What I feel now?

di _Luthien_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Dualla ***
Capitolo 2: *** 2- Roslin ***
Capitolo 3: *** 3- Athena ***
Capitolo 4: *** 4- Leoben/Kara ***
Capitolo 5: *** 5- Lee ***
Capitolo 6: *** 6- William ***
Capitolo 7: *** 7- Galen Tyrol ***
Capitolo 8: *** 8- Kara Trace ***
Capitolo 9: *** 9- Athena ***
Capitolo 10: *** 10- Lee Adama ***



Capitolo 1
*** 1- Dualla ***


Prompt: con i piedi scalzi          Personaggi: Dualla
 
Ti osservo dormire.
Hai l’espressione rilassata tipica di un bambino senza preoccupazioni; credo siano mesi ormai che non la vedo sul tuo viso.
La mia, al contrario, è preoccupata.
La cosa buffa in tutto questo è che la mia preoccupazione deriva dalla tua tranquillità; o meglio, dalla ragione che la causa.
Lei.
È sempre venuta prima di me, vero? Anche quando non c’era, anche quando era lontata, sposata con un altro, lei era sempre qui.
Per mesi ho volontariamente deciso di non vedere la tua rabbia quando qualcosa ti ricordava lei. Per mesi ho volontariamente deciso di non ascoltare la voce dentro la mia testa che mi diceva che tutto quello che avevamo era una finzione.
Ma non ho potuto fare a meno di continuare a fingere; quando riuscivo a convincermi che questa recita fosse reale ero felice.
Sei entrato nella mia vita, nel mio cuore a piedi scalzi, Lee. E hai lasciato delle impronte così marcate, che non se ne andranno mai.
Ed io? Sono entrata in punta di piedi nella tua vita?
Credo di sì.
Ma le impronte che io ho lasciato erano troppo leggere, così leggere, che è bastato che lei tornasse per cancellarle completamente.

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Capitolo 2
*** 2- Roslin ***


Citazione: Le persone tranquille hanno le menti più rumorose. (S. W. Hawking)           Peronaggi: Roslin/Billy
 
Non posso crederci, non voglio crederci.
Tra le tante persone, proprio lui.
Così buono, dolce, gentile. Da quando questa guerra è iniziata sono morti in molti ma credo di poter dire con certezza che lui fosse quello che lo meritava meno.
Prima di tutto questo, quando ancora vivevamo sul nostro pianeta – so che dovrei smetterla di considerarla “casa” – non lo conoscevo.
Era l’impacciato segretario che qualcuno mi aveva affidato, in modo che io non fossi troppo oberata di lavoro. Come se non fossi stata in grado di gestirmi.
Ma ora...non l’ho mai ringraziato abbastanza per avermi sostenuto da quando sono stata fatta Presidente delle Colonie.
Non so davvero come, ma Billy sapeva sempre cosa dire e quando dirla.
Sembrava solo un dolce e timido ragazzo, un animo tranquillo, ma sapeva sempre cosa fare.
Ogni singola volta che ho vacillato negli ultimi mesi, sapevo che lui era lì a sostenermi.
Quando si presentava un problema potevo vedere gli ingranaggi muoversi all’interno della sua testa.
Doveva esserci così tanto rumore lì dentro, non riesco nemmeno ad immaginarlo.
Ed ora non c’è più nulla.
Solo un assordante silenzio.

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Capitolo 3
*** 3- Athena ***


Prompt: Highway to hell  AC/DC
Personaggi: Athena
                    
È molto più difficile di quanto pensassi.
Prima ero un Cylon che combatteva contro gli umani. Sapevo cosa dovevo fare, avevo ben chiara la mia missione.
Poi Helo ha distrutto ogni cosa.
Ogni certezza spazzata via dal suo sorriso, dalla sua risata, dal calore del suo abbraccio. E, come se questo non fosse sufficiente, anche Hera.
Quando lei è nata ho smesso di essere un Cylon e sono diventata una madre. Identica alle madri umane, con gli stessi istinti, le stesse paure.
Poi sono diventata moglie.
Ed in seguito sono tornata ad essere uno dei soldati del Galactica. Ho fatto così fatica a riconquistare la loro fiducia.
Ma ero convinta di farcela, di aver deciso da che parte stare.
Poi vedevo gli altri; le 6, le 8, le mie sorelle e i miei fratelli.
E mi sentivo di nuovo in parte Cylon.
Cosa sono?
Umana o Cylon?
Non posso essere entrambe?
Quindi eccomi qui, a dire a tutti voi, uomini della flotta e Cylon riuniti, non cosa sono ma *chi* sono.
Sono Athena.
E ogni volta che uno di voi cerca di catalogarmi come appartenente ad una delle due razze è come andare all’inferno, perchè sembra sempre che io tradisca qualcuno.
Ho pagato i miei debiti con tutti voi, non devo nulla a nessuno.
Ciò che ho me lo sono guadagnato.
Ecco chi sono.
Athena, membro della flotta coloniale, Cylon, moglie e madre. Tutto questo e nulla di diverso.
 

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Capitolo 4
*** 4- Leoben/Kara ***


Prompt: Schegge di vetro
Personaggi: Leoben/Kara
 
Per molto tempo abbiamo camminato su schegge di vetro. Non ti fidavi di me, ovviamente. Come darti torto.
Ho raccolto le schegge della tua diffidenza ad una ad una, ed ogni volta che lo facevo, tu di nuovo riempivi il pavimento su cui camminavamo.
C’era il fuoco dentro di te. Un fuoco che ardeva senza fermarsi ma era ancora sopito, tenuto a freno dall’inconsapevolezza del tuo destino.
Ma ora io l’ho liberato.
Ora che hai visto la terra, ora che ti ho convinta che sei destinata a qualcosa di grande, quel fuoco divampa nella tua anima e ti brucia, ti consuma.
Non sai nemmeno tu cosa fare. Sai solo che devi fare qualcosa.
Trovare la strada, anche se nessuno ti crede.
L’equipaggio che hai con te non si fida.
Ora sai come ci si sente quando qualcuno semina schegge di vetro lungo il tuo cammino.
Ora sai come mi sono sentito io.
Ma non importa, perchè ora sei come, camminiamo sullo stesso sentiero e non abbiamo paura delle ferite che quei frammenti possono causarci.
Io e te, Kara.
Senza altro che ci ostacoli.
 

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Capitolo 5
*** 5- Lee ***


Prompt: Eleganza
Personaggi: Lee, Laura, William
 
Ora capisco.
Ora che la osservo davvero, negli ultimi momenti della sua vita.
Ora che è più stanca che mai.
Il viso pallido, l’espressione tirata, il respiro affannato, la consapevolezza della fine.
Non potrebbe esserci un momento peggiore.
Eppure capisco.
La prima volta che realizzai che tra loro c’era qualcosa, non volli nemmeno pensarci.
Lui è mio padre, dannazione! E lei è il Presidente e io...bhè, non l’ho mai vista come una donna.
Eppure loro, incuranti del mio imbarazzo, non si sono risparmiati occhiate e smancerie davanti a me.
Non capivo come potessero amarsi.
Erano, e sono, così diversi.
All’inizio erano pronti a scannarsi reciprocamente, lo ricordo bene. Ed ora, non possono fare a meno l’uno dell’altro.
Non avrei mai pensato di vedere mio padre guardare qualcuno in quel modo.
Con quello sguardo dolce, di chi non ha altri al mondo se non l’oggetto del proprio amore.
So che sarà difficile dirle addio. Lo è anche per me; Laura è stata per me una madre. E so che in certi momenti non mi sono comportato al meglio nei suoi confronti, ma l’ho fatto per la flotta.
Non mi sono mai piegato ad un compromesso, non ho mai macchiato un ideale. So che lei questo può capirlo.
È questa la sua bellezza.
Laura ha la straordinaria capacità di capire chi le fa del male, chi le va contro.
È bella.
Magari non è più giovane o avvenente, il suo corpo non è quello di una ventenne, ma la sua anima è pura, elegante.
Per questo mio padre la ama, per questo la amerà sempre.
 

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Capitolo 6
*** 6- William ***


Pacchetto: Leo
Personaggio: William Adama
Proverbio: Due padroni non si possono servire
 
Quella che gli si poneva davanti non era affatto una scelta facile. Da un lato c’era Carolanne, il suo ricordo ancora vivo e ben impresso nella memoria. Il suo sorriso, in grado di illuminare un’intera stanza, i sui capelli biondi, la sua voce gentile, i modi di fare pacati. Ed ogni anno, puntualmente, lei tornava a trovarlo.
Era abituato ormai,non lo infastidiva più; anzi, Willim poteva tranquillamente ammettere che aspettava quel giorno ricorrente. Gli permetteva di tornare indietro, prima di tutti gli errori, prima di Zach, prima dell’attacco, prima del fallimento come padre, prima dell’odio di Lee.
Ma quell’anno era diverso. Quell’anno William Adama, l’Ammiraglio della flotta, temeva la comparsa della moglie.
“Ex moglie” si disse. “Ci eravamo lasciati, non ci parlavamo da anni.”
Oggi quel ricordo combatte ferocemente nella sua testa con le sensazioni suscitate nel suo cuore da Laura Roslin, l’alternativa dall’altro lato.
Laura, il Presidente delle Colonie, viva, miracolosamente sana.
Coraggiosa, forte, decisa. Viva.
Forse Laura rappresentava la sua occasione per dimenticare Carolanne, per lasciarla andare. E insieme a lei, lasciar andare tutti i suoi errori.
Ma il suo cuore doveva decidere a chi legarsi. Continuare ad amare un ricordo oppure aggrapparsi alla speranza di una vita reale?
Doveva scegliere, anche se sembrava dannatamente doloroso.

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Capitolo 7
*** 7- Galen Tyrol ***


Pacchetto: Genimi
Personaggi: Capo Tyrol
Canzone: Enjoy the Silence- Depeche Mode
 
“Quanti di noi sono finiti con persone che desideravano davvero? Si sono legati alla migliore tra poche opzioni. E perchè? Perchè quella che desideravano, che amavano davvero, era morta, deceduta.”
Tyrol l’aveva urlato circa un’ora prima all’Ammiraglio. E lo crede davvero.
Nessuno di loro ha avuto quello che voleva in questa vita. Da quando sono stati attaccati e si sono trasferiti sulle navi, tutto è andato in rovina.
Si siamo accontentati.
Si siamo sentiti in dovere di ritenersi fortunati per il fatto che eravano sopravvissuti e hanno preso quello che gli veniva dato, senza chiedere di più.
Ha accettato Cally perchè non poteva avere di meglio. Era una brava ragazza, dolce, una buona madre. Non l’amava, vero, ma non gli dispiaceva.
Ed ora era morta. Anche lei. Ma Cally non sarebbe tornata, non era come Boomer.
Ed adesso che Tyrol è solo, con Nicky tra le braccia, sente la sua mancanza.
C’è ancora il suo odore nella stanza, le ombre invisibili del suo passaggio ancora presenti.
È morta. Ma lui non l’amava quindi non riesce a capire quanto faccia male.
Quello che però riesce a capire benissimo è che si sente solo e stupido.
Perchè, nonostante tutto, Galen Tyrol aveva tutto; o perlomeno, tutto quello che si poteva avere con delle condizioni di vita come le loro.
Aveva un lavoro, una moglie, un figlio, una famiglia.
E forse non era perfetta, ma l’aveva.
Era tutto lì, tra le sue braccia.
Ed ora non ha più niente.
Quelle parole che ha detto prima, quella confessione del suo affetto per Cally, affetto ma non amore, poteva davvero risparmiarsela.
Quelle parole hanno fatto solo del male.
 

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Capitolo 8
*** 8- Kara Trace ***


Pacchetto: Capricornus
Personaggi: Kara Trace
Canzone: Dancing- Elisa
 
È pazzesco, non avrei mai pensato di arrivare a questo punto.
Il punto in cui non mi fido più di nessuno tranne che di te.
Non di Helo, non di Athena, nemmeno di mio marito.
Tu sei l’unico in cui confido.
Leoben.
È follia.
Sono sola in questa cosa. Posso vedere come mi guardano; mi seguono solo perchè il Vecchio glielo ha ordinato.
Ma con il tempo ce la farò. Tornerò indietro, sulla terra.
Tu ti fidi di me, ed io non posso fare altro che affidarmi a te.
Mi stringo contro te, pur non volendo, pur sapendo che è sbagliato, perchè sento in te una forza di cui ho bisogno.
Sono spavantata, Leoben. Ho paura come mai nella mia vita. E se loro avessero ragione? Se fossi semplicemente pazza?
E allo stesso tempo sono esaltata, come se fossi sotto l’effetto di una droga. Posso salvarli, so che posso.
E in mezzo a questa confusione, a questo mare in tempesta, tu sei la bussola che mi permette di mantenere la rotta. Tu mi tieni a galla.
Tu. Un Cylon.
 

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Capitolo 9
*** 9- Athena ***


Scritta per il Prompt Days indetto da Pseudopolis Yard http://pseudopolisyard.blogfree.net/
Personaggi: Athena
Prompt: Stemma
 
Vedo come gli altri della flotta mi guardano.
Percepisco i loro occhi sulla mia schiena ogni volta che non li ho di fronte.
Non hanno il coraggio di dirmi in faccia quello che pensano ma sento risuonare i loro pensieri come se fossero grida.
CYLON... CYLON... CYLON...
Ma non è vero.
Sono consapevole dell’importanza dell’uniforme che indosso.
So che mi è stata data perchè l’ammiraglio Adama si fida di me.
Ma non è lo stemma cucito sopra di essa che mi rende più umana e meno Cylon, più parte della flotta e meno nemica.
È il mio cuore.
È l’amore di mio marito, umano, come tutti gli altri qui sopra.
È il fatto di essere madre.
Sono io.
Certo, lo stemma mi ha fatto credere in me. Ma non è la cosa più importante.
Questa gente è la mia gente.
Queste persone, Kara, Lee, Saul, l’Ammiraglio stesso sono miei amici.
Questo stemma non fa di me un’umana, non mi rende migliore.
Ma mi ricorda, a me e a tutti i Cylon là fuori, che noi combattiamo, non solo per la sopravvivenza, ma per la nostra libertà.
Per avere una casa.
Per poter trovare un pianeta che ci ospiti, per poter vivere felici, coltivare, costruire, far crescere i nostri figli all’aria aperta e non dentro ad un’astronave.
Lo stemma sulle tute dei piloti, dei macchinisti, degli ufficiali rappresenta il cuore di tutti i sopravvissuti.
Quindi  che la smettano di considerarmi diversa.
Sono quella che sono.
Athena.
Ed indosso questo stemma con onore.

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Capitolo 10
*** 10- Lee Adama ***


Personaggi: Lee Adama/ Kara Trace

Song: Per tutta la vita- Noemi   https://www.youtube.com/watch?v=7KrOOlK01Yo

Scritta per la  “Settimana tematica #1: SONGFIC - Iniziativa del forum Pseudopolis Yard”
http://pseudopolisyard.blogfree.net/
 
 

Per tutta la vita 
Andare avanti 
Cercare i tuoi occhi 
Negli occhi degl'altri 
Far finta di niente 
Far finta che oggi 
Sia un giorno normale 

 
Ma non lo è vero?
Non è un giorno normale, non può esserlo.
È passato un anno dal giorno, in cui, sbronzi e felici abbiamo urlato al cielo il nostro amore.
È passato un anno dalla mattina in cui mi sono svegliato, convinto di trovarti al mio fianco dopo la notte passata insieme.
Ma tu non eri lì.
Eri andata a sposare Anders.
 

Un anno che passa 
Un anno in salita 
Che senso di vuoto 
Che brutta ferita 
Delusa da te, da me, 
Da quello che non ti ho dato 

 

Per ogni giorno, da un anno a questa parte, mi sono chiesto il perchè.
Perchè lui e non me?
Perchè sei scappata, cosa ti ha spaventato, Kara? Qualunque cosa fosse, avremmo potuto risolverla ma tu non hai nemmeno voluto parlarne.
Mi hai pugnalato al cuore quel giorno, ed ogni giorno a venire, rigiravi il coltello nella ferita.
Ero così deluso, arrabbiato con te. Sei il tipo di persona che si lancia nelle imprese più difficili, quelle praticamente senza speranza, ma non hai voluto darmi una possibilità a me; a noi.
Con il tempo ho realizzato che ero deluso anche da me stesso.
Se hai scelto Anders un motivo deve esserci.
In cosa ho mancato, Kara?
Cosa ti ha dato lui che non ti ho dato io?
Dove ho fallito?

Per tutta la vita 
Cercare un appiglio 
L'autunno che passa 
Ma forse sto meglio 
Trovarsi per caso 
In un bar del centro e sentirsi speciale 
Ma l'amore è distratto, 
L'amore è confuso 
Tu non arrabbiarti, ma io non ti perdono 
Delusa da te, da me, 
Da quello che non mi hai dato...mai 

 
Che cosa potevo fare?
Restare ad aspettare che tu cambiassi idea, che ti svegliassi una mattina, rendendoti conto che avevi sbagliato?
No, non l’ho fatto.
Sono stato coraggioso ed ho voltato pagina.
Dualla mi è stata vicino, mi ha sposato, nonostante avesse il sospetto che il mio sentimento non fosse del tutto reale.
Con il tempo, ho cercato di darle tutto.
Ma è stata lei a darmi tutto, a farmi sentire meraviglioso, amato, speciale.
Lei mi ha ridato quella vita che tu mi avevi tolto.
Ma l’amore non se ne va.
Resta.
Ha mille sfacettature diverse, dall’affetto alla passione, ma, se è presente, non se ne va.
Ed io ti amo ancora, Kara.
Ti amo e ti odio, e non posso, davvero, non posso perdonarti.
Se tu fossi rimasta noi avremmo potuto avere una vita insieme.

Esplode 
Il cuore 
Distante 
Anni luce fuori da me 
Sei colpa mia 
La gelosia 
Infrange tutto e resta il niente...qui

 
Ogni tanto mi giungono tue notizie.
Sei rimasta sul pianeta con lui, mentre io sono tornato su una delle navi.
Dovevo starti lontano.
Ma al solo suono del tuo nome, c’è un’esplosione dentro di me.
In seguito, passo ore a ripeterlo tra me e me, assaporandone la consistenza, ricordando la tuo risata, o il suono che egli aveva quando ero io a pronunciarlo.
In questi momenti non è più l’eruzione di un vulcano, forte, stupefacente, ma è una colata di lava, lenta ed irrefrenabile che calcifica il tuo ricordo nel mio cuore.
Ma alla fine, cosa resta?
Posso ricordarti, posso amarti ancora, e chissà, magari tu fai lo stesso.
Ma il risultato, è che nessuno di noi ha niente.

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