Lies and plots

di Sideramentis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro inaspettato. ***
Capitolo 2: *** E' guerra! ***



Capitolo 1
*** Un incontro inaspettato. ***


Erano le 4 in punto  il sole brillava alto lo potevo osservare dalla finestra del mio ufficio, a occhi semichiusi a causa della forte luce che emanava. Non stavo certo avendo l'improbabile idea di devastare la mia vista, ma cercavo disperatamente di non focalizzarmi sui miei pensieri distraendomi con qualcos'altro, anche se guardare fuori non era stata poi una così grande idea. Cercavo di intravedere un Taxi o un qualsiasi mezzo di trasporto su cui viaggiava il mio prossimo investitore, ma la strada era deserta. attendevo impaziente di ricevere una visita per firmare un contratto che mi avrebbe affidato temporaneamente la gestione di uno degli alberghi più in voga e a Manhattan, L'Hotel in questione era il New York Palace, fondato da Bart Bass il più importante uomo d'affari di New York,  Il signor Bass aveva deciso di vendere l'Hotel dopo aver firmato alcuni contratti che prevedevano la costruzione di un nuovo Hotel in Cina. L'idea era di ampliare il mercato Americano ed espanderlo nei paesi Asiatici per permettere nuovi traffici commerciali con popoli stranieri, sicuramente era un occasione per conoscere diverse lingue e culture ma lo scopo di Bass era sopratutto il Capitale. Infatti il compenso fu vantaggioso. Speravo di fare una buona impressione, non avevo intenzione di fallire proprio nel giorno più importante della mia carriera lavorativa. Mentre ero occupata a domandarmi come sarebbe andato l'incontro sento un collaboratore avvertirmi dell'arrivo di una Limousine nera. Pensai subito al Signor Bass, che conoscevo di vista. Non era un uomo molto mondano, a dir la verità non rilasciava mai interviste e non si faceva vedere in pubblico. Ma la sua presenza a Manhattan era pressante e scontata. Da qualche notizia trapelata per caso su un quotidiano avevo capito che avesse un figlio che era completamente diverso da lui, accecato dalla fama e dal gossip, appariva su qualsiasi rivista e partecipava a ogni evento pubblico. Era l'esatto contrario del padre.

Mentre mi dirigevo ad accogliere colui che aspettavo, ero tesa, traballavo sui miei tacchi vertiginosi dandomi una sistemata ai capelli e alla gonna, l'unico mio obbiettivo era quello di sembrare una giovane donna d'affari preparata e ambiziosa.  Mi avvicinai al veicolo accostato vicino alla porta dell'edificio, e vidi scendere con compostezza un autista vestito in nero che andò ad aprire la portiera della Limousine che osservavo,cercando di apparire disinvolta.

Da quella elegante automobile scese una uomo che non sembrava affatto essere Bart Bass, come avrei potuto pensare che il Signor Bass mi avrebbe accolta di persona? Era un uomo molto importante, e anche se io avevo  un titolo sociale abbastanza alto non sarei mai stata alla sua altezza. La mia autostima si riduceva sempre più, i miei occhi erano arrivati incosciemente a fissare le mie scarpe, che in quel momento mi sembravano la cosa più appagante.

Ma una voce altrettanto appagante mi fece risalire lo sguardo. Vidi davanti a me una figura estremamente elegante. Un giovane che indossava una camicia grigia accompagnata da una giacca nera abbinata a una cravatta nera e pantaloni neri anch'essi, per ultimo delle scarpe di vernice grigie. Fui attratta dai suoi occhi piccoli color nocciola,contornati da una leggera forma a mandorla. Passava continuamente le sue dita affusolate nei capelli un pò scompigliati forse per via del caldo insopportabile che c'era quel giorno. Poi la mia attenzione andò alle sue labbra: erano sottili e perfette dal colorito rosato. Aveva un espressione che dimostrava sicurezza in se stesso e ambizione. Mi colpì molto il suo aspetto e il suo abbigliamento avevo l'impressione che avesse appositamente scelto la sua mise, perfetta per un incontro di lavoro. Non sapevo chi fosse, certamente non era il signor Bart Bass.

"Salve, Lei è la signorina Blair Woldorf?" mi domandò osservandomi attentamente.

- Si, lei chi è? -  Risposi aspettando incuriosita la sua risposta.

"Sono Chars Bass, il figlio di Bart,  Lui non ha potuto raggiungerla per impegni di lavoro, ma ha lasciato a me il compito di investire e venderle L'Hotel."

- Ah giusto, lei è il figlio di Bass..io.. io credevo sarebbe venuto di persona ma non importa.. insomma è un piacere conoscerla! - Risposi, imbarazzata. Non sapevo il motivo ma mi sentivo a disagio, e se anche lui noto il mio imbarazzo.-

"Per favore, Un "Tu" andrebbe benissimo. Non c'e bisogno di darci del Lei dato che lavoreremo insieme a breve. "

- Si assolutamente sono d'accordo. - Risposi cercando di essere il più convincente possibile. Ma in realtà era così importante che non sarei riuscita a trattarlo come un qualsiasi socio dell'azienda. Mentre cercavo di apparire sicura e professionale, il mio sguardo incrociava il suo. Era un ragazzo davvero attraente ,mi incuriosiva ma allo stesso tempo provavo un senso di timore nel parlargli. E' come se volesse analizzarmi da cima a fondo, per essere sicuro della mia professionalità. Forse stavo esagerando. Dopotutto era solo lavoro, avremmo interagito solo in quell'ambito..
Mentre continuavo a tartassarmi di domande del tutto insole e forse un pò insensate la sua prorompente voce attirò del tutto la mia attenzione -

 "Domani inizieremo la sessione lavorativa. Ti aspetterò nel mio ufficio alle ore 11. Cerca di essere puntuale non amo i ritardatari, buona giornata signorina Woldorf "

Non so perchè ma le ultime sue parole mi fecero pensare ad un tipo autoritario ed esigente, ma la cosa non mi stupii.
Non potevo certo farmi imporre legge da lui, anche essendo il figlio di Bart Bass io ero sempre Blair Woldorf, non certo da meno.

- Certo a domani! - Risposi con voce ferma e decisa.-

 Volevo che avesse un giudizio positivo di me, non mi sarei certo presentata come una donna insicura e dubbiosa. Almeno non davanti a un Bass. Però riconobbi che lui aveva un certo fascino, e su di me non era indifferente. I suoi occhi mi squadrarono da cima a fondo, per poi allontanarsi insieme al resto del corpo, che ondeggiava fiero verso la Limousine.



 to be continued..

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Capitolo 2
*** E' guerra! ***


Chuck Bass mi ha offerto un passaggio a bordo della sua lussuosa limousine e tutto ciò che è uscito dalla mia bocca è stato un incerto  »Si.«  dannazione penso: perchè diamine non ho rifiutato? Avrei potuto prendere un taxi o qualsiasi altro mezzo di trasporto presente. Chuck dannato Chuck.. La sua presenza mi inquieta e non poco. Ha un aria così composta, e io invece sembro una gazzella impaurita. Ma cosa ti succede Blair?! Ricordi cosa ti sei detta prima di iniziare questo difficile percorso?  "Tu sei una delle poche donne potenti in circolazione, sei diplomatica e professionale, non esiste donna più all'altezza di te e non certo un Bass ti farà ricredere !"  Mente mi ripetevo queste convincenti parole in mente mi dimenavo sul sedile della limousine, fissando qualsiasi angolo della vettura che non mi portasse su di lui. Chuck Bass era a pochi centimentri da me, calmo rilassato, con la sua solita espressione giocosa, facevo di tutto per non incrociare i miei occhi nei suoi ma non potevo evitarlo, coglievo un attimo in cui era distratto e quasi in maniera incontrollabile i miei occhi finivano su di lui.Non sapevo perchè lo facevo, era una cosa del tutto spontanea.. non potevo oppormi. Era notevolmente attraente,  questo era non dato di fatto e non potevo affermare il contrario.  Mentre cercavo nuovamente di distrarmi ecco che mi rivolge la sua attenzione.
» Perdonami..mai hai un espressione un pò strana Blair. « mi chiede inarcando un sopracciglio e fissandomi come venissi da un altro pianeta
Si deve essere accorto che sono tesa. Certo.. chiunque si accorgerebbe anche un ceco!  Sentendo i tonfi che facevo agitandomi continuamente nel retro del veicolo in corsa.

» Strana?.. E' la mia espressione.« Rispondo a tono, cercando di convincerlo, consapevole di aver fallito miseramente.
» Andiamo Woldorf, riconosco una persona imbarazzata quando la vedo, ma non riesco a capire il motivo del tuo disagio.«

Adesso pensa di capire le persone.. E perchè non capisce che il motivo del mio imbarazzo è lui, e se magari smettesse di guardarmi mi sentirei più a mio agio!

»Ma nò.. non dire assurdità, imbarazzata io?! E per cosa??« Ribatto con lo sguardo sperduto, cercando il più possibile di non fissarlo.

 »Hai appena confermato la mia ipotesi Blair.. non è che ti sto importunando in qualche modo?

Bastardo! ..Lo fa apposta, mi rifila uno dei suoi seducenti sorrisi pensando di farmi ammorbidire.

 »No.. tu .. tu non mi stai importunando Chuck, no..« Spero di essere sembrata convincente. Lo spero proprio.
»Blair.. tu sai che detesto le bugie.«
» In realtà non lo sapevo, so però che ne hai dette tante.«  Rispondo a stizzita senza rendermi conto che ciò che pensavo è  inspiegabilmente uscito dalla mia bocca a suon di parole. Ottimo Blair, adesso ti servirai del Bass sarcasmo Show  in meno di 3..2..1..

»Non sono certo io quello che assume un atteggiamento sempre sulla difensiva anche quando si tratta di un gesto innoquo come un passaggio!«  

» Innoquo? Niente è innoquo con te.« Rispondo alterata, ma finalmente destando la mia superiorità

»E questo come fai ad affermarlo?! Tu non mi conosci affatto. Apparte qualche articolo scandalistico che ti sarà capitato tra le mani! Sei come tutte le altre persone, giudichi senza conoscere!«  questa volta il suo sguardo diventa cupo e serio, i suoi occhi scintillano lucenti come stessero per emanare davvero scintille di fuoco.

»E' vero, io non ti conosco ma da ciò che si dice su di te è facile capire come sei. E sinceramente se pensi che diventerò uno dei tuoi passatempi ti sbagli.« Rispondo con aria minacciosa

» Vuoi insinuare che io sarei interessato a te? Non sei assolutamente nei miei piani, e tieni a mente che con quel passaggio  volevo solo accompagnarti in azienda, e non certo nella mia camera da letto!« Risponde arrogante passandosi frettolosamente una mano nei folti capelli bruni, maledetto allora è vero, Bass è proprio un bastardo con i fiocchi.

»Non ci entrerei neanche sotto tortura nella tua camera da letto!!« Rispondo con un atteggiamento di superiorità che pare scuoterlo parecchio. Ben gli sta!

»Magari tu ci entreresti volentieri, ma sono io che ti caccerei a calci!«
Grrrrrrrrrrrrrr... Maledetto! Questa me la paga!
»Sogna sogna!« rispondo infastidita

» Sarai tu a sognare un passaggio alle 5 di pomeriggio sotto la pioggia Blair!«

 No aspetta ch...

»Arthur accosta la Limousine adesso!«  Mi interrompe furioso. Bhè io avrei più motivi di lui ad esserlo considerando come ha trattata!

» Sei ridicolo pensi davvero che farmi scendere dalla tua ripugnante super lussuosa macchina possa farti sentire meglio? Ti prego quello che potrebbe migliorare la tua superficiale vita è diventare come tuo padre che almeno ha la decenza di essere un uomo rispettabile, e capisco perchè preferisce il suo lavoro a te, le riviste non mentono mica mio caro Bass! «

Non emette alcun fiato, la sua espressione da sfida diventa intristita e rabbiosa. I suoi occhi ora più vivi di prima splendono impenitenti guardandomi con odio. Si d'accordo.. forse è ametto di aver un tantino esagerato..

» In realtà la mia vita peggiorerebbe ancora di più con l'ipocrisia di Bart Bass, ma ovviamente una ragazzina che pensa di sapere più del dovuto non può capirlo.«  

Le mie labbra si dischiusero cercando di pronunciare qualche suono, ma mi sentivo come bloccata e questa sensazione era orribile. Mi stava attaccando e lo lasciavo fare.. Perchè?..

»E un ultima cosa..non osare credere di conoscermi. Quello che sai di me è solo il mio nome, spero che arricchirai le tue conoscenze sulle riviste di Gossip.«

Ciò che riusciì a fare fu annuire. Il cuore mi batteva forte il respiro affannoso. E guardavo i suoi occhi lucidi che sembravano diventare di ghiaccio. Si avevo la conferma di aver esagerato tirando fuori l'argomento "famiglia" ma lui non è stato da meno.. Scendo dalla Limousine non pronunciando alcun suono. Sentivo amarezza dentro me, un senso di nausea e confusione. Davvero forse io non lo conoscevo.. non sapevo che tipo di persona fosse Chuck Bass..e forse avrei voluto saperlo..

To be continued..xox

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