The game of Souls

di Ice98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** School, family and boyfriend ... ***
Capitolo 2: *** Halloween Approaches ***



Capitolo 1
*** School, family and boyfriend ... ***


                      
                        The game of Souls



Cap.1 School, family and boyfriend...

La scuola, la scocciatura di ogni studente, da secoli e secoli e anche la più grossa fonte di noia del mondo, per questo io a scuola faccio 3 cose:
1. Dormo
2. Disegno
3. Ascolto musica
Tecnicamente ,essendo nobile, dovrei avere un maestro privato o roba del genere, ma che gusto ci sarebbe a far sclerare i prof., far esplodere i bagni e, insomma, al divertimento quotidiano?
I miei pensieri vengono interrotti dallo squittio continuo e irritante della prof. di matematica.
“Usua Shikame ! Allora mi vuoi rispondere?!”
Alzo la testa dal banco mezza rimbambita.
“A che?”
La prof. inizia a farmi la solita predica diventando sempre più rossa ed iniziando a gonfiare la faccia come un pesce palla.
Mi metto le cuffiette con la musica e aspetto che finisca di sfogarsi.
“Adesso basta!” urla la prof. “portami il libretto!”
“L’ho perso”
O, per meglio dire, mi è caduto ‘casualmente’ nel caminetto di casa, ma sono dettagli.
“Allora vai in presidenza!”
Scoppio a ridere e metto i piedi sul banco rigirandomi la ciocca rossa con le dita per poi farla ricadere sulla mia spalla.
”Sappiamo entrambe che tanto la preside non mi direbbe niente, perciò ora vado a farmi un giro”
Mi alzo dirigendomi verso la porta.
"Se esci da quella porta verrai espulsa!"
La guardo e sorrido.
"Ok allora esco da qui"
Apro la finestra del quarto piano e mi lancio sul ramo dell' abete di fronte.
La professoressa sbianca.
Inizio a scendere ma un lampo nero mi travolge riportandomi nel corridoio.
"Ah cazzo Sebastian! "
"Sapevo che ci avrebbe provato , my lady "
"E allora? Vuoi un applauso? Ci provo ogni settimana"
Il maggiordomo vestito di nero corvino mi stringe a se scandagliandomi con i suoi occhi di sangue.
" Non posso permettere che veniate espulsa anche da qui lady"
"Non è questo il nostro patto Sebastian! E ora mettimi giù!"
Scendo dalle sue braccia spolverandomi i pantaloni blu scuri.
"Ha di nuovo cambiato la divisa ?"
"Si problemi?"
Lui sospira disperato.
"No ma sarebbe più opportuno se indossasse quella femminile"
"No, non mi piace”
Il maggiordomo mi riaccompagna in classe.
"Scusi Miss. Marple se la mia padroncina si è addormentata di nuovo in classe, ma ieri ha dovuto lavorare a dei contratti fino a tardi"
Sebastian sorride dolcemente alla donna, lei si scioglie solo a vederlo.
"N-non importa b-bastava dirmelo"
“Incredibile basta solo che la guardi che ‘sta tonta si scioglie”
Sussurro sottovoce al maggiordomo che si volta con un leggero sorriso.
"Grazie molto comprensiva "
Lui fa un inchino ed esce dalla classe mollandomi nuovamente là dentro.
Me ne torno al posto e, stufa di ascoltare la lezione, prendo le cuffie e ascolto musica fino alla fine della scuola.
Appena la campanella suona corro fuori fiondandomi in macchina.
"Oh grazie a dio è finita!"
"Ha mangiato?"
"Non avevo fame"
"My lady deve mangiare è per la sua salute"
Mugugno scocciata, il maggiordomo riprende il discorso.
“Suo padre starà fuori 6 mesi per un viaggio all'estero e mi ha chiesto di far venire sua zia..."
"Cosa?!?!? No, lei no! Quella là crede che io sia una sottospecie di bambola da vestire, truccare e pasticciare a suo piacimento!! Devo trovare un modo per liberarmene" mi mordicchio l'indice per poi schioccare le dita.
"Trovato!! Potremmo..."
"No, non possiamo farla fuori, suo padre s'insospettirebbe"
Sbuffo scocciata.
"Se la dovrà subire"
Arriviamo all’enorme villa in stile coloniale.
“Il pranzo è pronto, prego, oggi abbiamo carne in salsa agrodolce con contorno di patate e verdure"
Mi mette d'avanti il piatto stracolmo, ne mangio metà per poi allontanarlo.
"Lo finisca"
"No, non ho più ..."
Una voce acuta risuona per la casa interrompendomi, pochi secondi dopo vengo letteralmente travolta da una donna sulla quarantina.
"Tesoro da quanto tempo!"
La donna bionda mi stritola in un abbraccio.
“La mia piccola Shikame!"
"C-ciao zia"
"Sei dimagrita devi mangiare di più!"
"E che mi muovo molto non che non mangio"
Che palle ma sono tutti fissati con il cibo?!
"Ti ho portato un po' di cose da provare scommetto che ti piaceranno, vieni!"
Lei mi trascina verso la mia camera.
“Oh ma che colori cupi, serve un po' di luce qui!"
Le pareti della mia stanza sono rosse e stracolme di disegni, il letto matrimoniale con le lenzuola di raso scuro è ospitato al centro, non molto distante c’è il mio armadio con tutti i miei vestiti e qualcos’altro…
"A me piace così"
"La stanza di una signorina dovrebbe essere più..."
E qui inizia la solita cantilena, finita mi fece spogliare e mi mise a dosso i vestiti più strani: lunghi, corti, rosa, bianchi, con pizzi, merletti, balze e, insomma, chi ne ha più ne metta.
Passarono tre ore.
"Lady Giuly, la mia padrona dovrebbe riposare ora"
"Oh si certo, buon riposo cara”
Lei mi dà un bacio uscendo, guardo Sebastian esausta.
"Toglimi sti cosi"
"Yes, my lady”
Lui mi aiuta a cambiarmi, mi siedo sul letto.
"Adesso dovrei essere lì fuori a cercare quei luridi bastardi che hanno preso Yumi, non qui a farmi usare come una fottuta bambola!"
Sebastian mi sdraia.
"Adesso dorma"
Il maggiordomo aspetta che mi addormenti per poi uscire.
"Che anima squisita, vale proprio la pena aspettare"

<>§<>


Mi sveglio, mi metto i jeans neri aderenti con la maglietta rossa a righe nere. Esco dalla stanza cercando di non fare rumore , arrivo al garage e spingo la moto fino al cancello.
"Shikame! Aspetta!"
Vengo raggiunta dalla zia seguita ,ovviamente, da Sebastian.
"Che c'è?"
"E' pericolosa la moto non dovresti andarci senza le adeguate protezioni !"
Sospiro.
"Stavo giusto per mettermele zia"
Se come no!
"Ti volevo anche dire che tra 30 minuti arriverà il tuo PROMESSO"
Sorride raggiante.
"Il mio che???"
"Il tuo fidanzato, il tuo promesso"
A bocca aperta la fisso.
"No, aspetta io non ho un ragazzo e non lo voglio! Voi non potete decidere per me! Ho 16 anni, siamo nell' Inghilterra del 2012!"
"E' tuo promesso fin dalla nascita, è tuo obbligo incontrarlo!"
Rido divertita.
"Io non obbedisco a nessuno tanto meno a TE!"
La donna abbassa lo sguardo.
"Sei cambiata da quando LEI è morta"
La fulmino con lo sguardo, saltandole alla gola, ma Sebastian mi blocca appena in tempo.
" Lei non è morta! Mollami Sebastian!"
"My lady sà meglio di me che se la colpisce se ne pentirà"
Mi mette a fianco a lui facendomi calmare.
"Si, hai ragione" sorrido in modo poco rassicurante "bene ,allora prepariamoci ad accoglierlo in stile Usua"
Guardo il maggiordomo in segno d’intesa.
"Yes, my lady"
Lui scompare con un inchino.
La zia mi sorride tutta contenta prendendomi per mano.
"Su vieni andiamo a prepararci!"
"No, primo: io non mi cambio e secondo: ora vado in moto, punto"
Mi sistemo il cappellino, salto in sella e parto sgommando.
Torno un’ ora e mezza dopo con i pantaloni, le braccia e le guance sporche di fango.
"Eccomi"
"Ben tornata padroncina"
Vedo un ragazzo biondo con gli occhi azzurro cielo, al suo fianco un altro ragazzo con i capelli blu e gli occhi color del mare in tempesta.
"Shikame! ma come ti sei ridotta!?"
Chiede la zia inorridendo di fronte al mio aspetto.
"Diciamo che la pista era più fangosa del solito"
Mi avvicino ai due.
"Piacere sono Shikame Usua"
Parla per primo il biondo.
"Piacere sono il conte Alois Trancy e lui è mio cugino, il conte Ciel Phantomhive"
"Piacere"
Disse il cugino.
"Sei tu il mio ‘fidanzato’?”
Mi rivolgo al biondino.
"Si e non vedovo l'ora di conoscerti meglio, bramavo questo momento da..."
"Zitto, io non sapevo neppure che tu esistessi fino a 1 ora fa e ,sinceramente, non mi interessi"
Ciel fa una smorfia simile ad un sorriso vedendo la faccia scioccata del vicino.
"Non pensare che io sia la ragazzina dolce e sottomessa che pensa solo ai vestiti e alla manicure e ,visto che tanto sto mandando tutto a puttane, tanto vale dimostrartelo..." Lo bacio allontanandomi lasciando i presenti tutti interdetti.
La zia sviene con un gridetto isterico.
"Bene così sono certa che non verrà più"
Mi siedo stancamente sul divano.
"E' l'ora del thè My lady"
Sebastian poggia il vassoio sul tavolino.
"Bene"
Il biondino si riprende e guarda Lady Giuly.
"Non s-sarebbe meglio f-farla rinvenire?"
"No, almeno da svenuta non può impicciarsi"
"Non sembra che ti sia simpatica"
Aggiunse Ciel sorseggiando il thè.
"Infatti, quella pensa che io sia una specie di bambola e che mi può comandare a suo piacimento, povera sciocca, qui comando IO! E' come negli scacchi , io sono la regina, Sebastian il cavaliere e lei un semplice pedone sacrificabile, proprio come mio padre"
"O-ora noi dovremmo andare, vero cugino?"
"Che? Ma non...?"
Il blu lo guarda non capendo.
"Andiamo! Grazie per l' ospitalità e a presto"
Li accompagno alla porta.
"Bye bye”

Ciel & Alois
"Quella ragazzina me la pagherà! Io riuscirò a sottometterla, lei mi obbedirà!"
Dice Alois con sguardo folle.
"Sai che sarà impossibile, a costo di lasciarci la pelle non ti obbedirebbe"
Risponde l’altro con voce annoiata.
"Però ammetto che è bella fisicamente e il suo carattere non è niente male" Sghignazza tra sé ripensando al bacio dato al cugino.
"E' bella ma mi avevano detto che era dolce e premurosa non testarda e possessiva, niente a che fare con lei "
Una smorfia da assassino gli sfigura il volto.
"Ma vedrai cugino, molto presto sarà MIA!"

Spazio Autrice:
Salve gente, spero tanto che questa fic vi piaccia, fatemi sapere e vi prego, perdonate gli eventuali errori.
Ringrazio tutti quelli che leggeranno e recensiranno!!
Bye Bye Ice98


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Capitolo 2
*** Halloween Approaches ***



                                                      The game of Souls



Cap.2 Halloween Approaches


Ritorno sul divano finendo il thè.
"My lady non pensa di aver esagerato?"
"No per niente, ho ottenuto ciò che volevo”.
Penso a mia zia svenuta e scoppiando a ridere.
"Tra una settimana è Halloween vuole organizzare qualcosa?"
"Festa, mi sembra ovvio"
"Quindi inizio a mandare gli inviti?"
"Sì e mandali anche a loro”
"Bene"
Mi alzo e vado un bagno, Sebastian mi ha già preparato la vasca.
M’immergo nell’acqua calda fino al mento.
I capelli, legati sopra la testa con una semplice coda di cavallo, lasciano in bella mostra il simbolo del patto impresso sul collo.
Sebastian bussa alla porta.
"My lady tra un’ora avrà inizio la lezione di ballo ed io sarò il suo maestro”.
"Non mi servono lezioni!"
"Ah quindi fa da tappezzeria a tutte le feste per sua scelta?"
"Sì, esatto"
Il maggiordomo sospira disperato, io esco dalla vasca mettendomi un asciugamano intorno al corpo, guardandolo.
" Dobbiamo proprio?"
"Sì, una persona che balla da un’immagine di eleganza e raffinatezza quindi un ottimo aiuto per l’azienda”.
"Uffa, bè allora via il dente via il dolore"
La lezione durò circa due ore in un continuo di "1... 2... 3 e 1... 2... 3"
"My lady può migliorare, ha tutto tranne che la voglia”.
"Ma va?! Comunque ora devo fare altro, portami la cena nello studio" mi metto dei pantaloncini e una canottiera sedendomi sull'enorme poltrona rossa inizio a leggere e firmare, se approvavo, alcuni contratti come ogni sera.
La sera prima della festa arrivò in un lampo tra scuola, lezioni di ballo, vestiti e preparativi vari.
Sono seduta alla scrivania quando sento dei rumori provenienti dall’esterno.
Una pietra sfonda la vetrata dietro di me, un uomo si fionda dentro seguito da altri due, il primo cerca di mettermi un panno sulla bocca, tiro fuori la pistola che tengo nel cassetto della scrivania e sparo un colpo prendendo un tizio dritto tra gli occhi.
In quel momento mi distraggo e l'altro uomo ne approfitta per togliermi la pistola e buttarmi a terra, cerco di togliermelo di dosso ma lui mi colpisce con il cane della magnum sulla tempia facendomi svenire.


 Sebastian

Salgo di corsa le scale entrando nella stanza.
Li trovo un uomo steso a terra e vetri sparsi ovunque.
Un odore inconfondibile riempiva la stanza: SANGUE.
Sulla scrivania un cellulare squilla, rispondo.
"Pronto?"
Una voce rude dall'altra comincia a parlare dall’altra parte dell’apparecchio.
"Parlo con il maggiordomo della famiglia Usua?"
"Si certo, avete voi la mia padroncina?"
Chiedo con voce quieta.
"Sì e se la volete viva vi conviene mandarci un riscatto”.
"Spero non vi sia di disturbo"
In sottofondo un rumore di catene e un "Tzè", ripresi a parlare.
"Bene ho capito, a tra poco"
Chiudo  il telefono andando a riprendere la mia padroncina.


Shikame

Sono seduta con la schiena contro il muro, le braccia tenute in alto e bloccate ai polsi con delle catene, gli occhi bendati, nell'aria un odore dolce e acre nello stesso tempo: Sigari.
Sono seduta su una superfice morbida, probabilmente, un tappeto quindi dovrei essere in uno studio o un salotto.
"Chi siete ? E che volete da me?"
"Tranquilla principessina" un uomo mi stringe il viso con le mani sudate e dure "non ti faremo niente se il maggiordomo collaborerà”.
"Principessina a chi?! Lurido figlio di puttana!"
Gli tiro una testata facendolo allontanare.
"Brutta stronza!"
Quel calcio mi colpisce dritto sul viso rompendomi il labbro e facendomi sputare sangue, cado di lato.
"Il capo non sarà felice di vederti ammaccata, ma non importa”.
Mi risolleva.
"Principessina testarda sei proprio... "
Nella sala a fianco si sentono dei rumori e delle urla smorzate, intorno a me degli uomini caricarono le pistole.
Nell'aria l'odore della paura e del sangue ma ciò che risuonava di più era il rumore della morte.
L'uomo mi sfila la benda puntandomi la canna della pistola alla tempia già ferita appena Sebastian irrompe nella stanza.
"Molla le armi e i soldi pinguino da strapazzo o la uccido!"
Un sorriso maligno si fa spazio sul volto dell'uomo che riconosco come lo spacciatore più conosciuto di tutta Londra.
Sebastian lo guarda non capendo a che pinguino si riferisse.
“Mi scusi ma le vorrei ricordare che in Inghilterra non ci sono i pinguini, essi vivono solo al Polo S…”.
"Sebastian lascialo perdere e liberami! E' UN ORDINE!"
Il maggiordomo s’inchina di fronte a me.
"Yes, my lady"
"AH! E pensi di poterci riuscire?!"
Un lampo nero mette K.O. tutti i seguaci, il capo inizia a tremare e, spaventato, preme il grilletto.
Il proiettile viene fermato da Sebastian un istante dopo aver messo fuori gioco l’uomo.
"Meno male non avevo proprio voglia di morire oggi, toglimi ste manette e andiamo a casa”.
"E' ferita... "
Lui tocca le labbra e la tempia, spezzando le catene.
"No, non è niente"
Mi sollevo da terra barcollando, vengo sorretta in tempo da Sebastian prima di cadere a terra.
"M-merda!"
Ridacchia prendendomi in braccio.
" Ora può riposare padroncina, nessuno la disturberà più".
Chiudo gli occhi lasciandomi andare tra le braccia del diavolo.



 
E’ già sera e gli invitati sono già arrivati.
Io mi sbrigo ad aggiustarmi e ad aggiungere gli ultimi accessori e……tadà!
Una vampira in carne e ossa di fronte a voi! Uhhhhh!
Bo vabbè scherzo.
Scendo giù facendo lo scalone con due gradini alla volta andando a sbattere su un Sebastian vestito da gatto.
 “Oh piano my lady” sorride quieto “ alcuni ospiti sono già arrivati, tra questi ci sono anche il conte Phantomhive e il conte Trancy”.
“Oh bene bene allora vado a salutarli”
Mi avvio cercandoli in mezzo agli ospiti e provando a non farmi bloccare da tutte le persone che incontro.
Finalmente scorgo le loro teste vicino al portone d’entrata.
“Ehilà benvenuti”
Il conte Phantomhive si volta, lui è vestito da pirata con un’insolita benda all’occhio destro mentre, alla sua sinistra, il conte Trancy è vestito da diavolo.
“ Oh vedo che siamo in pandam mia vampira”
Sorride il biondino.
Ridacchio. Povero illuso.
“ Senza offesa amico, ma io non sono tua e poi preferisco i pirati”.
Sorrido a Ciel che volta il viso arrossato.
Due mani leggere si posano sui miei occhi e una voce maschile mi sussurra all’orecchio.
“Indovina chi sono”
Un sorriso spontaneo mi appare sul volto, mi giro abbracciando il ragazzo di fronte agli sguardi interdetti dei due Conti.
“MATT!!!”
“Ciau Shika” mi poggia una mano sulla testa stringendomi a se “scusate ve la rubò per un po’”.
Mi trascina via.
“Quando sei arrivato?”
“Ieri sera e appena mia madre mi ha detto dell’invito sono corso qui, ma che hai fatto al viso e hai polsi?”
Oh cavolo quindi i trucchi non li coprono bene sti lividi…
“Ehm niente di speciale, sta tranquillo”
Gli sorrido sperando che non insista.
“Non si raccontano le bugie, vero Shika ? Sai che né a me né a tua sorella piaceva quando mentivi”.
Mi da una schicchera sulla testa.
“Ahu... uff ieri sono stata rapita da un tipo e, dopo che l’ho insultato, mi ha tirato un calcio dritto sul viso e per i polsi…bè ero incatenata quindi trai le tue conclusioni” Abbasso lo sguardo giocando con una specie di velo rosso che scende, dallo spacco della gonna nera, sulla gamba sinistra.
“Ah sempre a ficcarti nei casini eh?”
Lui sorride scompigliandomi i capelli.
Matt è il mio migliore amico, lo conosco da quando ho tre anni, ha la stessa età di Yumi, mia sorella, quindi ha due anni più di me, è sempre venuto a giocare a casa nostra ed è stato lui a insegnarmi a combattere e che mi proteggeva dai bulletti, poi quando lui è Yumi hanno iniziato le superiori, si sono messi insieme ma poi lei è sparita e per non lasciarmi sola viene spesso a farmi visita.
“Sono anche riuscita a far scappare via zia Giulie!”
Scoppia in una risata fragorosa.
“ Come hai fatto sta volta?”
“Ho mandato tutto a puttane con il mio promesso e lei è scappata via”.
Sorrido trionfante.
“Promesso?”
“Il biondino con cui ero prima era il mio ‘FIDANZATO’ secondo una roba per mantenere il sangue nobile nella mia famiglia”.
“Ah ora è chiaro”
“Senti ma da che cavolo sei vestito?”
 Lo guardo curiosa.
“Ehm... vediamo... da serial killer? Si si da Jack lo squartatore, ecco!”
“L’hai deciso adesso vero?”
“Si”
Ammette lui sorridente.
Scoppio a ridere.
“Sapevo io! Vieni che tra poco iniziano i giochi”
I suoi capelli rossicci, un po’ più lunghi del solito, ondeggiano mentre lo trascino.
L’enorme salone è interamente arredato con festoni arancioni, neri e viola.
Sulle finestre ci sono delle sagome di pipistrelli, gatti e zucche, vasche piene d’acqua con delle mele rosse che galleggiano, tavoli traboccanti di cibi di tutti i generi, vasche stracolme di caramelle e dolciumi.
Salgo sul palco lasciando un secondo Matt.
 “Buona sera a tutti e grazie per essere venuti” un applauso si alza dai partecipanti “ tra poco avranno inizio i giochi tra cui il labirinto del terrore, su questo faccio solo una raccomandazione: se sbagliate siete fuori quindi state attenti, vi auguro buona serata!”
Scendo e filo da Matt.
“Sembra fico sto’ labirinto”
“Lo è, pensa che lo ha creato tutto Sebastian, neppure io so dove sono le trappole”.
“Non sarà pericoloso?”
Alzo le spalle.
“ Ed io che ne so? Penso di no ma se succede qualcosa sta tranquillo che qualcuno ci proteggerà”.
Lancio uno sguardo d’intesa a Sebastian che annuisce sparendo.
Ciel e Alois si avvicinano a noi, il biondino mi mette un braccio intorno alla vita.
 “Fai coppia con me, vampira?”
Sorride gasato.
Faccio una smorfia.
“Se vuoi tenerti il braccio ti consiglio vivamente di toglierlo” lo guardo malissimo “e comunque il gioco si fa a coppie di quattro”.
“Oh…ehm ok”
Lui leva immediatamente il braccio.
Tsk da quando si prende queste libertà?!
Matt scoppia a ridere abbracciandomi da dietro.
“Ah mi sei mancata, su voi due, io e Shika siamo nella stessa squadra perciò muoviamoci”.
“Sì, signore!”
Rido e lo seguo con Ciel e Alois vicini.
Ci disponiamo di fronte all’entrata del labirinto, dove la voce di Sebastian esce da due enormi amplificatori.
“Bene partecipanti, avete preso tutti la mappa?”
Un 'SI' generale si alza dalla folla.
“Ottimo! per vincere bisogna mettere tutti i timbri su ogni casella e se si sbaglia, si cadrà in una trappola o si subirà uno scherzo, al mio tre si parte:
1…2…3!!!”.

Autrice:
Salve gente, grazie per aver letto e recensito il capitolo prescendente, mi sono piaciute moloto le vostre recensioni!!!
Vi prego perdonate eventuali errori, vi lascio con qualche foto.
A presto.
Bye Bye Ice98

http://i51.tinypic.com/5n2lxj.jpg
 http://2.bp.blogspot.com/_U4HoFdzkn6Q/TKZGSH2AFZI/AAAAAAAALrU/LnB3ez83pXw/s1600/happy_halloween-1024x768.jpg
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