Quando anche il fato fa il suo dovere di lilistar (/viewuser.php?uid=11237)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Al MoMeNTo GiUStO... ***
Capitolo 2: *** MeGLiO nOn SoGNaRe... ***
Capitolo 3: *** ...LeTtErA E CoNsIgLi.... ***
Capitolo 4: *** ScOntRi, InCoNtRI... ***
Capitolo 5: *** ...BaCi & FuGhE. ***
Capitolo 6: *** CeRtE CoSe NoN ReSTaNO iN SoSpEsO ***
Capitolo 7: *** ChI NoN mUoRe Si RiVEde ***
Capitolo 8: *** ...InCaRIcO OtTeNuTo... ***
Capitolo 9: *** InCOnTrI ImPRovVisI&ImPrEViStI ***
Capitolo 10: *** AtTrAvErSo 1000 mArI CI rInCoNtReReMo.... ***
Capitolo 11: *** ReAlTà & GiUdIzI.. ***
Capitolo 12: *** RiVeLaZiOni.. ***
Capitolo 13: *** VeRiTà... ***
Capitolo 14: *** sChlEtRi dEl pAsSaTo.... ***
Capitolo 15: *** L'uLtImA CoRsA ***
Capitolo 1 *** Al MoMeNTo GiUStO... ***
2ffT&B.
_Hello! questa è la mia priam fanfiction sui Tokio Hotel. spero vi piaccia. mi raccomando, recensite:)
I
TOKIO HOTEL NON MI APPARTENGONO. QUESTA FANFICTION è STATA
SCRITTA PER PURO DILETTO, SENZA SCOPRO DI LUCRO. OGNI RIFERIMENTO A
FATTI O COSA E PURAMENTE CASUALE.
e dopo questa breve introduzione....buona lettura!XD
Correvo. Il freddo mi lacerava i polmoni. Le
gambe non reggevano più. Ma mi imponevo di non mollare. Correvo sempre più
forte. Non potevo cedere ora. Se mi fermavo anche solo per un secondo mi
sarebbero stati addosso. Le strade erano poco illuminate. Correvo.
Sentivo i loro passi alle spalle. Attraversai di corsa la strada, e per poco
non finii sotto una grande macchina nera con grandi fari, che si fermò appena
in tempo.
“eccola, eccola, prendiamola.”
La portiera della macchina si era aperta. Feci
una corsa e entrai dentro.
“mi dovete aiutare. Dei tipi mi stanno
inseguendo”
Un ragazzo o ragazza, non riuscivo a
identificarlo, disse all’autista di andare.
Mi girai e, attraverso i vetri scuri, vidi che
quegli uomini si erano fermati.
Chiusi gli occhi e tirai un sospiro di sollievo.
Quando li riaprì mi resi conto che stavo sudando
e respiravo faticosamente. Il ragazzo/a vicino a me mi chiese se andava tutto
bene.
Lo guardai meglio. Era maschio. Solo che aveva
dei lineamenti perfetti, quasi femminili. Aveva i capelli un po’ sparati in
aria, era leggermente truccato intorno agli occhi e aveva uno sguardo profondo.
Anche lui mi stava guardando. Come poterlo biasimare. Ero vestita con un mini
abito nero D&G. Ero sudata e affannata.
“perché quei ragazzi ti stavano seguendo?”mi
chiese. Aveva una bella voce.
“per violentarmi” dissi senza pudore.
Lui mi guardò. Mi chiese se volevo qualcosa.
Guardai l’auto e notai che era una specie di limousine, solo più piccola. Aveva
tutto. Un mini-frigo una tv e i sedili erano migliori di tutti i letti su cui
avevo dormito. L’auto era guidata da un'altra persona che era collegata a noi
tramite uno sportello.
“un po’ d’acqua, se è possibile”risposi.
Lui annui, apri il frigo bar e prese un po’
d’acqua. Io lo sorrisi e bevvi.
“sicura che stai bene? Sei un po’ scossa. Ce la
fai a tornare a casa?”
Lo guardai. Casa. Magari. Poi decisi di
capovolgere un po’ le carte.
“si…cioè non lo so. Sono ancora un po’ scossa e
quei tizi sanno dove abito. Non è che mi potreste portare in qualche motel più
vicino?” chiesi, mettendo su una faccia da cucciolo.
Lui scosse la testa e poi disse all’autista.
“andiamo all’Hotel. Gli altri mi aspettano”
Poi guardò me. “anche io alloggio in un Hotel. Ti
ospiterò io per stanotte”
Io lo ringraziai. Mi chiese come mi chiamavo.
“Lily, tu?”
“Bill, piacere”mi tese la mano e la strinsi. La
conversazione finì lì. Guardai fuori al finestrino. Anche lui si girò e lo vidi
sorridere e scuotere la testa.
Chi era questo tipo? E come mai mi aveva aiutato?
E che ci faceva dentro una auto del genere, con un autista personale? Per di
più alloggiava in un hotel.
Mantenei alta la guardia. Non sapevo chi fosse
questo tipo, ma nonostante le apparenze, non sembrava cattivo. Anzi era
innocuo. E simpatico.
Quando
arrivammo all’Hotel capii che doveva
essere molto ricco. L'Hotel era a cinque stelle ed era straordinario,
aveva sette piani, e una hall da sballo. Notai che non entrammo
dall’entrata principale ma da
una sul retro.
“ seguimi ” mi disse semplicemente. Lo seguì e
salimmo fino al piano sette.
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Capitolo 2 *** MeGLiO nOn SoGNaRe... ***
2
Ecco a voi il secondo capitolo...spero vi piaccia!
Andammo lungo un corridoi. Bussammo alla stanza
483 e uscì un ragazzo con dei rasta. Portava solo dei pantaloncini.
“tom…ti sembra il modo di aprire?”
“Bill...ti sembra l’ora di bussare?”disse il tipo rasta
assonnato. Poi mi guardò e sorrise.
“wow… e tu chi sei, dolcezza?”
Prima che potessi rispondere, Bill disse:
“lei dormirà nella tua camera stanotte.” Il rasta
mi fece uno sguardo malizioso “non con te, ovviamente. Tu starai da me.”
“ma cosa…?”
Non continuò la frase. Bill gli fece segno di
stare in silenzio e di entrare dentro. Noi entrammo e rimasi sbalordita dalla
stanza.
“wow” mi lasciai scappare.
Loro mo guardarono e si sorrisero. Notai che
erano molto simili. Li osservai un altro po’. Sentendosi sotto esame, il rasta
esclamò. “indovinato. Siamo fratelli gemelli. Non guardarmi mi sento in
imbarazzo.”
Io risi e scossi la testa. “non ti preoccupare.
Non penso ci sia molto da guardare”
Sentì Bill ridere di nascosto e Tom fare un
espressione stupita.
“dai vatti a vestire cosi si può sistemare”
Tom scosse la testa e andò in bagno. Bill mi fece
visitare la stanza.
“potrai dormire sul letto.” Le lenzuola erano
scoperte “Se vuoi posso chiamare la cameriera e farti cambiare una attimo le
lenzuola.” Prima che potessi dire qualcosa la voce di Tom ci raggiunse. “non ho
dormito sul letto, l’ho solo disfatto. Stavo sul divano”
“posso fartele cambiare lo stesso se vuoi.” Disse
lui sorridendo.
“non c’è problema, grazie”
Notai che aveva un bel sorriso. Era proprio
strano questo ragazzo. Sia di bellezza che di carattere.
“qui c’è il frigo, lì la tv e se hai bisogno o
chiami la Hall o
la mia stanza.” Mi segnò il numero. Di là c’è il bagno, ma è meglio se non lo
vedi ora” sorrise di nuovo. “per il pigiama, puoi fartelo portare”
Io annuì e lo ringraziai.
Intanto Tom era uscito, aveva una maglietta extra
large che gli faceva anche da pantalone.
“per questo sono comode queste maglie” disse
sorridendo,
Bill scosse la testa e mi guardò. “scusalo,
riesce a connettere solo 2 ore su 24. cioè quando suona.”
Al momento non capì cosa volesse dire con ‘quando
suona ’. Pensavo lo stesse prendendo in giro.
“Bill io vado, ho sonno. Mi raccomando non
approfittare troppo della mia stanza” sorrise, fece un cenno di saluto e se ne
andò.
Guardai Bill. Era stato davvero carino. “grazie
di tutto, davvero. Non si incontrano spesso persone come te. Alcuni mi
avrebbero lasciato in mezzo alla strada”
Lui alzò le spalle. “figurati, eri in difficoltà
e ti ho aiutata. Non ho fatto niente di che” e sorrise. “buonanotte”
Prima che uscisse, si voltò di nuovo verso di me.
“ah… non ti ho chiesto niente perché ti vedo un
po’ scossa, ma domani andiamo dalla polizia e denunci quei tipi, okay?”
Ecco la fregatura. Decisi di sorridere e di
annuire e lo ringraziai per la centesima volta. Gli augurai buonanotte e chiusi
la porta.
Wow… che serata. Non mi era mai capitato di
essere ‘salvata’ da un ragazzo da una bellezza androgina, ricco e con un
fratello gemello mezzo svitato.
Che storia! ‘Lily, Lily, non sognare! La vita non
è una favola ’ le parole di mia madre mi riportarono alla realtà. Domani
mattina sarei dovuta sparire molto in fretta. Non potevo rischiare di essere
scoperta. Ma ciò non mi impediva di godere quei servizi. Cosi mi feci un bel
bagno caldo, chiesi
alla cameriera di portarmi un pigiama della mia taglia e
dopodiché misi la sveglia sul cellulare e mi addormentai all’istante,
dimenticandomi di tutta questa storia.
Hallo!!
come state? domani si torna a scuola:(. uffa. e va bè spero di
avervi fatto distrarre con questo capito. ringrazio a tutti coloro che
hanno letto e _pikkola_stella per aver commentato! sono
contenta che ti piaccia!! grazie!:)
alla prossima, kiss
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Capitolo 3 *** ...LeTtErA E CoNsIgLi.... ***
3
Hola raga! come va? eccovi il prossimo capitolo. buona lettura, ci vediamo dopo :).
Se ne era andata. Sparita. Senza nemmeno darmi
una spiegazione.
Presi a calci una lattina di coca-cola e rientrai
nell’albergo.
Frank, il ragazzo della hall, mi fermò.
“devo darle questa” lo guardai, in cerca di
spiegazioni. “è della ragazza che è appena andata via” disse sorridendo.
Lo ringraziai e aprì la lettera.
“ciao
Bill,
scrivo
queste poche righe per ringraziarti dell’aiuto che mi hai dato questa notte.
Non so cosa avrei fatto senza di te. Ancora grazie. Spero di rivederti presto.
PS: Ringrazia
Tom. Ho preso dei vestiti in presto, spero di ridarglieli.
A
presto,
ciao
Lily.”
‘ma chi diavolo era questa ragazza?’
Questa era l’unica cosa che mi veniva in mente.
Tornai in camera, sbattei la porta. Come si
permetteva questa ragazza di approfittare di me e andare via?
Mi buttai sul letto.
“cavolo. Se mi volevi svegliare apposta ci sei
riuscito” guardai Tom. Aveva ragione. Perché non gli do mai retta?
Era tutto assonnato e si portò un cuscino in
faccia.
“scusa, mi ero dimenticato che c’eri anche tu”
lui borbottò qualcosa, e si mise il cuscino in faccia.
“avevi ragione.”dissi.
“e va bene, ho capito, ora mi sveglio” si mise
seduto sul letto e mi guardò.
“allora, caro fratellino, quali dubbi ti
affliggono alle…”guardò l’orologio e si sconvolse vedendo l’ora “alle otto e
mezza del mattino per impedirti di dormire?”
Lo guardai. Si era messo a mo’ di psicologo e mi
faceva cenno di distendermi.
Io sorrisi e feci come disse.
“avevi ragione tu”
“Be’, tralasciando il fatto che io ho sempre ragione”
disse sorridendo. “spiegami… cosa ho indovinato?”
Io non risposi subito. Dire che Lily mi aveva
imbrogliato mi faceva stare molto male, ma non sapevo perché. In fondo non la
conoscevo neanche.
“oh no” disse Tom, capendomi al volo. “ti prego, dimmi che non
riguarda quella ragazza.”
Io lo guardai e annuì.
“Bill quante volte te lo devo ripetere? Le
ragazze portano solo guai!”
“ma perché se ne è andata senza dire niente?”
“se n’è andata?” chiese lui. Io non lo risposi, ma mi sfogai.
“Ma per chi mi ha preso?per lo scemo di turno? Ha
solo approfittato del mio aiuto.”
“be’ caro fratellino, questo conferma la mia
teoria” disse alzandosi dal letto. Io lo guardai curioso e lui rispose “una
donna come quella è meglio farsela subito, piuttosto che avere rimorsi. È con
questo la mia seduta finisce. Ora vestiamoci che abbiamo un incontro con le fan. Magari lì
troverai qualcun altro da aiutare”
Gli lanciai un cuscino e ci andammo a preparare.
Allooooraaaa...
vi è piaciuto? lo so che è poco...ma la storia è
staTa divisa già in capitoli...:). ringrazio tutti coloro che
hanno letto!!XD mi fa molto paicere.
e ringrazio soprattutto chi ha commentato, ovvero
maky my 94, Bell_Lua, e selina89,!!!
troppo buone! sono contentissima che la storia vi piaccia! spero che
anche questo capitolo sia di vostro gradimento. se ce la faccio posto
stasera... le cose si inizieranno a movimentare un pòXD.
un bacio a tutti!!!
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Capitolo 4 *** ScOntRi, InCoNtRI... ***
4
“Lily mi serve una mano, smettila di incantarti”
La voce di Beatrice interruppe i miei pensieri.
Cavolo, questa donna aveva una capacità straordinaria di interrompere i miei
pensieri sulla parte più bella. Mi ero incantata a guardare il paesaggio fuori.
Ora lavoravo come cameriera in un ristorante non fuori alla città di Berlino,
frequentato da pezzi grossi del mondo dello spettacolo e da cantanti e attori
famosi. Jack voleva che andassi io a sorvegliare la situazione. E cosi era
stato fatto. Lavoravo in quel locale da quasi una settimana. Praticamente da
quando ero scappata da Bill.
Chissà che stava facendo ora. E come aveva preso la
mia fuga. Mi rincresceva abbandonarlo cosi, ma non potevo rimanere. Chissà
magari il destino ci avrebbe fatto incontrare di nuovo. Erano dei tipi strani,
lui e il fratello. Sorrisi e andai da Bea, che stava strillando come non mai.
La mia pazienza doveva avere necessariamente un aumento.
Le giornate trascorsero cosi, senza grosse
novità. Il tipo che interessava alla nostra società non si era fatto ancora
vedere, ma Jack aveva ottime informazioni ed era sicuro che fosse in città per
lavoro. Quindi non ci restava che aspettare. E l’occasione si presentò un
sabato sera molto freddo verso le 23.
Stavo finendo di servire a un gruppo di ragazzi,
quando vidi il mio uomo. Alto, capelli biondi occhi azzurri. Tutte
caratteristiche di un perfetto tedesco. Edward Hardefs.
Stava appena entrando dalla porta. Era con un
altro uomo. Complice o amico?. Era alto, capelli neri, occhi dello stesso
colore e piccoli. Aveva una buffa cravatta nera a pois gialli.
Li feci accomodare e presi le ordinazioni. Restai
sempre vicino al banco per ascoltare quello che si dicevano.
L’altro uomo era quello che parlava di più. Ma di
nessun omicidio, o refurtiva nascosta. Ma di una band tedesca che stava
approdando sul campo europeo.
Cercando di non dare nell’occhio sentì la loro
conversazione, ma l’argomento fu sempre quello o di altre sciocchezze.
All’improvviso l’uomo dalla cravatta buffa fece
una telefonata. Stava dicendo a qualcuno di venire al ristorante appena
possibile.
Restai nelle vicinanze e tenni una alta guardia,
anche se non ce ne fu l’occasione. I due brindarono, scherzarono e risero. Nel
frattempo Bea mi aveva chiamata per servire ad altri tavoli, e quando stavo per
portare due bicchieri di champagne, mi girai di scatto e urtai qualcosa. O
meglio qualcuno. Il contenuto dei bicchieri si rovesciò addosso a colui che
avevo urtato e poi caddero per terra. Imprecando sottovoce, mi abbassai e li
raccolsi.
“mi dispiace” disse lui. Aveva una voce
familiare. Quando mi alzai trovai di fronte a me, niente poco di meno che Bill!
eccomi qua! come promesso un altro capitolo!! sono felice che la storia vi sti piacendoXD. che ne dite di questo capitolo??
ringrazio come sempre chi ha solo letto e chi ha recensito! grazie grazie rgazie:) siete fantasiche*___*
LiSa90, _pikkola_stella_,Bell_Lua, maky my 94 e selina89.
danke danke danke!!!!
sono contenta che vi sto incuriosendo...ih...me sadica!
spero di aggiornare entro domaniXD.
un bacio a tutte, buonanotte!
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Capitolo 5 *** ...BaCi & FuGhE. ***
5
buon pomeriggio a tutti!!! eccovi a voi il quinto capitoloXD
Quando lo vidi sorrisi. Lui al contrario sbarrò
gli occhi.
“che ci fai tu qui?”disse sottovoce.
Notai che tutti i clienti ci stavano guardando. E
sentivo lo sguardo di Bea addosso. Era il momento di fare qualcosa.
“mi scusi signore, non l’avevo vista. Se vuole
essere cosi gentile da venire con me in cucina cerchiamo di riparare al danno”
Bill rimase senza parola e mi seguì. Passammo di
fronte a Tom che guardava la scena con un sorrisetto dipinto sulle labbra. Quando
fummo vicino lo salutai con un sorriso e disse vicino a Bill “buona fortuna,
fratellino”
Scossi la testa e sorrisi. Bea mi fece segno che
avremmo parlato dopo. Io annuì e sospirai. Portai Bill in cucina e presi uno
smacchiatore. Andammo in una piccola saletta in modo da non disturbare i cuochi.
Bill, intanto, mi tempestò di domande
“Lavori qui? Perché l’altra mattina sei scappata?
Sei un approfittatrice, lo sapevi? Cosa ti costava aspettare e parlare con me?
Sei scappata senza dire una parola. Ora voglio delle risposte.”
Mi stava davvero esasperando e la mia pazienza
stava per terminare, ma lui continuava.
“Cosa ci facevi in quella strada? Chi erano quei
tipi? Cosa volevano…?”
Non ebbe il tempo di continuare che lo baciai.
Non seppi neanche io perché lo feci. Per farlo stare zitto, per impedire di
dire altre cose che potevano essere sentite o forse perché mi andava. Lui in un
primo momento rimase impassibile, poi rispose al bacio. E, nonostante la
situazione, dovetti ammettere che baciava davvero bene.
“wow!” disse quando ci staccammo.
Io risi e mi accorsi che la macchia si era
levata.
“ecco fatto.” Lui guardò prima me, poi la
macchia, e poi di nuovo me.
“voglio delle spiegazioni”
“quella di prima non ti è bastata?”dissi
maliziosamente. Lui arrossì e io sorrisi.
“ora non è il momento. Ti spiegherò tutto appena
possibile. Okay?”
Non ebbe il tempo di replicare che lo portai di
là. Mi accorsi che si era seduto al tavolo di Edward. Cosa c’entrava Bill con
quel tipo? Avrei dovuto guardarmi anche da lui?.
Mi avvicinai e chiesi cosa volevano.
“Portaci una bottiglia di champagne. Dobbiamo
festeggiare”disse cravatta-colorata.
“e questa volta vorremmo berla non farla cadere
sulla maglia” disse edward, bruscamente.
“è stato un incidente” disse subito Bill. Io gli
sorrisi e lui mi rispose col suo super sorriso.
Io presi nota e tornai da loro, subito dopo. Da quello
che ero riuscita a sentire Bill faceva parte di una Band e Edward era
interessato a loro.
Bea mi chiamò di la e dovetti sopportare un
quarto d’ora di ramanzina. Quando tornai di là vidi solo Bill e la sua Band. E
cravatta allegra. Dove era finito Edward?
Andai vicino a Bill.
“dov’è quel tipo che era con voi?”
“è appena uscito.”
Cazzo. Mi tolsi il camice da lavoro e andai verso
l’uscita.
“se è problema di soldi, paghiamo noi,”disse
cravatta-colorata.
Non l’avevo neanche sentito, che mi ero
precipitata fuori dal locale. Non potevo farmelo scappare di nuovo.
Corsi fuori e guardai la strada. Stava accendendo
l’auto. Mi guardai intorno. Come potevo raggiungerlo?
L’auto di bea!
Corsi dentro. Nell’aprire la porta mi scontrai di
nuovo con Bill. Afferrai al volo le chiavi.
“cosa sta succedendo? Perché devi sempre
scappare?”
Mi aveva rincorso fine a fuori. Prima di salire
in macchina gli andai vicino e gli diedi un bacio sulla guancia.
“ora non ho tempo per dirtelo, magari la prossima
volta, quando faremo un altro dei nostri incontri”
Lo salutai e accesi la macchina, partendo a tutta
velocità.
allora??
vi è piaciuto? spero di si! ringrazio tutti quelli che hanno
letto e chi ha commentato come Bell_Lua.... grazi mille!! si sono
rincontrati hai visto? però la nostra cara Lily è
scappata di nuovo. chissà cosa farà! :) spero che
continui a seguire la storia!
x favore anche a coloro che leggono solo lasciate un commentino-ino-ino?? fa sempre piacere! ^__^ mi rendete happy :)
be'...ora vi saluto, un bacio, alla prossimaXD
a
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Capitolo 6 *** CeRtE CoSe NoN ReSTaNO iN SoSpEsO ***
6
pensieri di bill
Di nuovo. Era scappata di nuovo. Restai cinque
minuti fuori, al freddo. Guardavo la strada dove era sparita. Perché se n’era
andata di nuovo? Perché aveva rincorso Edward? Cosa c’entrava lei con lui?
E perché mi aveva baciato? Mi aveva baciato. E
che bacio che era stato!
Tanti domande senza risposta. E quello più
importante da risolvere. Chi diavolo era quella ragazza?
“Bill! Che cazzo ci fai qua fuori al freddo?”
La voce di Tom mi distolse dai miei pensieri.
Lo guardai.
“incredibile. se n’è andata di nuovo” si morse le
labbra più volte.
“se vuoi ridere puoi anche farlo” odiavo quando
si mordeva il labbro per trattenersi dal ridere.
E cosi fece. “scusa Bill, ma è una situazione
troppo assurda. Te la sei lasciata scappare anche questa volta?”disse
incredulo.
Io non risposi e feci per entrare dentro.
“dai stavo scherzando. Ma perché è scappata
questa volta? Te l’ha detto?”.
Gli riferì che l’avevo vista rincorrere Edward.
“e cosa c’entra con Edward?”
Io alzai le spalle. Bella domanda fratellino!
Lui mi diede una pacca sulla spalla in segno di
solidarietà. Si diresse all’entrata.
Sorrisi. “ci siamo anche baciati”
“cosa, cosa, cosa?”
Risi. Sapevo che l’avrebbe presa in questo modo.
“racconta tutto al tuo fratellone.”disse
sfregandosi le mani.
“frena la tua malata fantasia. C’è stato solo un
bacio. Niente di più. Ma è stato fantastico” dissi sorridendo.
Lui sospirò.”chissà magari la prossima volta
riuscirai a fartela.”
Io lo spinsi ed entrammo.
“cosa ti fa pensare che ci rivedremo?”gli
domandai curioso.
“certe cose non restano in sospeso”disse lui,
entrando nel locale.
buonasera come va? uffaaaa qui piove e non sono potuta scendere però tra poco vado da una
mia
a amica e nel frattempo ne ho approfittato per postare questo mini
capitolo. vi prometto che il prossimo sarà più lungo!!
ringrazio di cuore chi ha lettto e chi ha commentato!! grazie mille!!!
_pikkola_stella_,: scusa
forse non si è postato il commento perchè non l'ho visto,
ma ero sicurissima che mi stavi seguendo, e ti ringrazio moltissimo!!
viel viel danke!!! eh...chissà cosa nasconde la nostra Lily..
lipsia8: una nuova commentatrice! grazie per aver recensito...tenero eh? *__* spero che questo cap ti piaccia! :)
LiSa90,: eheh...diciamo
che non è proprio un agente segreto ma....eh no! leggi e lo
scoprirai! comuqnue grazie mille per la recensione...nel porssimo
capitolo forse si capirà qualcosa... ;)
eddy,: sonocontenta che segui la mia storia!! ho fatto il più presto possibile! dankeeee
selina89, grazie per il commento al volo!! dankeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
ps:se avete notato il titolo si riferisce all'ultima frase che dice tomXD
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Capitolo 7 *** ChI NoN mUoRe Si RiVEde ***
7
Il freddo gelido di ottobre si rafforzò sempre di
più con la venuta di novembre.
Le previsioni dicevano che per l’inizio delle
vacanze avrebbe nevicato e avremmo avuto un Natale in piena regola.
Nel frattempo la mia ubicazione era cambiata di
nuovo, e ora lavoravo come cameriera in una discoteca. Fatto comico, a me le
discoteche non sono mai piaciute. Ma caso del caso questa volta il mio
obiettivo si trovava lì. Il proprietario per cui lavoravo, Nicolas Gretir, era il
cugino di Edward e visto che aveva appena avuto la gestione del locale, il 7
dicembre voleva festeggiare la apertura. Ed Edward ci sarebbe stato. Le nostre
informazioni sui suoi loschi piani di traffico illecito di sostanze e
prostituzione erano sempre più attendibili, ma ci volevano le prove. L’altra
volta, quando l’avevo seguito, ero riuscita a raggiungerlo avevo scambiato due
parole con lui, ma nulla era ancora certo.
Mi ricordai dell’incontro con Bill. Ormai era da
un po’ che non lo vedevo. Chissà se
l’avrei più rincontrato. Ogni tanto pensavo al nostro incontro e al nostro
bacio. Era stato bellissimo. Bill mi affascinava tantissimo… e poi era cosi
buffo e dolce. Al giorno d’oggi non si incontrano persone cosi.
Nel frattempo il lavoro al locale mi stava
uccidendo. Lavoravo dalle dieci di sera fino alle cinque di mattina. Ormai
dormivo di giorno e vivevo di notte.
Un mercoledì però mi svegliai alle tre del
pomeriggio, feci colazione e pranzo insieme e andai a vestirmi. Avevo
programmato un uscita con Marlene, l’altra ragazza che lavorava con me. Era
alta, castana e aveva due occhi blue scuro. Era davvero una bella ragazza, ma
diceva di non voler intraprendere relazioni serie. ‘a Tom sarebbe piaciuta ’
non sapevo perché ma, quando la vedevo pensavo a Tom. gli sarebbe piaciuta
sicuramente. Inoltre sarebbe stata capace di rispondergli per le rime. Lei era
una nuova new entry del gruppo e Jack l’aveva affidata a me. Era in gamba,
sveglia e attenta. E poi, come si dice, quattro occhi erano meglio di due.
Quel pomeriggio avevamo deciso di andare a fare
un giro in centro.
Ci incontrammo verso le cinque e facemmo un giro
per i negozi. Sabato sera in discoteca ci sarebbe stata l’inaugurazione
ufficiale del locale e anche noi cameriere partecipavamo. Avevo comprato un
corpetto nero con delle rose verde smeraldo e una minigonna nera. Marlene
diceva che mi risaltavano gli occhi. Sotto avrei messo le calze e gli stivali
neri. L’immagine nel mio lavoro era importante, se non fondamentale. E, se
partecipava anche Edward, dovevo essere perfetta.
Marlene aveva preso un mini abito nero, senza
spalle, con dei piccoli ricami dorati.
Tornammo a casa alle otto e alle dieci attaccammo
il turno.
Finalmente arrivò sabato. Verso le nove e mezza
mi preparai, presi la macchina(finalmente Jack si era deciso a darmene una) e
andai al locale. Era già abbastanza pieno quando entrai andai a salutare Marl,
e la aiutai a preparare le ultime cose. Alle undici e mezza, erano venute altre
persone e il locale era quasi pieno. Karl, il dj, alzò il volume dello stereo, segno che ci
dovevamo preparare per ballare. Io mi nascosi dietro al banco. Da li potevo
osservare la situazione e vedere chi entrava. Non avevo tempo di distrarmi. Ma
Marlene non la pensava come me. Mi trascinò sulla pista e in meno di dieci
minuti ballavamo tutti vicino, seguendo il ritmo della musica spacca timpani.
Ma dovevo ammettere che mi stavo divertendo.
Marlene era simpatica ed era sempre allegra. E questo poteva solo giovarmi.
All’improvviso mi urtarono e andai a finire addosso a qualcuno.
“mi dispiace, non l’avevo vista” dissi urlando.
Quest’ultimo si girò e si rivelo essere niente poco di meno che Bill. Che
coincidenza!
“Bill!? Cosa ci fai qui?”lui fece segno di non
sentire. Lo presi per mano e lo trascinai nel retro del locale.
“che ci fai qui?” dicemmo contemporaneamente.
Sorridemmo.
“non ci crederai ma lavoro qui”
“hai cambiato lavoro?”disse lui incredulo. Io
sorrisi e gli chiesi cosa ci facesse lui lì.
“i miei amici stasera avevano voglia di
divertirsi un po’. E cosi siamo venuti in questo nuovo locale. Anche se a me
non andava.” Disse sorridendo. Incredibile. il suo sorriso mi provocò una fitta
nello stomaco. Scese un silenzio imbarazzante.
“dai, torniamo di la.” Dissi prendendo in mano la
situazione.
Quando andammo di là, presentai Bill a Marlene.
“piacere” dissero. Bill recuperò Tom tra la
folla. Stava ballando ed era decisamente bravo. Facemmo le presentazioni e
notai che lui e Marlene si stavano mangiando con gli occhi. Diedi uno sguardo
al locale, ma di Edward neanche l’ombra. Appena riprendemmo a ballare misero un
lento. No, questo no! odiavo ballare. Non ne ero capace. Guardai Marlene. Già
si era avvinghiata con Tom.
Imbarazzata guardai Bill.
“vuoi ballare?” mi chiese timidamente. Io annuii
e mi avvicinai a lui. Non so perché ma quando lo abbracciai provai una strana
sensazione. Bella però. Di affetto e di calore. E per di più mi venne una morsa
allo stomaco. Riuscivo a sentire il suo profumo.
“scusami se non sono brava, odio ballare.”
“be’…allora siamo in due” ci sorridemmo e
continuammo a ballare.
“o cazzo!” dissi. Avevo visto Edward. Era con una
russa alta, bionda ossigenata e praticamente svestita. Che orrore.
Bill si girò verso di me. “wow… non penso di
essere cosi spaventoso. Insomma è vero che non so ballare ma…”
“giriamoci.” Gli ordinai. Lui obbedì e cambiammo
le posizioni. “lo vedi quel tipo che sta vicino ai tuoi amici? Quello con la
bionda ossigenata vicino”
Lo sentì ridere e annui. “si, allora?”
“lo conosci?” vediamo cosa rispondeva.
“certo. È quasi il mio manager. Il co-manager,
per l’esattezza. ”
Cazzo. “cosa
sai di lui?”
“niente di che… viene da Berlino, è abbastanza famoso
ha tanti contatti e il mio vero manager si è rivolo a lui sperando di farci più
pubblicità e di farci approdare all’estero. Sai, ha molti contatti. Soprattutto
in Europa.”e come se non lo sapevo.
Mi rigirai. Stava parlando con la bionda. E la
toccava dappertutto. Mio Dio che schifo. Poi mi guardò. Cazzo.
“baciami”dissi a Bill.
“cosa?” lui strabuzzò gli occhi. “baciami.
Ora.”gli ordinai semplicemente.
E cosi fece. Fu talmente rapido e passionale che
mi lasciai trasportare dal bacio.
Baciava proprio bene, su questo non c’erano
dubbi.
Aprì gli occhi e vidi che Edward era tornato a
parlare con la bionda. Anche gli amici di Bill erano spariti.
Intanto mi ero staccata da Bill. Lui mi guardava.
La canzone era finita. Ora Nicolas era andato vicino a lui.
Bill guardò prima me e poi Edward.
“adesso basta.” Mi prese per mano e mi trascinò
nel retro del locale…
hallooooo!!
che ve ne pare? ho aggioranto il più presto che ho potutop...
sti' compiti mi stanno uccidendo!! uffy. va be...come sempre ringrazio
tantiiiiiiiiiiiissimo chi h aletto e recensito, come
LiSa90 sono
contenta che la storia ti piaccia... ma è proprio questo il
bello se svelo tutto subito non c'è sfizio!!ihih. comuqnue tra
un pò si capirà meglio cosa faXD
un bacio a tutti alla prossima e mi raccomando...Recensite. un commento in più fa nascere un sorriso :)
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Capitolo 8 *** ...InCaRIcO OtTeNuTo... ***
8
Bill guardò prima me e poi Edward.
“adesso basta.” Mi prese per mano e mi trascinò
nel retro del locale…
“cosa…?!”Feci segno a Marlene in direzione di
Nicolas. “con la bionda” dissi, muovendo le labbra. Lei capì e fece cenno a Tom
di andare a prender qualcosa da bere. Sorrisi. Era davvero in gamba. Poi mi rivolsi
verso Bill.
“si può sapere dove stiamo andando?”
Lui non rispose e mi condusse in una stanza poco
illuminata. Eravamo nello stanzino delle bibite.
“cosa c’è? Devo tornare di là.”
Lui scosse la testa. Si appoggiò la parete e
incrociò le braccia. Io alzai le spalle e feci per andarmene.
Lui però mi bloccò il polso.
“No. Non te ne vai finché non mi avrai detto chi
sei e cosa vuoi da me”
Io lo guardai
e mi misi a ridere.
“da te? Da te Non voglio proprio niente. Sei tu
che stai sempre attorno nei momenti meno opportuni”
“però ti fa comodo quando ti bacio”
Colpo basso. Sorrise soddisfatto. Provai a
liberarmi ma mi bloccò anche l’altro polso. E no, nessuno riesce a farmela
sotto il anso.
Sorrisi maliziosamente. Mi avvicinai. “si mi piace quando mi baci,
contento?”
Lo bloccai contro il muro e lo baciai. E fu Bello,
dolce, passionale, complicato, irruente, ma fu speciale perché mi provocò una
fitta nello stomaco. Mi prese per i gomiti e capovolse le posizioni.
Dopo un po’ ci staccammo per mancanza di
ossigeno.
“contento ora?”
“non saprei. Devi darmi una spiegazione” ormai
stavamo sussurrando.
“non posso. Mi dispiace.”
“Perché?” mi iniziò a baciare il collo. Sospirai.
Ma perché faceva cosi?
“non parlo. Continua pure però, mi piace”
Lui sorrise e smise.
“va bene.” Mi liberò. “mi arrendo. Ma sappi che
prima o poi scoprirò chi sei.”
“fallo. Poi mi dirai.”gli sorrisi.
Poi mi misi a ridere e lui mi seguì. Tornammo di
là e vidi che edward era sparito.
Marlene mi raggiunse subito. “se ne andato
proprio ora. Dove sei stata?”
“lascia stare.” Presi le chiavi della macchina.
“dobbiamo seguirlo.”
Lei annuì. Andammo fuori e mi resi conto che i
due gemellini ci stavano seguendo. Entrai in macchina e Marl si fermò a
salutare Tom. dov’era Bill?
“sono qui” sussultai.
“cosa ci fai qui?” era nella macchina, sul
sediolino di lato.
“non ti preoccupare, ora me ne vado.” Era davvero
triste. “so che c’entri qualcosa con Edward e so che non me lo puoi dire” disse
prima che incominciassi a parlare
“ma come ti ho detto scoprirò chi sei e cosa
c’entri in questa storia”
Io scossi la testa. “sei sicuro di volerlo
scoprire?”
Lui annuì ostinato. Io sorrisi, “be’… buona
fortuna”
Lui sorrise. “chiamami se puoi.” Mi diede il suo
numero e un bacio sulla guancia. Scese appena in tempo per fare entrare
Marlene. Partì e li vidi fermi sul marciapiede, fin quando non svoltai
l’angolo.
Era fatta. Io e Marlen avevamo ottenuto
l’ingaggio da Edward. Ormai ci bastava solo verificare a quale giro ci inseriva
e poi incastrarlo. Jack ci aveva detto di stare molto attente. Nel frattempo ci
eravamo spostate in Francia. Il tempo lì era meglio che in Germania ma faceva
sempre freddo. Edward dal primo incontro era sembrata una persona tranquilla e
gentile, ma allo stesso tempo sapeva ciò che voleva ottenere e come ottenerlo.
Quando io e Marl lo raggiungemmo, mettemmo in
pratica il piano studiato.
“eccolo
lì. Sta facendo una telefonata. Appena finisce andiamo vicino”
Eravamo
al centro di Berlino c’erano poche persone ancora in giro, per lo più barboni.
Mi chiesi cosa facesse vicino ad una cabina a chiamare quando aveva il
cellulare. La bionda era rimasta in macchina. Appena finì la telefonata io e
Marlen entrammo in azione.
“mi
raccomando. Attieniti ai piani: dobbiamo sembrare dolci, ingenue e pronte a
tutto per ottenere il nostro sogno. Okay?”
Lei
annui decisa. Cosi ci avvicinammo.
“scusi
signor Hardefs” andai più vicino e lui appena ci vide sorrise.
“buonasera
care. Cosa posso fare per voi?”chiese gentilmente. Io e Marl ci avvicinammo e
sorridemmo. “eravamo prima alla festa del locale di Nicolas Gretir. Volevamo
chiederle un piacere ma non volevamo disturbare” dissi con voce suadente e un
po’ a oca.
Lui
sorrise sornione e ci intimò di andare avanti. Marl parlò.
“vede
abbiamo saputo che le ha ottimi contatti con i registi e persone di questo
calibro” sbattè le sopraciglia “e ci
stavamo chiedendo se poteva aiutarci. Abbiamo sempre voluto diventare famose,
già da piccole recitavamo in tutte le commedie che venivano proposte a scuole”
fece una risatina nervosa. Presi io la parola. “la prego, sappiamo che solo lei
può riuscirci. Siamo pronte a tutto” dissi quest’ultime parole con enfasi che
lui accolse.
“bene…
vedo che siete molto motivate. Inoltre siete belle e giovani, sicuramente
qualcosa posso ottenere. Se mi date un recapito telefonico posso farmi sentire
io appena ho notizie. Okay?”
Noi
esultammo felici e sempre con la stessa voce da gallina. Non ne potevo più di
recitare quella parte. Gli dieci il mio numero di cellulare e lo salutammo.
Nonostante fosse dietro di noi sentivo il suo sguardo addosso. Mi girai e vidi
che ci stava guardando. Lo salutai con la mano e entrai veloce in macchina,
accesi il motore andammo a casa.
Scusate del
ritardo! ma la scuola e altri fatti mi hanno impegnato e non ho potuto
aggiornare.... allora...come vedete le cose tra Bill e la nostra Lilian
non si mettono bene...lei è ancora misteriosa. chissà.
questo cpaitolo spiega appena appena cosa fa questo Edward... va be...
non aggiungo altro! XD. mi scuso con il titolo del capitolo...neanche a
me convince molto, ma non mi veniva niente di meglio ... :)
ringrazio di cuore chi ha letto! danke schone!
Ringrazio di cuore chi ha recensito, ovvero pikkola_stella_ e LiSa90!!! grazie mille!
eh LiSa...chissà...forse hai indovinato qualcosa...ma per scoprire devi continuare a leggere le storia e spero lo farai!!
un abbraccio a tutti!!!
alla prossima
Kiss Lilystar
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Capitolo 9 *** InCOnTrI ImPRovVisI&ImPrEViStI ***
9
Dovevamo
solo aspettare la sua telefonata. Quando lo raccontammo a Jack ci fece i
complimenti.
“bene…ora
non dobbiamo far altro che aspettare. Richiamerà sicuramente.”
E
cosi avvenne. Ci telefonò il giorno dopo e ci disse che ci aveva inserito in un
programma musicale che si svolgeva in Francia e premiava vari artisti
internazionali e non.. Precisamente il nostro compito era portare le buste con
i nomi dei cantanti vinti.
Marlene
fu contenta perchè cosi sarebbe apparsa in tv. Io le sorrisi e le ricordai di
non perdere d’occhio il vero obiettivo di tutta questa scena. Edward aveva detto
che una macchina ci sarebbe venute a prendere alle 5 di venerdì. Noi ci facemmo
trovare pronte per quel ora e alle sei eravamo già agli studi. Avevo fatto
tante piccole cose a causa del mio lavoro, ma lavorare in tv era un esperienza
che mi mancava.
Quando
andammo agli studi, Marl e io restammo completamente affascinate. Lo studio era
grandissimo. Era a forma di semicerchio, dove in una parte sedevano gli
spettatori e l’altra era occupata per le quinte. Il palco era grande con una
pedana al centro. Inoltre non potevo credere che dietro a un programma c’erano
milioni di persone che lavoravano: costumisti, sceneggiatori, attori,
presentatori, scenografi, macchinisti, guardie, tutto di più.
Andammo
a salutare Edward e ci presentò il registra della trasmissione.
Ci
presentammo e lui ci disse cosa avremmo dovuto fare.
“voi
e altre ragazze dovrete portare la busta con i vincitori al presentatore.
Resterete la finche i vincitori non ritireranno il premio e poi ve ne andrete.
Tutto chiaro?”
Noi
annuimmo convinte e lui ci sorrise.
“bene.
È la prima volta che mi capita di non dover spiegare almeno tre volte il piano.
Spero sarete in gamba anche sul palco. Dopo faremmo alcune prove.”
Io e
Marl annuimmo sorridendo come delle stupide e poi Ed ci disse di andarci a
preparare.
Ci
truccarono e vestirono. Una gonna blue e un top rosso. Mi guardai allo
specchio. I capelli, che normalmente erano lisci, svolazzavano liberi ricci
sulle mie spalle, e il trucco non era molto pesante. Per fortuna. Io e Marl ci
guardammo e scoppiammo a ridere.
Facemmo
le prove e tutto andò secondo i piani.
Marl
domandò se si sapevano i risultati dei vincitori e chi c’era in gara. Il
regista fece un paio di nomi. Io e marl ci guardammo. Erano quasi tutti
francesi. L’unico che sapevo era Justin Timberlake ma molto probabilmente non
ci sarebbe stato. La solita fortuna.
Alle
otto incominciò ad entrare il pubblico. Si distribuirono sulle sedie, ma un
gruppo di ragazzine entrò di corsa e andarono sotto al palco. Cavolo… dovevano
essere proprio ansiose di vedere i loro artisti preferiti.
Io e
Marl ci finimmo di preparare. Alle otto e mezza il programma iniziò. Marl era
un po’ nervosa. Le sussurrai di stare tranquilla. Alle prove era stata
fantastica.
Io
sarei uscita a metà programma. Dovevo portare la busta come miglior artista
internazionale famoso in Francia e Marl miglior band.
Ignare
di chi potessero essere, quando toccò a me mi diressi tranquillamente sul
palco. Consegnai la busta a presentatore, e il pubblico iniziò ad applaudire.
“bene…
la nostra Lilian ci ha portato la busta come miglior artista internazionale
famoso qui in Francia. Vediamo chi è” aprì la busta. Io intanto guardavo le
persone e le ragazzine urlavano un nome ma non era chiaro.
Fransois sorrise. “non è un solo artista ma
una band.” Le ragazzine gridarono ancora più forte. “vedo che il nostro giovane
pubblico già ha capito. Esatto: i vincitori sono i TOKIO HOTEL!”
Io mi
girai per vedere chi avesse assunto un nome cosi strambo. Mi aspettavo dei
cinesi per via del nome. Ma quando il gruppo entrò il mio cuore accelerò di
mille battiti.
Bill
era sul palco.
Non
ci potevo credere!! Quando il presentatore urlò il nostro nome, noi esultammo
tutti insieme e saltammo come dei bambini. Io e Tom ci abbracciammo felici. Ora
non ci restava che ritirare il premio e ringraziare le nostre fan.
Salimmo
sul palco e il pubblicò applaudì entusiasta. Noi ci inchinammo e andammo
ritirare il premio. E se per quel momento le emozioni erano troppe, quando la
vidi, stavo rischiando di scoppiare. La ragazza che era scappata da me due
volte era sul palco. Lily era lì.
Hallooo!!!
che ne dite di queso capitolo?? be...pian piano si scopre un pò
la storia... Lisa ci ha quasi azzeccato. mi dispiace ma dovrai
pazientare un altro pò. ma solo alla fine scoprirete cosa fa!
ihih. grazi etantissimo per chi ha letto e commentato!! grazie a LiSa90 _pikkola_stella_ e Camuz. chissà se la tua teoria coincide con la storia! sono curiosa di sapere le tue ideeXD
ho aggioranto più presto che potevo, anche se da oggi
in poi saranno veloci gli aggiornamenti perchè mi devono
ritirare il pc... è pieno di virus...:)
ci sentiamo presto...!!
baciiii
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Capitolo 10 *** AtTrAvErSo 1000 mArI CI rInCoNtReReMo.... ***
10
Quando
incrociai lo sguardo di Bill lui era a dir poco scioccato. Sicuramente non si aspettava
di vedermi li. Tom gli diede una spinta e sembrò tornare sulla terra. Quando
vide consegnarli il premio, sorrise come un bambino quando riceve il suo regalo
preferito. Un sorriso stupendo.
Intanto
Georg e Gustav ringraziarono Fransois e poi me. Cosi fecero anche Bill e Tom.
Quando Bill si avvicinò, avverti una scossa tra noi due.
“complimenti”
riuscì a dire. Lui mi sorrise e mi abbracciò velocemente.
Io e
Fran ci spostammo di lato mentre loro pronunciavano il loro discorso. Bill era
felicissimo, come gli altri d’altronde. Ringraziarono le fan e dissero che dopo
avrebbero cantato.
Le
ragazze esplosero. Erano molto amati da quel che vedevo.
Dopo
che se ne furono andati, Fransois mi congedò e raggiunsi le quinte.
Trovai
subito Marl.
“cavolo!
Sono qui!” disse lei, precedendomi.
Io
annuii, e poi li sentii parlare dietro di noi. Mi girai di scatto e incontrai
di nuovo lo sguardo di Bill. Sorrisi meccanicamente, mentre Marl già si era
avvicinata a Tom.
“complimenti
ragazzi!” disse. Poi guardò Tom e si sorrisero.
Uno
dello staff disse ai Tokio Hotel di
andare nei camerini prima dell’esibizione.
Loro
obbedirono e raggiunsero il camerino. Si sentirono ancora altre grida di gioia.
Ero davvero felice per loro… per lui.
Marl
guardava la porta sorridendo come un ebete.
“ehy?”
schioccai le dita e lei parve ritornare tra noi.
“oh
Lily. Non ci posso credere! Tom è qui. Non pensi che sia una coincidenza troppo
coincidente?”
Io la
guardai. “ti senti bene?”
Lei
mi guardò e sorrise ancor di più.
“chiamiamo
la nostra Marlene, prego”
Fransois
la stava chiamando sul palco, lei parve riprendersi dai suo sogni. Stava per
salire, prese la busta e andò. Sorrisi scuotendo la testa. Era proprio unica
questa ragazza!
Mi sedetti su una sedia posta nel corridoio e sospirai.
Edward
mi aveva detto che dopo lo show mi doveva parlare. E sapevo cosa voleva farmi
fare. O almeno lo sospettavo. Ed ero nervosa. Non potevo e non volevo farlo. Ma
cosi l’avrei incastrato una volta per tutte e vendicato mia mamma. Non poteva
trattare cosi le persone.
“ehy,
tutto bene?”
Sussultai
e vidi Bill che mi guardava preoccupato.
Annuì
e sorrisi
“complimenti
ancora per il premio” dissi sorridendo.
Lui
sorrise. “posso?” io annuii e si sedette vicino a me.
Non
sapevo perché ma ero agitata e nervosa. E non c’entrava niente l’incontro con
Edward che avrei avuto con Edward.
Guardai Bill e ripensai a come mi aveva aiutato, i nostri vari e
improbabili incontri, i suoi baci...
Ci
fissammo negli occhi.
“ti
prego non farlo” disse lui. Io mi spaventai. Possibile che sapeva qualcosa?
“cosa?”
“guardarmi
in questo modo”
Rimasi
scioccata. Era l’ultima risposta che mi sarei aspettata, ma mi fece piacere.
Sorrisi
e lo guardai teneramente.
“non
posso farne a meno. Sei come una calamita”
Anche
lui sorrise. E pian piano le nostre labbra si avvicinarono. Fu un bacio
semplice, lento e tenero. Mi piaceva tantissimo il suo modo di baciare.
Sembrava che ti facesse volare.
Ci
staccammo e lo guardai negli occhi. Erano dolci e pieni di emozioni.
Sorrise
e lui mi accarezzò la guancia. Anche io sorrisi.
“chi
sei tu per avermi conciato cosi?” disse sorridendo.
“avevi
detto che l’avresti scoperto” risposi ridendo.
“infatti…
ci sto lavorando.” Mi misi a ridere.
“mi
sono sorpreso quando ti ho visto qui, ma è durato un attimo. Hai la capacità di
comparire nei posti più improbabili.”
Io
sorrisi. Mi avvicinai un po’.
“chissà
magari è il destino che lo vuole”
Lui
si avvicinò sempre di più e quando le mie labbra stavano per ri incontrare le
sue una voce mi chiamò alle sue spalle.
“Lilian,
ti dovrei parlare”
Il
mio cuore perse un battito.
Guardai
oltre la spalla di Bill e vidi Edward.
Bill
si girò. “Bill devi andare, tra poco devi cantare.”
Lui
annuii, mi diede un bacio sulla guancia e si alzò. Io sorrisi incosciamente. Il
posto di Bill venne occupato da Edward.
“allora…
conosci già Bill o è stato un incontro improvviso?”mi domandò.
“un
po’ di tutte e due” risposi sorridendo.
“bene…”
disse distratto. “come sai, ti volevo parlare a fine trasmissione, ma visto che
siamo qui ne approfitto. Vedi…” si sistemò e si fece più vicino. “… sei una ragazza
in gamba, bella, solare, lavorativa. Al giorno d’oggi se ne trovano poche come
te. Perciò voglio proporti un salto di qualità.” Lo ascoltavo senza
interrompere. Ormai sapevo cosa voleva dirmi. “perciò…” continuò “…ti offro le
porte per il mondo dello spettacolo. Tu però dovrai collaborale un po…’” il mio
cuore accelerò. “per fare ciò ti servirà il mio aiuto, ma io sono sempre in
viaggio, o per un motivo o per l’altro…e tu potresti accompagnarmi. In questo
modo potrò offrirti qualche posto di lavoro nel momento in cui se ne presenta
l’occasione. Che ne dici?”
Lo
guardia in silenzio. “mi stai dicendo quindi che devo rinunciare a tutto e
seguirti senza esitazione per coronare il mio sogno?” dissi con la solita voce
squillante e da oca. “ma certo. Sono pronta! Prontissima” e mi misi a ridere.
Lui
sorrise e mi accarezzò la guancia. Vide che smisi di sorridere e disse
“non
ti preoccupare. Non ti voglio fare del male. E sorridi, sei più bella.”mi disse
lui calmo.
Io
accennai ad un sorriso. Lui mi baciò la guancia. Si alzò.
“fra
due giorni partiamo per la Germania. Devo
concludere un affare e i Tokio Hotel devono presentarsi ad alcuni programmi. Va
bene?”
Io
sorrisi emozionata. Sarei stata anche vicino a Bill!
Lui
parve leggermi nel pensiero.
“ti
devo chiedere un ultimo piacere.” Era improvvisamente più serio del solito.
“non so cosa ci sia tra te e Bill Kaulitz, ma devi far in modo che finisca. Sia
per il tuo bene sia per il suo. Siete due persone impegnate professionalmente,
inoltre tu sei agli esordi. Se vuoi un consiglio lascia fuori le faccende
private e pensa alla carriera. Quella è sicuro che resta, l’amore no.”
Mi
salutò tristemente e se ne andò.
Rimasi
scioccata. Erano le parole più tristi e prive di sentimento che avevo mai
sentito. Non potevo pensare che provasse quelle cose. Inoltre quello che mi
aveva dato non era un consiglio ma un avvertimento. E non potevo far a meno che
seguirlo. Dovevo allontanarmi da Bill se volevo che il piano funzionasse.
Mi
alzai e andai a spiare, da dietro le quinte, sul palco.
“ed
ora signore e signore” stava dicendo Fransois. “un gruppo che ha avuto un
enorme successo qui da noi…i Tokio Hotel con il loro singolo. 1000 meere!”
Il
pubblico esplose e i Tokio Hotel salirono sul palco. Vedevo Bill che era
emozionato e pronto a cantare. E quando la musica risuonò nello studio, Bill
cantò.
Ed
era bravissimo. Aveva una voce stupenda. La canzone inoltre era bellissima.
Erano davvero bravi. Li guardai da dietro le quinte. Stavo con Marlene. Lei era
incantata da Tom e dai suoi movimenti: se lo stava mangiando con gli occhi.
Io
ero affascinata da Bill. Si muoveva in un modo che solo lui poteva.
Quando
Tom, dopo esser ritornato nella sua posizione iniziale, che era proprio vicino
a noi, si girò e guardò marl sorridendo, andò suonando e correndo vicino a
Bill, gli sussurrò qualcosa e lui, facendo il giro vicino alle fan, passò
davanti a noi e mi sorrise velocemente, cantando.
Wir müssen nur noch tausend Meere weit,
Durch tausend dunkle Jahre ohne Zeit,
tausend Sterne ziehen vorbei !
Wir müssen nur noch tausend Meere weit,
Noch tausend Mal durch die Unendlichkeit,
Dann sind wir endlich frei !
Non
potei far a meno di sorridere anche io e le parole di Edward mi tornarono
subito in mente.
“devi far in modo che finisca”
Una
fitta mi attraversò lo stomaco. Nonostante non
ci fosse niente tra noi, o almeno niente di serio, dovevo lasciarmelo
alle spalle. Almeno finché questa storia non sarebbe finita. E dovevo farlo per
me e anche per il suo interesse.
Chissà
Bill… forse ci saremmo davvero incontrati dopo 1000 mari.
Il
pubblico francese fu fantastico, come sempre. Ma c’era qualcos’altro che quella
sera mi faceva sorridere: Lily. Era davvero bellissima e vederla mi rallegrava.
Non avevo idea sul perché stava lì, ma Edward aveva detto che doveva parlare.
Aveva qualcosa che la collegava con lui. E volevo scoprire cosa. Nonostante Ed
fosse un buono manager e un esperto nel suo settore, avevo sentito delle cose
brutte sul suo conto. E non volevo che facesse qualcosa di male a Lily.
Dopo
lo spettacolo, salutammo il pubblico, augurammo buona notte e ritornai dietro
alle quinte. Cercai Lily. Con uno strano presentimento dentro di me,
incominciai a correre per tutte le quinte. Vidi la sua amica Marlene e la
fermai.
“scusami,
dov’è Lily?”
Lei
mi disse che era appena uscita.
Feci
una corsa fuori agli studi. Non poteva scapparmi di nuovo. Non questa volta.
La
vidi che stava uscendo.
“Lily!”gridai.
Lei
si fermò e si girò.
“Bill!
Cosa ci fai qui?”
“non
potevo lasciarti andare di nuovo, senza sapere se ti avrei rivista.”
Lei
sorrise. Ma era un sorriso diverso. Triste. Vidi che una macchina la stava
aspettando.
“devo
andare a casa, è stata una giornata faticosa.”
“mi
dispiace” ci guardammo negli occhi.
Inaspettatamente,
lei si alzò in piedi e mi baciò sulle labbra semplicemente. E fu il bacio più
bello, ma anche il più brutto perché era triste… come fosse una specie di addio.
“ti
prometto che ci rivedremo, molto presto.”
Stava
per andarsene ma la bloccai.
“lavori
per Edward?”
Lei
mi guardò tristemente ed annuì.
La
tirai verso di me e l’abbracciai. Non so perchè lo feci, ma volevo sentirla
vicino a me, volevo dirle qualcosa di simpatico e confortante.
“te
l’ho già detto. Scoprirò chi sei, cosa ci fai qui e perché lavori per Edward.
Contaci” le dissi sussurrando.
La
sentì sorridere. Ci staccammo.
“a
presto Bill”
“ciao
Lily”
Era
un arrivederci che sapeva di addio, e questo mi rendeva ancora più triste.
et voilà!
un altro
capitoletto. spero vi piaccia.!!! grazie mille a tutti coloro che
leggono e soprattutto le mie carissime commentatrici!! un grazie
particolare va a voi!!
_pikkola_stella_: grazie x
il commento! come hai previsto se ne'è andata di nuovo. poverino
Bibi! continua a leggere e fammi sapere se ti piace questo cap!
Camuz: ho postato più in fretta che potevo! che ne dici del capitolo? eh già lei è volata di nuovo via! XD.
LiSa90: :).. .sono curiosa di
sapere cosa escogita la tua mente diabolica! ihih. spero che questo cap
sia piaciuto anche a te!
ancora grazie, ci sentiamo presto!!
un mega kiss!!!
Ciaooooooo
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Capitolo 11 *** ReAlTà & GiUdIzI.. ***
11
“a
presto Bill”
“ciao
Lily”
Era
un arrivederci che sapeva di addio, e questo mi rendeva ancora più triste.
Guadarlo allontanarsi era stata la cosa più dura da
sopportare. Non lo conoscevo bene, ma mi dispiaceva tantissimo lasciarlo cosi.
Mi ero affezionata e ormai non c’erano dubbi: Bill mi piaceva. Ma non era
possibile intraprendere nessuna storia tra noi. Avremmo affidato tutto al
destino. Sarebbe stato lui a farci rincontrare come aveva fatto nei precedenti
incontri.
Un braccio passò attorno alle mie spalle.
“vedrai Lily, andrà tutto per il meglio”
Io sorrisi e annuì. Edward mi stava riaccompagnando a casa.
“voglio solo accompagnarti. È pericoloso a quest’ora” aveva
detto.
Ma avrei preferito affrontare tutti i criminali là fuori
piuttosto che sentire il suo braccio sul mio corpo. Pensai a Bill, e una
piccola lacrima scesa solitaria lungo il viso.
Lavorare con Edward non risultò poi tanto difficile. Era
sempre circondato da migliaia di persone che volevano i suoi consigli o ragazzi
che volevano sfondare nel mondo della musica. Io passavo molto tempo con lui e
mi aveva fatto partecipare già a tre programmi in diretta tv. Avevo viaggiato
molto in quest’ultimo periodo: prima la Germania, poi l’Inghilterra e poi di nuovo la Germania. Erano
più di tre settimane che eravamo in viaggio. L’unico aspetto positivo di questo
lavoro e che potevo visitare posti nuovi. E conoscere anche persone nuove.
Avevo conosciuto un'altra ragazza che lavorava con me, Emily. Veniva
dall’Inghilterra e anche lei si era affidata ad Edward per approdare nel mondo
dello spettacolo. Sospettavo che lui l’aveva costretta ad andare a letto con
lui, ma lei non diceva niente. Dovevo scoprirlo, mi servivano più prove se
volevo incastrarlo.
Qualche giorno prima avevo sentito una conversazione tra lui
e un mercante di navi argentino. Ero sicura che Edward stesse facendo
trasportare una grossa quantità di marijuana proveniente dall’argentina. Avevo
registrata la conversazione e l’avevo mandata a Jack. Lui aveva risposto che
servivano più informazioni. Mi stava facendo controllare dalle sue guardie, ma
non potevano stare tutto il giorno davanti alla villa di Harfiels, si sarebbe
insospettito.
Eh già, abitavo nella sua villa in Germania. Era bellissima:
quattro piani, piscina, salone di bellezza, palestra. Con me vivevano anche i
suoi collaboratori, i suoi aitanti nel lavoro e c’erano altre ragazze. Ormai
avevo capito che le ospitava in casa sua, ma nessuna i loro si era lamentata, o
almeno non l’aveva fatto direttamente con me.
Gli aspetti negativi invece erano di più: innanzitutto avevo
dovuto lasciare Marl. Era stata dura, era una ragazza in gamba e molto utile,
ma aveva detto che sarebbe rimasta in contatto con me.
Edward era anche il co-manager dei Tokio Hotel. Spesso
durante i viaggi si occupava di loro, e io stavo con lui. Erano inevitabili
alcuni incontri con Bill.
Dovevo mantenere le distanze. Ci salutavamo semplicemente
nei corridoi e quando voleva parlare e cercare informazioni, mi scusavo e
raggiungevo Edward. Spesso mi abbracciava mi abbracciava e continuava a
parlare. Parecchia gente si era fatta l’idea che io ero il suo nuovo giocattolo,
come Bill. Pochissima sapeva che ero lì per sconfiggerlo.
La cosa più brutta era sentire lo sguardo di Bill quando
Edward mi abbracciava.
Una volta incontrai il suo sguardo e mi sentì mancare. Mi
guardava con disgusto e odio. Avrei voluto morire.
Ultimamente non l’avevo visto. Erano in tournee e quelle
poche volte che lo vedevo non mi rivolgeva neanche più lo sguardo, figuriamoci
a salutare. Da una parte era meglio cosi, nessuno dei due avrebbe sofferto e
lui non avrebbe saputo molte cose. Magari una volta che tutta questa storia
fosse terminata avremo potuto vederci tranquillamente.
Guardavo la tv-. Ero in una delle camere della villa di
Edward riservate agli ospiti di onore. Aveva cercato di farmi dormire con lui,
ma vedendo la mia insicurezza, mi aveva fatto preparare questa camera. All’
improvviso il telefono squillò. Era Edward.
“pronto?”
“ciao principessa”ormai mi chiamava cosi.
“buongiorno”risposi ridendo. Tutto parte del piano.
“cosa facevi?”
Pensavo a quando avrei vissuto la mia vita. “ti pensavo”risposi
schiamazzando.
“non ti credo.”rise “senti più tardi ti verrà a prendere un
taxi. Stasera partiamo per l’Italia”
“bella l’Italia.”dissi “come mai?”
“i Tokio Hotel saranno in concerto lì e visto che il loro
manager non c’è li sostituisco io. Se ti scoccio potrai rimanere all’albergo.
Fai conto che sia una vacanza.”
“oh che bello. Grazie mille” risposi esultando come una
scema.
“cosi potremmo passare più tempo insieme” ecco il momento.
Il mio cuore accelerò. “certo, mi farebbe tanto piacere” risi nervosamente.
“okay, allora ci vediamo stasera. Ciao, ciao principessa”
Attaccò. Feci dei respiri profondi. Eravamo alla fine del
gioco. Le carte si stavano scoprendo man mano. Accesi lo stereo e preparai le
cose da portare al viaggio.
Quando raggiunsi l’aeroporto, Edward mi stava aspettando. Mi
spiegò che avremmo viaggiato con un aereo privato tutti insieme, cosi saremmo
stati vicini e non ci sarebbero state complicazioni. Annuì, posai i bagagli e
salimmo sull’aereo. Era davvero molto grande. Aveva dei letti matrimoniali in
una stanza in fondo il bagno, una piccola cucina, un tavolo con delle panchine
letto e un piccolo salotto composto da una tv a plasma e vari divani. E proprio
sul tavolo che Tom e Bill, stavano sfidando Gustav e Georg in una partita a
carte. Stavano scherzando e ridendo. Quando vidi sorridere Bill mi sentì una
morsa allo stomaco. Appena Bill mi vide, smise di ridere e distolse lo sguardo.
“buonasera ragazzi” salutai. Loro mi risposero
affettuosamente. Tranne Bill e Tom. Vedendo solo Edward, Gustav disse:
“ehi ma dov’è il nostro caro e affettuoso manager? ”
“mi dispiace ragazzi, non è potuto venire. Aveva la febbre
alta. Ci raggiungerà domani.”
Poi si diresse verso il loro tavolo e si misero a parlare
del programma italiano.
Mi accomodai su il letto. Avevo molto sonno. Insieme a noi
c’erano due guardie del corpo e la cuoca, Gina. Fu proprio lei a venirmi vicino
e a chiedere se volesse qualcosa da mangiare. Io negai e la ringraziai. Mi misi
sul letto e poco dopo mi addormentai. Mi svegliai improvvisamente nella notte
con la voglia di bere. Quando mi alzai, vidi una guardia vicino alla cabina di
controllo. Gina si era addormentata vicino a me. una guardia e gustav dormivano
nell’altro letto. Bill e George invece erano sulle panche-sedie. Non vedevo
Tom. chissà dove si era cacciato. Mi diressi nella cucina, che era discostata
al resto delle camere.
“ciao” sussultai. Mi girai e vidi che Tom mi stava
guardando. Portava la sua solita maglia extra large e i box. Mi ricordava molto
la prima volta che l’avevo incontrato. Sorrisi pensando a quei momenti.
Sembravano tanto lontani.
Lui sembrava pensare la stessa cosa.
“lo stesso abbigliamento di quando ci siamo visti per la
prima volta. Ma ora ho capito.” Disse lui sogghignando.
“cosa hai capito?”dissi io titubante. Mi sentivo nervosa e
agitata.
“che sei solo una stronza. Un approfittatrice. Un egoista.
Pronta a tutto per un po’ di notorietà”
Prima che continuasse con gli insulti, la mia mano era già
sulla sua guancia. Non volevo farlo, ma avevo agito di impulso. Lui però
sorrideva sfacciatamente.
“sei diventata la nuova sguattera di Ed. complimenti. Però
stai lontana da mio fratello. Non lo meriti. Sei solo…”
“basta Tom”
la voce proveniva dalle mie spalle. Era Bill.
Allora che ne dite? Scusate per
il ritardo, ma questa settimana è stata
un inferno, tra interrogazioni, compiti e fatti
e fatterelli. poichè non aggioranvo da molto ho postato un pò di + XD Ho poco tempo perciò ringrazio
a volo chi ha letto e soprattutto chi ha commentato, ovvero LiSa90, Camuz e
_pikkola_stella. Grazie per le recensioni. Siamo giungendo quasi alla fine…
chissà cosa succederà! Spero solo che vi piaccia e che mi continuate a
commentare e leggere!!
Ancora grazie mille!!! Siete
fantastiche!
Ora vado
a studiare…ih :) Un bacio enorme!! Danke schone!
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Capitolo 12 *** RiVeLaZiOni.. ***
12
“sei
diventata la nuova sguattera di Ed. complimenti. Però stai lontana da mio
fratello. Non lo meriti. Sei solo…”
“basta
Tom”
Guardammo
Bill. Era sveglio ed aveva sentito tutto. Tom scosse la testa e si andò a
mettere sul divano.
Bill
intanto si era alzato ed aveva preso un bicchiere d’acqua. Io gli andai vicino.
Non sapevo bene cosa dire, ma mi sentivo in colpa.
“mi
dispiace”
Lui
si voltò e mi guardò negli occhi. restammo per
qualche secondo cosi, a fissarci semplicemente negli occhi, ma il
mio cuore stava esplodendo. volevo dire qualcosa, fare qualcosa, ma non
feci niente. Dopo un po’ lui parlò.
“Ti
ho aiutato. Ho cercato di capirti. Volevo conoscerti, farti entrare nella mia
vita” sorrise sprezzante. “tu non me l’hai permesso. Ci ho provato ma non hai
voluto farti conoscere. Allora ho rinunciato.” Abbassò lo sguardo e quando alzò
lo sguardo aveva gli occhi lucidi. Mi sentì mancare il fiato.
“ora
basta. Non voglio più avere niente a che fare con te”
Non
riuscivo a respirare. Lui tornò a dormire. Io rimasi lì per un po’, poi tornai
a letto. Mi scesero alcune piccole lacrime, ma decisi di non piangere. Intatto
nella stanza qualcuno sorrideva malignamente...
Quando
atterrammo in Italia sentì subito che eravamo arrivati. Il tempo era diverso,
anche i profumi e gli odori. Cosi come l’aria che si respirava o forse erano gli
avvenimenti della notte che mi avevano influenzata.
Avevo
due occhiaie terribili perchè avevo dormito poco, cosi avevo messo gli occhiali
da sole. E l’accessorio fu azzeccato. Il tempo in Italia era bellissimo, nonostante
fossimo quasi a metà dicembre. Avremmo passato le vacanze lì. I Tokio Hotel e
tutti coloro che si occupavano di loro, si sarebbero presi una pausa. In Italia
appunto. Anche io sarei rimasta lì con Edward ma prima di Natale volevo chiudere questo incarico. Era
diventato davvero schifoso. Avevo evitato Bill e Tom per tutto il tragitto in
albergo e quando eravamo arrivati ero corsa subito nella stanza che mi era
stata affidata. Con orrore, scoprì che era una matrimoniale. Sospirai.
‘Ci
siamo ’ mi dissi. Posai le mie cose e scesi nella Hall e vidi Edward.
“ciao”
mi salutò con un bacio sulla guancia. “devo andare a concludere alcuni affari.
Tu vai pure nella camera e riposa.” Mi salutò con un altro bacio, questa volta
più vicino alle labbra. Sorrisi e salì sopra. Nell’ ascensore incontrai Bill.
Non mi guardò neppure. Sembravamo due estranei. Arrivati al nostro piano, lui
andò a destra e io a sinistra. Arrivata in camera scoppiai a piangere. Per la
situazione con Bill, con Edward, per il mio lavoro, per mia madre, per gli
amici persi, per Marl. Per tutto.
Poi
una luce si accese nella mia mente. Edward aveva detto che doveva andare ad un
affare, ma se i Tokio Hotel rimanevano in albergo, vuol dire che si trattava di
qualcos’altro. Qualcosa con i suoi loschi piani?
Presi
un cappello, e mi rimisi gli occhiali da sole. Feci una corsa e scesi giù nella
Hall. Ed si stava allontanando con la sa auto. Come potevo raggiungere? Uscì
fuori dall’Hotel e una macchina sfreccio vicino a me.
“ti
serva un passaggio?”
Il
finestrino si abbassò e io sorrisi.
“penso
proprio di si.”
Avevo
ritrovato un amica.
Inseguimmo
Ed fino al centro della città. Marl mi raccontò che era appena arrivata in
Italia e si era messa a seguire Ed, anche se avrebbe preferito fare un giro per
i negozio della città. Sorrisi. Mi era mancata lei con la sua allegria.
Mentre
seguivamo Ed, le raccontai degli
incontri con Bill e Tom. Rimase male per quello che mi aveva detto Tom e per
come mi aveva trattato Bill
“è
per questo motivo che le cose tra me e Tom non hanno funzionato. Ma appena
questa brutta storia finirà, lo voglio riconquistare e raccontargli tutta la
verità cosi potremmo stare insieme” disse sorridendo.
Era
cosi semplice detto da lei.
Ci
fermammo sull’autostrada. Guardai il paesaggio fuori. Notai che c’era una folla
raggruppata. Erano tantissime.
“sono
le fan dei Tokio Hotel. Là c’è il concerto”disse Marl.
Wow...non
ci potevo credere. Già erano lì le ragazze? Nonostante fosse una bella
giornata, faceva molto freddo… si vede che anche loro erano rimaste colpite dai
Tokio Hotel…e da Bill…
Scossi
la testa e caccia quel pensiero dalla mia testa. Meglio non pensarci.
Inseguimmo
Edward per dieci minuti, fino a quando non si fermò vicino a un grande
magazzino abbandonato. Era un posto isolato e ottimo per gli scambi a cui era
abituato. Parcheggiò ed entrò dentro.
Dopo
un po’ scendemmo anche io e Marl e lo raggiungemmo.
Aspettammo
qualche minuto e mi affacciai. Entrammo dentro. C’erano parecchi scatoloni con
della merce dentro. Doveva essere il deposito di qualche supermercato.
Ci
guardammo intorno. Edward era vicino ad un tipo con il pizzetto e vestito con
jeans e canottiera.
Si
salutarono affettuosamente e incominciarono a parlare.
“allora…
tutto bene?”
“non
mi posso lamentare”rispose il tipo con il pizzetto.
“hai
fatto tutto secondo i piani?”
“non
ti preoccupare. È andato tutto bene. È di là.”
Edward
annuì. Il tipo con il pizzetto lo condusse vicino a degli scatoloni. Io e Marl
ci avvicinammo di più. Riamasi pietrificata. Dentro a quegli scatoloni c’erano vari
tipi di droghe. dalle semplici pasticche a roba pesante. Non potevo credere che trafficasse
con tutta questa roba.
“quando…?”
“domani”
Non
parlarono chiaro, ma io e Marl registrammo tutto. Vidi il tipo col pizzetto
prendere un pacco di quella roba. L’aveva passata a Edward. Marl prese la
machina fotografica e cominciò a scattare.
“può
sempre serviti”
Lui
sorrise. “per il pagamento…”incominciò Edward, ma l’altro lo interruppe.
“non
ti preoccupare. Faremo come sempre. l’assegno me lo dai al momento opportuno.
Intanto voglio vedere di nuovo Karla, al ragazza dell’altra volta.”
Mi
sentivo male. Usavano le ragazze come pagamento. Come potevano fare ciò?
Edward
stava salutando il tizio. Io e Marl uscimmo subito, andammo in macchina,
proprio quando Edward stava uscendo. Ci abbassammo per nonfarci riconoscere. La
macchina di Edward partì e noi ci alzammo.
Marl
accese il motore e partimmo.
Restammo
in silenzio per quasi mezz’ora.
“com’è
possibile? Come possono fare ciò?”
Io
scossi la testa.
“non
lo so, ma entro domani quel bastardo starà dentro una cella.”
Lei
mi guardò.
“Edward
ha prenotato una camera per noi, stanotte. Quindi se le cose si svolgono come
ha sempre fatto, dovrebbe drogarmi e portarmi a letto. No ascolta” Marl provò a
parlare, ma io la bloccai. “userò il braccialetto che Jack mi ha dato
all’inizio della missione. Fai disporre la sicurezza attorno all’ Hotel. Io
metterò delle telecamere nella camera e quando cercherà di darmi la dose o
farmi fare altre cose, premerò il pulsante sul bracciale e vi darò il segnale.”
“è
troppo pericoloso.”disse lei.
“è
l’unico modo che abbiamo”
“no!
insomma abbiamo le foto che abbiamo fatto ora e…”
“non
bastano, lo sai anche tu. Ho iniziato questo lavoro preparata a tutto. Lo devo
fare. Devo vendicare mia madre.” Lei annuì e mi abbracciò. Eravamo arrivate
sotto l’Hotel. La salutai e le ricordai di dire i piani a Jack.
Se
c’erano dei cambiamenti di programma, le dissi di chiamarmi sul cellulare. La
riabbracciai e entrai nell’Hotel. Erano le quattro. I Tokio Hotel e Edward, mi
dissero, erano andati a fare le prove. Sarebbero tornati più tardi.
Bene
avevo circa due ore per preparare tutto.
Quando
fui nella mia stanza arrivò la chiamata di
Jack.
“allora
hai deciso.”
“si.
Lo devo fare. Lo sai”
“si
lo so. Infatti ho dato già le disposizioni. Mi raccomando sta attenta. Per
qualunque cosa chiamami.”
“non
ti preoccupare.”dissi sorridendo.
“okay, mi fido di te. In bocca al lupo.”
Ci
salutammo e attaccai.
Andai
a farmi un bel bagno solo che mi addormentai e mi svegliai verso le otto.
Mi
vestì. Scelsi l’abbigliamento che avevo la stessa sera che avevo incontrato
Bill. Ero riuscita a trovare lo stesso modello. Lo volevo. Sapevo che mi
avrebbe portato fortuna. Bussarono alla porta e pensando che fosse Edward, andai
ad aprire.
“allora,
come sono andate le...?”
Mi
bloccai. Non era Ed, ma Bill. Ansimava e si reggeva alla porta. Aveva corso.
Mi
guardò. Non riuscivo a parlare.
Stavo
per chiudere la porta, quando lui la bloccò e si precipitò nella mia stanza.
Affannava ancora un po’, si sedette sul letto e mi guardò.
“che
cosa fai?”gli chiesi.
“che
cosa faccio IO? Cosa stai facendo tu!!”
Io lo
guardai senza capire. Lui si alzò e si avvicinò pericolosamente.
“cosa
hai intenzione di fare? Non pensavo fossi cosi stupida”
“scusa?!”
come si permetteva di darmi della stupida.
“hai
capito. Sei una stupida. E ingenua.”
“senti,
se mi vuoi spiegare cosa stai farneticando bene, altrimenti esci fuori da qui”andai
vicino alla porta. Lui rise.
“non
vado da nessuna parte, Lilian Cartens Hardefs.”
Scusateeee!!!
lo so, ho fatto un ritardo pazzesco, ma il pc mi aveva abbandonato. fortunatamente avevo salvato la storia! :)
allora... che ne dite di questo pezzo? ho messo più capitoli per
farmi perdonare. e be...ormai ci siamo quasi... chissà.
avete capito chi è Lily? qualcuno aveva indovinato già all'inizio! complimenti!
*____*. grazie mille a tutti voiii!!! quante recensioni e quante letture!! voi mi fate commuovere! è troppo.
grazie a chi ha letto e alle fantastiche persone che hanno recensito! allora vi è piaciuta questa storia?
_pikkola_stella_
: va be tom la pensa cosi perchè è prottettivo con il
fratellino! :) si p'urtroppo siamo quasi alla fine! certo che
scriverò ancora! ho in servo un altra storiella! spero che al
seguirai. intanto che te ne pare di questo cap?
briciola_von_gugu:
che bello una nuove lettrice!mi fa paicere che ti piace!! *__* grazie,
mi commuovo! eh anche io vorrei vederli! :P. ti piace questo cap?
Colinde: un altra new entry!
sono troppo contenta. grazie mille per i complimenti. non son cosa
dire!sono veramente felice che ti piaccia. grazie grazie grazie! ecco
il cap, spero che ti piaccia!
LiSa90:ciao
caraa!!che ne dici di questo cap? be ora posso dirlo! avevi ragione!!
hai capito chi è Lily?ih.si tom fa il suo dovere di fratello
XD.che ne dici di questo cap?.
Clasaru:ciao!!mi fa piacere che
hai commentato. sono felice.be tom, come ho detto, cerca di proteggere
Bibi... e forse lo schiaffo di Lily un pò se l'è
meritato. ma in fondo non conosce la storia e neanche bill e non sanno
cosa pensare. tu che ne pensi di questo cap?:). sono contenta che ti
piaccia la storia, continua a seguirla!ps:anche io non so se c el'avrei
fatta a reagire con tom in quella visioneih XD
Orly: ciao Orly!sono contenta
che ti piaccia la mia fanfic! e sn contenta che hai postato. mi disp,
ma ho avuto problemi con il pc. sorry!! mi xdoni? prometto che il
prossimo arriverà più velocemente!
un mega bacio a tutte voi!!! siete fantastici!!! a presto, promesso!!
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Capitolo 13 *** VeRiTà... ***
13
"senti,
se mi vuoi spiegare cosa stai farneticando bene, altrimenti esci fuori da qui”andai
vicino alla porta. Lui rise.
"non vado da nessuna parte Lilian Cartens Hardefs"
Mi pietrificai. Come aveva fatto? Come l’aveva
scoperto? Mi girai verso di lui. Mi tremava la voce.
“come hai fatto a scoprirlo?”
“te l’ho detto. Avrei scoperto chi eri. Ho fatto
alcune ricerche e alla fine ci sono riuscito.” Lui mi si avvicino. “Ho scoperto
anche altre cose.” Lo guardai negli occhi. il cuore mi batteva all’impazzata.
“cosa?”sussurrai.
“lavori per la TIF, di Jack McColigan, un agenzia segreta che
scopre traffici illegali e prostituzione. E so che vuoi incastrare Edward, ma
devi lasciare perdere.”
Scossi la testa. “non posso.”
“Lily, è pericoloso!” mi aveva bloccata vicino
alla porta. Ero intrappolata tra lui e la parete. In un'altra situazione mi
avrebbe fatto piacere, ma ora volevo solo liberarmi e scappare. Lui parve leggermi nella mente, e mise le braccia attorno al mio corpo, impedendomi di
scappare
“non posso guardarti, mentre ti fanno del male”
nonostante tutto mi lascia sfuggire una risata
“sembra strano detto da
te. Qualche giorno fa, tu mi hai provocato del male, e non era dolore fisico,
ma peggio. Quindi, per piacere, non dire queste cazzate”
Riuscì a liberarmi, e andai verso il letto,
dandogli le spalle. Perché stava succedendo questo? Era già difficile cosi.
Lui parlò.
“credi che mi abbia fatto piacere dirti quelle
cose? Credi che mi faceva piacere guardati con Edward? Vederti scherzare con
lui, vedere le sue mani sul tuo corpo? Certo che no. anche tu mi hai fatto star
male.”
Mi girai e ci fissammo. Odiavo il suo sguardo.
Cosi semplice e dolce, da farti abbassare qualunque barriera protettiva.
“mi dispiace, ma dovevo farlo. Faceva parte del
piano. Come il programma di questa sera.”dissi arrendendomi al suo sguardo.
“cosa hai intenzione di fare?”
Lo guardai. Era cosi buffo. Aveva tutti i capelli
abbassati, era senza trucco… era semplicemente lui ed era preoccupato per me.
Sorrisi tristemente.
“se hai scoperto tutto, saprai anche che Edward
si è presa gioco di mia madre. L’ha abbandonata quando ha saputo che era
incinta di me”
Lui annuì e io continuai.
“Ha approfittato di lei e poi l’ha abbandonata
quando aveva bisogno di lui. Quando anche io avevo bisogno di lui!”non mi ero
resa conto che avevo incominciato ad alzare la voce. Lui mi fece sedere sul
letto, e mi ascoltò.
“per anni mi sono incolpata. Ho pensato che mio
padre aveva lasciato mia madre, perché non mi voleva e perché non mi voleva
bene. Sono cresciuta senza sapere chi fosse mio padre e ogni giorno vedevo mia
mamma lottare per andare avanti. Ma ce l’abbiamo fatta insieme. Abbiamo passato
brutti momenti per colpa sua, ma ce l’abbiamo Sempre fatta.” Le lacrime erano incominciate a scendere dal mio
viso.
“poi scoprì chi era e cosa faceva. E non potevo
sopportarlo. Per questo ho deciso di entrare a far parte della TIF, devo
incastrarlo e farlo soffrire come abbiamo sofferto io e mia madre.”
Ormai le lacrime erano tante e io piangevo. Piangevo
come non avevo mai fatto prima. Tutte le parole che avevo detto a Bill erano
state rinchiuse dentro di me per troppo tempo. E ora non potevo reggerle più.
Bill mi abbracciò. Mi aggrappai disperatamente a lui. Non volevo lasciarlo. Non
volevo perdere anche lui, come avevo perso mia madre. Purtroppo se n’era andata
un anno fa.
Mi asciugai le lacrime. “capisci perché devo
farlo?”
Lui annuì. “ma è troppo pericoloso. Per questo
stasera starò qui”
Lo guardai. Avrebbe davvero fatto questo per me?
Poi mi ricordai del concerto di quella sera e delle ragazze appostate là fuori
per lui. Non poteva farlo, e io non potevo permetterlo.
“non puoi farlo.”
Lui sorrise. “penso proprio di si.”
“No!” mi alzai. “ apprezzo quello che hai fatto
per me. Sei venuto qui e hai cercato di proteggermi” dissi guardandolo
dolcemente. “ma io so badare a me stessa. Ho accettato questa missione sapendo
giù cosa mi aspettava.”
“ma…”incominciò lui.
“niente ma! Io riuscirò a farcela. Devo farcela.
Da sola. Inoltre, ci saranno alcuni agenti segreti fuori all’Hotel appena avrò
bisogno li chiamerò.” Sorrisi. “non preoccuparti per me.”continuai “Devi andare
là fuori, e cantare. Fallo per me e per le migliaia di fan che oggi ho visto al
fuori al freddo e al gelo. Come pensi reagiranno se tu non ti presenterai?”
Lui provò a dire qualcosa, poi, però, chiuse la
bocca. Abbassò lo sguardo. Il pensiero delle sue fan parve fallo ragionare.
“okay” si alzò e venne vicino a me. “voglio
fidarmi di te.” Sorrise, e anche io feci lo stesso. “andrò là, canterò per le
mie fan e cercherò di raggiungerti subito”
Io annuì sorridendo.
“mi raccomando. Non fare nulla di stupido.
Qualunque cosa succeda aspetta sempre il segnale che darò agli altri agenti.
Una minima interferenza del piano e salta tutto. E io voglio incastrarlo e
liberarmi di questo peso”gli dissi seriamente.
Lui annuì. “Edward verrà dopo in concerto. Quindi
non preoccuparti, per quell’ora tutti gli agenti segreti saranno tutti
appostati qua fuori. Ora è meglio che vai altrimenti farai tardi.”
Lui guardò l’orologio. “già.”
Restammo in silenzio. Poi lui mi diede un piccolo
bacio sulla guancia. Aprì la porta e se ne andò.
Restai ferma per qualche secondo. Era stato
davvero tanto dolce venire qui, avvisarmi… era cosi preoccupato. Questa volta
toccava a me non farlo scappare. Aprì la porta. Lo vidi lungo il corridoio.
“Bill!”
Urlai il suo nome. Lui si girò. Gli andai
incontro. Anche lui mi raggiunse.
Ci guardammo per qualche secondo, poi lo baciai.
Sorrisi contro le sue labbra. quanto mi erano mancate!
“volevo un in bocca al lupo”dissi sorridendo.
Lui rise. Mi diede un altro piccolo bacio. “in
bocca al lupo”disse ridendo.
“crepi.”dissi sorridendo.
Ci guardammo. “non vedo l’ora che questa storia
sia finita”
Lui mi guardò. Io inspirai e continuai “voglio
stare con te, Bill Kaulitz”
Lui sorrise. Un sorriso felice e sincero.
“anche io.”poi sorrise e mi baciò.
“vai altrimenti fai tardi”
Ci salutammo e lui andò. Ed ora meglio
prepararsi. Questa sera si doveva concludere tutto. Ora avevo un altro motivo
in più per far finire questa storia in fretta. E il sorriso di Bill apparve
nella mia testa…
hola come va?!
ho postato in fretta?spero di si! purtroppo vado di fretta ma prima
vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che hanno letto e
commentato!!! siete Unici!!!! un grazie in particolare e grandissimo va
a:
briciola_von_gugu, candi14, Lisa90, camuz, colinde e _pikkola_stella_
non sapete quanto mi fanno felici le vostre recensioni!! Siete Fantastiche!!!!!!
aggiungo solo due paroline per dire che purtroppo siamo quasi alla fine...:( non ci posso credere!
basta, non
ci voglio pensare ora!! ora godetevi questo capitolo, anche se piccolo,
e al più presto posterò il seguito.
solo un ultima cosa, come
mi faceva notare briciola_von_gugu, la nostra Lily aveva il cognome
uguale alla madre di Harry Potter. il nome Lilian mi è sempre
piaciuto e quando ho iniziato a scrivere la storia non mi veniva nessun
cognome per la protagonista, cosi ho messo quello. ora però l'ho
cambiato, non so se si può utilizzare. :)
grazie per avermelo fatto notare
un mega bacio a tutte!!! ciaoooooooo
a presto.
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Capitolo 14 *** sChlEtRi dEl pAsSaTo.... ***
14
Le italiane sono fantastiche. Stupende. Mi hanno
dato un calore e un affetto incredibile quando sono salito sul palco. Ero
ancora scosso per la chiacchierata con Lily, ma ero felice che le cose tra di
noi si erano sistemate. Ero preoccupato per quello che sarebbe successo, ma lei
mi aveva garantito al massima protezione.
E mi fidavo di lei. Volevo farlo. Ero nervoso
anche perché era la prima volta che cantavamo in Italia, ma dopo il successo
del concerto ci saremmo sicuramente incontrati e Lily aveva ragione. C’erano più
di dodicimila fan, e questo non poteva che farmi piacere. Erano fantastiche. Sapevano
le nostre canzoni a memoria, anche quelle più vecchie.
Sul palco cercai di divertirmi il più possibile e
ci riuscì. Il pensiero di Lily, fu lontano. Mi divertì con Tom, Georg, Gustav e
le nostre fan. Bellissimo.
Quando fu finito, andai in cercai di Edward.
Fortunatamente lo trovai vicino dietro al palco. Ci fece i complimenti. Non
potevo pensare che avrebbe fatto qualcosa a Lily. Ci dirigemmo verso lo
spogliatoio. Brindammo anche con gli altri dello staff. Mentre tutti erano
intenti a festeggiare presi Tom da parte.
“tom, mi devi aiutare”
Lui sospirò. “avanti cosa c’è questa volta? Hai
visto qualche fan carina?perchè qua c’è ne sono a centinaia”disse sorridendo.
Io scossi la testa. “devo andare da Lily. No
ascolta”dissi ,mentre lui faceva una faccia contorta. “è in pericolo” gli
raccontai tutto. Dello schifo che era Edward, della sua vita e che cosa aveva
in mente. Lui ascoltò tutto.
“bene, usciamo da qua e andiamo da lei.”disse lui
sorridendo.
“e come facciamo?”risposi io.
“non ti preoccupare, ci inventeremo qualcosa.”
Quando tornammo alla festa, vidi che Edward se
n’era già andato. Non potevo restare qui con le mani in mano. Dovevo
raggiungerla.
Uscì fuori e Tom mi seguì. All’uscita c’erano già
alcune fan. Non potevo farmi vedere. Ci mettemmo vicino all’uscita del Forum.
“e ora come facciamo?”dissi disperato a Tom.
“perché devo risolvere sempre tutto?” ci girammo.
Marlene, l’amica di Lily, era dietro di noi. Tom vedendola, sorrise. Le andò
vicino e la baciò. Mio girai imbarazzato. Certe volte mio fratello era
impossibile.
“Bill, ti puoi girare”
Io sorrisi e vidi mio fratello che l’abbracciava.
“scommetto che sai tutto” disse lei. Io annuii.
“bene, allora venite in macchina con me cosi la raggiungiamo”
Le sorrisi
e andammo in macchina con lei. Ci abbassammo e la fecero passare senza
problemi. Quando fummo lontano dalle fan ci alzammo e lei accelerò.
“non ti preoccupare. Andrà tutto bene. Lily sa
quello che fa” mi disse sorridendo.
Io annuì. In meno di dieci minuti fummo davanti
all’Hotel. Lei raggiunse due macchine verde scuro. Si appostò vicino a loro.
L’altra auto abbassò il finestrino, ed uscì un uomo simile alle nostre guardie.
“qualche novità?” disse Marl.
“No. Hardefs è venuto circa dieci minuti fa.
Nessun avvertimento per ora.”
Sospirai. Sapevo che Lily voleva fare tutto da
sola, ma speravo che avrebbe avuto il buon senso di chiamare se le cose si
fossero messe male.
Stavo vedendo un po’ di tv, quando Edward aprì la
porta.
“ciao principessa” disse lui. Faceva sempre un
certo effetto essere chiamata cosi. Ma rimaneva sempre un bastardo.
“ciao….com’è andato il concerto?” domandai
pensando a Bill.
“benissimo. Le fan italiane sono fantastiche e i
Tokio Hotel sono stati grandiosi”, sorrisi pensando a Bill sul palco.
si sedette vicino a me. “tu cos’hai fatto?”
Cercai di sorridere. “ho fatto un giro per
l’Hotel, sono andata nella sala Relax e ho visto un po’ di tv”
Lui sorrise. Si alzò, prese una bottiglia di
champagne dal frigo.
“dobbiamo brindare.”
“a cosa?” domandai.
“a noi.” mi diede il bicchiere con lo champagne,
e brindammo.
Mi iniziò ad accarezzare la faccia, e i capelli.
Tremavo. Lui se ne accorse.
“è inutile che tremi, lo sai… non toccherei
nessuno con il mio stesso sangue” io lo guardai. Impossibile. Come aveva fatto
a capire?
Lui parve leggermi nel pensiero e sorrise
sprezzante. “hai i suoi stessi dannati occhi”
Lo guardai negli occhi. “meglio che avere i tuoi.
Sono dannatamente falsi e spregevoli.”
Lui rise di nuovo. “come hai potuto pensare che
non mi accorgessi di te?”
“non l’hai fatto per 20 anni, non vedevo perché
iniziare proprio ora”risposi.
Lui sorrise. “hai lo stesso carattere di tua
madre.” Si alzò e mi diede le spalle.
“perché te ne sei andato?”gli chiesi.
Lui si girò e sorrise. “non potevo permettermi
che una bambina sconvolgesse la mia vita. Non ero in grado di fare la spesa,
figurati a badare a un altro essere umano. E poi, non amavo tua madre” restai
in silenzio. Sentivo le lacrime che premevano di scendere.
“ma questo non spiega perché non te ne sei
proprio importato di me.”riuscì a dire.
“all’inizio ero spaventato e allontanai tua
mamma. Poi quando avevi circa dieci anni, ho detto vicino a tua madre se potevo
conoscerti, ma lei mi ha detto di no”
“e cosa ti aspettavi?” mi ero alzata in piedi e
stavo iniziando ad urlare “Che ti accogliesse a porte aperte quando lei ha
dovuto fare tutto da sola?
“ma sono contenta che non hai fatto parte della
mia vita per tutti questi anni. Non avrei mai voluto un padre come te. Che
droga le ragazze e le mercifica!”
Lui rise. “è il mio mestiere. Alle ragazze piace.
Loro vogliono arrivare al successo, ma in cambio c’è bisogno di qualche altra
cosa”
Gli diedi uno schiaffo. Come poteva essere cosi
squallido. “mi fai schifo”
Lui rise. “non mi importa. Ora devo vedere come
farti tacere. Non puoi andare in giro a raccontare tutto.”
Stavolta fu io a ridere. “non ti preoccupare. Già
sanno che sporco bastardo sei. E non avevo intenzione di raccontare che sei mio
padre. Mi vergognerei solo”
In un attimo lui mi bloccò le mani. “parli
troppo, per conto mio. Vediamo di farti tacere”
Mi buttò sul letto. Cosa aveva intenzione di fare?
Prese una siringa dal comodino.
“ora te ne stai buona, buona qui, mentre io ti
faccio stare zitta. Poi tornerò e fingerò che mi volevi aggredire.”
Cacciò fuori una pistola. Avevo paura, ma cercai
di non farlo vedere.
“non sarà una pistola a fermarmi. Devo sbatterti
dentro e farti soffrire, come hai fatto tu per me.” Parlavo sotto voce e lui
rideva.
Stava riempiendo la siringa, con la droga che gli
aveva dato il tipo con il pizzetto. Dovevo fare qualcosa al più presto. Cercai
il bracciale, ma vidi che stava per terra.
“no mia cara. So anche io come funzionano quei
cosi.” Andò vicino e lo distrusse.
Spalancai gli occhi. e ora?
“ma perché ci mette tutto questo tempo? Cosa
stanno facendo?”
Era più di mezz’ora che stavano rinchiusi nella camera.
Di Lily ancor nessun segnale, ma avevo un brutto presentimento. Tom mi diceva
di rimanere calmo, ma io non ci riuscivo. Eravamo ancora in macchina e
comunicavamo con l’altra auto per le notizie. All’improvviso un tizio si
affacciò dall’altra auto. Era preoccupato.
“ehy Marl. Il braccialetto non risponde”
Marl sbiancò. Tom chiese subito cosa aveva.
“il braccialetto era l’unica cosa che ci
premetteva di sapere se Lily era in pericolo.” Disse lei. Questa volta fui io a
sbiancare.
“ma in che cavolo di casino ci siamo cacciati!”disse
Tom sospirando.
“Basta, io vado da lei.” scesi dalla macchina.
Marl e Tom mi raggiunsero. Ma non furono gli unici. Un tipo alto, moro e con un
po’ di barba, mi fermò.
“cosa credi di fare? Lo stesso non puoi entrare e
manderai all’aria tutti i piani.”
“chi diavolo sei?”
“Jack McColigan, piacere.”
“il capo?”domandai io. Lui annuì e continuò. “so che sei
preoccupato per Lily,ma lei vuole fare tutto da sola, è fatta cosi. Ti prometto
che aspetteremo altri dieci minuti, poi interverremo.”
“se proprio…”
Le parole mi morirono in gola. Uno sparo esplose
dall’Hotel.
Guardai Jack. Il viso di Lily mi tornò in mente,
le sue parole la sua risata…
“voglio
stare con te, Bill Kaulitz”.
Senza pensare più niente. Mi precipitai
nell’Hotel. Dovevo raggiungerla.
non mi linciate!! lo so, lo so... sono cattiva... ma va be un
pò di suspanse ci vuole... scusate per il ritardo, ma tra la
scuola e questo pc di... non ho avuto modo di aggiornare... :)
che ne dite di questo capitolo?? bastardo edward eh? e la nostra Lily come starà? chissà...XD
ringrazio di cuore chi ha letto, granzie mille!!! e chi ha commentato.
non sapete quanto mi rendete felici con le vostre recensioni!! *__*
LiSa90:
si infatti ci avevi azzeccato dall'inizio!!! brava!!! spero che questo
capitolo ti sia piaciuto. :) mi raccomando, continua a leggere la
storiaXD
briciola_von_gugu: grazieeeeeee!!! ho postato ora... in ritardo, scusami! ti è piaciuto questo chappy?
Camuz:Grazie per i
complimenti!!! sono contenta che ti ho sorpreso!! :P qual'era la tua
teoria? mi fa piacere saperloXD. nooo quale peso dei tuoi commenti!!! a
me non può fare che piacere!!!! anzi non ti libererai facilmente
di me.. nonostante questa ff sia quasi alla fine ho in serbo altre
storie...:). va be spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto!
bilancina92: grazie per il commento!! sono contenta che ti piaccia! continua a seguirni, mi raccomando :P. ti piace questo cap??
briciola_von_gugu: weeeiii grazie per i complimenti!!! scusa se non ho aggioranto presto!! che ne dici di questo cap?piaciuto?
_pikkola_stella_: ciaooo!!
che bello! grazie x il commento.spero che mi continuerai a seguire!
eggià finelmente si sono 'dichiarati'!! ihih. piaciuto questo
capitolo?
candy14: caraaaa!!! grazie
grazie grazie tantissimo per i complimenti!! *__*. non sai quanto mi fa
piacere!continua a recensire, e fammi sapere se questo cap ti è
piaciuto.
ORLY: hallo!!! grazie anche a te
moltissimo per i complimenti!! :) e grazie per avermi perdonata...mi
perdoni anche questa volta? :)
un mega GRAZIEEEEE a tutti voi!! mi rendete davvero feliceee!! :)
ci sentiamo presto, baciiii :)
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Capitolo 15 *** L'uLtImA CoRsA ***
15
Le parole mi morirono in gola. Uno
sparo esplose dall’Hotel.Guardai Jack. Il viso di Lily mi
tornò in mente, le sue parole la sua risata…“voglio
stare con te, Bill Kaulitz”.
Mi accasciai a terra vicino la porta. Mio Dio.
Edward giaceva per terra. L’avevo colpito con un vaso. chiunque l’aveva messo
lì, era stato un genio. Non riuscivo a fare e pensare a niente. La scena di
qualche secondo fa era impressa nella ma mente…
“ed
ora è meglio finirla con questa storia.” Edward Si avvicinò al letto e mi
bloccò. Cercavo di vincolarmi, ma lui era sopra di me. Era più grande e più
forte. stava per infilarmi la siringa nel braccio, ma gli diedi un calci nello
stomaco, lui si accasciò di alto. Velocemente mi alzai dal letto. Stavo per
raggiungere la porta ma lui mi bloccò.
“non ti volevo uccidere, ma non mi lasci altra
scelta.” Stava piangendo.
Si
girò per prendere la pistola, ma io fui più veloce. Presi il vaso e glielo
diedi in testa. E la pistola sparò.
Ero immobile. Finalmente era finita. Mi alzai
piano, piano. Le gambe mi tremavano.
Quando aprì la porta mi trovai Bill davanti. era affannato e aveva una faccia preoccupatissima.
Appena lo vidi, mi gettai tra le sue braccia. Mi scese qualche lacrima, ma non
riuscivo a piangere. Ero solo terrorizzata e felice. Finalmente era finita. Lui
era lì. Mi abbracciò forte, quasi da non respirare. Ma non mi importava. Nel
frattempo erano venuti anche gli altri. Le guardie, Jack, Marl, e Tom. Sciolsi
l’abbraccio con Bill e andai da Marl. Ci abbracciammo sorridendo e tra qualche
lacrima.
“sei una stupida. Una stupida” ripeteva lei tra
le lacrime. Sorrisi. Un buon risultato: due persone che mi davano della stupida
nello stesso giorno, ma non ero mai stata più felice di sentirmelo dire.
Era l’una e stavamo seduti nella Hall. La polizia
era venuta dopo un po’. Avevano arrestato Edward. Ormai si era risvegliato
dalla botta e quando scese mi passò davanti e mi chiese scusa.
Io lo guardai e poi distolsi lo sguardo. Bill
stava vicino a me. Non mi aveva lasciata per un attimo. Lui mi strinse la mano.
La polizia lo portò fuori.
Jack rientrò e mi fece i complimenti.
“sei stata bravissima. Le telecamere che erano
nella stanza hanno registrato tutto. Ormai abbiamo prove a sufficienza.”
Rialzai e lo abbracciai.
“mi dispiace” mi sussurrò.
Io scossi la testa e sorrisi. “ho voluto fare
tutto da sola, ricordi? L’importante è che sai finita bene.”
Lui mi riabbracciò velocemente, poi se n’è andò.
Marl mi portò una tazza calda di cioccolata. Era con Tom.
Ci sedemmo tutti e quattro e bevvi in silenzio.
Sentivo i loro sguardi addosso.
“la smettete di fissarmi?” dissi sorridendo.
“siamo preoccupati per te.” Disse Marl.
“non è vero. Io ti stavo osservando. Comincio a
pensare che quel vestito porti sfortuna”disse Tom.
Io risi. Bill non aveva ancora detto una parola.
“l’importante è che sia finita.” Disse Marl,
guardando Tom. Sentivo lo sguardo di Bill addosso. Mi osservava senza dire una
parola.
“bene, a questo punto andrei a riposare. Ci
vediamo sopra okay Marl?” lei annuì. Avevamo preso una nuova camera insieme,
visto che la mia ex camera era una prova per l’incastro di Edward. Salutai gli
altri. Bill non disse niente. Perché stava cosi? Perché non diceva niente?
Avrei preferito che mi urlasse contro piuttosto che starsene in silenzio.
Volevo dire qualcosa, ma era meglio stare zitta.
Ero stanca, non vedevo l’ora di gettarmi questa brutta storia alle spalle.
“ma allora sei proprio un cretino!”esplose Tom.
“non ti ho insegnato niente? Avanti era un segnale! Corri e inseguila” disse
Tom.
“e per fare cosa? Non saprei cosa dirle. Sono
scosso anche io. Ho creduto di perderla ”
“anche per lei è cosi. Però ha bisogno di te”mi
disse Marl dolcemente. La guardai. “dai raggiungila. Non aspetta altro. 843.” Io le sorrisi. Aveva
ragione. Mi alzai, stavo per andarmene, quando mi rivolsi verso Tom. “ora ti do
io un consiglio. Non fartela scappare”
Lui sorrise e mi fece cenno di andarmene. Ormai
era un abitudine, la seguì. E corsi più veloce che potei. Ancora una volta per
lei. Ma questa volta non mi sarebbe scappata.
Ero arrivata al mio piano. La camera stava in
fondo. Sentivo al voce di Bill che mi chiamava. sorrisi tra me me. Ero proprio fusa,
sentivo la sua voce ovunque.
“Lily, ti vuoi fermare?!” mi bloccai e mi girai.
Stava venendo verso di me. Era davvero Bill! Mi raggiunse. Aveva di nuovo
corso, per me.
“ehy…”dissi come una stupida.
Lui mi guardò diritto negli occhi. Poi sorrise,
si avvicinò e mi bacio. E fu il bacio più bello che ci fossimo mai dati. Bello,
dolce, irruento, passionale, semplice… sensazionale! Baciava benissimo, non
smetterò mai di dirlo.
Quando ci staccammo appoggiò la sua fronte sulla
mia.
“ho creduto di perderti” disse sussurrando.
Com’era dolce. “anche io.”dissi quasi
sussurrando.
Poi mi guardò negli occhi. Comunicavano più loro
che mille parole. Tristi e dolci.
“ma ora non voglio più vederti scappare via da
me.”
“non succederà” dissi io, prontamente. Non volevo
che succedesse mai più.
“voglio stare con te.”gli dissi sorridendo.
Lui sorrise, e mi baciò. “anche io”
Gli sorrisi. Lo presi per mano e lo condussi
nella mia nuova stanza.
Lui sorrise malizioso e mi seguì. Lasciai un
messaggio per Marl, fuori alla porta.
Sicuramente non penso le sarebbe dispiaciuto
andare in camera di Tom.
Nel frattempo, mi volevo concentrare solo su
Bill. Dovevo spiegargli i particolari della storia… se c’è ne fosse stato il
tempo.
Fine
Scusate!!!!!
ho fatto un ritardo enorme! Ma la scuola,le uscite e impegni vari non mi hanno permesso di postare. ancora scuse.
come avrete notato è FINITA!!!...snif snif. ho messo un
pò a scrivere un finalem adeguato, ma questo mi sembrava quello
+giusto. x voi?uffy mi mancheranno tantissimo le vostre
recensioni! come farò?! ma non vi preoccupate ho in preparazione
un altra fanfic...;) sempre che voi vogliate leggerla.
siamo giunti veramente alla fine... ringrazio tutti coloro che hanno
letto questa fanfic e mi hanno seguito fino a qui, ma soprattutto chi
ha commentato e mi ha supportato. le vostre recensioni mi fanno nascere
sempre un sorriso :D
ringrazio di cuore
_pikkola_stella_; camuz; LiSa90; briciola_von_gugu; orly; candy14; bilancina92; colinde; clasur; lipsia, eddy; bella lua; selina89; maky my 94;
GRAZIEEEEEE!!!!!!
mi raccomando recensite anche questo capitolo, anche a chi non l'ha mai fatto, x sapere se vi è piaciuta questa storia :)
baci a tutti ci sentiamo presto!
ciaooooo
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