Tutti i perché sono invisibili

di _Coco
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scrittura era bianca ***
Capitolo 2: *** Fu allora che persi il cielo ***
Capitolo 3: *** Gabbia d'oro per chi non sa volare ***



Capitolo 1
*** La scrittura era bianca ***


La scrittura era bianca







Il foglio è bianco,
ruvido sotto le dita; bianco,
talmente infinito da lasciarmi immaginare
che le parole prima vengono, poi vanno,
ogni tanto si fermano.

Il foglio è bianco,
e la mente euforica
certe cose non basta saperle,
serve immaginarle,
e poi sentirle.

Il foglio è bianco
e la mente, dopo, vuota.
E' la ricerca di qualcosa che non sai,
ma che è lì, da qualche parte,
nascosta, silenziosa.

Il foglio era bianco,
poiché gli uomini volano e le stelle nuotano,
e Icaro che ancora sogna un suo vecchio desiderio,
già scioglie le mani
e volando, raggiunge il sole.

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Capitolo 2
*** Fu allora che persi il cielo ***


Fu allora che persi il cielo
 




Un giorno,
un mattino o forse una sera,
persi il cielo.
Era in tasca, era in testa, era nell’animo,
ma per strada, con la notte,
si perse fra la gente e sparì.
 
E il cuore era scuro,
e gli occhi spenti,
e la bocca spalancata,
in urla silenziose.
 
E il terrore era sangue.
Era un urlo nella testa,
un silenzio dentro al cuore,
un dolore sopra gli occhi.
 
Era un tempo inutile,
per una felicità già passata.
Delle ali bruciate,
per un sogno mai afferrato.
Era un Icaro scaraventato al suolo.
e un sole mai raggiunto.
 
Persi il cielo, senza sapere perché.
 
Poi un giorno,
un mattino o forse un sera,
presi il cielo.
 
Lo tenni stretto al petto e lo conservai.
Mentre il cuore batteva,
al sapor delle sue labbra.
Mentre le mani si intrecciavano, come filo spinato,
e mai più si scioglievano.
Mentre il vento caldo giungeva da Sud,
e tutto e tutti riscaldava.
 
E il suo sorriso era niente fuorché allegria.
bianco;
come solo il nulla può apparire.
 
Presi il cielo.
E fu allora che lo baciai.

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Capitolo 3
*** Gabbia d'oro per chi non sa volare ***


Gabbia d'oro per chi non sa volare







Mi sento in gabbia.
E il tuo respiro è la mia brezza d'estate;
passa dalle sbarre, mi tocca, mi avvolge, va via ancora.
Uccidimi.
Liberami.
Uccidimi.
Ti chiedo solo questo.
Apri la gabbia.
Anche se le mie ali sono stanche e non riescono a muoversi.
Apri la gabbia.
Anche se il cielo, adesso, mi sembra un limite troppo grande.
Apri la gabbia.
E fa' che la fioca speranza di fuggire mi faccia morire qui, fra le tue braccia.

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