Three for the price of one.

di _Underwater
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** The doctor. ***
Capitolo 3: *** Nobody ***
Capitolo 4: *** Marry me. ***
Capitolo 5: *** Died ***
Capitolo 6: *** I don't care. ***
Capitolo 7: *** Goodbye ***
Capitolo 8: *** Like the others. ***



Capitolo 1
*** Prologue ***



 

 

Prologue.

()

 

 

 

«Tu sei pronta?» soffiò Liam all'orecchio di Jade.

La ragazza infondò i suoi occhi chiari in quelli scuri del giovane.

«Sono nata pronta, Liam». Aveva paura, in realtà, ma non l'avrebbe mai detto.

Lui le sorrise sistemando meglio la pistola dentro i suoi jeans. Erano pronti. Pronti per un altro colpo, pronti per un'altra rapina, pronti e basta.

«Quindi, io entro e dico... "Fermi o sparo?"» chiese Niall, "la matricola".

Non aveva ancora capito come andavano le rapine, a differenza dei suoi compagni di "avventure".

Jade scoppiò a ridere dandogli una pacca sulla spalla, adorava quando i novellini erano così ingenui «No, biondo. Tu entri, cerchi di non farti notare e ti avvicini alla cassa e, con calma e gentilezza, chiedi al cassiere i soldi. Se oppone resistenza entriamo in azione io e Liam, hai capito? Non fare mosse azzardate o sei fottuto»

Annuì freneticamente, si stava cagando sotto, Jade ne era certa.

«Dai, sarà divertente!» sbottò Liam con un ghigno divertito sulle labbra. Cercava di tranquillizzarlo, in realtà. Non ci riusciva mai con i novellini.

«Sì, divertente...» farfugliò lui avvicinandosi al supermercato.

Niall entrò mentre Liam e Jade osservavano il tutto da fuori.

«Secondo me, appena il cassiere si oppone, si mette a piangere» disse la ragazza, sicura di se.

Liam fece una smorfia «No, se la cava... Guarda, sta parlando col cassiere con tutta la tranquillità necessaria» le fece notare.

«La fortuna del principiante...» ribattè lei.

Niall uscì con un sorriso soddisfatto sul volto e si avvicinò a loro.

«Ragazzi, ce l'ho fa...»

«Corri, imbecille!» lo interruppe Jade, dandogli un colpo alla spalla.

I tre imboccarono una strada semi deserta e con il fiatone continuarono a correre.

«Perchè, perchè stiamo correndo?» chiese innocentemente Niall poggiando una mano al muro per riposarsi.

«Perchè devi sparire prima che il cassiere chiami la polizia, coglione!» rispose Liam piegandosi sulle ginocchia.

«Oh»

«Ragazzi, datemi la mia parte... Non posso mica stare tutta la notte qui, io» sbottò acida Jade togliendosi il passamontagna e infilandolo nella borsa.

Niall inarcò un sopracciglio «Momento, cosa? Ho fatto tutto io! Volete anche una parte?»

Jade e Liam si guardarono negli occhi cercando di non scoppiare a ridere.

Ah, i novellini... Tutti così ingenui.

«Biondo, se vuoi una parte tutta per te... Hai sbagliato proprio compagnia, qui lavoriamo in gruppo. E se il gruppo non ti va a genio... Bhè, sei libero di andartene»

«Quindi... Dobbiamo dividere quello che ho preso?»

«Esattamente» sbottò Liam poggiando una mano sulla sua spalla.

Niall scosse la testa leccandosi le labbra «Mi sa che ho sbagliato compagnia!» urlò scoppiando in una risata e correndo via velocemente.

Jade sbuffò seguendolo. Finiva sempre così, i più "furbi" cercavano di scappare dopo il primo colpo, illusi.

«Biondo, io ti ammazzo» farfugliò lei cercando di non perderlo di vista mentre saettava tra la folla di persone di fronte a lei.

Arrivò in una strada deserta e quasi priva di illuminazione e, ormai stanca, si appoggiò ad un cassonetto per riprendere fiato.

Scoppiò a ridere nervosamente, non era la prima volta che una matricola scappava dopo il primo colpo. E, ovviamente, non riusciva mai a prenderli.

Si sentiva stupida quando le fregavano i soldi, ma lo trovava divertente, in un certo senso.

"Un ladro che si fa derubare".Dove si era mai visto? Bhè, lei era l'eccezione.

Continuò a ridere scivolando a terra, non le importava di sembrare una pazza. Portò le mani sulla testa e abbassò lo sguardo sulle sue scarpe. La sua risata echeggiava in tutta la strada silenziosa.

Smise di ridere quando sentì dei passi vicino a lei. Aprì gli occhi alzando lo sguardo, trovandosi davanti un ragazzo dalla pelle olivastra.

Sentì il cuore salirle in gola quando si rese conto del vicolo in cui si trovava.

Era deserto e poco illuminato. Posto perfetto per gli stupratori e i drogati.

Balzò in piedi stringendo i pugni. Nessuno poteva farle del male. E se solo quel ragazzo aveva pensato di poterla sfiorare, si sbagliava.

«Stai be...»

Jade non lo fece finire di parlare che gli saltò addosso colpendolo più volte con tutta la forza che aveva in corpo. Il ragazzo cadde sulle ginocchia quando il pugno della ragazza colpì il suo "amichetto", ne approfittò per dargli un altro calcio alle costole.

«Non si toccano le ragazze. Hai capito?» sibilò lei soddisfatta.

«Ma che cazz...»

«Guarda che posso continuare!» lo avvertì lei, alzando un pugno.

«Non volevo farti del male! Lo giuro!» urlò il moro stringendo gli occhi.

Jade inarcò un sopracciglio, sentendosi subito in colpa. Lei e i suoi stupidi attacchi di panico contro gli stupratori.

«Non, non... Volevi farmi del male?» chiese con voce tremante.

Il ragazzò tossì scuotendo la testa.

Sentì un peso allo stomaco. Aveva quasi ammazzato un bravo ragazzo di botte, per niente.

Si abbassò istintivamente verso di lui aiutandolo ad alzarsi «Scusa, io... Cazzo, pensavo fossi uno stupratore! Si può sapere perchè ti aggiri in questi vicoli indecenti?»

Il ragazzo sorrise facendo poi una smorfia di dolore.

«Per quanto ne sappia, non ero l'unico in questo vicolo "indecente"» mugugnò piegato a metà, non riusciva ad alzarsi completamente a causa del dolore.

Jade lo notò, così mise un braccio attorno alla sua spalla sorreggendolo.

Mai picchiare un ragazzo carino. Doveva appuntarlo da qualche parte.

«Scusa, ti fa... Male qualcosa?» azzardò sperando di non averlo picchiato così forte, in fondo.

La fissò in silenzio negli occhi «Secondo te mi farei sorreggere da una ragazza se stessi bene?»

Lei annuì. Aveva ragione. «Ripeto, pensavo fossi uno stupratore... Io, io dovevo pur difendermi!»

«Ti difendi bene, vedo» borbottò lui.

«Sì, lo so. Anni di kick boxing mi hanno fatto be... Oh, ma che ti sto dicendo? Ce la fai ad arrivare fino a casa?»

Lui si spostò lentamente «Certo che ce la fac... Aia!» urlò portandosi una mano sullo stomaco.

«Fa che non gli ho rotto le costole, fa che non gli ho rotto le costole, fa che non...»

«Si può sapere con chi parli?» la interruppe lui continuando a tenersi la pancia.

«Ti ho rotto le costole?»

Il moro scosse la testa «E' pazza. Pazza» farfugliò a bassa voce.

«Non sono pazza. Vieni, ti aiuto a tornare a casa...» borbottò facendolo poggiare alla sua spalla.

Lui annuì «Casa mia è... Un tantino distante da qui»

Jade ruotò gli occhi al cielo «Senti, hai sangue sotto l'occhio, sulla fronte e sotto il mento. Non riesci a reggerti in piedi e... Io non ho intenzione di arrivare lontano trascinandoti. Quindi, ti porto a casa mia, ti aiuto a rimetterti in sesto e poi prendo la moto e ti accompagno, va bene? Però tu, non denunciarmi per violenza!»

Il ragazzo sorrise «Non ti denuncio, non ti denuncio»

«Ecco, bravo» borbottò trascinandolo lentamente.

Cosa le toccava fare... Medicare uno "stupratore" dopo averlo massacrato di botte. Perchè i ragazzi non riescono più a difendersi come una volta?

«Come ti chiami?» chiese lui, fissando il marciapiede.

Le venne un colpo quando sentì quelle parole. Doveva dire il suo vero nome o inventarne uno all'istante?

«Jade»

«Bel nome» commentò il ragazzo.

«E tu? Come ti chiami?»

«Zayn. Zayn Malik. Ti stringerei la mano ma credo di avere tre dita rotte...» abbozzò un sorriso.

«Scusa... » sussurrò imbarazzata. L'aveva presa sicuramente per una psicopatica picchia ragazzi.

«Pensavo fossi ubriaca... Ridevi da sola, in un vicolo deserto. Non è molto... Normale, sai?»

Jade scoppiò in una risata isterica. Ecco, appunto.

«Stavo... Non sono ubriaca! Stavo pensando ad una cosa divertente e mi sono messa a ridere. Tutto qui» si giustificò scrollando le spalle.

«Volevo aiutare una povera ragazza ubriaca a tornare a casa... E guarda come sono finito!»

«Ripeto per la ventordicesima volta: SCUSA. Cazzo, non ti è mai capitato di essere picchiato da una ragazza?»

«Sinceramente? No»

Jade si fermò davanti la sua casa «Bhè, allora... C'è sempre una prima volta» borbottò infilando le chiavi nel cancello.

Zayn si fermò a fissare l'enorme casa bianca davanti a loro.

«Vieni, ti aiuto...» mugugnò Jade aiutandolo ad entrare. Aprì l'ennesima porta e accese tutte le luci. Liberandosi del cappotto e della sciarpa.

«Wow» sussurrò Zayn guardandosi intorno «Hai davvero... Una casa bellissima. Complimenti. Che lavoro fai per permetterti tutto questo? La ladra?»

Jade irrigidì le spalle di colpo, sentendo il battito del cuore accelerare.

«Ehy, stavo scherzando!» trillò Zayn divertito.

La ragazza sospirò aprendo lo sportello contenente le medicine. Prese delle garze, cerotti, disinfettante e passò a prendere una bistecca dal frigo.

«Siediti, faccio in un attimo»

Il ragazzo annuì trascinandosi fino allo sgabello.

Jade versò il disinfettante su una garza e la poggiò delicatamente sul mento del ragazzo.

«Aia...» si lamentò lui.

«Non è niente, sta zitto!» lo ammutolì lei.

«Brucia...»

«Ora ti passa, smetti di lamentarti»

Zayn sorrise mentre la ragazza passava il disinfettante anche sulle altre ferite.

«Mi hai sistemato per Natale, Capodanno e per i giorni a venire...» borbottò poggiandosi la bistecca sulle dita della mano.

«Oh, manca ancora un pezzo a Natale, guarirai. Non preoccuparti» lo rassicurò lei. In realtà lo aveva conciato davvero per le feste. Voleva solo sdrammatizzare la situazione. Non poteva mica passare per una pazza violenta, no?

«Sì, certo... Picchi così tutti quelli che ti passano accanto?»

Jade sbuffò trattenendo una risata «No. Non picchio tutti quelli che mi passano accanto. Ti ho detto che...»

«Sì, si... Ti sembravo uno stupratore...» borbottò ridendo.

Jade osservò il ragazzo in silenzio. Era davvero bello, doveva ammetterlo. Capelli neri sparati in aria, occhi scuri e profondi e una fila di denti bianchi gli illuminavano il volto.

«Ecco fatto. Ho messo dei... Cerotti nelle ferite»

Zayn annuì e facendo una smorfia, si alzò. Guardò l'orologio e quasi non gli venne un colpo.

«Oh, merda... Hai un cellulare?» chiese allarmato, poi abbassò lo sguardo «No, aspetta. Io ce l'ho il cellulare!» borbottò tastandosi i jeans. Estrasse un cellulare sotto lo sguardo confuso di Jade e, zoppicando, si allontanò per parlare a telefono.

Jade trattenne tutta la sua curiosità e per far capire al moro che non le importava niente della conversazione -cosa non vera- canticchiò mettendo il disinfettante al suo posto.

«Potresti... Accompagnarmi a casa? Oppure vado a piedi... Non c'è problema»

Jade sobbalzò voltandosi verso il ragazzo «Oh, certo che ti accompagno... Come cazzo fai a camminare?»

Le sorrise «Grazie»

Jade afferrò il suo cappotto e uscì, seguita da Zayn che camminava alla velocità della luce. No, in realtà sembrava un bradipo in letargo, ma a Jade non dava fastidio.

Lo aiutò a salire sulla moto e poi accese «Dove abiti?» domandò aggiustandosi il casco.

«Vai avanti di qualche isolato... Ti indico io la strada»

Annuì facendo come gli aveva indicato e dopo diverse indicazioni, arrivarono a destinazione.

Zayn scese lentamente dalla moto, accompagnato da vari lamenti «Arrivato» sbuffò quando riuscì a mettersi in piedi.

Jade gli sorrise «Ce la fai ad arrivare davanti la porta o devo trascinarti fin lì?»

«Se vuoi trascinarmi, fai pure» disse lui porgendole un braccio.

Lei scoppiò a ridere «Buona notte, Zayn»

«Buona notte, Jade. Stai attenta per strada. Vai direttamente a casa, è tardi e ci sono tanti malviventi in giro... Oh, forse non dovrei dirti questo. I malviventi dovrebbero avere paura di te» ghignò, scoppiando a ridere. «Cazzo, non posso nemmeno ridere...» mugugnò stringendosi la pancia.

«Non volevo picchiarti così forte. Mi dispiace. Fatti... Non lo so, fatti visitare da un medico»

«Bene, passi a prendermi domani e ci andiamo insieme?»

«Che?» urlò lei, inarcando un sopracciglio.

«Sei stata tu a conciarmi così, non posso mica guidare in questo stato?! Potresti almeno accompagnarmi dal dottore... Non hai una coscienza? Ascolta la vocina dentro di te, forza!»

In realtà la coscienza ce l'aveva, ma riusciva a non ascoltarla. Spesso.

Jade scosse la testa ridendo «Ho capito, ho capito... Ti accompagno»

«Passi a prendermi alle nove?»

«Alle nove? Di mattina? Ma è l'alba!» protestò lei.

«Alle nove» confermò da solo, per poi voltarsi lentamente verso la porta.

«Sei un approfittatore!» si lamentò fissando le spalle del ragazzo.

«E tu una ragazza violenta, Jade»

«Non sono violenta!» urlò.

«Oh, certo Jade... Ci vediamo domani, Jade»

«Smetti di ripetere il mio nome!»

«Lo ripeto perchè non voglio dimenticarlo, Jade»

«Fanculo, Jade» sussurrò a se stessa mettendo in moto.

Perchè non riusciva mai a frenare i suoi "istinti violenti"?

 

 

SCIABURABU! :D

*colpo di tosse per il momento imbarazzante dopo lo "sciaburabu" lol.

Okay, ci sono. Ho trovato cosa dire!

No, non è vero cwc

So solo che non vi libererete mai di me.

Muahahahahahaha * risata malefica. Molto malefica *

Non so fare nemmeno una risata malefica ewe

Ah, lo so... Lo so... E' la terza volta che scrivo una storia su Zayn.

Non è colpa mia! Lo giuro!

Ma... Ma... Boh, è una cosa strana. Spero non mi abbandoniate per questo piccolissimissimissimissimissimo difetto.

(Per le persone che non lo sapevano, rimuovete tutto. Fate finta che questa sia la prima con Zayn lol)

Adesso, se siete state così forti psicologicamente da arrivare fin qui, spero mi facciate sapere se ne vale la pena continuarla o se è meglio andarmi a nascondere in un angolino sperduto della terra alias camera mia lol.

Aspetto voi C:

Un bacio

-Me.

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Capitolo 2
*** The doctor. ***





The doctor.

 

 

 

 

Il fastidioso suono della sveglia mi fa sobbalzare sul letto, facendomi rotolare sul pavimento. Non sono abituata a svegliarmi col suono della sveglia. Di solito mi sveglio quando voglio, in fondo... Non lavoro mai, la mattina.

Mi alzo massaggiandomi la testa e mi fiondo in cucina per fare colazione velocemente. Devo sbrigarmi, Zayn mi aspetta alle 9 e mancano solo cinque minuti.

Ovviamente, la puntualità non è il mio forte. Infatti, arrivo mezzora dopo.

Bhè, è già un record...

Trovo Zayn davanti la porta, con le braccia incrociate e con la faccia che dice chiaramente "COMPRATI UN OROLOGIO."

«Wuè stupratore! Salta su!» urlo facendogli un sorriso.

Dai, punto sulla simpatia. Oh, ma quale simpatia? Io mi prenderei a pugni da sola.

Il moro mi incenerisce con lo sguardo camminando verso di me, lentamente.

«Non urlare, sai com'è... Ho dei vicini, io» borbotta posizionandosi sulla moto.

«Oh mamma mia... Come siamo agitati...» farfuglio imboccando una strada a caso.

«Senti, sono caduto dal letto. Mi sono fatto male perchè sono già pieno di lividi a causa tua, della cioccolata calda mi è caduta sui pantaloni... Quindi, sono andato a cambiarmi. Ho corso tutta la mattina per essere pronto alle nove. E "correre" significa soffrire, adesso. Perchè, sempre a causa tua, zoppico come un idiota appena picchiato da una ragazza! E infine, dopo essermi chiuso fuori, tu che fai? Vieni con mezzora di ritardo. Ho pensato molto a te questa mattina e posso assicurarti che non erano dei bei pensieri» sbotta lui tutto d'un fiato.

Spalanco la bocca fermandomi ad un semaforo «Wow. Non ho mai conosciuto un ragazzo che parla così tanto. Riesci a stare zitto?»

Grugnisce «Sei molto simpatica, davvero» commenta sarcastico.

«Dove devo andare?» borbotto poi, sorridendo.
«Vai a destra, poi giri a sinistra, di nuovo a sinistra e poi... A des...»
«Ho capito, ho capito» farfuglio seguendo la strada indicata.
«Gira a destra, a destra!» urla Zayn facendomi cambiare direzione velocemente.
«Oh, ma sei pazzo? Avevi detto a sinistra!»
«E mi sono sbagliato, va bene?»
«Coglione...» sussurro sorpassando una macchina.
«Cosa?»
«Un milione! Un milione di macchine!» urlo.
«Guarda che l'ho sentito che mi hai dato del coglione...»
«Fanculo»
«Come?»
«Un mulo! Mi piacerebbe comprare un mulo...» ribatto sorridendo.
«Ho sentito anche quel "fanculo"» borbotta lui.
«E allora non far finta di non sentire!»
«Guida va... Psicopatica» sussurra guardando la strada.
«Psicopatico sarai tu... Idiota»
«Possiamo smetterla?» chiede lui, esasperato.
Sorrido. Mi piace irritarlo, devo ammetterlo. «E va bene, la smetto»



Sbuffo guardandomi intorno, sono circondata da persone. Alcune tossiscono altre starnutiscono e altre mi fissano. Mi irrita andare dal medico. E' sempre pieno di persone infette pronte a farti tornare a casa ammalata.
Zayn è entrato nello studio da almeno dieci minuti, lasciandomi da sola in sala d'attesa. Pure sola lo devo aspettare. Che poi, chi lo conosce?
«Che bella ragazza, che ci fai qui?» mi chiede una vecchietta seduta alla mia destra.
«Io? Niente...» rispondo fissando la porta. Zayn, esci da lì. Ora.
«Stai poco bene anche tu?»
Fisso la signora «No. Io sto benissimo...» borbotto alzandomi e afferrando la borsa. Devo andare via da qui. In fondo, Zayn nemmeno lo conosco. Dove posso incontrarlo, di nuovo?
«Buona giornata» trillo allegra uscendo dall'edificio.
Salgo sulla moto e mi allontano in poco tempo. Quando sono abbastanza lontana, afferro il cellulare. Devo chiamare il mio "capo" che risponde al secondo squillo.
«Jade William. Sono le dieci e mezza del mattino! Quale miracolo è questo? Di solito ti svegli alle tre del pomeriggio!» sbotta Louis, divertito.
Muovo la testa ridendo «Sì. Lo so, lo so. Dove sei adesso?»
«Sto andando al bar di Harry con Liam e Niall a fare colazione. Vieni? Dai, così pianifichiamo un lavoretto in periferia... »
«Vado a posare la moto e vengo a piedi. Mi dai un passaggio tu per il ritorno»
«Al suo servizio signorina...»




«Mmh... Dio, Harry. Non smetteró mai di dirti che le tue ciambelle mi mandano in paradiso...» borbotta Niall ingozzandisi.
Harry sorride scompigliandosi i ricci «Sì, lo so. Lo so... Adesso scusatemi ragazzi, vado a servire quelle belle ragazze» fa l' occhiolino a Liam e dopo avermi scompigliato i capelli si allontana.
«Allora, questa sera venite o no a fare quel colpo? Se ci va bene prendiamo un sacco di soldi» sussurra Louis con gli occhi luccicanti.
Sbuffo, scocciata. Certo, fare la ladra mi permette di mantenermi... Ma non mi piace rubare, comunque.
«Io ci sto. Adesso però accompagnami a casa, ho bisogno di dormire...» mi lamento alzandomi.
Louis annuisce seguendomi «Andiamo»
Salutiamo Liam e Niall e saliamo in macchina.
«Come mai ti sei svegliata così presto oggi?» chiede lui mettendo in moto.
«Ho... Ho accompagnato un ragazzo dal dottore» spiego brevemente.
«Chi?»
«Un ragazzo, Louis. Un ragazzo» borbotto poggiando la testa sul finestrino.

Non mi va di fargli sapere che ho picchiato uno sconosciuto riducendolo uno straccio.
«Sei più acida quando ti svegli presto, lo sai?» sbotta posteggiando.
«E tu sei insopportabile, ogni giorno» ribatto ridendo.

In realtà gli voglio bene, anche tanto. Amici da una vita, siamo stati anche fidanzati per un pezzo ma poi, le cose non andavano. Siamo troppo uguali per essere fidanzati.
Scendo dalla macchina e lo fisso un'ultima volta prima di chiudere lo sportello.
«Ci vediamo stasera»
«A stasera» gli faccio l'occhiolino e lo fisso mentre si allontana.
Sospiro voltandomi verso casa mia.
«Oh merda» sussurro vedendo Zayn seduto sulla soglia della mia porta.

Che cazzo ci fa questo, qui?
«Eem... Andata bene dal dottore?» chiedo avvicinandomi.
Zayn si poggia al muro e si alza lentamente.
«Benissimo. Mi hai solamente fratturato un polso, fatto dare sei punti sotto il mento e tre sull'occhio, ricoperto di lividi e mi hai pure lasciato lì da solo come un coglione. Complimenti...»
Faccio una smorfia. Cazzo, sono una cogliona stronza. Una picchia ragazzi stronza. Ecco cosa sono.
«Scusa, non volevo lasciarti lì da solo. Ho... Ho avuto un imprevisto» Sì, un imprevisto...
«Potevi anche dirmelo che dovevi uscire col tuo ragazzo...»
Spalanco la bocca «Zayn, mi giravano le ovaie a stare lì. C'era una vecchia che continuava a fissarmi! Poi sono andata a fare colazione con degli amici... Tu mi avevi chiesto di accompagnarti, non di rimanere lì ad aspettarti!»
Il moro ruota gli occhi al cielo «Sei... Sei un'egoista. Ecco cosa sei!» borbotta infondando i suoi occhi scuri nei miei.
«Non... Non sono egoista...» sussurro abbassando lo sguardo.

Oh, sì invece.
«Ah, no?» Zayn si morde il labbro incrociando le braccia al petto.
«No. Ieri sera ho fatto di tutto per medicarti le ferite, questa mattina mi sono alzata praticamente all'alba, ti ho accompagnato dal dottore e stop. Non dovevo aspettarti. Non puoi prendertela perchè sono andata via!»
«Sinceramente, non sono venuto fin qui, zoppicando, per rimproverarti. Pensavo fosse

successo qualcosa ed eri stata costretta ad andartene. Ma va bene... Adesso, adesso devo andare...»
Gli afferro un braccio «Posso accompagnarti?»
«Io devo prima passare a comprare delle cose e...»
Ruoto gli occhi al cielo. Posso pentirmi di questa bontá improvvisa «Ti accompagno dove vuoi... In spiaggia, in montagna, in aereoporto... Dove vuoi andare. Tanto ormai, non posso ricominciare a dormire»
«Cos'è? Ti senti in colpa per avermi mollato lì da solo?»
Scoppio a ridere «Sì. Mi sento in colpa, va bene? Adesso... Vieni con me prima che me ne penta...» borbotto richiudendo la porta.
«Dobbiamo passare in un...» il suono del suo cellulare lo interrompe. Zayn si tasta i jeans estraendo il cellulare e si allontana un attimo per rispondere alla chiamata. Sorride come un idiota. Sta parlando con una ragazza, sicuro.
«Andiamo?» trilla lui dopo aver staccato la chiamata.
«Andiamo»



 


«Due ipod rosa? Cosa cazzo te ne fai fare di due ipod, rosa?» chiedo ridendo mentre Zayn ruota gli occhi al cielo.
«Senti, avevano solo questo colore e ne ho presi due perchè... Perchè se ne perdo uno, ho l'altro»
«Tu sì che sei un genio...» farfuglio sarcastica accendendo la moto. Lo avevo accompagnato al supermercato, in pasticceria e in un negozio di elettronica. Ah, e circa tre volte a casa per posare tutto quello che comprava.
Avevo fatto la taxista, in pratica.
Quando arriviamo davanti casa di Zayn, per l'ennesima volta, gli sorrido osservandolo.

Mi sento scema quando sorrido senza un motivo preciso.
«Grazie, Jade. Sei stata... Bhè, dal dottore sei stata un pò stronza, ma poi hai ascoltato quella vocina dentro di te e ti sei fatta perdonare» mi fa l'occhiolino.
«Mi è piaciuto portarti in giro per tutta Londra» ammetto con un sorrisino.
«Senti, Jade... Io ho dimenticato il mio numero di telefono, potresti prestarmi il tuo?»
Scoppio a ridere «Questa era pessima...» borbotto estraendo il cellulare dalla tasca, poi mi blocco. Posso dare il mio numero ad un "quasi-sconosciuto"? E se è un poliziotto?
«Scusa, ho perso il mio...» ribatto sorridendo.
«Bene. Allora ti presto il mio...» farfuglia lui sfilandomi il cellulare dalle mani.

Non lo aveva perso?

Scrive il numero e si fa uno squillo per salvarsi il mio.
«Ci si vede, Jade»
«Ah, mi sa di no...» sussurro chiudendomi il casco.
Zayn si blocca davanti la porta con un sorriso malizioso stampato sul volto «Facciamo così: visto che a causa tua non posso guidare o camminare alla velocitá di una persona normale... Quando avró bisogno di un passaggio, ti chiamo»
Che? Cosa? Come? Cazzo ha detto?
«Ma tu sei pazzo!»
«Non sono pazzo. Voglio solo farti capire che le tue azioni hanno delle conseguenze. Hai picchiato un ragazzo riducendolo uno straccio? Bene. Adesso aiutalo. Ti chiamo dopo, ciao Jade!» mi sorride chiudendo la porta velocemente. Grugnisco stringendo i pugni. Voglio picchiarlo, non per sbaglio questa volta.




«Jade, dai... Veloce! Infilati in quel cazzo di camino. Niall tiene la corda, non preoccuparti!» sussurra Louis sorridendo.
Sbuffo agganciandomi la cintura alla corda.
«Non sono Babbo Natale, Louis...» sbotto acida scivolando lentamente lungo il camino.
Dobbiamo derubare una famiglia partita per le vacanze, la casa è libera ma... Dobbiamo pur trovare un modo per entrare, no?
Quando mi trovo sospesa in aria, pronta a scendere lungo quel camino, un suono mi fa sobbalzare. Spalanco gli occhi sentendo il cuore accelerare. Oh, cazzo. L'allarme!

Stringo gli occhi sentendo meglio "il suono". Momento, questo non è l'allarme. A meno che, al posto di un allarme non hanno Justin Bieber che canta.

Grugnisco facendo varie accrobazie per riuscire a prendere il mio cellulare senza cadere.
«Pro, pronto?» rispondo cercando di prendere fiato.
«Jade, stai... Che stai facendo?» dice Zayn dall'altro lato del telefono.
Ruoto gli occhi al cielo. Giusto ora questo deve chiamare?

«Zayn, che vuoi? Non... Non posso parlare, adesso»
«Ho interrotto qualcosa?» chiede curioso lui.

E i cazzi tuoi, quando?
«Eh... Sì, diciamo di sì. Dai, sbrigati... Dimmi che vuoi»
«Domani mattina, alle otto, vieni con me dal parrucchiere. Ok?»
«Che cosa? No. Io non mi alzo presto per due giorni consecutivi!»
«Oh, ma dai... La mattina non fai mai niente, ne sono sicuro. Quindi, ci vediamo domani. Alle otto»
«No!» urlo stringendo la corda.
«A domani...»
«Ti ho detto di no. Cancella il mio numero e non chiamarmi mai più» sbraito infuriata mentre lui ride.
«Ci vediamo domani»
«Io non mi...» vengo interrotta dall'urlo di Niall, non faccio in tempo a capire che sta succedendo che mi ritrovo schiantata al suolo. Poi capisco, Niall ha lasciato la corda. Stupido novellino del cazzo.
«Aiia»





 

SCIABURABU :D

Ciaaao a tuuutti :)

Come state dopo le feste?

Io sto con la pancia piena :')

E ancora deve arrivare Capodanno... Ehehehehe *sorride in modo malefico e raccapricciante, soprattutto raccapricciante * lol

Okay, passiamo al capitolo C:

Ho voluto fare il prologo in terza persona e il resto della storia in prima :3

In realtà la stavo scrivendo tutta in terza ma siccome cambio idea ogni mattina (?) ho deciso di scrivere il resto in prima persona. Non ve ne fotte niente, lo so AHAHA

Adesso vado a rispondere alle recensioni e mi dileguo lol

Un bacio

-Me.


 

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Capitolo 3
*** Nobody ***





 

 

Nobody.


 


 


 


 

«Vediamo se mi chiedi di passare a prenderti con una gamba ingessata...» farfuglio trascinandomi verso casa di Zayn con le stampelle.
«Final... Jade? Dov'è la tua moto?» sbotta lui vedendomi arrivare.
Ruoto gli occhi al cielo. Come cazzo faccio a guidare la moto con una gamba ingessata?

«La mia moto è a casa. Sappi solo che ho la gamba ingessata a causa tua!» ringhio stringendo le stampelle. Ti darei una stampellata in faccia. Ma bella forte, oh.
«A causa mia?» farfuglia confuso.
Bhè, sono caduta mentre parlavo a telefono con lui... Quindi, sì. E' colpa sua.
«Sono caduta mentre parlavo a telefono con te. Ti avevo detto che non potevo parlare...»
«Cioè, tu cadi dal letto e ti rompi una gamba?»
Inarco un sopracciglio. Che c'entra il letto?
«Ma che cazzo bevi la mattina?»
«Ricapitoliamo: io ti ho chiamata interrompendoti mentre ti davi da fare a letto col tuo ragazzo e poi... Come cazzo hai fatto a romperti la gamba?»
«Non mi stavo dando da fare a letto, coglione! Stavo...»
Stavo solo scendendo lungo un camino per svuotare una casa. «Stavo su una scala per pulire le finestre!»

Sì, le finestre.
«Oh, scusa... Ho pensato... Cioé, rispondi al telefono col fiatone, mi dici che ti ho interrotto... Cosa potevo pensare?» alza il tono di voce.

«Credimi, se mi davo da fare a letto nemmeno ti rispondevo...» sbotto nel pieno della sincerità.

Lui scoppia a ridere sorridendo malizioso «Ah, sì? Quindi... Ti dai da fare a letto, eh?»

Okay. Al mio tre, via con le stampelle in testa.

«Senti, sono venuta fin qui per farti vedere che non posso più scarrozzarti in giro. Adiè» mi giro lentamente poggiandomi sulle stampelle.

«No, aspetta dai... Ora mi hai fatto sentire in colpa, ma certo che sei stronza, eh?»

Mi fermo dandogli le spalle cercando con tutta me stessa di frenare l'istinto di dargli un colpo di stampella in testa. «Non sono stronza»

«Nemmeno io, quindi... Troviamo un modo, ok?»

«Ma un modo per cosa?» chiedo confusa. Questo ragazzo non è normale.

«Ti... Okay, dammi una stampella» mugugna lui passandomi una mano attorno il fianco e afferrando la stampella con l'altra mano.

«Camminiamo così. Tu con una stampella e io con l'altra e ci reggiamo in piedi aggrappandoci all'altro» dice sicuro di se, avvicinandosi di più.

«Tu. Hai. Problemi»

Scoppia a ridere portando la testa indietro.

Ha problemi, sì. Ma la sua risata è incantevole.

«Andiamo dal parrucchiere, dai...»

«Zayn Maling, io...»

«Malik» mi corregge.

Grugnisco innervosita «Zayn Malik, tu sei pazzo. Devi andare dal parrucchiere? Bene, vacci da solo. Io adesso vado a casa mia, sul mio divano a guardare la mia televisione e con le MIE stampelle» sbotto strappandogli dalle mani la stampella.

«Ti servirebbe una messa in piega, sai?»

«Io ti... Ti...» digrigno i denti. La rabbia mi sta mandando in tilt.

«Mi?» mi incoraggia con un sorrisino malizioso stampato sul volto.

«Ti...»

«Mi adori, lo so. Adesso sbrigati, il parrucchiere mi aspetta. Secondo te com'è il ciuffo? Dovrei farlo più biondo?»

«Brucialo»

 

 

 

 

Sbuffo osservando Zayn che sorride mentre Jon, il parrucchiere, gli consiglia dei nuovi tagli.

Odio andare dal parrucchiere, soprattutto se devo aspettare.

«Tu, tesoro... Vuoi cambiare taglio?» la voce stridula di Jenny, l'assistente di Jon, mi fa sobbalzare.

«Oh, no no... Io non...»

«Vieni. A te ci pensa Marty, siediti accanto a quel bel fusto» indica Zayn che alza lo sguardo.

«Sei sempre troppo gentile, Jenny...» borbotta mentre vengo spintonata nella poltrona accanto alla sua.

Poco dopo una ragazza alta e magra si posiziona dietro di me con un sorriso a trentadue denti.

«Zayn, questa sera sono da te, vero?» chiede lei attorcigliandomi i capelli.
«Sì, sì... Solito orario, ti va bene, no?»
La ragazza annuisce per poi voltarsi verso di me.

Oh, guarda! Esisto anch'io.
«Vuoi cambiare look?» trilla allegra mentre ruoto gli occhi al cielo.
No. Non voglio cambiare look. Non voglio nemmeno stare qui. Quindi, immagina. Puoi.
«Marty, perchè non... Vieni un attimo qui» farfuglia Zayn attirandola verso di se e sussurrandole qualcosa all'orecchio.
Grugnisco, innervosita. Certo, parlate all'orecchio indisturbati... Tanto mica esisto.
«Sì! Oh mio Dio, Zayn. Tu sei un genio!» urla lei afferrandomi la testa.
«Che cazzo vuoi fare?» chiedo allarmata.
«Ssh... Rilassati, penso a tutto io»




«No, no, no... Non puó essere!» urlo fissando il laghetto di fronte a me.
Zayn mi fissa sorridendo. Mi ha convinta a fare un giro al parco e, entrambi, nelle condizioni in cui ci troviamo... Non siamo un bello spettacolo.

Non riusciamo nemmeno a camminare!
«Jade, smetti di scuotere la testa...»
«Mi hai fatto fare i capelli arancioni! Ti rendi conto? ARANCIONI. Rivoglio i miei capelli rossi...» mi lamento.
«Ma dai, ti stanno bene!»
«Smetti di prendermi per il culo»
«Non sto scherzando, davvero... Ti stanno benissimo»
«Jade!» urla qualcuno alle mie spalle. Mi giro lentamente e sorrido vedendo Louis avvicinarsi a noi. Una volta arrivato, mi stampa un bacio sulla guancia e si siede tra me e Zayn.
«É mattina e tu sei sveglia! Non posso crederci!» sbotta Louis facendomi un sorriso poi, corruga la fronte.
«Aspetta... É mattina. Tu sei sveglia. E tu chi cazzo sei?» chiede girandosi verso Zayn.
«Secondo te chi cazzo sono?» risponde lui con un sorrisino sul volto.
«Jade, vieni un attimo con me...» farfuglia alzandosi e afferrandomi un braccio.
«Louis, aspetta! Ho la gamba ingessata!» mi lamento saltellando.

Ha una delicatezza...

Ci fermiamo in un punto poco distante dalla panchina dov'è seduto il moro.
«Jade, cosa cazzo ti prende?» ringhia stringendomi un braccio.
«Non mi prende niente, Louis» sibilo strattonando il braccio per fargli mollare la presa.
«Lo sai che è meglio se non ti affezioni alle persone... Alle persone...»
«Oneste?»
«Ecco. Brava. Jade, tu non puoi permetterti di essere completamente sincera con un ragazzo e lo sai»
«Lo so, Louis. Lo so. Non preoccuparti, non... Non passeró piú del tempo con quello. É capitato oggi. Tutto qui»
Sospira sollevato e torna alla panchina, lo seguo.
«Io sono Louis Tomlinson» si presenta porgendo la mano a Zayn «il ragazzo di Jade» aggiunge poi, facendomi strozzare con la saliva.

Il ragazzo di chi?
Zayn sorride stringendogli la mano «Zayn Malik» risponde fissandomi.

«Senti, Zayn Maling...» inizia Louis.

«Malik» lo corregge.

«Sì, Malik. La vedi Jade?»

Zayn mi lancia un'occhiata e scrollando le spalle, annuisce.

«Bene. Devi starle lontano. Molto lontano. Perchè io sono... Geloso. Molto geloso»

«E io sono Bond. James Bond...» lo prende in giro lui facendogli un sorrisino.

Grugnisco alzandomi, non sopporto quando Louis dice di essere il mio ragazzo per far allontanare le persone. Ovvero, i ragazzi carini. E questa non è la prima volta che lo fa.

«Io vado a casa» borbotto afferrando le stampelle.

«NO!» urla Zayn alzandosi dalla panchina velocemente. Mossa sbagliata. Infatti, si porta una mano sullo stomaco facendo una smorfia.

Certo che picchio bene, eh?

Inarco un sopracciglio «Perchè no?»

«Bhè, perchè... Casa tua è lontana. Dove vuoi andare con le stampelle?»

«Ti accompagno io, amore» farfuglia Louis facendomi un sorriso «Ho la macchina»

Annuisco «Zayn, vuoi un passaggio?»

«Che ora è?»

Louis controlla l'ora «E' quasi ora di pranzo»

«Sì, grazie. Ma... Che ora è, precisamente?»

Scoppio a ridere «Sono le ore 12, 37 minuti e 17 secondi, 18, 19»

Zayn mi interrompe ridendo «Ok, ho capito... Emm, grazie comunque ma... Devo passare qui vicino, vado a piedi»

Ma se qui vicino c'è solo una scuola per bambini. Dove cazzo va zoppicando?

«Ti presto le mie stampelle»

Perchè sono così buona ultimamente?

Mi fa un sorriso afferrandole «Grazie, Jade. Te le riporto appena posso...»

«Al più presto, possibilmente. Perchè... Sai com'è... Vorrei poter camminare»

«Te le riporto, te le riporto»

«Ci si vede, Zayn! E ricorda le parole che ti ho detto poco fa...» Louis si avvicina a lui con fare minaccioso «Non provarci con la mia ragazza. Hai capito?»

Il moro scoppia a ridere. Perchè ride? Certo, Louis è buffo in versione “fidanzato geloso”. Ma, davvero... Perchè continua a ridere?

«Rilassati, amico» borbotta dandogli una pacca alla spalla. Afferra le stampelle e mi saluta con un cenno del capo.

Come sei simpy. Ihihihih. No, okay.

«Secondo me, quello non ragiona» borbotta Louis ridendo.

«Perchè no?» chiedo poggiandomi con una mano alla spalla di Louis.

«Cioè, gli dico che sono il tuo ragazzo, che deve starti lontano, che sono geloso e lui che fa? Si mette a ridere? Jade, ma che cazzo di persone frequenti?»

Scoppio a ridere «Frequento te. Ti basta?»

«Sei messa male, Jade. Sei messa male»

«Prendimi in braccio, coglione. Non posso nemmeno camminare!»

Ride «Allora perchè hai dato le stampelle a quello?»

«Perchè nemmeno lui riesce a camminare bene. Amen. Prendimi in braccio»

Sorride sollevandomi da terra «Jade, non affezzionarti a nessuno»

«A nessuno» confermo con un finto sorriso.

E se mi affeziono? Che puo' succedere di così grave?

 

 

 

 

 

SCIABURABU! :D

Ma cciiaaaao c:

Okay, sorvoliamo il fatto che è quasi un mese che non aggiorno...

*Va a nascondersi *

Giuro, non ho mai perso così tanto tempo per aggiornare una storia ma

per ora ho un sacco di interrogazioni cwc

In questo momento, ad esempio, dovrei studiare storia ma... Ssh (?)

Vabbè, per sfogarvi potete insultarmi, dai.

SCATENATEVI.

No, ok. Non siate troppo malvagie lol

Perchè poi il mio piccolo cuoricino si spezza e diventa triste.

Sì, il cuore diventa triste.

Problemi?

Okay, basta.

Adesso vado a rispondere alle recensioni c:

Un bacio

-Sara

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Capitolo 4
*** Marry me. ***


Marry me.

 

 

 

 

Sbuffo, spaparanzata sul divano.

Non cammino da due giorni. Perchè? Bhè, Zayn non mi ha ancora portato le stampelle.

Ho provato a chiamarlo, ma... Niente. Non risponde.

Magari si è disperso con le mie stampelle oppure... Nah, non può essere.

E se le parole di Louis lo hanno impaurito? Magari non vuole avere più niente a che fare con me per paura di Louis.

Scuoto la testa cambiando canale.

Mi sento sola quando mi trovo spaparanzata sul divano, ammalata e senza nessuno al mio fianco. Le altre ragazze, di solito, hanno le famiglie al loro fianco. Una madre che prepara il the, un padre che porta della cioccolata alla figlia o dei fratelli protettivi che fanno gli idioti.

Ma Io... Bhè, io no.

Non ho nemmeno un ragazzo pronto a farmi sorridere.

Che merda, oh.

Cambio, di nuovo, canale cercando di distrarmi. Non voglio iniziare a deprimermi.

Tossisco posizionandomi meglio sul divano.

Sì, oltre alla gamba rotta ho anche l'influenza. Da brava sfigata, ovviamente.

Chi può prendere l'influenza pur rimanendo a casa? Io.

Il suono del campanello mi fa sobbalzare.

Sorrido cercando di alzarmi.

Qualcuno mi cerca, allora!

Spero solo non siano quelle bimbe che vendono biscotti perchè, se sono loro, le mando a fanculo.

Dopo diverse manovre riesco a mettermi in piedi e con la velocità di un bradipo in letargo, arrivo alla porta.

«Ma buona sera...» Zayn mi fa un sorriso a trentadue denti appena apro la porta.

Sento le guance andare a fuoco. Perchè? Perchè di tutto il tempo che sono rimasta in casa vestita, truccata e pettinata... Lui deve arrivare proprio quando sono in pigiama, con le occhiaie e con i capelli a testa di cazzo?

«Zayn...» borbotto guardandomi le pantofole a forma di cane.

Pure le pantofole ridicole dovevo avere?

Dio, la sfiga mi segue davvero, allora.

Lui ride porgendomi le stampelle «Wow. Tu sì che sei sexy in pigiama» commenta con un sorrisino.

Stingo le stampelle in completo imbarazzo. Mai rimanere in pigiama in casa, anche se hai la febbre.

«Sì, grazie» grugnisco mentre continua a ridere.

«Amo le tue pantofole. Me le presti?» continua lui.

Ruoto gli occhi al cielo. Perchè non posso picchiarlo?

«Smetti di prendermi per il culo o ti spacco la faccia, di nuovo »

Smette di ridere un attimo, poi ricomincia. «Non ti sto prendendo in giro! Le voglio davvero le tue pantofole! Dove le hai comprate? No, perchè me ne servono un paio... Però maschili. Ci sono maschili? Di questo modello, intendo»

Scoppio a ridere. E' una forza questo ragazzo, devo ammetterlo.

«Va a cagare, idiota...»

«Voglio sapere dove le hai comprate!» protesta.

«Me le ha regalate Louis l'anno scorso, se vuoi chiedo a lui...»

«Ah, Louis. Il tuo finto ragazzo» commenta sorridendo.

Strabuzzo gli occhi. Ecco perchè rideva, aveva capito...

«Non è il mio finto ragazzo»

«Oh, certo... Allora? Che facevi di entusiasmante?»

«Zayn, non hai nient'altro da fare?»

«Sinceramente? In questo momento... No. Magari dopo, ma ora no. Tu che facevi?» si poggia allo stipite della porta, incrociando le braccia sotto il petto.

«Guardavo la tv, mi soffiavo il naso e tossivo. Un bel programma, insomma»

Scoppia a ridere «Oh, la piccola Jade ha l'influenza?» chiede con tono dolce.

Okay, non devo sciogliermi. No.

«Ho l'influenza. Ma non sono piccola» grugnisco puntandogli un dito contro.

Muove la testa sorridendo ed entra in casa chiudendo la porta.

«Che stai facendo?» urlo inarcando un sopracciglio.

Da quando le persone entrano nelle case altrui senza essere invitati? Oh, bhè... Io lo faccio sempre.

Si toglie il giubotto di pelle nera e lo appende nell'appendiabiti accanto alla porta.

«Miglioro la tua serata» risponde scrollando le spalle.

«Non c'è bisogno di migliorare la mia serata. Era perfetta, prima che arrivassi tu»

«Sì, come no... Senti, dove tieni il termometro?»

Ruoto gli occhi al cielo «E' sul tavolo, dovevo controllarmi la febbre poco fa... Ma poi sei arrivat...»

Mi interrompo osservando Zayn che cammina lungo il corridoio.

«Questa casa è bellissima. Facciamo a cambio? Tanto tu sei sola e la mia casa, anche se piccola ti basta mentre io...»

Scoppio a ridere «Abiti ancora con i tuoi, Zayn?»

Si ferma di scatto dandomi le spalle, per poi ridere nervosamente «Ma che dici? Non abito con i miei da un'eternità, diciamo che sono spesso in compagnia»

Annuisco. Ha compagnia, eh?

«Dove cazzo è il tavolo?» sbotta Zayn guardandosi intorno, non mi da nemmeno il tempo di rispondere «Oh, trovato. Oh mio Dio. Cosa te ne fai fare di una televisione così grande?»

Rido trascinandomi fino al salotto. «La guardo, la televisione. Ah, a volte gioco anche con l'xbox e...»

Spalanca la bocca, sconvolto. Cosa ho detto?

«Tu, giochi con... L'xbox?»

«Emm... Sì. Lo so, posso sembrarti grande e sono una ragazza ma... Cazzo, quando non ho niente da fare non posso fare a meno di giocarci!»

«Sposiamoci» dice serio lui, prima di scoppiare a ridere.

Qualcosa nel mio stomaco si muove per una frazione di secondo. Fame, sicuramente.

«Senti, ti misuro la febbre, preparo un po' di pastina e poi giochiamo con l'xbox... Ti va bene?»

Boccheggio un attimo cercando di trattenere un sorrisino.

E' sempre bello ricevere attenzioni, ma non posso riceverle, Malik.

«Emm... Veramente... Sai, Louis... Louis è geloso»

Si guarda intorno sorridendo «Io non lo vedo Louis, tu lo vedi?»

«No, ma...»

«Bene. Dov'è la cucina?»

Sbuffo «In fondo al corridoio a destra... Ma, sai cucinare?» sbotto seguendolo.

«Diciamo che sono un genio dei fornelli, ti va bene?»

«Wow» riesco a sussurrare. Da dov'è uscito un ragazzo così?

 

 

 

 

«Gira, gira a destra!» urlo mentre Zayn armeggia con il joystick.

«E' confermato, sono un mito» sbotta lui dopo aver vinto l'ennesima partita.

Sorrido poggiando la testa allo schienale del divano.

«Fammi sentire un po' la fronte...» sussurra dolcemente Zayn poggiando la mano sulla mia fronte.

Una sensazione di calore mi invade il viso.

Dai, non posso accaldarmi solo per la sua mano sulla mia fronte. E' ridicolo!

«La febbre è scesa, non preoccuparti... » guarda l'orologio «Vado via o vuoi fare un'altra partita?» mi chiede sorridendo.

Annuisco velocemente. Non voglio rimanere sola. «Senti, ho bisogno di... Cioè, non riesco a superare il livello 6... Puoi vedere se ci riesci tu?»

Annuisce «Certo che ci riesco» borbotta facendomi l'occhiolino.

«Oh, sì... Certo. Voglio proprio vedere» commento sarcastica.

Zayn inizia il livello, fissandomi di tanto in tanto mentre lo guardo.

Mi piace passare del tempo con qualcuno, anche se a giocare con l'xbox. Meglio di rimanere soli a deprimersi, no?

 

 

 

 

 

"Prima che tu possa entrare nel panico, voglio chiarire due cose:

  1. No, non ti ho drogata e portata a letto, non preoccuparti.

  2. Il pigiama te l'ho messo con gli occhi chiusi, lo giuro. No, non è vero. Avevi già il pigiama. Ma avrei voluto mettertelo io, lo confesso.

Ti sei addormentata sul divano ieri sera e non mi andava di lasciarti dormire sul tuo divano che è bellissimo (Dio, lo sposerei davvero il tuo divano) ma scomodo per passarci la notte, soprattutto con una gamba ingessata. Quindi, ho vagato per la tua casa in cerca della tua stanza (Sorvoliamo il fatto che tu pesavi e che la tua casa è enorme abbastanza da farmi girare come un idiota per almeno un quarto d'ora) e non so nemmeno se è questa la camera giusta. Ma, guardando l'arredamento... Ho pensato fosse quella. Se non lo è, scusami non sono mica un genio, io. Cosa cazzo te ne fai fare di cinque camere da letto? No, spiegamelo appena ci vediamo. Vorrei proprio saperlo.

Ti ho messo delle bustine per il raffreddore sul tavolo, prendile appena ti svegli.

Un bacio.

-Zayn :) x

Ps. Ti ho fregato le pantofole, giuro che te le riporto. Voglio solo farle vedere ad un mio amico per vedere se sa dove le vendono. (Sì, mi piacciono davvero quelle pantofole)

Pps. Ho dovuto cercare l'altra pantofola in giro per casa perchè tu ne avevi solo una. L'ho trovata, comunque.

Ppps. Russi, parecchio."

 

Muovo la testa sorridendo e poggio il foglietto sul comodino. Era la sesta volta di seguito che lo leggevo, poi ho capito che non è molto normale.

Mi alzo dal letto dirigendomi in cucina, notando le bustine che ha lasciato Zayn.

Guardo l'orologio.

Momento, sono le 10 del mattino e io? IO SONO SVEGLIA. Di mia spontanea volontà, poi. C'è qualcosa di strano, sicuramente. Io non mi alzo mai prima delle due di mia spontanea volontà.

Afferro il cellulare trovando tre messaggi.

«Wow, cos'è? La mia vita sociale sta facendo il buum o qualcuno mi cerca, davvero?» commento aprendo il primo, di Louis.

 

"Questo pomeriggio ti porto i soldi di un colpo che abbiamo fatto ieri sera, cerca di riprenderti presto. Ci servi :) x "

 

Passo all'altro messaggio, di Harry. Adoro quel ragazzo.

 

"E se ti portassi dei cornetti? Riprenditi presto, idiota :P"

 

Sorrido scuotendo la testa e rispondo velocemente, poi passo all'ultimo. Di Zayn. Mi afferro al tavolo per non cadere. Quel ragazzo comincia a farmi uno strano effetto. Cattivo segno, pessimo.

 

"Buongiorno splendore! :) " Ha usato il termine splendore? Davvero? Basta, Jade. Torna al messaggio "Il sole splende e il mondo ci sorride. No, non è vero. Fuori piove, ma il mondo ci sorride lo stesso, spero. Come stai questa mattina?"

Sorrido rispondendo velocemente al messaggio:

"Buongiorno Zayn, io sto bene. Tu come stai?"

 

Mi schiaffeggio la fronte. E' ovvio che lui sta bene.

 

 

"Io sto bene. Riesco a camminare, adesso. Quanto devi tenerlo il gesso?"

 

Mi lancio sul divano sorridendo. Perchè non riesco a smettere di sorridere?

 

 

"Altri 10 giorni, circa. E' una frattura lieve, magari posso toglierlo anche prima :D"

 

"Posso passare a prenderti?"

 

COSA?

Sento il mio stomaco fare una capriola. Zayn Malik, vuole passare a prende... Me? Per andare dove?

Sì, sì, sì.

Non ti affezionare a nessuno, Jade.

Oh, stupida vocina del cazzo.

Perchè quella vocina dentro la testa ha sempre ragione?

"Emm... No, scusami. Adesso viene a trovarmi Louis. Vuole vedere come sto..."

Sento il cuore fermarsi un istante.

 

"Ma no, il finto fidanzato?"

 

Scoppio a ridere portando la testa indietro. "Non è finto. E' vero."

 

 

"Come vuoi, divertiti! Posso interrompervi mentre vi date da fare a letto? Magari dopo ti chiamo, e non spezzarti l'altra gamba. Per favore. Ci sentiamo dopo, ciao bei capelli! :) x"

 

Interrompimi, ti prego.

Bene, mi aspetta una bellissima giornata, da sola.

Non posso nemmeno andare a "lavoro" perchè ho questo fottuto gesso.

Tsk, sfiga.

 

 

"A dopo, Zayn"

 

 

"Come sei seria..." risponde lui, subito dopo.

Scoppio a ridere. Dio, lo strapazzerei di coccole.

«Oh mio Dio» sussurro fissando il vuoto. Io non strapazzo nessuno di coccole.

Io non penso nemmeno a queste cose!

Mi alzo dal divano lasciando il cellulare sul tavolino. Non devo pensare a quel ragazzo. Nè passare del tempo con lui.

«Basta. Zayn Malik non esiste»

 

 

 

 

SCIABURABU! :D

Non sono morta, contente?

No, okay. Non ve ne fotte niente se sono viva o no lol

SCUSATEMI PER IL RITARDISSIMO (?)

Cioè, è più di un mese che non aggiorno D:

Stiamo scherzando? Più di un mese?

Bene, avete il permesso di prendermi a sprangate sulle gengive virtualmente e_e

Aia.

Sento già i colpi di mazza in testa lol

Ma non è colpa mia se sono in ritardo cwc

Ho il computer morto.

Stecchito.

Capùt.

Non so nemmeno per quale vago miracolo si è connesso ad internet.

Sto ancora gioiendo per la sua resuscitazione :')

*Balla la conga *

Dai, ballate la conga con me!

Okay, non state ballando con me cc

Farò finta che anche voi avete partecipato al ballo u.u

Come ssstate?

Jnsdhbsh

Spero bene :D

Io continuo a starnutire come una coglione e_e

Ma vabbè, passerà lol

Adesso mi dileguo e vado a rispondere alle recensioni :D

Spero di aggiornare al più presto djndhb

Un bacio

-Il ritardo che rotola nella cioccolata.

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Capitolo 5
*** Died ***


Died.

 

 

 

 

 

"Sapete? Ci vuole un attimo per innamorarsi. Uno sguardo, un sorriso... Ed eccole lì, quelle farfalle nello stomaco così fastidiose. Ma la cosa bella sapete qual'è? E' che anche se di una persona conoscete pochissimo, o niente... Sentirete il bisogno di averla accanto, anche solo per osservarla sorridere. Ed è questa la cosa strana dell'amore, nessuno riuscirà mai a capirlo veramente. Perchè... L'amore, non guarda in faccia nessuno. Arriva, colpisce... E sei fottuta"

 

 

«Ma fanculo, televisione del cazzo!» borbotto spegnendo la tv.

Mi alzo in piedi. 10 giorni. Sono passati 10 giorni dall'ultima volta che ho sentito Zayn.

Oh, ma che m'importa?

Niente.

Assolutamente niente.

Solo... Non riesco a capire perchè è scomparso così, da un momento all'altro.

Mi aveva detto "ci sentiamo dopo" e invece? Niente. 10 giorni senza nemmeno l'ombra.

Infilo le scarpe e mi aggiusto la felpa alzando il cappuccio.

Non voglio andare in giro con questi stupidi capelli arancione acceso.

Prendo le chiavi della mia adorata moto ed esco di casa. Finalmente.

Ho tolto il gesso e posso camminare, ora. E rubare... Anche.

Arrivo di fronte il museo dove ho appuntamento con Niall, Liam e Louis e mi poggio su una macchina per aspettarli.

«Pronta?» trilla Liam una volta arrivato.

Sorrido «Perchè mi fai sempre la stessa domanda prima di rubare?»

«Non lo so, sei sempre tu quella ad entrare per prima... Quindi, devi essere pronta prima degli altri...»

Annuisco avvicinandomi all'entranta del museo.

«Lou, da dove posso entrare?» chiedo, guardando l'edificio.

«Emm... Vai nella scala di emergenza, sali fino all'ultimo piano. C'è una finestra, cerca di aprirla e il gioco è fatto» borbotta lui con un sorriso a trentadue denti.

Annuisco salendo fino all'ultimo piano e quando riesco a scassinare la finestra senza far scattare l'allarme, salto da un punto all'altro fino a toccare il suolo.

«Speriamo bene...» sussurro, avvicinandomi al muro. Devo stare attaccata al muro finchè Louis non mi da il segnale di aver spento gli allarmi.

Segnale che arriva poco dopo. Non riesco ancora a capire come fa a spegnere gli allarmi rimanendo fuori, lui e quella tecnologia... Riesce a mandare in tilt tutti gli allarmi nelle vicinanze.

Cammino in punta di piedi guardandomi intorno. Cosa devo rubare in un museo? Certo, sono tutte cose di valore... Ma non voglio rubare una mummia. Mi fa impressione.

Mi guardo intorno circospetta e mi avvicino ad un vaso, per osservarlo meglio.

Sobbalzo sentendo un suono.

Oddio, l'allarme.

No, un attimo.

E' Justin Bieber!

«Porca merda, cazzo, culo, minchia!» sbraito, afferrando il cellulare.

Il cuore mi balza in gola quando vedo il nome di Zayn lampeggiare sul display.

«Zayn?» sussurro, guardandomi intorno.

«Jade, scusa... Ti ho svegliata?»

«No, no... Avevi bisogno di qualcosa?»

«Volevo solo sentirti. Cioè, dieci giorni. Sei sparita da dieci giorni. Non ti ho chiamata io ma potevi farlo tu, sai?»

Sento le guancie andare a fuoco. Ricorda che sono passati dieci giorni! Che carino.

No, non è carino.

«Dieci giorni? Davvero?»

«Sì, dieci giorni e... Aspetta un attimo. Hope! Hope, stai ferma!» urla «Se poi ti fai male non venire a piangere da me, hai capito?»

Corrugo la fronte. Hope? Mi chiama mentre un'altra ragazza è con lui?

Allora è scemo.

«Bene, dicevamo? Ah, sì. Dieci giorni. Io sono stato un po' impegnato e poi... Non volevo disturbarti, visto che tu non mi chiamavi... Comunque, ti riporto le pantofole domani mattina. Ho trovato lo stesso modello, maschile... Lo sai?»

Scoppio a ridere. «Emm... Va bene, domani mattina verso che ora?»

«Alle 9, passo da te e... Hai tolto il gesso, vero?»

«Sì...»

«Benissimo! Vieni a correre con me, domani?»

Strabuzzo gli occhi «A correre? Di mattina?» alzo il tono della voce. Perchè questo ragazzo appare solo la mattina o la sera? Il pomeriggio? No, per Zayn Malik non esiste.

«Sì. Di mattina. Passo da te, ti porto le pantofole e andiamo a correre al parco. Alle nove, puntuale»

«Avrei un altro impe...»

«Nessun altro impegno. A domani, svegliati presto! E se non ti trovo sveglia prendo la chiave che tieni nella pianta accanto alla porta e ti butto giù dal letto. Ne sono capace, sai?»

Come fa a sapere della chiave?

«Come... Cosa... Come cazzo hai scoperto la chiave?» farfuglio scuotendo la testa.

Un rumore mi fa sobbalzare, mi volto di scatto notando la figura di Niall.

«Che cazzo fai?» bisbiglia infilando delle cose in un sacco.

«Zayn, devo staccare. Ciao» dico velocemente riattaccando.

«Tu ti metti a parlare a telefono giusto ora?» sbotta il biondo innervosito.

«Scusa, era... Era importante»

 

 

 

 

 

 

 

 

«E per fortuna che ti avevo detto di svegliarti presto... Sono le 9 e mezza!» borbotta Zayn mentre chiudo la porta.

«Non è mica colpa mia se la doccia si è rotta e sono rimasta chiusa dentro...» farfuglio chiudendomi la felpa e alzando il cappuccio.

«Perchè alzi il cappuccio? C'è il sole oggi» mi fa notare lui lanciando un'occhiata al cielo.

«Lo so» sussurro fissandomi le scarpe.

«E allora?»

«Metto il cappuccio perchè non voglio andare in giro con questi capelli arancioni fiammanti...»

Scoppia a ridere abbassandomi il cappuccio «Sei bellissima anche con i capelli arancioni fiammanti»

Respira, Jade.

«Ma guarda! Jade è diventata rossa fiammante, adesso...» commenta lui divertito.

«Sta zitto» grugnisco iniziando a camminare.

 

 

 

 

 

«I,i, io non ce la faccio più...» sbotto fermandomi di colpo e piegandomi sulle ginocchia. Corriamo da almeno un'ora e Zayn non vuole ancora fermarsi!

Psicopatico.

Sento un urletto alle mie spalle e poco dopo, Zayn cade su di me.

«Aia...» riesco a sussurrare mentre Zayn mi schiaccia la schiena.

«Stai bene?» mi chiede, sdraiandosi accanto a me.

Sollevo la testa guardandolo negli occhi «Sto a terra, Zayn. Sto a terra...»

Ride «Anch'io sto a terra...»

«No, davvero? Non l'avevo notato...» rispondo, sarcastica.

Rotola su di me con uno scatto veloce e mi sorride, mordendosi il labbro.

Perchè è così vicino?

«Posso chiederti una cosa?» sussurra lui.

Deglutisco «S-sì»

«Cosa fai a Natale?»

«Non lo so... Manca ancora un pezzo a Natale... Tu che fai?»

«Non lo so, manca ancora un pezzo a Natale» mugugna con un sorrisino stampato sul volto «Non... Non lo passi con la tua famiglia?» mi chiede, sorridendo.

La mia famiglia.

«Vorrei» confesso, evitando lo sguardo di lui.

«E allora perchè... Perchè non lo fai?»

«Ti sei reso conto che siamo a terra, in un parco e che un cane ci osserva a pochi metri di distanza? Tra un po' viene a farmi pipì in testa...» cerco di cambiare discorso, non riuscendoci.

«Allora? Perchè non lo passi con la tua famiglia?»

«I cazzi tuoi, no?» grugnisco, spostandolo e alzandomi velocemente.

«Dai, perchè non vuoi dirmelo? Non ti fidi di me?» dice scherzoso sporgendo il labbro.

«No» borbotto camminando.

«Quindi... Jade rossa fiammante non si fida di me» trilla lui seguendomi.

«Infatti, nemmeno ti conosco!»

«Come no?» si para davanti a me e mi porge la mano «Zayn Jawaad Malik, al suo servizio... Ti fidi di me, ora?»

Scoppio a ridere «Smettila, Jawaad...»

«Visto? Ti ho detto anche il mio secondo nome... Sai tutto, ora»

«Cambiamo argomento, per favore?» fingo un sorriso.

«Continui a non fidarti di me... Cosa devo dirti?»

«Sono morti, Zayn. Sono MORTI. Capisci ora o ti faccio un disegnino?» urlo, sentendo gli occhi pizzicare. Zayn chiude il suo sorriso di colpo.

Bene, sono stata pure una stronza.

Perchè me la sono presa con lui?

«Oh, scu... Scusa! Porca puttana... Scusa»

«No, non preoccuparti...»

«Davvero, scusami. Cazzo, Zayn. Quando imparerai a farti i cazzi tuoi?»

Scoppio a ridere mentre lui continua ad insultarsi da solo.

Perchè non ti ho incontrato prima?

Si avvicina velocemente e mi abbraccia «Mi dispiace» sussurra al mio orecchio dolcemente.

«Non preoccuparti, Zayn...»

«Senti, che ne dici se ci... Ci facciamo una passeggiata? Dai, andiamo a prendere un gelato...» sorride, afferrandomi una mano.

«No» rispondo seria, mentre lui inarca un sopracciglio.

«Dai...» sporge il labbro.

«Ho detto no»

«Perchè?»

«Perchè è no»

Stronza.

Ecco cosa sono, una stronza.

 

 

 

 

Sciaburaaabu! :D

Salve salvino (?)

Come sssstate?

Io zzokkei.

Sono in ritardo, lo so.

Ma non è passato un mese! :D

Quindi, possiamo anche festeggiare.

Stappate lo champagne, ragazze!

Ho aggiornato prima di un mese!
No, okay. Non c'è niente da festeggiare lol

Scusatemi per il capitolo pietoso/schifoso/di merda.

Davvero, fa schifo 'sto capitolo lol

Ma quelli a venire saranno più... Più.

Più movimentati, ecco ahahaha

Adesso mi dileguo c:

Fatemi sapere cosa ne pensate della cagata (stimola pure gli stitici lol Meglio dell' activia aahah)

Un bacio

-SSSSSSSSSARA.

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Capitolo 6
*** I don't care. ***


I don't care.

 

 

Scusatemi se non ho pubblicato prima.

Ma a parte gli impegni di scuola,

mi sono un tantino demoralizzata

vedendo le recensioni che vanno sempre più giù.

Se la storia non vi piace,

me lo dite che la elimino in un clik.

Zzokkey?

Ci vediamo di sotto. Tanto lov.

 

 

 

 

«Per... Perchè no?» chiede confuso, inarcando un sopracciglio.

Non posso affezionarmi a lui. Basta, caso chiuso.

«Scusa, devo andare...» mugugno allontanandomi.

«Jade, dove stai andando?» urla, correndo verso di me.

«Perchè me lo chiedi?»

«Voglio solo sapere dove vai... Tutto qui» sbotta, infilando le mani in tasca.

Sospiro, leccandomi le labbra. «Voglio andare a trovare i miei genitori... E' tanto tempo che...»

Annuisce facendomi un sorriso «Posso accompagnarti?»

Cosa?

«Vuoi acco... Acco...»

«Accoccodè» ridacchia, passandomi un braccio attorno il collo.

Scoppio a ridere, liberandomi del suo braccio «No, Zayn... Voglio andare sola»

«Per cosa? Per sentirti più sola? Guarda che la tua psicologia inizio a capirla, eh? Ti piace stare sola. A Jade rossa fiammante piace deprimersi da sola per poi fare finta di niente. Sai? Hai bisogno anche di altre persone per essere felice... E guardami! Sono perfetto per essere tuo amico!» si indica il volto sorridendo.

Lo so she sei perfetto.

«Non... Io non ho bisogno di qualcuno. Sto bene così. Grazie» borbotto acida cercando di allontanarmi, ma Zayn mi ferma, di nuovo.

«Non mi è mai capitato di correre dietro una ragazza, lo sai?»

Scoppio a ridere «E a me non è mai capitato di incontrare un rompi scatole come te»

«Sì, lo so... Sono il miglior rompi scatole sulla terra. Non ne troverai uno migliore, mai»

Mi mordo le labbra sorridendo «Grazie per l'avvertimento, ma adesso... Devo andare via. Davvero, non vado a deprimermi. Non preoccuparti. Vado a casa e poi passo un po' di tempo con Louis...»

«Il tuo finto ragazzo» aggiunge lui.

«Esattamente» biascico, facendogli l'occhiolino.

«Ciao Jade»

«Ciao Jawaad»

«Dimentica il mio secondo nome!» urla, trattenendo una risata.

«Mi dispiace, ormai ti sei fottuto!» rispondo, facendogli una linguaccia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi siedo accanto alla lapide in marmo. Okay, ho mentito a Zayn ma volevo davvero andare a "trovare" i miei genitori.

Poggio dei fiori bianchi al suolo e fisso un punto vuoto.

«Lo so, lo so... Non vengo qui da circa... Circa due anni» mugugno, sentendo subito gli occhi pizzicare. Mi guardo intorno, controllando che nessuno possa vedermi o sentirmi.

Non voglio piangere in pubblico.

«Pe, però...» singhiozzo, portandomi una mano sotto il naso. Era troppo tempo che non piangevo. «Però mi mancate e... E voi non siete fieri di me, adesso. Lo so... Quello, quello che faccio non è proprio quello che volevate... E io... Io mi sento sola senza di voi! Senza di te, mamma... Che... Che mi rimproveri quando esco senza la sciarpa perchè mi ammalo facilmente o... O senza di, di te papà che... Che mi prendi in giro quando ho il ciclo borbottando cose tipo: "Tu dovevi nascere maschio, l'ho sempre detto". Entrambi, quando mi spiavate con qualche ragazzo per controllare se faceva per me. E ora? Chi controlla i ragazzi per vedere se vanno bene? I, io non lo so fare da sola...» mi alzo tirando su col naso.

«Sto parlando con un pezzo di marmo...» mugugno strofinandomi gli occhi «Devo smetterla di parlare sola...»

«No, continua»

Sobbalzo, voltandomi di scatto. Zayn mi fissa immobile, le mani nelle tasche e gli occhi rossi. Bene, sono riuscita a far piangere anche lui. Davvero, niente male.

«Che ci fai qui?» chiedo, con voce tremante.

Stupida voce del cazzo.

Si asciuga un occhio «Mi prendi per uno stalker se ti dico che ti ho seguita?»

«Dovrei preoccuparmi?» sorrido, strofinandomi le mani sui jeans.

Lui scoppia a ridere «Io mi preoccuperei, però tu... No. Non è il caso di preoccuparti» mi rassicura, avvicinandosi.

«Mi hai fatto piangere. Sto diventando finocchio...» borbotta lui con un sorrisino.

Abbasso lo sguardo. «Non volevo farti piangere... Non volevo piangere nemmeno io...»

«Era tanto tempo che non piangevi, vero?»

«Sì» confesso, lanciando un'occhiata alla lapide.

«Non mi presenti?» sbotta, facendo un cenno del capo verso la tomba.

Corrugo la fronte.

Che ha bevuto?

«Zayn, è... Una...»

«Tomba? Sì, lo so. Ma... Tu ci parlavi, magari è vera quella cosa che ci sentono... Prova, se è vero: buon per me, se non è vero... Almeno non sei stata maleducata»

Lo sto davvero facendo?

Sorrido abbassandomi «Mamma, papà... Quello è... E' Zayn Malik, un ragazzo psyco-stalker...»

Zayn muove la testa abbassandosi «Non mi drogo, non sono un ladro e sono pure sensibile... Signor...» si ferma un attimo per controllare il cognome sulla lapide «Signor William, non si preoccupi... Sua figlia è in buone mani con me»

«Zayn, alzati... Mi sento scema»

«Anch'io» ammette «Ma almeno adesso, se ci sentono davvero, mi conoscono. Credo di piacere a tuo padre...» borbotta alzandosi.

Scoppio a ridere dandogli un colpo alla spalla «Tu sei scemo...»

«Anche tu lo sei» mormora passandomi un braccio attorno il collo.

«Ma tu di più» rispondo di getto.

«Forse... Ma solo un po' di più. Perchè anche tu sei scema forte, eh?!»

«Smetti di dirmi che sono scema»

«Sono solo sincero»

Almeno lui, sembra esserlo, sincero.

A differenza mia.

«Zayn, posso chiederti una cosa?»

Mi fissa un attimo in silenzio, poi annuisce.

«Se... Se ti dicessi di allontanarti da me, perchè sono... Pericolosa. Tu che faresti?»

Inarca un sopracciglio e sorride, schioccando la lingua sotto il palato «Non... »

Non gli do il tempo di rispondere «Allontanati da me, Zayn.» dico tutto d'un fiato.

«Ma che dici?»

«Ti chiedo di allontanarti da me. Di non cercarmi, di non... Chiamarmi. Come se non esisto. Puoi farlo, perfavore?»

Strabuzza gli occhi «Non puoi chiedermi di non cercarti. Ormai conosco il tuo cognome!» ridacchia, avvicinandosi a me. Indietreggio, facendo qualche passo indietro.

«Bhè, dimenticalo! Dimentica anche... Anche il mio nome. Tutto. Io non esisto più. Va bene?»

«Mi dici perchè dovrei allontanarmi almeno?»

«Tu allontanati e basta» prima che possa affezionarmi di più a te.

«No»

«Sì» ribatto, stringendo i pugni.

«E io dico no...»

«E io dico sì»

«No no»

«Sì sì»

«No»

«No» rispondo, cercando di confonderlo.

«Non mi freghi...» sbotta lui sorridendo.

«Ciao Zayn» grugnisco voltandomi. Mi afferra il polso facendomi attaccare al suo petto con un gesto veloce.

«Wow, tu sì che sei forte...» sussurro, poggiando le mani sulle spalle di lui.

Per poco non mi faceva schiantare al suolo.

«E tu sì che sei strana...» soffia al mio orecchio «Sappi che mi allontano dalle persone che voglio e da te... Non voglio allontanarmi. Puoi anche minacciarmi di picchiarmi di nuovo, di tagliarmi i capelli, di tingeremeli di fuxia... Ma, mi dispiace. Non ti sbarazzi di me»

Sento una strana sensazione allo stomaco, devo allontanarmi da questo ragazzo. Subito.

«E se posso metterti nei guai?» sussurro.

«Mettimi nei casini, chi se ne fotte...»

«Non ti importa?»

«Non mi importa»

«E se sono una bugiarda?» mi lascio sfuggire.

«Tutti diciamo le bugie» borbotta, scrollando le spalle «Nessuno escluso»

«E se le mie bugie sono più gravi?»

«Guardami negli occhi» mormora lui afferrandomi il mento «Non mi hai ancora mentito, ne sono sicuro»

«Non ancora... Ma lo farò, sicuramente»

«Fallo, allora»

Mi tiro indietro abbassando lo sguardo «Forse sei tu quella che vuole allontanarsi... Da me» mi fa notare.

«Infatti, è così» borbotto.

«E perchè?»

«Perchè non voglio mentirti»

«E se... Se ti dicessi che in un certo senso, mento anch'io?» si avvicina pericolosamente a me, afferrandomi le braccia.

«Non ti credo»

«Significa che so mentire bene...»

«Eh?» corrugo la fronte.

Su che cosa mente, lui?

«Che?»

«Come?»

«Dove?»

«Che cazz...»

«Che minch...»

«Smettila, Zayn»

Scoppia a ridere «Ciao, Jade» mi stampa un bacio sulla fronte e si allontana con le mani in tasca.

«Dove vai ora?» urlo, fissandogli le spalle.

«Dovrei dirti una bugia...» urla in risposta, continuando a camminare «Quindi, non ti rispondo!»

«Fanculati» sussurro, sorridendo come un ebete.

Sento il cellulare vibrare nella tasca, lo afferro velocemente trovando un nuovo messaggio: da Zayn.

"E comunque, io non ti ho ancora mentito. Ma lo farò, sicuramente. Siamo pari, bellezza."

 

 

 

 

 

 

Sciaburabu! :)

Scusatemi per il ritardo, ma penso che avete capito già di sopra lol

Non voglio essere ripetitiva ahah

Come state?

Io sto... Yeah. Oggi sono con Michael Bublè a palla :')

A voi piace Bublè? Hgdbsk

Oggi faccio la stessa domanda a tutti ahahah :P

Quindi, perchè non anche a voi?

Volevo farvi una piccola domandina (a parte se vi piace Bublè lol)

Secondo voi... Che nasconde Zayn? Nbsdnbdsb

Perchè io ho un'idea alquanto malefica ahahah

Fatemi sapere, sempre se volete che continui la storia ewe

Ma a me piace questa! :c

Okay, smetto di deprimervi u.u

Adesso vado a rispondere alle recensioni.

Un bacio grande, grande, grande, grande, gra... Okay, la smetto.

Un bacio.

-Me.

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Capitolo 7
*** Goodbye ***


Goodbye.

 

 

 

Scosto la tenda fissando il paesaggio che si mostra al di là della mia finestra. In realtà non è un vero paesaggio. Solo una strada buia, una casa di fronte e un giardino ben curato. Però mi piace affacciarmi alla finestra, di solito.

E' bello vedere i miei vicini di casa indaffarati nelle loro faccende da persone 'normali'.

Porto la tazza con la cioccolata calda alle labbra e ne bevo un sorso.

Rimango alla finestra, immobile per diversi minuti, poi sobbalzo al suono del mio cellulare.

Lo lascerei lì a squillare con quella suoneria figa di Justin Bieber, ma lo afferro e rispondo senza fissare il display.

Deve essere Louis che mi informava di un nuovo "lavoretto" da fare.

«Pronto?»

«Si può sapere cosa cazzo fai immobile davanti alla finestra?»

Sgrano gli occhi e sento lo stomaco attorcigliarsi.

«Zayn?»

«Jade?»

«Zayn?»

«Rossa fiammante?»

«Zayn?»

«Minchia, smetti di ripetere il mio nome però...» sbotta lui scoppiando in una risata.

«Co, come lo sai che sono alla finestra?» chiedo, corrugando la fronte.

«Eem... Abbassa lo sguardo»

Abbasso lo sguardo scorgendo l'ombra di Zayn che mi saluta.

«Ecco, la vedi la manina che ti saluta? Sì, sono io»

Scoppio a ridere portando la testa indietro «Che ci fai qui?»

«Mi credi se ti dico che stavo passando casualmente?»

«Emm... No»

«Ecco, brava. Perchè stavo passando per caso in una strada poco distante da qui e... Da bravo rompi coglioni, sono venuto fino a qui pensando "Vediamo se Jade si affaccia alla finestra" e... Wow, tu eri affacciata alla finestra!»

Sospiro sorridendo.

E' un idiota, senza dubbio.

«Che casualità...» sussurro, continuando a fissarlo.

«Senti, mi fai entrare o mi guardi ancora dalla finestra? Fuori fa freddo e... Sempre per caso, ho la pizza»

«Hai la pizza? Per caso?»

«Sì, tutto casualmente... Mi fai entrare casualmente o devo, casualmente, arrampicarmi su un albero ed arrivare, casualmente, in camera tua?»

«Entrare?» sgrano gli occhi.

Gli avevo chiesto il giorno stesso di allontanarsi perchè avrei dovuto mentirgli in futuro e lui che fa? Si presenta sotto casa mia "casualmente" con la pizza?

«Non lo so, vuoi uscire tu?» ridacchia «Magari montiamo una tenda in giardino... Ti piacciono le tende?»

«Sì, mi piacciono le tende ma...»

«Bene. Un giorno di questi andiamo a fare campeggio, ti va?»

«Tu sei pazzo...» mugugno, scuotendo la testa.

«Sì. Pazzo e affamato. Mi apri?»

«Zayn io...»

«Dai, aprimi»

Annuisco staccando la chiamata e mi avvicino alla porta.

Sta calma, Jade.

Arrivo davanti la porta e ruoto gli occhi al cielo sentendo il cellulare.Louis.

«Lou?»

«Jade, sei a casa? Volevo passare da te per illuminarti con una mia geniale idea. Posso venire?»

«No... C'è...» Non posso dirgli che c'è Zayn a casa mia. Gli avevo detto espressamente che non l'avrei più rivisto.

E io che faccio?

Lo faccio entrare a casa mia per mangiare una pizza. Certo che sono coerente.

«C'è quel tipo, vero? Non si allontana! Cazzo, ha la testa dura allora...» alza il tono della voce.

«Senti, Lou...»

«Ci penso io» borbotta chiudendo la chiamata.

Muovo la testa e apro.

Penserò dopo a Louis e ai suoi scleri.

«Ma tu perdi tutto questo tempo per aprire la porta? Si congela, lo sai?» biascica, entrando in casa, mette la pizza tra le mie mani e mi stampa un bacio sulla guancia.

«Scusa ho avuto un imprevisto...»

Sì, un imprevisto.

Si morde le labbra e scoppia a ridere «Che tipo di imprevisto? Sei rotolata giù per le scale?»

«No, cretino...»

«Mi piace quando mi chiami "cretino" o "scemo" o...»

«Coglione?» lo incito, sorridendo.

«Anche»

«Va a cagare...» borbotto avviandomi alla cucina per poi poggiare la pizza sul tavolo.

Lui mi segue con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

«Ti piace con il salame piccante? La pizza, intendo...» mormora sedendosi sullo sgabello.

«La mia preferita» ammetto, afferrandone un pezzo.

«Ho fatto bene a scegliere questa, allora... Che hai fatto di bello oggi?» chiede, addentando un trancio.

«Mmh... Dopo il nostro incontro con i miei genitori sono... Stata con degli amici e poi a casa, tu?»

«Senti, facciamo una cosa» sbotta, avvicinandosi a me con lo sgabello.

Non troppo vicino, ti prego.

«Tu... Tu non vuoi mentirmi, giusto?»

«Eemm... Giusto» scrollo le spalle, facendo un sorrisino nervoso.

«Bene. Nemmeno io. Però, tu... Aspetta, voglio spiegarti» poggia una mano sotto il mento e corruga la fronte «Mettiamola così: tu non puoi dirmi la verità su qualcosa, giusto?»

«Giusto»

«E io... In questo momento, non posso dirti la verità su un'altra cosa... Ovvero, vorrei dirti la verità ma... Cazzo, è difficile!»

Che sta cercando di dirmi?

«Zayn, che c'è?»

«Non voglio mentirti, ok? Quindi, quando dovrò dire una bugia ti dirò solamente di cambiare discorso. E anche tu. Ci stai?»

«Che?» Cosa cazzo significa?

«Tu mi hai chiesto di dirti cos'ho fatto oggi... Io ti mentirei, ma non voglio. Quindi, cambiamo discorso. Hai capito?»

Ah.

«Ok, cambiamo discorso» dico, sorridendo.

«Posso chiederti una cosa?»

«Dimmi»

Non che lavoro faccio.

Non che lavoro faccio.

Non che...

«Per avere questa casa... Che lavoro fai? Cioè, wow... Voglio fare il tuo stesso lavoro!»

Vaffanculo.

Ecco, era questo quello che volevo evitare.

Ma Zayn ha trovato la soluzione, no?

«Cambiamo discorso?»

Inarca un sopracciglio, poi annuisce in silenzio.

«Mmh... Il tuo lavoro, eh? Non me ne vuoi parlare... Fai la prostituta?» dice, con tono malizioso.

Mi strozzo con la saliva e scoppio a ridere «No!»

«Oh, grazie al Cielo...» sospira.

«Non faccio la prostituta»

«Ok, sei una camionista?»

«No»

«Una ginecologa!» esclama, sicuro di se.

«No!»

«Mmh... Allora sei una...»

«Amore, dove hai messo le mie mutan...»

Ci giriamo di scatto verso il corridoio, osservando, entrambi sconvolti, Louis con solo un asciugamano in vita. Come cazzo è entrato? Ah, già. E' un ladro.

Sento lo stomaco contorcersi. Non per la vista di Louis, mezzo nudo. Ma osservando l'espressione di Zayn. Così... Sconvolta.

«Oh, Jade... Tesoro. Hai ordinato la pizza? Non pensavo che il tuo amico fosse un fattorino... Vado a prendere i soldi, arrivo tra un attimo» borbotta, sparendo lungo il corridoio.

Zayn mi fissa deglutendo più volte, poi si alza di scatto.

«Io devo... Devo andare...» farfuglia, pulendosi le labbra con un fazzolettino.

Voglio picchiare Louis e farlo sparire. Ora.

Perchè non posso avere un amico onesto?

«Zayn, no... Aspetta» sussurro, afferrandogli un braccio.

«Dimmi» grugnisce, uccidendomi con lo sguardo.

«Non... Non andartene, rimani»

«Ecco a te, Maling. Giusto?» Louis entra in cucina porgendo delle banconote a Zayn.

«Malik» lo corregge, schiarendosi la voce.

«Ecco, sì. Malik» borbotta, passandomi un braccio attorno al collo.

«Amore, ho preparato il bagno caldo. Vuoi venire con me prima di mangiare?»

Lo fisso negli occhi con la mascella contratta. Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che mi stampa un bacio sulle labbra, accompagnato da una palpata al sedere.

IO. TI. AMMAZZO.

«Io devo andare» annuncia Zayn avvicinandosi alla porta «Divertitevi...» ringhia, lanciandomi un'altra occhiata.

«Ciao Maling»

«Malik» mormora, chiudendosi la porta alle spalle.

«Io ti ammazzo...» urlo, appena la porta si chiude.

Louis scoppia a ridere «Ma dai, non ti darà più fastidio adesso! Hai visto la sua faccia? Cazzo, era sconvolto! Poverino, pensava davvero di poter... Di poter solo stare con te?»

«Siamo amici, Louis. Perchè non posso avere un amico?»

«Lui non ti guarda come un amico, si vede a distanza! Dovresti ringraziarmi, non l'avrai più tra i coglioni»

«E se volevo averlo tra le palle?» sbotto, mordendomi le labbra per evitare di saltargli addosso e prenderlo a sprangate.

Strabuzza gli occhi «Ma, ma davvero vuoi frequentare quel ragazzino? Ma non lo vedi? Quello si mette a piangere se gli dici tutto quello che hai fatto nella tua giovane vita. Tutti gli inganni, tutti i...»

«Smettila, Louis. Smettila. Mi sono stancata. Non... Non voglio avere più questo tipo di vita»

«Co, cosa? Ecco! Era questo quello che volevo evitare! Ti stai innamorando di quel cretino! Cosa vorrai fare tra qualche giorno? Andrai a fare volontariato?»

«Louis, non mi sto innamorando di nessuno!» sbraito, gesticolando «Voglio solo avere una cazzo di vita normale come tutte le ragazze della mia età!»

«Jade, tu... Quanto tempo è che ci conosciamo? 14 anni. 14 anni di amicizia, e non solo... Non si buttano così!»

«Non sto buttando la nostra amicizia, Lou! Non voglio più essere una ladra!»

«Mi lasci in mezzo ad una strada se lasci la compagnia, Jade. Niall scappa ad ogni furto buono che riesce a fare, Liam ha paura di sparare... Cosa posso fare da solo? Non puoi abbandonarmi per un ragazzo appena conosciuto...» sussurra, abbracciandomi.

«Non, non ti abbandono»

Stupida.

 

 

 

 

Mi lancio sul letto con un sonoro sbuffo e fisso il tetto.

Perchè non riesco a sbarazzarmi della mia vita?

Magari dimenticare tutto così, d'un colpo e ricominciare una nuova vita ai Caraibi con Zayn.

No, devo smetterla di fantasticare su cose impossibili.

Il suono del mio cellulare interrompe i miei pensieri e corrugo la fronte, afferrando il cellulare.

Chi può chiamarmi di notte?

«Pronto?» mugugno, girandomi sul letto.

«Ma quindi tu e l'idiota state davvero insieme?»

Zayn.

«Intendi... Intendi Louis?»

«Quello con l'accappatoio cafone che ti ha dato anche una pacca al sedere. Dio, Jade... Che cattivo gusto. Potevi sceglierne uno più educato...»

Scoppio a ridere «Sì, Louis è un po' cafone»

«Meriti di meglio, Jade»

Ruoto gli occhi al cielo «Mi sa di no...» mormoro, coprendomi il viso con il piumone.

«Aspetta un attimo...»

Incrocio le braccia sotto il petto e sento il rumore dei suoi passi dall'altro lato del telefono, poi la voce di Zayn in lontananza.

«Destiny... Vieni, ti porto a letto»

Destiny? Prima Hope, poi Destiny... Ma quante se ne fa questo?

Sento un leggero fastidio all'altezza dello stomaco e sbuffando mi siedo sul letto.

Sta calma, Jade.

«Jade, ci sei ancora?»

«Sì» grugnisco.

Calma, ho detto.

«Qualche problema?» sbotta lui, divertito.

Bhè, sì. Un problema c'è.

DESTINY.

«No, nessun problema... Senti, Zayn, adesso ho sonno... Buona not...»

«No, aspetta!»

«Dimmi»

«Ti ha... Ti ha creato qualche problema il tuo ragazzo? Sai, la cosa della gelosia e...»

Adesso devo scegliere: allontanarlo o no.

Zayn non merita di essere ingannato.

«Sì, Zayn... Lui è geloso. Te l'ho detto... E... Ha fatto finta di niente quando c'eri tu ma poi...»

«Ti ha fatto qualcosa?» alza il tono della voce.

«No, no... Louis è un po' cafone ma non mi toccherebbe mai... Zayn, però... Ti chiedo di non cercarmi più. Io amo Louis e non vorrei avere problemi»

Sì, lo amo proprio.

«Va bene» sussurra, sospirando.

«Buona notte, Zayn. E' stato bello conoscerti»

«E' un... Addio?»

«Sì»

«Sogni d'oro, Jade. Spero tu sia felice»

Sì, felice.

 

 

 

SCIAAAAAAAAO.

Salve.

Salvino.

Salvietta (?)

No, l'ultima non c'entrava lol

SCUSATE IL RITARDO :')

La scuola rompe e non riesco a scrivere due storie contemporaneamente lol

Così, aggiorno piano piano ahahaha

MI AVETE LASCIATO 15 RECENSIONI AL CAPITOLO PRECEDENTE.

Ma allora qualcuno mi ama ndjndkj

No, non mi ama... Ma almeno mi caga ahahahha

GRAAAAAZIE C:

Adesso rispondo, non vi preoccupate lol

Faccio tutto.

Lentamente, ma faccio tutto ahahaha

Cercherò di aggiornare il prima possibile.

PROMESSO :3

Adesso mi dileguo, zzokkey?

Vi lovvo.

Vi lovvo tanto.

Vi lovvo tantissimo.

Sì, ora la smetto ahaha :P

Un bacio

-Saraaaaaaa. (non chiedetemi perchè ho messo tutte quelle 'a'. Non lo so lol)

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Capitolo 8
*** Like the others. ***


SONO UNA COGLIONA.

Perdono.

Con affetto, me.

Ci vediamo di sotto va Ahahahaha.

Se ci arrivate a fine capitolo.

E' lunghissimo, mettetevi comode ;P

 

 

 

«Quanto tempo è che non lo vedi?» mi chiede Harry, sorseggiando della coca cola.

Ruoto gli occhi al cielo «Una settimana, ma non mi importa, davvero. Lui... E' una persona onesta. Non deve avere rapporti con quelli... Come me»

Ride, portando la testa indietro «Anch'io sono una persona onesta. So del vostro piccolo segreto, ma continuo a passare del tempo con voi... Non c'hai mai pensato?»

«Harry, tu sei diverso... Tu se ti chiediamo di unirti saresti il primo a dire "Sì, lo voglio"»

«Davvero? Posso unirmi a voi?» trilla, aprendo le labbra in un sorriso.

Perchè è così scemo?

Mi schiaffeggio la fronte «No. Tu hai un lavoro, non c'è bisogno di... Rubare»

«Stronza...» mormora lui, mettendo il broncio «E comunque, ordiniamo? Io ho fame. Louis e gli altri non penso arriveranno, sono le dieci ormai. Le pizzerie chiudono, sai?»

Scoppio a ridere, guardandomi intorno.Siamo in una pizzeria ad aspettare Liam, Niall e Louis da almeno un'ora.

«Dai, ordiniamo...» mormoro, abbassando lo sguardo sul menù.

«Allora? Cosa vi po... Tu??»

Alzo lo sguardo sentendo la gola seccare di colpo.

Oh, merda.

Zayn mi fissa boccheggiando con un blocchetto per gli appunti tra le mani.

«Zayn? Che... Che ci fai qui?»

«Io ci lavoro. Tu piuttosto che ci fai qui, con lui» grugnisce, facendo un cenno col capo verso Harry che sorride alzando una mano «Ciao anche a te, amico» mormora, mentre Zayn mi trapassa con lo sguardo.

«Io sto... Mangiando una pizza con un amico» spiego, scrollando le spalle.

«Oh, certo. Il tuo ragazzo è geloso, noi non possiamo nemmeno salutarci per strada e ti lascia venire qui, con lui?»

«E' un... Amico e...»

«Ma anch'io sono un amico. Perchè io devo allontanarmi e lui no?» indica il riccio che continua a sorridere come un idiota.

«Perchè lui è...»

E'...?

Oh, perchè non ho un fottutissimo mantello dell'invisibilità?

«Lui è...?» mi incita, mordendosi il labbro.

«Zayn, portaci due pizze col salame piccante»

Sono. Una. Stronza.

«Fanculo...» biascica, prima di allontanarsi.

«Che casino...» sussurro, portando la testa indietro.

«Jade, perchè non gli dici che Louis non è il tuo ragazzo?»

«No. Deve allontanarsi e ci sto pure riuscendo...»

Mi afferra il viso tra le mani «Senti, puoi essergli amica, Jade. Non c'è bisogno di mentire... Non lo metterai nei guai. Ne sono sicuro. Guarda! Ci conosciamo da due anni e nessun poliziotto è venuto a bussare alla mia porta!»

«No, no... Meglio se si allontana»

«Tu ci stai male, Jade»

«Non è vero»

Certo che no.

«Sì invece. Guarda che se non gli dici la verità tu, lo faccio io»

Ma che impiccione del cazzo.

«Ma i cazzi tuoi quando te li fai?» sbotto, innervosita.

«Vado un attimo in bagno...» grugnisce lui alzandosi.

«Jade William, sei una cogliona...» sussurro scuotendo la testa.

«Ok. Io e te dobbiamo parlare»

Strozzo un urlo alzando lo sguardo. Zayn è seduto al posto di Harry con i pugni chiusi.

«Zayn...»

«Dimmi perchè non mi vuoi tra i piedi»

Oh, ti voglio tra i piedi... Invece.

Sospiro chiudendo i pugni «Io... Zayn, cambiamo discorso?»

«Mentimi» sussurra, sporgendosi in avanti.

«No»

«Dimmi la verità, allora!»

«Louis vuole che tu ti allontani, per un motivo che conosciamo io e lui però... Lui non è il mio ragazzo. Ti basta? Siamo amici»

Lui annuisce, corrugando la fronte «Che ho io che non va?»

Scoppio a ridere sotto il suo sguardo indagatore «Niente, sei assolutamente perfetto. Tu non c'entri proprio niente...»

«Quindi, lui non è il tuo ragazzo... »

«No, e comunque... Possiamo essere amici, non lo saprà» strabuzzo gli occhi dopo aver capito cosa ho appena detto. Questo ragazzo mi fa rincretinire.

Possiamo essere amici?

Dovevo allontanarlo e invece? Gli ho appena proposto di essere amici... Di nascosto.

«Amici, eh?» si lecca le labbra sorridendo malizioso.

«Sì»

«Va bene» sbotta, alzandosi per poi scompigliarmi i capelli «Mi piace tutto questo mistero...» sussurra al mio orecchio prima di allontanarsi.

«Amici»

 

 

 

 

 

«Pizza per la signorina» annuncia Zayn allegro, mettendo la pizza sul tavolo.

«Grazie...»

«Ti dispiace se te la rubo un attimo?» chiede ad Harry, facendomi un sorrisetto.

Momento, cosa?

«Oh, fai pure... Però sbrigatevi. La pizza si raffredda»

Zayn annuisce afferrandomi la mano.

«Dove andiamo?» borbotto confusa mentre mi trascina lungo tutta la sala a passo svelto.

«Ssh... Aspetta un attimo, Rossa Fiammante»

Rimango in silenzio e lo seguo per una rampa di scale che semmbrava infinita.

Mi ha portata nel... terrazzo?

«Zayn, che facciamo qui?»

Sorride passandomi un braccio attorno al collo e sospira «Lo vedi questo posto?»

«Sì...»

«Chiudi gli occhi» sussurra, parandosi davanti a me.

Faccio come mi ha detto e cerco di regolarizzare il battito del mio cuore.

«Bene, a cosa stai pensando?»

«Zayn, che hai bevuto?»

Scoppia a ridere e mi scosta dei capelli dal viso «Ssh... Dimmi a cosa stai pensando»

«Perchè?»

«Perchè pagherei per sapere a cosa pensi, Jade»

«Pagami, allora...»

«Quanto vuoi?»

«Vuoi sapere a cosa sto pensando, Zayn?»

«Sì»

«Sto pensando a te» confesso, con un sorriso.

«E cosa pensi di me?»

«Che sei un po' psicopatico...»

Rimango in silenzio mentre lui ride e sussulto leggermente quando mi abbraccia di scatto.

Non morire, Jade.

«Credi al colpo di fulmine, Jade?»

«No... E tu? »

«No...»

«E come mai?»

«Io credo solo al colpo... Anzi, ai colpi. Quanti me ne hai dati tu quella sera?» mormora, scoppiando poi a ridere.

Sento le guancie andare a fuoco e qualcosa nello stomaco prende vita.

Eh no, non le farfalle.

«Torniamo in sala, Harry è da solo...» cambio discorso, allontanandomi.

«Aspetta un attimo, amica...» mi afferra la mano attirandomi a se con un gesto veloce «Non sono arrivato al quinto piano per niente...» sussurra, stampandomi un bacio all'angolo delle labbra.

«Harry...» borbotto, avvicinandomi alle scale.

Zayn mi segue con un sorriso.

«Sì, Harry. Appunto... Come se mi importasse di Harry in questo momento...» mugugna divertito.

«Insensibile...»

«Sei tu quella insensibile qui. Io piango pure per i film...»

«Davvero, Jawaad?»

«Ok, dimentica»

«No no... Jawaad si commuove per i film? Che ragazzo sei?»

«Un ragazzo»

E che ragazzo.

 

 

 

 

 

«Ok, Jade. Ti ha baciata. Ti ha solo baciata. Bhè, non proprio baciata ma... Cazzo. Non preoccuparti, non è successo niente. Nessuna farfalla nello stomaco, niente pelle d'oca... Merda» mormoro, lanciandomi cadere sul divano.

Sicuramente lui faceva così con tutte. Con Hope, Destiny... Marty, la parrucchiera.

E..Bhè, perchè non aggiungere anche Jade la ladra?

Magari è questo il segreto di Zayn, ha più ragazze contemporaneamente...

Muovo la testa cercando di distogliere i mii pensieri e afferro un pezzo di cioccolata. Ecco cosa ci vuole. La cioccolata.

Sento il cellulare vibrare nella tasca e lo afferro, sbuffando.

Un messaggio, da Zayn.

Sgrano gli occhi e balzo in piedi, sventolandomi il viso.

Oh, quanto sono idiota?

Devo smetterla.

 

"Cara Jade alias Rossa Fiammante. Tu cosa fai questa sera? Perchè io volevo fare una cosa..."

 

"Che cosa?"

 

 

"Tu dimmi se sei libera o no."

 

"Sì. Sono libera."

E pure scema.

Libera e scema.

 

"Bene, allora apri la porta, andiamo in campeggio. Questa notte. :) x "

 

 

 

 

«Pronta, o dolce donzella, per una splendida notte in campeggio, con vista su un lago e con una tenda rossa fiammante come i tuoi capelli?» dice Zayn allegro posando i borsoni sul prato.

Sorrido osservando l'acqua «Ora mi spieghi come fai a montare la tenda al buio, geniaccio...»

Il moro si ferma di scatto «Ci riesco...» mormora afferrando la tenda.

«Sì, certo...» sbotto sarcastica.

«Non mi credi?» chiede con tono di sfida.

«No»

«Se ci riesco mi dai un bacio»

Spalanco gli occhi «No, Zayn. Noi siamo amici e gli amici non si baciano»

«Dipende di che tipo di amici stiamo parlando...» farfuglia lui «In questo caso noi siamo due amici che fanno una scommessa. Se riesco a montare la tenda, tu mi dai un bacio. Se non ci riesco, invece, mi faccio un bagno nel lago ghiacciato, nudo. Ah, non so nuotare»

Scoppio a ridere «Ci sto» sorrido stringendogli la mano.

«Sei crudele...» si lamenta lui armeggiando con la tenda.

«Lo hai voluto tu, Jawaad»

 

 

 

 

 

«Jade, davvero devo farlo?» mormora Zayn mentre io rido. Non è riuscito a montare la tenda, quindi... «Nudo! Nudo! Nudo!» ripeto battendo le mani.

Ride spostando la lampada «E comunque, non ci riesco non perchè c'è buio... Perchè abbiamo la luce. Non ci riesco perchè deve essersi rotta!»

«Sì, Zayn. Sì...»

Mi fa un sorriso togliendosi la maglietta.

Okay. Respira, Jade... Su, respira. Dai, hai visto di corpi migliori e... Oh mio Dio.

Gli fisso gli addominali mentre è intento ad abbassarsi i pantaloni.

«Posso tenere le mutande?» distolgo lo sguardo fischiettando.

«Va bene, ma adesso... Vai a farti il bagno!»

«Io non so nuotare!» si lamenta mentre si avvicina all'acqua scura. Lo seguo. Certo, deve farsi il bagno ma non voglio che anneghi. Mi sentirei in colpa, poi.

«Sei l'amica più stronza che io abbia mai avuto...» farfuglia bagnandosi i piedi.

«E dai, è un po' d'acqua!»

Mi fulmina con lo sguardo «Sì, ma io non so...» lo interrompo dandogli una spinta per poi farlo cadere in acqua.

Si alza di scatto prendendo fiato.

«Ma, ma, ma sei pazza?!?» urla infuriato.

«Ti ho solo facilitato le cose. Sei vivo, amen. Adesso vieni... Io so montarle le tende»

Spalanca la bocca «Cioè, tu sai montare le tende e mi hai fatto dannare per un'ora? E mi, mi hai fatto fare pure il bagno nell'acqua congelata!»

Scrollo le spalle ridendo. Vista così sembro più stronza, però.

Afferro la tenda osservandola meglio. «Mmh... Vediamo un...»

Un brivido freddo sale lungo la mia schiena mentre le braccia di Zayn mi circondano lo stomaco.

«Adesso siamo pari» sussurra al mio orecchio mentre la mia schiena si bagna sempre di più.

Mi sposto velocemente «Ma sei scemo?»

Scoppia a ridere avvicinandosi a me, indietreggio mentre allunga le braccia.

«Non... Non avvicinarti» sibilo mentre lui sorride malizioso.

«Vieni da Zayn, Jade... Vieni da Zayn»

«No, Zayn... Allontanati!» trattengo le risate mentre si avvicina.

«Se no che mi fai?»

«Allontanati» gli punto il dito contro il petto quando un cellulare suona. Uh, Justin Bieber. E' il mio!

Zayn inarca un sopracciglio mentre io estraggo il cellulare dalla tasca.

«Ssh... E' Louis» lo avverto prima di rispondere. Annuisce sporgendo l'orecchio.

Eh, no. Mi sa che non puoi ascoltare le conversazioni con Louis, Zayn.

Mi allontano «Pronto?»

«Jade, dove sei?»

«Eem... Sono, sono a casa. Louis, dove posso essere a quest'ora?»

«No. Non sei a casa, Jade. IO sono a casa tua ma tu non ci sei. Non dirmi che sei di nuovo con quel coglione...»

Deglutisco rumorosamente mentre Zayn si avvicina a me.

«Louis, ne parliamo un'altra volta...»

«No. Cosa ti avevo detto io? Ma lo sai che succede se ti affezioni? Eh? Lo sai che casino fa l'amore? No. Quindi, torna a casa. Ti sto aspettando»

Sbuffo ruotando gli occhi al cielo mentre Zayn corruga la fronte.

Mi allontano, ma Zayn mi segue.

Poco curioso, mi dicono...

«Louis, non ti preoccupare... Torno domani»

«Che?» urla.

Mi tappo l'orecchio «Louis» digrigno i denti «Torno domani. Hai sentito bene, buona notte»

«Dove sei?»

«Buona notte» ripeto io.

«Jade, cazzo. Dimmi dove sei!»

Stringo i pugni «Lou i...»

Zayn mi afferra il cellulare dalle mani «Louis, ti ha detto "BUONA NOTTE". Lo capisci o te lo dico in pakistano?»

Spalanco la bocca mentre sento la voce squillante di Louis dall'altro lato del telefono. Sta urlando.

Zayn annuisce, continua ad annuire. Poi, stacca e mi porge il cellulare.

«Che ha detto?»

«E chi lo ascoltava? Continuava ad urlare, non ci capivo niente, sinceramente»

Deglutisco rumorosamente. No. Louis urlava, contro Zayn.

Lui non deve incazzarsi con Zayn. Lui è pericoloso, quando si incazza.

«Zayn, devo tornare a casa...» farfuglio abbassando lo sguardo.

Inarca un sopracciglio afferrandomi il polso. Dio, non lasciarmi quel polso. Posso giurare di aver sentito una scossa su tutto il braccio. Oh, Jade. Riprenditi.

«No, Jade. Tu rimani qui. Non puoi farti comandare a bacchetta da lui solo perchè non vuole me tra i piedi e io... Io voglio sapere perchè non mi vuole tra le palle»

Faccio una smorfia. Come gli dico che non lo vuole solo perchè non vuole fare soffrire nè me, nè lui? Perchè sì. Appena scoprirà che io sono una ladra gli verrà un colpo, poveraccio. E se si è affezionato soffrirà e anch'io. Giusto la ladra dovevo fare?

«Lui... Non mi comanda a bacchetta» Oh, sì invece.

«Ah, no? Perchè vuoi andartene allora?»

Boccheggio in silenzio e prima che possa rispondere il suono del mio cellulare mi interrompe. 1 messaggio, da Louis, ovviamente.

Zayn mi osserva mentre fisso il display in silenzio.

«Non lo leggi?»

Scuoto la testa e lo apro.

"Jade, torna a casa. Dobbiamo parlare, hai capito? Io lo faccio per il tuo bene, lo sai."

Ma il bene di chi?

Rispondo velocemente.

"Torno domani, lo so che lo fai per il mio bene. Non lo vedrò mai più, dopo questa notte. Te lo prometto"

Cogliona, cogliona, cogliona, cogliona. Ecco cosa sono: una cogliona.

Spengo il cellulare e lo infilo in tasca. Zayn è in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto.

«Apposto, vieni... Andiamo a montare la tenda»

Annuisce avvicinandosi ai borsoni «Che gli hai detto?»

«Cambiamo discorso»

Si lecca le labbra annuendo. Iniziamo a montare la tenda in silenzio. Bene, che bellissima serata. Grazie, Louis. Ti adoro sempre di più, sappilo.

«Jade, questa cazzata del cambiamo discorso mi ha stancato» dice improvvisamente lui.

Oh, no.

«Me l'hai proposto tu, se ricordo bene»

Calma, Jade. Respira.

«Sì, lo so. L'ho proposto io per non mentirti ma, forse è meglio essere sinceri, non trovi? Se vogliamo andare avanti, dobbiamo esserlo. Per forza. La verità viene sempre a galla, Jade»

Deglutisco fissando il vuoto.

«Tu perchè devi mentirmi? Hai una vita perfetta, Zayn. Guardati! Hai un lavoro, le ragazze, una bella casa... Sempre in compagnia... Cosa mi nascondi di così scandaloso?»

Boccheggia un attimo stringendo la tenda «La mia vita non è perfetta, Jade. Le apparenze ingannano» grugnisce abbassandosi per sistemare meglio gli agganci.

Non sei un ladro, lo saprei. Non sei un assassino, lo saprei. Le voci circolano, tra di noi.

«Lo so che le apparenze ingannano, ma tu... Tu non inganni proprio niente, Zayn»

Scuote la testa ridendo amaramente «Ti sbagli, Jade»

«E invece no!» alzo il tono della voce «Tu non nascondi niente! Niente di scandaloso o di scioccante, almeno»

Corruga la fronte «Perchè, tu sì?»

Oh, merda.

Sì, io sì, Zayn. Io sì. Io la notte mi infilo nelle case, io la notte rubo nei musei, nei negozi, faccio le rapine. Io ho una pistola, Zayn. Anche più di una. Io ho già sparato qualcuno, Zayn. Non ho ucciso, qui ci siamo. Ma ho sparato qualche gamba, qualche braccio... Non ricordo, esattamente. Ma ho sparato.

Io sono una schifosa malvivente, Zayn.

«N-no» mi limito a balbettare.

«E allora non mentiamoci tra di noi...»

«Io non... Non posso essere sincera, completamente»

«Neanch'io» ammette lui sbuffando.

«Forse è meglio... Meglio non vederci più»

Peccato, mi piaceva averlo per le scatole. Ma, almeno Louis ne sarà felice e lui non soffrirà.

Si gira di scatto verso di me «Okay, cambiamo discorso... Quando devi mentirmi, cambiamo discorso. Va bene?»

Scuoto la testa freneticamente «No, è meglio che facciamo finta di non conoscerci. Non è per Louis, è per me e... E per te»

Si avvicina mettendomi le mani sulle spalle «Jade, dai... Non pensiamo a queste cazzate. Io, se tu lo vuoi, posso dirti la verità. Però, non adesso. Voglio... Voglio aspettare un po', va bene?»

Mi lecco le labbra sentendo un intero circo ballare dentro lo stomaco.

«Zayn, non importa tu... Tu non devi per forza dirmi la verità perchè io... Io non ti potrò dire la mia, mai»

Inarca un sopracciglio, poi scrolla le spalle «Non mi importa»

Ruoto gli occhi al cielo «Zayn. ASCOLTAMI. Devi allontanarti tu da me e io da te. Va bene?»

Si morde il labbro «E' questo quello che vuoi?»

«Sì»

«Non possiamo essere amici?»

«No»

«A iniziare da adesso o possiamo continuare per oggi? No, perchè... La tenda io non la smonto più»

Scoppio a ridere avvicinandomi alla tenda «Non ci conosciamo a partire da.... Domani mattina. Ti va?»

«Non mi va, però... Va bene, almeno facciamo campeggio»

Mi siedo sul prato per poi sdraiarmi ad osservare le stelle. Zayn mi affianca sdraiandosi accanto a me.

«Cioccolata?» mi chiede dondolandomi una barretta sugli occhi.

Rido afferrandola e la apro portandomela alla bocca. Mi giro, notando che Zayn mi sta fissando. Non devo arrossire.

«Che guardi?» chiedo ingoiando velocemente.

Mi sorride allungando una mano verso la mia guancia, strofinandomi con un dito l'angolo della bocca «Ti sei sporcata...»

«Oh, si è tolto?» mugugno, in imbarazzo.

Lo sento ridere mentre si gira e torna a fissare il cielo, faccio lo stesso anch'io.

«Ti piace Justin Bieber?» domanda lui con un ghigno divertito sul volto.

Scoppio a ridere «Dio, io lo adoro. Quel ragazzo è qualcosa di... Cioè, ma le senti le sue canzoni? Sono il paradiso!»

«Ti piace Justin Bieber» conferma lui.

«A te non piace?»

«Diciamo che so tutto di lui ma non piace direttamente a me... Piace a...»

«A...?» lo incoraggio io.

«Due splendori» dice facendo un sorriso dolce.

Oh, mio Dio. Due splendori? Chi è? Destiny? Marty? E l'altra come cazzo si chiama?

Momento, forse ho capito cosa mi nasconde... Porca merda. Fa il gigolò!

Mi strozzo con la cioccolata dandomi dei colpetti al petto, lui mi guarda con un sorrisino malizioso.

«No, ma aiutarmi no, eh?» sbotto io dopo essermi ripresa.

Sorride scuotendo la testa «Scusa, stavo pensando...»

«A che pensavi?» Io e quella mia stupida curiosità.

«Cambiamo discorso»

«Hai ragione, questo "cambiamo discorso" inizia a stancare pure me...»

Scoppia a ridere avvicinandosi più a me «Dai, cos'altro ti piace fare?»

«Emm... Ascoltare la musica...»

«Justin Bieber» mi interrompe lui, divertito.

Scoppio a ridere annuendo «Sì, ma anche altri, non preoccuparti. E mi piace... Mi piace cucinare i dolci e poi mi lamento se ingrasso...»

Si solleva poggiandosi su un gomito «Ti piace fare i dolci, eh?»

«Sì. Dovresti assaggiare le torte che faccio... » Non le assaggerà mai, cogliona.

«Magari un giorno di questi...»

«No, Zayn...»

«Sì, lo so. Lo so» sbotta lui distogliendo lo sguardo «Dai, poi che ti piace fare?»

«Ma cos'è? Un'intervista?»

«Voglio solo capire una cosa...»

«Cosa?»

«Cambiamo discorso?» sorride grattandosi la nuca.

«No»

«Perchè no?»

«Non voglio cambiare discorso, dai. Dimmi cosa devi capire...» gli do una spinta alla spalla.

«Niente, niente... Dai, guardiamo le stelle!»

Corrugo la fronte osservando il cielo. Questo ragazzo è strano. Molto strano.

«Jade, quanto tempo è che... Come sono morti i tuoi genitori?»

«Tu e la delicatezza siete la stessa cosa...» commento sarcastica mentre lui arrossisce.

«Scusa...» borbotta abbassando il tono della voce «E' che so così poco di te e prima di "dimenticarti" volevo sapere qualcosa in più...»

Sorrido fissandomi le mani attorcigliate sulla mia pancia «Loro sono... Morti due anni fa. In un incidente. Ma, adesso... Dai, non c'è bisogno di parlare di me, non mi piace»

Annuisce, poi mi afferra la mano «E tu come stai?» mi chiede poi, serio.

Come sto?

Io?

«Be-bene...» balbetto mentre infonda i suoi occhi nei miei.

«Adesso, ma quando sei sola, a casa, come stai?»

«Sto sola, Zayn. Sto sola...»

Scoppia a ridere passandomi un braccio attorno al collo «C'eri pure tu? Per l'incidente»

«Sì»

«Mi dispiace, davvero...»

«Cambiamo discorso, ora? Non è per le bugie. E' perchè voglio davvero cambiare discorso»

Annuisce «Scusa, ancora»

«Non ti preoccupare, Zayn. Posso confessarti una cosa?»

«Oh mio Dio, vuoi confessarmi il tuo oscuro segreto? Aspetta, devo prepararmi psicologicamente»

Scoppio a ridere «No, idiota»

«Dai, dimmi»

«No, adesso non te lo dico più»

Ride afferrandomi i polsi e mettendosi a cavalcioni su di me. «Dimmelo, daai...»

«No no» cerco di non fissarlo negli occhi sorridendo.

«Per favore» sporge il labbro. Oh, mio Dio.

«Smetti di fare quella faccia!» sbotto ridendo.

Scoppia a ridere «Quale faccia?» dice sporgendo ancora il labbro.

«Smettila...»

«Smetti tu» sussurra avvicinandosi più a me.

Sento il fiato mozzarsi. Avete presente quando vi trovate sott'acqua e non potete respirare? Momento, sì. Si chiama "trattenere il fiato". Ecco, io lo sto facendo.

«Di fare co-cosa?»

Si morde il labbro «Di essere così...» sussurra poggiando le sue labbra sulle mie.

Chiudo gli occhi abbandonandomi al battito del mio cuore.

No, Jade. Fermati. Devi allontanarti da questo ragazzo. Hai sentito Louis, no? L'amore combina casini.

Sento le sue labbra premere sempre di più sulle mie e io non riesco a staccarmi. E' una sensazione strana. Qualcosa di magnetico. Quelle sue labbra sono peggio di una calamita.

Mi stringe di più le mani rendendole più calde.

«Zayn...» sussurro cercando di allontanarlo.

«Ssh... Non pensare, Jade. Non pensare» dice prima di ricominciare a baciarmi.

Come se è facile pensare, ora.

 

 

 

 

 

«Zayn, Zayn... Svegliati!» gli muovo il braccio mentre lui continua a dormire.
«Dai, Zayn... É tardi!»
«Mmh?» inarca un sopracciglio.
«Zayn, svegliati... Il, il tuo cellulare continua a vibrare e...» vengo interrotta dalla vibrazione del suo cellulare, ruoto gli occhi al cielo afferrandolo.
Sul display lampeggia il nome di Marty. Ah, la parrucchiera. Cazzo vuoi di mattina?

Vatti a fare una messa in piega e non rompere i coglioni.

No, stai calma.
«Zayn è... Marty»
Si alza di scatto facendomi sobbalzare, mi toglie il cellulare dalle mani e mugugna un 'pronto' con la voce impastata dal sonno.
Lo osservo mentre annuisce «Sì, sí... Ho capito. Sto arrivando, sí» fa un sorriso «Grazie, Marty. Grazie...»
Ruoto gli occhi al cielo canticchiando un motivetto.
Grazie Marty, gne gne gne.
«Andiamo?» chiede uscendo dalla tenta. Lo seguo chiudendomi la felpa «Emm... Sì. Ho giá sistemato tutto nelle borse. Dobbiamo solo...» mi interrompo mentre lui smonta la tenda frettolosamente «Smontare la tenda...» sussurro abbassando lo sguardo.
Ha tutta questa fretta di "dimenticarmi"?


Zayn accosta davanti casa mia «Ciao Zayn...» mugugno aprendo lo sportello, mi blocca afferrandomi un polso
«Jade, aspetta...»
«Sí?» cerco di mantenere un tono indifferente. La veritá è che mi sento umiliata. Dai, lo chiama quella... Marty e scappa alla velocitá della luce.
«É... É l'ultima volta che parliamo?»
«Sì»
«Non possiamo usc...»
«Ciao Zayn» lo interrompo strattonando il braccio, ma non lascia la presa.
«Lasciala» grugnisce qualcuno alle mie spalle.
Mi giro vedendo Louis con i pugni chiusi e la mascella contratta.
«Ma tu che cazzo di problemi hai?» grugnisce Zayn stringendo di piú il mio polso.
Aia.
«Ho detto lasciala» risponde Louis afferrandomi l'altro polso.
«Spiegami perchè non posso continuare a vederla» fa un cenno con la testa verso di me.
«Arrivaci da solo, non sei poi così scemo... Penso»
Zayn spalanca la bocca per ribattere ma viene interrotto dal suo cellulare. Stringe gli occhi cercando di ignorare il suono, ma risponde dopo aver fatto una smorfia.
«Hope, sì... Arrivo»
Non devo piangere. Louis mi osserva con la perfetta espressione di chi muore dalla voglia di dire "Te l'avevo detto, io".
Muovo freneticamente le braccia facendo lasciare ad entrambi la presa «Ciao, Zayn» sussurro avvicinandomi a casa mia con lo sguardo basso. Chiudo la porta con tutta la forza che ho in corpo e mi lancio sul divano cercando di respirare.
Non dovevo affezionarmi. Ma sono una masochista, non posso farci niente.
Sento un rumore dal piano di sopra, segno che Louis sta entrando dalla finestra. No, lui no adesso.
«Che ti dicevo io? L'amore combina casini. É stato meglio tagliare i rapporti adesso prima che... Che... Jade, stai piangendo?»
Mi asciugo una lacrima strofinando il viso nel cuscino.
«No» grugnisco senza alzare lo sguardo.
«Oh, grazie a Dio... Pensavo fossi diventata una di quelle ragazze sensibili...» fa una risatina.
Fanculo.
«Jade, adesso io devo andare. Ci si vede questa sera davanti casa di Harry, a quanto pare i suoi vicini sono dei coglioni rompi palle... A mezzanotte, puntuale»
«Mmh mmh» mugugno mentre chiude la porta.
«Perchè?» grugnisco mordendo il cuscino. Momento, mordendo il cuscino? Oh mio Dio. Mi metto seduta strofinandomi gli occhi.
Jade, Jade, Jade... Che ti prende? Piangi per un ragazzo che... Che... Qual'é il segreto di quel cretino? Destiny, Marty... Hope. Quante ragazze vede contemporaneamente?
Sbatto la testa sul cuscino piú volte finchè non suona il mio cellulare.
Zayn.
E no, tu non mi freghi piú con quella voce sensuale e...
«Pronto?» rispondo velocemente. Stupida Jade, stupida.
«Senti, i-io non so perchè tu non puoi essere sincera con me o perchè Louis non vuole che ti stia intorno peró... Ho, ho due domande da farti»
«Dimmi» dico cercando di prendere fiato.
«Sei sposata?»
«No!» urlo facendo una smorfia. Scoppia a ridere «Ok, ok... Grazie al cielo...»
Trattengo le risate alzandomi dal divano per avviarmi a fare una lunga e dolce passeggiata attorno al tavolo.
«E l'altra domanda?»
«Vuoi uscire con me, stasera?»
Mi strozzo con la saliva «Che? Zayn, abbiamo detto che da oggi non ci conosciamo e poi.. E poi...» vai dalla tua Destiny.
«E poi?»
«E non mi piace essere presa in giro, Zayn» dico seria.
«In giro? No, aspetta... É per... È per le chiamate di oggi?»
«No no, puoi uscire con chi vuoi... Tanto noi non stiamo mica uscendo insieme, giusto?»
«Io voglio uscire con te, invece. Non... Io voglio frequentare solo te ma c'è questa cosa dei segreti e... »
«Zayn, questa sera non posso. Magari un'altra volta...» lo interrompo.
«Jade, voglio dirtelo. Io te lo posso dire ma tu...»
«Fai il gigoló?» sbotto improvvisamente.
«Che cosa? No!» urla lui.
«Oh, grazie al cielo...» sospiro portando una mano sul cuore. «Possiamo continuare a vederci?»
Sento le guancie andare a fuoco «Scusa, Zayn. Noi non possiamo... Tu hai i tuoi segreti io ho i miei e...»
«Va bene. Ho capito. Ciao»
«Zayn...» tuu, tuu, tuu. Ha attaccato. Beeene.
Mi sa che Louis aveva ragione. Meglio non affezionarsi alle persone oneste.

Soprattutto se ricevono chiamate in continuazione da parte di ragazze.

 

 

«Aia...» grugnisco mentre Liam mi spinge per farmi entrare dalla porta, per cani.
«Cazzo, sbrigati...» si lamenta lui.
«Liam, cazzo. Non sono un cane!» protesto entrando in casa. Lo sento ridere mentre apro la porta per farli entrare. Niall e Louis lo seguono ed entrano con un ghigno divertito sul volto.
Sbuffo uscendo dalla casa. Non ce la faccio questa sera.
Li aspetto poggiata sulla moto e quando escono, mi danno la mia parte e torno a casa.

Mi aggiusto i guanti avvicinandomi alla mia porta.
«Dove sei stata?»
Alzo lo sguardo sentendomi mancare. «Zayn?»
Si alza venendomi incontro «Dove sei stata?» ripete.
«Sono... Cambiamo discorso»
«No. Questa cosa del cambiamo discorso non esiste piú, va bene?»
«Sono uscita con degli amici, ok?»
Si lecca le labbra scuotendo la testa «E non sei uscita con me perchè non potevi, ovviamente»
«No...» borbotto infilando le chiavi nella toppa.
«E tutti questi amici perchè non si allontanano? Loro lo sanno cosa nascondi, vero? Lo sa Louis, lo sa Harry...»
«Sì» confesso evitando il suo sguardo.
«Jade... Jade, tu mi piaci. Tu mi hai mandato fuori di testa dopo il primo pugno e... E io voglio essere sincero con te. Senza nessuna bugia»
Deglutisco rumorosamente. Almeno tu puoi essere sincero.
«Zayn, lasciami stare»
«No» grugnisce parandosi davanti alla porta «Anch'io ti piaccio, l'ho capito. Non sono scemo...»
Scoppio a ridere nervosamente. Sì, mi piaci.
«Ma... A me non importa sapere cosa nascondi. Non mi importano i tuoi segreti. Mi importa di te e basta»
Sospiro facendogli un sorriso «Neanche a me importa dei tuoi segreti, Zayn»
«Perfetto! Usciamo insieme. Frequentiamoci... Poi, se vorremo dire cosa nascondiamo lo faremo. Ci stai?» mi porge la mano sorridendo.
«Non voglio nessuna relazione seria, io... Cioè, se usciamo solo come... Come amici»
Sono scema, è accertato.
«Va bene» mi stringe la mano dandomi un bacio sulla guancia.
«Buona notte, Jade» dice allontanandosi. Lo fisso mentre si blocca dandomi le spalle, si gira lentamente e con due passi veloci arriva di fronte a me afferrandomi le guancie per poi stamparmi un bacio sulle labbra.
Mi appoggio alle sue spalle per evitare di cadere e mi spinge dentro casa continuando a giocare con le mie labbra.
«Siamo amici da domani, va bene?»
«Facciamo da dopo domani...» risponde con voce roca.
Jade, sei stupida. Jade, lui vede altre ragazze. Jade, ti stai facendo trasportare su un letto come tutte le altre. Oh, smetti di pensare, Jade.

 

 

 

 

SCIABURABU! :)

Lanciate un bel pomodoro.

Adesso, prendetene un altro e lanciatelo più forte.

Mirate bene la mia faccia e lanciate un kiwi dritto sul naso.

Sbaaaam!

Okay, basta frutta.

Capisco che sto a dieta, ma non esageriamo AHAHAHAHA.

Chiedo solennemente perdono * si inchina *

Scusatemi, davvero.

La scuola rompeva i coglioni e m'impediva pure di scrivere -.-

Poooi, quando la scuola è finita, ho aggiornato l'altra storia e di questa...

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHA avevo dimenticato l'esistenza OuO

Non è divertente? Eh? Eh?

Okay, non lo è ahahahah.

Ma adesso è estate e la notte io non ho un cazzo da fare.

So, si scrive :)

Scusate pure se questo capitolo fa letteralmente cagare.

Ma l'ho fatto lunghetto così mi perdonate :')

No, okay. Non mi perdonate lo stesso :c

Spero solo che qualcuno legga ancora questa storia.

Non abbandonatemi, eh!

Lo spero :c

Vado a rispondere alle recensioni <3

Un bacio

-La cogliona.

 

 

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