo….. un modo per scappare…
- rassegnati
ragazzo, da qui non si esce! - .
Un inaspettata
voce suonò alla sua destra, un vecchio scabro poggiava le mani nere contro la
cella di Harry il quale impaurito da
quell’inatteso intervento, si sentì come leggere nel pensiero…
- e tu chi
saresti?-
- io chi
sarei?be’ sono un carcerato ragazzo!ahah! –
Il vecchio
rise e aprendo la bocca una dentatura irregolare e sozza si contorse in una
smorfia improvvisa…
- per mille
babbani… cos’hai lì…. Sotto la
frangia… si lì… proprio lì… sulla
fronte… per
mille babbani tu devi essere quel Potter di cui tutti parlano… -
Quando
ognuno dei carcerati si fu girato Harry divenne paonazzo e con garbo rispose..
- si, sono
io… -
- comunque
di qui non si esce… signor Potter… -
Il vecchio
sorrise e con aria psicolabile rimase fermo a fissare Harry.
“rassicurante
come compagno…” pensò…
Tuttavia la
notte era alle porte ed il buio inghiottì la luce, la cella si fece tetra e il
freddo incominciava a penetrare nelle ossa.
Harry non aveva nessuna intenzione di avvicinarsi alla paglia, piuttosto
sopportava i dolori gelidi della notte. Tutto stretto e avvinghiato si sedette
in terra. Con il volto sulle braccia fissava il chiarore lunare ancora
incredulo di quanto gli fosse capitato.
Nel
frattempo Lucius non era ancora uscito dalla segreta stanza e Draco
insospettito attendeva di parlare al padre e stuzzicare l'ospite.
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Capitolo 5 *** Vega ***
vega
Vega
Il mattino
seguente Lucius abbandonò furtivo il castello, afferrò la scopa e si diresse
per non so quali luoghi.
Anche Narcissa
uscì senza preavviso, sparì dietro le colline con la carrozza di famiglia, il
cocchiere stanco e dallo sguardo frustrato guidava i cavalli con
destrezza. L’aria fresca della mattina
ricopriva quei luoghi nascosti e incantati, la radura brillava ai primi raggi
del sole, mentre Harry dietro le sbarre si era appena svegliato da un
sonno durato poche ore. Quando gli occhi furono totalmente schiusi, si accorse
che uno sguardo l’osservava. Alla sua destra un paio di occhi verdi grandi e all’insù lo guardavano inermi, il naso piccolo e
le labbra sottili ma lunghe, i capelli fini e dorati cadevano sul volto
disordinati, con le mani stringeva le sbarre, la sua pelle bianca brillava ai
raggi che angelici entravano dalla finestra. Sembrava piccola, una bambina dall’espressione
insolita, ma così piacevolmente espressiva seppure triste. Harry continuava ad
osservarla catturato dalla presenza misteriosa di quella creatura docile, meravigliosa
e singolare.
- chi sei? –
chiese.
Lei non
rispose continuava ad osservarlo dritto negli occhi…
- tu devi
essere Harry vero? – disse.
- si –
- sai perché
sei qui? –
- no… tu
si?-
Ma lei di
nuovo non rispose.
- sta
arrivando… -
- chi sta
arrivando? –
- il figlio
dei Malfoy, vuole vederti… -
- e tu come
lo sai?-
- dovrai rispondere
a molte domande, lui non sarà contento di vederti o almeno fingerà di non
esserlo… -
- ma cosa… -
- non preoccuparti…
è solo curioso… -
Harry
continuava a non capire, forse stava sognando o forse quella ragazzina era
semplicemente pazza, fatto sta che d’un tratto un rumore provenne dai corridoi, si voltò e vide una sagoma
camminare svelta in sua direzione. Un ragazzo pallido e biondo, alto e magro,
ordinato e dall’aria schizzinosa improvvisamente
si fermò, sgranò gli occhi cristallini e…
- POTTER!...
ma che bella sorpresa… non dirmi che sei tu il nuovo carcerato per la quale mio
padre fremeva eccitato… tutta quest’importanza… non capisco il tuo valore caro
il mio Harry… tuttavia è estremamente divertente vederti dietro le sbarre! –
scoppiò a ridere poi proseguì…
- non ho mai
messo piedi qui sotto… ma ora penso verrò ogni giorno, mi delizierà vedere il
tuo volto sempre più sporco e sbiadito… - scoppiò a ridere di nuovo.
- Draco -
disse Harry – cosa volete da me?-
- vedi, dovresti
chiederlo a mio padre… purtroppo non mi rivela tutti i suoi “segretì”- fece una
smorfia, era infastidito.
- allora
dimmi cosa vuoi tu! –
- niente…
solo vederti… -
- perché?per
prenderti gioco di me? –
- be… si…
ahah –
- allora hai
fatto amicizie?- domandò Draco divertito.
Harry non
rispose, si limitò a fulminarlo con lo sguardo…
- be!non mi
rispondi?non mi sembra di aver chiesto chissà che… -
- rispondo
solo se mi dici cosa ci faccio qui… -
- te l’ho
detto non lo so… -
- non ti
credo! –
- senti,
pensa quello che vuoi… ma non ti permetto di darmi del bugiardo… -
- dimmi la
verità allora!- gridò Harry.
- vuoi
capire o no che mio padre non mi ha detto niente?a quanto pare è un segreto… -
sbuffò di nuovo.
- tuo padre
è un rapitore!un mangia morte!-
- come
osi?sporco quattr’occhi!-
I due si
osservarono, i lori sguardi fissi, inflessibili e infuriati.
Harry era
veramente arrabbiato, i suoi occhi brillavano d’ira, stringeva i denti poi
allungò la mano e afferrò la bacchetta…
- de
caelo tangior! – gridò…
D’un tratto una nuvola nera
si formo sul soffitto, tuoni e fulmini, poi leggeri rumori sempre più lontani
quasi fino a svanire…
- cosa credevi di fare? –
Malfoy rideva – non sai che le celle sono a prova di incantesimi?stupido…-
Harry era davvero irritato,
a quel punto si accasciò a terra, mise le mani davanti gli occhi e rimase
immobile in quella posizione, silenzioso…
- be ora cosa ti succede? –
Niente non rispondeva…
- vuoi rispondermi o no? –
Draco osservava Harry con
aria perplessa e stranamente vederlo demoralizzato in quel modo gli diede
fastidio…
- andiamo Harry, alzati!sei
solo un vigliacco!- sbottò, ma ancora niente… non rispondeva…
Il giovane Malfoy perse la pazienza,
girò i tacchi e scomparve dal corridoio buio.
- tornerà –
Una voce gradevole suonò all’orecchio
di Harry.
- ma non ti preoccupare… in
fondo gli piace la tua presenza… si sente solo… -
Harry si voltò, la ragazzina
bizzarra che a quanto pare aveva azzeccato le previsioni, stava attaccata alle
sbarre vicino a lui, poteva sentirne il respiro…
- ma come hai fatto? –
chiese
- piacere io mi chiamo Vega –
Harry non capiva cosa
centrasse quella risposta, la sua domanda era stato tutt’altra…
- come scusa?- il nome gli
pareva strano come colei che lo portava…
- Vega – ripeté, poi il suo
sguardo parve assorto, all’improvviso parlò – quando nacqui, su nel cielo
comparve il trio… Sirio, Arturo e Vega… quella notte il cielo sembrava
inghiottito dall’oscurità, tuttavia tre stelle luminose assisterono mia madre
nel parto, mia nonna era con noi e si accorse della luce potente che
irradiavano quei tre punti nella volta celeste, conosceva bene i loro nomi,
amava l’astronomia, in una notte buia come quella, ricoperta di nuvole,
sembrava un miracolo la loro presenza… -
Si fermò un istante poi
riprese…
– disse in alta voce “Sirio, Arturo e Vega” ,
capì che i primi due erano nomi maschili, così decise… Vega era adatto a sua
nipote, la stella più luminosa del cielo notturno… -
Quel nome non parve più
tanto bizzarro, ma al contrario Harry lo adorava, perché accontentarsi dei
soliti nomi comuni?
I due si sorrisero, poi Vega
si girò, scomparve in un angolo buio della cella, Harry avrebbe voluto poter
parlare ancora con lei, quello strano essere lo incuriosiva, si girò di scatto
e le chiese quanti anni avesse.
- uno in meno di te- rispose
gentile. Le sue risposte erano sempre diverse da quello che lo domanda
richiedeva, cosa le costava rispondere con un numero! Harry era leggermente
irritato,ma felice allo stesso tempo, finalmente qualcuno con la quale parlare.
Tuttavia c’erano ancora molte stranezze in Vega, ad esempio come faceva a
sapere che sarebbe arrivato Draco?e poi cosa ci faceva una ragazzina li?la
nonna e la madre di cui prima parlava erano ancora vive?forse era rimasta
orfana…
Harry capì che per arrivare a certe
informazioni, doveva conquistare la sua amicizia, ci teneva davvero tanto a
conoscerla e diventarle amico. Così quella cella d’improvviso non fu più tanto
fredda, chiuse gli occhi seppure fosse giorno e si addormentò per la prima
volta sereno.
scusate il continuo cambio dei caratteri, ma non sono riuscita a correggerli ^^'
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