we want Roses, and the stars in the ribs.

di Colette99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** when blue eyes met green's it was love at first sight.. ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** immagini. ***



Capitolo 1
*** when blue eyes met green's it was love at first sight.. ***


Trama.
Non ti ricordi che sono la tua bambina?
Come hai potuto spingermi fuori dal mondo?
Mentito alla tua carne e tuo sangue
Messo le mani su quelli che giuravi di amare
Non ti ricordi che sono la tua bambina?
Come hai potuto gettarmi dritto fuori dal mondo?
Così giovane quando il dolore è iniziato,
Ora per sempre timorosa di venire amata.

 
*********                                                                                              
                                                                                                                         A mio padre, per averlo lasciato quando non avrei dovuto.

 
  1. CAPITOLO.
Mi ritrovavo ancora lì, in quel freddo e gelido cimitero, erano passati esattamente due anni da quando scappai da Doncaster è mi venni a rifugiare in una piccola e calda casa che si trovava nelle strade più nascoste di Parigi.
Per la millesima volta mi accasciai nel freddo marmo della bara di mio padre, da quando lui era morto non avevo più nessuno o meglio qualcuno avevo, solo che era stato cosi codardo da avermi abbandonato davanti la casa di una povera anziana.
Non avrei mai creduto che ci fosse qualcuno così, qualcuno che avrebbe avuto il coraggio di abbandonare una bambina davanti il vialetto di una casa, luogo, a te sconosciuto. Eppure quel qualcuno esisteva.
Quel qualcuno era… Louis Tomlinson. 
Lo stesso Louis che mi aveva accolto con se quando ci fu la morte di mio padre, lo stesso che non mi lasciò sola quando mia madre entrò in riabilitazione. Louis fu quella stessa persona che si prese cura di me quando ero ancora una bambina… è adesso io non sapevo più che fine avesse fatto quel ‘Louis’ che un tempo conoscevo.
 
 
Appoggiai la testa nel marmo ed astrassi dalla borsa il mio amico da viaggio; ‘il mio diario’, è delle cuffie che portavo sempre con me.
Iniziai ha riempire quelle pagine bianche, di righe nere che raccontavano la mia giornata, mentre le note di ‘mirrors’ risuonavano all’interno delle cuffie.
Ero così presa dallo scrivere che non mi accorsi,che iniziai,  intonare le note della canzone, ed un ragazzo mi si era fiondato davanti. Tolsi le cuffie e lo guardai stranita, fu lui ad iniziare a parlare;
<<  Cosa ci farà mai una fanciulla cosi bella qua da sola  >> mi chiese.
<<  Probabilmente quello che fai tu  >>risposi. Mi guardo è sorrise, si sedette accanto a me e lentamente mi sposto una ciocca di capelli e al mio orecchi sussurrò <<  Io sono Harry, è sono qua per cercare la tranquillità, è credo proprio di averla appena incontrata.  >>
<<   Colette >>gli porsi la mano, <<  se credi di riuscir a far colpo con una frase cosi banale, bhe mi dispiace informarti che non ti è riuscito  >> dissi con tono sarcastico.
<<  Colette, io rimorchio sempre cosi, solo che forse oggi a te è morto il cane e non ci riesco.  >>disse facendo un sorriso beffardo, quelle parole mi distrussero, come poteva dire una cosa del genere se lui non sa? Infondo lui non poteva sapere che oggi era esattamente un anno dalla morte di mio padre; <<  Sta zitto, tu non sai niente, come puoi dire una cosa del genere? Non puoi. >> feci per andarmene ma qualcosa mi afferrò per il polso, mi girai è finalmente lo osservai per davvero; era bellissimo, lineamenti fini, labbra sottili e rosse, e con delle iridi verdi dove poterci annegare.
<<  Scusami, non avrei dovuto dire quelle cose, Colette. >>disse dispiaciuto, <<  Non ho bisogno delle tue scuse, solo non sparare parole se non sai le conseguenze Harry. >>dissi.
 
Presi a correre per raggiungere il cancello del cimitero prima che chiudesse, stavo per attraversare la soglia ma fui di nuovo, fermata da Harry che con occhi speranti mi chiese << Tornerai Colette? >>
feci un debole sorriso è andai.
Ma quel sorriso non aveva una risposta ben precisa, perché ad essere sincera lì non avrei più messo piede eppure la voglia di rivederlo mi assaliva lentamente.
Come aveva detto che si chiamava? Ah già…
Harry.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE: salve babee, allora questa è la mia prima storia, quindi se è scritta male o non capibile ci terrei se me lo diceste, detto questo mi dileguo, sperò vi piacerà.
-Colette99

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


2 CAPITOLO.
                                  
-Improvvisamente il mondo sembra un posto perfetto, improvvisamente si muove con una grazia perfetta. Improvvisamente la mia vita non sembra cosi sprecata, tutto ruota attorno a te non ci sono montagne troppo alte. 
Non ci sono fiumi troppo selvaggi, cantando questa canzone mi sento li al tuo fianco. Nuvole di tempesta possono coprire il cielo e le stelle, possono entrare in collisione, ma io ti amerò fino alla fine del tempo. Qualunque cosa succeda io ti amerò finché morirò.                                                                                                                                           
 
                                                                                       
                                                                                                                                               A Vincenzo per non aver mai accettato una serata con lui.
                                                                                                    
 
 
Scesi velocemente le scale, per poco non cadevo, come sempre mi ero svegliata tardi. Corsi, corsi come mai avevo fatto, ma infondo dovevo, era il mio primo colloquio di lavoro, la mia unica ancora di salvezza economicamente.
Arrivai alla sala iscrizioni, era vuota, mi senti un tonfo al cuore. Mille domande mi si porsero nella mente; ad interromperle fu una anziana signora che con estrema gentilezza mi chiese<<  Tu devi essere l’ultima ballerina, Colette Chan giusto? >>, <<  si sono io, mi scusi per il ritardo, mi dica che sono ancora in tempo, perché a me serve questo lavoro come tutte le ragazze che ci sono appena state, anzi forse di più  >>dissi con uno sorriso debole. L’anziana signore con uno velo di tristezza mi disse<<   Mi spiace signorina ma il proprietario è andato via, le ballerina sono già state scelte, i calendari verranno appesi domani  >>, mi senti morire, un lieve singhiozzo uscii dalla mia bocca, perché ero consapevole che il mio nome su quei calendari non ci sarebbe stato, ancora una volta per un mio capriccio avevo fallito. Era sempre stato così, avevo fallito con mio padre, con mia madre, con Louis e anche con Harry, si, avevo fallito con Harry perché non lo avevo più richiamato, perché ero sicura che lì, in quel cimitero non ci avrei mai più messo piede.
La dolce signora mi abbraccio come segno di conforto, e tra i miei capelli mi sussurrò<<  Saresti stata perfetta, il mio capo ti avrebbe adorato se solo saresti arrivata prima, mi dispiace tesoro  >>, è lì, in quelle parole mi senti ancora peggio perché sarei stata un ottima ballerina se solo sarei riuscita ad essere qua in tempo.
La signora uscii e mi lascio lì, sola, mi sedetti a terra è piansi, presi il mio diario ed inizia a  scrivere, scrissi tantissimo; scrissi del incontro con Harry, della forte mancanza che sentivo di Louis, di mia madre e di mio padre, scrissi del colloquio che avevo fallito, semplicemente feci quello che mi riusciva meglio scrivere a un diario e tener tutto per me.
 
Sentii la porta aprirsi asciugai velocemente le lacrime che rigavano il mio viso e feci per andarmene, mentre una grossa ombra veniva verso di me. All’improvviso una dolce melodia risuonò all’interno della sala e una voce roca mi disse<<   balla per me.  >>, era familiare quella voce, troppo familiare, mi girai è la persona che mi ritrovai davanti era proprio lui, Harry.
Lo guardai sbalordita, mi fece una dei suoi sorrisi beffardi e di nuovo disse <<   Colette balla per me.  >>, <<  no!  >> sputai infastidita, ma lui seppe come farmi cambiare idea dicendo<<   mio padre è il proprietario  di questo posto, potrei farti entrare anche adesso, se solo tu balli per me  >>, pensai che sarebbe stato solo un ballo e quel posto era mio.
Mi convinsi è iniziai a muovermi a tempo della musica, mi sentivo libera quando danzavo era come se fossi in un mondo senza più l’abbandono di Louis, la morte di mio padre, senza il  nuovo matrimonio di mia madre… è senza i giri di parole di Harry, un mondo senza paure, problemi o altre cose che affligono la mia vita adesso.
La musica finii ed io con lei, guardai Harry dalla sua espressione potevo dedurre che era meravigliato. Stavo per dire qualcosa ma un signore sulla cinquantina mi interruppe, doveva essere il padre di Harry gli assomigliava davvero tanto; mi guardo per un tempo che sembrava indeterminato e dopo disse<<   domani alle 8.00 qua, iniziamo le prove  >>. Avevo ottenuto il mio ruolo da ballerina, guardai Harry con un sorriso a 360°  mentre le lacrime che scendevano lungo il mio volto; <<  Quindi con cosa dovrei ringraziarti?  >> dissi, <<   penso che una cena fuori sia la cosa perfetta  >>disse, <<  mi stai per caso chiedendo un appuntamento Harry Styles?  >> dissi sorridendo, <<   vedila come vuoi, allora accetti Colette Chan?  >>disse, << oh ma certo>>dissi, <<  alle otto al cimitero  >>disse, <>dissi uscendo e mandandogli un bacio volante. Avrei avuto una cena con Harry Styles, bene dovevo mettermi a lavoro, sarei stata magnifica.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE: Ciao belle, allora ecco a voi il secondo capitolo, questo fine settimana non potrò aggiornare perché sono fuori casa, ma credo proprio che entro lunedì\martedì lo avrete. Un bacio. :*
-Colette99

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Capitolo 3
*** immagini. ***


Personaggi, luoghi e scene. J)
 
Colette: Lucy Hale.  
 
Harrysonofigostyles.
 
 
Il luogo in cui erano nel primo capitolo.
 
 
 
 
Immagini capitolo 2.
 
Lei mentre balla.
 
Harry e Colette.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice: Ciao dolcezze, oggi non credo di aggiornare perché il mio fine settimana fuori casa si è dilungato ancora per qualche giorno. :o
Se volete contattarmi questo è il mio facebook: https://www.facebook.com/martina.scalia

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