Dieci cose da non fare al primo appuntamento

di Black_Yumi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non arrivare tardi al primo appuntamento. La prima impressione è quella che conta. ***
Capitolo 2: *** Non portarla in un bar o in un ristorante squallido; Anche se non sei Rockfeller puoi sicuramente trovare un posto decente. ***
Capitolo 3: *** Non parlate subito dell'ex, al primo appuntamento i precedenti fidanzati/e non devono esistere. ***
Capitolo 4: *** Non fare il tirchio o la tirchia e offri la cena, o almeno provaci. ***
Capitolo 5: *** Non parlare di futuro, o peggio di matrimonio e figli: è solo il primo appuntamento ***



Capitolo 1
*** Non arrivare tardi al primo appuntamento. La prima impressione è quella che conta. ***


 

 

Non arrivate tardi al primo appuntamento. La prima impressione è quella che conta.

 

 

 

 

Per l'ennesima volta Hermione guardò l'orologio che era allacciato al polso, mentre innervosita si sorreggeva il viso con una mano e con l'altra iniziava a picchiettare le dita sul tavolino della locanda.

Decise di bere un sorso del suo the, ormai diventato freddo.

Ogni qualvolta sentiva il campanello posto sopra la porta del locale si girava verso di essa.

Ma puntualmente rimase delusa nel constatare che la persona che stava aspettando da almeno un'ora non si era fatta ancora vedere. Avvilita, decise di prendere le sue cose e andarsene, ormai stanca di aspettare, mentre si chiedeva il motivo che l'aveva portata ad accettare quell'appuntamento.

Immersa nei suoi pensieri non si rese conto di essere finita addosso a qualcuno, alzò il viso pronta a scusarsi ma poco dopo incontrò lo sguardo di Fred.

E la sua espressione si fece ancora più adirata dopo aver visto il sorriso del ragazzo.

- Scusami il ritardo Herm, ma George ha avuto un' impegno e l'ho dovuto sostituire al negozio. Spero che tu non abbia dovuto aspettarmi tanto!.- esclamò il ragazzo

Hermione nel frattempo si domandò ancora una volta per quale motivo aveva deciso di concedere a Fred quel primo appuntamento, ma non fece in tempo a pensare ad altro che il rosso la trascinò nel locale dal quale era uscita poco prima.

 

 

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Capitolo 2
*** Non portarla in un bar o in un ristorante squallido; Anche se non sei Rockfeller puoi sicuramente trovare un posto decente. ***


Non portarla in un bar o in un ristorante squallido; Anche se non sei Rockfeller puoi sicuramente trovare un posto decente.


 

Quella sera sarebbe stato il loro primo anniversario, ormai erano tre anni che lei e Ron erano fidanzati, ed era già da qualche mese che sperava che le avrebbe chiesto di sposarla, ma purtroppo puntualmente rimaneva delusa.

Aveva impiegato molte ore a prepararsi per quella serata così speciale, e sperava che tutto fosse perfetto.

Si guardò allo specchio controllando che tutto fosse in ordine.

Suonarono al campanello e Lavanda corse al piano inferiore, stando ben attenta a non scivolare giù dalle scale per la fretta.

Aprì la porta al suo ragazzo e lo baciò con trasporto, mentre Ron le diede un mazzo di rose che aveva tenuto per tutto il tempo dietro alla schiena.

Lavanda prese i fiori e andò a posarli in un vaso pieno d'acqua, per poi prendere il suo cappotto e lo indossò poi raggiunse il suo ragazzo.

Il rosso disse alla sua ragazza che qualche giorno prima aveva trovato il locale perfetto per trascorrere quella serata, e che secondo lui sarebbe piaciuto anche a lei.

La prese per mano e la condusse verso un vicolo, per poi smaterializzarsi verso la loro meta.

Poco dopo giunsero di fronte a un ristorante dall'insegna pressoché illeggibile, si distinguevano solo poche lettere, anch'esse sbiadite col tempo.

Entrarono, e subito la ragazza si accorse di quanto poco in ordine fosse la locanda.

Un uomo basso con un po' di gobba si fece avanti e dopo essersi accertato della prenotazione condusse i due ragazzi al loro tavolo.

Dopo che si furono seduti, Lavanda si guardò intorno.

La locanda non era tenuta nei migliori dei modi, era un po' troppo trascurata. I muri erano pieni di buchi e l'intonaco era pieno di crepe e in certi punti mancava.

Dopo quasi un'ora arrivò il cibo che avevano ordinato, ma alla ragazza non piacque nemmeno un piatto; o era troppo cotto o aveva un gusto strano ed era troppo molliccio e dall'aspetto per nulla invitante.

Decise di lasciar perdere, dicendo che non aveva molta fame.

Il resto della serata passò in fretta, con grande gioia della ragazza che non vedeva l'ora di andarsene da quel posto.

Non aveva detto nulla per non ferire Ron, sapeva che si era impegnato molto per rendere la loro serata indimenticabile.

Passeggiando per le vie della città, mano nella mano, la ragazza si ripromise che il prossimo anno avrebbe organizzato lei il loro anniversario così da essere più sicura. 

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Capitolo 3
*** Non parlate subito dell'ex, al primo appuntamento i precedenti fidanzati/e non devono esistere. ***


Non parlate subito dell'ex, al primo appuntamento i precedenti fidanzati/e non devono esistere.


 

La ragazza continuava a parlare ininterrottamente, incurante del' espressione infastidita che aveva il ragazzo seduto di fronte a lei.

Ormai, Blaise sapeva tutto quello che riguardava gli uomini che aveva frequentato Pansy, solo che di sicuro la mora non interessava quello che stava pensando; è sempre stato così sin da quando si conoscono.

Quando la ragazza iniziò a raccontare delle prestazioni sessuali che ha avuto, il ragazzo pensò seriamente di andarsene, prima di sentirsi male.

Blaise si alzò e Pansy interruppe il suo racconto guardando interrogativamente il moro in piedi davanti a lei.

Mentre Zabini stava per avviarsi verso l'uscita la ragazza lo prese per un braccio, e sapeva che non l'avrebbe lasciato andare fino a quando avrebbe ottenuto una spiegazione.

Le disse che a lui non importava nulla di quello che le era successo in quelle relazioni, e nemmeno voleva sapere quello che ha sentito mentre era a letto con degli altri uomini.

Perché questo significava solamente che tutti sono riusciti a conquistarla e a uscire con lei, mentre lui che era innamorato della sua amica sin da quando l'aveva vista dalla prima volta, non riusciva ad avere un' occasione.

Non aveva mai avuto il coraggio di invitarla ad uscire, ci riusciva solo come amico, ma lui non voleva essere solo questo per lei.

Ogni volta che la vedeva fra le braccia di qualcuno moriva dentro, ma ha sentito il cuore frantumarsi letteralmente quando ha visto lei insieme al suo migliore amico.

Le spiegò che a lui interessava solamente che lei rimanesse se stessa senza mettere la sua solita maschera di indifferenza.

Sperando che non lo rifiutasse la baciò, ma con sua grande gioia Pansy rispose al suo bacio, e assaporò le sue morbide labbra.



 

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Capitolo 4
*** Non fare il tirchio o la tirchia e offri la cena, o almeno provaci. ***


Non fare il tirchio o la tirchia e offri la cena, o almeno provaci.


 

Si sa che più soldi si hanno e più si fa fatica a spenderli, avendo paura che finiscano troppo presto, ma di certo questo non poteva essere il caso di Scorpius Malfoy!

Lui aveva galeoni che gli uscivano da tutte le parti, però Rose si chiese perché ogni volta che la invitava fuori, lui non le pagava nemmeno la cena.

Come è successo al loro primo appuntamento, era da parecchio tempo che lui insisteva, arrivando persino a seguirla ogni parte lei andasse, almeno fino a quando non ha ceduto pur di toglierselo dai piedi.

Erano andati in un grazioso locale a Hogsmeade e avevano passato una giornata molto piacevole, anche se le battute e i commenti sarcastici non sono mancati.

Quella volta, come quelle a seguire ha tirato in ballo un sacco di scuse da quella più banale “ mi sono dimenticato il portafoglio” a quella più usata “ ho un impegno, potresti pagare tu? Te li restituirò promesso!” quando in realtà sapeva benissimo che non li avrebbe più rivisto nemmeno un centesimo.

Ma di certo quella volta non l'avrebbe fregata, visto che prendendo l'occasione al volo, dopo un loro battibecco se ne andata lasciandolo solo.

Sapeva che faceva finta per farla innervosire, e in effetti rendeva tutto molto più divertente! 

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Capitolo 5
*** Non parlare di futuro, o peggio di matrimonio e figli: è solo il primo appuntamento ***


Mi dispiace moltissimo per aver aggiornato così tardi, ma ho avuto problemi con l'HTML, noo si caricava completamente la pagina e dopo tante prove ce l'ho finalmente fatta.

Spero che il nuovo capitolo vi piaccia :-)





Non parlare di futuro, o peggio di matrimonio e figli: è solo il primo appuntamento





Aveva aspettato quel momento da moltissimo tempo, sin da quando aveva visto quel ragazzino con gli occhiali alla stazione pronto per partire per Hogwarts.

Aveva desiderato talmente tanto di diventare per lui almeno un'amica che alla fine ce l'aveva fatta grazie a suo fratello Ron.

Ora dopo sei anni e mezzo ce l'aveva finalmente fatta! E il momento stava per arrivare.

Mancavano solo poche ora al suo primo appuntamento con Harry e non stava più nella pelle.

Era da quando era piccola che si era innamorata di lui perciò doveva essere tutto perfetto; aveva pianificato ogni cosa che dovevano fare quel giorno, e di certo sarebbe stato indimenticabile, almeno per lei.

Nel frattempo l'ora dell'incontro si stava avvicinando sempre di più e Ginny era sempre più in ansia e nervosa.

Faceva avanti e indietro per la stanza controllando e leggendo più volte la lista che aveva in mano.

A circa un'ora dal suo incontro con Harry, Ginny iniziò a prepararsi.

Indossò un vestitino verde chiaro con dei sandali di una tinta più scura, poi acconciò i capelli rossi in una comoda coda ed infine si truccò.

Quando fu l'ora dell'appuntamento scese al piano di inferiore dove trovò Harry ad attenderla.

Mentre la ragazza si avvicinava, ha avuto l'occasione per ammirare il fisico di Harry: dagli occhi nascosti dietro le lenti degli occhiali, dal sorriso imbarazzato che le rivolgeva, il petto evidenziato da una maglietta nera un po' aderente e da un paio di jeans che gli fasciavano le gambe.





Mentre passeggiavano per le vie del paese iniziarono a parlare del più e del meno.

Quando arrivarono vicino ad un parco decisero di andarsi a sedere vicino ad una fontana.

Restarono un bel po' in silenzio non sapendo da che parte iniziare il discorso, visto che entrambi erano troppo imbarazzati per dire qualcosa.

Fino a quando la rossa, stanca di quella calma decise di chiedere a Harry qualunque cosa, ma le parole le uscirono prima che avesse il tempo di collegare quello che stava per dire.

<< Cosa ne pensi se un giorno io e te ci sposassimo e avessimo dei figli? >> disse Ginny con tono sognante, immaginandosi già con indosso un vestito bianco mentre camminava lungo la navata, dove ad attenderla c'era proprio il ragazzo seduto al suo fianco. Per poi sognare ad occhi aperti il momento in cui un giorno avrebbe stretto fra le braccia un loro bambino per poi andare ad abitare in una deliziosa villetta dove avrebbero vissuto, magari fino a quando sarebbero invecchiati.

Harry vedendo l'espressione sognante della ragazza non seppe cosa fare e da un'espressione sconvolta, dopo aver udito quello che aveva detto assunse un'espressione allarmata non sapendo cosa fare.

La sua amica lo terrorizzava con quello sguardo tra il sognante e l'infuocato.

Va bene che lui aveva sempre desiderato farsi una famiglia, ma così era veramente troppo presto e lui non era ancora pronto ad assumersi tutte quelle responsabilità: fidanzarsi, comprare l'anello, fare la proposta di matrimonio, comprare casa, sposarsi, avere eventuali figli...

Poco dopo anche il ragazzo assunse un'espressione simile a quella quella ragazza al suo fianco, solo che la sua era solo un po' più tra l'impaurita e il terrificante.





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