CARO SASUKE,

TI RICORDO ANCORA COME FOSSE IERI. Ricordo la tua insolenza insopportabile, il tuo sguardo...

I tuoi occhi…. Amico mio, sai che non potrei mai odiarti e tu, continui a domandarti perché lo faccio. Perché continuo a cercarti.

Non so cos’è l’abbracciato di una madre, non so com’è sentirsi dire “figlio mio sono orgoglioso di te”…. Sai perché Sasuke? Come vedi non sei l’unico a sentirti… solo…

La solitudine e la rabbia invase anche il mio cuore, dopo tutto ero solo un bambino in cerca di affetto.

Cosa chiedevo io? Di essere lodato? chiedevo mi si prostrasse ai piedi?

Te lo dico io cosa chiedevo… solo un po’ di amore… di amicizia…

La stessa che ho sentito incontrando te e Sakura. La stessa che provavo quando insieme ci allenavamo. La stessa provata quando tu, mi aiutasti a ritornare a casa perché distrutto.

vuoi uccidermi?bene…

Mentre la lama tagliente della tua spada perforerà il mio cuore, penetrandovi… voglio che tu, possa guardare i miei occhi. Solo allora sarò in grado di capire…. Se davvero… hai rimosso tutto…

Uccidimi, odiami, cancellami dai tuoi ricordi e poi dimmi… cosa guadagnerai dai tuoi gesti.

Dimmi Sasuke, cosa ne sarà di noi?

Un ricordo lontano, sbiadito, nullo… ?un grido che lento svanisce, un sonno leggere che svelto muore senza poter rimembrare alcun sogno?

Dimmi, quando avrai compiuto la tua vendetta, cosa farai? Dopo, cosa hai intenzione di fare?

Non voglio obbligarti a far niente, ma sappi che ormai fai parte del mio cuore, fai parti di ricordi inespugnabili nel tempo.

La tua corazza quella che hai deciso deliberatamente di indossare. Quella costruita con i mattoni della solitudine, impenetrabile, indistruttibile. Eppure… ne sono sicuro… vi ho scorto una crepa… tu, sei un debole. Hai paura di affrontare i sentimenti.

Decidesti di non amare Sakura, decidesti di non considerarmi più tuo amico.

Ma io no.

Non lo fatto e non lo farò mai.

Ricorda solo una cosa Sasuke Uchiha.

La tua spada mi perforerà, mi ucciderà, mi sfonderà, ma l’anima… quella non potrà essere sfondata neppure  da un Ame no Murakumo. (spada leggendaria, letteralmente sarebbe: spada del paradiso)

Il mio sogno...

L’altra volta ho sognato il suo volto… eppure credevo di aver rimosso… cosa mi succede?io sono forte…. Non posso perdere…

…lei mi sorrideva e con la sua mano mi carezzava le guance… d’improvviso ombra, luce e vento l’hanno portata lontano da me… non era più felice, piangeva… mi supplicava, mi implorava… ma non mi rinnegava…

“figlio mio, perché l’hai fatto?”

Sangue, dolore, lacrime bagnavano il pavimento in cui lei, fiore di maggio, sedeva in ginocchio.

“madre…non mi guardare così…”… per la prima volta mi sono sentito ferito dal più profondo…

Sabbia e solitudine invasero le mie membra. Il sole mi accecava mentre un canto pungente perforava il mio udito. In lontananza un bimbo correva felice tra mille fiori di pesco… “fratello” disse correndo verso di me.

“ giochiamo?...”

Mi porgeva la sua mano come volesse essere aiutato, ma proprio nel mentre in cui io, gli davo la mia, il bimbo si allontanava sempre di più… ancora di più fino a sparire…

Rimasi li’, senza parlare, senza capire…

Incominciai a correre… correvo veloce, le mie dita sfioravano il grano coperto da un immensa luce dorata, sentivo il calore scorrere nelle viscere….

… ma di nuovo fu tenebra.

Perché?

Pian piano sentivo un sentimento traversarmi lo stomaco…

Aprii gli occhi. Mi sentivo libero.

Mi sentivo perso ma…libero.

Mi sentivo forte ma… solo.

…e di nuovo fu tenebra e ancora e ancora…

In quel piccolo, ma immenso attimo… in quel grande e bugiardo universo sapevo di aver sbagliato.

Grazie a chi ha recensito il mio scritto riguardante Naruto e Sasuke. Ho deciso di seguire il consiglio di  ryanforever. Scrivere lettere, pagine di diario di tutti i personaggi di Naruto... sono accettati consigli.... Questo brano comunque, riguarda Itachi Uchiha.... a voi interpretare il sogno...

ciaooo

kiss

0surità

Assorto, solo in questo piccolo mondo… le luci investivano con violenza il suo volto, il freddo pungeva la pelle, i suoi occhi… specchio di un’anima triste, vagavano per il villaggio. Foglie oscurate dalle tenebre cadevano con posata eleganza, trasportate dalla danza incontrollata del vento. Nessun rumore, solo il silenzio della notte, la pace della natura, dei cieli, dell’oscurità.

Il suo sguardo… vuoto… in cerca di qualcosa, qualcuno…

“sono trascorsi otto giorni, otto ore, otto minuti da quando ho ucciso Orochimaru.

Sono trascorsi milleduecentododici giorni… il mio desiderio di vendetta è cresciuto, il mio odio è aumentato, la rabbia… ha invaso la mente… accresciuto la vendetta… investito il mio cuore…

Ci sono riuscito… ho cancellato i ricordi, mandato via le emozioni… ora posso… ora devo…

Questi anni di duro lavoro, di rabbia repressa… saranno ricompensati… con il suo sangue…

La forza del mio spirito, aumenta quella del corpo… nel mio mondo… la mente selvaggia… assetata di vendetta… ottiene il potere… io… riuscirò…”

I suoi passi… pacati… la sua ombra… sottile… misteriosa… fu avvolta dalla oscurità… la stessa che avvinghiata stretta nel cuore, gli offuscava la mente… confondeva i pensieri…

Orochimaru

Il signore del male

l’amore nasce dall’uomo, come il male nasce dall’uomo.

Sarà la vita, saranno le scelte, le esperienze a determinare quale delle due vincerà sull’altra… ma per lui è diverso, forse perché non è un vero uomo…

Forse perché l’amore non gli appartiene, il male ha vinto da tempo…

Sta lì… stretto, testardo, prepotente… lui sorveglia il suo cuore, ne difende i confini…

Per vincere ed ottenere la supremazia assoluta.

…. Forse è semplicemente la sua natura…

Ti scruta, ti guarda con occhi carichi d’odio, dove tu, ingenuo essere sdolcinato, non potrai mai avere la meglio, a meno ché il tuo male non superi il suo….

Occhi di vetro

Occhi di ghiaccio

Occhi di serpente

Nascondono una verità inavvicinabile, lontana, impossibile… impassibile…

Ti chiedi perché?com’è possibile?

Ma lui, deciso, fermo, ti guarderà dall’alto in basso, lui il più grande, il più astuto essere, malvagio sino al midollo, ti scruterà con ironica indifferenza… la sua lingua, bagnerà il labbro con elegante finezza, perché lui signore del male, non sarà mai volgare…

… in questo modo l’inganno, la persuasione… è più facile…

Ti prometterà la potenza, la forza, la fama… in cambio vuole la tua dignità… la tua anima… il tuo corpo…

Prometterà… ma mai senza ottenere nulla in cambio…. Mai senza ottenere qualcosa che chi sa perché, avvantaggerà sempre di più lui…

Continuerai inutilmente a chiederti qual è il suo segreto?cosa nasconde?perché?cosa c’è stato di tanto terrificante nella sua vita?

Io continuerò a rispondere…

… forse è semplicemente la sua natura…

Quando cala il buio

Tu solo

Tu unico

Tu…

Chiedimi perché?

Neppure io lo so…

… cosa mi hai fatto….

Quando cala il buio, sogno noi due…

Insieme corriamo, mani nelle mani…

Tu mi sussurri parole dolci, mi stuzzichi..

Io rido, contenta di passare quel poco tempo con te…

L’unico che mi è rimasto per assaporarti, per gustare le tue labbra…

Ora dove sei?

Ora cosa fai?

Mi pensi ogni tanto…. Mi adori come io adoro te…

Ti voglio Sasuke, ti voglio ora… adesso, per sempre… TI VOGLIO…

Ti amo…

ti osservo….

Ti cerco…

…

Quando cala il buio

Osservo le stelle…

Sono l’unica certezza che ho di te…

Anche tu…

Dormi sotto il mio cielo…

Anche tu con me

Le osservi…

Vedi?

Almeno per un istante siamo insieme!

Quando il vento mi accarezza chiudo gli occhi…

Immagino che sia tu… a toccarmi…

A sfiorarmi le guance…

Quando la pioggia bagna il mio corpo…

Un’ angoscia infinita mi stringe il cuore…

Mi pare di sentire la tua voce, ma tu non ci sei…

Cosa darei perché tu tornassi…

Cosa farei… per rivederti ancora una volta…

Cosa darei per te…

Quanto farei per te…

....per noi.

Il mostro

In un angolo remoto della terra, si cela un mostro

I suoi denti appuntiti incutono spavento

La sua smorfia cattiva irrigidisce, paralizza i corpi.

Seppure son lontani i giorni

In cui l’anima sua incontrerà la mia

Un terrore continuo mi percuote dentro

Spietato penetra e affonda nei meandri del cuore

Come un sentimento irrazionale, aumenta

Lo spavento ch’io ignoro da tempo

Alloro mi nascondo nelle secrete stanze dell’anima

Ove discosto il suo pensier dal mio

Mentre attendo

Che un sentimento più grave lo investi…

Ma quando l’amore bussa alle porte

L’anima gioisce e mi rende felice

La presenza di qualcuno

Che in questo mondo piccolo e rozzo

Mi rassicura, mi scalda, mi abbraccia

Tiene lontano quell’incubo nostro…

L’incubo del mostro…

Forse perché con te

Le acque del mio cuore si calmano

Mi portano lontano nel centro di mille oceani

Sotto i raggi caldi del sole.

Allora ti chiedo amore perfetto

Non mi lasciare continua ad amare

Perché la nostra luce sconfigga quel buio

Sconfigga le lacrima e la paura

Amore

A te mi prostro

insieme sconfiggeremo quel mostro!

La tua Hinata

Ringrazio coloro che recensiscono i miei pezzi e che mi aggiungono tra i preferiti.

Oggi vi dedico una poesia, scritta da Hinata per Naruto…

l'ultimo addio

L’ultimo respiro, l’ultimo pensiero, l’ultimo di una vita breve seppure intensa.

L’ultimo di scelte sofferte, di amore nascosto e lacrime amare.

L’ultimo… perché questa è la fine…

I brividi s’impadroniscono di lui, lo tormentano, ma la calma innata contraddistingue anche la morte…

 E mentre i sensi lo abbandonano pensa che forse la sua vita non è stata come voleva… forse avrebbe voluto la pace e non la guerra… lui avrebbe voluto amare, ma la sua vita era segnata… dietro sguardi scuri si nascondevano paure non dette… ma come avrebbe potuto?

In che modo avrebbe potuto far capire a suo fratello che lo amava più di se stesso?

Che non faceva altro che pensarlo preoccupandosi della sua salute e pregando affinché la sua fosse una vita tranquilla?

Che aveva amato i suoi genitori ed il suo clan, che era dispiaciuto di tutto… ma doveva farlo…

Doveva…

Ora tutto si è concluso nel modo in cui lui aveva pianificato, dietro le fiamme dell’averno o sotto una forca rovente per l’eternità, tutto ciò non gli portava… il suo compito era proteggere, seppure da un altro mondo, la vita di suo fratello.

Un gemito e poi il silenzio. L’anima si innalza ricoperta di luce vola leggera fra i cieli guardando per l’ultima volta la terra madre, i boschi amici e le acque, guardando per l’ultima volta l’uomo da vicino, occhi pieni di compassione si liberano dei mali commessi e dei forzati ordini arde il cuore che finalmente è libero.

La tristezza e la solitudine l’hanno abbandonato, ma una lacrima cade dopo anni di silenzi… vola e sfiora l’occhio di Sasuke… un dono, l’ultimo che Itachi potesse fargli…