La dichiarazione più imperfettamente perfetta

di pgio98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Passato nel presente ***
Capitolo 2: *** 12 ottobre 2015 ***



Capitolo 1
*** Passato nel presente ***




Presente nel passato










 
12 gennaio 2012

 
Ecco, sapevo che prima o poi sarei rimasta fregata.
Lo sapevo, me lo sentivo.
Mi sono innamorata di un mio compagno di classe. E sto di merda.
'É normalissimo innamorarsi alla tua età, ma non ti preoccupare... Le cotte non durano oltre i tre/quattro mesi...'.
Certo.... NORMALISSIMO.
È normale che tremo ad ogni sua parola?
È normale.
É normale che ora che sta con Rose mi sento morire?
È normale.
È normale che lo conosco da settembre eppure sento di amarlo incondizionatamente?
Sì. È normale.
 
Passo le giornate tra i compiti da liceale e le uscite con le mie amiche. Sono le uniche che mi fanno tornare il sorriso che lui mi ha fatto spegnere. Riesco a cambiare piú di una volta al giorno umore. E questi cambiamenti mutano in relazione alle sue azioni.
Sei uno stronzo, Liam Payne.
Te e tutte le tue cose. Tutte quelle che adoro. Tutte quelle che odio.
Perchè purtroppo credo di amarti.





 






 
7 maggio 2013
 
Basta!
Mi sto stufando!
Lo cerco ormai ovunque.
Lo sogno di notte e di giorno, sì, quando dovrei seguire le lezioni seguo il suo sguardo o il suo comportamento.
Cazzo, menomale che doveva sparirmi nel giro di qualche mese questa dannatissima cotta!
Qui l'unica cosa che sparisce è la mia pazienza.
I miei pomeriggi li passo a studiare, dopodiché mi rinchiudo in bagno a piangere.
Lacrime salate, colme di amarezza, di odio, di fatica, di paura.
Paura di amarlo.
Paura di esserne sicura.
Paura di dirglielo.
Paura della sua reazione.
Paura dell'Amore.
 
Lui è tranquillo.
Cambia una ragazza al mese piú o meno... Trisha, Selene, Farry, Greta, Jinna,..... Le conosco tutte a memoria.
Tutte.
Tutte e 16. So tutto di loro. So come lui si è comportato con loro. So che non ha mai amato veramente; oggi è single, domani è fidanzato. Io peró non mi accingo a fare neanche a una mossa. Ho troppa paura e le mie amiche vorrebbero tanto che lui si accorga di me.
Forse perchè ormai sono tutte stufe dei miei soliti pianti isterici...
 
 














18 aprile 2014
 
È da più di tre giorni che un nodo mi attorciglia la gola e m'impedisce ogni movimento.
É da una settimana che sto con Josh, un ragazzo bellissimo e dolcissimo, che non smette mai di farmi sentire bene, ricoprendomi di regali e complimenti.
L'unico problema?
È il migliore amico di Liam.
Ed è da tre pomeriggi di fila che facciamo uscite a quattro.
Proprio da quando Liam sta con Sarah, la mia compagna di banco. E mi sento una merda.
Ho un ragazzo che non fa altro che ricoprirmi di attenzioni, ma io penso ancora a Liam.
Quando mi accarezza, vorrei che quei brividi fossero frutto delle carezze di Liam e non delle sue. Quando lo guardo, vorrei tuffarmi in due pozzi stracolmi di finissimo caramello e non in due occhi azzurri che mi fanno rabbrividire dal freddo che mi attraversa il cuore.
Quando lo bacio, vorrei che siano le labbra di Liam e non le sue.
Vorrei tanto che sia Liam il mio ragazzo e non Josh.
 Per quanto possa essere dolce e gentile, io non lo amo.
Io amo Liam.
Ed è da mesi che cerco di dimenticarlo, ma è impossibile. Non riesco nemmeno piú a pensare di poter passare dei giorni senza che Liam sia il mio pensiero costante.
Peró, ho preso una decisione.
Non mi voglio piú tirare indietro e arrendermi.
Questa volta devo farcela.
 
Devo dimenticarlo.











 
 
17 dicembre 2014

 
Ma che cazzo!
Per otto mesi ero riuscita a non parlargli.
 Per otto mesi ero riuscita ad ignorarlo.
 Per otto mesi ero riuscita ad allontanarlo.
Per otto mesi avevo imposto a me stessa, ogni benedettissima mattina, di odiarlo.
E adesso, dopo tutto questo mio morboso impegno nell'eliminarlo dalla mia mente, il professore di Fisica ci mette insieme per un progetto.
C'è, ma scherza, vero?!
Insomma, sará pure vero che a stento raggiungo la sufficienza, mentre Liam rasenta il 10, peró non è giusto! Tutta la barriera che ho creato in otto mesi, sacrificio dopo sacrificio, verrà buttata giù come niente.
Non credo di riuscire piú a star zitta. Specialmente ora che mi sento fragile ed esposta piú che mai. Come una bimba indifesa a cui è caduta la palla sulla strada, la quale pullula di macchine troppo indaffarate per stare dietro ai capricci di una bimba e della sua palla. Io sono la bimba indifesa sul ciglio della strada, che si accinge ad arrivare alla palla, che per me rappresenta la quiete.
Ma la strada è piena di pericoli, molti dei quali per me hanno un solo nome: Liam Payne.
 
 











10 ottobre 2015

Liam non esiste.
Liam non mi piace.
Liam non è bello.
Liam non è single.
Liam non è innamorato.
Liam, Liam, Liam.
Sempre e solo lui.
Da quando è iniziata la quinta dice di essere fidanzato con una ragazza di nome Roxie.
In giro si dice che lui sia innamorato e piú passano i giorni e più sono anche io sconsolata e malinconica perchè è molto probabile che lui stia con lei da quattro mesi perchè si è innamorato. Buono a sapersi... Tanto io...
Io l'ho giá dimenticato...
Non mi interessa piú nulla di lui.
Tantomeno di Roxie... Anzi, Rexie come il cane della vecchia del piano di sotto.
Non ho piú bisogno di lui.
Da quando ho lasciato Josh non sono mai piú stata insieme ad altri ragazzi. Sia perché ero stufa di comportarmi da ragazza perbene, sia perchè odiavo i ragazzi che dicevano di amarti dopo una settimana... E anche perchè non mi piaceva trattarli male perchè erano troppo pressanti, e non mi piaceva lasciarli.
Fino ad ora ho avuto tre ragazzi.
Josh, l'unico con cui abbia costruito un rapporto duraturo. E mi odio.
Mi odio perchè quel giorno in cui Liam é venuto a casa mia per Fisica, mi sono accorta di amarlo. E ho lasciato Josh.
Come una cogliona.
Lui ci ha pianto tantissimo...
Mi aveva persino chiesto cosa non andasse in lui.
Non potevo mica rispondergli 'il motivo è che non sei Liam'.
Perchè era questo il vero motivo per cui l’ho lasciato e perché non mi sono messa con altri ragazzi... Vederlo ridotto a pezzi mi aveva distrutta.
Eravamo stati insieme 9 mesi.
I mesi peggiori della mia esistenza.
Costretta ad assistere continuamente alle effusioni che si scambiavano Liam e la ragazza di turno...











 
 
27 ottobre 2015
 
Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo.
Sapevo che lui si sarebbe ri-fidanzato prima o poi.
Sapevo che non avrei piú retto e sarei scoppiata.
Sapevo tutto fin dall'inizio.
Fin dal primo giorno di scuola, quando per la prima volta mi addentrai nel color miele dei suoi occhi.
Ed ora sono qui, a raccontarvi di me e della mia dichiarazione piú imperfettamente perfetta.



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Capitolo 2
*** 12 ottobre 2015 ***






12 ottobre 2015
 

 
 

 
 
 
 
 

Il suono assordante della sveglia del mio cellulare mi fa sobbalzare sul letto.
Emetto un verso infastidito e nel buio assoluto mi accingo a spegnere quella dannatissima canzoncina. Un tonfo e poi un altro, infine un urlo.
No... Non é il set di un film horror, ma casa mia.
Mio padre e mia madre ormai vogliono divorziare e non si sono mai creati problemi nel farmelo capire.
Mi alzo stancamente dal piumone caldo che fino a pochi minuti fa mi avvolgeva, riscaldandomi, e mi trascino fino all'armadio a due ante, contenente tutti i miei vestiti autunnali.
Scelgo una maglietta azzurra a maniche lunghe, una felpa azzurra e un jeans blu scuro, infine delle semplici scarpe della Deichman di un colore indefinito. Così, vado in bagno a sciacquarmi la faccia e, come ogni mattina mi soffermo nell'osservare i miei capelli, troppo lisci e troppo biondi; le mie labbra, troppo rosse e troppo pronunciate; le occhiaie che contornano l'unica cosa che adoro di me, gli occhi, di un colore tra il verde foresta e marroncino, tendente a giallo. Vengo fuori da questo mio stato di immobilità e continuo a lavarmi, dopodiché esco dal bagno e vado di nuovo in cameretta, per indossare gli indumenti che avevo precedentemente scelto.
Un luccichio argentato attira la mia attenzione: la mia collanina porta fortuna.
Il ciondolo è il mio segno zodiacale: il capricorno. Corrisponde anche al segno zodiacale di mia nonna.
La mia cara nonnina.
É stato un suo regalo. E da quando é morta la porto per ricordarmi che lei è al mio fianco ed é lì per aiutarmi, sempre e dovunque.
L'ho messa sempre quando era un giorno particolarmente importante o perché era una giornata 'no': per circa sei mesi la indossai da quando morì.
Ma oggi era diverso... Non mi sembrava di aver dimenticato qualche avvenimento importante... Non mi sentivo poi particolarmente depressa... Ormai mi ero arresa all'idea che Liam non si sarebbe mai innamorato di una stupida come me...
Con qualche indugio l'afferrai e me l'allacciai al collo. Infondo, un po' di fortuna in più non mi farebbe male...Poi, presi la cartella e uscii dalla cameretta, scesi le scale e arrivai in soggiorno, dove mio padre era indaffarato con la cravatta, lo sorpassai e mi diressi in cucina. Mangiai una brioche vuota e, salutando i miei genitori con un 'Ciao...', mi diressi all'esterno di quell'abitazione carica di tensione.
Persino espormi ai venti gelidi e pungenti, che ferivano i miei occhi, era meglio che stare ancora a casa con una madre che pensa solo al lavoro e un padre che vorrebbe evadere dai propri doveri matrimoniali, bisognoso di una pausa da una donna isterica e una figlia problematica.
Presi dalla tasca destra il mio cellulare, collegai le cuffie e azionai la mia solita playlist.
 
Arrivo alla fermata dell'autobus e mi siedo sulla panchina verde ripassando tra me e me la nuova coreografia di danza che mi ha insegnato la mia insegnante ieri sera.
Ad un certo punto, vengo interrotta dall'arrivo dell'autobus che mi lascia un po' sorpresa per la stranissima puntualità. Salgo sul mezzo malefico che, da anni ormai, mi accompagna fino a scuola, e mi siedo sul mio solito sedile un po' infondo.
Mi soffermo nell'osservare la mia figura riflessa nello specchio, che sembra rivolgermi un occhiata truce: sto male, lo so.
Il mio sguardo cade sul luccichio della collanina e la mia mano si avvicina per strofinare il ciondolo.
Ripenso a tutto: mia nonna, i ricordi, la sua morte. Una scarica di emozioni mi percorre e mi scende una lacrima solitaria.
Arrivata a scuola, mi affretto a raggiungere il portone, ma il mio cuore si frantuma quando riesco a scorgere Liam abbracciato con quella.
Non l'ho mai vista. Mai. E speravo con tutto il cuore che non l'avrei mai vista. Deve essere una studentessa di un’altra classe.
 Un senso di smarrimento mi avvolge, dandomi uno strano senso di quiete e immobilità.
La testa mi gira, come una trottola.
Non penso si fermerà tanto facilmente...
E il cuore...
Lui tace, nel dolore più intenso non proferisce parola, zitto se ne sta in disparte, nascosto dalla gabbia toracica e i polmoni.
Non muove sentenza.
E io sono ferma in mezzo al nulla, a un passo dallo strapiombo.
 
Ad un certo punto due braccia mi tengono stretta, afferrandomi per i fianchi.
La vista è totalmente annebbiata, la mente svuotata da ogni pensiero, le gambe pesanti. Non vedo più niente.
Sono svenuta.

Con l'aiuto del mio migliore amico, Mark, rinvengo e mi siedo sulle scale adiacenti la scuola.
Sto male, anzi peggio.
Mark mi guarda negli occhi.
Ormai per lui sono un libro aperto, nel senso che a lui basta uno sguardo, uno solo, e mi capisce... Mi capisce come nessun altro.
Le tante amiche che pensavo di avere all'inizio del liceo, si sono dissolte nel nulla, portando con loro la mia felicità. Ma dopo è arrivato Mark. Lui e la sua stupidissima scusa... Mi ricordo perfettamente la scena in cui lui mi vedette accucciata nel bagno delle ragazze a piangere. Non sapeva come si doveva comportare, era più spaventato di me, ma alla fine, non so nemmeno come, ci siamo abbracciati. Da lì è iniziato tutto.
E non so neanche il motivo per cui ci abbracciammo, so solo che da lì in poi ho scoperto di avere come migliore amico un maschio e non una femmina, come sarebbe dovuta andare secondo i miei piani...
 
Le sue iridi azzurre mi scrutano,impassibili.
“E tu vorresti venirmi a dire che lo hai dimenticato?!”
Mi guarda scocciato e sputa fuori queste parole con enfasi.
“Sono stufo.
Stufo.
Non ne posso piú di vederti in questo stato!
Cavolo, ti decidi o no a fare qualcosa?!?”
Queste parole mi arrivano forti e chiare, come un messaggio di SOS.
Abbassa il viso per poi rialzarlo, incrociando i miei occhi.
“Non è la prima volta che lo vedi baciare una ragazza, come mai stai cosí male?!”
Soffia, questa volta dolcemente.
Lancio una fugace occhiata alla coppietta che adesso si sta scambiando focose effusioni.
Mi sento di nuovo male.
Come un soldato antico in guerra che è stato perforato da una freccia infuocata.
Chiudo gli occhi e cerco di concentrarmi su qualcos'altro.
“P...perchè lui....n...non si era mai...”
Non ce la faccio.
Non riesco a pensarlo, tantomeno a dirlo.
“Pensi davvero che si sia innamorato?!?”
Abbasso la testa, perchè il solo sentire quelle scottanti parole mi turba.
“Ma non è vero!”
Mi guarda divertito.
“Me l’ha detto lui, una settimana fa”.
 
Suona la campanella; segno che ho un quarto d'ora a disposizione per distrarmi.
Veloce come un razzo, prendo la mia merenda dalla cartella e sono pronta ad evadere da quelle quattro mura.
Ma una mano mi ferma, una mano che conosco bene, mi blocca.
Mi tira a sè e mi dá un bacio.
Sulla guancia.
Mi sorride tranquillo e io abbasso lo sguardo.
 “Ciao anche a te, Cheryl...”
Dice, alquanto dispiaciuto dal mio atteggiamento.
 
Mi definisce la sua migliore amica.
Sì, lo so, è una cosa estremamente stupida, ma è così.
 
Alzo lo sguardo di poco, quel che basta per vedere i suoi occhi.
Stupendi, come l'ultima volta che li ho visti, se non di piú.
Al contrario di me, oggi dev’essere un giorno particolarmente speciale per lui.
“Qu..qualcosa non va...?”
Roxie, alle sue spalle, si avvicina a noi.
Mi lancia occhiate brucianti ed io abbasso nuovamente lo sguardo, impotente dinnanzi alla sua figura.
 
Lei, la bellissima Roxie, dai capelli neri con riflessi blu, labbra rosa a cuoricino, occhi verde chiaro.
La ragazza dei sogni di ogni ragazzo, insomma.
 
Due dita mi sollevano il mento, portandomi a guardarlo negli occhi nuovamente.
“Cheryl...cosa c'è che non va?”
Mi soffia a pochi centimetri dalle mie labbra.
'Eh...se solo lo sapessi...'
“Leeeee!!! Amore!”
 Boom.
Lo prende dai fianchi, allontanandolo da me.
E lo bacia.
Boom.
Gli dice qualcosa nell'orecchio.
E ridono.
Boom.
 
Per disperazione scappo in bagno.
Se solo mi vedesse Mark mi ucciderebbe.
Mi risciacquo il viso lentamente, osservando la mia immagine riflessa nel piccolo specchio rovinato.
“Sta alla larga da Liam, ti conviene.”
Scatto velocemente in avanti, bruscamente risvegliata dai miei pensieri.
Accanto a me, nello specchio, fa capolino l'immagine riflessa di Roxie. I suoi occhi lampeggiano, la mascella è serrata, le braccia tese, provviste di pugni.
Mi incute un po' di paura, specialmente angoscia.
“I...io non mi allontaneró da lui. Nemmeno... Nemmeno sotto minaccia.”
Mi volto e cerco il suo sguardo truce.
“Tanto non ti vuole, lui ama me, non di certo una come te...”
Mi squadra dalla testa ai piedi e non aggiunge altro.
Gira sui tacchi, pronta a tornare dal suo 'Lee'... Ma la blocco con delle parole troppo impazienti di uscire dalle mie labbra.
“Io non voglio che stia con me, non pretendo che mi desideri, non aspetto che arrivi da me dicendomi che mi ama, perchè sarebbe un sogno, solo un bellissimo sogno. Ma io so che tu non lo ami, non come io amo lui, non come me.”
La sua espressione arrabbiata muta forma, diventando prima sorpresa, poi estremamente allegra.
“Ma come sei scherzosa! Pensi davvero che io non lo ami come te? C’ho messo sei mesi per averlo tutto per me, sei lunghissimi mesi.
Io lo amo. E cerca di farti passare questa tua stupida cotta, perché io ho messo per prima gli occhi su di lui.”
La porta del bagno si chiude, lasciandomi nel silenzio più assoluto.
Piccole lacrime iniziano a sgorgare timidamente da i miei occhi.
Frettolosamente le asciugo con un gesto secco della mano, impedendo il loro corso.
Il suono potente della campanella mi perfora l’anima. Mi sento vuota, vuota. Non può essere vero.
Liam si è innamorato di una ragazza superficiale.
Lui, che è tutto per me, sta con una ragazza possessiva.
Che non lo ama.

 
 
 

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