Iniziare un'altra volta

di magic girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ti addormenti fiduciosa... ***
Capitolo 2: *** svegliarsi...sperare...fa male... ***
Capitolo 3: *** Vivere ***
Capitolo 4: *** Mi chiamo Hermione Granger ***



Capitolo 1
*** Ti addormenti fiduciosa... ***


Questa fanfic nasce da un'esperienza personale anche se mai lontanamente così drammatica per fortuna.Devo ringraziare Lori91 per avermi dato il coraggio di scrivere una fanfic del genere che per me è importante.Lo so che è una situazione assurda ma Draco ed Hermione sono i miei personaggi preferiti e volevo loro per la mia fanfiction.Non sarà molto lunga,due-tre capitoli massimo e visto che non sono il tipo da scrivere recensioni perchè non so mai come complimentarmi adeguatamente vorrei citare Savannah con la sua "Trilogia"TGBHF,HL e OS che ormai so più o meno a memoria,merryluna ho letto tutte le sue fanfic su hermione e draco, Ifigenia sparkling per Matrimonio combinato e mogli e concubine,anfimissi ,8x4 e clavennah e molte altre:vi ringrazio tantissimo perchè mi avete saputo regalare tante emozioni.Adoro Draco ed Hermione e tutte le scrittici che parlano di loro perchè sono tutte mitiche,almeno quelle di questo sito.Non sono ancora brava come voi,ma spero veramente di diventarlo.Vi prego di commentare anche per dire:Fa schifo...magic girl

 

 

 

 

Ricordava precisamente il giorno in cui tutto quello era iniziato...

"Herm guarda quel vestito è stupendo,e costa anche poco!Dai entriamo..."

Erano ad Hogsmeade,senza i ragazzi,e Ginny aveva adocchiato un vestito che le piaceva a prezzo scontato...

"Gin a che ti serve un vestito...piuttosto guarda in quella libreria:in vetrina c'è un libro che ti può essere utile a recuperare quello scarso che hai in pozioni"
"NO Herm oggi voglio pensare a me,non alla scuola.Ti prego,ti prego,TI PREGO..."

Quando la sua migliore amica voleva,sapeva diventare snervante e piagnucolona...come si poteva dire di no a quel broncio adorabile che metteva su?

"VA BENE.Vorrei proprio sapere quando lo metterai mai quel vestito."

Ma Ginny era già entrata e l'unica cosa che le restava da fare era seguirla...

 

Accidenti a lei che si era fatta convincere...se non fosse entrata in quel negozio a quest'ora non sarebbe distrutta.DISTRUTTA. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo.

 

"Ma questo è magnifico,questo però costa di meno...Herm che mi consigli?"

Ogni abito per Ginny era magnifico.Un po' la invidiava...anche lei voleva avere quella spensieratezza negli occhi...subito si diede della stupida:come aveva osato solo formulare un pensiero così cattivo nei confronti della sua migliore amica.

"Ginny,ti stanno tutti bene...prendi quello che costa meno.Ricorda che devi comprare il materiale per il nuovo trimentre"

Era da poco passato il Natale e con esso le vacanze...era rimasta ad Hogwarts e aveva partecipato con allegria al delizioso banchetto che si era svolto il 25 dicembre.Si erano divertiti un mondo tutti insieme...

"Si hai ragione"ammise Ginny e subito mise su un'aria pensosa con un dito sul mento e la bocca contratta...anche con quell'espressione era una bella ragazza,una delle più belle della scuola..."scelgo questo rosso.Si è quello che mi sta meglio" Non era vero, a lei stavano tutti bene.

"Herm,perchè non ne misuri uno anche tu?"

Stava per rispondere che non ne vedeva il motivo,ma lei la guardò con quegli occhioni azzurri da cerbiatta con un'espressione supplichevole e Hermione Granger decise che per una volta poteva anche fare qualcosa da...diciassettenne.Era il suo ultimo anno e magari poteva indossare quel vestito ad una delle feste che si organizzavano di consueto il venerdì sera e alle quali non partecipava mai...

"Ma si,per una volta...Gin mi piace quello bianco"disse con un sorriso,consapevole di farla contenta e infatti lei con l'espressione di chi veniva avvisato che ci sarebbero di nuovo state le vacanze natalizie,la guardò con un sorriso che le arrivava fino alle orecchie.Si,Ginny era una vera amica...

Era giunta la commessa e Ginny le chiese la 42 del tubino bianco.Era un bel vestito corto fino a metà coscia,senza bretelline e attillato ma non appariscente.

Entrò nel camerino per provarlo e sentì Ginny che diceva"Vedrai Herm,con questo vestito Ron ti salterà addosso"

Hermione imbarazzata scostò le tende del camerino e la guardò minacciosa e lei per tutta risposta  fece la linguaccia... Ron le piaceva,le era sempre piaciuto sin dal primo-secondo anno,ma eravano solo amici.Lei si era baciata con Krum al quarto anno e dopo non aveva più avuto ragazzi...sognava il principe azzurro a livello irrazionale,ma realisticamente le sembrava probabile che lei e Ron un giorno potevano diventare una coppia...Hermione e Ron,Ginny eh Harry...una famiglia perfetta,già si immaginava nel momento di annunciare alla signora Weasley il suo fidanzamento e al sorriso estasiato che le avrebbe rivolto.Si sarebbe andata così...

Maledetto quel vestito...non si chiudeva...

"Scusi signorina,avete la taglia più grande?"chiesi cercando Ginny con lo sguardo.Era nel reparto biancheria.Meglio così,per un qualche strano motivo non voleva dirle che la 42 non le andava.

"Mi dispiace signorina,questo modello arriva fino alla 42"disse dispiaciuta la commessa.

Improvvisamente analizzò un fattore che aveva inconsciamente ignorato fino a quel momento...era grassa.GRASSA.

Andò via dal negozio dicendo a Ginny che l'avrebbe aspettata fuori.L'amica dopo aver pagato la raggiunse e prima che potesse dar voce al suo sguardo perplesso Hermione le disse che non le piaceva come le stava il vestito.era troppo corto disse.Incontrarono i ragazzi e lei cercò di comportarsi in modo normale.Arrivata al castello decise che doveva mettersi a dieta. Saltò la cena dicendo che aveva molto lavoro arretrato.La mattina successiva bevve del succo di zucca e saltò di nuovo il pranzo...troppi compiti,Ron,mangerò dopo...A cena si rese conto che saltare di nuovo il pasto avrebbe destato dei sospetti,così si ingozzò velocemente dicendo che era affamata e che doveva sbrigarsi perche doveva ancora ripassare per il compito di trasfigurazione del giorno dopo.Dopo aver mangiato velocemente scattò di corsa sotto lo sguardo rassegnato de suoi amici.Non cambierà mai.disse Ron,e non sapeva quanto si sbagliava, quanto lei stesse cambiando.Hermione corse nel bagno e lì vomitò l'anima...la prima volta fu difficile,non sapeva come fare.Ma pian piano crebbe l'esperienza. Passarono giorni,mesi e lei andava sempre avanti così...I suoi amici non si erano accorti di niente,neanche Ginny,ma lei non gliene faceva una colpa.Dopo sei anni passati ad aspettarlo,infatti,Harry si era accorto di lei e aveva smesso di considerarla come la sorellina piccola del suo migliore amico;lei era troppo presa dalla sua storia con Harry che procedeva a gonfie vele per accorgersi che qualcosa non andava.C'era da dire anche che lei fosse maledettamente brava...La sua vita ormai era diventata tutto studio e gabinetto,neanche gli insegnanti notarono quel cambiamento.Infondo i suoi voti rimanevano sempre gli stessi...Tra i suoi amici ormai non c'era più posto per lei...Ginny ed Harry,Ron e Lavanda ormai facevano coppia fissa.Gli ultimi due si erano messi assieme da un mese e mezzo ormai,ma a lei non importava di Ron,non più,non come credeva Ginny almeno. La sua migliore amica infatti attiribuiva il suo calo di peso,la mancanza di sonno-con cui lei aveva giustificato le ombre brune sotto gli occhi-,lo scarso appetito e il cattivo umore a questo fidanzamento improvviso.Hermione non faceva nulla per farle cambiare idea,anzi era grata al destino di questo,perchè ora Ginny l'aiutava a mascherare tutti i cambiamenti che stavano avvenendo in lei per non dare la soddisfazione a Ron come diceva lei.E così quando le chiedevano come mai fosse dimagrita così tanto ed avesse quell'aria sciupata Ginny rispondeva assieme a lei che studiava troppo,era stressata per i MAGO e cose del genere...L'ago della bilancia da 58 chili in due mesi si era spostato e quel giorno toccava i 47.Quella sera si era alzata di scatto dalla sedia come se si fosse appena ricordata qualcosa.Scappò di corsa dicendo di aver dimenticato di finire Antiche Rune per il giorno successivo inveendo ad alta voce contro la sua stupidità...incredibile quanto fosse diventata brava a mentire,tanto da darla a bere persino ai suoi amici...fino al due mesi prima non ne sarebbe stata capace... Faceva di tutto per far si che i suoi amici non capissero quello che si stava facendo,ma nel suo subconscio voleva, sperava che qualcuno di loro si accorgesse della cosa...irrazionalmente desiderava ardentemente che qualcuno la consolasse, le dicesse che andava tutto bene.

Non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire.
(Proverbio italiano)

Ma questo in due mesi non era ancora successo e ora lei si trovava distrutta. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo.Non aveva ancora finito però e così ricominciò a mettersi le dita in gola,così non si accorse che qualcuno era appena entrato in bagno...

 

Era entrato nel bagno del secondo piano di Mirtilla Malcontenta per fumarsi una sigaretta in santa pace.Realizzò che quel fantasma fastidioso e petulante non c'era un attimo prima di sentire un conato di vomito. Qualcuno doveva aver mangiato molto quella sera, al contrario suo che a cena non ci era proprio andato.Ghignò,come solo lui sapeva fare,pensando che era stato occupato in qualcosa di molto più appagante con una ragazza di corvonero di cui al momento non ricordava il nome.Margaret,Maggie,Mariel una delle tante insomma...Stava per uscire dal bagno rischiando così di essere scoperto a fumare oppure di imbattersi in una folla di ragazzine adoranti che a quell'ora di sera proprio non sarebbe riuscito a sorportare-la pazienza ha un limite...lui non ce l'aveva proprio la pazienza-quando sentì un conato di vomito insieme ad un singhiozzo.Sempre fumando si avvicinò,incuriosito e vide una ragazza che trafficava con le mani in gola.Che schifo...fu il primo pensiero

Comprese in un attimo che la ragazza in questione era la mezzosangue zannuta e l'attimo dopo un lampo di comprensione gli balenò negli occhi.Tutto si poteva dire di lui,tranne che fosse uno stupido e la sua mente sempre così fredda,razionale e calcolatrice ci mise un secondo per capire cosa stesse facendo la ragazza.Non aveva mai visto nessuna ragazza farlo,ma sapeva di cosa si trattava...

A Draco Malfoy cadde la sigaretta di mano...

"Mezzosangue,che cazzo stai facendo?"

 

Oddio era stata scoperta l'orrore si dipinse nei sui occhi e si intensificò quando pochi attimi dopo riuscì a ricondurre quella voce fredda e profonda a Draco Malfoy.Perchè proprio lui.

Senza pensarci si voltò a stento cosciente di quello che lui avrebbe visto:un volto dilatato dal terrore,sciupato,sfinito.Lo guardò negli occhi spaventata sicura di trovarci disgusto...da chiunque poteva aspettarsi anche pietà ma non da lui...era sicura di trovarlo disgustato ma si sbagliava...il suo sguardo non era compassionevole-cosa che lei forse neanche avrebbe sopportato,non voleva la pietà di nessuno-ma non era neanche disgustato...era freddo,privo di qualunque emozione,ma comunque duro.Fin troppo spesso aveva invidiato quella sua capacità di nascondere le sue emozioni.

Per la prima volta in tutta la sua vita Hermione Granger non seppe reggere lo sguardo di Draco Malfoy e abbassò il viso scoppiando improvvisamente in lacrime...

"Che cazzo stavi facendo,Mezzosangue"il suo tono era duro ma c'era qualcos'altro.Preoccupazione?Non lo sapeva.Ma a dire la verità lo sperava...voleva che qualcuno si preoccupasse per lei,anche se quel qualcuno era Draco Malfoy.

 

Draco Malfoy non sopportava le lacrime...le considerava una cosa da deboli,da esseri privi di spina dorsale...Si maledisse per la sua curiosità e fece per andarsene...Non sopportava di assistere a piagnistei vari...non sopportava di vedere la gente piangere...Forse non sopportava di vederla piangere...lei sempre così forte,testarda,la regina dei Mezzosangue,la migliore amica di Potter,la secchiona zannuta che non mostrava mai debolezza... non voleva vedere lei piangere...altrimenti avrebbe fatto di tutto per farla smettere,e a lui per regola non doveva importare di farla smettere.

 

Quando udì dei passi Hermione alzò gli occhi...non voleva restare da sola"Aspetta"-aiutami-non lo disse naturalmente,anche perchè non sperava che lui si fermasse...Per la seconda volta,quella sera, lei si sbagliava.Lui si giro lentamente a guardarla,con sul viso un'espressione interrogativa che non celava però il suo fastidio per dover prolungare la permanenza in quel posto.Lei non poteva sapere che la lentezza nei movimenti gli era servita a togliersi un'espressione preoccupata dal viso,per crearne un'altra che sicuramente gli si confaceva meglio.

Si era girato e lei si accorse di dovergli dire qualcosa per giustificare quell'ASPETTA..."Tu...tu non lo dirai... a nessuno vero?"Chiese anche se non gliene importava molto in quel momento,ma sicuramente se lui avesse spiattellato il segreto che custodiva così bene da due mesi,per lei sarebbe stato un bel problema."No"la sua risposta secca che avrebbe dovuto rassicurarla e calmarla,invece incrementò la sua angoscia perchè lui se ne stava andando di nuovo,lasciandola di nuovo sola...

A quel pensiero un nuovo singhiozzo la colse...no non voleva restare sola in quel bagno,sarebbe uscita anche se era troppo presto e non era sicura che le gampe avrebbero retto il suo peso fino alla sala comune.Lui al suo singhiozzo si era voltato giusto in tempo per vedere che cercava di alzarsi.Con una mano per terra sul pavimento bagnato e una vicino allo stipite della porta per sorreggersi. Riuscì nell'impresa e fece qualche passo ma appena si stacco con la mano dal muro le gambe le cedettero e sarebbe caduta-non che sarebbe stata la prima volta-se all'improvviso due braccia forti guidate dall'istinto più allenato non l'avessero sorretta.Si ritrovò con il viso premuto contro il petto forte del ragazzo,le sue braccia che la sorreggevano tenendola stretta sulla vita.

Sembra di esser meno disgraziati, quando non si e' soli a soffrire.
(Voltaire)

 

"Sciacquati il viso,sembri sfinita..."la sua voce la riscosse da quel momentaneo attimo di pace...non si era nemmeno accorta di essere stata condotta vicino ad un lavandino.Lui la lasciò quando fu sicuro che lei fosse appoggiata al lavabo e che con entrambe le mani si reggesse.Si allontanò da lei di qualche passo mentre lei buttava dell'acqua sul viso e beveva ...La guardò appoggiarsi al muro mentre si asciugava il viso con della carta e quando incontrò il suo sguardo,la trovò smarrita,impaurita...no non impaurita terrorizzata; terrorizzata di vederlo andare via,di essere lasciata da sola...

Esiste un solo vero lusso, ed e' quello dei rapporti umani.
(Saint-Exupery)

Comprendere che lei avesse bisogno di un abbraccio e avvicinarsi a lei per stringerla a sè fu un tutt'uno.Lei appoggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi,fiduciosa...serena come non lo era da tempo.Di colpo non aveva più quell'aria smarrita,ma restava comunque fragile...così fragile che lui ebbe paura di stringerla più forte.Si rese conto che lei chiedeva a lui solo una cosa...affetto.La stessa cosa che lui chiedeva sempre ai sui genitori fino a quando un giorno,prima di iniziare hogwarts,incontrò lo sguardo impotente e triste di sua madre e comprese,comprese che non ne avrebbe mai avuto...Vivere nei cuori che lasciamo dietro di noi non e' morire.
(T. Campbell)

A lui era stato negato ma non voleva che venisse negato anche a lei.

A vivere senza che nessuno ti voglia bene, si diventa cattivi.
(T. Gautier)

Improvvisamente sentì una mano di lui circondarle il busto e l'altra arrivare dietro le ginocchia e si sentì sollevare,come se fosse priva di peso.Appoggiò la testa nell'incavo del suo collo e lasciò che la fronte e la punta del suo naso toccassero il punto in cui la pelle era più calda.Portò una mano dietrò il collo e l'altra sul suo petto all'altezza del cuore credendo di trovare il battito ritmico e rassicurante,che avesse avuto il potere di calmarla e di rallentare il suo cuore che batteva all'impazzata.Non restò delusa e si lasciò cullare finchè la voce di Draco la riportò alla realtà.

"Vuoi che ti porti in infermieria?"il suo tono era privo di colore,ma potè leggervi,non senza una certa dose di fantasia,un po' di dolcezza che la fece sorridere.

Come arrivano lontano i raggi di quella piccola candela: cosi' splende una buona azione in un mondo malvagio.
(Shakespeare)

"No" disse tornando nel suo stato di dormiveglia.Si sentì trasportare ancora per un po' finchè non sentì una porta che si apriva e lui che la poggiava su un letto.Desiderò che lui la abbracciasse,non venne accontentata però scoprì con piacere che il cuscino aveva il profumo della sua pelle e con un sorriso sereno si addormentò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** svegliarsi...sperare...fa male... ***


hermione 2

 

Non ricordava nulla...vedeva solo il buio...

Era da sola in un luogo oscuro che non riusciva a ricondurre a nessun posto dove lei fosse già stata...c'era una luce in lontanaza- il suo ultimo appiglio alla salvezza- e lei tentava di raggiungerla,ma più si avvicinava,più quella luce si allontanava, si allontanava sempre più...

Qualcuno dice che fra miliardi di anni probabilmente nello spazio ogni stella si allontanerà dalle altre e rimarrà sola in un posto buio, vuoto, deserto...e così come l'ultima stella si troverà a sopravvivere nello spazio e pian piano si spegnerà , così quella candela  piano piano si spense lasciandola completamente al buio...si sà che nessun pianeta può vivere senza la stella che lo illumini e così lei come un pianeta al buio,cadde nello sconfortante baratro della consapevolezza che presto si sarebbe persa...da sola, in quello spazio vuoto,senza nessuno a confortarla...

Improvvisamente vide una mano che si avvicinava a lei, tentò di prenderla ,sfiorò quelle dita ,ma poì quella mano le sfuggì e lei cominciò ad urlare, invocando quella mano , invocando aiuto...

La paura e' sempre inclinata a veder le cose piu' brutte di quel che sono.
(Livio)

Si svegliò madida di sudore in un letto che si accorse presto non essere il suo...aveva avuto un incubo terribile...era da sola e...non ricordava più.

Cominciò a fare mente locale per capire dove si trovava e come un fiume in piena gli avvenimenti della sera prima le piombarono addosso. Ricordava benissimo le braccia di Malfoy, di come si era accucciolata contro il  suo petto, con la mano sul suo cuore... di come l'avesse rassicurata il percepire, attraverso il tessuto della sua camicia, il battito ritmico del suo cuore;il suo respiro sulla pelle... di come l'avesse tranquillizata la sua voce...-se l'era immaginata quella nota di tenerezza?- gli aveva detto di non portarla in infermieria e lui l'aveva accontentata.

Si guardò intorno, non aveva mai visto quella stanza...ora che ci faceva caso le pareti erano di un giallo tenue,il letto somigliava a quello del suo dormitorio...insomma,era l'idea che lei aveva di una stanza...

Si ricordò del fatto che una volta poggiata sul letto, lui non l'avesse più toccata, e lei si era addormentata sognando di essere ancora tra le sue braccia,ma si era dovuta accontentare solo dell'odore della sua pelle sul cuscino...non ricordava quando si fosse accorta di desiderare che il suo profumo la inebriasse ancora, ma era consapevole che un attimo dopo aveva potuto respirarlo sul cuscino...

Ecco un lampo di consapevolezza guizzarle negli occhi...era nella stanza della necessità...

Si guardò intorno,di lui non c'era traccia.Indescrivibile il senso di vuoto che la colse quando comprese che lui non c'era...eppure si era addormentata fiduciosa, per la prima volta serena dopo tanto tempo perchè sapeva di averlo accanto a sè . Incredibile come una persona che aveva odiato con tutto il cuore fino al giorno prima,ora fosse per lei indispensabile come l'aria che respirava, come il cibo che non prendeva...

Scosse la testa a quel pensiero e si alzò...chissà che ore erano...nell'esatto istante in cui si pose quella domanda apparve una sveglia che segnava le 7:30...doveva muoversi,o sarebbe arrivata in ritardo a lezione...

 

Entrò nella sua sala comune dove ognuno era troppo preso da se stesso e dai sui problemi per accorgersi che lei non vedeva quella stanza da prima della cena del giorno precedente.Salì a prendere i compiti svolti alla perfezione,i libri e la borsa e raggiunse Ginny, Harry, Ron e Lavanda nella sala comune,senza neanche preoccuparsi di simulare un sorriso.Tanto neanche se ne sarebbero accorti,si disse.Come volevasi dimostrare Lavanda era aggrappata alle braccia di Ron come se fosse l'unico modo per rimanere in vita-come hai fatto tu ieri sera,aggrappandoti alle braccia di Draco, perchè un abbraccio,una carezza in quei tempi valeva più di tutto,perche poteva essere l'ultima, anche per loro che vivevano nel castello di Hogwarts, che attutiva tutto, anche il grido che segue un' Avada Kevadra...- si stavano mangiando la faccia(come diceva Ginny) anche se lei ed Harry,non erano da meno solo che erano più discreti... c'era più dolcezza nei baci di Harry,più rispetto, e per l'ennesima volta in pochi mesi Hermione si trovò ad invidiare Ginny ,perchè lei quella dolcezza non l'aveva mai avuta.

Non le mancava nulla,l'affetto dei sui amici, dei suoi genitori,ma solo Dio probabilmente sapeva come si fosse sentita sola a volte, anche se era circondata da decine di persone. Non era facile essere Hermione Granger, non era facile perchè lei che si era costruita una certa reputazione,un nome...il nome della ragazza d'acciaio, dell'amica fedele, della studentessa modello, della giovane donna invincibile che si sarebbe messa davanti a Harry Potter ,in un ipotetica e quanto mai probabile battaglia finale,per salvarlo...lei aveva fatto credere di non aver bisogno di nessuno, di essere forte , di saper affrontare tutto da sola.

Aveva capito da un po' che metteva in difficoltà le persone per il semplice motivo che la consideravano superiore, troppo in alto e  come si sa la mela che sta più in alto non si prende, ci si accontenta di quella a cui ci si arriva senza doversi arrampicare...

Le ragazze sono come le mele sugli alberi
Le migliori sono sulla cime dell’albero.
Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perché
Hanno paura di cadere e ferirsi.
In cambio, prendono le mele marce che sono cadute
A terra, e che, pur non essendo così buone,
sono facili da raggiungere.
Perciò le mele che stanno sulla cime dell’albero, pensano
Che qualcosa non vada in loro

non che fosse particolarmente bella ,anzi il contrario semmai...era grassa, i fianchi troppo larghi ,le gambe troppo grandi ,la bocca mediocre , gli occhi di nessun azzurro o verde abbagliante ,i capelli né biondi,né neri,né rossi... di un normale castano,che passava facilmente inosservato...il trucco poi...non era brava e i brufoletti che aveva sul viso erano un problema perenne, anche se Ginny spergiurava di non riuscire a vederli.

Non era però l'aspetto fisico il suo più grande problema, quello che la faceva sentire sola...era che tutti i suoi amici la consideravano troppo forte, troppo indipendente, capace di cavarsela da sola...perchè altrimenti Harry nelle storiche litigate del terzo e quarto anno, non si era schierato dalla sua parte ,invece che da quella di Ron,anche se era chiaro che lei aveva ragione e Ron torto...perchè pensava che lei se la sarebbe cavata senza di lui, invece Ron no,lui non avrebbe resistito senza il suo appoggio e il suo affetto. In ultima analisi, lei poteva restare da sola, era forte a sufficienza e ogni giorno si malediva perchè aveva mostrato una sola parte di sè...lei non era così forte ,aveva bisogno degli altri, detestava la solitudine, sentire di doversi proteggere da sola...

Era questo che in  quel momento stava invidiando a Ginny, il fatto che lei fosse protetta dalle braccia di Harry-come era stata lei protetta da quelle di Draco meno di dodici ore prima,peccato che quel bel sogno si fosse infranto come uno specchio con i conseguenti sette anni di disgrazie...lei ora non avrebbe più saputo vivere senza quelle braccia-che Harry le accarezzasse i capelli con quel amore e quella devozione che lei avrebbe pagato pur di sentire che fosse rivolta a lei.

La sua gelosia nei confronti di Ginny l'aveva portata a credere di essere innamorata di Harry e dopo due giorni a pensare aveva capito che lei non era gelosa di Ginny,era invidiosa,la invidiava così tanto perchè aveva così gratuitamente quello che lei non aveva mai avuto. Perfino i suoi genitori erano arrivati a pensare che lei fosse autosufficiente e,sentendosi di troppo,l'avevano lasciata alla sua vita,a cui ,avevano capito, essere estranei. La accettavano,vero , ma non comprendevano...arrivavano a capire parole come Eccezionale, Prefetto,Caposcuola...ma non sapevano, non credevano a Voldemort, ai mangiamorte, avevano troppa paura per credere e fingevano che non esistessero.

I bambini hanno bisogno di raccontare delle favole quando qualcosa risulta troppo difficile da accettare.
(Francoise Dolto)

 E così lei doveva proteggere anche loro, perchè il suo essere una mezzosangue e migliore amica di Harry Potter implicava anche questo...mettere i suoi genitori a rischio. E lei l'aveva accettato, aveva accettato molti compromessi che il coraggio di Harry e l'impulsività di Ron non avevano mai neanche valutato, perchè non possedevano ancora la maturita,l'occhio lucido,e la capacità di soffermasi e razionalizzare ogni scelta e ogni avvenimento, che lei possedeva a causa della sua vena da Corvonero,era invece la sua vena Grifondoro che la spingeva a buttarsi in ogni impresa e affrontate ogni rischio...

La voce di Harry che diceva a tutti di andare interruppe il flusso dei suoi pensieri e si diressero a lezione.

Saltò il pranzo con scusa ufficiale il fatto che doveva studiare e scusa per Ginny la non sopportazione per Ron e Lavanda che si imboccavano a vicenda e si dileguò in sala comune. Tra una materia e l'altra la sua mente vagava a lui...se l'era ritrovato più di una volta con gli occhi puntati addosso a lei, sfacciatamente, e lei ormai non sapeva più reggere il suo sguardo. Per fortuna non avevano lezioni insieme il pomeriggio e fino a sera nessuna cosa rilevante, se si escludeva Neville che da un po' di tempo cercava di corteggiare Hermione a modo suo,versandole il succo di zucca addosso, inciampadole sul piede, balbettanto quando parlava con lei...usava addirittura la scusa dei compiti:a pozioni era diventato il suo compagno di banco e ogni argomento che affrontavano ,Neville lo voleva studiare con lei per "approfondire".Quello con te vorrebbe approfondire qualcos'altro Herm, te lo dico io...era il parere di Ron... Ginny la esortava a dargli una possibbilità anche se neanche lei ,quando lo diceva ,sembrava convinta della cosa.

Dopo le lezioni arrivò la tanto temuta ora di cena...si era quasi dimenticata di Draco Malfoy anche perchè lui si comportava come se lei non esistesse,era peggio del solito insomma,non era neanche degna di un suo insulto,della sua considerazione...

Finì di ingozzarsi e con una scusa,che Ginny coprì naturalmentè, si defilò dalla sala da pranzo...nella fretta di correre e di simulare che fosse tutto apposto,non si accorse di una persona che si era alzata dal tavolo dei serpeverde e la stava seguendo...

Si fiondò nel bagno e stava per cominciare la solita operazione quando una voce arrogante la fermò...

"Allora sei stupida Granger,e pensare che c'è gente che ti considera la studentessa più brillante della scuola!"sbottò il biondo serpeverde.

"Fatti gli affaracci tuoi Malfoy,cos'è,niente di meglio da fare che tormentare me ?La Parkinson si è finalmente stancata di te?"

Maledicendosi per non essersi accorta della sua presenza, Hermione rispose risoluta, dimenticandosi che a lui e solo a lui si era mostrata fragile e che quindi quella sicurezza l'avrebbe fatto solo ridere...                                                                                Potrete ingannare tutti per un po'. Potrete ingannare qualcuno per sempre.
Ma non potrete ingannare tutti per sempre.

Abramo Lincoln

"Granger togliti quella maschera,dopo ieri sera tutta questa arroganza ha perso di credibilità,non credi?" rispose sarcastico come leggendole nel pensiero...era chiaro che la sua domanda retorica non attendeva risposta.

Hermione abbassò gli occhi,ferita,umiliata...lui-che per pochi minuti credeva le avrebbe restituito la felicità-le aveva tolto l'unica cosa che le era rimasta ancora intatta :l'orgoglio. Gli occhi cominciarono a pizzicarle,ma non avrebbe pianto di nuovo davanti a lui...

"Cosa vuoi da me?Mi sembra che ieri sera hai avuto un altro ricordo felice da affiancare a quello che hai per il tuo Patronus,no?"gli domandò stizzita,amara,sarcastica...non aveva mai sperato tanto di sbagliarsi...

"Cosa c'è di felice Granger,nel vedere una ragazza che pian piano si sta uccidendo? é incredibilmente patetico-soprattutto se si pensa che lo stai facendo per Weasley-oltremodo disgustoso,ma felice no...felice sarebbe rinfacciarti questa debolezza quando ne sarai uscita ed umiliarti davanti a chi ti crede forte ed equilibrata,questo si,sarebbe felice."                                                                              "Solo chi non conosce il dolore può ridere di chi soffre"

Anonimo

lei non sapeva che il ragazzo quelle parole se le stava preparando da più o meno ventiquatto ore, e forse se l'avesse saputo ne sarebbe stata contenta, ma lui ,purtroppo,aveva l'orgoglio di un grifondoro,solo quello...il resto era da serpente.

Era la prima volta che vedeva la faccenda da quel punto di vista...lei si stava uccidendo...e lui glielo aveva detto così:senza un minimo di tatto,di tenerezza, col tono di uno che ti sta informando di quali sono i suoi programmi-poco interressanti per giunta- per l'indomani scolastico.Lui però era sicuro che ne sarebbe uscita, perchè voleva rinfacciarglielo,l'aveva detto chiaramente -felice sarebbe rinfacciarti questa debolezza quando ne sarai uscita-ne era convinto, quando neanche lei sapeva se sarebbe stato così...lui che finalmente, primo tra tutti, aveva capito che lei non era così forte come voleva far credere...voleva dirgli tante cose,voleva rispondere ma la prima cosa che gli disse fu impensabile...

"Non lo faccio per Ron"non sapeva perchè lo aveva detto,ma il pensiero che lui potesse credere che lei si distruggeva-si perchè era questo che faceva -per Ron ,la turbava...voleva fargli capire che lei non era innamorata del suo compagno di casa, e questa volta l'orgoglio non centrava niente.

"E allora perchè lo fai?"chiese lui, non riuscendo a nascondere quella traccia di rimprovero nella voce che per lei fu medicina

"Io non lo so..."si trovò a rispondere...

"Come fai ad essere convinto che ne uscirò?"felice sarebbe rinfacciarti questa debolezza quando ne sarai uscita

"Perchè tu non sei convinta di riuscire ad uscirne"domandò a sua volta ,sottolineando la parola "riuscire" per il semplice fatto che lei riusciva in tutto, e per Salazar ,doveva riuscire anche in questo...

"Io-io non so se voglio..."rispose Hermione ormai con le lacrime agli occhi...

"Non lo so se ce la faccio..."rispose cercando di controllare il tremito che la stava scuotendo alla consapevolezza improvvisa di non avere più il controllo della situazione, del suo corpo ,della sua mente.

Vivere senza tentare significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.

Jim Morrison

A lui bastò guardarla una volta negli occhi per capire,senza l'uso della legimalzia stavolta, che era veramente disperata.

Aprì leggermente le braccia e con voce bassa le disse:"Vieni qui..."

Un passo,poi un altro era questione di secondi, ma lui non aspettò oltre...con un solo passo le fu di fronte,le prese la testa fra le mani e se la poggiò sul petto...una mano,la sinistra ,rimase lì fra i suoi capelli, a spingerle la testa contro il suo torace ,mentre l'altra scese a cingerle la vita. Abbassò di poco la testa e portò le labbra a baciarle la chioma ribelle...Dio...quella ragazza profumava di buono...albicocca forse? se lo sarebbe domandato per tutta la vita.

Lei non piangeva...solo qualche lacrima ribelle scendeva ogni tanto dai suoi occhi...non se lo sarebbe mai perdonato se avesse rovinato quel momento piangendo. Dopo quelli che parvero secoli,ma forse erano stati solo pochi minuti, lui si allontanò quel tanto che bastava a prenderla per la vita, alzarla da terra e spostarsi poco più in là,poggiandola sul marmo del lavandino per poterla guardare negli occhi.

Prima o poi ci sarebbe annegato dentro quegli occhi, profondi, dolci ,risoluti eppure così fragili .

E' iniziata catturando il mio sguardo, ma ora hai catturato il mio cuore.

Anonimo

 Era impreparato ma anni e anni di autocontrollo gli davano la sicurezza che mai e poi mai Draco Malfoy sarebbe potuto apparire spaesato per qualche secondo in più di quanto fosse permesso a chi lo osservava, per affermare che l'insicurezza che gli aveva visto negli occhi, non era stata solo frutto della propria fervida fantasia...e fu per questo allenamento che quando Hermione alzò gli occhi nei suoi vi trovò sfontatezza e determinazione...

"Stammi a sentire bene Granger, io non so perchè fai tutto questo ,e non offendere la mia intelligenza dicendo che lo fai solo perchè vuoi dimagrire..., e sinceramente non mi può importare di meno.Smetti,perchè quella che fai è una cosa stupida ,terribilmente patetica e non ti si addice...toglierti la vita lentamente,vomitare quello che mangi è ridicolo...tu sei ridicola.La studentessa con tutti eccezionale in pagella,che va a vomitare in un gabinetto per essere alla pari delle tante oche che tanto commisera. Non le giudichi, mai , dici di commiserarle e secondo me sei un'ipocrita perchè vorresti essere come loro. La Weasley è una di loro,veste divise oscene eppure è la tua migliore amica.Tu la invidi,perchè non puoi essere come lei...le invidi tutte perchè hanno la possibilità di sbagliare, cosa che tu non puoi permetterti perchè nuocerebbe alla tua reputazione...beh ti dico una cosa...mi fai pena(e detto da me è tutto dire),sei una codarda ipocrita senza spina dorsale, che pur di avere qualcuno vicino si getta tra le braccia del suo nemico di sempre, perchè ha bisogno di qualcuno che la abbracci.Un consiglio :abbassa la cresta e mostrati per quello che sei.Non la perfetta grifondoro,ma una persona fragile,così fragile e debole da non saper resistere e superare i problemi della vita.E allora che fa,si getta nella depressione, perchè non sa affrontare la realtà,ne ha paura.Tu non solo non meriti di essere in questa scuola perchè sei una Mezzosangue,tu non meriti nemmeno di esistere perchè le persone come te non sopravvivono."aveva detto tutto con un enfasi che non lo caratterizzava,senza darle la possibilità si fermarlo, voleva intaccare il suo orgoglio,smuoverla...costringerla a dargli la sua parola che avrebbe smesso...

Costruire le proprie reazioni in base alle reazioni che queste susciteranno sugli altri.
(nc-1985)

e Dio com'era prevedibile la sua mezzosangue...

"TU"disse con rabbia che ormai pensava di non poter più provare"TU"cercava di divincolarsi ma era come affrontare un muro...
"TU NON SAI NIENTE DI ME,DI COME MI SENTO,DI COSA STO PASSANDO...mi vieni a dire che sono un ibrido,una senza spina dorsale,un'ipocrita.Perchè? è così inumano cercare protezione e affetto,volersi sentire protetta sempre e in ogni cosa incondizionatamente?Perchè tutti hanno il diritto di provare come ci si sente stretti in un abbraccio caldo e rassicurante e io no?...è un periodo di guerra per tutti,perchè tutti avete il diritto di avere paura,di essere consolati e capiti e io no?...perchè tutti potete sentire che vale la pena sopravvivere per il domani e io no?,perchè tutti avete la consapevolezza che ci sarà qualcuno con cui potete confidarvi, raccontare un brutto sogno e farsi consolare al primo accenno di pianto e io no?,non è giusto.Scusami se ho accettato le tue braccia, ma per una volta volevo sentire cosa si provava a non consolare ma ad essere consolata,volevo sentirmi protetta,ma hai ragione tu.Non è il mio destino,non è la strada che mi sono tacciata...ora che sei soddisfatto lasciami andare e vai a divertirti con i tuoi amici ed esci dalla mia vita."Tutto d'un fiato cercando di non piangere,aveva pianto già troppo davanti a lui.E lei,stupida, che aveva pensato che lui volesse aiutarla...

"E se io non volessi farlo"aggiunse lui con voce incolore.

"Cosa?"chiese lei sull'orlo dell'esasperazione e delle lacrime

"Uscire dalla tua vita."

Lei sgranò gli occhi.Quanti modi c'erano per interpretare quella frase?

Decise per una volta di dare l'interpretazione che più le piaceva...e gli buttò le braccia al collo stingendosi a lui e cominciando a piangere a dirotto ,disperata,mentre lui la cullava nel suo abbraccio,dove finalmente si sentiva al sicuro,protetta.

le lacrime veramente amare sono quelle che cadono non viste e che nessuno raccoglie

JIM MORRISON

 

Non sapeva per quanto tempo fossero rimasti abbracciati,in silenzio...ricordava che dopo un po' da quando aveva smesso di piangere lui le aveva detto che era tardi e l'avrebbe riaccompagnata in  dormitorio. Così aveva fatto, tenendola per mano l'aveva condotta per i corridoi ,percorrendoli con velocità e sicurezza, costringendola più di una volta a velocizzare il passo per raggiungerlo...si era accorta  di essere arrivata davanti al buco del ritratto della signora grassa solo quando lui l'aveva avvicinata a sè e le aveva depositato un bacio sulla fronte...cerca di dormire,stanotte...hai l'aria sfinita le aveva detto a voce bassa...si stava già allontanando quando lei gli aveva afferrato il polso e timidamente l'aveva ringraziato...non voleva che andasse via...lui aveva riso piano,abbassando la testa come se volesse nascondere l' ilarità ad una sua gaffe, e quando pochi secondi dopo l'aveva rialzata, i suoi occhi erano ironici come il suo sorriso-non sarcastico,ironico-e avvicinandosi le aveva detto ...tranquilla,domani mattina mi rivedrai...e con un sorriso si era dileguato...

Serena per la seconda notte di seguito per merito suo,si era addormentata,immaginando di essere stretta fra le sue braccia...

Al mattino, per la prima volta dopo tanto tempo,non dovette simulare un sorriso...le era venuto spontaneo...

"Wow Herm,sembri particolarmente contenta stamattina..."le fece notare Ginny

"Si è così"

"Allora te lo sei dimenticato Ron?"chiese l'amica abbassando la voce

"Sai credo proprio di si..."rispose lei fingendo di pensarci sopra...per la prima volta non invidiò Ginny per quel sorriso radioso che le illuminava il volto.Perchè?semplice,era lo stesso sorriso che illuminava anche lei.

La sera prima non aveva vomitato,e quindi non aveva l'aria troppo sciupata quella mattina e felice come una Pasqua si diresse con i suoi amici a colazione ,complimentandosi addirittura, con Lavanda per la nuova acconciatura.Per una buona mezz'ora  aveva esibito un sorriso radioso che tutti avevano apprezzato.Stava scendendo le scale mentre cercava di spiegare a Ron le basi per la trasfigurazione umana,quando a metà dell'ultima rampa una scena le  fece dimenticare tutto e cancellò il sorriso che aveva dalla notte precedente sulla faccia...

La bellissima Daphne Greengrass avvinghiata a Draco Malfoy.

                                                                        vorrei tornare bambino, perchè le ginocchia sbucciate fanno meno male di un cuore infranto...

                                                                                      jim morrison

 

 

 

Volevo ringraziare di cuore tutti quelli che hanno letto e soprattutto quelli che hanno recensito...14 recensioni 1 solo capitolo, sono commossa GRAZIE GRAZIE GRAZIE...penso di postare un altro capitolo,massimo due e poi mettere la parola FINE. scusate se aggiorno ogni morte di papa,o meglio,ogni giorno di rotazione a scuola...ma credetemi con una prof di greco come la mia,non posso fare altrimenti. Comunque:

 SiLvIeTT4:grazie sono felice che ti piaccia,non è facile stare vicino a chi ha questo determinato problema quindi penso tu sia una gran bella persona.E' un argomento forte e un po' difficile da scrivere,però spero di dare quel tocco di dolcezza e di tenerezza che possano in qualche modo renderlo meno drammatico e crudo...

marygenoana:si lo ammetto,la punteggiatura è la mia croce...sarà perchè quando la prof l'ha ripetuta sommariamente al primo liceo ero un tantino distratta e comunque mi riesce meglio scrivere a mano,con la velocità è più facile rimediare agli errori di punteggiatura,grazie anche alla pratica...c'è da dire che uso da poco l'html e quindi quando voi mi dite:vai a capo,io non capisco in che senso intendete...si lo so sono un po ritardata,ma che ci posso fare? cmq sono contenta che ti piaccia la fic

SakiJune:io vado pazza per le draco-herm,anche se è una coppia molto improbabile,ma io ci ho sperato fino all'uscita del settimo libro e in cuor mio non mi sono ancora rassegnata,vabbè...cmq ti ringrazio e sono contenta che ti sia piaciuta.

Aleptos:ti ringrazio molto per la critica,e poi una fan fic mica deve per forza piacere a tutti?scusa ma ero indecisa se mettere OOC anche perchè ho cercato di rendere il più possibile la fanfic più vicina al libro, forse più nel secondo che nel primo capitolo...cmq per l'accapo,non sono molto pratica dell'html quindi nel secondo capitolo ci ho provato ma è il massimo che sono riuscita a fare...se lascerai un commento e magari hai un po di tempo puoi darmi qualche consiglio,te ne sarei molto grata.

Nimpha93:Grazie grazie e ancora grazie...anche io penso che sia un problema su cui bisogna scrivere milioni di parole e fare milioni di campagne,perchè non c'è peggiore malattia secondo me,è un suicidio lento e inconsapevole e non lo auguro veramente a nessuno...Io adoro le Draco-Herm e le ho lette più o meno tutte e spero presto di diventare esperta come qualche autrice di cui ho letto le fic(Che ho imparato a memoria tra l'altro) e di scrivere ancora meglio.Spero che ti piaccia anche il seguito.

tindina: è l'augurio più bello che potessi farmi,ti ringrazio...spero di trovare il tempo(maledetta scuola) di scrivere fic...è un argomento che ho in testa da un po' e non ho scelto Draco ed Herm per un qualche criterio,ma semplicemente perchè sono i miei autori preferiti.Spero continuerai a leggerla

vinny:ti ringrazio moltissimo.Io sono una sentimentale ,romantica ,sognatrice,non di quelle smielate però,realista a modo mio e vorrei che le cose non fossero mai quelle scontate, perciò preferisco Draco a Ron.Ho cercato di metterci tenerezza e sentimento,perchè ad affrontare un argomento così duro senza un po' di dolcezza sarebbe troppo triste per una come me...sono davvero felice che ti sia piaciuto e spero che gradirai anche il seguito.

Dora83:grazie mille per i consigli,mi hanno aiutato tantissimo...anch'io adoro le citazioni,trovo che diano più senso alle cose...spero di aver fatto capire cosa ha spinto Hermione a cadere in questo tunnel terribile e di aver dato alcune spiegazioni...ti prego di consigliarmi su cosa aggiungere,cosa modificare(sempre se hai tempo)e sono veramente felice che ti piaccia la mia fanfic...grazie grazie e ancora grazie

piperina:sono veramente contenta che ti piaccia...Draco è un personaggio un po' complicato,mai banale e mai semplice nelle cose che dice e che fa...anche a me piace leggere temi delicati, perchè  anche le fanfic sono un modo per comunicare,un modo giovanile in un mondo di giovani,che difficilmente riescono ad esprimere il loro parere su questioni importanti e delicate.anche io adoro le citazioni e passo le ore a leggerle,anche perchè la mia prof di letteratura è fissata coi poeti,quindi meglio per me se le leggo,spero ti piaccia anche il seguito.

ImAya:grazie per il consiglio,te ne sono grata.Ho cercato di dare voce alle sensazioni di Hermione e ho tentato di renderle realistiche...come molti hanno detto non è una persona fragile,ma neache altri che hanno vissuto questa esperienza si mostravano fragili a chi gli stava intorno,eppure dentro volevano sentirsi protetti e amati.Spero di essere riuscita a far capire cosa a spinto Hermione a quel punto e ti prego di darmi tutti i consigli che ritieni opportuni,mi farebbe piacere.grazie ancora

dark angel 93:sono contena che ti sia piaciuta e grazie per aver recensito,spero apprezzerai anche il seguito...

DamaArwen88:sono contenta che ti sia piaciuta e grazie per il complimento,spero di riuscire a scrivere sempre meglio,perchè è la mia passione...ho scritto di questo argomento perchè è un  problema che sta diventando sempre più frequente a causa dei mass media e spero che presto non ci sarà più bisogno di scriverne...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Vivere ***


hermione 3

Stava scendendo le scale mentre cercava di spiegare a Ron le basi per la trasfigurazione umana,quando a metà dell'ultima rampa una scena le  fece dimenticare tutto e cancellò il sorriso che aveva dalla notte precedente sulla faccia...

La bellissima Daphne Greengrass avvinghiata a Draco Malfoy.

        vorrei tornare bambino, perchè le ginocchia sbucciate fanno meno male di un cuore infranto...

                                                                                      jim morrison

Apatica ,non c'era altra parola per descriverla...eppure che cosa si aspettava?Infondo lui non le aveva promesso nulla...Domani mattina mi rivedrai...avrebbe preferito non averlo rivisto.

Daphne Greengrass:come descriverla in un unica parola?...Beh,perfetta...perfetta per lui...

intelligente,la mente brillante di un serpente nel corpo di una dea...

purosangue,il suo sangue era più puro dell'oro zecchino...

scaltra,otteneva quello che voleva,sempre e in ogni situazione...perchè non avrebbe dovuto ottenere lui?...

viziata,abituata ad avere tutto,non avrebbe accettato un rifiuto...

serpeverde,serpente nell'anima...ninfa nel corpo...

ricca,discendeva da una delle famiglie purosangue più antiche...

opportunista,riusciva sempre ad approfittare delle situazioni...

sexy:la regina della seduzione,la maestra della provocazione...

attraente:non sarebbe riuscito a trovare un ragazzo immune al suo fascino nemmeno se avesse girato tutta la terra...

bella,no non lo era...era semplicemente stupenda...

e lei non possedeva la metà di queste qualità.

Eppure Lui...Dio ...perchè l'aveva illusa?

 

No,non doveva mostrarsi debole...evitando accuratamente di guardare dove c'era lui si recò al tavolo dei Grifoni, pur non soffrendo da più di due mesi  non avrebbe mangiato lo stesso...aveva un peso sul cuore così forte da schiacciarle la gabbia toracica,da impedirle quasi di respirare,figurarsi di mangiare...si sa,quando si è deboli tutto sembra più difficile,ma lei non avrebbe fatto trapelare nulla...lontano dai  suoi amici teneva china la testa sul libro di trasfigurazione,senza in realtà riuscire a leggere...aveva gli occhi troppo offuscati dalle lacrime che non avrebbe mai versato.

Senza dar conto a nulla,senza occuparsi di nessuno si alzò dalla panca,un'espressione imperscutabile sul volto...un piede dietro l'altro...il tremito che la scuoteva dentro non le toccava nè le gambe,nè le braccia.Salì le scale senza guardarsi indietro,senza porgere l'occhio a destra o a sinistra...non guardava dove andava,i suoi piedi sembravano conoscere da soli la strada...la sua testa non era occupata a pensare,era completamente sgombra da ogni sorta di pensiero...anche un bravo legimens non avrebbe trovato altro che il nulla nella sua mente...in futuro non avrebbe mai saputo dire come fosse arrivata nella sua camera,non ricordava neanche di aver detto la parola d'ordine!

Con una scrupolosità e una previdenza che in un momento come quello non erano fuori luogo,e neanche assurde...erano spaventose...controllò che fuori non ci fosse nessuno...

Con calma,come se avesse una linea precisa nella mente,imperturbò la stanza e compostamente si sedette sul letto e prese in mano un libro...leggere la faceva rilassare e le permetteva di pensare...

Non lo odiava...assolutamente no,che ci poteva fare lui se lei era così inutile,così mediocre,così banale...a confronto Daphne Greengrass...no,non c'era un confronto,non c'era termine di paragone...

Lui non l'aveva illusa,aveva provato pietà - Draco Malfoy non conosceva la parolapietà

Si odiava...come non si era mai odiata prima...perchè era così sbagliata,perchè così stupida...

Una qualunque altra ragazza dopo una delusione del genere avrebbe pianto con le amiche,si sarebbe lasciata consolare da braccia che in quel momento le sarebbero sembrate sicure e da giudizi pieni di esperienza...lo avrebbe chiamato bastardo e ,senza conoscerla, avrebbe definito lei una poco di buono...avrebbe tirato fuori dalle cucine cioccolata a volontà dando a lui la colpa dei brufoletti e dei chili di troppo...sarebbe uscita,avrebbe conosciuto nuovi ragazzi per dimenticarlo...

I dolori leggeri concedono di parlare; i grandi dolori rendono muti.
(Seneca)

una qualunque altra ragazza,non lei...

I dolori leggeri concedono di parlare; i grandi dolori rendono muti.
(Seneca)

La sua proverbiale obiettività l'avrebbe,in un altro momento,portata a considerare tutti i fattori,arrivando alla conclusione di non potersi aspettare niente da lui...non si erano scambiati nessuna promessa...

Ma da due mesi a quella parte,l'unica cosa che sembrava riuscire a fare benissimo era commiserarsi ,compatirsi ed odiarsi...odiava il suo essere così mediocre,insignificante,inutile se non per far copiare i compiti...Così debole e priva di spina dorsale...

Le sue parole...Perchè in qualunque posto confluissero i suoi pensieri c'era sempre lui?Lui che era riuscito a darle quella  grinta per affrontare uno di quei momenti in cui tutto  sembra terribbilmente inutile e doloroso...un momento di guerra in cui la speranza è l'unico appiglio alla salvezza,quando tutti ti dicono di non arrenderti,di combattere perchè fin quando ci sarà solo uno che spera e combatte il male non può vincere...eppure lei si era scocciata di combattere da sola...

Le sue parole...

"E se io non volessi farlo"aggiunse lui con voce incolore.

"Cosa?"chiese lei sull'orlo dell'esasperazione e delle lacrime

"Uscire dalla tua vita."Lui non voleva lasciarla sola...

L'aveva detto così senza pensarci!...Draco Malfoy non faceva mai nulla senza pensare...

Dio!...Quant'era stupida!Perchè continuava a farsi ancora del male?...Perchè quella maledetta vocina ingenua nella sua testa le diceva che infondo era la Greengrass avvinghiata a lui e non il contrario?...non si era forse già illusa abbastanza?

Chiuse il libro di scatto.

Lei,Hermione Granger,non si sarebbe mai fatta abbattere da una sciocchezza simile...

Doveva calmarsi o tutti si sarebbero accorti che qualcosa non andava!

Riaprì piano il libro,doveva rilassarsi di nuovo e ragionare razionalmente.

Lui non meritava quel suo star male...l'aveva solo illusa!E lei stupida che ci era cascata!

Una mano si chiuse sul margine di una pagina...E tirò forte!

Una lacrima

Perchè diavolo non era scappata via?

Un'altra lacrima...e un'altra pagina

Perchè l'aveva fermato?

Altre lacrime...e altre pagine

Perchè si era fatta abbracciare?

Ancora lacrime...il libro buttato in aria

Perchè LUI l'aveva abbracciata?

Un gemito di dolore e altri libri,boccette per inchiostro,piume,profumi,piume del cuscino ovunque...

Se qualcuno fosse entrato,avrebbe creduto che fosse scoppiato l'inferno...

La sempre razionale e riflessiva Hermione Granger che gettava alla rinfusa ogni sorta di oggetto che le capitava tra le mani...

Doveva smetterla,o non sarebbe arrivata in orario a lezione...

Si può essere prudenti  in un momento di tale crisi personale?Evidentemente, sì.

Ma quelle lacrime non volevano saperne di fermarsi

Si morse le labbra finchè non sentì il gusto ferroso del sangue...voleva che il dolore fisico schiacciasse quello psicologico...

si sarebbero accorti della ferita sul labbro!

Sbattè ripetutamente il polso destro contro il legno che reggeva le tende del baldacchino finchè non le si formò un ematoma sulla pelle coperta dal polsino della cameretta...il dolore fu tale che lei non pensava neanche più di riuscire a provarlo a quella densità...Dubitò per qualche istante anche dell'integrita dell'osso,ma non le importava...

Le lacrime erano finite!Con qualche incantesimo ricreò l'ordine iniziale che c'era nella stanza e con il fondotinta copri quel disastro che il pianto aveva causato.

 

La giornata,le lezioni...estenuanti un po' per tutti,in particolar modo per lei.La sua mente quella mattina non voleva saperne di ragionare.Il drastico calo di peso,tutti gli avvenimenti di quella mattina, la paura di non essere più padrona della propria volontà...

A sera era seduta nella sala comune ai piedi di una poltrona un po' nell'ombra...la fiamma del camino sembrava riscaldare il suo corpo che era diventato così freddo nell'ultimo periodo.

Freddo,così com'era diventata lei:apatica con tutti,si era rinchiusa nella sua confortante solitudine,sola non accettava più l'invito degli altri ad unirsi mentalmente ai loro discorsi,cattiva con se stessa,con il suo corpo, con la sua mente e la sua intelligenza,estranea a tutte le persone e a tutti gli eventi,lei sempre così socievole,sempre così aperta e sensibile...

"Caposcuola Granger"

quel giorno non aveva neanche studiato,certo era venerdì ma per una come lei...,la mancanza di ferro e zucchero cominciava a farsi sentire...non riusciva ad arrivare più a fine giornata,la sua capacità di attenzione era drasticamente calata così come la sua attitudine di concentrarsi ad orari assurdi ed a capire concetti difficilissimi a tempo record.I professori non se ne erano ancora accorti,ma lei sì e questo la spaventava oltre ogni altra cosa...non avere più volontà,essere vittima del proprio corpo e schiava delle sue insicurezze.

"CAPOSCUOLA GRANGER?"chi era quel bambino ora?

"Scusa Morgan,ero distratta.Dimmi!"quel bambino la guardava accigliato e lei si rese conto di non averlo proprio visto arrivare o quanto meno sentito e l'espressione interrogativa di lui le suggeriva che la stesse chiamando la tempo!

"Si infatti Herm,è tutta la giornata che sei distratta!"le fece notare Ron.Lei non vi badò,non aveva voglia di sentire la sua voce...infondo era anche colpa sua se era in quello stato.Se non si fosse messo con Lavanda ,forse,si sarebbe accorto che qualcosa in lei non andava.

"Il caposcuola Malfoy mi manda a dirti che ti cerca la McGranitt perchè Pix ne ha combinata una delle sue e,ti aspetta nell'ala ovest del terzo piano e mi ha raccomandato di dirti di essere veloce perchè non ha tempo da perdere e di non portare Lenticchia,perchè non sopporta la sua asfissiante e diabetica presenza,scusa Re ma ha detto testuali parole!"concluse il bambino,ma dal tono della sua voce si capiva che avesse riso fino a un attimo prima...

"Diabetica?"Chiese con aria falsamente innocente Ginny per infastidire il fratello

"Beh,non so esattamente cosa volesse dire,ma ha borbottato qualcosa su Lavanda-sanghiusuga-Brown e Ron-Ron-amorucciomio-Lenticchia-Weasley ."Quest'ultima uscita scatenò l'ilarità di tutti,tranne di Ron e Lavanda naturalmente e di Hermione che si era fermata alle prime parole del bambino...

E se in realtà non fosse una scusa...?

E se la McGranitt la volesse veramente...?

Come avrebbe fatto a superare quest'altra terribile delusione?Da dove avrebbe trovato la forza?

"Vengo anch'io,così vediamo se quel pallone gonfiato osa dire queste cose davanti al sottoscritto!"Affermò Ron con le orecchie rosse per l'idignazione suscitando un'altra risata collettiva e l'annuire di Lavanda.

"No Ron,ho intenzione di dormire stanotte e se cominciate a litigare posso dimenticare il letto fino alle due del mattino!"mi ha raccomandato di dirti di essere veloce perchè non ha tempo da perdere e di non portare Lenticchia

Ne valeva la pena andare da lui?E se fosse rimasta delusa?Come avrebbe fatto a non precipitare irreversibilmente nel più profondo e quanto mai allettante baratro dell'apatia e delle depressione che mai quanto quel pomeriggio le era sembrato invitante?

Sì,ne valeva la pena...

                                                                           Meglio vivere una vita di rimorsi che di rimpianti

"Non mi aspettate,forse si farà tardi..."a metà della frase era scappata via...

Percorse le scale che la separavano da lui con una velocità che più di una volta l'aveva portata ad inciampare e a rischiare di cadere...

Correva per impedire alla sua mente di pensare quanto fosse saggio andare da lui,con una così alta probabilità di rimanere delusa...

Correva per non ascoltare la sua mente che le suggeriva di tornare indietro e di mandare Ron dalla McGranitt,ma il suo cuore le urlava di correre tra le sue braccia dove finalmente si era sentita protetta e in pace con se stessa come non si sentiva da tempo...

"Ti prego Dio,fa che sia una scusa per vedermi"

Arrivò nell'ala ovest del terzo piano e prese a camminare lentamente...era tutto buio,di lui non c'era traccia.Neanche della McGranitt per fortuna! Niente da fare...lui non c'era!

Si appiattì contro la parete e si strinse tra le braccia per il freddo...

"E meno male che ti avevo detto di fare presto!"Hermione sobbalzò,non l'aveva visto spuntare dall'ombra e sovrapensiero com'era non si era accorta neanche della sua presenza e trovarselo a pochi passi di distanza...

"Non era mia intenzione spaventarti!"Perchè quella maledette ragazza aveva preso ad allontanarsi appena l'aveva visto?

"Non mi hai spaventata!"La sua voce tremava,ma non era certo per il motivo che lui sembrava intendere...

"Sapevo che l'avresti detto,quanto sei prevedibile sciocca mezzosangue..."si avvicinò ancora ma lei fece qualche altro passo indietro...

"non avrai paura di me,spero!"se continuava così l'avrebbe fatta allontanare e non era sua intenzione.

"Certo che no?"perchè quella voce continuava a tremare?

"Stamattina hai fatto finta che non esistessi,posso sapere il motivo?"Non ne aveva bisogno,gli era bastato guardarla un attimo negli occhi per capire,ma voleva che lei glielo facesse almeno intendere,anche se girandoci intorno...

"Ti sbagli,non ti ho evitato stam..."si morse le labbra accorgendosi dell'errore provocandosi dolore alla pelle già martoriata quella mattina.

"Ma io non ho parlato di ..." che cos'era quel gemito di dolore?

"Che hai fatto alle labbra,mezzosangue?"perchè diamine adesso non lo guardava più negli occhi?

"Niente!"non sfuggiva mai nulla a quel maledetto...

"Fa vedere..."

Si avvicinò a lei e tentò di prenderle il viso tra le mani,ma Hermione si scostò bruscamente...                                                     

"Lascia stare...,non è necessario!E' stato un errore venire qua,è meglio che vada!!"fece per andarsene...

"Tu non vai da nessuna parte!"la prese per il polso per fermarla..."Ahi!"un gemito di dolore;quello era il polso che quel pomeriggio aveva sbattuto contro il legno e lui l'aveva stretto troppo forte...

"Che hai al polso,Granger?"la voce di lui cominciava ad assumere una lieve sfumatura di panico.

"Lasciami andare..."Voleva andare via...quello che aveva fatto quel pomeriggio non era stato ancora elaborato dalla sua mente e lasciare accesso a lui nel suo inferno personale era un qualcosa di troppo grande,irrevocabile, che lei non si sentiva pronta a condividere...

"Hermione fammi vedere,maledizione!"Era la prima volta che la chiamava per nome e alzava la voce con lei...non l'aveva mai sentito alterarsi:lui era sempre così calmo e padrone di sè...non aveva mai usato con lei quel tono autoritario e arrabbiato insieme che mal nascondeva una punta di preoccupazione...

Quelle considerazioni sembrarono convincerla a restare...lui le esaminò il polso velocemente,tastando con le dita la carne delicata...

Lei aveva gli occhi bassi e non potè guardare la sua espressione quando le disse:"Non è rotto,ma dovresti farlo vedere a Madame Chips o ti farà male ancora per molto...vorrei che mi guardassi in faccia mentre ti parlo!"

Alzò lo sguardo verso di lui...i suoi occhi sembrarono leggerle dentro e all'improvviso un lampo li attraversò...

"Come diavolo ti è venuto in mente di sbattere il polso vicino al legno,ma dico io sei completamente imbecille?Con quella forza poi... rischiavi di farti male sul serio!!!"era arrabbiato,era chiaro...

ma con quale diritto si permetteva di dirle quelle cose...e poi come faceva a...

"Come fai a...?"un lampo di comprensione le balenò nello sguardo"Tu...come ti sei anche solo lontanamente permesso di...Io non ci posso credere,mi fidavo di te...Tu...tu sei...PENSAVO FOSSI DIVERSO,MA SEI UN LURIDO SERPEVERDE...ti odio...TI ODIO"l'aveva urlato con quanto fiato aveva in gola...

I suoi pensieri...l'unica cosa di cui sembrava ancora esserne padrona...lui...come si era permesso?

Era entrato nella sua mente come un ladro...lo odiava...quei pensieri che lei custodiva tanto bene,che la facevano sentire protetta da se stessa e dagli altri...

Perchè non aveva capito che lei non si sentiva pronta a renderlo partecipe del suo mondo così contorto,lui non avrebbe potuto capire...avrebbe giudicato senza sapere...

Nessuno avrebbe compreso i suoi pensieri,avrebbe perso quei pochi amici che aveva se lui li avesse raccontati in giro,avrebbe perso la sua credibilità,la sua-già scarsa-autostima,avrebbe perso tutto...perchè lui non avrebbe potuto capire...

Era rimasta impalata,gli aveva urlato contro il suo disprezzo,lo aveva insultato in tutti i modi che conosceva e lui...

Lui non aveva detto una sola parola...l'aveva lasciata sfogare,inveire contro sè stesso...il suo volto non aveva mai cambiato espressione...

Di fronte a quella freddezza,si era sentita tradita...ancora più di quanto era successo quella mattina o alla consapevolezza che lui leggesse nella sua testa...l'aveva ghiacciata...non gliene importava niente di lei...

Si era accasciata al suolo e appiattita vicino al muro...Dio aveva perso ogni dignità e orgoglio...Lei sempre così fiera,sicura,arrogante...

"Vattene via..."non voleva piangere...voleva andare via,ma le gambe non le davano la forza...

"Mi sembra di averti già detto una volta che non ho nessuna intenzione di farlo,Granger!L'hai dimenticato?"

Come avrebbe potuto mai dimenticarlo...?

"Sei una stupida,lo sai?"il suo tono si era abbassato...

"Uscire con solo la divisa scolastica alle dieci la sera...assurdo!"non si riferiva a quello e lei gliene fu grata...

"Vieni con me,ti porto in un posto."le porse una mano ma lei sembrava riluttante a prenderla,a fidarsi,a seguirlo...

Lui sembrò comprendere ciò che le passava per la testa,senza stavolta violarla.

"Non ti sto chiedendo di fidarti di me...lo ammetto,neanch'io lo farei,ma lo sai perchè solo uno stupido vorrebbe essere immortale o guardare nel futuro?"

perche' oggi non e' piu' ieri e non e' ancora domani: e' un giorno unico che non abbiamo mai vissuto e non vivremo piu'.
(Myriam)

Lei scosse la testa lentamente...non capiva dove volesse arrivare con il suo discorso...

"Perchè così si priverebbe della parte più bella...vivere!Si toglierebbe quel poco che quel deficiente circondato da tanti idioti come mio padre gli ha lasciato...la scelta!Niente,e te lo dice uno di cui la vita è sempre stata pianificata,è più bello che vivere ogni momento intensamente come se fosse l'ultimo,senza ragionare su cosa è giusto o cosa è sbagliato...pensa a cosa ti potrebbe rendere felice...

Vivere a lungo e' desiderio quasi di tutti, ma vivere bene e' l'ambizione di pochi.
(J. Hughes)

 

Poteva andare meglio,beh può darsi,capita...ma intanto tu,non la tua coscienza,non avrai lasciato niente intentato!"

Lei gli prese la mano"Non so se ne sono capace...mi insegni?"

Lui sorrise"OH,Io sono un maestro!"

 

 

 

Si lo so...ci ho messo una vita...ma non è colpa mia se quella di greco mi fa stare 5 ore al giorno sopra i libri e dico 5.Assurdo    vero Allora prima di tutto devo dire una cosa:Sono una deficiente:non so usare il computer,non so usare l'Html...questo capitolo l'ho riscritto la bellezza di tre volte perchè non  lo salvavo bene e ogni volta dovevo ripartire sempre da capo...in più tentando di   correggere i capitoli precedenti invece di modificarli io li cancellavo e quindi ho perso tutte le recensioni:chiedo quindi umilmente  scusa  e vi prego di lasciare qualche commentino pure ino ino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Mi chiamo Hermione Granger ***


hermione 4

"Vieni con me,ti porto in un posto."le porse una mano ma lei sembrava riluttante a prenderla,a fidarsi,a seguirlo...

Lui sembrò comprendere ciò che le passava per la testa,senza stavolta violarla.

"Non ti sto chiedendo di fidarti di me...lo ammetto,neanch'io lo farei,ma lo sai perchè solo uno stupido vorrebbe essere immortale o guardare nel futuro?"

perche' oggi non e' piu' ieri e non e' ancora domani: e' un giorno unico che non abbiamo mai vissuto e non vivremo piu'.
(Myriam)

Lei scosse la testa lentamente...non capiva dove volesse arrivare con il suo discorso...

"Perchè così si priverebbe della parte più bella...vivere!Si toglierebbe quel poco che quel deficiente circondato da tanti idioti come mio padre gli ha lasciato...la scelta!Niente,e te lo dice uno di cui la vita è sempre stata pianificata,è più bello che vivere ogni momento intensamente come se fosse l'ultimo,senza ragionare su cosa è giusto o cosa è sbagliato...pensa a cosa ti potrebbe rendere felice...

Vivere a lungo e' desiderio quasi di tutti, ma vivere bene e' l'ambizione di pochi.
(J. Hughes)

Poteva andare meglio,beh può darsi,capita...ma intanto tu,non la tua coscienza,non avrai lasciato niente intentato!"

Lei gli prese la mano"Non so se ne sono capace...mi insegni?"

Lui sorrise"OH,Io sono un maestro!"

"Dove mi stai portando?"

avevano attraversato tutto il terzo piano fino a scendere al piano terra per arrivare nelle cucine,camminavano a pochi centimetri di distanza senza mai sfiorarsi;lei avrebbe voluto che che lui le prendesse la mano,ma non era stata accontentata...

"Non lo immagini?"chiese quando ormai già stava facendo il solletico alla pera.

"Sei un bastardo Malfoy!"non voleva entrare lì dentro

"Non mi dirai che hai paura..."le sussurrò all'orecchio mettendosi dietro di lei.

"No!"disse lei che non voleva entrare.

"No,non ho paura o no,non voglio entrare?"chiese con un ghigno sulla faccia.

"Fai schifo Malfoy"
"Strano,nella Gazzetta di Hogwarts risulto al primo posto tra i più belli e sexy della scuola" "Ucciditi!"sbottò lei,non sapendo come rispondergli. "Però non puoi negarlo,non si può negare l'evidenza,così come non puoi negare che ti piaccio!" "Sei
troppo presuntuoso per i miei gusti Malfoy"esclamò lei tutta rossa in viso. "E non si può negare neanche che quando arrossisci sei bella!"

Oddio,le aveva fatto un complimento,un complimento vero...le aveva detto che quando arrossiva era bella...

"Beh,Grazie!"disse timidamente

"Non devi ringraziarmi,non era un complimento ma una semplice costatazione oggettiva"

Non sapeva se essere contenta o meno della sua ultima affermazione.Non tutti ti dicono che sei bella,costatazione o complimento che fosse,lui la trovava bella...questo era l'importante,la forma non contava.

"Beh grazie lo stesso!"concluse lei...le piaceva avere l'ultima parola.

"Hai intensione di rimanere qua fuori per tutta la notte?"domandò lui e lei finalmente si decise ad entrare.

La cucina era grande come la ricordava,pulita,ordinata...appena li videro entrare gli elfi domestici accorsero e quando videro Malfoy cominciarono una lunga sequela di inchini e reverenze.

"Signor Malfoy,siamo onorati che lei abbia deciso di farci nuovamente visita" "Signor Malfoy siamo lieti di averla qui con noi!" "Signor Malfoy siamo entusiasti di servire voi e la vostra gentile accompagnatrice"

Il timore e la reverenza che provavano nei confronti di Malfoy erano diversi dal rispetto che provavano per Harry e la simpatia che provavano per Ron.

Malfoy ed Harry erano due persone diametralemente opposte, eppure uguali come le due parti del cerchio divise dal diametro. Che fossero due tra i più bei ragazzi della scuola era un dato di fatto,ma c'era una differenza di fondo tra loro:non volere bene ad Harry era praticamente impossibile,lui sempre così gentile,dolce ,disponibile ,leale;così come invece era quasi impossibile volere bene a Malfoy così algido,freddo,arrogante,presuntuoso,sicurò di sè...forse c'era una sola persona ad Hogwarts che stava al suo fianco per reale amicizia e non per timore e questa era Blaise Zabini;il resto Tiger,Goyle era evidente che più che l'amicizia,a legarli a Malfoy era la paura:Malfoy era il loro capo di elezione,il principe dei Serpeverde, l'erede di una delle famiglie più ricche e potenti del mondo magico,era più conveniente stare con lui piuttosto che contro di lui.Tutte le ragazze che cadevano ai suoi piedi non erano innamorate di lui,come le ragazze che per Harry avrebbero pagato oro,erano attratte dalla sua bellezza,dal suo essere bello e dannato,il classico figo da paura che c'è in tutti le scuole,babbane e magiche che siano;per stare con lui anche solo una notte,sarebbero state disposte a tutto sole per raccontare in giro che il ragazzo più bello della scuola le aveva degnate di uno sguardo...di certo erano consapevoli,non si può essere così stupidi, che lui non avrebbe ricordato neanche il loro nome, ma evidentemente andava bene così.Ne valeva la pena.

Eppure Draco Malfoy l'aveva fatta sentire importante,più importante di come la faceva sentire Harry per un motivo molto semplice:Harry si occupava di tutti e cervava di aiutare chi ne aveva bisogno,il paladino della giustizia,il Robin Hood del XXI secolo. Molto più difficile era che Malfoy,Draco degnasse un essere vivente inferiore a lui,tutta la scuola per inciso,della sua considerazione. Era difficile ottenere da lui più di un insulto o uno sguardo schifato. Erano finiti i tempi in cui cercava guai,ora era l'algido serpeverde che con un solo sguardo era capace di mettere in soggezione,lui dallo sguardo freddo e impescrutabile,lui dai pensieri impenetrabili,l'indifferenza fatta persona,girava per i corridoi con i suoi schiavetti personali,con quell'aura di superiorità e con la sua solita faccia da schiaffi...quando camminava non prestava attenzione a chi incontrava: aveva l'innata capacità di girare tra la gente come se fosse solo in una stanza,di non preoccuparsi di chi travolgeva passando...chi gli stava intorno arretrava quando lo vedeva passare e se un povero malcapitato andava a sbattergli contro Malfoy lo scrutava dall'alto del suo metro e novanta per novanta chili di muscoli e prima che il poveretto arrivasse dal piano terra alla torre di astronomia per nascondersi,gli rifilava una punizione e non contento gli toglieva una bella manciata di punti per poi riprendere la sua strada.

Con lei invece si era comportato diversamente,infatti orano insieme in quella cucina e un secondo prima le aveva detto che era bella...molto probabilmente era una delle poche ragazze a poter affermare che lui le avesse fatto un complimento, no , una costatazione oggettiva che indicava che la trovava bella,non carina,bella.

Un elfo domestico la distrasse dai suoi pensieri,chissà cosa avevano detto fino ad allora.Malfoy la guardava con uno sguardo interrogativo!Lei sorrise di rimando per poi girarsi di lato.Gli aveva sorriso.Ma era completamente ammattita?

"A cosa pensavi mezzosangue?So di essere un argomento interessante,ma potresti pure evitare di fare pensieri sconci sul sottoscritto mentre sei con me in una cucina.Potrei pensare che non ti dispiacerebbe tanto tradire il tuo amore platonico per Lenticchia.D'accordo che dovrebbe essere normale ma sai,con una come te non si sa mai..."

"Finiscila di dire stronzate Malfoy o il tuo ego potrebbe risucchiarti!"

"Perchè,vuoi negare che stavi pensando a me?"chiese in tono malizioso
"Infatti,perchè mai dovrei pensare a te?"esclamò sfidandolo con lo sguardo

"Hai stile Granger,ma anche senza Legimazia capisco che stai mentendo!"

"Stronzate!"

"Non mi piacciono le parolacce addosso a te,Granger!"

"A me non piace la tua presunzione,siamo pari!"
"No invece:la presunzione è una cosa che mi appartiene,so di essere un pensiero fisso per le ragazze,e anche se ti vesti da monaca di clausura non vuol dire che non appartieni all'universo femminile-dicendo questo la guardo per bene soffermandosi sul maglione della divisa facendola arrossire-e questo mi sembra innegabile,ma le parolacce non sono una cosa che caratterizzano il tuo carattere. Non devi cambiare per integrarti Granger!"

"Non osare..."

"non sto usando la Legimazia,ma con questo ho capito di aver colpito nel segno"

"Vaffanculo"

"Ok qua ci sta!"e le sorrise,un sorriso sincero a cui lei non seppe trattenersi dal rispondere...

"Cosa hai ordinato?"chiese per cambiare discorso...errore tattico

"allora è vero che stavi con la testa tra le nuvole!"sorrise di nuovo,questa volta con il suo ghigno caratteristico e lei rispose con una linguaccia.

se qualcuno le avesse detto tre mesi fa che un giorno lei avrebbe passato una PIACEVOLE serata in compagnia di Malfoy a fargli le linguacce,beh,lo avrebbe mandato al San Mungo in pochi minuti.

Arrivò un elfo domestico con in mano una tazza di cioccolata calda e un caffè nero e due fettine di una torta che sembrava squisita.Migliaia di calorie...Panico...

"Mi dispiace ma proprio non posso"indietreggiò fino a sbattere vicino al mobile della cucina.Lui tranquillo si sedette e senza alcuna galanteria prese la sua fetta di torta e cominciò a mangiarla.

"Mangia!"le disse semplicemente.Lei non si muoveva.

"Ti assicuro,è buona.l'ha cucinata Dobby,il mio vecchio elfo domestico!"affermò

"Come fai a sapere che l'ha cucinata lui?"domandò lei curiosa.Sapeva così poco di Malfoy e non sapeva perchè ma sentiva che quella risposta sarebbe stata importante.

"Era una specialità della mia bambinaia e l'ha trasmessa a lui...non l'hai mai assaggiata qui a scuola.Provala!"disse lui neutro.I suoi occhi avevano perso quella scintilla di ironia che c'era sempre stata nel suo sguardo da quando avevano messo piede in quella cucina.Non sapeva perchè,ma si avvicinò al tavolo fino ad appoggiare le mani sulla sedia libera,di fronte alla torta.

"se è così buona,perchè non l'ha mai fatta per gli studenti?"voleva che parlasse,che gli raccontasse qualcosa di lui

"L'ho vietato!"ora la sua voce era gelida e il suo corpo aveva assunto quella posa rigida che gli era caratteristica.

"Perchè?"chiese dolcemente...troppo avventata non si aspettava una risposta.Lui infatti continuò a mangiare e lei si era arressa a non poter soddisfare la sua curiosità.

"Era un dolce che io e la mia bambinaia mangiavamo insieme quando ero piccolo!"spiegò

Lei gli sorrise incoraggiante"Le sei affezionato?"domandò

"E' morta."disse freddo

"Mi dispiace"non voleva toccare argomenti così delicati.Malfoy era una persona chiusa e lei sapeva quanto era difficile aprirsi.

"Non dispiacerti,ero bambino.Non me la ricordo neppure."

Le disgrazie della fanciullezza si ripercuotono sulla vita intera e lasciano al cuore dell'uomo una fonte inesauribile di malinconia.
(P. Brulat)

le sorrise"Mangia ora!"Non un ordine,non un invito...

Prendendo il coraggio a due mani prese la torta e diede un morso:era buonissima

"E' buonissima!"

"Lo so,e adoro che certi privilegi rimangano solo miei"ammiccò lui,ghignava di nuovo e lei fu felice di essere riuscita a riportarlo al buon umore.

Non la mangiò tutta,ma evidentemente lui riteneva che già metà di quella fetta enorme andava bene.Anche la cioccolata era buona,specialmente se assaggiata dopo tanto tempo.

"Non ti piace la cioccolata?"domando indicando il caffè nero.

"Preferisco il caffè!"

"non sai che ti perdi!"

"Sono dello stesso parere,ma io mi sarei rivolto a te!"lei abbassò gli occhi.

"Non era mia intenzione giudicarti!"precisò lui"Era solo un consiglio:avanti una vita senza mangiare è come una vita senza donne!Impossibile"Lui stava dando al discorso una piega ironica,e gliene era grata.Non era sicura di riuscire a tollerare ordini e rimproveri.

"sempre il solito porco!"dichiarò lei.Lui scoppiò a ridere e lei gli fece una smorfia.Poi le venne un'idea.Prese un pezzetto di torta con la forchetta e cogliendolo di sorpresa mirò alla sua faccia.Da bravo cercatore esperto,però lui riuscì ad evitarla per un pelo.

"Questo non dovevi farlo Granger!"dicendo questo si stava alzando lentamente,prese il piatto con la torta e gliela buttò addosso.

Lei non riuscì ad evitarlo e fu colpita in pieno sul maglione."Maledetta serpe.Questa me la paghi!"prese con le mani la crema sulla torta e cercò di raggiungerlo.

"Prima devi prendermi!"ammiccò lui cominciando a girare intorno al lungo tavolo mettendosi giusto al centro di fronte a lei.Dopo un paio di finte Hermione cominciò a correre verso di lui che la evitava ridendo.Poi Draco cominciò a camminare per il tavolo e lei gli fu dietro.Senza preavviso lui si girò e approfittando del momento di smarrimento con un braccio le immobilizzò le mani evitando di sporcarsi e con l'altro la mise seduta sopra il tavolo.Lui ghignava e rideva divertito,cercando di immobilizzare quella furia che aveva tra le braccia,non l'avava mai sentito ridere così:non per prendere in giro o ghignando. Era una risata semplice,sincera e lei non credeva che Draco Malfoy potesse ridere così.Un po' per la sorpresa,un po' per la sua prestanza fisica finalmente Malfoy riuscì ad immobilizzarla.Ridevano entrambi come bambini,incuranti della guerra fuori, delle diverse case a cui appartenevano,all'odio che li aveva accomunati per sette anni.Ridevano per il piacere di farlo,perchè all'uno faceva piacere la compagnia dell'altro.

Tra le risate lei cercò di pulirsi le mani vicino ad un tovagliolo e poi andò ad osservare il suo maglione rovinato.

"Mi hai sporcato il maglione!"si lamentò per finta lei.

"Posso ricomprartene dieci,cento,mille volte più belli di questo."

"Non occorre,ti ringrazio!"l'atmosfera si era raffreddata.Niente da fare era sempre il solito Malfoy,non perdeva occasione per mostrare al mondo quanto fosse ricco.

"Non volevo rinfacciarti i miei soldi!"affermò lui allontanandosi.

"Però l'hai fatto!"sentenziò lei,non scendendo dal tavolo.

Lui a guardò,non le avrebbe mai chiesto scusa.

"Ma non era tua intenzione ed è già un passo avanti."Gli sorrise,non poteva pretendere che lui cambiasse e forse non voleva neanche che lo facesse.

"Avevi ragione sai,era buona la torta!"Era stata lei ad allortanarlo con quel tono freddo e accusatorio,ma ora voleva che le si avvicinasse di nuovo.

"Avevo ragione anche sul fatto che una vita senza il cibo è come una vita senza donne?"domandò riavvicinandosi...

"Niente da fare il tuo è un chiodo fisso!"Scherzò lei

"Ti dispiace?"

"Perchè dovrebbe dispiacermi,fatti tuoi!"

"sempre sulla difensiva eh,Granger!"

"No sei tu che provochi!"esclamò esasperata lee,possibile che dovessero sempre litigare;doveva ammettere però che le piaceva litigare con lui...era divertente,un continuo mettersi alla prova,una continua sfida...chissà se anche a lui piaceva così tanto!

"Ti piace litigare Malferret?"

"Si.Con te in particolare!"

"Perchè?"

"Perchè mi sai tenere testa,almeno per un po',giusto il tempo di farmi divertire..."

"Si,si come no.Ti piacerebbe furetto"

"E poi perchè quando ti arrabbi sei ancora più bella!"lei gli sorrise timidamente e quel sorriso mandò a quel paese tutto l'autocontrollo che l'aveva trattenuto dal baciarla da quando l'aveva vista spaurita in quel corridoio.

Si avvicinò senza darle il tempo di decidere se ritrarsi o meno e poggiò le sue labbra sulle sue.Lei sorpresa non rispose,ma chiuse gli occhi mentre lui le poggiava una mano sulla schiena e l'altra sul tavolo vicino alla ragazza.Era un bacio dolce, non esigente a fior di labbra senza chiederle di più.Piano si staccò da lei e aspettò che aprisse gli occhi.

"Se vuoi che non accada più devi solo dirmelo!"domandò piano,con voce incolore guardadola in quegli occhi stupendi...Hermione abbassò lo sguardo.Quando lo guardò di nuovo i suoi occhi erano più decisi e fermi.

"Non mi chiamo Pensy Parkinson,Draco!"

L'aveva chiamato per nome...

"Se ti fossi chiamata Pensy Parkinson non ti avrei mai baciata,ma a quest'ora staresti già nel mio letto." affermò lui convinto.

"Che vuoi dire con questo?"

"Che so che ti chiami Hermione Granger e mi sta bene così"

un sorriso le illuminò il viso,si avvicinò a lui e con un dito gli accarezzò la guancia leggermente ispida.

"Hermione Granger non avrebbe mai mangiato una fetta di torta insieme a Draco Malfoy,nè tanto meno avrebbe iniziato con lui una guerra con la crema e Draco Malfoy non avrebbe mai accettato di farsi toccare da una mezzosangue,avrebbe avuto paura di prendersi una qualche malattia."scherzò Hermione

"Ma tu prima non mi hai chiamato Malfoy,mi hai chiamato Draco"constatò il rampollo di casa Malfoy

"Sono due persone diverse?"

"No,sono la stessa persona che si comporta diversamente diversamente a seconda di cosa il contesto chiede!" i

Ci piaccia o no, accettiamo la storia di cui facciamo parte.
(Elio Vittorini)

"Io come devo chiamarti?"
"In tutte e due i modi!"

"Non sono molte le persone ad avere questo privilegio!"

"Si possono contare sulla punta delle dita"

"E allora cosa aspetti a baciarmi?"

"Che tu me lo chiedessi!"
Dicendo questo si avventurò di nuovo su quelle labbra di cui ,n
e era consapevole,sarebbe presto diventato dipendente.

Scusate per il clamoroso ritardo,ma secondo voi che devo fare:finire qui la storia o continuarla un altro paio di capitoli?

rispondete x favore

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