Rebirth

di Haelessy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Slap ***
Capitolo 2: *** Books ***
Capitolo 3: *** Sea ***



Capitolo 1
*** Slap ***


Il sole già era alto nel cielo quando Harry decise che era finalmente giunta l'ora di uscire da sotto le coperte, talmente aggrovigliate tra loro che ci mise un po' per levarsele di dosso. Prese i soliti jeans neri dalla sedia su cui li aveva posati la sera prima e dopo esserseli infilati si diresse verso il mucchio di sporche magliette arrotolate che si trovava in un angolo della sua piccola stanza. Ne prese una che un tempo doveva essere stata bianca, anche se ormai tendeva più al grigio poiché era stata usata più volte in quel mese senza venire mai lavata. Mise un paio di scarpe consunte e uscì di casa dopo aver chiamato Zayn per fissare il posto dove si sarebbero visti.

Si erano dati appuntamento nel solito luogo, una panchina grande e mezza bruciata (Harry ringraziava quasi ogni giorno quel Dio in cui non credeva molto perché lui e Zayn non erano stati scoperti quando non proprio accidentalmente le avevano dato fuoco).

Arrivò al parco con qualche minuto di ritardo, l'amico era già lì ad aspettarlo, una sigaretta tra le labbra e un accenno di barba sulle guance scavate. Gli fece un cenno e lo raggiunse.

"Ehi" disse il riccio all'altro, che in risposta gli rivolse uno sguardo di rimprovero. "Dovresti curarti, non puoi uscire sempre in questa maniera, sembri un barbone" Harry sbuffò, rubando all'altro la sigaretta "Non mi importa, lo sai". Era sincero mentre lo diceva, le opinioni degli altri non lo interessavano molto, così come agli altri non importava nulla di lui.

Dicendo questo alzò lo sguardo e scorse un ragazzo che veniva verso di loro. "Zayn, chi è quello?" Chiese con disappunto. Non gli piaceva il fatto che si stesse avvicinando, non sapeva chi fosse e non lo voleva tra i piedi.

L'altro si girò e rispose dopo aver capito a chi si riferisse "Il figlio di un'amica di mia mamma, Louis, starà qui per un po'" Detto questo chiamò il nuovo arrivato perché venisse da loro.

Quando li raggiunse Harry provò un leggero imbarazzo, del quale non riusciva a spiegarsi la causa, e lasciò cadere la sigaretta che teneva ancora tra le mani, percepì il rimprovero di Zayn, ma non capì cosa avesse detto di preciso essendo troppo occupato a fissare la figura che gli si era appena posta davanti. 

Aveva due grandi occhi azzurri che lo fissavano con un cipiglio divertito, il corpo tatuato aveva delle proporzioni perfette tanto da sembrare disegnato da un pittore dalla mano esperta.

Per la prima volta da quando aveva iniziato a trascurarsi Harry si sentì a disagio per il suo aspetto e con una mano scostò i capelli che coprivano i suoi occhi verdi, così tristi da ricordare due pozzi vuoti.

Diede la colpa di quella strana sensazione allo sguardo troppo indagatore e innocente dell'altro, quindi, riscossosi con una scrollata di spalle lasciò che Louis si presentasse, e gli rivolse un sorriso spento, di cortesia.

"Stai bene?" 

"Cosa?" rispose Harry alla domanda del ragazzo appena arrivato. Nessuno si era mai preoccupato del suo stato d'animo, certamente non si aspettava lo facesse una persona che neppure lo conosceva. 

"Mi sei sembrato strano, credevo stessi male, volevo essere cortese, scusa" Detto questo sfoderò un sorriso che innervosì Harry. Gli sembrava falso e al contempo estremamente sincero. Neanche lui capiva perché, ma quella stupida gentilezza vera o falsa che fosse lo faceva arrabbiare. L'ultima volta che gli avevano chiesto cosa avesse con sincero interesse era stata fin troppo tempo prima. Lui era Harry Styles, quello arrogante, con pochi amici, nessuno doveva preoccuparsi per lui .

"Sentite, devo andare" 

"Scusa Harry non volevo farti arrabbiare, dico sul serio"

"Smettila di scusarti, sei un ragazzo, comportati da tale. O forse no...forse sei solo una schifosissima checca" Harry lo disse con cattiveria, forse troppa. O forse non fu la cattiveria a portare una trasformazione repentina nel carattere di Louis, fatto sta che quest'ultimo strinse gli occhi che si riempirono d'odio, e dopo aver tenuto sollevato il braccio destro per qualche istante calò un sonoro schiaffo sul viso dell'altro. Poi se ne andò, lasciando Harry e Zayn da soli, il primo a lamentarsi, l'altro intento a calmarlo.

"Perché l'ha fatto?"

"L'hai offeso, gli hai dato della checca."

"E quindi?"

"Non dovevi, non con lui. Sta passando un brutto momento e..."

"E suo atteggiamento dimostra solo quanto sia un frocetto quel ragazzo." Dopo averlo affermato Harry lasciò solo l'amico, e mentre si allontanava maledisse mentalmente Louis, dopo aver zittito la parte di sé che provava piacere all'idea che quello potesse essere gay. Gli sarebbe piaciuto non essere l'unico a non essere etero in quello stupido paese.

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Capitolo 2
*** Books ***


"Merda" sussurrò Harry guardandosi allo specchio, la mano posata sul livido che gli si stava formando sulla guancia colpita poco tempo prima da Louis. Non se ne capacitava, era vero, aveva lasciato che la rabbia prendesse il sopravvento su di lui, ma quello succedeva sempre, e poi non lo aveva insultato più di tanto. Gli aveva dato della checca, ma categoricamente anche lui lo era. Una checca attiva, ricordò a sé stesso nel tentativo di sentirsi superiore. Andò in cucina e prese un po' di ghiaccio da posarsi sulla guancia per lenire il dolore, poi accese la TV e iniziò a vedere qualche programma a caso, dimenticando, almeno per il momento, quello che era successo quella giornata. Ben presto però arrivò una chiamata di Zayn a ricordarglielo.

"Come va?"

"Andrebbe meglio se non avessi una guancia gonfia."

"Senti, lascia stare, ti prego non mettere su uno dei tuoi casini" "Deve pagarla."

"No. La colpa è stata tua non puoi..."

"Vaffanculo."

"Harry!"

"Che hai?"

"Lo hanno cacciato di casa".

Harry sorrise, ancora l'amico credeva gli importasse di quelle cose? "E quindi?" chiese strafottente.
"Lo hanno cacciato perché è gay, e tu glielo hai ricordato, per questo si è arrabbiato."

"Hanno fatto bene a cacciarlo"

"Sei terribile, quando smetterai di odiare chi è leggermente diverso da te?" 

"Mai. Sono...sbagliati." Siamo sbagliati.

Zayn attaccò, non sopportava quando Harry si comportava in quel modo. Fino a un mese prima era diverso, non si sarebbe mai permesso di dire certe cose. Fino a un mese prima non si trascurava. Era fidanzato, pieno di amici e tutto andava perfettamente. Poi un giorno si era chiuso in camera, per una settimana non aveva messo piede fuori da casa sua, finché la domenica non era uscito con delle pesanti valigie tra le mani e si era trasferito nella casa che suo zio aveva comprato lì vicino. Nessuno sapeva come mai, Zayn stesso nonostante fosse il più vicino al ragazzo non era venuto a conoscenza del motivo, Harry non ne parlava, e a lui andava bene così, non voleva invadere i suoi spazi. Nessuno lo voleva, se prima di ridursi così era amato da tutti ora la gente lo temeva, forse per colpa di quella sua aria da piccolo ladro.

"Ciao Zayn" Louis entrò nella camera del ragazzo con passo cauto, gli occhi arrossati. Zayn suppose fosse per il pianto che aveva seguito la discussione con Harry. "Ohi...non devi preoccuparti per quello che dice Harry. Davvero, è uno stronzo." Louis accennò un sorriso "Me ne sono accorto sai?" Zayn, rendendosi conto che l'altro non aveva intenzione di restare arrabbiato si rilassò, almeno non avrebbe dovuto pensare a come fare per calmarlo. Gli fece posto sul letto e decise di aspettare che l'altro si sedesse affianco a lui per intavolare un discorso più allegro, ma l'altro lo precedette con un'affermazione che lo lasciò spiazzato. "Ti piace molto Harry vero? Intendo dire, gli vuoi davvero molto bene? Perché sembra di sì." Zayn rispose che sì, certamente gli voleva bene, erano migliori amici. "Da quanto vi conoscete?" Louis sembrava realmente interessato e Zayn ne fu felice, magari non odiava davvero così tanto Harry. "Circa da sempre, siamo stati nella stessa sezione per molti anni." "E..." "E nulla, un giorno ci trovammo ad odiare la stessa persona. Sai come funzionano ste cose. Stringemmo una specie di alleanza. Così diventammo amici."

Non mi stupisce che tu e Harry siate diventati amici perché odiavate una persona. Nel senso, tu sei okay, ma lui sembra cattivo. Prima mi ha fatto quasi paura, non intendevo fargli del male, è che quando mi dicono certe cose mi arrabbio...mi spiace sul serio. Forse dovrei chiedergli scusa, anche se gli crea fastidio che io lo faccia” In realtà non era intenzionato a chiedergli scusa ma Zayn sorrise, colpito dalle parole dell'amico.

Ma sei sempre così buono tu?” Gli chiese ridendo.

Nah...è che ho capito che anche se mi comportassi male la gente non mi rispetterebbe.” Zayn gli credette perciò Louis si alzò e uscì dalla stanza di Zayn.

Mentre usciva da lì pensò che forse fare una passeggiata non gli sarebbe dispiaciuto, in fondo non aveva motivo di stare in casa tutto il giorno. Prese il telefono dalla propria camera e lasciò la casa.

Gli era sempre piaciuto camminare senza una meta precisa, amava poter riflettere senza interruzioni, soprattutto quando durante la giornata gli era successo qualcosa che lo aveva turbato. Pensare a quanto era accaduto con Harry gli avrebbe fatto bene, come sempre si stava imponendo di rimanere calmo davanti agli altri, ma era ancora arrabbiato per le parole che gli erano state rivolte. Sapeva di aver sbagliato a reagire in quel modo, ma non era riuscito a trattenersi. Quel ragazzo non sapeva nulla di lui, e a guardare il suo aspetto era l'ultimo a poter giudicare. Mentre continuava a pensare a quello che era successo si rese conto che era deciso a fargliela pagare. Gli veniva difficile essere sempre così buono, sapeva che di solito le persone si nascondevano dietro a un muro di freddezza quando subivano degli affronti, lui aveva reagito in modo diverso, spesso si congratulavano con lui della cosa ma avrebbe preferito che smettessero di lodarlo solo perché fingeva di essere chi non era. In realtà era arrabbiato, distrutto. Ma se gli altri se ne fossero accorti sarebbe rimasto solo, senza nessuno dalla sua parte nel caso fosse successo qualcosa.

Dopo un paio d'ore che camminava, non conoscendo benissimo il posto, si ritrovò a non sapere più dove si trovasse. Dopo essersi guardato un po' intorno chiamò Zayn per chiedergli di venirlo a prendere dandogli come indicazione per trovarlo una vecchia biblioteca che si trovava a pochi metri da dove era lui, poi decise di entrarci per rendere all'amico più facile il compito di ritrovarlo.

Una volta dentro si rese conto che anche lì sarebbe stato difficile rintracciarlo, l'edificio che gli era sembrato piccolo dall'esterno era in verità molto spazioso e conteneva almeno un centinaio di enormi scaffali colmi di libri. Tra di essi erano posizionati dei tavoli, mentre in alcuni punti c'erano delle poltrone, probabilmente utilizzate da chi aveva intenzione di passare più tempo a leggere lì. Proprio su una di queste notò un ragazzo ricciolino, fin troppo somigliante a Harry per non essere lui, completamente immerso nella lettura di un libro. Ogni tanto però alzava gli occhi, e si guardava intorno, come spaventato dall'idea che qualcuno lo potesse trovare lì. Louis decise di fargli prendere un piccolo spavento. Quindi lo raggiunse alle spalle e gli rubò il libro.

Buh!” Gli sussurrò in un orecchio prima di sfilargli il libro dalle mani.

Harry trasalì “Ridammelo frocetto!” urlò a Louis, guadagnandosi gli sguardi di rimprovero di tutti i presenti.

Sh, siamo in biblioteca, non si urla” Disse Lou con ironia fissando l'altro ragazzo.

Comunque, vediamo un po' che libro leggevi...”Amanti”...siamo sentimentali eh?” Ridendo si abbassò, avvicinando il suo viso a quello di Harry, che cercò di allontanarsi ma non riuscì più di tanto poiché venne bloccato dallo schienale della sedia. “Me lo dici tu di cosa parla o devo leggerlo io?” Aspettò qualche istante, ma non ottenendo risposta dopo essersi allontanato quanto bastava per poter vedere cosa c'era scritto sul retro della copertina, iniziò a leggere.

Allora, vediamo. “Un amore travolgente, assoluto, tra un aristocratico, Balthazar de Créon” lo dicevo che era una cosa da fasi venire le carie! Ma continuiamo “e un sem”...aspetta un secondo. Stai leggendo un libro gay! Tu stai leggendo un libro gay. Aspetta. Questo mi diverte sul serio.”

Si prese qualche attimo per ammirare l'imbarazzo evidente sul viso dell'altro, poi riprese a parlare.

Scusa se magari giungo a conclusioni troppo affrettate, ma credo tu sia gay quanto me.” Non ebbe bisogno che Harry dicesse niente, la sua espressione spaventata parlava per lui. Louis si riavvicinò al suo viso, e dopo essere rimasto qualche secondo fermo nel tentativo di aumentare la tensione che si era creata tra loro due gli sussurrò “Perché lo nascondi Harry? Ti fai così tanto schifo? Guardati...sei così triste...se fossi un libro saresti sicuramente “Madame Bovary”. Perso nelle tue fantasie di un mondo perfetto, incapace di apprezzare quello che potresti avere se solo non considerassi futile e orribile tutto quello che hai e che sei. Mi sbaglio forse?”.
Poi sorridendo soddisfatto Louis se ne andò.

All'uscita trovò Zayn che lo cercava preoccupato “Dove ti eri infilato?”

Scusa, ero entrato per aspettarti e poi mi sono perso. Troppi scaffali tutti uguali.” Rise, e così fece anche l'amico, sollevato di averlo trovato.

Tornarono a casa senza che Louis facesse parola di quello che era avvenuto all'interno della biblioteca.

Una volta rientrati Zayn notò che Louis aveva con se un libro di cui riuscì a leggere il titolo prima che l'altro lo nascondesse alla sua vista.

So che probabilmente non dovrei dirtelo perché ti passerà la voglia di leggerlo, ma credo proprio che quello sia il libro preferito di Harry.”

Oh...non lo sapevo. Tu lo hai letto?”

Zayn scosse la testa in segno di diniego. “Harry non vuole io lo legga, e non vuole dirmi neanche di cosa parli. Se lo cercassi da solo tradirei la sua fiducia...però potresti dirmelo tu no?”

Louis era in difficoltà, per quanto non trovasse simpatico Harry sapeva di non poter rivelare il suo segreto. 

 

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Capitolo 3
*** Sea ***


Ad Harry non era mai piaciuto andare al mare, anche quando era bambino preferiva rimanere a riposare sotto l'ombrellone con i genitori piuttosto che giocare. Odiava il numero esagerato di persone che si sdraiavano sulla sabbia per prendere il sole, credevano davvero che così avrebbero migliorato il loro aspetto? Inoltre detestava vedere i gruppi di ragazzine troppo magre con costumi striminziti atteggiarsi da grandi modelle passando tra gli ombrelloni con il solo scopo di farsi notare, ma lamentarsi quando attiravano gli sguardi di chi non ritenevano degno di loro. 

Sfortunatamente per lui le ragazze lo ritenevano alla loro altezza, motivo che le spingeva a passare ripetutamente davanti a lui costringendolo a mostrarsi leggermente interessato o per lo meno lusingato nonostante desiderasse solamente starsene per i fatti propri. Al terzo gruppo di oche che gli sfilava davanti decise di alzarsi per andarsene, ma Zayn arrivò in quel momento e si rese conto che ormai non aveva scampo, doveva rimanere lì, a farsi osservare e scottarsi inutilmente per tutta la giornata.

Ciao Harry!” Alzò la testa per ricambiare il saluto e scorse con disappunto dietro al viso dell'amico quello di Louis che sorrise soddisfatto alla sua sua espressione infastidita.

Ehi” rispose laconico. Quella giornata era iniziata male, e di minuto in minuto non faceva altro che peggiorare.

Si era alzato con un forte mal di testa e nel momento in cui aveva deciso di starsene a casa tutto il giorno si era ricordato di avere promesso a Zayn che sarebbe andato al mare con lui, per fargli compagnia.

Evidentemente però Zayn non sarebbe stato solo anche senza di lui, quindi pensò di congedarlo con una scusa, ma Louis lo interruppe facendogli una richiesta che non apprezzò minimamente.

Ora Zayn vorrebbe fare una partita a pallavolo, ma a me non va molto...magari mentre lui gioca io e te possiamo tenerci compagnia, così potremmo anche chiarire quello che è successo l'altro giorno” Zayn credeva parlasse ancora dell'episodio del parco, ma si sbagliava. Harry invece sapeva benissimo a che cosa si riferisse l'altro motivo per cui non aveva voglia di fermarsi con lui, per niente. Provò quindi a declinare l'offerta, ma davanti all'insistenza di Zayn non poté che accettare.

Una volta rimasti soli Harry fu il primo a parlare.

Cosa vuoi?” Chiese. “So benissimo che non ti interessa parlare con me, quindi o ti sbrighi a dirmi come stanno le cose o me ne vado, cosa che non mi spiacerebbe.”

Louis abbozzò un sorrisetto arrogante, poi rispose.

Su, rilassati...non voglio fare nulla di male. Certo, non mi interessa molto discorrere con te, ma voglio semplicemente giocare.”

Giocare?” Ripeté l'altro non capendo cosa intendesse.

Mi devi un favore e visto che sono una delle persone più buone del pianeta ho deciso che ti dovrai limitare a fare un gioco con me.”

Harry era sempre più confuso.

Ehi, rallenta. Io non ti devo nessun favore.” Affermò irritato.

Invece sì, solo che non lo sai.”

Illuminami allora.” Iniziava a spazientirsi, non sapeva dove volesse andare a parare. Si erano visti solo due volte, tre con quella, e non è che gli avesse fatto qualcosa di cui dovesse essere riconoscente.

Quando sono uscito dalla biblioteca mi sono portato dietro il tuo libro. Zayn mi ha chiesto di che parlasse, lo ha riconosciuto. Non gli ho detto niente, ero sicuro che avresti preferito così.” Quindi sorrise affabile.

Non dire stronzate. Eri sicuro che avresti potuto usare la cosa contro di me.”

Louis scoppiò a ridere “Beccato” disse senza smettere di sogghignare.

Allora sentiamo. Che gioco dovrei fare?”

Si tratta di un gioco a sfide. Anzi no, a opzioni. Ne hai due tra cui scegliere, se ti rifiuti di farle entrambe il mondo saprà il tuo piccolo segreto.”

Mi sembra più un ricatto piuttosto che un gioco.”

Come vuoi.”

Harry si sistemò meglio sulla sabbia, iniziava a sentirsi scomodo, infastidito e persino agitato. Non sapeva quello che poteva essersi inventato Louis, ma temeva che avesse escogitato qualcosa di decisamente subdolo.

Ora ti dirò le opzioni. Preparati e scegli bene. Puoi o lasciare che io ti lodi le doti dei ragazzi che ci sono qui, oppure andare da una ragazza che sceglierò io e chiederle di uscire.”

Troppo facile pensò Harry fissando Louis, poi gli disse che aveva scelto la prima delle due opzioni. Si sorprese persino di non avere cercato una scappatoia per evitare quella perdita di tempo.

Bene. Iniziamo allora.” Indicò in modo discreto uno dei compagni di gioco di Zayn. “Partirei dicendo che ha un costume stupendo, risalta perfettamente le suo come chiamarle...forme.” Poi accostò le labbra alle orecchie del riccio “Per me è passivo” sussurrò, sorridendo compiaciuto quando vide il ragazzo rabbrividire per il contatto del suo fiato con la pelle.

Cosa c'entra?!” Sbottò infastidito Harry.

Non era nei patti che tu mi interrompessi. Fammi continuare.”

Aspettò di vedere se l'altro avrebbe fatto quello che gli aveva detto, quindi riprese a parlare. “Già me lo immagino mentre scopa. Il viso contratto per il dolore e il piacere...le mani strette sulle lenzuola...gli addominali imperlati di sudore...da quanto tempo non fai sesso Harry? Io qualche ora, e ti posso assicurare che quel ragazzo è fantastico.”

Come se fosse stato tutto preparato in quel momento l'oggetto del discorso si girò verso di loro rivolgendo un saluto a Louis che non lo degnò di attenzioni ma continuò a parlare all'altro ragazzo che iniziava a sentirsi a disagio. Infatti scattò in piedi e fece per andarsene, ma dopo pochi passi venne raggiunto.

Siamo solo al primo ragazzo e già scappi? Cos'è? Ti mette a disagio che io abbia più ragazzi di te? Perché andiamo sono sicuro sia così. La situazione però potrebbe cambiare. Se solo ti dichiarassi.”

Era dunque quello che voleva? Che lui si dichiarasse? Harry voleva chiederglielo, invece disse “L'unica cosa che mi mette a disagio è che tu insinui di essere stato l'attivo con uno che sarà il doppio di te”.

Divertente Styles, divertente.” Si prese un attimo per ridere nel modo più falso che trovò prima di aggiungere “Allora rinunci? Mi trovo costretto a rivelare a tutti chi sei davvero.”

No!” Urlò procurandosi sguardi di dissenso da tutta la spiaggia.

No.” Ripeté abbassando il tono per poi chiedere “E' troppo tardi per cambiare sfida?”

La ragazza indicatagli da Louis era mediamente carina, non troppo alta, non troppo magra, capelli lunghi castani e occhi del medesimo colore. Harry la riconobbe come appartenente al secondo gruppo di oche che meno di un'ora prima le era passato davanti. Meglio pensò Almeno non sarà difficile ottenere un appuntamento.

Arrivò davanti a lei con aria spavalda nonostante in realtà non fosse molto sicuro di cosa avrebbe dovuto dire.

Andò dritto al punto così da non rischiare di finire a parlare per troppo tempo con lei e le sue amichette che tra l'altro lo fissavano come se non avessero mai visto un ragazzo prima.

Ciao, mi chiamo Harry. Volevo chiederti se uno di questi giorni ti andrebbe di uscire con me”.

I risolini che gli giunsero alle orecchie lo infastidirono molto. Avrebbe preferito un pungo in un occhio piuttosto che essere costretto a passare del tempo con loro. Pregò mentalmente che la ragazza che si trovava costretto a portare fuori non fosse come loro.

Piacere Harry, sono Eleanor e sì, uscirei volentieri con te.”

Sorrise. Sembrava simpatica, o almeno meno fastidiosa delle sue amiche.

Si scambiarono i numeri di telefono e lei gli diede il suo indirizzo.

Domani sera va bene?” Chiese lui.

Certamente.”

Si salutarono, ma c'era qualcosa che non lo convinceva dell'ultimo sguardo che gli aveva rivolto Eleanor prima che se ne andasse.

Gli era sembrata dubbiosa e non capiva perché. Dopo averci pensato per qualche minuto scacciò il pensiero dalla testa cercando invece di capire che fine avesse fatto Louis. Non lo vedeva da nessuna parte, non che la cosa gli dispiacesse ma avrebbe preferito chiudere velocemente la questione.

Alla fine lo scorse che giocava con Zayn perciò decise di andarsene senza farsi notare, avrebbe dato la conferma di aver davvero chiesto l'appuntamento un'altra volta. Evidentemente però non fu abbastanza discreto, e Louis lo raggiunse prima che se ne andasse.

Allora?”

Harry tirò fuori il telefono e gli mostrò il numero della ragazza.

Mh...a quando l'appuntamento con la tua principessa?”

Sul viso aveva stampato un sorrisetto impertinente che sapeva seccare il ragazzo davanti a lui.

Domani.” Non sapeva se dirgli che aveva deciso di non presentarsi da lei, tanto non lo avrebbe mai saputo.

Dovrai andarci per forza. Ho orecchie e occhi ovunque in questo posto, saprò subito se lo avrai fatto o meno.”

Si è messo anche a leggere nel pensiero adesso?

Ma se sei arrivato qui solo da qualche giorno.” Disse indispettito dall'intuito dell'altro.

Sai Styles, ho anche io i miei segreti.” Affermò enigmatico, poi tornò alla partita lasciandolo libero di allontanarsi dalla spiaggia.

Mentre se ne andava continuava a risuonargli nella testa il tono in cui aveva pronunciato il suo cognome. Non sapeva perché lo conoscesse, probabilmente lo aveva chiesto a Zayn, ma lo usava con una cattiveria che gli dava i nervi.

Pensare che la prima volta che lo aveva visto lo aveva trattato male perché gli era sembrato eccessivamente dolce. Non si era mai sbagliato tanto in vita sua.

Quando arrivò a casa si sentiva irrequieto perciò decise di fare una corsa lungo il perimetro dell'abitazione, magari stancarsi non lo avrebbe tranquillizzato ma almeno sarebbe riuscito a dormire un po'.

Mentre correva trovò con sua sorpresa Eleanor, in un primo momento pensò di andarle incontro. Probabilmente se avesse visto quanto era sciatto avrebbe deciso di annullare l'uscita e non avrebbe avuto più problemi. Si accorse però che parlava al telefono quindi cambiò idea e si nascose nell'angolo tra la siepe che circondava l'edificio dove abitava e un cancello. Per quanto non volesse farlo si ritrovò ad ascoltare quello che lei diceva con voce troppo alta per non essere sentita.

Nel momento in cui si rese conto di quello di cui stava parlando ebbe un giramento di testa e si sedette, poi continuò ad origliare.

 

 

 







ANGOLO AUTRICE

 

Okay, è il primo angolo autrice che scrivo e questo mi mette decisamente in ansia.

Ma credo che sia necessario farlo a questo punto, per lo meno per scusarmi dell'enorme ritardo con cui ho postato. Ho avuto dei contrattempi e non sono riuscita a scrivere per molto.

Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto, a me non ha convinto molto, magari voi la pensate diversamente.

Quindi fatemi sapere lasciando una recensione se vi va :) 

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