Waterpolo

di Capitan Weezy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giovedì ***
Capitolo 2: *** Venerdì ***
Capitolo 3: *** Sabato ***
Capitolo 4: *** Domenica ***



Capitolo 1
*** Giovedì ***


1 capitolo. Giovedì
 -L'unico motivo per cui abbiamo vinto quella partita è perchè quelli erano senza portiere e avevano mandato a parare un ragazzino che peserà circa 30kg. La palla gli forava le mani, diamine.- esclamò Hole, mentre cercava di convincermi che la vittoria della partita di domenica era stata soltanto una grande botta di fortuna. Tutte balle.
-Dici così solo perchè ti eri innamorato della loro allenatrice, sei patetico.- affermai convinto. Hole mi fece un cenno sbruffando, poi si mise le cuffie. Io invece tornai a raccontare la partita ai ragazzi che si erano raggruppati introno a me, sedendosi sui banchi. - E poi, all'ultimo rigore, mi alzo dalla panca, mi faccio spazio, entro in acqua e vado a togliere palla a quello sfigato di Retucci: batto io il rigore. E così vinciamo anche contro il Monopoli.-. I ragazzi erano entusiasmati, chi addirittura mi applaudiva. In effetti avevo un po' fantasticato, ma è sempre necessario per rendere le storie più belle. Prendo anche io l'iPod, metto una canzone a caso e mi stendo sul banco. Parte 'Not Afraid', di Eminem. Cavolo, quanto mi carico con questa canzone. 
  Qualcosa mi punge alle orecchie. Forse è una zanzara. Ora mi ha tolto qualcosa dalle orecchie. Apro gli occhi: è il professore di chimica, mi ha levato via le cuffie ed ora mi sta fissando, non mi sembra felice. Diavolo, mi devo essere addormentato alla ricreazione.
-Signor Fox, ora che si è appena svegliato ci può sicuramente illustrare gli argomenti di ieri, giusto?-. Merda, merda, merda. -Sono sicuro che sarà anche in grado di  ottenere una sufficienza nel compito di domani, non vorrà rischiare di avere debiti alla fine dell'anno, giusto?- Merda, ancora tanta merda.
Il professore ha pochi capelli bianchi ai lati, ed ha anche dei baffi alla Adolf Hitler. Ed ora io mi ritrovo steso su un banco, con i miei compagni seduti ai loro posti che ridacchiano e Prof. Hitler che mi fissa, già consapevole della insufficienza che mi metterà domani con gusto. Perfetto. Ora il professore è andato verso la lavagna, sta scrivendo una formula. Mi gioco cinque euro che fra venti secondi mi chiamerà a risolvere quella...roba. Mi alzo come se mi fossi appena alzato dal letto di casa, mi sistemo i capelli marroni e corti e vado a sedermi in ultimo banco. Strappo lo specchio dalle mani di Lola, che ricambia con una smorfia; Lola è una specie di Nicki Minaj, solo che non ha le labbra così gonfie come le sue. Mi guardo allo specchio e capisco che dormendo mi devo anche essere girato un bel po'.  Ho un occhio così nero che sembra che Mike Tyson mi ha appena tirato un pugno. Aspetta, ma ieri a che ora sono andato a dormire? Mezza...l'una...forse... Alle cinque. Sono andato a dormire alle cinque, praticamente ho dormito quattro ore. Ma che ho fatto ieri sera? Dunque, non ho visto film con Fabio, non sono uscito, non ho dormito. Vabbè. Ridò lo specchietto a Lola, che intanto si stava asciugando lo smalto color porpora. Ah, sì. Ora ricordo. Ieri sono stato ad allenamento fino a tardi, poi sono stato nella doccia un'ora e poi sono andato a prendere una pizza. Ma la pizzeria di mercoledì non è chius...-.
-Signor Fox, oggi la vedo particolarmente attenta, perchè non viene a spiegarci questa formula, dato che quasi nessuno qui l'ha capita?-. Basta un professore bastardo a sollevarmi dai miei pensieri. Ok, ma tanto lo sanno anche le pareti che io quest'anno non sto facendo niente, non che ne vada fiero, eh, però non mi importa più di tanto.
-Signor Fox?-.
Alla fine quelli che guadagnano di più sono tutti calciatori e politici, io sinceramente a calcio sono una frana, e in politica proprio non mi ci vedo: "Vota Fox, per un futuro migliore". Nah, è roba già sentita, mi serve qualcosa di più originale. Anche il pallanuotista non sarebbe male, non mi serve guadagnare quanto Balotelli (che, rimanendo in tema è uscito con 60 alla maturità...), mi bastano duemila euro al mese.
-Fox!-. Merda, ho lasciato perdere il professore. Rido come un ebete. Ahahaha, cavolo che ridere. Ma guardando il suo sguardo non mi viene tanto da ridere. Mi dirigo verso la lavagna, prof. Hitler mi porge il gesso. -Illuminaci.- ridacchia. Ce l'ha con me. È proprio un bastardo, nemmeno quelli della "BastardiDentro" sono così bastardi. Mentre si gira io mi sbraccio in cerca di qualcuno che mi aiuti, ma niente da fare, nemmeno quel secchione di Toni mi aiuta. -Niente, eh, signor Fox? Beh, naturalmente le offrirò una nuova possibilità domani mattina, ora si sieda.-. Nulla, ormai ho un quattro in pagella assicurato. Ah, mi dovete tutti €5, sia chiaro.

 Uscendo da scuola noto Marzio e Pierluigi che discutono nel piazzale. Sono entrambi ripetenti, quindi non penso che stiano parlando dell'interessantissima lezione di algebra di oggi. Non riesco a capire molto di quello che dicono, so solo che le ultime parole di Pierluigi sono -Ci vediamo domani mattina a casa tua.-. Avranno deciso di marinare insieme la scuola. Ma in fondo a me cosa importa? Fatti loro. Ora mi devo solo sbrigare, il bus è arrivato.
Lo scuolabus è pieno zeppo, come al solito, ma ovviamente Fabio mi ha tenuto libero il posto a fianco a lui. Fabio è il mio migliore amico, ci conosciamo dall'asilo e passiamo tutti i pomeriggi insieme, eccetto quelli dove siamo occupati con gli allenamenti. Lui infatti fa calcio ed è molto bravo. Tra cinque anni giocherà in serie A, ne sono certo. Metto le cuffie dell'iPod e parte Radio Deejay, la mia radio preferita. La canzone del giorno è "In Da Club" di 50Cent. Mi rilasso con questa canzone. Però devo stare attento: addormentarsi di nuovo non sarebbe conveniente. Chiudo gli occhi automaticamente, ed entro nel mondo più bello che ci sia, nel mondo dove qualsiasi cosa la puoi scegliere tu, a tuo piacere: entro nel mondo della musica.
Scendendo dal bus peso a cosa devo fare oggi. Per compito la professoressa di lettere ci ha dato da fare un tema sul nostro ragazzo o ragazza ideale. Merda, non so che scrivere. Il mio unico parere è che per essere ideale, oltre ad essere una figa della Madonna, devi anche avere un bel nome. Diciamocelo, chi di noi si sposerebbe Belen se si chiamasse Genoveffa?! Nessuno, cazzo! " Ecco a voi Stefano e Genoveffa, gli sposi...". Bleah! Dio, ma come fanno a venirmi in mente pensieri così? A volte mi vengono spontanei, e non c'è nemmeno bisogno che mi droghi! Fanculo il tema, non lo faccio. Come al solito.
Dio, la zuppa di carote di mamma recava schifo, ho male alla pancia. Sarebbe stato meglio se mi fossi addormentato, sullo scuolabus. Vedo un po' di Televisione, forse mi farà bene.
Sulla Tv fanno solo roba scadente, la cosa più interessante è "La vita in diretta". Accendo il computer, e mentre girovago per Facebook noto una di quelle pubblicità che mettono ai lati della chat. Ma sì, quelle pubblicità dove di solito c'è l'immagine di una donna seminuda che dice roba tipo -Sono single, ci incontriamo??-. Naturalmente sono tutte palle, ma questa pubblicità è diversa: c'è scritto 'Ecco la dieta che hanno seguito The Rock e Chris Hemsworth per mettere su i muscoli!!'. Allora, so benissimo che è una stronzata enorme, però se ci fosse anche l'un percento di possibilità... Oh, andiamo, chi di noi non vorrebbe avere un fisico come Chris Hemsworth... ma chi diavolo è?! Lo cerco velocemente su Google e Wikipedia. Ma come faremmo noi studenti senza Wikipedia? Non so come facessero gli altri, come Einstein, io non seri sopravvissuto. Le ricerche si fanno su Wikipedia, non sulle enciclopedie! Comunque l'ho trovato: è l'attore che ha fatto Thor in 'The Avengers', certo. Tornando a quella pubblicità, non vedo perchè non dovrei nemmeno aprirla. In fondo ho l'antivirus nuovo, e poi è possibile che sia vero...Basta, la apro.
Praticamente di quello che c'era scritto non ho capito niente, parlava solo delle sostanze che usavano per pomparsi i muscoli, e mettevano anche le formule scientifiche, quindi non ci ho capito nulla. L'unica cosa comprensibile è che hanno usato un casino di steroidi, mischiati con una medicina che consente di perdere grassi velocemente, ma non diceva come si chiamava. Non vorrei fosse Activia, altrimenti The Rock passerebbe la maggior parte del suo tempo a cagare. Ahahaha, ma chi se lo immagina The Rock seduto sulla tazza del cesso?! Ma quanto sono ebete? Tra mezz'ora comunque passa il pullman per portarmi in piscina, quindi devo muovermi.
Salgo nel pullman, saluto Mario, il conducente, e poi timbro il biglietto. Sedendomi accendo l'iPod: canzone casuale. Parte "Piccolo Grande Amore". Devo smetterla di scaricarmi anche le canzoni di mia madre sull'iPod, diavolo. A distrarmi dalla musica ci pensa qualcuno che mi tocca con forza le spalle. Mi tolgo le cuffie girandomi. -Scusami, giovane, mi potresti fare sedere?-. È una vecchietta. Mi guardo intorno e vedo, come al solito, il pullman vuoto. Ma allora perchè deve venire a rompere le palle proprio a me, se ci sono altri venti posti?! Ma come posso dirle di no? Mi alzo sorridendo e poi mi vado a sedere in ultima fila, lì forse non verrà nessuno a disturbarmi. Vai 50Cent, caricami per l'allenamento.

L'allenamento è stato stancante come non mai, ci hanno fatto sollevare i pesi da 6kg in acqua e poi mi hanno fatto fare 50 flessioni a causa di un tiro...andato male. Nel pullman mi addormento almeno un paio di volte, sono stanchissimo. Torno a casa con l'iPod in tasca, non ho nemmeno la voglia di tirarlo fuori. Dopo aver svuotato la borsa ed essermi fatto una doccia vado a dormire, senza nemmeno mangiare, voglio solo dormire. Domani avrò due ore di chimica e una di lettere, la professoressa per di più mi chiederà perchè non ho fatto i compiti, a meno che non me li faccia Toni. Dunque, è meglio che mi prepari per bene per domani mattina.

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Capitolo 2
*** Venerdì ***


2 Capitolo Venerdì

La mattinata è cominciata nel migliore dei modi: dopo aver messo le frittele sulla padella ed aver acceso il gas sono andato a leggere Spiderman. Peccato che il fumetto fosse di 70 pagine e quando mi sono accorto di quanto ci avevo messo a leggerlo le frittelle si erano carbonizzate. Cinque secondi dopo essermi accorto del casino che avevo combinato, ancora in mutande, suona il clacson dello scuolabus. Ed io sono in mutande. E non ho fatto colazione. E ieri sera non ho cenato. Perfetto. A scuola mi accompagna mia madre e, visibilmente incazzata, mi lascia pochi metri prima dell'entrata. Se vuoi farti un nome, la prima regola è: mai farsi vedere in giro con tua madre, potrebbe rovinare la tua credibilità di strada. E devo dire che mia madre, col fai il bravo e non fare arrabbiare le maestre ci riesce alla grande. Comunque quando giro l'angolo che porta al cancello trovo tutti quanti fuori. Tutti gli studenti della scuola fuori. Che diavolo è successo?
Fabio mi spiega che una telefonata anonima ha informato la segreteria della scuola della presenza di una bomba nella scuola, e che il preside, credulone e rimbambito com'è, ha fatto evacuare all'istante tutti. Ma naturalmente io non ci credo. Non è possibile. Aspetta. Ecco cosa dovevano fare quegli idioti di Marzio e Pierluigi stamattina! Ne sono sicuro, l'hanno già fatto una volta. Però in fondo li devo ringraziare: mi stanno facendo saltare le due ore di chimica, prof. Hitler aveva promesso che mi avrebbe interrogato. Meglio così.
Gli artificieri sono arrivati dopo mezz'ora, se ci fosse stata una bomba sarebbe esplosa da un pezzo. L'unica cosa che hanno trovato è un mini cicciolo in 3B. Comunque ormai non c'è più nessuno, hanno tutti chiamato a casa. Gli unici rimasti siamo io e Fabio, desiderosi di vedere il preside svenire (e naturalmente pronti a riprendere con la telecamera per poi pubblicare su Facebook). Ma niente, stavolta ha mantenuto la calma, strano. Torno a casa con la mamma di Fabio, col cavolo che chiamo mia madre dopo quello che è successo stamattina.

A casa non c'è nessuno, accendo il computer e vado su Facebook. Naturalmente il 90% degli studenti ha pubblicato stati del tipo 'Oddio, a scuola c'era una bomba!!!!'. Quello con più mi piace era quello di Lola, che, essendo una twittomane, ha pensato bene di scrivere 'Bomba Time!', aggiungendo una sua foto dove faceva vedere in primo piano le sue unghie con il nuovo smalto rosa. Poi ci sono foto condivise da Marzio, che credendosi un ragazzo di strada condivide foto di pagine come 'Malavita' con citazioni del genere 'Rispetto per tutti, paura di nessuno!!'. E così facendo si sente un vero duro. Forse è meglio se la smetto per un po' con Facebook, non vorrei mai rischiare di diventare come lui. Chiudo facciadilibro e cerco su internet come preparare bene una frittella, in modo da non ripetere più quello che è successo stamattina.
Mamma torna a casa solo dopo tre ore, io nel frattempo ho riguardato la dieta di The Rock e ho deciso di lasciar perdere. Non fa per me, non fa decisamente per me. Non c'è niente in frigo, e perciò sono costretto a preparare due panini al salame. Almeno evito la zuppa di ieri.
A tavola sono costretto a subire un cazziatone per stamattina, poi lei va a dormire ed io sono finalmente libero. In fondo le voglio bene. Ma molto in fondo.
La buona notizia è che oggi non ho allenamento, e quindi posso uscire. Chiamo Fabio e mi metto d'accordo con lui e con Lola per andare al cinema alle 18:30. Perfetto. Mi stendo sul letto e posso rilassarmi, finalmente, meritato riposo.

Vedo nero. Ora rosso. Ora vedo blu. Ora di nuovo nero. Ora vedo...mia madre? Apro gli occhi e mi accorgo che mia madre mi ha svegliato per dirmi che lei sta andando a lavorare. Lavora come giornalista, insieme a mio padre. Vorrei fulminarla sul posto, ma mi trattengo e la saluto con un sorriso, che naturalmente non ricambia. Mi alzo e guardo l'orologio: le 18:25. Bene, tanto oggi non ho nulla da fare. Accendo la tv e prendo la nutella e due panini. Mentre spalmo con accuratezza la prima parte di nutella, in tv fanno vedere il trailer di un film, 'I mercenari 3'. Dev'essere bello, andrò a vederlo al cinem...un momento. Cinema. Lola. Io. Fabio. 18:30. Tanta, tantissima merda.
Mi metto più in fretta che posso qualcosa che mi stia in maniera decente e poi corro verso il garage. Prendo la Vespa 50cC, monto in sella e parto a razzo verso il cinema. In tre minuti (tempo record, ho il fiatone) sono all'entrata, parcheggio la moto e corro verso la biglietteria.
-Un biglietto per The Amazing Spider-Man, grazie.-. Preso il biglietto compro una Coca Cola e corro verso la sala 3. Entro dentro e vedo subito Lola, riconoscibile dai capelli rosa (sì, capelli rosa). Mi vado a sedere a fianco a lei e a Fabio. Apro la Coca. Ce l'ho fatta. E il film non è nemmeno iniziato. Sono un dio.
-Che fine hai fatto?!- mi domanda incazzato Fabio, ma io ho il fiatone e non ho nessuna forza per rispondergli. Ma come cazzo ha fatto Fabio a convincere Lola a venire a vedere Spiderman?! Vabbè, ora l'unica cosa a cui devo pensare è il film.

Il film era una figata, persino Lola sembra essersi divertita.
-Pizza?- mi domanda Fabio. Come posso dirgli di no? Ci dirigiamo insieme a Lola alla pizzeria lì vicino, ordiniamo tre pizze e le mangiamo sul muretto lì di fronte. Ma, come suo solito, Fabio dopo un film deve sempre esprimere la sua lunga ed interessantissima critica, quindi io e Lola mentre mangiamo siamo costretti a sentire la sua opinione. Sempre meglio che stare a sentire Lola che parla del suo smalto nuovo.
Verso le 23:00 abbiamo finalmente finito. Ci viene a prendere la mamma di Lola, che lavora in un'impresa edile. Tornando a casa passiamo per il quartiere di S.Agostino, quì ci sono tantissimi graffiti, e soprattuto per questo è il mio quartiere preferito. Cerco di riconoscere quelli che ho fatto io insieme a Fabio, lui mi ha insegnato come fare un graffito in primo superiore. Tra le scritte ne noto una: 'sbirri infami'. Ma come diavolo si fa a scrivere una cosa del genere?! Mi piacerebbe scendere e scrivere qualcosa come: 'Ok, ma poi quando ti fregano qualcosa chiama Spiderman!'.

Io sono quello con la casa più vicina al cinema, quindi dopo poco tempo sono arrivato. Saluto Lola e Fabio -Ci vediamo domani a scuola. Grazie del passaggio, signora...- Merda, merda e ancora merda. Come si chiama la mamma di Lola?! Merda, che figura di merda! Mentre apro la porta di casa penso che dovrei farmi scrivere da tutti i miei amici il nome dei loro genitori, per evitare situazioni del genere. In cucina è tutto buio, mi avvio verso la mia camera. Ma mentre cammino qualcuno accende la luce. Mi volto. È mio padre.
-Oh, ciao papà. Andata bene la giornata di lavoro?-. Il suo sguardo non mi piace.
-Oh, sì, Fass, la giornata è andata bene, a parte il fatto che tuo figlio torna a casa alle 23:30 senza nemmeno dire dov'è. Ringrazia il cielo che sei tornato, perchè stavo per chiamare i carabinieri.- Ma non lo sapeva? Aspetta. Non gliel'ho mai detto. Non ho mai detto a nessuno del cinema, e quando mamma se ne è andata io ero ancora a letto. Merdissima, tantissima merdissima.

In pratica, dopo tutto il suo discorso, l'essenziale è sapere che se non mi promuovono posso dire addio alla pallanuoto. E non ho nessuna intenzione di lasciare la pallanuoto. Ma comunque non mi metterò a studiare. Troverò una soluzione, ma di certo non abbandonerò la pallanuoto. Buonanotte.

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Capitolo 3
*** Sabato ***


Capitolo 3 Sabato
-Ehy sfigato.-.
-Ciao Fass.- mi saluta Toni. -Quali compiti devo fare al posto tuo?-. Ha già capito.
Non mi definisco un bullo con Toni. Mi sta simpatico, e poi, glielo ricordo sempre, sono sempre stato io a difenderlo da Marzio, e Franco, altro ripetente. Quindi quello che a volte fa per me è solo un gesto di ringraziamento. Tutto qui.
A prima ora c'è educazione motoria, ma la professoressa ha deciso di farci rimanere in classe e di farci preparare per il tema della seconda ora. Sicuramente lo farò.
La professoressa di educazione motoria ha circa 45 anni, i capelli biondi e gli occhi color nocciola. Ma poi, perchè si dice color nocciola? Gli occhi hanno dei colori, non dei frutti, altrimenti chi ha gli occhi verdi cos'ha, gli occhi color pera? Comunque la professoressa passa tutto il tempo a scrivere il registro, perciò nessuno sa che fare, a parte quei pochi che ripetono per l'ultimo compito di lettere dell'anno. Siamo già a Maggio, dio. Io però non so che fare, libro per ripetere non ne ho e per di più ho anche scordato il cellulare a casa, quindi non posso nemmeno giocare a Fruit Ninja. Guardo l'iPod: è carico al 6%. Fanculo, lo uso adesso, in pullman poi socializzo. Canzone casuale. Parte 'Gelato al cioccolato' di Pupo. Preferirei ascoltare Hakuna Matata. Persino la sigla della tartarughe ninja ha più senso e ritmo. Sto per autolesionarmi, poi riesco a cambiare canzone: parte 'Meraviglioso', di Domenico Modugno. Bella canzone. Per addormentarsi.

A seconda ora la professoressa di lettere ci da la traccia del tema. Ma per la prima volta, al posto dei soliti temi strappalacrime o infantili, sul foglietto con la traccia c'è scritta una sola parola: inventa. Ma ha cambiato spacciatore? No, questa si è proprio fumata il cervello. 'Inventa'. Di che cazzo parlo, di Peppa Pig? Sto per passare il mio foglio a Toni, quando poi mi viene in mente un'idea geniale. Ormai sono bocciato, la prof. ama i temi sentimentali e la traccia di oggi è 'libera'. Mi gioco l'ultima possibilità: parlo della pallanuoto.
La verifica è andata da schifo, ma ormai lo sanno tutti che sarò bocciato. Ora abbiamo tre ore di algebra con un supplente. Qualcuno mi aiuti, dio.

Per dopodomani il professore di algebra vuole una ricerca sul pi greco, penso che la farò. Le ricerche alla fine sono l'unica cosa che faccio, sono semplici:
Step 1: accendi il computer;
Step 2: vai su internet;
Step 3: cerca "Wikipedia"
Step 4: cerca su wikipedia l'argomento della tua ricerca;
Step 5: copia;
Step 6: incolla su un foglio di Word;
-Step 7: stampa!

La Campanella (la lettera maiuscola se la merita tutta) del sabato è una delle più belle cose che esistono al mondo, indica che il carcere è finito, abbiamo un giorno e mezzo di libertà vigilata e poi dobbiamo rientrare nelle celle.
Mentre esco da scuola noto Toni che per l'ennesima volta viene preso in giro da Marzio. Dio, ma quello non si sa proprio difendere! -Dai Marzio, smettila.- mi avvicino a lui.
-Chi cazzo sei?! Ah, ciao Fass. Questo stronzo non mi vuole fare i compiti per dopodomani Ora lo uccido.- dice Marzio voltandosi verso Toni, che impaurito sta per urlare.
-No, io dico che li farà.-. Marzio si blocca e mi guarda. Poi prende lo zaino e mi saluta, spingendo anche Toni sul muro.
-Ehm... Grazie Fass.- mi dice Toni intento a raccogliere i fogli caduti dallo zaino.
-Grazie un cazzo, devo chiederti una cosa. Ho bisogno che tu mi aiuti in chimica. Facciamo così: io faccio i compiti a Marzio...- non farlo Fass, non farlo. -...e tu mi aiuti nel compito di chimica di dopodomani.-.
-Ok, ci sto, allora ci vediamo Lunedì, ciao Fass.- mi saluta Toni avviandosi verso il bus. Mi devo sbrigare pure io. Vado verso il bus, entro e mi siedo a fianco a Fabio. iPod. Non vedo l'ora. Lo accendo. Niente. Ci riprovo. Niente. Poi appare il simbolo della batteria scarica. Giusto, l'ho usato in classe. Perchè l'ho usato, non potevo socializzare in classe?!
Ho fatto quella proposta a Toni solo perchè per domani c'è solo la ricerca di algebra e quindi non ci impiegherò molto a farla con Wiki. Mentre scendo dal bus noto che mia mamma è appena arrivata, quindi è meglio correre. Se mi vedono con mia mamma la mia credibilità si riduce a 0, tutto il lavoro che ho fatto in questi anni svanisce. A pranzo c'è anche papà, ma mi sembra ancora incazzato per ieri sera, quindi è meglio lasciarlo perdere. Mangio in fretta a furia la pasta col sugo e poi vado al computer: tra un'ora ho allenamento, quindi mi devo sbrigare. I compiti per il lunedì li faccio sempre Sabato, la domenica è sacra e poi Domenica non si studia, mai!

La ricerca era una stupidaggine, d'altronde con Wikipedia...preparo la borsa ed esco.
-Ciao mà, ciao pà, ci vediamo a cà.-.
-Sa.- finisce mamma, pensando di essere spiritosa.
Salgo sul pullman, prendo il bigliet...Cazzo! Il biglietto! Merdissima. Mario mi guarda, ha già capito. Mi è successo altre volte, ma fortunatamente anche stavolta non c'è nessuno nel pullman. Mi vado a sedere al solito posto, vicino al finestrino. Ho sempre amato i posti vicino al finestrino. Ho letto che mentre sei in un pullman se guardi la strada anziché il paesaggio vuol dire che sei più triste. Io sto guardando il tetto del pullman, ma vabbè. Sarò bipolare? Vabbè. Il pullman parte ed io non aspetto ad accendere l'iPod. La canzone del giorno di Radio Deejay è 'Young, Wild and Free' di Wiz Khalifa e Snoop Dogg. Bene, è la mia preferita.

Ad allenamento mi ricordano che domani c'è la partita, sono gli ottavi di finale e per la prima volta arriviamo alla seconda fase di un torneo regionale. Sono tutti sicuri che perderemo, ma questo mi fa davvero incazzare. Ce la metterò tutta, a costo di vincere a culo, ma vinceremo. Ne sono certo.

Mentre torno da allenamento sul pullman noto una vecchietta che entra. È quella dell'altra volta e sta già venendo verso di me. La anticipo: mi alzo e le cedo il posto. Lei mi guarda storto e poi si appoggia alla maniglia in alto. Che figura di merda. Scendo il prima possibile.

A casa stanno tutti cenando, io però non ho nessuna fame, bevo un sorso di Coca Cola e poi vado a dormire. Domani è Domenica, finalmente. Ci potranno essere tutti gli impegni che vuoi, ma la Domenica rimarrà sempre il mio preferito. Hakuna Matata.

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Capitolo 4
*** Domenica ***


Capitolo 4 Domenica

Non ho mai messo la sveglia così presto. 6:15. Ma sia ben chiaro, lo faccio solo perchè tra due ore abbiamo il torneo.
Dopo essermi svegliato e riaddormentato una decina di volte riesco finalmente ad alzarmi con l'aiuto di mia madre, mi lavo e mi vesto, con la maglietta della nostra squadra. Preparo il borsone con il costume bagnato di ieri e con le ciabatte, poi esco e vado in macchina con papà, che mi accompagna alla partita.

In piscina trovo già i miei compagni che si cambiano. Sono ancora tutti convinti che perderemo e vorrei fare uno di quei discorsi cazzuti che si fanno nei film americani prima di andare in guerra, ma non mi viene in mente nulla. L'unico abbastanza carico è Derek, un ragazzo statunitense di sedici anni. Dio, l'unico che vuole vincere sono io? Bell'inizio di Domenica. La partita dura 32 minuti, devo dare il massimo per tutti i 4 tempi. Forza Brindisi!

Minuto 5:10.
Hole mi passa la palla, io avanzo per circa dieci metri e poi mi faccio fare fallo. La passo subito a Retucci, che dopo aver fintato mi vede libero e me la passa. Alzo il braccio, la prendo al volo e la scaravento in porta: 2-1 per loro.

Minuto 7:30.
Hole me la passa e poi nuota verso la porta, io vedo che mancano solo 10 secondi, finto per il tiro da centrocampo, poi però vedo Hole libero davanti al portiere e gliela passo con una palombella. Hole afferra la palla e la scaraventa in porta, goal: 2-2. Fine primo tempo.

Minuto 13:00
Abbiamo appena segnato il terzo goal, e Hole ha anche recuperato palla. Me la passa, io scarto due giocatori e poi mi ritrovo solo davanti al portiere. Finto, poi uno dei loro mi affonda: rigore per noi. Chiedo a Hole se vuole battere lui, ma mi dice di no. Allora vado io. Il loro portiere è enorme, se non la piazzo benissimo la parà sicuramente. Posso fare solo una cosa. Prendo il pallone, l'arbitro fischia ed il portiere si butta in avanti, io faccio finta di tirare sulla sinistra, poi però faccio una palombella, e lui non ci arriva. 3-2 per noi. Bene così.

Minuto 19:30
Merdissima. Hanno fatto tre gol, mentre noi ne abbiamo fatto solo uno. Siamo sul 5-4 per loro, però abbiamo palla noi. Retucci la passa a Hole, che avanza insieme a me e a Derek, poi Hole la passa a Derek, dopo una serie di finte, tira dai cinque metri. Per essere un sedicenne ha un tiro potentissimo: 5-5.

Minuto 22:10.
Derek ha fatto altri due goal, loro solo uno: 7-6. Li stiamo mettendo in difficoltà. Ora hanno palla loro, però. Io vado a marcare il portatore di palla, da sotto l'acqua gli tiro un calcio sulla coscia e lui prova a fare altrettanto, ma lo schivo e in quell'attimo di distrazione gli tolgo il pallone. Erano avanzati tutti, quindi ora mentre nuoto col pallone sono solo davanti al portiere. Quando arrivo ai 5 metri tiro fuori dall'acqua il pallone e faccio finta di tirare, il portiere si è già buttato ed ora ho la porta libera: tiro di potenza al centro e, ovviamente, segno: 8-6.

Minuto 28:10.
9-8 per loro. Avanzo con la palla, riesco incredibilmente a dribblare due giocatori e mi ritrovo con Retucci, Hole e Derek marcati, ma io sono rimasto solo dato che quattro di loro stanno ancora tornando. Mi avvicino, due difensori mi vengono contro e la passo subito a Hole, che da solo riesce a segnare: 9-9.

Minuto 31:40.
Abbiamo mantenuto la parità fino ad ora, solo che adesso mancano venti secondi alla fine, e la palla ce l'hanno loro. Uno dei loro finta col pallone in mano, poi tira di potenza e riesco a deviare il tiro col braccio. Recuperiamo il pallone e ora Retucci avanza con la palla fino ai 5 metri, finta troppe volte, uno dei loro si avvicina a lui e sta per toglierli la palla, poi però riesce a passarmela. La prendo al volo, finto ed il portiere per l'ennesima volta si butta, poi lascio partire un bolide, un ragazzo riesce a deviare il tiro ma non di abbastanza, la palla entra in porta. È finita: abbiamo vinto! Usciamo dall'acqua contenti più che mai, negli spogliatoi tutti urlano il mio nome e quello di Hole, che è stremato come me. Il mister fa i complimenti a tutti, quelli dell'altra squadra sono incazzati neri col portiere. Ce l'abbiamo fatta. Lo sapevo.

Mentre torno a casa anche mio padre è contentissimo, suona col clacson ad ogni passante. Successo meritato, direi. Torniamo a casa verso mezzogiorno. Sono stanchissimo, non vedo l'ora di stender...
-Sorpresa!!- urla qualcuno alle mie spalle. È mamma, e con lei ci sono Fabio, Lola ed il mister. Accendono le luci di casa e trovo un tavolo apparecchiato pieno di Coca Cola, patatine e porcate così.
-Ho saputo che hai vinto, bimbo mio, ed ho pensato di organizzare una festa! Sei contento?- mi domanda felice mamma. Sono contento come un vegetariano costretto a cibarsi di vitello per il resto della sua vita.
-Oh...ehm, certo, certo che sono felice!.-. Faccio una risata forzata, e l'unico che mi capise davvero è Fabio. Andiamo, bimbo mio? Ma che roba è?! Ho sedici anni, non cinque! Anche mio padre avrebbe voluto andare a dormire. Mamma, quando se ne vanno tutti facciamo i conti.
Lola durante il pranzo non fa altro che pubblicare foto su facebook del mister che mangia patatine. Papà si è incazzato ancora di più quando mamma è tornata dalla cucina con sei Happy Meal del McDonald's. Happy Meal, diavolo, li mangiavo a dieci anni! L'unico che fa qualcosa di interessante Fabio, che si sta accordando con me su come copiare domani al compito di chimica.
Verso le 15:00 finalmente se ne vanno tutti ed io posso finalmente stendermi sul letto. Non mi arrabbierò con mamma, in fondo lei non lo sa che dopo una partirà intera di pallanuoto un apersona ha bisogno di riposarsi, così come dopo gli allenamenti. Lei pensa che io sia pronto a fare qualsiasi cosa a qualsiasi ora. Allora deve fare una cosa: smettere di pensare. Stasera c'è la partita dell'Italia, non vedo l'ora di vederla, da solo, davanti ad una lattina di Coca Col..
-Oh, mi ero quasi dimenticata, stasera tuo cugino Gianni ci ha invitato in campagna a vedere la partita dell'Italia. Quindi ti conviene dormire oggi pomeriggio.-.
A quanti anni un ragazzo può lasciare casa?
Mio cugino, Gianni, ha 35 anni ed è omosessuale. Ha i capelli biondi, gli occhi azzurri e convive con il suo fidanzato in una casa in campagna.

-Ciao Faster!- mi accoglie mio cugino aprendomi la porta.
-Ciao Gianni, tutto bene?- domando cercando di essere carino.
-Sì, e tu?- domanda lui. Sto per rispondergli, ma poi mi scansa e si dirige verso i miei genitori.
-Ma guarda un po', i miei zii preferiti!-. Faster, stai calmo.
Entro in casa, attraverso il soggiorno e vado verso la cucina, lì trovo il fidanzato di Gianni, Jorge.
-Ciao Freddy, sei fa-vo-lo-so!-. E poi come mi ha chiamato? Freddie? -Nonono, il mio nome è Faster, ti sbagli sempre.- dico cercando di essere spiritoso.
-Uh, è vero Fasty, che scocchino che sono!-. Aiutatemi. Come mi ha chiamato ora? Fasty? Ma questo per chi cazzo mi ha confuso? Per suo figlio?! Nemmeno mamma con bimbo mio è così imbarazzante! Ok, Faster, stai calmo.
-E questo è il mio orsacchiotto, Jorge!- interviene Gianni indicando il fidanzato ai genitori. Il mio orsacchiotto? Aiutatemi.
La partita è finita 0-0, anche se senza le urla di Jorge, che gridava ad ogni tiro, sarebbe stata una partita migliore.
-Ehy Già, senti questa: 'sai come si chiama il fotografo degli UFO? UFO-TOGRAFO! Ihihihi.-. Fatemi tornare a casa, vi chiedo solo questo, perfavore.

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