bravery.

di tnkidols
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** first chapter ***
Capitolo 2: *** second chapter. ***
Capitolo 3: *** third chapter. ***



Capitolo 1
*** first chapter ***


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«Harry, ho paura per noi»

«ce la faremo Boo, vinceremo noi»
 

E' da circa una anno che Loren sta incoraggiando Louis e Harry a fare un coming out, anche senza l'approvazione del resto dello staff della Modest.
Si, perchè, questa è la verità, Louis e Harry nasconodo il loro amore dietro tante maschere, la Modest ha trovato tanti modi per nasconderlo: Eleanor, Taylor, ha provato ad allontanarli, ha cancellato tutti i video diary e ogni video che trattasse l'argomento Larry.
Ma Loren è più forte di tutto il resto dello staff e insieme ai due ha scritto due canzoni per far capire tutto ciò che i due ragazzi stanno attraversando insieme:they don't know about us e don't let me go. Ma la nostra Loren non è l'unica che li sta aiutando, c'è anche il famosissimo Ed Sheeran che sta incoraggiando i due. E anche lui, come Loren, ha scritto una canzone, che può sembrare una come tutte le altre, ma in realtà nasconde una grande verità: little things.
 
''Lou, Harry, dove siete?'' la voce calda di Loren inindò i corridoi di quella che doveva essere la casa dei ragazzi.
''Loren, Harry e Lou sono usciti da un bel po' '' Eddie uscì dalla cucina con una tazza di thè tra le mani.
''come sono usciti? ora arriva Chloe!'' urlò Loren nel panico.
''cosa? Non potevi avvisarmi?'' Eddie fece cadere la tazza di thè e corse verso il telefono digitando velocemente il numero di uno dei due.
''Loren, non mi rispondono!'' urlò Eddie.
''ora come faccio? Se non tornano entro 5 minuti, Chloe se la prenderà con me e io finirò in guai seri!'' disse Loren camminando avanti e indietro per corridoio.
Pochi secondi dopo bussarono alla porta, forse i due ragazzi avevano ancora la possibità di non terminare in quel momento la loro carriera, Eddie corse molto rapidamente alla porta aprendola e trovandosi avanti Harry e Louis, totalmente inconsapevoli di quello che stava per succedere.
Loren corse con il cuore in gola davanti alla porta.
"ehi Loren calmati!'' la prese sul ridere Louis. ''lo sappiamo che facciamo questo effetto.''
''siete due coglioni, tra un po' arriva Chloe!'' urlò Loren su tutte le furie.
''e tu così ci avvisi?'' urlò Harry entrando, agitando le braccia verso l'alto.
Buttò il cappotto sulla poltrona più vicina, e si sedette come se non fosse successo niente.
Louis, invece, entrò tranquillamente. Si tolse il cappotto, lo appese cautamente e si sedette difronte Harry.
Dopo pochissimi istanti, bussarono. Era Chloe!
''salve gente, come va?'' ''la tanto adorata Chloe'' era arrivata.
''ciao Chloe.'' sbuffarono i quattro ragazzi.
''cosa ci fà quel cappotto sul divano?'' chiese con qualche dubbio la bionda.
''uhm.. Harry lo...doveva.. portare in lavanderia! Si doveva portarlo in lavanderia!'' disse Loren tutta fiera.
''facciamo finta che io vi creda. Passiamo alle cose importanti: come va con voi due? Avete deciso di lasciarvi o cosa..?'' la bionda si rivolse verso Harry e Lou con un sorriso di sfida.
''Carissima Chloe, io, anzi, noi, lotteremo fino alla fine, noi avremo il coming-out fosse l'ultima cosa che faremo!'' urlò Harry alzandosi.
Eddie dovette mantenere Harry, che per poco aggrediva la ''povera'' Chloe.
''ascoltatemi voi due, o la fate finita o continuerò a farvi soffrire, sia chiaro!'' Chloe prese le sua cose e andò via, sbattendo la porta e non salutando nessuno.
''perchè deve complicarci la vita? Perchè a noi? Io non ce la faccio.'' urlò Harry in una crisi di pianto.
''Harry, io voglio aiutarvi, anzi vi aiuterò.'' disse Loren abbracciando il riccio.
''e poi ci sono anche io che vi aiuto.'' sorrise Eddie.
''Loren, Eddie ci lasciate da soli, giusto per un pò?'' disse Louis alzandosi.
''si, a dopo.'' disse Loren portandosi Eddie in giardino.
I due rimasero soli, avvolti nei loro pensieri e nelle domande che dovevano porsi ogni giorno.
"Harry, cosa ne sarà di noi?" chiese Louis mentre si sedeva di fronte al bel riccio.
"Louis, noi lotteremo, il nostro amore è più forte di qualsiasi altra cosa, noi non ci arrenderemo" disse Harry stringendo le mani del peter pan, oramai maturo.
"e Eleanor? Chloe? E tutto il resto dello staff?" chiese Louis.
"troveremo una soluzione anche per quello" rispose Harry stringendo ancora di più le sue mani per poi portare al suo viso e baciarlo con tutto l'amore che provava in quel momento.
“come vorrei fare questo davanti alle nostre fan”
“ho detto che lo faremo, un giorno, Lou.”
Poco dopo Eddie e Loren ritornarono, mano nella mano.
“Ecco, noi vorremmo stare proprio come voi” disse Harry guardando i due insieme, felici.
Loren lasciò la sua mano da quella di Eddie vedendo i due soffrire.
“No, non preoccupatevi, ce la faremo anche noi” disse Louis vedendo la coppia in imbarazzo.
“Noi siamo dalla vostra parte, come le vostre fan..come si chiamano?” disse Eddie scoccando le dita pensando al nome delle fan che sostenevano Harry e Louis insieme. “le larry shippers” aggiunse poco dopo.
“le larry shippers” disse Harry accennando una piccola risata. “loro si che hanno ragione” disse guardando negli occhi il suo Lou.

ciao a tutti!
noi siamo due ragazze, abbiamo deciso di scrivere questa storia semplicemente perché siamo larry shippers e un giorno parlando questa trama si è messa nella nostra testa e ora dopo un pò di tempo abbiamo deciso di pubblicarla.
speriamo che vi piaccia e che la seguirete, ci teniamo molto e lasciate recensioni.
E' solo quello che pensiamo, se non siete larry shippers vi prego di lasciare per i fatti suoi questa ff.

 

@marcaynslove & @edwardssvoice su twitter.

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Capitolo 2
*** second chapter. ***


prima di cominciare a leggere ci tengo a dire che questa è una storia larry, se non siete shippers e siete pronte ad insultare potete anche andarvene,
leggete lo spazio autrice è importante.

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« chiudi gli occhi e immagina me e te:
la tua mano nella mia,
camminare per le strade,
niente paura o dubbi.
tutto ciò che ci serve è speranza e forza. »

 

Quella sera Louis era costretto ad uscire con Eleanor.
“Lou, stasera stiamo insieme? Film, patatine e divano?” il riccio sbucò dalla porta della cucina, sorridendo.
“non posso. Devo uscire con lei. Vogliono le foto.” Louis abbassò la testa.
In quel momento il sorriso di Harry si spense.
“Vaffanculo.” urlò Harry, che dopo pochi secondi scomparve dalla vista del ragazzo.
“Hazz, lo sai che non è colpa mia.” pianse quasi Louis.
Quest'ultimo si alzò dalla sedia e si recò in soggiorno, con la speranza di trovare Harry.
Ma con sua sfortuna non trovò nessuno. Nemmeno Loren, che in quei casi lo consolava sempre.
Ora doveva solo chiamare Eleanor, per avvisarla della serata che spettava ai due.
Compose velocemente il numero e portò il telefono all'orecchio.
“pronto?” disse una voce femminile dall'altro lato del telefono.
“El, questa sera dobbiamo uscire insieme” disse Louis con un tono di voce annoiato.
“Ma chi sei?”
“Sono Louis, quando ti decidi a registrare il mio numero?”
“A me non serve il tuo numero”
Se c'era una cosa che Louis odiava dopo tutte le bugie che era costretto a dire, era la voce e il carattere acido di quella ragazza, Eleanor Calder, così la chiamavano.
“Allora questa sera fatti trovare a casa, verso le otto, ti vengo a prendere”
“Spero che tu stia scherzando” disse Eleanor accennando una risata.
“Perché dovrei? Credi che io sia felice di uscire con te?”
“Secondo te io posso prepararmi in mezz'ora?”
“I soldi li prendi comunque, quindi alza quel culo dalla sedia e vatti a vestire” disse il ragazzo, oramai stava diventando molto nervoso, succedeva sempre così quando doveva uscire con Eleanor.
Non lasciò che la ragazza rispose e chiuse la telefonata.
Dopo aver terminato la chiamata, sbuffò, e si buttò a peso morto sul divano.
Iniziò a pensare.. e pensando gli venne in mente il riccio. Dove si era cacciato?
Louis decise di chiamarlo. Iniziò a tempestarlo di chiamate e messaggi, senza alcuna risposta.
 
La mezz'ora restante passò in fretta, Louis si trovava già sotto casa di Eleanor.
Dopo quasi venti minuti la ragazza scese.
“Finalmente ti sei decisa a scendere.”sorrise falsamente il ragazzo.
La ragazza entrò in macchina sbuffando.
“Ti ho detto che mezz'ora per prepararmi era più che poco” disse facendo una smorfia.
“Io credevo che tu fossi caduta dalle scale”
“Non sei divertente” disse dandogli una botta sulla spalla.
Louis la guardò sott'occhio e continuò a guidare facendo finta di niente.
Arrivarono allo Starbucks, oramai la barista aveva il terrore di Eleanor ogni volta che la vedeva, non sapeva mai che gusto prendere, ma alla fine sceglieva sempre lo stesso, il cinnamon dolce crème frappuccino, mentre Louis scelse il chocolate cookie crumble frappuccino.
''grazie e arrivederci.'' sorrise Louis.
La barista lanciò un sorriso veloce al ragazzo, per poi scomparire dietro la porta.
Un'altra cosa che Louis odiava di quella relazione era prendere per mano la ragazza, ma sapeva benissimo che doveva farlo per forza così afferrò la ragazza dal polso non sfiorando nemmeno di un centimetro la mano di Eleanor e si recarono fuori dal locale.
Paparazzi, giornalisti e fan li assalirono in pochi istanti.
I ragazzi si avviarono verso l'auto, facendo finta di niente.
Nel frattempo Harry prese il suo telefono e vide le ventuno chiamate perse e i diciassette messaggi.
Chi poteva essere se non Lou?
Con un sorrisetto sulle labbra, portò il telefono all'orecchio e chiamò il ragazzo.
 
Louis cacciò il telefono dalla tasca e vide sulla schermata del suo telefono “Chiamata in entrata: Harry”.
Quanto avrebbe voluto rispondere, ma ora non poteva e a malincuore chiuse la chiamata.
Il sorriso di Harry scomparse, era triste e arrabbiato.
Non poteva più continuare a vivere con questa bugia, lui stava mentendo sulla tua vita e lui odia mentire.
 
Louis e El entrarono velocemente in macchina.
Louis si sedette sbuffando e poggiò la sua testa sul sedile, mordendo il labbro superiore.
Eleanor per la prima volta vide un Louis diverso da quello che conosceva, un Louis debole, un Louis con gli occhi lucidi e per la prima volta provava compassione per tutta quella storia di cui anche lei ne era protagonista.
I paparazzi continuavano a fotografare.
“Dai Louis, andiamocene” disse El.
“si, scusami.” Louis mise in moto e sfrecciarono sulla strada.
Eleanor si voltò verso Louis molto sorpresa.
“mi hai chiesto scusa?” sorrise quasi El.
''si, non sono un senza cuore.” Lou accennò una risata.
“senti Louis io sono stanca.”
“ora ti riporto a casa.” borbottò Louis.
“no, sono stanca di tutto questo.”
Louis si voltò verso la ragazza, e per la prima volta ci fu uno sguardo complice.
In macchina calò il silenzio per qualche minuto ma Louis ruppe il ghiaccio ricominciando a parlare.
“Eleanor, non ti riaccompagno a casa, vieni con me” disse concentrato a guardare la strada.
La ragazza non parlò.
Louis guidò fino a casa sua, dopo aver parcheggiato entrarono in casa.
Il ragazzo aveva bisogno di vedere Harry, ma l'unica cosa che trovò fu un bigliettino, sul tavolo che diceva:
“Boo, quando vedrai questo biglietto, non sarò in casa, ma in macchina.. la verità è che non ho una meta precisa, voglio solo andarmene da qua, il più lontano possibile, non importa quello che succederà ora, io voglio essere felice e non potevo fino ad ora, non cercarmi.
Ricordati che ti amerò sempre,
tuo Harry
ps: ricordati che sei perfetto per me.”
 
Dopo aver letto quel pezzo di carta, Louis si sentì crollare il mondo addosso, non si era mai sentito così.
L'amore della sua vita se n'era andato, forse per sempre e lui non poteva vivere con questo peso sul cuore.
Harry era la sua vita e senza una vita non si può andare avanti.
Louis rimase di spalle a El, con il biglietto stretto al petto.
 
In quel preciso momento entrarono in casa Eddie, Loren con il resto della band: Niall, Liam e Zayn.
Loren si avvicinò a Eleanor che era preoccupata, si capiva perché aveva cominciato a mangiarsi le unghie e la sua espressione non era delle migliori.
“Cosa è successo?” chiese Loren sottovoce portando la sua mano sulla spalla di Eleanor.
“Harry ha lasciato un biglietto a Louis, lo ha letto solo lui, ma da quanto ho capito, se ne è andato”

Sssccciao shippers.
finalmente ce l'abbiamo fatta, abbiamo postato il secondo capitolo.
questa storia è molto corta, quindi posteremo altri cinque o sei capitoli per finirla.
ci tengo a precisare una cosa nella parte di Eleanor e Louis, dove più o meno litigano e lei è acida: l'abbiamo scritta solo per aggiungere un po' di comicità, sei così si può chiamare alla storia, non odiamo El, anzi, la rispettiamo e pensiamo che sia una brava e bellissima ragazza.
detto questo speriamo di non aver deluso le vostre aspettative e aspettiamo tante recensioni.

 
@tnkidols e @xjjvoice su twitter

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Capitolo 3
*** third chapter. ***


Prima di cominciare a leggere ci tengo a dire che questa è una storia larry, se non siete shippers e siete pronte ad insultare potete anche andarvene.
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''questo sono io, non posso cambiare..''
''cosa significa che Harry è andato via?'' Loren si avvicinò,con aria parecchio preoccupata, a Louis, che era ancora di spalle, con la lettera stretta al petto.
Alcune lacrime rigavano quel viso perfetto, occhi rossi, gonfi.
Louis scosse la testa.
''che è.. andato..via..'' singhiozzò Louis.
''Eddie, chiama la polizia..'' iniziò a parlare Loren.
''no.'' la bloccò Louis. ''no, lo cerco io.''
Detto questo, non prese nemmeno il cappotto ed uscì. Salì in macchina con rabbia, e sfrecciò sull'asfalto.

Fece alcuni chilometri, fin quando non vide la macchina. La sua macchina. La macchina del riccio. Lo aveva trovato.
Scese velocemente, lasciando la macchina incustodita. Corse verso la macchina di Harry, trovandolo sui sedili posteriori.
Era immobile. Louis si avvicinò e lo toccò. Era freddo. Gli accarezzò il viso, aveva pianto, le sue guance erano bagnate. Nelle sue mani, intravide un piccolo contenitore con dentro alcune pillole e un foglio di carta.
Prese velocemente il foglio, e iniziò a leggere:

“Caro Lou,
quando leggerai questa lettera forse sarà troppo tardi, forse ti avrò già abbandonato.
Perdonami se non ti ho aspettato, perdonami se non ho rispettato le promesse che ti avevo fatto.
Ricordi quando abbiamo deciso di tatuarci le prime parole che ci scambiammo? Io ero in bagno, stavo uscendo, quando aprendo la porta ti ho urtato, in un attimo, quegli occhi, i tuoi occhi mi hanno rapito e non mi hanno lasciato più andare.
Hai preso il mio cuore, la mia anima e la mia mente.
Forse avrei dovuto dirti queste cose guardandoti negli occhi, non ti ho nemmeno dato un ultimo bacio, ho sbagliato, dopo tutto...lo faccio sempre.
E' solo colpa loro se ora siamo in questa situazione, senza loro sarebbe stato tutto più facile, a quest'ora saremo stati felici, io, tu, la nostra bambina, il matrimonio, i ragazzi...
ah, i ragazzi, salutali da parte mia e digli che i one direction non devono sciogliersi, che continueranno per la loro strada.
Certo, io non sarò lì con voi, ma se alzate la testa e vedete una stella, quella sarò io, sempre con voi, sempre presente.
Avrò infranto i cuori di milioni di ragazze, ma doveva andare così, dì a loro che le amo e che davanti alle telecamere erano loro la ragione del mio sorriso.
Ma noi, io e te, io e i ragazzi, saremo sempre gli stessi, sempre. E poi.. la nostra è una promessa.. ricordi? Certo, non ho mantenuto tutte le promesse, ma questa.. questa è per sempre, come il nostro amore.. sarà per sempre.
Quindi amore mio, è arrivata l'ora di andare, andare via per sempre.
Ricorda che il nostro non è un addio, perché dire addio significa dimenticare e non vedersi più, ma io ti prometto e questa volta è una vera promessa, che ci rivedremo, spero molto presto.
Ti amo.
Harry ”

Mente Louis leggeva quelle parole dai suoi occhi scendevano lacrime, lacrime amare e piene di dolore.
Aveva davanti a se la figura in carne ed ossa dell'amore della sua vita che era andato via per sempre e nessuno in quel momento poteva fare niente.
Louis strinse le mani di Harry facendogli un ultima promessa “io e te, per sempre e non solo dietro le quinte”

Dette queste parole Lou sentì una macchina avvicinarsi a lui.
Era Loren, con Liam.

I due scesero velocemente dalla macchina e raggiunsero Lou.
Appena Liam vide Harry privo di sensi scoppiò in lacrime, capì subito che era morto.
Loren portò una mano sulla bocca sgranando gli occhi, lei era forte, cercava di trattenere le lacrime, strinse Louis, la cosa le venne spontaneamente.
“Se ne è andato Loren, mi ha lasciato solo” sussurrò Louis col viso bagnato dalle lacrime.
“L-lou, non sei solo” sussurrò a sua volta la ragazza stringendo Lou ancora più forte.
Lou sciolse l'abbraccio e diede la lettera di Harry a Liam che la lesse continuando a piangere in silenzio.
“Nella prossima intervista voglio rivelare larry, l'ho promesso ad Harry, non posso fallire” disse con tono deciso Louis asciugandosi le lacrime.
Liam abbracciò Louis così forte da sentire entrambi i cuori battere velocemente.

Harry se ne era andato, questa volta per sempre.
In un attimo si ruppero tante promesse.
Loro dovevano rivelare larry insieme, dovevano sposarsi, dovevano avere una bambina, dovevano morire insieme.
Louis aveva tanti dubbi e tante domande senza risposta nella sua testa e soprattutto si sentiva colpevole della morte del suo ragazzo.
Le sue parole furono “io dovevo proteggerlo, dovevo baciarlo fino a non farlo respirare, lui doveva rimanere con me”
Ma no, Harry, Harry Styles è morto, in un mare di bugie, nascondendo la verità, indossando un sorriso come maschera.

Macciao a tutti.
Scusate se pubblico il terzo capitolo solo ora ma quest'anno ho gli esami e ho poco tempo per scrivere ff.
Non ricordo se già ve l'ho detto ma la storia è molto piccola quindi tra qualche capitolo finirà.
Spero vi piaccia e lasciate qualche recensione (-:
-@tnkidols & @xjjvoice

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