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di Laliambey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Return. ***
Capitolo 2: *** Resentment. ***
Capitolo 3: *** Burn. ***
Capitolo 4: *** 4. The heart wants what it wants. ***
Capitolo 5: *** 5– Kiss you. ***



Capitolo 1
*** Return. ***


ATTENZIONE: I personaggi descritti in questa storia hanno fattezze reali ma sono stati inseriti in un'altro contesto.Gli One Direction quì non sono famosi,non hanno partecipato ad X-Factor.Sono persone comuni.

Capitolo 1-Return








Il cuore martellava così forte che probabilmente sarebbe uscito dalla cassa 
toracica nel giro di qualche minuto.
Le mani tremanti stringevano quasi con forza e determinazione il cuoio del 
manico della valigia,quasi fosse un'appiglio,qualcosa a cui aggrapparsi per 
evitare di crollare.
E un pò si sentiva così Liam,aveva passato gli ultimi due anni della sua vita 
lontano da Doncaster,la sua piccola e pallosa cittadina,lontano dalla sua 
famiglia,dai suoi amici.
Il motivo?Uno stupido tumore che i medici del luogo avevano definito "incurabile".
Metastasi attaccate ai polmoni,Liam aveva cominciato ad avere 
l'affanno anche se passava dalla cucina alla sua camera.Continui svenimenti in 
classe,fino a quando gli esami medici avevano dato di certo un responso che 
nemmeno lui e la sua famiglia si immaginavano. Cancro ai polmoni,in stadio 
avanzato.
Le settimane seguenti erano state un vero e propio inferno;continui 
controlli,alcuni addirittura molto dolorosi e la pazienza di Liam era stata 
messa a dura prova,al punto tale da decidere di interrompere tutto e lasciare 
semplicemente che la malattia facesse il suo corso.
Liam non viveva più,e se almeno doveva vivere i suoi ultimi giorni voleva farlo in 
santa pace.Poi una telefonata aveva stravolto tutto,forse,anzi decisamente per il meglio.Un 
collega di lavoro del padre di Liam aveva scoperto che esisteva un centro in 
Irlanda in grado di fare miracoli.Il padre di Liam non ci aveva pensato due 
volte.Aveva fatto i bagagli ed erano partiti.
E non era vero che era una malattia incurabile,nonostante i fastidi e le sofferenze 
Liam si era ripreso,anche se i medici gli avevano più volte prescritto di compiere 
una vita sana,evitare alcool fumo e qualunque cosa avesse potuto danneggiare il suo organismo.
Come se Liam fosse capace di fare una cosa del genere;così attento e 
riflessivo,non avrebbe mai messo la sua vita in pericolo solo per futili divertimenti.
E finalmente era tornato,e nonostante il timore e la paura voleva ricominciare a vivere.
Posò velocemente le valige andandosi a fare una doccia di corsa;voleva 
riposarsi un pò,stare con sua madre e le sue sorelle e poi avrebbe chiamato i 
ragazzi per passare una serata alla "vecchia maniera"
Birre,pizza e videogiochi. Sì perchè Liam aveva tre migliori amici che per lui 
erano come fratelli.Louis,Zayn ed Harry.Che non vedeva da due anni ma che 
erano stati accanto a lui anche se a distanza.
-Liam sbrigati a scendere,tuo padre vuole una mano in garage-Urlò la madre dal 
piano di sotto facendo riscuotere il ragazzo dai suoi pensieri.
-Arrivo!-Rispose prima di aprire quando sentii il suo cellulare vibrare 
prepotentemente facendo quasi vibrare il comodino di legno posto accanto a 
letto.Istintivamente sorrise vedendo il nome lampeggiare prepotentemente nello 
schermo del suo cellulare.
-Non ci credo,nemmeno 24 ore sono passate da quando ci siamo salutati e già ti 
manco?-Strillò il ragazzo sedendosi sul letto.
-In realtà ti avevo chiamato per renderti partecipe di una bellissima notizia.-
-E quale sarebbe questa bellissima notizia Niall?-Chiese Liam vagamente curioso 
 sorridendo divertito.
Niall era un giovane Irlandese un'anno più piccolo di lui che aveva conosciuto 
nella clinica dove era stato negli ultimi due anni.
Lo aveva conosciuto per caso,lui aspettava il suo turno per la chemio 
terapia,Niall invece accompagnava il fratello affetto dallo stesso male del 
giovane.Occhi chiari e vispi,capelli biondi e un carattere così dolce e divertente,i 
due si erano legati da subito e Niall era diventato per Liam quella specie di 
normalità che sentiva mancare da troppo.Passavano le giornate insieme in 
clinica,lui il fratello Matt,e Liam che erano capitati nella stessa 
stanza.Ridevano,scherzavano e Niall spesso si comportava da idiota per poter 
strappare un sorriso ad entrambi.
Ma il cuore di Matt non aveva retto,ed aveva lasciato Niall due settimane prima 
che Liam sarebbe stato dimesso dalla clinica.Allora era statato il turno di Liam.
Prendersi cura di lui,seppellire il dolore,standogli accanto dandogli tutto il calore possibile.
-Mamma e papà non riescono a stare quì,hanno persino dato via la roba di mio 
fratello in beneficenza.Hanno deciso di traslocare, e indovina un pò?Tra tre 
giorni arrivo a Doncaster.-Ecco quello di cui aveva bisogno Liam..Che anche lui 
fosse lì,e sembrava quasi essere un sogno.
-Dici sul serio?!Beh non potevi darmi notizia migliore.E poi ti troverai bene,ti farò 
conoscere Louis e gli altri,ti troverai benissimo.-Era felice,visibilmente.
Finalmente un'altra bella notizia,nonostante tutte le orribili tempeste tutto stava 
tornando finalmente al suo posto.
Passarono qualche altro minuto a parlare del più e del meno,o per lo meno,Niall 
 
parlava,a raffica e Liam ascoltava,poi Niall stesso riattaccò visto che doveva 
aiutare la madre a sistemare le valigie.
Chiuse la conversazione mandando poi un sms ai ragazzi sorridendo,non 
sapevano ancora che fosse tornato avrebbe voluto fargli una sorpresa.
 
LIAM
Partita e FIFA?Sono piuttosto arrugginito,ho bisogno di rimettermi in carreggiata!
Da me alle sette e mezza,portate le patatine altrimenti restate fuori casa ;)
 
 
 
                                                                   * * *
Quando Louis aveva  letto il messaggio aveva strabuzzato gli occhi,si era dato 
più volte dei pizzicotti e aveva chiamato i suoi amici Harry e Zayn chiedendogli 
spiegazioni.Anche loro avevano ricevuto lo stesso sms.Liam era tornato e lui si 
sentiva così idiota a sorridere senza fermarsi mai.
Sì perchè Louis Tomlinson,gay fino alla punta dei capelli aveva una cotta per 
Liam Payne dai tempi delle medie.Tutti lo sapevano,tutti tranne il diretto 
interessato.
Anche Harry e Zayn,che stavano insieme da quasi due anni sapevano tutto.Erano 
loro due che spesso lo consolavano quando il ragazzo aveva le sue crisi,e 
ancora di più durante il periodo della malattia del ragazzo.
Louis avrebbe voluto morire,gli ultimi due anni erano stati così intensi che 
temeva seriamente di non farcela.
E adesso come una ventata gelida aveva saputo che era tornato.Tutto ciò che 
voleva fare era stringerlo per minimo cinque minuti buoni.
-Secondo voi perchè non ci ha detto niente?-Chiese Harry scendendo le scale del 
suo appartamento mano nella mano con Zayn che guardava dubbioso Louis così 
in ansia e nervoso.
-Avrà voluto farci una sorpresa,sapete com'è fatto-Borbottò Zayn sfilando le 
chiavi dell'auto dalla tasca dei Jeans facendo scattare l'allarme.
Da quando si erano organizzati per poter andare a trovare Liam,Louis non aveva 
aperto bocca.Il chè era strano,visto il suo essere logorroico.
-Andrà tutto bene Boo,Liam ormai sta bene,si è ripresto e tutto tornerà alla 
normalità.-Lo consolò Harry scompigliandogli i capelli.
Louis si limitò ad annuire entrando in macchina insieme ai ragazzi.
Il viaggio fu breve e più si avvicinavano all'abitazione di Liam,più Louis sentiva 
le mani sudare e il cuore battere a mille.Aveva così tanta voglia di vederlo,due 
anni per lui erano stati troppi,troppi giorni da sopportare,troppe settimane 
vuote.
-Coraggio Lou siamo arrivati.-informò Zayn posteggiando nel vialetto di Casa 
Payne scendendo poi insieme al suo ragazzo.
Si avvicinarono alla porta e fù proprio Zayn a suonare il campanello.
E solo quando Liam aprì la porta con il suo classico e dolce sorriso Louis si rese 
conto davvero quanto gli fosse mancato.Il rivederlo lì,vivo e più in salute che 
mai non fece altro che accentuare quelli ch erano i suoi sentimenti.
Il suo piccolo Panda,così definito da Louis stesso era tornato e lui finalmente si sentiva completo
come se finalmente tutto fosse tornato al suo effeto.
Era questo il cosidetto "Effetto Payne"..


Angolo Autrice;

Hola Pipol ! :)
Inizio con il precisare che non ho la più pallida idea di come mi sia venuta in testa st'idea ma vabè ormai è fatta.Ultimamente mi sono messa a leggere moltissime storie su di loro,così tante che forse è stato questo che mi ha spinto a pubblicare questa storia.Non ho la più pallida idea di come si svolgeranno i prossimi capitoli,ho deciso che quando arriverà il momento di scrivere raccoglierò idee e ne farò un discorso serio.
Spero che il capitolo vi abbia messo nella giusta direzione(?) Adoro Liam e Louis insieme,li trovo dolcissimi e tenerissimi.
Per il resto non ho altro da dirvi,al prossimo capitolo per chi mi seguirà!
Pace amore e shippiamo Lilo sempre(?) :3

Nena.

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Capitolo 2
*** Resentment. ***


Capitolo2-Resentment.

Doncaster-Settembre2013,Tre mesi dopo.

Erano passati tre mesi da quando Liam era ritornato a casa,e dire che tutto fosse tornato come prima era davvero poco,anzi se proprio doveva dirla tutta,per Liam le cose erano meglio di prima,meglio del periodo in cui era stato lontano;aveva ricominciato a frequentare i suoi migliori amici,e nonostante fosse rimasto un pò scosso quando Zay ed Harry gli avevano annunciato che stavano insieme ormai da due anni per lui non era cambiato nulla.
Anzi,li trovava davvero adorabili.Con loro e Louis passava gran parte del suo tempo e anche Niall si era integrato bene nel gruppo,anche se spesso lo vedeva battibeccare con Lou e doveva arrivare a dividerli,a fare da mediatore.
Da quando era tornato Louis aveva mostrato una sorta di gelosia e di timori nei confronti del biondo,che lo stesso Liam non riusciva a spiegarsi.
Erano amici da una vita,eppure non l'aveva mai visto così ossessionato,nemmeno nei confronti di Eleanor,la sua ragazza.
Eppure nonostante tutto si era divertito,aveva passato una bella estate e l'inverno scorso era solo un bruttissimo ricordo.
Quel pomeriggio era proprio in compagnia di Lou;l'indomani avrebbe cominciato il suo ultimo anno di liceo,e mentre preparava la cartella e tutto il resto sentiva un leggero strato di nervosismo percorrergli la spina dorsale.
Aveva paura,una paura fottuta che tutti lo guardassero male,o cosa peggiore con pietà.
Non voleva essere ricordato come "quello malato",avrebbe fatto di tutto per non farsi affibbiare quel tipo di etichetta.
-Smettila di tormentarti,andrà tutto bene-La sottile voce di Lou irruppe i suoi pensieri facendolo ritornare al presente.Lui aveva capito,sapeva a cosa il biondino stava pensando,e da amico qual'era doveva cercare di placare ogni suo timore.
Che poi non era solo semplice amicizia,ma Louis non gli avrebbe mai detto nulla della sua cotta secolare.
Sì perchè tutti o almeno i suoi amici sapevano quanto Lou tenesse a Liam,ma aveva una fidanzata,una facciata da mantenere e poi il suo migliore amico traspariva eterosessualità da tutti i pori.
"Piuttosto che dirglielo mi faccio castrare" pensò Lou giocherellando con una scimmietta di Peluche.-E poi,-aggiunse alzandosi dal letto avvicinandosi all'amico-Non sarai solo,ci siamo noi,c'è Niall.
Andrà tutto bene Lì,sarà un'anno da ricordare vedrai-Liam sorrise e sì convinse-Hai ragione Lou,sarà un'anno da ricordare.
Piuttosto,domani vai a prendere El?-Chiese posando l'ultimo quaderno chiudendo la sacca.-Avevo pensato che potremmo andare tutti insieme come una volta,ma forse è meglio di no.
E poi devo aiutare Niall,sono sicuro che farà il giro della scuole minimo tre volte solo per capire dove sta l'ingresso,però possiamo vederci a mensa!-Rieccola la sua parlantina nervosa,il suo chiacchiericcio veloce così tanto da far ridere Lou-Tranquillo Payne,fatti una bella dormita invece di paranoizzarti.
A proposito di fidanzata,devo andare a prenderla o altrimenti chi la sente.-Mormorò Lou posando la scimmietta sulla scrivania salutandolo con una pacca sulle spalle.
-Ci vediamo domani Payne!-Lo salutò con un sorriso e senza aggiungere altro uscì da casa di Liam.
Il ragazzo sospirò gettandosi di peso sul letto.Aveva ragione Louis.Doveva smettere di farsi tutte quelle paranoie,infondo aveva combattuto cose più grandi.No,non avrebbe lasciato che i pregiudizi lo condizionassero.
Sì,avrebbe combattuto affinchè quel suo ultimo anno da liceale sarebbe stato il miglior anno della sua intera vita.

                                                  * * *
-Malik! quante volte le ho detto che non può fumare davanti all'ingresso?!Vada in cortile come tutti gli altri per Dio!-Ecco,se c'era una cosa che non gli era mancata era di certo Miss Carry.
-Quella donna è un tiranno,andiamocene prima che ci incenerisca con la sua scopa-Esclamò Zay saltando sù dal muretto prendendo per mano  Harry e gettando malamente la sua sigaretta.
Miss Carry era la bidella più vecchia e più rispettata di tutto l'intero Doncaster High School.
Aveva pulito quei corridoi e quelle aule per tre generazioni,e nonostante fosse in pensione veniva comunque lì,semplicemente perchè non riusciva a farne a meno.
La cosa ancora più buffa era proprio che il Preside Gibs le aveva concesso l'autorizzazione di rimproverare chiunque si trovasse a commettere reati o a non rispettare il regolamento d'Istituto.
E Liam doveva ammettere che un pò anche lei le era mancata.
-Tutto bene Lì?-Chiese Niall affiancandosi al biondino che annuì.Lui Niall Lou Eleanor Harry e Zayn si avviarono verso il cortile.
Mancava ancora qualche minuto al suono della campana,e potevano approfittare per stare tutti insieme.
Liam sorrise osservando i suoi amici.
Zay ed Harry chiacchieravano,ogni tanto ridacchiavano tra loro e si scambiavano qualche coccola,Niall cercava di decifrare la piantina dell'istituto anche se lo sapeva,si sarebbe perso e poi sarebbe toccato a lui andare a cercarlo.
Lou ed Eleonor chiacchieravano o per lo meno,lei parlava senza fermarsi,senza dare il tempo a Lou di rispondere.
Sbuffò e si avvicinò all'amico con l'intento di salvarlo.-Lou io tu Niall abbiamo inglese insieme a prima ora.
Entriamo?-Chiese e il ragazzo non se lo fece ripetere due volte;salutò frettolosamente El e insieme a Liam e Niall si avviò in classe ringranziando con un sorriso il suo migliore amico.

Il resto della giornata passò in modo lento e tranquillo.Nessuno aveva fatto particolari commenti,anzi molti dei professori lo avevano salutato calorosamente e questo lo rese ancora più tranquillo.
Era strano da pensare ma Liam era felice di essere tornato a scuola,perchè scuola significava un pò normalità.
Quella che ultimamente aveva perso ma che pian piano stava ritrovando.
Proprio Liam fù l'ultimo ad arrivare a mensa.Dopo aver posato alcuni libri si era unito ai suoi compagni che osservavano con aria scettica Niall che in mezzo secondo si era spazzolato via il suo pranzo.
-Amico ma come fai?Ci entra tutta quella roba lì dentro?!-Chiese Harry,non aveva mai visto niente del genere,era semplicemente sconvolto.
-Fidati non vuoi sapere quanta roba può entrarci nel mio stomaco!-Esclamò Niall con la bocca ancora piena indicando con una mano unta di ketchup la sua pancia.
Tutti scoppiarono a ridere,non riuscendo a trattenersi,fino a quando Liam non vede Lou fermarsi di scatto e raggelarsi.-Lou?Stai bene?-Chiese il biondino puntando lo sguardo nella stessa traiettoria dell'amico sentendo il cuore perdere qualche battito.
Una massa di capelli ricci e un sorriso da mozzare il fiato irrumpe nel campo visivo del ragazzo.-Ciao Liam..mi sei mancato.-La voce calda e dolce..i lineamenti femminili eleganti..No non poteva essere lei,eppure era lì davanti a lui,le mani strette nella sua chanel lo sguardo di chi non aspettava altro.

Danielle.


"I know she was attractive.But I was here first."

Titolo ispirato alla canzone Resentment di Beyoncé

Angolo Autrice.
Sono viva(?)
Sì,onestamente non so nemmeno cosa ci faccio quì ma ormai l'ho fatto.
Non ho aggiornato prima perchè un pò mi sono demoralizzata,ma ho capito 
che invece devo andare avanti perchè tengo a questa storia ora più che mai.
Non ho molto da dirvi,solo che vi prometto che aggiornerò presto,e che il prossimo 
capitolo sarà tutto visto dalla prospettiva di Lou Harry e Zayn.

Poi ci tenevo a fare due ringraziamenti.
Il primo và alle ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo ovvero gre e 
Milu91 con calma vi risponderò 
singolarmente.Grazie,di cuore <3
Il secondo và a Laura che mi ha incitato a continuare,se non ci fosse lei non starei quì alle 2.O1 del mattino a scrivervi.Detto questo concludo,un bacio e alla prossima!:*

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Capitolo 3
*** Burn. ***


Capitolo 3-Burn.


Louis POV
 
Un sorriso,una mano sulla spalla,un'altro sorriso.
Louis li aveva contati tutti,sia quelli di Danielle che quelli di Liam.Erano arrivati a 5 per lei e 4 per lui.
Appena l'aveva vista avvicinarsi al loro tavolo aveva capito che qualcosa sarebbe successo,e l'espressione del suo amico,un mix di confusione e felicità lo aveva mandato direttamente il suo umore a farsi benedire.
E allora aveva smesso di mangiare,tutti che scherzavano,seduti attorno a quel tavolo,mentre lui era rimasto semplicemente immobile,a fissarli,e più li fissava più sentiva l'ira montare.
Era ..geloso.
Sì perchè aveva davanti la fidanzata storica di Liam,e non avrebbe mai potuto competere con lei..Lei che era bella,intelligente..Lei che era una ragazza.
E Lou lo sapeva che lui non sarebbe mai andato bene..si sentiva profondamente sbagliato,lo sapeva,se lo ripeteva ogni santo giorno.E forse era quello il motivo per cui continuava a fingere una vita che non era sua,a stare con una persona che non amava,che non desiderava.
Louis non sarebbe mai stato davvero felice,e forse stava cominciando ad abituarsi a quella vita.
-Và tutto bene?-Lou quasi sobbalzò sentendo la mano di Eleanor sul suo braccio fargli una leggera carezza.
-Sì,certo-Finse un sorriso distogliendo lo sguardo per mezzo secondo dalla "coppietta" intenta a parlottare,troppo vicini per i suoi gusti.
-Ehi Lou,voi ci siete alla festa di inizio anno di Josh vero?-Chiese Zayn prima di bere un sorso della sua coca stringendo con l'altra la mano quella di Harry,sedutogli accanto.
-Non lo so..non ho molta voglia quest'anno-Rispose il ragazzo con una smorfia che fece quasi infuriare la sua ragazza.
Josh Devine era un ripetente,conosciuto da tutti a scuola per le sue feste da sballo.
Ogni anno organizzava una festa per "Cominciare al meglio l'anno scolastico" così diceva sempre.
Ci era sempre andato,ma questo fino ad un'anno fà..ora era tutto diverso,ma ovviamente Eleanor non la pensava così.
-Eddai,ti stai rammollendo.Ci saranno tutti,non possiamo mancare!-Aggiunse la sua ragazza.A volte era quasi esasperante stare con una persona come Eleanor,era ingrado di farti venire attacchi di isteria a random,ma lasciarla per Louis sarebbe stato impossibile.
Così si limitò ad annuire solamente notando mezzo secondo dopo Liam rientrare dal cortile con una faccia stralunata e un sorriso da ebete dipinto in faccia.
"Dio fatemi vomitare"Pensò Lou roteando gli occhi,infastidito come non mai..Ci avrebbe scommesso le sue bratelle che Danielle lo aveva abbindolato con un sorrisino e qualche parola dolce.
E lui ci sarebbe cascato,perchè Liam era troppo buono,troppo buono..era Liam,e questo bastava a farlo innervosire ancora di più.
-Allora?Non ci dici nulla?-Sbottò Harry guardando Liam con un sorrisetto curioso.
-Esatto,chi era quella moretta da urlo?Uscite insieme?-Aggiunse Niall con le labbra sporche di sugo e la bocca piena.
Più guardava quel biondino più Louis pensava fosse una specie di essere alienato sceso sulla terra per irritarlo.
-Okay con calma.-Cominciò Liam poggiando i gomiti sul tavolo.-Io e Danielle stavamo insieme fino all'anno scorso..poi sapete quello che è successo..E' venuta a scusarsi e ad invitarmi alla festa di Devine,tutto quà.
-E ci andrai?-Si aggiunse Zayn cercando di capire le intenzioni dell'amico,guardando con la coda dell'occhio Lou che era rimasto in silenzio,per tutta la durata della conversazione.
-Beh si..perchè non dovrei?Infondo una seconda possibilità si concede a tutti.
Ecco,se Lou era incazzato adesso era furioso.
-Vado in classe,tra poco ho un'interrogazione importante-Disse ignorando lo sguardo del gruppo.Diede un bacio sulla guancia ad Eleonor prese il suo zaino e si dileguò sotto lo sguardo confuso di tutti.
Louis era sempre più convinto che a quella dannatissima festa non ci sarebbe voluto andare.



Più Louis si guardava intorno,più cercava di convincersi come aveva fatto a cedere alle moine della sua ragazza.Ragazza che per giunta,dopo averlo obbligato e torturato tutto il pomeriggio sottolineando quanto si sarebbero divertiti alla festa di Devine,lo aveva gentilmente bidonato per stare con le ragazze dell'ultimo anno.
Poggiato al muro del salotto,un bicchiere di birra scadente tra le mani osservava il resto della marmaglia intenta a scatenarsi al centro della  stanza. Aveva perso di vista i suoi amici da un bel pò;Zayn ed Harry li avevano abbandonati ad inizio serata,andandosi a rintanare a fare cose di cui Louis non voleva nemmeno sapere.Niall aveva stretto amicizia con Josh,il proprietario della casa,mentre Liam..Lui ballava da più di mezz'ora con Danielle,vicini..decisamente troppo per i gusti di Louis,e più li guardava,più sentiva una strana sensazione stringergli lo stomaco fino farlo stare male.
Da quando era tornato,fare finta che i suoi sentimenti per l'amico non fossero reali era diventato impossibile.
Nessuno sapeva quanto aveva sofferto durante il suo periodo di lontananza,tra tutti forse l'unico davvero era stato Zayn.
Era a lui che aveva confessato la sua confusione,l'attrazione che provava per Liam..non aveva mai provato nulla di così forte per qualcuno uomo o donna che fosse.E aveva paura,una piccola parte di sè stesso era letteralmente terrorizzata all'idea di poter amare qualcuno così forte,da farlo impazzire ogni giorno della sua vita.
"L'amore non ha sesso,Lou,se ami,ama e basta."Glielo aveva detto una sera Zayn,sdraiati nella veranda di casa sua,una sigaretta lui e una bottiglia di birra l'altro.
E Louis amava.Ogni giorno,in silenzio,amava.Amava da lontano,attraverso i gesti,gli sguardi silenziosi,le parole scribacchiate su un quaderno troppo vecchio e cancellate subito dopo.
Amava,perchè era l'unica cosa che lo teneva ancora in vita,e non poteva lasciarsela scappare.
Il flusso di quei pensieri fù interrotto da qualcosa,o meglio qualcuno che lo tirava per un fianco.Si voltò di scatto trovando gli occhi da cerbiatta di Eleanor a pochi centimetri dal suo viso.
-Balliamo?-Chiese con il suo solito tono da gattina viziata.
-Certo.-Lou posò il bicchiere.Infondo era una festa,e stare a guardare Liam in modo ossessivo non avrebbe portato a nulla.Poteva ancora divertirsi,era ancora in tempo.
Accettò la mano della sua fidanzata e la condusse a quella specie di pista da ballo improvvisata,cominciando a muoversi insieme a lei.
I primi cinque minuti trascorsero tranquilli;Louis ed Eleanor ballavano sorridendosi ogni tanto-perchè nonostante non provasse ciò che provava prima Louis teneva ad El,nonostante il suo caratteraccio quasi insopportabile.-
Stava seriamente cominciando a divertirsi quando i suoi occhi puntarono qualcosa,un'aggroviglio di corpi e labbra che mandò il suo cuore in arresto.
A pochi metri da lui,Liam e Danielle l'uno stretto all'altro,si baciavano.Le mani di lei sul collo di lui,quelle di Liam a stringerle i fianchi.
Louis lo sentiva,stava per vomitare.Si staccò bruscamente da El,la quale lo guardava con confusione.Finse un sorriso,l'ennesimo della sua vita,e si allontanò uscendo velocemente da quella maledetta casa,non prima di aver tirato una delle tante bottiglie sparse per casa.
Non gli importava di cosa avrebbe pensato El,o Liam o il mondo.
-Che si fotta pure il mondo.-sputò quella frase ad alta voce, uscendo di corsa dal vialetto di casa Devine bevendo un lungo sorso dalla bottiglia che riconobbe Tequila.
L'amore fà schifo.Fottutamente schifo.


Zayn sbuffò spazientito pigiando il tastino di chiusura di chiamata mordendosì nervosamente il labbro guardando il giardino di Casa Devine completamente deserto e desolato;bicchieri quà e là,resti di cibo ovunque.
La cosidetta "Festa di inizio anno" era terminata da un pezzo,e tutti si erano ritrovati in giardino per poter fare strada insieme e tornare ognuno nelle proprie case.
C'erano tutti,fatta eccezione di Louis.
All'inizio nessuno ci aveva fatto caso,ma quando Eleanor era arrivata da sola chiedendo al resto del gruppo dove fosse finito il suo ragazzo,tutti cominciarono a guardandosi intorno rendendosi conto che un membro del gruppo mancava all'appello.
Così Zayn aveva cominciato a chiamare.Alla decima chiamata priva di risposta ci aveva rinunciato.
-Non riesco a capire dove diamine sia finito.-borbottò il moro armeggiando con il cellulare pronto a fare l'ennesima chiamata.
-Vedrai,sicuramente si sarà stufato e sarà tornato a casa.-Prorruppe Harry accarezzando un fianco del suo ragazzo cercando di infondergli un pò di coraggio.
-Avrebbe potuto avvertire,Dio sono ancora la sua fidanzata!-Si intromise Eleonor facendo irritare Zayn.Era risaputo che non scorreva buon sangue tra i due.Zayn aveva sempre pensato che quella specie di gallinella non faceva al caso per Lou.Meritava di meglio e dentro di sè pregava ogni giorno affinchè l'amico aprisse gli occhi.
-Dai El,possiamo accompagnarti io e Liam,no?Infondo non abitiamo molto lontane.-Danielle strinse la mano di Liam,Eleonor annui avvicinandosi alla coppietta.
-Okay,noi andiamo,fateci sapere che fine ha fatto Louis-Aggiunse Liam salutando con un cenno i Niall Harry e Zayn.
-Io vado a cercarlo.-Annunciò Zayn frugando nelle tasche dei jeans alla ricerca delle chiavi dell'auto gettando un'occhiata al suo ragazzo che faceva tutto tranne che guardarlo in faccia..-Harry,devo farlo.-aggiunge accarezzandogli una guancia sorridendo appena.Harry non era mai stato geloso di Zayn.Cioè sì,forse troppo.Ma aveva come una specie di fastidio,una sottile linea di gelosia nel rapporto che Lou e Zayn avevano.A volte riusciva a sentirsi di troppo,c'erano cose che del loro rapporto non riusciva a capire.
Ma ci aveva fatto l'abitudine,infondo sapeva che Zayn lo amava,e questo bastava a rincuorarlo.
-Va bene,stai attento però.-Gli sussurrò in risposta dandogli un leggero bacio sulle labbra.
Zayn non fece in tempo ad arrivare alla macchina che il suo telefono vibrò dalla tasca,e quando il moro lo estrasse si morse un labbro tirando un respiro di sollievo.

"Casa sull'albero,ho bisogno di te.
Non dire  a nessuno dove sono,ti prego.
Lou."

-Burn;Ellie Goulding.


Angolo Autrice.

Buonasera popolo di Efp! Ebbene si sono tornata,in ritardo come sempre,ma almeno torno,questo è sicuro(?)
Purtroppo vorrei aggiornare con regolarità,ma tra scuola,scuola guida e millemila cose non ci arrivo mai.
Ma basta,parliamo del capitolo.
Ho decido di farlo in POV Lou,così per farvi vedere il suo punto di vista.La festa non và come desiderava Lou,quì vediamo i primi accenni Zarry e anche l'entrata effettiva di Danielle nella storia(tranquille,prima o poi smammerà...spero.)
Spero di aggiornare presto,ringrazio ovviamente quei pochi che hanno visualizzato,e chi ha messo tra le varie sezioni.Spero solo di coinvolgervi il più possibile.
Vi lascio anche i miei contatti di Facebook- 
https://www.facebook.com/hayleym.gilles
e anche di Twittah! https://twitter.com/__Resentment

Un bacio a tutti,alla prossima ! :)
 
 

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Capitolo 4
*** 4. The heart wants what it wants. ***


Capitolo 4– The heart wants what it wants.


Ciò che accadde nelle ore successive alla festa di Josh fu un susseguirsi di eventi così stranamente normali che quasi sembravano essere davvero troppo normali.
Liam accompagnò prima Eleonor, promettendole che se avesse avuto notizie di Louis sarebbe stata la prima a sapere che fine avesse fatto il suo fidanzato. Poi ovviamente fu il turno di Danielle e, detto sinceramente, Liam non vedeva l’ora di accompagnarla. Si sentiva combattuto; era felice ma preoccupato per l’amico. 

–È stata una bella serata dopotutto no? A parte l’improvvisa scomparsa di Louis.– Aveva commentato la riccia, una volta che l’auto del ragazzo si era fermata proprio davanti il vialetto di casa Peazer.

– Si, magari più tardi provo a chiamarlo o domani a scuola provo a parlarci. – Commentò il ragazzo con fare distratto. Era difficile da ammettere, ma Liam era davvero preoccupato per lui; non era mai successo che Louis, l’anima della festa abbandonasse il suo habitat senza avvertire nessuno nemmeno lui era uno dei suoi migliori amici. Avrebbe voluto sapere di più perché lo sapeva, si era perso così tanto di lui in quei due anni che adesso sentiva quasi il dovere morale di sdebitarsi in qualche modo.

–Non pensarci più di tanto, lo sai com’è fatto. Ci vediamo domani a scuola.– La mora si protese, avvicinandosi per lasciare un bacio sulle labbra del ragazzo per poi scendere con un sorriso e avviarsi verso la porta.

Solo quando la riccia scomparve dalla visuale di Liam, questo mise in moto dirigendosi verso casa propria.

“ Andrà tutto bene, ne sono certo.”

                                                       * * *




Quando Zayn spense la sua moto , sfilandosi velocemente il casco il suo sguardo si protese verso quella che chiamare “casa sull’albero “ era davvero un’eufemismo. Se ci pensava bene, riusciva a sentire ancora le risate sue e di Louis il giorno che l’avevano progettata e poi realizzata con tanto sudore.

“ Era il quindici giugno del 2007, quando un Louis e uno Zayn appena undicenni, avevano scoperto quel piccolo rifugio nascosto dal mondo. Era una vecchia radura, appena fuori le porte di Doncaster, immersa semplicemente nel verde e nel silenzio; i due amici erano così entusiasti che l’idea di trasformare quel posto e renderlo il loro nascondiglio era venuta ad entrambi. Così si erano procurati della legna, qualche chiodo che era stato rubato di nascosto, presi nelle cassette degli attrezzi dei loro padri e con tanta pazienza avevano passato l’estate a realizzare quella piccola casetta, nascosta tra due vecchi alberi di pino.
Entrambi ne furono entusiasti e solo alla fine del loro lavoro si erano giurati di non rivelare a nessuno quel posto perché era solo loro e loro sarebbe dovuto restare.

Inutile dire che quella piccola casetta si era rivelata negli anni a seguire un posto così prezioso per entrambi che non avrebbero mai potuto separarsi. Zayn ci pianse quando suo padre a soli sedici anni lo cacciò di casa, urlandogli che un figlio omosessuale nella loro famiglia era un insulto alla loro religione.

Louis si nascose quando, aveva scoperto che Mark Tomlinson non era il suo vero padre e che quello biologico si era rifatto una famiglia in Texas con una moglie dieci anni più giovane di lui. E poi le prime canne condivise, il mondo visto da una prospettiva distorta e quella promessa di rimanere amici per sempre.”

Il moro prese un bel respiro e si avviò verso il piccolo nascondiglio, utilizzando la vecchia scaletta e sapeva benissimo cosa avrebbe trovato una volta salito su: un Louis in preda ad una delle sue solite crisi isteriche, magari aveva cominciato ad imbrattare il legno ormai malandato di quel posto ripetendosi quanto fosse stupido nascondersi li a 18 anni ma tanto non importava a nessuno e lui ci sarebbe tornato comunque.

Invece, quando mise piede dentro la casetta non molto grande ciò che trovò lo sorprese davvero; l’amico era steso, di spalle, nessun segno di crisi e questo era decisamente peggio. Louis si era chiuso in uno di quei silenzi masochistici e Zayn di gran lunga preferiva vederlo urlare e spaccare tutto.

Il moro andò a sedersi accanto al corpo steso dell’amico , apparentemente addormentato, ma il respiro e la posizione rigida fecero capire al ragazzo che Louis non stesse riposando.

– Non riesco ad andare avanti così.– aveva sillabato Louis, voce arrochita per delle lacrime che non avrebbe tirato fuori, per una semplice questione di orgoglio.
– Non voglio più andare avanti così.– aggiunse, portando le ginocchia al petto, un volersi nascondere da quella situazione che non faceva altro che pressarlo.

Tutti avevano delle aspettative da Louis; i suoi genitori volevano che intraprendesse gli studi di legge, proprio come la madre, donna in carriera e conosciuta come l’avvocatessa Jay Tomlison. Eleonor, progettava un futuro college insieme, la promessa di stare insieme per sempre e di avere una loro famiglia.

Mai nessuno si era posto il dubbio se Louis volesse davvero quello che la sua famiglia aveva deciso per lui.

Zayn si accucciò a lui, facendo incastrare le loro gambe e le loro braccia in un gesto puramente affettivo e privo di qualunque malizia. 

– Smettila di nasconderti, esci allo scoperto, parla con Liam.– sussurrò il moro con l’intento di calmarlo; voleva solamente vedere Louis realmente felice. 

–Non posso, Eleonor, i miei genitori..hanno delle aspettative e non posso deluderli.–

–Però tu devi startene in silenzio e subire. Devi smetterla e decidere per te, hai l’età adatta per farlo. E sai che non devi temere il giudizio degli altri perché io sarò con te sempre.–

A quelle parole sorrise Louis, perché non poteva fare altrimenti.

“Grazie Zayn, grazie di esserci.”  pensò, restando stretto nelle braccia del moro, addormentandosi senza nemmeno rendersene conto.


                                       *  *  * 
Il giorno dopo, sembrò quasi che niente fosse successo; Louis aveva passato la notte abbracciato al suo migliore amico senza più proferire parola, lasciando semplicemente che quei cattivi pensieri scivolassero giù dalla sua mente come l’acqua che lava via ogni cosa.

Diversamente da lui Harry aveva passato una notte terribile; non solo non aveva avuto più notizie del suo fidanzato ma aveva passato l’intera notte sveglio, con il cuore in gola e il letto vuoto.

Perché si Zayn ed Harry convivevano e sebbene fossero giovani questa era stata l’unica soluzione che si era presentata nel momento in cui il moro era stato cacciato di casa; i genitori di Harry invece erano ricchi, ricchissimi e vivevano in Italia, dando così la possibilità al riccio di vivere a Doncaster e continuare gli studi li.

––Harry, mi dispiace per stanotte io..Louis aveva bisogno di me.– Erano queste le prime parole che il moro aveva pronunciato dopo che era rientrato in casa come un fuggiasco, facendosi sorprendere da un Harry già sveglio, di malumore e privo di caffeina. Zayn aveva semplicemente finto, perché sapeva quanto Harry fosse instabile in certe occasioni, specialmente se implicavano il coinvolgimento del moro; di conseguenza Zayn si limitava a lasciare defluire via ogni cosa perché sapeva benissimo che erano dei semplici e sporadici momenti.

–La prossima volta che hai intenzione di dormire in quel buco che chiami ancora casa sull’albero con il tuo migliore amico avvisami. E no, chiudiamola qua. Non ne voglio più parlare perché sono stanco di dover pensare sempre a te, a preoccuparmi per te quando tu non ti preoccupi nemmeno di te stesso. E adesso vado, ho chimica alla prima ora e sono già in ritardo.– 
La portiera si chiuse e Zayn rimase li a contemplare il vuoto lasciato dal sedile del passeggero. Prese un bel respiro e scese chiudendo distrattamente l’auto.

Decisamente, non sarebbe stato quello il suo giorno migliore.

                                                *  *  *  

All’ora di pranzo, gli studenti dell’ultimo anno, erano stati convocati tutti dal preside,si vociferava che ci fosse un’annuncio importante da fare. Louis, uscito dall’aula di matematica aveva già preso posto in auditorium mentre Eleonor sedeva una fila indietro con delle amiche, evidentemente ancora offesa per la sera prima.
Quando Liam e Niall presero posto accanto a lui, il castano pensò che forse il mondo stava architettando qualcosa contro di lui perché non avrebbe mai avuto il coraggio di affrontare Liam in quel modo, non davanti a tutti.
Prese un bel respiro, quando il ragazzo si girò con il busto contro di lui, probabilmente pronto a chiedere spiegazioni per la fuga improvvisata della notte prima.

–Ehi Tommo, ti va se dopo la scuola studiamo insieme? Poi possiamo anche starcene un po noi due, sai no? Come hai vecchi tempi.– Era evidente che Liam volesse in un certo senso capire cosa gli stesse succedendo. Louis si limitò ad annuire poiché il preside cominciò a richiamare l’attenzione su di se.

–Bene ragazzi! Come potete ben sapere, il nostro liceo vanta da secoli il fatto di essere una delle scuole più culturalmente avanti di tutta la regione. –Cominciò il preside, vociando sul microfono ad un tono di voce piuttosto elevato.–Dato che ormai voi siete prossimi dal diploma, abbiamo deciso di assegnare ad un gruppo di voi la possibilità di fare una visita d’istruzione  negli stati Uniti per continuare a studiare le materie che praticate normalmente qui, quindi arte, design, pittura e così via in un’istituto prestigioso di New York.
Per due mesi quindi fino agli esami resterete li, avrete dei tutor che vi seguiranno e ci sarà un’esame finale che vi farà assolutamente credito per il vostro diploma.– Concluse, scatenando sorrisi e speranze negli occhi di tutti gli studenti presenti in sala.

–Domani mattina a mezzogiorno, saranno disposte in quest’aula gli elenchi con gli ammessi che sono stati scelti seguendo una griglia corretta che ha valutato il vostro rendimento in questi cinque anni nel complesso. Bene, spero che la notizia sia stata di vostro gradimento. Auguro a tutti una buona fortuna per quanto riguarda la selezione. Potete andare!– Concluse il Preside Kellar con un ampio sorriso.

Erano tutti in fibrillazione; Niall continuava a ripetere che New York era da sempre stato il suo sogno e Liam non era da meno.

Tutti si aspettavano di essere scelti, in cuor suo Louis, sperava di essere preso semplicemente per poter evadere da quella sua vita che lo stava lentamente soffocando. 

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Capitolo 5
*** 5– Kiss you. ***


5– Kiss you.

* * *

 
La prima cosa che pensò Liam, appena mise piede a New York fu semplicemente "wow".
I palazzi così alti e suggestivi, lo facevano sentire come in uno di quei film americani che tanto amava; i colori, i profumi il caos. Tutto sembrava essere perfetto, al posto giusto.
Liam amava New York e avrebbe tanto voluto che quello stage si prolungasse nel tempo così da poter restare nella Grande Mela il più tempo possibile.
I primi due mesi passarono in modo quasi lento; trascorreva mezza giornata a studiare insieme a Louis, Niall, Harry e Zayn. Erano stati presi solo loro, Danielle aveva rifiutato perché la danza per lei valeva più della scuola, lo stage avrebbe intaccato il suo corso. Si erano salutati in aereo porto e si scrivevano regolarmente.
Quanto a Zayn e Harry, sembravano aver risolto i loro problemi e di questo Liam non poteva non esserne felice.
Louis invece, senza El, tutto poteva dirsi tranne che sentisse la mancanza della sua fidanzata. Era davvero un altro Louis e in cuor suo, poteva ammettere di amare quel Louis più sciolto e divertente del solito.
- Vi va di andare da qualche parte stasera? Su google maps ho visto che c'è un Irish Pub a Manhattan, possiamo starcene li a bere e fare gli idioti.-
Proruppe Niall, un pomeriggio di fine maggio, la matita stretta tra le labbra e un sorrisino complice rivolto verso i suoi compagni; si trovavano nella sala grande del campus, intenti a studiare , gli esami di qualifica vicini.
Tutti, a rotazione si sarebbero dovuti sottoporre all'esame finale del loro corso di studi, il primo sarebbe stato proprio Harry.
- Noi passiamo, Harry domani ha l' esame di qualifica, deve studiare.- Rispose Zayn, un braccio intorno alla schiena del riccio, le labbra premute sulla sua fronte. Non poteva credere che una volta arrivato a NY le cose si sarebbero sistemate.
- Siete una palla voi Zarry. Tommo, Payno, posso contare almeno su di voi per una sbronza o devo fare da solo?- Sbuffò il biondo contrariato. Possibile che nessuno avesse voglia di divertirsi ?
- Io ci sto. Lou, tu?- Chiese Liam, chiudendo il libro di filosofia, passando lo sguardo tra il castano e il resto del gruppo. Ovviamente non avrebbe bevuto perché le sue condizioni non glielo permettevano. Ma una serata in compagnia gli avrebbe fatto bene.
-Ci sto. Ma Horan, paghi tu.- Borbottò saccente il castano, indicando con un dito il biondo sedutogli di fronte. Niall roteò gli occhi, sbuffando contrariato ma sapeva che alla fine avrebbe acconsentito senza insistere.
Cosa non si fa per i propri amici.
* * *
- È questo me lo chiami ripassare?- un bacio, uno sfioramento di corpi nudi e accaldati. Harry amava fare sesso, ancor di più fare sesso con Zayn. Le camere comunicanti erano davvero una benedizione.
- Questo è il miglior modo per ripassare, amore.- Rispose piccato il moro, lasciando una scia di baci lungo il collo del riccio, mordicchiandogli la pelle tenera.
Ci aveva provato a fare il serio quella sera, a dare una mano ad Harry a ripassare, ma diamine aveva così bisogno di Harry, di starsene dentro di lui in ogni senso e poco importava dell'esame del riccio. Lo voleva, non accettava repliche. Per questo era riuscito a distrarlo e a spogliarlo in poco tempo.
-Se domani non passo, mi avrai sulla coscienza.- Gorgogliò il riccio, sfilandogli i boxer neri con un gesto secco. Si morse il labbro, non riuscendo a trattenere un risolino nel sentire quei baci caldi. Zayn era qualcosa di profondo e viscerale. Lo amava forse più di quanto amasse se stesso.
- Se vuoi smetto e torniamo a studiare.- mormorò Zayn, un dito a stuzzicare la piccola apertura del riccio, un ghigno quasi malefico stampato in volto. Il gemito di risposta da parte del riccio lo invitò a continuare. Avrebbero recuperato dopo lo studio, Harry era bravo e capace, non avrebbe avuto problemi a passare.
Successero molte cose quella sera, all'interno di quella camera.
Ma nessuno di quelle rientrava nello studiare o uscire da quel dannato letto.
* * *
Louis era ubriaco.
Non poco ubriaco. Molto, ma molto ubriaco ma ehi. Non era colpa sua. Nessuno gli aveva detto che la birra irlandese fosse così forte. E sopratutto così maledettamente buona.
Erano in quel pub da quasi due ore. Niall aveva bidonato lui e Liam per andare a fare conquiste mentre i due avevano chiacchierato, uscendo stranamente da quella fase di gelo. Dopo tanto tempo sembrava che tutto fosse tornato a prima della malattia di Liam.
E tra le chiacchiere e una battuta, Louis aveva bevuto. Tanto.
Per questo dopo la quarta pinta, si trovava nel bagno del pub, con la testa sotto il lavandino e mille imprecazioni sulla punta della lingua. Voleva tornare nella sua stanza al college e dormire per i prossimi cent'anni.
- Tommo sei vivo? Niall è ubriaco fradicio e sta cantando l'inno irlandese sopra ad un tavolo. Mi servi lucido.- Con quelle parole fece capolinea la testa di Liam dalla porta dell'ingresso del bagno, occhi lucidi e labbra gonfie.
Louis lo guardò e capì che non poteva più aspettare. Che doveva agire e anche alla svelta, perché non poteva trattenersi ancora. " Buttati" pensò. "Buttati adesso, o non ne uscirai più vivo."
Complice l'alcool e la vista annebbiata, Louis prese l'amico per un braccio, sbattendolo contro i lavandini di quel pub. Prese il suo viso tra le mani e lo baciò. Fu un bacio casto, fatto di labbra contro altre labbra. Non durò nemmeno molto se non una manciata di secondi.. Ma quando Louis si staccò, riaprendo gli occhi avrebbe voluto soltanto trafiggersi il petto con una lama.
Liam era semplicemente ..disgustato, oltre che spaventato.
Per questo quando si districò da lui, scappando da quel bagno, Louis lo lasciò fare, andandosi poi a reggere contro il marmo di quel lavandino, gli occhi lucidi e le mani tremanti.
Aveva rovinato tutto.
 
–––––––
SPAZIO AUTRICE.
 
Buonasera miei cari lettori.
Colgo l'occasione di questo piccolo spazio per scusarmi dell'immenso ritardo. L'ispirazione decisamente non voleva tornare, ho scritto il capitolo di getto alle 3 del mattino di stanotte. Però sono contenta del risultato!
Ci tengo a precisare che la Long non durerà ancora per molto, non voglio dilungarmi troppo perché sono piuttosto incostante con gli aggiornamenti e non voglio assolutamente lasciare le cose a metà. Ci saranno altri 2\3 capitoli al massimo contando l'epilogo. Preferisco darmi alle OS, in quanto sono meno impegnative e posso spaziare con le coppie e le ambientazioni.
Bene, fatta questa premessa spero che questo capitolo vi sia piaciuto: nel prossimo, vedremo un Liam che deve fare i conti con ciò che è successo, un Louis ancora più a terra ma con una piccola speranza.
 
Fatemi sapere cosa ne pensate!
 
Un bacio. xx

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