Change my mind

di Fede23072010
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** it's not the end. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - Change my mind 2 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1- ***


Il ballo di fine anno stava avendo inizio, gli addobbi erano al proprio posto, i tavoli del buffet si trovavo in un lato della palestra e le luci erano come quelle della discoteca.
Io, Ashley, Hope e Hanna eravamo davanti al palco insieme ai nostri ragazzi. Zayn, il mio ragazzo, mi teneva la mano e quando la fotografa si avvicinò a noi per farci una foto, presi il bellissimo viso di Zayn e lo baciai.
Eravamo la coppia più amata di tutta scuola perché era dall’inizio delle superiori che stavamo insieme e apparivamo davanti a tutti tranquilli e sempre felici, ma non era così!
Io volevo molte attenzioni da lui ma lui è il ragazzo orgoglioso che non mostra i suoi sentimenti, ma io lo amo e vado oltre a tutti i suoi difetti.
 
-‘Com’è venuta?’ chiesi alla fotografa.
-‘Benissimo, come sempre!’
-‘Grazie mille!’
-‘Andrà sull’annuario?’ chiese Zayn.
-‘Certo!’ risposi prima che rispondesse la fotografa che subito dopo annuì e poi se ne andò.
 
Ashley, Hope e Hanna ballavano con i propri ragazzi, mentre io e Zayn eravamo seduti come una coppia di anziani.
-‘Andiamo a ballare, ti prego!’
-‘Vai..’
-‘Zayn?’
-‘Questa festa non mi piace!’ disse alzandosi in piedi e uscì dalla palestra.
 
Lo seguii fino a fuori e lo vidi mano nella mano insieme ad Emily, la mia ex migliore amica, che correvano per raggiungere l’uscita della scuola. Non ero stupida, avevo capito da un pezzo che tra me e Zayn non funzionava.
Chissà da quant’è che mi tradiva.. pensai.
 
Prima di entrare asciugai la lacrima e poi mi feci forza ad entrare.
Mi sedetti vicino a tante ragazze sfigate che non avevano un accompagnatore, fu davvero umiliante per me. IO capo cheerleaders, fidanzata con il capitano della squadra di football della scuola, seduta vicino alle secchione!
 
-‘Aria, che ci fai lì?’ mi chiese Hope con una faccia schifata, quasi.
-‘Zayn è andato via..’
-‘Oddio..’ disse ridendo insieme alle altre.
-‘Che ridete?!’ chiesi alzandomi in piedi.
-‘Dovevi aspettartelo, non ti ha mai amato!’ disse Hanna.
-‘Perché dite questo?!’
-‘Perché è da una vita che ti mette le corna!’
-‘Non è vero!’ dissi alzando un po’ il vestito e girai i tacchi per uscire fuori dalla palestra.
 
Iniziai a piangere, singhiozzavo!
Prima Zayn, poi le mie amiche..
Cosa altro deve succedere?! Chiesi guardando in alto.
 
Mi sentivo osservata e subito dopo sentii uno scatto di una macchina fotografica.
-‘Cosa vuoi?! Vattene!’ dissi asciugandomi le lacrime con una mano e con l’altra spinsi la fotografa lontanandola da me.
Uscii fuori dalla scuola, per poco non cadevo dalle scale. Come uscii fuori, iniziò a piovere.
Che ho fatto di male?! Chiesi urlando e questa volta guardai il cielo.
 
-‘Forse qualcosa di male, l’hai fatta!’ disse una voce maschile, ma non riuscivo a vedere il viso del ragazzo o uomo.
-‘Chi sei?’ chiesi avvicinandomi a lui che stava seduto su delle scale di un palazzo.
-‘Vengo a scuola tua..’
-‘E perché non sei al ballo?’
-‘Perché non so ballare..’ rispose e mi sedetti vicino a lui.
-‘Capisco..’
-‘Davvero non mi riconosci?’
-‘No..’ dissi. –‘Dovrei conoscerti?!’
-‘Lasciamo stare..’ disse prendendosi una pausa. –‘Il tuo ragazzo, ti ha lasciato sola?’
-‘Lasciamo stare!’ dissi.
-‘Capisco..’ disse e alzò la mano destra mostrando l’indice e il mignolo alzati.
-‘Anche tu? Zayn non mi ha messo le corna!’ dissi alzandomi in piedi.
-‘Ma se si baciava con Emily nel bagno delle femmine!’
-‘E tu che ne sai?’
-‘Zayn non è stato l’unico ad andare nel bagno delle femmine in compagnia di una ragazza!’
-‘Che schifo!’
-‘Dici così perché non ti ci ha mai portato..’
-‘Smettila!’
-‘Ho ragione.’
-‘Smettila!’
-‘Ammettilo!’
-‘Mai!’ dissi e chiamai un taxi.
-‘L’organizzatrice del ballo non può lasciare il ballo..’
-‘E chi l’ha detta questa cosa?!’
 
Come il taxi si fermò entrai dentro, guardai per un attimo il ragazzo e subito dopo entrò anche lui.
-‘Dove vi porto?’ chiese il taxista.
-‘Al parco..’ rispose il ragazzo.
-‘Al parco?’ chiesi.
-‘Si..’
-‘Abiti lì vicino?’
-‘No..’
-‘Non vuoi tornare a casa?’
-‘Non ti lascio sola..’ disse e imbarazzata sorrisi abbassando il viso.
 
Come scendemmo dal taxi, pagai il taxista e poi correndo raggiungemmo lo Starbucks.
Fu molto difficile per me correre con il vestito che indossavo e soprattutto per i tacchi, ma il ragazzo mi tenne la mano aiutandomi a non cadere.
Entrammo dentro e tutti bagnati, ci sedemmo ad un tavolo.
-‘Questo vestito oltre ad essere scomodo è esagerato e brutto!’
-‘Grazie.. ma non ti do retta, visto che voi maschi non capite nulla di moda!’
Ridacchiò.
-‘Che prendete?’ chiese la barista.
-‘Un caffè!’ dissi.
-‘Anche io!’ disse il ragazzo.
 
Rimasi per un attimo a guardare il ragazzo attentamente.
Occhi azzurri e piccoli, naso leggermente piccolo, labbra fine.
 
Sorrise.
Denti bianchi e abbastanza dritti, ma comunque belli.
 
-‘Mi stai consumando!’ disse ridendo.
-‘Cosa?!’
-‘Mi guardi da un po’..’ disse sorridendo.
-‘Ehm.. no, ti pare?!’ dissi e guardai a terra.
 
-‘Ecco a voi!’ disse la barista e ci diede i nostri caffè.
-‘Grazie!’ dicemmo entrambi e se ne andò.
 
-‘Perché dovrei conoscerti?!’
-‘Io ricordo tutti i visi delle persone che incontro..’ disse dopo aver bevuto un sorso del suo caffè.
-‘Non sono tutti come te!’ dissi e bevvi anche io.
 
Rimanemmo ancora un po’ lì dentro allo Starbucks, dopo di che il ragazzo si alzò, prese le tazzine dei nostri caffè e li portò al bancone, lasciano poi la mancia.
-‘Stai andando?’ chiesi.
-‘Si, ci vediamo!’ disse e annuii.
 
Si avvicinò a me e mi stampò un bacio sulla guancia.
-‘Buonanotte!’ disse con uno sguardo che mi rubò il cuore.
-‘Notte..’ dissi quasi imbambolata e lo vidi uscire.
Mi sedetti per un attimo ancora, dove eravamo seduti e iniziai a pensare..
 

*flash back..

Entrai a scuola abbastanza scocciata e correvo per raggiungere la mia classe. Inciampai nei miei piedi, ma non raggiunsi il pavimento, grazie a delle mani grosse che mi presero al volo. Alzai gli occhi e vedi il ragazzo solitario della scuola. Mi limitai a sorridergli e lui rise.
-‘S-scusami!’ dissi balbettando.
Non ho mai balbettato in vita mia, perché lo stavo facendo!?
-‘Tranquilla.. mi sento un super-eroe!’
-‘Lo sei..’ dissi sorridendogli.
-‘Tu sei Aria, vero?’
-‘Si.. e tu?’

Fine flash back*

 
Mi alzai di corsa dalla sedia, corsi fino a fuori e correndo, senza inciampare, raggiunsi l’altro lato della strada. Mi sfilai le scarpe e poi iniziai a correre, tenendo il vestito.
-‘Che ci fai qui?’ mi chiese.
-‘Mi ricordo di te … 


Spazio della scrittrice.

ciao a tutte e a tutti :) eccomi qui con una nuova storia, molto diversa dovrei dire!
Prima di tutto mi vorrei scusare per eventuali errori, 
secondo vorrei sapere cosa ne pensate di questa mia nuova storia e se ne vale la pena, continuarla.
Avrei una domanda per voi aderente a questo capitolo:
1- Secondo voi chi è il ragazzo misterioso?
Fatemi sapere al più prestoo, vi prego! 
Con amore,
Federica :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


..Louis!’
 
Lo abbracciai fortissimo, come ho potuto non riconoscerlo?
Forse per la sua barba accentuata, sicuro per il suo viso da uomo.
Erano passati tre anni e io in quei tre anni ero cambiata moltissimo. Feste da ricconi ovunque, vestiti firmati. Ho passato le superiori a concentrarmi sulla mia popolarità e basta, non avevo altri pensieri!
 
-‘Mi dispiace moltissimo..’ continuavo a ripetere. –‘potrai mai perdonarmi?’ chiesi.
-‘Aria, certo!’
 

***

Da quel giorno passammo le nottate a parlare a telefono e quando arrivò lunedì, mi venne a prendere a casa con la sua macchina, per andare a scuola insieme.
Mancavano cinque giorni alla fine della scuola e poi sarebbe arrivata l’estate.
Fatti coraggio, Aria! Mi dicevo in continuazione.
 
-‘Non hai intenzione di scendere?’ mi chiese Louis.
-‘No..’
-‘Che succede? Ne abbiamo parlato per due sere consecutive..’
-‘Lo so, ma una cosa è dirle e un’altra è farle..’
-‘Prendi un respiro..’
 
Tirai su con il naso e poi buttai fuori l’aria dalla bocca.
Nel frattempo scese dalla macchina, fece il giro della macchina e mi venne ad aprire lo sportello.
-‘Andiamo..’ disse tendendomi la mano.
 
Mi feci coraggio, annuii e gli presi la mano.
Scesi dalla macchina, Louis chiuse la macchina a chiave e raggiungemmo l’entrata della scuola in silenzio. Anche i nostri compagni rimasero in silenzio e ci guardavano, e come entrammo nella scuola sentimmo le migliaia voci, provenire da fuori.
-‘Non preoccuparti di loro, capito?’ chiese prendendo il viso e appoggiò la sua fronte sulla mia.
-‘Si..’ dissi.
 
Non mi sentivo così indifesa da molto tempo..
 
In classe mi trovai sola al banco, neanche il James Rocky voleva stare vicino a me e lui è uno sfigato da cinque gli anni!
Nella terza ora fui costretta a sedermi al primo banco e dietro di me, le mie ex amiche mi tiravano carte oppure la tempera delle matite.
A ricreazione raggiunsi il bagno piangendo, passando inosservato, stranamente!
Avevo pezzettini di carta e tempera di matite nei capelli.
-‘Che ci fai qui? Ti ho cercato da tutte le parti..’ disse Louis rimanendo fuori dal bagno delle femmine.
-‘Nulla..’
-‘Che hai tra i capelli?’
-‘Di tutto..’ dissi iniziando a piangere.
 
Appoggiai le mani sul lavandino, abbandonai la testa in avanti e cominciai a piangere.
-‘Ehi.. ehi! Tranquilla..’ disse entrando nel bagno, mi girai verso di lui e ci abbracciammo.
-‘Sono stata stupida.. una snob.. mi merito tutto questo!’
-‘Guardami.. tu stai rimediando, invece quelle galline rimarranno così e si troveranno malissimo nella vita perché prima o poi incontreranno persone peggio di loro!’
Calò il silenzio.
 
-‘Grazie Louis..’ dissi continuando a piangere.
-‘Non piangere più.. non riesco a vederti così!’ disse asciugandomi le lacrime.
 

***

‘Hai cinque minuti per prepararti!’
Che avrà in testa questo scemo.. continuavo a leggere il messaggio incredula e sorridevo.
Presi un vestito non troppo corto, ballerine e mi legai i capelli facendomi una treccia di lato. Salutai mamma che era impegnata al computer e uscii di casa.
Come al solito non si era preoccupata o meno se sarei rimasta a cena, ma meglio così.
In due secondi arrivò Louis, suonò il clacson e salii in macchina dandogli un bacio.
-‘Dove andiamo?’ chiesi sorridente.
-‘A un ristorante sulla spiaggia!’
-‘Davvero?!’ dissi e gli baciai la guancia.
 
Raggiungemmo la spiaggia che distanziamo un bel po’, come arrivammo parcheggiammo la macchina e poi mano nella mano raggiungemmo il ristorante.
Il ristorante era bellissimo, ci sedemmo sulla terrazza che si affacciava sul mare.
Mangiammo tutto in base di pesce e poi dopo aver mangiato ci andammo a fare una passeggiata lungo mare.
Mi prese in braccio raggiungendo la riva e fece finta di volermi buttare in acqua. Risi moltissimo, Louis era una bomba di vita e di allegria.
 
Ridevamo entrambi e in poco tempo le nostre labbra si rilassarono guardando gli occhi dell’altro. I nostri visi si stavano avvicinando un po’ troppo fin quando non sentii delle voci famigliari.
-‘Ashley?! Nascondiamoci..’ dissi.
-‘Perché?’ chiese rimanendo dove stavamo.
-‘Perché si.. mettimi giù..’
-‘No! Ti vergogni di me?’
-‘No Louis, lo giuro..’
-‘E allora dimmi perché..’
-‘Perché le sei sempre piaciuto e non posso farmi vedere con te.. non sarei una vera amica..’
-‘Non dire stronzate! Loro non sono mai state tue amiche!’
-‘Lo so, ma io non sono come loro.. l’hai detto anche tu!’
-‘Non mi interessa!’ disse e mi baciò.
 
Le nostre labbra si toccarono fino a che le nostre lingue non danzarono tra loro. Continuavo a stare in braccio a lui. Le mie mani raggiunsero il suo collo e poco dopo una mia mano raggiunse il vestito perché per i miei gusti mi stavo scoprendo troppo.
-‘Raggiungi l’albero..’ gli sussurrai.
 
Piano piano raggiungemmo l’albero, poco dopo vedemmo Ashley nascondersi un po’ più distante da noi per controllarci.
-‘Facciamo le cose per bene..’ disse Louis.
 
E così iniziammo a muoverci. Ci sdraiammo sulla sabbia fredda.
-‘Non ridere..’ disse Louis.
-‘Non riesco..’ dissi e ridemmo entrambi.
 

***

-‘Louis!’ dissi spingendolo via da sopra di me.
-‘Che delicatezza..’ disse toccandosi i capelli.
-‘Abbiamo dormito qua..’
-‘Oh, cavolo abbiamo scuola!’ disse e ci alzammo di fretta da terra.
 
La mattina a casa mia non c’era nessuno, così entrammo e mi andai a cambiare, nel frattempo Louis sgrullò i suoi pantaloni nella vasca.
In cinque minuti arrivammo a scuola e come ogni mattina, tutti i nostri compagni ci guardavano in silenzio.
Come entrammo a scuola vedemmo una foto su tutti gli armadietti. La foto era buia ma si capiva chiaramente che quelle due persone che stavano sdraiate una sopra a l’altra eravamo io e Louis.
I miei occhi si spalancarono mentre Louis stava per scoppiare a ridere.
-‘La prossima volta trovatevi un posto al chiuso!’ disse Ashley e poco dopo, come galline, risero.
-‘Intanto io non mi sono fatta tutta scuola nel bagno dei maschi!’
-‘Ancora che parli.. cornuta?!’
-‘Come mi hai chiamato?!’
-‘Cornuta! Lo sei dai.. vuoi negarlo?’ chiese e si avvicinò sempre di più a me.
 
-‘Andiamocene..’ disse Louis.
-‘no..’ dissi.
 
-‘Che vuoi fare Stinson?’ chiese ancora Ashley.
-‘Spaccare la tua faccia da zoc..’
Venni interrotta dal preside che ci portò nel suo ufficio, chiamò i nostri genitori ma come al solito “mia mamma era impegnata”.
 

***

All’uscita non trovai Louis, così fui costretta a prendere l’autobus a ritorno.
Mi sedetti vicino a un ragazzo che sentiva la musica ad alto volume e ciò mi permise di ascoltare le canzoni che lui stava ascoltando.
-‘E’ troppo alto?’ mi chiese.
-‘Abbastanza da capire che stai ascoltando i Coldplay..’ dissi e ridemmo.
-‘Vuoi ascoltare?’ mi chiese levandosi una cuffia dall’orecchio sinistro.
-‘Si, grazie..’ dissi.
 
Dopo dieci minuti il ragazzo mise ‘stop’ alla musica e gli ridiedi la cuffia. Mi alzai dal sedile permettendogli di alzarsi.
-‘Grazie per avermi fatto sentire la musica!’ dissi.
-‘Di nulla.. io sono Harry!’ disse.
-‘Piacere, sono Aria!’ dissi e ci stringemmo la mano.

Spazio della scrittrice.
Ciao a tutti e a tutte quante :)
sono stata contenta delle recensioni che ho letto, grazie ancora!
Per prima cosa mi scuso, come sempre, per eventuali errori.
Premetto che a me questo capitolo non fa impazzire, fatemi sapere se volete che continui! 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Era da circa una settimana che non sentivo Louis, o meglio, non si faceva sentire.
Il giorno dopo della fine della scuola, io e mamma raggiungemmo papà in California dove avevamo intenzione di passare tutti i tre mesi estivi.
 
Arrivammo in California con il jet che papà ci ha mandato a Londra, come atterrammo una macchina ci venne a prendere per portarci a casa.
-‘E' papà?’ chiesi a mamma, come sentii che la suoneria del suo telefono, squillò. Si limitò ad annuire e subito dopo rispose con un sorriso grandissimo.
 
La conversazione tra mamma e papà per me non aveva più senso, visto che non riuscivo a seguirla. Guardavo in continuazione il mio telefono, controllavo se avevo messaggi o qualche chiamata, ma nulla.
Arrivammo davanti alla casa dove passavamo sempre le vacanze estive.
Jordan e Lisa uscirono dalla casa per venirci a salutare, ci abbracciarono e dopo di che Jordan prese le nostre valigie.
-‘Ciao Aria!’ disse Lisa prima di abbracciarmi.
-‘Ciao, mi sei mancata molto! Come stai?’ chiesi.
-‘Bene, ti sei fatta così bella!’ disse quasi con gli occhi lucidi e l’abbracciai di nuovo.
 
Come entrai in casa, presi un succo di frutta all’ananas e poi salutai tutti per andare a fare un giro per la California.
Guardavo in continuazione il telefono, ormai da giorni, era diventato un vizio.
Mi chiedevo sempre perché Louis non si faceva sentire, sentivo la sua mancanza e delle chiamate che ci facevamo prima di andare a dormire.
 
Avevo gli occhi puntati sul telefono, elaboravo alcune frasi per scrivergli un messaggio che gli avrebbe fatto capire che mi mancava e che ero arrabbiata con lui.
Un secondo dopo la mia fronte andò a sbattere sulla spalla di qualcuno.
-‘Oh cavolo!’ dissi toccandomi la fronte e raggiunsi lo sguardo della persona con la quale ero andata a sbattere.
-‘Ma tu sei la ragazza dell’autobus!’ disse il ragazzo.
-‘Oh si, è vero.. tu sei ..’ dissi ma non mi ricordavo il suo nome.
-‘Sono Harry!’
-‘Scusami, è che ho la testa da un’altra parte!’
-‘L’ho notato..’ disse e sorridemmo. –‘Vuoi qualcosa da bere?’ chiese.
-‘Un bicchiere d’acqua, grazie!’ dissi.
-‘Prego..’ disse e raggiungemmo il chiosco.
 
-‘Due bicchieri d’acqua!’ disse e la ragazza dietro il bancone ce li diede subito, la ringraziammo e ci andammo a sedere.
-‘Perché sei qui?’ chiesi.
-‘Vacanza.. e tu perché?’
-‘Per il tuo stesso motivo..’
-‘Londra non mi piace, d’estate ho bisogno di sole e di caldo!’
 
Continuammo a parlare per un po’, poi però mi chiamò mia madre.
-‘Scusami..’ gli dissi come attaccai.
-‘Tutto bene?’ chiese.
-‘Si, era mia madre..’
-‘Devi tornare?’
-‘Si..’
-‘Domani vado a correre sulla spiaggia, vorresti venire?’
-‘Ehm.. certo, perché no!’
-‘Ci vediamo qui alle 7..’
-‘Alle 7?!’ chiesi quasi spaventata e rise.
-‘Troppo presto?’
-‘Un po’, ma ce la posso fare!’ dissi.
-‘Ci vediamo domani allora..’
-‘Ciao..’ dissi incamminandomi verso casa.
 

***

-‘Papàà!’ urlai come lo vidi seduto sul divano.
-‘Piccola mia, mi sei mancata!’
-‘Tutto bene?’
-‘Si, diciamo.. Ho tantissimo lavoro!’
-‘Capisco..’
-‘Tu come stai?’
-‘Tutto bene!’ dissi e lo abbracciai di nuovo.
 
-‘Ho preparato l’insalata e la macedonia.. la vuoi?’ mi chiese Lisa.
-‘Certo!’ dissi e mi sedetti a tavola.
 
Nel pomeriggio, mi infilati il costume e con l’asciugamano raggiunsi la piscina che si trovava nel retro della casa.
Come raggiunsi la piscina, vidi mamma che prendeva il sole e papà impegnato davanti al computer.
Ingoiai e andai a posare il mio asciugamano sul lettino libero.
 
-‘Aria?’
Stavo per entrare nella piscina, ma Lisa mi chiamò.
-‘Si?’ chiesi.
-‘Ha squillato il tuo cellulare!’ disse portandomelo.
 
Mi alzai di scatto e la raggiunsi.

Chiamata persa da Tom’

Lo provai a richiamare subito e mi allontanai dalla piscina.

‘Il cliente da lei chiamato, non è al momento raggiungibile’

 
Iniziate ad avercela con me? Come è possibile che due minuti prima mi ha chiamato e ora ha il telefono spento?!
 
Ritornai verso il mio lettino e appoggiai il mio telefono sopra ad esso. Dopo di che decisi di farmi il bagno che avevo tanto aspettato, cominciai a fare un po’ di vasche per non pensare a nulla.
-‘Amore sei migliorata tantissimo!’ disse mamma.
-‘Grazie.. papà mi hai visto?’
-‘Cosa amore?!’ chiese continuando a guardare lo schermo del suo computer.
-‘John..’ disse mamma.
-‘Scusami amore, ma sono impegnato con il lavoro!’
-‘Capisco.. tranquillo!’ dissi uscendo dalla piscina e senza fare scenate, mi arrotai addosso il mio asciugamano, mi infilai le ciabatte e presi il mio telefono per poi tornare in casa.
 

‘Louis ho bisogno di te più che mai. Qui va tutto malissimo ed io ho bisogno di te. Chiamami presto, ti prego!’

 
Iniziai a piangere dopo avergli inviato quel messaggio, ma poco dopo mi ripresi e mi andai a fare una doccia.
 

***

La mattina dopo la sveglia mi suonò alle 6.30, mi andai di corsa a preparare, mi infilai un paio di pantaloncini blu, maglietta rossa e scarpe da ginnastica.
Prima di scendere a fare colazione, controllai il mio telefono ma nulla.
 
-‘Buongiorno!’ disse Lisa.
-‘Buongiorno!’ dissi e mi sedetti a tavola. –‘che mi hai preparato?’
-‘Ieri mi hai detto che oggi saresti andata a correre, così ho pensato di farti una colazione leggera..’ disse e mi portò a tavola le fette biscottate con la marmellata, succo di frutta e una mela.
-‘Come mi sei mancata! Grazie!’ dissi sorridendo.
-‘Prego tesoro!’
 
Iniziai a mangiare le fette biscottate, bevvi il succo ma mi mangiai mezza mela visto che erano le 7 meno 10.
-‘Devo andare!’ dissi guardando l’orologio e corsi in stanza a vedere il mio telefono, ma ancora nulla e fui costretta a lasciarlo a casa.
-‘Io vado!’ Dissi.
-‘Hai fatto colazione?’ chiese mamma.
-‘Si, a dopo!’ dissi e chiusi la porta.
 
Presi un taxi per arrivare al chiosco del giorno precedente, pagai il taxista e scesi di corsa, visto che, avevo visto Harry.
-‘Sono in ritardo?’ chiesi strizzando gli occhi.
-‘Di un minuto, ma non ci faccio caso!’ disse e mi diede un bacio sulla guancia.
-‘Meno male!’ dissi sorridendo.
-‘Iniziamo?’
-‘Ho ancora la colazione sullo stomaco, ma va bene!’ dissi e rise.
 
Raggiungemmo la riva e dopo di che iniziammo a correre piano. Nessuno dei due aveva voglia di parlare, anche perché se no ci saremmo fermati subito.
Il sole non era ancora caldo visto che era ancora presto e così fu piacevole correre.
Arrivammo all’ultimo stabilimento, dopo di che ritornammo indietro, continuando a correre.
Come ritornammo allo stabilimento iniziale, mi fermai appoggiando le mani sulle ginocchia.
-‘Non ce la fai più?’ chiese.
-‘Sono fuori forma..’
-‘Impossibile!’ disse guardando il mio corpo.
-‘Ok.. vado a prendere l’acqua.. la vuoi?’
-‘Si, grazie!’ rispose.
 
Presi l’acqua e ritornai da lui che si era seduto sulla sabbia asciutta.
-‘Tieni!’ dissi allungandogli una delle due bottiglie che avevo comprato.
-‘Grazie!’ disse la prese. –‘Dopo domani io vado a correre..’
-‘Non credo di farcela..’
-‘Correremo di meno!’
-‘Va bene..’ dissi rassegnandomi.
 
Dopo esserci riposati abbastanza, prendemmo un taxi.
-‘Sono arrivata!’ dissi.
-‘Sembro stupido se ti chiedessi di uscire con me, stasera?’
-‘Ehm, no non lo sembri affatto..’
-‘Oh, bene. Ti vengo a prendere alle 8 p.m?’
-‘Perfetto! A stasera..’ dissi dandogli un bacio sulla guancia e scesi dal taxi.
 
Stavo sbagliando? Volevo davvero svagare, volevo divertirmi.. non potevo pensare tutto il giorno a Louis.. oh, cavolo LOUIS!
Corsi a controllare il mio telefono, ma indovinate? Nulla..
Il nulla più totale.


Spazio della scrittrice.
Ciaaaao a tutte quante, sono di nuovo qui! SIETE CONTENTEEE?! :')
Questo capitolo mi piace molto.
Ho delle domande:
1 Cosa ne pensate di Harry e Aria?
2 E di Louis che non si fa sentire?
Fatemi sapere al più presto, RECENSITE ;)

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Ero abbastanza agitata per l’uscita con Harry, manca un ora e non sapevo come mettermi i capelli e soprattutto cosa mettermi!
Alle 7 p.m, mi posizionai davanti al mio armadio, sistemato la mattina precedente da Lisa. Presi un paio di pantaloncini colorati, presi un top nero e mi infilai le ballerine nere, non avevo intenzione di vestirmi troppo elegante. Dopo di che mi legai i capelli, facendomi una cosa alta.
Avevo ancora 10 minuti, rimasi a controllare il telefono e decisi di provare a chiamare Louis.

‘il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile’.

 
Attaccai arrabbiata e buttai il telefono per terra, uscì la batteria. Mi pensai subito del mio gesto impulsivo, così mi chinai a terra per rimettere a posto la batteria.
Come il telefono si accese, mi arrivò un messaggio da Louis:

‘Ti ho cercato alle 7.55 p.m’

Oddio mio non ci credo, sono una sfigata!
 
Stavo iniziando a piangere ma avevo il trucco e non avevo il tempo per rifarlo.
-‘Aria? È arrivato il tuo amico!’ gridò Lisa.
-‘Scendo!’ dissi con la voce tremolante.
 
Guardai verso l’alto per impedire alle lacrime di invadere il mio viso.
 
Scesi al piano di sotto e vidi Harry davanti alla porta che parlava con Jordan.
-‘Buonasera..’ dissi per poi dargli un bacio.
-‘Ciao, sei bellissima!’
-‘Grazie!’
-‘E’ stato un piacere conoscerti, Harry!’ disse Lisa e poi si salutarono.
 
Uscimmo di casa e raggiungemmo la sua macchina. Si comportò come un gentiluomo, mi aprì lo sportello e lo richiuse delicatamente e anche quando arrivammo al ristorante mi aiutò a sedermi, spostando delicatamente la sedia.
Come primo appuntamento per me non fu il massimo, forse perché pensavo fin troppo a Louis, ma Harry, quando capiva che stavo tra le nuvole, se ne usciva con un argomento nuovo per parlare.
 
I suoi capelli era ben sistemati, aveva una maglietta bianca con le maniche a trequarti e un paio di jeans scuri. Fui contenta per il suo abbigliamento non troppo elegante, perché infondo non lo ero neanche io.
 
Dopo la cena, ci andammo a fare una passeggiata nelle strade più affollate della California. Camminavamo uno di fianco all’altro, ma non ci tenevamo la mano. Notò che alcuni ragazzi mi fissavano un po’ troppo così decise di prendermi per mano.
Mi girai verso di lui e sorrisi.
-‘Ti guardano un po’ troppo, questi Californiani..’ disse serio e risi.
-‘Già iniziamo ad essere gelosi?!’
-‘Ti da fastidio?’ chiese prendendomi entrambe le mani e ci fermammo.
-‘No, basta che non è esagerata..’
 
Si avvicinò il più possibile, le nostre mani erano ancora legate e appoggiò il suo naso sul mio per poi continuandomi a guardare negli occhi.
-‘Ti vorrei baciare..’ disse
-‘Nel primo appuntamento, di solito, c’è sempre il primo bacio..’
-‘Hai ragione..’ disse continuandomi a guardare e abbassai lo sguardo. –‘Perché non mi guardi?!’
-‘Perché mi metti in imbarazzo..’
-‘Non è mia intenzione..’ disse e si allontanò da me.
 
Mi iniziò a osservare la bocca e poi passava a osservare i miei occhi. Non sapevo che dovevo fare, così gli lasciai una mano e provai a far proseguire la passeggiata.
-‘Dove vai..’ disse e mi baciò.
 

***

La sveglia era suonata da un po’, ma richiusi gli occhi. Subito dopo sentii la porta aprirsi, ma continuai ad avere gli occhi chiusi.
Sentii Lisa appoggiare il vassoio della colazione sulla scrivania e dopo di che si appoggiò sul letto.
-‘Lisa, ora mi alzo..’ dissi con la voce roca.
-‘Tranquilla..’
 
Lisa è diventata un uomo?!
 
Mi girai di scatto verso di lei e vidi LOUIS.
-‘Buongiorno!’ disse sorridendo.
-‘Che cosa ti ridi?! Ti ho cercato per giorni, quando ti chiamavi eri irraggiungibile e poco dopo mi chiamavi, ma dove stavi?!’ dissi gridando.
 
-‘Aria? Svegliati!’
 
Era tutto un sogno. Non ci credo! Avrei voluto tanto..
 
-‘Stai bene?’ mi chiese Lisa.
-‘Si..’
-‘Ti ho portato la colazione, sta sulla scrivania..’
-‘Ok!’ dissi per poi alzarmi nel frattempo lei alzò la serranda e poi uscì.
 
Rimasi sotto shock dopo quel sogno.
Feci colazione e dopo essermi messa il costume, andai in piscina. Papà non stava a casa, come al solito, non avevo più voglia di vederlo perché lui non mi calcolava minimamente!
A scuola, le ragazze del primo mi invidiavano perché dicevano che ero “perfetta”, ma non è così. Io voglio apparire perfetta, mentre dentro non lo sono.
Ora sono più buona, mentre io in realtà, prima, ero una vipera. A casa non venivo e non vengo tutt’ora calcolata dai miei genitori, ho sempre chiesto un fratello o una sorella, ma non mi hanno mai accontentato. Ho avuto amiche finte, ragazzo finto. Nel mondo della popolarità è tutto finto!
 
-‘Amore ti suona il telefono..’ disse mamma sdraiata sul lettino.
 
Uscii di corsa dalla piscina e risposi immediatamente, come vidi il nome Tom.
-‘Pronto?’
-‘Aria.. come stai?’
-‘Per quale motivo sei sparito eh?!’
-‘Non urlare..’
-‘Urlo sii. Mi hai fatto preoccupare!’
-‘Dove sei tu?’
-‘In California..’
-‘Vieni a prendermi all’aereo porto..’
-‘Cosa?!’ non lo sentii più parlare. –‘Louis?’
 
-‘Chi è Louis amore?’
-‘Un mio amico, devo correre!’ dissi.
 
Uscii dalla piscina e raggiunsi casa mentre mi arrotolavo il mio asciugamano intorno al mio corpo. Il mio telefono squillava, era Harry ma lo lasciai squillare.
Mi vestii più veloce della luce e chiamai Felix per accompagnarmi all’aereo porto.
-‘Felix ti prego accelera!’ dissi in continuazione.
 
Lo vidi da lontano, aveva un berretto in testa, indossava jeans fin sopra al finocchio e una maglietta rossa e nera.
Scesi dalla macchina e gli andai in contro con il passo accelerato, ero infuriata.
Come mi si presentò davanti a me, gli diedi un pugno sul braccio e mugolò.
-‘Te lo meriti, lo sai?’ chiesi e annuì.
-‘Ora mi abbracci?’
-‘Si..’ dissi e lo abbracciai fortissimo.
 
Vicino a lui mi sentivo piccolissima.
Io lo abbracciavo e lui mi riempiva di baci la guancia.
E’ per me il fratello che non ho mai avuto.
 

***

Stavamo ad un bar seduti, avevo chiamato Harry per presentarglielo.
-‘Lui è Harry!’ dissi a Louis.
-‘Piacere sono Louis!’
 
Parlammo con molta tranquillità, Louis mi aveva chiesto di conoscerlo ma non mi sentivo a mio agio.

***

-‘Ci vediamo presto..’
-‘Chiamami!’ dissi e lo abbracciai.
-‘Lo farò!’
-‘Buon viaggio!’
 
Lo vidi allontanarsi da me, una parte di me se ne tornava a Londra insieme a lui.
-‘Ti voglio bene Louis!’ gridai, si girò verso di me e rise.


 
Spazio della scrittrice.
Ciao a tutti e a tutte quante, sono di nuovo qui a pubblicare un nuovo capitolo e direi che ho fatto prestissimo.
Ho delle domande:
1 Che ne pensate dell’appuntamento di Harry e Aria?
2 Louis e Aria d’amici o da fidanzati? Come li preferireste?
Ci sentiamo presto,
baci da Federica :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


In quei mesi in California, io e Harry passammo tantissimo tempo insieme. Ci vedevamo ogni mattina per correre, ma la maggior parte delle volte rimanevamo sdraiati sulla spiaggia a baciarci. Passammo anche dei giorni in altre città dell’America, ci facemmo tantissime foto insieme, le notti passate al mare o a farci il bagno di notte nel mare. Un giorno ci imbucammo ad una festa di compleanno di cui però noi non conoscevamo il festeggiato, insomma avevamo fatto tante di quelle cose insieme che non sentivo come un tempo Louis, forse perché sono, tutt’ora, innamorata di Harry!
 
Londra non mi sei mancata per niente. Pensai.
 
Atterrammo a Londra dopo circa dodici ore di viaggio, la testa mi scoppiava come un pallone. Prendemmo un taxi per tornare a casa e dopo di che, io e mamma, sfinite dal viaggio, ci sdraiammo sul divano.
 
-‘Amore mio?’
-‘Si, mamma?’
-‘Avrei bisogno di un aiuto a lavoro..’
-‘Di che tipo?’
-‘Un’assistente..’
-‘Stai scherzando?! Ti aiuto io!’
-‘Meno male, tesoro mio.. ora però ho sonno!’
 
Mia madre lavora come Wedding planner, amo il suo lavoro e per me lei è molto originale. In tutti i suoi anni di carriera, i matrimoni che organizzava sono sempre stati diversi mai uguali a quelli precedenti. A volte mi stupisco così tanto di lei!
 

***

Dopo aver parlato al telefono con Harry, mi andai a fare una rilassante doccia e dopo di che decisi di andare a fare un po’ di shopping.
 
Incredibile, Londra non mi è mancata solo per il colore grigio del cielo, ma anche per le stronze che ci vivono. Pensai, come vidi Ashley.
 
Entrai nel mio negozio preferito, iniziai a guardare ogni singolo capo e mi urtai con una ragazza.
-‘Scusami!’ dicemmo entrambe.
-‘Hope.’
-‘Aria!’
-‘Ciao Aria!’
-‘Ciao Hanna.’ Dissi. -‘Ho visto Ashley poco fa da sola.. perché stava sola?’ chiesi.
-‘Abbiamo passato l’estate insieme a lei e non la sopportavamo più..’
 
-‘Stai bene?’ mi chiese Hope.
-‘Si e voi?’ chiesi.
-‘Bene grazie!’ dissero.
-‘Mi piacerebbe riprendere i contatti con te.. cioè, almeno parlo per me!’ disse Hanna.
-‘Vale la stessa cosa anche per me...’ aggiunse Hope.
-‘Piacerebbe molto anche a me!’ dissi e ci sorridemmo.
 

***

 
-‘Ci dispiace moltissimo per quello che è successo negli ultimi mesi di scuola..’ disse Hope.
-‘Ashley ha sempre desiderato essere come te e quando te ne sei andata dal nostro gruppo, diciamo che.. ha voluto prendere lei il tuo posto!’ disse Hanna.
-‘Lo immaginavo…’ dissi guardando la mia tazza di the freddo alla pesca.
-‘Ma era diventata troppo..’ provò a dire Hanna.
-‘Perfida..’ finì la frase Hope.
 
-‘Ora noi dobbiamo andare..’ disse Hanna alzandosi in piedi e dopo di lei, si alzò anche Hope.
-‘Mi ha fatto piacere rivedervi!’ dissi alzandomi anche io.
-‘Ci sentiamo per una sera di queste?’ chiese Hope.
-‘Mi piacerebbe..’
-‘Io ho delle cose da raccontare..’ disse Hanna sorridendo.
-‘Non solo te!’ dicemmo io e Hope. Scoppiammo a ridere entrambe e dopo di che ci salutammo con un affettuoso abbraccio.
 
Dopo averle salutate, continuai a girare il centro commerciale, feci del vero shopping e sapevo perfettamente che, come sarei ritornata a casa, mamma mi avrebbe fatto una capoccia tanta.
 
Come entrai in casa, feci il più piano possibile per non farle sentire il rumore delle buste e corsi nella mia stanza per nasconderle.
 
-'Missione riuscita!' dissi a bassa voce come entrai nella mia stanza.
 
Misi a posto tutte le mie compere e dopo di che, scesi al piano di sotto per prendere un sacco dell’immondizia e la portai in stanza. Misi dentro al sacco nero tutte le buste dei negozi vari e passando inosservato, uscii di casa per buttarla nei secchioni che si trovavano sulla strada di casa.
 
-‘Aria?’
-‘Ciao Louis..’ dissi sorridendo.
-‘Arrivi a Londra e non mi chiami?!’
-‘Mi dispiace.. io.. non ci ho pensato!’
-‘Immaginavo..’
-‘Scusami davvero!’
-‘Ora hai un ragazzo, comunque non sei più sola.. io non servo più!’ disse per poi andarsene.
-‘Louis non dire così..’ dissi correndogli dietro.
-‘E cosa dovrei pensare?’ chiese alzando il tono di voce e si girò di scatto verso me.
-‘Sei così arrabbiato?’ chiesi impaurita.
-‘Lasciami stare..’ disse andandosene.
 
Rimasi lì, immobile.
Non sapevo che fare.. sapevo solo che non era vero quello che diceva!
Io gli voglio bene, molto bene. Solo che sono appena tornata, non posso pensare a tutto!
 
Come tornai a casa mi buttai sul letto a pancia in sotto e girai il viso verso il muro.

***

 
-‘Posso?’ chiese mamma.
-‘Si..’
-‘Che hai?’
-‘Non ho niente.’
-‘Mmh.. non ti credo! Non hai mangiato..’ disse sedendosi sul letto.
-‘Che ti interessa?!’
-‘Ehi? Sei mia figlia!’
-‘Lo so.. lo vedo ti assomiglio molto!’ dissi e sorridemmo.
-‘Perché stai così? Harry?’
-‘No..’
-‘E per chi?’
-‘Un ragazzo della mia scuola che ho conosciuto i primi anni del liceo, ma l’ho rincontrato al ballo nel momento più debole della serata..’
-‘In che senso, “debole” ?’
-‘Zayn mi aveva lasciato, Ashley mi aveva voltato le spalle.. insomma ero sola!’
-‘E ora?’
-‘Ora sono ritornata a Londra e non mi sono fatta sentire.. si è arrabbiato!’
-‘Non ha tutti i torti, amore..’
-‘Lo so.. gli ho chiesto scusa.. che potevo fare?’
-‘Questo dovresti saperlo tu!’ disse baciandomi la fronte e uscì dalla mia stanza.
 
Ora fa anche la sostenuta.. pensai.
 
La odiavo quando faceva così. Cavolo, dimmi cosa devo fare e basta!
 
Mi addormentai senza essermi messa il pigiama.

***

La mattina mi svegliai con il suono della suoneria del mio telefono, allungai la mano per prenderlo e vidi che era una chiamata di Harry.
-‘Pronto?’
-‘Stavi dormendo? Ma è mezzogiorno!’ disse.
-‘Davvero? Oddio mio..’
-‘Perché non ti sei fatta sentire ieri sera?’
-‘Mi sono addormentata..’
-‘Va bene..’
-‘Che hai?’
-‘Nulla.. ora vado a farmi il bagno!’
-‘Divertiti!’
 
Attaccò.
 
Mi alzai dal letto e uscii dalla mia stanza, mi fermai al corridoio come sentii il pianto di mia mamma che proveniva dalla sua stanza.
-‘Mamma? Stai piangendo?’ chiesi entrando nella sua stanza.
 
Aveva il trucco colato, non l’avevo mai vista così..
Pensai subito al peggio, i miei occhi si riempirono di lacrime e mi sedetti vicino a lei.
L’abbracciai forte. In quel momento mi sembrò che per un attimo ci fossimo scambiate di ruolo, io la mamma e lei la figlia.
-‘Che succede?’ chiesi impaurita.
-‘Tuo padre..’

 
Spazio della scrittrice.
E’ tardi lo so, ma non ho sonno! :’)
Oh si, mi piace lasciarvi un po’ con l’ansia e con la curiosità! Sappiate però che io vi LOVVO :*
Ciaaaaao a tutte, tutto bene? A me si, grazie u.u
TEMPO RECORD PER ME, possiamo dire!
Prima di lasciarvi le domande, vi lascio una foto di Aria:
L’attrice è Ashley Benson.
1 Cosa ne pensate dell’incontro tra Hanna, Hope e Aria?
2 Cosa pensate, per quanto riguarda, alla reazione di Louis alla “scomparsa” di Aria? (io gli do ragione, mioparere (: )
3 E della coppia Harry e Aria? (questa domanda la chiederò sempre, diciamo) 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Mi presentai davanti alla porta di Louis, piangendo.
Come aprì la porta, rimase con gli occhi spalancati e stentava a dire qualche parola.
-‘Che ci fai qui?’ mi chiese.
-‘Posso entrare?’ chiesi con la voce tremolante.
-‘Certo..’ disse facendomi spazio ed entrai.
 
Lo abbracciai fortissimo, avevo bisogno di un suo abbraccio.
-‘Cosa è successo? Se stai così per me ti perdono..’ disse continuandomi ad abbracciare.
-‘Non è per te.. è per mio padre!’
-‘Siediti, ti porto qualcosa da bere..’ disse.
 
Mi sedetti sul divano, lui nel frattempo mi prese un bicchiere di succo d’ananas e poi me lo portò.
Bevvi un po’ di succo e poi appoggiai il bicchiere sul tavolino basso che avevo davanti a me. Louis si sedette sulla poltrona vicino a me e mi diede le mani.
-‘Stamattina, ho sentito mamma che piangeva.. sono entrata nella sua stanza e stava piangendo.. all’inizio mi ha detto che era per papà e subito ho pensato che aveva fatto un’incidente.. ho pensato al peggio!’ dissi per poi fermarmi.
-‘Invece?’
-‘Invece, si sono separati..’ dissi iniziando a piangere.
 
Alzai gli occhi al cielo per trattenere le lacrime.
-‘Il problema è papà tornava a casa per il week-end, oggi è sabato e io non voglio stare a casa.. per non parlare di mamma che piange in continuazione..’
-‘Mi dispiace moltissimo!’ disse e mi abbracciò.
 
-‘Facciamo una cosa.. vieni con me!’ disse e per mano uscimmo di casa.
 
Arrivammo ad uno stabilimento, Louis prese due tavole da surf e ci avvicinammo alla riva.
-‘Tu sei scemo.. io ho paura!’ dissi.
-‘Ci sono io, tranquilla! Mettiti questa..’ disse lanciandomi una tuta nera, quella tipica dei surfisti.
 
Ce la infilammo dopo esserci levati i jeans e la maglietta. Mi diede alcune dritte e dopo di che entrammo in mare.
Iniziammo a remare. Louis rimaneva vicino a me!
-‘Non ho intenzione di prendere nessuna onda..’ dissi.
-‘Onda in arrivo!’ disse e iniziò a remare.
 
Per i miei gusti, si stava allontanando un po’ troppo da me, così decisi di seguirlo.
Alla prima onda, decisi di rimanere seduta mentre guardavo lui cavalcarla ma subito dopo caddi dalla tavola.
-‘Tutto bene?’ gridò.
-‘Si, sono viva!’ dissi e risalii sulla tavola.
 
Le onde continuarono a venire, Louis si mise dietro di me e spinse la mia tavola con le mani.
Alla prima onda, non ebbi il tempo di mettermi in piedi che caddi, alla seconda rimasi per pochi secondi sulla tavola e poi caddi di nuovo.

***

 
Uscimmo dall’acqua doloranti, soprattutto io visto che non ero riuscita a cavalcare neanche un’onda.
Ci sdraiammo sulla sabbia, appoggiando la testa sulla tavola da surf.
-‘Posso dormire da te oggi?’ chiesi.
-‘Certo..’ disse girandosi verso di me e ci sorridemmo.
-‘Grazie!’ dissi e lo abbracciai.
-‘E’ un piacere..’ calò il silenzio.
 
-‘Che ti ricorda il mare e soprattutto quel cespuglio?’ chiese.
-‘Oddio, Louis!’ dissi e scoppiammo a ridere. –‘Per colpa tua Ashley ci ha fatto una foto e l’ha messa per tutta scuola!’ dissi e lo iniziai a picchiare, rise come uno scemo.
-‘Poi però ci siamo messi così..’ disse mettendo il suo petto sopra il mio, ma il resto del suo corpo non era su di me. –‘Poi mi sono avvicinato così..’ disse e i nostri nasi si toccarono. –‘E poi..’ disse facendo toccare le nostre labbra.
 
Sentii per piccoli secondi la sua lingua toccare le mie labbra serrate.
-‘E poi, basta!’ dissi respingendolo.
 
Dopo esserci fatti una doccia negli spogliatoi, raggiungemmo la macchina per ritornare a casa.

‘Non ritorno a casa per questa notte, ci sentiamo domani. Ti voglio bene!’

Inviai il messaggio a mamma e subito dopo mi pentii, perché mi sentivo in colpa per averla lasciata sola. Sarò stata egoista, ma il sabato lo passavo con i miei a vedere un film e dopo tanti anni la tradizione finì.
Louis fece per primo la doccia, si infilò un paio di pantaloncini e dopo andai io a farmi una doccia. Mi lasciò una sua maglietta colorata sul letto che dopo la doccia mi provai e mi stava gigante.

‘4 chiamate perse da Harry!’

Come ho potuto dimenticarmi di lui?!
 
Lo richiamai subito.
-‘Ah sei viva!’ rispose.
-‘Scusami è che sono uscita e il telefono l’ho lasciato a casa..’
-‘Ora dove sei?’
-‘Sono a casa..’
-‘Ah davvero?! E perché non mi vieni ad aprire..’
 
CAVOLO!
 
-‘Ti avrò suonato cento volte!’
-‘Ehm, scusa!’
-‘Dove sei?’
-‘Sono..’
-‘Dimmi dove sei!’ gridò.
 
-‘Aria è pronto!’ gridò Louis.
 
-‘Ah, dal tuo amichetto che ti spoglia con gli occhi..’ disse Harry al telefono.
-‘Ma cosa dici?’
-‘Si vede ad occhi chiusi che gli piaci!!’
-‘Siamo amici, smettila! Se devi essere così geloso, forse è meglio che attacchi ok?’
-‘Ciao.’
-‘Ciao!’
 
-‘Tutto bene?’ mi chiese Louis.
-‘Si, ho solo litigato con Harry..’ dissi sedendomi a tavola. –‘Cosa mi hai preparato di buono?’ chiesi.
-‘Spaghetti con un po’ di olio, involtini di carne e dolce!’
-‘Perfetto! Iniziamo che ho fame..’ dissi sorridendo.
 
Iniziammo a mangiare i spaghetti, avevamo entrambi le labbra unte di olio, dopo di che mangiammo gli involtini di carne, che erano deliziosi!
-‘Amo questa canzone!’ dissi come sentii ‘I follow you’ remix.
 
Iniziai a ballare come una scema e dopo di che si alzò anche Louis. Per un attimo eravamo così seri, ma come ci guardammo scoppiammo a ridere.
-‘E’ già finita..’ dissi sbuffando.
-‘Ora un lento..’ disse. –‘Mi concede questo ballo?’ chiese inchinandosi e mi prese la mano.
-‘Oh certo, mio signore!’ dissi e appoggiai le mani sulle sue spalle, mentre lui appoggiò le sue, sui miei fianchi.
 
Dopo di che ballammo per tutto il salotto, rimanendo sempre legati.
Come la canzone finì, gli diedi un bacio sulla guancia e ci risedemmo a tavola per mangiare il dolce.

***

La mattina dopo, senza svegliare Louis, mi alzai dal letto e presi i miei vestiti che la sera prima avevo steso sul balcone. Entrai nel bagno per lavarmi e poi andai in cucina per bere un po’ di the alla pesca.

‘Mi farò viva, promesso. Ti voglio bene, Tommo xX’

 
Decisi di fare una passeggiata, così non presi nessun mezzo per tornare a casa e nel frattempo scrissi un messaggio a mio padre.
 

‘’Ieri era sabato. Non ti ho visto. E non ho visto un film insieme a te, come era da tradizione. Mamma mi ha raccontato cosa è successo. Non me l’aspettavo da te, ma dovevo immaginarmelo che sarebbe andata a finire così! Spero solo che ti ricordi di avere una figlia!’

Una lacrima rigò il mio viso e di corsa presi i miei occhiali da sole dalla borsa per poi mettermeli.
-‘Aria..’

Qualcuno mi chiamò, mi girai..

Spazio della scrittrice.
Ciao a tutti quanti, sono di nuovo qui in meno di dodici ore! Questo nuovo record, per voi, che recensite, voi che seguite la storia! Sono fiera di me e della storia come si sta evolvendo.
Torniamo a noi.
Questo capitolo parla soprattutto di Louis e Aria..
1 scrivetemi le vostre impressioni su Louis e Aria;
2 cosa ne pensate della situazione che si sta creando tra Harry e Aria?
3 chi vede, nel finale, Aria?
 
Fatemi sapere le vostre impressioni!
@IliveT0Dream sono io su Twitter, se mi seguite ricambio.

Un ultima cosa, qualcuna di voi ha una pagina su Facebook sui ragazzi? Se si, contattami qui o su Twitter :)

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


-‘C-ciao..’ balbettai.
-‘Non mi dire che hai dormito dal tuo amico..’ disse Harry.
-‘Che c’è di male?’
-‘Che c’è di male?! Tu sei fidanzata con me, se non te lo sei dimenticato! Non sono il tuo burattino.. lo vuoi capire?’ gridò e mi afferrò un polso.
-‘Che ti gridi? E lasciami!’
-‘Io grido quanto mi pare, ok?’
-‘Mi dispiace.. se gridi io non ti ascolto!’ dissi e mi avviai verso casa.
 

***

Come arrivai a casa, trovai le buste della spesa sul tavolo e la borsa di mamma sul divano.
-‘Mamma?’
-‘Amore, ciao!’ disse e mi diede un bacio sulla guancia. –‘Dove sei stata?’
-‘Da Louis..’
-‘Da Louis?’
-‘Ehm, si..’
-‘Ci hai fatto pace, sono contenta!’
-‘Si, ma ora ho litigato con Harry..’
-‘Un classico! È geloso, dovresti capirlo!’
-‘Lo so, ma se gli dico che è un amico, è così!’
-‘Ti devo portare da una parte!’
-‘Dove?’
-‘Vieni con me!’ disse prendendo la sua borsa e le chiavi della macchina.
 
Mi sembrava felice mamma, è una donna fortissima la mia mamma!
Salimmo in macchina e dopo dieci minuti di traffico raggiungemmo la destinazione: il canile!
-‘Perché siamo qui?’ chiesi sorridente.
-‘Seguimi..’
 
Entrammo nel canile e un ragazzo si avvicinò a noi.
-‘Sono ritornata!’ disse mamma e il ragazzo sorrise.
-‘Quando ci sei venuta?’ chiesi.
-‘Prima di fare la spesa..’
-‘Che ci facciamo qui, dimmi!’
-‘Ho il desiderio di comprarti un cane, solo che non sapevo quale prenderti!’ disse mamma e ci avvicinammo ad una gabbia all’aperto.
 
Erano nove cuccioli, tutti bianchi solo che alcuni avevano delle macchie grigie, altri neri e solo uno aveva le macchie beige.
-‘Voglio lui!’ dissi indicando quello beige.
-‘E’ femmina!’ disse il ragazzo e la prese.
 
-‘Snow!’ dissi come la vidi e dopo di che la presi in mano.
 
Era piccola quanto la mia mano, aveva la lingua di fuori e scodinzolava in continuazione.
 
Mamma si sentiva in colpa per quello che era successo con papà, così pensava che potesse colmare il mio dolore con un cane, ma non sarà così facile. Lei però, non capisce che non ha nessuna colpa!
 
Prima di ritornare a casa, passammo tutto il pomeriggio a comprare delle cose per Snow, la cuccia, dei giochi e tante altre cose.
 
Come tornammo a casa, io e mamma posammo la cuccia di fuori sul retro insieme ai giochi e dopo di che mettemmo una coperta su una poltrona nel caso in cui Snow decidesse di vedere la tv insieme a noi!

***

‘Hai deciso di non farti più sentire, eh?’

 
Mi buttai sul letto come lessi il messaggio di Harry.
 

Io non voglio avere a che fare con la tua gelosia..’

 
Non ebbi più una sua risposta, così decisi di scendere in salotto per sedermi sul divano vicino a mia madre e in poco tempo Snow provò a salire sulla poltrona, ma era troppo alta. Mi alzai, la presi in braccio e l’appoggiai sulla sua coperta.
-‘Prendo qualcosa da bere?’ chiesi a mamma.
-‘Si, grazie!’ disse e mi alzai.
 
Passai davanti alla finestra e vidi la macchina di Harry. Presi un bicchiere e di fretta versai il succo per mamma, glielo diedi e poi uscii per andare da Harry.
-‘Ciao..’ disse come mi vide e si sistemò i capelli.
-‘Ciao!’ dissi stentando un sorriso. –‘Andiamo a sederci..’ dissi e raggiungemmo il retro della casa e ci sedemmo sulla sedia a dondolo.
-‘Io ti desidero troppo, non riesco a pensare un mio futuro senza di te! Cambierò o almeno ci proverò..’
-‘Non devi cambiare.. devi solo regolare la tua gelosia perché ti devi fidare di me!’ dissi guardandolo negli occhi.
-‘Ti amo!’ disse e il cuore mi si fermò.
 
Non sapevo che dire, lo provavo anche io?
Mi limitai ad abbracciarlo.
 
-‘Sono stata con Louis ieri perché i miei si sono separati.. avevo bisogno di parlare con un mio amico!’
-‘Ah, mi dispiace.. se sapevo il motivo, non mi sarei mai arrabbiato così tanto!’ disse e mi abbracciò.
-‘Entriamo dentro?’
-‘Sicura?’
-‘Si, ti devo far conoscere un nuovo membro della famiglia..’ dissi e lo presi per mano.
 
-‘Mamma c’è Harry!’ dissi come entrai in casa.
-‘Ciao Harry!’ disse mamma abbracciandolo.
-‘Ciao signora..’
-‘Guarda Snow!’ dissi prendendola in braccio.
-‘Oh ciao Snow.. io sono Harry, piacere!’ disse prendendole la zampa.
 

***
 

Sentivo mamma parlare con qualcuno al piano di sotto, decisi così di alzarmi dal letto e di andare a vedere con chi stesse parlando.
-‘Louis? Che ci fai qui?’ chiesi come lo vidi seduto a tavola a parlare con mia mamma.
-‘Ho una sorpresa per te..’ disse sorridendo e si alzò dalla sedia per poi abbracciarmi.
-‘Cosa?’
-‘Partiamo!’ disse mostrando due biglietti.
-‘Tu sei scemo..’
-‘Andiamo a Sidney!’
-‘Che bello!’ dissi stritolandolo e rise. –‘Ma ora?’
-‘Si corri!’ disse mamma.
 
-‘Oddio mio, non ci credo!’ dissi saltellando fino in stanza.
 
Presi la mia valigia e iniziai a mettere tantissime cose da vestire.
-‘Ma quanti giorni staremo lì?’ gridai.
-‘Sette!’ mi rispose, gridando, Louis.
 
Mettevo in valigia, tutti i vestiti che mi capitavano in mano. Non mi controllavo!
 
Scesi al piano di sotto con la valigia e uno zaino sulla schiena. Sentii mamma ridere e la vidi che teneva in mano Snow.
-‘Piccola Snow, mi mancherai! Ma torno presto..’ dissi baciandole la testolina.
-‘Porto la tua valigia in macchina..’ disse Louis e dopo averlo fatto, rientrò in casa per salutare mamma e poi la mia cagnolina.
-‘Divertitevi!’ disse mamma prima di abbracciarmi.
-‘Si..’ dissi e la baciai.
 

***

-‘Quante ore di viaggio sono?’ chiesi.
-‘Più di un giorno!’ disse con tranquillità Louis.
-‘Cosa?!’ dissi e rise. –‘Che ti ridi.. oddio mio!’ dissi e mi abbracciò.
 

***

Passare un giorno in aereo fu davvero stancante. Durante il viaggio, ogni tanto, camminavamo per l’aereo perché le gambe ci si addormentavano!
Giocammo a carte, ci facemmo le foto, giocammo con il telefono e soprattutto dormimmo.
 
Louis per addormentarsi, mi accarezzava i capelli e di conseguenza mi addormentavo anche io.
 

***

Atterrammo a Sidney.
In fretta e furia prendemmo i nostri bagagli, uscimmo correndo dall’aereo porto. Non vedevamo l’ora di vedere il sole e di iniziare a visitare Sidney!
Ci mettemmo gli occhiali da sole e prendemmo un taxi per andare in albergo. Dopo aver posato le valigie, uscimmo immediatamente per visitare la bellissima città.
 
-‘Hai avvisato il tuo ragazzo che sei atterrata?’
 
Oh cavolo..
 
Avevo una faccia terrorizzata e Louis scoppiò a ridere.
-‘Non ridere..’ dissi rimanendo seria.
 
Frugai nella mia borsa per cercare il mio telefono ed era spento. Era da un giorno che non lo accedevo.
Come lo accesi, iniziò a squillare interrottamente.
 
Avevo circa 20 messaggi di Harry!!
 
 
Spazio della scrittrice.
Ciao a tutti quanti, sono di nuovo qui.. siete contenti? :D
Nuovo capitolo e succede un casino..
1 Vi è piaciuta la sorpresa della mamma di Aria?
2 Cosa pensate della sorpresa di Louis?
3 Come la prenderà Harry?
-Vi lascio delle gif dei personaggi:
Aria Stinson Aria Stinson;
Louis Tomlison Louis Tomlison;
Harry Styles Harry Styles.

Spero che vi sia piaciuto il capitolo , alla prossima!
Seguitemi su Twitter, io sono @IliveT0Dream :)

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Capitolo 8
*** it's not the end. ***


La vacanza con Louis, non era molto piacevole per colpa di Harry che mi chiamava in continuazione, mi inviava i messaggi per sapere cosa stessimo facendo.
Così dopo cinque giorni, di vero lungo stress da parte di Harry, spensi il telefono pensando di lasciarlo spento fino a ritorno a Londra.
 
Da quando decisi di spegnere il telefono, la vacanza si faceva più rilassante.
Come tutte le sere andammo a cena fuori, solo che questa volta, cambiammo ristorante.
Louis mi fece mettere un vestito, ma decisi comunque di mettermi le ballerine per non essere troppo elegante.
Entrammo nel ristorante, attraversammo l’entrata ed arrivammo sulla veranda dove al centro c’era la piscina e intorno i tavoli.
Una cameriera ci accompagnò al nostro di tavolo e ci sedemmo.
 
-‘Tommo, ti squilla il telefono..’ gli dissi.
-‘Oh si..’ disse e rispose dopo averlo tirato fuori dalla tasca.
 
-‘Pronto? Si.. è qui! Gliela passo subito!’ disse con delle pause.
 
-‘E’ per te.. è tua madre!’ disse e mi passò il telefono.
 
-‘Pronto?’
-‘Aria tu sei completamente pazza, ti chiamo da ore ma il tuo telefono è spento! Harry è passato a casa oggi perché anche lui era preoccupato!!’
-‘Si.. mamma scusami, è che mi si è scaricato e.. h-ho perso il carica batterie..’
-‘Aria sei sicura?!’
-‘Si mamma!’
-‘Va bene..’ disse e attaccammo.
 
Subito dopo risquillò il telefono di Louis, ma era un altro numero.
 
-‘Sono Louis..’ disse Louis al telefono. –‘si te la passo!’ disse e mi passò il telefono.
-‘Aria?’
-‘Si?’
-‘Ti diverti?!’
-‘Si! Tranquillo sto bene!’
-‘Sono contento per te..’
 
Calò il silenzio.
 
Nel frattempo, la cameriera ci portò i piatti ordinati.
 
-‘Ora stiamo cenando.. ci sentiamo presto!’
-‘Va bene.. scusa per il disturbo!’
-‘Tr..’ mi attaccò il telefono in faccia.
 
Sapevo che non mi stavo comportando bene, ma odio la sua gelosia.
 

***

Come tornammo dal ristorante, raggiungemmo la piscina dell’hotel, ci levammo i vestiti, rimanendo in intimo e ci buttammo in piscina.
Uscivamo ogni due secondi dalla piscina per raggiungere il trampolino.
-‘Che culetto, signorina Stinson!’ gridò. Mi girai e lo vidi che me lo stava guardando.
-‘Smettila!’ dissi spingendolo.
-‘Ma una toccatina, no?’ chiese.
 
Mi buttai dal trampolino e subito dopo si buttò anche lui.
Mi abbracciò e una mano raggiunse il mio sedere.
Presi la sua mano e la spostai.
 
-‘Credo che hai bevuto troppe birre..’ dissi e uscii dalla piscina.
 
Mi rinfilai il vestito e raggiunsi l’ascensore.
Louis mi raggiunse e si infiltrò nell’ascensore, facendo in tempo a passare prima che le porte dell’ascensore si chiudessero.
Per quei secondi, rimanemmo in silenzio, io stavo con le braccia conserte e guardavamo a terra.
 
-‘Penso di dormire sul divano per stanotte!’ disse.
 
Non gli dissi nulla.
 
Entrammo in stanza e occupai il bagno. Come uscii dal bagno lo trovai sul divano, aveva addosso una coperta leggera e un cuscino sotto la testa.
Sapevo che aveva bevuto, ma mi aveva sorpreso questa sua reazione.
 

***

La mattina sentivo un casino in corridoio, Louis si alzò e posò l’orecchio sulla porta per ascoltare. Mi alzai anche io e mettendomi in punta di piedi, avvicinai l’occhio destro all’occhiello della porta.
 
Harry?!
 
-‘Che vedi?’ mi chiese Louis.
-‘Harry…’
-‘Eh?’
-‘Si, è lui!’
 
Dopo neanche tre secondi bussarono violentemente alla nostra porta ed aprii.
-‘Scusatemi ma voleva per forza venire, gli ho detto che non poteva!’ disse il ragazzo della reception.
-‘Si, ok.. ora puoi andare!’ disse Harry in un modo che mi infastidì e il ragazzo se ne andò.
 
-‘Che ci fai qui?’ gli chiesi.
-‘Sono qui per te! Mi sono fatto un giorno di viaggio per vederti!’
-‘Sono viva Harry!!’
-‘Non ti capisco..’
-‘No, sono io che non capisco te!’
 
-‘Vi lascio soli..’ disse Louis e uscì dalla stanza.
 
-‘Sono il tuo ragazzo, come dovrei prenderla questa cosa?!’
-‘Devi fidarti di me!’
 
Non rispose.
 
-‘Ma evidentemente non ti fidi di me..’
-‘Non mi fido di lui!’ disse avvicinandosi vicino a me e abbassò la voce.
-‘Non significa nulla, se ti fidi di me.. sai che non cederò mai a lui!’
 
Rimase in silenzio.
 
-‘Scegli!’ disse.
-‘Cosa?!’
-‘Lui o me!’
-‘Non puoi chiedermi questo!’
-‘Scegli..’
-‘No!’
-‘Scegli..’
-‘No Harry! Ho bisogno di un amico come lui quanto ho bisogno di te!’
-‘Scegli!’
-‘Smettila, cazzo!’ dissi scoppiando in lacrime.
 
-‘Mi dispiace, ma devi scegliere..’
-‘Come puoi chiedermi questo eh?!’ gridai.
-‘Posso eccome!’ gridò più di me.
 
Calò il silenzio.
 
-‘Mi sento messo da parte da quando stai con lui.. e non dovrebbe essere così ok?!’ disse abbassando la voce.
-‘Ti sto odiando..’
-‘Scegli..’
-‘Smettila di ripeterlo!’ gridai e si azzittì.
-‘Se non verrai con me, significherà che mi hai usato e basta!’
 
Rimasi in silenzio.
 
-‘Lui quando ti guarda, ti spoglia con gli occhi! Come posso sentirmi sicuro di lasciarti da sola con lui?’
-‘Ma questo lo dici e lo vedi solo tu!’
-‘Lui ti vuole allontanare da me, ci sta riuscendo perché te lo segui come se fossi il suo cagnolino!’
-‘M-ma che cosa dici?!’
-‘Non ti accorgi di nulla! Non essere sbadata..’
-‘Io lo conosco più di te!’ dissi scandendo le parole.
-‘Non ti ha mai provato a baciare?’
-‘No!’
-‘Tu attiri molta attenzione con il tuo fisico..’
-‘Smettila!’
-‘No.. fammi finire!’
-‘No, Harry! Tu non potrai tenermi chiusa dentro casa.. vuoi che mi metta il Burka?!’
-‘Ora non esagerare!’
-‘Sei tu che esageri.. sei tu che mi porti ad esagerare, ok?’
-‘Scegli e falla finita!’
 

***

-‘Mi dispiace moltissimo, mi mancherai davvero molto.. spero che mi potrai capire!’
 
Scoppiai in lacrime e lui mi abbracciò forte.
 
Spazio della scrittrice.
E finisce così la prima parte di ‘Change my mind’!!
Questo capitolo è stato il più corto e mi dispiace molto..
Come al solito, ecco le domande:
1 Cosa ne pensate della decisione di Aria, di spegnere il telefono per non sentire Harry?
2 Cosa ne pensate dell’atteggiamento di Harry?
3 CHI SCEGLIERA’ ARIA??
 
Qualcuno me lo aveva chiesto..
 E' Snow, il cagnolino di Aria, che vi salutaaaaa!!!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 - Change my mind 2 ***


Doveva essere la nostra vacanza ma ho esagerato e ora mi trovo in questa stanza ormai vuota.
Come sempre, ho fatto quel che volevo fare ma questa volta l’ho persa, definitivamente.
Aria se n’era andata da circa cinque secondi e mi sentivo morire.
Aveva scelto lui, ma ci avrei scommesso tutto quel poco che ho! Sceglierà sempre lui a me..
I miei pensieri sono sballati e da troppo tempo fisso il pavimento che, per i miei gusti, inizia ad essere abbastanza noioso da osservare.
Mi alzo dal letto, inizio a prendere tutte le mie cose sparse per la stanza, ricontrollo più volte di aver preso tutto e prendo la chiave prima di uscire. Chiudo la porta a chiave e poi raggiungo l’ascensore che è occupato.
Dopo un po’ di tempo, l’ascensore si ferma al mio piano, sorrido sperando che fosse Aria che ha cambiato idea. Ma si presenta davanti a me una coppia felice!!
 

Dopo quattro mesi.

 
Le vacanze natalizie avevano inizio.
Harry ed io, una bella mattina partimmo per andare a Cheshire per passare il Natale con la sua famiglia.
Era il primo Natale che passavo con altri, invece di passarlo con la mia famiglia. Sarà che non avevo molta voglia di passare il Natale senza mio padre e così ho deciso di non passarlo con la mia famiglia!
 
Anne, la mamma di Harry, ci accolse con un enorme sorriso, abbracciò Harry e subito dopo me.

Poche ore prima..

-‘Sto bene?’
-‘Amore sei bellissima..’
-‘Ho una tuta Harry.. non posso presentarmi così..’
-‘Troppo tardi!’ disse scendendo dalla macchina.
-‘Siamo arrivati?!’ chiesi rimanendo in macchina e Harry mi venne ad aprire lo sportello.
-‘Scendi..’
-‘Mi devo sistemare!’ dissi specchiandomi e mi sistemai una molletta.
-‘Stai bene, dai abbiamo affrontato tre ore di viaggio lo capiranno!’ sbuffai.
 

..Presente

-‘Da quando che Harry mi ha detto che saresti venuta qui per Natale, mi sono tormentata per immaginarti, ma non avrei potuto immaginare che fossi così bella!’ disse la mamma dopo aver messo a tavola qualcosa di caldo da bere.
-‘La ringrazio!’ dissi arrossendo.
-‘Non darmi del lei, che se no mi rimangio tutto quello che ti ho detto eh!’ disse sorridente.
-‘Oh mi scusi.. oh, scusami!’ dissi e ridemmo.
Dopo pochi minuti, venne Gemma, la sorella, e il ragazzo Mark.
-‘Ciao Aria, è un piacere conoscerti!’ disse Gemma stringendomi la mano.
-‘Il piacere è tutto mio!’ dissi sorridendole.
-‘Lui è Mark!’ mi disse Gemma presentandomi il ragazzo.
-‘Piacere!’ ci dicemmo entrambi.
 

***

Dopo aver parlato un po’ davanti ad una tazza di the caldo, io e Harry ci alziamo per andarci a riposare in stanza e per mettere a posto le nostre valigie.
Come arriviamo al piano di sopra, Harry mi fa strada fino a raggiungere l’ultima stanza del corridoio, mi fa entrare per prima e inizio ad osservare la stanza piena di foto di Harry da piccolo.
Iniziammo a mettere a posto la maggior parte delle nostre cose ma dopo di che ci buttammo sul letto per riposarci.
 

Il Natale.

 
La mattina di Natale, venni svegliata dalla suoneria del mio telefono.
Allungai la mano per prendere il mio telefono e risposi senza neanche leggere il numero di chi mi stesse chiamando.
-‘Pronto?’
-‘Amore della mamma, auguri!!’
-‘Mamma! Grazie, auguri anche a te!’
-‘Come stai?’
-‘Tutto bene, stai andando da zia?’
-‘Si, te li saluto?’
-‘Certo! Tu come stai?’
-‘Bene amore mio!’
 
Sapevo perfettamente che non stava bene..
 
-‘Ci sentiamo stasera?’ chiesi.
-‘Certo!’
-‘Saluta tutti quanti!!’
-‘Lo farò, divertiti!’
 
Attaccammo.
 
-‘Era tua mamma?’ chiese Harry con la voce rauca.
-‘Si!’ dissi.
 
Mi girai verso di lui e lo baciai.
Mise una mano nei miei capelli e subito dopo ci riprendemmo a baciarci.
 
In quei mesi che non vedevo più Louis, la mia relazione con Harry andava sempre meglio. Non litigavamo più e Harry voleva anche andare in fondo, ma bhe.. io non ero pronta!
Louis è ancora nel mio cuore, gli voglio bene ma so che non mi perdonerà!

***

I parenti di Harry, dalla parte della mamma, cominciarono a venire.
Nel frattempo io e Harry eravamo in stanza a cambiarci e dopo qualche minuto scendemmo.
Erano in molti e ad uno a uno, Harry mi presentò come la sua ragazza!
Furono tutti quanti sorridenti e gentili con me, ma mi sentivo un pesce fuor d’acqua.
 
Cominciammo a mangiare una montagna di cose e Harry era abbastanza agitato per via di suo padre che non si era fatto sentire.
 
-‘Che cos’hai?’ gli chiesi come entrammo nel bagno.
-‘Per una volta che passo il Natale con mamma, papà non mi parla!’
-‘Non dire così, forse non gli prende il telefono!’
-‘Non lo conosci..’
-‘Stai tranquillo, presto ti chiamerà!’ dissi accarezzandogli la guancia e annuì.
 
Mi iniziò a baciare, la mia schiena toccò il muro e Harry, per i miei gusti, stava “esagerando”.
-‘Che fai?!’
-‘Secondo te?!’
-‘Ci sono tutti i tuoi parenti di là..’
-‘Voglio te, Aria!’
-‘Harry non ora!’
 
Si impossessò del mio collo, ma mi dimenavo.
Non ero pronta! Non lo capiva!
 
La sua mano si infilò sotto al vestito e con un dito spostò le mie mutande.
Mi si bloccò il fiato per un attimo, appoggiai la mano sul suo fianco per respingerlo ma continuava.
-‘Rilassati…’ disse staccando la sua lingua dal mio collo.
-‘Harry..’
-‘Sh..’
-‘Harry..’
-‘Amo quando dici il mio nome!’
-‘Levati!’
 
Alzò la sua testa e la sua mano si fermò.
-‘Che c’è che non va?’
-‘Ti ho detto che non volevo..’
Levò la mano e subito dopo se la lavò.
Mi sistemai i capelli, visto che me li aveva spettinati, e mi sistemai il vestito che era salito a causa di Harry.
Mi specchiai e notai un livido rosso, ci passai un dito e sentii dolore.
-‘Se ne andrà presto, tranquilla!’ disse Harry, baciandomi la guancia.

***

 
Salutai tutti i parenti verso le 2 di notte e subito dopo andammo nelle nostre stanze.
Mi sfilai le scarpe alte che mi avevano provocato dolore ai piedi e dopo di che mi sfilai il vestito.
La porta della stanza si aprì e mi girai di scatto per vedere chi fosse entrato in stanza.
-‘Wow..’ disse Harry per poi richiudere la porta della stanza.
 
Rimasi in silenzio.
Con passo accelerato, mi avvicinai alla mia valigia per prendere il pigiama.
-‘Non c’è bisogno di quello, ora!’
-‘Hai bevuto?’
-‘No.’ Disse abbastanza lucido.
 
Appoggiò la sua pancia sulla mia schiena e sentivo le sue mani raggiungere la mia intimità e la sua erezione che premeva sulla mia schiena.
-‘Harry.. ti ho detto di no!’
-‘Lo senti?’
-‘Cosa?’
-‘Non far la finta tonta..’
 
Rimasi zitta.
-‘Lo senti?’
Annuii.
 
-‘Io non posso farci nulla!’ disse girandomi e ci ritrovammo faccia a faccia.
 
Mi prese in braccio, toccai il muro duramente e subito dopo raggiungemmo il letto.
 



Spazio della scrittrice.
Ciaaaao, scusate il ritardo :\
La parte iniziale avrete capito che parla Louis, mi fa molta tenerezza!
E poi nel resto del capitolo, si parla solo di Harry e Aria..
1 Ha fatto bene, secondo voi, Aria aver scelto Harry? O volevate che scegliesse Louis?
2 Harry e Aria vanno a letto insieme, scrivete cosa ne pensate!
AGGIORNO PRESTO, BACIO!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Anno 2014.

 
-‘Buongiorno amore mio..’ disse Harry entrando nella mia stanza.
-‘Buongiorno..’ dissi stiracchiandomi.
 
Si avvicinò a me, sorridemmo entrambi e dopo di che mi baciò.
-‘Ti ho preparato la colazione…’ disse.
-‘Ti ha aperto mamma?’
-‘No, Snow..’ disse ironico.
-‘Come sei simpatico..’ dissi e sorrise.
 
-‘Aria? Io ora esco!’ gridò mamma dal piano di sopra.
-‘Ciao!’ gridammo io e Harry, subito dopo sentimmo sbattere la porta di casa.
 
-‘Mh.. siamo soli!’ disse Harry e iniziò a baciarmi il viso.
-‘Mi fai il solletico!’ dissi ridendo.
-‘Ah si?!’ disse e iniziò a farmi le pernacchie sulla pancia provocando un rumore tipico da puzzetta. Ridemmo così tanto!!
 
Ci accoccolammo un po’ sul mio letto, dopo di che ci alzammo per andare a fare colazione, visto che neanche lui l’aveva fatta.
Dopo aver fatto colazione, mi andai a preparare per andare al bar dove lavoravo e come fui pronta, io e Harry uscimmo di casa insieme visto che mi avrebbe accompagnato.
 
-‘Grazie per avermi accompagnato!’ dissi e poi lo baciai.
-‘Prego, ci vediamo stasera?’
-‘Vengono a dormire da me Hanna e Hope!’
-‘Va bene, allora a domani!’ disse baciandomi di nuovo e scesi dalla macchina.
 
-‘Buongiorno!’ dissi come entrai e raggiunsi il retro del bancone.
-‘Buongiorno!’ dissero tutti quanti.
 
Dopo essermi legata i capelli, mi sedetti davanti alla cassa e molte persone cominciarono ad entrare.
Si erano fatte le 11 e il solito ragazzo tutto incappucciato, si sedette al suo solito posto, ordinando sempre il solito!
 
Dopo circa un’ora, venne alla cassa per pagare e insieme alle banconote mi diede un biglietto che aprii.
C’era una bella poesia per me e alla fine c’era il mio nome. Rialzai lo sguardo e vidi il ragazzo uscire dal bar, senza neanche prendere il resto.
Questa storia si ripeteva ogni giorno e ogni giorno aveva una poesia bella da dedicarmi.
 

***

La mia giornata di lavoro, terminò.
Decisi di fare il giro più lungo per andare casa e ciò significava che sarei dovuta passare davanti casa di Louis.
Da lontano, intravidi la signora Tomlison, feci una piccola corsetta per raggiungere la casa.
-‘Signora Tomlison, buongiorno!’ dissi.
-‘Ciao tu sei Aria?’
-‘Si.. Louis è in casa?’
-‘No, si è trasferito dal padre!’
-‘Ah, capito! La ringrazio..’
-‘Di niente, buona giornata!’
-‘Anche a lei!’
 
Era da cinque mesi che non vedevo Louis e ricordavo quel giorno come se fosse ieri. Lo pensavo sempre e ogni tanto mi capitava di scrivere qualche parolina per lui, sul mio diario segreto. Ovviamente, nessuno sa l’esistenza!
Mi manca moltissimo Louis.
Non mi sono pentita di aver scelto Harry, però è stata una scelta di cuore. Ciò però non significa che non tengo a Louis, però Harry è il mio ragazzo!
 
-‘Sono tornata!’ gridai.
-‘Ciao amore, com’è andata?’ chiese mamma.
-‘Bene.. dove vai?’
-‘Esco con le mie colleghe!’
-‘Ah capito..’
 
Questa donna non me la racconta giusta!
 
-‘A che ora vengono le tue amiche?’ chiese.
 
Suonarono alla porta.
-‘Ora!’ dissi andando ad aprire alla porta.
-‘Ciaaao!’ disse entrambe.
-‘Ciao bellissime!’ dissi abbracciandole.
-‘Ciao signora..’ disse Hanna.
-‘Ciao Hanna, ciao Hope!’
-‘Buonasera!’ disse Hope.
-‘Tutto bene?’
-‘Si, bene!’ rispose.
-‘Ora vado, buona serata!’ disse mamma baciandomi e uscì di casa.
 
Io e le ragazze iniziammo a preparare la cena, iniziando ad impastare l’impasto per la pizza, dopo di che preparammo da una parte il sugo e cuocemmo il tutto insieme.
Mentre la pizza cuoceva, apparecchiammo e accendemmo la televisione.
-‘L’hai più sentito Louis?’ mi chiese Hope.
-‘No..’ dissi continuando ad apparecchiare.
-‘Ti manca?’ chiese Hanna.
-‘Si.. il problema è che non è a Londra e ha cambiato il numero..’
-‘So che ami Harry ma, se fossi stata in te, non avrei accettato tutta quella gelosia da parte di Harry!’ disse Hanna.
-‘Invece per me hai fatto bene, perché gli hai dimostrato che non ti piace Louis..’ disse Hope.
-‘Ok, ma mi manca..’
-‘Quello che ti ho detto prima era un mio parere, ma per me l’importante è la tua felicità!’ disse Hanna abbracciandomi.
-‘Lo so, tranquilla non me la sono presa!’ dissi.
 
-‘La pizza mi sembra pronta!’ disse Hope.
-‘Tiriamola fuori..’ disse Hanna.
 
Tagliammo la pizza e la mettemmo a tavola.
-‘Buon appetito!’ dicemmo.
 
-‘Dove andava tutta elegante tua mamma?’ chiese Hope.
-‘Un uscita con le sue colleghe!’ dissi facendo il segno delle virgolette con le dita.
-‘Pensi che stia uscendo con qualcuno?’ chiese Hanna.
-‘Si!’
-‘Tua mamma è una bellissima donna, avrà fatto colpo sicuro!’ disse Hope.
 

***

La mattina seguente, la sveglia mi suonò e io e le ragazze ci alzammo.
Facemmo colazione e dopo aver coccolato Snow, andammo a prepararci e poi uscimmo di casa.
 
Come entrai al bar, vidi il ragazzo incappucciato.
-‘E’ quello là giù..’ dissi a bassa voce a Hope e a Hanna.
-‘Ah..’ dissero e si sedettero ad un tavolo.
 
Le ragazze rimasero al tavolo a studiare un po’, ordinarono un succo e dopo due ore si alzarono per venire a pagare.
-‘E’ stranissimo..’ disse Hope riferendosi al ragazzo incappucciato.
-‘Lo so..’
-‘Chissà se anche oggi ti darà un biglietto!’ disse Hope.
-‘Ora dobbiamo andare..’ disse Hanna.
-‘Ci sentiamo!’ dissi e uscirono.
 
Mi alzai dallo sgabello e raggiunsi i tavoli per prendere le tazze usate dai i clienti.
Mi fermai anche al tavolo del ragazzo, che leggeva il suo libro.
-‘Posso?’ chiesi prendendo la sua tazza di cappuccino.
-‘Certo!’ disse continuando a guardare il suo libro.
 
Volevo vederlo in faccia ma non ci riuscivo.
Rimasi ancora qualche secondo, ma nulla!
Ci rinunciai e riandai dietro il bancone.
 
-‘Amore!’ disse Harry come entrò al bar.
-‘Ciao!’ dissi sorridente.
 
Harry mi parlava, non lo ascoltavo perché con lo sguardo seguivo il ragazzo incappucciato che usciva dal bar.
-‘Mi stai ascoltando?!’ chiese Harry.
-‘Ehm? Scusa, sto ancora dormendo! Dicevi?’
-‘Stasera non possiamo uscire perché mio padre mi porta a cena fuori insieme alla sua nuova fidanzata!’
-‘Ah ok, ci vediamo domani!’
-‘Si, ora ti lascio lavorare! Ti amo.’
-‘Anche io!’
 
Come Harry uscì dal bar, mi avvicinai al tavolo del ragazzo incappucciato e presi le banconote che aveva lasciato.
Cadde a terra un foglietto e senza pensarci neanche due volte, lo presi.
Misi le banconote in cassa e dopo di che lessi il biglietto.
C’era una bellissima poesia e mentre la leggevo mi si illuminavano gli occhi, erano delle parole bellissime!

***

-‘Hope per me è Louis!’ ripetevo al telefono.
-‘Può essere.. ma se la mamma ti ha detto che è dal padre..’
-‘Lo so, ma il ragazzo si incappuccia e quindi significa che non si vuol far riconoscere!’
-‘Desideri che sia Louis?’
-‘Mi manca..’
-‘Si ma devi capire in che senso ti manca, Aria!’
 


Spazio della scrittrice.
Ciaaaaao, che ne pensate?
La nostra protagonista ha molti dubbi da quando riceve le poesie del ragazzo incappucciato...
1 Per voi chi è?
2 Pensate che è un capitolo banale? rispondete sincere, per favore :\
Non ho altre domande.. spero che vi sia piaciuto, un bacio da me! 
Se volete seguitemi su Twitter, sono: @IliveT0Dream

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Mamma era uscita di casa da circa mezz’ora, così mi preparai le pop corn e dopo averle messe in una ciotola, mi sedetti sul divano e Snow si sedette vicino a me per vederci un film.
Come il film ebbe inizio, suonarono alla mia porta e con grande fatica mi alzai dal divano.
Spostai la tenda della finestra, per vedere chi fosse, e vidi Harry.
-‘Che ci fai qui?’ gli chiesi come aprii la porta.
-‘Papà mi ha dato buca..’
-‘Entra!’ dissi per poi chiudere la porta, come entrò.
 
Lo abbracciai, capendo che non era molto felice, per quanto riguarda al padre.
-‘Stai bene?’ mi chiese.
-‘Si!’ dissi guardandolo negli occhi. –‘Stavo per vedere un film insieme a Snow, ti imbuchi?’ chiesi e annuì.
 
Ci sedemmo vicini e alla mia destra c’era Snow con gli occhi socchiusi.
Harry mi abbracciò e mi baciò la fronte.
 
Ogni tanto Harry mi prendeva per baciarmi, forse perché il film non gli piaceva molto a differenza mia!
-‘Non ti piace il film?’ chiesi mentre ci baciavamo.
-‘Preferisco te..’ disse baciandomi.
 
Mi misi in braccio a lui, sentii la mano scendere sul mio sedere.
L’abbaio geloso e protettivo di Snow, lo interruppe e lui si spavento.
Risi come una scema e l’accarezzai.
-‘Ci mancava il cane geloso..’ disse Harry e ridemmo.
 
Mi prese in braccio e si alzò.
Raggiungemmo la mia stanza e delicatamente ci appoggiammo sul letto.
Il suo petto toccò il mio seno, i suoi occhi quasi brillarono sentendo che non indossavo il reggiseno.
Ormai mi ero abituata ad ogni suo comportamento e alle sue mosse. Così presi i bordi della sua maglietta per tirarla verso l’alto, non volevo lasciargli fare tutto a lui!
Mi fermai prima di sfilargliela.
-‘Che hai?!’
-‘Tu vuoi me o solo una parte di me?’
-‘Che domande sono?’
-‘E’ una domanda che ti sto facendo per levarmi un dubbio..’
-‘Pensi che io stia con te solo per fare l’amore?’
-‘Rispondi..’
-‘Ho aspettato circa sei mesi..’
-‘Io ti avevo detto che non ero pronta..’
-‘Lo so, è che io ti desideravo così tanto in quel momento..’
-‘Non desideravi me, Harry!’
-‘Si, Aria.. io ti amo! Farei di tutto per te..’
 
Rimasi in silenzio.
 
-‘Non mi credi?’
-‘Provamelo!’ dissi.
 
Calò il silenzio.
Subito dopo si alzò da sopra di me, mi tese la mano, che afferrai, e raggiungemmo il salotto per risederci sul divano.
Mi accarezzò i capelli, appoggiai la testa sulle sue gambe e ci addormentammo così.
 

***

-‘Aria? Svegliatevi..’ disse mamma.
 
Sentii Harry muoversi e di scatto aprii gli occhi anche io.
-‘Sei tornata..’ dissi per poi sbadigliare.
-‘E’ così elegante..’ disse Harry.
-‘Lo prendo per un complimento..’ disse mamma sorridendo.
-‘Com’è andata?’
-‘Bene grazie..’ disse e si sfilò le scarpe, che molto probabilmente le provocavano dolore.
 
-‘Dormi qui, Harry?’ chiese mamma.
-‘No, signora.. devo tornare!’
-‘Va bene, buonanotte Harry!’ disse mamma salendo le scale.
-‘Buonanotte!’ disse Harry.
 
Ci alzammo entrambi dal divano, lo accompagnai alla porta, lo abbracciai forte e mi baciò la guancia, per poi subito dopo, baciarmi la bocca.
Aveva delle labbra soffici e le sue mani sulla mia schiena mi facevano sentire protetta, forse troppo protetta!
 

***

-‘Sei ancora dentro al letto? Muoviti Aria, farai tardi!’ disse mamma con tono alto.
 
Guardai il telefono e come vidi l’ora, mi prese un colpo.
Mi alzi di scatto dal letto, presi un pantalone della tuta, la maglietta del bar, scarpe da ginnastica e scesi al piano di sotto per fare colazione con un caffè.
Prima di uscire, presi la borsa e diedi un bacio a mia mamma.
Lessi con molta fretta il messaggio di Harry:

Scusami, ma oggi non posso accompagnarti a lavoro. A papà serve una mano con la staccionata. Ti amo per come sei, ricordatelo! XX’

Come lessi il messaggio, sorrisi e dopo aver preso l’autobus gli risposi:

‘Stai tranquillo, ti perdono! Ti amo anche io xX’

 
Scesi alla penultima fermata che si trovava davanti al bar.
-‘Buongiorno!’ disse il capo.
-‘Sono in ritardo?’
-‘Sei puntuale, diciamo!’ disse sorridendo.
 
Raggiunsi il bancone, posai la borsa in uno sportello libero e dopo di che mi sedetti sullo sgabello.
Alzai gli occhi all’improvviso e notai che, il tavolo del ragazzo incappucciato era occupato da un ragazzo biondo che aspettava di ordinare.
 
Raggiunsi il tavolo del biondo per prendere le ordinazioni e ordinò le STESSE COSE che ordinava il ragazzo incappucciato.
 
Rimasi immobile, non per molto, ma gli si leggeva in faccia che si sentiva osservato da me.
In fin dei conti, era un bel ragazzo.. media altezza, biondo, occhi azzurri, denti perfetti…
 
Tornai dietro al bancone e subito dopo Giusy mi portò le cose che dovevo portare al tavolo del biondo.
Mi diede subito la mancia ma niente biglietto con la poesia.
 

***

A ritorno, mi venne a prendere Harry, era sorridente!
Gli saltai addosso come finii il mio turno e dopo di che salimmo in macchina.
 
-‘Com’è andata a lavoro?’ chiese.
-‘Bene!’ dissi sorridendo. –‘A voi? La staccionata l’avete finita?’ chiesi.
-‘Si..’
 
-‘Grazie per avermi accompagnato..’ dissi come arrivammo davanti casa.
-‘Non devi ringraziarmi.. mio padre mi ha proposto di andare per 3 giorni a Barcellona, volevo chiederti se vorresti venire con noi?’
-‘Oh che bello! Però io non posso..’
-‘Tranquilla, dai..’
-‘Quando partite?’
-‘Domani mattina..’
-‘Domani mattina?!’
-‘Si..’
-‘Fai buon viaggio..’ dissi e lo abbracciai.
-‘Grazie..’
-‘Non uscirai stasera?’
-‘Devo finire di fare le valigie, le ho iniziate prima di venirti a prendere..’
-‘Capito.. Chiamami quando atterri!’ dissi e lo baciai.
-‘Lo farò!’ disse e mi baciò.
 
Rimase davanti casa mia finche non mi vide entrare dentro, visto che era buio. Lo osservai dalla finestra mentre andava via.
-‘Ah, sei tornata!’ disse mamma.
-‘Si..’
-‘Tutto bene?’
-‘Sono un po’ stanca!’
-‘Esci stasera?’ chiese.
-‘Si, ora sento Hope e Hanna!’
-‘Perfetto!’ disse e si sedette a tavola.
 
-‘Ciao Aria!’ rispose allegramente al telefono Hanna.
-‘Ciao tesoro..’ dissi.
-‘Ci sei stasera?’
-‘Dove andiamo?’
-‘Andiamo al pub sulla spiaggia..’
-‘Perfetto, vengo! Mangio qualcosa e mi preparo!’
-‘Veniamo a prenderti io e Alex.’
-‘Alex?’ chiesi sorridente.
-‘Si, poi ti devo raccontare!’ disse e attaccammo.
 
Mi presi un po’ di prosciutto che mangiai insieme al pane, presi un bicchiere d’acqua e subito dopo mi andai a preparare.
Mi infilai un paio di jeans, maglione grigio e mi infilai le Superga bianche. Dopo di che mi legai i capelli, mi misi il rimmel e dopo essermi lavata i denti, scesi al piano di sotto per aspettare Hanna e Alex.
Rimasi seduta vicino a Snow che guardava la televisione, o almeno così sembrava.
 
-‘Una macchina si è fermata qua davanti!’ disse mamma.
-‘Ah, perfetto!’ dissi.
 
Diedi un bacio a Snow e poi a mamma e aprii la porta per uscire.
Salii in macchina salutandoli e ci avviammo al nostro pub preferito.
 
Come entrammo nel pub, raggiungemmo il nostro solito tavolo dove ci aspettavano tutti gli altri. Salutai uno ad uno, visto che era da molto che non ci uscivo, per via del lavoro.
-‘Come va con Harry?’ mi chiese Diletta.
-‘Tutto bene, grazie!’
-‘Mi ha detto che domani parte..’ disse.
-‘Lo hai sentito?’ chiesi incredula.
-‘Si, ogni tanto parliamo per messaggi..’
-‘Ah capisco..’


Spazio della scrittrice.
Eccomi di nuovo qui :')
Ho visto solo una recensione al capitolo precedente e ci sono rimasta male.. ma voglio recuperare!!
Cosa ne pensate di questo capitolo? Parlatemi dei vostri pensieri per quanto riguarda a questo capitolo :)
Un enorme bacio, da me :')

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


La mattina dopo mi alzai dal letto con fatica, come scesi al piano di sotto mamma non c’era e trovai un biglietto scritto da lei.

‘Oggi sono fuori per tutto il giorno, quindi invita Hope e Hanna oppure Harry per la cena così non stai sola. Ti voglio bene amore mio!’

 
Leggendo il biglietto di mamma, mi venne in mente Harry così controllai il telefono se per caso, mi aveva mandato un messaggio, ma non fu così.
Dopo aver fatto colazione e dopo essermi vestita, presi l’autobus per andare a lavoro.
 
Come entrai nel bar, vidi il ragazzo biondo al tavolo dove di solito si sedeva il ragazzo incappucciato.
Vidi l’ora ed era presto.
-‘Scusi?’ qualcuno mi chiamò, mi girai ed era proprio il ragazzo biondo.
-‘Ciao!’ dissi.
-‘Non hai ancora cominciato oggi il turno, vero?’
-‘No..’
-‘Perfetto, siediti!’ disse e sorridendo, mi sedetti. -‘Sono Niall!’ aggiunse.
-‘Io sono Aria!’
 
Stavo iniziando a pensare che il ragazzo incappucciato fosse lui e che faceva il finto tonto di non sapere il mio nome.
 
Una parola tira l’altra e mi invita ad un uscire fuori.
-‘Ho detto qualcosa di sbagliato?’ chiese.
-‘No, tranquillo..’ dissi stentando un sorriso.
 
Harry mi ucciderà!! Pensai.
 
-‘Perfetto, ti vengo a prendere a casa?’
-‘Si, ti scrivo la via..’ dissi scrivendo su un biglietto di carta. –‘Ora inizio a lavorare! A dopo.’ Aggiunsi.
-‘A dopo!’ disse sorridente.
 
Ebbi moltissimo lavoro da fare per via delle molte persone che vennero.
Giusy venne ad aiutarmi, perché non sarei mai riuscita da sola a prendere le ordinazioni e poi portarle ai rispettivi tavoli.
 

***

 
Diedi un morso al mio panino che mi aspettava per pranzo e subito dopo mi chiamò Harry.
Mandai giù la parte di cibo che avevo in bocca e risposi.
-‘Harry!’ dissi.
-‘Ciao amore, come va?’
-‘Tutto bene, sto facendo la pausa pranzo.. tu?’
-‘Che tempismo! Ho appena finito di mangiare..’
-‘Ieri sono uscita con gli altri e c’era..’
-‘Diletta!’ mi interruppe.
-‘Esatto..’
-‘L’ho incontrata sull’aereo..’
-‘Ah..’
-‘Ehi?’
-‘Si, ci sono!’
-‘Tranquilla..’
-‘Io? Io sono tranquilla!’
-‘Che farai questa sera?’ mi chiese.
 
Calò il silenzio.
 
-‘Esco!’ presi una pausa. –‘ora devo proprio andare!’ dissi.
-‘Va bene, ti amo!’
-‘Anche io!’ dissi quasi sussurrando e attaccai.
 
Strinsi gli occhi per l’enorme cavolata che avevo commesso accettando l’uscita con Niall.
Così prima di ritornare a lavorare, decisi di avvicinarmi al tavolo di Niall ma il capo mi chiamò in cucina, dicendomi che dovevo ricominciare visto che il bar iniziava a riempirsi.
 
Presi le ordinazioni e vidi Niall avvicinarsi alla cassa. Mi precipitai alla cassa, dopo aver preso le ordinazioni di un tavolo e Niall pagò.
-‘Dobbiamo disdire l’uscita..’ dissi a bassa voce.
-‘Ah.. immaginavo!’
 
Rimase in silenzio.
 
-‘E’ che io ho..’
-‘Un fidanzato? L’ho immaginato.. non ti volevo spiare, ma l’ho capito dalla chiamata che hai ricevuto!’ disse quasi triste.
-‘Mi dispiace!’
 
Avevo fatto un’enorme cavolata e ora anche una grandissima figuraccia, mi avrà preso sicuro per una pazza!!
 

***

Dopo quella giornata pesante, presi l’autobus per tornare a casa e per poco mi addormentai rischiando di non scendere alla fermata vicino casa.
Snow mi saltò quasi addosso, come aprii la porta e buttando la borsa a terra, la presi in braccio.
Ormai era ora di cena e capivo che la piccola cagnolina aveva fame. Mentre le versavo un po’ di croccantini nella ciotola, mi suonò il telefono. Raggiunsi la borsa che stava a terra e dopo aver letto il nome ‘Hope’, risposi.
 
-‘Pronto?’
-‘Ehi bellissima, che fai di bello?’
-‘Nulla, mamma non è a casa per cena!’ dissi con la voce da bambina e lei rise.
-‘Perfetto, allora io e Hanna ordiniamo la pizza e veniamo ok?’
-‘Siii!’ gridai dalla gioia.
-‘A dopo!’ disse ridendo e attaccò.
 
Sapevo perfettamente che ci avrebbero messo un po’, così andai a farmi una doccia e, frettolosamente, uscii dalla doccia per paura di non sentirle arrivare per via del rumore dello scorrere dell’acqua della doccia.
Mi arrotolai un asciugamano intorno ai capelli, mi infilai l’intimo e il pigiama.
 
Suonarono alla porta.
Prima di aprire controllai e le vidi, erano loro!
 
-‘Ciaaao stupide!’ disse aprendo la porta.
-‘Siamo arrivate in tuo soccorso!’ disse Hanna, mostrando la pizza.
-‘Non vedevo l’ora!’ dissi e chiusi la porta dopo che entrarono.
-‘Non vedevi l’ora di vedere noi o di mangiare?’ chiese quasi minacciosa Hope.
-‘Per vedere voi..’ dissi ironica.
-‘Non ci credo!’ disse Hope e ridemmo.
 
Apparecchiammo, mettemmo la pizza nei nostri piatti e proprio quando mi stavo per sedere, suonarono alla porta.
Vidi dalla finestra il ragazzo che lavorava al fioraio che aveva in mano un mazzo di rose.
Incredula, aprii la porta.
-‘Sei Aria?’ chiese.
-‘Si..’
-‘Sono per te!’
-‘Chi li manda?’
-‘Non lo so, è stata un’ordinazione per telefono..’ disse.
-‘Devo lasciarle qualcosa?’
-‘No, buona serata!’ disse.
-‘Anche a lei..’ dissi e chiusi la porta.
 
-‘Che belli!’ disse Hanna.
-‘Sono pietrificata.’ Dissi continuando a guardare il mazzo di rose.
-‘Leggi il biglietto!’ ordinò Hope.
 
‘Ti sono mancato?
Mi sei mancata molto come l’Aria
Ma ho avuto degli impegni e sono dovuto andare via
Spero che ti sono rimasto nella mente
Perché io ti penso continuamente!’
 
Avevo gli occhi lucidi, non credevo ai miei occhi.
 
-‘Aria? Ci sei?’ chiese Hanna.
-‘No.’ Dissi continuando a leggere più volte il biglietto.
 
Mi abbracciarono.
 
-‘Può essere Harry?’ chiese Hope.
-‘Non credo.’
-‘Prova a chiederglielo!’ disse Hanna.
-‘Non posso.. se scopre che qualcuno mi ha inviato un mazzo di fiori, sarà geloso!’
 
Calò il silenzio.
 
-‘Perché non firmano i biglietti?!’
 
Stavo diventando esaurita.
 
-‘Chi è per voi?’ chiesi.
-‘Il ragazzo incappucciato!’ disse Hanna.
-‘Louis!’ disse Hope. -‘Per te chi è?’ chiese.
-‘Io devo essere sincera..’ mi fermai. –‘Penso che il ragazzo incappucciato sia Louis e per me questo, l’ha inviato lui!’ dissi.
 

***

 
-‘Sono ritornata!’ disse mamma come entrò in casa.
-‘Ciao mamma!’ dissi alzandomi dal divano.
-‘Ciao signora!’ dissero le ragazze e si alzarono anche loro dal divano.
-‘Per chi sono questi fiori?’ chiese mamma dopo avermi baciato la fronte.
-‘Per me..’
-‘E chi te l’ha inviati? Harry?’
-‘Non credo..’
-‘E chi sarà?’
-‘C’è un ragazzo che andava sempre al bar..’ disse Hanna.
-‘E mi lasciava delle poesie.. Da un po’ che non viene e per farsi perdonare, mi ha inviato questo!’ continuai.
-‘Ah, che carino!’ disse. –‘Com’è questo ragazzo?’
-‘Non lo sappiamo!’ dissi.
-‘Come fai a non saperlo?’
-‘Si incappucciava!’
-‘Allora sarà Louis..’ disse mamma dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua.
 
Rimasi con gli occhi spalancati.
Cosa dovevo fare?!!
 


Spazio della scrittrice.
Eccomi di nuovo qui per voi!
A me piace molto questo capitolo.. che ne pensate? Chi avrà mandato quel mazzo di fiori ad Aria?
Scrivetemelo ;)
Alla prossima, la vostra autrice preferita ahahahah (?) 
ritorno nella realtà :(

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Non riuscii a dormire quella notte.
Non so con precisione il motivo, se era per colpa del russare di Hanna o per il freddo, ma forse sappiamo tutti, compresa io, che la colpa è di quel bellissimo mazzo di fiori e della poesia bellissima che il mio ‘spasimante’, mi ha consegnato.
 
Mi alzai dal letto circa mezz’ora prima che suonasse la sveglia e trovai mamma dormire sul divano.
Aprii il frigorifero ma come lo chiusi, provocò un tonfo che fece svegliare mamma.
-‘Aria? Mi hai fatto prendere uno spavento…’ disse per poi alzarsi dal divano.
-‘Scusami..’ dissi. –‘ti preparo un caffè?’ chiesi.
-‘Si, grazie!’ prese una pausa. –‘perché sei sveglia?’
-‘Non riesco a dormire..’
-‘Perché?’
 
Non risposi.
 
-‘Per i fiori?’ chiese e annuii. –‘Che cosa ti turba?’ chiese.
-‘Mi chiedo perché mi comporto così.. se amo Harry non dovrebbe importarmene, non credi?’ chiesi e annuì.
-‘Piccola mia..’ mi spostò una ciocca di capelli. –‘Devi capire ciò che provi.. ma non prendere in giro Harry!’ disse.
 
Calò il silenzio.

***

 
A lavoro non ci stavo proprio con la testa, sbagliavo a dare il resto ma mi riprendevo subito e mi cadde anche una tazza di caffè per terra e ho dovuto ripulire tutto quanto.
 
-‘Che cosa hai?’ mi chiese il capo.
-‘Nulla.. mi dispiace moltissimo!’ dissi.
-‘Va bene, se vuoi puoi andare oggi.. ci sarà Giusy per oggi!’
-‘No no, rimango!’
-‘Prenditi un caffè!’ disse dandomi una pacca sulla spalla e poi ritornò in cucina.
 
Feci come mi aveva consegnato e dopo di che continuai a lavorare.
 
Niall era lì che studiava, non mi guardava in faccia ma decisi di far finta di nulla.
Per pranzo vennero Hanna e Hope, andai al loro tavolo per prendere le ordinazioni e poi gliele portai.
Rimasero fino alla mia pausa pranzo e decisi di sedermi vicino a loro per farla.
 
-‘Harry?’ chiese Hanna.
-‘Harry? Non si è fatto sentire..’ dissi continuando a guardare il mio panino.
-‘Sarà scoppiata una scintilla con Diletta..’ disse Hope.
-‘Hope..’ disse Hanna con tono rimproveratorio.
-‘Scusa..’
-‘Può essere.. ma alla fine è la stessa cosa che sto facendo!’
-‘Ma che dici?!’ disse Hanna.
-‘Mi sento in colpa di tutto, sbaglio tutto! Voglio andare da mio padre..’ dissi.
-‘Ehi non dire così..’ disse Hope.
-‘Si risolverà tutto!’ disse Hanna.
-‘Torno a lavorare.. grazie di cuore, vi voglio bene!’ dissi alzandomi dal tavolo.
 

***

-‘Aria!’ rispose Harry al telefono.
-‘Ciao, che fine hai fatto?’
-‘Scusa è che mi diverto così tanto con mio padre..’
-‘Non prendermi in giro!’
-‘Non ti prendo in giro..’ disse e sentii una risata di una ragazza.
-‘Con tuo padre?!’
-‘Si, ne parliamo quando torno!’ disse e attaccò.
 
-‘Non mi interessa nulla di te, prendimi in giro forse l’o sto facendo anche io.. avrei voluto scegliere Louis! Louis, mille volte Louis!’ dissi a volte alta e un signore che mi passò di fianco mi guardò malissimo.
 
Mi trovai davanti allo stradone di casa, era illuminato da tante candele.
Come arrivai davanti alla mia porta, vidi che era socchiusa e la spinsi prima di entrare.
C’erano delle parti della casa illuminate, non sentivo neanche Snow che abbaiava.
 
Strano da dire, ma avevo le farfalle nello stomaco, la testa quasi mi girava e facevo fatica a tenermi stabile.
Portai una mano sulla testa e continuai a guardare intorno a me.
Provai a parlare, ma non ci riuscivo. Non emettevo suoni.
Mi schiarii la voce e riprovai.
 
-‘C’è qualcuno?’ chiesi.
 
Silenzio.
 
-‘Chi c’è?’ richiesi.
 
Sentendo quel silenzio, quasi mi venne il terrore.
 
-‘Ti sono mancato?’
 
Sentii questa voce profonda.
Lui mi prese per i fianchi, portò una mano sulla mia pancia e subito dopo posò il suo naso vicino al mio collo.
Portai la testa indietro, appoggiandola sulla sua spalla.
Sentivo la sua barba.
Le sue mani andarono sulla fine della mia schiena e senza dire nulla lo lasciai fare.
Mi baciò il collo.
 
-‘Ti ho fatto impazzire, non è vero?’ chiesi e annuii.
 
Mi fece girare per guardarlo, se così si può dire.
Appoggiò il suo naso sul mio.
Sentivo la sua pancia che fiorava la mia e le sue mani era quasi arrivate sul mio sedere.
 
-‘Non farlo più..’ dissi quasi piangendo.
-‘Shh.. tranquilla!’ disse facendo sfiorare il mio labbro superiore con il suo inferiore. –‘Dimmi che vuoi che rimanga e non me ne andrò più..’
-‘Non andartene più!’ dissi appoggiando la mia fronte sulla sua.
 
Mi lasciai portare su per le scale, finche non raggiungemmo la mia stanza.
Con delicatezza ci buttammo sul letto senza neanche staccarci.
Le nostre labbra si erano solo toccate per qualche secondo e forse nessuno dei due voleva farlo ma teoricamente, entrambi volevamo farlo!
Le sue mani toccarono il mio seno e portai indietro la mia testa. Continuando a tenere le mani sotto la maglietta mi slacciò il reggiseno e mi sfilò le bretelle.
-‘Non pensavo di esserti mancato così tanto..’ disse quasi sussurrando.


Spazio della scrittrice.
Eccomi di nuovo qui :) vi sono mancata, lo so lo so.. 
Vi premetto che continuerò a settembre, perchè mi voglio vivere al massimo questo ultimo mese :')
Una domanda:
CHI SARA' IL RAGAZZO? scrivetemi i vostri pensieri! (Y)

A più presto, un bacione!

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