everithing is wrong;you are my only hope

di ChiaraHope_N
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hi,I'm Chiara ***
Capitolo 2: *** è stato davvero un caso incontrarti? ***
Capitolo 3: *** un ''mi manchi'' non cambia la situazione ***
Capitolo 4: *** Caro diario, la vita di merda ricomincia ***
Capitolo 5: *** ''mi prometti che non lo farai mai più?'' ***
Capitolo 6: *** ok, cosa? ***
Capitolo 7: *** Devo dirlo a Niall ***



Capitolo 1
*** Hi,I'm Chiara ***


PROLOGO
‘’non avrei mai pensato che la vita di una diciassettenne fosse così complicata, difficile…schifosa’’
Il mio vecchio diario segreto era pieno di questa frase, okok potrei sembrare una depressa e pessimista di merda, ma leggete un po’ la mia storia..
Ovviamente le cose belle arrivano inaspettatamente, e lui arrivò proprio nel momento più inaspettato e giusto che potevo desiderare.
Ciao, Mi chiamo Chiara e ho 17 anni, sono della Sicilia ma sono nata a Berlino.
Non mi piace molto descrivermi e presentarmi, perché non saprei che dire oltre alle solite cose come ‘’ho gli occhi verdi, i capelli castani e le labbra che tendono ad arrossire per il troppo caldo o troppo freddo o per qualsiasi sentimento eccessivo, tristezza, felicità, vergogna’’  sono molto magra, per alcuni anche troppo, molti mi chiedono se sono bulimica o anoressica o quant’altro e ne giravano anche le voci, è stato un inverno da incubo, ma la verità è che mangio ma non ingrasso, potrà sembrare il sogno di ogni ragazza, ma io non ne sono molto felice. Inoltre ho un carattere abbastanza complicato, oltre a timida e solare non saprei cosa aggiungere.. ho bisogno di circondarmi da persone che mi vogliano bene e che abbiamo davvero voglia di conoscermi.
Ho un difetto, oltre al mio fisico, le mie orecchie.. sono leggermente a punta e sporgenti, con i capelli non si notano ma il problema è proprio che se non mi sistemo ogni tre secondi i capelli si vedono.
Amo il mare, ma odio andarci. Proprio per questi due ‘’difetti’’ in costume che fisico ho? Blea! E le i miei capelli bagnati? Bum! Orecchie in vista…
Il mio sogno è di riuscire a parlare al meglio le lingue che in futuro mi serviranno, per questo frequento il liceo linguistico, e fare uno stage soprattutto a Londra, inoltre.. be’ mi piacerebbe sfondare nella musica, faccio scuola canto da pochi mesi ogni giovedì e sabato, ma mio padre pensa sia una cosa stupida.
Canticchio da quando ho iniziato a parlare, anzi forse anche prima, l’ho ereditato da mio nonno, era un musicista ai suoi tempi.
 
Dimenticavo, sono felicemente fidanzata…felicemente fidanzata?...no aspetta…

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Capitolo 2
*** è stato davvero un caso incontrarti? ***


CAPITOLO 1.
‘’E anche questa settimana è andata!’’ penso, mentre esco dalla scuola canto felice di essere sopravvissuta ai compiti e alle interrogazioni della settimana, non c’era niente che poteva rovinare quel momento, niente!.. niente.. a parte vedere il proprio ragazzo baciarsi con la troietta della scuola sulla panchina in cui ci siamo dati il primo bacio! ... Non riuscii a trattenere le lacrime, scorrevano veloci e mi rigavano le guance di nero, rimasi qualche minuto a osservare quella scena disgustosa, poi, fu troppo. Scappo. Più veloce che posso, più lontano che posso, in mezzo alla strada non mi accorgo che un furgoncino bianco stava venendo verso di me a tutta velocità, suona, cerca di frenare.
Apro gli occhi, ancora molto stordita per la botta alla spalla e alla testa… ero sdraiata su una panchina e degli occhi azzurri mi fissavano, sorreggono il mio sguardo per qualche secondo poi cerco di rialzarmi piano e il ragazzo mi porge la mano per farmi sedere accanto a lui.
‘’Niall’’ aveva una voce che mi attraeva in un modo pazzesco, quelle labbra che quando finirono di pronunciare il nome furono bagnate dalla lingua per poi trasformarsi in uno di quei  sorrisi che ti fanno tremare le gambe. Ci mancava solo questo. Caccio via pensieri di ogni tipo e mi ricordo di essere ancora sporca di trucco e di aver appena visto l’amore della mia vita tradirmi. Rispondo, ci presentiamo e iniziamo a parlare un po’,non riuscivo a sostenere il suo sguardo che scoppiavo in un sorriso con le labbra rosso fuoco e lo sguardo abbassato a terra, senza accorgercene stavamo facendo la strada per il ritorno a casa. Il camioncino bianco! Quello che mi stava investendo! Era lì difronte la casa dei vicini. ‘’Mi sono trasferito qui dall’Irlanda’’ mi disse il biondino senza sapere che sarebbe stato il mio nuovo vicino di casa ‘’ sapevi che ero la tua vicina o è stato destino?’’ ridiamo e i miei genitori mi chiamano per aiutare a svuotare il furgoncino dei traslochi, il padre di Niall è il nuovo dipendente di mio padre in una ditta automobilistica e quella sera avremmo cenato insieme a casa mia. Prima però corro nella mia stanza, afferro il telefono e chiamo Silvia la mia migliore amica, le racconto tutto e ricordando, le  lacrime scendono e mi bagnano ancora il viso, una storia di 7mesi non si può cancellare così. Le racconto anche di Niall e in quel momento bussano alla porta, chiudo con Silvia e dico che chiunque sia non voglio che entra e mi asciugo le lacrime velocemente, ma  la porta si apre lo stesso, era Harry, il mio ‘ragazzo’ ‘’amore che hai? Perché piangi?’’ si avvicina verso di me e cerca di prendermi dai fianchi per baciarmi, come ha sempre fatto, lo allontano ‘’non ti è bastata Sabrina?’’ lo fisso, le lacrime ritornano e lui non sa che dire sembrava davvero dispiaciuto, ma non potevo ricascarci, non dovevo. Eravamo lì, i miei sotto ad aiutare Niall e i suoi genitori  e io in lacrime con Harry che si avvicinava sempre più inventandosi cose come ‘’ma quando? Sono stato a casa tutto il giorno’’ o ‘’ma come ti saltano in mente certe idee? Non voglio più nulla da lei’’ (è la sua ex) prese il mio viso tra le sue mani e con i pollici mi asciugava le lacrime, tutto quello che riuscii a dire fu ‘’vattene’’
 ‘’so che non sei seria’’
‘’non sono mai stata più seria di così Harry..’’
‘’Amore, te lo ricordi quando girava voce che ti sei baciata con Liam? Io ti ho creduto quando hai detto che non era vero’’ non riuscivo a capire come facesse a guardarmi ancora negli occhi. Mi arrabbio, oltre a spezzarmi il cuore e a deludermi deve pure farmi incazzare.. ‘’Liam è fidanzato ed è il mio migliore amico! Lo sai! E poi io vi ho visto! Cazzo Harry ti ho visto sotto l’albero d’ulivi baciare quella troia!’’ Si allontana ‘’vuoi davvero che me ne vado?’’ lo guardo fisso con gli occhi lacrimanti, quegli grandi occhi verdi mi fissavano a loro volta, serrai le labbra per non far vedere il rossore, abbassai il capo e accennai un debole ‘’si’’. Si allontanò del tutto, uscì dalla stanza e chiuse la porta dietro di se senza il minimo rumore, rimasi in piedi ad aspettare che riaprisse la porta per baciarmi, ma così non fu, tra singhiozzi vari mi affacciai alla finestra e lo vidi dare calci a pietre e alberi, mi buttai sul letto a singhiozzare e piangere come una povera pazza, la porta si riaprì, una minima speranza che fosse lui ce l’avevo, ma era impossibile.. ‘’Chiara…’’ era quella stessa voce attraente di poche ore fa, Niall entrò, chiuse la porta della mia camera e si sedette sul letto accanto a me, mi volsi cercando di trattenere le lacrime e i singhiozzii non disse una parola, mi prese tra le braccia e mi abbracciò fortissimo, mi sentivo protetta, più protetta di quando abbracciavo Harry o Liam.
Durò un’eternità, era riuscito a farmi calmare, poi con un gesto delicatissimo mi levò i capelli dal viso e usò le sue maniche per asciugarmi i residui di mascara sulle guance e attorno agli occhi, fuori cominciò a piovere e i nostri genitori  rientrarono in casa, il ragazzo mi sorride e mi fa cenno di andare di sotto.
Mi ha fatto ridere tantissimo e ripeteva di continuo ‘’come cazzo fai a pesare 39 kg se mangi così?’’ i nostri genitori che ci guardavano mangiare ridevano e a modo loro facevano battute come ‘’vi siete trovati’’ o ‘’andrete molto d’accordo voi due’’ la madre di Niall diceva che lui mangia già da sempre così tanto e la stessa cosa mia madre.. wow doveva davvero dirlo? .
Comunque la serata passò e la mattina seguente…

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Capitolo 3
*** un ''mi manchi'' non cambia la situazione ***


 
CAPITOLO 2.
Rinchiusa in quelle quattro mura dell’aula scolastica mi stavo dovendo subire la prima noiosissima ora di scienze in cui ognuno si faceva i cazzi propri. Io, ad esempio, ascoltavo ‘’stay’’ di Rihanna, che è la canzone che devo imparare a scuola canto, nel frattempo vago con i pensieri. Penso a Harry e Niall che adesso, in questo momento e per tutto l’anno scolastico saranno nella stessa classe, la 5D, io ero nella 4B  a due porte di distanza. Mandai un messaggio a Niall: ‘’Salvami, abbiamo scienze.’’ Mi rispose: ‘’ ho Filosofia e mi sto letteralmente addormentando, esci in corridoio’’. Uscii e non c’era Niall ad aspettarmi ma quella grandissima testa di caz…. ok calma Chiara, vai da Harry e respira.
‘’Cosa vuoi? Dov’è Niall?’’
‘’E’ dentro che sta attraccando con Sabrina’’ non riuscivo a credere alle mie orecchie, non è possibile, lo diceva in modo così tranquillo e scherzoso che io ribatto subito : ‘’ma se mi ha detto di uscire?’’. Harry sorrise ed estrasse dalla tasca posteriore dei suoi jeans l’IPhone di Niall. ‘’Dovevo capire che eri tu..’’ mi voltai per tornare in classe quando mi afferra dal braccio e mi dice di restare ‘’ e dopo che rimango? Cosa cambia?’’ feci un movimento brusco e deciso col braccio per liberarmi ‘’mi manchi’’ … ‘’dovevi pensarci prima e non adesso che vedi che non me ne frega più un cazzo di te e un altro ci prova con Sabrina, ti ha solo usato e con me hai chiuso, capiscilo ’’si avvicinò come la sera prima, prese il mio volto tra le sue mani e disse ancora una volta ‘’non mi interessa di Sabrina, voglio te, mi manchi da morire..’’ sussurravamo ormai eravamo vicinissimi, abbassai il volto in modo di non essere più tra le sue mani ‘’ma io non posso farci niente, dovevi pensarci prima..’’
non volevo dirgli quelle parole e mi dava fastidio il fatto che Niall ci stesse provando, mi dava fastidio tutto,  che io e Harry non fossimo più fidanzati e che adesso mi stesse dicendo che gli manco. Vorrei tornarmene dritta a casa a letto sotto le coperte e sognare un mondo perfetto, per sempre. Me ne andai e alla ricreazione stetti con Silvia sulle gradinate del cortile ad osservare quella  buttanella provarci con Niall e Harry, la cosa peggiore è che loro ci stavano. Capelli neri lisci lunghissimi, fisico perfetto e occhi azzurri era appoggiata al muro che sistemava il colletto alla polo azzurra di Niall, ridevano. Cosa spacchio ridete?.. Suona la campanella e Harry le corre in contro e la abbraccia da dietro. BASTA non ce la faccio più. Chiamo mia mamma ‘’Vienimi a prendere sto male, ti prego ho mal di testa’’ ce l’ho fatta, in dieci minuti mia madre arrivò e mi portò a casa, messaggio con silvia, non capisco come fa a non farsi beccare mai dai prof. Mi chiama Liam che si è trasferito da suo zio a Hollywood per gli studi, è così che ha conosciuto Danielle nella sua vecchia scuola a un corso per poter studiare lì ed entrambi lo passarono. ‘’piccola com’è che non mi dici più niente? Cos’ha fatto quel coglione?’’ si, mi chiamava piccola, Liam ha 20 anni è praticamente mio fratello. Gli racconto tutto anche di Niall, mi rassicura tantissimo parlare con lui anche se non mi da consigli precisi mi fa stare meglio, deve andare e la sua ultima frase è : ‘’ Devo trovare un modo per venire  per stringere tra le mie braccia la mia bimba’’ lo diceva sempre ‘’ Danielle è la mia ragazza, ma tu sei la mia bimba’’ delle mie amiche la prima volta si allarmarono e pensarono che tra noi ci fosse qualcosa, ma la cosa bella della nostra amicizia è che non abbiamo mai e dico mai voluto qualcosa l’un dall’altro, lo conosco da quando sono nata, sua mamma e mia mamma sono le migliori amiche dai tempi delle medie.
Sono già le due e Niall torna a casa, mi suona e mia mamma lo fa entrare tranquillamente. Sale in camera mia e mi chiede come mai me ne fossi andata prima. ‘’Niall, il motivo per cui piangevo ieri era Harry..’’
Mi guarda fisso ‘’Ti piace?’’ .. ‘’siamo stati fidanzati 7mesi e ieri l’ho lasciato..’’ non mi fece continuare la frase ‘’ma eri distrutta, perché l’hai fatto?’’ mi aspettavo quella domanda e gli risposi nettamente ‘’Sabrina.’’ Mi guarda confuso così gli racconto tutta la storia e alla fine risponde un timido ‘’mi dispiace..’’ come se di seguito dovesse esserci un ‘ma’ di troppo e così fu ‘’..ma sembra simpatica, è seduta davanti a me e Harry e non sembra male..’’ non dico nulla, non c’è nulla da dire, sarò troppo suscettibile o quant’altro, ma mi aspettavo che sarebbe stato dalla mia parte.. dico un secco ‘ok’ prendo l’ipod e le cuffie ed evito di guardarlo negli occhi. Dovetti aspettare qualche minuto prima di una sua reazione di qualsiasi genere. Poi mi levò una cuffia si sdraiò accanto a me e mi sussurrò nell’orecchio ‘’scusa..’’ non rimise la cuffia nel mio orecchio ma nel suo. Appoggiai la mia testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi…

CIAO BELLEE, QUESTO E' IL SECONDO CAPITOLO, NEL PRIMO NON HO AVUTO RECENSIONI ED ERO MOLTO INSICURA SU COME SCRIVERE QUESTO. E' LA MIA PRIMISSIMA FF E MI SERVIREBBERO CONSIGLI E OPINIONI, ANCHE SOLO ''BELLA'' O ''BRUTTA''. ASPETTO <3 CIAUCIAU C: 

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Capitolo 4
*** Caro diario, la vita di merda ricomincia ***


CAPITOLO 3.
Passarono le settimane e pronunciavo la frase ‘’mamma, papà, sono da Niall’’ ormai abitualmente e cominciai a notare che quando era a scuola era diverso, non mi calcolava quasi per niente, stava sempre con Sabrina, Harry e gli altri suoi compagni, ok è normale, ma cagami, cazzo.. Quando siamo io lui, magari anche con silvia quelle poche volte, è un ragazzo dolcissimo, divertente, simpatico e nota sempre quando c’è qualcosa che non va infatti molte volte mi chiede cos’ho, ma non voglio dirgli che mi da fastidio che non stia con me a scuola quindi non glielo dico finchè non lo scoprirà da solo, cosa che pensavo fosse impossibile…e ne ho avuto la prova quando alla ricreazione vidi lui e Sabrina baciarsi al muretto in cui li ho visti per la prima volta insieme.. Che buttana! Quel pomeriggio non risposi ai suoi messaggi. Ma era assurdo non ne avevo motivo, non eravamo fidanzati, eravamo semplicissimi amici, non mi piaceva……giusto? No, impossibile alcune volte mi capitava ancora di stare male per Harry quando i nostri sguardi si incrociano, sarà una cosa passeggerà, passerà…spero. 
Stavo affacciata alla finestra del piano di sotto, nel soggiorno aspettando che Niall si affacci a quella del suo soggiorno, ma mi sembrava difficile. I miei non c’erano, mio padre era a lavoro, tanto per cambiare e mia madre era alla riunione scuola famiglia, non ero preoccupata, la scuola era l’unica cosa che mi andava bene. Mi sedetti al pianoforte a coda e feci qualche accordo accompagnati dalla voce, domani avevo lezioni di canto e dovevo esercitarmi.
*Brr brr* il cellulare non faceva altro che vibrare per via dei messaggi che mi arrivavano ma di cui non mi curavo di aprire, non so se è Niall, Silvia, Harry, Liam o altri, non volevo saperlo. Suonò il telefono di casa, che palle non si può nemmeno stare in pace..
‘’Pronto?’’
‘’Chia..’’ Era Silvia, stava piangendo
‘’Pibbi, che succede?’’ la chiamavo così dalla prima volta in cui ci siamo conosciute in prima elementare era un ‘silvi’ riuscito male, e così alcune volte la chiamo ancora in questo modo, il più delle volte quando una di noi sta male
‘’non ce la faccio più, devo dirtelo, è da prima che ti ci fidanzavi che mi piaceva, non te l’ho mai detto e non avrei voluto dirtelo, ma ormai penso sia la cosa migliore, non ti seccare, so che ancora ci pensi e che è un puttaniere di merda, che avresti tutte le ragioni di odiarmi e mi sento una merda anche io, non avrei dovuto ma…’’
‘’Silvia parla cosa cazzo succede?’’
‘’Sono andata a letto con Harry…’’ Pianse ancor di più, una lacrima si abbandonò anche sul mio viso, non so perché, forse mi sentivo tradita, forse stava andando tutto di male in peggio, forse…era tutto così senza il forse… Le chiusi il cellulare in faccia.
Corro nella mia stanza, apro il secondo cassetto della mia scrivania, esco una piccola scatola contenente una chiave, una piccola chiave che sua volta apre un’altra scatola in fondo al mio immenso armadio di vestiti, una scatola che mi ero promessa di non aprire mai più, una scatola che racchiudeva ormai il mio passato e doveva far parte solo ed esclusivamente del mio passato. In lacrime aprii il lucchetto, tolsi il coperchio e alla vista del contenuto scoppiai ancora più a piangere e prima di estrarlo chiusi gli occhi, pensai se ne valeva davvero la pena e respirai profondamente.
 
 
Caro Diario,
l’ho fatto di nuovo, il passato mi perseguita e anche la mia vita di merda.
Il mio fisico non è cambiato di una virgola dall’anno scorso, non girano più le voci della bulimia fortunatamente e di questo devo ringraziare Harry….ma.. ovviamente, nemmeno le mie orecchie e ci combatto ogni giorno, ogni mattina, sempre.
Liam fuori città, Niall che non capisco se mi piace o meno, ma che si bacia con Sabrina.
Harry che fa il puttaniere e mi tradisce e Silvia che ci va a letto.
Mio padre che non crede in me e pensa che il mio sogno sia una cosa stupida e il lavoro sembra l’unica cosa che gli importa, mia madre che per quanto si sforzi non mi capisce mai e i miei idoli che non incontrerò mai..
L’ho fatto di nuovo, indosso i polsini che mi hanno tenuto compagnia per tutto l’inverno 2012 e che anche quest’inverno temo mi facciano compagnia, le maniche lunghe saranno ancora una volta le mie migliori amiche.
L’ho fatto di nuovo, ho aperto quella scatola che doveva rimanere chiusa a vita.
L’ho fatto di nuovo… MI SONO TAGLIATA..
L’essere umano non è di indole masochista eppure ho le braccia e i polsi doloranti per via delle ferite che mi procuro oltre alla vita che già mi crea crepe nel cuore.
Non vorrei averlo fatto di nuovo, ho richiuso la scatola e rimesso la lametta al suo interno, aspetto qualche settimana e poso i polsini, non dovranno farmi compagnia, sono più forte io.. giusto?
Non mi sono mai procurata cicatrici perché ho troppa paura di fare tagli profondi, è già un passo avanti o no? .. sono stanca, papà ovviamente non è ancora tornato e la mamma è al telefono con la mamma di Liam… mi manca così tanto.. lui e silvia sono gli unici che sapevano dei tagli.. ma non ho più nessuno dei due a darmi la forza di smettere.

CIAO RAGAZZEE, HO RICEVUTO 3 PARERI POSITIVI(APPROPOSITO GRAZIE E GRAZIE ANCHE A QUELLE CHE LEGGONO IN SILENZIO MA DITEMI CHE NE PENSATE SU SU), COSì OGGI STESSO HO DECISO DI PUBBLICARE IL TERZO CAPITOLO, LE COSE SI FANNO SEMPRE PIU' COMPLICATE, MA PIAN PIANO CON L'AIUTO DI NIALL SUPERERA' QUESTO PERIODO..OPS NON VI DICO NIENTE:P . CONTINUATE A DIRMI COSA NE PENSATE PLEAASEE <3 AL PROSSIMO CAPITOLO byebye

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Capitolo 5
*** ''mi prometti che non lo farai mai più?'' ***


CAPITOLO 4.
La professoressa della prima ora mancava, ed eravamo soli, tutti che scherzavano e ridevano, anche io mi fingevo contenta e facevo la stupida con altre mie compagne di classe, Silvia venne in ritardo in classe e nel momento esatto in cui lei entrò dalla porta io uscii e andai in bagno. Mi controllai i tagli di ieri sera ed erano già diventate crosticine, posizionai i polsini in modo che non si potesse vedere il minimo graffio.
‘’Cosa cazzo ho fatto?..’’ sussurrò una voce accanto a me.. Silvia con le mani che le nascondevano il viso e gli occhi che traboccarono di lacrime. Notò i polsini e corse da me ad abbracciarmi, erano quei abbracci che di solito mi facevano tornare alla tranquillità l’anno scorso.. ma quest’anno una delle ragioni era proprio lei.
‘’Scusa.. devi smetterla, hai capito? Ci eri riuscita, ora è anche colpa mia lo so, ma..’’ tremava, non riusciva a parlare, non sono mai riuscita a vederla in quello stato, così la abbraccio anche io.
‘’Scusa…’’ lo ripeteva di continuo, come se non fosse mai abbastanza, era seduta a terra nell’anti bagno e io accanto, appoggiata a lei. ‘’Scusa..’’ una quinta volta. ‘’Scusa..’’  una sesta. Alzai il capo e la fissai negli occhi: ‘’Ti piace da prima che mi ci mettevo.. perchè non me l’hai mai detto?’’ ‘’sapevo che gli piacevi anche tu e.. e gli piaci ancora chia..’’ sbuffai a ridere:’’ pff.. ne dubito fortemente pibbi’’ un sorriso illuminò il suo viso per il semplice fatto che la avevo chiamata pibbi e mi rispose ‘’si capisce da come ti guarda..’’ e proprio in quel momento.. ‘’l’altro ieri notte è stato fantastico ’’ Harry mi guardò poi fece l’occhiolino a silvia e entrò nel bagno dei maschi. ‘’Già è ancora follemente innamorato di me..’’ mi alzai guardai lei, poi lui e me ne andai sentii solo Silvia dire ‘’sei una testa di cazzo Harry’’ ma poi più niente, probabilmente si baciarono.
Ma non mi interessava più nulla e dico sul serio.
All’uscita da scuola Niall mi raggiunse e mi diede il secondo casco accompagnato da un ‘’vieni a mangiare da me oggi?’’ sorrisi, è stato come se era quello di cui avevo bisogno ‘’volentieri’’ e anche lui mostrò uno dei suoi stupendi sorrisi. In cinque minuti fummo a casa. Eravamo lì seduti al tavolo della sua cucina a mangiare e scherzare, di tanto in tanto fissava i miei polsini neri malandati, si fece serio ‘’perché li porti?’’ mi spostai il ciuffo da davanti gli occhi e inventai una scusa ‘’in inverno ho sempre le mani fredde e.. mi tengono più caldo..’’ non lo guardai nemmeno negli occhi e cambiai subito discorso ‘’allora.. tu e Sabrina..’’  sorrise ‘’oh ma niente di che’ ‘’ .. ‘’ non si direbbe da quel sorriso, allora ti piace?’’
‘’non so.. insomma è carina, ma non è da storia seria e io voglio una cosa seria..’’
‘’da lei potrai avere tutto.. tranne una storia seria, poi magari mi sbaglierò, ma a quanto ne so io..’’
Si alzò in piedi e sparecchiò la tavola, volevo aiutarlo e per mettere le bevande in frigo sbattei e strisciai bruscamente il polso sinistro contro la porta di legno del frigo‘’Aii!’’ la bottiglia d’acqua mi cadde a terra. Che male cane. ‘’dai non può aver fatto così tanto male, dà qua’’ prese il polso e tolse il polsino prima che potessi fare qualcosa, le ferite ricominciarono a sanguinare e Niall rimase pietrificato, mi guardò. Feci un movimento rapido e rimisi il polsino. Niall mi prese per mano e mi portò in bagno prese l’acqua ossigenata dall’armadietto mi tolse i polsini e mi disinfettò le ferite, non spiccicò una parola, nessuno a parte Liam avrebbe mai fatto una cosa del genere. Chiuse la bottiglietta e mi fissò ‘’Mi prometti che non lo farai mai più?’’ era serissimo, non riuscii a dire nulla, sospirò ‘’promettimelo’’ niente, non parlo. ‘’perfetto vorrà dire che ti controllerò ogni mattina’’ si voltò e posò la bottiglietta nell’armadietto ‘’andiamo di là o vuoi rimanere in bagno?’’ ridiamo. Stare con lui è il momento della giornata che preferisco.
La sera non riuscii ad addormentarmi e mi arrivarono due massaggi, il primo era di Silvia: ‘’Scusa.. lo so sarà la centesima volta che te lo dico, ma non sarà mai abbastanza, se vuoi finisco con Harry prima di farla iniziare, tengo di più a te.. rispondimi ti prego.. migliori amiche come prima?’’ non mi interessava più nulla di Harry, mi avrebbe dato fastidio ancora per un po’ ma è inutile voler essere la proprietaria di qualcosa che non ti appartiene più:’’ Basta scuse! Escici, stacci, non mi interessa più, sul serio. Spero solo che sta volta non faccia lo stesso errore che ha fatto con me, non voglio che soffri.’’ Alla domanda ‘migliori amiche come prima?’ non risposi, non me la sentivo, non ora.
Il secondo era di Niall: ‘’ domani all’entrata aspettami, devo darti una cosa. Notte, ah e devo controllarti. A domani<3’’ Non gli risposi, ma domani lo aspetterò senz’altro.
 Cazzo, è tardi. Andai nel posteggio per vedere se Niall era già arrivato. Si, era già arrivato. Eccome se era già arrivato…….

ZAUUU C: RECENSIONATE, DITEMI CHE NE PENSATE DI QUEST ALTRO CAPITOLO! PLS HO BISOGNO DI OPINIONIII<3  OK,OK NON ROMPO CIAU

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Capitolo 6
*** ok, cosa? ***


CAPITOLO 5.
Seduto sul motorino e le sue mani avvinghiate ai fianchi della ragazza dai capelli neri lunghi che stava baciando…Sabrina!
La storia si ripeteva.
Perché era nata per rovinarmi l’esistenza?
Sta volta non scappai, rimasi lì, a guardarli, ma la campanella suonò e dovetti andare in classe. Non appena mi sedetti Silvia notò che c’era qualcosa che non va, erano una delle sue doti, capiva subito quando qualcosa non andava, le dissi la verità, ‘’ti piace Niall?’’ mi chiese dispiaciuta ‘’Pibbi non lo so’’ appoggio la mia testa sulla sua spalla e inizio a sbirciare sotto i polsini per vedere i tagli, Silvia poggia la sua mano sulla mia.
Al primo cambio dell’ora esco in corridoio, non l’avessi mai fatto.. trovai ancora una volta Niall con Sabrina, gli piaceva, era evidente. Mi ha visto ed è corso subito da me. ‘’Ei, stamattina non ti ho più vista’’ ‘’Già, forse eri già troppo occupato’’ guardo verso Sabrina che entrò subito in classe, Niall non reagì e mi diede una scatola bianca, aveva un sorrisino ebete che mi fece sorridere: ‘’tieni, era questo’’ tolgo il coperchio.Dei nuovi polsini neri con la scritta ’Stay’ su uno e ‘Strong’ sull’altro. ‘’Sei forte, lo so!...vieni’’ mi prese per mano e mi portò in bagno, mi tolse i polsini controllò le ferite, le baciò e mi infilò i nuovi polsini con la scritta rivolta in basso. Non l’avrebbe mai fatto nessuno. ‘’Grazie di tutto’’ sentii i passi della professoressa entrare in classe, gli diedi un bacio sulla guancia ed entrai in classe. Non sapevo più se essere triste, arrabbiata o contenta.

Torno a casa, mio padre è seduto al tavolo della cucina e appena entrai ‘’com’è andata la lezione di canto ieri?’’ non me l’aveva mai chiesto, non si era mai interessato di come andassero le lezioni di…canto? Cazzo, me ne sono completamente dimenticata! ‘’ehm, non ci sono potuta andare, perché, perché, perché stavo male, nausea, mal di testa, per questo sono andata presto a letto ieri, ricordi mamma?’’ mia madre stava asciugando i piatti e non so se era per coprirmi o perché non se lo ricordava o altro, ma rispose ‘’ah già, ecco perché, ora come stai?’’ mio padre la interruppe ‘’Chiara, io la pago la scuola canto, cerca di mancare più, hai capito?’’ abbassai il volto guardando con la coda dell’occhio mio padre alzarsi ‘’si..’’ mia mamma mi portò il piattone di pasta e si sedette accanto a me, ‘’mamma che ha papà?’’ anche lei mi sembrava un po’ pensierosa e ne ho avuto la conferma quando mi rispose ‘’ok’’ e se ne andò..

Hanno continuato ad essere così per tutto il pomeriggio, andai da Niall e affacciata alla finestra del soggiorno vedevo i miei seduti sul divano a parlare, sul tavolino c’erano mille carte e ogni tanto si mettevano le mani nei capelli.. cosa cazzo stava succedendo?.. ‘’dovresti parlargli’’ ‘’Niall ci ho provato, non mi ascoltano nemmeno’’  mi sedetti accanto a lui con le gambe sopra le sue per il poco spazio sulla poltrona, rimanemmo abbracciati per un po’, le sue braccia attorno a me e le mani che gli cadevano delicatamente sui miei fianchi mi fecero tornare in mente il suo bacio con Sabrina e ne esco l’argomento. ‘’sembra che Sabrina ti stia piacendo più del previsto eh?’’ lo dico in modo scherzoso, ironico, ma la risposta che ricevetti non era affatto quella che mi aspettavo, o almeno non era quella che volevo sentire ‘’è una apposto, non so mi attrae ’’ ok, una apposto? Pronto? Mi ha fatto lasciare con il mio ragazzo! Solo perché ha un fisico perfetto ed è una buttana, ecco perché ti attrae! Sbuffo ’’..certo’’ alzo la testa dal suo petto , mi distacco un po’ e provo ad alzarmi, i miei erano ancora lì seduti uno accanto all’altro, mia madre appoggiata a mio padre e lui le accarezzava i capelli ‘’E’ meglio che vado a vedere che succede’’ mi alzo e non gli do il tempo di salutarmi, non lo guardo negli occhi, si alza ma io sono già fuori dalla porta prima che si potesse avvicinare. 
Mi ripeto in mente la sua risposta e ho l’immagine fissa di Sabr.. ‘’attenta a dove cammini!’’ ‘’Mi scus…Sabrina?’’ ero andata a sbattere contro la causa dell’inizio di un novo inverno di merda, si sistemò i capelli e con sguardo rivolto al cielo mi rispose ‘’no, tua nonna’’ fece una smorfia e aggiunse ‘’Niall è in casa?’’. Si è in casa e non ti permetto di andarci! .. ero gel.. gelosa?.. naah ‘’si, è in casa ’’ lei mi sorpassa e suona il campanello. Ciao eh.  Niall apre la porta e lei gli si avvinghia al collo e gli schiocca un bacio sulla bocca, continuano a baciarsi nel mentre l’irlandesino chiude la porta col piede. Cazzo se ero gelosa! 

Mi rintano in casa dove un’altra notizia mi aspetta e non sarà gradita, lo capisco quando i miei mi fanno sedere difronte a loro. Mio padre prende la parola ‘’forse dobbiamo lasciare la città’’

OK,COSA?

Spalancai gli occhi e la bocca con le labbra rossissime, mia mamma mi prese le mani ‘’se entro un mese non riusciamo a pagare tutti i dipendenti di papà, perderà il posto e verrà trasferito’’ mio padre si alzò e sospirò ‘’come facciamo a guadagnare i soldi?’’ volevo aiutare. ‘’dovrò trovarmi un lavoro e papà un secondo lavoro, ma saremmo fuori casa tutto il giorno ogni giorno’’ aveva gli occhi lucidi, mi siedo vicino a lei e la rassicuro ‘’non importa, se vi preoccupate per me dovete stare tranquilli, ho diciassette anni, me la cavo e aiuterò a tenere pulita la casa anche se è quello che odio fare’’ riesco a strappare un sorriso ai miei. ‘’allora un lavoro per te e un lavoro per papà’’ prendo il giornale per vedere gli annunci di lavoro scorro il dito e lo fermo all'annuncio ’Posti in cucina’ ‘’mamma, domani mattina al ristorante ‘Le Chef’ pare che dovrò condividere le doti della mia mammina in cucina con il resto della città’’ eccolo, un altro sorriso.
Ero determinata a far recuperare tutti i soldi mancanti, ma avevo paura, paura che me dovrò andare.

Passarono due settimane…

ZAUUU, SENTITE SO CHE LA STORIA E' GIA' SQUALLIDA DI SUO, MA DATEMI OPINIONI:3 ALLA PROSSIMAAA byebye

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Capitolo 7
*** Devo dirlo a Niall ***


CAPITOLO 6.
Dovevo dirlo a Niall. Quando la settimana scorsa mi chiese cosa era preso ai miei genitori, gli dissi che non era successo niente, a silvia l’ho detto, era tornato tutto come prima anche se ormai usciva ufficialmente con Harry, ma andava bene così, in fondo le piace da un sacco di tempo e anche io e lui abbiamo ripreso i rapporti di amicizia. Niall non faceva che stare con Sabrina.. cazzo se mi piaceva, non facevo che pensare a lui.. ok, devo dirgli quello che può succedere, che è probabile io lasci la città. Come cazzo farò senza lui? Come dovrei superare tutto senza lui al mio fianco? Ho una paura immensa che tutto questo, qua,  finisca.
Mamma è stata presa al lavoro e la sera tardi tornava soddisfatta anche se esausta, mancava però ancora una grossa cifra. I mei non erano mai a casa, così passavo le mie giornate da quell’irlandesino che mi ha rubato il cuore..
 
‘’Questa te la faccio pagare Horan! Preparati’’ presi la farina e lo sporcai a mia volta dopo che lui me la spalmò in faccia, eravamo nella sua cucina a fare dei biscotti per la cena di questa sera a casa sua con i nostri. ‘’Ah si?’’ prese un asciugamano e si difendeva nel mentre io lo rincorrevo con il sacchetto di farina.
 
POV. NIALL
Mi rincorreva e ridevamo. Quel suo sorriso che era il mio obiettivo dal primo giorno in cui la vidi, la spinsi via dalla strada e la vidi piangere. Quel suo sorriso che era la cosa più bella del mondo come il resto di lei.
Figura da stupido mode on: inciampo e con me anche lei, sopra di me, non la smettiamo di ridere, appoggia la sua testa sul mio petto e sentivo le sue risate soffocare nel mio torace, ecco il rumore della mia felicità. Non so cosa provavo per lei, anche perché mi sentivo con Sabrina, ma mi toglieva il fiato . Ci calmiamo e lei si siede accanto a me che sono sdraiato per terra, la guardo e si sistema i capelli, cavolo vuoi capirlo che sei bella anche se si vede quel poco di orecchie? Prima che si aggiusti del tutto le prendo la mano ‘’sei bella lo stesso scema’’ un altro sorriso, ma poi si fa seria e mi guarda con aria un po’ più triste, mi siedo anche io e appoggiamo la schiena ai piedi del divano, mi guardò con gli occhi lucidi e il naso fatto ancora un po’ di farina glielo pulisco e le chiedo cos’ha. Mi toglie la mia mano dal viso e comincia a parlare ‘’Niall.. -amo quando pronuncia il mio nome- ..se io me ne dovessi andare, tu mi aspetteresti qua?’’ non capivo il senso di quella domanda, aspettarla? Scherza? ‘’stai scherzando? Se tu te ne dovessi andare io verrei con te!’’ fece un sorriso triste e fece per cacciar via le lacrime, non capivo. Non mi da spiegazioni, così decido di alzarmi e continuare a fare i biscotti con lei, devo renderla felice e basta. Le porgo le mani per aiutarla ad alzarsi, le afferra entrambe e si tira su.
 
Erano ormai le otto e mezza di sera ed eravamo tutti attorno al grande tavolo della cucina di casa mia. ‘’Allora come sta andando? Vi state tirando un po’ su?’’ non capivo perché mia madre facesse una domanda del genere ai genitori di Chiara, che era successo?..  Sua madre esitò un po’ prima di rispondere poi sorrise e disse ‘’vedremo a fine mese’’ e la discussione si chiuse lì. Mi accorsi che Chiara mi stava fissando solo alcuni minuti dopo quando cercai rassicurazione in uno dei suoi sguardi, ma questo sguardo non mi rassicurò per niente, era successo qualcosa, qualcosa che ha a che fare con la scena a cui abbiamo assistito qualche settimana fa dei suoi genitori e lei non vuole dirmelo..
 
 
POV. CHIARA
Ok, è ufficiale. Devo dirglielo, stasera stesso.
 
‘’Mamma, papà vengo tra un po’ ‘’ salimmo in camera sua e non appena chiuse la porta mi disse subito ‘’cosa diamine è successo?’’ ci sedemmo sul letto e mi vennero le lacrime agli occhi, non potevo perderlo, senza lui come cazzo avrei fatto? Non mi taglio grazie a lui, riesco a non pensare al fatto che forse non lo rivedrò mai più solo grazie a lui.. ‘’se entro la fine del mese non riusciamo a pagare tutti i dipendenti di mio padre, verrà ritrasferito a Berlino e con lui anche io e mia madre..’’ ‘’no.’’ Era tutto quello che è riuscito a dire, poi mi abbracciò e sentii le mie spalle inumidirsi a causa di qualche sua lacrima che non riusciva a trattenere.
Messaggiammo tutta la notte, non abbiamo toccato l’argomento nemmeno una volta, mi faceva domande su cosa farò domani a scuola, cosa che non aveva mai fatto, poi non mi rispose più, probabilmente si era addormentato con il cellulare in mano. Era quello che volevo pensare, a meno che non lo ha chiamato Sabrina o peggio ancora era venuta da lui… no ok, chiudo tre secondi gli occhi e cado in un sonno profondo
interrotto dalla sveglia che già segnava le 6.30, che palle la scuola! Non facevo che pensare a Niall, lo avevo sognato ma non riuscivo proprio a ricordare cosa succedeva in quel  sogno avevo anche una strana canzone in testa che non ricordo di aver sentito da qualche parte, ok sarò diventata pazza. Quella mattina corse da me con un sorriso che gli arrivava agli occhi, mi diede il casco ''oggi niente scuola, so come fare per recuperare i soldi, tu rimarrai al mio fianco qua, non permetterò che per questione di denaro tu non faccia più parte della mia vita'' salimmo sulla moto, non so cosa centrasse la chitarra in tutto questo, la stringeva tra le sue gambe e io mi stringevo sempre più a lui, mi fidavo ciecamente.
 
CIAUUU BELLEZZEEE
SONO TORNATAA:)
ERA DA MOLTISSIMO CHE NON SCRIVEVO, BEH SPERO CHE QUESTO CAITOLO VI PIACCIA, ANCHE SE E’ MOLTO CORTO E A ME NON CONVINCE MOLTO.
E’ LA PRIMA VOLTA CHE DO SPAZIO ANCHE ALLE RIFLESSIONI DI NIALL, LOL. BEH, FATEMI SAPEREE.
UN BESO A TUTTEE

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