Now or Never.

di _Natalie_
(/viewuser.php?uid=224568)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-Il ritorno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 4- Taglia. Apri. Cuci. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3-Stringimi non lasciarmi andare via. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-Il ritorno. ***


Il ritorno. 





















-Alex
 
Sentii bussare alla mia porta, mi girai e il suo volto era li.
Lo potrei riconoscere in mezzo ad altri mille, la mia Izzie, era lei.
La guardai stupefatta per altri cinque secondi, poi le afferrai la mano, non la feci parlare l'avvicinai a me, eravamo così vicini erano passati circa tre anni e non l'avevo più rivista.
Volevo emettere uno stupido suono, una qualsiasi parola, ma non usciva nulla.
Ne uscì un solo bacio.
Uno di quei baci che dura secoli, memorabili, incacellabili.
Volevo fare l'amore con lei, solo per un ultima volta.
 
-Alex...Fermati.
-Izzie...
-Sono tornata...Perchè mi hanno proposto un posto al Seattle Grey...
-Rimani qua?
-Si..
-Hai un posto dove stare?
-No..Tu mi hai lasciato quel giorno, mi ricordo ancora ogni singolo dettaglio...Ma so' ogni cosa su di te, ti ho visto durante la sparatoia ho aspettato, finchè Lexi Grey non mi ha avvisata di come stavi.
TI ho visto, sempre. Sei mio marito infondo.
E so' tutte le tue storiette, una botta e via con tutte.
Io non voglio essere una della tante...Meredith mi ha parlato, sono andata prima di lei, mi ha raccontato che hai una mezza relazione con una certa Jo.
-Ehi, non è assolutamente vero, è solo la mia specializzanda ecco.
-Si? Non ci sei andato a letto Alex?
-No..
 
Mi prese la mano e iniziò a baciarmi, mi tolse la camicia, io tolsi la sua maglietta, l'amavo, non era finito nulla.
La presi l'appogiai delicatamente sul letto, la baciai.
Era mia.
Ed era la prima volta che rifacevo l'amore.
 
Andammo al Seattle insieme, mano per mano, la portai da Owen, compilo' i moduli e fece un firma, ora era rientrata nella mia vita, mia moglie era tornata.
Mi è mancata ogni singolo giorno.
Andai dai miei specializzandi, quando sentii una mano fermarmi dal bacino.
 
-Alex! 
-Jo, scusa, per ieri sera dovevo vederci al pub ma è successo una cosa.
-Cosa? 
-Il mio ragazzo, anzi lui è mio marito.
-Tu saresti scusa?
-Izzie. Izzie Stevens.
-Alex, potresti spiegarmi?
-E' mia moglie...Una storia complessa.
-Davvero? Non ci credo il grande Alex Karev da una botta via è sposato? Hai anche bambina?
-Ehi, ragazzina calmati un po'! 
 
Izzie prese e se ne andò verso lo sgabuzzino.
Mi guardò, e mi feci seguire da i suoi sguardi, vedevo Jo, mi fissava in quel momento non me ne fregava niente...presi la mano di Izzie e iniziai a rifare l'amore con lei, l'amavo.
Sembrava che il tempo si fosse congelato.
Noi  due.
Esattamente come tre anni prima.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2-Non è facile ritrovare se stessi, in un posto in cui non è più lo stesso.


Izzie


Cammino per le stanze del Seattle, e tutto è cambiato da qualche anno fà, nuovi specializzandi, nuovi amori...I soliti ricordi erano li ad aspettarmi, la tanza di Denny, quei corridoi dove un un tempo scherzavo con George, nulla è più lo stesso e nulla lo potrà mai essere.
Erano li, abbassai lo sguardo e vidi una lacrima.
ERa impossibile, che non avevo ancora pianto, sentii una mano delicata prendermi il viso, e baciarmi.
Lo guardai meglio, era Alex.
Sorrisi, cercai di nascondere le lacrime ma mi prese e iniziò ad accarezzarmi.
Mi mancavano le sue carezze, dov'ero stata per tutto questo tempo non mi aveva aiutato, mi mancava Alex ogni giorno ogni attimo, sono tornata troppo tardi forse...
 
-Izzie, cosa succede?
-Nulla...
-Ricordi? 
-Troppi, ricordo le risate ocn George, la morte di Denny, il cancro, dove mi hai lasciata andare...Ogni singola cosa la ricordo come se fosse successa ieri.
-Immaginavo.
-L'unica cosa bella dell'essere tornata è averti rotrovato al mio fianco...Riaverti qui dopo tante lacrime versate..
 
Mi abbracciò, non parlava, nemmeno io volevo parlare.
Mi piaceva il silenzio...E le sue braccia ancor di più, gli accherezzai il viso, gli presi la mano e mi portò verso i nostri specializzandi...dovevo essere ancora seguita da lui...
Vidi volti spaventat, mi ricordavano noi, quando avevo cominciato la specilizzazione, ricordo il viso di O'Malley alla sua prima operazione...Praticamente era svenuto in sala.
Risi, Alex mi guardò, non poteva capire.
Ritrovarmi all'ospedale era fin troppo strano, salutai Alex e andai verso Owen, mi guardò...Notavo che aveva qualcosa, il problema non capivo cosa.
Notai che il pronto soccorso era chiuso. Strano.
 
-Scusi ma il pronto soccorso? Cosa sta succedendo?
-L'ospedale sta chiudendo...
-Allora, scusi perchè mi ha assunto?
-Per un semplice fatto, volevo vedere se vedendo che vecchi medici tornino capisccano che questo posto non può chiudere...Abbiamo perso troppi medici, ci servono altri medici specilizzati.
Tipo lei.
-Capisco.
-Se vuole andare per oggi non c'è nulla.
-Scherza?
-Per niente, arrivederci dottoressa Stevens.
 
Rimasi di stucco, questo non era mai accaduto...
Uscii dall'ospedale e vidi Alex, Meredith e Cristina seduti sulla panchina, gli andai incontro.
 
-Spiegatemi, niente lavoro anche per voi?
-Nulla...Siamo in crisi.
-Chiuderà davvero? Non posso crederci.
-Si, sai? Mentre tu eri chissà i quale parte del mondo, noi siamo andati avanti, abbiamo superatto ostacoli che nemmeno puoi immaginare e tu non ci sei mai stata. Vuoi tornare, vuoi che tutto sia come prima. No, non puo' cara dottoressa Stevens, non puoi prendere i nostri posti da un giorno all'altro, non puoi tornare tra quei corridoi non li meriti..Non meriti che ALex ancora sia il tuo cagnolino, non meriti di essere felice, avrai passato pure un cancro, ti aiutato, ma dovevi lottare, dovevi restare, anche se Alex ti aveva lasciato, potevi ricominciare piano piano, e ora saresti uno di noi, come è giusto che sia.
Invece adesso non centir più nulla qui.
-Cristina..
 
 
Emisi solo quel suono, poi mi allontanai da lei...Alex mi seguì, Meredith restò li, vicino a lei, aveva ragione infondo, nessuno sapeva realmente il motivo per cui me ne ero andata.
Nessuno sa' che giorni dopo che sono partita, hanno notato che il cancro si era sviluppato ancora, avevo avuto un altro intervento, non era andato molto bene, allora sono rimasta in convalescenza per più tempo.
Mi sono ripresa solo ultimamente, ecco.
Questo lo sapevo solo io.
Non poteva giudicarmi.
Non poteva.
Camminai verso la strada volevo andarmene, Alex cercava di fermarmi per parlare.
Quando sentii un urlo, guardai avanti.
Vidi Alex corrermi incontro, e spostarmi.
Mi ritrovia faccia a terra, con lui sopra, che mi guardava.
 
-Izzie, come stai? Izzie rispondimi! Izzzie!
 
Non riuscivo a rispondere, i miei occhi li sentivo pesanti.
E li chiusi dolcemente.
Contro il mio volere.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 4- Taglia. Apri. Cuci. ***


Capitolo 4
 
Taglia. Apri. Cuci.

Izzie.
 
Essere chiurighi non è facile sopratutto ricominciare in ambienta ostile dov eutti cercano ti ammazarti morarlmente, sopratutto Cristina, continua ad andare avnti con le sue battutin da bimba cresciuta, ammetto mi fa solo ridere.
Con Alex invece tutto è fantastico per una volta mi sento a casa, dopo tanto tempo.
Nessuno credeva in lui, invece io ci avevo provato e con molta difficoltà sono entrata nel suo cuore e lui nel mio. 
Jo, quella specializzanda sta girando troppo intorno al mio uomo ma che posso farci, lei è stata qui nel periodo peggiore del Sattle, l'incidente aereo, la sostunuto lo ha aiutato ad alzarzi...Io non c'ero.
Andai a casa, trovai Alex a fissarmi, non capivo quando mi guardava così potevano esservi poche soluzioni. O voleva farlo, o voleva lasciarmi.
Mi fece sedere, mi prese le mani.
Mi baciò delicatamente poi sospirò, guardò per terra.
 
-Izzie. Non provo più nulla baciandoti. Mi sembra va di amrti invece ora, adesso in questo istante quando mi baci non mi viene in mente nulla che non sia il momento in cui tu te ne sei andata. Non siamo più gli stessi, tu sei camabiata. Io sono cambiato. E' vero sei il mio primo grande amore e sarai anche l'ultimo ma non riesco a stare con te. Almeno ora. 
-Alex, ho sbgliato è vero cazzo  ho sbagliato, ma io ti amo. 
-Non centra, non puoi tornare nella mi vita da un giorno all'altro, io non so' come descriverlo quello che provo per te. Ma torniamo quello che eravamo all'inizio due sconosciuti. 
-Ciao Alex.
 
Mi prese il braccio, mi portò vicino a se.
Non potevo far finta che lui non esiste, che lui non fosse mio marito. 
Non poteva chiedermi questo.
Forse era giusto così, ma che dico.
Mi scese qualche lacrima, non volevo che mi guardasse così. Andai via  da quella casa.
Andai al cimitero, da George, mi sento una bambina, ma non riesco, io non ce la faccio più.
 
-George, oddio Alex mi ha appena lasciato. mi ha lasciato per la mia stupida paura che ho avuto un tempo. Quanto mi odio per questo. L'ho capito sai? Si è innamorato di quell'altra ragazza. E io non posso farci nulla.
Ti voglio qui George. Per favore torna, non puoi avermi fatto questo. Sei morto! Non è un gioco. Tutti ve ne siete andati! E io sono rimasta sola. Ora sono sola. Meredith ha i suoi problemi da mamma, Cristina è tornata la stronza che era, Alex è tornato lo specializzando solitario. Tu non ci sei più e io la specializzanda modella è rimasta sola, a parlare con una lastra di marmo.
Devo andarmene seriamente, credevo realmente che se fossi tornata avrei ritrovato la mia vita, la mia casa? Questa non l'ha è più.
Me ne devo andare ora.
Altrimenti non me ne andrò mai da qui. 
Addio 007.
 
Vorrei essere in sala operatoria, farmi togliere questo cuore  che mi ritrovo dal petto. Sarebbe facile.
Tagli. Apri. Cuci.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3-Stringimi non lasciarmi andare via. ***


 Stringimi non lasciarmi andare via.
 








Izzie.

 
'Mi alzai, mi ritrovavo nel mio letto, a casa, mi girai e vidi George. Come potevo vederlo. Era morto.
Non feci domande, gli andai incontro e lo abbracciai stretto a me, mi mancavano i suoi abbracci, le nostre risate...Mi prese per mano...Io 
 
strinsi la sua come non avevo mai fatto prima, lo guardai, rividi il suo volto, non lo vedevo da molto, scrutai ogni piccolo dettaglio. 
 
Come poteva essere lui. Come poteva essere qui.
-George? Sei realmente tu? 
-Izzie, si sono io. Mi sei mancata così tanto..
-Anche tu, realmente dopo Denny aver perso anche te è stato tragico...Non ho potuto nemmeno salutarti per un ultima volta sei 
scomparso così nel nulla...
-Dovevo andarmene...Dovevo salvare quella ragazz Izzie..Ma ora devo salvare te.
-Come? Io?
-Se se qui, è solo per l'incidente di prima.
-Cosa? Ah si, ricordo qualcosa. Alex? Alex come sta?
-Non lo so' Izzie, ma ora risvegliati.
-Non capisco cosa dici.
-Apri gli occhi, torna nella realtà.
-Non ci riesco, non posso svegliarmi se sono già qui.
-Izzie, torna a casa.
-Non voglio andarmene, non voglio perderti un altra volta, voglio averti al mio fianco, voglio che mi salvi dalle cattiverie di Cristina, 
voglio ridere con te tra i corridoi del Seattle, voglio abitare con te e Meredith, ma se non ci sei tu, tutto questo non può esserci...Rivoglio 
la mia vita.
-Capisci, nulla è uguale ora, ma tu devi lottare per sopravivvere, hai Alex, lui ti ama davvero Izzie come tu ami lui.
-Ma se lo amo George come posso pensare ancora a te? A noi due che facevamo l'amore, alle nostre paure, al nostro di amore.
-Noi due siamo qualcosa troppo poco per un amore, ma troppo per un amicizia..siamo qualcosa di più dell'amore, siamo uniti da un 
legame indistruttibile anche dopo la morte.
No, non serve piangere Izzie...
-Si, ma io...
-Non parlare riaprii solo gli occhi...
 
Volevo tornare da Alex, alla vita reale, ma qui stavo bene, con lui, George, non avrei potuto rivederlo ancora...E al momento non capsico 
nemmeno come possa tornare indietro...
 
-Infatti non puoi tornare Izzie...
Devi dire addio al passato prima...
-Denny?
-Ciao piccola Izzie, hai ancora bisogno di noi? Vuoi vivere il futuro? Il passato non torna. Non può tornare, hai una sola vita goditela, 
lascia stare tutto quello che riguarda me e George, non ci veedi ma siamo sempre li al tuo fianco, non ti abbandoneremo mai.
Quindi ora lotta, riconquistati il tuo posto, fai il culo a tutti e sii felice con Alex, perchè tu lo ami.
Lo amavi anche quando stavi con me, vedevo i tuoi quando lo vedevi...E' vero hai scelto me...Ma il tuo cuore porta il suo nome.
 
Lo guardai, sorrisi...
RIguardai George, davvero dovevo rinunciare a quelle uniche due persone che mi rendono felice? Così felice da piangere al solo 
 
rivederle, al solo poterci riparlare ancora?
Mi toccai le labbra sentivo il suo calore, il suo amore, credo che questo sia reale. Non era George, non era Denny. Era Alex.'

 



Alex.

 
-Sono sicuro che si svegliarà Derek, non c'è bisogno di interventi vari, si svegliarà davvero..
-Alex, portiamola a fare un TAC per controllare...
-Non ha nulla, ha solo sbattuto la testa, deve risvegliarsi!
 
Iniziai a baciarla, a tenere le sue mani, ma nulla, il suo corpo rimaneva li esile ed immobile.
Chiusi gli occhi...Svegliati Izzie ti prego, non farlo ancora, aprii glio cchi, non posso perderti ora che ti ho trovata...
 
-Alex...Baciami...
-Izzie, amore sei qui con me ancora...
-Stringimi non lasciarmi andare via.
-Lo ho fatto una volta e non lo farò mai più.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1775365