01. Temporale

Nonostante non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, Levy doveva riconoscere che le migliori notti da lei passate a casa di Gajeel Redfox erano quelle notti in cui il temporale infuriava su Magnolia.

Erano le notti nelle quali cullava uno spaventato Pantherlily mentre il Dragon Slayer li stringeva in un saldo abbraccio, tutti sul divano.

I due maschi erano sempre i primi ad addormentarsi, lasciando la maga di Solid Script a gongolare per la scena di cui era partecipe. Il trio sembrava una famiglia - una famiglia stramba e anormale - ma pur sempre una famiglia.

Levy sorrise ai cupi nuvoloni incombenti in distanza e si incamminò verso la casa del suo amante. Stringendosi maggiormente il libro al petto, si affrettò ad arrivare a destinazione, la felicità che le pompava nelle vene.

Sarebbe stata una bella notte.









Angolo della Traduttrice
Signori e signore, fangirl assatanate e normali passanti, vi presento la cena una nuova raccolta tutta per voi!
Come dici, coscienza? Non dovrei cimentarmi in una traduzione che si prospetta di 100 capitoli visto che ne ho già da fare un'altra? Non dovrei imbarcarmi in questa impresa quando devo andare ogni pomeriggio a tenere ripetizioni a 3 rimandati?
Tsk! Corbezzole!
Nulla mi fermerà da diffondere il virus GaLe (che poi ho scoperto essere l'unica coppia per cui non ci sono lotte fra shippers, serie NaLu o NaLi o GraLu o Gruvia o le 19428351 combinazioni esistenti)

Spero che questa nuova raccolta possa venire apprezzata come l'altra. Sempre GaLe sempre tenera e morbidosa. Per ora l'autrice è ha quota 20 prompt usati, e io ho intenzione di tallonarla.
Sono per lo più falsh-fic, quindi più corte e più feloci da trascrivere.
Che aggiungere, grazie per aver letto e ricordate con una semplice recensione farete felice una traduttrice

Link originale: http://www.fanfiction.net/s/8344464/1/Dabbling-with-Dragons :D

02. Colore

Spesso dicono che il miglior modo per capire che tipo di persona uno sia nel subconscio, sia osservare la camera da letto del sopracitato individuo. E se c'era una parola per descrivere la stanza di Gajeel Redfox, quella era...nera.

Le pareti erano scure come la notte, spoglie e desolate. Il mobilio e le lenzuola caratterizzate della stessa oscurità. Pezzi di metallo ricoprivano la scrivania e il pavimento.

Davanti a un tale spettacolo, era normale concludere che il risiedente fosse un uomo freddo e cupo. E ciò non si sarebbe discostato molto dalla verità... se la persona di cui si stesse trattando fosse il Gajeel di Phantom Lord.

Fin da quando si era unito a Fairy Tail e aveva incontrato lei, Gajeel stesso cominciò ad accorgersi dei cambiamenti nella sua camera.

Un piumone rosso sangue era steso sul letto. Poster di famose band metal rock di Fiore adornavano i muri. Una lampada blu scuro, appoggiata su un nuovo tavolino, illuminava fotografie incorniciate di lui stesso, lei e Pantherlily.

E ora, la piccola fatina in persona, con capelli color blu cielo, poggiava la testolina sul suo petto nudo. Il vestitino arancione acceso era appallottolato sulla scrivania, la fascia gialla fra le dita di lui.

Gajeel sorrise debolmente. Era come se tutto fosse esattamente dove doveva essere... Posò un piccolo bacio sulla fronte della sua fata prima di riappoggiare la zazzera nera sul cuscino grigio.

Chiuse gli occhi rossi, il sorriso ancora presente.

Non c'era più assenza di colori.









Angolo della Traduttrice
>.> vi sto proprio viziando... due capitoli nuovi in due giorni consecutivi, ho fatto un record! :)
Ecco una serie di film mentali che Gajeel si fa. A me il capitolo è piaciuto parecchio, penso sia molto poetico. Fatemi sapere che ne dite voi. Ringrazio per le recensioni che mi fanno sempre gongolare sulla sedia.
Anche il prossimo capitolo è già tradotto solo da revisionare, forse potreste anche vederlo per domani...
Sarà il destino a decidere!
Grazie per aver letto :) Se il virus GaLe ha infettato anche voi, fatemelo sapere con una recensione!
Il link del capitolo originale è qua sotto :)
Alla prossima :D


Link: http://www.fanfiction.net/s/8344464/2/Dabbling-with-Dragons

03. Urlo

Gajeel ricordava bene la prima volta che la sentì urlare. Ma non fu esattamente nel momento in cui uno si aspetterebbe una piccola, femminile maga strillare a squarciagola.

Non aveva urlato quando l'aveva facilmente schiacciata insieme a quel duo di inetti che la seguiva sempre come cuccioli sperduti.

Non aveva urlato quando l'aveva colpita, disperdendo la sua magia di scrittura senza troppe difficoltà.

Non aveva urlato quando l'aveva legata con catene di metallo e appesa ad un albero nel bel mezzo del parco, come un crocifisso.

Che diamine, non aveva nemmeno piagnucolato quando le aveva crudelmente disegnato il marchio di Phantom Lord sull'addome esposto (e livido)…

No, aveva urlato nel momento in cui lui si era incamminato via dal crimine che aveva commesso.

Aveva urlato tutto il suo disprezzo, il senso di colpa, la rabbia e la pietà che provava contro se stessa per non essere riuscita a proteggere i suoi compagni, secondo la legge non scritta di Fairy Tail.

Una vittima urlante dava di solito a Gajeel un senso di potere, di importanza. Ma nonostante tutto, non lei. Il suo urlo, così pieno di crude emozioni che non dovrebbero mai esser trovate nel cuore di una fanciulla innocente, lo fecero incespicare, quasi voltare, gli fecero quasi liberare il suo corpo inerme dall'ormai corrotto albero.

Ma allora lui era ancora il Drago d'Acciaio di Phantom Lord e un'azione simile non sarebbe dovuta nemmeno essere considerata da lui. Perciò, la piccola luce che brillò per un momento nel suo cuore fu inghiottita ancora una volta dall'oscurità.

Quando Makarov diede finalmente a quella luce una ragione per brillare, Gajeel incontrò di nuovo quella minuta fatina. Lei sussultò quando notò il suo sguardo, una piccola mano posata inconsciamente sullo stomaco.

L'eco del suo urlo gli rimbombò nelle orecchie, facendogli distogliere gli occhi e allontanarsi in fretta dalla gilda per chiarirsi le idee. Rimorso… era passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che aveva provato una tale emozione. Anni nell'oscurità gli avevano fatto dimenticare il suo violento pungiglione avvelenato. Ma ora, era tornato… e Gajeel lo odiò.

Ecco perché, quel preciso giorno, promise a se stesso che la avrebbe protetta fin quando avesse avuto vita… non voleva sentire il suo urlo mai più.









Angolo della Traduttrice
Eccomi, eccomi. No, non sono morta per vostra fortuna, infatti vi presento un nuovo capitolo di Dabbling with Dragons.
Scusate davvero per il ritardo, ma è una settimana impegnata.
Non vi preoccupate non ho nessuna intenzione di abbandonare questa o l'altra raccolta. Ve lo dico perchè sono in partenza per 3 settimane all'estero, dove di certo andrò avanti a tradurre, ma non sono sicura di poter postare un granché.
Cetcherò di darmi da fare in questi giorni, però.
Chiedo scusa a chi aspetta con ansia i capitoli (se c'è veramente qualcuno), ma è giusto che ognuno abbia la propria vacanza, no? U.U
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto, grazie per aver letto e per le recensioni.
Spero di poter postare qualcos'altro presto.
Recensite, mi raccomado! :)

05. Tatto

Tatto: l'abilità di percepire fisicamente.

Levy McGarden incolpava il suo amore per i libri di averle dato una mente poetica, del fatto che ci fossero certi "tocchi" che amava e prediligeva:

La pura sensazione del pavimento fresco.

L'erba umida che le solletica i piedi nudi.

I delicati petali di girasole che le carezzano la guancia.

Un letto tiepido, completo di un cuscino morbidoso.

L'acqua che le scorre fra le ciocche color del cielo.

Ma di recente, un altro paio di "tocchi" si erano aggiunti alla sua lista mentale:

Il tocco delle mani callose del Dragon Slayer che le tracciano il marchio della gilda sulla scapola.

La sensazione dei suoi capelli ebano fra le dita.

Nonostante tutto, però, il suo preferito sarebbe sempre rimasto le sue labbra ruvide, forti e salde, che si muovono contro le sue in una danza sensuale.

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Gajeel Redfox non era certo una qualche specie di fottuto poeta, che descrive tutto quello che sente o vede. Ma doveva ammettere (solo a se stesso) che c'erano alcuni "tocchi" che gli piacevano:

Il duro e freddo sapore del puro metallo sulla lingua.

La sensazione della robusta corteccia contro l'ampia schiena quando sedeva su un albero.

La morbidezza del pelo di Pantherlily quando dava all'Exceed uno dei suoi abbracci spaccaossa (avrebbe ucciso chiunque lo avesse raccontato).

Un forte vento che gli soffia fra i capelli color della notte.

Ma di recente un altro paio di "tocchi" si erano aggiunti alla sua lista mentale:

il tocco delle piccole mani della Maga di Solid Script che gli sfioravano il petto tracciando le cicatrici di battaglia.

La sensazione della sua minuta figura contro la propria ampia.

Nonostante tutto, però, il suo preferito sarebbe sempre rimasto le labbra leggere come piume di lei che si sciolgono nelle sue.










Angolo della Traduttrice
Eccomi tornata signori e signore! Ho tradotto questo capitolo in aereo, apsettavo soltanto la connessione internet per caricarlo.
Spero che abbia successo come gli altri. Ora sono tranquilla e posso tornare alla carica con le traduzioni :)
Ringrazio tutti per avermi aspettato :)
Grazie anche a Girl_Pumpkin per avermi suggerito una GaLe da tradurre, vi piacerebbe se ne traducessi una rossa?
Sembra intrigante, per tutti gli altri seguite il suo esempio. Se volete suggerirmi storie da tradurre fate pure, non devono esser per forza GaLe e non per forza in questo fandom :D
Grazie per aver letto fino a qui e RECENSITE, mi raccomando :)

Silent_Warrior