Stille di esistenza

di dark_girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Infondo va bene così...(Shino) ***
Capitolo 2: *** My world...don't you wanna know it?(ShikaXTema) ***
Capitolo 3: *** La storia si ripete (SasuNaru) ***
Capitolo 4: *** Lacrima d'argento (Kakashi) ***
Capitolo 5: *** E il cielo piangeva [JiraiyaXTsunade] ***



Capitolo 1
*** Infondo va bene così...(Shino) ***


La mia PRIMISSIMA ff che posto su efp.
Spero non faccia eccessivamente schifo! TUTTI i commenti sono ben accetti!!!

Da bambino Shino più che ad un insetto poteva essere paragonato ad una spugna.
Da quando suo padre gli avevi spiegato l'uso del chakra, la sua voglia di sapere era cresciuta a dismisura e non perdeva occasione di ascoltare i discorsi degli adulti, dove apprendeva un sacco di cose su cui riflettere.
Anche da piccolo Shino rifletteva molto e parlava poco.
I grandi sospettavano sempre che nascondesse qualcosa, magari una birbonata, perchè se ne stava zitto zitto in un angolo e ad occhi esterni poteva sembrare tormentato dai sensi di colpa (in realtà si tartassava di domande a cui ancora un bambino non può dare risposta, per questo sembrava sempre così pensieroso).
La verità è che Shino era davvero una persona silenziosa.
Non era finizione, non era ipocrisia, anzi, era la pura e cristallina verità.
A Shino non era mai piaciuto parlare, fin da piccolo preferiva ascoltare con una precisione maniacale e poi trarre le sue conclusioni, anche se spesso si teneva per sè pure quelle.
C'era qualcosa di male, infondo?
Considerava inutile e superflua la parola, seccante la compagnia ma soprattutto, amava, amava il silenzio.
E la solitudine.
Quando la gente lo additava come un bambino scostante e che certamente doveva avere dei problemi, lui inarcava leggermente le sopracciglia e si limitava a cambiare strada.
Ma non capiva.
La gente si ostinava a vedere la solitudine come un qualcosa di necessariamente brutto e negativo.
Chissà perchè poi...
Lui stava così bene da solo.
Si chiudeva nella sua piccola stanza, si accovacciava sul letto, impermeabile e occhiali abbandonati sulla sedia e lì rifletteva sulle cose che aveva appreso, senza rumori, senza scocciatori che sparano domande idiote, senza sguardi indiscreti.
Sarà stato per via dei suoi compagni di classe.
Già, perchè se c'era una cosa che Shino proprio non riusciva a sopportare era andare a scuola.
Non perchè odiasse lo studio in sè, ma più che altro perchè odiava i suoi compagni.
Tanti, piccoli, urlanti spermatozooi troppo cresciuti.
Ma perchè urlavano così tanto? Era una cosa che gli faceva saltare i nervi, decisamente.
In più tentavano in tutti i modi di farlo ridere.
Altra cosa che a Shino veniva naturale era, appunto, restare serio e impassibile, anche davanti alla più buffa della situazioni.
Non perchè fosse una persona antipatica o altro ma per il semplice fatto che...non...non capiva...
Una volta Hitoshi gli aveva passato un braccio sulle spalle e gli si era avvicinato, una mano alla bocca, il fare complice.
- Hey Shino, hai saputo?- aveva sussurrato
- Temo di no -
Hitoshi aveva ghignato - Pare che Fumiko, quella tutta perfettina che sviene alla vista di un po' di fango, sia finita a testa in giù in mezzo ad un porcile ieri sera! La madre l'ha rincorsa per tutta Khonoa con uno scopettone in mano perchè aveva rovinato il suo miglior vestito...avresti dovuto vedere la scena...!- e detto questo era scoppiato in una fragorosa risata.
Ma Shino aveva inarcato le sopracciglia e aveva detto - Scusa, ma non ci vedo proprio niente di divertente in questo -
Hitoshi lo aveva guardato come se fosse un alieno e poi aveva ricominciato a ridere - Shino!!- urlava - ma non capisci niente, Shino!- e continuava e ridere, ululando.
Troppo, troppo rumore per i suoi gusti.
Così se ne era andato.
Era così.
Di cose divertenti ne vedeva poche, e in ogni caso non gli pareva un motivo valido per ridere.
Vedeva la gente abbracciarsi e sorridersi e non capiva il motivo...
Le sue emozioni le esternava in altri modi lui.
Magari facendo cose utili, del tipo...chessò, aiutare la vicina anziana a a recuperare il gatto sull'albero.
A che cosa serviva un abbraccio?
Era...inutile!
A quel tempo ancora Shino non capiva che la gente non riusciva a comprendere il suo modo di esternare le emozioni.
Ora questo Shino, il silenzioso, maturo, misterioso Shino comprende perfettamente.
Comprende che lui è diverso, e che spesso la 'massa' non distingue il diverso che è in lei. Ma non cambia, continua ad essere semplicemente e genuinamente sè stesso.
Perchè, infondo, le cose gli vanno bene così come stanno.

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Capitolo 2
*** My world...don't you wanna know it?(ShikaXTema) ***


-Sei... sei...Insopportabile!!-
Lui aveva voltato lentamente la testa, l'espressione di chi non si cura più di tanto del suo interolcutore era sempre dipinta sul suo viso.
E questo la faceva mandare in bestia.
-Allora?! Rispondimi! Rispondi alle critiche, perdio, sono stufa di vederti con quell'espressione da pesce lesso in faccia!!!-
Era sempre così.
Il motivo era, semplicemente, che Shikamaru e Temari erano incompatibili. Era per quello che difficilmente potevano passare più di dieci minuti senza scannarsi. O meglio, senza che Temari scannasse Shikamaru.
La differenza sostanziale tra loro due era che lei era attiva, faceva, s'impegnava, sempre con il sorriso sulle labbra, sempre con la grinta che la distingueva, mentre lui...
Lui era uno dei ragazzi più pigri che Khonoa avesse mai conosciuto.
Era incredibile, ma, qualunque cosa che comportava anche un minimo sforzo fisico o mentale per Shikamaru era un peso, una vera barba.
Guardava il cielo, lui, al momento le uniche cose che gli suscitavano interesse erano le nuvole. Quelle si che meritavano la sua attenzione. "Se non posso essere una nuvola allora vorrà dire che vivrò lo stesso nel loro mondo" si diceva.
E intanto Temari sbraitava: -Ma che nuvole e nuvole, Shikamaru!!! Datti una svegliata, il vero mondo è fuori!-.
Quella voce... era davvero irritante.
Così, un giorno, Shikamaru tentò la via del dialogo e, al suo ennesimo "il mondo è fuori" , rispose svogliatamente:
- E perchè dovrebbe interessarmi scusa...-
Temari sgranò gli occhi.
-Perchè è il TUO mondo! ...E'...è tutto il tuo mondo!-
-Io non credo che quello sia il mio mondo, Temari-
-...perchè dici così?-
-...-
-Rispondimi!-
-Temari, lasciami in pace dai...-
Lei sospirò, delusa.
-Ma perchè a te deve sempre pesare tutto? Non hai un minimo di voglia di fare?-
Un sorriso sottile si disegnò sulle labbra di lui.
-Ehi, pensavo mi conoscessi di più!!-
-Shika!!-
-Uff... non lo so, Temari, non lo so...semplicemente per me è tutto una rottura di palle, preferisco le nuvole-
-Le nuvole? Neanche le nuvole mi sembrano un granchè interessanti-
-Invece si-
-Perchè?-
-Tu guardale e basta, la risposta te la dai da sola-
Temari lo fissò, scettica, e poi...e poi si ritrovò senza neanche sapere come distesa sul prato, con Shikamaru, a guardare quelle stupide nuvole.
Perchè era sempre così facile da convincere con lui? Spostò svogliatamente lo sguardo su quelle grosse "robe" bianche nel cielo. Fissando il cielo pensava, furibonda "E poi, adesso che ci penso, alla fine non ha neanche risposto alla mia domanda, ma tu guarda questo scansafatiche...ma un giorno di questi gliela faccio pagare..."


Non seppe neanche come successe.
Forse era l'odore dell'erba fresca o forse il respiro regolare di Shikamaru o la calma che c'era tutt'attorno, fatto sta che, dopo non so quanto tempo, Temari era ancora distesa sul prato, nella stessa posizione di quando aveva iniziato. La sola differenza era l'espressione degli occhi.
I grandi occhi blu scuro di Temari, che prima erano così pieni di stizza ora vagavano per il cielo azzurro, alla ricerca della libertà delle nuvole.
La voce trionfante di Shikamaru le giunse alle orecchie come un  sonoro schiaffo.
-Allora?-
No, decisamente non lo sopportava, quel tono strafottente.
Imbarazzata, si alzò di scatto e abbassò gli occhi per non incontrare il suo sguardo.
-Se ti interessa...bhe, QUELLO è il mio mondo, e lo trovo molto più carino di questo-
E fece per allontanarsi. Era già avanti di qualche passo quando Temari disse -Un bel posto però...-.
Shikamaru si girò e le guardò sorpreso. Così, in ginocchio sull'erba, con un leggero rossore sulle guance pareva quasi indifesa. Solo dopo si ricordò che era di Temari che si parlava.
Sorrise ancora, saccente, ma questa volta con una punta di dolcezza.
-Ti andrebbe di farne parte?-
Temari alzò la sguardo. Shikamaru sorrise ancora.
-Del mio mondo, intendo- disse lui.
E fissando gli occhi scuri di lui, Temari si sentì come se non avesse bisogno di niente altro per essere felice.


Eccomi qua!! Wow, non posso credere di aver già fatto un altro capitolo... è uno strano periodo di produttività per me!^^
Spero di non aver deluso le aspettative con questa ShikaTema...A presto!

Per bambi88: Grazie infinite, mi ci è voluto un po' prima che mi venisse fuori uno Shino abbastanza convinciente, sono contenta di non averlo fatto troppo OOC... grazie               per i complimenti! Ciao!Dark_Girl


Per Irene Alder: Ciao! Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto, non ti nasconderò che ho sudato non poche camicie per far venire fuori uno Shino decente... questo però mi           ripaga da tutti gli sforzi! Grazie mille! Dark_Girl


Per Kuroihikaru: Ciao! Mamma mia che nick complicato, mi ci sono voluti 3 anni x trascriverlo corretto...^^ Grazie mille, anche io amo Shino, mi dispiace che sia così poco            in luce nel manga...ç__ç Grazie mille ancora! Ciao! Dark_Girl

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Capitolo 3
*** La storia si ripete (SasuNaru) ***


L'ennesimo litigio.
Ci era abituata, tra un po' avrebbero smesso...


Incredibile quanto una ninja si possa sbagliare.
-ORA BASTAAA!!-
Incredibile, davvero.


-Fermateli...-
Piangeva, Sakura, accasciata contro il muro, gli occhi fissi, impotente guardava i suoi due compagni i quali si squadravano truci.
Tre metri. Tre metri li separavano.
"Dio, si uccideranno"
Entrambi scattarono. Due metri.
"Dio.."
Un metro.
Una lacrima.
"No...nonono..."
Mezzo metro.
"NO..."
Dieci centimetri. Chiuse gli occhi. Nessun rumore.
-Calmatevi...tutti e due-
Sakura non era mai stata così felice di sentire la voce di Kakashi-sensei. Riaprì gli occhi.
Kakashi-sensei tratteneva Naruto da dietro mentre Gai Maito pensava a Sasuke.
Naruto girò gli occhi azzurro cielo, in quel momento pieni di rabbia, verso il suo cosiddetto compagno.
-ALLORA?!?-
Era arrabbiato, già. Arrabbiato sul serio, ma non ricevette alcuna risposta.
-Lo vedi? E' proprio questo che non sopporto di te: la tua maledettissima aria di superiorità! Non sei un dio Sasuke e non puoi neanche lontanamente pensare di poter fare tutto quello che vuoi!-
Ancora silenzio.
Nessuna emozione negli occhi del moro.
Naruto abbassò la testa, deluso, poi girò gli occhi verso il suo maestro.
-Mi lasci andare Kakashi-sensei...-
Il jonin esitò una frazione di secondo, ma poi, guardando Naruto negli occhi...capì che si poteva fidare.
Una volta libero Naruto fissò ancora Sasuke. Sul volto del moro, ancora, ancora nessuna espressione. Amarezza, disprezzo e rassegnazione affiorarono in Naruto.
-Ti odio-
Solo un piccolo, impercettibile spasmo di sorpresa attraversò Sasuke. Troppo impercettibile per essere notato.
Naruto girò i tacchi e se ne andò.

____________________


Pioveva.
Era ironico ma tutte le sante volte che era triste veniva giù l'ira di Dio. Mai una volta che ci fosse un bel sole, di quello che che scalda l'animo, no, sempre questa stramaledetta pioggia che non fa altro che buttarti giù ancor più di ciò che già sei.
Naruto sospirò.
Pioggia o non pioggia non aveva intenzione di starsene a casa tutta la giornata.


____________________



Il rumore regolare della tempesta gli batteva sulla testa.
Plic-plic-plic-plic...
Irritante, molto irritante.
Chissà poi perchè aveva deciso di uscire con quel tempaccio.
Sasuke aumentò un po' il passo.
Plic-plic-plic-plic...
Questo battito è da manicomio.
Plic-plic-plic-plic...
Si fermò ad un ponte. Il ponte dove il Team 7 si riuniva ogni volta prima di partire per allenamenti, missioni...
Aggrottò le sopracciglia. No, non aveva tempo per queste smancerie. Doveva diventare più forte.
Un fruscio alle sue spalle.
-Ciao, Naruto..-
-...-
Naruto stava fermo immobile, con un espressione indecifrabile in volto.
-Dovresti salutare un tuo compagno di sq...-
-STA ZITTO!-
Lo spasmo di sorpresa questa volta fu ben visibile.
-Non lo sopporto, non ti comportare come se noi non avessimo litigato!-
Sasuke si avvicinò un po'...
-Ti perdono...-
-SMETTILA! Dovrei essere IO a perdonare TE!-
-Ti perdono per avermi mentito-
-...io non ho mentito-
-Lo stai rifacendo, Naruto-
-BASTA, SMETTILA!-
Tanto, tanto confuso...doveva fare ordine, scappare, scappare dal quel ragazzo dagli occhi neri.
-Vuoi sapere perchè hai mentito?-
-No- disse la sua bocca -Si-  dissero i suoi occhi.
Sasuke continuava ad avvicinarsi. Troppo.
-Tu non mi odi...- sussurrò, pochi centimetri li separavano.
-O sbaglio?- Sussurrò ancora.
Troppo, troppo vicino...

Naruto non ricorda molto di quel giorno, solo un fruscio di capelli neri, una mano che sale su per la schiena e il sapore dell'inverno sulle labbra.
Sa solo che il giorno dopo tra lui e Sasuke era come se non fosse successo niente, niente litigio, niente sapore dell'inverno sulle labbra.
Ma dopo qualche giorno il campanello della sua casa trillò. Sasuke.
E la storia si ripete.




Ok, premettiamo una cosa: io ODIO Sasuke, come odio tutti i boriosi componenti del clan Uciha, loro e la loro maledetta puzza sotto il naso da. "Noi-siamo-il-clan-Uciha, noi-abbiamo-lo-Sharingan-quindi-inchinatevi-e-leccateci-i-piedi". Non li sopporto, e chiedo scusa a tutte le loro fan, ma è più forte di me, spero non mi ucciderete per questo ^^
Nonostante mi stia incommensurabilmente antipatico trovo che Sasuke sia adorabile con Naruto, anche se temo che in questa ff mi siano venuti schifosamente OOC, chiedo venia!
Si accettano consigli...taaaaaaaanti consigli!^^
Ciao ciao!!


Per Bambi88: Bhe, a quanto pare ci ho azzeccato!! Grazie mille, mi fa molto piacere che ti sia piaciuta, spero che mi farai sapere cosa ne pensi di questa...temo che sia         schifosamente OOC..ç__ç Grazie ancora, ciao! Dark_girl

Kuroihikaru: Oh, non importa, mi diverto a scriverlo, significa qualcosa in particolare? Mi fa molto piacere che ti sia piaciuta, spero che non andrò in peggio!^^ Grazie,                ciao!Dark_girl

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Capitolo 4
*** Lacrima d'argento (Kakashi) ***


Stare davanti al monumento dedicato ai caduti in battaglia quando la pioggia cadeva forte era come una droga.

"Poco ma sicuro" pensò Kakashi.

Era come un circolo vizioso. Pioggia, monumento, ricordi, dolore, poi sole, allegria e a quel monumento, a quei ricordi, a quel dolore non ci pensi più.
Sei troppo occupato a stare dietro alla cose di tutti i giorni per pensare al passato, hai un team da gestire, un pirla che è scappato da Khonoa da ritrovare, un pazzo con la faccia da serpente e una banda di criminali psicopatici da tenere a bada.
No, quando c'è il sole, davvero non hai tempo per il passato.
Il vero problama è quando piove. Avete presente i buchi neri? Bhe, il monumento dedicato ai caduti in battaglia aveva più o meno lo stesso effetto su Kakashi: lo attirava  inesorabilmente.
La pioggia... sarà stato perchè gli ricordava quel giorno.
-Il giorno in cui Obito è morto non pioveva!!- aveva sbraitato Anko quando Kakashi glielo aveva confessato.
Anko non era mai stata famosa per la sua sensibilità o il suo tatto.

"pioveva nel mio cuore"



Pioveva.
Anche quel giorno Kakashi era alla tomba. Manco a dirlo.
Nei giorni di pioggia si piazzava lì, immobile e, piano piano, si rompeva ancora un po' dentro. Piccoli, indispensabili granelli d'esistenza lasciati a marcire davanti a quel pezzo di pietra, davanti a quel nome.
Nel suo animo logorato c'era solo bisogno di pace, una pace che non avrebbe trovato mai... non si può fare in modo che non piova più.
E quello che gli faceva più star male era che non...non riusciva a piangere... non riusciva a piangere...
Ci provava, ci provava con tutte le sue forze a ricordare, a provare un po' di dolore che lo facesse piangere... un po' di dolore che gli dimostrasse che era ancora umano...
Non riusciva a piangere...
Di tutte le cose che erano capitate quel giorno, ciò che più gli era rimasto impresso nella memoria era quella maledetta mano, tesa e tremante, come una contraddizione alle sue stesse parole.
-La mia fine è arrivata...Kakashi... ma sono felice...- aveva mormorato Obito quel giorno.
E quella mano era ancora tesa, un silenzioso grido d'aiuto, che Kakashi non gli poteva dare.
Obito era morto e la mano tesa era caduta con un tonfo.

Thud.

Anche quel giorno Kakashi non era riuscito a piangere.

Regola numero 25, regola numero 25...

Al diavolo la regola numero 25, al diavolo tutto. Obito è morto!

Regola numero 25, regola numero 25...

La verità era che Kakashi si detestava da morire, perchè doveva essere la sua quella mano tremante, la sua quella voce che mormorava, il suo quel corpo schiacciato da una roccia...

Davanti alla tomba, Kakashi si rese conto di star stringendo i pugni così tanto da sanguinare.
Si rilassò a si chinò per osservare meglio il nome di Obito.
A volte non capiva neanche lui il perchè, ma c'erano momenti in cui gli sembrava di essere tornato indierto nel tempo, quando c'era ancora quel Kakashi che sgidava un Obito imbronciato per il ritardo, a forza di fissare quel nome.
Poi si ricordò che non era certo possibile, non si possono resuscitare i morti.
Poi successe. Come un flashback improvviso:

[flashback]
Si ricordò di quel giorno in cui Yondaime lo aveva preso sottobraccio. Parlavano di suo padre.
-Non devi pensare che non lo rivedrai più!- aveva detto il biondo.
A quel punto Kakashi avrebbe voluto scoppiare in una cinica risata, ma si trattenne per rispetto del sensei.
-Sai Kakashi... ci sono 2 modi per far rivivere una persona...-aveva continuato Yondaime -Il primo è La Memoria-.
-Puoi andare indietro nel passato e rivivere tutti i momenti belli passati con lei e puoi farlo tutte le volte che vuoi...- aveva fatto una pausa.
-Sai cosa penso?-
-No, sensei-
-Che questo metodo è una gran cavolata-
Kakashi aveva assunto un' espressione stupita.
-Massì, una gran cavolata!- aveva detto il sensei con un sorrisone- che senso ha rivivere i vecchi momenti quando se ne possono avere di nuovi?-
-Nuovi sensei?-
-Si, nuovi, con il secondo metodo, Il Ricordo-
-Memoria e Ricordo sono sinonimi, sensei-
-Ah-a, no, sbagliato!- aveva esclamato trionfante- la Memoria è un qualcosa di molto più astratto... con il Ricordo tu fai in modo che la persona a te cara viva, viva nel presente, qui, accanto a te...-
Si era abbassato e gli aveva sorriso dolcemente.
-Ricorda, Kakashi, ricorda-
[fine flashback]

Kakashi abbassò lo sguardo.

"Grazie sensei"

Si alzò e se ne andò.
Mescolata con la pioggia, sulla dura lastra di marmo, c'era un piccola lacrima d'argento.


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L'ho scritta di getto alle 10 di sera quindi, NON SO che cosa obbrobriosa mi sia venuta fuori.
Chiedo perdono.

Kibachan: ehm, grazie, sei troppo gentile...^\\\^ spero che questa ti sia piaciuta!

Kakashina93: Quale onore averti tra le mie recensitrici mia cara!! Che te ne pare di questa? Essendo su Kakashi.. suppongo che almeno il soggetto sia di tuo gradimento!!              Almeno quello!!!^^ ciao!!!

Kuroihikaru: Grassie per la spiegazione, molto esauriente, direi!! Io Sasuke l'ho sempre odiato, lui e la sua maledettissima faccia da emo... e strano perchè a me solitamente i            "bei tenebrosi" piacciono eccome ma lui... no, va contro natura. Spero che questa ti sia piaciuta! ciao^^

bambi88: Bhe, con te sakura non rischia di rimanere single, questo è sicuro!!! spero che questa ti sia piaciuta... fammi sapere!!ciao^^

MoMozzia: Grazie mille, anche io adoro quei due... troppo belli!!^^ fammi sapere cosa ne pensi di questa pliiiiiiiiiiiiiiiiiiis!!^^ ciao ^^

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Capitolo 5
*** E il cielo piangeva [JiraiyaXTsunade] ***


ATTENZIONE!!!! SPOILER CAPITOLO 382 DEL MANGA!!!!

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-Tsunade-sama-
-Si?-
-..Mi spiace doverla informare di una cosa...-



Erano lacrime quelle che correvano giù, lungo il suo viso.
Le sentiva stridere contro le sue guance, bruciavano perfino.
L'unica cosa di cui Tsunade era sicura in quel momento era che, si, stava piangendo. E faceva male da morire.
L'uomo che aveva appena prununciato quelle parole se ne stava ancora a testa bassa, rigido davanti alla sua scrivania senza sapere cose fare, così Tsunade lo tolse dall'imbarazzo.
Con movimenti secchi e precisi indossò la sua vecchia giacchetta verde e si precipitò fuori dalla stanza.
E anche il cielo piangeva.

-..Me l'avevi promesso.. me l'avevi promesso....-
Aveva il fiatone già da un pezzo. Perchè diavolo era così lontano l'ospedale?

-Me l'avevi promesso...-
Lo ripeteva come una nenia infinita, come se il suo cervello non conoscesse altre parole, come se quelle poche sillabe avessero potuto farla scappare dalla realtà.
Corri, Tsunade, corri. Va da lui. Va a vedere cosa ne resta.


La porta della stanza 705 era nera, lucida e risaltava, befferda, sul bianco dei muri dell'ospedale.
Tsunade aveva il fiato rotto dalla stanchezza e dal pianto, le gambe tramavano, timide, paurose...non stanche, no, non era certo di stanchezza che tremavano..no, era la paura di vedere ciò cosa c'era oltre quella porta nera e lucida.
Inspirò.
Espirò.
Girò il pomello ed entrò.

Stesa sul letto dalle candide coperte c'era una scatola vuota. Un involucro o, se preferite, colui che, un tempo, era chiamato Eremita dei Rospi o Eremita Porcello, il sannin...
-Jiraiya- soffiò Tsunade. Le lacrime si erano fatte più insistenti sulle soglie dei suoi occhi, più infuocate, facevano sempre più male.
Fu quasi con incredulità che Tsunade si fece avanti nella stanza.
Gliel'aveva promesso... insomma, gliel'aveva promesso, non poteva...non poteva essere davvero...morto...non poteva e basta.
-Jiraiya...- lo scosse, ingenua, come una bimba che non accetta la realtà, che vuole vivere nelle fiabe dove la storia si conclude sempre con: "e vissero tutti felici e contenti".
-Jiraiya... a-avanti, n-non è divertente...- la sua voce era rotta da singhiozzi regolari che le facevano sussultare il petto. Tolse la mano dalla spalla di lui e la verità le crollò addosso in tutto il suo peso.
Jiraiya era morto, e l'aveva lasciata sola.
Di nuovo.
E improvvisamente, si scoprì arrabbiata.
Arrabbiata, si, arrabbiata con quell'essere che stava disteso sul letto, con espressione serena e gli occhi chiusi.
Il primo pugno lo andò a colpire sul bicipite.
-Lurido...bastardo...- il sibilio di Tsunade trafisse l'aria immobile che vigeva nella stanza.
Un ondata di bile si riversò fuori dalla sua bocca, accuse, minacce, inutili sfoghi di rabbia e dolore ormai pitturati nella sua mente e nel suo cuore.
-Tu! Tu brutto...brutto stronzo che non sei altro...tu, me l'avevi promesso, mi avevi promesso che saresti ritornato sano e salvo, lurido ipocrita..- e pugni aumentavano, aumentavano..
-...Tu, sempre con quel sorriso ebete stampato in faccia, non mi dovevo fidare...non mi dovevo fidare di te, dovevo tenerti incatenato al villaggio così... così non saresti mai partito per quella dannata missione e... e...-
Tsunade si bloccò e l'ultimo pugno colpì debolmente lo zigomo destro dell'uomo. Si sentiva svuotata, la rabbia era passata lasciandole dentro una desolazione che poche altre volte aveva sentito, si sentiva anche lei uno stupido, insignificante ivolucro.
-..e non mi avresti lasciata sola...di nuovo...- completò Tsunade in un soffio. Il pugno che era ancora fermo sul viso di Jiraiya si trasformò in una timida carezza.
Sfinita, si accasciò al suolo, nascondendo la testa tra le braccia.
Fu in questa posizione che Naruto la trovò la mattina dopo. Fu molto gentile con lei, la scosse leggermente e sussurrò parole rassicuranti. Ma quando Tsunade alzò lo sguardo su di lui li vide chiaramente i suoi occhi chiari cerchiati del rosso del pianto.
Non riuscendo a formulare una frase compiuta, Tsunade lasciò l'ospedale. Tornava a casa.
Barcollando, tornava nella sua vuota casa.
Oramai, le restavano solo i ricordi.
E il cielo piangeva.

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E dopo secoli e secoli sono tornata con questa JiraiyaXTsunade, terribilmente triste, ancora più dei miei soliti canoni, in effetti...
Non so esattamente se Tsunade sia venuta OOC, ditemelo voi...io ho questo sospetto, ma non sono lucida in questo momento (e quando mai lo saresti? NdMioSubconscio)(Dettagli...NdMe).
Ah, è corta, lo so, direi addirittura striminzita, ma ho scoperto che il mio cervello non mi fornisce ff più molto lunghe di queste... cioè, se tento la parte "in più" è un obbribrio senza fine quindi preferisco farle un po' più corte ma accettabili!

Ringraziamenti:

Bambi88: bhe, che dire, le tue recensioni mi fanno sempre moltissimo piacere, sono contenta che ti sia piaciuta! Grazie 1000, a presto. Irene
Irene Alder: Grazie, grazie, grazie e ancora, nel caso non lo avessi capito, GRAZIE!
Tama_chan: Bene, sono contenta che non siano venuti OOc, ci tengo molto! grazie per aver recensito!!
Kakashina93: si, l'avevo intuito...un dettaglio nel nickname..XD! Lietissima che ti sia piaciuta cara e non ti preoccupare se aggiorni lentamente...qui l'ultima che ti può criticare sono io dato che è già tanto se aggiorno 1 volta al mese..XD!! ciao, Irene.
Demon: Cara, questa è forse una delle più belle recensioni che io abbia mai ricevuto. Grazie infinite, davvero!

Un grazie infinito a Mistral, Noriko, Riogaru, SkyEventide e Zenity che mi hanno aggiunto ai preferiti. Grazie anche a chi legge e basta.

Ciao,
Dark_Girl

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