Jortini: L'amore non ha età

di Niley story
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il college ***
Capitolo 2: *** L'aula 35 ***
Capitolo 3: *** Una classe di ribelli ***
Capitolo 4: *** Romeo e Giulietta ***
Capitolo 5: *** Cheerleaders ***
Capitolo 6: *** Guerra aperta ***
Capitolo 7: *** La festa ***
Capitolo 8: *** Mi crederà? ***
Capitolo 9: *** Segreti svelati ***
Capitolo 10: *** A chi credere ***
Capitolo 11: *** Facciamo una scommessa ***
Capitolo 12: *** Dichiarazione d'amore ***
Capitolo 13: *** Ti amo ***
Capitolo 14: *** La nuova alunna ***
Capitolo 15: *** Dubbi ***
Capitolo 16: *** Bugie (?) ***
Capitolo 17: *** Madagascar ***
Capitolo 18: *** Foto... ***
Capitolo 19: *** Dif(fidarsi) ***
Capitolo 20: *** Una (s)gradevole sorpresa ***
Capitolo 21: *** Blanco vs Stoessel ***
Capitolo 22: *** Leonetta ***
Capitolo 23: *** Destinazione: --- ***
Capitolo 24: *** Parigi ***
Capitolo 25: *** La donna in rosso ***
Capitolo 26: *** Segreti ***
Capitolo 27: *** Scricciolo ***
Capitolo 28: *** Disneyland ***
Capitolo 29: *** Las Vegas ***
Capitolo 30: *** Alla fine tutto andrà bene...e se non andrà bene non è la fine ***



Capitolo 1
*** Il college ***


Martina: NO! NO!! NO!!!
 
Con una mossa del braccio destro scaraventai tutto ciò che era sulla scrivania e sul mio comodino a terra…per poi sedermi sul letto con le braccia incrociate e il capo chino.
 
Alejandro: MARTINA!!! TU ANDRAI IN QUEL COLLEGE CHE TI PIACCIA O MENO!
Martina: NON è GIUSTO!
Alejandro: NON ALZARE LA VOCE CON ME!
 
Perché? Perché devo sempre passare io per quella cattiva?...Persino i miei genitori che dovrebbero almeno provare ad ascoltarmi sono contro di me…
 
Mariana: Non capisco davvero da chi hai preso…tuo fratello  Francisco non è così…
Martina: IO NON SONO FRANCISCO MAMMA!
 
Lo dice con un tono così afflitto così dispiaciuto…Fanno sempre così! Mi paragonano a lui! Certo perché lui è il figlio perfetto! Era il ragazzo più popolare della scuola, il migliore in tutte le materie, il migliore negli sport, il migliore in tutto…e adesso anche il migliore dell’università…ma io non sono lui…e questo nessuno lo vuole capire….
 
Alejandro: NON ALZARE LA VOCE CON TUA MADRE!...Sai una cosa? Non mi importa niente di quello che dici…fa le valige, ho già parlato con la direttrice del tuo inserimento e m i ha detto che non ci sono problemi, domani stesso andrai a vivere lì!
Martina: NO!
Alejandro: SI! Con o senza valigia quindi pensaci bene!...Andiamo Mariana…
 
Uscirono fuori dalla mia stanza e mio padre sbattette la porta; diedi un calcio alla prima cosa che avevo davanti a i piedi e poi mi alzai prendendo la valigia dall’armadio…sapevo benissimo che ciò che mi aveva detto era vero, che mi avrebbe mandato lì con o senza valigia, quindi tanto vale arrendersi e accettare la cosa…ma non li perdonerò mai per questo! Un collegio mi volevano chiudere in un collegio! In quel momento li odiavo a morte. Posai la valigia sul letto e l’aprii, presi i vestiti dagli armadi e dai cassetti e l’infilai con rabbia nella valigia senza neanche piegarli alcuni anche con le grucce…poi presi un’altra valigia più piccola e ci misi dentro le scarpe e le borse con i trucchi, chiusi a chiave la porta della mia camera non volevo essere rotta le scatole da niente e nessuno! Posai le valige a terra al mio letto e mi gettai sopra di questo chiudendo gli occhi e addormentandomi ancora con i vestiti addosso, senza neanche cenare; il giorno seguente il rumore del pugno di mio padre sbattere in continuazione contro la mia porta mi fece svegliare…
 
Alejandro: Martina!!! Svegliati!! Ma perché accidenti hai chiuso a chiave?!
 
Sbuffai e mi lasciai cadere dal letto posando i piedi a terra per poi alzarmi e dirigermi verso la porta per aprirla…
 
Martina: Che c’è?
Alejandro: Ma hai dormito con i vestiti?!
Martin: Si…
Alejandro: *sospira* Dai sbrigati vatti a lavare
 
Sospira, lui sospira?! Io sono quella che non viene capita e lui sospira?! Ma bene!; andai in bagno a lavarmi e poi entrai in camera mia per cambiarmi, avevo lasciato i vestiti per il viaggio fuori dalla valigia ovviamente, un pantaloncino di jeans nero, corto e una maglietta bianca che era lunga nei laterali e aveva disegnato in nero la torre Eiffel e il paesaggio di Parigi e su scritto Paris in fuxia, indossai le convers nere e presi le valige; le posai in cucina e mi sedetti a fare colazione e appena finito mi alzai in piedi…
 
Martina: Sono pronta, andiamo!
 
Mio padre prese le valige e le caricò in macchina, io lo seguii e mi sedetti sul sedile posteriore dato che davanti sedevano loro…
 
Mariana: Sai sono sicura che ti piacerà molto…
Alejandro: Vedrai tesoro che un giorno ci ringrazierai per questo…
 
Aha, convinti voi…ad ogni modo sono stanca di ascoltarli, metto le cuffie del mio i-phon nelle orecchie e alzo il volume al massimo. Avevo perso la cognizione del tempo…lentamente i miei occhi si chiusero e mi addormentai; i continui movimenti bruschi della macchina mi fecero svegliare eravamo in una zona piena di fosse a quanto pare, svoltò a sinistra e finalmente il terreno era tornato piatto…guardai davanti a me e vidi un imponente struttura che mi ricordava la scuola di Hogwarts…
 
Martina: Oh Mio Dio…ditemi che questo non è…
Mariana: Si tesoro, questo è lo Shine college…
Martina: Sembra un castello medievale!
 
Dissi osservandolo con timore. Mio padre fermò la macchina proprio davanti al collegio e una signora, alta con un tailleur nero, camicia bianca, gonna e scarpe col tacco si avvicinò a noi…
 
Xxx: Benvenuti allo Shine college, l’unico college in grado di far brillare il peggiore dei ribelli facendolo rigare dritto!
 
E questo che cavolo era? Lo slogan pubblicitario del college?
 
Alejandro: Grazie mille per aver accolto la nostra proposta così in frette Miss Smith
Xxx: La prego mi chiami pure Carmen
 
Aveva i capelli neri, raccolti tutti in uno chignon perfettamente in ordine…
 
Carmen: Prego da questa parte…
 
Mio padre poggiò i miei trolley a terra ai miei piedi e io presi il manico per trascinarli. Ci dirigemmo all’interno dell’istituto e se prima avevo qualche dubbio, ora potevo affermare di trovarmi davvero a Hogwarts con la differenza che qui di magico non c’era assolutamente niente…gli studenti sembravano tutti una massa di persone colte, nobili e aristocratiche con la puzza sotto al naso, mi guardavano sott’occhio e io chinai il capo, a giudicare dal loro abbigliamento non portavano le divise, bhe meglio così…salimmo delle scale davvero enormi mentre lei continuava a parlarci dell’istituto…
 
Carmen: E come potete vedere tutti gli studenti sono in perfetto ordine seguendo le lezioni…
 
E si…in effetti quelli erano tutti in perfetto ordine. Cioè in quell’istituto non si sentiva volare una mosca, i ragazzi erano con la schiena eretta sulle loro sedie. Ciò non mi piaceva per niente, sembravano dei robot! Ad un tratto passammo davanti a un’aula vuota e vidi la direttrice fermare (e direi finalmente) la sua parlantina e sbiancare guardando quell’aula…
 
Carmen: Vogliate scusarmi un minuto…
 
La direttrice entrò in quell’aula apparentemente vuota; i miei stavano parlando tranquillamente dell’istituto e il mio impulso di entrare in quell’aula ebbe la meglio su di me…vidi un uomo abbastanza paffuto legato a una sedia e un bavaglio bianco al collo, suppongo che prima fosse sulla bocca. La direttrice lo stava slegando…
 
Carmen: Sono davvero mortificata mi creda professor Dunight
Dunight: Sono una banda di vandali! Indisciplinati!!!
Carmen: Le assicuro che avranno la punizione che meritano…
 
Non potevo crederci, in questo collegio così “perfetto” c’erano dei ragazzi che non lo erano?! Possible?!
 
Dunight: Voglio che vengano espulsi!!!
Carmen: Per favore non esageri, sono pur sempre ragazzi…
Dunight: Quella banda di squilibrati sono così fin da quando hanno messo piede qui dentro A SETTE ANNI!
 
La direttrice aveva finito di slegare quell’uomo…
 
Dunight: Mai in tutti i miei anni di carriera mi è capitata una classe del genere! MAI!
Carmen: Parlerò con loro glielo garantisco…
Dunight: Sarà meglio per lei se non vuole che mi licenzi!
 
L’uomo paffuto sembrava davvero parecchio incazza…emm arrabbiato si…sul serio era tutto rosso, mi faceva venire da ridere. Uscì dalla porta borbottando qualcosa su quei ragazzi che gli avevano fatto non so cosa e poi quando mi guardò tirò un sospiro e continuò per la sua strada a parlare da solo…
 
Carmen: Prego seguitemi signori…
 
Disse uscendo dall’aula e cercando di apparire il più calma possibile; fermò una donna che era in mezzo al corridoio una di quelle delle pulizie suppongo dal suo abbigliamento…
 
Carmen: Per favore Elizabeth convoca i soliti tre nel mio ufficio
Elizabeth: Blanco Comello e Dominiguez?
Carmen: Ovviamente!
Elizabeth: Subito signora…
Carmen: Prego da questa parte signori Stoessel…
 
La cameriera cominciò a  camminare nervosamente con passo svelto e il capo chino, la osservai mentre i miei genitori entrarono in una stanza seguendo la direttrice. Li seguii in quella stanza che suppongo fosse la direzione.
 
Carmen: Prego accomodatevi
 
I miei genitori si sedettero sulle due sedie lasciando a me quella al centro, che era quella più vicina a mio padre.
 
Carmen: Vostra figlia qui riceverà un’istruzione, un’educazione e una disciplina!
Alejandro: Perfetto, è quello che vogliamo
 
Sospirai chinando il capo, mi sembrava stessero firmando la carta per mandarmi in carcere; sul serio questo posto è deprimente non credo che lo sopporterò per molto. A farmi dimenticare di questi pensieri e a farmi saltare letteralmente dalla sedia, è il suono di un paio di mani che tamburellano rumorosamente sopra la porta già aperta dell’ufficio...mi voltai di scatto, c’era un ragazzo alto con un paio di pantaloni color fango e una camicia blu, portava i primi tre bottoni aperti, i capelli alzati con il gel e un paio di occhi verdi bellissimi
 
Xxx: Ci ha chiamati preside Carmen?
Yyy: Eccoci qui!
Kkk: Permesso!
 
Dietro di lui era entrata una ragazza molto carina con un vestito bianco a pois rossi e delle ballerine bianche, portava i lunghi capelli neri sciolti e un frontino rosso con il fiocco tra i capelli. L’ultimo invece era un ragazzo con i capelli neri, dei jeans scuri e stretti con una catena nel laterale, una maglietta grigia e una giacca di pelle sopra.
 
Xxx: Non ha senso dire permesso se già siamo entrati Diego
Diego: Bhe è per educazione
Carmen: Educazione?! Voi tre non sapete cosa sia questa parola!
 
La preside si alzò in piedi guardandoli. Io la osservai ma poi tornai ai tre ragazzi. Nonostante credo si siano cacciati nei guai erano piuttosto tranquilli. Il primo che era entrato ovvero quello che aveva davvero richiamato l’attenzione, era davanti a me. Teneva le braccia dietro la schiena e un sorriso divertito stampato in faccia, la ragazza al centro anche era calma, teneva il braccio sinistro  sotto al petto e con l’indice destro continuava a girarsi e guardarsi una ciocca di capelli, mentre l’ultimo teneva il braccio sinistro sulle spalle della ragazza e un sorriso da strafottente sul volto, credo che siano abituati a queste cose. Ad un tratto il ragazzo con gli occhi verdi, abbassa lo sguardo su di me, forse l’ho fissato troppo; mi fa l’occhiolino sorridendomi e chino lo sguardo arrossendo leggermente…cavoli è davvero bello.
 
Carmen: Vi redente conto della gravità della cosa che avete fatto?!
Xxx: No no no no preside no
 
Disse lui scuotendo il capo e alzando l’indice destro
 
Xxx: Non ha nessuna prova per dire che siamo stati noi, potrebbe essere stato anche Jorge
Yyy: O Lodovica
Diego: O Diego
Aaa: O Mercedes
 
Disse una ragazza bionda con i capelli ricci entrando nella stanza. Era molto bella, aveva un paio di jeans bianchi attillati con dei lustrini sopra e una maglietta dorata. Si avvicinò a Diego sorridendo mentre guardava la preside…
 
Bbb: O Xabiani
Ccc: O Candelaria
Ddd: O Facundo
Ttt: O Alba
Vvv: O Jerry
 
Dissero dei ragazzi entrando a ruota. Il primo aveva uno sguardo molto dolce, era alto e aveva i capelli neri leggermente ondulati, portava un paio di jeans larghi una maglietta bianca e una camicia di cotone jeansata che aveva dei risvolti all’altezza dei gomiti. La seconda era una ragazza con un manto di capelli ondulati e rossi e degli occhi che esprimevano molta tenerezza, aveva un vestito a fascia nero con decorazioni geometriche arancioni e blu che le scendeva largo addosso e un copri spalle arancione fatto a maglia. Il terzo ragazzo era un po’ bassino, portava dei pantaloncini di jeans lunghi fino al ginocchio, una maglietta viola sgargiante e un cappellino colorato in testa. Dietro di lui era entrata una ragazza poco più alta, con i capelli ricci e neri, aveva un pantalone aderente e rosso, sopra invece portava una maglia bianca e un gilet nero credo sempre in pelle con delle borchie sulle spalle. L’ultimo aveva più o meno lo stesso stile del precedente, pantaloncini neri e lunghi fino al ginocchio con una catena nel laterale una maglietta bianca e un cappellino nero.
 
Xxx: Come può vedere le opzioni sono molte…
Carmen: Jorge Blanco! Mi state portando all’esasperazione!!!
Ddd: Potrebbe andare in pensione!
 
Disse allegro il ragazzo col cappellino colorato facendo ridere anche gli altri…Così si chiamava Jorge…da quello che avevo capito si erano praticamente autoaccusati…
 
Carmen: Facundo!!!
Facundo: Che c’è?
 
Chiese lui innocentemente alzando le spalle…
 
Carmen: Ma…DOMINIGUEZ! LAMBRE! UN PO’ DI RISPETTO!!!
 
Disse riferendosi a Diego e…Mercedes se non sbaglio che si stavano baciando spudoratamente davanti a lei…
 
Diego: Mi scusi preside sono gli ormoni, sa a quest’età…
 
Disse lui trattenendo una risata e tutti gli altri dietro…
 
Carmen: Santissimi lumi! Fatemi il favore di uscire ! Mi state solo facendo fare delle pessime figure! Parleremo di ciò che avete fatto più tardi!
 
Esplose la preside finita ormai sull’orlo della sua pazienza…tutti quanti uscirono silenziosamente tranne Jorge che mi guarda. Io tenni sempre lo sguardo chino e lo guardavo solo con la coda dell’occhio per paura che se ne rendesse conto. Ad un tratto mi tese la mano e poggiò il piede destro sulla sedia dov’ero seduta…
 
Jorge: Jorge Blanco, piacere
 
Guardai la sua mano leggermente nervosa e agitata non so cosa mi prenda…
 
Martina: Ma-Martina Stoessel!
 
Dissi afferrando la sua mano e lui mi sorrise
 
Carmen: Blanco!!!
Jorge: Calma signora preside! Parla tanto di buone maniere ma lei è la prima scostumata eh? Aspetti il suo turno per parlare con me ora sto parlando con la signorina…
 
Disse lui sfacciatamente guardando la preside tenendo sempre la mia mano…
 
Jorge: Hai qualche soprannome?
Martina: Ti-Tini…
Carmen: JORGE!!!!!!!!!
Jorge: Va bene qui non si può neanche parlare, è stato un piacere conoscerti…Tini…
 
Disse baciandomi la mano e poi dirigendosi verso l’uscita con una risatina beffarda sul volto. Lo aveva fatto apposta per far innervosire di più la preside e sembrava esserci riuscito. Carmen si sedette sulla sua poltrona portando entrambe le mani alla tempia.
 
Carmen: Vi prego di perdonare la sfacciataggine e maleducazione di quei ragazzi…purtroppo stiamo ancora cercando di raddrizzarli…
 
Alejandro: L’importante è che mia figlia non finisca in classe con loro!
 
Sarebbe l’unica cosa positiva che mi capiterebbe qui dentro!
 
Carmen: Stia tranquillo farò in modo che non accada
Alejandro: Mi fido!..
Carmen: Bene…solo un’ultima firma qui e potrete andare!
 
Detto fatto…i miei genitori mi diedero un bacio e mi salutarono dicendomi “qui starai bene” o ancora “abbi cura di te” e per finire “ricordati che è per il tuo bene, un giorno ci ringrazierai”…certo papà contaci. Quando uscirono fuori ci ritrovammo solo io e la preside nel suo ufficio…
 
Carmen: Dunque vediamo un po’ la tua classe…
 
Attesi in silenzio mentre lei sfogliava con entusiasmo dei fogli e me ne mise uno enorme davanti…
 
Carmen: Allora in questo foglio ci sono i numeri di tutte le sezioni, ora faccio un controllo per vedere qual è quella con meno alunni, aspetta…
 
Premette un tasto su una specie di telefono e poi convocò una certa “Beatrice”. Nell’ufficio entrò una donna alta vestita molto simile a lei, con dei boccoli rossi che le scendevano sulle spalle.
 
Beatrice: Mi ha chiamata signora?
Carmen: Si Beatrice, abbiamo una nuova alunna e bisogna smistarla
 
La donna appena entrata mi guardò e poi fece un sospiro chiudendo gli occhi...
 
Beatrice: Si-signora?...
Carmen: Si?
 
Sembrava agitata mentre la preside continuava a sfogliare le carte…
 
Beatrice: Tutte le aule sono al completo, contano trenta alunni tranne…
Carmen: Tranne?...
Beatrice: L’aula 35 signora…
 
Il sorriso smagliante dal volto della preside svanì di colpo…
 
Carmen: Stai scherzando spero
Beatrice: No signora e non è tutto…l’unico letto disponibile è quello che si trova in fondo al corridoio a destra, è l’unico che ha solo quattro ragazze…
 
Ancora una volta il nervosismo di entrambe le donne era evidente. La preside si voltò verso di me facendomi un sorriso forzato cercando di renderlo il più naturale possibile…
 
Carmen: Martina, tesoro lascia pure le valige qui e vai a fare un giro nella struttura appena avremo sistemato delle cose ti chiamerò dal microfono
 
Annuii col capo e uscii fuori dalla stanza. Cominciai a camminare per il lungo corridoio a testa basta. Sentivo lo sguardo di quei ragazzi addosso e ciò mi creava un disagio enorme, mi rendeva nervosa. Cominciai a correre per sfuggire a quegli sguardi senza guardare dove andavo e svoltai l’angolo destra scivolai e finì seduta a terra su una specie di rampa che mi trascinò fino in fondo…
 
Martina: Ahi!!! Accidenti!
 
Dissi toccandomi il mio posteriore. C’era una porta vecchi fatta di metallo credo che sia arrugginita, era socchiusa, si sentono delle voci…si stanno cantando…mi avvicinai alla porta per vedere e sentire meglio.
 
Ven y canta  
Dame tu mano
Cura tus heridas
Busca hoy tu melodia vamos!
Ven y canta
Sigue cantando
Piensa de coleres
hoy que tu sueno
Es mi cancion
 
Erano gli stessi ragazzi che avevo visto poco fa in direzione; vidi Jorge seduto su un puffo mentre cantava sorridente insieme agli altri. Erano davvero bravi e lui era davvero…bellissimo. Come un’emerita imbecille persi l’equilibrio e aprii la porta rischiando anche di cadere a terra. Tutti quanti si zittirono e si voltarono verso di me…



*Angolo autrice*
Lo so, lo so...non è un grancché ma è sempre l'inizio no? xD. Neanche a me convince molto infatti mi sono detta se non piace la cancello e te ne dedico un'altra a te syontai ù_ù
Bhe attenderò con ansia la vostro opinione e comunque la continuerò quando avrò finito l'altra (sempre se vi piace). Ok sto diventando abbastanza ripetitiva e non so manco perché quindi è il caso che vi saluti...ah come avrete capito questa è una ff Jortini ma ci saranno anche gli altri attori della serie che sono tutti un pochino...indisciplinati...ora vi saluto con un grande zao! Ringrazio chi ha letto e soprattutto chi commenterà! zaoooooo <3

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Capitolo 2
*** L'aula 35 ***


Diego: Uuu abbiamo un’intrusa…
Martina: Scu-scusate…
 
Dissi con i nervi a mille…
 
Martina: I-o no-non…
Jorge: Martina giusto?
 
Deglutì guardandolo e annuì rapidamente col capo
 
Jorge: Mmm…
 
Chinai il capo e con la coda dell’occhio mi guardai intorno. Osservai ancora Jorge seduto sul puffo blu, accanto a lui con il capo poggiato sulla sua gamba sinistra c’era Lodovica, erano posizionati a cerchio, accanto a lei c’era un puffo rosso sulla quale erano distesi Diego e Mercedes e lui le stava baciando la mano destra che teneva intrecciata nella sua, a seguire a terra c’era seduto Facundo con la schiena poggiata a un’enorme cassa di legno e un pc sulle gambe,  seduta su quella cassa di Legno c’era Alba che teneva la gamba destra pendolante e l’altra sotto il sedere, sulla cassa accanto c’era Candelaria con le caviglie incrociate che dondolava le gambe, a terra alla sua cassa c’era poggiato Jerry anche lui con un portatile tra le mani e per finire con una chitarra tra le mani, seduto sull’ultima cassa abbastanza vicina alla porta c’era Xabiani.
 
Martina: I-io…me ne vado…
Jorge: No, aspetta!
 
Stavo per uscire ma le parole di Jorge mi bloccarono; così mi voltai verso di lui…
 
Jorge:  Io mi sono già presentato sono Jorge lei è Lodovica detta anche Lodo, è la mia sorellastra
Lodovica: Ciao!
 
Disse indicandomi la ragazza che era poggiata sulla sua gamba, lei mi sorrise e alzò la mano sinistra muovendo le dita per salutarmi; sembrava una ragazza molto solare e allegra
 
Martina: So-sorellastra?
Lodovica: I nostri genitori sono divorziati e mia madre si è risposata con suo padre
 
Mi spiegò lei e io annuì con il capo…ero così nervosa che non riuscivo neanche a parlare bene.
 
Jorge: Loro sono mio cugino Diego e la sua fidanzata Mercedes detta anche Mechi
Mercedes: *sorride* Ciao!
Lodovica: Sono praticamente nati come una coppia stanno insieme da quando avevano sette anni…barbosi
Diego: La tua è solo invidia!
 
Ridacchiò il moro guardando Lodovica che lo fulminò con lo sguardo e poi gli fece la linguaccia, poi Diego guardò me…
 
Diego: Le nostre madri sono sorelle
 
Annuì con il capo capendo il legame di parentela tra lui e Jorge
 
Jorge: Lì a terra c’è Facundo detto anche Facu
Facundo: Ciao!
Jorge: Lì sopra ci sono Alba e Candelaria detta Cande
Alba/Candelaria: *sorridono* Ciao ciao!
Jorge: Lui è Jerry detto anche dj
Candelaria: O Yeyi
Jerry: Dj!
Martina: Dj?
 
Chiesi guardandolo e lui mi sorrise per poi fare dei suoni con il computer come un vero dj e allora capii il soprannome e sorrisi…
 
Jorge: E lui è Xabiani detto anche Xabi
Lodovica: E Jorge è detto anche Yoyi
Jorge: Solo tu e Cande mi chiamate così! E vi ho detto mille volte che non mi piace!
Lodovica/Candelaria: Yoyi!
 
Scoppiarono a ridere tutte due e Jorge anche lui ridendo, diede un cuscino in faccia a Lodo che alzò il braccio destro per coprirsi il viso mentre rideva e poi lanciò un peluche a Cande…sorrisi guardandoli  come tutti gli altri, erano divertenti…
 
Jerry: Suppongo che tu sia nuova
Facundo: Per forza altrimenti non sarebbe qui a parlare con noi!
Martina: Perché?
Alba: Perché noi siamo i ribelli dell’istituto
Candelaria: Detti anche i dannati
Diego: La maledizione del college
Lodovica: O il buio dello Shine college
Jorge: Ti hanno già smistata?
Martina: Non ancora...cioè hanno detto che a quanto pare c’è posto solo nell’aula 35
Tutti: Uuu…
Martina: Che-che c’è? È una pessima classe?
Jerry: La peggiore di tutto l’istituto, pensa è così pessima che ci sono solo nove alunni
Martina: è la vostra classe?
 
Chiesi entusiasta cercando di non darlo a vedere…
 
Alba: Si!
Jerry: Jorge! Che cosa facciamo se ci scaricano tutti i nuovi visto che le altre aule sono complete?
Jorge: Tranquillo, li facciamo scappare a gambe elevate
Jorge/Lodovica: Tranne lei mi sta simpatica
 
Dissero in coro loro due indicandomi con il pollice. Fui contenta di questo, non so neanche io come ma a quanto pare gli avevo fatto una buona impressione. Jorge e Lodo si guardarono in faccia e risero per aver parlato all’unisono…
 
Mercedes: Per me va bene
Facundo: Si se non ci tradisce è ok
Alba: Va bene!
Candelaria: Niente in contrario
Jerry: Sicuri?
Xabiani: Si non ha la faccia da robot come quelli di sopra
Jorge: Vieni Tini siediti qui e chiudi la porta per favore
 
Jorge mi fece segno con la mano di sedermi sul puffo vicino a lui. Chiusi la porta e nervosamente mi avvicinai a lui per poi sedermi al suo fianco col capo chino per non mostrare il mio rossore sul viso che potevo chiaramente percepire.
 
Jorge: Sappi che se stai con noi sei contro di tutti loro
 
Disse Jorge indicando il piano superiore, riferendosi ovviamente agli altri alunni…
 
Martina: No-non ci sono problemi…a me non piacciono quelli, hanno l’aria di quelli che se la tirano
Lodovica: Tranquilla, qui l’unico che se la tira è Diego!
Diego: Che?!
 
Diego rise e si gettò addosso a Lodovica bloccandole i polsi mentre lei cercava di dimenarsi per liberarsi.
 
Lodovica: Aaa nooo aiutooo Jorgeee
Diego: Ripetilo se hai il coraggio
Jorge: Diego la stai schiacciando! Dai levati!
Diego: Deve chiedermi scusa
Lodovica: Maiiii…Jorgeee
Jorge: Diegooo se non ti sposti ti faccio levare io!
Mercedes: Daiii Diegoo
 
Jorge prese la spalla di Diego allontanandolo da Lodo mentre ridevano e Mercedes lo tirò per il braccio e lui tornò al suo posto.
 
Diego: Ti sei salvata!
Lodovica: Prrr!!!
 
Lodovica si sedette dall’altra parte del puffo vicino a Jorge poggiando il capo sulla sua spalla
 
Jerry: Stavo pensando…
Facundo: Davvero? Tu pensi?
Jerry: Ah ah spiritoso! Ad ogni modo stavo pensando…si io stavo pensando…
Tutti(Tranne me): Si DJ?! A CHE STAVI PENSANDO?!
Jerry: E…me lo sono dimenticato
 
Tutti scoppiarono a ridere quando all’improvviso suonò la campanella
 
Jorge: Mmm…è ora di andare a torturare Giacomino! Su andiamo!
 
Tutti i ragazzi si alzarono in piedi
 
Jorge: Ci vediamo più tardi!
Diego: Ciao tutte, ciao bellissima!
 
Diego si mette sopra a Mercedes e inizia a baciarla con foga e lei ricambia fino a quando Jorge e Xabiani prendono le braccia di Diego per allontanarlo da lei
 
Diego: Ma dai!!!
Xabiani: Avrete tempo per questo! Su!
Facundo: Dai muoviti*spinge dj*
Jerry: Un attimo! Cande me lo tieni tu il portatile?
Candelaria: Si dammi! *prende il portatile*
 
Tutti i ragazzi uscirono. Sentii una mano posarsi sul mio braccio sinistro, alzai il capo e incontrai lo splendido sorriso raggiante di Lodovica
 
Lodovica: Benvenuta!
Martina: Gr-grazie!
Mercedes: Hai un soprannome?
Martina: Tini!
Candelaria: Tini? Che carino è così dolce!!
Martina: Posso farvi una domanda?
Alba: Certo!
Martina: Dove sono andati i ragazzi?
Lodovica: A prendere le foglie dal vialetto per buttarle in mezzo ai corridoi
Martina: Un attimo, e perché?
 
Chiesi confusa e le ragazze risero
 
Lodovica: Per far arrabbiare Giacomo, lo spazzino
Candelaria: *ride* Poverino lo fanno correre per tutto l’istituto e il che non è poco eh!
 
Ad un tratto dai microfoni della scuola si udì la voce della preside “Martina Stoessel è pregata di dirigersi in presidenza, grazie! Ripeto Martina Stoessel è pregata di dirigersi in presidenza, grazie!”
 
Lodovica: Buona fortuna!
Martina: Grazie!
 
Dissi alzandomi dal puffo. Anche le ragazze si erano alzate e si diressero con me verso l’uscita
 
Lodovica: Uffa! Mi si è spezzata un’unghia!
Mercedes: Bhe tu te le mangi che pretendi?
Lodovica: Sta zitta! Che è sempre colpa del tuo fidanzatino!
Mercedes: Hahaha certo come no
 
Mi divisi dalle ragazze entrando in presidenza. La preside Carmen mi guardò con un sorriso apparentemente nervoso
 
Martina: Mi ha chiamato?
Carmen: Si cara, sarai nell’aula…


*Angolo autrice*
Ok avevo detto che avrei postato dopo aver finito l'altra ma visto che lo avevo già scritto e che qualcuno ha insistito per farmelo postare bhe eccolo qui xD
Ringrazio tutte quelle che hanno recensito il capitolo precedere e spero davvero che continuerete a seguirla e che vi piaccia ^-^
Ciao a tutteeee

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Capitolo 3
*** Una classe di ribelli ***


Martina: Mi ha chiamato?
Carmen: Si cara, sarai nell’aula…temporaneamente, sarai nell’aula 35, appena si libererà qualche posto ti cambieremo

Disse strizzando più volte l’occhio sinistro, credo che avesse un tic nervoso

Martina: Ehm…è ok…va benissimo l’aula 35
Carmen: NO! IN REALTA’ VA MALISSIMO!
Beatrice: Stoessel?
Martina: Si?
Beatrice: Prenda le sue valige l’accompagno nella sua stanza
Martina: Si

Presi le mie valige e seguii Beatrice nel corridoi come al solito tenendo il capo chino. Ci fermammo davanti all’ultima porta del corridoio. Si sentiva una musica a tutto volume da quella stanza. Beatrice sospirò roteando gli occhi

Beatrice: Non è possibile! Sempre la stessa storia!

Aprì esasperata la porta e le parole della canzone erano più chiare. C’erano sei letti, tre a destra e tre a sinistra. Su l’ultimo a sinistra c’era Mercedes che stava ballando in piedi su questo, mentre sul letto al centro della parte destra c’era Lodo, al centro c’erano Candelaria e Alba anche loro a ballare e cantare

Ragazze: Si es por amor todo sera’ verdadero, si es por amor doy todo lo que soyyyy…mi corazon es todo lo que yo tengo
Mercedes: Gané y perdi’
Lodovica: Nunca me rendi’
Candelaria/Alba: Porque soy asi!
Ragazze: Wuhoooo
Beatrice: Quante volte vi devo dire che questo è un collegio e non una discoteca?!?!!?

Gridò esasperata Beatrice mentre le ragazze ridevano e continuavano a ballare. Io risi guardandole e Lodovica mi si avvicinò e mi prese la mano. Mi fece salire in piedi sul letto dov’era prima lei e mi fece girare su me stessa ballando.

Lodovica: Wuhuu siiii vai ragazza!

Disse mentre io la guardai e poi annuii lasciandomi trasportare dalla musica a ballando con lei

Mercedes: Muy bieenn chicaaa!

Beatrice: Ragazzeeee spegnete la musicaaaaaaaaaa!!!

Dal corridoio si udirono delle voci gridare "è arrivato l’autunno" . Beatrice si voltò di scatto verso la porta vedendo delle foglie svolazzare nell’aria e i ragazzi correre

Beatrice: BLANCOOOO, DOMINIGUEEEZZ, PONCE DE LEOOONN, GAMBANDEEEEE,’ VELAZQUEEEZZZ

I ragazzi fecero dietro front e lasciando cadere i sacchi di foglie che avevano tra le mani entrarono nella stanza. Io continuai a ballare guardando Lodo che mi sorrideva, voltai leggermente lo sguardo vedendo Jorge avvicinarsi al lato destro di Beatrice mentre Diego si dirigeva verso Mercedes, Dj e Facu si avvicinarono a Cande e Alba ballando con loro e Xabiani era al lato sinistro di Beatrice.

Jorge: Beatrice! Così bella, così giovane e così stressata? Un po’ di relax su balla con me!

Jorge le prese la mano mentre lei aveva i capelli che si stavano alzando come se fosse elettrica. Jorge e Xabiani si passavano Beatrice ridendo mentre lei esasperata cercava di fermarsi

Beatrice: Mi state facendo girare la testa!!!

La povera Beatrice cadde a terra con la testa che le girava probabilmente per tutte quelle giravolte. Xabiani si avvicinò al gruppo di Alba e Cande e si misi a ballare in mezzo a loro. Jorge invece con un salto si mise in mezzo a me e Lodovica continuando a ballare. Tese la mano a Lodovica e la fece girare su se stessa per poi farle fare un casché. Li guardai e risi, erano davvero contagiosi, Jorge si voltò verso di me tendendomi la mano destra e lasciando quella di Lodo. Io la presi e lui mi fece girare come aveva fatto poco fa con Lodo per poi tirarmi verso di lui facendo scontrare i nostri petti. Mise la mano sinistra intorno la mia vita continuando a ballare. Non avevo mai ballato con un ragazzo, anche se più che ballare stavamo giocando. Quando finì la canzone Jorge era in mezzo a me e Lodo che avevamo poggiato entrambe le mani sulle sue spalle. Mercedes era tra le braccia di Diego e al centro della stanza c’erano Alba e Cade di Spalle, Facu in una mossa davanti ad Alba, Xabi in ginocchio a terra ai piedi delle due ragazze e Dj in una posizione simile a terra ai piedi di Cande. Tutti quanti ci mettemmo a ridere quando un uomo paffuto e con l’affanno entrò nella nostra stanza. Poverino doveva aver corso davvero parecchio dato che non riusciva neanche a parlare

Xxx: Vi-vi-vi ho-vi ho trovati!

Cercò di dire indicando Jorge con l’indice destro, ma aveva praticamente la lingua che gli usciva fuori

Jorge: Bravissimo Giacominooo ci hai trovati!!! Ma non ci hai ancora pigliati!

Disse ridendo Jorge per poi saltare giù dal letto e fare segno ai ragazzi di seguirlo.

Jorge: Una mano?

Chiese arrivando vicino a Beatrice che era ancora seduta a terra. Gli prese la mano destra e Diego quella sinistra mentre lei scuoteva il capo terrorizzata, direi. La sollevarono da terra facendola tornare in piedi per poi seguire il resto dei ragazzi fuori la porta

Giacomo: IO PRETENDO UN AUMENTO DI STIPEDIO!!!!!!!!

L’uomo paffuto uscì dalla stanza correndo in modo abbastanza ridicolo. Tutte noi scoppiammo a ridere, io e Lodo ci buttammo sul letto per sederci, Camila si sedette sul letto davanti a noi e Alba su quello al lato opposto al suo. Anche Mercedes si sedette sul letto sulla quale poco fa stava ballando. Ad interrompere le nostre risate fu lo sguardo fulmineo di Beatrice.

Beatrice: Non ci posso credere ora ce n’è un’altra

Farfugliò lei roteando gli occhi

Beatrice: Tini sarà in camera con voi e…oh lasciamo perdere qualsiasi cosa io vi dica è fiato sprecato

Le ragazze mi aiutarono a sistemare le cose e poi andammo in mensa. I ragazzi erano già seduti a un tavolo mentre stavano mangiando e noi ci unimmo a loro. Lodovica si sedette accanto a Jorge e io vicino a lei, Mechi sulle gambe di Diego iniziando a baciarlo, Cande accando a Facu, seguiva Alaba, all'altro lato di Facu c'era DJ mentre di fronte a loro c'eravamo io Lodo Jorge e Xabi.

Lodovica: Allora come avete fatto con Giacomino?
Jorge: Lo abbiamo fatto cadere nel bidone della spazzatura qui fuori
Xabiani: Già poverin in fondo mi fa pena
Facunda: Si forse dovremmo finirla di torturarlo così
Ragazzi: *si guardano* Naaa hahahahahahaha
Alba: Hey sapete che Tini è in camera con noi?
Facundo: Ma davvero? Che bello! E sei anche nella nostra classe?
Martina: Si almeno temporaneamente
Jorge: Interessante
Xabiani: Hey Jorge che facciamo domani al prof. della prima ora?
Jorge: Chi c'è domani alla prima ora?
Candelaria: Smithers chimica
Jerry: Uuu questa è la terza settimana che è qui
Lodovica: Avrà intenzione di battere il record *tira un molica di pane a Diego e Mechi* Hey potreste prestare attenzione invece di sbaciucchiarvi attaccati come due piovre?
Diego: Ma che rompiscatole che sei!
Martina: Scusate, che vuol dire battere il record?
Jorge: Ogni professore ha un record di durata, c'è chi resiste tre giorni o chi è arrivato addirittura a due mesi
Martina: Resistere a cosa?
Lodovica: A noi ovviamente

Disse lei sorridendo. Restammo a parlare per un altro pò di ciò che avrebbero fatto l'indomani e poi ognuno andò nella sua stanza per andare a dormire. Il giorno seguente mi sentii scuotere

Lodovica: Dai Tini sveglia!!!

Aprii gli occhi e mi stiracchiai vedendo a malapena il volto di Lodo che era già vestita, truccata e pronta

Mercedes: Hahaha non ci posso credere secondo me non si sveglia neanche a cannonate
Martina: Mmm...

Dissi sentendo la voce di Mechi per poi richiudere gli occhi

Lodovica: Ma...

Lodovica/Candelaria: Tini!!!

Le due ragazze mi presero per i polsi facendomi sollevare dal letto

Martina: Nooo vi prego ho sonno e poi questo letto è scomodissimo!
Candelaria: Si ma tra poco vengono le cameriere a sistemare le camere
Lodovica: E se non gliela fai sistemare lo dovrai fare tu
Lodovica/Candelaria: Quindi muoviti!
Alba: Ti aspettiamo in classe ok?
Martina: In classe?
Mercedes: Si e ricorda aula 35
Lodovica: Non ti puoi sbagliare è l'unica aula dalla quale usciranno delle urla
Candelaria: Si! E muoviti!

Le ragazze uscirono e io presi il cuscino mettendolo sul viso per poi stendermi di nuovo su quel materasso durissimo. A malavoglia mi alzai e andai in bagno a prepararmi, successivamente iniziai a dirigermi verso il corridoio vuoto, tutti dovevano essere a lezione; man mano che camminavo iniziavo a sentire dei rumori che si facevano sempre più forti. Provenivano da una delle aule e accanto a questa vi era il cartello con su scritto "Aula 35". La porta era aperta e io vi entrai stringendo al petto il quaderno e la penna che avevo portato appresso. Al primo banco vicino la porta c'erano Lodovica vicino al muro che si sta limando le unghie, Jorge accanto a lei e Xabiani seduto su una sedia con la chitarra in mano vicino a Leon ma senza banco. All'ultimo banco della fila centrale c'erano Diego e Mechi seduta sulle sue gambe a farsi coccole e scambiarsi baci. All'ultimo banco della terza fila c'erano Facu vicino alla finestra e Dj accanto a lui davanti a loro siedevano Alba e Cande alla quale stava mettendo lo smalto. Vidi un supersantos piombarmi in faccia se non fosse stato per Jorge che si eta alzando in piedi mettendo la sua mano davanti al mio volto per respingere la palla. Ammetto di essermi presa un bello spavento; la palla va dritta verso la testa di Mechi che sta baciando Diego, ma lui alza la mano destra in un pugno e la tira verso Facundo e continuano a giocare con Dj che si alza e si allontana per prenderla.

Jorge: Buongiorno Tini!
Martina: B-buongiorno!

Dissi guardando quella specie di classe. I muri bianchi erano abbastanza malridotti direi con delle scritte un pò ovunque.

Lodovica: Hey Tini! Ciao! Siediti pure qui, mi siedo io dietro con Xabi, ci serviva proprio un'altra persona per essere al completo, vieni Xabi

Disse Lodovica alzandosi e passando dietro le sedie. Quindi se ho capito bene io mi devo sedere vicino a Jorge. Deglutii e presi posto mentre Xabiani si alzò dalla sedia e si misi accanto a Lodo dietro Jorge. Arrivò la palla a Xabi che alzò la chitarra per colpirla e la fece finire fuori alla finestra dov'era seduto Facu che aveva provato a prenderla

Facundo: Ooo ma dai!!! è la quinta in una settimana!!!
Martina: Ma è solo mercoledì
Lodovica: Già nuovo record di palle perse!
Xabiani: è colpa di Facu non le sa prendere!
Facundo: Disse che quello che l'ha lanciata con la chitarra
Jorge: Bhe devi ammettere che è originale
Jerry: Mi chiedo quanti palloni abbiamo ancora a disposizione
Candelaria: Che ti importa? Ne comprate uno nuovo a settimana anche quando li avete
Alba: Già! Dovreste andare a prendere quelli che avete fatto cadere prima che ve li buchino
Jorge: Il fine settimana li prenderemo, hey Diego!
Diego: *si separa dalle labbra di Mechi e guarda Jorge* Si?
Jorge: Sta per entrerare il prof. dare spettacolo

Disse lui ridendo seguito dagli altri mentre poggiava i piedi sulla cattedra. Mi voltai e vidi Lodo adagiarsi sulla spalla di Xabiani che suonava la chitarra e mettere i piedi sul muro, Diego e Mechi si erano alzati dai loro posti e diretti verso la cattedra. Con un gesto Diego sollevò Mechi prendendola per la vita e la fece sedere sulla cattedra per poi avvicinarsi a lei e baciarla in modo passionale mentre lei tenva le gambe intorno la vita di lui. Facundo e Dj dissero un "whuuu" e iniziarono a fischiare mentre io voltai il mio sguardo confuso verso Jorge.

Martina: Non capisco
Jorge: Al professor Smithers danno un fastidio terribile queste cose, sta a guardare la sua faccia

Parlano Jorge guardava sempre Diego e Mechi ridendo e si era anche avvicinato a me con la sedia. Io osservavo il suo profilo e il suo volto divertito quando il professore che alzò la voce mi distrasse

Smithers: MA INSOMMA!!! DOMINIGUEZ!!! LAMBRE!!! COS'E' QUESTA SCOSTUMATEZZA!?!?

Ma quando è entrato questo?! Ero così applcata sul profilo di Jorge che non me ne sono neanche accorta. Era un u'omo abbastanza in carne con i capelli grigi tirati su dal gel e i baffi dello stesso colore. Il suo viso paffuto era diventato rosso di rabbia, tutti ridevano e fischiavano mentre quei due continuavano a baciarsi spudoratamente ignorando il professore. Vidi la mano di Diego andare sotto la maglietta di Mechi facendo innervosire ancora di più il professore che lo tirò per il braccio allontanandolo bruscamente da lei

Diego: Hey! Hey!! La giacca!!!

Disse lui sistemandosela e guardando male l'insegnante per poi fare l'occhiolino a Jorge e ridere

Smithers: E LEI SIGNORINA SCENDA SUBITO DALLA CATTEDRA!!!

Mercedes si passò la lingua sul labbro superiore per poi scendere con estrema tranquillità dalla cattedra. Diego le tese la mano e insieme si diressero verso il loro banco

Smithers: Siete una banda di...
Jorge: Scostumati?
Lodovica: Incivili?
Xabiani: Maleducati?
Facundo: Mocciosi?
Jerry: Strafottenti?
Candelaria: Giovani senza futuro?
Alba: Barbari?
Mercedes: Bellissimi?
Diego: Ribelli?
Tutti(tranne me): Si lo siamo!
Smithers: GRR!!! Ma io vi rimetterò tutti in riga! Fosse anche l'ultima cosa che faccio

Disse lui sedendosi sulla sedia e tutti quanti iniziarono a ridere quanto più silenziosamente possibile

Smithers: Blanco!
Jorge: Presente!
Smithers: Comello!
Francesca: Presente!
Smithers: Dominiguez!
Diego: Credo che mi abbia già visto
Smithers: Gambandé
Facundo: Presente
Smithers: Lambre!
Mercedes: Aha...senta se vossi in lei la metterei di avere quell'espressione incazzata nera se no quella linea che ha sulla fronte le resterà permanente come un
ruga eh... *Tutti ridono*

Smithers* SILENZIO! Molfese!
Candelaria: Presente!
Smithers: Ponce de Leon
Xabiani: Presente ma basta che dica Ponce eh
Smithers: Rico Navarro
Alba: Presente! Può anche dire solo Rico eh non che...
Smithers: Stoessel!

Come poteva un ragazzo essere così bello? Assurdo, il suo profilo, i suoi occhi, i suoi capelli non aveva un imperfezione. Continuava a stare con i piedi sul baco e la sedia sospesa che si dondolava

Smithers: STOESSEL!!!!!!!

Eh!? Ma chi è che interrompe e mi fa saltare dalle sedia!? Mi volto verso quella voce e vedo il professore guardarmi male

Martina: Oh emm...si presente!
Smithers: Ce ne mancava un'altra ce ne mancava!...Velazquez
Jerry: *Si alza in piedi come un soldato* Si signore! Agli ordini signore!
Smithers: Ma la smetta di fare il buffone! Dunque sappiate che non mi farò intimorire da voi!
Jorge: Giusto professore! Così si fa!
Smithers: Non fare il buffone Blanco!
Jorge: Come il buffone? Io le sto facendo un complimento e lei mi tratta così? Mi sento offeso!
Lodovica: Ooo il mio fratellone, non ti preoccupare sono sicura che ti riprenderai
Jorge: Si hai ragione mi sono ripreso!
Smithers: BLANCO!!! COMELLO! AVETE FINITO CON QUESTA COMMEDIA?!
Xabiani: Uuu irrascibile
Facundo: Definitivamente la pazienza non fa parte del suo essere
Alba: Completamente d'accordo
Candelaria: Emm...professore mi scusi potrebbe mi potrebbe illustrare alla lavagna la composizione della teiclopanino è che proprio non l'ho capita
Smithers: Mmm...certo

L'insegnante scrutò Candelaria sospettoso e Jorge si mise la mano davanti mentre stava sorridendo. Lo guardai interrogativamente e si avvicinò al mio orecchio

Jorge: Sta a guardare...

L'insegnate si alzò dalla sedia...ma a quanto pare la sedia era così "attaccata" a lui che non si scrollò dal suo posteriore. Tutti, me compresa scoppiammo a ridere mentre il porofessore cercava di staccarsi

Jorge: Il vechio trucco della colla
Xabiani: Sempre vecchio ma sempre efficace!
Jorge: Già!

Si danno il cinque e io volto ridendo verso Lodo che aveva le lacrime agli occhi per il troppo ridere.

Smithers: Questa me la pagherete cara!!!
Facundo: Certo professore quando vuole può anche...attacare!!!

Di nuovo tutti quanti ripresero a ridere più forte

Smithers: Que-questa me la pagherete cara! Ora ve la faccio vedere io

Il professore uscì dall'aula con la sedia facendoci continuare a ridere. Appena fu fuori Jorge si sedette sulla cattedra, immediatamente tutti quanti si alzarono, Diego si sedette alla destra di Jorge, Lodovica alla sua sinistra facendomi segno con la mano sedermi accanto a lei. Di fronte a noi c'erano sedute sul banco Alba, Cande e Mercedes e in piedi vicino alla prima c'erano Facundo e Dj mentre al mio fianco c'era Xabiani

Jorge: Perfetto ragazzi il trucco della colla è riuscito benissimo!
Candelaria: Alla prossima ora c'è la prof. Tutillo
Lodovica: A lei ci pensiamo noi!
Mercedes: Ragazze l'ho già vista e indossa una gonna bianca!!!
Alba: Io le adoro quando ci facilitano così tanto il lavoro!
Martina: Che vuol dire? Cioé che cosa volete fare?
Alba: Dj hai sempre il ketchup in cartella?
Jerry: Si certo ma per cosa?
Lodovica: Ricopriremo la sedia di ketchap così quando si siederà
Martina: Avrà tutta la gonna rossa
Mercedes: Si ma piccola correzione, avrà tutta la gonna bianca, rossa!

Jorge: Io e Diego andiamo a prendere un'altra sedia veloci!

Diego: Eccomi
Jerry: Ecco il ketchup *lo tende ad Alba*
Alba: Grazie! *lo prende*
Martina: Posso farlo io?

Le ragazze si guardarono e si sorrisero mentre io le fissavo euforica. Non avevo mai fatto una cosa del genere e devo dire che è elettrizzante. Lodovica prese il ketchup da mano a Alba e me lo tese

Lodovica: Certo che puoi!

Scesi dalla cattedra prendendo il contentitore dalle mani di Lodo e vidi Jorge e Diego entrare con la sedia e metterla al suo posto

Diego: Uuu prova la novellina?
Jorge: Io l'ho detto che è una in gamba

Jorge ha detto che sono una in gamba *-* no ok mi devo ripredere. Apro il flaconcino di ketchup e ne verso un bel pò sulla sedia per poi ridarlo a Dj

Alba: Sta arrivando!

Ci avverte la ragazza con i ricci e tutti quanti cominciamo a correre tornando ai nostri posti

Tutillo: Mmm...Buongiorno!
Tutti: Prof!

La professoressa sbatte i libri sul tavolo osservandoci tutti da sopra gli occhiali che portava bassi sul naso. Era abbstanza alta, magra con capelli neri raccolti in uno chignon sulla cinquantina più o meno.

Tutillo: INSOMMA NESSUNO VI HA INSEGNATO CHE QUANDO UN PROFESSORE ENTRA IN CLASSE BISOGNA ALZARSI IN PIEDI?!
Jorge: Alzarsi in piedi per una persona che entra in classe è una forma di rispetto o di ammirazione o ancora perché ci si sente inferiori all'altra persona, e ne io ne i presenti la rispettiamo, la ammiriamo e ancora meno ci sentiamo inferiori a lei

Disse lui con un sorriso strafottente sul volto cavoli quanto è bello, ma sarà mai legale tanta bellezza? mi chiedo...L'insegnante guarda Jorge acendo una smorfia mentre si sedeva

Tutillo: SIETE UNA CLASSE DI SCOSTUMATI!
Jorge: Se vuole andare via le presento la porta d'uscita

Disse lui indicandola con il pollice. Tutti quanti ridemmo e io poggiai il gomito sul banco e il mento sulla mano continuando a guardare il mio compagno di banco mentre la prof. faceva l'appello. A un certo punto si volta verso di me e sorride, ricambio il sorriso e poi mi strizza anche l'occhio.

Tutillo: PER LA TERZA VOLTA STOESSEL!!!
Martina: CHE C'E'!?

Dissi scocciata rivolgendo lo sguardo verso la vecchia megera mi guarda con gli occhi spalancati, ops mi sono lasciata andare...

Tutillo: Non ci posso credere, ora anche un'altra
Mercedes: La dovrebbe smettere di urlare
Jerry: Si soprattutto perché ci stona i timpani
Candelaria: *sottovoce ma facendolo sentire bene* con la voce da gallina che si ritrova è impossibile chiederle di non farlo...
Mercedes: Inoltre le faccio notare che alla sua età è ancora più predisposta alle rughe
Tutillo: SIIIILEENZIOOOO
Jorge: Uuu isterica...cos'è è in uno di quei giorni?
Lodovoica: Ma no Yoyi è troppo vecchia
Jorge: Dici?
Lodovica: Si certo! Avrà minimo senttant'anni
Jorge: Si probabile...

L'insegnanti si alzò dalla sedia con il voto rossso di rabbia sbattendo le mani sulla cattedra

Tutillo: BLANCO!!! COMELLO!!! VI ORDINO DI SMETTERLA SUBITO!!! E per sua informazione signorina Comello SONO MOLTO PIU' GIOVANE DI QUANTO LEI CREDA!!!
Diego: Prof. le è caduta la borsa dalla sedia

La prof. si volta verso il pavimento e si china per prenderla mostrando a noi la mia opera d'arte e tutti quanti ci mettemmo a ridere

Jorge: A quanto pare di sbagliavi alla grande Lodo
Xabiani: Si direi che è proprio in uno di quei giorni

La prof si guardò dietro confusa e fece una faccia stupita guardando la sua gonna sporca e poi osservò la sedia lanciando un urlo e corredo di corsa fuori dall'aula mentre noi continuavamo a ridere a più non posso. Mentre ridavamo in classe entrò la preside ma nessuno le diede molta importanza. Aveva le braccia consorte e osservava tutti uno ad uno con il volto parecchio arrabbiato. Sfoderando uno dei suoi meravigliosi sorrisi Jorge alzò la mano per salutarla

Jorge: Carmen!
Tutti: Carmen!

Lo seguirono tutti a ruota con le stesso modo e facendo dei cenni con le mani per salutarla, tutti tranne me.

Carmen: Direttrice o preside non Carmen! Non ci posso credere ma vi sembra normale lo scherzo che avete fatto alla povera professoressa Tutillo?
Diego: Povera non dire, ha più soldi quella vecchia megera che una banca
Facundo: Già
Carmen: Dominiguez!!! Io non so più che fare con voi ma sapete cosa? Pulirete tutto l'ultimo piano facendolo splendere
Jorge: L'ultimo piano? Ma a che serve non c'è nessuno lì sopra!
Carmen: Per questo so che non potrete combinare niente! Su muovetevi comincerete adesso
Alba: Ma abbiamo ancora tre ore di lezione

Carmen: Come se la cosa vi importasse, muoversi tutti puniti tranne la signorina Stoessel

Eh?! Cosa? Perché?

Martina: Ma sono stata io a mettere il ketchup sulla sedia della megera
Carmen: Co-cosa?
Martina: Quello che ha sentito

Dissi annuendo col capo. La direttrice fece uno sguardo sorpreso mentre mi fissava a bocca aperta

Carmen: Mi aspettavo molto di più da lei signorina Stoessel

Mmm...ho come l'impressione di avere un deja vu, si questa frase l'ho già sentita

Carmen: Andate TUTTI su muovetevi!

Tutti quanti uscimmo tranquillamente dall'aula dirigendoci verso le scale

Diego: Che noia! Ci tocca pulire tutto il piano
Mercedes: Mi si rovineranno le unghie!
Alba: E se apparisse il fantasma?
Martina: F-fantasma!?

Chiesi voltandomi verso di lei

Diego: Si! La leggenda narra che su nell'ultimo piano del collegio ci sia il fantasma di un vecchio alunno morto qui dentro, ma il suo corpo non fu mai più ritrovato, solo il suo sangue rimase come prova della sua morte

Diego stava usando un tono tetro apposta per spaventarmi e devo dire che ci stava riuscendo. Mi guardva dritto negli occhi e mise le mani come se stesse per avventarsi su di me e fare qualcosa ma avvertii la presenza di un braccio introno alla mia spalla che mi tirò a se facemdomi distogliere lo sguardo da Diego. Alzo lo sguardo e incrocio gli occhi Jorge

Jorge: Non dargli retta, i fantasmi non esistono

Si...bhe se mi tieni così stretta a te per me possono anche esistere. Il mio cuore comincia ad accellerare è così bella stare così vicino a lui. Arrivammo all'ultimo piano era davvero pieno di polvere oltre ad essere immenso. I ragazzi andarono nello sgabuzzino a prendere i secchi d'acqua, le scope, gli stracci e i detersivi per pulire

Lodovica: Hey Dj metti un pò di musica?
Jerry: Certo!
Jorge: Hey facciamo una gara?
Diego: Si dai!
Xabiani: Chi arriva fino alla fine e poi torna indietro?
Jorge: Vai!

Jorge prende uno de secchi d'acqua e tira tutta l'acqua sul pavimento, poi lui, Diego e Xabi prendono gli stracci e iniziano a correre correndo

Lodovica: Heyyy così farete venire il pavimento a strisce!!!
Jorge: Ma che ti frega?!

Urlò lui continuando a correre e Lodo roteò gli occhi

Lodovica: Sanno essere dei veri bambini

Jerry collegò il suo cellulare a un paio di casse che a quanto parte porta sempre con se e mise la musica ad alto volume. Prendemmo tutti quanti gli stracci e il resto e iniziammo a pulire. Fu davvero stancante, quel piano non finiva più e poi c'erano dei quadri con dei volti davvero tetri! Erano le 21:25 quando finalmente avevamo finito di riordinare e Jerry spense le casse

Diego: Finalmente sono a pezzi
Jorge: Già, ora non ci resta che posare tutta questa roba nello sgabuzzino
Diego: Io e Mechi abbiamo da fare mi dispiace ciao!

Diego prese la mano d Mercedes e iniziò a correre

Xabiani: Mi è appena venuta in mente una canzone e devo andare a scriverla prima di dimenticarmela
Alba: Cande mi deve mettere lo smalto!
Candelaria: Già sorry
Jerry: I-io devo studiare per...per un compito a sorpresa...che ci sarà domani
Facundo: Si, si anch'io
Lodovica: E io devo scegliere una canzone per le cheerleaders e fare una coreografia quindi ciao!
Jorge: Grazie!!! Siete tutti fantastici!!!

Gridò ironicamente Jorge mentre loro se la filavano via ridendo e correndo. Si voltò e trovoò me

Jorge: Tu non hai niente da fare?
Martina: No, posso aiutarti

Lo vidi sorridermi è così dolce

Jorge: Non è necessario posso farlo da solo, hai avuto un primo giorno intenso va a riposarti
Martina: No, lo posso fare non è niente di faticoso e poi da solo dovresti fare due viaggi

Dissi iniziando a prendere le cose da posare

Jorge: Ok! Grazie!
Martina: Di nulla

Prendemmo le cose e ci dirigemmo verso lo sgabuzzino che solo lui sapeva dove si trovava; arrivate lì avanti apre la porta e inizia a posare le cose dentro

Jorge: Ah Martina non fare chiudere la porta che è difet..

Come non detto, non so cosa stesse per dire ma avevo lasciato che la porta si chiudesse bruscamente alle mie spalle

Jorge: tata
Martina: Difettata? Che vuol dire difettata?
Jorge: Può essere aperta solo dda fuori
Martina: A-aspetta un'attimo, quindi noi adesso siamo...
Jorge: Chiusi dentro


*Angolo autrice*
Ta daaaa si sono chiusi dentro soli soletti xD...beeenee visto che non postavo da un pò ho deciso di fare un cap lungo, siccome l'altra ff l'ho finita adesso posso dedicarmi solo a questa come avevo detto e vorrei ringraziare di cuore tutti i lettori e soprattutto chi recensisce sono davvero contenta che vi piaccia da oggi cercherò di postare più spesso ma non vi assicuro niente eh xD

 

Bhe spero che abbiate apprezzato il capitolo capitolo e niente zaooo a tuttiiiiii <3

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Capitolo 4
*** Romeo e Giulietta ***


Martina: Oh no, no no noooo
Jorge: Tranquilla magari se forzo un pò...

Disse lui tirando la maniglia della porta che gli finì tra le mani

Jorge: Se ne cade del tutto...
Martina: E adesso che facciamo?
Jorge: Hai il cellulare?
Martina: No!
Jorge: E allora dovremmo starcene qui, buoni buoni ad aspettare
Martina: Ad aspettare che?!
Jorge: Che si accorgano che non ci siamo e vengano a liberarci

Disse lui sedendosi tranquillamente a terra con le spalle poggiate al muro. Ma come fa ad essere così tranquillo!?!? IO STO MORENDO DI PAURA!!! Comincio a camminare nervosamente avanti e indietro, non che possa andare molto lontano, mi sento come un'acciuga chiusa nella scatolina di metallo in questo momento

Martina: E se arriva il fantasma?

Dissi ricordando le parole di Diego mentre iniziai a masticare le unghie della mano destra, e tenevo la sinistra avvolta sotto al seno

Jorge: Te l'ho detto! Non esistono i fantasmi
Martina: E se fossi claustrofobica?!
Jorge: *ride* Credo che lo sapresti
Martina: Potrebbe essere una cosa recente! E potrei svenire all'improvviso!!!

Dissi allarmandomi ancora di più, qunado sentii la mano di Jorge stringere il polso del braccio che tenevo poco sopra la pancia e tirarmi verso di lui. Gli caddi addosso finendo seduta sulle sue gambe ed è qui che l'unica botta che sento non è io che gli cado addosso ma il cuore che esplode. Le sue mani si incrociano intorno alla mia vita stringendomi forte a lui. Il mio capo è nell'incavo del suo collo e posso chiaramente respirare il bellissimo aroma del suo profumo.

Jorge: I fantasmi non esistono e in ogni caso io ti proteggerei, e se fossi claustrofobica e sverresti ti farei la respirazione bocca a bocca per farti riprendere

La sua voce così calma e calda, mi fa venire la pelle d'oca. In questo momento ho un'inspiegabile voglia di essere claustrofobia. Perché non sono claustrofobica? Dovrei assolutamente imparare ad esserlo. Sono seduta sulle sue gambe immobile stretta tra le sue braccia, incapace di muovermi. Oh Jorge sei così dannatamente bello e...sexy e...dolce. Ma come fai? Non ho mai provato nulla di simile per nessun'altro ragazzo, sento un nodo allo stomaco questa vicinanza mi sta facendo sciogliere. La tua stretta intorno al mio corpo è così stretta da fami sentire al sicuro.

Jorge: Potremmo provare a dormire, scmmetto che quelli non si accorgeranno di noi fino a domani

Dormire?! Io e te? Tu ed io? Davvero? Avvicina le sue labbra alla mia fronte lasciandomi un bacio per sussurrarmi un "buonanotte" e chiudere gli occhi posando il suo capo sul mio; farfuglio un "buonanotte" balbettando e che probabilmente neanche è riuscito a sentire e cerco di chiudere gli occhi addormentarmi mentre mi mordo nervosamente il il labbro inferiore. Le sue labbra sono così vicine alle mie. Se mi sporgessi un pò potrei anche baciarle, ma no non lo posso fare; chiudo gli occhi cercando di dormire e devo dire che tra le sue braccia non è poi così difficile, si sta anche più comodi che su quel letto.

Intanto il giorno dopo a colazione

Diego: Hey avete visto Jorge?
Lodovica: No...neanche Martina a dire il vero ha dormito in camera
Facundo: Uuu Jorge e Tini avranno passato la notte insieme?
Diego: Non essere idiota lei è troppo piccola per lui e poi ha già con chi passare la notte
Facundo: Bhe si è vero
Candelaria: Hey ragazzi e se fossero rimasti chiusi nello sgabuzzino?
Jerry: Già gli ultimi rimasti lì sopra sono stati loro
Mercedes: Bhe andiamo a controllare no?

Lodovica: Si dai!

Alba: Noi aspettiamo qui
Diego: Perfetto

Lodovica, Diego e Mercedes corsero fino al piano di sopra e aprendo la porta dello sgabuzzino trovarono Jorge e Tini a terra a dormire

Jorge: Era ora...

Farfugliò lui con gli occhi chiusi e la voce assonata

Jorge: Qui dentro si dorme uno schifo
Diego: Bhe sfido io, hai dormito seduto a terra, contro una parete e con una ragazza addosso
Lodovica: Perché non mi hai chiamato?
Jorge: Forse perché non avevo il cellulare genio?

Continuò lui ancora con gli occhi chiusi mentre sollevava a Martina prendendola in braccio, sostenendola col braccio sinistro dietro la schiena e il destro dietro le ginocchia di lei.

Mercedes: Definitivamente questa ragazza ha il sonno pesante
Lodovica: Non più di Jorge, ancora non capisco come faccia a risponderci con gli occhi chiusi
Jorge: Buona notte
Diego: Ecco appunto...tra mezz'ora c'è lezione eh
Jorge: Si si va bene, come vuoi

Jorge porto' Martina nella sua stanza e la poggiò sul letto di Lodo per poi stendersi accanto a lei.

Sento qualcosa poggiato sulla mia vita mentre sto dormendo, volto il capo a sinistra ancora dormendo e sento un dolce profumo sotto al mio naso. Sorrido, è così buono, poggio le mani su ciò che è sulla mia vita e stringendolo mi rendo conto che è un braccio. Un attimo! Un braccio?! Apro di scatto gli occhi e vedo Jorge al mio fianco che sta dormendo. Mi alzo sui gomiti e noto che entrambi indossiamo gli stessi vestiti di ieri, ma perché? Aspetta, ora ricordo! Eravamo chiusi nello sgabbuzzino. Arrossisco leggermente ricordando la scena di ieri quando lui mi ha fatto cadere tra le sue braccia. La porta della stanza si apre ed entrano due donne con la divisa da cameriere

Xxx: E voi che fate qui!? Insieme poi?! I ragazzi non possono dormire nelle stanze delle ragazze e viceversa!!!
Martina: Emm...i-io
Jorge: Rilassati Geltrude siamo vestiti e stiamo solo dormendo!

Dice lui senza muoversi di un centimetro

Geltrude: Devo pulire la stanza!!! E se non uscite la faccio pulire a voi dopo!

Jorge emmette un suono di noia dalla bocca per poi stiracchiarsi togliendo il braccio dalla mia vita e portandolo in alto insieme all'altro, con uno scatto mette i piedi a terra e si alza

Jorge: Sei una rompi scatole...andiamo vieni scricciolo
Martina: Sc-scricciolo?
Jorge: Ti da fastidio?

Chiese sorridendomi. Caro Jorge come pensi che mi possa dare fastidio qualcosa detto da te? Semplicemente arrossii

Martina: N-no ma io ho bisogno di farmi una doccia e di cambiarmi
Geltrude: Avresti dovuto pensarci prima signorina!
Jorge: Sta calma Geltrude mamma mia quanto rompi, andiamo Tini dopo che hanno ordinato la camera andiamo a farci la doccia e cambiarci ora è meglio adare in classe

Jorge mi tende la mano e io la prendo scendendo dal letto mentre ci dirigiamo verso il corridoio

Martina: è una mia impressione o il letto di Lodo è più comodo del mio?
Jorge: Si abbiamo rubato i materassi dei professori sostituendoli con i nostri che sembravano mattoni
Martina: Ecco perché!
Jorge: Tranquilla, stasera ti faccio trovare un buon materasso anche per te
Martina: G-grazie ma...non è necessario
Jorge: Si invece! Fidati dormire su quei mattoni per anni ti rovina la schiena! Invece i prof. vanno e vengono, a volte cambiano anche da un giorno all'altro
Martina: Non riesco ad immaginarmi il perché

Dissi ridendo e lui rise con me; fu in quel momento che mi resi conto che la mia mano era ancora nella sua

Jorge: Non fare la santarellina dolcezza, ti ricordo che da ieri ci sei dentro fino al collo
Martina: Io non so niente!
Jorge: Aha...certo come no

Entrammo nell'aula e l'insegnante non c'era, tutti stavano parlando e giocando tra loro. Facu Xabi e Dj stavano giocando a calcio con una pallina di carta, Diego e Mechi...inutile dire cosa stiano facendo sono scontati, Lodovica è seduta allo stesso posto di ieri ed è voltata all'indietro verso Candelaria e Alba a parlare. Appena entriamo Jorge mi lascia la mano e corre verso Facu, Xabi e Dj

Jorge: Facciamo un due contro due?
Xabiani: Hey fratello!!! Si dai!!!

Io invece mi sedetti accanto a Lodo dopo avergli lanciato un ultimo sguardo a lui.

Lodovica: Hey dormigliona! Ti sei svegliata eh?

Le sorrisi debolmente e poi posai il capo sulla spalla chiudendo gli occhi

Candelaria: A quanto pare la bella addormentata ha ancora sonno
Martina: Ma come mai non c'è nessun prof?
Alba: Probabilmente doveva esserci qualcuno di quelli che abbiamo fatto scappare, ecco tutto
Martina: Capito

Passarono le prime tre ore e suonò la campanella. Nessun prof si era fatto vivo quindi avevamo perso tempo giocando, parlando e facendo altre cose simili. Appena suonò la campanella ci alzammo tutti in contemporania dirigendoci verso l'uscita. Io avevo il mio braccio sotto quello di Lodo, dietro di noi camminavano Cande e Alba, davanti al centro del gruppo c'era Jorge, alla sua sinistra Xabiani, poco dietro di lui Diego che teneva il braccio sinistro attorno alle spalle della sua ragazza e infine dietro a tutti c'erano Facundo e Jerry. Vidi Jorge sorridere guardando in una direzione, seguii il suo sguardo, stava osservando una ragazza con i capelli di un rosso scuro che era appena uscita dall'aula con due sue amiche. Quando mi volto di nuovo alla mia sinistra vedo che Jorge non c'è più. Osservo di nuovo quella ragazza e vedo Jorge cingerle la vita da dietro. Lei si volta e gli sorride poggiando le braccia intorno al suo collo e lo bacia. Sento il sangue raggelarsi nelle vene e il mio cuore perdere un battito.

Lodovica: Stephie Camarena

La voce di Lodo mi spinge a voltarmi verso di lei, è in quel momento che mi rendo conto che siamo rimaste da sole. Lei è poggiata con le spalle agli armadietti, le braccia incrociate e il piede destro alzato contro questi.

Martina: Co-cosa?

Chiedo non avendo capito cosa volesse dire

Lodovica: Stephie Camarena

Disse voltando lo sguardo verso quella ragazza che sta con Jorge, seguo il suo sguardo, noto che ora vicino a Jorge c'era anche Xabi ma lui era poggiato al muro a parlare con le due ragazze more, immediatamente lo sposto su di lei. La sua espressione è un misto tra rabbia e schifo insieme

Lodovica: è la ragazza di Jorge, insopportabile! Popolare e perfetta! Tutti l'adorano!
Martina: Non mi sembri dello stesso parere
Lodovica: è una falsa!!! Insopportabile! Non sopporto che Jorge stia con lei!!!

Voltai ancora una volta lo sguardo verso di loro seguendo attentamente la traiettoria di Lodo e questa volta notai qualcosa

Martina: Jorge...o Xabi?

Lodovica: Cosa!?
Martina: Ti irrita che Xabi stia con le amiche di Stephie?
Lodovica: Si! Mi irrita tutto ciò che a che fare con Stephie
Martina: Quindi non sei gelosa di Xabi

Lodovia: N-no i-io...se lo dici a qualcuno diventi cibo per cani!

Scoppiai a ridere per la sua espressione e alzai le mani in segno di resa

Martina: Da quanto stanno insieme?
Lodovica: Sei anni quasi
Martina: Sei anni!? Così tanto!?
Lodovica: Già...non capisco che cosa ci trovi in lei, è l'opposto di noi! Noi siamo i ribelli dell'istituto, lei è il genio dell'istituto, ha i voti più alti di tutti ed è una lecchina con i prof! Meglio che non li guardo!

Disse Lodo dandogli le spalle e poggiando la spalla sinistra contro l'armadietto. Mi avvicinai a lei e mi misi nella sua stessa posizione per guardarla negli occhi

Martina: La deve amare davvero tanto...
Lodovica: è l'unico motivo per il quale non ho ancora fatto nulla per farli lasciare, ma ti giuro mi basta una mossa falsa che fa e l'aggredisco!
Martina: Che rapporto hai con lei?
Lodovica: A stesto ci parliamo, ma non andiamo oltre il "come stai?" la tratto bene solo perché è la ragazza di mio fratello sennò sapessi che le farei...
Xxx: Ma quanta bellezza in una sola ragazza

Disse un ragazzo alle spalle di Lodo. Era alto occhi verdi capelli neri, stava sorridendo mentre con il dorso di due dita ricorreva il braccio di Lodo dalla spalla al polso, dai suoi occhi posso capire che i pensieri che stava facendo su di lei non erano per niente casti. Vidi un sorriso estendersi sul volto di Lodo

Martina: L-Lodo...
Lodovica: Tranquilla, non succede niente

Disse lei sicura di se e rialzando lo sguardo verso il ragazzo vidi Jorge dietro di lui che gli toccò la spalla

Xxx: Adesso no sono occupato
Jorge: Se ti volti un'attimo te lo do io l'intrattenimento

Il ragazzo sbiancò di colpo alla voce di Jorge e si voltò

Xxx: J-Jorge Blanco!
Jorge: Che fai ci provi con mia sorella?

Lodovica rise e si mise al mio fianco per godersi la scena mentre il ragazzo indietreggiava

Xxx: N-no i-io l-la ragazza non ci provavo con tua sorella
Jorge: Ah no?
Xxx: N-no ci provavo...con lei!!!

Disse lui indicandomi, Xabiani che era stato dietro di Jorge ridendo per un pò si avvicinò a Lodo che si era spostata nuovamente poggiando le spalle all'armadietto per guardare la scena del moro che continuava ad indietreggiare e Jorge che avanzava minaccioso verso di lui. Jorge mi lanciò uno sguardo quando lui mi indicò

Jorge: Ah quindi ci provavi con la più piccola del mio gruppo
Xxx: L-lei fa parte del tuo gruppo?
Jorge: Si! E se ti pesco di nuovo a provarci con lei! O con mia sorella o con qualcunque altra ragazza del mio gruppo, sappi che ti faccio finire annegato in un mare di sangue si?

Il ragazzo mosse rapidamente la testa terrorizzato direi e poi scappò a gambe elevate. Lodovica non trattenne più la risata e poi si avvicinò a Jorge

Lodovica: Che faccia!!! Hahaha
Jorge: Pure tu però! Fa qualcosa! Se sono lontano non fai niente?!

Lodovica: Finché sei vicino preferisco che ci pensi tu è più divertente!!!

Jorge rise e lei avvolse le braccia attorno al collo di lui mentre suonò la campanella.

Xabiani: Dai andiamo

Disse Xabi poggiando delicatamente una mano dietro la mia schiena per spingermi a seguire Jorge e Lodo. Entrammo in classe e immediatamente fummo seguiti da tutti gli altri. Ognuno riprese gli stessi posti di ieri. Qualcuno bussa alla porta e poi entra, è un'uomo alto, vestito elegante sulla trentina direi

Xxx: Hey hey hey!!!

Dice sorridendo. Mi guardo intorno e vedo i ragazzi sorridere

Jorge: Charlie!! Ciao!!!
Charlie: Ciao ragazzi!!! Ditemi una cosa, di chi è stata l'idea del ketchup?

Tutti quanti ridemmo

Lodovica: Mia!!! Sono un genio dì la verita!!!
Charlie: Siiii aveva la faccia dello stesso colore della gonna!!!

Tutti quanti continuarono a ridere quando il volto di quel signore si fermò su di me

Charlie: Uuuu abbiamo un nuovo volto
Jorge: Lei Martina Stoessel detta anche Tini, Tini lui è Charlie il nostro professore di teatro, l'unico che merita rispetto!
Charlie: Ooo troppo buono!!! Un'abbraccio dai!
Jorge: Non provarci nemmeno Charlie!!!

Disse Jorge alzando le braccia verso di lui e io trattenni una risata comprendola con la mano destra

Charlie: Va bene!!! Allora abbraccio Tini! Benvenuta

Disse lui abbracciandomi piano e molto velocemente direi

Charlie: Va bene dai andiamo in auna teatro si?
Candelaria: Cosa sperimentiamo oggi?
Charlie: Romeo e Giulietta
Diego: Ma daiii Charlieee qualcosa di più moderno!
Charlie: Hey hey non sottovalutare Romeo e Giulietta!
Lodovica: Sono d'accordo! L'oro non passeranno mai di moda
Diego: Abbiamo già trovato Giulietta!!!
Charlie: Tu saresti un Romeo molto moderno con questa giacca
Diego: Ma manco morto!

Diego fece una smorfia e tutti ridemmo mentre ci dirigemmo nell'aula di teatro

Charlie: Allora proviamo la scena del primo incontro con il nostro sbruffone di corte Jorge!
Jorge: Dillo che scegli me perché sono il più bravo!
Charlie: Si ceeertooo tieni *gli da il copione*

Tutti quanti ridemmo e Jorge fece un inchino per essere applaudito una volta salito sul palco e noi lo facemmo

Charlie: E per Giuliatta...Tini! Ti va di mostrarci cosa sai fare?
Martina: Emm...s-si...certo...
Lodovica: Wuhuuu cai Tini!!!

Disse Lodo battendo le mani seguita dagli altri e io chinai il capo mentre presi il copione e mi avvicinai a Jorge

Charlie: Mettiti di fronte a lui per favore
Martina: S-si...
Charlie: Prego!
Jorge: se io profano con la mia mano indegna questo santuario è un peccato gentile. Le mie labbra come due pellegrini chiedono la grazia di riparare la rude offesa con un dolce bacio.

Jorge scoppiò a ridere a fine battuta, in realtà non aveva preso la cosa sul serio fin dall'inizio, non faceva altro che fare assurdi gesti con le mani che facevano scoppiare a ridere tutti

Charlie: Che ho detto io? Abbiamo lo sbruffone di corte! Ti prego Tini continua

Ero nervosa e agitata anche, diedi un'occhiata al copione per vedere cosa dovevo dire mentre Jorge mi fissava con un sorriso stampato sul volto

Martina: buon pellegrino non disprezzare la tua mano, ti ha dimostrato solo devozione; perchè i Santi hanno mani che i pellegrini toccano con le mani, ma palmo contro palmo, quasto è il bacio dei Santi.
Jorge: i Santi non hanno labbra come le hanno i pellegrini...

Jorge mi si avvicinò e io iniziai a tremare, sembrava che avesse preso la cosa più seria dell'inizio

Martina: si pellegrino, ma servono solo per pregare!
Jorge: allora mia Santa concedi che le labbra preghino come le mani, o la fede diventa disperazione.
Martina: i Santi non si muovono...
Jorge: E allora tu non muoverti mentre mi esaudisco da solo

Lanciai ancora un'occhiata al copione. C'era scritto bacio e io mi fossilizzai mentre lui si avvicinava lentamente alle mie labbra.

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Capitolo 5
*** Cheerleaders ***


Jorge: E allora tu non muoverti mentre mi esaudisco da solo

Lanciai ancora un'occhiata al copione. C'era scritto bacio e io mi fossilizzai mentre lui si avvicinava lentamente alle mie labbra. Fu un'attimo, Jorge mi diede un leggero e veloce bacio sulle labbra; come quello che di solito si da sulla guancia ma invece lo ha fatto sulle labbra.

Jorge: Dalle mie labbra le tue labbra hanno tolto il peccato

Un gesto casto e veloce e nonostante ciò è stato come prendere la corrente a quel tocco, solo che non l'ho presa sulle labbra l'ho presa dentro di me

Charlie: Tini, continua!

La voce del prof. mi riportò coi piedi a terra. Lo guardai per qualche secondo, poi tornai a Jorge e infine chinai lo sguardo sul copione

Martina: E-e le mie lo hanno avuto...dalle tue
Jorge: Lo hai avuto dalle mie? Che incoraggiamento soave allora rendimi il mio peccato

Non ebbi il tempo di chinare nuovamente lo sguardo sul copione che mi ritrovai le calde labbra di Jorge sulle mie, ma stavolta non erano fuggenti come prima. Sgranai gli occhi per qualche scondo e poi mi lasciai andare chiudendoli. Le sue labbra si muovevano delicatamente sulle mie e le sue braccia circondavano la mia vita. Oddio ma sta succedendo davvero? Altro che scossa elttrica ora ho la pelle d'oca. Le mie mani sono sul suo petto mentre i miei piedi sono di poco sollevati da terra, si sono sulle punte grazie alla salda stretta di Jorge. Sarebbe troppo chiedere che questo momento non finisca mai?. Non mi sono mai sentita così è come se...come se...come se stessi toccando ul cielo con un dito. Lentamente si allontana da me con un sorriso dipinto sul volto; ok sto sorridendo anche io e come una perfetta imbecille ma non riesco a evitarlo.

Charlie: Peeerfettooo!!!
Jorge: Sul serio? Ma non si possono modificare le battute? Sono a depressione!
Diego: Quoto con lui
Xabiani: Si e sono anche senza senso!
Candelaria: Ma non dite scemenze!
Alba: Sono parole molto toccanti invece!

Sono assorta nei piensieri quando sento qualcuno tirarmi per il polso. Sbatto le palpebre più volte e mi accorgo che è Lodovica che mi sta portando giù dal palco avvicinandoci alla porta d'uscita per allontanarci dagli altri, e mi lascia la mano voltandosi verso di me

Lodovica: Uno, fa sparire il sorrisino idiota dal tuo volto, ora!

Eh? Che sorriso? Sto ancora sorridendo? Lodo vica posa i suoi indici sugli angoli del mio viso per togliermi il sorriso ebete dato che suppongo di non esserci riuscita da sola. Sospirai guardandola e sentendomi leggermente in imbarazzo mentre lei posò le mani sui suoi fianchi scuotendo il capo in segno di disapprovazione.

Lodovica: Due, non ti fissare con mio fratello! Finirai con lo scottarti

Sgranai gli occhi a quelle parole e iniziai a ridere nervosamente

Martina: I-io?! Fi-fissarmi con t-tuo fratello? n-no hahaha è una cosa così ridicola
Lodoviva: Hahahaha si così ridicola, e così VERA

Disse lei iniziando a ridere come me all'inizio per poi calcare l'ultima parola e a quel punto tacqui.

Martina: è...così evidente?
Lodovica: Se non ti avessi tirata giù io da quel palco, e quelli lì non stessero ancora a discutere sulla commedia lo avrebbero capito tutti
Martina: Ooo Lodo lui è...
Lodovica: Troppo grande per te!
Martina: No, non è vero!
Lodovica: Tini parlo per esperienza lascia perdere!
Martina: Che vuol dire parlo per esperienza?
Lodovica: Quando avevo la tua età mi sono innamorata di un professore, lui aveva solo dieci anni in più ma mi ha sempre respinta, inoltre quando lo ha scoperto Jorge avrebbe voluto ammazzarmi, è stato categorico non si va oltre i tre anni di differenza. Per questo so che non si metterebbe mai con una più piccola di lui che vada oltre i tre anni
Martina: Bhe io e Jorge però abbiamo cinaque anni di differenza non dieci e inoltre io posso anche sembrare una di diciotto anni!
Lodovica: Si...se non ci avessi già detto di averne sedici hahaha
Martina: Ooo ma ne ho quasi diciasette!
Lodovica: Dai dammi retta, è solo una cotta passeggera come è successo a me!
Martina: Ma si certo!
Lodovica: E se avrai bisogno di me per sfogarti io ci sarò!
Martina: Grazie...ma poi come finì con il professore?
Lodovica: So soltanto che Jorge parlò con lui e una settimana dopo cambiò scuola ma non so cosa si dissero...

La campanella suonò e finalmente le ulra che ci facevano da sottofondo finirono

Charlie: Ne riparleremo la prossima volta, ora vi saluto ciao!

Tutti uscirono dall'aula di teatro e finalmente eravamo liberi, Lodo mi prese per mano e ci dirigemmo verso la nostra stanza. Una volta dentro presi e mi distesi sul suo letto

Martina: Facciamo a cambio letto?
Lodovica: Non ho intenzione di dormire su quel materasso tesoro
Martina: Ok ci ho provato...
Lodovica: Dai vieni ti insegno un ballo
Martina: Naaa...sono stanca me lo insegnerai domani
Lodovica: Ma io ci tengo ad insegnartelo adesso
Martina: No sul serio Lodo adesso sono stanca
Lodovica: Sarebbe davvero MOLTO importante che tu imparassi ADESSO questo ballo

Cominciai a senitire un filo di minaccia nel suo tono di voce così la guardai

Martina: Ma io...
Lodovica: MARTINA STOESSEL ALZA SUBITO LE CHIAPPE DA QUEL LETTO E VIENI QUI ORA!

O-ok...non avevo mai visto Lodovica così arrabbiata, ma non credo sia il caso di provocarla. La guardo intimorita mentre mi alzo dal letto.

Lodovica: Bene! Cominciamo!!!

Ed ecco che ora sfodera il suo fantastco sorriso a trentadue denti, inizia ad essere inquietante

Lodovica: Dunque si fa così, un passo in avanti, molto lento e aggrazziato assicurati di muovere poco e bene i finachi così
Martina: Co-così?
Lodovica: No Tini mettici più in pegno!

Lodo si mise dietro di me e posò le mani sui miei fianchi per farmi capire come muoverli e dopo tornò al mio fianco

Lodovica: E quando fai il passo fa più piano così vedi?
Martina: Emm ok

Mentre provavamo di nuovo quel passo la porta della nostra stanza si aprì ed entrò Cande che ci guardo sorridendo a bocca aperta e sgrandando gli occhi

Candelaria: Anche ioooo

Disse mettendosi spingendo Lodovica dall'altra parte e mettendosi lei alla mia destra. Lodovica la guardò male per qualche secondo, tornando alla porta mi accorsi che con Cande era entrata anche Alba che mi sorrise

Alba: Metto la musica!
Lodovica: Si dai!!!

Alba accese lo sterio e partì una canzone che conosco "Cheetah love". Lodovica mi spiegava passo a passo della coreografia

Lodvica: Vedi devi scendere in modo lento e provocante

Annui eseguendo il passo, Cande e Alba sembravano conoscere a memoria questa coreografia, che Lodo avesse traumatizzato anche loro? Stemmo ore su quella coreografia e non ne capivo il motivo ma Lodo era molto esigente e perfezionista su questo argomento e ogni volta che le chiedevo di fare una pausa mi ignorava come se nulla fosse.

Lodovica: ah finalmente perfetto!

Disse dopo QUATTRO ORE, QUATTRO mi capite?! Candelaria iniziò a saltare battendo le mani

Candelarina: Bravissima Tini! Complimenti!

Ma come cavolo fa a saltare?! Dove la trova la forza? Alba spegne tranquillamente lo stereo e si siede alla scrivania, sto per gettarmi sul mio letto quando bussano alla porta

Lodovica: Tini vai ad aprire tu per favore

Lodovica si era seduta sul suo letto mentre Cande le metteva lo smalto seduta di fronte a lei. Sospirai e andai ad aprire la porta

Jorge: Salve! Azienda cambia materassi e inizia a dormire, permesso

Disse Jorge portando dentro un materasso aiutato da Xabiani, dietro di lui c'erano Facu e Dj

Martina: Ma cosa...
Xabiani: Alba levi le coperte?
Alba: Si certo!

Alba si alzò dalla scrivania e tolse tutte le coperte dal mio letto, Facundo e Dj presero il materasso del mio letto e Jorge e Xabi misero l'altro.

Jorge: Quello va nella stanza della Tutillo
Jerry: Oook!
Facundo: Andiamo

Jerry e Facu uscirono fuori portandosi il vecchio materasso del mio letto e Alba gettò le coperte su quello appena messo

Jorge: Bene! Ora te lo sistemi tu
Martina: Jorge io non so come...
Jorge: Ripeti dopo di me, grazie!

Lo guardai e gli sorrisi

Martina: Graize
Jorge: Prego! Xabi andiamo?

Voltò lo sguardo verso Xabi e lo feci anche io, lui era seduto sul letto dietro di Lodo a sussurrargli qualcosa all'orecchio e toccarle i capelli con la mano destra mentre lei gli dava delle gomitate

Lodovica: Ma dai! Ten vai!?

Cercava di apparire il più seria possibile ma era evidente che non riusciva a trattenere le risate

Xabiani: Va bene acida ciao! Ciao Cande
Candelaria: Ciao Xabi
Xabiani: Tini
Martina: Ciao
Jorge: Ciao ragazze, vacci piano con mia sorella eh

Disse Jorge prendendo la testa di Xabi sotto al braccio mentre uscivano e iniziò a strofinargliela con un pugno della mano destra

Xabiani: Aiaaa ma perché che ho fatto!? Jorge mi fai male

Quella sera dormii come un'agioletto, quel materasso era davvero comodo e tutto grazie a Jorge...Jorge, sarà davvero una cosa passeggera? Non lo so, ma per ora ogni volta che lo vedo sento il cuore battermi all'impazzata, i miei occhi illuminarsi, e quel bacio...non riesco a smettere di pensarci, vorrei tanto che si ripetesse di nuovo quella scena, poter sentire ancora le labbra di lui premere sulle mie, le sue braccia avvolgermi con forza e decisione. Così con quel ricordo mi addormentai, con il sorriso sulle labbra. Il giorno seguente passò tranquillo, prima ora Charlie, ore seguenti deserte come al solito, mi veniva da ridere pensare che i porfessori temevano la nostra classe. Eravamo tutte quante in camera nostra e io stavo comodamente riposando gli occhi con le cuffie nelle orecchie quando mi sento strattonare il braccio

Martina: Aiaa ma che...Lodo!!!
Lodovica: Dai muoviti dobbiamo andare a prepararci!!!
Martina: Ma prepararci per cosa?
Candelaria: Per gli allenamenti
Alba: Non c'è tempo!
Mercedes: Dai muoviti Tini!!!

Io non ci sto capendo niente, so solo che Lodo mi tira per il braccio facendomi alzare dal letto e Mechi inizia a spingermi da dietro. Andiamo in una parte del collegio che ancora non avevo visto, sembrano degli spogliatoi

Lodovica: Questa è per te! Tieni!

Disse lodovica dandomi dei vestiti in mano, li aprii per vederli meglio era una divisa da cheerleaders gialla, bianca e blu

Martina: Co-cosa?!
Lodovica: Ricordi la coreografia che ti ho insegnato ieri?
Martina: S-si ma...
Lodovica: Devi solo fare quella! E andrà tutto bene
Mercedes: Avete notato che siamo le ultime?
Candelaria: Bhe dov'è la novità?
Alba: Già siamo sempre in ritardo, ma dai muoviamoci!!!
Martina: Lodo questa è una follia
Lodovica: No! Ti sei impegnata tanto per imparare la coreografia! Inoltre tesoro io sono il capitano della squadra quindi posso fare quello che voglio!
Candelaria: Dai Tini abbi fiducia in noi! Sarà divertente
Mercedes: Si! E poi hai un bel fisico sono sicura che l'uniforme ti starà benissimo
Alba: E chissà quanti ragazzi farai distrarre!

Mi morsi il labbro inferiore guardando quella divisa, devo dire che la cosa comincia ad allettarmi e non poco, ma si in fondo per quale motivo dovrei rifiutare? Mi decisi e indossai la divisa come le altre poi uscimmo

Xxx: Alla buon ora!!!

Disse una signora vecchia con i capelli rossi, corti e ricci

Lodovica: Stia calma! Meglio tardi che mai
Xxx: è quella!?

Disse guardando me

Lodovica: New entry già sa tutto
Xxx: Mmm...cominciamo!

Io e le ragazze ci posizionammo in fondo alla sala, osservai le altre cheerleaders e incrociai anche lo sguardo di Stephie e le sue amiche tra loro. La musica partì e tutte iniziarono a ballare. Si spostarono nei laterali lasciando spazio a noi cinque come se fossimo le protagoniste. Lodo era al centro io alla sua sinistra vicino a me Cande, dall'altra parte Mechi e poi Alba. Tutto andò bene fino all'ultimo, mi pare che Lodo si sia alzata prima del tempo e infatti Stephie le sbatte addosso e la musica finisce. Tutte quante applaudiscono e si dirigono verso gli scalini centrali mentre noi cinque andiamo verso quelli più vicini. Ci sediamo tutte tranne Lodo e iniziammo a bere. Lodovica invece prese lo specchio e si mise il lucidalabbra. Spostando lo sguardo più a sinistra mi accorsi che c'erano dei ragazzi che stavano giocando a basket, anche loro con l'uniforme; immediatamente tra quei ragazzi vidi spiccare il più bello di tutti che aveva appena fatto un punto. Jorge, ovviamente non potei fare a meno di sorridergli e lui da lontano ricambiò e mi fece un'occhiolino

Xxx: Lodovica!!!

La voce della befana di poco fa mi spinge a voltarmi verso Lodo che ancora si stava specchiado. A sentir pronunciare il suo nome si volta verso l'insegnante con tutta la tranquillità di questo mondo

Lodovica: Si?
Xxx: Perché hai volontariamente interrotto Stephie? Sapevi benissimo che toccava a lei l'ultimo salto mortale
Lodovica: Volntariamente? Ma no come può dire una cosa del genere? Non lo farò mai è solo che me ne sono completamente dimenticata

Disse riprendendo a specchiarsi

Xxx: E vi ho detto mille volte che non voglio che vi trucchiate qui! Dammi quella roba!
Lodovica: Va bene, mi dispiace ha ragione, li prenda pure, in fondo a differenza sua io non ne ho bisogno. Ma attenzione non si specchi troppo di fronte a uno spettacolo del genere lo specchio potrebbe anche spaccarsi

Disse posando le mani sui fianchi e guardando l'insegnate da capo a piede con aria di sfida dopo avergli consegnato lo specchietto e il lucido. Noi ridemmo leggermente alle sue parole, l'insegnante ci lanciò uno sguardo veloce per poi tonrare a Lodo, credo stesse per dire qualcosa ma Lodo la precede

Lodovica: Se vuole le presto anche il mio smalto, le piace? Rosso fuoco rende le unghie brillanti

Disse alzando il dito medio per mostrare lo smalto. Ancora una volta noi ci mettemmo a ridere questa volta un pò più rumorosamente e l'insegnate prese la sua borsa

Xxx: Questo è troppo! Io mi dimetto

Lei si allontana mentre noi inizammo ad applaudire Lodo che fa degli inchini

Lodovica: Ooo grazie!!! Troppo buone, tropo buone, non veneratemi troppo

Noi ci guardammo lanciammo degli sguardi e smettemmo di applaudire guardando Lodo e trattenendo una risata

Lodovica: Ho detto non veneratemi troppo non, non fatelo per niente

Scoppiammo arridere dato che Lodo ha avuto la reazione che ci aspettavamo e riprendemmo ad applaudirla e ridere

Alba: La quarta in un mese!
Candelaria: Siiii quanto siamo brave!
Mercedes: Una ciascuno e non fa male a nessuno!
Martina: Cioé questa era la quarta in un mese?
Lodovica: Si, la prima l'ha fatta licenziare Mechi, la seconda Alba, la terza Cande e questa io
Candelaria: E puntalmente fanno le facce da pesci lessi hahaha

I ragazzi si avvicinarono a noi e Jorge mise il braccio sinistro intorno alle spalle di Lodo, Xabiano incrociò le braccia al suo fianco guardandoci, Diego si sedette accanto a Mechi e Facundo e Dj accando a Alba e Cande

Alba: Vuoi bere? *gli porge la bottiglina d'acqua
Facundo: Si grazie *la prende*
Lodovica: Fratellino! Sii fiero di me! Ho appena fatto scappare un'altra coach
Jorge: Ooo che brava la mia sorellina!

Disse lui abbracciandola per il collo

Lodovica: Aaaiiii fa piano! Mi stai tirando i capelli! Jorge!!

Le diede un bacio sulla testa e poi la lasciò libera. Si diresse verso di me e non so perché ma mi alza in piedi di scatto andandogli incontro

Jorge: Wow

Esclamò guardandomi da capo a piede. Potrei dire la stessa cosa mio caro Jorge, questa divisa ti sta benissimo e le tue braccia scoperte mostrano alla perfezione i tuoi bicipiti, non troppo grandi ne troppo piccoli, giusti. Il sudore che scende dalla tua fronte, i capelli bagnati persino il sudore ti sta bene

Jorge: Quest'uniforme sembra fatta apposta per te, ti sta benissimo

Disse tendendomi la mano destra. La presi sorridendogli e lui mi fece gerare su me stessa. Quando finii di girare vidi Jorge che si stava mordendo il labbro inferiore continuando a squadrare il mio corpo. Oh Jorge che cosa darei per sapere che cosa stai pensando in questo momento e quel labbro...perché fai così? Non lo sai che questa si chiama provocazione? Mi fai venire una grande voglia di baciarti. Alzò lo sguardo tornando a guardarmi negli occhi, fu in quel momento che mi resi conto che anche io mi stavo mordendo il labbro inferiore.

Jorge: Dai ragazzi andiamo a fare le docce

Mi fa un'occhiolino lasciandomi la mano per poi salutare le altre ragazze, cosa che fanno che gli altri per poi allontanarsi e io li osservo, o meglio lo osservo

Lodovica: Dai andiamo anche noi ragazze!
Mercedes: Si, sono tutta sudata

Ci dirigemmo di nuovo negli spogliatoi per fare le docce, prendemmo i vestiti e li mettemmo appesi alla cabina sotto l'sciugamano. Dopo venti minuti le ragazze avevano già finito, si dovevano solo vestire

Lodovica: Hey Tini hai fatto?
Martina: Quasi
Mercedes: Muoviti
Martina: Andate avanti
Candelaria: Sicura?
Martina: Si ci vediamo in camera
Alba: Va bene, ma non addormentarti lì sotto eh
Martina: Tranquilla

Le ragazze se ne andarono e dopo un pò anch'io finii di fare la doccia, mi vestii dando le spalle alla porta e mentre infilai l'ultimo indumento che mi mancava, ovvero la maglietta sentii un rumore alle mie spalle, qualcosa come un "click". Mi voltai e misi la mano sopra alla maniglia della porta della cabina ma questa non si aprii

Martina: Ma cosa...

Provai più volte ad aprirla e scuoterla ma niente, era chiaro che la porta era stata chiusa a chiave dall'esterno

Martina: Hey! Hey aprite la porta!!! Non è divertente aprite la porta!!!

Dissi sbattendo più volte le mani contro questa, mentre il panico cominciava a prendere il sopravvento su di me





Queste sono le divise e la coreografia: http://www.youtube.com/watch?v=AEFMTfGrfko

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Capitolo 6
*** Guerra aperta ***


Sbattetti più volte le palpebre, la mia vista era sfocata e sentivo delle voci familiari intorno a me

Lodovica: Si sta svegliando
Jorge: Aspetta non toccarla

La mia vista si fece più chiara e mi vidi tanti occhi familiari puntati addosso

Jorge: Vi volete allontanare?! Aria! Così non respira!
Lodovica: Tesoro come ti senti?

Provai ad alzarmi sui gomiti ma Jorge non me lo permise, posò le mani sulle mie spalle facenodmi restare distesa sul materasso

Jorge: Non ti alzare ancora, aspetta. Xabi passami il bicchiere di acqua e zucchero
Xabiani: Si *prende il bicchiere* Ma è vuoto
Jorge: Come è vuoto?! Ma se l'ho riempito io!
Xabiani: è vuoto ti dico
Jerry: NON è GIUSTO!!! Perché dovete accusare sempre me?!?! Siamo in dieci in questa stanza potrebbe averlo bevuto chiunque!
Jorge: JERRY!
Jerry: Aaa va bene sono stato io!!!
Jorge: Vanne a prendere subito un altro se non vuoi che ti disintegri!
Jerry: Corro!
Lodovica: Tini ti senti bene?
Martina: I-io...si credo ma cos'è successo?
Jorge: Non ti ricordi niente di quello che è successo?
Martina: Che-che cosa è successo?
Jorge: Io non lo so, cioé noi eravamo tutti qui
Lodovica: Eravamo in pensiero perché non tornavi più
Xabiani: Così Jorge è venuto a cercarti
Jorge: Ho bussato più volte alla tua cambina ma tu non rispondevi così ho dovuto aprirla con la forza visto che era chiusa a chiave e ti ho trovata distesa a terra
Candelaria: Hai fatto la doccia troppo calda Tini?
Martina: N-no io...io mi stavo vestendo e qualcuno da fuori ha chiuso a chiave la porta della mia cabina
Lodovica: Dici sul serio?
Martina: Si...
Jerry: Ecco qui il bicchiere d'acqua e zucchero
Xabiani: Dammi! *glielo prende di mano* Tieni Jorge

Xabi passa il bicchiere nelle mani di Jorge, lui poggia il braccio destro dietro il mio capo sollevandolo lentamente e avvicinando il bicchiere alle mie labbra. Me lo fece bere tutto e dopo riposò il bicchiere sul mio comodino

Jorge: Senti ora è meglio non pensarci va bene? Chiudi gli occhi e riposati, Lodo vieni un attimo?
Lodovica: Si certo
Jorge: Ciao Tini

Mi da un bacio sulla fronte scompigliandomi i capelli con la mano destra per poi allontanarsi con Lodo mentre gli altri mi salutano

Jorge: Pensi davvero che qualcuno l'abbia chiusa nella doccia?
Lodovica: Certo! Perché dovrebbe mentire?!
Jorge: Non dico che mente ma...ha mangiato?
Lodovica: Pensi che sia svenuta perché mangia poco?
Jorge: Non so che pensare voglio dire, nessuno ha mai osato toccare qualcuno del nostro gruppo
Lodovica: Non tutti sanno che Tini fa parte del nostro gruppo
Jorge: Si questo è vero, il problema è che sarà sicuramente una ragazza e io...
Lodovica: Tranquillo, lo so che non tocchi le ragazze per questo ci sono io!
Jorge: Ok ma se succede di nuovo voglio il nome
Lodovica: Lo farò fratellino non preoccuparti
Jorge: Ok ciao!
Xabiani: Andiamo?
Jorge: Si
Lodovica: Ciao

Finito di salutare, i ragazzi uscirono fuori e le ragazze si sedettero sul mio letto vicino a me, a destra Lodo e Cande e a sinistra Mechi e Alba

Candelaria: Va un pò meglio?
Martina: Si, credo di essere svenuta per lo spavento
Mercedes: Se quella stronza mi capita tra le mani giuro che io...
Lodovica: Ooo tesoro mettiti in fila! Ci sono prima io per strangolarla

Risi guardandole, erano così dolci, pronte a difendermi, delle vere amiche

Alba: Bhe in ogni caso, benvenuta nella squadra!!!
Lodovica: Siii ora sei una cheerleaders
Martina: Emm...ecco...io non so ragazze...
Mercedes: Ma dai Tini non farti supplicare!
Martina: E se qualcuna delle ragazze non mi vorrebbe in squadra?
Candelaria: Problema loro! Qui comandiamo noi!
Alba: E la prossima che ti sfiora finisce male!
Lodovica: La prossima? Tu aspetta che io scopra chi è questa e ti faccio vedere come inizio a far finire male le cose

Le ragazze erano davvero carine con me, mi trattavano come una principessa, qualsiasi cosa volessi me la davano senza farmi alzare dal letto e guai se provavo a farlo. E se avessi fatto un'incidente come si comportebbero? Mi venne da chiedermi. Il giorno seguente stranamente aprii gli occhi da sola. Osservai la sveglia che segnava le 9:15. Le 9:15?! Mi guardai intorno e le ragazze non c'erano, non mi hanno svegliato per andare in classe, forse volevano farmi riposare...che carine! Ad ogni modo mi alzai dal letto e andai in bagno per farmi una doccia rinfrescante...

Intanto in classe i ragazzi giocavano a pallone come loro solito, quando Jorge si avvicino alle ragazze sensendosi sulla sedia accanto a Lodo

Jorge: Tini come sta?
Lodovica: Molto meglio, abbiamo pensato di lasciarla riposare in camera per un pò
Jorge: Grande idea! Vado a trovarla
Candelaria: Ok ciao
Alba. A dopo
Mercedes: Ciao Jorge
Lodovica: Ciao Yoyi

Jorge diede un bacio sulla guancia a tutte le ragazze e poi si allontanò

Alba: Che tenero! Jorge tratta Tini come se fosse la sua sorellina
Mercedes: Bhe perché la vede così
Candelaria: Mmm...non lo so eh...
Lodovica: Che vuoi dire?
Candelaria: è che...ieri quando eravamo in palestra mentre la stava guardando con l'uniforme lui si è morso il labbro inferiore
Lodovica: Nooo!
Candelaria: Si!
Lodovica: Dici sul serio!?
Candelaria: Si!
Mercedes: Non lo so...la vedo troppo difficile, cioè conosciamo Jorge sono sicura che è troppo piccola per lui
Alba: Si, si sono con Mechi
Lodovica: Bhe l'ho pensato anche io però se si è morso il labbro...
Candelaria: La cosa lascia pensare eh

Avevo appena finito di fare la doccia, avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo e uscii dal bagno. Mi diressi verso i cassetti del mobile dove c'erano i miei vestiti

Jorge: Però...dico per essere una ragazzina hai già un bel corpo eh

Saltai letteralemente da terra al suono di quella voce e voltandomi vidi Jorge seduto sul mio letto cone le mani poggiate sul materasso dietro la sua schiena. Deglutii mentre lui mi stava sorridendo.

Martina: Jo-Jorge!

Dissi dirigendomi verso di lui. Avevo il cuore che mi batteva all'impazzata, non potevo credere di essere in una situazione del genere. Lui si stava alnzando ma dato che avevo i piedi bagnati io scivolai candendogli addosso ed entrambi finimmo sul mio letto. Ero sopra di lui e le sue mani erano sui miei fianchi. OH MIO DIO. I-io non sono mai stata così vicino a un ragazzo, meno uno così bello, in realtà non l'ho mai neanche conosciuto uno così bello, in realtà non credo neanche esista uno così bello. Lo guardai negli occhi, i suoi bellissimi occhi verdi. Sento il battitto accellerato del mio cuore fare eco in tutto il mio corpo

Jorge: Tu...

Sento le sue mani posarsi sui miei polsi e risalire fino ad arrivare poco sotto alle spalle. Un formicolio percorre le mie braccia a quel tocco così delicato. Le sue labbra, ho un'impulso così forte di baciarlo

Jorge: Stai mettendo a dura prova i miei ormoni lo sai?

Sorride dicendo quella frase con una voce così roca da farmi venire un'avvampamento. Con una mossa veloce si mette sopra di me facendomi poggiare la schiena sul materasso, e con la stessa velocità si allontana dandomi le spalle mentre si avvicina allo stesso mobile dov'ero io qualche minuto fa

Jorge: Fortuna che sei piccola, altrimenti chissà avrei anche potuto tradire Stephie in questo momento

Sento il tono ironico della sua voce. Piccola, già...nonostante tutto continua a vedermi come una bambina, Lodovica aveva ragione. Lui scherza su questa cosa ma io ci rimango davvero da schifo. Non avrei mai pensato che una semplice frase potesse fare così male; si ad un tratto sento come se ci fossero delle catene che avvolgono il mio cuore e man mano lo stringono sempre più forte facendomi un male cane.

Jorge: Ero venuto a vedere come stavi, dai vestiti andiamo a fare colazione

è ancora girato di spalle

Jorge: Tranquilla non ti guardo mentre ti cambi

Mi avvicinai di nuovo a quel cassetto e lo aprii guardando Jorge per fargli capire che doveva spostarsi

Jorge: Oh, scusami

Ancora una volta mi diede le spalle e io sospirai in silenzio prendendo gli indumenti che dovevo indossare. Mi vestii e misi la camicetta bianca a giro maniche e la gonna nera a tre balze corta poco sopra al ginocchio e gli stivali neri con il tacco

Martina: Ho fatto puoi voltarti
Jorge: Perfetto! Sei bellissima, andiamo?

Gli sorrisi timidamente e annuii con il capo. Lui si avvicinò alla porta e l'aprì per poi farmi segno di uscire per prima. Quando uscimmo posò delicatamente la mano sinistra sulla mia schiena per spingermi ad avanzare e poi ci dirigemmo verso la mensa quando ci imbrattemmo nel professor Smithers

Smither: Blanco! E la signorina nuova, non dovreste essere in classe?!
Jorge: Ooo ma noi siamo in classe!
Smithers: Mi prende in giro!?
Jorge: Non oserei mai! Vede l'immagine attuale che è di noi è solo una visione ottica creata dal suo cervello, perché ormai siamo diventi il suo incubo peggiore
Smithers: BLANCO!!!
Jorge: No, no non continui a parlare con noi! Qualcuno potrebbe rendersene conto e iniziare a pensare che lei sia matto! Lo vuole un consiglio da un'immagine frutto della sua immaginazione? Si licenzi, lasci stare la nostra classe e le assicuro che finalmente ritroveranno la sua pace interiore...buona fortuna!

Risi guardando la scena e Jorge diede una pacca sulla spalla del professor Smithers per poi prendermi il polso e iniziare a correre ridendo, lo avevamo lasciato come un pesce lesso. Quando entrammo nella mensa stavamo ancora ridendo

Jorge: Hai visto che faccia?
Martina: Hahaha si! Certo che però anche tu
Jorge: Io che? è lui il pazzo, dai andiamo

Mi prese per mano e ci avvicinammo alla cameriera per prendere due tazze di cappuccino e un cornetto con la cioccolata

Martina: Credevo che avessi già fatto colazione
Jorge: Non credo esisti una legge che vieti di fare colazione due volte ù_ù
Martina: Hahaha no non credo neanche io
Jorge: Bene!

Quel pomeriggio ero incamera con le ragazze...

Lodovica: Tini, mi accompagni a fare il bucato?
Martina: Si certo
Lodovica: Ragazze avete messo tutto nella cesta? Vi avviso non faccio due viaggi
Alba: Aspetta ho dimenticato la maglietta

Alba si alzò dalla sedia prendendo la sua t-shirt bianca e mettendola nella cesta che aveva Lodo, dopodichè ci dirigemo nella lavanderia per mettere i nostri vestiti in lavatrice.

Lodovica: Sai che mi ha detto Cande?
Martina: Cosa?
Lodovica: che quando Yoyi ti ha visto con l'uniforme da cheerleaders si è morso il labbro inferiro
Martina: Si è vero, e allora?
Lodovica: Lo fa solo quando qualcosa pensa che sia sexy! Forse mi sono sbagliata sai? Dico, forse hai qualche possibilità con lui
Martina: No te lo assicuro non potevi vederci meglio
Lodovica: Perché lo dici?
Martina: Stamattina gli sono caduta addosso ed ero con solo l'asciugamano
Lodovica: Oh mio Dio!
Martina: Già! E sai cos'ha detto?
Lodovica: Cosa?
Martina: Che è una fortuna che io sia una ragazzina altrimenti avrebbe anche potuto tradire Stephie
Lodovica: Questo significa che è attratto da te!!!
Martina: No questo significa che mi vede come una mocciosa di tredici anni!
Lodovica: Non dire così
Martina: è così!
Lodovica: Non lo so magari potremmo provare a...
Martina: No seriamente Lodo, ti voglio bene ma lasciamo stare
Lodovica: Ok come vuoi tu

Il giorno seguente scoprimmo che anche la professoressa Tutillo si era licenziata e presto sarebbe stata sostituita, perfetto direi. Il pomeriggio sto camminando nel corridoio tranquillamente quando vengo affiancata da Stephie e le sue amiche. Lei è alla mia destra un'altra alla mia sinistra e un'altra ancora dietro

Stephie: Sta lontana dal mio ragazzo chiaro?!
Martina: Co-cosa?!

Chiesi confusa

Stephie: Hai sentito bene, sta lontana dal mio ragazzo altrimenti la prossima volta non mi limiterò a chiuderti in una doccia mi sono spiegata?

Sgranai gli occhi alle sue parole, era stata lei a chiudermi nella doccia qualche giorno fa.

Martina: Sei stata tu a...
Stephie: Si e allora? Vuoi raccontarlo a Jorge? A chi credi che crederebbe a me che sono la sua ragazza o a quella che conosce a malapena da una settimana?

Altri due passi e ci imbattemmo in una Lodovica che ci guardava a braccia consorte con uno sguardo assassino nei confronti di Stephie che non se lo aspettava affatto

Lodovica: Lo sai Stephie non mi sei mai piaciuta, sapevo che non eri perfetta come volevi dimostrarti stavo solo aspettando che mostrassi il tuo vero volto

Disse per poi allunagare la mano destra sul mio polso e attirarmi verso di lei. Ora ero al suo fianco

Lodovica: Ti diverti a prendertela con lei perché sai che è la più debole vero?
Mercedes: Ma sai tesoro non sei l'unica che sa fare minacce

Mercedes apparse dal nulla dietro di lei facendola saltare, ma quando è arrivata? non l'ho vista neanche io! Con una forte spinta la fece piombare addosso a...Alba che era non molto distante da me anche lei apparsa dal nulla

Alba: Non so se lo hai capito ma Tini è una di noi e se ti metti contro una di noi ti metti contro tutte

Alba anche le diede una forte spinta, dritta facendola finire addosso a Cande, ovviamente anche lei apparsa dal nulla

Candelaria: Che c'è Stephie facevi tanto la forte? E ora sembri smattita hai paura di noi? Fai bene, molto bene, ti è piaciuto chiudere Tini nella doccia? Anche noi ci divertiremo a chiuderti in un armadietto e non ci preoccuperemo di farti male per fartici entrare

Anche Cande la spinse, Lodo aveva già pronta la mano destra sollevata all'altezza del collo, infatti quando Cande gliela spinse addosso il collo di Stephie fini' dritto nella mano della mia amica

Lodovica: Forse hai ragione tra te e Tini crederebbe a te, ma io sono la sua adorata sorellina vuoi mettere la tua parola contro la mia? Stammi bene a sentire stronzetta perché non mi piace ripetere le cose due volte, sta lontana da Tini o te la vedrai con noi e non avrai un secondo avvertimento. Questo è stato il primo e ultimo.

Lodovica sorrise per poi togliere la mano destra dal collo di lei e darle due colpetti sulla guancia sinistra

Lodovica: Stammi bene tesoro

Le fece l'occhiolino e poi mise il braccio sinistro intorno alle mie spalle dirigendoci entrambe verso la nostra stanza seguite dalle altre che urtarono di proposito Stephie. Lei sembrava scoinvolta, terrorizata direi, e le sue amiche che si lanciavano degli sguardi, non erano da meno. Ma perché Stephie mi ha trattata subito così male? Voglio dire, non ho mai detto di essere innamorata di Jorge e non credo di essere l'unica in questo collegio data la sua bellezza eppure lei ha colpito solo me e per la prima volta. In ogni caso avevo capito che le mie migliori amiche sapevano essere tanto belle quanto pericolose e inquietanti, ma soprattutto amiche, grandi amiche. Non potevo deluderle, non potevo essere l'anello debole e non volevo; mai, non avrei mai avuto di nuovo la paura che ho provato qualche minuto fa con Stephie perché ora sapevo di essere al sicuro anche quando ero sola, sapevo di poter davvero contare su delle persone fantastiche, le mie amiche. Il giorno seguente nel pomeriggio ci furono gli allenamenti delle ragazze cheerleaders della quale anche io facevo parte. L'insegnante non c'era e Lodovica essendo la leader era anche quella che preparava le coreografie. Appena finiti gli allenamenti i ragazzi si avvicinarono a noi. Incrociai lo sguardo fulmineo di Stephie che mi stava guardando, le sorrisi e corsi verso di Jorge avvolgendo le braccia intorno al suo collo per saltargli addosso

Martina: Wuhuuu che grande tiro!!!
Jorge: Tiro? Vorrai dire tiri! Sono il migliore non ne sbaglio una!
Martina: Hahaha si è vero lo sei

Mi avvicinai per dargli un bacio sulla guancia e lui mi sorrise mentre ci avvicinavamo a Lodo per parlare. Successivamente andammo negli spogliatoi per farci la doccia e vestirci. Eravamo rimaste in cinque, io, Lodo, Stephie e le sue due amichette.

Lodovica: Lumaca!
Martina: Ma dai vai avanti invece di rompere
Lodovica: Sicura?
Martina: Si!
Lodovica: Ok ti aspetto al bar si?
Martina: Va bene

Lodovica uscì e mentre mi stavo mettendo le scarpe notai che Stephie fece un segno alle sue amichette che si avvicinarono alla porta come per fare da pali. Allacciata la scarpa mi alzai immediatamente in piedi vedendo che lei si stava avvicinando a me. Nel suo volto potevo leggere ancora un briciolo di paura dopo quello che era successo ieri. Ah si Stephie? Ti spaventa che possa tonrare Lodo quindi? Ma non preoccuparti tra poco ti chiudo io. Apre la bocca per iniziare a parlare

Stephie: Ti avevo detto di...
Martina: Sai cosa Stephie? Ci ho pensato molto

Dissi sicura di me

Martina: Perché mai Stephie se la prende così tanto con me? Insomma io non ho nessuna possibilità con Jorge sono troppo piccola, ma poi...poi mi sono detta, ma se Stephie mi da così tanta importanza vuol dire che mi sbaglio, vuol dire che lei sente che io posso portarglielo via e quindi grazie Stephie, grazie mille per avermi regalato tutta questa fiducia in me stessa. Da oggi farò l'impossibile per conquistare Jorge e tu non mi fai più paura tesoro. Buona fortuna Stephie e che vinca la migliore

Dissi sfoderando il mio sorriso più falso possibile, oh si Stephie ti ho lasciato senza parole, per te vale il detto can che abbaia non morde, ma di me ti devi preoccupare perché io non abbaio e se vuoi la guerra, che guerra sia.

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Capitolo 7
*** La festa ***


Ero stanca di essere vista come una bambina, ero stanca di non avere alternative adesso basta, adesso avevo deciso che sarei stata io a stabilire se ho alternative o meno. Entrai in camera dove c'erano le altre

Lodovica: Hey ritardataria
Martina: Conquisterò Jorge!
Tutte: EH!?
Martina: I-io voglio provarci!
Mercedes: Jorge
Martina: Jorge!
Mercedes: Si...io non credo sia una buona idea
Lodovica: Si!!! Fantastico!!!
Alba: Aspetta sta calma, sappiamo tutte la regola di Yoyi il limite è tre
Candelaria: Si però l'amore non ha età!
Mercedes: Si dillo a Jorge
Lodovica: Aspettate, aspettate vi voglio ricordare che si è morso il labbro quando l'ha vista con la divisa!
Mercedes: è troppo piccola!
Candelaria: Ma non è impossibile
Alba: Ma dai siamo realiste! Vi ricordo che Jorge è innamorato perso di Stephie
Lodovica: Si ma chi ha detto che le cose non possono cambiare?
Mercedes: Non datele false speranze!
Lodovica: Ma mettiti nei suoi panni! Se tu avessi 16 anni e Diego 21 non proveresti lo stesso a conquistarlo?
Mercedes: è una scemenza!!!
Lodovica: Ma va! E se stesse con me?
Mercedes: Aaa quindi è questo il punto tu staresti con lui?
Lodovica: Ma che cavolo dici!?!
Candelaria: Hey! riprendetevi!!!
Alba: Ma questo ora che c'entra?
Martina: Heyyy...ragazze!!! Potreste smettere di parlare come se io non ci fossi?!

Le ragazze continuavano a discutere a più non posso e io cercavo di calmarle quando nella stanza entrarono i ragazzi

Jorge: Hey hey ma che cavolo vi prende?!

Le ragazze non gli diedero retta così lui e Diego si scambiarono uno sguardo e poi agirono, Jorge prese Lodo per la vita costringendola dare le spalle a Mechi e Diego fece lo stesso con la bionda. La cosa sembrava funzionare visto che finalmente si stanno zitte

Jorge: Ora mi dite CHE COSA CAVOLO VI è PRESO!?
Mercedes: Diego tu staresti sempre con me?
Dirgo: Co-cosa?
Mercedes: Rispondi!
Diego: Certo!
Mercedes anche se io sarei più piccola di te di cinque anni?
Diego: Bhee...

Diego sembrava essersi innervosito si grattava il capo con la mano destra

Mercedes: Ci stai pensando!!!
Diego: Devi ammette che cinque anni vuol dire che sei una bambina
Mercedes/Martina/Lodovica: BAMBINA?! NON è VERO!
Mercedes: Idiota!!!

Disse Mechi per poi uscire furiosa dalla stanza. Lodovica si avvicinò a Diego e gli diede uno schiaffo. Lui la guardò scoinvolto toccandosi la guancia

Lodovica: Vergognati!!! Come puoi dire una cosa del genere a Mercedes?! Ti consiglio di farle un regalo davvero grosso prima di chiederle scusa in ginocchio!!!

Detto ciò andò dietro di Mechi mentre Candelaria e Alba fulminarono Diego con lo sguardo e poi le seguirono

Diego: Ma che cavolo gli è preso!?
Jorge: io alzo le mani!
Xabiani: Sono fuori direi
Jerry: Com'è che stavano litigando e ad un certo punto si sono coalizzate contro di Diego?
Facundo: Non ho idea...però è stato divertente

Facundo e Jerry iniziano a ridere fino a quando Diego non gli lancia uno sguardo assassino e i due tacquero

Diego: Ooo e ora che faccio?!
Jorge: Cena romantica?
Diego: Mi aiuti?
Jorge: Si andiamo! Hey scricciolo?
Martina: S-si?

Ogni volta che mi chiamava così mi faceva sentire in imbarazzo

Jorge: Ci vediamo dopo ciao!
Martina: C-ciao

Mi da un bacio sulla guancia e va via. Per fortuna quella sera stessa Mechi e Diego fecero pace. Stephie si limitava a lanciarmi degli sguardi fulminei ai quali rispondevo sfoderanto i miei più falsi sorrisi. Stare nella squadra delle cheerleaders era sempre più divertente (ad influire la mia opinone non è il fatto che Jorge sudato è davvero sexy soprattutto quando si leva la maglietta no signore) e il fatto che il rapporto tra me e Yoyi diventava sempre più stretto faceva ardere di gelosia la mia carissima amica Step. Era passato un mese e devo dire che mi trovo meglio qui in collegio che a casa mia. Quel giorno Charlie ci aveva assegnato una canzone da comporre e cantare davanti a tutti. Io ero la prima. Avevo scritto così tante canzoni ultimamente che non sapevo cosa cantare, fino a quando non vidi Stephie e le sue amichette sull'uscio della porta; fu allora che capii qual'era la canzone giusta

Charlie: Pronta Tini?
Martina: Si, traccia tre per favore...
Yo sé bien que tú me tienes miedo *io so bene che tu mi temi*
Yo sé bien pero me importa un bledo *ma non me ne frega niente*
Porque sé que vas andar conmigo *Perché so che verrai con me*

All'inizio della canzone lanciai uno sguardo a Stephie per poi osservare la persona a cui era dedicata la canzone

Sabes bien que tú me gustas mucho *Sai bene che tu mi piaci molto*
Sabes bien que tú eres lo que busco *Sai bene che tu sei ciò che cerco*
Y yo sé que vas andar conmigo, conmigo *e io so che verrai con me, con me*

Jorge mi osservava con il suo solito sorriso stampato sulle labbra e io ricambiai*

Tú eres sin duda el niño que yo siempre soñé, *Tu sei senza dubbio il bimbo che ho sempre sognato*
Desde el mismo instante en que te vi yo te amé *Nello stesso istante in cui ti ho visto io ti ho amato*
Estoy loca por ti, súper loca por ti *Sono pazza di te, super pazza di te*

Tú eres sin duda el príncipe que siempre esperé *Tu sei senza dubbio il principe che ho sempre aspettato*
Si hay alguien en tu vida, pronto te va a perder *Se c'è qualcuno nella tua vita presto ti perderà*
Estoy loca por ti, súper loca por ti *Sono pazza di te, super pazza di te*

E a quella frase non potei fare a meno di lanciare uno sguardo di sfida a Stephie che era tutt'altro che allegra

Yo sé bien que yo te muevo el piso *Io so bene che io ti faccio sentire un terrmoto dentro*
Yo sé bien que tú sientes lo mismo *io so bene che tu provi lo stesso*
Y sé muy bien que vas andar conmigo, conmigo *e so molto bene che verrai con me, con me*

Tú eres sin duda el niño que yo siempre soñé, *Tu sei senza dubbio il bimbo che ho sempre sognato*
Desde el mismo instante en que te vi yo te amé *Nello stesso istante in cui ti ho visto io ti ho amato*
Estoy loca por ti, súper loca por ti *Sono pazza di te, super pazza di te*

Tú eres sin duda el príncipe que siempre esperé *Tu sei senza dubbio il principe che ho sempre aspettato*
Si hay alguien en tu vida, pronto te va a perder *Se c'è qualcuno nella tua vita presto ti perderà*
Estoy loca por ti, súper loca por ti *Sono pazza di te, super pazza di te*


Quando finii tutti quanti mi applaudirono e vidi Stephie e le sue amiche andarsene arrabbiate; scesa dal palco mi sedetti tra Lodo e Jorge

Jorge: Bella canzone! Un giorno mi dirai a chi è dedicata?
Martina: Cosa ti fa credere che sia dedicata a qualcuno?
Jorge: Ci hai messo troppa determinazione nelle parole

Risi facendo ridere anche lui e poi mi voltai verso Lodo che si avvicinò al mio orecchio

Lodovica: Stephie si stava mangiando il fegato e Jorge neanche l'ha vista!

Risi insieme a lei per poi seguire l'unica lezione che ci importava. Quella sera sentii qualcosa sulla punta del mio naso mentre dormivo...

Lodovica: Tini...

Mossi il naso continuando a dormire mentre sentivo delle risate

Lodovica: Dai Tini svegliati
Mercedes: Tesoro? Abbiamo da fare apri gli occhi

Aprii lentamente gli occhi e notai che era buio mentre quelle quattro svitate delle mie amiche stavano ridendo come se fossero ubriache

Martina: Ma che ore sono?
Candelaria: è l'una
Martina: L'una!? Voi siete pazze

Dissi mettendomi a pancia in giù e affondando il volto nel cuscino. Ancora una volta sentii le loro risate

Alba: Dai Tini svegliati...
Martina: Sembrate quattro ubriache non so dove avete preso la birra ma andate a letto e lasciatemi dormire
Lodovica: Veramente non l'abbiamo ancora presa la birra
Mercedes: Già ma se ti muovessi potremmo andare a prenderla

Alzai confusa la faccia dal cuscino per guardare le mie amiche. Le osservai attentamente, erano tutte vestite in tiro, Lodo(http://i1267.photobucket.com/albums/jj543/Rita_Paruano/55087_zps465e219d.jpg) Cande (http://i1267.photobucket.com/albums/jj543/Rita_Paruano/vestiti-low-cost-capodanno-2013-minidress-con-paillettes-blu_zps5078ed6b.jpg) Mechi(http://i1267.photobucket.com/albums/jj543/Rita_Paruano/Fashionable_Sexy_Disco_Dance_dress__zps0d40c4b1.jpg) e Alba. (http://i1267.photobucket.com/albums/jj543/Rita_Paruano/Capodanno-2012-nero-_zps413528e5.jpg)

Martina: Ma cosa...
Lodovica: Dai scema dobbiamo andare ad una festa muoviti!
Martina: Ma che festa?
Mercedes: Che ti importa? Sappiamo solo che c'è una festa da sballo in una casa non molto lontana da qui
Candelaria: I genitori di un amico di Yoyi sono fuori e lui da una super festa nella sua super villa
Alba: Esatto quindi ti potresti super muovere? Grazie!
Martina: Ma io ho sonnooo
Lodovica: Ooo andiamo non dirmi che preferisci il letto a una super festa!
Martina: Mmm...
Mercedes: Inoltre pensaci un attimo, festa, Jorge e niente Stephie
Candelaria: Dobbiamo continuare?
Martina: Mi hai convinto quando hai detto Jorge
Mercedes: Non avevo dubbi
Lodovica: Già vieni

Lodo mi tese la mano e io l'afferrai alzandomi in piedi sul letto per poi dirigermi verso l'armadio e con l'aiuto delle ragazze mi preparai.(http://i1267.photobucket.com/albums/jj543/Rita_Paruano/collezione-bershka-capodanno-2013-3_zps86620ac6.jpg)

Mercedes: Wuhuuu ragazza! Che bomba!
Alba: dai andiamo
Martina: Non è molto lontano vero? Questi tacchi uccidono
Candelaria: Chi ha detto che dobbiamo camminare?
Martina: No?
Lodovica: No! La preside ci ha prestato la sua bellissima mercedes classe E cabrio grigia!
Martina: Davvero?! Ha-ha detto di si?
Lodovica: Ho detto che la preside ci ha prestato la sua auto non che abbiamo chiesto in prestito la sua auto quindi andiamo!
Martina: Ma come ci entriamo dieci di noi in macchina?
Candelaria: Tu non preoccuparti che ci entriamo

Ci togliemmo le scarpe per scendere silenziosamente le schela fino ad arrivare all'uscita

Alba: Dove sono i ragazzi?

Il tempo che che Alba finisse la frase ed ecco piombarci davanti la macchina decapottabile della vicepreside con i ragazzi dentro. Al volante c'era Jorge, accanto a lui un pò strettini Diego e Xabi mentre dietro dove c'era lo spazio di quattro posto c'erano Facundo e Jerry

Jorge: Serve un passaggio signorine?
Diego: *Fischia* Che schianti!

Tutti quanti si misero a ridere e Xabi diede una gomitata a Diego

Xabiani: Idiota non dobbiamo farci sentire

Ci avvicinammo all'aulto, Mechi si mise davanti sulle gambe di Diego, Alba si sedette dietro su quelle di Facundo che sembrava leggermente imbarazzato, Io, Lodo e Cande poggiamo i piedi sui sedili posteriori e ci sedemmo praticamente sul cofano e infine a terra ai piedi di Cande sul sedile c'era Dj

Jorge: Hey bellissime voi tre lì sopra, non potrebbe sedersi una di voi sulle gambe di Dj e le altre due sul sedile una imbraccio all'altra?
Candelaria: E privarci dell'emozione di stare sedute qui sopra?
Lodovica: Ma anche no!
Jorge: *ride* Va bene...pronte signore?
Lodovica: Vai fratellone a tutto gas!!!

Jorge mise in moto e immediatamente i nostri capelli volarono al vento. Se ci avesse fermato la polizia sarebbe stata la fine direi, nonostante ciò nessuno di noi sembrava preoccupato di questo. Continuavamo a ridere come sceme senza neanche aver bevuto. Arrivammo di fronte a una villa enorme con tanto di piscina. Xabi aprì la porta e lui uscì seguito da Mechi e Diego. Anche Alba aprì la porta e lei e Facu scesero dall'auto, Jorge tese la mano a Lodo per aiutarla a scendere e poi fece lo stesso con me e Cande

Jerry: Heyyy non dimentichi qualcuno?
Jorge: Scendi da solo Dj!

Tutti ridemmo dato che Jerry aveva anche teso la mano. Fu in quel momento che potei ammirare l'abbigliamento di Jorge, dei pantaloni bianchi stretti e una camicia nera con i primi tre bottoni sbottonati. Mi morsi il labbro guardandolo era così bello...e sexy

Jorge: Vieni Tini

Mi accorsi di essere rimasta dietro a tutti quando Jorge mi chiamò tendendomi la mano. Mi avvicinai a lui che mise la mano sinistra dietro la mia schiena mentre avanzammo verso la villa. Una volta dentro un ragazzo dai capelli neri e ricci si avvinò a noi, a Jorge per essere precisi e gli diede la mano

Xxx: Hey Jorge!!! Benvenuto!!!
Jorge: Grazie a te dell'invito Matt!
Matt: E wow quanti schianti!!!

Disse squadrando tutte noi ragazze

Diego: Lei è già impegnata! Andiamo!

Disse scorbutico Diego riferendosi a Mechi e dandole una delicata spinta in avanti per allontanarsi da noi.

Matt: Wow Lodovica sei ancora più bella dell'ultima volta!
Jorge: Matt stai lontano da mia sorella, sei sempre il solito lupo affamato no?
Matt: Puoi ben dirlo!
Jorge: Bhe mi dispiace ma non ti ho portato niente, mia sorella è fidanzata con Xabi

Disse indicando Xabiani e lui le cinse la vita

Jorge: Alba è la ragazza di Facu, Cande di Dj e lei è mia

Disse stringendo la mia vita per avvicinarmi al suo petto. Arrossii di botto, non so se è normale ma vicino a lui non riesco più ad essere sicura di me, la sua vicinanza mi rende euforica. Dentro di me è come se avessi un vulcano in eruzione e non posso fare niente, per il semplice fatto che non riesco a muovermi

Matt: Va bene messaggio ricevuto, spero che vi divertiate amico!
Jorge: Contaci!

Il ragazzo si allontanò e Jorge si avvicinò al mio orecchio

Jorge: Se qualcuno te lo chiede rispondi che sono il tuo ragazzo, qui dentro vogliono solo una cosa, intesi?

Annuii sempre tenendo il capo chino, non potevo guardarlo in faccia o avrebbe visto il mio rossore.

Jorge: Vuoi ballare?
Martina: Si!
Xabiani: Andiamo anche noi Lodo?
Lodovica: Si dai!!!

La serata sembra essere iniziata per il meglio, fino a quando dopo la terza canzone un gruppo di ragazzi non rapii lettaralmente Jorge. Lui inizialmente si oppose con gentilezza ma alla fine fu costrotte a cedere. Sbuffai e mi su uno degli sgabelli. Un ragazzo che neanche guardai mi si avvicinò

Xxx: Hey piccola sei libera stasera
Martina: No, passo la serata con il mio ragazzo

Risposi senza neanche guardarlo e indicando Jorge seduto sul divano

Xxx: Sei la ragazza di Jorge?!
Martina: Si! Perché che c'è di strano!?
Xxx: Niente solo...non sei un tantino piccola?

Ora lo prendo a pugni

Martina: MA DI CHE TI IMPICCI?!
Xxx: Niente io...
Martina: Senti v********o che è meglio!
Xxx: Ma...
Lodovica: Niente ma sgombra cicciobello

Mi voltai di scatto al suono della voce di Lodo che era arrivata alle mie spalle. Il ragazzo se ne andò praticamente rassegnato e io notai che Lodo era leggermente furiosa...

Martina: Che hai?
Lodovica: Che ho? Vediamo "il mio ragazzo"

Disse alzando le dita per fare le virgolette

Lodovica: Non fa altro che flirtare con quella castana slavata
Martina: Come fai a dire che non è naturale?
Lodovica: è evidente!!!

Dalla sua espressione deduco che sia meglio non contraddirla mentre guarda Xabiani seduto sul divano a parlare con quella ragazza

Lodovica: è una modella pff!
Martina: è carina

Lodovica si volta di scatto verso di me guardandomi male

Martina: N-non quanto te ma è carina
Lodovica: Ti sei salvata per un pelo, dov'è mio fratello?
Martina: Rapito dai suoi amici
Lodovica: Oh no quella banda di idioti?
Martina: Già...era iniziato tutto così bene
Lodovica: Si puoi ben dirlo...hey andiamo a ballare?
Martina: Io e te?
Lodovica: Si dai ho della rabbia da sbollire
Martina: Ok!

Lodovica mi tese la mano e inisieme andammo sulla pista da ballo. Notammo che c'erano anche Alba e Facu che stavano ridendo mentre ballvano

Facundo: Sei bellissima!
Alba: Grazie!
Facundo: Alba posso fare una cosa?
Alba: Cosa?
Facundo: Dimmi solo se posso
Alba: Okey!

Io e Lodo vedavamo che si stavano parlando all'orecchio dato che la musica era altissima e non capivamo cosa stavano dicendo fino a quando non vedemmo le mani di Facundo posarsi sul volto di Alba per poi baciarla con molta, molta passione. Sia io che Lodo sgranammo gli occhi trattenendo a più non posso una rista. Ci lanciammo uno sguardo e fu allora che esplodemmo a ridere

Lodovica: Non ci posso credere!!!
Martina: Ma neanche io!!!
Lodovica: La birra deve aver regalato un pò di coraggio a Facu!!!
Martina: Siii o forse molto di più guardali

Il bacio passionale di Alba e Facu stava diventando un bacio pieno di foga erano strette l'uno all'altra e io e Lodo continuavamo a ridere come due ubriache

Lodovica: Hai il telefono a portata di mani?
Martina: Si
Lodovica: Scatta una foto dai dai dai

Risi prendendo il cellulare e scattai la foto

Lodovica: Non ce la faccio più! Vieni andiamo a bere qualcosa

Lodo mi prese la mano e ci allontanammo dalla birra per prendere un bicchiere di ginger e me lo tese mentre lei si versò qualcos'altro nel suo bicchiere ugualmente rosso

Martina: Cos'è quello?

Chiesi indicandolo con il dito

Lodovica: Caipiroska alle fragole
Martina: Voglio assaggiarla
Lodovica: Non pensarci nemmeno!
Martina: Perché?
Lodovica: Perché sei minorenne e contiene il 40% di alcol
Martina: LODO! Non trattarmi anche tu come una bambina!!!
Lodovica: Non ti sto trattando come una bambina
Martina: Fammelo assaggiare!
Lodovica: No! Se lo scopre mio fratello mi ammazza!
Martina: Tuo fratello non lo verrà mai a sapere e poi non è mio padre!
Lodovica: Solo un sorso scema hai capito?
Martina: Si va bene!!!

Provai a prendere il bicchiere ma Lodo lo allontanò da me

Lodovica: Non scherzo uno solo
Martina: Ho capito!

Presi il bicchieri e feci un sorso. Chiusi gli occhi facendo inevitabilmente una smorfia disgustata mentre Lodovica scoppio a ridere. Non è un granché...

Lodovica: Oddio Tini dovresti vedere la tua faccia!!!
Martina: è-è buona
Lodovica: Si certo!!!

Lei continuò a ridere prendendomi il bicchiere da mano mentre presi il ginger

Martina: Dico sul serio!
Lodovica: Aha raccontalo a una che non ha visto la tua faccia. Te lo farei ribere solo per scattare una foto alla tua faccia
Martina: Ma sta zitta!!!
Jorge: Lo-Lodo

Lodovica si voltò e io guardai nella sua stessa direzione. Jorge aveva la mano destra poggiata sulla testa e sembrava che a stento riuscisse a tenersi in equilibri, di fatti stava stava per vadere addosso a Lod ma lei gli mise una mano sul petto per sorreggerlo

Lodovica: Hey!!! Ma quanto hai bevuto idiota?!

Lodo fece una faccia disgustata guardandolo per poi farlo sedere sull sgabello

Jorge: Non lo so, abbiamo fatto una gara
Lodovica: Ma lo vedi che sei scemo?! Ti costa tanto rifiutare una sfida per una volta? Perché sei così dannatamente competitivo in tutto me lo spieghi!? Cavolo!
Martina: E adesso?

Lodovica si voltò verso di me e sospirò

Lodovica: Bhe adesso...

Mentre io e Lodo stavamo parlando una ragazza scura di pelle si era avvicinato a Jorge e gli stava tirando la camica, entrambe sentimmo la sua voce dire "hey tesoro vieni con me?" e lei si votò di scatto togliendo bruscamente la mano della ragazza da Yoyi

Lodovica: Lontano dal mio ragazzo bambola!

La ragazza guardò male Lodo e poi si allontanò. Successivamente guardò il divano dov'erano ancora Xabi e quella ragazza

Lodovica: Tini ti devo chiedere un'enorme favore
Martina: Che?
Lodovica: Porta Yoyi al collegio
Martina: Che?! Ma da sola?
Lodovica: Si
Martina: E come?!
Lodovica: Ti chiamo un taxi! Ti prego non dirmi di no! Se me ne vado Xabi finisce con quella!

Lodovica incrociò le dita delle mani supplicandomi e facendo la faccia da cucciolo. Come faccio io a dirle di no? Sospirai

Martina: Va bene!
Lodovica: Aaaa grazie!!! Ti voglio bene! E non ti preoccupare il tempo che raduno tutti quanti e torniamo anche noi al collegio
Martina: Va bene ok!
Lodovica: Ti voglio bene!
Martina: Si anche io

Lodovica mi da un bacio sulla guancia abbracciandomi e poi si allontana per poi tornare indietro...

Lodovica: Aspetta un attimo

Mise la mani nella tasca destra di Jorge e prese le chiavi dell'auto per poi sorridermi e andare verso il divano. Vidi un'altra ragazza avvicinarsi a Jorge, ho capito che è bello ma voi siete senza pudore e che cavolo! Mi avvicinai stizzata alla ragazza e la spinsi

Martina: Non toccare il mio ragazzo grazie!

Dissi per poi prendere il braccio di Yoyi per trascinarlo fuori di lì

Jorge: Tini, piano
Martina: Si piano, una faccia di schiaffi di farei!
Jorge: Anche tu no!!!
Martina: Ooo siii...e poi dite che io sono la bambina

Quando uscimmo fuori il taxi era già arrivato, aiutai Jorge ad entrarci e ci portò fin fuori il collegio, per fortuna Jorge era abbastanza lucido da pagare anche perché io non avevo niente di soldi appresso. Gli feci poggiare il braccio sinistro intorno alle mie spalle per aiutarlo a camminare, ma è molto più pesante di me e quindi barcolliamo a destra e sinistra

Jorge: Ooo la mia testa!
Martina: Shhh stai zitto!

Mi venne un'idea e portai Jorge nella cucina buia e vuota. Lo feci sedere su una delle sedie e lui mise i gomiti sul tavolo e la testa tra le mani

Martina: Resta qui ok?
Jorge: E dove vuoi che vada?
Martina: Bhe almeno riesci ancora a capire quello che fai e che ti si dice

Dissi ridendo.

Martina: Accendo la luce
Jorge: Non ti azzardare nemmeno!
Martina: Vaaa bene!
Jorge: Avrei dovuto stare con te, sarebbe stato meglio
Martina: Quel che fatto è fatto
Jorge: Tini?
Martina: Si?
Jorge: Dove siamo?

Disse alzando la testa e guardandosi intorno

Martina: In cucina
Jorge: Perché?
Martina: Bhe controllo se c'è tutto il necessario per vedere se posso prepararti una cosa che faceva mia nonna
Jorge: Cioé?
Martina: è una cosa che usava per far passare almeno un pò la sbornia a mio zio
Jorge: Mmm...

Poggiò le braccia sul tavolo e il capo su di esse mentre io iniziai a fare quello che dovevo. Per fortuna c'era tutto il necessario e dopo un pò finii

Martina: Ecco prendi

Jorge guardò attentamente il bicchiere con il liquido verde che avevo tra le mani

Jorge: Che intruglio è questo?
Martina: Tu bevi piano che scotta e basta
Jorge: Mm...

Jorge bevette solo un sorso per poi fare una faccia schifata e io scoppiai a ridere

Jorge: MA CHE SCHIFO!!!
Martina: Serve a farti passare la sbornia non deve piacerti
Jorge: No io non lo bevo!
Martina: Non fare il bambino e bevi se no te lo faccio bere io!
Jorge: Sono più forte di te!
Martina: Quando sei lucido si ma ora sei ubriaco tesoro, non ti reggi neanche in piedi da solo quindi bevi e non provocarmi

Lui sorrise per poi buttare giù tutto d'un sorso quello schifo. Chiuse forte gli occhi e cacciò la lingua da fuori

Jorge: Posso avere anche un bicchiere d'acqua?

Martina: Si

Gli presi il bicchiere d'acqua e poi lo feci poggiare nuovamente a me mentre ci dirigemmo verso la sua stanza

Martina: Visto? Almeno non barcolli più come prima
Jorge: Già, ma continuo ad avere quel sapore schifoso in bocca
Martina: Tu pensa al bellissimo mal di testa che avrai domani

Dissi mentre entrammo in camera sua e lui rise

Jorge: Quello ce l'ho già adesso
Martina: Forse dovresti farti una doccia fredda sai?
Jorge: Si...
Martina: Io vado
Jorge: No aspetta

Mi voltai per uscire fuori dalla stanza ma lui mi prese il polso facendomi voltare verso di lui. Oscillò in avanti poggiando la sua fronte sulla mia e sollevò la mia mano posandola sul suo petto. Ecco ci risiamo, di nuovo il cuore che batte a mille, a questa vicinanza è una cosa inevitabile per me.

Jorge: Mi-mi aiuti con la camicia?

Deglutii mentre lui chiuse gli occhi ancora poggiato con la sua fronte sulla mia. Alzai anche l'altro braccio e chinai lo sguardo sui suoi bottoni iniziando ad aprirli uno ad uno. Sentivo come un formicolio nelle mani che a stento riuscivo a muovere. Ad ogni bottone il suo petto diventa sempre più visibile davanti ai miei occhi. Sospirai mentre un'ondata di calore invase il mio corpo, non so quanto tempo ancora sarei riuscita a stare in piedi, probabilmente le mie gambe mi avrebbero mollato da un momento all'altro. Arrivai all'ultimo bottone e con le mani tremanti gli sfilai la camicia facendola cadere sul suolo. Alzai nuovamente lo sguardo e incrociai i suoi occhi questa volta aperti. Oh mio Dio questa vicinanza mi sta uccidendo. Ho le mani ferme, immobili sulle sue braccia, la sua fronte ancora sulla mia, il suo sguarda vicinissimo e dritto nei miei occhi. Sento la sua mano destra posarsi sotto al mio mento e il suo pollice sfiorare con delicatezza il mio labbro inferiore alla quale adesso è dedicato anche il suo sguardo. Lentamente chino anche io lo sguardo sulle sue labbra.

Jorge: Lo sai, ricordo ancora di quella volta che ci siamo baciati sul palco...le tue labbra sono così dolci e...invitanti...

Comincio ad ansimare perdendo il lume della ragione, la mia testa mi fa male, mi ha abbandonato non capisco più niente; percepisco solo il suo naso sfiorare il mio mentre il mio corpo sta pregando di poter finalmente toccare il suo.

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Capitolo 8
*** Mi crederà? ***


Resto immobile fino a quando non sento le sue calde labbra posarsi sulle mie, muoversi dolcemente sulle mie. Le sue braccia cominciano a stringere la mia vita mentre in meno un minuto io rispondo a quel bacio. Il peso del suo corpo spingermi all'indietro mi porta a eseguire il suo comando e velocemente mi ritrovo con le spalle contro la porta mentre non so cosa prende possesso del mio corpo. Le mie mani si muovono fino ad arrivare al suo collo. Oh mio Dio che mi sta succedendo? Non ho più controllo su me stessa, si Jorge mi fa impazzire. Sento un fuoco dentro e tutto un tremolio continuo attraverso ogni parte del mio corpo. Le mie mani iniziano ad accarezzargli dolcemente i capelli mentre sento ti stare ansimando sempre più forte.

Intanto nel corridoio i ragazzi erano appena tornati. Lodovica si poggiò sotto il braccio di Xabiani mentre si toglieva la scarpe

Lodovica: Mamma mia che male!
Xabiani: Io non ti capisco
Lodovica: Che vuoi capire tu? Non sei una ragazza non puoi capire il dolore che procurano questi trampoli infernali
Xabiani: Non mi riferisco alle scarpe Lodo, mi riferisco a come ti sei comportata stasera!

*Flashback*
Lodovica si sede in mezzo a Xabi e la ragazza con la quale stava parlando sul divano.

Lodovica: Ciao!!! Io sono Lodovica, come stai? Molto piacere

Lodo tutta sorridente le tese la mano e la ragazza la guardò stranita mentre Xabiani la osservò un pò spaventato

Xabiani: Lodovica che stai facendo!?
Lodovica: Come "che sto facendo" tesoro? Mi sto presentando alla tua amica

Xabiani guardò la ragazza con un sorriso nervoso mentre Lodovica gli accarezzava la guancia con la mano destra

Xabiani: Non è come sembra eh, Lodo sai ho fame e vorrei qualcosa da mangiare, TI PREGO

Xabiani marcò l'ultima parola e Lodovica sorrise sedendosi a cavalcioni sopra di lui e mise le mani tra i suoi capelli. Si avvicinò alle labbra del ragazzo per sfiorarle facendolo deglutire

Lodovica: Sicuro di avere fame di cibo?

Xabiani non riusciva a rispondere e la mora si avvicino ancora di più facendo in modo che le loro labbra si toccassero e cominciassero a muoversi contemporaneamente. In un primo momento Xabiani sgranò gli occhi mentre la ragazza che era seduta sul divano se ne va facendo una faccia disgustata. Il ragazzo non sapeva cosa fare ma gli bastarono pochi secondi per capire che non si sarebbe opposto a quel pacio. Poggiò le mani introno alla vita della ragazza ricambiando il bacio e attirandola il più possibile a se. Il bacio durò ancora per un pò fino a quando Lodovica non si staccò bruscamente dal ragazzo allontanando il volto di lui con la sua mano destra e alzandosi in piedi. Xabi la osservò confuso mentre lei si leccò le labbra

Lodovica: Dai andiamo, si è fatto tardi e Yoyi si è ubriacato su
*Fine flashback*

Lodovica: è che...è che...
Xabiani: Che? è CHE LODO?!
Lodovica: Niente!!! Uno mi stava rompendo e io ho detto che tu eri il mio ragazzo e gliel'ho dimostrato! Fine! Non facciamone una tragedia

Lodovica si allontanò da Xabiani dirigendosi a passo svelto nella sua stanza

Xabiani: Certo tanto tuo fratello poi ammazza me mica te!

Jorge continua stringermi ancora di più la mia vita, mi sento completamente attaccata al tuo corpo; non credo che si possa stare ancora più vicini di così...almeno non ancora vestiti. La sua lingua entra rapidamente nella mia bocca intrecciandosi con la mia. Ora so cosa vuol dire quando si dice "gli ormoni hanno preso il sopravvento", era una cosa che non credevo possibile, ma cavoli se lo è! Ho la gola secca e mi rendo conto di essere senza fiato già da un pò. Poggio le mani sulle sue spalle per allontanarlo un pò da me. Chino il capo mentre cerco di recuperare quanto più fiato possibile. Dopo alzo la testa osservando lui che si siede su uno dei letti con la mano sinistra sugli occhi, è in quel momento che mi ricordo del fatto che lui è ubriaco. Sento la porta alle mie spalle aprirsi e urtare contro di me che mi sposto subito

Xabiani: Hey ma...Tini eri davanti alla porta?
Martina: S-si
Xabiani: Scusami non lo sapevo, ti ho fatto male?
Martina: N-no
Diego: Hey hai corso una maratona?

Chiese lui ridendo. Aha certo come no, una maratona

Xabiani: Immagino che portare Jorge fino a qui non sia stato facile per te
Martina: N-no infat-ti
Facuundo: Perché la camicia di Yoyi è sul pavimento?
Martina: Pe-pe-perché...la doccia...e l-lui n-non ri-riusciva a...no-non

Ero diventata tutta rossa in viso me lo sento, di colpo il fiato mi era tornato ma stavo balbettando nervosamente e gesticolando

Jerry: Uuu il gioco dei mimi!!! Ok vai Tini!!!
Xabiani: Ma che gioco dei mimi idiota! Ha detto che voleva buttare Jorge sotto la doccia con l'acque fredda per farlo riprendere dalla sbornia no?

Sgranai gli occhi per poi annuire rapidamente col capo. Oh Xabi tu non hai la minima idea di quanto io ti sto adorando in questo momento.

Diego: Aaaa ma dovevi buttarcelo con tutti i vestiti! Si fa così e poi è più divertente
Facunda: Già Diego ne sa qualcosa! Lo facciamo sempre con lui

Facundo e Jerry risero fino a quando Diego non li guardò male e si zittirono di botto.

Xabiani: Va bene Tini, tranquilla adesso ci pensiamo noi a lui tu va pure a dormire
Martina: O-ok buona notte
Ragazzi: Buona notte!
Xabiani: E tu vieni con me campione!
Jorge: La testa!!!
Diego: Lo faccio io! è mio cugino!
Xabiani: Non è il caso!

Sentivo le loro voci anche dopo aver chiuso la porta. Il collegio era davvero tetro oltre che buio pesto. Mi diressi a passo lento verso la mia stanza, non avevo paura, no perché ero ancora immersa nei miei pensieri. Il mio cuore non aveva ancora recuperato del tutto il il battito regolare. Andai nella mia camera, anche qui le luci erano spente. Una volta chiusa la porta mi poggiai con le spalle contro di questa e mi lasciai scivolare fino a sedermi a terra. Posai due dita della mano destra sulle mie labbra chiudendo gli occhi ricordando ancora e ancora la sensazione di quel bacio così profondo. Il mio braccio sinistro era intorno alla mia vita che strinsi ricordando ancora la stretta di Jorge...come se ce ne fosse bisogno, ogni cosa che è successa in quella stanza qualche minuto fa, resterà per sempre indelebile nel mio cuore. Quello è stato il mio primo e vero bacio, uno di quelli che ti lasciano letteralmente senza fiato

Lodovica: Tini?

La voce di Lodo che era distesa nel suo letto mi fa aprire di scatto gli occhi

Martina: S-sei sveglia?
Lodovica: Si, non riuscivo a dormire? Ma sei seduta a terra?
Martina: I-io...no!
Lodovica: Cos'è successo?
Martina: N-niente
Lodovica: So quando menti sai?
Martina: Emm...metto il pigiama
Lodovica: Ok

Mi alzai dal pavimento e misi le mani davanti per vedere dove camminavo. Per fortuna il mio letto era dalla parte di fuori, il primo a destra. Misi il pigiama e poi mi avvicinai al letto di Lodo

Martina: Ti sei addormentata?
Lodovica: No, vieni

Lodovica si spostò un pò sollevando la coperta per farmi spazio nel suo letto e mi distesi vicino a lei. Lo feci e poi la osservai. Stava fissando il soffitto, feci la stessa cosa e poi iniziai a parlare

Martina: Come mai non riesci a dormire?
Lodovica: Ho baciato Xabi

Spalancai gli occhi voltandomi subito verso di lei

Martina: Tu cosa?!?
Lodovica: Shhh!!! Sveglierai anche le altre!!! Era il modo più facile per allontanare quella brutta scorfana!
Martina: Bhe brutta scorfana non...

Nonostante fosse buio e non riuscivo a vedere bene il suo volto, avvertii il gelido sguardo di Lodo su di me che mi mise a tacere

Martina: E lui che ha fatto?
Lodovica: Bhe lui ha risposto e poi quando siamo venuti qui mi ha fatto una tragedia!
Martina: Una tragedia?
Lodovica: Si!
Martina: Wow...io spero vivamente che Jorge domani non ricordi nulla di ciò che è successo
Lodovica: Perché?

Sospirai e inizia a raccontare tutto quello che era successo a Lodo. Lei mi guardava incredula e poi scoppiava a ridere di tanto in tanto. Anche Lodo mi raccontò più dettagliatamente ciò che successe quella sera e anche io non potei fare a meno di schiattare dalle risate, tuttavia dovevamo contenerci per non svegliare le altre (soprattutto dopo che Mechi ci aveva lanciato una cuscinata dicendo che se ci sentiva ridere di nuovo come due cornacchie si sarebbe alzata e ci avrebbe soffocato con i nostri cuscini.) Dopo un pò ci addormentammo cadendo in un sonno veramente profondo. Il giorno seguente non avevo né la voglia né la forza di alzarmi dal letto

Lodovica: Tini!!!
Martina: Shh!!
Lodovica: Ma non fare Shh a me!!!
Martina: Mmm...

Sentii il rumore della porta essere aperta abbastanza bruscamente e le risate dei ragazzi

Jorge: Buongiorno!

Al sentire la voce di Jorge scattai in piedi sul letto

Jorge: Carino il pigiama

Disse guardandomi da capo a piede e guardandomi introno vidi che le ragazze erano già tutte vestite

Diego: Si Tini direi che svegliarti presto non è proprio il tuo forte
Facundo: Sembri peggio di Dj e ce ne vuole per essere peggio di Dj eh
Jerry: Hahaha si vero ce ne vuole per essere peggio di D...heyyyy ma sono io?!
Facundo: Vedi? Che ti dicevo
Lodovica: Dai andiamo a fare colazione! E tu muoviti signorina!!!

Annuii alle parole di Lodo mentre usciva insieme agli altri, tutti uscirono tranne Jorge

Jorge: Vuoi stare in piedi sul letto ancora per molto o ti muovi?

Mi chiese con un mezzo sorriso e io annuii col capo e poi corsi in bagno portandomi anche i vestiti e dopo essermi preparata quando uscii vidi Jorge disteso sul mio letto e iniziai a fare degli strani pensieri. Scossi il capo per cacciarli via e poi aprii bocca

Martina: Sono pronta!
Jorge: Ah bene! Andiamo

Con uno scatto si alzò dal letto, mise il braccio destro intorno alle mie spalle mentre uscivamo e chiuse la porta. Mi chiedo se si ricordi di ciò che è successo ieri sera...

Jorge: Grazie per ieri sera

Alzai di scatto il capo guardandolo

Martina: D-di cosa?
Jorge: I ragazzi mi hanno detto dell'aiuto che mi hai dato sinceramente l'ultima cosa che ricordo è di aver bevuto un intruglio verde che faceva schifo!
Martina: Quando eravamo in cucina?
Jorge: Si...spero di non aver fatto niente di stupido dopo
Martina: N-no tranquillo

Si ricorda di ciò che ha fatto prima di bere l'antidoto della nonna e non quello che ha fatto dopo quando era più lucido? Bha questo è strano ma...meglio così in fondo.

Martina: Jorge, posso farti una domanda?
Jorge: Certo, dimmi
Martina: Come mai non ti sei portato anche Stephie alla festa di ieri?...non fa queste cose?
Jorge: GIà non le piacciano, gliel'ho chiesto più volte di venire ma lei lo trova noioso e immorale o qualcosa del genere

Entriamo nella mensa al fianco di Lodo ci sono due tazze di latte, probabilmente mia e di Jorge. Ci sediamo, lui vicino a Lodo e io fuori. Dall'altra parte accanto a Lodo c'è Xabiani e poi segue Dj. Di fronte a me c'è Cande, poi Diego che si scambia effusioni con Mechi, Facundo e Alba che lo sta imboccando con una fetta biscottata con la nutella

Jorge: Mi sono perso qualcosa?

Chiese confuso guardando Alba e Facundo

Lodovica: Oh si! Tini!

Mi chiamò Lodo facendo il segno del cellulare con la mano destra e io capii. Presi il cellulare e mostrai la foto del bacio di Facundo e Alba mentre si baciavano ieri sera

Alba: Che c'è lì sopra?
Jorge: Wow congratulazione!!!

Disse Jorge ridendo e io e Lodo insieme a lui, poi mostrai il cellulare a Alba che diventò rossa.

Alba: Come-quando eh!?
Lodovica: Come quando che?
Jerry: Uuu il gioco dell'aggiungi la parola?! Come quando che dai! suona bene no?
Xabiani: Tu sei una caso perso proprio eh?
Jerry: Perché? Suonava meglio come quando che chi?

Tutti quanti ridemmo guardando Dj e poi ci alzammo per andare in classe, tutti tranne lui ovviamente

Jerry: E ore che ho fatto? Perché ridete?
Jorge: Muoviti!
Jerry: Ma...voglio ridere anche io!!! Aspettatemi!

Una volta entrati in classe prendemmo posto

Candelaria: Ragazzi oggi viene una nuova
Jorge: Una nuova?
Candelaria: Si sostituisce la Tutillo
Jorge: L'hai già vista?
Candelaria: No so solo che è una donna e si chiama Ines Martinez
Martina: Com'è che Cande sa sempre tutto dei prof?
Jorge: è lei che si occupa di entrare nell'aula della direttrice e fare queste verifiche
Lodovica: Cande a che ora ce l'abbiamo?
Candelaria: Seconda!
Lodovica: Allora ti va se andiamo a controllare che tipo è?
Candelaria: Si certo!
Jorge: Mi raccomando non date troppo nell'occhio
Lodovica: Tranquillo fratellino
Jerry: Facciamole credere di essere perseguitata da un assassino!
Jorge: Ma lo sai Dj quest'idea è così buona che ce la teniamo per la prossima volta, altre idee? *Jerry alza la mano* Non la manderemo a fare nessun viaggio! Te l'ho già spiegato che quella non è una punizione! *Jerry abbassa la mano e mette il broncio*
Diego: E se le mettiamo un preservativo nel registro?
Jorge: Già fatto qualcosa di più originale
Alba: Un secchio d'acqua addosso?
Jorge: Banale
Mercedes: La terrorizziamo con la storia del fantasma?
Jorge: Non siamo sicuri che funzioni, non la conosciamo bene, dipende dal tipo, per ora dobbiamo pensare a qualcosa che vada bene per chiunque
Facundo: Le sfasciamo la macchina!
Jorge: Prima bisogna verificare se ha una macchina
Martina: E se ci limitassimo ad essere, si come dire...volgari?
Jorge: Che cosa vuoi dire?
Martina: Mettiamo in scena una commedia senza pudore
Xabiani: Vuoi dire che dobbiamo imitare Diego e Mechi?
Martina: Esatto, credo che questo farebbe innervosire e scioccare chiunque
Jorge: Tu sei un genio!

Jorge mi prese il viso tra le mani dandomi un bacio sulla fronte

Xabiani: Eee...Jorge...tu lo hai capito che ci dobbiamo baciare tutti si? Anche...tua sorella
Jorge: E chi ti dice che la devi baciare tu e non io mia sorella?
Xabiani: Bhe ma non sarebbe strano? Cioè è tua sorella, cioè sorellastra, però cioè...aaa lasciamo stare
Lodovica: Eccoci qui!
Candelaria Sembra la versione femminile di Smithers!
Jorge: Allora il piano di Tini è ancora più perfetto
Lodovica: Quale piano?

Raccontammo il piano a Lodo e Cande che erano appena arrivate e anche loro la trovarono un'idea geniale

Jorge: Estraiamo le coppie a sorte?
Diego: Certo! Io ho già estratto!

Disse Diego tirando il polso di Mechi per farla avvicinare a se

Jorge: Tu sei scontato, come anche Alba e Facu
Lodovica: *si schiarisce la  voce* Fratellino
Jorge: Si?

Lodovica fa un segno con il dito per far avvicinare Jorge e le dice qualcosa all'orecchio

Lodovica: Tini è abituata a baciare solo te non metterla in difficolta
Jorge: Hai ragione...allora facciamo così io e Tini, Lodo e Xabi, Cande e Dj
Jerry: Ma io non ho ancora capito cosa dobbiamo fare
Jorge: Meglio così lascia fare a Cande
Candelaria: Vieni scemo

Cande portò Jerry al suo posto e si sedette sulle sue gambe accavallandole e lui la guardava con gli occhi fuori dalle orbite

Diego: Goditela Dj questa non ti ricapita più

Disse Diego ridendo mentre faceva sedere Mechi sul loro banco  e si posizionava tra le sue gambe pronto per baciarla. Alba invece era seduta sulla sedia accanto a Facu con le gambe distese su quelle di lui, il volto tra le sue mani che già si stavano baciando. Xabiani era seduto al suo posto e Lodo si era seduta a cavalcioni su di lui con le braccia intorno al suo collo. Sospirai abbassando lo sguardo mentre Jorge mi prese la mano

Jorge: Non dobbiamo farlo per forza lo sai vero? Voglio dire, loro bastano e avan...
Martina: No! No no io lo voglio fare e poi è stata una mia idea! Insomma è solo uno scherzo no? Un gioco
Jorge: Si certo un gioco a circuito chiuso dato che ci fidiamo gli uni degli altri
Martina: Già, io non ho problemi
Jorge: Ok come vuoi

Jorge si sedette sulla mai sedia con le spalle al muro e distese i piedi sulla sua. Si certo, era solo un gioco, un gioco pericoloso, mi piaceva così tanto farmi male? No, mi piaceva così tanto sentire le labbra di Jorge sulle mie, perché lo amavo; si lo amavo dopo ieri sera non mi sono rimasti più dubbi io lo amo, io lo voglio! Mi allungò la mano facendomi segno di sedermi sopra di lui, presi la mano e lo feci mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe

Jorge: Vieni più su

Feci come mi aveva detto sedendomi sulla sua vita, ecco che il mio cuore ricominciava a perdere il controllo, il mio corpo a riscaldarsi insieme ai miei ormoni e una totale perdita di coscienza direi. Jorge mise le mani sui miei fianchi sotto la maglietta e io mi irrigidii

Jorge: Ti da fastidio?
Martin: N-no

Cercai di dire con la voce più normale possibile, ed era vero non mi dava fastidio, mi faceva semplicemente avvampare. La campanella suonò, le due coppie presenti avevano già dato il via alle danze mentre le altre tre restanti, tra cui noi attendemmo ancora un pò; ero ancora tesa, molto tesa, come una tavola di marmo. Si sentirono dei passi e vidi tutti quanti iniziare a baciarsi, io avevo il capo voltato verso Lodo e Xabi quando sento le labbra di Jorge sul mio collo e oh Mio...Deglutii mentre mi attirava a se con sempre più forza, chiusi gli occhi e lentamente mi lasciai andare. Sentii la voce sconvolta dell'insegnante appena entrata in classe che per un attimo sembrasse avesse un'asma ma nessuno di noi ci fece caso, soprattutto in quel momento eravamo tutti come dire..."impegnati". Le labbra di Jorge si fiondano sulle mie in modo possessivo, famelico quasi. La sua lingua non tarda ad entrare in contatto con la mia, stringo la stretta intorno al suo collo mentre sento le sue dita scorre dietro la mia schiena

: MI AVETE SENTITO HO DETTO CHE VADO A CHIAMARE LA PRESIDE!!!

Povera scema, credeva che con questa minaccia ci avrebbe intimorito, era evidente che non ci conoscesse. Mi sporsi ancora di più distendendo il mio petto su quello di lui. Le sue mani risalgono la mia schiena e poi riscendono dandomi dei piccoli brividi lungo di essa. Il mio fiato era finito ma non volevo staccarmi, ci penso lui cominciando a baciare il mio mento

: SIETE UNA CLASSE DI...DI...GRR
Non l'ho neanche vista in faccia e non mi frega sinceramente, ho gli occhi chiusi e tiro la testa all'indietro mentre Jorge continua a baciarmi il collo. Sentiamo i passi infuriati della direttrice allontanarsi e un'esplosione di risate da parte dei nostri amici mentre io  e lui ci separiamo lentamente. Apro gli occhi pian piano e mire rendo conto di stare ansimando. Mi specchio nei suoi occhi verdi, lui mi sta scrutando e non so perché, è come se volesse leggermi nel pensiero o qualcosa del genere.

Jorge: Wow...
Martina: Che-che c'è?

Santissimi lumi fa che  non abbia capito che io stavo davvero provando qualcosa a quel contatto

Jorge: Sei...tu sei sicura di avere diciassette anni si?

Disse mettendomi i capelli dietro l'orecchio e poi iniziando a ridere. Io sorrisi guardandolo ancora non capendo il perché di quella domanda, che inizi a vedermi davvero come una ragazze non una bambina? Ci speravo davvero tanto. Mentre il mio respiro tornava regolare mi distesi poggiando il capo sul suo petto. La mia vista quindi va su Lodo e Xabi che stavano ridendo guardando Diego e Mechi che non avevano ancora capito che la messa in scena era finita...o forse si? Vedendo Xabiani notai che aveva i primi quattro bottoni della camicia sbottonati e Lodo si voltò verso di me sorridendo e mi fece l'occhiolino.

Candelaria: Adesso che facciamo?
Jorge: Adesso che arriva la preside tutti composti!
Lodovica: A che serve? La preside sa come siamo fatti
Jorge: Si ma se non ci vede non può punirci
Lodovica: Giusto! Xabi alzati dalla mia sedia, tu a fianco

Tutti quanti tornammo ai nostri posti e l'insegnante per quando tornò la prof. con la preside, ognuno per fatti dei suoi, a truccarsi, pettinarsi, messaggiare, sentire musica e via dicendo. La prof ci guardò scioccata mentre la presi dedicò a tutti noi uno sguardo di rimprovero. Capirai...quel pomeriggio ero nel bagno delle ragazze. Stavo per uscire quando sento la voce di Stephie e delle sue amiche da fuori. Ooo no adesso non mi va proprio di rovinarmi la giornata parlando con quell'oca giuliva. Mi chiusi in una delle cabine, salii con i piedi sulla tazza del water sedendomi su questa.

Stephie: Mora! Bec! Muovetevi!!!

Mora! Bec! Muovetevi!!! Bla bla bla...ma come facevano le sue amiche a sopportarla?

Stephie: Bec chiudi la porta, Mora controlla che non ci sia nessuno

Sentii il rumore della porta chiudersi mentre l'altra com'era prevedibile controllava da sotto che non ci fosse nessuno nei bagni

Bec: Fatto
Mora: Siamo sole!
Stephie: Perfetto!
Bec: è un lucidalabbra nuovo?
Stephie: Si è fantastico vero?
Mora: Me lo presti?
Stephie: Si prendi
Mora: Grazie!
Bec: Com'è andata ieri sera con Todd?

Todd?!

Stephie: Ooo abbastanza bene
Mora: Quindi ci sa fare a letto?
Stephie: Bhe diciamo di si, ma ancora nessuno batte Jorge

CHE COSA?! QUELLA STRONZA ANDAVA A LETTO CON ALTRI RAGAZZI E LI PARAGONAVA CON JORGE?! OH MIO DIO CHE SCHIFO!

Bec: Ooo perché non me lo presti un pò?
Stephie: Ma neanche morta! Jorge non lo cedo a nessuno tesoro! Inoltre lui non fa queste cose, è troppo fedele alla sua fidanzata
Mora: Che gli mette le corna appena può! Non ci posso credere ti sei fatta praticamente tutta la squadra di basket! Ti mancano solo gli amici di Jorge e poi Tyler e Josh
Bec: Non può farsi gli amici di Jorge
Stephie: Già troppo fedeli

Ho una grandissima voglia di uscire da qui prenderla per i capelli infilarli nel c***o e tirare il discarico! Sto facendo una fatica enorme per contenere la mia rabbia, affondo le mie unghie sulle mie braccia come trattenermi.

Bec: Bhe allora io mi accontenterò di Xabi

Ah si tesoro? Parliamone con Lodo e poi vediamo

Mora: Io potrei provarci con Diego

Ma che zo...bhe si avete capito, ci vuole provare con Diego nonostante sa che è fidanzato?

Stephie: Quale parte di "sono troppo fedeli" Non riesci a farti entrare in testa Mora?
Mora: Tu lasciami provare

Tu aspetta che lo dica Mercedes...

Stephie: Fatto! Andiamo?
Bec: Si dai
Mora: Eccomi

Aspettai qualche minuto mentre pensavo a come cavolo si potesse fare una cosa del genere ad un ragazzo come Jorge. Dicono che la frase "Mi fai schifo" è troppo  esagerata se riferita a un altro essere umano, ma per me in questo momento era la parola più adatta nei confronti di Stephie. Si lei mi fa Schifo! Non riesco a capacitarmi di ciò che fa, ha il ragazzo più perfetto del collegio, no anzi del mondo...o la tradisce? Dopo aver aperto la porta del bagno osservo il mio riflesso nello specchio. Ora più che mai sono decisa ad allontanare Jorge da Stephie, a farli lasciare...lei non lo merita. Mi passo l'acqua fredda sul volto per poi uscire dal bagno ancora scioccata da ciò che ho sentito. Cammino senza guardare niente e nessuno e di fatti finisco con lo scontrare qualcuno

Martina: Scu...Jorge...
Jorge: Hey scricciolo! Tutto ok? Sembri pallida

Disse guardandomi in faccia facendo sparire lentamente il suo sorriso di pochi secondi fa. Ci siamo questo è il momento devo dirgli tutto! Sto per aprire bocca quando una frase rimbomba nella mia testa...*flashback*

Stephie: Si e allora? Vuoi raccontarlo a Jorge? A chi credi che crederebbe a me che sono la sua ragazza o a quella che conosce a malapena da una settimana?
*fine flashback*

Si bhe...ora conoscevamo da quasi due mesi, che dovevo fare? Gli dovevo dire la verità? Mi avrebbe creduto? Forse avrei dovuto tenermelo per me almeno per ora però...che faccio?

Jorge: Tini mi vuoi dire cosa ti prende?

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Capitolo 9
*** Segreti svelati ***


Jorge: Tini mi vuoi dire cosa ti prende?

Guardai attentamente i suoi occhi verdi e sospirai riuscendo almeno a calmarmi

Martina: Nulla è che...c'era un ragazzo che mi rompeva e stavo correndo per seminarlo
Jorge: Un ragazzo?! Chi è?! Dimmi il nome lo sistemo io!

Jorge aveva messo le mani sulle mie spalle mentre scrutava attentamente il corridoio dietro di me

Martina: N-non so come si chiama, non mi interessava ma comunque non serve è andato
Jorge: Mmm...va bene, andiamo

Mi afferra la mano e ci dirigiamo verso l'interno dell'istituto, la sua stretta è salda, forte mentre si guarda intorno...credo che stia ancora cercando "il ragazzo" che mi torturava.

Martina: Yoyi?
Jorge: *ride* ora mi chiami anche tu così?
Martina: Emm...si...dove stiamo andando?
Jorge: Nel sotterraneo cantiamo un pò con gli altri o hai altro da fare?
Martina: N-no ovviamente no

Il sotterraneo era lo stesso luogo dov'ero finita il primo giorno mentre loro cantavano ven y canta. Arrivati lì ci sedemmo su un puffo blu con Lodo, Yoyi era in mezzo a me e lei. Ci mettemmo a cantare "ser mejor". Quando eravamo lì dentro era tutto perfetto, non c'era assolutamente nessuno a parte noi e il nostro mondo. Mentre cantavamo non potei fare a meno di notare ancora la mano di Jorge intrecciata nella mia. So che è stupido perché è un gesto insignificante all'apparenza ma per me aveva un grande significato, mi rendeva felice. Guardai il volte di Yoyi mentre cantavamo e c'era quel brillio nei suoi occhi mentre cantava. La sua voce era dolce e nonostante ce ne fossero altre otto otre la mia e la sua io riuscivo benissimo ad isolarla dalle altre. Come si poteva tradire un ragazzo così speciale? Non lo capisco. Il pomeriggio come al solito ero nella mia stanza con le ragazze, con la musica dello stereo ad alto volume.

Lodovica: Voglio lo smalto nero
Alba: Lo sto usando iooo
Lodovica: Passamelo
Alba: Dopo
Candelaria: Io ho messo l'azzurro
Mercedes: Io il rosso
Lodovica: Hey Tini tu quale vuoi mettere?

Ero distesa sul mio letto a pensare sul da farsi. Lo dovevo dire oppure no? Non volevo farlo soffrire...ma neanche che quella strega si prendesse gioco di lui!

Lodovica: Tini?

Forse dovrei parlarne prima con le ragazza e sentire il loro parere per...

Ragazze: MARTINA STOESSEL!!!

Sussultai al sentire il mio nome e cognome gridato da quelle pazze nella mia camera...mi sedetti con le gambe incrociate voltandomi verso le ragazze

Martina: Ma perché urlate!? Non sono sorda!!!
Lodovica: Bhe però non sembrava! Ti sto chiamando da tre ore! Che smalto vuoi?
Martina: Il nero
Candelaria: Tini posso provare a fare una cosa sulle tue unghie?
Martina: Cosa?
Candelaria: Nere con i pois bianchi si?
Martina: Si d'accordo, prova pure...Lodo?
Lodovica: Si?
Martina: Se ti dicessi una cosa che è il contrario di quello che afferma Stephie tu crederesti a me vero?
Lodovica: Che ti sei fumata? è ovvio che crederei a te!
Martina: E Jorge?
Lodovica: Emm...questo è difficile
Mercedes: Crederebbe a Stephie, la ama
Martina: E tra Stephie e Lodo
Candelaria: Bhe questa è decisamente difficile
Alba: Io dico che crederebbe a Lodo
Lodovica: Si ok però adesso fate silenzio, Tini mi vuoi dire il perché di queste domande?
Martina: è che...ho scoperto una cosa e non so se dovrei dirla a Jorge
Mercedes: Comincia a dirla a noi...
Martina: Ok!

Dissi annuendo cola capo e facendo un respiro

Martina: Ero nel bagno e ho sentito Stephie e le sue amiche che parlavano...ho sentito che Stephie diceva che...tradisce Jorge con altri ragazzi, si è fatta tutta la squadra di basket tranne quelli del nostro gruppo ovviamente e ieri sera è stata con un certo Todd

Le mi amiche mi stavano guardando con gli occhi spalancati e la bocca aperta. Ad un tratto vidi gli occhi di Lodovica accendersi come se ci fosse un fuoco appena acceso dentro di lei...

Lodovica: BRUTTA STRONZA PUTTANA CHE NON è ALTRO IO LA FACCIO FUORI!!!

Lodovica si stava per alzare ma alba le prese la spalla destra, Cande la sinistra e Mechi la prese da dietro per cercare di fermarla avvolgendo le braccia intorno al suo collo

Alba: Calmatiiii
Candelaria: Così peggiori le cose!!!
Mercedes: Pensa a Jorge!!!

Dopo una sfuriata e le parole delle ragazze Lodo si ferma e prende fiato facendo un profondo respiro.

Lodovica: Ok, sono calma potete lasciarmi

Disse alzando le mani. Le ragazze si lanciarono qualche sguardo e molto cautamente la lasciarono.  Cavoli era proprio nera...e ora che  avrebbe saputo delle amichette?

Martina: Non è tutto...
Lodovica: Che vuol dire non è tutto?
Martina: Avete presente Bec e...emm...come si chiama...
Alba: Mora?
Martina: Si quelle! Vogliono provarci con Xabi e...Diego

Adesso la posseduta sembrava Mechi

Mecedes: GUAI!!! GUAI SE UNA DI QUELLE TRE Z******E CI PROVA CON IL MIO RAGAZZO LA FACCIO DIVENTARE CALVA LO GIURO!!!

Ancora una volta le ragazze intervennero per trattenere anche Mechi

Lodovica: VOGLIAMO CALMARCI!?
Candelaria: Scusa ma...parli proprio tu?!

Lodovica dedicò uno sguardo fulmineo a Cande che la fece zittire

Lodovica: Sta calma nessuna di quelle gatte morte ha una chance con Diego! Lui non ti tradirebbe mai
Mercedes: *Sospira* Si hai ragione...
Lodovica: è Xabiani il problema...ma forse so come risolverlo, vado e vengo!

Lodovica si alzò dirigendosi verso la porta

Alba: Ma dove vai?
Lodovica: A fare una cosa che avrei dovuto fare già da tempo

Lodo uscì dalla stanza chiudendo la porta con delicatezza.

Alba: Ma dove va?
Mercedes: *alza le spalle*
Martina: Ragazze, allora che faccio?
Candelaria: Ecco magari aspetta un pò a parlare
Mercedes: Si guarda, Jorge si fida già di te, però purtroppo Stephie è la sua ragazza e ha piena fiducia in lei
Martina: Mmm...d'accordo...

Lodovica entrò nella stanza dei ragazzi dove c'erano Diego sdraiato sul letto di Jorge, Xabi sul suo e Dj e Facu sulle sedie vicino alla scrivania, tutti e quattro a ridere e scherzare.

Lodovica: Tutti fuori, smammate devo parlare con Xabi
Diego: Ma certo mia regina tutto quello che vuoi!

Diego tirò un cuscino a Lodo ridendo e lei glielo restituì nella stessa forma. I ragazzi stavano uscendo come richiesto da Lodo ma quando Diego si avvicina a lei, lo ferma mettendogli una mano sul petto

Lodovica: Dov'è mio fratello?
Diego: Sta...litigando con Stephie dopo tanti anni la coppia perfetta è in crisi
Lodovica: Litigando? Perché?
Diego: Stephie è venuta a sapere dell'idea geniali di Tini oggi in classe ed è andata su tutte le furie
Lodovica: Ma faccia tosta che ha quella grandissima t...
Diego: Perché?
Lodovica: Niente, senti lo dici anche alle altre?
Diego: Ok...

Diego uscì dalla stanza chiudendo la porta. Il letto di Xabi era quello vicino al muro, successivamente veniva quello di Jorge e poi di Diego; di fronte a quello di Xabi c'era il letto di Dj accanto quello di Facu e l'ultimo era vuoto. Xabiani si alzò con la schiena dal suo letto per sedersi poggiando i piedi a terra. Lodovica si sedette di fronte a lui sul letto del fratello con le gambe chiuse, le mani sul materasso e il capo basso. Xabi la osservava, aveva poggiato i gomiti sulle sue gambe e il mento sulle sue mani incrociate. Lei era in silenzio e agitava nervosamente le gambe

Xabiani: Tutto ok?
Lodovica: Si è che...devo dirti una cosa
Xabiani: Bhe dimmela! Lo sai Lodo a me puoi dire tutto
Lodovica: Si...è una cosa che dovrei dirti da molto tempo...
Xabiani: Sono tutto orecchie
Lodovica. Xabi io...io...
Xabiani: Si?

Xabiani cercava lo sguardo di lei ma non poteva dato che la ragazza continuava a fissare il pavimento fino a quando non si decise. Chiuse gli occhi e alzò il capo tirando un sospiro di sollievo come per cacciare la tensione

Lodovica: Xabi io...sono innamorata di te già da un pò ormai...

Disse lei calma ancora con gli occhi chiusi. Xabiani la guardò a bocca aperta, questa era l'ultima cosa che si aspettava di sentirsi dire

Lodovica: Non sapevo come dirtelo perché sei sempre stato come un fratello per me e non so da quando ho cominciato a vederti in forma diversa però so solo che...si insomma è che

Adesso stava cominciando a parlare come una mitraglietta, ciò fece sorridere Xabiani che lentamente si sporse verso di lei fino a quando le sue labbra non toccarono le sue. Lodovica aprì gli occhi di colpo sgranandoli mentre il ragazzo cominciava a spingerla per farla distendere sul letto. Lei richiuse gli occhi lasciandosi andare, poteva sentire il tocco delicato delle mani del ragazzo sui suoi fianchi che le sollevavano di poco la maglietta; le braccia di lei si avvolsero intorno al suo collo mentre il tocco delle loro lingue rendeva il loro dolce bacio sempre più profondo e passionale. Intanto i ragazzi erano entrati nella camera delle ragazze. Diego si era disteso sul letto di Mechi accanto a lei, Facundo sulla sedia girevole con alba sulle sue gambe, Martina continuava a stare sul suo letto seduta con le gambe incrociate mentre si metteva lo smalto, Jerry si era seduto accanto a lei e distesa sullo stesso letto con il capo sulle gambe del ragazzo c'era Candelaria

Candelaria: Ragazzi ma dov'è Yoyi?
Diego: Oh giusto! Lodo mi aveva detto di dirvelo, ha litigato con Stephie

Immediatamente lasciai il pennello dello smalto facendolo cadere sul letto

Martina: Che cosa!? Perché!?
Diego: Stephie: è venuta a sapere della nostra commedia di oggi in classe ed è andata su tutte le furie perché Jorge ha baciato te
Martina: Che?!
Candelaria: Ma che ipocrita!!!
Diego: Ipocrita? Lodo stava per dire tro...credo mi spiegate che significa?
Mercedes: Non ancora tesoro, non ancora...hey Tini ma dove vai?

Mi ero avvicinata alla maniglia della porta quando Mechi mi ha chiamato

Martina: Vado a parlare con Jorge...

Senza aspettare né risposta né altro uscii cominciando a cercarlo, mi ero fatta quasi il giro di tutti i posti dove di solito andava mi mancava solo uno e sperai tanto che fosse la volta buona. Aprii la porta del sotterraneo e...bingo! Era seduto sul puffo blu con le gambe al petto; credo che stia pensando...

Martina: Hey
Jorge: Tini! Ciao
Martina: I ragazzi mi hanno detto che tu e Stephie avete litigato per colpa mia

Dissi avvicinandomi a lui e sedendomi al suo fianco

Jorge: Naaa non è stata colpa tua, semmai  è stata colpa mia, avrei dovuto pensare che se l'avrei fatta soffrire se lo sarebbe venuta a sapere

Lei? Soffrire? Jorgito lindo serve un cuore per soffrire...e lei definitivamente non ha uno!

Martina: Ma è stato solo un bacio niente di chissà che

Si certo come no Tini raccontalo a qualcun'altro...emm NO! Sta zitta sottospecie ci coscienza non entrare in conflitto con me!!!...Ma se stai facendo tutto tu...TI HO DETTO DI NON ENTRARE IN CONFLITTO CON ME GRAZIE!!!

Jorge: Si ma vallo a spiegare a lei, si è intestardita che per farmi perdonare non devo più rivolgerti la parola

Sbiancai a quell'affermazione sgranando gli occhi. E se le avesse dato ascolto?

Martina: E-e tu che le hai risposto?
Jorge: Che ci avrei pensato...

Dice sospirando mentre guarda il muro di fronte a noi. Lentamente chinai lo sguardo sul pavimento. Non potevo crederci, così poco contavo per lui? Ad un tratto sentii le sue braccia avvolgermi stringendomi a sé mentre rideva

Jorge: Scricciolo dovresti vedere la tua faccia, sei davvero un'ingenua

Continuava a ridere e io alzai il capo confusa guardandolo

Jorge: Ovviamente le ho detto di no, tu fai parte del mio gruppo e il mio gruppo è la mia famiglia

Tirai un sospiro di sollievo e poi ricambiai l'abbraccio ridendo

Martina: Idiota!

Dissi dandogli un pungo sul petto

Martina: Aii!!!
Jorge: Ma dovrei dirlo io?
Martina: Cos'è hai un'armatura al posto del petto?
Jorge: Si chiamano pettorali
Martina: AH AH Presuntuoso!
Jorge: Si ma melo posso permettere

Oh si che puoi permettertelo

Martina: Mica tanto eh!
Jorge: Non mi provocare mocciosa!

Jorge iniziò a farmi il solletico e io scoppiai inevitabilmente a ridere, cercai di supplicarlo di smettere, avevo le lacrime agli occhi mentre lui era disteso sopra di me continuava. Ad un certo punto si fermò guardandomi con un sorriso stupendo a trentadue denti mentre io cercavo di calmarmi. Quando stetti ferma incrociai i suoi occhi brillanti come due smeraldi

Jorge: Riesci sempre a mettermi di buon umore, grazie

Mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. Sorrisi asciugandomi le lacrime e poi quando mi tese le braccia le afferrai per sollevarmi da terra. Jorge da uno sguardo intorno a sé

Jorge: Sai stavo pensando, potrei organizzare una cena romantica stasera, qui dentro così forse Stephie si calma

Il mio sorriso sparì di colpo. Era ovvio che cosa ti aspettavi? Che ti baciasse e ti dicesse ti amo?...Di nuovo quell'insopportabile di una coscienza ma zitta non si sa stare!? Ora mi deride pure! Pff

Martina: Mi...mi sembra una buona idea
Jorge: Tini ti va di aiutarmi?

Alzai velocemente il capo guardandolo negli occhi e sospirando forzai un sorriso

Martina: Certo!
Jorge: Andiamo!

Mi prese la mano e ci dirigemmo verso la sua stanza; per tutto il tragitto non feci che fissare i nostri passi coordinati e veloci. Quando aprimmo la porta della stanza dei ragazzi sentii Jorge dire "ma che..." e così alzai il capo guardando nella sua stessa direzione

Jorge: MIA LA SORELLA E MIO IL LETTO XABIANI!!!

Al suono della voce di Jorge Lodo e Xabiani che si stavano baciando si allontanano di colpo e lui cade giù dal letto per poi riemergere velocemente e mettere le mani davanti

Xabiani: Posso spiegare non è come sembra!
Jorge: Stavi baciando MIA  sorella sul MIO letto!
Xabiani: Come non detto è esattamente come sembra...

Jorge mi lascia la mano e si sta per avvicinare a Xabi con uno sguardo assassino ma Lodo salta giù dal letto e mise entrambe le mani sul petto di Jorge

Lodovica: Ti prego non lo ammazzare!
Jorge: Ammazzare? Ma che io vi voglio solo abbracciare!!!

Di colpo la sua espressione infuriata diventa uno sguardo divertito mentre abbraccia Lodo e allunga l'altro braccio per fare segno a Xabi di avvicinarsi. Lui lo guarda un pò spaventato mentre si avvicina e quando è abbastanza vicino Jorge lo attira a sé per abbracciare tutte due ridendo

Jorge: Sono contento che stiate insieme!!! Xabi è una persona della quale mi fido e che posso ammazzare facilmente se ti fa qualcosa soprattutto perché conosco tutti i suoi punti deboli

Risi a quelle parole e Lodo faceva lo stesso mentre ricambiava l'abbraccio di Jorge

Xabiani: Io non ci trovo niente da ridere!

Jorge allungò il braccio verso di me per farmi segno di avvicinarmi

Jorge: Vieni Tini abbraccio di gruppo

Mi avvicinai e Jorge stritolò anche me tra le sue braccia con Lodo e Xabi. Ridemmo e poi sciogliemmo l'abbraccia

Lodovica: E con la stre...Stephie com'è andata?
Jorge: è infuriata ma le farò cambiare idea!
Lodovica: Ah si? E come?
Jorge: Cena romantica! E cucinerò tutto io, Tini mi aiuterà a preparare il sotterrato
Lodovica: Ah si? Tini ti aiuta?
Jorge: Si certo!

Lodovica mi guardò scuotendo il capo con una faccia come per dire "Ma che c***o fai?!"...E bhe me lo sto chiedendo anche io Lodo ma non lo so. Aiutai Jorge a preparare il seminterrato, un tavolo rotondo coperto da una tovaglia bianca, candele bianche e profumate di vaniglia un pò ovunque e due cuscini laterali; si Jorge sapeva definitivamente come fare colpo su una ragazza, ha anche sparso dei petali di rosa bianca sul pavimento che poi vai a capire do ve li ha presi. Mi morsi il labbro inferiore guardando l'insieme, Stephie non si merita niente di tutto questo, quanto mi piacerebbe che lui l'avesse fatto per me...ma non è così purtroppo. Finito di aiutarlo mi diressi in camera mia buttandomi sotto le coperte. Quella notte non riuscii a dormire, pensai tutta la notte alla serata magica di Jorge e Stephie, alla loro cena, ai loro sguardi, al brindisi in nome dell'amore...e a quello che avrebbero fatto dopo. Perché dovevo essere così sfortunata?
Quel giorno mi svegliai prima di tutte, andai in bagno e mi preparai, quando uscii già vestita e pronta mi ritrovai gli occhi delle ragazze puntati addosso

Martina: Che-che c'è? Ho qualcosa in faccia?
Lodovica: Ti senti bene?
Mercedes: Hai la febbre?
Candelaria: Vuoi che chiamiamo il dottore?
Alba: Vado a prendere il termometro si?
Martina: Che-che!? Ma siete sceme?! Io sto bene!!!
Lodovica: Sicura? Perché non solo ti sei svegliata presto...ma lo hai fatto anche da sola!
Martina: Si si bla bla ho fame vi aspetto nel bar
Marcedes: Ma se ci dai due minuti veniamo con te
Martina: Scusa Mechi ho troppa fame

Si certo come no, la verità è che preferivo starmene sola almeno per un pò. Aprii la porta della mia stanza per uscire avviandomi verso il corridoio. Come mio solito mentre cammino fisso l'interessante tonalità del pavimento quando sento delle urla. Tutti quanti stavano osservando la stessa scena

Jorge: MA TI VUOI CALMARE!?
Stephie: AH MI DEVO ANCHE CALMARE!?
Jorge: NON TI CAPISCO!
Stephie: TU NON PUOI CAPIRE! TI RENDI CONTO CHE MI HAI FATTO DIVENTARE LO ZIMBELLO DELLA SCUOLA!?
Jorge: MA CHE TI FREGA DI QUELLO DICONO GLI ALTRI?! TI HO GIA' SPIEGATO CHE...
Stephie: E PER DI PIU' PER FARTI PERDONARE CHE FAI!? UNA STUPIDA CENETTA IN UN BUCO!?
Jorge: AAA OGGI SEI INTRATTABILE! CIAO!

Vidi Jorge  dirigersi verso la mensa, mi è passato di lato senza neanche accorgersene. Stephie finge di piangere mentre le sue amiche "la consolano". Ma che grandissima STRONZA come direbbe Lodo, non solo gli mette le corna ma ha pure il coraggio di far passare lui per il cattivo? Oh no cara questo non te lo permetto. Mi avvicino a Stephie con passo svelto  e le afferro il braccio strattonandola per farla voltare verso di me

Stephie: AIII E TU CHE VUOI?!
Martina: Che voglio? Io che voglio? Hai davvero una bella faccia tosta! Ti porti a letto mezzo collegio e fai la parte della cornuta solo per un bacio!? MI FAI SCHIFO! Tu non la meriti una persona come Jorge!
Jorge: Che cosa significa che si porta a letto mezzo collegio?

Sbiancai al suono di quella voce ma non fui l'unica; anche Stephie che qualche secondo fa mi guardava con odio adesso era diventata bianca. Lasciai il braccio di Stephie voltandomi di scatto verso Jorge

Martina: Jo-Jorge...pensavo che fossi...
Jorge: Ero tornato per finire la discussione con Stephie ora mi vuoi spiegare che cavolo significa che si porta a letto mezzo collegio?
Stephie: Non credergli Jorge!!!

Stephie si avvicinò velocemente a lui abbracciandolo

Stephie: Questa strega non fa altro che infangarmi da quando è venuta qui! Lei vuole separarci perché è innamorata di te!!!

Vidi Jorge con uno sguardo confuso osservare Stephie e poi si voltò verso di me mentre lei sciolse la presa al collo di lui e si strinse al suo braccio

Jorge: è vero Tini? Tu sei innamorata di me?




*Angolo autrice*

Holaaaaaaaaa chicaaaaaaaaassss e syontai! Muchisimas gracias a tutte voi che leggete questa storia e soprattutto alle 15 persone che hanno recensito il capitolo precedente, sono davvero contenta che vi sia piaciuto e spero che anche questo non sia stato da meno lol
Bhe che dire stiamo entrando nel vivo della storia no? Mi dispiace aver aggiornato solo adesso ma prima non ho potuto quindiiii chiedo e perdono eee....e niente! Ciao a tutte baci baci e grazie ancoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa *w* koefkeof

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Capitolo 10
*** A chi credere ***


Jorge: è vero Tini? Tu sei innamorata di me?

Vidi un sorriso trionfante estendersi sul volto di Stephie, mentre i miei occhi si stavano inumidendo. Non sapevo cosa fare, non sapevo che cosa dire, che avessi appena fatto un'enorme cazzata? Cominciai a muovere velocemente gli occhi sul pavimento non sapendo cosa rispondere

Martina: I-io...io...
Jorge: IO CHE?!

Se gli avessi detto di si avrebbe creduto a Stephie? E poi cosa ne sarebbe stato di noi? Non mi avrebbe più rivolto la parola?

Martina: Non è esattamente così...è che...
Jorge: MARTINA!!! Non mi sono mai piaciuti i giri di parole, quindi sii matura smetti di fare la bambina e rispondi guardandomi in faccia!!!

Le sue parole mi avevano davvero ferito. Alzo la testa guardandolo negli occhi come da lui richiesto, e all'improvviso apro bocca senza più pensarci

Martina: E VA BENE! SI SI SI DANNAZIONE! SONO INNAMORATA DI TE! E? CHE VUOI LE VUOI CREDERE?! 
Jorge: NON LO SO! Non so più neanche io a cosa e a chi credere

Con uno strattone libera il braccio destro dalla stretta di Stephie e se ne va. Mentre cammina noto le ragazze e i ragazzi vicino agli armadietti anche loro ad assistere alla scena. Io e Stephie ci fissiamo negli occhi, ha quello stupidissimo sorriso trionfante sul volto che mi da davvero su i nervi

Martina: Sei una...
Lodovica: UNA STRONZA!!!

La voce di Lodovica poco distante da noi finì la mia frase, si scaraventò su Stephie buttandola a terra. L'oca iniziò a gridare istericamente mentre Lodo le stava letteralmente strappando i capelli. Diego e Xabi scattarono prendendo le braccia di Lodovica e sollevandola di peso mentre lei continuava a dimenarsi e diede un calcio bello forte alle gambe di Stephie che era ancora a terra a piangere, questa volta credo davvero.

Lodovica: Lasciatemi! Lasciatemi!!!
Xabiani: Calmati non ne vale la pena!!!
Diego: Guardala Lodo! Perché devi sporcarti le unghie per una miserabile come lei?

Alle parole dei ragazzi Lodo sembra calmarsi. Guarda Stephie distesa a terra e ad un tratto sputa vicino a lei

Lodovica: Sta lontana da mio fratello vipera!!!
Diego: Andiamo!

Diego poggiò entrambe le mani sulle spalle di Lodovica cominciando a spingerla in avanti per farla avanzare. I miei occhi lucidi lasciarono cadere quelle quattro lacrime che avevo trattenuto guardando Stephie

Xabiani: Tini! Andiamo

La voce di Xabi mi porta a distogliere lo sguardo dalla vipera avvicinarmi a lui che mi circonda le spalle con il braccio sinistro stringendomi a se. Entrammo tutti insieme nella nostra aula e Dj chiuse la porta a chiave. Ci radunammo tutti nella fila destra, quella vicino alla porta. Lodo io e Mechi sedute sui secondi banchi, quelli dove in genere siedono Lodo e Xabi, Diego in piedi accanto a Mechi, sulla sedia di Lodo c'è Facu con la mano intrecciata a quella di Alba che siede sulle sue gambe; sul banco di fronte ci sono seduti Cadelaria con il capo poggiato sulla spalla di Dj e successivamente Xabi.

Diego: Qualcuna di voi sarebbe  così carina da spiegarci cos'è successo? Siamo un tantino confusi

Sospirai prima di aprire nuovamente bocca

Martina: Ieri ho sentito Stephie le sue amiche in bagno a parlare dei ragazzi che lei si era portata a letto
Xabiani: CHE COSA?!
Martina: Si, tutta la squadra di basket a quanto pare tranne voi e un certo Tyler e Josh mi pare, non ne sono sicura...l'unico nome che ricordo alla perfezione è stato Todd, perché a quanto pare la sera della festa è stata con lui
Facunda: Ma sei sicura di aver sentito bene?
Martina: Si Facu! Certe parole non possono essere fraintese
Facundo: Scusa...è che mi sembra così strano...
Lodovica: A me no! Io l'ho sempre detto che quella era una vipera!
Martina: Sentite la cosa più importante adesso è Jorge! Dobbiamo sperare che creda a me e non a lei
Diego: Bhe io in fondo lo capirei se credesse a lei...senza offesa Tini ma neanche io so a chi credere
Mercedes: Diego!!!
Diego: Che c'è? è la verità
Martina: No Mechi, lascialo stare va bene così, non importa. Oggi avete gli allenamenti?
Jerry: Si perché?
Martina: Non c'è modo di far parlare i ragazzi?
Xabiani: Si certo
Diego: Oggi scoppierà una rissa!

Mi alzai dal banco e mi diressi verso la porta

Lodovica: Dove vai?
Martina: Voglio stare un po' da sola...

Uscii da lì dentro girando la chiave  per aprire la porta. Appena fuori mi diressi verso il giardino e mi distesi sul prato. E se Jorge avesse creduto a lei? Lo avrei perso per sempre? è un pensiero che non posso accettare; forse avrei dovuto iniziare a cercarlo...o forse no, forse avrei solo dovuto lasciargli un po' di tempo. All'ora di pranzo eravamo tutti quanti al nostro solito tavolo a mangiare...bhe tutti quanti tranne lui

Lodovica: Sono preoccupata forse dovremmo andare a...
Diego: No! Sai com'è fatto Lodo! Ha bisogno di tempo, vuole stare da solo per riflettere e ne ha tutto il diritto
Xabiani: Sono sicuro che si farà vivo agli allenamenti
Facundo: Si è vero, del resto Yoyi non è mai mancato, neanche quando aveva la febbre!!!

Speravo con tutto il cuore che i ragazzi avessero ragione. Il pomeriggio all'allenamento c'erano tutte, Stephie aveva le gambe piene di lividi soprattutto un livido violaceo sulla coscia sinistra abbastanza evidente e un altro in faccia sotto all'occhio sinistro. Lodovica sorrise guardandola di sfuggita per poi chinare il capo

Lodovica: Siete pronte? In posizione!!!

Ci ordinò lei alzando in pom pom, io non potei fare a meno di guardare la squadra di basket che era divisa, da una parte Diego, Xabi, Facu e Dj e dall'altra tutti gli altri. Lui non c'era...sospirai chinando il capo e proprio quando stavo per guardare davanti a me dalla porta lo vidi entrare, aveva la testa alta e le spalle larghe, il passo deciso, in tutto questo tempo che lo avevo studiato avevo imparato che ciò significava che era arrabbiato. Continuai a guardarlo come tutti i ragazzi, si diresse verso uno di loro e sganciò un pugno, uno solo sufficiente a farlo cadere al suolo. Sussultai a quella visione mentre tutti gli altri ragazzi si allontanarono, tranne i nostri che non si mossero di un centimetro scambiandosi sguardi

Lodovica: Martina!
Martina: Che-che c'è?

Dissi voltandomi di scatto verso la mia amica

Lodovica: Ignorali ora devi pensare solo agli allenamenti, non ci riguarda quello che fanno loro
Martina: O-ok

Come faceva a stare così calma? Non riuscivo a capire, io ero tutta tesa a differenza sua, infatti non so neanche io come riesco ad ascoltare la sua voce, di tanto in tanto voltavo lo sguardo verso i ragazzi che parlavano e l'attimo dopo si stavano prendendo a pugni tutti quanti

Lodovica: Mechi!
Mercedes: Scu-scusa

Suppongo che anche lei era preoccupata per Diego e gli altri che se le stavano dando di santa ragione

Lodovica: Allenamenti finiti!

Appena Lodo annunciò questa frase lasciò cadere i pom pom e corse verso i ragazzi ragazzi. Loro avevano smesso di prendersi a pugni, ma erano tutti a terra tranne i nostri.

Diego: E siete tutti fuori! Sappiatelo!!!

Jorge si stava dirigendo verso l'uscita, io e le regazze eravamo andate dietro di loro, Mechi, Alba e Cande corsero verso Diego, Facu, Dj e Xabi mentre Lodo e io andammo da Jorge che continuava a camminare. Vidi Lodo arrivare davanti a lui e io mi fermai a poca distanza. Lui guardò la sorella senza dire una parola, poi lanciò uno sguardo a me e infine continuò il suo percorso. Lodovica sospirò e poi mi guardò

Lodovica: Andiamo

Disse correndo verso i ragazzi e io la seguii

Lodovica: Cos'è successo?
Diego: Li abbiamo fatti parlare uno ad uno e restano nella squadra solo Josh e Tyler ma abbiamo chiarito che se fanno quello che hanno fatto gli altri fanno la stessa fine
Martina: Quindi Jorge ha creduto a me!
Diego: Bhe si...quando è venuto è andato dritto verso Todd e gli ha mollato un pugno in faccia
Xabiani: Io avevo parlato poco fa con lui e gli avevo detto tutto quello che ci ha raccontato Tini in aula
Lodovica: Perché non me lo hai detto?!
Xabiani: Perché non entro negli spogliatoi delle ragazze?
Lodvica: Giusto
Mercedes: Tesoro sicuro di non esserti fatto niente?
Diego: Si amore te l'ho detto stai tranquilla, andiamo a mangiare qualcosa?
Mercedes: Si va bene
Martina: Io vado a cercare Jorge
Lodovica: Ok
Facundo: Buona fortuna, dico se  riesci a calmarlo...

Annuii alle parole di Facu e poi corsi fuori. Mi diressi negli spogliatoi maschili e vidi Jorge che stava muovendo le braccia nervoso. Mi avvicinai ancora di più e allora vidi che stava parlando con Stephie, lei stava piangendo e lui urlava

Stephie: Credimi ti prego, credimi

Quella è stata l'ultima frase che ho sentito prima di vederla avvicinarsi a lui e baciarlo. Mi irrigidii indietreggiando lentamente di qualche passo, per poi correre via.

Nella camera delle ragazze c'erano soltanto Facundo e Alba distesi sul letto della ragazza stretti l'uno all'altra

Facundo: Che casino la storia di Jorge eh?
Alba: Si...avrebbe dovuto credere subito a Tini
Facundo: Non è così facile, voglio dire è stato fidanzato con Stephie per quasi sei anni, si fidava molto di lei
Alba: Però qualcosa lo ha portato a fidarsi più di Tini no?
Facundo: Si...non so come sinceramente ero sicuro che sarebbe tornato con Stephie.
Alba: Già...
Facundo: Però adesso...basta parlare di loro...pensiamo un po' a noi
Alba: Un po' a noi?

Sorrise Alba mentre Facundo si distese sopra di lei annuendo col capo

Facundo: Si, un po' a noi

Posò delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza baciandola dolcemente. Posò le mani sui suoi fianchi mentre lei le avvolgeva intorno al collo di lui. Le mani del ragazzo si infilarono lentamente sotto la maglietta di lei percorrendo i suoi fianchi. Continuavano a baciarsi e lei sorrise

Alba: Mi fai il solletico
Facundo: Ah si? Ti faccio il solletico

Rise lui sulle sue labbra mentre lei annuiva, Facundo strinse le braccia intorno alla vita di lei facendola alzare di poco dal letto e baciandola con più passione mentre diede accesso alla lingua di lui per farla unire alla sua in un dolce e passionale bacio d'amore.
Intanto seduti su un muretto a degustarsi i loro gelati, c'erano Jerry e Cande...

Candelaria: Mi fai assaggiare un po' del tuo?
Jerry: Si certo tieni!

Jerry mosse bruscamente la mano sinistra nella quale teneva il gelato e lo fece spiaccicare sulla maglietta della ragazza che restò a bocca aperta e rabbrividì sentendo il freddo del gelato sul suo petto

Jerry: OH-OH Mi-mi dispiace tanto i-io  vado subito a prendere i fazzoletti

Jerry corse via mentre Cande chinò lentamente il capo per guardare la sua maglia sporca. Jerry tornò con i fazzoletti e tentò di pulire goffamente la maglietta di Cande con scarsi risultati dato che le macchia diventava più grande

Candelaria: Dj!!!
Jerry: Oh-oh mi dispiace i-io non volevo cioè credevo che...

Prima che che finisse la frase Dj si trovò il gelato di Cande spiaccicato sul muso che ora era tutto verde come il pistacchio. I due si guardarono negli occhi per qualche secondo, poi Dj si leccò le labbra assaggiando il gelato

Jerry: è buono

La ragazza non poté fare a meno di ridere, mise la mano destra dietro il capo del ragazzo e si avvicinò di scatto baciandolo dolcemente. Lui sgranò gli occhi cercando di assimilare ciò che stava accadendo per poi ricambiare il bacio. Intanto nel bar, Mercedes era seduta sopra le gambe del suo ragazzo mentre stavano mangiando le patatine fritte seduti a uno dei tavoli del bar. Diego aprì la bocca e lei lo imboccò.

Diego: Ti ho già detto che amo la tua divisa da cheerleader

Diego allungò la mano sinistra sulla coscia di Mechi sotto la gonna mentre affondava il capo nel suo collo per baciarlo, lei semplicemente rise

Mercedes: Si, tante volte, per questo mi hai chiesto di non toglierla o sbaglio?
Diego: Già
Mercedes: Se Lodo lo scopre mi ammazza
Diego: Ma adesso Lodo non c'è...siamo soli...e dovremmo andare...in un lugo appartato

Continuò lui mentre le sue labbra risalivano il collo della ragazza fino ad arrivare alle labbra e la baciò con passione. Lei chiuse gli occhi godendosi quelle piccole attenzioni

Diego: Si?

Mercedes annuì sorridendo e Diego scattò in piedi facendo alzare anche lei e tenendole la mano; mentre si avviarono verso l'uscita si trovarono Mora con l'uniforme davanti che lanciò un sorriso ammiccante a Diego per poi continuare. Diego la seguì con lo sguardo confuso mentre Mechi con uno assassino

Mercedes: IO-L'AMAMZZO

Detto ciò Mercedes stava per lasciare la mano del ragazzo e scaraventarsi sull'oca ma lui strinse ancora di più la mano e l'attirò a se in modo da restare corpo a corpo

Diego: Hey hey bellissima, abbiamo cose più importanti da fare che occuparci di lei si?

Lei annuì guardandolo negli occhi e Diego la baciò con foga cingendole la vita mentre lei ricambiava sotto gli occhi di Mora. Nella camera dei ragazzi invece, sul suo letto c'era disteso Xabi intento a baciarsi con la sua ragazza che era distesa sopra di lui

Xabiani: Lo sai

Disse lui mentre riprendevano fiato spostandole i capelli del laro sinistro dietro l'orecchio

Xabiani: muoio dalla voglia di...
Lodovica: Non qui nella stanza dei ragazzi tesoro

Rise lei sbottonandogli un pò la camicia

Xabiani: Ma tu mi stai provocando!
Lodovica: Io? ma se non sto facendo niente

Continuò lei con voce innocente mentre lentamente chinò il capo per baciare il collo del ragazzo. Lui chiuse gli occhi stringendo ancora di più la stretta intorno alla vita di lei

Lodovica: Magari stanotte potremmo dormire nel sotterraneo
Xabiana: Questa mi sembra una buona idea

Disse con voce roca per poi aprire gli occhi e con uno scatto posarsi sopra la mora ridendo e posando nuovamente le labbra su quelle di lei.

Sono sotto un albero del parco a lasciar cadere silenziose le mie lacrime da quasi due ore ormai. A questo punto mi accorgo che ci sono alcune persone che mi fissano, non mi piace essere fissata. Mi alzo e mi dirigo verso la mia stanza quando all'improvviso sento una voce dai microfoni della scuola

: Gli alunni dell'aula 35 sono attesi in direzione, ripeto gli alunni dell'aula 35 sono attesi in direzione ADESSO

La voce della preside appare nervosa o forse arrabbiata più che altro...e ora che vuole? Non abbiamo fatto niente...a parte rubarle la macchina, scappare dal college, far scappare gli insegnanti, dato uno spettacolo nel be mezzo del corridoio, far scoppiare una rissa in palestra...emm e già proprio niente. Sospirai dirigendomi fuori la porta della direzione. Una volta arrivata guardai dalla serratura per controllare se gli altri fossero già dentro ma non c'era nessuno. Sento una mano sulle mie spalle e mi volto di scatto

Martina: Hey!!!

Dissi guardando Cande e Dj

Martina: Ma ti sei cambiata  la maglietta?
Candelaria: Si quella si era sporcata ne avevo una di riserva nella armadietto
Martina: Capito
Lodovica: Ma hai ancora la divisa?!

Chiese una voce alle mie spalle, facile sapere di chi era, Lodo e poco dietro di lei c'era Xabi

Martina: Perché non pensi ad aggiustare la camicia del tuo ragazzo?

Chiesi guardando la camicia di Xabi tutta sbottonata e fuori posto. Lui si guardo e anche lei lo osservò per poi aiutarlo fa aggiustarla

Alba: Hey ragazzi che vuole la preside?

Ancora una volta mi voltai per vedere Alba e Facundo che le cingeva la vita

Candelaria: Non lo sappiamo non è ancora entrato nessuno
Lodovica: Ovvio dobbiamo entrare insieme!

Dal fondo del corridoio vedemmo arrivare Mechi che si stava aggiustando i capelli e Diego che si aggiustava la camicia

Mercedes: Ma che sta succedendo?!
Lodovica: Diego la porta è del tutto aperta
Diego: Cosa? Oh!

Diego guardò in basso e alzò la lampo dei pantaloni e li abbottonò

Lodovica: Hey perché hai ancora l'uniforme?
Diego: Ti pare il momento? Basta la preside a rompere!!!
Xabiani: Dov'è Jorge?
Facundo: Non lo so ma io senza di lui non entro eh
Jerry: No neanche io
Candelaria: Infatti
Lodovica: Tini tu lo hai visto?
Martina: Starà con Stephie

Borbottai incrociando le braccia e guardando dall'altra parte

Lodovica: Vallo a cercare per favore
Martina: Cosa?! No!!!
Lodovica: Tini!!!

Sbuffai rumorosamente per po' allontanarmi sbattendo i piedi per terra. Questa volta avrei cominciato a cercarlo nel sotterraneo e...bingo

Martina: Cos'è sei sordo?! La preside ci ha chiamato

Il mio tono era freddo, distaccato, mentre lui sedeva sul suo solito puffo con le ginocchia al petto, le braccia su di esse e lo sguardo perso nel vuoto. Al sentire il suono della mia voce si volta verso di me

Jorge: E ora perché ti comporti così?
Martina: Non mi comporto in nessuno modo, ti muovi?

Chiesi scocciata incrociando le braccia

Jorge: Scusa...

Lo sussurrò dolcemente quasi in silenzio e io lo guardai confusa

Martina: Scusa per cosa?
Jorge: Avrei dovuto crederti subito senza dubitare
Martina: Capirai! Stai ancora con lei!!!

Sbottai con un pizzico di rabbia nella mia voce

Jorge: Non è vero, non sono idiota...non fino a questo punto. L'ho lasciata
Martina: Ma se vi ho visto baciarvi poco fa nel camerino!!!
Jorge: Lei mi ha baciato! Io l'ho allontanata!

Rimasi colpita da quelle parole, lui l'aveva davvero lasciata? Mi sento come se mi fossi tolta un peso dal cuore. Ci fu un attimo di silenzio tra noi, solo uno scambio di sguardi. Lentamente tornò a fissare il vuoto dinnanzi a lui e io mi avvicinai sedendomi al suo fianco.

Jorge: Perché non me lo hai detto subito?
Martina: Avevo paura di ferirti
Jorge: Non mi riferisco a questo, mi riferisco al fatto che sei innamorata di me
Martina: Come avrei...
Jorge: è per questo che non ti sei tirata indietro quando ti ho baciato?
Martina: E-era una messa in scena
Jorge: No, mi riferisco a quando ero ubriaco

Aveva appena posato lo sguardo su di me io mi voltai di scatto

Martina: Tu-tu te lo ricordi?
Jorge: Si, ricordo tutto ma siccome era imbarazzante non ne ho parlato...
Martina: Quindi eri abbastanza lucido da capire cosa facevi
Jorge: Stai svincolando dalla mia domanda
Martina: No sto traendo le mie conclusioni
Jorge: No Tini, non ti illudere, ti voglio bene, molto bene ma ti vedo come una sorella minore, come Lodo niente di più, tu sei troppo piccola per me lo capisci?

C'è qualcosa nei suoi occhi verdi, nel suo tono di voce...frustrazione. Ignorai le sue parole e posai le mani sul suo volto già abbastanza vicino

Martina: Io sono convinta che l'amore non ha età e se tu mi dessi una possibilità Jorge...solo una...

Mi avvicinai lentamente alle sue labbra mentre sentivo il sangue pulsarmi nelle vene e il cuore accelerare ad ogni mio respiro. Lo stavo per baciare e lui se ne stava lì fermo, immobile; probabilmente non sapeva neanche cosa fare, ma non importa perché ero sicura che non mi avrebbe respinta.

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Capitolo 11
*** Facciamo una scommessa ***


Martina: Io sono convinta che l'amore non ha età e se tu mi dessi una possibilità Jorge...solo una...

Mi avvicinai lentamente alle sue labbra mentre sentivo il sangue pulsarmi nelle vene e il cuore accelerare ad ogni mio respiro. Lo stavo per baciare e lui se ne stava lì fermo, immobile; probabilmente non sapeva neanche cosa fare, ma non importa perché ero sicura che non mi avrebbe respinta. Posai le mie labbra sulle sue, per la prima volta fui io a fare il grande passo. Mi sporsi verso di lui e feci scivolare le mani dietro, la destra tra i suoi capelli, la sinistra intorno al suo collo. Sento le sue labbra muoversi sulle mie, si mi sta rispondendo. Una gioia incontrollabile si appropria del mio corpo non posso fare a meno di sorridere sulle sue labbra. Mi siedo sopra le sue gambe mettendomi a cavalcioni e sento le sue braccia cingermi la vita. Questa volta non era recita, questa volta non era ubriaco, questa volta non era una messa in scena, questa volta...era un vero bacio. Lecco le sue labbra che lentamente si socchiudono lasciando passare la mia lingua nella sua bocca; non ci mette molto a trovare quella di lui e insieme iniziano a giocare. Il cuore mi batte sempre più forte non ci posso credere, l'ho desiderato da quando sono arrivata e adesso...adesso si, il nostro primo vero bacio. All'improvviso lo sento staccarsi da me velocemente ancora con gli occhi chiusi, china il capo e si strofina gli occhi con l'indice e il pollice della mano sinistra

Jorge: Ma che stiamo facendo?
Martina: Ci stiamo baciando

Finisce di strofinarsi gli occhi, sospira e poi mi guarda

Jorge: No, Tini
Martina: Che?
Jorge: Lo sai che non è giusto
Martina: No, non lo so! E non capisco perché tu continui a ripeterlo
Jorge: Tini, ti voglio bene e non voglio perderti
Martina: E non mi  perderai, perché io e te siamo fatti l'uno per l'altra
Jorge: Tu hai sedici anni...
Martina: Diciassette!
Jorge: Quasi diciassette, abbiamo cinque anni di differenza
Martina: Non capisco perché fai una tragedia per l'età!

Chino lo sguardo sulle mie mani. Sento la sua mano calda poggiarsi sulla mia guancia sinistra accarezzandola e torno a specchiarmi nei suoi occhi

Jorge: Andiamo in direzione?

Annuii col capo e mi alzai in piedi, lui fece lo stesso e poi mi tese la mano. La presi e insieme ci dirigemmo verso la direzione. Per tutto il tragitto non feci che fissare il pavimento. Avrei dato di tutto per essere nella sua testa in questo momento, vorrei sapere a cosa sta pensando, vorrei sapere cos'ha provato quando ci siamo baciati. Io non gli sono indifferente! Lo so! Ne sono sicura!!! Ovvio altrimenti mi avrebbe respinta

Lodovica: Hey ce ne avete messo di tempo!!!

Alzo il capo sentendo la voce di Lodo e rendendomi così conto che siamo davanti alla direzione

Jorge: Ok, allora prima di entrare qualcuno vuole dire qualcosa che gli altri non sanno?
Lodovica: Emm...potrei aver fatto qualcosa, che sanno tutti tranne
Jorge: Ovvero?
Lodovica: Ho preso a pugni Stephie
Jorge: Che?! Lodovica!!!
Lodovica: Non è stata colpa mia!!! La sua faccia mi supplicava di essere presa a schiaffi!!
Jorge: Si ma il tuo cervellino avrebbe dovuto pensare che per una cosa del genere potrebbero espellerti!!!
Lodovica: Disse quello che ha fatto scoppiare una rissa in palestra!
Diego: Hey, hey, hey concentrazione ok?
Alba: Se non siamo uniti siamo fregati
Jorge: Ok allora entriamo e non so cosa vuole ma neghiamo, anche di fronte all'evidenza e battutine a più non posso grazie!

Jorge continuava a tenere la mia mano stretta nella sua ed entrammo in direzione. La direttrice era in piedi vicino la finestra guardando il panorama

Jorge: Carmencitaaaaa
Carmen: SEDETEVI!

Appena entrammo fissammo le sedie davanti a noi, ce ne erano dieci una per ognuno di noi. Ci lanciammo degli sguardi per poi obbedire. Io e Jorge ci sedemmo al centro, al mio fianco c'era Lodo poi Xabi Jerry e Cande, accanto a Jorge, c'era Diego, poi Mechi, Alba e Facu. La direttrice si voltò guardandoci tutti quanti uno per uno. C'era un silenzio tombale che fu interrotto da...

Jerry: Non siamo stati noi!!!

sbottò ad un tratto Jerry e tutti quanti lo guardammo male per farlo tacere e lui lo fece

Jerry: Emm...scusate

Abbassò il capo guardandosi le mani.

Carmen: Niente? Niente!? Avete fatto scoppiare una rissa in palestra, e tu Lodovica!!! Hai preso a pugni una tua compagna!!!
Lodovica: No, no un attimo non è andata così
Carmen: Ah no? Non è andata così? E com'è andata sentiamo?
Lodovica: Io...chi glielo ha detto?
Carmen: Chi me lo ha detto? Ne parla tutto il collegio! E tu Jorge!!! Hai espulso tutti i giocatori della squadra di basket!!!
Diego: No, no un attimo perché da la colpa a lui? Non lo ha fatto da solo
Xabiani: Si infatti noi eravamo presenti!
Alba: Hanno cominciato loro!
Candelaria: è tutta colpa della santarellina!!!
Carmen: Silenzio!!!
Lodovica: Se l'ho presa a pugni ho avuto i miei motivi!
Jorge: Lodovica!!!
Lodovica: Che c'è?
Carmen: Non esiste nessun motivo valido per ricorrere alla violenza
Lodovica: Scusi tanto se ho un cuore e ho agito di impulso
Martina: Si metta nei suoi panni, come farebbe lei se scoprirebbe che la fidanzata di suo fratello non fa altro che mettergli le corna andando a letto con un ragazzo diverso ogni sera?
Camen: Questo non c'entra...un attimo che hai detto?
Xabiani: Stephie è andata a letto con quasi tutta la squadra di basket, tranne noi e altri due
Facundo: Non lo sapeva?
Lodovica: Ovvio che non lo sapeva, qui ognuno racconta quello che gli conviene
Mercedes: Se non mi sbaglio è contro le regole del collegio avere relazioni sessuali qui dentro o no?
Carmen: Santissimi numi certo che si!
Martina: Allora credo che lei abbia convocato le persone sbagliate
Carmen: Non pensarci nemmeno Stoessel! Ciò che avete fatto è comunque grave! Dovrei espellervi...non siete mai venuti alle mani, non capisco

La direttrice sospira evidentemente esausta e si lasciò cadere sulla sua sedia in pelle nera, girevole. Non sapeva cosa fare. Fissava a vuoto la sua scrivania come se potesse parlare e darle una qualche risposta. Di nuovo il silenzio regnava sovrano in quella stanza.

Jerry: I-io non posso parlare vero?
: No!

Dicemmo tutti in coro all'unisono, la direttrice compresa. Jorge si alzò dalla sedia, mi chiedo quando si renderà conto che la sua mano sinistra continua a stringere la mia

Jorge: Questo è un collegio molto prestigioso, se si venisse a sapere delle risse ci sarebbe uno scandalo, ma ancora di più se si venisse a sapere delle relazioni sessuali non crede?
Carmen: Che cosa vuoi dire Jorge?
Jorge: Facile, se lei ci espelle prima o poi il motivo salterà fuori, e che Dj non sappia mantenere un segreto non è un mistero per nessuno, neanche per lei quindi definitivamente non le conviene espellerci è in gioco il buon nome dell'istituto

Sento la mia mano essere stretta ancora più forte

Carmen: Ti sto ascoltando
Jorge: Faremo una cosa semplice, diremo che lei ci ha punito facendoci pulire tutto il collegio che non è poco e inoltre è una cosa che richiederebbe giorni no?
Lodovica: Dalla serie "i panni sporchi li laviamo in famiglia" no?
Jorge: Che cosa ne dice? Credo che sia una cosa positiva per tutti no?
Carmen: Si, va bene è l'opzione migliore
Diego: E suppongo sia d'accordo anche con il fatto che la squadra di basket va cambiata
Facundo: Tranne noi!
Carmen: Parlatene con il coach di questo
Jorge: Va bene, tanto la darà vinta a me
Candelaria: Possiamo andare
Carmen: Prego...

Tutti quanti ci alzammo in piedi dirigendoci verso l'uscita

Carmen: Lodovica?
Lodovica: Si?
Carmen: So che non ti piace, ma avete bisogno di un coach altrimenti non potrete partecipare alle gare quindi per favore smettetela di farle scappare tutte
Lodovica: Mmm...ci penserò

Lodo roteò gli occhi per poi uscire anche lei dall'aula

Jorge: Ho una domanda...quale parte di "neghiamo anche di fronte all'evidenza" non vi era chiara?
Diego: Hai ragione ci siamo lasciati prendere dal panico
Xabiani: Si ma al finale abbiamo vinto ed è questo ciò che conta no?
Jorge: Si per merito mio!
Jerry: Sei stato grande!!!

Jerry diede una pacca sulla spalla a Jorge e poi si allontanò insieme agli altri

Martina: Pensi di lasciarmi la mano prima o poi o vuoi portarmi a dormire con te?

Chiesi sorridendo mentre guardavo Jorge. Lui si voltò di scatto guardandomi negli occhi, io indicai le nostre mani con lo sguardo e allora lui capii lasciando subito la mia mano e io risi

Jorge: Scu-scusa io...
Martina: è tutto ok...mi chiedo come mai sentissi il bisogno di tenere stretta la mia mano
Joreg: Io...
Martina: Jorge per favore!!!...Facciamo così! Se ti dimostro che io ho ragione quando dico che l'amore non ha età mi darai una possibilità?
Jorge: Che?
Martina: Avanti su! Scommetto che riesco a farti cambiare idea se voglio, ci stai?

Lo vidi sorridere scuotendo il capo e mordendosi il labbro inferiore

Jorge: Tu non ti arrendi mai vero?
Martina: No

Dissi scuotendo il capo e gli tesi la mano

Martina: Allora? Accetti la sfida?
Jorge: Va bene, in fondo non ho nulla da perdere giusto?
Martina: Giusto!

Lui afferrò la mia mano stringendola ed entrambi ridemmo. Ero felice, pian piano Jorge iniziava ad accettare l'idea di vedermi come una donna e non come una bambina. Ora stava a me dimostrargli che il nostro non era un amore impossibile. Era passata una settimana da quel giorno, Stephie provò a parlare con Jorge ma lui continuava a respingerle, la cosa ovviamente non poteva che farmi piacere anche se ogni volta che provava ad avvicinarsi io avevo paura, paura che riuscisse a riprenderselo. Era lunedì ed eravamo nella nostra aula ad aspettare Charlie che arrivasse. Di solito non è mai in ritardo mi chiedo cosa sia successo

Charlie: Buongiorno...

Entra nell'aula con la testa bassa e un tono spento che non gli appartiene.

Jorge: Charlie!!! Tutto ok?

Jorge usò un tono allegro e pimpante come al solito

Charlie: Si grazie, andiamo in aula di teatro?

Il tono di Charlie era ancora una volta spento e arronzato

Jorge: Sei sicuro che sia tutto ok?

Chiese nuovamente il mio compagno di banco, questa volta con un tono più delicato.

Charlie: Si certo, andiamo

Ci alzammo tutti quanti e lo seguimmo nell'aula di teatro.

Charlie: Emm...Tini hai preparato la canzone?
Martina: Si certo! Posso andare?
Charlie: Prego

Charlie era evidentemente assento, lanciai uno sguardo ai ragazzi che annuirono come se mi avessero letto nel pensiero e fossero d'accordo con me. Salii ugualmente sul palco e iniziai a cantare appena sentii la canzone. Ovviamente il mio sguardo era indirizzato alla stessa persona di sempre.

Martina: Se muy bien que soy un amiga más *So bene di essere solo un'altra amica*
entre el montón que sólo soy una fan de corazón *tra i tanti che sono solo una fan di cuore*
que no te para de soñar cada día más *che non smette di sognarti ogni giorno di più
Pero se también que entre la multitud *Ma so anche che tra la massa*
alguna vez pudieras ver la luz sobre mi *qualche volta potrai vedere la luce sopra la mia*
piel para reconocer *pelle per riconoscere*
el amor mas fiel. *l'amore più fedele*

Jorge mi sorrise mentre cantavo quella canzone, era lì con le braccia incrociate a guardare me, solo me.

Martina: Yo necesito de ti como el aire, *Io ho bisogno di te come l'aria*
nadie te puede querer tanto así. *nessuno ti può amare tanto così*
Un poco de tu amor, para poder vivir, *Un po' del tuo amore, per poter vivere*
Un poco de tu amor, me puede hacer feliz *Un po' del tuo amore. mi può fare felice*
Solo un poco de tu amor es lo que pido *Solo un po' del tuo amore è ciò che chiedo*
Un poco de tu amor, para poder vivir, *Un po' del tuo amore, per poter vivere*
Un poco de tu amor, me puede hacer feliz *Un po' del tuo amore. mi può fare felice*
Solo un poco de tu amor es lo que pido. *Solo un po' del tuo amore è ciò che chiedo*

Dame una señal un minuto para conversar, *Dammi un segnale, un minuto per palrare*
dame tan solo una oportunidad, *dammi solo un'opportunità*
para poderte enamorar cada día más. *per farti innamorare ogni giorno di più*
Pero se también que entre la multitud *Ma so anche che che tra la massa*
alguna vez pudieras ver la luz sobre mi *qualche volta potrai vedere la luce sopra la mia*
piel para reconocer *pelle per riconoscere*
el amor mas fiel. *l'amore più fedele*
Yo necesito de ti como el aire, *Io ho bisogno di te come l'aria*
nadie te puede querer tanto así. *nessuno ti può amare tanto così*

Un poco de tu amor, para poder vivir, *Un po' del tuo amore, per poter vivere*
Un poco de tu amor, me puede hacer feliz *Un po' del tuo amore. mi può fare felice*
Solo un poco de tu amor es lo que pido *Solo un po' del tuo amore è ciò che chiedo*
Un poco de tu amor, para poder vivir, *Un po' del tuo amore, per poter vivere*
Un poco de tu amor, me puede hacer feliz *Un po' del tuo amore. mi può fare felice*
Solo un poco de tu amor es lo que pido. *Solo un po' del tuo amore è ciò che chiedo*

Quando finì la canzone mi voltai verso il professore che stava guardando delle carte. Sembra non essersi neanche accorto che avevo appena finito di cantare

Jorge: Charlie!

Charlie alzò di scatto la testa facendo cadere i fogli che aveva tra le mani

Jorge: Ok adesso basta, non ti posso vedere così dimmi cos'hai

Jorge si alzò in piedi e si avvicinò a Charlie seguito dagli altri, anche io scesi dal palco e mi avvicinai a loro

Charlie: Io...niente è che...vi ricordate di Sasha?
Diego: Quella grandissima bomba sexy che...*Mechi gli da uno schiaffo dietro la testa* aiii
Lodovica: La tua ragazza?
Charlie: Si...probabilmente sarà costretta ad andare a Parigi
Mercedes: Parigi?! Beata lei!!! è stupendo!!!
Martina: No Mechi non è stupendo! Charlie non potrà più vederla
Mercedes: In effetti a questo non avevo pensato
Jorge: è per questo che stai male?
Charlie: Sto pensando...di andare con lei
Tutte: CHE?!
Facundo: No Charlie, non puoi farci questo!
Camila: Sei l'unico che ci capisce e ci difende qui dentro
Lodovica: E che ci conosce soprattutto
Alba: Si infatti non puoi andartene
Charlie: Io non verrei...
Jorge: Hai detto che è costretta giusto?
Charlie: Si, è stata licenziata dalla scuola di ballo ed è rimasta senza lavoro da due mesi, a Parigi c'è una scuola di ballo per bambine che le ha fatto una proposta di lavoro...
Lodovica: Quindi il problema è il lavoro?
Charlie: Si
Lodovica: E se io le trovassi un lavoro qui lei non andrebbe da nessuna parte?
Charlie: Bhe suppongo di no ma...che significa questo?
Lodovica: Chiamala e falla venire qui!
Charlie: Che significa?
Lodovica: Ho un lavoro per la tua ragazza
Alba: Che lavoro?
Lodovica: La preside dice che dobbiamo avere una coach farò il nome di Sasha che ci sta anche simpatica
Candelaria: Così lei lavorerà qui e nessuno andrà a Parigi!!!
Charlie: Sarebbe un'idea perfetta!!!
Jorge: Dai Lodo va a parlare con la preside!!!
Lodovica: Si, corro! Charlie chiama Sasha e dille di venire qui
Charlie: Si lo faccio subito!!! 
Lodovica: Ragazze venite con me
: Si!

Io e le ragazze rispondemmo in coro e ci dirigemmo verso l'uscita quando sentii il mio polso essere afferrato e allora mi voltai. Era Jorge, mi stava sorridendo

Jorge: Una canzone bellissima, quasi tanto quanto la persona che l'ha cantata

Si sporse verso di me lasciandomi un bacio sulla guancia e io gli sorrisi pero poi correre dietro le altre. Ci dirigemmo verso la presidenza e Lodo aprì la porta senza neanche bussare

Lodovica: Hey hey hey

Vidi la preside sbuffare e roteare gli occhi, si è come al solito...esasperata!

Carmen: Perché vi ho chiamate stavolta? Non me lo ricordo
Candelaria: No questa volta non ci ha chiamate
Carmen: Oh...e allora perché siete qui?
Lodovica: Ho un'offerta da proporle!
Carmen: Che offerta?
Lodovica: Lei ha detto che abbiamo bisogno di una coach per le cheerleaders! Bhe conosco una persona...
Carmen: I carcerati o ex detenuti non insegneranno mai nel mio istituto eh!
Mercedes: Ma che donna di poca fede! Crede davvero che abbiamo contatti con il carcere?

Io guardai le ragazze e la preside annuì lentamente con il capo

Lodovica: Non è...ok si forse qualcuno si, ma non questa persona!
Alba: è la fidanzata del professor Charlie! è una ballerina
Carmen: Ah si?
Martina: La prego! Se non l'accetta rischiamo di perdere anche il professor Charlie!
Candelaria: E nessuno di noi vuole che se ne vada la pregooo
Lodovica: Ci rifletta! Sarà un bene per tutte! Per lei che avrà una responsabile delle cheerleaders e per noi perché sarà una persona simpatica!
Carmen: Dite alla vostra amica che ha un colloquio di lavoro alle quattro e un quarto puntale!
Lodovica: Signor si signora!

Appena uscimmo scoppiamo a ridere e gridammo di felicità per il successo ottenuto e corremmo nella nostra aula. Lodovica aprì la porta e dinnanzi c'era la figura di una donna dai lunghi capelli neri e lisci, e un fisico davvero perfetto. Si voltò di noi sorridente, aveva gli occhi marroni e uno sguardo molto dolce ed era abbracciata a Charlie; direi che non è difficile capire di chi si trattasse

Lodovica: Ciao Sasha!!!
Sasha: Lodovica! Quanto tempo! Che bello vederti!

Lodovica si avvicinò a Sasha e l'abbracciò mentre i ragazzi che erano seduti sui banchi davanti a Charlie e la fidanzata le fissavano il sedere. Mercedes prese un orecchio di Diego facendolo scendere dal banco e attirando l'attenzione di tutti gli altri ragazzi

Mercedes: Vieni qui tesorino!
Diego: Ai ,ai  Mechi mi fai male, Mechi mi stai rompendo l'orecchio!!! Ai aiii

Mi avvicinai a Jorge con le braccia incrociate guardandolo male

Jorge: Che c'è?
Martina: Sei odioso!

Lui rise e mi si avvicinò abbracciandomi

Martina: Non mi toccare!

Dissi cercando di allontanarlo, non che lo volessi davvero, e anche se avessi voluto non avrei potuto farcela; è troppo forte per me!

Jorge: Non è colpa mia sono un ragazzo cerca di capire
Martina: Aha, certo!
Jorge: E poi io e te siamo amici no?

Sospirai silenziosamente a quella domanda

Martina: Si per ora si...

Ed era vero! Era solo questione di tempo ne sono sicura!!!

Lodovica: Sasha devi andare nello studio della preside alle quattro e un quarto ok?
Sasha: Non so davvero come ringraziarvi ragazze!
Alba: Tranquilla Sasha è stato un piacere
Facundo: Le nostre ragazze sono sempre così dolci e disponibili

Facundo si avvicinò ad Alba cercando di abbracciarla da dietro ma lei gli diede una gomitata nello stomaco facendolo piegare in due

Alba: Con te faccio i conti dopo, TESORO

Disse marcando bene l'ultima parola. Xabi stava per avvicinarsi a Lodo che continuava a sorridere a Sasha ma quando vide il suo fidanzato avvicinarsi lo fulminò con lo sguardo e Xabiani rimase impietrito.

Jerry: Emm...Cande? Tu non sei arrabbiata vero?
Candelaria: Perché dovrei? Io e te non stiamo insieme, GIUSTO?

Il tono di Cande suonava al quanto falso e arrabbiato, molto arrabbiato

Jorge: Ora di pranzo! Chi ha fame?!
Jerry: Io!!
Xabiani: Anche io!!!
Diego: Si si anche io ho fame
Facundo: Andiamo a mangiare dai!

I ragazzi uscirono velocemente dall'aula e una sola parola uscì fuori dalle nostre bocche allo stesso tempo

Ragazze: Vigliacchi!

Quel pomeriggio come al solito c'erano gli allenamenti delle cheerleaders e quelle dei ragazzi. Lodovica sa essere una vera stacanovista! Dico sul serio è come se la mia amica e il capitano delle cheerleader fossero due persone diverse. Non so se se ne è resa conta ma ci sta facendo provare la stessa sequenza da UNA SETTIMANA e solo perché quella stupida di Amanda Kent non sa fare una santissima capriola, ma che colpa ne abbiamo noi? Andiamo avanti no? No...ovviamente. Una volta finiti gli allenamenti come al solito ci dirigemmo tutti negli spogliatoi, o quasi...stavo per andare quando vidi Jorge continuava a fare dei tiri.

Martina: è facile quando non c'è nessuno a marcarti eh Blanco?

Lo provocai vedendo che aveva appena fatto un altro punto. Lui si voltò verso di me ridendo

Jorge: Scricciolo io riesco a fare punti anche ad occhi chiusi e con dieci marcatori
Martina: Ooo ma per favore! Sono sicura che basterei io a placcarti
Jorge: Cioè tu! Pensi davvero di poter marcare me?
Martina: Ad occhi chiusi
Jorge: Oh piccola non sai contro chi ti stai mettendo
Martina: Che paura sto tremando!
Jorge: Dai prova prendermi la palla su

Risi mentre lui palleggiava e gli corsi incontro, non riuscivo neanche a vederla la palla talmente che era veloce. Gli salii sulle spalle facendogli perdere l'equilibrio

Jorge: Hey ma che fai?! Guarda che non è regolare!!!

Si lamentò lui ridendo mentre la palla rimbalzava da sola sul suolo. Lo lasciai e corsi a prenderla mentre lui era fermo a guardarmi

Martina: L'ho presa! L'ho presa! L'ho presa!

Iniziai a canticchiare rinfacciandogli la palla e lui scosse il capo

Jorge: Sei un'imbrogliona!!!

Detto questo corse verso di me, io cercai di scappare tenendo ben stretto il pallone. Ad un tratto sentii le sue braccia da dietro avvolgere il mio girovita scoperto dal top dell'uniforme e sollevarmi da terra con un solo gesto. Mi fece girare su me stessa facendo ridere entrambi, il pallone mi cadde da mano e non so come ci ritrovammo tutti e due a terra. Adesso lui era sopra di me, eravamo faccia a faccia

Jorge: Non si gioca così a basket
Martina: Non ho mai detto che avrei giocato pulito

risposi semplicemente guardandolo negli occhi. Ci fu un attimo di silenzio. Il sorriso dal suo volto scomparve e il suo sguardo si abbassò sul mio corpo mentre si mordeva il labbro inferiore. Ritornò rapidamente a guardarmi negli occhi e io sorrisi

Martina: Muori dalla voglia di baciarmi Jorge? Perché se è così sappi che io non mi tirerò indietro

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Capitolo 12
*** Dichiarazione d'amore ***


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Martina: Muori dalla voglia di baciarmi Jorge? Perché se è così sappi che io non mi tirerò indietro
Jorge: Non ho dubbi in proposito ma dobbiamo andare a farci una doccia e parlare con Charlie e Sasha eh?

Roteo gli occhi mentre lui si alza e mi tende le braccia per aiutarmi. Le afferro e alzandomi finisco con lo scontrare il suo petto.

Jorge: Come ci riesci?

Mi guarda negli occhi, uno sguardo serio mentre io cerco di capire il senso

Martina: Come riesco a fare cosa?
Jorge: Mi fai dimenticare del mondo intero come se...

Si trattiene guardandomi negli occhi e io lo scruto con lo sguardo

Martina: Come se?

Un sorriso si fa spazio sul suo volto e mi da un bacio sulla guancia destra allontanando il suo petto dal mio

Jorge: Andiamo Scricciolo!

Mi tirò per la mano verso gli spogliatoi e poi me la lasciò appena dovemmo separarci, ma prima di allontanarsi mi sorrise per poi entrare negli spogliatoi maschili. Sorrisi e andai anche io per la mia strada per farmi una doccia. Quando finii c'era Jorge che mi aspettava fuori gli spogliatoi e insieme andammo in aula dove c'erano già tutti.

Martina: Heyyy allora?
Sasha: Sono stata assunta!
Martina: Che bello! Benvenuta in squadra allora!
Sasha: Grazie! Martina giusto?
Martina: Tini

Dissi annuendo col capo

Charlie: Ragazzi voi siete...
Jorge: Fantastici?
Lodovica: Grandiosi?
Diego: Bellissimi?
Mercedes: Talentuosi?
Facundo: Il massimo?
Alba: Troppo buoni?
Xabiani: Divertenti?
Candelaria: Dolci?
Jerry: Spiritosi?
Martina: Favolosi?
Charlie: Stavo per dire una di queste cose ma ora l'unica parola che mi esce è presuntuosi!

Disse calcando l'ultima parola e tutti quanti scoppiammo a ridere. Nei giorni successivi mi riusciva sempre più facile avvicinarmi a Jorge, eravamo quasi sempre insieme. Erano le 15:30 ed eravamo nel corridoio. Io ero seduta su uno dei mobiletti marroni e vecchi dell'istituto mentre stavo parlando per l'appunto con lui...

Jorge: Sei una frana
Martina: Ma smettila!!!
Jorge: Che vuoi da me? è vero!
Martina: Presuntuoso
Jorge: Se non riesci a fare neanche un palleggio non è colpa mia
Martina: Ma sei proprio un...
Jorge: Un che?

Chiese avvicinandosi al mio volto. I nostri nasi si sfiorarono e il mio sguardo si posò sulle sue labbra. Le vedo avvicinarsi sempre di più fino a sfiorare le mie.

Carmen: Martina!!!

Dannazione!!! La voce della preside lo fa allontanare da me. Ma non poteva aspettare due minuti? MI STAVA PER BACIARE! Roteai gli occhi sospirando e poi rivolsi uno sguardo scocciato alla preside

Martina: Che c'è?
Carmen: Ci sono visite per te
Martina: Visite? Che visite?
Carmen: C'è un ragazzo che è venuto a trovarti, è all'entrata
Jorge: Un ragazzo?

Voltai di nuovo il mio sguardo su Yoyi che mi guardava confuso. Anche io ero confusa, a rompere il silenzio è la voce della preside

Carmen: Allora? Muoviti!
Martina: S-si adesso vado m-ma chi è?
Carmen: E io che ne so? Muoviti e va a vedere no?
Jorge: Vuoi che ti accompagni?
Martina: No grazie, non è necessario
Jorge: Sicura? Io non ho problemi
Martina: Yoyi tranquillo, vado a vedere chi è, a dopo!
Jorge: Mmm...

Mi dirigo verso l'entrata a passo svelto, curiosa di vedere chi è la persona che è venuta a farmi visita. Appena mi av vicino all'entrata vedo un ragazzo alto con i capelli neri e gli occhi castani

Martina: TU?!

Dico sgranando gli occhi

Xxx: Ma che ingrata! Io faccio un viaggio enorme per venirti a vedere e tu mi saluti così?!
Martina: Non ti ho chiesto io di venire!!!

Incrocio le braccia quando sono arrivata dinanzi a lui

Xxx: Ti costa tanto abbracciarmi e dirmi, Francisco!!! Che bello che tu sia qui! Mi sei mancato tanto! Come stai? Hai fatto questo lungo viaggio per me? Ooo grazie amore non dovevi

Roteo gli occhi di fronte alla voce stupida che usa mio fratello maggiore per insultarmi.

Martina: Se sei venuto qui per rompere puoi tornartene da dove sei venuto senza problemi eh
Francisco: Ooo ma dai vieni qui!!!

Francisco mi abbraccia mentre io continuo a tenere le braccia incrociate ma mi ammorbidisco un po'. Ammetto che non lo sopporto perché deve sempre essere "il perfettino della famiglia" ma in fondo è sempre mio fratello e gli voglio bene. Sto per ricambiare l'abbraccio ma una voce alle mie spalle mi fa saltare allontanandomi da Fran

Jorge: Ti ha detto di tornartene da dove sei venuto, cos'è sei sordo?
Martina: Jo-Jorge
Francisco: Scusa?! E tu chi sei per dirmi quello che devo fare eh?

Francisco mi lascia andare e avanza di un passo verso Jorge che è proprio alle mie spalle

Jorge: Lasciala in pace moccioso o te la vedrai con me!
Francisco: Moccioso a chi idiota?
Jorge: Idiota?! Vuoi che ti spacchi la faccia?
Francisco: Su avanti fatti sotto imbecille!
Jorge: Con piacere!
Francisco: Ora te la faccio vedere io!
Martina: Hey no!!! Buoni!!!

Mi metto tra Jorge e Fran che sono petto a petto per dividerli. Mi appoggio con la schiena al petto di Jorge e metto la mano destra su quello di mio fratello per allontanarlo da noi

Martina: Tu non lo sfiori neanche con un dito! Se vuoi picchiarlo dovrai passare sul mio cadavere!

Dico a mio fratello guardandolo con aria di sfida

Francisco: Che?! Stai dalla sua parte?
Martina: Si!
Jorge: Sentito idiota? Sei di troppo! Vattene

Jorge mi passa avanti cercando di tenermi dietro di lui con il braccio sinistro

Francisco: Sei il suo ragazzo?
Jorge: Si sono il suo ragazzo! Problemi?

Sgranai gli occhi alle parole di Jorge.

Francisco: Mmm...non sei un po' troppo grande per mia sorella?

Oh no Francisco! Questo non lo dovevi dire!!!

Jorge: So-sorella!?
Francisco: Tini! Sono Francisco Stoessel suo fratello maggiore

Jorge volta lentamente lo sguardo su di me e poi ritorna su mio fratello

Jorge: Sei suo fratello maggiore?
Francisco: Si è quello che ho detto
Jorge: Scusami io credevo che fossi un ex fidanzato o qualcosa del genere. Mi dispiace tanto!
Francisco: No figurati tutto apposto! Mi piace come l'hai difesa
Jorge: Si, io non sono il suo ragazzo, sono un suo amico ed essendo più grande mi sento come se fossi suo fratello maggiore capisci?
Francisco: Certo! In pratica fai il mio lavoro visto che io non posso no?
Jorge: Già!
Francisco: Allora grazie mille perché lo fai benissimo!
Jorge: No figurati non mi devi ringraziare!
Martina: Mi sono persa qualcosa?

Chiedo guardando quei due strambi idioti che fino a un attimo fa volvevano ammazzarsi e ora vanno d'amore e d'accordo

Francisco: Mi stai simpatico! Come ti chiami?
Jorge: Jorge!
Francisco: Io sono Francisco te l'ho già detto ma puoi chiamarmi Fran se preferisci

Jorge gli ha teso la mano e Fran l'ha presa stringendola mentre entrambi si sorridevano

Jorge: Vuoi che ti faccia fare il giro del college? Ti presento anche i miei amici
Francisco: Si dai, mi piacerebbe molto!
Jorge: Andiamo?
Francisco: Andiamo!

Mio fratello e il mio "amico" non che mio futuro ragazzo si dirigono verso l'istituto parlando come due amici di vecchia data mentre dal mio cervello esce fumo per la confusione e soprattutto per la rabbia che mi ha fatto quella frase di Fran; se lo prendo lo ammazzo. Entro nello collegio più confusa di prima quando incontro Lodo

Lodovica: Hey dov'eri finita?
Martina: Io...ero all'entrata
Lodovica: Perché eri all'entrata? Comunque ho visto mio fratello andare in giro con un ragazzo molto carino!
Martina: Mio fratello
Lodovica: No era mio fratello
Martina: No il ragazzo è mio fratello
Lodovica: Come fa a essere tuo fratello se è mio fratello?
Martina: AAAA LODO!!! Il ragazzo che è tuo fratello è mio fratello!
Lodovica: Quindi il ragazzo carino che è insieme a mio fratello Jorge è tuo fratello...
Martina: Francisco, è mio fratello Francisco
Lodovica: Aaaa ora la cosa ha più senso in effetti
Martina: Già
Lodovica: Somiglia a Xabi
Martina: Dici?
Lodovica: Si
Martina. Quindi è per questo che lo trovi carino
Lodovica: Si
Martina: Io non vedo l'ora che se ne vada
Lodovica: Ma no perché dici questo?
Martina: Sta diventando amico di Jorge!
Lodovica: E?
Martina: Come e?! Ha detto a Jorge che secondo lui è troppo grande per me!

Dico chinando lentamente la testa

Martina: Io sto facendo tanto per conquistarlo, poi arriva mio fratello e...e...
Lodovica: Nooo Tini non fare

Ho come un nodo alla gola. Che cosa staranno facendo adesso quei due? Staranno parlando di me? Francisco starà raccontando qualcosa di quando eravamo più piccoli? Perché mio fratello doveva venire proprio adesso?! Non poteva venire a farmi visita quando...non so quando Jorge e io stavamo insieme? Sento la mano di Lodo sulla mia spalla destra e alzo lo sguardo su di lei

Lodovica: Tranquilla, ti dico che Jorge cadrà ai tuoi piedi! Lo conosco e ti posso assicurare che non gli sei pe niente indifferente anzi!
Martina: Si ma intanto non mi ha baciato nemmeno una volta!...Bhe non un vero bacio almeno
Lodovica: Tini sono sicura che è solo questione di tempo, devi solo aspettare
Martina: Aspettare? Aspettare cosa?!
Lodovica: Il momento giusto nel luogo giusto! E tutto sarà perfetto
Martina: Il momento giusto...nel luogo giusto

Fu come una campanella a suonare nella mia testa, il momento giusto nel luogo giusto. Un ampio sorriso si fece strada su mi volto mentre guardavo la mia migliore amica

Martina: Il momento giusto nel luogo giusto!!! Lodo io ti adoro! Sei un genio!!!
Lodovica: Un genio? Si bhe lo so grazie, ma dimmi il perché per favore...
Martina: Creerò il momento giusto nel luogo giusto!
Lodovica: eh?! E come pensi di fare?
Martina: Questo lo so io! E tu mi darai una mano!!!
Lodovica: Emm...nulla incontrario ma mi dici che cosa sta passando per la tua frullata testolina?

Allargo ancora di più il mio sorriso e afferro la mano destra di Lodo

Martina: Dai andiamo! Mi devi aiutare ad aggiustare tutto!
Lodovica: Ma tutto che?
Martina: Devo sferrare il colpo di grazia si o si!
Lodovica: Amica mia adorata ti si è fuso il cervello?
Martina: No al contrario, mi si appena acceso
Lodovica: Bha

Trascinai Lodovica nella nostra stanza per poi iniziarle a parlare di ciò che avevo in mente. Mentre mettevamo in atto il mio piano Lodo mi faceva domande su mio fratello e sull'incontro che c'era stato tra lui e Jorge

Lodovica: Uuu quindi il mio fratellino ha avuto un attacco di gelosia!
Martina: Naaa mi stava solo difendendo
Lodovica: Oh no tesoro, era un attacco di gelosia in piena regola
Martina: Ma no
Lodovica: Ma siii!!! Fidati! Nessuno conosce mio fratello meglio di me!

Un attacco di gelosia...bhe è vero che ha avuto una reazione esagerata; se ha davvero avuto un attacco di gelosia vuol dire che lui tiene a me più di quanto vuole dimostrare...bhe in effetti se ci penso bene, io gli avevo chiesto di non seguirmi ma lui mi ha seguito lo stesso e poi per farmi allontanare da Francicsco gli ha detto che era il mio ragazzo. Sorrido a quel ricordo, la faccia di Jorge è stata epica, era così rosso dalla rabbia, così...possessivo...E se Lodo avesse ragione? Forse io ho già conquistato Jorge devo solo cercare di farlo capire a lui...posso farlo con l'idea che mi frulla per la testa?

Martina: Si posso!
Lodovica: Eh? Che fai parli da sola?
Martina: Lodo lindaaa mi aiuterai con quello che ti ho chiesto?
Lodovica: Non fare la ruffiana con me! Ti ho già detto di si! Ma...sei sicura di volerlo fare?
Martina: Si certo!
Lodovica: Guarda che è una cosa importante e non voglio che poi ci rimani male se Jorge...
Martina: Hey hey hey! Mi hai sempre sostenuta e adesso mi dici che Jorge potrebbe respingermi?

Lodovica scrolla timidamente le spalle guardandomi

Martina: Fidati di me e fai quello che ti ho chiesto si?
Lodovica: Ok va bene!
Martina: Grazie
Lodovica: Prego!

Dopo aver discusso con Lodo di tutto il piano alla perfezione, entrambe usciamo dalla stanza e ci dirigiamo nel corridoio. Vicino alla porta della nostra aula ci sono i nostri fratellini con il resto dei ragazzi

Lodovica: Hey hey hey!

Lodo saluta tutti con un sorriso raggiante e Yoyi le circonda la vita con il braccio destro

Jorge: Francisco lei è mia sorella, Lodovica detta Lodo, Lodo lui e Francisco
Francisco: Per le belle signorine come lei Fran

Mio fratello prende la mano destra di Lodo e gliela bacia

Xabiani: Hey hey hey cuccia Stoessel lei è già impegnata

Xabi prende il polso destro di Lodo che era ancora tra le mani di mio fratello e l'attira a se cingendole la vita e tutti si misero a ridere. Continuarono a parlare animatamente mentre io mi persi nei miei pensieri fissando il mio principe dagli occhi verdi. Ad un tratto si volta verso di me

Jorge: Che hai?
Martina: Niente...pensavo
Jorge: A cosa?
Martina: A come sei diventato geloso quando pensavi che Francisco fosse un pretendente
Jorge: Che-che?! N-no! Non è vero!!! I-io
Martina: Ooo andiamo, lo eri eccome
Jorge: Ma-ma no i-io
Martina: Jorge ammettilo! La verità! Eri geloso si o no?

Jorge abbassa lo sguardo leggermente imbarazzato. I suoi occhi brillano, sono così dolci e mi dedica un timido sorriso, uno di quelli che ti fa sciogliere il cuore, sta per aprire bocca quando...

Stephie: Jorge possiamo parlare un attimo per favore?

GRR CHE NERVI!!! QUALE PARTE DI "RESTA FUORI DALLA SUA VITA" NON LE è ABBASTANZA CHIARA?! VUOLE DISEGNINO?

Jorge: Stephie che vuoi?
Stephie: Parlare con te in privato
Jorge: No ora sono occupato
Stephie: Con lei?

Chiede guardandomi con una faccia disgustata

Jorge: Si con LEI

Jorge marca bene il suono dell'ultima parola "Lei"

Stephie: E non può...
Jorge: No Stephie non posso! Né ora, né dopo, né domani né mai sparisci

Stephie mi guarda con una faccia come per dire "non finisce qui" e io le sorrido come per risponderle "fatti sotto bella hai già perso!" soprattutto se il mio piano questa sera andrà come previsto. La odio! La odio con tutto il cuore!!! Non ho mai odiato nessuno così profondamente come odio lei. Mi fa alzare la pressione e mi viene una voglia matta di prenderla a pugni!!!

Francisco: Sorellina ci sei?

La voce di mio fratello mi porta alla realtà. Volto di scatto lo sguardo verso di lui

Martina: S-si che c'è?
Francisco: Tutto ok?
Martina: Si certo perché?
Francisco: Ti sto dicendo che me ne devo andare, ti ho chiesto se mi accompagni all'uscita e non mi rispondi
Martina: Oh! Ah si certo andiamo!
Francisco: Andiamo?
Martina: Si
Francisco: Ok ciao a tutti! è stato un piacere conoscervi, soprattutto te Jorge e tua sorella
Jorge: Vienici a trovare quando vuoi
Martina: Andiamo!

Dico spingendo mio fratello verso l'uscita intanto che continua a salutare gli altri. Durante il percorso verso l'uscita io osservo i nostri passi e sento il suo sguardo fisso su di me

Francisco: Ti piace molto non è vero?
Martina: Cosa?

Chiedo alzando il capo di colpo per guardarlo negli occhi

Francisco: Non fingere di non capire, ho visto come lo guardavi ma non è troppo grande per te?
Martina: Francisco NO

Rispondo scandendo bene quel monosillabo sicura di quello che dico

Francisco: Va bene come vuoi sorellina
Martina: Grazie!
Francisco: Prego! In ogni caso mi sta simpatico
Martina: Non mi meraviglio

Ed è vero, voglio dire Jorge è così bello, dolce, simpatico, premuroso...a chi non piacerebbe un ragazzo così?

Francisco: Bhe ci vediamo
Martina: Spero che la prossima volta tu sappia tenere a freno la lingua

Mio fratello mi sorride e mi fa la linguaccia per poi abbracciarmi. Una volta aver salutato Fran corro dentro cercando Lodo, per mia fortuna è esattamente dove l'avevo lasciata

Martina: Lodo! Andiamo?
Lodovica: Emm si! Ci vediamo più tardi ragazzi
Jorge: Dove andate?
Martina: Dobbiamo fare una cosa
Xabiani: E non possiamo sapere di che si tratta?
Martina: No! A più tardi!
Lodovica: Ciaooo

Prendo la mia amica sotto al braccio ed entrambe scoppiamo a ridere mentre ci allontaniamo. In camera nostra ci sono Mechi distesa sul suo letto ad ascoltare musica, Cande sdraiata sul suo leggendo un libro e Alba seduta alla scrivania intenta a scrivere qualcosa

Lodovica: Hey dov'era vate finite?
Mercedes: Eravamo al bar vi stavamo cercando
Martina: Anche noi vi abbiamo cercato, dovrei chiedervi un grande favore
Candelaria: Che favore?

Mi avvicino al letto vuoto sul quale non dorme nessuno e mi ci siedo sopra con le gambe chiuse e piegate in modo che i talloni mi arrivino al sedere, Lodo si siede sulle ginocchia al mio fianco  mentre tutte le altre ci osservano. Sospiro e poi inizio a parlare alle mie amiche della mia idea. Tutte tre sono entusiaste di aiutarmi anche se Mechi e Alba non approvano molto la mia idea poiché temono che potrei ferirmi ma per Jorge ne vale la pena. Le ragazze mi aiutano a trovare tutto ciò che serve e mi aiutano a sistemare le cose. A ora di cena ci dirigiamo nella mensa per cenare normalmente con i ragazzi. Io e Lodo finiamo prima come abbiamo previsto e ci alziamo in piedi

Lodovica: Bene noi andiamo! Ciao a tutti!
Martina: Si ciao!
Jorge: Hey calma!!!

Jorge mi afferra il polso destro per mantenermi.

Jorge: Ma che cosa vi prende?! Avete mangiato pochissimo e andate di corsa di nuovo!
Martina: Abbiamo una cosa importante da fare

La stretta sul mio polso diminuisce e io riesco a liberarlo facilmente e poi mi avvicino all'orecchio del principe seduto al mio fianco

Martina: Io e te abbiamo scommessa non dimenticarlo, tra due ore in camera mia per la sfida finale

Jorge mi guarda a bocca aperta mentre gli sorrido. Lentamente le sue labbra si estendono in un sorriso e contemporaneamente scuote la testa. Lodo mi afferra la mano e insieme corriamo nella nostra stanza. Appena entrate chiudiamo la porta a chiave guardando l'opera d'arte che abbiamo fatto insieme alle altre

Martina: è perfetto!
Lodovica: No, non ancora, muoviti accendiamo le candele
Martina: Si giusto

Lodo mi da un accendino e insieme ci mettiamo ad accedere la candele alla vaniglia che sono sparse per tutta la stanza.

Martina: AIII!!!
Lodovica: Tini!!!

Osservo il mio indice destro e me lo metto in bocca

Martina: Mi sono bruciata

Mormoro ancora con il dito in bocca

Lodovica: Hahahaha idiota! L'ansia sale?

L'ansia sale?...Si in effetti si l'ansia sale. Ho il cuore che mi batte a mille, le farfalle nello stomaco che stanno spiegando le ali, delle emozioni dolci, forti e intese allo stesso tempo che mi invadono il corpo. Mi mordo il labbro inferiore mentre la fiamma della candela sulla quale mi sono scottata riflette nei miei occhi. Niente può andare storto questa sera, niente. Lodo spegne la luce per vedere l'effetto finale. La luce soffusa delle candele profumate sparse a terra e sui mobili crea un'atmosfera magica esattamente come la volevo io. Le tende bianche di raso davanti alle finestre coprono la visuale e tutti i nostri letti in perfetto ordine anch'essi con le coperte bianche. I petali rossi delle rose sparse a terra e sui letto dando un tocco di colore leggero alla stanza e una stoffa bianca a ricoprire il pavimento

Lodovica: Il posto perfetto c'è

Mi volto verso la mia che è poggiata con le braccia incrociate e la spalla destra sulla soglia della porta vicino all'interruttore della luce. Le sorrido luminosamente

Martina: E tra poco ci sarà anche il momento perfetto
Lodovica: Lo spero tanto, terrò le dita incrociate per te

Corro verso di lei e l'abbraccio. Sono cambiata un bel po' da quando sono qui e lei fa parte del mio cambiamento. Sono meno chiusa, ho imparato a fidarmi delle persone (bhe intendiamoci quelle che dico io non tutti) ho imparato ad essere un po' più matura ma soprattutto, soprattutto ho imparato a lottare per quello che voglio. Si sono più sicura di me stessa e più determinata nelle cose che faccio. Tre mesi non avrei mai fatto una cosa simile per nessuno soprattutto perché me ne sarei vergognata ma adesso, adesso no. Non so come affrontare tutte queste emozioni che si stanno liberando dentro di me ma quello che so è che non le tratterò. Non vedo l'ora che Jorge apra quella porta e finalmente capisca l'amore che provo per lui.

Lodovica: Hai bisogno d'altro?
Martina: No grazie puoi andare
Lodovica: Ok, allora vado! Suerte!
Martina: Gracias!

Lodo mi fa l'occhiolino prima di uscire dalla stanza. Quando la porta si chiude comincia a guardare nervosamente intorno a me. Le mie guance diventano leggermente rosse osservando la stanza e pensando a ciò che vorrei succedesse. Vado in bagno e mi aggiusto il trucco. Una volta fuori mi distendo sul letto di nessuno con l'avanbraccio destro sulla fronte e guardo la sveglia di Mechi, segna le 22:50...mancano solo dieci minuti. Sento il rumore della porta aprirsi e mi sollevo con la schiena dal letto sedendomi. Il battito del mio cuore inizia ad accelerare vedo una convrse rossa mettere piede nella stanza e immediatamente appare anche il proprietario. Sorrido dolcemente mentre lui chiude la porta alle sue spalle guardandosi intorno stupefatto

Martina: Sbaglio o ti avevo detto due ore Jorge?

Chiedo alzandomi in piedi. Ci sono alcuni minuti di silenzio e intanto lui continua a fissare la camera fino a quando i suoi occhi non si posano su di me.

Jorge: Non ho...lo hai fatto tu tutto questo?

Chiede indicando la stanza con l'indice destro. Io continuo a sorridergli

Martina: Si...bhe con un piccolo aiutino ma l'idea e la messa in atto sono opera mia! Dico sorridendo orgogliosa si me stessa...

Jorge: Oh Tini...

Lo sento ispirare profondamente e capisco che c'è qualcosa che non va

Martina: Che c'è?
Jorge: T-tu vuoi...
Martina: Si

Chino leggermente il capo osservandomi le punte delle mie scarpe che in questo momento trovo particolarmente interessanti mentre divento rossa come un peperone

Jorge: Tu lo hai mai...
Martina: No

Dico continuando a non guardarlo negli occhi e avverto come un sospiro di sollievo

Jorge: Non devi farlo, non devi concederti a me solo perché vuoi vincere la scommessa
Martina: Tu non capisci, non lo faccio per la scommessa, la scommessa è solo un pretesto! Perché non capisci che io ti amo?

Pronunciando l'ultima frase alzo il capo guardandolo negli occhi. Ancora una volta alcuni minuti di silenzio si impossessano della stanza. Cerco il suo sguardo e dopo qualche secondo quando alza gli occhi dal pavimento

Jorge: Tini cerca di capire, io non sono quello giusto per te
Martina: Perché? Perché Sei troppo grande? No Jorge smettila con questa storia io non sono più una bambina!

Il mio tono di voce diventa più acuto. Sono stanca del fatto che tutti e soprattutto lui mi vedano come una bambina. Poggio le mani sui bordi della mia maglietta e la tiro su per toglierla. Rilasso le braccia lungo i fianchi e la lascio cadere a terra. I suoi occhi, non li avevo mai visti così. Stanno brillando mentre ammirano il busto coperto solo dal reggiseno rosa antico con delle decorazioni in pizzo nero. Continuo a tenere lo sguardo serio mentre cammino lentamente verso di lui. Prendo le sue mani e la faccio poggiare nei laterali poco più sopra dei fianchi, sulle costole. Prendo il suo volto nella mano destra e mi avvicino alle sue labbra

Martina: Lo vedi Jorge? Non sono più una bambina, sono una donna, e tu me desideri...lo leggo nei tuoi occhi

Gli sussurrai rocamente l'ultima frase per poi...



*Angolo autrice*
Ta daaa...si sono stata via un settimana circa e ora torno scrivo e vi lascio così :O...hahahaha bhe almeno ho già pronto un parte del continuo no? Vorrei ringraziare con tutto il cuore i letteri e soprattutto le 17 persone che si sono prese la briga di recensire il capitolo precedente (*w* 17 un nuovo record non mi era mai successo e non posso crederci) siete state supermega gentili con me e vi ringrazio davvero, comunque in questa settimana di vecanza mi sono venute altre idee per ff (in realtà ne avevo già altre però quelle che mi sono venute ce le metto prima delle altre  poi...no ok sto facendo un casino e probabilmente vi sto anche confondendo xD) Grazie ancora a tutte voi e spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto un bacio grande a tutte voi lettriciiiii
kiss kissssssssssss jofsijofjsdoijf (ricortate Jortini/Leonetta para siempre eh ù_ù)

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Capitolo 13
*** Ti amo ***


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Gli sussurrai rocamente l'ultima frase per poi avventarmi sulla sua bocca e iniziare a baciarlo con foga. Sento le sue mani scendere sui miei fianchi e stringerli. La mia mano destra scivola tra i suoi capelli tirandoli un pò mentre il suo corpo inizia a farmi indietreggiare di poco e le sue braccia si avvolgono intorno alla mia vita. Lascio i suoi capelli e faccio scivolare la mano destra fino al colletto della sua camicia fino ai suoi bottoni. Comincio a sbottonarli lentamente mentre sento la sua lingua premere sul mio palato costringendomi ad alzare di poco la testa. Ancora non mi sembra vero. Apro la sua camicia del tutto sbottonata e stringo i miei avanbracci dietro il suo capo per attirarlo di più a me. I nostri petti caldi si toccano, le nostre lingue si intrecciano e riprendiamo ad indietreggiare sempre lentamente. Sento di essere senza fiato delicatamente morde il mio labbro inferiore, il suo braccio destro continua a circondarmi la vita mentre il sinistro è esattamente dove l'avevo poggiato io prima di baciarlo. Con il solo braccio destro mi solleva da terra e capendo ciò che vuole fare, con un salto avvolgo le gambe intorno alla sua vita e approfitto del momento in cui le nostre labbra si separano per togliergli la camicia facendola cadere sul suolo. Si butta sul letto facendo stare me sotto e continuando a baciarmi sussurra "Questa è una pazzia". No! Ho una tremenda paura che lui possa allontanarsi da me e ritornarmi a dire quella stupida frase. Con una spinta mi posiziono sopra di lui e mi allontano guardandolo. "Non dirlo, non pensarlo, non adesso ti prego o mi uccideresti". Lo supplico guardandolo negli occhi, lui non dice niente semplicemente regge il mio sguardo. Poso le mie mani poco più sopra del suo ombelico e unisco i miei pollici al centro iniziando a percorrere tutto il suo petto come per massaggiarlo. Lui chiude gli occhi, ho sognato di vederlo così dalla prima volta che l'ho visto. Mi stendo sul suo corpo quando i miei pollici arrivano alla gola e separa le mani per posarle sulle sue spalle. Lo bacio. "Hey scricciolo aspetta" . La sua voce è calda e ha il fiato corto. "Dobbiamo parlare, siediti bene" ; si solleva sui comiti per appoggiare le spalle sullo schienale e mi allunga le mani per farmi sedere meglio sulla sua pancia. "Comoda?" annuisco col capo e mi mordo il labbro inferiore chinandolo leggermente imbarazza. Sento la sua mano destra accarezzarmi la guancia con dolcezza, "guardami" mi chiede quasi sussurrando. Alzo lentamente gli occhi per specchiarmi nei suoi. "Non voglio che tu faccia qualcosa della quale poi dovrai pentirtene" "Io non me ne pentirò, inoltre se non è con te non sarà mai con nessuno" dico sicura di ciò. Lui sorride chinando il capo e prende la mia mano destra "che cos'hai fatto?" chiede guardando il mio indice e nuovamente chino il capo. "Mi sono scottata accendendo una candela" Lo guardo di sottecchi, il suo sorriso si fa più ampio, porta la mano alle sue labbra e mi bacia il dito. "A volte vorrei essere come te". Inclino leggermente la testa verso sinistra mentre la alzo osservandolo interrogativamente in attesa di un continuo che non arriva, "cioè?" lo incalzo. Torna a specchiarsi nei miei occhi "cioè tu...tu sei così sicura di te, tu sai quello che vuoi mentre io cerco di riflettere perché non voglio ferirti e..." "shhh" lo interrompo posando delicatamente le dita della mano sinistra sulle sue labbra. "è questo il problema, tu pensi troppo con questo" dico indicando il suo cervello "e non dai modo di sentire a questo" continuo facendo scivolare l'indice sinistro sul suo collo per poi fermarlo all'altezza del cuore e poggiarci la mano. Non posso esprimere a parole la gioia che provo sentendo il battito accelerato del suo cuore. Vedo una dolcezza immensa nei suoi occhi che mi guardano mentre sorride. "Ti amo" sgrano gli occhi a sentire quelle parole uscire dalla sua bocca e noto che lui ha la stessa reazione "t-tu hai detto che..." "i-io ho detto che..." ci guardiamo confusi ancora per qualche secondo. "Io...ricordo la prima volta che ti ho visto nell'ufficio di Carmen" non capisco, sta cambiando argomento? "Sai, avevo capito subito che eri una ragazza speciale" gli sorrido timidamente e stringo la sua mano sinistra mentre con la mia gli tolgo dei capelli che gli cadono sulla fronte. "Sentivo che eri una persona che dovevo proteggere, che in fondo già conoscevo tu eri...diversa" "Tu sei il primo ragazzo del quale mi sono innamorata veramente" dico con sincerità. Un sorriso divertito torna sul suo viso "Tu non ti arrendi mai finché non ottieni ciò che vuoi vero?" "Non quando la posta in gioco e così alta" faccio una pausa do qualche secondo continuando a specchiarmi nei suoi occhi "Hai detto che mi ami" sussurro cercando di riprendere quel discorso " Io non so...mi dispiace non so che mi è preso" gli sorrido "Lo so io che ti è preso, lo hai sentito" mi avvicino al suo orecchio. "Lasciati andare" chiedo con voce roca e poggio le labbra sul lobo del suo orecchio "Per questa sera fa solo ciò che senti senza pensare" glielo mordo "Ti amo" "Vuoi davvero che andiamo fino in fondo?" scendo con le labbra sul suo collo mentre lui mi lascia la mano circondandomi la vita con le braccia e tenendo gli occhi chiusi. "Si" con uno scatto mi coglie di sorpresa mettendosi sopra di me e facendomi poggiare la schiena sul materasso. I suoi occhi sono più scuri il suo sorriso adesso è carico di malizia, lo sta facendo davvero, si sta lasciando andare. Poggia le labbra sul mio collo e inizia a ricoprirlo di baci, lentamente, molto lentamente. Chino il capo all'indietro inarcando la schiena. Le mie mani accarezzano il suo capo mentre le sue labbra ardenti scendono sul mio petto. Il mio ventre, il mio ombelico, il mio corpo sta andando a fuoco. Sgrano gli occhi e prima che possa rendermene conto mi sta abbassando i pantaloni.
Sta succedendo davvero, non è un sogno. Ritorna sulle mie labbra e ne prende possesso prepotentemente. Il suo corpo mi schiaccia sul materasso e la sua lingua esplora senza problemi la mia bocca. Le mie mani scivolano sulle sue spalle larghe, le mie unghia si afferrano su di esse. "Jo-jorge" riesco a dire ansimando; sono senza fiato e solo ora mi rendo conto che lui ha ancora i jenas. Le mie mani percorrono i suoi fianchi fino ad arrivare al bordo dei jeans. Li sbottono e il più velocemente possibile cerco di toglierglieli con il suo aiuto. "Quanta fretta" lo sento ridere al mio orecchio mentre le nostre bocche si separano per prendere fiato. I suoi polpastrelli accarezzano le me spalle fino ad arrivare alle bretelline del reggiseno che abbassa senza problemi. Le sue labbra sono sul mio petto e mentre tira via le bretelline mi scopre anche il seno. Comincia a baciarmi lì e con un gesto rapido mi libera della parte superiore del mio intimo. Sono inondata da piccoli brividi e scosse che si fanno spazio in tutto il mio corpo. Non ho mai desiderato niente così tanto in tutta la mia vita. Lo sapevo fin dal primo istante in qui l'ho visto, io ho desiderato di essere sua e ora stava per succedere. Poggio le mani sulla sua testa e gemo forte a causa delle sue labbra che mi fanno avvampare. Si avvicina al mio orecchio sfiorandolo con il naso, "il tuo corpo, la tua pelle, il tuo profumo, sei bellissima scricciolo" Sorrido e stringo le braccia intorno al suo collo per abbracciarlo "Vuoi andare a vanti?" "Si" rispondo immediatamente quasi con voce supplicante. La sua mano destra scende fino all'ultimo indumento rimasto e me lo toglie. Prende la mia mano sinistra e la poggia sulla molla dei suoi boxer "Sicura?" chiede baciandomi la guancia e mordendomi il lobo destro dell'orecchio "Si" rispondo nuovamente in un sospiro e goffamente gli tolgo i boxer. Le sue mani si posizionano ai lati della mia testa, è poggiato sui gomiti per non fare troppo peso su di me. Lui sta cercando i miei occhi e in poco tempo li trova. Sto ansimando, poggio delicatamente la mano destra sul suo volto quando lo sento entrare dentro di me. Il mio corpo si inarca sotto di lui , sotto il suo controllo e non posso reprimere un grido di dolore. I miei occhi sgranati restano così per qualche secondo. Lui è fermo, mi da il tempo di abituarmi a questa sensazione così strana, questa sensazione che mi fa sentire così piena, completa. Il mio corpo si è irrigidito ma lentamente riesco a rilassarmi e ritrovo il suo sguardo. Lui sorride dolcemente e poi si avvicina alle mie labbra "Così piccola, con calma". La sua voce è roca e affannata, lentamente inizia a muoversi dentro di me e quello che prima era dolore diventa piacere, piacere allo stato puro. Si china sulle mie labbra mi bacia dolcemente mentre continua a muoversi man mano sempre più velocemente. Non posso restare muta e così continuo a gemere nella sua bocca mentre le mie braccia si stringono sempre di più intorno al suo collo.

Intanto nella stanza dei ragazzi...

Diego: Aha...ok no ripetetemi di nuovo perché dovremo farvi dormire qui e dov'è Jorge?
Lodovica: Jorge è andato a fare uno scherzo
Candelaria: Ein camera nostra ci sono i topi
Mercedes: E noi odiamo i topi!
Xabiani: E Martina?
Alba: Li sta uccidendo

Tutte le ragazzi si voltano di scatto verso Alba guardandola male e Lodovica le da un pizzicotto

Alba: Aii!!!

I ragazzi continuano a fissare il gruppetto davanti a loro interrogativamente

Diego: Ok, quindi Jorge è andato a fare uno scherzo?
Candelaria: Si esatto
Facundo: Senza di noi?
Alba: Si esatto
Xabiani: E noi dovremo credervi?
Lodovica: Si esatto
Diego: Aha...faccio una chiamata a mio cugino...
Ragazze: NO!!!!

Diego si era avvicinato al mobile che era vicino al suo letto per prendere il cellulare

Diego: No?
Mercedes: N-no amore

Mercedes si avvicinò a Diego e poggiò le braccia intorno al suo collo

Mercedes: Perché invece non vieni con me?

Sussurra a un soffio dalle sue labbra

Diego: Co-con te e dove?
Mercedes: Ho le chiavi di una delle stanze vuote dei professori

Un sorriso malizioso si estese sul volto di Diego

Diego: Ah si?
Mercedes: Oh si
Diego: E che stiamo aspettando

Entrmabi sorrisero, Mechi prese la mano di Diego trascinandolo fuori dalla stanza

Lodovica: *sottovoce alle ragazze* Accidenti vorrei sapere da Tini come sta andando
Candelaria: Spero bene!
Alba: Il fatto che Jorge non sia qui non è positivo?
Lodovica: Vorrei chiamarla però poi se interrompo qualcosa?
Candaleria: No! Lascia stare!
Xabiani: Di che parlate?
Lodovica: Nie-Niente tesoro!...emm...andiamo a dormire nel seminterrato?

Sul viso di Xabiani appare un sorriso

Xabiani: Certo!
Lodovica: Bene, Buona notte a tutti ragazzi
Tutti: Notte!

Lodovica tende la mano a Xabi che l'afferra ed entrambi escono

Jerry: Bhe noi...rimaniamo tutti qui?
Facundo: Emm...no, non se Alba vuole andare a fare una passeggiata si?
Alba: I-io?
Facundo: Si vuoi?
Alba: Bhe...si
Facundo: Ok
Jerry: Quindi restiamo solo io e Cande
Candelaria: Si perché che c'è?! Hai paura che ti morda?!
Jerry: M-ma no dicevo solo che...
Facundo: Ciao a tutti! Andiamo tesoro

Facundo mise una mano dietro la schiena di Alba ed insieme uscirono fuori mentre Cande evidentemente arrabbiata si diresse verso l'unico letto vuoto della stanza e ci si buttò sopra mettendosi le cuffiette nelle orecchie. Jerry restò fermo a guardarla senza sapere cosa fare e con il timore di dire qualcosa di sbagliato.

I movimenti diventano man mano più lenti. Sia io che lui siamo entrambi sudati senza voce, senza forze. Continuo a tirare dei lunghi sospiri  quando lui si ferma cercando di riprendere fiato. Lentamente esce da dentro di me e non posso trattenere un gemito. Si lascia cadere al mio fianco mentre io ancora non riesco a muovermi. Il mio corpo è tutto indolenzito dolcemente addolorato e allo stesso tempo pieno di piacere. Non credevo che fosse possibile provare una sensazione come questa, il battito accelerato del mio cuore risuona anche per tutte le altre parti del corpo. Io ho fatto l'amore con Jorge Blanco, l'unico uomo che abbia mai amato in tutta la mia vita. Ma è successo davvero è solo un sogno?

Jorge: Scricciolo

Sento il suono dolce e roco della sua voce e sorrido, no non è solo un sogno lui è qui. Volto il capo verso di lui, con la poca forza che mi rimane.

Jorge: Come ti senti?
Martina: Mai stata meglio in tutta la mia vita

Lui sorride e mi accarezza la guancia sinistra con il dorso delle dita

Martina: Jorge?
Jorge: Si?

Le nostre voci sono così basse e silenziose, quasi come dei sussurri

Martina: Questo significa...significa che io e te stiamo insieme?

Vidi un sorriso estendersi sul suo volto mentre mi si avvicinava per darmi un casto bacio sulle labbra

Jorge: Ma che domande fai? Non avrei mai fatto quello che abbiamo fatto se non stessimo insieme, non sono un puttaniere

Rido insieme a lui alle sue parole.

Jorge: Adesso dormi, sono sicuro che sei stanca morta, aspetta

Vedo Jorge allungarsi in avanti sul pavimento e non capisco cosa sta facendo fino a quando non si tira su e mi mostra la sua camicia

Jorge: Metti questa

Gli sorrido mentre mi infila la sua camicia e lo osservo mentre lui mi abbottona attentamente tutti bottoni tranne i primi due.

Jorge: Ecco fatto, vieni qui

Mi sorride e io mi accoccolo nell'incavo del suo collo e chiudo gli occhi con un sorriso stampato sul volto.

Intanto, fuori dalle mura del collegio Alba e Facundo stanno camminando mano nella mano.

Alba: Wow...che spettacolo le stelle vero?
Facundo: Si, sono bellissime anche se non superano la bellezza della persona che è al mio fianco

Alba arrossisce mentre china lo sguardo, Facundo si ferma e le tira la mano per farla cadere tra le sue braccia

Facundo: Tu sei la stella più bella di tutto il firmamento
Alba: Aaa ma dai!

Alba rise voltando lo sguardo mentre le sue braccia si avvolgevano intorno alla vita di Facundo e il suo capo si posò sul suo petto. Qualche secondo di silenzio e poi Facundo le diede un bacio sulla fronte

Facundo: Guarda che non scherzo e...non posso credere che tu sia la MIA stella
Alba: Quando lo hai capito?...dico che ti sei innamorato di me
Facudno: Alba io mi sono innamorato di te fin da bambino...ricordi quando ci siamo conosciuti??

*Flashback*
5 bambini di 6/7 anni stavano giocando insieme in un parco

Jorge: Allora l'ultimo che arriva paga pegno!
Xabiani: Il traguardo è il camion dei gelati
Jerry: E il gelato?
Diego: Che c'entra il gelato?
Jerry: Io voglio il gelato
Facundo: Ma non puoi avere il gelato
Jerry: E io lo voglio!
Jorge: *sospira* facciamo la corsa che è meglio! Pronti...partenza...VIA!

I bambini iniziarono a correre, Facundo restò un pò indietro perché si era incantato a guardare una bellissima bambina dai capelli ricci che raccoglieva i fiori.

Facundo: Eh?! He-hey aspettatemi!!!

Facundo iniziò a correre per raggiungere i suoi amici ma inciampò su una pietra e cadde a terra. Dal suo ginocchio iniziò ad uscire del sangue e il piccolo bambino scoppiò a piangere

Facundo: Mi sono fatto maleee

Il suo pianto non voleva fermarsi fino a quando qualcuno non gli mise una mano sulla spalla. Quando riaprì gli occhi vide dinnanzi a se la stessa bambina dai capelli ricci di qualche minuto fa che gli stava porgendo una caramella

Alba: Non è successo niente dai! Guarda ti regalo la mia caramella magica alla menta
Facundo: Magica?
Alba: Si quando la mangi non pensi più al dolore

Il piccolo Facundo sorrise entusiasta e prese la caramella per poi mettersela in bocca. Dopo qualche secondo aprì la bocca urlando

Facundo: AAAA fotte fotte fotteeee
Alba: Hahahaha si bhe è forte però adesso stai pensando alla caramella e non al ginocchio no?
*Fine flashback*

Alba: Hahaha ricordo quel giorno come se fosse ieri!
Facundo: Già...sei stata crudele
Alba: Ma avevo solo buone intenzioni almeno ù_ù
Facundo: Si certo
Alba: è vero!

Alba da un leggero pungo sul braccio di Facu

Facunda: Aia!
Alba: Ho fatto piano!

Entrambi si zittirono quando i loro sguardi si incontrarono...

Facundo: Ti amo
Alba: Anche io ti amo

Facundo prese il volto di Alba tra le mani e posò delicatamente le sue labbra su quelle di lei. Lentamente il bacio divenne più profondo, il petto di Facu spinse contro quello di Alba fino a quando entrambi non furono a terra, lei sotto e lui sopra presi da un travolgente bacio pieno di desiderio, di passione ma soprattutto...d'amore. Intanto nei piani superiori, tra le stanze dei professori si sentì un forte tonfo

Mercedes: Diego!!!
Diego: Non l'ho fatto apposta!!!

Diego aveva fatto cadere un vaso di bronzo a terra e lentamente lo rialza cercando di non fare altro rumore.

Diego: Non si è rotto
Mercedes: Muoviti!

Mercedes infila la chiave dentro una delle porte e la apre. Entra velocemente ridendo e Diego con lei chiudendosi la porta alle spalle. Entrambi scoppiano a ridere

Mercedes: Hai la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalleria
Diego: Dammi la chiave scema
Mercedes: Tieni SCEMO!

Replicò lei marcando l'ultima parola. Diego chiuse a chiave la porta e poi si girò verso la sua ragazza. Le circondò la vita e le diede un morso nell'incavo destro del collo. Lei urlò ridendo e gli diede un leggero schiaffo sulla spalla sinistra

Mercedes: Diego!
Diego: Sai quanto ti amo?

Disse lui, questa volta si fermò per guardarla negli occhi

Mercedes: Si, tanto quanto io amo te

Rispose lei dolcemente accarezzandogli la guancia sinistra. Diego si fiondò possessivamente sulla sua bocca e la baciò, con un salto Mercedes gli circondò la vita con le gambe. Le loro lingue si incontrarono in poco temo mentre lui continuava ad avanzare fino a far cadere entrambi sul letto. Invece nel seminterrato Lodo e Xabi erano distesi su un materasso. Lodo fissava il soffitto con il capo poggiato sulla spalla di Xabiani mentre lui giocava con i suoi capelli. Le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia

Xabiani: Lodo mi dici che hai?
Lodovica: I-io?! Niente perché?
Xabiani: Bugiarda sei preoccupata
Lodovica: No perché dovrei...si ok lo sono
Xabiani: Ma per cosa?

Lodovica sospira e si alza con la schiena dal materasso per sedersi seguita da Xabi

Lodovica: Promettimi che non lo dirai a nessuno
Xabiani: Ok
Lodovica: Ecco Jorge e Tini...loro sono insieme
Xabiani: Insieme? Dove sono? Non dirmi quei si sono messi nei guai!
Lodovica: No no tranquillo
Xabiani: E allora?
Lodovica: Loro...sono nella camera delle ragazze
Xabiani: Perché sono insieme nella camera delle ragazze?
Lodovica: Perché Tini ha voluto fare una sorpresa a Jorge
Xabiani: E perché Tini ha voluto...
Lodovica: AAA Daii Xabi!!! Metti in moto il cervello! Un ragazzo...una ragazza...soli...in una camera da LETTO

Lodovica marcò l'ultima parola agitando le mani per spiegarsi meglio. Xabiani resta perplesso per qualche istante non riuscendo ad arrivare alla conclusione finché...

Xabiani: Ooooo
Lodovica: Già!
Xabiani: Aaa...oh...
Lodovica: Si
Xabiani: E Jorge?
Lodovica: Jorge che?
Xabiani: Lo sa?
Lodovica: Bhe prima no però ora si
Xabiani: E che stanno facendo?
Lodovica: E che ne so!? Sono qui con te non so se lo hai notato! Sono preoccupata per Tini...
Xabiani: Bhe ma...Jorge non è tornato in camera da noi quindi probabilmente non c'è nulla di cui preoccuparsi
Lodovica: Dici? E se...andassimo a controllare?
Xabiani: Dico! Aaaa Lodo vieni qui

Xabiani si mise dietro di lei e iniziò a massaggiarle le spalle e lei chiuse gli occhi godendosi quel momento

Xabiani: Ti devi rilassare tesoro, sei troppo tesa e sono sicuro che non ce ne motivo
Lodovica: Mmm...si forse hai ragione
Xabiani: Ti piace il massaggio?
Lodovica: Si...
Xabiani: Sai conosco un modo per farti rilassare ancora di più
Lodovica: E quale?

Xabiani spostò delicatamente i capelli di Lodovica mettendoglieli tutti al lato destro. Si chinò e con le sue labbra iniziò a baciarla dietro il collo per poi iniziare a salire su. Arriva alla guancia sinistra della ragazza e lei lentamente gira il capo. Le loro labbra si sfiorarono, le braccia di Xabi circondarono la vita di lei da dietro e con un solo gesto la fece stendere sul materasso restando sopra di lei

Xabiani: Ti amo
Lodovica: Anche io

Il ragazzo posò le mani sul bordo della maglietta di lei e gliela sfilò velocemente per poi iniziarla a baciarla cingendole la vita, in modo che i loro petti continuarono a toccarsi ancora...intanto nella stanza dei ragazzi Jerry arrivava fino al letto dov'era stesa Cande e poi tornava vicino la porta. Si avvicinava di nuovo al letto e poi dietro front; dopo la sedicesima volta la ragazza dai capelli rossi, scattò alzando la schiena dal materasso e si sedette con le gambe incrociate togliendosi gli auricolari

Candelaria: E BASTA!!! Decidi quello che vuoi fare Dj o ti siedi e mi parli o ti metti in un angolo a fare quello che diavolo vuoi tu!
Jerry: Emm...si...

Jerry sta per aprire la porta ma poi decide di tornare ancora una volta al letto dov'è seduta Cande

Jerry: Cande io non voglio che tua sia arrabbiata con me
Candelaria: Ma io non sono arrabbiata con te!
Jerry: Si invece e non ne capisco il motivo

Candelaria rotea gli occhi

Candelaria: Ma vuoi un disegnino? Io non so più che altro fare per farti capire quello che provo
Jerry: Quello che provi?
Candelaria: Si Dj sveglia! Secondo te perché ti ho baciato oggi?
Jerry: Emm...perché mi vuoi bene e ti faccio pena perché sai che una ragazza bella come te non bacerà mai un ranocchio come me?

Candelaria ride e prende il volto di Jerry tra le mani

Candelaria: No scemo! Perché mi sono innamorata di te

Detto ciò si avvicina velocemente a Jerry e lo bacia lasciandolo sorpreso. Lentamente anche lui si lascia trasportare dal dolce bacio di Cande e poggia goffamente le mani sui suoi fianchi ricambiando il bacio.

Sento delle labbra posarsi delicatamente sulla mia spalla destra, una mano tra i miei capelli che mi accarezza il capo con il polpastrelli. Senza alcuna voglia apro lentamente gli occhi. Volto poco a poco il capo e incrocio i bellissimi occhi verdi della persona che mi è accanto

Jorge: Buongiorno
Martina: Mmm...buongiorno

Sorrido con gli occhi ancora assonnati, lui si china lasciandomi un leggero bacio sulle labbra e io senza riaprire gli occhi mi appoggio alla sua spalla sinistra. Lo sento sorridere e conoscendolo bene starà scuotendo il capo in questo momento, avvolge una delle mie ciocche di capelli intorno all'indice destro

Jorge: Dormigliona...apri gli occhi

Si avvicina al mio orecchio, lo percepisco dal suo fiato caldo e sorrido

Jorge: Dobbiamo andare in classe
Martina: Mmm...cinque minuti

Ride e mi da un bacio sulla guancia

Jorge: Fa presto e ricordati che tra poco vengono a pulire la stanza, io vado in camera mia a cambiarmi, la mia camicia la tieni tu?
Martina: Mmm...
Jorge: Sai ti dovresti alzare ora

Dicco sempre con gli occhi chiusi. Lui ride mentre si alza dal letto, apro solo un occhio per vedere che si sta infilando i pantaloni

Jorge: Hey scricciolo lo so che mi senti svegliati e muoviti su! Ci vediamo in aula

Si allunga per darmi un altro bacio sulla guancia e poi si dirige verso l'uscita. Richiudo l'occhio e affondo la testa nel cuscino. Ha ancora il suo profumo, sento che oggi niente può andarmi storto perché è il giorno più bello di tutta la mia vita. Con mala voglia mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno.

Jorge entra nella sua stanza e vede Jerry e Cande dormire sul letto vuoto. Entrambi erano distesi su un fianco, faccia a faccia e Jerry teneva la mano sinistra sulla vita di Cande

Jorge: E Questi?

Lui sorride nel vederli e prende un piede di Jerry per muoverlo un pò

Jorge: Hey sveglia! Avete dormito con tutti i vestiti e Dj anche le scarpe sul letto!
Jerry: Mm...
Jorge: Dj dove sono gli altri?
Jerry: Mmm...
Jorge: Dj!
Jerry: Va bhe ho capito

Jorge si avvicina alla parte di Cande e la prende in braccio poggiandola delicatamente sul letto di Diego

Candelaria: Mmm...Yoyi?
Jorge: Si
Candelaria: Che ore sono?
Jorge: Le 7:38 dobbiamo muoverci per andare a fare colazione
Candelaria: Oh si giusto...
Jorge: Già

Jorge va in bagno e Cande si solleva con la schiena per sedersi sul letto poggiando i piedi a terra

Candelaria: Ma che fai?

Chiede lei vedendolo con un secchio d'acqua in mano

Jorge: Sveglio Dj

Jorge scrolla le spalle si avvicina al letto di Dj e gli getta il secchio d'acqua addosso. Il ragazzo si sveglia di colpo gridando e Candelaria scoppia a ridere

Jerry: FREDDAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Jorge: No in realtà è congelata ma...punti di vista, dove sono gli altri?
Jerry: BRRR
Candelaria: Mechi e Diego in una delle stanze dei prof. Lodo e Xabi nel semiinterrato, Alba e Facu...non lo so hanno detto che andavano a fare una passeggiata
Jorge: Va bene, spero che si muovano io vado a lavarmi
Candelaria: Ok vado anche io in camera mia Ciao Yoyi ciao Dj

Cande apre la porta e si ritrova Facundo di faccia

Facundo: Ciao!
Candelaria: Ciao a dopo!

Avevo appena finito di prepararmi e quando esco dal bagno trovo Cande, Alba e Lodo sedute sul letto a parlare...bhe in realtà Lodo e Alba erano sedute, Cande era in piedi

Martina: Hey
Lodovica: AAAAAAAAAAA TINIIIII

Lodovica corre verso di me e mi prende le mani

Lodovica: Dimmi com'è andata!!!
Martina: Aaaa Lodo! Meglio di così non poteva andare!
Candelaria: Quindi tu e Jorge state...
Martina: Siii
Alba: DAVVERO!?
Martina: Si
Ragazze: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Io e le ragazze ci prendiamo per mano e cominciamo a gridare girando in tondo quando la porta della stanza si apre

Mercedes: Hey hey hey cos'è tutto questo chiasso di prima mattina?
Lodovica/Candelaria/Alba: JORGE E TINI STANNO INISIEME!!!
Mercedes: Che?! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Anche Mechi corre verso di noi e si unisce al cerchio gridando e ridendo. Quando arriviamo in mensa i ragazzi sono già lì. Corro verso di Jorge e gli circondo il collo da dietro dandogli un bacio sulla guancia

Jorge: Ti sei svegliata finalmente dormigliona!

Ridacchio sedendomi davanti a lui e Lodo si siede dall'altra parte in mezzo a Yoyi e Xabi, dando un bacio sulla guancia al fratello

Lodovica: Buongiorno fratellino
Jorge: Sorellina

Anche le altre prendono posto. Volto il capo verso Jorge, lui mi sta sorridendo mentre finisce di masticare un pezzo di fetta biscottata con la nutella. Mi sporgo verso di lui e gli do un veloce bacio sulle labbra ricambiando il sorriso. Sorseggio la mia tazza di latte e quando rialzo il capo vedo Diego con la bocca aperta e la fetta biscottata con la nutella sospesa in aria nella sua mano destra. Lentamente la fetta cade e il lato con la nutella si spiaccica con sul tavolo. Facundo che si stava versando l'aranciata la fa uscire fuori dal bicchiere continuando a reggere la brocca e Dj che si sta inclinando sempre di più col corpo verso sinistra fino a quando non cade a terra. Tutti e tre stavano fissando me e Jorge

Candelaria: Dj!!!
Alba: Ma Facu che stai facendo?!
Mercedes: Io non te ne faccio un'altra

Ridi guardandoli e Lodo Jorge e Xabi con me mentre Cande si alza per aiutare Dj a rialzarsi. Dopo aver annunciato che stiamo insieme e discusso per un pò della cosa ci alziamo e ci dirigiamo in aula. Come al solito non c'è nessun professore. Mentre stiamo parlando, ognuno seduto al suo posto la porta si apre ed entra la direttrice

Jorge: Carmencitaaaa qual cattivo vento ti porta qui?

La direttrice fulmina il MIO ragazzo con gli occhi per poi avvicinarsi alla cattedra

Carmen: Sono qui per presentarvi una nuova alunna, entra prego

Dalla porta entra una ragazza alta, occhi azzurri, capelli biondi e magra. Sgrano gli occhi, non può essere! LEI?! NO!!!

Martina: TU!??!? CHE COSA CI FAI TU QUI?!

Chiedo alzando mi scatto dal mio posto



*Angolo autrice*
Yeaaa eccomi quiiii...ve lo aspettavate? Chi è arrivato? Non ve lo dico ma vi assicuro che Tini la odia profondamente e anche voi lo farete ù_ù...questo capitolo lo avevo pronto da un pò di giorni però siccome una certa persona mi aveva chiesto di aspettare perché voleva commentare e bhe..._.-._.-._.-._comunqueeee spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! *W* E preparatevi dolcezze perché le danze sono appena state aperteeee *w* jefofcijdoijcodjoijoijf

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Capitolo 14
*** La nuova alunna ***


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Martina: TU!??!? CHE COSA CI FAI TU QUI?!

 

 

 

Chiedo alzando mi scatto dal mio posto

 

 

Xxx: Martina Stoessel!?

 

Anche lei resta a bocca aperta vedendomi, suppongo che non se lo aspettasse. Un sorriso si fa spazio sul suo volto

Martina: RISPONDI ALLA MIA DOMANDA JESSICA!

Le ringhiai contro

Jessica: Quindi è questa la fine che avevi fatto? I tuoi genitori ti hanno chiuso in un collegio?
Carmen: Voi due vi conoscete?

La sento ridere e non resisto, non la reggo più, mi alzo e sto per scaraventarmi su di lei quando sento qualcuno cingermi la vita

Martina: LASCIAMI!!!

Grido morendo dalla voglia di prendere quella stupida bionda per i capelli, ma Jorge me lo impedisce continuando a tenermi stretta nonostante mi stia dimenando

Jorge: Con permesso...
Martina: TI HO DETTO DI LASCIARMI! LASCIAMI SUBITO!

Mi porta fuori dall'aula e solo lì mi lascia andare chiudendosi la porta alle spalle

Martina: MA SEI CRETINO?!

Gli dico voltandomi di scatto verso di lui

Jorge: Adesso calmati
Martina: CALMARMI?! MA BRAVO! COMPLIMENTI! è APPENA ARRIVATA E GIA' LA DIFENDI?!
Jorge: NON STO DIFENDENDO LEI MA TE! NON VOGLIO CHE TI SOSPENDANO O PEGGIO TI ESPELLANO PER AVER PICCHIATO UNA COMPAGNA DAVANTI ALLA PRESIDE! E SMETTILA DI GRIDARMI CONTRO!

Ci guardiamo silenziosamente negli occhi per un po' e dal suo sguardo capisco che l'ho fatto arrabbiare senza motivo. Non so cosa mi sia preso, il fatto di aver rivisto quell'odiosa oca bionda mi ha fatto salire il sangue al cervello.

Martina: Scusa...

Sussurro con voce bassa per poi buttarmi addosso a lui abbracciandolo con le braccia intorno alla sua vita. Resta immobile ma solo per poco tempo poi ricambia l'abbraccio e mi da un bacio tra i capelli

Jorge: Non fa niente scricciolo, ma mi dici che ti è preso? Chi è quella ragazza?

Alzo la testa per guardarlo negli occhi e proprio quando sto per aprire bocca la porta della nostra aula si apre

Carmen: Potreste, per favore rientrare in classe?

Jorge rotea gli occhi mentre sciogliamo l'abbraccio e mi prende la mano destra mentre entriamo in classe

Jorge: Signor si signora
Lodovica: Te l'ho già detto! Questo posto è occupato!

La voce di Lodo rimbomba nelle nostre orecchie e quando ci troviamo davanti al nostro banco, Jessica è tranquillamente seduta al MIO posto. Sto per reagire quando sento la stretta di Jorge aumentare, ciò mi fa capire che devo stare calma.

Jorge: Signorina, le dispiacerebbe spostarsi dal posto della MIA ragazza?

Guardo stupefatta Jorge che ha calcato per bene la parola "MIA". Anche Jessica è rimasta senza parole, e non so se è per la mia stessa ragione o perché anche lei è rimasta folgorata dalla bellezza di Jorge

Jessica: S-si certo

Abbassa lo sguardo e da ciò capisco che la motivazione è la seconda; no cara tu non proverai neanche a portarmelo via! Giuro che se ci provi ti butto già dalla finestra più alta di questo collegio! Si alza e si mette silenziosamente al primo banco della fila centrale. Io e Jorge torniamo ai nostri posti. Una volta che la preside è andata fuori, tutti quanti ci raduniamo intorno al banco di Lodo e Xabi...tutti tranne lei ovviamente!

Lodovica: Chi è quella Tini?
Martina: è Jessica Rodriguez, è per colpa sua se sono stata espulsa dalla scuola
Jorge: Perché?
Martina: Mi torturava tutti i giorni insieme alle sue amichette fino a quando un giorno non mi sono stancata e l'ho presa per i capelli facendo scoppiare una rissa...
Diego: Ma ti sei fatta beccare! Avresti dovuto essere più discreta
Jorge: Bhe guardiamo il lato positivo...se fossi stata più discreta adesso non saresti qui con noi...con me

Mi sussurra avvicinandosi al mio orecchio e non posso evitare di sorridergli. Poggio il capo sul suo petto e lui mi cinge le spalle con il braccio sinistro

Jerry: Va bene! Ma lei non può restare con noi giusto?
Facundo: Ovvio! Si era detto che Tini era la prima e ultima ad essere accettata
Candelaria: Si sono d'accordo, questa deve finire fuori!
Jorge: Hey abbassate la voce non è sorda. Ne parliamo dopo ok?
Alba: si va bene
Lodovica: Hey Tini non ti scordare che oggi ci sono le prove

Dannazione! Si lo avevo dimenticato...

Martina: No tranquilla, non potrei mai dimenticarmi di qualcosa così importante!
Lodovica: Aha!

Lodovica mi guarda con una faccia a dire "Si certo come no, tu lo hai già dimenticato!" Ma come fa a leggermi nel pensiero? Bha! Istintivamente i miei occhi si posano su Jessica. Se ne sta lì in silenzio, non l'ho mai vista così...docile.

Jorge: Tini ignorala!
Martina: Cosa?
Jorge: Smettila di preoccuparti inutilmente
Martina: Si, forse hai ragione
Jorge: Togli il forse!

Sorrido e lui ricambia e mi si avvicina per darmi un bacio sulla guancia

Lodovica: Inutilmente no...si sa il lupo perde il pelo ma non il vizio

Jorge fulmina Lodo che tace chinando il capo. Il pomeriggio ci sono gli allenamenti delle cheerleaders e non posso fare a meno di essere distratta, perché? Sugli spalti a guardare gli allenamenti dei ragazzi c'è seduta lei...Jessica!

Lodovica: Tini svegliati!!! Uno, due, tre e quattro!

Si Lodo! Facile a dirsi, non hai una vipera alle calcane tu. Finiti gli allenamenti noto che Stephie mi sta guardando. Mmm...pensandoci bene lei non sa ancora la novità. Come loro solito appena finiti gli allenamenti i ragazzi si avvicinano a noi; corro verso Jorge e con un salto avvolgo le gambe intorno alla sua vita, il braccio sinistro intono alle sue spalle e la mano destra sulla sua guancia pronta a baciarlo. Lui risponde al bacio e lo sento ridere sulle mie labbra, ha il braccio destro intorno alla mia vita e la mano sinistra sulla mia coscia. In sottofondo si sentono i fischi dei nostri amici

Lodovica: Mechi, Diego avete trovato due avversari eh
Facundo: Wuhuu degni di nota direi
Xabiani: Affittatevi una camera!

Sia io che lui ignoriamo le voci degli altri e continuiamo a baciarci. Lentamente scivolo posando i piedi a terra mentre le nostre labbra si separarono per riprendere fiato.

Jorge: Sei una piccola strega

Rido alle parole che Jorge mi ha sussurrato l'orecchio mentre ci avviciniamo al nostro gruppo. Lui continua a cingermi la vita e ho entrambe le mani sulla sua spalla destra. Mi volto a guardare indietro e vedo Stephie con gli occhi sgranati e la bocca aperta. Oh si tesoro guarda pure! Le sorrido e la saluto muovendo le dita della mano destra

Jorge: Bene allora siamo tutti d'accordo!
Diego: Mi sembra una fantastica idea
Candelaria: Aaa non vedo l'ora!!!
Jerry: Siii neanche io!!!

Mi volto di scatto al suono delle voci dei miei amici

Martina: Che cosa?
Jorge: Ah no tesoro la prossima volta ci stai a sentire
Lodovica: Ben ti sta
Martina: Ma daiii lo voglio sapere
Mercedes: Lo saprai stasera
Martina: Come stasera?!
Xabiani: Impara a prestare attenzione ù_ù
Alba: Hahaha poverina
Martina: Ma poverina cosa?! Alba!!!
Candelaria: Resterai con il dubbio fino a stasera
Facundo: Si arrangiati
Diego: Sveglia Tini
Martina: Ma siete cattivi non vale!
Jerry: *Scrolla le spalle* Mi dispiace

Sbuffo mentre tutti quanti mi passando davanti dirigendosi nei camerini. Jorge mi tiene ancora la vita e si avvicina per darmi un bacio sulla guancia prima di lasciarmi andare e dirigersi anche lui nei camerini. Sorrido, non posso evitarlo, ogni suo minimo gesto, ogni sua piccola attenzione non fa che rendermi felice. Vado anche io nel camerino e mi faccio la doccia. Ho dimenticato i vestiti nell'armadietto quindi indosso di nuovo la divisa pregando le divinità del cielo che Lodo non mi veda; sto per andare negli armadietti quando vedo che ci sono due persone che stanno parlando...Stephie e Jessica. Ma cosa ci fanno loro due insieme!?

Jorge: Tini

Mi volto di scatto vedendo Jorge in palestra che mi sorride e mi fa segno di raggiungerlo. Ha ancora la divisa da basket. Corro verso di lui e mi da la mano. Ci dirigiamo verso le panchine e ci sediamo  tutte due su una di esse a cavalcioni trovandoci faccia a faccia

Jorge: Che hai?
Martina: Niente perché?
Jorge: Bugiarda, lo capisco quando menti

Sorrido timidamente chinando il capo

Martina: Ho visto Stephie e Jessica parlare
Jorge: Stephie e Jessica?
Martina: Si, suppongo stessero parlando di me
Jorge: Sta tranquilla, nessuna di quelle due vipere potrà farti nulla. Hai nove persone farti da scudo

Sorrido avvicinandomi a lui e abbracciandolo.

Martina: Che cosa farei senza di voi
Jorge: Bhe suppongo che tu staresti sola e io continuerei a farmi prendere in giro da Stephie

Ridiamo entrambi sciogliendo l'abbraccio e lui mi prende la mani

Jorge: Ma non è così perché io e te stiamo insieme e niente e nessuno può distruggere la nostra felicità

Poggio la mano destra sulla sua guancia, mi sembra ancora di vivere in un sogno, il mio ragazzo è il più bello, il più dolce e il più romantico di tutto il pianeta!

Martina: Ti amo tanto
Jorge: Anch'io

Metto anche la mano sinistra sul suo volto e lo bacio. Sento le sue mani scivolare sulle mie cosce, me alza facendomele mettere sopra le sue in modo da avvicinarmi a lui. Il suo braccio destro avvolge la mia vita facendomi sollevare dalla panchina e sedere sul suo grembo. Adoro stare così vicina a lui, sentire il senso di possesso, la sensazione di essere sua...solo sua. La sua mano sinistra continua a muoversi avanti e dietro sulla mia coscia destra. Un suono quasi silenzioso esce dalla mia bocca inscientemente

Jorge: Ti ho già detto quanto ti sta bene questa divisa?
Martina: Si ma non mi dispiace mai sentirtelo dire

Sussurro mentre le nostre labbra sono vicinissime, stiamo per baciarci di nuovo quando un tonfo attira la nostra attenzione. Ci voltiamo entrambi e vediamo Shasha distessa su uno dei materassi che si usa per fare ginnastica e Charlie su di lei intenti  a baciarsi

Jorge: Credo che abbiate sbagliato materasso, quelli si usano per fare ginnastica
Martina: Si e inoltre questo posto era già occupato, affittatevi una camera

Al suono delle nostre voci i prof. scattano in piedi aggiustandosi i vestiti mentre noi ridiamo. Ho il braccio sinistro avvolto al collo di Jorge per reggermi mentre lui tiene la mano sinistra ferma sulla mia coscia e la destra dietro la mia schiena

Charlie: Jorge! Tini! Non sapevo che foste qui
Jorge: Si eravate un pochino troppo occupati per accorgervi della nostra presenza
Sasha: Emm...mi dispiace che
Martina: Tranquilla prof, in questo momento nessuno di noi è qui quindi nessuno ha visto nessuno
Jorge: Già
Sasha: Ok!
Charlie: Mi sembra perfetto
Jorge: Certo che ti sembra perfetto a te conviene che sia così
Charlie: Ah ah perché a te no?
Martina: Va bene, lasciamo stare e andiamo

Mi alzo in piedi e do la mano a Jorge per far alzare anche lui.

Martina: Noi andiamo a vestirci...cioè togliamo l'uniforme e indossiamo i nostri vestiti
Charlie: Si certo noi invece andiamo a...
Jorge:  Ad affittarvi una camera
Charlie: Si infatti ad affita...ma cosa...Jorge!

Jorge ride e schiva il pugno che sta per dargli il professore nel bagno. Entriamo negli spogliatoi e ci dividiamo per cambiarci. Indosso una semplice maglietta grigia, larga a mezze maniche, le calze nere un paio di pantaloncini di jeans con in vita una cinta nera egli stivali neri con le borchie che arrivano poco più su delle caviglie. Mi guardo allo specchio e dopo aver messo i bracciali aggiusto i capelli...bhe per quanto sia possibile aggiustarli. Mi sento osservata e comincio a guardarmi intorno. Appoggiata agli armadietti noto la figura di Jessica che è lì a braccia incrociate che mi sta sorridendo

Martina: Tu!
Jessica: Io!
Martina: Che cosa vuoi?!
Jessica: è divertente sai? Neanche immaginavo di trovarti qui
Martina: Sapessi quanto me ne fotte
Jessica: Mi dovresti trattare meglio sai?
Martina: MAI
Jessica: Tini, Tini, Tini che cosa devo fare con te?

Si avvicina a me e ripete il mio nome mentre mi cammina intorno e io la seguo con lo sguardo

Martina: MARTINA PER TE!
Jessica: Hai sempre questo caratterino insopportabile, da ribelle ma una cosa devo concedertela! Hai buon gusto in fatto di ragazzi
Martina: STA LONTANA DA LUI

Marco ognuna di quelle parole in modo che possa sentirle bene

Jessica: E perché? Voglio dire tanto tra poco si allontanerà lui da te
Martina: Scordatelo!
Jessica: E perché no? Lo faranno tutti anche quelle ragazze com'è che si chiamano? Ludo...Ludo...
Martina: Lodovica
Jessica: Si Lodovica e le atre...inoltre presto sarai lontana da loro
Martina: Ti sbagli nessuno di loro ti darà ascolto!
Jessica: Davvero? Perché i tuoi genitori lo hanno fatto e sono sicura che riuscirò a far passare anche loro dalla mia parte
Martina: NO!
Jessica: SI!

La mia pazienza va a farsi fottere e mi scaravento su di lei prendendola per i capelli mentre lei grida ma non reagisce.

Jessica: Aiuto! Aiuto!
Martina: Sei una vipera!!!
Jorge: TINI!!!

Jorge arriva da dietro e mi prende i polsi allontanandomi da Jessica.

Jorge: CHE STAI FACENDO!?

Resto paralizzata davanti allo sguardo infuriato di Jorge, scuoto lentamente il capo

Martina: Non è come sembra...

Guardo Jessica che se ne sta ferma impalata con le sue quattro lacrime false come lei. Lei corre in contro a Jorge e lo abbraccia. Sgrano gli occhi, ho già vissuto questa scena, so come andrà a finire. Corro fuori dagli spogliatoi dirigendomi verso il corridoio

Jessica: Oh Jorge mi hai salvato i-io non so cosa...
Jorge: No no no *prende le braccia di Jessica e l'allontana da lui* Con me non attacca, non provare a parlare male della mia ragazza e tieni per te le tue lacrime di coccodrillo! Se l'ho fermata l'ho fatto per lei non per te. Stammi a sentire mocciosa più lontano stai da noi meglio sarà per te chiaro?

Ho il viso bagnato dalle lacrime quando mi sento tirare per il polso sinistro. Sono costretta a fermarmi e a voltarmi e incontro lo sguardo di Jorge

Jorge: In che lingua devo fartelo capire che io sono con te e non contro di te eh?

Il suo sguardo dolce riesce a farmi calmare almeno un po'; mi tira facendomi finire sul suo petto e lo abbraccio.

Martina: Io...
Jorge: Martina non mi devi nessuna spiegazione io credo in te, io mi fido di te! Lo so che i tuoi genitori non ti hanno creduto ma io e gli altri non siamo i tuoi genitori e ci fidiamo ciecamente cosa devo fare per fartelo capire?
Martina: Però...ti ho visto arrabbiato

Dico sussurrano mentre le mie lacrime finalmente si fermano

Jorge: Sono arrabbiato perché reagisci così di impulso mettendoti in pericolo! Io non voglio che ti espellano dal collegio lo capisci questo o no?

Mi allontana per guardarmi negli occhi e con i pollici delle sue  mani mi asciuga le lacrime e mi sorride. Io annuisco e lui mi da un bacio sulla fronte

Jorge: Tu mi hai cambiato la vita. Ho bisogno di te qui non fuori di qui eh?
Martina: Si
Jorge: Andiamo dagli altri, ci stanno aspettando nel seminterrato
Martina: Aspetta!

Gli prendo il braccio per farlo voltare verso di me

Martina: Prima mi dici dove andiamo stasera?
Jorge: No! La prossima volta stai a sentire
Martina: Ma daiii
Jorge: No andiamo!
Martina: Uffa!!!

Mi tira per la mano sinistra e ci dirigiamo nel seminterrato. Quando apriamo la porta immediatamente i ragazzi tacquero girandosi verso di noi e successivamente chinarono il capo 

Jorge: Che c'è? Avete visto un fantasma o cosa?
Martina: Perché vi siete zittiti?
Diego: Lodo deve dirti una cosa Tini

Lodo scatta e da uno schiaffo sul braccio a Diego guardandolo male,  lui scrolla le spalle toccandosi il braccio

Martina: Lodo, che succede?

 

 

*Angolo autrice*

OMG! Non ci posso credere O.O *piango* 21 recensini?! Ma io vi adoroooooooooooooooooooooo hahaha sul serio nuovo record!!! Mille e mille grazie a tutte le persone che hanno recensito (mm...dovrei ricordarmi di tardare a postare più spesso si si) allooora...qui abbiamo conosciuto un nuovo personaggio ta da da da...ora sapete qual'è la bella notizia? Che ho già scritto il prossimo capitolo!!! Yeaaa...maaaa...non lo posto subito dai sarebbe troppo presto (mi sono messa a scrivere 15 pagine senza rendermene conto O.O) Ad ogni modo grazie di tutto cuore a tutte voi sul serio io non so come ringraziarvi xD siete dolcissime e sono super contenta che la mia storia vi piaccia. Grazie mille a tutte! Ciaooooooooo

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Capitolo 15
*** Dubbi ***


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Martina: Lodo, che succede?
Lodovica: Ecco...mi dispiace Tini ma quella ragazza è in camera con noi
Mercedes: Era l'ultimo posto rimasto
Guardo Jorge, anche lui mi sta guardando e gli sorrido
Martina: Non importa troveremo il modo di sbarazzarcene no?
Jorge: Oh si puoi metterci la mano sul fuoco e stavolta non mi importa che è una ragazza se la vedrà anche con me
Lodovica: Wow! Sei serio? Non ti metti mai contro una ragazza
Candelaria: Si però con una spia in camera come facciamo?
Mercedes: Se prova a fare parola con qualcuno gli cavo gli occhi e me li mangio per colazione
Diego: Uuu sexy e aggressiva mi piace
Martina: Si giusto! Stasera ci divertiremo un mondo in quel posto, aspettate com'è che si chiama?
Tutti quanti scoppiarono a ridere
Alba: Scordatelo tesoro!
Facundo: Nessuno ti dice niente
Xabiani: Lo scoprirai stasera
Martina: Uffaaa ma siete ingiusti!
Jerry: La prossima volta presta attenzione
Martina: La prossima volta presta attenzione! Guarda chi parla
Jorge: Già il bue che dice cornuto all'asino
Martina: Non paragonarmi ad un asino!
Jerry: Mi sono perso...
Candelaria: Non è una novità ma tranquillo ce ne faremo una ragione
Quella sera a mezzanotte ci alzammo tutte quante insieme e con insieme intendo che non c'è stato bisogno di chiamarmi! Voglio un applauso per questo. Sia io che le ragazze ci stavamo preparando. Alba ha una maglietta tra le mani che le viene tolta da Mechi
Mercedes: Questa la metto io!
Alba: Ma è mia!
Mercedes: Devi essere più svelta tesoro
Martina: Come faccio a sapere come mi devo vestire se non mi dite dove andiamo?
Lodovica: I panni che avevi oggi vanno benissimo solo, ti do la mia giacca di pelle sopra perché fa freddo e invece degli stivali metti le converse nere sono più comode
Martina: Mmm...ok...
Jessica: Che fate?
Jessica e ancora nel suo letto e si strofinando gli occhi
Lodovica: Niente che ti interessi, torna a dormire
Candelaria: Si questo è tuttooo un sognooo
Tutte quante ci voltiamo verso Cande guardandola preoccupate
Martina: Dj ti sta contagiando o cosa?
Candelaria: Cosa cosa?
Lodovica: Torna in te! E tu invece torna a dormire mocciosa
Mercedes: E se provi a dire a qualcuno quello che vedi farai una fine che neanche ti immagini
Alba: Ti basta  sapere che tornerai a casa con una gamba rotta si?
Alba sorride in modo inquietante a Jessica e mi fa venire da ridere
Jessica: Non sono una vostra nemica
Lodovica: Smettila di rompere e abbattiti!
Candelaria: Tini hai fatto?
Martina: Si
Mercedes: Perfetto andiamo.
Usciamo fuori all'entrata e ci sono i ragazzi in due macchine, una è la grancabrio maserati della preside, alla guida c'è Jorge e dietro c'è seduto Xabi; l'altra macchina dovrebbe essere un' audi Q5 grigia e non so di chi sia, alla guida c'è Diego e dietro ci sono Jerry e Facu suppongo
Martina: E l'altra macchina da chi l'avete presa in prestito?
Jorge: Da Charlie però con il suo consenso
Rido mentre entro in macchina sedendomi al lato di Jorge, Lodo e Cande si siedono dietro mentre Mechi e Alba vanno nell'altra macchina
Martina: Come mai non andiamo con una macchina come l'altra volta?
Jorge: Perché nel posto dove andiamo c'è la polizia
Martina: Interessante
Jorge: Si!
I ragazzi mettono in moto e partiamo diretti a...a...no niente non so dove, volvevo provare ad indovinare però non mi viene niente. Lodovica accende lo stereo e in macchina si sente forte e chiara la voce di Demi Lovato con una delle mie canzoni preferite Heart Hattack. Dopo una mezz'ora circa i ragazzi parcheggiano.
Martina: Ma dove siamo?
Jorge: Vieni
Jorge scende dalla macchina e fa il giro per aprirmi la portiera e farmi scende. Mi guardo intorno, ci sono delle scale di cemento che portano a una stradina piena di luci
Lodovica: è sempre un posto magico
Xabiani: Si puoi ben dirlo
Candelaria: Dai andiamo!!!
Le ragazze cominciano a correre avanti abbastanza eccitate direi. Jorge intreccia la sua mano destra nella mia, davanti a noi camminano Mechi e Diego anche loro mano nella mano, Alba e sotto al braccio di Facu, più avanti camminano Xabi e Dj fianco a fianco e le due pazze invece stanno letteralmente correndo mano nella mano.
Candelaria: Dai muovetevi!
Le seguiamo salendo le scale di cemento e ci troviamo in un viale pieno zeppo di luci e bancarelle
Martina: Wow!
Jorge: Si è bellissimo vero?
Martina: Si!
Jorge: Quando ero piccolo mi sembra di essere nel paese delle meraviglie, pieno di luci, di bancarelle ha un non so che di magico no?
Martina: Si...venivi qui da piccolo?
Jorge: Mio padre ci portava sempre sia a me che a Lodo, e così anche i genitori degli altri
Martina: Allora è un luogo ancora più speciale adesso
Lui si gira verso di me e mi sorride. Si ferma e mi circonda la vita per poi avvicinarsi e baciarmi sulle labbra. Mette il braccio sinistro intorno la mia vita e io circondo la sua con il mio destro mentre camminiamo.
Jorge: Vuoi lo zucchero filato?
Martina: Siii!!!
Prendiamo lo zucchero filato, lui lo tiene nella mano destra e io prendo dei batuffoli mettendoli in bocca. Anche lui lo mangia prendendolo a morsi. Mechi e Diego hanno preso la stessa cosa mentre gli altri hanno preso le crepe con la nutella, tranne Facu e Alba loro hanno preferito il gelato.
Martina: Ho le mani tutte appiccicose
Jorge: Fa vedere
Avvicino le dita della mano sinistra al volto di Jorge per mostrargliele e lui le mette in bocca e le lecca lasciandomi spiazzata. Sgrano gli occhi e apro la bocca cercando di trattene una risata
Jorge: Buone!
Scuoto il capo e mi avvicino a lui ritirando la mano per baciarlo e passando la lingua sulle sue labbra gliele lecco
Martina: Posso dire lo stesso
Ride en entrambi veniamo distratti dalla voce di Jerry
Jerry: Le macchine tozzi tozzi!!!
Facundo: Ok un giro è d'obbligo no!
Diego: Ovvio!
Jorge: è scontato!
Xabiani: è uno dei motivi per cui siamo qui!
Lodovica: Siete dei bambini!
Alba: Dai che anche te piace!
Lodovica: Non è vero! Guido io!
Xabiani: Ma dai! Per una volta voglio guidare io
Jorge: Facciamo due giri una volta guidiamo noi e un'altra voi
Candelaria: Ci sto!
Jerry: è equo!
La musica che rimbomba in tutto questo luogo, i volti felici dei bambini con i genitori, le coppiette e le comitive che camminano contenti, tutti spensierati. Incredibile come un luogo così semplice possa donare tanta allegria. Nessuno è triste sembra di essere in una sorta di paradiso
Jerry: Io voglio la macchina rossa!
Diego: No la rossa è mia!
Jorge: La blu è già prenotata
Facundo: Verde!!!
Xabiani: La volevo io la verde
Lodovica: No tu volevi la verde acqua
Xabiani: Oh si giusto!
Mercedes: Ma la gialla non è più bella?
Diego: No tesoro vieni!
Candelaria: Io l'arancione!
Jerry: Perché scegli tu?
Candelaria: è questione di supremazia io sono più forte di te caratterialmente e ora siccome non hai capito niente di quello che ho detto dirai va bene e salirai sulla macchina
Jerry: Emm...va bene!
Saliamo sulle macchine e immediatamente cominciamo a partire a tutta velocità, sbattendo volontariamente contro la macchina di Diego e Mechi che ci stavano appunto venendo in contro. Metto le mani avanti mentre ci scontriamo
Martina: Jorge!!! Guarda dove vai?
Jorge: Hahaha scherzi scricciolo? Si chiamano macchine tozzi tozzi ci sarà un motivo
Continuiamo ad andare a tutta velocità contro le auto degli altri e al secondo giro ci scambiamo i posti. Ridiamo come matti senza motivo solo facendo scontrare le nostre auto. Successivamente andiamo sulle tazze girevoli e quando scendiamo Lodo dice di sentirsi tutta la nutella della crepe che sta per salirle alla gola, in effetti le tazze giravano un tantino troppo veloci. Poi andiamo sulla giostra di cavalli stile ottocentesco, ci saliamo sopra mentre sta girando e senza pagare il biglietto (cosa non molto apprezzata dal commesso) e ciò fece ridere i bambini che erano lì sopra. Siamo saliti anche sul trenino che faceva il giro del barco anche se occupavamo il posto di due sedie, sembravamo una banda di mocciosi infantili; anche se pensandoci siamo una banda di mocciosi infantili. Stiamo tornando indietro guardando le bancarelle. Io e le ragazze compriamo degli accessori, bhe compriamo per modo di dire pagano i ragazzi. Anche loro comprano delle cose come bracciali, portachiavi...bhe alcune cose le rubano invece di pagarle ma va bene.
Jorge: Aspetta vieni qui
Ci fermiamo davanti a una bancarella e lui prende un bracciale, ha il segno dell'infinito con la scritta love e il laccio di tanti colori diversi e me lo mette al polso
Martina: Il segno dell'infinito?
Jorge: Come spero che sarà il nostro amore
Gli sorrido e avvolgo le braccia intorno al suo collo lanciandomi su di lui per baciarlo. Finita la serata torniamo tutti quanti in collegio
Diego: Devo dire che questo laser è valso proprio tutti i soldi che è costato!
Jorge: Si ? Dodici ben rubati?
Diego: Si direi di si
Lodovica: Va bene adesso tutti a dormire!
Martina: Si buona notte
Sto per avvicinarmi a Jorge e dargli un bacio ma lui si allontana
Jorge: Buona notte a tutti
Mi tira per il polso e ci dirigiamo verso il corridoio
Martina: Che fai? Dove andiamo?
Jorge: Non credo che tu abbia voglia di dormire in camera con Miss ce l'ho solo io
Martina: Bhe no ma...dove andiamo?
Jorge: Nel seminterrato
Una volta entrati lui chiude la porta alle spalle e prende un materasso che era nascosto dietro uno dei mobili per poi buttarlo a terra
Jorge: Dentro quel cassetto dovrebbe esserci una coperta, prendila
Faccio quello che mi ha detto mentre lui si butta sul materasso e si toglie la maglietta. Mi stendo al suo fianco e copro entrambi con la coperta. Sono le 2:40 e la luce del seminterrato è abbastanza fioca. Mi accoccolo vicino a lui poggiando il capo sulla sua spalla. Il suo carpo e caldo e il suo cuore batte forte. La sua mano destra sta giocando tra i miei capelli
Jorge: Ti sei divertita?
Martina: Tantissimo
Jorge: Sono contento. Sai, tu mi hai sconvolto la vita
Martina: Sconvolto la vita?
Jorge: Ci conosciamo solo da mesi eppure mi sembrano anni. Ancora non mi è chiaro perché mi sia sentito subito così legato a te
Martina: Ancora no?
Poggio il mento sul suo petto per guardarlo, lui ricambia lo sguardo
Martina: Ti aiuto, si chiama amore
Mi avvicino e gli do un bacio veloce sulle labbra
Martina: A prima vista
Jorge: Mmm...amore a prima vista
Con uno dei suoi soliti scatti mi fa finire sotto di lui e posa la sua bocca sulla mia. Ricambia il bacio e poggio la mano destra sul suo volto. Il suo corpo preme sul mio facendomi affondare nel materasso. Sorriso sulle sue labbra, inarco la schiena per permettergli di posare la mano sinistra su di essa. Le sue mani entrano sotto la mia maglietta, muovo le braccia pensando che sta per togliermela e invece con un altro scatto si poggia con la schiena sul materasso trascinando me sopra di lui
Jorge: Buona notte scricciolo
Martina: Mm...io non ho più sonno!
Lo sento ridere mentre allunga la mano per spegnere la luce.
Jorge: Sono sicuro che tra poco ti verrà
Mi da un bacio sulla testa e mi stringe tra le sue braccia. Non può fare così! Ti assicuro tesoro mio che questa me la paghi. Ad ogni modo decido di chiudere gli occhi e avvolgere le braccia intorno al suo collo cadendo in un sonno profondo. Ormai è passata una settimana da quel giorno, Jessica continua a rompere (e non solo a me) inoltre mi sembra di vederla sempre più spesso in giro con Stephie, mi chiedo cosa stiano tramando. Ad ogni modo sia le ragazze che i ragazzi del gruppo stanno pensando a qualcosa per mandarla via. La mia storia con Jorge non potrebbe andare meglio lui è così dolce con me! Come al solito mi sono svegliata tardi e ora faccio le corse per andare in mensa. Mentre cammino a passo svelto vengo distratta dalla voce di una persona che conosco fin troppo bene. Jorge! Sto per andargli incontro quando vedo che è in un'aula (se non sbaglio quella di Stephie) ha parlare proprio con lei! Mi chiedo che cosa si stiano dicendo, la porta è chiusa. Sento come una fitta al cuore ma decido di allontanarmi e dirigermi in sala mensa. Mi siedo al mio posto senza parlare con nessuno
Lodovica: Hey Tini tutto ok?
Martina: S-si certo
Lo sento sta arrivando, è dietro di me e mi da un bacio sulla guancia
Jorge: Buongiorno a tutti
Si siede come se niente fosse al suo posto in mezzo a me e Lodo
Martina: Dov'eri?
Jorge: Emm...mi sono svegliato tardi perché?
Perché ti ho visto parlare con STEPHIE! avrei voluto dirgli ma mi calmo e faccio un sospiro
Martina: Niente è che di solito sei in orario
Jorge: Sentivi la mia mancanza?
Mi sorride come se niente fosse avvicinandosi a mio volto e io mi sforzo di ricambiare il sorriso. Forse sono io che mi faccio troppe paranoie. Entriamo in classe quando mi sento afferrare la mano. Mi volto e incontro lo sguardo di Jorge
Jorge: Se non mi dici che hai credo che diventerò pazzo, non riesco a capirlo
Martina: Niente...
Jorge: Non dire niente, te lo leggo in faccia che non è così. Vuoi che andiamo fuori?
Sto per aprire bocca quando vedo entrare la preside in classe
Carmen: Un attimo di attenzione prego ho due annunci da fare
Jorge: Io e Tini dovremmo uscire un attimo
Carmen: Non ora Jorge, grazie!
Jorge sbuffa ma continua a stringere la mia mano destra nella sua.
Carmen: Dunque il primo annuncio è che si è liberato un posto in una delle aule.
Sgrano gli occhi e per un attimo ho come un flashback, la voce di Jessica, negli spogliatoi "inoltre presto sarai lontana da loro".
Carmen: Ho dovuto scegliere tra Tini e Jessica visto che sono state le ultime arrivate
Jorge: Jessica è l'ultima arrivata!
Lodovica: Si esatto! Tini è una di noi
Xabiani: Giusto!
Diego: Mi sembra corretto!
Mercedes: Non confondiamo la seta col cotone
Alba: Se ne va Jessica
Candelaria: Tini deve restare!
Facundo: Qui scoppia la rivolta eh
Jerry: E fu così che l'equilibrio tornò a regnare nell'aula 35
Tutti quanti dopo Jorge e Lodo stavano parlando allo stesso tempo facendo una confusione incredibile e gliene ero grata. Sorrisi debolmente a tutti quanti, continuavo a chiedermi cosa si fossero detti Jorge e Stephie e perché non mi ha detto che stava parlando con lei!
Carmen: HEY!!! SILENZIO! La capoclasse dell'aula è Stephie Camarena e ha richiesto di avere Tini in classe sua se proprio deve avere una di voi
Tutti: COSA?!
Lodovica: Un attimo e questo che significa?!
Martina: Io devo cambiare classe?!

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Capitolo 16
*** Bugie (?) ***


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Non posso fare a meno di guardare Jessica che mi sta sorridendo tutta trionfante. Quindi è questo che stavate tramando tu e la tua amichetta? Ma brave! Stronze!

Carmen: No

A quel ci voltiamo entrambe di scatto verso la preside

Jessica/Martina: Che cosa?!
Carmen: Ho valutato la situazione, Martina è qui da quasi cinque mesi e poco più è già stata contagiata dalla pessima condotta della classe e non voglio rischiare che ci siano due classi come questa!
Jerry: Tranquilla presi! Noi siamo unici e inimitabili!
Candelaria: Zitto!

Cande si volta per dare uno schiaffo dietro la testa a Dj. Il sorriso di Jessi scomparve lentamente mentre guardava la preside sempre più scioccata. Non se lo aspettava! Jorge mette il braccio sinistro intorno alle spalle e io mi volto verso di lui, sta sorridendo.

Jessica: Ma-ma non è possibile!
Carmen: Si invece, esca fuori signorina, Elizabeth la porterà nella sua nuova classe e più tardi andremo a prendere anche le sue cose
Jorge: Ciao Jessica
Lodovica: See you
Mercedes: Byeee
Alba: A mai più rivederci cocca
Candelaria: Divertiti
Diego: Non farti più vedere!
Jerry: Ciaooo
Facundo: Lieto di averti conosciuto eh
Xabiani: Facuuu non mentire su!
Carmen: Hey hey silenzio!!!!!!

Jessica guarda con odio ognuno di noi tranne Jorge e soprattutto me. Le sorrido e muovo le dita della mano per salutarla. Alle parole della preside dopo un altro paio di risate cade il silenzio.

Jorge: Qual'é l'altra notizia?
Carmen: La settimana prossima partiremo per il Madagascar
Tutti: COSA?!
Carmen: Mi dovete fare il sacro santo favore di comportarvi bene!
Diego: Un attimo ma come mai? Voglio dire non è mai successo
Carmen: Si perché io non sono mai andata in gita con gli alunni ma stavolta ci devo andare per forza
Jerry: Io continuo a non capire
Carmen: Una cosa e lasciare la vostra classe scoperta con me nell'istituto, un'altra è lasciare la vostra classe scoperta senza avere neanche nessuno che vi sorvegli e poi, dato che vengono anche Charlie e Sasha significherebbe lasciarvi completamente carta bianca e questo non lo posso permettere
Lodovica: Quindi andremo a fare una vacanza nel Madagascar?!

Chiede Lodo alzandosi in piedi con gli occhi che brillano

Carmen: Si esatto quindi fate le valige e la settimana prossima si parte

Tutti quanti gridiamo euforici mentre la direttrice esce fuori!!!

Jorge: è fantastico!!!
Mercedes: Non vedo l'ora!!!
Candelaria: Vi rendete conto che per la prima volta non veniamo tagliati fuori da una gita?!
Lodovica: Io sto pensando solo che è nel MADAGASCAAAAAARRR!!!
Martina: Come mai non vi facevano mai andare?
Diego: C'è da chiederlo?
Facundo: Siamo la classe peggiore dell'istituto mi sembra un motivo logico!
Martina: Ah si...giusto

Chino il capo mentre gli altri continuano a festeggiare; non riesco a togliermi dalla testa il pensiero di Jorge e Stephie insieme.  Mi sento tirare il polso e quando Alzo lo sguardo sono tra le braccia di Jorge. Lui se ne sta seduto sul banco con le dita intrecciate dietro la mia schiena.

Jorge: Se non mi dici cosa c'è che non va ti prendo in spalla e ti faccio urlare per tutto il corridoio
Martina: Non oseresti!
Jorge: Vuoi mettermi alla prova?

Sgranai gli occhi, oserebbe? Dal suo sguardo sembrerebbe proprio di si...

Martina: Emm...io...
Jorge: Tu...
Martina: Va bene te lo dico ma non ti arrabbiare
Jorge: Non ne ho motivo
Martina: *sospiro* Ho visto te e Stephie discutere in aula

Dissi seria guardandolo negli occhi

Jorge: Ma io e Stephie non abbiamo mai...aspetta intendi questa mattina?

Annuì con il capo e lui scoppiò a ridere

Martina: CHE CI TROVI DI DIVERTENTE?!

Chiesi spingendolo, gesto inutile direi ma ok...

Jorge: Tu
Martina: IO?!
Jorge: Potevi dirmelo prima! Ti stai inceppando così tanto inutilmente?
Martina: Che cosa vuol dire?
Jorge: Che sei una citrulla
Martina: Jorge!!!
Jorge: Tini mi dici cosa ti frulla per la testa? Cosa pensi ci siamo detti io e Stephie?

Scrollo le spalle posando lo sguardo sui bottoni della sua camicia

Jorge: Guardami in faccia

Mi sprona lui rimproverandomi. Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi

Martina: Io...non lo so della vostra relazione?
Jorge: Non c'è più nessuna relazione tra me e lei, c'è solo un rapporto di odio...se non di disgusto
Martina: E allora perché ci stavi parlando?
Jorge: Ricordi quando eravamo in palestra?
Martina: Si e allora?
Jorge: Tu mi hai detto che hai visto Jessica e Stephie parlare no?
Martina: Si quindi?
Jorge: Quindi sono andato da Stephie e le ho detto che avrebbe fatto meglio a starti alla larga altrimenti se la sarebbe vista con me e con il resto del gruppo
Martina: E-e perché non me lo hai detto?
Jorge: Perché non volevo farti preoccupare
Martina: Perché mi sarei dovuta preoccupare?
Jorge: Perché avevo sentito Stephie e Jessica parlare di un piano e adesso so qual'era...non volevo che ti preoccupassi di quelle due. Ho già visto cosa sei in grado di fare quando sei sotto torchio

Disse con uno sguardo che mi fece capire che si riferiva alla reazione avuta in classe quando arrivò Jessica. Sorrisi innocentemente chinando il capo per poi alzarlo di nuovo

Martina: Quindi hai parlato con Stephie solo per difendermi?
Jorge: Non avrei avuto altre motivazioni

Sorrisi e avvolsi le braccia intorno al suo collo per poi baciarlo come per scusarmi. Lui ricambiò e poi sorrise.

Jorge: Tonta
Martina: Un po'...
Jorge: Promettimi una cosa
Martina: Cosa?
Jorge: Quando sarai preoccupata per qualcosa dovrai venire a parlarmene e non tenertelo per te cominciando a fare assurdi film mentali! Promesso?
Martina: Promesso!

Sorrisi annuendo col capo e lui annuì una volta come per dire "bene". Il pomeriggio in camera stavamo facendo tutte quante le valige, beh ovviamente Jessica le stava facendo per andarsene in un'altra stanza

Lodovica: Ti serve una mano?
Candelaria: Certo che sei un po' lentina eh
Alba: Ti prego non dimenticarti niente
Mercedes: Anche perché se te lo dimentichi lo perdi per sempre voglio dire...non ci metteremo molto a distruggerlo 

Jessica ignorava tutte le nostre provocazioni limitandosi a fare solo delle smorfie mentre piegava i vestiti e li metteva nella valigia. Mi sedetti sopra al mio letto con le gambe accavallate, a Jessica cadde il cellulare finendo ai miei piedi; stava per prenderlo ma io ci poggiai il piede destro sul cellulare prima che potesse prenderlo e lei alzò il capo per guardarmi

Martina: Sta lontana dal mio ragazzo

Le dissi scandendo bene ogni parola, poi tolsi il piede lasciandole prendere il cellulare mentre lei mi guardò male. Non mi piaceva la sue espressione, conosco quello sguardo e non si sarebbe arresa. Sospirai e mi rialzai per finire di fare le valige. Jessica si dirige verso la porta con le sue valige quando ad un tratto si ferma.

Jessica: Martina?
Martina: Si?
Jessica: Credo che io e te dovremmo parlare
Martina: Fallo
Jessica: In privato

Guardò le ragazze e anche io mi guardai intorno. Tutte quattro scossero lentamente il capo

Martina: Adesso non mi va
Jassica: Non adesso, quando sarà il momento giusto...ma non adesso

Sorrise e poi uscì finalmente dalla stanza. Che cosa cavolo vuol dire "quando sarà il momento giusto"? Che cosa cavolo vuole!? Sospiro per poi voltarmi verso le ragazze

Lodovica: Ignorala!
Mercedes: Qualsiasi cosa vuole dirti lo farà solo per confonderti
Candelaria: E per allontanarti da Jorge ovviamente

Sospirai, si le ragazze avevano ragione, non dovevo preoccuparmi; avevo tutto ciò che ho sempre voluto, un luogo dove fare ciò che volevo, delle amiche fantastiche e soprattutto un ragazzo fantastico. Ero riuscita a trovare il mio posto in questo mondo, ero riuscita a dare colore al MIO mondo e Jessica non me lo avrebbe distrutto così da un giorno all'altro, non signore! Non potevo crederci, tra pochi giorni saremo partiti per il MADAGASCAR ve ne rendete conto? Spiaggia, mare, sole e relax! Sarà come stare in paradiso, con la differenza che in paradiso non ci sono le streghe mentre con noi si...eh si purtroppo anche la classe di Stephie e Jessica verrà con noi, ma non lascerò che quelle due mi rovinino la vacanza! Siamo arrivati a martedì della settimana successiva. Sono le otto precise e siamo tutti in aeroporto. Per non farci perdere tra la folla la preside ci ha dato delle t-shirt bianche con lo stemma del collegio; siamo in fila per fare il check in. Jorge tiene la sua mano destra intrecciata con la mia mentre nell'altra trascina tutti i nostri bagagli, tranne un trolley che porto io.

Mercedes: Uffa! Questa maglietta è irritante e mi punge! E mi fa sudare!
Candelaria: Dimenticato qualcosa?
Mercedes: Si! è orrenda!
Facundo: Dai Mechi non farla lunga è solo questione di tempo
Alba: Si giusto, pensa a quando saremo al Madagascar


Fatto anche il check in attendiamo pochi minuti prima di poter dirigerci verso l'aereo. Stephie e Jessica parlano e ridono una continuazione ma non mi interessa. Finché Jorge è al mio fianco non temo niente e nessuno. Lo guardo sorridendo, è così bello...entriamo nell'aereo, la classe più economica ovviamente, ci dirigiamo versi i sedili che sono alla fine e ci fermiamo ai penultimi

Jorge: Vuoi stare tu vicino al finestrino?

Gli sorrisi e annuì euforicamente con la testa. Non ero mai stata sull'aereo e ciò mi rendeva eccitata. Supero Jorge e mi siedo sul sedile accanto al finestrino, lui siede accanto a me.

Martina: Wow siamo molto in alto!
Jorge: Ma se non siamo neanche partiti

Lo sento ridere e mi volto verso di lui

Martina: Si hai ragione...ma non voglia stare vicino al finestrino facciamo a cambio
Jorge: Ok

Mi alzo mentre Jorge passa sul mio sedile e io mi siedo verso il suo

Jorge: Meglio?
Martina: Aha
Jorge: Come mai non ti sei voluta sedere vicino al finestrino?
Martina: Non so se soffro di vertigini

Lo vedo abbassare la testa scuotendola mentre ride

Martina: Che c'è da ridere!?
Jorge: Ammetti che è strano che non sai se soffri di vertigini
Martina: Non sono mai saluta sull'aereo che vuoi?
Jorge: Ma non devi per forza salire sull'aereo per soffrire di vertigini
Martina: Bla bla bla

Incrociai le braccia facendo la parte dell'offesa mentre lo vidi allungarsi verso di me

Martina: Che fai?
Jorge: Ti allaccio la cintura visto che da sola non lo fai

Lo guardo mentre fa qualcosa con quegli aggeggi per poi allacciarmeli in vita

Martina: Tu sei già stato in aereo?
Jorge: Si quando ero piccolo, io e Lodo viaggiavamo spesso per stare dietro ai nostri genitori
Martina: E poi come siete finiti in collegio?
Jorge: Eravamo stanchi di essere sbattuti da un lungo all'altro e non potevamo stare mai con i nostri amici, così abbiamo cominciato a comportarci da ribelli finché i nostri genitori non ne poterono più e ci chiusero in un collegio
Martina: E gli altri?
Jorge: Io dissi a Diego ciò che era successo e appena lo scoprirono fecero la stessa cosa in modo che potessimo stare insieme
Martina: Quindi in pratica siete cresciuti con la preside Carmen?
Jorge: Si esatto

La voce dell'hostess che comincia a ripetere la stessa cosa in trenta lingue diverse ci distrae. Ci siamo l'aereo sta per partire. D'un tratto mi irrigidisco, sto con la schiena eretta poggiata al sedile; Jorge mi prende la mano e io gliela stringo

Jorge: Non devi avere paura, ti assicuro che non è niente

Mi da un bacio sulla guancia e dal sedile davanti al mio vedo spuntare la testa di Lodo

Lodovica: Si infatti, anche se forse ti si ottureranno le orecchie mentre ci alziamo in volo
Jorge: LODOVICA!!! LA CINTURA!!! E SIEDITI!!! Dannazione Xabiani!!!
Xabiani: Eh si gliel'ho detto mille volte, vieni qui!
Lodovica: Uffa che noiosi

Non posso vedere Xabiani che è seduto sul sedile davanti a Jorge, ma credo stia tirando Lodo per il braccio per farla sedere. Ci siamo, l'aereo comincia a muoversi

Martina: Oh mio Dio e se precipitiamo!?
Jorge: Perché dovremmo precipitare?
Martina: E io che ne so nei film succede sempre! E poi diventano dispersi su un'isola...e se diventiamo dispersi su un'isola?
Jorge: Hahaha Scricciolo rilassati, finche sono al tuo fianco ti proteggerò sempre si?

Gli sorrisi e cercai di avvicinarmi a lui ma quella stupida cinta me lo impediva, provai a slacciarla lasciandogli la mano ma...

Jorge: NON-TOCCARE-LA-CINTURA

Disse marcando bene ogni parola affinché lo sentissi bene. Roteai gli occhi e gli presi di nuovo la mano mentre ci alzammo in volo. Quando l'aereo trovò la sua stabilità potei finalmente respirare, e Jorge mi permise di slacciarmi la cintura.

Jorge: Vieni, guarda...

Mi avvicinai a lui e guardai giù dal finestrino, lui mi aveva cinto la vinta con il braccio sinistro; qualcosa mi dice che sta facendo una fatica enorme per permettermi di stare senza cintura

Martina: Woow!!! è altissimo!!!
Jorge: Vero?
Martina: Sembra che sia una cartina geografica vista da quassù
Jorge: Si è vero, le persone non si vedono nemmeno
Martina: E se apriamo il finestrino e provo a gridare?
Jorge: CHE?! MA SEI PAZZA?! Scordatelo!
Martina: Va bene era solo un'idea! Ma che noioso
Jorge: Uno di noi deve avere cervello
Martina: Hey!!! Che vorresti insinuare?!
Jorge: Ah no io niente
Martina: Antipatico!

Lui scoppia a ridere e io ci provo davvero, cerco di tenergli il broncio ma non ci riesco; guardarlo ridere fa ridere anche me. Sento il palmo della sua mano destra accarezzarmi la guancia

Martina: Che c'è?

Chiesi guardandolo negli occhi. Lui mi fissava fermo, impalato quando poi mi si avvicinò

Jorge: C'è che sei bellissima quando ridi

Mi si avvicina lasciandomi un dolce bacio a fior di labbra. Mi mordo il labbro inferiore, non capisce che così mi fa venire voglia di avere di più...cioè nel senso che mi fa venire voglia di avere un bacio più profondo eh! Mi sporgo verso di lui e mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe, gli prendo il viso tra le mani e poso le mie labbra sulle sue. Lui mi cinge forte la vita con il braccio sinistro mentre la mano destra è sulla mia scapola destra.

Jorge: Attenta piccola stai giocando col fuoco
Martina: Non so di cosa stai parlando

Rispondo soffiando sulle sue labbra proprio come ha fatto lui qualche secondo  prima. Ridiamo entrambi e poi riprende a baciarmi, la mia mano destra scivola dalla sua guancia al suo collo, le nostre lingue si scontrano e so uniscono da sole; ho un sussulto quando sento la sua mano sinistra infilarsi sotto la maglietta e lui ride per poi avvicinarsi al mio orecchio

Jorge: Attenta scricciolo te l'ho detto che stai giocando col fuoco

Mi sussurra per poi mordermi il lobo. Un leggero gemito scappa dalla mia bocca mentre chiudo gli occhi. Le sue labbra accarezzano la mia pelle sfiorandola fino a posarsi sul mio collo. Apro leggermente gli occhi e noto che le persone che sono sui sedili accanto ai nostri dall'altro lato ci stanno fissando scioccati. Sono una coppia di anziani e li sento farfugliare qualcosa sul pudore e cose così, mi viene da ridere e poggio la fronte nell'incavo del collo di Jorge per nascondere il mio volto

Jorge: Che c'è?

Chiese lui divertito, alzai di poco la testa giusto per arrivare con le labbra al suo orecchio e parlai abbassa voce

Martina: Credo che le persone anziane sedute dall'altra parte siano rimaste scioccate dal nostro spettacolino
Jorge: Beh allora dovrebbero imparare a farsi i fatti loro no?
Martina: Pienamente d'accordo

Dissi per poi lasciargli un bacio vicino all'orecchio

Jorge: Senti lo sai che potrei tenerti sulle mie gambe per sempre ma vorrei che ti sedessi e indossassi la cintura di sicurezza si?
Martina: Va bene...paparino

Risposi ridendo all'ultima parola e gli lasciai un bacio sulla guancia

Martina: Ma prima devo andare in bagno a darmi una sciacquata
Jorge: Perché? Ti ho fatto salire la temperatura?
Martina: Scemo!

Risi dandogli un leggero schiaffo sulla guancia mentre mi alzavo anche se...si mi aveva fatto "salire la temperatura". Andai in bagno e aprii l'acqua fredda, sciacquai il viso, i polsi e poi bevvi qualche sorso d'acqua. Ero ancora assonnata da stamattina, anche se ammetto che le scariche elettriche di Yoyi mi avevano dato una bella scossa. Sto per uscire dal bagno quando sulla soglia della porta mi ritrovo una delle persone che più odio in questo mondo. Roteo gli occhi e incrocio le braccia al petto

Martina: Jessica
Jessica: Dove vai?
Martina: Torno al mio posto, permesso!

La supero, sono quasi uscita dal bagno quando...

Jessica: Non sei curiosa di sapere...cosa ti volevo dire?

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Capitolo 17
*** Madagascar ***


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Sto per risponderle quando la voce del mio ragazzo appena arrivato, attira la nostra attenzione

Jorge: Su dai raccontaci Jessica, siamo curiosi senti quale nuova stupidaggine uscirà dalla tua bocca
Jessica: Jo-Jorge

Sorrisi guardandolo e corsi verso di lui abbracciandolo, lui cambiò; mi sento al sicuro tra sue braccia. Non so perché Jessica riesce a rendermi nervosa! Non la reggo.

Jorge: Allora? Stiamo aspettando

La vedo stringere la mandibola per poi andare verso i sedili con la grazia di un elefante e mooolto arrabbiata direi. Tornammo ai nostri posti e dopo poco di addormentammo. Ho il volto poggiato nell'incavo del suo collo e respiro il suo profumo così inebriante; da quanto tempo stiamo dormendo? Apro lentamente gli occhi ancora assonnati e vedo che fuori dal finestrino è buio. Sento una mano accarezzarmi la guancia alzo lo sguardo e vedo Jorge, anche lui si e appena svegliato e gli sorrido

Martina: Che ore sono?
Jorge: è presto scricciolo, domattina ci fermeremo da qualche parte a fare colazione e poi prenderemo un altro aereo che ci porterà in Madagascar
Martina: Mmm...allora posso dormire ancora?
Jorge: Si
Martina: Però ho freddo
Jorge: Vieni qui

Jorge mi tese la mano e mi fece sedere sulle sue gambe tornai a poggiare il capo nell'incavo del suo collo, questa volta ero definitivamente più comoda. Le sue braccia avvolsero il mio corpo come se fossi una bambina.

Jorge: Poggia i piedi qui

Battete la mano destra sul sedile dove eravamo seduti, feci ciò che mi aveva detto e strofinò la mano destra sulle mie gambe per darmi calore; la stessa cosa stava facendo con la mano sinistra sul mio braccio. Chiusi gli occhi sorridendo quando sentii qualcosa sulle mie gambe, aprii di poco gli occhi giusto il tempo di vedere la giacca di Jorge poggiata su di esse per poi richiuderli. Mi diede un dolce bacio sulla fronte prima di lasciarmi tornare nel mondo dei sogni. Ancora una volta perdo la cognizione del tempo quando sento qualcuno scuotermi

Xxx: Signorina! Signorina la prego si svegli
Martina: Mmm

Migol quasi, prima aprire gli occhi e incrociare quelli di una delle hostess

Martina: Si? Che c'è?
Hostess: Signorina la prego si sieda al suo posto e indossi la cintura di sicurezza è pericoloso stare così

Ma così come? Volto sguardo ritrovandomi il collo di Jorge davanti agli occhi e allora ricordo, sorrido e avvolgo le braccia intorno a questo.

Martina: Mi creda, per me non potrebbe esserci posto più sicuro di questo

Dissi richiudendo gli occhi

Hostess: Ma signorina potrebbero farsi male entrambi senza cintura e lei soprattutto

L'aereo sembrava stare scendendo e sentii il rumore dei passi dell'hostess che oscillava mentre la stretta di Jorge intorno alle mie gambe e al resto del mio corpo si fece ancora pià forte impedendomi qualsiasi movimento

Martina: Glielo avevo detto io che ero al sicuro

Dissi continuando a tenere gli occhi chiusi e ignorandola. Lei se ne andò e io provai a chiamare Jorge per verificare se fosse sveglio, ma no lui mi aveva stretto a se nonostante stesso dormendo. In poco tempo atterrammo, andammo a fare colazione in uno dei bar dell'aeroporto e dopo un paio di ore più o meno riprendemmo l'aereo. Quella sera finalmente arrivammo a MADAGASCAR!!! Stanchi, distrutti, disfatti, sudici ma...A MADAGASCAR!!! L'hotel era uno di quelli di lusso, a cinque stelle, Carmen ci diede le chiavi delle stanze; per fortuna ci aveva diviso esattamente come eravamo nel collegio. La camera era enorme, al ce vi era una specie di salottino, un divano e un televisore al plasma, poi vi erano altre due stanze con dei letti matrimoniali e i bagni. Le pareti e il pavimento in marmo, erano entrambi dorati. Io e le ragazze urlammo mentre corremmo verso i letti per saltarci sopra
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Intanto nella camera dei ragazzi, Jorge sgranò gli occhi quando vide una delle stanze

Jorge: Ragazziiiiiiiiiiiiiiiiii Abbiamo un problemaaaaaaaa

I ragazzi erano tutti entusiasti del televisore al plasma, ma quando udirono la voce di Jorge corsero verso di lui

Diego: Che succede cugino?

Jorge era con le braccia incrociate ad osservare il letto matrimoniale, quando i ragazzi arrivarono dov'era lui restarono paralizzati e con gli occhi spalancati.

Diego: Questo è uno scherzo vero?
Xabiani: Ditemi che non è vero
Facundo: Non è quello che penso io vero?
Jerry: Ma questo significa che...
Jorge: Significa che abbiamo un problema, o meglio avete un problema

Tutti i ragazzi si voltarono verso Jorge guardandolo interrogativamente

Jorge: Io dormo sul divano!!!

Detto ciò Jorge corse verso il divano e ci si buttò sopra

Diego: Hey fermo!!!
Xabiani: Così non vale!!!
Facundo: Non sei corretto torna qui!!!
Jerry: Jorge!!!

I ragazzi gli corsero dietro sperando di poterlo superare...fatica inutile, Jorge si era già gettato sul divano e quando i ragazzi si gettarono sopra di lui con una mossa li fece cadere tutti sul pavimento

Jorge: Vedete voi come fare io mi addormento, buona notte!!!

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La mattina seguente io e le ragazze ci svegliamo entusiaste più che mai, ci andammo a lavare (finalmente! Non se ne poteva più) indossammo i bikini, i vestiti e poi ci dirigemmo verso il bar che era giù per fare colazione. I ragazzi entrarono con i loro bermuda e le t-shirt aderenti, sembravano tutti parecchio arrabbiati tranne Jorge che mi sorrise appena incrociò il mio sguardo. Mi alzai dalla sedia e gli andai in contro avvolgendo le braccia intorno al suo collo per baciarlo

Martina: Buongiorno
Jorge: Buongiorno a te scricciolo

Mi schioccò un altro bacio sulla guancia e poi saltò le ragazze

Lodovica: E voi che avete passato?

Chiese lei riferendosi ai quattro rimanenti che continuavano a discutere

Diego: Il tuo ragazzo si butta addosso come una zecca quando dorme!
Xabiani: Non è vero!!! E poi sei tu che sei aggressivo mentre dormi! Mi hai rotto il naso!
Jerry: Sei stato tu a buttarmi giù dal letto!
Facundo: Non è vero!!! Tu ti prendevi tutte le coperte!!!

E giù di nuovo a litigare mentre Jorge rideva

Martina: E tu perché di così buon umore?
Jorge: Io ho dormito da solo sul divano!

Rispose lui soddisfatto. Poco dopo ero distesa con gli occhi chiusi a pancia in giù sulla mia sedia sdraio a prendere il sole. Il Madagascar era una sorta di piccolo paradiso, la sabbia era bianca e l'acqua era così pulita che giuro, sembrava una piscina. Ad un tratto sentii un rumore simile a quello della macchina fotografica quando si scatta una foto, quando aprii gli mi ritrovai proprio davanti agli occhi, l'obbiettivo di una canon.

Martina: Ma cosa...

Jorge si tolse la macchina fotografica davanti al viso e mi sorrise

Martina: Che stai facendo?

Chiesi girandomi a pancia in su e sostenendomi sui gomiti mentre guardavo Jorge che sorrideva divertito alzandosi in piedi mentre scattava delle foto

Jorge: Scatto delle foto al mio soggetto preferito

Gli sorrisi continuando a guardarlo e poi gli feci segno con l'indice destro di avvicinarsi a me. Lui lo fece e si sdette sulla mia sedia, avvolsi il braccio destro intorno al suo collo e gli diedi un bacio sulla guancia mentre lui scattava un'altra foto. Anche lui diede un bacio a me immortalando il momento

Jorge: Ti piace?
Martina: Si sono bellissime

Dissi guardando le foto che aveva fatto. Aveva scattato foto a tutti ma soprattutto a me.

Martina: Ma ora serve la scena madre
Jorge: Cioé?

Gli tolsi la macchina fotografica da mano posizionando l'obbiettivo verso di noi, posai le mie labbra sulle sue dolcemente e contemporaneamente premetti il tasto per scattare la foto

Martina: Vedi?

Dissi poi mostrandogliela e lui sorrise ancora riprendendosi la macchina fotografica e cominciando a scattare delle foto a entrambi.

Martina: Mi passi la protezione sulla schiena?
Jorge: Si

Jorge si alzò dalla mia sedia facendo il giro per arrivare dall'altra parte e mettersi dietro di me. Posò La macchina fotografica nella sua borsa e prese la crema dalla mia. Spostai tutti i capelli da un lato per facilitargli il compito, tenevo il capo basso poiché il sole picchiava forte ed era accecante. Sento le sue mani sfregarsi e poi posarsi delicatamente sulle mie spalle; chiudo gli occhi mentre lui comincia a massaggiare la mia schiena con movimenti circolari e precisi. Mi lasciai scappare un piccolo suono quasi impercettibile dalla bocca mentre lui continuava.

Jorge: Ti piace?
Martina: Mmm...

Sussurrava a voce bassa al mio orecchio sinistro, le sue mani calde continuavano a percorrere la mia spina dorsale fino a scendere giù arrivando al bordo del pezzo di sotto del mio bikini. Arrivate lì scivolarono per arrivare a posarsi sui miei fianchi, sale ancora su con le mani e quando arriva al laccio del bikini le fa scivolare in avanti stringendo le mani sotto al mio seno. Ciò mi spinge ad indietreggiare e posare la schiena sul suo petto. Getto il capo all'indietro posandolo sulla sua spalla sinistra, le sue mani scivolano nuovamente verso il basso sulla mia pancia

Martina: Se continui a provocarmi così daremo scandalo in tutto il Madagascar

Sussurrai al suo orecchio destro inarcando di poco la schiena per avvicinare il mio corpo alle sue mani. Lo sentii trattenere una risata

Jorge: Provocarti? Sei tu che mi hai chiesti di metterti la crema solare

Aprii gli occhi e con uno scatto lo feci stendere sulla sedia sdraio con il mio corpo sopra il suo, afferrati i suoi polsi le tenni stretti lungo i suoi fianchi

Martina: Non fare l'innocentino, sai molto bene ciò che mi fai...ma sto diventando brava anche io sai?
Jorge: Ah si?
Martina: Si

Annuii avvicinandomi alle sue labbra e lo baciai lentamente ma soprattutto profondamente. Posai le mani sul suo petto risalendo fino alle spalle. Sentii la sua lingua provare ad entrare in contatto con la mia, ma io spostai immediatamente le mie labbra facendole scivolare sulla sua guancia, baciandola, mordicchiandola fino a scendere sul suo collo.

Jorge: Oh si altro che se stai diventando barava

Sussurrò al mio orecchio in modo che potessi sentirlo solo io, risi sulla sua pelle a quelle parole e presi delicatamente il suo lobo sinistro tra i miei denti per poi sussurrargli

Martina: Prendila come una piccola vendetta per la storia nel seminterrato

Dissi per poi fermarmi e voltarmi con la pancia in su, sistemai il capo e la parte destra del mio corpo su di lui e chiudendo gli occhi tornai a prendere il sole.

Diego: Hey Jorge vieni con noi dai!

Apro leggermente uno dei miei occhi per osservare i quattro ragazzi che sono davanti alla nostra sedia

Xabiani: Su muoviti!
Jorge: Che succede?
Facundo: Dai vieni con noi!
Jorge: Va bene

Jorge sospira e sta' per alzarsi ma io gli afferro il polso frignando un "nooo"

Jerry: Aaaa ma dai!
Diego: Lascialo andare!
Xabiani: Guarda che anche noi abbiamo dei diritti su di lui eh

Fulminai Xabi con lo sguardo come per dirgli "No! Solo io ho diritti su di lui". Yoyi si allungò dandomi un bacio sulla fronte

Jorge: Torno quanto prima

Disse per poi alzarsi e io sbuffai mentre si allontanava con i ragazzi. Richiusi gli occhi godendomi i raggi del sole caldo che accarezzavano la mia pelle. C'è una pace e una tranquillità in questo posto che è stupendo. Osservo il mio cellulare che è nella borsa a terra per guardare l'orologio, è passata mezz'ora mi chiedo dove cavolo si siano cacciati quei cinque

Lodovica: Strano eh?

Mi distrae la voce della mia migliore amica e mi volto verso di lei

Martina: A che ti riferisci?
Lodovica: I ragazzi, sono spariti da poco più di mezz'ora
Mercedes: Si e non sono nei paraggi

Mi guardai intorno come avevano evidentemente già fatto loro ed era proprio così, dei ragazzi non c'era traccia.

Candelaria: Bah quando tornano scopriremo dove sono stati
Alba: Si infatti, non credo si siano persi

Sia io e che le ragazza chiudemmo nuovamente gli occhi stendendoci sulle sedie. All'improvviso sento come un secchio d'acqua gelata che viene versato su di me e ho un sussulto, alzo di scatto la schiena dalla sedia e mi volto le ragazze; sono nella mia stessa situazione anche loro bagnate e paralizzate allo stesso tempo. Delle risate si odono dalle nostre spalle, ci voltiamo furiose verso i ragazzi che erano piegati in due dalle risate

Lodovica: No ma dico SIETE IMPAZZITI?
Mercedes: è congelata
Diego: Ma dai non fatene una tragedia

I ragazzi continuavano a ridere, Mechi fulminò Diego con lo sguardo alle sue parole e lui si zittì.
Io cercavo di riscaldarmi strofinando le mani sulle braccia

Martina: Jorge!!!

Lo richiamai farlo smettere di ridere, lui mi guardò e prese la sua asciugamano asciutta dalla borsa

Jorge: Dai vieni qui freddolosa

Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai a lui, mi avvolse nell'asciugamano e mi strinse a se impedendomi di muovermi mentre la sua mano strofinava la mia schiena per riscaldarmi.

Xabiani: Non vi potete immaginare che cosa abbiamo fatto!

Lodovica guardò di scatto il suo ragazzo seriamente preoccupata

Lodovica: Che cosa avete fatto?

Jerry: Abbiamo...
Facundo: *lo spinge* Non ve lo possiamo dire!
Alba: Come no?!
Diego: è una sorpresa! Dai andiamo

I ragazzi si avvicinarono alle ragazze per farle alzare e tirandole verso non so dove, anche Jorge mi tolse l'asciugamano e cominciò a correre tirandomi per la mano

Martina: Pianooo i ho freddo!!!
Jorge: Hahaha ma dai il sole ti riscalderà

Corremmo fino ad arrivare davanti a cinque moto d'acqua e noi ragazza sgranammo gli occhi e restammo a bocca aperta

Lodovico: Oh mio Dio! Avete affittato delle moto d'acqua?!
Xabiani: Siiiiiiiiiiiiiiii
Jorge: Siamo dei geni no?
Martina: Aaaaaaaaaaa voglio fare un giro!!!
Candelaria: Dai andiamo!!!

Stavolta a correre fummo noi ragazze

Lodovica: Voglio guidare io!
Xabiani: Jorgeee
Jorge: Lodo vi faremo guidare quando saremo già lontani dalla riva
Lodovica: Ma uffa
Mercedes: Aaaa siii il giubbotto di salvataggio si intona con il mio costume

Mechi saltellò battendo le mani mentre Diego le metteva il giubbotto. Risi e quando posai lo sguardo davanti a me vidi Jorge che reggeva il mio giubbotto di salvataggio

Martina: Perché io si e tu?
Jorge: Perché noi guidiamo, non possiamo cadere mentre voi su
Martina: Quindi quando farai guidare me lo metterai tu?
Jorge: No continuerai a metterlo tu se vuoi guidare, adesso metterlo

Risi e indossai il giubbotto, una volta legato salii sulla moto dopo di Jorge. Strinsi le braccia intorno alla sua vita mentre tutti quanti si preparavano a partire

 

*Angolo autrice*

Ok lo so ho fatto passare un secolo (no due settimane) ma non è colpa mia è colpa della scuola ù_ù per farmi perdonare però ho scritto due capitoli belli, questo e l'altro che lo è ancora di più ù_ù...se non parliamo della fine...quando lo posto? e beh dipende da voi dai a seconda delle recensioni posto xD...In ogni caso spero che anche questo vi sia piaciuto più andiamo avanti più ci avviciniamo a...a...emm...non so come dirlo ma diciamo una scena molto cruciale ù_ù Ricordatevi bene di questi capitoli a Madagascar perché sono quelli che vengono prima del momento cruciale si si ù_ù...ora via anticipo solo che il titolo del capitolo 19 sarà Dif(fidarsi)...ma tranquilli sono ancora a Madagascar però...niente ciao a tutti/e i/le lettori/ici vi ringrazio davvero tanto e spero che continuerà a piacervi ancora mille scuse per il ritardo lol zaoooooooooooo

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Capitolo 18
*** Foto... ***


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Jorge: Piccola corsetta?
Facundo: Arriviamo alla settima boa?
Xabiani: Facciamo l'ottava
Diego: Io ci sto!
Jerry: Tanto vinco io
Jorge: Tutto da vedere!
Martina: Per favore ricordatevi che queste non si chiamano moto tozzi tozzi si?
Jorge: Pronti, partenza VIA!!!

Misero in moto quegli aggeggi e una scia enorme di acqua si alzava dietro di noi. Strinsi ancora di più le braccia intorno alla sua vita mentre delle gocce gelate si posavano su di noi; voltai il capo all'indietro per guardare l'acqua che si alzava verso il cielo al nostro passaggio era uno spettacolo davvero WOW! Sorrisi guardandolo per poi poggiare il mento sulla spalla sinistra di Jorge

Jorge: Reggiti forte scricciolo!

Feci come mi aveva detto e non so come ci riuscì ma sollevò la moto dall'acqua facendo saltare entrambi dalla sella.

Jorge: Wuhuuuuuuuuuuuuuuuuuu

Arrivammo per primi seguiti da Diego e Mechi, poi Lodo e Xabi, Facu e Alba e infine Dj e Cande

Jorge: Hahahah dicevi Dj?
Jerry: Sono una persona molto prudente a differenza tua ù_ù

Tutti quanti scoppiammo a ridere alle parole di Dj; sciolsi la stretta dalla vita di Jorge e osservai l'acqua, è incredibilmente pulita non posso credere di riuscire a vedere i pesci colorati che vi nuotano dentro

Jorge: E ora tutti in acqua!!!

Jorge si alzò in piedi e si tuffò a mare facendo oscillare di poco la moto con me sopra, i ragazzi lo seguirono a ruota e anche noi ci affettammo a toglierci i giubbotti per tuffarci in acqua. Quando riemersi avevo ancora gli occhi chiusi, sentii una mano posarsi sul mio fianco destro mentre con l'altra mi sto strofinando gli occhi. Quando li riapro mi incontro con quelli ormai familiari verde smeraldo del mio bel principe bianco. Gli sorrido e avvolgo le braccia intorno al suo collo per abbracciarlo.

Jorge: Hai ancora freddo?

Mi sussurra all'orecchio per poi darmi un bacio con le sue labbra bagnate sulla mia guancia destra.

Martina: Si

Rispondo stringendomi di più a lui, nascondo il volto nell'incavo del suo collo e lo sento ridere leggermente.

Jorge: Hai i capelli davanti alla faccia, getta la testa all'indietro

Mi separo da lui e mi stendo sull'acqua facendo come ha detto, lui ha ancora le mani sui miei fianchi e poggio le mie mani sulle sue. I miei capelli adesso sono tutti tirati indietro, ritorno dritta e finisco col poggiare la schiena sulla nostra moto d'acqua

Jorge: Ecco, ora il tuo bellissimo viso non è nascosto da nulla

Detto ciò spostò le mani sulle mie guance e inizio a baciarmi, istintivamente posai le mani sulle sue ricambiando il bacio. Eravamo bagnati dall'acqua fredda e riscaldati dalla temperatura dei nostri corpi e dal sole caldo. A farci separare fu l'urlo di Mechi

Mercedes: AAAAAAAAAAAAAAAAAAA CHE SCHIFOOOOOOOOO

Jorge posò di nuovo il braccio sinistro intorno alla mia vita e io avvolsi le mie intorno al suo collo. Mechi invece era aggrappata al collo del suo fidanzato con le braccia intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua vita mentre fissava sott'acqua

Martina: Cos'è successo?
Mercedes: Quel viscido pesce mi ha toccato!!!

Scoppiammo tutti quanti a ridere e poi iniziammo a giocare schizzandoci l'acqua, facendo delle gare di nuoto e delle sfide a coppie, tipo che noi ragazze saliamo sulle spalle dei ragazzi e vince l'ultima coppia che riesce a non cadere. Abbiamo vinto io e Jorge *w*...e anche una volta Lodo e Xabi e Diego e Mechi ma dettagli ù_ù. Io e Jorge andammo sott'acqua, lui mi teneva la mano mentre nuotavamo con gli occhi aperti. Riuscivo a vedere i colori dei pesciolini che mi passavano davanti anche se non alla perfezione dato che la vista lì sotto non è delle migliori. Riuscimmo a poggiare i piedi sulla sabbia, meglio lui ci riuscì e io mi avvicinai a lui avvolgendo le braccia intorno al suo collo e lo baciai. Mentre continuavamo a baciarci riemergemmo in superfice. A ora di pranzo  salimmo sopra le moto d'acqua, i ragazzi avevano portato delle borse con i panini così mangiammo. Io ero sdraiata con la schiena sul manubrio della moto e Jorge sedeva davanti a me. Dopo aver mangiato ci buttammo nuovamente in acqua per poi tornare come prima sulle moto una volta stanchi. Le luci arancioni del tramonto erano uno spettacolo da mozzare il fiato. Jorge scattava delle fotografie al tramonto dopo averne fatte un paio a noi; lo osservo mentre sposta l'obbiettivo della macchina fotografica verso me e mi scatta un'altra foto facendomi sorridere. L'acqua si muoveva calma sotto di noi, mi alzai con la schiena dal manubrio della moto e posai la guancia destra sul petto di Jorge cingendogli la vita, le gocce dell'acqua scendevano lentamente dalle nostre ciocche di capelli alla nostra pelle. Dopo aver posato la macchina  ricambiò la stretta e mi accarezzò delicatamente con i polpastrelli delle dita della mano destra. Avevamo scattato tante foto quel giorno però ne volevo anche qualcuna con il tramonto, così presi la macchina fotografica "Che fai?" chiese Jorge guardandomi interrogativamente. Lui non sapeva che avevo già preso la sua macchina altre volte oggi per scattargli delle foto. Gliene feci un'altra e lui chinando il capo sfoderò uno dei suoi sorrisi timidi che sono capaci di farmi sciogliere. Tornai a posare la mia guancia destra sul suo petto e scattai un'altra foto "Dai adesso mettila via" risi, a Jorge piaceva fare le foto ma non esserle fatte, misi l'autoscatto che fece dieci foto mentre gli diedi un bacio sul collo, lui chinò il capo e me ne diede uno sulla fronte, poi posai la mia guancia sulla sua e infine lo baciai. Non so quante foto scattai in tutto ma adoravo fare queste foto.  Per il ritorno provammo a guidare noi ragazze e...adesso si che sembravano le moto tozzi tozzi, se i ragazzi non fossero dietro di noi per riprendere il manubrio ogni volta che stavamo per schiantarci non so cosa sarebbe potuto succedere. Quando tornammo in spiaggia la direttrice era lì con Charlie e Sasha a guardarci a braccia incrociate

Carmen: AVETE AFFITTATO DELLE MOTO D'ACQUA?!
Jorge: Si e allora?
Camen: COME SAREBBE A DIRE E ALLORA!? LO AVETE FATTO SENZA AVVISARE!!!
Jorge: Sul regolamento del collegio non c'è scritto "avvisare la preside nel caso si affittino delle moto d'acqua"

Ridemmo silenziosamente alla battuta di Jorge mentre la preside dava in escandescenza

Carmen: Non dovrebbe esserci una regola con su scritto...Aaa in albergo! Subito!!! Che è meglio!!! E non vi azzardate mai più a ritirarvi a quest'ora! Sono le 21:40 dannazione!

Carmen sollevò l'indice destro per segnalare l'hotel verso il quale ci dirigemmo affiancati da Charlie e Sasha

Charlie: La preside era molto preoccupata
Diego: Capirai, se potesse si libererebbe di noi oggi stesso

Quando tornammo in hotel eravamo distrutti, avevamo finito di mangiare da poco a mare quindi non avevamo fame.

Lodovica: Lo so che sono solo le 22.00 ma io sto morendo di sonno
Mercedes: Si la prima cosa che faccio e buttarmi sul letto
Candelaria: E buona notte mondo
Alba: Si infatti
Diego: Aaa ma non possiamo fare qualcosa con le stanze?
Xabiani: Si è vero troviamo un modo per dormire a coppie
Jorge: Io già ce l'ho, con permesso

Guardai Jorge interrogativamente mentre prese con delicatezza il mio poso sinistro allontanandomi dagli altri

Martina: Non capisco

Dissi quando eravamo già abbastanza lontani da sentire le discussioni del nostro gruppo. Lui mi sorrise e mi mostrò un paio di chiavi dorate con il numero 375. Risi scuotendo il capo

Martina: Hai rubato le chiavi di una stanza?!
Jorge: No!...Le ho solo prese in prestito
Martina: Jorge!
Jorge: Che c'è? Non è colpa mia se alla recepcion mettono un idiota dilettante che pensa a giocare con i videogame invece di lavorare eh

Continuando a ridere gli tolsi le chiavi da mano e iniziai a correre verso la stanza numero 375, lui mi corse dietro. Aprii la porta delle stanza, era simile all'altra ma questa aveva solo una camera da letto enorme con un bellissimo letto a baldacchino, c'erano due mobili in più se non sbaglio e il lampadario che pendeva dal soffitto era pieno di cristalli, inoltre anche nella stanza da letto vi era un televisore al plasma bello grande.  Restai ferma sull'uscio della porta quando sentii due mani posarsi sui miei fianchi.

Jorge: Ti piace?
Martina: è bellissima

Spostò delicatamente i miei capelli ancora bagnati al lato destro in modo da lasciare il collo scoperto per poter posarvi un bacio a fior di labbra.  Chiusi immediatamente gli occhi respirando e inspirando a fondo. Riusciva a farmi arrivare delle scosse per tutto il corpo, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò

Jorge: Vuoi che riprenda il massaggio che abbiamo interrotto in spiaggia?
Martina: Mmm...si per favore

Mi stava parlando con voce roca e io risposi con la stessa tonalità. Continuò a lasciarmi una scia di baci lasciando pochissimo spazio tra uno e l'altro arrivando all'inizio della mia capigliatura mentre le punte delle sue dita, scivolarono lungo le mie braccia. Arrivò ai polsi e li sollevò alzandomi le braccia. A ogni sua azione un il mio corpo risponde emanando delle scosse elettriche al suo interno; afferra i bordi della maglietta e la tira sua per togliermela. Le sue mani tornano ai miei polsi e mi fa abbassare le braccia. Posa le sue mani negli incavi del collo, i suoi pollici sono uniti all'attaccatura dei miei capelli. Inizia a premere in modo forte ma moderato in quel punto facendomi gemere leggermente chinando la testa all'indietro mentre le sue mani scendevano lungo la mia spina dorsale. Ero tesa ma il suo tocco riusciva a farmi rilassare rendendomi debole e impotente come un burattino nelle sue mani. Senza rendermene conto stiamo avanzando a poco a poco, continua ad eseguire gli stessi gesti di stamattina, ecco è arrivato al mio ventre lo stesso punto dove si è fermato stamani. Torna di nuovo sui miei fianchi senza ma rompere il contatto con la mia pelle, poggia le mani sui miei gomiti e li solleva, il mio capo si piega ancora di più sulla sua spalla destra mentre lui mi solleva le braccia in modo che le mie mani possano toccare i suoi capelli. Le sue mani accarezzano l'interno delle mie braccia mentre le sue labbra baciano quello destro. "Che fai?" sussurro con la voce spezzata "Ti sto facendo rilassare" risponde tornando con le labbra al mio orecchio destro e mordendo la parte superiore. Con la mano destra circondò il mio bacino raggiungendo il fianco sinistro, e con un gesto mi fece girare. Mi sentivo intontita e fu allora che aprii gli occhi, giusto in tempo per vederlo gettarsi a terra sulle ginocchia; afferra saldamente i miei fianchi come per tenermi ferma e con le sue labbra e la sua lingua inizia ad inumidire il mio ventre, il mio ombelico in continuazione. Le mie mani si erano nuovamente posate tra i suoi capelli, e mentre lui risaliva il mio busto, queste scivolavano sul suo collo, sulle sue spalle. Ansimai il suo nome richiudendo gli occhi mentre le sue braccia si cinsero intorno alle mie cosce. Molla la presa mentre si rialza e sento di stare per cadere ma riesco a poggiarmi prontamente ai suoi avambracci e la mia guancia finisce sul suo petto. In questo momento mi rendo conto che ha ancora la maglietta. Alzo lo sguardo e incontro il suo, i suoi occhi brillano e le sue labbra sono estese in un sorriso trionfante. Riesco a riprendermi e decido che adesso sono io a voler controllare lui, poggio le mani sul suo volto tenendolo stretto, la mia bocca si posa sulla sua in un bacio selvaggio e pieno di necessità. In tutto quel momento di seduzione ancora non eravamo arrivati a questo punto e ciò era stato asfissiante. Lo faccio girare su se stesso mentre mi tiene tra le braccia, con uno strattone lo allontano da me di colpo facendolo sedere sul letto. Lui mi guardò, il volto carico di malizia; posai il ginocchio sinistro sul letto, in contatto con la pelle della sua coscia destra. Posai entrambi gli avambracci sulle sue spalle  allacciando le mie mani dietro di lui e con un gesto lento sollevai anche l'altra gamba restando a cavalcioni su di lui. Mi avvicinai al suo orecchio destro e sussurrai "Anche io ho una cosa da finire". Mi morsi il labbro inferiore mentre le mie mani tirarono su i bordi della sua maglietta fino a togliergliela. Posai la mano destra nell'incavo del suo collo, quella sinistra sulla sua spalla e le mie labbra iniziarono a lasciargli lunghi baci partendo dall'incavo destro del suo collo. La sua mano destra percorse la mia schiena con la punta delle dita fino ad arrivare al laccio del bikini che tirò facilmente. Mi allontanai un po' da lui per liberarmene definitivamente. Mi distesi su di lui facendogli poggiare la sua schiena sul materasso, il petto ancora umido per l'acqua del mare, sul suo corpo caldo più del solito. Continuai a lasciare una scia di baci mentre il mio corpo premeva sul suo e le mie unghie rigavano il suo petto. Lo sento gemere mentre inarca la schiena sotto di me e io faccio il suo stesso gioco quando arrivo al suo ventre. Si rialza di scatto facendomi tornare seduta sulle sue gambe e allungando la mano destra scopre il letto; mi ci butta sopra mettendosi lui sopra di me, copre entrambi e poi mi sbottona il pantaloncino con la mano destra e allo stesso tempo le sue labbra fanno ribollire la pelle del mio corpo. Il tutto sta succedendo molto più selvaggiamente paragonato a prima "Hai la minima idea...di quanto...ti desideri...in questo momento?" ansima tra un bacio e l'altro fino a risalire sulla mia bocca facendomi contorcere sotto di lui. Il mio corpo era in ebollizione ed eravamo solo all'inizio, non so come riuscii a rispondergli "io...anche io..." e gemetti a sentire la sua gamba sinistra tra le mie. Mi tolse velocemente il pantaloncino insieme a ciò che restava del bikini, con la stessa velocità gli tolgo anche io il costume. Nessuno dei due riesce più a parlare e si ferma sopra di me per recuperare fiato e lasciarmelo recuperare. Si regge sui gomiti a un palmo dal mio naso, con esso sfiora il mio collo e mi lascia qualche bacio sotto al mento. "Ti amo più di quanto tu possa immaginare" ho ancora il respiro pesante con le mani sulle sue spalle. Voltai lo sguardo verso di lui e gli sorrisi, alzai l'indice destro per sfiorare le sue labbra. "Anche io Ti amo...più di quanto tu possa immaginare". Ricambiò il sorriso e mi tolse alcuni capelli dalla fronte, si chinò fino a tornare a posare la sua bocca sulla mia in modo possessivo, passionale; la sua lingua iniziò ad esplorare la mia bocca, sgranai gli occhi appena lo sentii entrare dentro di me non potei evitare un grido anche se trattenuto dal suo profondo bacio. Inizia a spingere lento mentre continuiamo a baciarci, le mie unghie affondano nella sua carne così forte da farlo gemere, le spinte aumentano e diventano sempre più forti e sempre più rapide, il nostro fiato è del tutto finito e le nostre labbra si separano restando a una vicinanza tale da poter ancora sfiorarsi mentre sussurriamo i nomi l'uno dell'altro e ci lasciamo andare al piacere più incredibile, più totale e più completo che è fare l'amore. Amore. Niente in tutta la mia vita potrà mai farmi sentire meglio di questo, non credevo che fosse possibile ma questa volta è stato ancora meglio della prima. Il mio corpo era piacevolmente indolenzito, entrambi eravamo sudato. Lui si è lasciato cadere su di me  con il capo sul mio petto. Entrambi stiamo recuperando aria, le mie mani riposano sulla sua schiena e  si muovono a seconda del suo respiro, mi chino per dargli un bacio sulla testa "è stato..." mi fermo un attimo per cercare la parola giusta ma lui dice "Non ci sono parole per descrivere qualcosa di così profondo". Sorrido, si ha ragione lui; alza il capo dal mio petto e mi si avvicina per darmi un bacio sulla punta del naso e poi sdraiarsi al mio fianco, la parte destra del mio corpo è poggiata su di lui, stende il braccio sinistro per farmi poggiare la testa sopra e mi avvicino alla sua spalla. "Lo sai, a volte mi fa paura" alzo di scatto la testa e incrocio il suo sguardo "cosa ti fa paura?" "Ciò che provo per te...è così grande e forte che credo che non avrà mai fine" sorrisi "non è la stessa cosa che provavi per Stephie?" "No, ciò che provo per te è molto, molto più forte". Adesso che potevo finalmente muovermi mi avvinghiai a lui posando la gamba sinistra sul suo fianco destro e accoccolandomi sul suo petto; lui mi strinse a se con entrambe le braccia "Ti amo come non pensavo si potesse amare qualcuno" gli dissi e poi gli diedi un bacio sul petto che era proprio davanti a me, lui rise "Adesso dormiamo...stiamo diventando troppo mielosi, mi faccio venire il diabete da solo" risi "si è vero, buona notte" "Notte". Chiusi e mi addormentai tra le sue braccia, la mia fortezza, il mio castello...il luogo dove avrei potuto passare il resto della mia vita. Il sole passa attraverso le persiane non del tutto aperte per fortuna, bruciandomi gli occhi. Ho ancora tutti i muscoli addolensiti, lo sento mentre mi stiracchio. Sorrido al ricordo di questa notte e mi mordo il labbro inferiore guardando la persona che dorme al mio fianco. Gli accarezzo la guancia con il dorso delle dita della mano destra mentre con la mano sinistra gli sfioro con le unghie il braccio destro che ha ancora avvolto intorno alla mia vita. Gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi avvicinai al suo orecchio "Ti amo" sussurrai per poi osservarlo. Sembrava un angioletta, il mio angioletto, così dolce, così tenero, così perfetto. Cercai di togliere il suo braccio dal mio ventre e mi alzai dal letto, afferrai la canottiera nera di Jorge che era sul suolo e la indossai, mi diressi verso il salone dove ieri sera aveva lasciato cadere la sua borsa, presi la macchina fotografica e tornai a letto. Scattai una foto a Jorge che continuava dormire beato con la guancia sinistra affondata nel cuscino e la bocca semiaperta. Puntai l'obbiettivo su di me e poggiai la testa sulla sua spalla, scattai un'altra foto.

Jorge: Mmm...Tini sto dormendo

Rido e mi avvicino per dargli un bacio sul naso, lascio la macchina fotografica sul letto e mi accucciolai di nuovo vicino a lui, tiene ancora gli occhi chiusi

Martina: Ti da fastidio la luce del flash?

Chiedo poggiando le mani sul suo petto, lui mi abbraccia; credo che ora si sia svegliato, il mio volto è così vicino al suo petto che non posso fare a meno di baciarlo

Jorge: Tu che dici?

alzo lo sguardo e osservo le sue labbra e senza pensarci mi ci avvicino e lo bacio, in tutta risposta lui si stende verso di me prolungando il nostro bacio. Si regge sull'avambraccio destro e io poggio le mani sul suo volto fino a quando le nostre labbra non si separano

Jorge: Buongiorno
Martina: Buongiorno a te

Rispondo accarezzandogli la guancia sinistra, non posso evitare di sorridere, io amo svegliarmi così! Vorrei poterlo fare tutti i giorni

Jorge: Che stavi facendo?

Il suo sguardo si posa sulla macchina fotografica e io lo guardo innocentemente

Martina: Volevo fare delle foto...è un momento speciale no?

Mi sorride  e prende la macchina fotografica, poggia il capo sul mio petto e scatta un'altra foto. Non so quante ancora ne scattiamo tra me e lui ma sono delle fotografie bellissime nella quale non facciamo altro che sorridere, baciarci e amarci. Siamo ancora stesi sul letto, lui con la schiena sullo schienale io con il capo sulla sua spalla sinistra, entrambi a guardare le nostre foto. Appena sono finite spengo la macchina e poi gli do un bacio sulla guancia per poi avvicinarmi al suo orecchio

Martina: Andiamo a fare la doccia?
Jorge: Insieme?

Un sorriso si estese sul suo volto e io annuii

Jorge: Va bene principessa come vuoi

Si sedette sul letto e indossò un paio di boxer per poi alzarsi in piedi e aprire le braccia verso di me. Sorrisi e mi alzai in piedi sul letto e con un salto mi buttai tra le sue braccia avvolgendo le queste intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua vita. Riprendemmo a baciarci dolcemente mentre lui si dirige verso il bagno. Facciamo una doccia insieme sotto l'acqua calda, la doccia migliore della mia vita. Lui mi lava i capelli e poi li asciuga anche. Distrattamente mi chiedo cosa io abbia fatto per meritarlo, è tutto così bello, così perfetto io...io sento di stare volando costantemente tra le nuvole con lui. Dopo essermi vestita mi trovo davanti allo specchio a truccarmi, lui arriva dietro di me e mi sorride accarezzandomi il braccio destro con il dorso delle dita

Jorge: Sai che non ne hai bisogno vero?

Disse riferendosi al trucco e io mi voltai verso di lui

Martina: Ah no?
Jorge: No, resti sempre la donna più bella del mondo

Mi si avvicinò e mi diede un altro bacio veloce. Sorrisi, aveva detto "la donna!" poi mi si avvicinò all'orecchio destro e specificò

Jorge: La MIA donna
Martina: Amo essere tua
Jorge: E io amo te

Ci stiamo per baciare di nuovo quando il suo cellulare avvisa che ha un nuovo sms. Lo legge e rotea gli occhi

Martina: Chi è?

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Capitolo 19
*** Dif(fidarsi) ***


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Martina: Chi è?
Jorge: Diego! Stanno litigando e non so perché, mi ha detto solo di muovermi. Ci stanno aspettando al bar andiamo?
Martina: Si certo, finisco di mettermi il ma...

Non posso finire la frase che Jorge mi toglie il mascara da mano ridendo

Martina: Jorge!
Jorge: Te l'ho detto che per me sei bella anche senza, dai andiamo!

Mi cinge la vita con il braccio destro e mi ruba un bacio poi mi afferra la mano sinistra, lancia il mascara sul letto e mi trascina fuori dalla stanza. Arriviamo nel bar e i miei occhi incrociano quelli di Stephie e Jessica che stanno ridendo mentre mi guardano. Ma cosa cavolo ci trovano da ridere?!

Jorge: Eccoci qui!

Mi volto verso i ragazzi che stanno discutendo e smettono solo al suono della voce di Jorge

Diego: Finalmente!
Lodovica: Si può sapere dove avete dormito?
Jorge: Prima voi, perché avete discusso?
Diego: Lui doveva dormire sul divano! *indica Xabiani*
Xabiani: NO! è normale che preferisco il letto matrimoniale con la mia ragazza!
Diego: Ma ci dovevo dormire io nel letto matrimoniale con LA MIA ragazza!!!
Jerry: Mi hai fatto dormire a terra!
Facundo: Ma non è vero!
Lodovica: è necessario ricominciare?
Jorge: No non lo è! Stanotte Diego e Mechi dormono nel letto matrimoniale della stanza dei ragazzi, nell'altra stanza dormono Facundo e Alba mentre nella stanza delle ragazze dormono da una parte Xabi e Lodo e dall'altra Dj e Cande! Fine della discussione!
Xabiani: Oh...a questo non avevo pensato
Diego: Già...
Facundo: Beh in effetti...
Jerry: La cosa così ha più senso...
Mercedes: E ci voleva Jorge per farvici arrivare?
Candelaria: Ovvio i loro cervelli sono sottosviluppati!
Jerry: Heyyyy
Diego: Tu non puoi parlare perché su di te ha ragione...ma su di no Cande! Quindi HEY!!!
Alba: Ma non potremmo discutere su cose più importanti?!
Diego: Scusami Allibita ma che cosa c'è di più importante del posto dove dormiamo!?
Lodovica: Cosa facciamo oggi per esempio!
Jorge: Io ho pensato che potremmo affittare uno yot!
Martina: Siii e il pomeriggio andiamo a fare una passeggiata nella piazza
Jorge: Si così non vi bruciate dato che siete già abbastanza abbronzate
Candelaria: Non girare il dito nella piaga Yoyi!
Jorge: Ah no non lo farei mai
Lodovica/Martina: Bugiardo!
Jorge: Hey hey! Mia sorella, mia ragazza dovreste stare dalla MIA parte eh

Tutti quanti ridemmo. Qualche ora dopo eravamo distese a prendere il sole su uno splendido yot. A guidarlo c'era Jorge mentre i ragazzi erano sparsi in giro.

Lodovica: Allora alla fine non mi hai detto dove avete dormito tu e Jorge
Martina: Beh lui ha rubato le chiavi di una stanza d'albergo
Ragazze: COSA!?
Martina: Si beh a quanto pare c'era un'idiota alla recepcion
Mercedes: Si credo di averlo visto è un moccioso
Alba: Ma se vi scoprono non siete fritti?
Martina: Non hanno modo per risalire a noi
Candelaria: Sempre che non abbiano registrato tutto con le telecamere
Martina: Sai che a questo non ci avevo pensato
Lodovica: In ogni caso conosco mio fratello e se dovesse succedere una cosa del genere si inventerà qualcosa e la passerà liscia come al solito
Tutte: Si hai ragione

Siamo fermi nel mezzo del mare a goderci questa giornata di sole fantastica. Sono quasi tutti in mare tranne Mechi e Diego che si stanno baciando su una delle sedie sdraio. Io vado di sotto dove si trova il timone e vedo Jorge in costume e con gli occhiali da sole mentre osserva il controllo. Gli metto le mani sotto le braccia da dietro poggiandole sul suo petto e dandogli un bacio sulla spalla

Martina: Che fai?
Jorge: Tini, questo coso è fantastico

Dice poggiando la sua mano destra sulla mia e si toglie gli occhiali per poi girarsi verso di me

Jorge: Devo fare in modo di avere uno di questi aggeggi te lo immagini?

Comincia a parlarmi dello yot tutto eccitato e mi viene da sorridere, anche perché non ci capisco niente io.

Jorge: Tini ma mi stai ascoltando?
Martina: Cosa?!

Jorge sorride mentre scuote il capo, avvolge le braccia intorno alla mia vita e mi da un dolce bacio sulle labbra; mi fa girare in modo che la mia schiena poggi sul suo petto, afferra le mie mani e le poggia sul timone

Martina: Che stai facendo?
Jorge: Vuoi provare a guidare fino alla prima boa e poi torniamo indietro?
Martina: No, no no

Risposi immediatamente togliendo le mani dal timone e lui rise

Jorge: Beh in effetti è vero. Voglio dire se fai accappottare lo yot come hai fatto con la moto
Martina: Heyyy

Dissi dandogli un piccolo colpo sul braccio sinistro mentre entrambi ridavamo. Prese la mia mano destra intrecciandola con la sua

Jorge: Andiamo a fare un bagno?
Martina: Non aspettavo altro

Ci tuffiamo a mare insieme agli altri godendoci quell'acqua paradisiaca. Verso le 13:00 restituiamo lo yot e poi ci dirigiamo verso l'hotel. Ognuno va nella propria stanza per farsi una doccia e poi cambiarsi. Io indosso un vestitino bianco panna a giro maniche con un cinturino marrone in vita, le calze nere e un paio di scarpe a stivaletto marrone chiaro. Jorge ha messo la sua camicia blu di jeans e pantaloni stretti rossi, al piede le sue nike blu a collo alto. Verso le 14:35 siamo in un fast food che è in piazza; finito di mangiare cominciamo a camminare tutti insieme per il lungo viale soleggiato di Madagascar. Ognuno di noi ha la mani intrecciata in quella del proprio partner, siamo come tante coppiette felici che passano inosservato. La piazza è bella grande e anche le persone non mancano. Mentre stiamo camminando tre ragazze con dei pantaloncino cortissimi e l'ombelico da fuori attirano l'attenzione dei nostre ragazzi, sorridendogli e passando in mezzo a noi lanciandogli degli sguardi. I nostri cari cavalieri si volta per guardargli il posteriore e beccarsi un sonoro schiaffo all'unisono da noi che stiamo al loro fianco. Entriamo nei negozi e compriamo tantissime cose tra cui vestiti, ovviamente! Arriviamo ad un enorme fontana stupenda e iniziamo a scattare delle foto, meglio Jorge inizia a scattare delle foto. Ci schizziamo l'acqua e giochiamo camminando sul bordo. Jorge ferma uno dei passanti in modo che scatti delle foto al gruppo completo. Sono le 17:00 e continuiamo a camminare qui

Lodovica: Questa piazzetta è proprio carina
Candelaria: Si e quando il sole tramonta è ancora più romantica
Mercedes: Aaa guardate quel negozio!!!
Alba: Ci dobbiamo assolutamente entrare!
Martina: Quoto!

Noi ragazze corremmo verso il negozio mentre giurerei di aver visto i ragazzi roteare gli occhi ma poi venire verso di noi.

Martina: Jorge come mi sta questo?

Chiedo facendo un giro su me stessa. indosso un vestito che è tra il dorato e il bronzo, il corpettino è tutto ricamato, senza spalline, un  cinturino in vita con un fiocco fatto di ferro e le pieghe che scendevano morbide poco sopra il ginocchio.

Jorge: Wow!
Martina: Ti piace?
Jorge: Se mi piace? Questo vestito è fatto apposta per te, non potrebbe indossarlo nessun'altra

Mi mordo il labbro inferiore mentre lui continua a squadrarmi

Martina: Allora vado a cambiarmi
Jorge: Aspetta

Mi sono voltata, ma lui ha afferrato il mio polso sinistra tirandomi a se. Avvolge il braccio destro intorno la mia vita, lei mie mani si posano rapidamente sul suo petto e non ho il tempo di chiedere cosa stia facendo che le sue labbra hanno già preso possesso delle mie.

Jorge: La mia principessa

Gli sorrido e poi dopo avergli dato un bacio veloce corro nei camerini a cambiarmi. Usciti dal negozio ci incamminiamo verso l'hotel.

Lodovica: Hey sapete che stavo pensando? Domani sera potremmo dormire in spiaggia sotto le stelle
Candelaria: Siiii che idea fantastica
Alba: Ti immagini amore? Noi due...sotto le stelle...
Facundo: Sarebbe magico

Alba si sporge per scambiarsi un dolce bacio con Facundo

Martina: Aaaa si si andiamo?

Chiedo saltando accanto a Jorge facendo oscillare le nostre mani intrecciate e poi avvolsi il braccio destro intorno al suo

Jorge: Ogni tuo desiderio è un ordine

Sorrisi schioccandogli un bacio sulla guancia. Quella sera eravamo stanchi morti e i piedi erano di fuoco. Mentre Jorge era in bagno a lavarsi i denti, io mi stavo spogliando, apro l'armadio e prendo una delle sue camicie bianche e la indosso. Mi piaceva dormire con qualcosa di suo addosso; mentre sto abbottonando l'ultimo bottone le sue braccia avvolgono la mia vita e mi da un bacio sul collo

Jorge: Perché indossi la mia camicia come pigiama?
Martina: Perché ha il tuo profumo

Mi volto e mi trovo tra le sue braccia, lui ha il petto nudo e il pantalone lungo, blu del pigiama che gli scende sotto la vita. Le mie mani scivolano dal suo petto fino ad arrivare alle sue guance, lentamente e poi la mia bocca sfiora la sua. Stringe la stretta intorno alla vita cominciando a baciarmi con foga. Prima che me ne renda conto sto camminando in avanti mentre le mie braccia avvolgono il suo collo per ricambiare quel bacio. Le nostre lingue si scontrano mentre cadiamo sul letto, sono sopra di lui. Morde dolcemente il mio labbro inferiore per poi passare alla mia guancia e al mio orecchio. Si alza con il busto facendomi rimanere seduta sul suo grembo a cavalcioni. Le sue labbra si spostano sul mio collo sfiorando tutto il tragitto della mia pelle e mi lascia un ultimo, umido e caldo bacio.

Jorge: è ora di andare a nanna dolcezza

Mi da un pacca sul posteriore facendomi sussultare e restare a bocca aperta

Martina: Jorge!!!

Grido cercando di non ridere, ma fallisco miseramente. Mi fa stendere delicatamente sul letto e posa le lenzuola su di me per poi mettersi anche lui sotto al mio fianco. Allunga il braccio per spegnere la luce, mi si avvicina e mi stringe a sè dandomi un bacio sulla fronte

Jorge: Buona notte scricciolo
Martina: Notte pervertito

Lo sento ridacchiare e sorrido lasciandomi crollare in un sonno profondo. Il giorno seguente ho un pò di freddo e accarezzo il mio braccio sinistro con la mano destra. Qualcosa non quadra, apro gli occhi al mio fianco Jorge non c'è. Al suo posto c'è un vassoio con un cornetto, una tazza di latte, una rosa rossa con i brillantini dorati e un bigliettino

Buongiorno principessa, spero che tu abbia dormito bene io sono dovuto uscire presto perché ti sto preparando una sorpresa. Ti ho portato la colazione a letto, spero sia di tuo gradimento; aspettami lì
Ti amo, Jorge

Sorrido da sola come un'idiota guardando il bigliettino, poi mi volto verso la colazione e prendo la tazza del latte. Guardo la sveglia, segna le 8:45; mi chiedo quale sarà la sorpresa che mi ha preparato Jorge, muoio dalla voglia di scoprirlo. Prendo un pezzetto del cornetto spezzandolo con le dita e mettendomelo in bocca. Qualcuno bussa alla porta e io scatto in piedi già sapendo di chi si tratta. Sfodero il mio sorriso a trentadue denti senza neanche pensarci e corro ad aprire la porta, ma la persona che desideravo vedere non era lì; il mio sorriso scomparve

Martina: Che cosa vuoi Jessica?
Jessica: Buongiorno anche a te Tini, bella stanza

Disse entrando e io roteo gli occhi

Martina: Nessuno ti ha dato il permesso di entrare

Dico mentre lei si guarda intorno. Si volta verso di me e sorride

Jessica: Credo sia arrivato il momento di parlare, finalmente sole

Chiudo la porta della stanza e incrocio le braccia

Martina: Che cosa vuoi?
Jessica: Bella camicia
Martina: Aha, non sei qui per parlare della mia camicia giusto?
Jessica: Giusto
Martina: Bene
Jessica: Perfetto

Mi fissa sorridendo per qualche secondo e ciò mi fa innervosire

Martina: Allora?! Che vuoi?!
Jessica: Sai dov'è Jorge?

Chiede guardando il letto, la scruto interrogativamente

Martina: No perché?
Jessica: Perché io invece lo so
Martina: Che cosa vuol dire che lo...
Jessica: è in camera mia. Nel letto con Stephie

Il suo sorriso si fa sempre più ampio mentre il mondo mi cade addosso. Silenzio. Nessuna delle due parla

Martina: Stai mentendo

Rispondo con la voce più credibile possibile ma fallisco

Jessica: No tesoro, mi dispiace per te ma Jorge ha perdonato Stephie già da un po' e hanno una relazione in segreto. Vedi il fatto è che tu per lui sei una mocciosa e quindi non vuole ferirti

Deglutisco mentre mi sento soffocare e la mia vista diventa offuscata

Martina: Menti!

Io stessa mi rendo conto di quanto tremante sia la mia voce

Jessica: Ooo andiamo Tini non ti sei accorta di niente? I messaggi mattutini per esempio

Chino il capo mentre mi torna alla mente...
*Flashback*
Ci stiamo per baciare di nuovo quando il suo cellulare avvisa che ha un nuovo sms. Lo legge e rotea gli occhi

Martina: Chi è?
Jorge: Diego!
*fine flashback*

Jessica: Proprio così tesoro, ieri mattina. Vedi Jorge è troppo buono e non vuole ferirti è per questo che non ti ha ancora lasciato, ma presto lo farà. Tu per lui sei solo come una sorta di sorella minore. Devi accettarlo Tini lo dico per il tuo bene tu devi...
Martina: VATTENE!
Jessica: Ma io ti sto solo...
Martina: TI HO DETTO VATTENE!

Ribadisco aprendo la porta, mentre inevitabilmente le lacrime scorrono lungo le mie guance.

Jessica: Come vuoi, io volevo solo esserti d'aiuto tesoro. Bye bye

Sorride uscendo fuori dalla mia stanza e io sbatto la porta. Comincio a camminare fino al lato destro del letto mentre cerco di asciugarmi le lacrime.  La porta alle mie spalle si apre

Jorge: Hey scricciolo, ti sei svegliata

Mi volto di scatto e il suo sorriso sparisce di colpo

Jorge: Tini...che cosa è successo?

Faccio dei lunghi respiri per calmare la mia respirazione accelerata

Martina: Jessica è stata qui
Jorge: Che?! Che cosa ti ha fatto?
Martina: Mi ha detto...lei mi ha detto...che tu e Stephie state di nuovo insieme
Jorge: Cosa?!
Martina: E che questa mattina eri a letto con lei
Jorge: Che scemenze
Martina: Davvero?

Lui mi guarda, scrutando i miei occhi per qualche istante

Jorge: Tu le credi?
Martina: I-io...ti prego Jorge giurami che non è vero, giuramelo e io ti crederò

Lo supplico avvicinandomi

Jorge: Tu vuoi che io te lo giuri?

Chiede con un'espressione che non saprei decifrare, forse sorpresa...

Martina: Si, giuramelo

 

 

*Angolo autrice*

Bon! Eccomi qui dopo un secolo yeaaaaa xD
Vorrei ringraziare tutte voi che continuate a recensire la mia storia e a seguirla, ci ho messo tutto questo tempo perché la scuola mi rompe troppo ma questa settimana dovrei riuscire a scrivere anche il prossimo capitolo che....lasciatemelo dire il finale del prossimo capitolo sarà ancora più...emm no non trovo l'aggettivo, diciamo solo che ad attendere Tini e Jorge al college c'è una sopresa (non)gradevole. Sono super contenta di vedere che la storia continui a piacervi anche perché nei prossimi capitoli succederà qualcosa che porterà i nostri protagonisti a una decisione. Non dico più niente seno' vi rovino tutto ù_ù
Beh spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e non macherete al prossimo. Un bacio a tutte le lettrici ciaoooooooo

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Capitolo 20
*** Una (s)gradevole sorpresa ***


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Ci furono dei secondi di silenzio e poi lo vidi chiudere gli occhi e sospirare. Non era un buon segno, di solito faceva così quando cercava di contenere...

Jorge: Quando?
Martina: Qua-quando cosa?
Jorge: QUANDO HO FATTO QUALCOSA CHE TI FACESSE DUBITARE DEL MIO AMORE PER TE?!

la rabbia. Chiudo gli occhi ancora bagnati mentre le sue urla invadono lo stanza. Il suo tono e duro, ferito e deluso.

Martina: Jorge io...
Jorge: Tu cosa?! Ti rendi conto che mi hai chiesto di giurare? Questo è il modo migliore per dimostrare la sfiducia che si ha in una persona.

Le sue parole fanno male e so dal suo tono impassibile che ho appena fatto uno degli errori più grandi della mia vita. Apro gli occhi per guardarlo e rispondere immediatamente

Martina: No! Io mi fido di te!
Jorge: Davvero? Sei abbastanza contradditoria credo che tu sia molto confusa. Probabilmente non abbiamo lo stesso concetto di fiducia

Tira una busta plastificata fuxia sul nostro letto, una di quelle che ha dei cordoncini come manici, quelle che si usano per fare i regali

Jorge: Io non ti giurerò proprio un bel niente, la mi coscienza è pulita. Questo è quello che ho fatto stamattina se mi credi bene se non mi credi evidentemente il nostro problema è più grande di quanto sembra
Martina: Jorge...
Jorge: JORGE NIENTE! Avevi così tanta paura che Jessica rovinasse il nostro rapporto, che alla fine lo hai rovinato tu capisci? Non è colpa sua è colpa tua. Vado a prendere una boccata d'aria!

Si dirige verso la porta e io non riesco a fare niente per fermarlo; le lacrime riprendono a scorrere sul mio viso e l'ultimo rumore che sento è quello della porta che viene sbattuta. Mi copro il volto con le mani  mentre cado seduta sul letto. Le mani scivolano fino a scoprire solo gli occhi che apro lentamente. Un colore fuxia sfocato a causa delle lacrime mi appare davanti. Cerco di cacciarle via rapidamente in modo che la mia vista ritorni ad essere almeno un po' più chiara. Prendo la busta e tiro fuori il contenuto; è qualcosa di solido, un quadrato avvolto in una carta da regalo di un colore rosa pallido.
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Jorge chiuse la porta della stanza alle sue spalle e si poggiò con la schiena su di essa. Sospirò e la colpì due volte gettando la testa all'indietro. Successivamente si incamminò verso le scale non sapendo che due persone lo stavano osservando...

Stephie: Avrà funzionato?
Jessica: Sicuro! Conosco i miei polli, te l'ho detto che Tini mi avrebbe creduto
Stephie: E io ti avevo detto che per Jorge la fiducia è mooolto importante!
Jessica: Si beh, siamo state una bella squadra
Stephie: Si, adesso ti devi solo fare da parte
Jessica: Scusa?! Tu hai già avuto la tua opportunità con lui tesoro e l'hai sprecata! Adesso tocca a me
Stephie: Ti ho già detto che lui è mio
Jessica: Ok ok facciamo così! Entrambe proveremo a conquistarlo ONESTAMENTE visto che siamo amiche, poi lui deciderà chi di noi due vuole...ci stai? *Le tende la mano*
Stephie: Mmm...ci sto
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Con la punta delle dita, sfioro il segno dell'infinito del mio bracciale. Passo il dorso della mano destra sotto al naso rapidamente e poi inizio a stracciare la carta delicatamente. Un album fotografico si trova tra le mie mani. La copertina è ruvida di un color crema chiaro. Sulla parte superiore ricamato con spago di tre tonalità più scure c'è scritto Jortini e sotto c'è un cuore fatto con lo stesso materiale. Non posso crederci, lui ha decorato un intero album fotografico. Lo apro e la prima foto che vedo è quella che scattai a noi due mentre lui dormiva, c'è un foglietto bianco in basso a sinistra attaccato con una piccola puntina, c'è scritto "Amo svegliarmi al tuo fianco". Le pagine sono fatte di un materiale doppio simile al sughero ma non mi pare si tratti di esso. In ogni caso è molto particolare. Continuo a sfogliarlo e vedo tantissime foto nostre, foto di lui, foto di me che neanche sapevo esistessero. Arrivo alla pagina dove c'è la foto di noi due che ci baciamo sulla moto d'acqua e il tramonto che ci fa da sfondo, in basso a destra ricamato con del cotone rosso c'è scritto "Ti amo". Le lacrime riprendono a scorrere sul mio viso mentre continuo a sfogliare l'album e guardare le nostre foto; ci sono anche delle pagine vuote. Perché sono stata così stupida? Perché ho dubitato di lui? Jessica! La odio! La odio con tutta me stessa! La porta della stanza si apre e la mia migliora amica entra sorridendomi.

Lodovica: Hey hey he...heyyy

I primi tre "hey" erano di quelli che sprizzano gioia da tutti i pori mentre l'ultimo "Hey" è tratto dalla serie "Oh mio Dio che faccia orrenda dimmi chi ti è morto". Si siede di fronte a me e mi abbraccia

Lodovica: Tesoro, cos'è successo perché stai piangendo?
Martina: Sono una stupida Lodo!
Lodovica: Ma dai, perché dici questo?
Martina: Jorge si è arrabbiato con me!
Lodovica: Cosa?! E perché?

Faccio un sospiro e poi decido di raccontare tutto quello che è successo. Spero che Lodo mi dica che cosa posso fare per farmi perdonare, ma invece...

Lodovica: MA SEI IMPAZZITA?!

Scatta lei alzandosi in piedi. Chino il capo pronta ad ascoltare una meritata predica

Lodovica: Non ci posso credere!

Lodo fa nervosamente avanti e indietro mordendosi l'unghia del pollice destro

Lodovica: Cioè dopo che ti ha dato anche l'album di foto!?

Chiede fermandosi di colpo e indicandolo con l'indice sinistro

Martina: Me lo ha dato appena abbiamo finito di litigare e se ne andato...

La mia voce e debole, rispecchia esattamente ciò che ho dentro, tristezza e vuoto...

Lodovica: Stava lavorando a quell'album da quando siamo arrivati, ci sono anche delle pagine bianche perché pensava che potevate raccogliere altre foto
Martina: Tu sapevi dell'album?
Lodovica: Aveva bisogno di qualcuno che gli insegnasse a cucire. Si è anche punto l'indice

Le lacrime stanno per tornare alla carica; non posso credere a quanto sia stato dolce e premuroso con me. Lui mi ama, me lo ha dimostrato in tutti i modi possibili e immaginari

Martina: Aiutami Lodo
Lodovica: Tini i-io non ti capisco! Quando Stephie e Jorge hanno rotto, ricordi? Ti avevo detto che la fiducia per lui è sacra
Martina: Vuoi dire che non mi perdonerà?
Lodovica: Io credo di si
Martina: Dici sul serio?
Lodovica: *sospira* Credo e spero, che il suo amore per te sia più grande del suo orgoglio
Martina: Vado a cercarlo!
Lodovica: No, adesso è presto. Ha bisogno di sfogarsi, probabilmente mi avrà cercato ma visto che non mi ha trovato sarà andato dai ragazzi, questa è la fase uno
Martina: Fase uno?
Lodovica: Si, poi c'è la fase due, vorrà starsene da solo e infine la fase tre dove ci si può tentare un approccio
Martina: Non lo perderò per una stupidaggine del genere
Lodovica: Lo spero, ma in futuro NON credere più a nessun'altro meno che a lui!

Tuttavia Lodo non rinunciò a farmi la sua predica, era abbastanza arrabbiata con me e nonostante ciò non riuscivo a concentrarmi sulle sue parole, l'unica persona a cui pensavo era Jorge.
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Come detto da Lodo, Jorge era andato a cercarla e non avendola trovata andò nella stanza dei ragazzi. Si stese sul divano, Diego era seduto accanto alla sua testa, Xabi su uno dei bracci del divano e Facundo e Jerry sul tavolino piccolo che si trovava di fronte al divano.

Diego: Non posso crederci!
Jorge: Si non ditelo a me! Non capisco come abbia potuto credere a lei invece che a me
Diego: Se vuoi le mostro l'sms
Jorge: No, nessuno le mostrerà niente. Se mi crede bene se non mi crede...se non mi crede non lo so
Diego: Se non ti crede non ti merita
Xabiani: Aspetta un attimo calmiamoci
Diego: Ma calmiamoci cosa?! Ti sembra giusto che ora deve soffrire come un cane bastonato?
Jorge: Sai Diego io ci sento ancora e sono qui
Xabiani: Non dico che è giusto che soffra come un cane bastonato ma dovrebbe almeno parlare con Tini per chiarire
Jerry: Xabi ha ragione
Facundo: Si però guarda come si è ridotto sembra uno straccio
Jorge: Ma perché sono venuto qui?

I ragazzi continuarono a discutere, finché non arrivò l'ora di pranzo.
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A tavola, io e Jorge eravamo seduti l'uno di fronte all'altro. Ci lanciavamo degli sguardi ma non ci rivolgevamo la parola. Il suo sguardo mi ferisce e non posso assolutamente biasimarlo. D'un tratto notai che anche Diego mi guardava male e il motivo era evidente. Prima di sederci a tavola Lodo mi aveva detto che il fratello aveva parlato anche con lei ed era ancora ferito, deluso più che arrabbiato, questo mi ha detto. Lui fu il primo a finire di mangiare, si alzò e si diresse verso la porta; io tornai in camera mia e ripresi a guardare qual album. Senza rendermene conto mi ero addormentata, erano le 17:23 quando aprii nuovamente gli occhi. Allungai la mano destra sul lato vuoto di Jorge, mi misi a pancia in giù affondando la testa nel suo cuscino; ha ancora il suo profumo. Una giornata intera senza toccare la sua pelle, una giornata intera senza sfiorare i suoi capelli, una giornata intera senza sentire le sue labbra premere sulle mie, il suo calore...credo che definitivamente questo è il giorno più triste e depresso di tutta la mia vita. Basta! Devo vederlo, devo parlare con lui. Busso alla porta della stanza dei ragazzi e sono grata al fatto che è Xabi ad aprirla. Gli chiedo se Jorge è con loro ma lui mi dice di no, allora decido di andare nella stanza delle ragazze per vedere se è con Lodo ma no. Prima di andarmene vedo Cande spuntare alle spalle della mia amica mora e dire "Sono sicura che gli passerà" e mi sorride debolmente. Guardo Lodo interrogativamente che scolla le spalle "Diego lo ha detto a Mechi, Mechi lo ha detto alle ragazze" dice sottovoce chinando il capo e io annuisco. Decido allora di andare in spiaggia; il calar del sole crea come sempre un'atmosfera magica che riesce a incantarmi. C'è una leggera brezza che mi fa volare i capelli davanti alla faccia riportandomi con i piedi a terra. Proseguo il mio cammino fino ad arrivare agli scoglio e finalmente lo vedo. Lui è lì seduto su uno di essi osservando il sole. Da qualsiasi angolazione lo si vede, lui è assolutamente perfetto. Sto per avvicinarmi quando vedo Jessica anticiparmi  e sedersi accanto a lui.

Jessica: Ciao
Jorge: Ciao

Jorge la osserva per qualche secondo la coda dell'occhio e il suo tono e freddo e distaccato. Stronza! Vattene!

Jessica: Una delusione vero?

Lei sorride e io sento il crimine salirmi dentro, ho una voglia matta di prendere una pistola e ucciderla

Jorge: Mmm...
Jessica: Sai, lo ha fatto anche con me, per questo ti capisco
Jorge: Cosa vuol dire che lo ha fatto anche con te?
Jessica: C'è stato un tempo in cui io e Tini eravamo migliori amiche

Che?! Ma di che tempo parla?! Quello inesistente suppongo

Jessica: Poi un giorno una ragazza gelosa della nostra amicizia le raccontò che io avevo baciato il suo fidanzato e lei credette a questa ragazza mettendo così fine alla nostra amicizia
Jorge: Quindi alla fine non ti ha creduto?
Jessica: No, ma anche se fosse non l'avrei perdonata io. Voglio dire, la fiducia è tutto in un rapporto non sei d'accordo?
Jorge: Diciamo che è una delle cose basilari di un rapporto
Jessica: Si...è vero

Jessica si avvicina sempre di più a lui e chiude gli occhi. Mi sento paralizzata, non può farlo davvero! Sta per baciarlo?! No Jorge ti supplico non cedere. Lui sorride e poi scoppia ridere facendo in modo che lei apra gli occhi guardandolo interrogativamente. Io trattengo il fiato non sapendo ancora se tirare un sospiro di sollievo o meno

Jorge: Jessica, sai qual è la differenza tra me e Tini?
Jessica: Che lei è una ragazza e tu un ragazzo?
Jorge: Anche, ma fondamentalmente io mi fido ciecamente di lei e non credo a una sola parola di quello che  mi hai detto mocciosa, inoltre ti faccio notare che ti sei appena contradetta da sola. Hai detto che per te la fiducia è tutto in un rapporto, io non proverei mai a baciare l'ex ragazza del mio migliore amico o forse tu e Stephie non siete poi così legate?

Jessica lo guarda bocca aperta senza sapere cosa dire

Jorge: Uno, Prima di parlare della mia ragazza lavati la bocca con il sapone, due, non provare a rifilarmi delle palle perché io non me le bevo e tre, cresci Jessica ti comporti come una bambina capricciosa

Lui si alza dirigendosi verso l'hotel e lasciando la mia cara amichetta da sola seduta su uno scoglio. Finalmente tiro fuori un sospiro di sollievo e un sorriso si estende sulle mie labbra mentre chiudo gli occhi e lascio che il suono di quella frase risuoni nella mia testa "della mia ragazza" non è così arrabbiato con me se mi definisce ancora la sua ragazza, inoltre Jorge si fida ciecamente di me, si e io mi fido di lui. Torno indietro, dove ad aspettarmi c'è tutto il gruppo lui compreso.

Martina: Pe-perché siete tutti fuori?
Lodovica: Come sarebbe a dire "perché siete tutti fuori?" Stasera dormiamo in spiaggia! Sotto le stelle! Do you remeber?
Martina: Ooo si! Giusto lo avevo dimenticato!
Mercedes: Dai muoviti! Vai a prendere le tue cose e metti il costume
Martina: Si certo

Lancio uno sguardo a Jorge e lui ricambia, è ancora freddo. Subito dopo aver indossato ciò che dovevo e preso quello che mi serviva corsi verso l'uscita e insieme agli altri andammo in spiaggia. Cercai di avvicinarmi a Jorge ma lui era circondato da Diego e Xabi con il quale ha parlato per tutto il tragitto di non so cosa.

Candelaria: Io ho fatto i panini!!!

Grida Cande poggiando una cesta a terra

Alba: Io ho fatto una torta al cioccolato e portato marshmallow
Lodovica: Io ho fatto le bruschette
Mercedes: Io ho portato il mio culo qui e basta e avanza!

Afferma Mechi incrociando le braccia e Diego ride abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia

Jorge: Va bene, allora noi andiamo a cercare la legna per il fuoco, forza ragazzi andiamo

Non posso impedirmi di guardarlo anche mentre si allontana fino a sparire dalla mia vista

Lodovica: Tini!
Martina: Co-cosA?

Mi volto di scatto verso Lodo come una bambina che è stata colta con le mani nel sacco

Lodovica: Ti sei incantata?
Martina: N-no io...vado a cercare anche io la legna
Lodovica: Ma è buio
Martina: Si ma sono con i ragazzi, tranquilla andrà tutto bene

Corro verso il bosco nella stessa direzione nella quale sono andati i ragazzi sperando di poter trovare qualche istante per parlare da sola con Jorge. Purtroppo è già abbastanza buio e la mia vista non è delle migliori. Guardo davanti a me nella speranza di vedere i ragazzi ma non ci sono

Martina: Ragazzi...Jorge? Xabi?

Mi stringo nelle braccia a causa del vento che si innalza facendomi venire un brivido di freddo. Continuo a camminare e sento qualcosa rompersi sotto al piede destro. Chino il capo e vedo un pezzo di legno; beh dopotutto sono qui per questo. Mi abbasso e prendo quel ramoscello da terra e quello successivo, proseguo fino ad arrivare a un pezzo di tronco davvero grande e robusto. Lo afferro ma non ho il tempo di muoverlo, qualcosa riesce a graffiarmi l'avambraccio destro facendomi urlare dal dolore chiudendo forte gli occhi. Lascio cadere immediatamente tutta la legna che ho raccolto e poggio la mano sinistra sulla ferita. stringo quanto più forte possibile e quando riapro gli occhi incontro quelli gialli e neri dell'animale che mi ha graffiato. I suoi occhi sembrano identici a quelli dei gatti solo più grandi, lui è più grande, ora che lo guardo meglio somiglia a un puma in miniatura. Ha una coda lunghissima che solleva mostrandomela mentre la oscilla. Non so se continuare a reggere il suo sguardo oppure chinarlo ma la ferita mi fa troppo male e quindi non posso fare a meno di guardarla. Ho il segno dei suoi cinque artigli sulla parte interna dell'avambraccio e il sangue che esce da dentro

: MARTINA!!!

Mi volto e vedo Jorge correre come un forsennato dietro di me, rompendo i rami degli alberi che gli impediscono il passaggio con un solo gesto della mano. Quando arriva riesce a fermarsi a malapena poggiando il braccio sinistro intorno alla mia vita e quindi facendo un mezzo giro per poi trovarsi davanti a me.

Jorge: Martina, stai bene?

Deglutisco e chino lo sguardo sul mio braccio togliendo la mano. Lui poggia delicatamente le mani sul dorso dell'avambraccio per avvicinarlo a sé

Jorge: Come te lo sei fatta?

Sposto lo sguardo su quell'animale che ancora mi fissa. Jorge si gira e lo guarda

Jorge: Dannazione un fossa!
Martina: Un cosa?...
Jorge: Un fossa, è uno dei più temuti predatori del Madagascar, di solito però non attacca l'uomo a meno che non si senta minacciato. Gli hai fatto qualcosa?
Martina: I-io credo di aver mosso il ramo sulla quale stava riposando

Vedo che l'animale, o meglio il fossa che adesso sta guardando Jorge; forse teme più lui di me

Jorge: Indietreggia lentamente, siamo nel suo territorio e a lui non piace avere intrusi

Jorge ha messo il braccio sinistro davanti a me come per difendermi da un possibile attacco del fossa. Faccio come mi ha detto lui e indietreggio, quella specie di puma non sgancia gli occhi da lui.

Jorge: Al mio tre corriamo ok?
Martina: Ok
Jorge: Uno...due...tre! Via via via

Stringo nuovamente la ferita con la mano sinistra mentre corro avanti; Jorge è dietro di me lo sento. Corriamo velocemente fino ad arrivare alla riva del mare dove ci lasciamo cadere sulle ginocchia, stanchi della corsa.

Martina: Accidenti come brucia!
Jorge: Fa vedere

Lui mi si avvicina e prende di nuovo il braccio come prima

Jorge: Poggialo in acqua
Martina: Ma l'acqua è salata! E brucia!
Jorge: Questa non è salata e in ogni caso ho bisogno di vedere i graffi, e con il braccio sporco di sangue non ci riesco!

Cala lentamente il braccio in acqua mentre io mi irrigidisco cercando inutilmente di oppormi. Chiudo gli occhi e cerco di non lamentarmi ma è più forte di me. Anche se non parlo ed emetto solo dei suoni come lamentele, lui capisce e toglie il mio braccio dall'acqua. Apro prima un occhio e poi l'altro, lui lascia la mano sinistra poco lontano dal mio gomito e con la mano destra prende quanta più acqua possibile  e la versa delicatamente sul mio avambraccio sfiorandomi la ferita. Adesso i cinque graffi sono perfettamente visibili. Sospira e si china in avanti poggiando le labbra sui graffi per togliere il sangue che continua ad uscire. A quel contatto sussulto e l'unica cosa che resta immobile è la parte del mio corpo retta dalle sue mani. Chiudo gli occhi e immagino che quelle labbra stiano premendo sulle mie cercando di ignorare il dolore della ferita. Lo sento allontanarle e allora apro gli occhi; lo vedo togliersi la maglietta bianca e non capisco le sue intenzioni fino a quando non la mette tra i denti e la spezza in due. Avvolge una parte intorno al mio avambraccio e stringe forte

Jorge: è stretto?
Martina: S-si
Jorge: Bene, servirà a far fermare il sangue

Mi spiega mentre finisce di avvolgerlo per poi fare un nodo

Martina: Mi dispiace
Jorge: Ti dispiace?! Mi hai fatto perdere vent'anni di vita, ma cosa ti è saltato in mente?! Non lo sai che il Madagascar è il luogo più ricco di fauna in tutta la terra?

Scrollo le spalle guardandolo innocentemente

Martina: Non ho detto che mi dispiace per quello...mi riferivo a questa mattina

Pochi secondi di silenzio restano sospesi tra noi, lui mi guarda negli occhi e finalmente quella freddezza sembra sparita. Dal suo sguardo deduco che è ancora spaventato da ciò che è successo poco fa

Martina: Mi dispiace tantissimo credimi! Sono stata una stupida, io mi fido di te, te lo giuro! Mi fido di te più che di chiunque altro sulla faccia della terra è solo che...io non ho mai avuto nessuno della quale fidarmi sul serio prima di conoscere te e gli altri. Non sono abituata a queste cose, tu invece si! Sei sempre stato circondato da persone della quale ti fidi capisci?

Si morde il labbro inferiore e sospira

Jorge: Quindi ti fidi me?
Martina: Ciecamente, potrei mettere la mano sul fuoco per te

Sorride debolmente, prende il mio volto tra le mani e mi bacia, facendo attenzione a non toccare il mio braccio. Sorrido ricambiando il suo bacio, nonostante siano passate solo ore senza sentire le sue labbra a me sono sembrati anni. Prima che me ne rende conto, lui mi ha sollevato in braccio mentre continua a baciarmi. Io ho la mano sinistra sulla sua guancia e la destra che riposa sul mio grembo. Ho freddo alle gambe a causa del contatto del vento con l'acqua nella quale fino a poco fa ero immersa fino a metà ginocchio più o meno.

Jorge: Andiamo dagli altri, saranno preoccupati.

Poggio il capo nell'incavo del suo collo stando in silenzio per un po', fino a quando non mi viene in mente...

Martina: Grazie per l'album...è il regalo più bello che abbia mai ricevuto
Jorge: Non c'è di che scricciolo

Mi da un bacio sulla fronte proseguendo il tragitto. Quando arriviamo, Lodo ci annuncia che ci avevano dati per dispersi. Il falò fu qualcosa di speciale, mangiammo tutto ciò che era stato portato e a mezzanotte precisa tutti a mare, anche se ho trovato qualche difficoltà a bagnarmi con il braccio. Quando arrivò il momento di dormire Jorge mi avvolse con un asciugamano stringendomi a sé per riscaldarmi. Ogni momento di quella sera fu immortalato dalla macchina fotografica che passava dalle mani mie a quelle di Jorge e a quelle di Lodo. Altre stupende foto da inserire nel nostro album. Il giorno seguente Jorge mi portò in fretta e furia al pronto soccorso per farmi medicare la ferita. Mi diedero anche una crema da applicare giorno e notte e una fascia legata intorno al mio collo. Quei giorni in Madagascar furono davvero indimenticabili e stupendi. Prima di andarcene Jorge lasciò la chiave della nostra stanza come se nulla fosse ma la direttrice lo guardò male. Che avesse capito qualcosa? Quando arrivammo al collegio erano tipo le 17:47 e noi, stanchi morti, andammo subito nelle nostre stanze a dormire, SENZA NEANCHE MANGIARE. Il giorno seguente ci svegliammo...scusate...mi svegliarono alle 7:00 buttandomi sotto la doccia, dato che non volevo alzarmi. Appena finito di fare colazione ci stavamo per dirigere nella nostra aula quando dal megafono...

: Attenzione prego, gli alunni Blanco e Stoessel sono pregati di dirigersi in presidenza adesso, grazie.
Lodovica: Che avete combinato?
Diego: Ve la siete spassata stanotte mentre tutti dormivamo?
Jorge: Ma che! Eravamo a dormire anche noi nei nostri letti
Martina: Forse la preside ha scoperto la storia della stanza d'Hotel
Candelaria: Beh se è così ci vorranno due secondi a risolvere il problema
Jorge: Si infatti
Xabiani: Vi aspettiamo fuori la porta?
Jorge: Si dai

Jorge apre la porta della presidenza e mi fa segno di entrare per prima, gli sorrido e entro seguita subito a ruota da lui. Appena entrata mi ritrovo davanti...

Martina: Francisco?!
Francisco: Mi dispiace tanto sorellina, non volevo perdonami

Lo guardo confusa e quando lui si sposta, seduti sulle due sedie di fronte alla scrivania della preside vedo...

Martina: Mamma! Papà!

Resto a bocca aperta mentre mille domande mi piombano in testa; la voce di Jorge mi fa tornare sulla terra

Jorge: Anna, papà che ci fate qui?

Osservo le due sedia accanto a quelle dei miei genitori e vedo altre due persone che a quanto pare sono il padre di Jorge e la madre di Lodo

 

*Angolo autrice*

Yeeeeyyyy eccomi quiiii...lo sooo vi avevo detto che avrei postato la settimana scorsa ma è che mi hanno messo a farte trentamila fotomontaggi Jortini quindi capitemi ù_ù
In ogni caso ho fatto passare sola una settimana quindi smettetela di farmi buuu dai! Alloraaa come prima cosa ringraziamento speciale a voi che recensite sempreeee *W* ma quanto vi posso adorare? No sul serio siete fantastiche, soprattutto perché continuate a seguire questa storia.
Bon! Parlando del capitolo avete visto che (s)piacevole sorpresa? Che cosa vorrà mai questa gente dai Jortini? Bah...chi lo sa (io lo so ma non lo dico) ù_ù comunqueee ci avviciniamo a una nuova avventura e non dico nienteee anzi si, una cosa la dico, Leonetta...ma non dico più niente non do indizi nè niente ù_ù Un bacio a tutte le lettrici della storia e al prossimo capitolooooooooooooooooooo (che si spera non tardi ad arrivare hahaha)

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Capitolo 21
*** Blanco vs Stoessel ***


Mio padre si alza in e sposta lo sguardo da me a Jorge. Lo osserva attentamente da capo a piede e poi da piede a capo. Guardo nella sua stessa direzione, Jorge è confuso quanto me, guarda suo padre, poi il mio e infine me

Alejandro: Dunque è vero
Martina: Vero cosa?
Alejandro: Tu e lui state insieme?

Deglutisco per poi guardare Francisco, lui fa spallucce e mi sorride a mo' di scuse

Alejandro: Rispondi Martina!

Il tono di voce alto usato da mio padre mi fa sussultare nello stesso momento in cui mi stavo voltando per guardarlo

Jorge: Si, e allora?

Guardo Jorge che al contrario di me appare molto tranquillo mentre risponde a mio padre.

Alvaro: E allora? Non solo stai con una bambina ma è anche la figlia di Stoessel
Jorge: Continuo a non capire dove sia il problema, non ti sei mai immischiato della mia vita
Alvaro: Perché non mi hai mai deluso così tanto!
Alejandro: Beh con un padre del genere cosa ti aspettavi?

Io e Jorge ci scambiamo uno sguardo confuso al vedere i nostri padri guardarsi con odio.

Jorge: Qualcuno ci spiega che sta succedendo?
Alejandro: Non succede proprio un bel niente! Fa le valige Tini, tra due giorni torni a casa
Martina: CHE COSA?!

Sto per dibattere quando la porta della stanza si apre e tutti ci voltiamo per vedere Lodo

Lodovica: Tini, Jorge il professo...mamma!!! Alvaro!!!

Lodo corre ad abbracciare il genitori che ricambiano

Anna: Ciao tesoro
Alvaro: Principessa
Lodovica: Che bello, siete venuti a trovarci?
Anna: Ti avremo fatto una sorpresa più tardi
Lodovica: Vorrei restare qui a parlare con voi ma devo rientrare velocemente in classe altrimenti il prof. si arrabbia. Sono venuta a chiamare Tini e Jorge perché sono gli unici che non hanno l'interrogazione di storia, venite in classe?

Conclude voltandosi verso di noi. Io la guardo confusa e la mia risposta viene anticipata da Jorge

Jorge: Si, andiamo
Alvaro: Ti aspetto alla fine delle lezioni in camera tua
Jorge: Si papà

Lui mi prese la mano e aprì la porta facendomi segno di uscire per prima, dietro di me Lodo e infine lui. I ragazzi erano tutti lì fuori

Jorge: Stavate origliando?
Lodovica: Si, ho visto che le cose si mettevano male e ho deciso di agire
Jorge: Brava, ora andiamo in classe, qui diamo troppo nell'occhio
Martina: Spero che la preside non si ricordi che non abbiamo nessun professore di storia
Mercedes: La preside non è stupida, sa benissimo che non abbiamo nessun professore di storia
Diego: Possiamo andare a riflettere in classe nostra?!

Annuimmo e ci dirigemmo verso la nostra aula; una volta entrati ci sedemmo tutti intorno al banco di Lodo e Xabi come al solito

Lodovica: Non capisco perché tuo padre e il nostro non approvano la vostra unione
Jorge: Da quello che mi è parso di capire si conoscono già da un po' e si odiano
Candelaria: Va bene ma come hanno scoperto che voi due stavate insieme?

D'un tratto mi tornano alla mente le parole di mio fratello appena sono entrata in direzione

Martina: Francisco!
Facundo: Tuo fratello?
Xabiani: Visto?! Io l'ho detto che non mi piaceva!
Alba: Ma non avrebbe senso, cioè perché lo avrebbe fatto?
Jorge: Suppongo che non lo abbia fatto apposta
Francisco: No infatti...

Tutti quanti ci voltiamo verso l'entrata dalla quale è entrato mio fratello

Martina: Che ci fai qui traditore!?

Chiedo alzandomi in piedi e avvicinandomi a lui

Francisco: Tini, non dire così io...mi dispiace te lo giuro non volevo
Martina: Non volevi però lo hai fatto!

Sono cosciente del fatto che sto alzando un po' troppo il tono di voce. Si ma lui se lo merita! Se non fosse per lui e la sua boccaccia adesso non avrei problemi

Lodovica: Non capisco una cosa, quando tu sei venuto loro non stavano insieme
Francisco: Infatti ho detto solo a mio padre che mi sembra che Tini avesse trovato un'anima gemella perché io lo avevo capito che c'era qualcosa tra loro cioè voglio dire...
Martina: Vuoi dire che non vedevi l'ora di rovinarmi la vita!!!
Jorge: Scricciolo calmati, sono sicuro che non è come pensi

Jorge mi circonda il collo con il braccio destro e mi lascia un bacio sulla tempia mentre io continuo a guardare mio fratello

Francisco: Jorge ti assicuro che tu mi sei piaciuto fin dal primo momento che ti ho conosciuto...beh magari il secondo
Jorge: Si posso dire lo stesso

Entrambi ridono, guardo male il mio fidanzato che dovrebbe essere dalla MIA parte ma lui non guarda e continua a parlare con mio fratello

Jorge: Tu sai perché i nostri genitori non vogliono che stiamo insieme?
Francisco: No mi dispiace, so solo che andavano al liceo insieme e sembra che già da allora erano in conflitto
Jorge: Va bene, grazie
Francisco: Se scopro altro ve lo vengo a dire
Jorge: Ok ciao
Francisco: Ciao
Charlie: Permesso

Mentre io fratello se ne stava andando si scontrò con Charlie che era appena entrato in classe

Charlie: Chi era quello?
Lodovica: Il fratello di Martina
Charlie: Oh e come mai era qui? E perché avete quelle facce appese?
Jorge: I genitori di Martina vogliono portarla via dato che né i suoi né i miei approvano la nostra relazione
Charlie: Che?! E perché?
Martina: è quello che nessuno capisce!
Charlie: Ooo ma dai! Sono sicuro che c'è una soluzione
Jorge: Davvero? Illuminaci ti prego perché mi sto sforzando di trovarne una
Martina: Torniamo a Madagascar?

Suggerisco guardando Jorge e lui sorride

Jorge: Con te ci tornerei anche subito

Gli sorrido e mi appoggio sul suo petto lasciandomi stringere dalle sue braccia.
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Intanto in vicepresidenza

Carmen: Signori Stoessel ora che siamo soli vorrei parlare con voi
Alejandro: Parlare? Se avessi saputo che il figlio di Alvaro Blanco era qui non avrei mai iscritto mia figlia!
Carmen: Tuttavia lo ha fatto e lei ha imparato molte cose qui
Mariana: Davvero?
Carmen: Non ha imbrattato neanche un muro, è un gesto che di solito i ragazzi fanno per richiamare l'attenzione e qui Martina non ne ha sentito il bisogno come invece ha fatto in passato, giusto?
Mariana: Beh si...
Carmen: Martina ha imparato il valore della parola amicizia, dell'aiutarsi gli uni con gli altri e cosa più importante fidarsi delle persone. Vivere in un mondo dove non ti fidi di nessuno può creare enormi problemi psicologici, credo che vostra figlia abbia finalmente trovato un posto dov'è felice e se la toglierete di qui adesso riprenderà ad avere una visione nera del mondo
Alejandro: Una visione nera?! QUEL BLANCO è UNA VISIONE NERA PER ME!
Carmen: Mi consenta di...
Alejandro: ASSOLUTAMENTE NO! Prepari le carte, dopodomani verrò a riprendermi mia figlia

La direttrice sospirò rassegnata

Carmen: Come vuole signore, ma sappia che sta facendo un grande errore
Alejandro: Sono io che gestisco mia figlia! Andiamo Mariana, arrivederci
Carmen: Arrivederci

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Eravamo tutti seduti chi sulle sedie e chi sui bachi, Jorge si trovava sul banco di Lodo e Jorge con i piedi distesi e le spalle al muro e io ero seduta sulle sue gambe e il capo sul suo petto. Tutti ci stavamo sforzando di trovare una soluzione al problema, io non dovevo andarmene!

Charlie: Ci sono!!!

esultò il prof. alzandosi dalla cattedra.

Charlie: Voi due scriverete una canzone!
Jorge: Scusa?
Charlie: Si! E poi la faremo ascoltare ai genitori di Tini per fargli capire l'importanza del vostro amore. Così facendo magari capiranno che stanno agendo nel modo sbagliato
Xabiani: Si, si potrebbe fare
Mercedes: Mi sembra una buona idea
Jorge: Tu che dici?
Martina: Non lo so, credo che con i miei sarebbe un'idea inutile
Lodovica: Beh ma dai! Tentar non costa nulla giusto?
Martina: Beh no...
Jorge: Vuoi provare?

Mi volto verso il mio fidanzato per guardarlo negli occhi

Martina: Okey

Tutti quanti esultano alla mia risposta, Charlie in primis

Charlie: Mi occuperò io stesso di contattare i tuoi genitori domani
Diego: Ma non è troppo presto? Voglio dire devono scrivere la canzone
Candelaria: Beh però noi potremmo aiutarli
Jorge: No Cande, grazie dell'offerta ma è qualcosa che dobbiamo fare solo io e lei
Alba: Magari possiamo lasciarti il seminterrato libero tutto il giorno, che ne dite?
Jorge: Si questo sarebbe apprezzato
Facundo: Non ci sono problemi fratello
Jorge: Perfetto

Sospiro guardando il pavimento. Davvero una canzone potrebbe far capire ai miei l'importanza del nostro amore? Conoscendoli ho dei seri dubbi in proposito. Io li odio! Con quale diritto piombano qui a rovinarmi la vita?! Verso le 14:30, finito di mangiare io e Jorge ci dirigemmo nel sotterraneo per iniziare a lavorare sulla canzone. Io mi sedetti a terra alla parete che di fronte alla porta, lui invece prese la tastiera dall'angolo destro della "stanza" e la mise al centro iniziando a suonare qualche nota. Il tempo passava e io continuavo a fissare il pavimento con le ginocchia alzate all'altezza del petto mentre lui suonava; sono le 16:15.

Jorge: E se invece faccio così? *suona*
Martina: Si mi piace...
Jorge: *sospira* lo hai detto anche delle altre trenta versioni che ti ho fatto sentire

Alzo di scatto la testa per guardarlo mentre si avvicina a me e si siede alla mia destra

Martina: Scusami Yoyi non volevo è che non ho la testa capisci?
Jorge: Perché non mi dici a che stai pensando?
Martina: Ai miei genitori! Sono degli ipocriti! Devono sempre rovinarmi la vita. Adesso spiegami con quale diritto vengono qui a dirmi che non posso più stare nel collegio perché mi sono innamorata di te? Quando finalmente riesco a trovare un posto dove sono felice loro devono rovinarmi tutto!
Jorge: Scricciolo sta calma

Mi prende tra le sue braccia facendomi poggiare il capo sul suo petto, la mia fronte si trova a contatto con l'incavo del suo collo.

Jorge: Non so perché i nostri genitori si odiano ma ti assicuro che non gli permetterò di separarci

Prende la mia mano destra e sa la porta alle labbra baciandomi il dorso. Gli sorrido e avvolgo le braccia intorno al suo collo per abbracciarlo

Martina: Non voglio stare senza di te
Jorge: E non dovrai farlo, adesso pensiamo alla canzone e se non funziona ci faremo venire in mente un piano B va bene?
Martina: Promesso?
Jorge: Promesso!

Sciogliamo l'abbraccio e ci guardiamo negli occhi, lui si alza e mi tende la mano per farmi fare lo stesso. Ci avviciniamo alla tastiera e lui inizia a suonare, questa volta mi rendo più partecipe alla creazione dello spartito e successivamente a quella del testo. Abbiamo optato per un ritmo che ci rispecchi in un po', che non sia troppo sdolcinato che al contrario sia qualcosa di forte e il testo non poteva essere da meno. Una volta finito Jorge prese il materasso e lo gettò a terra per poi lanciarcisi sopra. Erano le 21:10, risi e mi stesi al suo fianco

Jorge: Sono troppo stanco per andare a mangiare, mando un sms a Lodo e le chiedo di portarci qualcosa da mangiare?
Martina: Si dai

Lui mandò un sms alla sorella che in poco tempo entrò con Xabi, entrambi portavano dei vassoio con un bicchiere d'acqua le posate di plastica, e i panini con il prosciutto a me cotto e a lui crudo. Si sedettero sul bordo del materasso e noi ci alzammo a sedere

Lodovica: Allora com'è venuta?
Jorge: Bene
Lodovica: Ce la fate sentire?
Jorge: No, mi fanno male le dita la sentirai domani con gli altri
Lodovica: Ooo ma dai almeno a cantarla! Un pezzettino
Jorge: No!
Lodovica: Tini!!!
Martina: Che c'è?

Chiesi guardandola con la bocca piena

Jorge: Lasciala stare sta mangiando smettila di stressare
Lodovica: Uffa! Xabi dì qualcosa!
Xabiani: Amore lo sai che la tua boccuccia è stupenda quando è chiusa?

Io e Jorge ridemmo mentre Lodo fulminò Xabi con lo sguardo. La sera io e Yoyi dormimmo sul materasso nel sotterraneo e l'indomani sarebbero venuti i miei genitori. Fu difficile dormire all'inizio, Jorge mi stringeva tra le sue braccia, lui è crollato subito. L'ansia del giorno seguente era difficile da battere, alzai lo sguardo per vedere il volto angelico del mio fidanzato dormire e mi allungai per baciargli le labbra. Lui sorrise e io feci lo stesso per poi tornare a posare il capo sul suo petto e sprofondare in un sonno profondo. Il giorno seguente sia io che Jorge facemmo colazione velocemente, evidentemente era più nervoso di quanto voleva dimostrare. Eravamo nell'aula di teatro, sul palcoscenico a camminare avanti e indietro e i nostri amici seduti a guardarci

Charlie: State calmi ok? Andrà tutto bene! Benissimo! A meraviglia! Sarà una favola! Dovete solo resta...
Jorge: CHARLIE!!!
Charlie: Che?
Jorge: Così ci metti più ansia addosso!
Charlie: Hai ragione perdono è che sono nervoso
Martina: Charlie, i miei hanno detto che verranno vero?
Charlie: Si certo
Lodovica: Ma la smettete di fare così!?
Mercedes: Seriamente state stressando anche noi
Dj: Già! E io sono un tipo difficile da stressare!
Jorge: Va bene hanno ragione, dobbiamo stare calmi

Mi dice lui poggiandomi le mani sulle spalle, io annuisco velocemente col capo ma la verità è che non riesco a stare calma

Alejandro: Allora che succede?

La voce di mio padre che si stava avvicinando alla porta fa già eco nell'aula

Charlie: Eccoliiii andate!

Io e Jorge corriamo a nasconderci dentro il sipario, io a sinistra e lui a destra

Charlie: Signori Stoessel prego accomodatevi *fa alzare Lodovica e Diego prendendoli per i bracci*
Lodovica: Hey ma...
Diego: Con tante sedie! E sta attento alla giacca!
Charlie: Sgombrate!

Lodovica gli fa la linguaccia e poi va a sedersi in fondo vicino a Dj affiancata da Diego

Alejandra: Mi potrebbe spiegare perché ci ha fatto venire fino a qui?
Charlie: Perché dovevo mostrarvi una cosa, vi prego accomodatevi, Lodovica lo stereo!
Lodovica: E non sapevi dirmelo prima? Bah!

Lodovica sbuffa mentre si alza per accendere lo stereo e Jorge inizia a cantare da dietro le quinte guardandomi. Inizia ad avanzare mentre canta e si ferma al centro del palco senza mai interrompere il contatto visivo

Jorge: Como pretenden que yo *Come fanno a pretendere che io*
niña me pierda en el *piccola mi perda nel*
Olvido por este *dimenticatoio per questo*
Amor prohibido *amore proibito*

Como se atreven *Come si permettono*
Es pura envidia *è pura invidia*
Cuando ven que nuestro *quando vedono che il nostro*

Ecco ci siamo, esco anche io dal mio nascondiglio e cammino verso di lui guardandolo negli occhi perché sinceramente non ho il coraggioi di guardare i volti dei miei genitori

Jorge/Martina: Amor no te aflijas *amore non ti affliggere*
que sin tu sonrisa *che senza il tuo sorriso*
Martina: Se me ase más difícil *mi diventa più difficile*
Se vuelve cuesta arriba *si trasforma tutto in una salita*

Dime que me amas *Dimmi che mi ami*
(Dime que me amas)
Abrázame *Abracciami*
Agárrame *Afferrami*
Otra vez *Un'altra volta*
Jorge/Martina: Y aunque tenga que *Enache se dovrò*
Pagar la cuenta *pagare il prezzo*
No voy a dejar que la tormenta *Non lascerò che la tormenta*
De palabras que hay en *Di parole che ci sono*
Contra nuestra *contro di noi*
Rompa todo lo que hubo *rompano tutto ciò che c'è stato*
Entre tú y yo *Tra te e me*

Jorge: Probablemente no *Probabilmente non*
Va a ser tan fácil *sarà così facile*
Querernos *Amarci*

Jorge/Martina: Por eso abrázame mas fuerte
AMOR... *Per questo abbracciami più forte AMORE*
Por que probablemente nos va a doler *Perché probabilmente ci farà male*
Pero no temas que yo estoy junto a ti *Ma non temere che io sono insieme a te*
Otra vez *Un'altra volta*
(Otra vez)

Sento la voce di Lodovica che grida un "Whuuu" mentre si alza in piedi e batte la mani seguita dagli altri

Jorge: Quiero que sepan que estoy aquí *Voglio che sappiano che sono qui*
que tengo el Corazón *che ho il cuore*
Al viento al tiempo *al vento a tempo*
Y tengo tiempo *e ho tempo*
Y rió porque tengo frió *e rido perché ho ferddo*
Hecho de cariño *fatto di affetto*
Y tiempo y tengo *e tempo e ho*
Tanto para darte *tanto da darti*
Siempre *Sempre*

Martina: Se lo que sientes *So ciò che provi*
Y si es que soy fuerte *E se sono davvero forte*
Voy a estar siempre contigo *Starò ssempre con te*
(Abrázame)
AMOR..

Jorge/Martina: Y aunque tenga que *Enache se dovrò*
Pagar la cuenta *pagare il prezzo*
No voy a dejar que la tormenta *Non lascerò che la tormenta*
De palabras que hay en *Di parole che ci sono*
Contra nuestra *contro di noi*
Rompa todo lo que hubo *rompano tutto ciò che c'è stato*
Entre tú y yo *Tra te e me*

Jorge: Probablemente no *Probabilmente non*
Va a ser tan fácil *sarà così facile*
Querernos *Amarci*
Martina: Querernos

Jorge/Martina: Por eso abrázame mas fuerte
AMOR... *Per questo abbracciami più forte AMORE*
Por que probablemente nos va a doler *Perché probabilmente ci farà male*
Pero no temas que yo estoy junto a ti *Ma non tomere che io sono insieme a te*
Otra vez *Un'altra volta*
(Otra vez)

Jorge mi aveva afferrato la mano sinistra e me l'aveva tenuta stretta per tutta la durata della canzone. Quando la canzone finì io lo abbracciai chiudendo gli occhi e ascoltando il suono degli applausi. Jorge mi accarezzava la schiena con la mano destra e quando aprii gli occhi vidi lo sguardo arrabbiato di mio padre, mia madre che guardava il pavimento e i nostri amici che sorridevano e battevano le mani. Guardai Charlie che ci stava applaudendo ma quando incrociò il mio sguardo sollevò le spalle in segno di "mi dispiace" e allora tornai a guardare mio padre in attesa del suo verdetto

Alejandro: E lei mi ha fatto venire fino a qui solo per questo?!

Chiese papà guardando il professore

Charlie: Beh è che...volevo che capisse l'amore di questi due ragazzi. Voglio dire non è giusto dividerli solo per delle faccende vostre
Alejandro: LEI DOVREBBE PREOCCUPARSI DEI SUOI AFFARI E NON DEI MIEI! E TU MARTINA!

Disse voltandosi di scatto verso di me, fece una pausa e poi si avvicinò al palcoscenico

Alejandro: Saluta il tuo amichetto perché questo è l'ultimo giorno che lo vedrai! Domani ti verrò a prendere e sarà bene che tu sia pronta perché ti porto via con o senza valige intesi?
Lodovica: Lei è senza cuore!
Alba: Già!
Candelaria: Non pensa a ciò che vuole sua figlia?
Mercedes: Signora dica qualcosa!

Tutti quanti guardarono mia madre che finalmente alzò lo sguardo dal pavimento e guardò mio padre

Mariana: La famiglia prima di tutto

Disse per poi guardare Mechi. I ragazzi iniziarono a parlare tutti quanti insieme contro i miei genitori mentre io decisi di correre via. Sbattetti le palpebre, gli occhi mi pizzicavano corsi in direzione del sotterraneo e mi chiusi la porta alle spalle. Mi gettai sul materasso e iniziai a piangere. Perché non posso essere mai capita? Perché? Sento una mano accarezzarmi i capelli e quando sollevo lo sguardo incontro quello dell'amore della mia vita. Mi getto su di lui circondandogli il collo con le braccia e continuando a piangere; lui ricambia l'abbraccio e mi fa se sedere sulle sue gambe. Mi da un bacio sulla fronte e inizia a cullarmi

Jorge: Shh...sta calma andrà tutto bene
Martina: Tutto bene? Hai sentito mio padre? E mi madre che lo asseconda pure!

Dico ripensando alla scena di poco fa

Jorge: Scricciolo ascoltami ti prego, ho una cosa molto importante da dirti ma non ci riesco se ti vedo così

Alzo lo sguardo e lui mi asciuga le lacrime con il pollice sinistro, mi sorride e mi da un casto bacio a fior di labbra. Il suo calore, le sue attenzioni o non so forse semplicemente la sua vicinanza, riescono a farmi calmare in men che non si dica

Martina: Che-che c'è?
Jorge: Ci ho pensato tutta la notte e...ho un piano
Martina: Un piano?
Jorge: Si, ma è una cosa illegale che potrebbe metterci in seri guai la legge...è per questo che lascerò solo a te la scelta Tini. Io farò tutto quello che vuoi tu, puoi prenderti mezza giornata di tempo per pensarci ok?




*Angolo autrice*
Ta daaaaaaa finalmente ecco qui il capitolo, ora ci ho messo un paio di settimane ma ho scritto 10 pagine eh ù_ù. Alloooraaa come prima cosa io vi ringrazio tantissimo per le votre recensioni *w* mi spronate sempre a scrivereeee vi adoro il caso è chiuso ù_ù...emm si torniamo seri (qundo mai so stata seria io? boh) Comunqueeee allora avete notato il comportamento della preside in questo capitolo? Come mai ha semvrato aiutare i nostri protagonisti? Per il suo tornaconto personale o forse quella che ha indossato fino ad ora è una maschera?...beh potrebbe anche avere altri piani anche lei immaginate? *-*
Parlando di piani cos'avrà in mente il nostro Yoyi? Una soluzione vera o soltanto un altro casino nella quale entreranno?...beh sempre che Tini accetti ovvio e già che siamo in vena di domande com'è che i genitori di Tini e Yoyi si odiano così tanto?
E va beh il mio compito di provare ad incuriosirvi è finito lol ancora grazie a tutte per le recensioni e spero tantissimo che continuerete a lasciarmele e che la storia continuerà a piacervi, ci sentiamo al prossimo cap, besos chicaaassssss <3

 

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Capitolo 22
*** Leonetta ***


Martina: Ci permetterà di stare insieme?
Jorge: Si
Martina: Allora facciamolo, non ho bisogno di pensarci
Jorge: Ok allora vai in camera tua e fa le valige, fatti aiutare dalle ragazze ci incontriamo tutti qui appena avete finito ok?
Martina: Le valige?
Jorge: Fidati di me, io devo fare una chiamata
Martina: Va bene, vado!

Diedi un veloce bacio a stampo e poi mi diressi verso la mia camera.
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Tini uscì e Jorge prese rapidamente il telefono chiamando uno dei numeri della sua rubrica

Jorge: Hey ciao!
Xxx: Fratello!!! Ciaooo come stai?
Jorge: Bene tu?
Xxx: Bene, è tanto che non ci si sente
Jorge: Si è vero
Xxx: E la tua bella sorellina come sta?
Jorge: Bene
Xxx: E dimmi, parla mai di me?
Jorge: No, non ne ha motivo
Xxx: Ma dai! Sono il suo grande amore
Jorge: Sta con Xabi!
Xxx: Come con Xabi!?
Jorge: Si amico, senti ho un favore da chiederti
Xxx: Con Xabi!
Jorge: Ti si è incantato il disco? Ho bisogno che mi ascolti! Concentrati su di  me! Non su mia sorella!
Xxx: Si certo...dimmi amico che succede?
Jorge: Ho bisogno che mi fai due passaporti falsi
Xxx: Due passaporti falsi?
Jorge: Si, stasera vengo da te e ti porto anche le foto, tu procurami i passaporti e assicurati di cambiare i nomi
Xxx: Ok uno è per te?
Jorge: Si e l'altro per la mia ragazza, a me puoi segnare la mia età a lei  devi segnare che è maggiorenne
Xxx: Che?! Aspetta mi stai dicendo che stai con una minorenne?
Jorge: Beh più o meno...insomma manca poco perché copia 18 anni
Xxx: Ma potresti essere accusato di sequestro di minore! No mi rifiuto!
Jorge: Ma dai!
Xxx: No! Non ti lascerò finire dentro per una ragazza
Jorge: Non è sequestro di minore se è di sua volontà e poi tu farai in modo che sembrerà maggiore, oltre al passaporto mi servono anche documenti
Xxx: Jorge non lo so...è pericoloso
Jorge: L'ho chiesto a te perché sei mio amico e perché mi fido, ma conosco anche altre persone che lo fanno quindi se rifiuti...
Xxx: *sospira* questa ragazza ti ha fatto proprio perdere la testa eh?
Jorge: Non puoi capire
Xxx: Va bene, allora ci vediamo stasera si?
Jorge: Perfetto!

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Entrai in camera e trovai le ragazze, al vedermi Lodovica si alzò di scatto

Lodovica: I tuoi se ne sono andati
Martina: Era ora! Mi aiutare?
Candelaria: Ma che stai facendo?
Martina: Le valige
Alba: Come "le valige"?!
Martina: Me lo ha detto Jorge e poi ha detto che dobbiamo andare tutti nel seminterrato
Mercedes: Quindi ha qualcosa in mente
Lodovica: Sicuro! Dai sbrighiamoci

Le ragazze mi aiutano a finire la valigia...beh ok le valige per poi dirigersi in seminterrato con me e con esse. Quando arriviamo non c'è ancora nessuno

Lodovica: Beh dov'è Jorge?

Prima che la mia amica possa finire di squadrare la stanza la porta si apre.

Diego: Dai Jorge diccelo!
Jorge: Ho detto che adesso ve lo dico! Mamma mia che petulanti che siete
Mercedes: E poi dicono che le pettegole siamo noi
Diego: Questo è un dato di fatto amore
Jorge: Non litigate e chiudete la porta!

Jorge ha una valigia e un borsone, mi sorride ma il suo sorriso scompare quando vede le valige

Jorge: Stai scherzando? Tre valige e due borsoni?
Martina: Ho preso tutto quello che mi serve!
Jorge: Dobbiamo rivedere la tua definizione di "quello che ti serve"
Lodovica: Jorge ci spieghi qual è il piano?
Jorge: Il piano è che io e Tini ce ne andiamo di qui
Tutti: COSA?!
Lodovica: Stai scherzando?
Jorge: No, non abbiamo alternative, almeno per adesso dobbiamo allontanarci, avremo anche più tempo per pensare
Martina: I-io non avevo capito che...
Jorge: Tini se vuoi ripensarci sei ancora in tempo

Ripensarci? Volevo ripensarci? Io volevo stare qui in collegio con lui e le mie amiche e i miei amici, la mia famiglia. Ma ora come ora se resto qui dovrò tornare a casa...

Jorge: Ascolta, se vuoi restare qui cercherò un altro modo per...
Martina: No, va bene...hai detto che dobbiamo allontanarci solo per pensare no?
Jorge: Si, guadagnamo tempo
Facundo: Ma tu non puoi andartene! Cioè noi...
Diego: Non ci siamo mai divisi!
Mercedes: Inoltre dove prendi i soldi?
Jorge: Per quelli ci ho già pensato
Candelaria: E Tini? Lei è minorenne
Jorge: Ho chiesto a una persona di creare dei documenti falsi
Lodovica: Mm...una persona eh? Voglio saper chi è?
Jorge: *Sorride* no, non vuoi
Lodovica: Traditore

Lodovica fa una smorfia e poi da un leggero pugno nel petto di Jorge che l'abbraccia

Jorge: Dai non puoi chiamarmi traditore, l'ho anche preso a pugni per te e poi resta sempre mio amico
Lodovica: Aha...
Xabiani: Dove andrete?
Jorge: Non lo so ancora deciso ma chiamerò tutti i giorni
Lodovica: Promesso?
Jorge: Promesso!
Lodovica: Ti voglio bene fratellone

Lodovica stringe di più la stretta intorno alla vita di Yoyi abbracciandolo e Diego su unisce all'abbraccio

Diego: Non sarà più lo stesso senza di te...giusto per chiarire finché tu non ci sei, sono io a comando vero?

Tutti risero e Jorge negò con la testa

Jorge: No, al comando c'è la mia sorellina
Lodovica: AH!

Disse lei soddisfatta guardando Diego

Diego: Ooo ma daiii Jorge!!!
Jorge: Beh tu sei al comando dei ragazzi però eh
Mercedes: Lodovica al comando? Prevedo giorni duri
Lodovica: Heyyy cosa vuoi dire?!
Candelaria: Vuole dire che sei una stacanovista
Alba: E ha ragione
Dj: Non puoi darle torto
Lodovica: Detto da te che sei uno sfaticato non conta Dj
Dj: Quanto sei permalosa...
Lodovica: Un'altra parola e ti picchio!

Lodovica si gira verso di me, io le sorrido e lei mi viene in contro abbracciandomi

Lodovica: Mi mancherai tanto
Martina: Io...anche Lodo
Mercedes: Ooo andiamo non è un addio, insomma la mocciosa del gruppo torna qui in fretta no?
Alba: La mocciosa del gruppo è un tantino cresciuta per essere chiamata mocciosa Mechi
Mercedes: Lo dico sempre con affetto
Candelaria: Sarai sempre la nostra mocciosa preferita

Rido insieme alle altre ragazze che vengono tutte verso di me abbracciandomi. Prima che me ne rendessi conto stavamo piangendo tutte quante...beh però anche Facu e Dj che sembravano non voler lasciare Jorge.

Jorge: Dai non fate così sarò solo per poco, neanche un anno
Facundo: Ma noi non piangiamo perché te ne vai
Dj: Noi piangiamo perché ci hai lasciato nelle mani di quel troglodita!
Facundo/Dj: Non ci abbandonare Yoyiii
Diego: Teste bacate!!! Venite qui *le tira per il colletto allontanandoli da Jorge
Xabiani: Mi mancherai amico
Jorge: Anche tu Xabi, prenditi cura di mia sorella altrimenti prendo il primo aereo e vengo a spaccarti la faccia
Xabiani: Oh lo so benissimo fidati, ti credo

Anche Xabi abbracciò Jorge e lentamente anche noi ragazze sciogliemmo l'abbraccio ed andarono a salutare Jorge mentre i ragazzi vennero a salutare me.

Candelaria: Ooo Yoyitoooo *Gli corre in contro e lo abbraccia*
Jorge: Scoiattolo
Candelaria: Heyyy non mi chiamavi così da quando avevamo sei anni
Jorge: Si me lo hai appena fatto venire in mente
Mercedes: Beh il fatto che somiglio a uno scoiattolo non puoi metterlo in dubbio *abbraccia Jorge*
Candelaria: Solo Jorge può chiamarmi così!
Alba: Calma per favore...ho come l'impressione che senza di te l'equilibrio del gruppo si romperà *Abbraccia Jorge*
Jorge: Io sono sicuro che tu saprai tenerli sotto controllo
Lodovica: Heyyy hai lasciato me al comando!
Jorge: Si, ma è Alba quella che riesce a portare pace nelle tormente, ammettilo tu sei una di quelle che le crea
Lodovica: Non è vero!
Diego: Si in vece!
Lodovica: Taci verme!
Mercedes: Vedi?!
Lodovica: è il tuo ragazzo! Non prendertela con me!
Facundo: Tini, ci mancherai tantissimo
Dj: Si...anche se sei più alta di noi per noi sei una sorellina minore
Facundo: Si ma smettila di crescere in altezza è umiliante camminare al tuo fianco
Dj: E perché con Cande?
Facundo: Si è vero

Risi e abbracciai quei due che continuavano a discutere, loro ricambiarono l'abbraccio, poi fu il turno di Xabi e infine di Diego

Jorge: Andiamo?
Martina: Si eccomi
Jorge: Ci sentiamo
Lodovica: Chiamami prima di prendere l'aereo
Jorge: Va bene...mammina...

Lodovica prese un cuscino e glielo tirò dietro la testa mentre stavamo uscendo, ci accompagnarono alla porta e dopo un ultimo saluto scendemmo le scale

Martina: hai chiamato tu il taxi?
Jorge: Volevi camminare a piedi con le valige?
Martina: No!
Jorge: Esatto

L'autista scese ad aiutare Jorge per mettere i bagagli nel cofano e poi salimmo sui sedili posteriori, Jorge diede un foglietto all'autista

Jorge: Ci porti a questo indirizzo per favore
Autista: Si signore
Jorge: Vieni...

Jorge mi tese il braccio per farmi appoggiare il capo sulla sua spalla

Jorge: Tutto ok?
Martina: Finché saremo insieme si

Mi da un bacio sulla fronte e io chiudo gli occhi. Ad un tratto sento scuotermi

Jorge: Tini...Tini svegliati siamo arrivati

Apro gli occhi e incrocio quelli di Jorge, mi guardo introno...sono in una macchina. Ripresa coscienza del luogo in cui mi trovavo e di cosa stavo facendo, con l'aiuto di Jorge esco dalla macchina ancora mezza addormentata e poi mi poggio a lui richiudendo gli occhi.

Jorge: Guarda che non posso portare sia te che le valige eh

Ridacchia lui e io sorridi riaprendo gli occhi

Jorge: Dai prendi quelle due, io porto il resto

Jorge aveva al collo il suo borsone più i miei due borsoni e portava da un lato la sua valigia e dall'altra la mia, aveva lasciato a me i due trolley più leggeri

Martina: Guarda che puoi darmi anche uno dei borsoni
Jorge: Lo farò quando sarò sicuro che non stai dormendo in piedi e quindi rischi di cadere
Martina: Ah ah molto carino

Dissi cercando di urtarlo con la spalla ma stavo per cadere e quindi appoggio al suo braccio

Jorge: Appunto

Gli sorrido sarcasticamente e poi guardo l'enorme palazzo marrone malandato che si trova di fronte a noi

Martina: Chi abita qui?
Jorge: Un amico...vieni

Seguo Jorge all'interno dell'interno dell'edificio, direi che è abbastanza strettino e molto malridotto

Martina: Ma non c'è  un ascensore qui?
Jorge: Vedi un ascensore amore?
Martina: No
Jorge: E allora non fare domande stupide
Martina: A che piano dobbiamo arrivare?
Jorge: Il terzo
Martina: Uff...queste valige pesano!
Jorge: Ma no, davvero? Se vuoi facciamo a cambio
Martina: No, grazie

Finalmente arrivati a destinazione Jorge bussa la porta con la mano

Xxx: Un attimooo

Si sente la voce di un ragazzo dall'altro lato della porta, quando finalmente questa si apre dinnanzi a noi c'è un ragazzo con un sorriso radiante di statura normale, capelli ramati occhi marroni e vispi e corporatura nella media direi

Xxx: Aaah amico miooo ciaooo

Salta addosso  a Jorge abbracciandolo e facendogli scivolare le valige da mano

Jorge: Ruggero, anche io sono contento di vederti ma non fare questi scatti improvvisi!
Ruggero: Hai ragione, scusa! *lo lascia* La tua ragazza?

Chiede indicandomi con lo sguardo

Jorge: Si, Martina lui è Ruggero un mio vecchio amico, Ruggero lei è Martina

Gli tendo la mano destra lasciando la valigia ma lui mi lascia con la mano sospesa abbracciandomi

Ruggero: Martina! è un vero piacere conoscere la ragazza che ha fatto perdere la testa a Yoyi
Jorge: Si va bene Rugge, meno effusioni più collaborazione, porta le sue valige dentro
Ruggero: Signor si signore, ma quanto ti sei caricato? Sembri un ciuccio con tutte quelle borse
Jorge: Sta zitto

Ruggero prende i miei trolley portandoli dentro e Jorge lo segue

Ruggero: Scusate il disordine, non sono abituato a ricevere visite...e neanche a stare a casa in genere

Mi guardo in torno, dire che quell'appartamento era in disordine era un complimento, c'erano vestiti, coperte sporche e avanzi di cibo a terra, a malapena si vedeva il letto e una scrivania con un computer. Chiudo la porta dandogli una leggera spinta con la mano sinistra mentre i ragazzi poggiano le valige a terra

Jorge: Sembri un profugo
Ruggero: In un mondo parallelo potrei esserlo
Jorge: Perché in questo non lo sei?
Ruggero: Non lo so, non farmi venire dubbi esistenziali
Jorge: Va bene mi dai quello che mi devi prima che ti scordi dove li hai messi?
Ruggero: Emm...si...sono qui da qualche parte...
Jorge: Perfetto

Ruggero su butta a terra cercando non so cosa e io mi metto sotto al braccio di Jorge

Martina: è strano il tuo amico
Jorge: Si, ma è una brava persona
Martina: Ha qualche relazione con Lodo? Lo chiedo per come avete parlato prima
Jorge: Si, loro sono stati insieme
Martina: E poi cos'è successo?
Jorge: Te lo racconto più tardi, adesso no
Martina: Si, va bene
Ruggero: Aha! Trovati! Ecco qui

Tende una busta a Jorge la apre

Ruggero: Documenti e passaporti!

Jorge mi passa un documento e un passaporto a me e io li guardo

Martina: Violetta Castillo?
Jorge: Leon Vargas?
Ruggero: Che c'è non vi piacciono i nomi?
Martina: Si a me piace
Jorge: Uno vale l'altro, ti do le foto
Ruggero: Si per favore, Martina puoi ridarmeli?
Martina: Si certo, tieni
Ruggero: Perfetto, faccio in un attimo

Il ragazzo biondo si siede su una sedia girevole rossa scattando alla scrivania, mette i documenti nello scanner e inizia a lavorarci sopra

Jorge: Ruggero è un mago dei computer e di tutte queste cose
Ruggero: Allora...tu e Stephie quando vi siete lasciati?
Martina: Sei mesi fa

Rispondo irritata dalla domanda e anticipando Jorge che è rimasto con la bocca aperta sul punto di parlare. Ruggero mi guarda quasi spaventato e poggia i piedi sulla sua scrivani in legno

Ruggero: Uuu...okey cambiamo argomento...come sta Lodo?
Jorge: Te l'ho detto che sta bene
Ruggero: Xabi
Jorge: Si sta con Xabi
Ruggero: Io credo che Xabi non faccia per lei
Jorge: Ah no? E chi fa per lei? Tu?
Ruggero: Beh...
Jorge: Non aggiungere altro, dov'è il bagno?
Ruggero: L'unica porta che vedi
Jorge: è questo il problema che in questo macello non la vedo
Ruggero: Ah si giusto...è sotto quel lenzuolo bianco
Jorge: Bianco? Una volta forse, adesso è giallo
Ruggero: Si si bla bla, ci vuoi arrivare a piedi in aeroporto?
Jorge: No grazie!

Jorge entra in bagno e io continuo a guardare il disordine che ci circonda per poi sedermi sulla mia valigia

Ruggero: Non hai un pochino esagerato con le valige?
Martina: Dici?
Ruggero: Eh...
Martina: Forse hai ragione
Ruggero: Io ho sicuramente ragione
Martina: Ma non c'è tempo per riportarle indietro
Ruggero: Mi offro io volontario! Lasciale qui e domani le porto a Lodo in collegio
Martina: Mmm...a Lodo eh? Una persona a caso
Ruggero: Si certo, una persona a caso
Martina: Aha...va bene allora mi porto solo questa valigia e la borsa viola
Ruggero: Perfetto! Tre pesi in meno per Jorge direi
Martina: Si
Ruggero: Sei piccola o sbaglio?
Martina: NO! Non sono piccola! Ricordi? Hai scritto che ho 18 anni
Ruggero: Si ma ne hai 17 no?
Martina: *Roteo gli occhi* Te lo ha detto Jorge?
Ruggero: Si
Martina: Mmm...
Ruggero: Credo che non sia mai stato innamorato di nessuno come lo è di te...l'ho capito parlandogli solo a telefono
Martina: *sorrido* si lo so

E in quel momento mi rendo conto che è vero, so che lui mi ama davvero più di chiunque altra abbia mai amato, anche più di Stephie. Tutt'un tratto devo dire che Ruggero mi stava più simpatico

Ruggero: Ooo hai un sorriso da idiota davvero carino

Simpatico? Ruggero? Ritiro tutto, è irritante!

Martina: Senti chi parla! Almeno io non cerco scuse per vedere qualcuno
Ruggero: Touché bambola

La porta del bagno si apre

Jorge: Allora fatto?
Ruggero: Si ecco qui! Possiamo andare
Jorge: Grande!
Martina: Allora andiamo?
Jorge: Andiamo

Jorge si china e sta per prendere il borsone azzurro, sto per aprire bocca ma vengo anticipata da Ruggero

Ruggero: No Jorge, Martina mi ha chiesto di portare quello e i due trolley al collegio domani mattina

Jorge mi guarda interrogativamente

Martina: Non è necessario portarli tutti quanti ci sono solo di intralcio, Ruggero si è gentilmente offerto di riportarle in collegio domani
Ruggero: Si le porto a Lodo
Jorge: A Lodo eh? Una a caso
Ruggero: Eh si siete fatti l'uno per l'altra
Jorge: Diego
Ruggero: Diego cosa?
Jorge: Dalle a Diego non a Lodo
Ruggero: Ma no e poi sono cose da ragazze
Jorge Cande! Alba! Mechi! Lascia in pace mia sorella
Ruggero: Su su andiamo che devo anche fare benzina...ma dove ho messo le chiavi?
Jorge: Tiro ad indovinare...da qualche parte qui terra
Ruggero: Cerchiamo tutti insieme le chiavi!

Dopo aver trovato le chiavi di Ruggero (che tra l'altro aveva in tasca) siamo andati nella sua macchina, Jorge si è seduto avanti con lui e io invece dietro. Arrivati all'aeroporto scendiamo una volta salutato Ruggero ci dirigiamo all'interno dell'enorme struttura. Fuori è buio mentre qui dentro c'è un'atmosfera molto luminosa, i faretti accecanti, la gente stanca che dorme sulle sedie, altra che corre avanti e dietro con le valige freneticamente e io mi sento un pesce fuor d'acqua quando sento la mano destra di Jorge afferrare la mia

Jorge: Non perderti scricciolo

Gli sorrido

Martina: Tranquillo...Leon
Jorge: Leon già, io ho il nome di un animale e tu di un colore
Martina: Mi piace Violetta!
Jorge: Anche a me piace Leon e poi descrive la mia personalità non trovi?
Martina: Oh si un feroce leone

Sorride e mi si avvicina per darmi un bacio al quale ovviamente rispondo cercando di non farmi trasportare dato che andiamo di fretta.

Xxx: Signore, mi scusi signore

Quando le nostre labbra si separano i nostri occhi cadono sul ragazzino coi capelli castani e gli occhi verdi che stava tirando l'estremità della giacca di Yoyi. Porta una maglietta bianca a mezzemaniche e sporca, credo che stia congelando a quest'ora così vestito, porta dei pantaloni lunghi fino alle ginocchia larghi e neri e delle nike del medesimo colore

Jorge: Si?
Xxx: Mi darebbe una monetina? Sto morendo di fame e non ho niente da mangiare
Jorge: Ma certo piccolo aspetta

Jorge tira fuori il portafogli e prima che possa riuscire a prendere una banconota il ragazzi gli strappa il portafogli di mano e inizia  a correre

Jorge: Hey ma...
Martina: Sta scappando
Jorge: Dannazione!

Jorge butta la borsa a terra e comincia a correre dietro al ragazzino e io li seguo

Jorge: Piccolo moccioso vieni qui!!!
Xxx: Aaaa noooo

Jorge gli ha afferrato il colletto della maglietta e si prende il portafogli

Xxx: Lasciami lasciami lasciami!!!
Jorge: Sta calmo moccioso! E chiedi scusa invece di agitarti
Ppp: Che cosa sta succedendo?

Alziamo il capo e vediamo due poliziotti diretti verso di noi

Martina: Merda! Jorge...



*Angolo autrice*

Ta daaaaaaa ringraziamo tutti il ragazzino che ha giusto appena messo nei guai i nostri Jortini , grazie ragazzino e ora? O.O Che succede ora?! AAAAAAAAA panicoooo la poliziaaa li ha giò presi ora li prende li porta in centrale e chiamano i genitori liooooooooooooooooo *si mangia le unghie* un attimo...io sono l'autrice....quindi se succede questo non mi devo preoccupare giusto? Ah che sollievo, quindi l'ansia la lascio solo a voi? Perfetto mi sento meglio ù_ù (non so perché ma avverto degli sguardi omicidi addosso in questo momento) maaaa va beneee grazie a tutte le mie lettrici come al solito soprattutto a quelle che recensiscono che oijfoerjfoerjojr *w* <3 e in particolare a Morgana1994 che mi ricorda sempre che devo aggiornare lol
Grazie mille siete strepitose e spero che continuerete a seguire la storia anche perché adesso...e no non dico niente ma grazie ancora a tuttee chicaaaaaassss
Os quierooooooooo  besooooooosss <3

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Capitolo 23
*** Destinazione: --- ***


~~Mi avvicino a lui prendendolo sotto braccio

Xxx: No, non mi denunciare ti prego, ti prego
Jorge: State calmi e assecondatemi tutti e due, se no finiamo nei guai

Jorge lascia il colletto della maglietta del ragazzino e lo prende al collo stringendolo a se, lui gli si aggrappa con le mani alla maglietta stringendola in due pugni; credo che sia davvero spaventato.

Ppp: Allora?
Jorge: Niente agente, il mio fratellino mi ha rubato il portafogli perché  non volevo comprargli le caramelle

Jorge guarda il bambino che sembra capirlo al volo e stende le braccia per avvolgerle intorno alla sua vita

Xxx: Dai fratellone ti pregooo compramene almeno una

Wow! Interpretazione da premio oscar, si è calmato molto velocemente, Jorge sospira

Jorge: E va bene fratellino andiamo, con permesso agenti

Jorge afferra con mano destra quella del bambino mentre l'altra è intrecciata con la mia e tutti e tre ci muoviamo verso il negozio di dolci

Jorge: State calmi e non voltatevi

Entrammo nel negozio e solo in quel momento il bambino lasci la mano di Jorge

Xxx: Guarda quanti lecca lecca!!!

Disse avvicinandosi agli scaffali

Xxx: Posso prenderne uno?
Jorge: Non capisco se stai ancora recitando o sei serio
Xxx: Emm...no, non sto recitando
Jorge: Va bene moccioso prendine uno
Xxx: Uffa non chiamarmi moccioso
Jorge: Allora dimmi come ti chiami
Xxx: Mi chiamo Matias
Jorge: Bene Matias
Matias: Posso prendere questo?

Matias sollevò un lecca lecca grande quasi quanto la sua faccia, azzurro giallo e bianco

Jorge: Si va bene, vieni qui

Mi guardai intorno, devo ammettere che queste cose facevano parecchio gola anche a me

Jorge: Scricciolo?

Distolsi lo sguardo dai dolce per guardare Jorge che stava sorridendo

Jorge: Va bene ho capito, facciamo scorte dai, Matias aiutami prendi i sacchetti e mettici dentro caramelle, cioccolata e tutto il resto
Matias: Si?
Jorge: Si poi lo dividiamo
Matias: Yeeaaa
Martina: Ma Jo...
Jorge: Si VIOLETTA?

Mi interruppe lui marcando il mio nome e indicando Matias con lo sguardo, il bambino inclinò la testa a un lato guardandoci da dietro di lui. Io ero rimasta a bocca aperta fino a quando no capii.

Martina: Emm...Leon, abbiamo abbastanza soldi per permetterci questo?
Jorge: Si per ora si

Mi fece l'occhiolino e cominciò a prendere altre caramella, barrette di cioccolata e robe simili, la fila per la cassa era abbastanza lunga

Martina: Dobbiamo scegliere la nostra meta
Jorge: Io ho già scelto la nostra meta
Martina: Cosa?! E quando?
Jorge: Nello stesso momento in cui ti ho proposto l'idea
Martina: Ma a Lodo hai detto...
Jorge: Le ho detto così perché volevo che fosse una sorpresa per te

I miei occhi si illuminarono

Martina: Dove andiamo?
Jorge: A Parigi
Martina: CHE?!

Chiesi mentre un sorriso ampio si estese sul mio volto

Martina: Parigi?
Jorge: Parigi!
Matias: Parigi?

Gridai e gettai le braccia intorno al collo di Jorge

Martina: è fantastico!!!
Matias: Portami con te!

Il bambino stava tirando la mano sinistra del mio ragazzo

Jorge: Scusa?!
Matias: Ti prego portami con te!
Jorge: Perché dovrei?

Il bambino si mette le mani al collo e tira una catenina alla quale vi è legato un medaglione

Matias: Sto cercando di accumulare i soldi per raggiungere la mia mamma, lei si trova lì
Jorge: Come fai ad esserne così sicuro?
Matias: Guarda

Porge il medaglione a Jorge, sembra oro vero, quando lo apre c'è una foto di lui con la sua mamma suppongo, sull'altra parte c'è raffigurata la torre Eiffel e sotto scritto Paris.

Jorge: Mmm...
Matias: Ti prego aiutami a trovarla, ti darò tutti i soldi che ho accumulate
Jorge: *sospira* Va bene
Martina: Cosa?!
Matias: Serio?
Jorge: Serio
Martina: Ma non è PERICOLOSO?

Enfatizzo la parola per fargli capire che risposta è si! Definitivamente!

Jorge: Moccioso prendi questo e vai alla cassa a pagare

Dice dandogli dei soldi in mano e le cose che avevamo preso noi, Matias si allontana correndo verso la fila e io Jorge ci allontaniamo

Martina: Jorge è un bambino! E non abbiamo neanche il passaporto per lui
Jorge: Non ce ne sarà bisogno, lo nasconderemo in una delle valige mentre facciamo i biglietti e al controllo delle valige andremo in bagno per farlo uscire
Martina: Aha e la roba delle valige?
Jorge: Compriamo una borsa e li passiamo lì
Martina: è una follia!
Jorge: Martina riusciresti a stare in pace con la coscienza sapendo che un bambino si trova da solo in un enorme città che non cosce quando tu avresti potuto aiutare un bambino a vivere con la sua famiglia per il resto della tua vita?

Mi soffermai a pensare, beh non è che abbia tutti i torti...è incredibile quanto sia grande il cuore di Jorge, siamo già nei guai per quello che stiamo facendo e lui è disposto a mettersi ancora più a rischio per aiutare un bambino. Mi avvicino a lui dando un passo avanti, poggio la mano destra dietro la sua nuca e gli do un dolce bacio sulle labbra

Martina: Hai ragione
Jorge: Sapevo che avresti capito

Mi cinge la vita e mi bacia di nuovo

Matias: Ma dai smettetela di sbaciucchiarvi
Jorge: Sta zitto e fatti i fatti tuoi se vuoi arrivare a Parigi intero
Matias: Va bene ritiro tutto
Jorge: Andiamo a comprare una borsa
Matias: E a che serve?
Jorge: Poi te lo spiego

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Intanto al collegio...

Carmen: Bene, questa era l'ultima
Alejandro: Perfetto!
Carmen: *bussano alla porta* avanti Beatrice
Beatrice: Signora...
Carmen: Hai mandato a chiamare Martina?
Beatrice: Emm...più o meno signora
Carmen: Che significa più o meno?
Beatrice: *Parla a bassa voce* MartinaStoesselNonèInCollegio
Carmen: Scusa?
Beatrice: Che...MartinaNonèInCameraSua
Carmen: Beatrice puoi per favore parlare con tono normale e scandire bene le parole
Beatrice: *sospira* Direttrice...l'alunna Stoessel non è in camera sua né in nessun'altra parte del collegio
Carmen: COSA?!
Alejandro: Che significa questo?!
Beatrice: E non è tutto...anche l'alunno Blanco sembra essere sparito

Alejandro si voltò furioso verso la direttrice

Alejandro: Questo è tutta colpa sua!!!
Carmen: Sono mortificata io non...
Alejandro: MORTIFICATA?! LEI HA PERSO MIA FIGLIA!!!
Carmen: Sono sicura che ci sarà una spiegazione perché non andiamo a parlare con i ragazzi? Vi prego seguitemi

Carmen cercò di armarsi di tutta la calma in suo possesso e si diresse verso l'aula 35 seguita dai signori Stoessel. Come al solito c'era una confusione così forte che si sentiva da chilometri di distanza. Quando la porta si aprì i ragazzi tacquero di colpo e si voltarono verso la preside, tuttavia nessuno di loro scese dai banchi o cambiò la posizione per niente composta che avevano sulla sedia. Facundo prese la palla e poggiò sulle gambe

Carmen: Dove sono Blanco e Stoessel
Lodovica: Sono assenti
Carmen: Questo lo vedo ma la mia domanda è dove sono
Diego: Noi siamo qui con lei non con loro di conseguenza non sappiamo dove siano loro

Il padre di Alejandro afferrò la maglietta di Diego facendolo scendere dal banco

Alejandro: Dimmi subito dove si trova mia figlia moccioso altrimenti
Carmen: SIGNORE! NON LE PERMETTO DI TRATTARE COSI I NOSTRI ALUNNI

La preside intervenne allontanando Alejandro da Diego mettendo una mano sul petto dell'uomo. Lui la guardò male ma lei non cambiò il suo sguardo severo. Lei sospirò e poi si voltò verso Lodovica

Carmen: Lodovica, ti prego...potrebbe succedere qualcosa di davvero brutto sia a Martina che a tuo fratello quindi ti prego, dimmi dove si trovano
Lodovica: Carmen io non sto scherzando, nessuno di noi sa dove si trovano sappiamo solo che non sono in collegio e in ogni caso se gli succederà qualcosa sarà solo colpa loro

Disse guardando Alejandro e Mariana, quest'ultima chinò il capo

Lodovica: Beh loro e dei miei genitori anche suppongo...se non avessero fatto tutta quella scena Jorge e Tini starebbero qui con noi
Candelaria: Quindi cari miei adulti se succederà qualcosa ai vostri figli non potrete che biasimare voi stossi
Mercedes: Si esatto
Carmen: Va bene, andiamo
Alejandro: Come andiamo!? Questi ragazzi stanno mentendo!
Carmen: Si fidi, li conosco abbastanza bene da sapere quando mentono e non lo stanno facendo
Alejandro: Andrò subito alla polizia a denunciare la scomparsa di MIA figlia!
Carmen: Mi sembra la cosa migliore da fare
Alejandro: Sicuramente! E sappia signorina che esporrò anche una denuncia contro di LEI!
Ragazzi: COSA!?
Carmen: *Alza la mano per far zittire i ragazzi* Va tutto bene, faccia ciò che crede sia giusto fare signore.

Alejandro uscì furioso dall'aula seguito dalla maglie, tuttavia la direttrice non si scompose neanche per un istante

Lodovica: Carmen noi...
Carmen: Tranquilla Lodovica, so che non state mentendo come so che anche quando lo scoprirete non lo verrete certo a dire a me

I ragazzi chinarono il capo silenziosamente, la preside era ancora di spalle

Carmen: Tranquilli non aspetto niente del genere, fatemi solo sapere se stanno bene mi accontento di questo ok?
Lodovica: Ok

Detto ciò la donna uscì dall'aula lasciando solo i ragazzi.

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Non so grazie a quale miracolo riuscimmo a passarla liscia e una volta fuori dalla valigia, Matias camminava con noi. In aereo, classe turistica, i due sedili davanti a me e Yoyi erano liberi, così il bambino poté sedersi davanti a noi

Jorge: Metti la cintura e sta fermo!
Matias: Agli ordini Leon

Mi faceva ancora strano sentirlo chiamare "Leon" , una volta allacciate le cinture Jorge intrecciò la sua mano sinistra con la mia. Gli sorrisi e lui ricambio e così poggiai la testa sulla sua spalla mentre l'aereo si alzava in volo.
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Lodovica era distesa sul letto di Xabi con il capo sulle sue gambe, sulla sedia della scrivania c'era Facundo, sulle sue gambe sedeva Alba, Dj sulla scrivani, Cande era in piedi tra le sue gambe e Diego e Mechi erano sul letto di lui.

Lodovica: Sono preoccupata. Perché non chiamano?
Alba: Beh Lodo magari adesso sono in aereo e non possono farlo
Lodovica: Avrebbero dovuto chiamare prima di salire in aereo e dirmi la meta!
Candelaria: Calmati un pò non sei la loro mammina
Diego: Jorge è abbastanza grande da saper badare a se stesso
Mercedes: Anche Tini lo è
Xabiani: Si però il punto è che...

La parole di Xabi furono interrotte dalla porta della stanza che viene aperta

Diego/Lodovica: Non si usa più bussare?
Beatrice: Non venite a parlarmi di buone maniere proprio voi. Lodovica c'è una persona all'entrata che chiede di te
Lodovica: Una persona? E chi è?
Beatrice: Non ne ho idea ma ti pregherei di muoverti! Grazie
Lodovica: Sempre simpatica Bea

La donna sorrise falsamente per poi tornare imbronciata e uscì dalla stanza

Xabiani: Chi è?
Lodovica: Boh! Vado a vedere, torno subito

Lodovica si alzò velocemente dal letto e si diresse verso l'entrata correndo.

Lodovica: TU!?
Xxx: Ma dai volpina non dirmi che non sei contenta di vedermi
Lodovica: Precisamente Ruggero! E quelle non sono le valige di Tini?
Ruggero: Si, di fatto sono venuto a portartele, si sarebbero appesantiti troppo portando anche queste
Lodovica: Mmm...ok grazie *Sta per allungarsi e prendere le valige ma Ruggero le afferra il polso*
Ruggero: Aspetta volpina, non possiamo parlare?
Lodovica: Non ho niente da dirti! Anzi si una cosa si, smettila di chiamarmi volpina è un soprannome odioso non mi piace!
Ruggero: Una volta ti piaceva
Lodovica: Ero piccola senza cervello
Ruggero: Però stavamo insieme
Lodovica: Ho dimenticato di aggiungere stupida, si ero una bambina decisamente stupida
Ruggero: Lodo, per favore
Lodovica: *Sospira* che vuoi Pasquarelli?

Ruggero sorrise a guardare l'espressione annoiata di Lodovica. Le ricordava quella di una piccola bambina paffuta che era stanca di fare qualcosa e allo stesso tempo arrabbiata.

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Matias: Siamo arrivati?
Jorge: Quasi, manca poco…

Quando l’aereo atterrò Jorge si alzò per primo prendendo il mio trolley

Jorge: Amore, puoi portarlo tu?
Martina: Certo

Gli sorrisi prendendo la maniglia del mio trolley

Jorge: Moccioso vieni qui dammi la mano
Matias: Uffa, potresti smetterla di chiamarmi moccioso?
Jorge: Un giorno forse…moccioso

Matias sbuffo, e Jorge allungò la mano destra per afferrare la sua e con la sinistra prese la mia. Ci dirigemmo verso l’uscita praticamente senza problemi e in un batter d’occhio le persone che ci circondavano stavano parlando in francese. Uscimmo dall’aeroporto e Matias lasciò la mano di Jorge per poi piazzarsi di fronte a lui

Matias: Grazie!

si gettò addosso a lui cingendogli la vita e ne io ne lui ci stavamo capendo qualcosa

Matias: Grazie mille per avermi portato fin qui, vado subito alla ricerca della mia mamma

Jorge: Che?! Ma aspetta, Parigi è grande ti serve una mano
Matias: No tranquillo, vado subito alla polizia probabilmente la mamma avrà sporto denuncia
Jorge: Veniamo con te
Matias: Avete già perso abbastanza tempo con me, godetevi la vostra vacanza o meglio fuga

Io e Jorge ci lanciammo un’occhiata spaventati

Jorge: Noi non…
Matias: L’ho capito che conveniva ad entrambi non perdere tempo con la polizia

Il moccioso fece l’occhiolino per poi iniziare a correre

Matias: Ciao Leon! Ciao Violetta spero che ci incontreremo un giorno, ciaooo

Matias corse sorridendo verso chissà dove…

Jorge: è un moccioso sveglio
Martina: Spero che ritrovi presto la sua mamma
Jorge: Si anche io

Jorge mi circondò le spalle con il braccio sinistro e mi diede un dolce bacio sulla tempia

Jorge: Adesso andiamo nel nostro appartamento
Martina: Abbiamo un appartamento?
Jorge: In realtà è di Luis un mio amico francese
Martina: Amico francese eh? Hai amici da tutte le parti del mondo?
Jorge: *ride* beh non posso farci niente se sto simpatico a tutti
Martina: Comincio a chiedermi quante ragazze hai avuto
Jorge: Fidati non vorresti saperlo, voglio dire sono così tante che non si contano neanche sulle dita
Martina: Mmm…

Mi allontanai da lui un po’ delusa devo dire, ma il tempo di fare un passo che lui mi aveva afferrato il polso e quasi gli cadevo addosso

Jorge: Dai scricciolo stavo scherzando, inoltre la mia relazionepiù duratura è stata con Stephie ma sai una cosa?
Martina: Cosa?

Chiesi giusto per…ero ancora arrabbiata da quello che mi aveva detto e ora metteva pure Stephie nella conversazione

Jorge: Per nessuna di loro avrei fatto quello che sto facendo per te

Mi strinse tra le sue braccia e io sorrisi ricambiando. Era odioso ma spesso anche dolce e romantico.

Jorge: Andiamo?

Annuii e prendemmo un taxi
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Lodovica picchiettava irritata il suo piede per terra

Lodovica: Allora?
Ruggero: Ti sono mancato?
Lodovica: Neanche un po’
Ruggero: Mmm…sai io so dove sono Jorge e Tini

Il piede di Lodo smise di picchiettare

Lodovica: Dove?
Ruggero: Te lo dico solo in cambi di un bacio
Lodovica: Che?!
Ruggero: Un bacio, uno piccolo…qui *indicò la sua guancia sinistra*
Lodovica: Mmm…
Xabiani: Lodo!

Xabiani si stava avvicinando ai due che si voltarano a guardarlo. Il ragazzo dai capelli scuri aveva le mani nelle tasche, era tranquillo ma il suo sguardo verso Ruggero era ostile. Arrivato dietro la ragazza le cinge la vita e le da un bacio sulla gunacia

Xabiani: Ciao Ruggero
Ruggero: Xabi
Lodovica: Ruggero puoi dirmi dove sono Jorge e Tini
Ruggero: Mmm…domani!...forse
Lodovica: Che!?
Xabiani: Scusa e perché non puoi farlo adesso?
Ruggero: Perché domani è più divertente e poi ho la scusa perfetta per tornare a vedere te volpina
Lodovica: Ti ho detto di smetterla di chiamarmi così! Non mi piace!
Xabiani: Io e lei stiamo insieme adesso
Ruggero: Mmm…si Jorge me lo ha detto ma io non ho fatto assolutamente niente o per caso vuoi dire che ti ho toccata Lod?
Lodovica: Lod? Adesso cambi soprannome?
Ruggero: Beh se vuoi ne trovo altri dieci per te
Lodovica No grazie!
Ruggero: Perfetto allora a domani! Ciaooo

Ruggero si diresse verso l’uscita alzando la mano destra in segno di saluto senza guardare la coppia che era rimasta ferma a guardarlo. Non era cambiato affatto pensò Lodovica, continuava ad avere quel suo atteggiamento strafottente e fiero di sé…quell’atteggiamento che odiava…e quello stesso atteggiamento che la fece innamorare.

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Sotto ordine di Jorge il taxi, ci portò dinnanzi a un palazzo bianco e abbastanza alto. Entrammo dentro e prendemmo l’ascensore, c’erano 12 piani wow! Jorge digitò il numero 7. Ad ogni piano c’erano tre porte, la nostra era la seconda a destra.

Martina: E la chiave?
Jorge: Dovrebbe essere…qui!

Disse lui alzando il portaombrelli e si, sotto c’era la chiave. Fece due girate e la porta si aprì, un appartamento niente male direi. Appena entrati c’è un corridoio bianco, optiamo per lasciare le valige vicino alla porta chiusa dalla sottoscritta e facciamo un giro per la casa. La prima porta a destra è la cucina, i muri sono rossi con dei cerchi bianchi sulla parete dove si trova la porta; la cucina bianca è moderna e molto bella a mio parere, al centro c’è un tavolo attaccato al muro tipo i banconi che si trovano nei locali. Entriamo nel salone c’è il parquet, un divano bianco di stoffa, un televisore al plasma su un mobile color legno scuro anch’esso moderno e i muri erano fatti come se fossero dei mattoni veri e propri. Le ultime due stanze, una era il bagno che aveva il pavimento nero in marmo con dei quadrati bianchi mentre le pareti erano fatte sempre di marmo però erano bianche e portavano una linea nera quasi al centro, anche la vasca aveva le stesse mattonelle. Infine l’ultima stanza era una moderna stanza da letto con uno spazioso letto matrimoniale, le lenziola nere, i cuscini bianchi, i mobili lucidi con le porte scorrevoli degli stessi colori e due comodini bianchi nei laterali. C’era anche una finestra con le persianine nere chiuse. Jorge si buttò a peso morto sul letto con il petto in avanti

Jorge: Io propongo di farci una bella dormita, poi quando ci svegliamo facciamo una doccia e poi andiamo a mangiare

Mi gettai anche io a peso morto ma con la schiena

Martina: Ci sto!

Ci togliemmo le scarpe e infilammo sotto le lenzuola posando la testa nei nostri cuscini e così cademmo in un sonno profondo. Apro gli occhi attentamente mentre una luce calda illumina la stanza. Sono sul letto da sola, quando mi rendo conto che qualcuno dietro di me tira delicatamente le ciocche dei miei capelli. Mi volto ancora assonnata e vedo Jorge ai piedi del letto con un paio di jeans e a dorso nudo che mi sorride

Jorge: Buongiorno scricciolo
Martina: Mmm…buongiorno
Jorge: Alla fine abbiamo preso una vera e propria botta di sonno
Martina: Perché?
Jorge: Perché sono le 9:15. Perché non vai a farti una doccia? Così poi scendiamo e andiamo a fare colazione
Martina: Mmm…si tra cinque minuti

Dissi richiudendo gli occhi e affondando il volto nel cuscino, lo sentii ridere quando una pacca sul sedere mi fece sussultare

Martina: JORGE!!!
Jorge: Adesso scricciolo, alzati

Risi e poi sbuffai cercando la forza di alzarmi. Mi misi un paio di jeans e una t-shirt nera con la scritta “bad girl” bianca. Scendemmo giù e proprio di fronte casa c’era un bar molto carino, somigliava a quei bar inglesi nei film di Sherlock Holmes e con mia sorpresa il mio ragazzo sapeva parlare un francese perfetto

Jorge: Che c’è?

Chiese dopo aver fatto l’ordinazione dato che lo guardavo a bocca aperta

Martina: Tu parli il francese?
Jorge: E il portoghese…e l’italiano, l’inglese, il tedesco e il giapponese ma solo qualche parola in giapponese oh e il russo. Perché?

Scossi la testa alzando le mani e lui rise. D’un tratto il suo sguardo si fermò sul televisore alle mie spalle così mi voltai per guardarlo anche io. C’era una donna bionda con gli occhi verdi, doveva avere 37 anni su per giù, una gonna blu a tubino una camicia nera e una giacca dello stesso colore della gonna. In poche parole era bellissima.

Martina: Chi è?
Jorge: La nuova moglie del sindaco a quanto pare
Martina: La conosci?
Jorge: Non mi pare però il suo volto non mi è nuovo l’ho già visto da qualche parte. Ha l’accento argentino quando parla

Mi volto per riguardare la donna che parla in francese e mi rendo conto che anche io credo di averla già vista. Jorge prende il suo cellulare. C’erano 5 chiamate di Lodovica così mentre aspettammo l’ordinazione lui la chiamò per rassicurarla. Parlammo anche con tutti gli altri e la sua adorata sorellina gli fece una sfuriata per la storia di Ruggero. Era passata una settimana da quando stavamo a Parigi e non passava giorno che non ci mettevamo in contatto con l’Argentina. In realtà spesso capitava che ci contattavamo anche più di una volta. Era un venerdì pomeriggio e io e Jorge stavamo facendo la spesa.

Jorge: Vado a prendere il latte credo sia di là
Martina: Si va bene, abbiamo lo zucchero?
Jorge No stiamo usando le bustine del bar…e credo che il proprietario se ne sia accorto

Risi mentre lui si allontanava e presi un pacco di zucchero

Xxx: Si certo Alejandro

Al sentire quel nome mi volto di scatto, alle mie spalle c’è un uomo vestito con un abito grigio e una cravatta rossa. Ha i capelli bianchi ed è abbastanza robusto, la cosa strana è che sta parlando la nostra lingua. Scuoto la testa, no non può stare parlando con mio padre, insomma in un mondo così grande vuoi vedere che proprio…naaa. Con il capo basso mi dirigo verso il carrello ma mi scontro con qualcuno

Martina: Oh mi scusi, cioè pardon o…

Il ragazzio biondo con gli occhi azzurri dinnanzi a me scoppia a ridere e io lo guardo interrogativamente. È alto e credo che abbia la mia età

Xxx: Sei argentina?

Sbatto le palpebre più di una volta

Martina: Si, anche tu?
Xxx: Diciamo che sono franco-argentino sono nato in Argentina, mio padre è argentino, mia madre francese e vivo qui da quattro anni…e tu bocciolo?
Martina: Emm…non sono il tipo di persona che racconta la sua vita a un estraneo
Xxx: Hai ragione, permettimi di presentarmi. Io mi chiamo Pierre

Disse prendendomi la mano destra e baciandomela

Pierre: Tu sei…?
Martina: Fidanzata, quindi se vuoi scusarmi

Dico ritraendo in fretta la mia mano

Xxx: Pierre vieni qui

Mi volto e vedo che l’uomo che stava parlando a telefono ha chiamato il ragazzo

Pierre: Eccomi papà
Xxx: Perfetto Alejandro, mandami una foto attuale di Martina

Spalanco gli occhi. Una foto attuale di MARTINA?! Ok no! Troppe coincidenze, il pacco di zucchero mi cade di mano e non riesco a chinarmi per raccoglierlo. Dal fondo del corridoio vedo Jorge che mi si avvicina e raccoglie il pacco

Jorge: Scricciolo ma che fai? Tutto ok?

Mi volto verso l’uomo con il telefono e i suoi occhi grigi si paralizzano nei miei.






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Ta daaaaaaaaaa ve l'aspettavate la meta? Si lo so ci ho messo un secolo ad aggiornare ma hey sono iniziate le vacanze di Natale! Per il prossimo capitolo aspetterete meno ù_ù ...forse lol. Comunque nel prossimo capitolo vi posto anche la foto di un montaggio Jortini a Parigi che ho fatto eofjejr *W* volevo postarlo qui però poi se lo avrei fatto la meta sarebbe stata chiara a tutti no? Dunqueeeee secondo voi succederà qualcosa tra Lodo e Ruggero? Voi vorreste che succedesse qualcosa tra Lodo e Ruggero? lol...domanda successiva ma chi sarà mai la donna bionda che hanno visto Jorge e Tini in televisione? E l'uomo nel supermercato, davvero una bizzarra coincidenza oppure l'uomo con cui parlava a telefono era proprio il padre di Tini?................bah misterooooooooooooo (io lo so lalala io lo so lalala io lo sooo lalala *w*)
Appuntamento al prossimo capitolo e spero che anche questo vi sia piaciuto *W*
Un grazie speciale a tutte quelle che leggono e commentano la mia storia siete oeifjoejfoeif
Besos a todosssssss <3

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Capitolo 24
*** Parigi ***


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~~Xxx: Ok allora aspetto la tue email

Sento il braccio sinistro di Jorge avvolgermi la vita e vedo l’uomo spostare lo sguardo agli scaffali dinnanzi a lui

Jorge: Scricciolo che ti prende?

Sua voce è appena udibile per fare in modo che sia l’unica a sentirlo

Martina: Andiamocene
Jorge: Va bene, adesso paghiamo e usciamo

Ci dirigiamo verso la fine del corridoio quando Jorge si ferma di colpo al sentire…

Pierre: Ciao ciao dolcezza, a presto

Guardo Jorge che si è paralizzato, sta per voltarsi ma gli afferro il braccio per fermarlo

Martina: Ti prego ignoralo e andiamo avanti
Jorge: Non senza avergli dato almeno un pugno
Martina: Jorge ti prego!

Lui Sospira roteando gli occhi e poi guarda quel ragazzo

Jorge: Lei è MIA

Mi strinse a lui continuò a camminare. Sentivo la risata di Pierre ma in quel momento non mi importava di niente, avevo solo paura di quell’uomo. Pagammo in fretta il conto e appena fuori proseguii a passo veloce trascinandomi Jorge dietro, la mia mano sinistra intrecciata nella sua

Jorge: Scricciolo vuoi rallentare? Che succede?
Martina: Andiamo a casa, te lo spiego lì.
Jorge: Ok

Appena arrivati Jorge posò le buste della spesa sul tavolo e mi guardava andare avanti e indietro per il nervosismo. Mi afferra il polso e mi attira a se avvolgendo il mio corpo con le sue braccia. Mi aggrappo a lui stringendo la sua maglia in due pugni. Come sempre lui sapeva come prendermi. Mi diede un bacio sul capo per poi posarvi il suo mento sopra

Jorge: Cos’è successo?
Martina: Quell’uomo Jorge, il padre di quel ragazzo…era a telefono con un uomo che si chiama Alejandro
Jorge: E tu hai pensato che fosse tuo padre?
Martina: Jorge ha detto di mandare la foto attuale di “Martina” e se fosse davvero mio padre?
Jorge: In tal caso abbiamo un problema, ma non impossibile da risolvere. Tini te l’ho già detto non ti lscero mai va bene?

Scioglie l’abbraccio per prendere saldamente il mio volto tra le mani. Gli sorrido e annuisco e lui mi da un bacio sulla punta del naso e poi sulle labbra.

Jorge: Sei congelata, vuoi che accenda il camino?

Annuisco col capo mentre lui si dirige verso il camino. Io mi avvicino ai fornelli e decido di preparare la cioccolata calda

Jorge: Tiniii vienii

Sento la voce di Jorge provenire dal salotto. Spengo il fuoco e verso la cioccolata in due tazze per poi andare a sedermi davanti al fuoco, lui mi aspetta con una coperta rossa in stile scozzese di lana tra le mani. Mi sorride seduto al mio fianco e poggia la coperta sulle mie spalle

Jorge: Hai fatto la cioccolata?
Martini: Si

Tendo a lui una delle due tazze

Jorge: è bello il fuoco vero?
Martina: Si, è bello e caldo

Rispondo poggiando il capo sulla sua spalla continuando a gustarmi la mia cioccolata mentre parliamo del più e del meno. Lui mi fa sedere sulle sue gambe in modo da coprire anche la sua schiena. Finita la cioccolata poggiamo le tazze a terra io poso il mio capo sulla sua spalla destra chiudendo gli occhi. Sento la sua mano calda accarezzarmi la guancia

Jorge: Sembri un angelo

Sorrido e quando sento le sue labbra posarsi sulle mie apro leggermente gli occhi per poi richiuderli, poggio la mano destra sulla sua guancia rispondendo al bacio. Delicatamente si stende su di me poggiandomi con la schiena sul pavimento. Quando ci separiamo i nostri volti sono illuminati dalla forte luce del cammino e i nostri occhi brillano per il nostro amore. Ci sorridiamo ancora e lui torna a premere le sue labbra sulle mie, prenderne possesso sempre di più per poi scendere sul mio collo. Inclino la testa all’indietro per concedergli un accesso più facile mentre accarezzo i suoi capelli. Afferrò i bordi della mi maglietta e la tolse lentamente scoprendo poco a poco il mio busto. Un formicoli percorre tutto il mio corpo che come al solito si era già arreso al suo volere, non che ciò mi dispiacesse ovviamente. Così anche quella notte fu magica, nostra e del nostro amore una volta e ancora…finché non crollammo stanchi, rilassati e soddisfatti. Sono distesa su un pavimento e il mio uomo sopra di me. Stringo le braccia intorno al suo collo e gli do un bacio sul capo, adoro svegliarmi insieme a lui…anche se è sul pavimento. Volto il mio sguardo verso l’orologio, segna le 8:10 è ancora presto e sono ancora stanca, richiudo i miei occhi e riprendo a dormire. Quando riapro gli occhi sono le 10:00, mi accorgo che non ho più il peso di un altro corpo addosso, di fatti Jorge non è su di me né al mio fianco. Mi sollevo con la schiena reggendomi sul gomito sinistro mentre con la mano destra mi coprivo coperta. Mi guardo intorno afferro la mia biancheria e la indosso, mi alzo in piedi e prendo anche la maglietta bianca di Jorge che come al solito mi arriva quasi alle ginocchia, afferro la coperta e me la metto sulle spalle dirigendomi verso la cucina. Lui è lì seduto di spalle al bancone della cucina applicato a fare non so cosa. Mi avvicino da dietro e gli cingo la vita lasciandogli un bacio sul collo

Martina: Buongiorno
Jorge: Buongiorno

Mi siedo sulla sgabello al suo fianco e poggio il mento sulla sua spalla, lui mi da un bacio sulla fronte facendomi chiudere gli occhi e poi tornò con lo sguardo sul foglio davanti a lui

Martina: Cos’è?
Jorge: Il resoconto di quanto abbiamo speso e di quanto ci rimane
Martina: E?...
Jorge: E dobbiamo trovarci un lavoro alla svelta se non vogliamo cominciare a digiunare
Martina: Io ho una carta di credito possiamo…
Jorge: No Tini, anche io ho le carte di credito ma non possiamo usarle, ci metterebbero due secondi a rintracciarci
Martina: Mmm…e allora che si fa?
Jorge: Te l’ho detto tesoro dobbiamo trovarci un lavoro
Martina: Ma chi assumerebbe una che a stento sa dire buongiorno in francese?
Jorge: Tranquilla troveremo qualcosa
Martina: Okey…quello è cappuccino?
Jorge: Si l’ho fatto portare dal bar qui giù dovrebbe essere ancora caldo

Mi alzo e mi avvicino ai bicchieri di cartone contenenti il cappuccino ancora caldo, li prendo entrambi e quando mi volto Jorge e di fronte a me e prende il suo bicchiere

Jorge: Merci
Martina: De rien

Gli rispondo sorridendo e lui ricambia. Finito di fare colazione andai a farmi una doccia e quando uscii Jorge era già vestito; mi vestii e proprio quando stavamo per uscire bussano alla porta

Martina: Chi sarà?
Jorge: Non lo so, aspetta

Jorge apre la porta e un ragazo coi capelli ramati e gli occhi marroni entra abbracciandolo

Xxx: Jorgeee quel plaisir de te revoir
Jorge: Luiisss pour moi aussie

Rispose lui ricambiando l’abbraccio e dietro…Luis credo si chiami, entrò una ragazza poco più alta di me, capelli biondi e occhi azzurri, ha un fisico da modella direi

Luis: Jorge te presente mon amour Chantal
Chantal: Ravi de te rencontrer
Jorge: Enchanté mademoiselle

Risponde lui dandole un bacio sulla guancia io invece guardo il trio confusa

Jorge: Tesoro vieni

Mi chiama lui tendendomi la mano sinistra

Jorge: Luis Elle est ma petite amie Martina, Martina lui è Luis il proprietario della casa e lei è Chantal la sua ragazza
Luis: Enchanté
Chantal: Bonjour
Martina: Bonjour…

Cerco di dire non sbagliando la pronuncia. Intanto Jorge e Luis intraprendono una discussione troppo veloce perché io possa capirla e Chantal cerca di parlare con me

Martina: Emm…je ne…ne comprends pas?...
Chantal: Oh scusami pensavo parlassi il francese

Con mia sorpresa invece è lei che parla lo spagnolo, anche se il suo accetto francese è molto evidente

Martina: No ma tu parli spagnolo?
Chantal: Si lo studio da tre anni perché mi piace moltissimo
Martina: Che bello qualcuno con cui comunicare allora!
Chantal: Certo! Puoi contare su di me per qualsiasi cosa Martina
Martina: Grazie mille Chantal, puoi chiamarmi Tini
Jorge: Tini!!!

La voce euforica di Jorge mi fa voltare di scatto verso di lui

Jorge: Luis ha detto che suo zio potrebbe assumerci come camerieri nel suo ristorante
Martina: Entrambi?
Jorge: Si!
Martina: Ma è fantastico!
Jorge: Si! Andiamo a fare un giro con loro e poi oggi ci portano al ristorante
Martina: Oh d’accordo!

Luis e Chantal ci portarono a visitare alcuni locali di Parigi, siamo anche saliti sulla torre Eiffel, fino ad ora c’eravamo stati solo una volta e di sera, devo dire che anche di giorno è bella ma la sera è assolutamente più…wow. Abbiamo mangiato in un fast food e poi siamo andati al ristorante. Lo zio di Luis sembra una persona molto rigida; fatto ciò andiamo in giro per i negozi e verso le 19:00 torniamo a casa

Martina: Perché hai preso un menù dal ristorante
Jorge: Per fartelo imparare tesoro
Martina: Che!?
Jorge: Si hai bisogno di impararlo
Martina: Carino da parte tua
Jorge: Lo so, che ore sono?
Martina: Le 19:00
Jorge: Quindi in Argentina sono le 15:00 no?
Martina: Si
Jorge: Ok chiamo Lodo
Martina: Hey metti il vivavoce

Due squilli e immediatamente si sente il caos dall’altra parte del telefono

Lodovica: ma hanno chiamato me!
Facundo: Ingiustizia
Candelaria: Volete stare zitti!?
Lodovica: Jorge!!!
Jorge: Ciao sorellina
Lodovica: Cia…
Ruggero: Ciaoooo Jorgeeee
Jorge: Ruggero!? Che ci fai lì?
Lodovica: Ormai viene qui a rompere tutti i giorni! Come state?
Jorge: Bene voi?
Alba: Ci mancateee
Diego: Si è vero non potreste tornare in fretta?
Jorge: *ride* stiamo facendo il possibile
Martina: Anche voi ci mancate
Dj: Qui è una noia senza voi
Mercedes: Già persino far scappare i prof. a gambe elevate è diventato noioso
Jorge: Lo dite perché senza di me siete una massa di incapaci
Tutti: Heyyy
Xabiani: Ruggero non credi di stare esagerando?
Ruggero: Perché?
Xabiani: Togli la mano dalla spalla della MIA ragazza!
Lodovica: Calma!
Diego: Allontanatevi tutte due e facciamola finita!
Jorge: Quoto con Diego

Jorge dice ai ragazzi ciò che abbiamo fatto oggi e loro ci raccontano di quello che succede in collegio. Devo dire che è strano sentirli dire che la preside ci difende in ogni caso Jorge ha suggerito di fare il gioco del silenzio quando veniamo interpellati. Finita la conversazione io e Jorge ci mettiamo sul divano a guardare la televisione. Lui è steso con le gambe sul divano e io su di lui mentre mi accarezza i capelli.

Martina: Dovremmo andarci di nuovo…sulla torre Eiffel intendo, però di sera, è più bella
Jorge: Si sono d’accordo
Martina: Jorge cos’altro potremmo fare? Voglio dire prima o poi dobbiamo tornare in Argentina no?
Jorge: Si scricciolo, ma io non ho ancora un piano e non mi viene in mente niente
Martina: Neanch’io so cosa possiamo fare
Jorge: Sai vorrei capire perché i nostri genitori ce l’hanno così tanto tra loro
Martina: Io non ne ho idea…però non voglio che ci dividano
Jorge: Non lo faranno piccola, non lo faranno

Mi da un bacio sul capo e poi mi stringe tra le sue braccia. Il Giorno seguente fu il nostro primo giorno di lavoro, passò una settimana e dato che non avevo imparato ancora il menù mi avevano messo a pulire i piatti e spazzare il pavimento quando ce n’era bisogno. C’è un ragazzo, si chiama Patrick che si comporta in modo mm…come dire troppo affettuoso (?) e questo fa irritare non poco Jorge.

Patrick: Violetta, je peux te aider

Dice lui mettendosi dietro di me e le sue mani sulle mie

Martina: EH!?

D’un tratto lo sento allontanarsi di colpo e voltandomi vedo che Jorge lo ha spinto bruscamente e in questo momento lo guarda in cagnesco

Jorge: Patrick c’est la dernier fois que t’avertis, rester loin de ma petit amie

Patrick sorride in modo quasi provocante e poi si allontana

Jorge: Tini, vai a spazzare per favore
Martina: Si

Rispondo asciugandomi le mani e uscendo fuori. Guardo l’orologio sono le 20:00 in Argentina quindi saranno le 16:00…chissà cosa staranno facendo…con il lavoro è difficile riuscire a chiamarli
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Lodovica: Grr RUGGERO LASCIAMI IN PACE!
Ruggero: Ma dai che ti costa dirmi di si?
Lodovica: Ti ricordo che sono fidanzata!
Ruggero: E allora? Ti ho chiesto di venire a prendere un gelato non di venire a letto con me
Lodovica: Senti Rugge…
Altoparlanti: L’alunna Lodovica Comello è attesa in direzione, ripeto l’alunna Lodovica Comello è attesa in direzione
Ruggero: Parlano di te
Lodovica: Si ho sentito
Ruggero: Ti accompagno
Lodovica: Non ce ne bisogno
Ruggero: Lo farò lo stesso
Lodovica: Mi chiedo perché mi abbiano mandato a chiamare
Ruggero: Qualche marachella?
Lodovica: Avrebbero dovuto chiamare tutta la classe
Ruggero: Vuoi che entri con te?
Lodovica: Sinceramente preferirei che te ne andassi soprattutto prima che ti veda Xabi, lo fai arrabbiare
Ruggero: Non è colpa mia eh

Lodovica rotea gli occhi esasperata e continua a camminare finché non arrivano davanti alla porta della direzione

Ruggero: Ti aspetto qui
Lodovica: Vattene!

Lodovica apre la porta ed entra…

Lodovica: Ma cosa…Mamma…Alvaro…
Anna: Ciao tesoro

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Jorge era uscito fuori a buttare la spazzatura del ristorante, stava per rientrare dentro quando senti’ qualcuno piangere

Jorge: Ma cosa…

Si avvicinò a quel vico scuro e vide un bambino a terra che stava piangendo, a causa del buio gli ci vollero alcuni secondi per focalizzare bene l’immagine

Jorge: Matias?!

Il bambino si zittisce e alza il capo per guardarlo

Matias: Leon…Leon!!!

Matias si alza in piedi e tira su col naso per poi buttarsi addosso a Jorge cingendogli la vita e riprendendo a piangere. Jorge resta fermo per qualche secondo e poi ricambia la abbraccio stringendolo a se.
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Stavo spazzando per terra tranquillamente, avevo quasi finito quando…

Xxx: Ciao Martina, Martina Stoessel…

 








Lodo. Jorge. Tini. Tre personaggi un guaio a testa lol ma cosa sarà mai? bah

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Capitolo 25
*** La donna in rosso ***


~~Xxx: Ciao Martina, Martina Stoessel…

Di nuovo lui, lo stesso ragazzo della settimana scorsa, Pierre. Resto paralizzata non sapendo che fare e poi forzo un sorriso

Martina: Mi dispiace signore credo che lei abbia sbagliato persone
Pierre: Tu dici? Io non credo proprio
Martina: Il mio nome è Violetta signore, e se non le dispiace stiamo chiudendo quindi la pregherei di uscire
Pierre: Martina tuo padre ha mandato una tua foto al mio quindi la tua fatica è inutile

Mi zittisco non sapendo cosa dire quando la porta che collega la sala alla cucina si spalanca e vedo Jorge uscire con un bambino in braccio

Pierre: Jorge Blanco suppongo

Dice guardandolo, Jorge resta con lo sguardo impassibile mentre io mi volto di nuovo verso lui

Jorge: Non so chi tu sia ne chi stai cercando ma credo che tu ti sia confuso, in ogni caso ti ripeto di stare lontano dalla MIA ragazza dato che non hai ben capito il concetto
Pierre: La tua ragazza eh? Quindi nessuno di voi due ha mai sentito parlare di me suppongo
Jorge: Non è nostra abituidine parlare delle nullità, tesoro va a prendere le tue cose torniamo a casa

Mi indica la cucina col capo e io annuisco agitata e dirigendomi verso questa

Jorge: Il ristorante è chiuso signore può tornare domani se vuole, arrivederci

Il tono freddo di Jorge mi fa rabbrividire, Pierre sorride lo posso sentire e poi si dirige verso l’uscita. Entrati in cucina prendiamo le nostre cose e poi ce ne andiamo. Il bambino che era tra le braccia di Jorge era Matias che a quanto pare si è addormentato tra le lacrime.

Martina: Lui sapeva i nostri veri nomi!
Jorge: Non devi perdere la calma, non così!
Martina: Dobbiamo andare da un’altra parte Jorge
Jorge: Non andremo da nessun’altra parte sta calma
Martina: Ci hanno scoperti!
Jorge: Non è ancora detto e in ogni caso non mi lascerò intimidire da un moccioso chiaro?

Arrivammo fuori la porta di casa e Matias si svegliò strofinandosi gli occhi

Matias: Dove siamo?
Jorge: A casa nostra moccioso

Lo poggia delicatamente sul divano mentre io chiudo la porta e mi avvicino ai due seduti sul divano. Mi siedo accanto a Matias dall’altro lato mentre lui cerca ancora di svegliarsi

Martina: Cos’è successo?
Jorge: è quello che voglio sapere anche io, non sei riuscito a trovare tua madre?
Matias: Io…si l’ho trovata
Jorge: E?
Matias: Lei non mi vuole più
Jorge: Cosa significa che lei non ti vuole più?
Matias: Ha detto che lei ora si è risposata con un sindaco e lui non può permettersi scandali e ha detto che io dovevo trovare un’altra famiglia

Vedo la delusione nei suoi occhi lucidi nonostante abbia lo sguardo fisso sul pavimento io e Jorge ci lanciamo uno sguardo, lui lo abbraccia e io cerco di accarezzargli i capelli fino a quando non si addormenta di nuovo

Jorge: Lo porto nella stanza accanto alla nostra

Annuisco mentre lui si alza con Matias in braccio, intanto io mi immergo nei miei pensieri, non posso fare a meno di pensare a quel ragazzo. Ha detto che suo padre è in contatto con il mio, le braccia di Jorge avvolgono il mio corpo attirandomi verso di lui.

Jorge: A che stai pensando scricciolo?
Martina: Quel ragazzo…dovremmo cambiare città
Jorge: Non cambio città solo per via di un’imbecille
Martina: Ma lui mi ha confermato che suo padre e il mio sono in contatto
Jorge: Se dobbiamo affrontare tuo padre non mi tirerò certo indietro…è qualcosa che prima o poi devi succedere non possiamo scappare in eterno capisci?
Martina: Si hai ragione ma se lui ci dividesse?
Jorge: non glielo permetterò vedrai

Mi da un bacio sulla fronte e mi lascia riposare tra le sue braccia.

Jorge: Sai, io invece pensavo alla madre di Matias
Martina: La madre di Matias?
Jorge: è stata crudele, una donna così non dovrebbe neanche avere figli. Pensa solo a se stessa e ai soldi

Le labbra di lui si incurvano in una dura linea e tutto il suo corpo si irrigidisce. È arrabbiato con quella donna e così distrattamente mi chiedo se abbia un rapporto simile con sua madre e poi penso a un’altra cosa

Martina: Jorge?
Jorge: Si?
Martina: Ci pensi quando avremo un figlio tutto nostro?
Jorge: Un figlio?
Martina: Si, ti ci vedo a fare il padre
Jorge: Interessante, quindi avremo un solo figlio giusto?
Martina: No! Avremo cinque figli
Jorge: Ah si? Cinque figli? E Magari hai anche deciso il sesso?
Martina: Il primo sarà maschio la seconda e la terza femmine e gli ultimi due saranno dei gemelli
Jorge: Vedo che hai calcolato proprio tutto eh complimenti
Martina: E vivremo in una casa enorme
Jorge: In una casa enorme?
Martina: Si certo, una di quelle in stile americano, moderne con un giardino enorme e i ragazzi vivranno nel nostro stesso quartiere

Lo sentii ridere e stringermi a lui ancora più forte
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Alvaro: Lodovica mi stai facendo innervosire! Smetti di fare la bambina e parla! Dov’è tuo fratello?

Lodovica continuava a tenere la bocca gonfia come un palloncino senza dire una parola

Alvaro: Cos’è il gioco del si….il gioco del silenzio, è questo che stai facendo vero?

Lodo roteò gli occhi continuando a non proferire parola

Anna: Lodovica Comello!!!

La porta si aprì ed entrò Ruggero

Ruggero: Salve, permesso…scusate l’interruzione. Lodo c’è un professore che ti sta cercando…è alto con i capelli biondi, gli ho detto che eri qui e avevi da fare ma non ha voluto sentire ragioni…vieni?
Lodovica: *Libera l’aria dalla bocca* Si certo, con permesso!
Alvaro: Aspettate un attimo Ruggero?!
Anna: Tu sei in questo collegio?!
Ruggero: Si no più o meno devo andare ciao!

Ruggero afferrò il polso di Lodovica prima che gli adulti potessero aggiungere un’altra parola e la trascinò fuori iniziando a correre. Quando furono sicuri di essersi allontanati abbastanza dalla direzione i due si fermarono, si piegarono in due per poggiare le mani sulle ginocchia e recuperare fiato. Recuperato il fiato si scambiarono uno sguardo per poi ridere

Lodovica: Hai visto le loro facce?
Ruggero: Altro che! Non ci stavano capendo niente, mi guardavano spaesati
Lodovica: E non hai visto le loro facce quando facevo scena muta
Ruggero: Immagino!

Una sottile risata e poi uno sguardo che fece tacere entrambi

Ruggero: Siamo una bella squadra io e te

Diede un passo in avanti e acarezzò la sua guancia sinistra, intanto Xabiani camminava per i corridoio con le mani nelle tasche finché non si trovò davanti quella scena che lo paralizzò. Il ragazzo dai capelli ramati si avvicinava lentamente alle labbra della mora, Lodovica guardava le labbra di lui avvicinarsi sempre di pià, adesso poteva sentire il calore del suo fiato. Xabiani sentiva il suo cuore perdere un battito, mentre pregava chisà quale santo che ciò che si trovava davanti a lui era solo un incubo. La ragazza sospirò

Lodovica: Ruggero, no

Lodovica diede un passo indietro per allontanarsi da Ruggero che aprì di colpo gli occhi. Il cuore di Xabi cominciò a tranquillizzarsi anche se non del tutto.

Ruggero: Dammi un’altra possibilità, io ti amo ancora
Lodovica: Mi dispiace ma hai avuto la tua occasione
Ruggero: Non sapevo cosa stavo facendo
Lodovica: Vedi Rugge…non è solo la questione della seconda possibilità, il fatto è che adesso c’è un’altra persona nel mio cuore, io amo Xabi e l’amore che provo per lui è vero. Ti voglio bene Rugge e per dimostrarti che non ti porto rancore ti propongo di tornare ad essere amici, come ai vecchi tempo

Lodovica sfoderò uno dei suoi splendenti sorrisi capaci di far ingelosire anche il sole. Tanto Ruggero come Xabi la guardavano inteneriti, mentre uno dei due aveva un velo di malinconia nei suoi occhi quelli dell’altro brillavano. La mora prese il volto del ragazzo di fronte tra le mani e gli diede un bacio sulla guancia

Lodovica: Pensaci e fammi sapere, ora devo andare ciao!

Lodovica corse via e lui si toccò la guancia, lo sguardo del secondo ragazzo si posarono sulla figura della mora che stava correndo e decise di andarle dietro
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Non so come ne quando però credo di essermi addormentata, Jorge mi solleva dal divano e mi porta in camera nostra suppongo. Ho ancora gli occhi chiusi mentre sento i rumori dei cassetti che vengono aperti e poi richiusi, dopo un po’ avverto la sua presenza al mio fianco

Jorge: Dai vieni qui dolcezza

Mi tira a sé togliendomi dolcemente la maglietta e infilandomi quella del pigiama mentre apro di poco gli occhi lasciandolo fare come se fossi un pupazzo tra le sue mani. Dopo aver infilato la maglietta mi getto a peso morto con la schiena sul letto e decido che non ho più le forze per “collaborare”. Mi sfila i jeans attento a non scuotermi troppo e mi viene da sorridere mentre mi infila i pantaloni del pigiama per poi coprirmi con le coperte e darmi un bacio sulla fronte. Il sole comincia ad accecare i miei occhi, questa e una di quelle poche occasioni nella quale odio a morte il sole. Sento qualcosa sfiorarmi la schiena facendo si che dei piccoli brividi perocorrano l’interno del mio corpo. Ormai ero abituata quella sensazione, volto il capo verso la parte del letto di Jorge ancora con gli occhi chiusi e le punte delle sue dita sfiorano delicatamente il mio collo fino ad arrivare alle labbra. Lì si ferma e chiudendo quattro dita in un pugno restano sotto al mento mentre il pollice preme le mie labbra. Sospiro socchiudendo di poco la bocca attendendo che lui mi baci, lo fa preme dolce mente le sue labbra sulle mie e poi mi stringe a sé. Apro l’occhio destro e vedo il capo di Matias

Martina: Lui che ci fa qui?

Chiedo aprendo entrambi gli occhi e spostando il mio sguardo assonnato su Jorge

Jorge: Non ne ho idea, quando mi sono svegliato l’ho trovato qui a dormire
Martina: Mmm…sta ancora dormendo?
Jorge: Si credo di si

Mi accoccolo sulla spalla destra di Jorge richiudendo gli occhi

Martina: Oggi è festa a lavoro vero?
Jorge: Si, oggi dedicheremo tutta la giornata a noi e faremo un giro per Parigi
Martina: Ah si?
Jorge: Si
Martina: E cosa pensi di fare con lui?

Chiesi indicando Matias con lo sguardo, lui scrolla le spalle.

Jorge: Verrà con noi
Martina: Okey, hai preparato la colazione?

Chiedo notando il vassoio sul suo comodino

Jorge: Si! Tieni

Mi passa una tazza di cappuccino e io gli sorrido, poi guarda Matias e gli afferra entrambe le braccia per portarlo più su avvicinandolo a noi. Gli fa poggiare il capo sul suo addome e comincia a dargli dei piccoli colpetti sulla schiena

Jorge: Matias…Matias svegliati
Matias: Ho sonno
Jorge: Lo so
Matias: E se lo sai perché mi svegli?
Jorge: Perché abbiamo da fare
Matias: Da fare cosa?
Jorge: Tu alzati
Matias: Ma mi scoccio
Jorge: Ti sto per buttare la tazza di latte calde addosso
Matias: eh!?

Il bambino apre subito gli occhi sedendosi con le cabe incrociate di fronte a noi e scruta Jorge con lo sguardo

Matias: Non lo faresti?
Jorge: Vuoi scommettere?
Martina: Se fossi in te non lo farei

Matias mosse rapidamente lo sguardo da lui a me e poi di nuovo a lui che annuì; Matias afferrò la tazza di latte che Jorge aveva nella mano sinistra e iniziò a berla

Matias: Sei un rompi scatole
Jorge: Tranquillo, nessuno può battere te
Matias: Mmm…ma dove andiamo?
Jorge: A fare un giro per Parigi
Matias: Io voglio restare qui
Jorge: E non ci puoi restare qui
Matias: Ma perché no?
Jorge: Perché io ho detto di no
Matias: Ma come non vuoi stare da solo con la tua fidanzata?
Jorge: Si certo ma purtroppo non posso
Matias: Si invece, mi lasci qui e il gioco è fatto
Jorge: Non ti lascio qui Matias
Matias: Uffa che pignolo
Jorge: Obbedisci prima che ti arrivi un ceffone
Matias: Uffa! Sei brutto e antipatico
Jorge: Non mi importa va a lavarti marmocchio

Mi facevano venire da ridere, Matias gli fece la linguaccia poggiando la tazza vuola sul letto e dirigendosi verso l’latro bagno. Sentiamo il rumore della porta del bagno essere sbattutta

Jorge: E NON SBATTERE LE PORTE!

Guardo Jorge mentre volta lo sguardo verso di me

Jorge: Scricciolo va a lavarti anche tu dai
Martina: Altrimenti che fai? Dai un ceffone anche a me?
Jorge: Mmm…no le cose che potrei fare a te sarebbero ben altre

Sorride maliziosamente togliendomi la tazza da mano per poggiarla sul suo comodino insieme a quella di Matias. Si butta si di me schiacciandomi col suo e premendo le sue labbra sulle mie, la sua lingua si intrufola immediatamente nella mia bocca mentre io lo accolgo, avvolgo le braccia intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua cintura. Continuo a stringerlo a me e afferro i suoi capelli con la mano destra, mentre la sua scende dalla mia spalla al mio posteriore stringendolo con forze; mi fa inarcare la schiena per spingermi di più verso di lui mentre inizio a perdere il lume della ragione sentendomi accaldata. Quando si stacca dalle mie l labbra contro la mia volontà entrambi ci guardiamo in silenzio, ansimanti intenti a recuperare fiato

Martina: Forse dovresti farti un’altra doccia…con me

Suggerisco con voce roca ancora affannata mentre con il dito indice della mano destra traccio il profilo dal suo naso, al suo petto

Jorge: Non sai quanto mi piacerebbe scricciolo, ma purtroppo abbiamo un bambino in casa

Metto il broncio e poi cogliendolo di sorpresa capovolgo la situazione mettendomi a cavalcioni su di lui, e bloccandogli i polsi sopra la testa per poi baciarlo nello stesso modo selvaggio di poco fa ma in un arco di tempo molto più breve.

Martina: Come vuoi tesoro sei tu che ci perdi

Gli faccio l’occhiolino e mi alzo dal letto ma immediatamente lui mi afferra il polso facendomi cadere di nuovo con la schiena su di esso per tornare a baciarmi sopra di me come poco fa

Jorge: Mi stai facendo impazzire e mi stai anche torturando
Martina: Touché amore
Jorge: Troverò una soluzione
Martina: Oh ne sono sicura

Gli do una spinta facendolo cadere di nuovo di schiena sul materasso e mi alzo andando in bagno soddisfatta dell’effetto ottenuto. Sorrisi come una stupida, non so se è possibile ma sentivo che ogni giorno il nostro amore diventava sempre più grande; per quando ancora avrei potuto reggere? Quanto mancava perché il mio cuore scoppiasse per il troppo amore che provavo per lui? Non lo so, ma in questo momento mi sento come se niente importasse a parte noi.
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Intanto al collegio le coppiette erano sedute intorno al solito banco, anche oggi niente professore chissà perché…le fanciulle erano sedute sulle gambe dei loro cavalieri giocando a carte mentre Ruggero giocava solo seduto al contrario su una sedia

Facundo: Vedo
Diego: Tris di re
Lodovica: Guardate e piangete tesori scala reale!
Ruggero: Ma non è possibile!
Candelaria: Di nuovo!?
Alba: Io non ci sto più a giocare con lei
Mercedes: Hai un culo esagerato!
Lodovica: Dici? A me sembra proporzionato che dici tesoro?

Xabiani rise alle sue parole e si avvicinò a lei baciandolo e facendo scendere la sua mano sinitra sul sul posteriore della ragazza facendole aprire di scatto gli occhi

Xabiani: eccome!
Lodovica: Xabi!

La ragazza cercò di trattenere la risata dando un leggero schiaffo al fidanzato mentre tutti ridevano. A far tacere tutti è il rumore della porta che viene spalancata da…

Lodovica: Francisco?!
Dj: E tu che ci fai qui?
Candelaria: Non ci sono anche i tuoi genitori vero?
Francisco: No sono venuto da solo
Ruggero: Scusate, chi lui essere?
Alba: è il fratello maggiore di Tini
Lodovica: Come mai sei venuto?
Francisco: Ho scoperto il motivo del perché le nostre famiglie si odiano tanto e non solo
Diego: Che cosa significa non solo?
Francisco: Dobbiamo contattare immediatamente mia sorella e Jorge!

I ragazzi si scambiarono uno sguardo confusi
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Uscita dalla doccia indossai un paio di jenas blu scuro con i brillantini dorati sulla parte davanti, una maglietta bianca fatta a canottiera a firomaniche con il disegno dorato di un diavoletto e gli stivali marroni da cowgirl. Mentre mi sto aggiustando i capelli sento il suono di una mano che bussa alla porta

Martina: Avanti
Matias: Vilu?
Martina: Entra
Matias: Vilu, Leon ha detto di dirti che andava a prenotare un tavolo al ristorante della suite qui accanto per stasera, ci aspetta lì

Martina: Ah si?, tu sei pronto?
Matias: Si
Martina: Ma non sono gli stessi vestiti di…

A quel punto mi resi conto dell’enorme stupidaggine che stavo per dire

Matias: Si ma non ho altro io…
Martina: Si ma sta tranquillo oggi compreremo sicuramente qualcosa per te
Matias: Dici sul serio?

Vidi i suoi occhi brillare e il sorriso illuminare il suo volto e ciò mi fece rilassare dall’enorme figuraccia fatta poco fa

Martina: Certo! Adesso andiamo da Jo…Leon
Matias: Si andiamo!

Mi diressi verso di lui e Matias mi prese la mano, afferrai la mia borsa che era sul divano e uscii chiudendo a chiave la porta. Ci dirigiamo verso l’hotel accanto ed entriamo nel ristorante. Cerco di individuarlo, è al bancone seduto di spalle. Sto per avvicinarme quando vedo una donna posare una mano sulla sua spalla; ha un vestito rosso molto attillato che arriva poco sopra al ginocchio con delle pieghe e le maniche ricamate. I capelli lunghi ricci e castani e le scarpe nere con il tacco, quella donna ha il fisico di una modella. Al vederla Jorge sorride e lei si butta tra le sue braccia, si conoscono! Ed ecco di nuovo quella sensazione che non provavo dall’ultimo tentantivo di Jessica di baciare il MIO ragazzo, si quella sensazione lì, quella che ti fa pulsare il sangue nelle vene nel modo sbagliato…la gelosia.

Matias: Chi è quella donna la conosci?
Martina: NO

Rispondo a denti stretti

Matias: è molto bella vero?

Fulmino Matias con lo sguardo e lui osserva immediatamente il pavimento. Sto per avanzare di un passo quando qualcosa o meglio qualcuno mi tira per il polso facendomi scontrare il mio petto con quello di lui

Xxx: Finalmente sola Martina, senza il tuo cane guardia…io e te abbiamo un discorso in sospeso giusto?
Martina: Pierre! Dannazione lasciami!
Pierre: No carina sta calma! Che ti piaccia o no adesso noi parleremo perché tu mi appartieni chiaro?




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Tadadadaaaaaaaaaaa
No ok con il vero suono del piano fa più effetto ammettetelo. Comunqueeeeee finalmente ho postato! (Non odiate me per il ritardo, odiate i miei prof sarebbe più ragionevole la cosa eh). Dunqueeee cosa ve ne sembra di questo capitolo? Spero vi sia piaciuto finalmente scopriremo qualche segreto ed ecco che ne spunta pure un altro lo so lo so....starete pensando e mo chi è questa? Eeeeee....non lo posso dire però so eh ù_ù Allora io sono davvero tanto contenta di vedere che la mia ff vi piace tanto tanto dalla serie "OMG" e vi consiglio di perdere il prossimo capitolo non solo perché ci capirete qualcosa in più ma anche perché sarà un bel pò Jortinoso *W*
Anche se praticamente tutti i capitoli di questa ff lo sono. Qual'è stata la vostra scena preferita di questo capitolo?
Beh come al solito vi ringrazio tanissimo, tutte/i voi lettorici/lettore sopratutto voi che avete la pazienza di recensire, ora la smetto di assillarvi e vi dico ciaooooooooo a tutteeeeeeeeeee lol
Baci baci <3

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Capitolo 26
*** Segreti ***


Cerco di divincolarmi dalla stretta ma non riesco, lui è più forte

Matias: Lasciala! Lasciala stare

Matias comincia colpirlo con dei pugni mente lui se la ride sto per mettermi a gridare quando lo vedo cadere a terra. Mi volto alla mia sinistra, Jorge gli aveva appena dato un forte pugno in piena faccia facendolo cadere per terra. Matias è dietro di lui che si tiene stretto alla sua gamba, io mi butto tra le sue braccia e lui mi stringe a se con il braccio destro

Jorge: Hai qualche problema di comprensione francesino? Te lo ripeto per l’ultima volta STA LONTANO DALLA MIA RAGAZZA. Il pugno che ti ho appena dato sarà una carezza parogonato a ciò che ti farò la prossima volta. Andiamo

Pierre si tocca il muso per togliersi qualche goccia di sangue mentre Jorge mi prende per mano tirandomi fuori di lì, con l’altra mano stringe Matias.

Jorge: Ti ha fatto male scricciolo?
Martina: Un po’

Affermo osservando il segno rosso intorno al mio polso, sento la stretta intorno alla mia mano stringersi

Jorge: Torno dentro e lo faccio fuori
Martina: No tesoro non è necessario, sul serio

Affermo lasciando la sua mano per cingergli la vita mentre camminiamo e lui avvolge il braccio sinistro intorno alla mia dandomi un bacio sulla fronte.

Matias: Jorge chi era quello?
Jorge: Ancora non lo so e non mi interessa
Matias: Ha la faccia da insopportabile
Jorge: Infatti è insopportabile…aspetta un attimo…mi hai chiamato Jorge?
Matias: Emm…io…si….
Jorge: Tu come…da quanto lo sai?
Matias: Emm…dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti?
Jorge: Cosa!?
Matias: Ti ho rubato il portafoglio ricordi? C’era scritto il tuo vero nome e il suo beh l’ho visto mentre si era addormentata in aereo…cercavo di capire perché voi scappavate
Jorge: E perché non lo hai detto subito?
Matias: Perché non volevo farvi allarmare che ne so!
Martina: Jorge credo che Pierre volesse dirmi qualcosa
Jorge: Non mi interessa Tini devi stare lontana da quel tipo
Martina: Ha detto che suo padre ha una mia foto capisci!? Quell’uomo è in contatto con mio padre!
Jorge: Troveremo una soluzione
Martina: Si e quando? Dovevamo trovare una soluzione anche alla storia di mio padre e siamo qui da quasi più di un anno!

Mi afferra il polso per fermarmi e mi guarda negli occhi

Jorge: Sta calma ok? Io sto lavorando a qualcosa
Martina: Lavorando a qualcosa?
Jorge: Si Martina ma ascoltami ti prego, io ho bisogno che tu ti fidi di me
Martina: Io mi fido di te ma…
Jorge: Ma niente! Senti piccola, questa giornata è nostra ok? Non lasciamo che nessuno tanto meno quel Pierre ce la rovinino…per sicurezza probabilmente dovremmo licenziarci dal ristorante, potrebbe averlo detto al padre
Martina: Aspetta e di cosa mangiamo?
Jorge: Stasera a cena ti presenterò una persona molto speciale che ci aiuterà
Martina: Chi?
Jorge: è una sorpresa! Ora pensiamo solo a divertirci e comprare qualcosa a Matias perché ne ha bisogno
Martina: Si certo…però scusa eh ma…*mi avvicino al suo orecchio* con quali soldi?
Jorge: Tranquilla, andiamo

Mi diede un bacio veloce per poi afferrarmi la mano mentre camminavamo, lasciandomi abbastanza confusa. Entrammo in un negozio di vestiti per bemabini e ci guardammo intorno, prendemmo delle felpe, delle magliette dei jeans, delle scarpe…Matias corse nel camerino con una matassa di vestiti, Jorge si sedette su una poltrona che è proprio di fronte ai camerini e mi attirò a se per farmi sedere sulle sue gambe

Jorge: Tu non sei ancora rilassata
Martina: Mi dispiace Jorge ma non ci riesco…è che io penso e penso e…
Jorge: Allora il problema è che non riesci a smettere di pensare?
Martina: Io…

Non riesco a smettere la frase perché le labbra di Jorge si posano sul mio collo facendomi chiudere gli occhi mentre mi stringe a sé sempre più forte avvicinando i nostri petti. Mi lascia una scia di baci arrivando al mio orecchio e mordendomi il lobo

Jorge: Ti stai rilassando scricciolo?

Sussurra con la sua solita voce calda e roca che riesce a farmi salire dei brividi lungo la schiena

Martina: C-cosa?
Jorge: Perfetto vedo che funziona

Mantiene il suo tono di voce e alcontempo le sue labbra raggiongono le mie per baciarmi in modo passionale facendomi sciogliere tra le sue braccia

Matias: Jorge, Martina?

Si allontana rapidamente da me continuando a stringermi tra le sue braccia, lo sguardo di entrambi si posa sul bambino che ci ha appena chiamati

Jorge: Gira su te stesso…secondo me gli sta bene
Martina: Si anche secondo me
Jorge: Va bene, provane un altro Mati
Matias: Oookk

Matias rientrò nel camerino e una signora con il tailleur rosso e la camicia nera si avvicina a noi

Xxx: Pardon monsieur est-ce que vous voulez un peu du café?
Jorge: No madame merci beacoup
Xxx: De rien! Et pour sa soeur?
Jorge: Ma soer?
Xxx: Oui

Vedo che entrambi voltano lo sguardo verso di me e Jorge è sul punto di ridere

Jorge: Emm…No madame vous etez tres jolie mais je et ma petite amie ne voulons rien
Xxx: Sa petite amie?
Jorge: Oui
Xxx: Oh…pardon!

La vedo allungare una mano sulla spalla di Jorge e io la guardo male avvolgendo le braccia intorno al collo di Jorge mentre entrambi ridono e non capisco cosa stanno dicendo. Finalmente quella smorfiosa si allontana

Martina: Ma che voleva quella?
Jorge: Offrirmi un caffè
Martina: Un caffè?!
Jorge: Si
Martina: Con me che sono sulle tue gambe?
Jorge: Credeva che tu fossi mia sorella
Martina: Che?! Glielo hai detto che sono la tua ragazza vero?
Jorge: Ovvio cherie
Martina: E quella sfacciata viene qui e insite pure?! La spenno viva la prossima volta, gli straccio i capelli da testa
Jorge: Ah si glieli stracci?
Martina: Si glieli straccio

Jorge ride e mi da un bacio sulle labbra quando arriva Matias con i nuovi vestiti

Matias: Jorge posso tenerli questi?
Jorge: Si ma va a farti togliere i cartellini
Matias: Ok!

Matias corre sorridente verso la cassiera e noi ci alziamo per prendere i vestiti che ha lasciato nel camerino. Jorge mi stringe a se con il braccio destro dopo aver pagato, il bambino prende le buste e io allungo la mano sinistra infilandola nella tasca posteriore dei jeans di Jorge mentre camminiamo. Ci fermiamo in una pizzeria per pranzo e poi riprendiamo ad andare in giro per i negozi
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Lodovica: CHE NERVI!!!

Esclamò Lodovica battendo il piede destro per terra

Lodovica: Odio quando non mi risponde al telefono!
Candelaria: Forse è occupato!
Lodovica: Allora che mi rispondesse e dicesse “sono occupato!” come faccio a dirgli la storia di Fran?
Diego: Sta calma ok? Prima di tutto andiamo nello studio della direttrice per controllare quella cosa
Facundo: Si mi sembra giusto!
Mercedes: Entro io!
Jerry: Nooo lo voglio fare io
Lodovica: Zitti! Entreremo tutti insieme, io per prima

Lodovica aprì la porta della direzione e vi entrò seguita dagli altri, si sedette alla scrivania della direttrice e accese il monitor. Cominciò a chiudere alcune finestre per aprirne altre quando…

Lodovica: E questo?
Diego: Questo cosa? *si avvicina*
Lodovica: Non ci posso credere, venite a vedere
Jerry: Cos’è?
Candelaria: Ma non è possibile

Un rumore da fuori richiamò l’attenzione dei ragazzi

Xabiani: è lei!
Diego: Svelti andiamo, tutti fuori
Alba: Lodo chiudi tutto
Lodovica: Si ho fatto, andiamo

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Siamo seduti a ristorante aspettando che ci portino l’ordinazione, Jorge mi tiene la mano sinistra accarezzando le nocche con il pollice mentre io mi guardo nervosamente intorno

Matias: Ho fame quando arriva il cibo?!
Jorge: Matias abbi pazienza e sta zitto ok?...Tini?
Martina: …
Jorge: Tini?...
Martina: …
Jorge: Martina!
Martina: Co-cosa?

Chiesi come svegliandomi da un lungo sonno

Jorge: Che ti prende?
Martina: Niente è…è che qui è dove Pierre stamattina…
Jorge: Tini ti giuro che quello deve solo permettersi di entrare nel mio quadro visivo e sarà la volta buona che lo squarto vivo
Matias: Io ho fame

D’un tratto vedo la stessa donna in rosso di questa mattina, è vestita allo stesso modo, si guarda intorno e sorride nel vedere Jorge seduto di spalle. Si dirige nella nostra direzione con un sorriso smaglianete, poggia una mano sulla spalla de MIO ragazzo

Xxx: Amore
Jorge: Heyyy sei venuta!!!

Amore?! Lui si alza sorridente e l’abbraccia come se niente fosse

Jorge: Loro sono Matias e Martina

Dice indicandoci entrambi con un gesto della mano e il fatto che non abbia detto che sono la sua ragazza mi fa irritare ancora di più; per non parlare di come lui continua a cingerle la vita. Mi alzo in piedi e le tendo la mano con un sorriso forzato

Martina: La sua ragazza

Aggiungo lanciando un’occhiataccia a Jorge che osserva interrogativamente

Xxx: Nuria, posso chiederti quanti anni hai?
Martina: Perché?
Xxx: Non so…non è un po’ piccola per essere la tua ragazza tesoro?

Si rivolge a Jorge come se io non ci fossi

Jorge: No lei…
Martina: POTREBBE SMETTERE DI CHIAMARE IL MIO RAGAZZO AMORE E TESORO?
Xxx: Cara, prima di essere tuo lui è mio
Martina: Prego?
Xxx: Quello che hai sentito, io ho più diritti di te su di lui
Martina: Nei tuoi sogni
Xxx: No cara, nei tuoi sogni tu pensi il contrario
Martina: Ma sta…e tu non dici niente?!

Mi rivolgo a Jorge sgranando gli occhi

Jorge: Emm…io…
Martina: Questo è davvero troppo! Ci vediamo a casa!
Jorge: No, Tini!

Mi allontano dal tavolo con i nervi a mille, mi sto avvicinando alla porta quando vengo strattonata per il braccio sinistro

Jorge: Tini
Martina: Jorge lasciami stare! Non è serata!
Jorge: Non essere stupida e torna a quel tavolo
Martina: Non ho alcuna intenzione di tornare lì finché quella donna non verrà mandata via!
Jorge: Ma non posso mandarla via

Non capisce che sta solo peggiorando la situazione?

Martina: ALLORA LASCIMI ANDARE!

Sorride. Ma che c***o ha da sorridere?!

Martina: CHE CAVOLO CI TROVI DI DIVERTENTE?
Jorge: È sempre divertente vederti ingelosire, ma quesa volta non ha senso
Martina: Ah non ha senso?
Jorge: No! Non ha senso che tu sia gelosa di mia madre
Martina: Ah certo non ha senso che io sia gelosa di….di chi?
Jorge: Di mia madre

Sbianco di botto. Tutta la rabbia che avevo nel sangue e nelle vene diventa imbarazzo. Ho gli occhi spalancati, muovo lo sguardo da Jorge a quella donna, Nuria.

Martina: T-tua madre?
Jorge: Si, mia madre. Adesso possiamo tornare a tavola?

Annuisco chinando il capo per nascondere almeno un po’ l’imbarazzo. Sua madre! Quella donna è sua madre!

Jorge: Tini?
Martina: Perché non me lo hai detto prima!? Dio quanto devo esserle sembrata stupida!
Jorge: Naaa....è lei che ha fatto la parte della stupida
Martina: Ma quanti anni ha?
Jorge: 42
Martina: Sembra molto più giovane
Jorge: Si ma ti prego non dirglielo o si monterà la testa

Annuisco mentre ci avviciniamo al tavolo, Nuria stava parlando con Matias che rideva

Nuria: Ma sai che sei proprio un bel bambino?
Matias: Grazie!
Nuria: Prego
Jorge: Mamma
Nuria: Oh, Jorge siete tornati! Credevo di aver esagerato un po’
Jorge: Ma no dai sul serio?
Nuria: Scusami cara, è che mi piace stuzzicare le fidanzate di mio figlio…è una specie di esame e tu lo hai superato a pieni voti!
Martina: Emm…la ringrazio e mi scuso per averla attaccata
Nuria: Non devi chiedermi scusa! Mi è piaciuto come hai saputo tenermi testa…per non parlare di come hai fatto in modo che lui ti venisse dietro

Bisbiglia sottovoce facendomi l’occhiolino

Jorge: Mamma!
Nuria: Ok va bene ho capito! Mi siedo!
Jorge: Grazie!
Matias: Jorge io ho fame
Jorge: Si moccioso lo so, tra poco mangeremo

Jorge mi fa sedere sulla sedia e in breve tempo arrivano le ordinzioni

Nuria: Ho una proposta per voi due
Jorge: Cioè?
Nuria: Beh tesoro, ho pensato a quello che mi hai detto stamattina, il fatto che avete bisogno di soldi ecc..
Jorge: NO!
Martina: No cosa?
Jorge: Non lavoreremo per lei
Nuria: Ma perché no?!
Jorge: Perché no!
Nuria: Uffa quanto sei pesante! Credo che Martina dovrebbe avere voce in capitolo
Martina: Perché non vuoi che lavoriamo per tua madre?
Jorge: Perché è imbarazzante!
Nuria: *Rotea gli occhi* Ogni volta che ti vedo mi ricordi perché ho lasciato tuo padre. Siete così all’antica
Jorge: Mamma!
Martina: Mi scusi ma lei che lavoro fa?
Nuria: La stilista!
Martina: La stilista!?
Nuria: Si esatto
Martina: E cosa dovremmo fare noi?
Nuria: I miei modelli
Jorge: Ti ho detto di no
Martina: Perché no?
Jorge: Martina!
Martina: Cosa?
Nuria: Aha!!! L’ho detto io che mi piacevi
Jorge: Mamma!
Nuria: Vedrai tesoro, i miei vestiti ti staranno a pennello
Jorge: Lei non sfilerà da nessuna parte!
Martina: Perché? Non capisco quale sia il problema
Jorge: Il problema è non permetterò a un paio di persone senza cervello di vedere la mia ragazza in intimo

Ora credo di essere diventata paonazza in volto

Martina: Co-cosa?!
Nuria: Ma hai visto che corpo che ha?!
Jorge: Si mamma l’ho visto IO e solo IO. Fine della discussione
Nuria: Vi servono dei soldi
Jorge: Preferisco stare in mezzo alla strada grazie
Nuria: Quanto sei burbero! Martina dì qualcosa

Adesso gli occhi di entrambi erano puntati su di me

Martina: Emm…ecco io…non mi sembra una buona idea

Vedo Jorge rilassarsi abbassando le spalle mentre sua madre rotea gli occhi

Nuria: E va bene! Farò in modo di non inserirvi nella categoria “intimo” soddifatti?
Jorge: Non so se posso fidarmi di te
Nuria: Sono tua madre!
Jorge: Appunto!
Nuria: In ogni caso i soldi vi servono
Jorge: Puoi sempre fare la brava mamma e darmeli e basta come stamattina
Nuria: Hahahaha…NO
Martina: Beh se non dobbiamo fare sfilate in intimo io non vedo dove sia il problema
Jorge: Mia madre è il problema, non è così affidabile
Nuria: Non posso costringervi a fare qualcosa che non volete quindi…
Martina: Dai Jorgeee

Lui sospira e rotea gli occhi

Jorge: E va bene!
Nuria: Alleluia!
Jorge: Aha…cambiando argomento, mamma tu sai niente del perché il padre di Martina ce l’ha tanto con papà e viceversa?
Nuria: Mmm…com’è il tuo cognome?
Martina: Stoessel
Nuria: Stoessel…fammi pensare…Alejandro Stoessel?
Martina: Si

Vedo il suo sguardo farsi improvvisamente serio e profondo

Nuria: Capisco…

Osserva un punto fisso del tavolo persa nei suoi pensieri e per qualche secondo il silenzio regna sovrano

Nuria: Adesso devo andare! Offro io
Jorge: Cosa?! Come sarebbe a dire devo andare?
Nuria: Ne parleremo la prossima volta tesoro, ora devo incontrare una persona molto importante e non posso permettermi di arrivare tardi
Jorge: Ma se hai passato praticamente tutta la tua vita ad arrivare tardi
Nuria: Taci moccioso, ci vediamo domani ragazzi, questo è il mio biglietto da visita così saprete dove venire a cercarmi, è stato un piacere conoscervia, a domani!

La donna si alza e va via. Dal suo attegiamento non mi sembra nervosa, al contrario è stata molto calma e professionale un po’ diversa dalla donna che mi si era presentata all’inizio

Jorge: A volte penso che mia madre sia bipolare!
Matias: Che vuol dire bipolare?
Jorge: Che soffre di doppia personalità
Matias: A me sta simpatica tua madre
Martina: Si anche a me
Jorge: Mmm…

Una volta a casa, Matias fece una corsa in camera sua per mettersi il suo nuovo pigiama, io e Jorge invece ci dirigiamo nella nostra stanza, indossiamo anche noi il pigiama e poi ci infiliamo sotto le coperte

Martina: Tua madre è simpatica
Jorge: Si, aspetta a dirlo
Martina: Perché?
Jorge: In pratica è come se avessimo firmato un contratto di morte
Martina: esagerato
Jorge: Non conosci mia madre

Risi e poi mi poggiai col capo nelli incavo del suo collo chiudendo gli occhi, lui mi strinse a sé e così ci addormentammo. Il giorno dopo alle 10:20 ci trovavamo nell’enorme azienda di sua madre. C’erano tantissime persone che si muovevano freneticamente a destra e sinistra, tantissime sarte, tantissimi disegni, tutta gente vestita in modo professionale ognuna con la propria scrivania...beh le sarte erano quelle vestite in modo più normale. C’erano delle ragazze e dei ragazzi che camminavano su una passerella con dei libri in testa, suppongo serva per il portamento…l’arredamento è tutto moderno, pareti sono nere con delle sagome di modelle in posa disegnate col bianco, i parquet è nero e i lampadari hanno delle luci al neon molto potenti, inoltre non ho ancora trovato una stanza piccola e senza specchi.

Nuria: E questo invece è il camerino
Martina: Anche questo “Piccolo” vedo
Nuria: Si tesoro beh…

Vedo un ragazzo senza maglietta passare, è alto ha i capelli mori, un fisico molto ben scolpito, mi sorride mi fa l’occhiolino. All’improvviso sento la mano di Jorge sui miei occhi

Martina: Hey ma…
Jorge: Va bene possiamo andre via da qui!
Martina: Jorge non vedo niente
Jorge: E niente c’è da vedere, cammina su

Mi viene da ridere mentre Jorge mi trascina via sempre con la mano sugli occhi

Nuria: La prima sfilata si svolgerà domani sera
Jorge: Domani sera?! Mamma potevi anche avvisarci tipo…un’ora prima no?!
Nuria: Ne terrò conto la prossima volta! Vieni Tini, ti mostro i capi che dovrai indossare
Martina: Si eccomi
Jorge: Emm…io vado
Martina: Dove vai?
Jorge: A fare una cosa
Martina. Cosa?
Jorge: Scusa Tini è una faccenda privata

Inarco un sopracciglio una faccenda privata?

Jorge: A più tardi
Martina: Più tardi quando?
Jorge: Più tardi!

Jorge si allontana correndo e lasciandomi lì come un’idiota con mille domande. Adesso ci sono dei segreti anche tra di noi? A riportarmi coi piedi per terra è il fastidioso suono del mio cellulare

Martina: Pronto?

Rispondo senza neanche vedere chi è perché la mia testa è da tutt'altra parte, solo ora mi rendo conto di aver commesso un errore.




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Ta daaaaaaaaa, grazie al fatto che i bidelli hanno occupato la suola ora ho un pò di tempo libero e sono riuscita a compleatre sto capitolo lol adesso continuo a scrivere echissà magari il prossimo capitolo potrebbe arrivare in settimana o tipo quella successiva  non so lol
Cosa avranno scoperto Lodo e gli altro nel pc della preside? Vi aspettavate che la misteriosa "donna in rosso" fosse la madre di Jorge? hahaha secondo me no nessuna lo ha sospettato. Che ne pensate del nuovo lavoro di Jorge e Tini? Audace no?...ma non si metterenna nei guai? Chissà....hey ptorei farvi le foto del loro servizio fotografico che ne dirte? xD
Ma cose più importanti....cosa ci sta nascondendo Jorge? E al telefono......chi sarà?
Misteri...misteri...e segreti...............................................xD
Grazie mille a tutte voi lettrici che mi sostenete sempre, non mi immaginate quanto mi fa piacere leggere le vostre recensioni e i vostri messagio che mi chiedete di continuare ='D tropo bello. Grazie mille a tutte siete fantastiche baci. <3

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Capitolo 27
*** Scricciolo ***


~~Xxx: ERA ORA!!!!!! No dico STAVO PER CHIAMARE LA POLIZIA TI RENDI CONTO?!

Mi rilasso e tiro fuori un sospiro di sollievo mentre mi viene da ridere ascoltando le urla di rimprovero della mia migliore amica

Lodovica: E TU RIDI?! TRA TE E MIO FRATELLO NON SO CHI È PIÙ CAPRA
Martina: Va bene, va bene hai ragione ma abbiamo avuto da fare
Lodovica: Da fare?! Non c’è niente più importante di me!!!
Martina: No, certo!
Lodovica: E quel disgraziato dov’è?
Martina: Vorrei saperlo anche io…
Lodovica: Cosa vuoi dire?
Martina: è andato a fare non so cosa e non so dove
Lodovica: In pratica non sai niente
Martina: Mmm…
Lodovica: Va bene, ascolta ho delle cose importanti da dirti
Nuria: Tini, tesoro devi andare a provare i vestiti per il servizio fotografico
Martina: Emm…si solo il tempo di…
Nuria: No no no tesoro, ti prego il lavoro non aspetta
Lodovica: Ma io questa voce la conosco…
Martina: Lodo devo andare ti richiamo io stasera
Lodovica: Che!? Non ti azzardare ad attaca…
Martina: Ciao! Ti voglio bene *attacca*
Nuria: Va lì dietro tesoro, ti prepareranno.
Martina: Ok

Vado dove mi è stato indicato e ci sono due sarte e una…stilista(?)

xx: Alza le braccia
xxx: In alto la testa

Mi trovo in un’agenzia di moda o in un collegio svizzero?

xx: Capello di paglia, camicia bianca a mezze maniche fascia rossa e pantaloncini di jeans
xxx: La collana quella con la chiave
Martina: Io…
xx: silenzio 

La guardo torva, posso respirare? Mi svestono e mi vestono prima ancora che io possa sbattere le palpebre

xx: Stivali da cowgirl marroni
xxx: Mettili

Dandomeli in mano

Nuria: è arrivato mio figlio

Dice spingendolo dentro

Jorge: Mamma!!
Martina: Jorge
Jorge: Tesoro ma cosa…mamma!
Nuria: Che c’è!?
Jorge: Indovina!
Nuria: Non è vestita in itnimo ha una fascia e una camicia sopra ora non rompere e cambaiti

Una ragazza alta, e bionda gli si avvicina e poggia le mani sui bordi della sua maglietta

x: Posso?

Gli sorride con le sue labbra perfettamente rosse

Martina: Faccio IO!

Dico afferrando il bordo della maglietta di Jorge strappandolo dalle sue mani, lei mi guarda male e si allontana

Martina: Ma che oca

Gli tolgo la maglietta e lui sorride

Martina: Che ti ridi?
Jorge: Amo vederti gelosa

Mi cinge la vita e prima che io possa aprire bocca lui mi bacia divorando letteralmente le mie labbra, non ho la forza di oppormi anche se vorrei fare la parte dell’offesa decido di lasciarla per la prossima volta. D’un tratto qualcuno lo tira via, apro gli occhi e riconosco quella che prima mi stava prendendo le misure. Se prima la odiavo ora la odio profondamente

Xx: Cambia questo jeans con quello lì e metti quelle scarpe
Jorge: E dove mi cambio?
Xx: Qui dove ti vuoi cambiare?

Jorge sbuffa e da le spalle a quelle due signore che già sono voltate di loro, mentre quella bionda non gli toglie gli occhi di dosso e io mi metto davanti a lui per coprirlo.

Nuria: Avete fatto?
Jorge: Si mamma! Si!

Ci hanno fatto un servizio fotografico e ci hanno fatto cambiare una decina di vestiti diversi e diversi, devo ammettere che un po’ mi è piaciuto, io e lui sotto i riflettori come se fossimo una coppia di vip. Inoltre è stato divertente vederlo litigare con la madre più volte per l’abbigliamento che ci era stato assegnato

Nuria: Domani sera vi aspetta la sfilata di moda
Jorge: A che ora è?
Nuria: Le 21
Jorge: Mmm…ok, quanto dura?
Nuria: un paio d’ore e poi si apre il buffet
Martina: Come mai così tante domande?
Jorge: Niente scricciolo, andiamo a mangiare

Propone mettendo il braccio destro intorno alle mie spalle mentre ci dirigiamo verso l’uscita

Jorge: Vieni Mati
Matias: Eccomi

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Lodovica era nell’ufficio della preside seduta al suo posto con i piedi sulla scrivania, Diego invece, era seduto sulla scrivania

Candelaria: Dj metti giù quella palla di vetro potresti romperla
Facundo: è sicuro che la rompe
Jerry: E invece no!
Alba: E invece si

Alba gli prende la palla da mano per rimetterla al suo posto quando la porta dell’ufficio si apre.

Carmen: Ah bene, i professori, l’aula, il giardiniere le stanze volete appropriarvi anche del mio ufficio?
Lodovica: Dobbiamo parlare
Carmen: Parlare di cosa?
Diego: Delle telecamere

Lodovica gira il monitor e la direttrice sgrana gli occhi

Carmen: Ma voi…chi vi ha detto di ficcare il naso nei miei affari’
Xabiani: Dai direttrice dicci la verità, tu ci ami
Carmen: Non ricordo di averti dato il permesso di darmi del tu
Candelaria: Per tutti questi anni lei avrebbe avuto mille occasioni per espellerci eppure non lo ha fatto, perché?
Carmen: Non sono affari che vi riguardano, fuori dal mio ufficio
Lodovica: Nessuno di noi si muoverà di qui finché non sapremo la verità
Jerry: E su! Ammetta che ci adora
Carmen: Non ho mai detto questo
Diego: Ma neanche il contrario
Carmen: *sospira* siete una spina nel fianco
Alba: Un’adorabile spina nel fianco
Lodovica: Coraggio, vogliamo solamente capire
Carmen: Cosa c’è da capire Lodo?
Mercedes: Quanto lei ci vuole bene *sorride*
Carmen: E cosa ottenete se io lo dico?
Diego: Tanto per cominciare una dimostrazione di umanità!
Lodovica: Insomma ha sempre detto che non ci sopportava, che eravamo i diavoli del collegio e che avrebbe colto la prima occasione per buttarci tutti fuori e poter vivere in santa pace
Facundo: Non dimentichiamo che ha anche detto che siamo la rovina del collegio
Carmen: Si siete esasperanti
Candelaria: Nel senso buono?
Carmen: C’è un senso buono?
Xabiani: Apparentemente si

Lo direttrice roteò gli occhi esasperata

Carmen: E va bene Lodo, alzati vi racconterò tutto

Lodovica obbedì e la direttrice prese il suo posto sulla poltrona

Carmen: Ricordo ancora il giorno in cui tu e tuo fratello siete arrivati al collegio

Un lieve sorriso appare sul suo volto con un velo di tristezza mentre fissa un punto fisso della cattedra

Carmen: Quel giorno ebbi avuto una pessima notizia. Io non posso avere figli a causa di un incidente in moto che avevo avuto

I ragazzi sgranarono gli occhi per poi lanciardi degli sguardi di comprensione

Carmen: Tu e Jorge quel giorno…

*flashback*

Carmen: Grazie della fiducia signori, vi prometto che qui i vostri figli riceveranno un’educazione esemplare
Lodovica: Ciaooo mammaaa Ciao Alvarooo
Jorge: Ciaoo Anna ciao papà

*Fine flashback*

Carmen: I vostri genitori uscirono fuori e quando mi voltai verso di voi stavate già correndo all’interno dell’edificio. Avete buttato giù una statua facendola rompere in mille pezzi e svuotato tutto il sacco pieno di foglie gettandole in mezzo al corridoio
Mercedes: Un’entrata degna di loro insomma
Carmen: Si esatto, ma quando siete arrivati voi non è stato di certo meglio Mechi. Siete arrivati tutti insieme e appena vi siete conginunti con Jorge e Lodo avete sfasciato la palestra e fatto licenziare l’insegnante di lettere. Avevo capito subito che eravate dei ragazzi speciali. Voi eravati i figli che non ho mai avuto. Siete la mia famiglia e per quanto possiate farmi arrabbiare l’amore che provo per voi e più forte della rabbia che mi fate sentire
Lodovica: Ooo
Candelaria: Dj stai piangendo?
Jerry: No…mi è solo entrato qualcosa nell’occhio…in tutti e due. Abbraccio!

Jerry si getto sulla direttrice abbracciandola seguito a ruota da Facundo, Alba e tutti gli altri.

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Siamo a letto, io sto leggendo una rivista e lui sta perdendo tempo col suo cellulare

Jorge: Tini?
Martina: …
Jorge: Per quanto ancora hai deciso che non mi parlerai?
Martina: Lo sai

Rispondo categorica. Non gli rivolgerò la parola fino a quando non mi dirà cos’è che mi nasconde.

Jorge: Seriamente vuoi continuare così?
Martina: …

Continuo ad ignorarlo e all’improvviso con uno scatto spegna entrambi i lumi che sono sui nostri comodini

Martina: HEYYYY

Grido senza capire che sta facendo quando sento le sue labbra posarsi sul mio ventre, brividi di emozione non tardano ad arrivare. Dannazione! Lo fa apposta! Solleva ancora di più la maglietta del mio pigiama. Istintivamente le mie mani vanno sotto le lenzuola posandosi sulle sue spalle mentre lui risale il mio corpo con le labbra, arriva al mio petto e mi toglie la maglietta raggiungendo il mio collo. Va bene Jorge, sono debole ma a questo gioco si può giocare in due amore. Mi do uno slancio per finire sopra di lui. Lo bacio sulle labbra profondamente e lascio che le mie mani scorrano sui suoi bicipiti. Passo la lingua sul suo labbro inferiore e lui schiude la bocca permettendomi l’accesso. Premo le unghie nella sua carne e quando riesco a portare la sua lingua nella mia bocca la mordo

Jorge: AH!!! TINI!!!
Martina: Buona notte tesoro!

Dico soddisfatta della mia vittoria, torno al mio posto e gli do le spalle chiudendo gli occhi. Voleva provare a sedurmi per ammorbidirmi? Beh ha perso! Ben ti sta. Il giorno seguente continuai a non rivolgergli la parola anche quando arrivammo da sua madre.

Nuria: E questo sarà il tocco finale mi seguite?
Martina/Jorge: Si
Nuria: Qualcosa non va? Vi noto strani
Jorge: Dillo a lei
Martina: Ah perché adesso sarebbe colpa mia?
Jorge: Si! Ti arrabbi senza motivo
Martina: Senza motivo?! Tu mi nascondi qualcosa
Jorge: Ma chi te lo ha detto a te?
Martina: Allora lo ammetti
Jorge: Non l’ho ammesso, ti stai facendo un film
Martina: Certo! Io mi faccio i film
Nuria: Come non detto…seguitemi per favore

Seguimmo Nuria fino ai camerini dove c’erano parecchi manichini con i vestiti che avremmo dovuto indossare niente. Per la maggior parte a quanto pare stasera avremo dovuto indossare vestiti eleganti

Nuria: Tesoro va a provarti questo per favore, non so se serve una taglia più grande

Dice togliendo i vestiti da un manichino per darli a Jorge, lui sbuffa e poi si dirige verso gli spogliatoi

Nuria: Dolcezza, mi dici che succede?

Chiede guardando me

Martina: N-niente

Rispondo leggermente in imbarazzo

Nuria: Non mentire a me. Si vede lontano un miglio che avete litigato
Martina: è lui!!!

Apro bocca senza neanche pensarci

Nuria: Continua
Martina: Mi nasconde qualcosa e non vuole dirmi cosa!
Nuria: Oh tesoro, non penserai di scoprirlo mettendogli il broncio spero
Martina: Cosa vuole dire?
Nuria: Vedi Tini, Jorge è nelle tue mani farebbe qualsiasi cosa per te perché ti ama. Ma se decide di tenere un segreto e tu dimostri di volerlo sapere facendo una scenata isterica non otterrai niente se non farlo arrabbiare e convincerlo ancora di più a tacere
Martina: Non capisco…cosa dovrei fare?
Nuria: Facile, lo devi sedurre
Martina: Sedurre?
Nuria: Ovvio, se si addolcisce sarà più facile sapere quello che vuoi

Ci rifletto su, voglio sapere quello che mi nasconde? Si. Voglio continuare a trattarlo male? Si perché mi ha fatto arrabbiare. Otterrò qualcosa facendo così? No. E allora Nuria ha ragione, ho solo un modo

Martina: Credo di sapere cosa fare
Nuria: E io potrei darti una piccola mano
Martina: Come?
Nuria: Vieni a vedere la mia linea intima

Seguo Nuria spostandomi da lì e seguendola in un stanza buia. Batte le mani due volte e la luce si accende, siamo circondati da manichini con langerie sexy e davvero stupenda addosso.

Nuria: Scegline una ed è tua

Mi guardo intorno, è una scelta difficile sono tutti molto belli…ma alla fine eccolo. Seta rosso scuro, pizzo nero e sopravveste del medesimo stile coordinato

Martina: Questo
Nuria: Mmm…il rosso rappresenta la passione. Scelta perfetta direi per ottenere quello che vuoi

Mi volto con la faccia verso Nuria e le sorrido. Oh si stasera saprò finalmente cosa mi nasconde Jorge si o si. Quando torniamo ai camerini Jorge e scomparso DI NUOVO. Fisso nervosamente l’orologio nonostante ho delle persone che mi stanno letteralmente addosso dopo un’ora torna. Ho perso la cognizione del tempo, non mi sono neanche resa conto che fuori è già buio. Qui c’è grande fermento prima di una sfilata. Le truccatrici, le modelle, le sarte tutte cercano di dare il 100% e sono in movimento fino all’ultimo secondo e oltre

Xxx: Testa dritta a quando cammini

Ordina una dello staff. Si me lo avete detto mille volte da quando sono qui e cioè da stamattina…a Jorge non dicono niente com’è sta storia?

Martina: Perché io mi becco i rimproveri e tu no?
Jorge: Scricciolo io sono un modello nato, ho sempre avuto una buona postura fin da bambino
Martina: Mmm…anche Lodo sfilava per tua madre?
Jorge: Si qualche volta è capitato e non ti dico il suo entusiasmo

Mi avvicino alla tenda per vedere quante persone ci sono e quasi la bocca tocca il suolo

Martina: Cavolo! È tutto pieno!!!
Jorge: Si…le sfilate di mia amdre fanno sempre il tutto pieno
Martina: Sai, sto cominciando ad avere dei ripensamenti
Jorge: Niente ripensamenti scricciolo, pensa al fatto che ci servono i soldi
Martina: Ma quelli in prima fila sono fotografi?
Jorge: Non importa più scricciolo
Martina: Co-cosa?! Ma Jorge se…
Jorge: Manca poco
Martina: A cosa ti riferisci?
Jorge: Manca poco al nostro ritorno Tini
Martina: Ritorno? Ma…
Jorge: Non possiamo scappare in eterno e inoltre ho trovato una soluzione
Martina: Che soluzione?
Jorge: Ne parleremos stasera scricciolo adesso pensiamo alla sfilata

Avvolge il braccio destro intorno al mio colo per avvicinarmi a sé e darmi un bacio sulla tempia sinistra. Sono così nervosa e ho paura di cadere. Ok posso farcela, devo andare in scena, basta camminare, sorridere girare e mostrare il vestito, poi torno qui. Ripensandoci le modella non sorridono, io devo sorridere? Sospiro si posso farcela

Nuria: Tini tocca a te

Non Posso farcela! Non posso farcela!! Non posso farcela!!!

Nuria: Tini?
Jorge: Che succede?
Nuria: Si è bloccata qui e non da segni di vita
Jorge: Scricciolo?

Tante persone, milioni di persone. Tanti fotografi, milioni di fotografi. Le braccia di Jorge mi avvolgono la vita e la sua voce roca fa eco nel mio orecchio

Jorge: Sei sexy, seducente, belissima e perfetta. Va lì, cammina, sorridi e stendili tutti

Chiudo gli occhi mentre lui fa scorrere le sue mani sulle mie braccia dandomi un bacio sulla guancia e all’improvviso mi da una pacca sul posteriore facendomi sussultare.

Jorge: Forza scricciolo

Mi sorride maliziosamente e io rido scuotendo il capo. Ora sono più tranquilla. Cammino sulla passerella sorridedndo e muovendo leggermente il capo a destra e sinistra. Arrivo alla fine e metto la mano destra sul fianco aspetto qualche secondo e poi giro per tornare dietro le quinte

Martina: Non posso credere di averlo fatto
Jorge: Però l’hai fatto e se istata una bomba

Gli salto addosso, avvolgendo le braccia intorno al suo collo per baciarlo. Dopo un po’ tocca a lui. Finita la sfilata sono le 23:00. Ci avviciniamo al buffet e prendiamo due bicchieri di champagne

Jorge: Torniamo a casa?
Martina: Oh si, sto aspettando con ansia di sapere quale sarà la soluzione

Sorride e mi prende la mano, si fa spazio tra le persone e si avvicina a sua madre che sta parlando con due persone

Jorge: Mamma
Nuria: Vogliate scusarmi…tesoro
Jorge: Noi andiamo a casa, dov’è Matias?
Nuria: Si è addormentato, l’ho fatto partare a casa mia dato che si trova stesso nel palazzo, non è il caso di svegliarlo lascialo dormire lì
Jorge: Mmm…non sono sicuro sia una buona idea
Nuria: Non ti fidi di me?
Jorge: Non è questo. Non so come potrebbe reagire al risveglio
Nuria: Sta tranquillo me ne occuperò io. Voi andate a casa e riposatevi

Nuria mi strizza l’occhio e io arrossisco imbarazzata mentre chino il capo.

Jorge: Buona notte mamma
Martina: Notte Nuria
Nuria: Buona notte ragazzi miei

Mi metto sotto braccio di Jorge e insieme ci dirigiamo verso un taxi che ci porta a casa.

Jorge: Uff…guardarla sembra molto più facile
Martina: Tutto sembra più facile guardandolo
Jorge: Beh si questo è vero

Lui si dirige direttamente in camera da letto e accede la luce del lume vicino alla sua parte di letto togliendosi la giacca, io entro nella e vado dritta in bagno con la borsa chiudendo la porta a chiave.

Jorge: Scricciolo voglio mostrarti una cosa 
Martina: Si? Anche io devo mostrarti una cosa

Dico sorridendo mentre indosso ciò che mi ha dato Nuria

Jorge: Cosa?

Apro la porta del bagno ed esco mordendomi il labbro inferiore. Mi appoggio allo stipite della porta e mi affaccio guardando Jorge. Lui è in boxer, in ginocchio sul letto. Vedo un cerotto enorme sulla parte sinistra del suo petto e ho un sussulto. Immediatamente il mio piano di seduzione cade a picco, sapere ciò che gli è successo ha assolutamente la precedenza

Jorge: Wow

Mi avvicino velocemente al letto ignorando la sua affermazione e mi metto anch’io in ginocchio sul letto di fronte a lui. Poggio le dita della mano destra su quella retina

Martina: Cos’hai fatto Jorge?

Lui sorride e io mi innervosisco ancora di più

Martina: Jorge!!! Dannazione rispondimi! Come ti sei ferito?
Jorge: Scricciolo, sta calma! È tutto okey non mi sono ferito
Martina: E allora cos’è questo coso?
Jorge: è il “segreto” che tu non sapevi. Ora puoi toglierlo

Lo guardo interrogativamente con preoccupazione. Poggio con delicatezze le dite all’angolo di quel coso e lo tolgo. Lentamente scopro la lettera S poi la c…lascio cadere il foglio sul letto e mi copro lo bocca con le mani, stupita. Oh mio Dio!

Jorge: Beh? Non dici niente?

Muovo rapidamente lo sguardo dai suoi occhi per poi ritornare alla scritta “scricciolo” che ha tatuata sul petto all’altezza del cuore

Martina: Non ci posso credere…tu sei pazzo!
Jorge: Si beh…volevo farti una sorpresa ma a quanto pare anche tu l’hai fatta a me

Avvolge le braccia intorno al mio girovita avvicinando il mio petto al suo e io passo l’indice destro sulle lettere che formano il soprannome che lui mi ha dato.

Martina: Jorge i-io non so che dire sono…questo è…wow

Continuo a fissare quella scritta

Martina: Questo è qualcosa che rimarrà per sempre
Jorge: Anche il nostro amore rimarrà per sempre quindi…

Alzo gli occhi e incrocio il suo sguardo. Lo sguardo della persona che amo. Sposto la mano destra sulla sua spalla e poggio la sinistra sull’altra, mi chino e bacio la scritta sul suo petto. Quando alzo il capo lui sorride e muove la sua mano destra posandola sulla mia guancia mentre mi sorride. Mi avvicina lentamente e preme con dolcezza le sue labbra sulle mie. Io rispondo avvolgendogli il collo con le braccia e attirandolo verso di me mentre poggio la schiena sul materasso. Le sue labbra scendono sul mio collo e getto la testa indietro per facilitargli l’accesso, prima che me ne renda conto sta comprendo entrambi con le coperte. Le sue mani scorrono lungo il mio corpo arrivando alle mie cosce. Lì afferra il bordo del mio vestito intimo e lo toglie dolce mente posandolo sul letto accanto a noi. Continua il suo percorso lasciando dei baci sul mio ventre e arriva alla coscia sinistra, gli afferro la mano destra per farlo tornare ad avvicinarsi alla mia bocca. Lui capisce subito e mi accontenta mentre il mio cuore assume già un battito accelerato. Intreccio la mia mano destra nei suoi capelli attirandolo se è possibile ancora più vicino a me. Schiudo le labbra permettendo accesso alla sua lingua. Con la mano sinistra sotto al mento mi solleva lo sguardo mentre si separa lentamente da me contro la mia volontà. Ansimo e lui sorride al contempo i suoi occhi calano sul mio petto e sposta i miei capelli osservando il mio petto. Lui sfiora con le dita il pizzo del reggiseno e io torno a fissare quel tatuaggio, sorrido come una stupida senza motivo. In realtà un motivo c’è. Ho il fidanzato perfetto, il principe che tutte vorrebbero avere, l’amore della mia vita. Mi fa inarcare la schiena per posare l’avambraccio sinistro sotto di essa, allunga la mano destra al gancetto del reggiseno mentre torna a baciarmi il petto. Afferra il reggiseno per il centro e me lo sfila delicatamente lasciandolo cadere a terra. Inizia ad inumidire ogni centimetro della mia pelle e un gemito quasi silenzioso fugge dalle mie labbra. I polpastrelli delle sue dita percorrono i miei fianchi liberandomi anche di ciò che rimane. In modo più frenetico faccio lo stesso con lui mentre la mia pelle va a fuoco. Il suo petto si posa sul mio schiacciando il mio corpo, afferra il mio braccio sinistro e comincia a lasciarmi baci anche su di esso. Arriva al polso e lì posa i suoi denti dandomi un leggero morso e poi lasciandomi il segno della sua bocca. Sorride mentre bacia il palmo della mia mano e poi la posa sul suo petto. Mi bacia la guancia e allo stesso tempo afferra le mie cosce per sollevarle all’altezza dei miei fianchi. << Ti amo >> sussurra al mio orecchio prima di mordermi il lobo << Anche io >> rispondo con la gola secca e la voce roca è l’effetto che mi fa lui. Intreccia le sue dita con le mie e mi costringe ad incrociare le braccia sopra al capo mentre entra dentro di me. Gemo essendo colta di sorpresa e sgrano gli occhi << shh >> sussurra continuando a baciare il mio corpo fremente mentre comincia a spingere lentamente. Chiudo gli occhi e mi mordo il labbro godendomi il momento. Mi morde il collo e so che sta per lasciarmi il segno anche lì, riapro gli occhi e cerco di muovere la braccia ma lui non me lo permette. << Stai buona scricciolo, goditi il momento >> continua a sussurrare con la sua voce roca che riesce a mandare in calore anche il mio cervello. La velocità aumenta così come l’intensità dei baci sulle mie labbra. Intreccia la sua lingua con la mia e io cerco di ridurre il suono della mia voce al minimo ma ad un certo punto me lo rende impossibile << Jo-Jorge! >> dico quando sento di stare per arrivare a quel punto. Inarco la schiena e perdo il controllo, le braccia ancora bloccate e il mio corpo pieno di sudore come il suo. Lo facciamo ancora e ancora fino ad arrivare allo stremo delle forze e spingendoci anche oltre. Cade sfinito su di me posando il suo peso sul mio corpo. Adesso potrei muovere le braccia ma non ne ho la forza. Lascio scivolare le gambe facendole intrecciare con le sue e appena chiudo gli occhi cado in un sonno profondo, immediato, stanca e al settimo cielo come solo lui riesce a farmi essere.
Il giorno dopo non c’è parte del mio corpo che non sia indolenzita. Jorge è ancora sopra di me e le mia braccia sono tese sulla sua schiena. Guardo la sveglia, sono le 10:45. È tardi…

Martina: Jorge…
Jorge: Mm…
Martina: è tardi sono le 10:45
Jorge: Mm…ancora cinque minuti

Rido mentre gli accarezzo i capelli

Martina: Sbaglio o ci siamo invertiti i ruoli?

Tutto assonnato si sforza di fare leva sulle braccia e mi guarda sorridendo, si volta con la schiena dall’altra parte per stendersi sul letto. Mi avvicino e poggio il capo sul letto, il mio dito medio della mano destra ricalca ancora la scritta di quel tatuaggio come a volermi accertare che esiste. Il telefono di Jorge suona e lui si mette il cuscino sulla faccia. Sorrido e allungo il braccio per prendere il cellulare

Martina: Pronto?...si?...emm si Nuria…no il fatto è che siamo rimasti a dormire fino ad ora perché…perché la sfilata è stata davvero estenuante!...si certo la sfilata!...aha…ok un bacio anche a te, ciao Nuria

Riattacco, dal suo tono di voce deduco che non mi abbia creduto, osservo lo schermo del cellulare

Martina: Hai 15 chiamate perse…di Lodo…Diego…Cande…
Jorge: Fantastico! Stabiliremo un nuovo record

Dice togliendosi il cuscino dalla faccia, poggia la schiena alla spalliera del letto e mi tira per il braccio destro facendomi sedere a cavalcioni su di lui

Jorge: Sai adesso cosa ci vorrebbe?
Martina: Una buona colazione? Ho tutti i muscoli dolenti a causa tua
Jorge: No…e poi devi ammettere che sono piacevolmente dolenti

Posa la sua bocca sul mio collo e io sorrido chiudendo gli occhi

Jorge: Un bel bagno rilassante, solo io, tu e…

Sussurra mordendomi il lobo dell’orecchio

Martina: E?...

Chiedo ansimando

Jorge: Il nostro amore

Scuoto la testa posando le mani sul suo petto per allontanarlo ridendo

Martina: Abbiamo finito sette ore fa e ancora non sei sazio?
Jorge: Di te mai…andiamo?

Mi mordo il labbro inferiore e annuisco, lui mi solleva facendomi incrociare le gambe intorno alla sua vita, mi baccia sulle labbra mordendo il mio labbro inferiore quando mi fa sbattere con la schiena contro la parete fredda del bagno facendomi gemere. Chiude la porta con il piede e senza smettere di baciarmi mi stende nella vasca con lui sopra di me e poi apre l’acqua calda. Dopo due ore di totale relax e piacere usciamo dalla vasca.

Martina: Cavolo! È ora di pranzo! Come abbiamo fatto a perdere tutto quel tempo nella vasca?!

Chiedo mentre mi asciugo le punte ancora un po’ bagnate dei capelli con il phone. Jorge ride dietro di me e mi cinge la vita. Entrambi abbiamo solo delle asciugamani a coprire il nostro corpo

Jorge: C’è da chiedere?

Domanda dandomi un morso sul collo

Martina: Jorge! Mi hai già lasciato un segno sul collo e l’altro sul braccio e un altro sul petto adesso

Dico notando solo adesso l’ultimo

Jorge: E allora? È un segno di appartenenza

Mi fa voltare tra le sue braccia per poi baciarmi dolcemente sulle labbra e poi sposta una ciocca di capelli dietro al mio orecchio; in quel momento mi ricordo di una cosa

Martina: Jorge, non mi hai ancora detto la soluzione che hai trovato

Il suo volto diventa serio, fissa il pavimento e sospira.

Jorge: Vieni

Si mette dietro di me spingendomi ad uscire dal bagno sempre con le braccia avvolte alla mia vita come per paura di lasciarmi

Jorge: Non voglio che ti spaventi ok?

Mi dice all’orecchio quando ci fermiamo davanti alla porta del bagno

Martina: Perché dovrei spaventarmi?

Chiedo iniziando a preoccuparmi

Jorge: Puoi dire anche di no a questa soluzione, in tal caso ho già un piano b
Martina: Jorge adesso si, mi stai spaventando

Scioglie la stretta lasciando cadere le sue braccia

Jorge: Apri il cassetto del primo comodino

osservo con attenzione il comodino dalla mia parte del letto e poi mi volto di scatto verso di lui che mi guarda con un sorriso debole. L’ansia mi sale a mille e il cuore perde un battito, mi avvicino nervosamente al comodino e la mia mano tremante si posa sulla maniglia del primo cassetto.





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Bubuuuu eccomi quiiii piaciuto il capitolo? Alloraaa sono stata a Parigi *w* quindi ho deciso che il prossimo capitolo lo dedico a Disneyland perché merita ù_ù hahha si va beh o il prossimo o quello successivo. Manca davvero poco per il ritorno al collegio, ma sarà una cosa volontaria? Vi è piaciuta la storia della direttrice? Quale sarà il piano di Jorge? (Io lo amo avete visto che romanticooo?!?! *W*) Spero davvero che vi sia piaciuto ci stiamo avvacinando al grande finaleeee....................................................o forse no............................................................................
Hahaha a prestooooo vi voglio bene grazie mille di cuore a tutte le lettrici/i lettori della storia particolarmente a voi che recensite, baciii ciaooooooo <3

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Capitolo 28
*** Disneyland ***


~~  Apro il cassetto e vedo una busta di Cartier all’interno; sgrano gli occhi

Martina: OH MIO DIO! MI HAI COMPRATO UN GIOIELLO DA CARTIER!?!?

Cartier è la gioielleria più famosa (e costosa) di Parigi, si trova sullo Champs elysees e la cosa meno costosa che puoi trovarvi all’interno ha un prezzo a cinque cifre

Martina: Come hai fatto a premettertelo?!
Jorge: Mia madre guadagna molto bene

Sorrido non riuscendo a togliere il sorriso idiota dalla mia faccia mentre mi siedo sul letto, apro la busta che contiene un cofanetto rosso di velluto. Il mio sorriso scompare e deglutisco mentre alzo il capo

Martina: Non è quello che io penso che sia vero?
Jorge: Dipende da tu cosa pensi che sia

Apro il cofanetto e resto a bocca aperta difronte all’anello in oro bianco ricoperto per metà da piccoli diamanti di forma quadrata, nel cofanetto c’è anche una luce che illumina il gioiello

Martina: Oh Mio Dio…Jorge questo…questo è troppo non lo posso accettare voglio dire…è bellissimo ma…no!
Jorge: Quindi rifiuti?
Martina: Deve esserti costato un’occhio della testa

Dico continuando ad osservare quell’anello

Jorge: Non pensare al prezzo Tini ma alla proposta

Alzo di scatto la testa

Martina: Che proposta?

Lui sospira e nega con il capo mentre si avvicina di qualche centimetro poi si piega sulle ginocchia e poggia entrambe la braccia sulle mie cosce

Jorge: Martina…ti sto chiedendo se mi vuoi sposare

Lo guardo negli occhi cercando di scovare un pizzico di ironia ma non riesco a trovarlo. Allora non sta scherzando?

Jorge: Non devi dirmi per forza di si. Voglio che tu ci pensi bene perché so che è una decisione importante che cambierà la nostra vita per sempre ma io l’ho valutata e sono sicuro di voler passare il resto della mia vita con te. Ora pensaci intensamente e fa ciò che ti senti, qualsiasi risposta mi darai ciò che provo per te non cambierà okey?

Se ci sposiamo tutta questa tortura sarà finita, i nostri genitori non potranno fare nulla per impedire il nostro amore e noi potremmo tornare in Argentina a vivere nel collegio con i ragazzi. Ma io ho solo 17 anni che tra l’altro ho compiuto da poco, sarei all’altezza di un matrimonio? L’unica certezza che ho è che lui è l’unico uomo che amo e amerò sempre ma può un matrimonio basarsi solo sull’amore? Possiamo noi fare questa follia? Dopo qualche minuto di riflessione che credo a lui sia sembrato eterno (data la sua faccia tesa come una corda di violino) lancio un urlo e mi butto su di lui abbracciandolo e finendo col cadere a terra

Martina: Lo vogliooooo!

Lo sento ridere mentre mi circonda la vita cercando di non farmi prendere una botta troppo pesante con le ginocchia sul suolo

Jorge: Dici sul serio? Non vuoi pensarci?
Martina: Non ne ho bisogno! So che ti amo e so che voglio passare il resto della mia vita con te con o senza anello

Metto l’anello tra noi due e Jorge lo sfila dalla custodia, prende la mia mano e me lo mette al dito. Sorrido e lo abbraccio nuovamente mentre lui ricambia

Martina: Però…

Già…però…mi separo da lui per guardarlo in faccia

Martina: Io ho 17 anni…non posso sposarmi
Jorge: A Las Vegas è sufficiente averne 16

Sgrano gli occhi

Martina: Dici sul serio?!
Jorge: Si, e una volta sposati potremmo tornare in Argentina dove nessuno potrà più farci niente e tra un paio d’anni o di più faremo un matrimonio normale in chiesa con…
Martina: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Lo abbraccio nuovamente questa volta costringendolo a cadere con la schiena sul suolo.
Sono le 13:00 e siamo arrivati a casa della madre di Jorge. È una casa enorma con tutti i confort possibili e immaginari persino apparecchi elettronici del quale non sapevo l’esistenza tipo un propiettatore di vestiti per vedere come ti stanno addosso prima che li indossi…ne voglio uno *-*
Siamo seduti a tavola a mangiare delle pizze che ci siamo fatti portare da una pizzeria napoletana qui vicino

Nuria: Jorge! Matias! Se continuate a strafogarvi così vi affogherete! La pizza non scappa dal piatto!

Jorge e Matias guardarono Nuria con una faccia stralunata e la bocca piena

Jorge/Matias: Che hai detto?!

Si…non si è capita una parola

Nuria: Niente continuata ad ingozzarvi

I due scrollarono le spalle obbedendo a quelle parole

Nuria: Tesoro, ti piace la pizza?
Martina: Si certo è buonissima
Nuria: Allora per quanto tempo ancora resterete a Parigi?
Martina: Non lo so…dipende da Jorge

Entrambe ci voltiamo verso di lui che ha appena finito di mangiare la pizza insieme a Matias e si stanno pulendo il muso con la tovaglia

Nuria: Ci sono i tovaglioli a tavola -.-‘’
Jorge: Ma la tovaglia è più grande
Matias: E poi i tovaglioli sono lontani

Jorge annuisce alle parole del più piccolo

Nuria: *sospira* Per quanto tempo resterete ancora a Parigi?
Jorge: Tre giorni poi andremo a Las Vegas
Matias: “Andremo” include anche me?
Jorge: Si marmocchio
Nuria: Come mai proprio Las Vegas? Jorge non vorrai prendere il vizio del gioco spero!
Jorge: No mamma, tranquilla staremo lì solo due giorni e poi torneremo a Buenos Aires
Nuria: Tornerete a Buenos Aires? Non capisco, perché andate a Las Vegas per soli due giorni?

Io e Jorge ci guardiamo, lui annuisce e io chino il capo per l’imbarazzo mentre sollevo la mano sinistra per mostrare l’anello di fidanzamento. Guardo Nuria di sottecchi, ha la bocca aperta ed è rimasta con il pezzo di pizza sospeso in aria

Nuria: Qu-quello…voi due non…
Jorge: Si mamma, ho chiesto a Tini di sposarmi e lei ha detto di si

La sento gemere prima di posare la pizza nello scatolone e posarsi le mani sulla testa

Nuria: Voi due volete cosa?!
Jorge: Sposarci
Nuria: Jorge hai la minima idea di quello che stai dicendo?
Jorge: Si mamma ti assicuro che ho preso seriamente in considerazione questa cosa prima di lanciarmi…inoltre io non credo che papà mi abbandonerebbe…
Nuria: Non credi che…non sei scappato da Buenos Aires proprio per tuo padre?!
Jorge: In realtà è più per il padre di Tini
Nuria: Jorge non hai un lavoro ti manteniamo ancora io e tuo padre non puoi tenere una famiglia
Jorge: Ma tanto continuerò a vivere nel collegio e poi hey io ho 22 anni
Nuria: Il collegio…tuo padre paga il collegio Jorge ma non può pagare anche Tini è una follia
Jorge: I soldi non ci mancano…non cambierà niente staremo nel collegio anche se saremo sposati
Nuria: Tra tre anni non potrai più stare nel collegio
Jorge: Una casa a Buenos Aires ce l’abbiamo anche se non la usiamo
Nuria: Hai preso in considerazione tutte le opzioni?
Jorge: Si mamma e se finalmente vogliamo vivere in pace a Buenos Aires non abbiamo laternative. Non possiamo scappare in eterno
Nuria: Ne hai già parlato con tuo padre?
Jorge: Non ancora…lui non sa che sono qui
Nuria: Perché non ci parli? Lui odia il padre di Martina quindi non credo gli dirà qualcosa…ma in compenso vuole molto bene a te
Jorge: Non cambierò idea…sono sicuro di amarla
Nuria: Non è questo il punto Jorge. Il punto è che un matrimonio non si basa solo sull’amore la fedeltà e l’onestà. Hai ragione a dire che per fortuna a noi i soldi non mancano ma hai preso in considerazione il fatto che Alejandro potrebbe diseredare sua figlia?

Chiede guardando me. Guardo Jorge che china il capo…evidentemente non lo ha fatto

Martina: Non mi importerebbe! Anche io posso trovarmi un lavoro
Nuria: Da quanto stato insieme?
Jorge: Nove mesi…quasi un anno
Nuria: Quasi un anno…e volete sposarvi…
Jorge: Mamma…abbiamo già tante persone che ci remano contro…non ti aggiungere anche tu

Vedo Nuria sospirare e alzarsi dal tavolo

Nuria: Non ho intenzione di mettermi contro voi due…vorrei solo che rifletteste meglio…pensateci intensamente questi giorni che restate qui.

Non avevo mai visto Nuria così seria in tutta la mia vita…non che la conosca da molto poi ma va bene. In un attimo il suo sguardo serio sparisce e appare uno di quei suoi sorrisi spensierati, si avvicina alla sua borsa e tira fuori qualcosa

Nuria: Un cliente mi ha regalato tre biglietti per l’entrata ai due parchi di Disneyland. Io non ho intenzione di usarli anche perché da sola a Disneyland capirai…quindi non so…magari potete…
Jorge/Matias: NOI!!!!

Scattano in piedi strappandole letteralmente i biglieti da mano

Nuria: Si…lo immaginavo

Mentre i ragazzi esultano Nuria mi si avvicina poggiandomi una mano sulla spalla

Nuria: Sia chiaro, non sono contro di voi e tu mi piaci moltissimo inoltre…so che siete fatti l’una per l’altra ma credo davvero che dovreste pensarci…qualsiasi sarà la vostra decisione io sarò con voi

Le sorrido sapendo che è sincera. Stavamo davvero facendo una follia? Forse dovevamo valutare meglio la cosa.
Il giorno seguente Jorge e Matias non mi hanno dato tregua. Alle otto in punto mi hanno trascinato giù dal letto e portato in bagno ancora mezz’addormentata. Non so dove ho trovato la forza di indossare la mia maglietta nera a mezze maniche dell’hard rock Paris e la gonna scozzese alta in vita con le convers nere. Siamo nella metro purtroppo tutti i posto sono occupati; Jorge si tiene con la mano destra a una delle sbarre che sono nel mezzo del bagone mentre con il braccio destro mi cinge le spalle così da tenere la mia schiena attaccata al suo petto. Sono le 9:45 e il parco è chiuso

Martina: Mi avete fatto fare i salti mortali quando il parco apre alle dieci!!! Siete…grr!!!

Mi innervosisco sedendomi su una delle panchine

Jorge: Dobbiamo solo aspettare 15 minuti! Ma per sicurezza mettiamoci davanti al cancello
Martina: Che?!
Matias: In quale parco andiamo prima?
Jorge: Io propongo gli studios
Matias: Grande! Allora andiamo!
Jorge. Si vieni, muoviti Scricciolo!!!

Li guardo a bocca aperta mentre corrono verso il cancello…ma dove la trovano tutta questa forza di prima mattina!? Sbuffo mentre mi alzo per poi seguirli. Appena il cancello viene aperto Jorge mi prende per mano e mi tira correndo verso non so dove con Matias accanto

Matias: Andiamo qui! Guarda dice attesa solo 15 minuti!
Jorge: Si dai!

Io mi punto con i piedi a terra decisa a non entrare lì

Jorge: Che c’è?
Martina: Non ho nessunissima intenzione di entrare lì
Jorge: Perché no?
Martina: Perché c’è scritto casa del terrore! Faccio schifo in francese ma questo l’ho capito
Jorge: Scricciolo siamo a Disneyland! La cosa più terrificante che puoi vedere è la faccia di Crudelia Demon Andiamo!

Mi tira e io roto gli occhi mentre ci mettiamo in fila. Devo dire che è abbastanza scorrevole…ho un sussulto quando sento delle urla provenire dall’interno di quella casa…Hollywood tower...spero davvero di vedere la faccia di Crudelia Demon. Entriamo all’interno della struttura, c’è un soffitto abbastanza alto dei lampadari enormi, tutto arredato in stile antico e delle gabbie con dei corvi finiti che sono inquietanti…c’è anche il gufo di Harry Potter. Ci fanno entratre in una stanza e dicono qualcosa che non capisco per poi chiudere la porta. Perché chiudono la porta?

Martina: Che ha detto?
Jorge: Che dobbiamo restare sul tappeto

Guardo il tappeto sotto i piedi e sgrano gli occhi

Martina: Perché?! Cosa succede sul tappeto? Cade? Finiamo sotto terra?
Jorge: Non lo so scricciolo rilassati!

Mi da un bacio sulla mano mentre le luci si spengono e un piccolo televisore si accende raccontando una storia  fortunatamente incomprensibile per me mentre mostra le immagini

Jorge: Stelle classici del grande schermo cercavano riposo e relax presso il Gran Hollywood Tower Hotel durante l'età d'oro di Hollywood. Nel 1939, durante una notte cupa di Halloween, cinque anime sfortunate erano entrate nell’ascensore, quando una violenta tempesta ha colpito l'edificio …
Martina: E non tradurre!!!

Dico dandogli in colpo sulla spalla

Matias: Ma io non capisco
Jorge: Eh! Lui non capisce... e quelle persone non sono mai state viste di nuovo. Bruciature nere ancora giacciono nell’ascensore della Hollywood Tower Zone of Terror dove un fulmine ha lasciato la sua firma.

Grandioso! Dovevano raccontarci la storiella! Le luci si accendono e una porta davanti a noi si apre. Jorge continua a trascinarmi mentre ci addentriamo lì dentro…riconosco l’ascensore che ho visto nel filmino

Martina: Oh no no no io non entrerò lì dentro!
Jorge: Sta calma scricciolo è solo una giostra!

Arriva una una che ci dice di posizionarci sul numero 5 e quando le porte dell’ascensore si aprono i nervi salgono a mille porca miseria!

Martina: Che fai!? Non voglio sedermi davanti a tutto
Jorge: La signorina ha detto che dobbiamo sederci sui sedili numeri 5 e i numeri 5 sono davanti a tutto quindi non abbiamo scelta

Mi viene da piangere mentre questi due ridono. Ma perché tutto gira dalla loro parte? Prima pensavo che Disneyland fosse un bel posto…allegro…per i bambini…con topolino…e ora mi trovo in un ascensore maledetta. Quella che lavora qui vestita da facchino ci dice di allacciare saldamente le cinture di sicurezze e vorrei chiederle il motivo…e poi dice una serie di cose che non capisco

Martina: Che cos’ha detto?
Jorge: Di tenere le borse sotto le gambe e che non sono permessi video ne foto ne anche perché non ne avremo il tempo e che ci vedremo dopo se sopravvivremo
Martina: Oh…ASPETTA! COME SE SOPRAVVIVREMO?!

Le luci nell’ascensore si spengono e io mi tengo stretta al braccio di Jorge. Sento l’ascensore salire lentamente arrivando a quello che credo sia l’ultimo piano…davanti a noi c’è uno specchio dove si può vedere il nostro riflesso…d’un tratto sembra che la luce nello specchio si spenga al nostro posto ci sono degli scheletri…

Jorge: Wow che forza!
Matias: Si!!!

IL CORNO! L’ascensore scende di colpo facendo gridare tutti noi all’interno. Davanti a noi c’è un corridoio lunghissimo e alla fine un ascensore con i numeri che si illuminano a seconde del piano…segna il terzo piano e le porte si aprono, gli ologrammi della famiglia morta del video. Saliamo di nuovo su e i fantasmi si sono avvicinati, adesso sono nel mezzo del corridoi che ci invitano ad entrare e io urlo stringendomi di più al braccio di Jorge nonostante l’ascensore sia ferma. Gli ologrammi spariscono e tutto diventa buio…delle piccole luci blu rotonde si accendono nel mezzo del corridoio fino all’ascensore. All’improvviso quest’ultima scende a tutta velocità verso il basso con così tanta forza che il mio sedere si separa dal sediolino mentre tengo gli occhi chiusi. Ho deciso che non aprirò più occhi…saliamo di nuovo con la stessa velocità supersonica mentre urliamo e poi riscendiamo su…in quel momento ho aperto gli occhi per un secondo e visto la mia borsa volare sopra la mia testa a causa della velocità di questo arnese. Apro un po’ gli occhi quando la velocità diminuisce dopo non so quante volte di scesa e salita a tutto gas e davanti a noi vedo tutta Disneyland Studios giusto per farci vedere quanto eravamo in alto.

Martina: Non posso credere che mi avete fatto entrare in una casa abitata dai fantasmi!!!

Grido dando dei colpi sulla schiena di Jorge

Jorge: Ma scricciolo non erano dei veri fantasmi erano degli ologrammi!
Martina: è la stessa cosa!!!

Protesto continuando a picchiarlo

Martina: Crudelia Demon…te la faccio vedere io Crudelia Demon!
Jorge: L’ultimo che arriva al trenino è un pesceee *inizia a correre*
Matias: Ovviamente tu Martina! *Corre anche lui*
Martina: Ma…Jorge!!! Matias!!!

Andiamo su un trenino che ci porta a fare un giro per gli Studios facendoci vedere le statue del Gobbo di Notre Dame, arriviamo a una specie di Vulcano dove ci fanno vedere il filmino di un cartone animato in un televisore che è presente nel nostro vagone, dai lati del vulcano escono due fiamme enormi così potenti che ci fanno avvertire il loro calore, poi torniamo a guardare il cartone sembrano Minnie e Topolino che parlano di un qualche problema con l’acqua che vogliono usare per spegnere il vulcano…ci mostrano l’acqua del cartone che attraversa gli Studios e prima che possiamo rendercene conto una vera cascata d’acqua lassa dal lato opposto del vulcano finendo addosso a noi. Infine ci mostrano le macchine che hanno usato nei film della Disney tipo la carica dei 101. Era tutto così realistico sembra di essere finiti in un vero cartone animato. Arriviamo vicino ad un’enorme statua di Buzz dove Jorge e Matias si sono voluti fare delle foto

Jorge: E se mi arrampico fino al suo braccio?
Matias: Siiiii
Martina: MA CAMMINATE TUTTE DUE!!!

Dico spingendoli prima che facciano una pazzia rompendosi l’osso del collo. Arriviamo a una giostra dove c’è una specie di ferro di cavallo enorme con un vagone che fa su e giù percorrendolo tutto. Per mia fortuna l’attesa è di 56 minuti quindi decidiamo di non farlo. Ci fermiamo alla giostra delle tartarughe di Nemo e lascio che il mio fidanzato e Matias si facciano da soli un giro sul guscio delle tartarughe che va a tutta velocità non so dove e non ho intenzione di scoprirlo.

Matias: è stato fortissimo!
Jorge: Siiii hai visto quando si è fermato di colpo?
Matias: E quando ha fatto quella curva che sembra stessimo per cadere?

Sono sempre più contenta di non essere entrata lì

Jorge: Andiamo nel Rock’n roller coaster dicono che lì le montagne russe sono ancora più forti e c’è anche il giro della morte!
Matias: Che figata!!! Andiamo!!!
Martina: Io faccio un giro sul tappeto magico di Aladdin eh?
Jorge: No questo lo fai!
Ma io non vogliooo

Protesto inutilmente…esco sconvolta da quella giostra IL GIRO DELLA MORTE!? MI STAVA PER UCCIDERE! Ora so perché lo chiamano così! Siccome i due volvano fare i carini dopo avermi trascinato lì siamo andati anche sul tappeto di Aladdin. Successivamente ci siamo seduti su una panchina per mangiare i panini

Matias: Riusciremo a fare tutte le attrazioni in un giorno solo?
Jorge: Credo di no…Disneyland è troppo grande quindi ci ritorneremo un altro giorno!
Matias: Siiii io ci sto!
Jorge: Non avevo dubbi
Martina: Quel giorno ricordatemi di trovare un modo per spezzarmi una gamba così non sarò costretta a venire nelle giostre con voi due!
Jorge: Tanto lo sappiamo che sotto sotto ti stai divertendo, nessuno può venire a Disneyland e non divertirsi!

Finito di mangiare entriamo nell’altro parco, il Disneyland Park. Davanti all’entrata del parco c’è un enorme faccia di Topolino fatta con piante e fiori, facciamo un paio di foto lì e poi entriamo nel parco

Matias: Guarda lì!!! C’è Winnie the Pooh!!! Facciamo la foto con Winnie?
Jorge: Ovvio!!! Andiamo a fare la fila!!!

Okey facciamo la foto con Winnie the Pooh! Sempre meglio che andare sulle giostre che piacciono a loro…Dopo aver fatto un paio di foto con Winnie the Pooh e dopo che Jorge ha capito che non avrebbe mai potuto sollevarlo abbiamo continuato il nostro giro. Il Disneyland park è diviso in quattro zone, Discoveryland, Fantasyland, Adventureland e Frontierland. Siamo andati prima nella zona Fantasyland, questo posto è davvero magico! Tutti i bambini sono travestiti dai loro personaggi Disney preferiti. Ci sono tante principesse Elsa, Aurora, Jazmin, Ariel…tanti pirati Jack Sparrow, tanti Buzz…Matias si fermava ogni tanto a guardare i bambini che passavano

Jorge: Matias?
Matias: Si?
Jorge: Lo vuoi anche tu un costume?

I suoi occhi si illuminarono

Matias: Posso?   
Jorge: Certo! Dimmi chi vuoi!
Matias: Peter Pan!
Jorge: E Peter Pan sia!

Andammo in un negozio di lì che vendeva tutti i costumi della Disney comprò quello di Peter Pan a Matias. Tutti i costumi stavano 70€ bisogna dire che qui a Parigi sono cari in tutti i sensi soprattutto a Disneyland. Entrammo nel castello della bella addormentata nel Bosco dove c’era il vero libro che si vede nel cartone e se lo sfogliavi le pagine anche erano vere! Sulle vetrate enormi c’erano raffigurate varie scene del cartone, quella più bella era quella del quasi bacio tra il principe Filippo e la principessa Aurora…c’era anche una statua dei due che ballavano. In un altro castello c’erano tutte le vetrate che rappresentavano i castelli delle principesse e accanto chiuso in una vetrina un oggetto di ognuna di loro, la rosa della Bella e la Bestia, la mela di Biancaneve, la corona della bella addormentata, la lampada di Aladdin, la scarpetta di Cenerentola…è tutto curato nei minimi dettagli. Dopo ci addentriamo nel labirinto di Alice che con nostra sorpresa…era davvero un labirinto

Jorge: Di nuovo un vicolo cieco!!!
Martina: Ti avevo detto che era di là!
Matias: Ma siamo già passati per di qua

All’improvviso da un cespuglio salta fuori la regina di cuori che grida “Tagliatele la testa!” in francese facendo saltare tutti e tre. Una volta usciti dal labirinto ci siamo fatti delle foto vicino alla spada nella roccia di re Arthur per poi andare nella zona Adventureland, lì siamo andati sul ponte che ci porta sulla nave dei pirati dei Caraibi e Jorge ha immediatamente preso la spada giocattolo che ha trovato

Jorge: In guardia Peter Pan! Io sono il capitano Jack Sparrow!
Matias: Ti sconfiggerò!!!

Mi veniva da ridere mentre li vedevo giocare e scattai qualche foto…e questo dovrebbe diventare mio marito? Tra i due non so chi è più bambino. C’erano anche due pirati con il quale facemmo una foto, attraversammo il ponte traballante dove il mio fidanzato non poté fare a meno di saltare

Martina: Jorge!!! Se continui così cadiamo in acqua!!!
Jorge: Ma nooo le corde sono altissime non si può cadere in acqua!

Siamo andati nella giostra di Indiana Jones un’altra montagna Russa con un effetti sonori che devo dire…mi è piaciuta…UN PO’…Alle 17:00 eravamo tutti quanti in attesa di vedere i carri con i personaggi della Disney…

Jorge: Andiamo!
Martina: Dove andiamo?
Jorge: Perché Assistere allo spettacolo quando possiamo viverlo?

Lo guardai interrogativamente mentre lui mi trascinava non so dove senza farci vedere…mi devo preoccupare?...

Ma dove siamo?
Jorge: Dove ci sono tutti i costumi che usano per la sfilata dei carri! L’ho visto prima
Martina: Non possiamo stare qui!
Jorge: Si invece! Andiamo non hai mai desiderato essere una principessa Disney?

Mi mordo il labbro inferiore guardando il pavimento e lui sorride dandomi un bacio sulla guancia

Jorge: Scegli un costume e cercheremo il nostro carro…Peter Pan tu vai a metterti sulla nave di capitan Uncino
Matias: Signor si signore!

Jorge: Allora principessa?...
Martina: Aurora!
Jorge: E Aurora sia!

Indossai il vestito della principessa Aurora e lui quella del principe Filippo

Jorge: La prossima volta mi fai la cortesia di scegliere un vestito dove il principe non ha la calzamaglia?

Scoppio a ridere

Martina: Tutti i principi Disney hanno le calzamaglie

dico indossando la parrucca poi saliamo su una carro con i cavalli dove sta scritto il cartello “La bella addormentata nel bosco” E quando inizia la musica i carri si muovono. Tutti quanti gridano mentre ci guardano e io rimango stupita nel vedere gli occhi di tutti quei bambini brillare…per loro deve essere come trovarsi nel paese dei balocchi. Vedo Matias sulla barca spararsi le pose di Peter Pan tutto contento, ho capito che non tutti i giorni escono gli stessi personaggi sui carri…siamo stati fortunati a scegliere i costumi di persone che non ci sarebbero dovute essere. Le bambine allungano le mani per cercare di toccarci e io tengo di aiutarli, Jorge mette la mano sulla mia spalla sinistra facendomi voltare verso di lui e poi mi bacia davanti a tutti. Un bacio breve e leggero che fa urlare tutti i presenti di gioia. Quando i carri si fermano scendiamo e tutti i bambini si avvicinano per fare delle foto con noi…beh bambini e anche adulti. Finito lo spettacolo tutti i personaggi stanno rientrando, li sto per seguire quando Jorge mi tira per il polso

Jorge: Ferma!
Martina: Che c’è?
Jorge: Non vuoi portarti un bel ricordo di Disneyland? Il costume della principessa Aurora
Martina: Ma…i costumi servono a loro per…
Jorge: Ne avranno un milione! Cammina

Mi tira ed entriamo nei bagni per toglierci i costumi e li nascondiamo in una borsa. Dopo di che ancora una volta vengo trascinata nell’ennesima giostra pericolosa! Lo space mountain misson 2 un’avventura nello spazio a tutta velocità TROPPA VELOCITA’! Anche queste erano una sorta di montagne russe ma definitivamente erano le più veloci di tutti tra l’altro eravamo in un tunnel buio dove c’erano stelle e luci laser…quando ha fatto il giro a 360° ho fatto il giallo! Alle 20:00 ci radunammo tutti quanti davanti al castello per assistere allo spettacolo dei fuochi. All’inizio c’era proiezione di Wendy e Peter pan su due fontane che si aprivano a ventagli mentre loro parlavano di una nuova avventura. L’ombra di Peter pan scappa via e finisce su un’isola deserta dove trova la lampada di Aladdin, la strofina ed esce il genio che comincia a cantare la canzone del cartone, appare il tappeto e l’ombra di Aladdin viaggia fino ad arrivare a Notre dame dove appare il gobbo Quasimodo che canta la sua canzone. Il tutto proiettato sul castello…si apre un altro ventagli d’acqua mentre i fuochi d’artificio arrivano al cielo, sull’acqua c’è l’ombra di Peter che suona le campane poi cade in acqua e ancora sul castello riprende la proiezione. Arriva il re leone che canta la sua canzone, poi nel palazzo della bella e la bestia Candeliere canta la canzone delle posate e infine l’ombra si trova a combattere contro capitan Uncino venendo salvata da Peter Pan che si riappropria dell’ombra!
Quella giornata fu senza ombra di dubbio INDIMENTICABILE e anche stancante tant’è che appena arrivati a casa nel mio letto crollai. La vibrazione insistente del mio cellulare mi spinge ad aprire gli occhi. Sospiro e guardo l’orologio che segna le 3:00. Il braccio di Jorge è ancora intorno alla mia vita, mi allungo con la mano sinistra per raggiungere il cellulare. C’è un sms che leggo con fatica…a quest’ora la luce del display mi da fastidio, “Scendi immediatamente se non vuoi che tuo padre sappia dove sei” stringo gli occhi per poi riaprirli e rileggere il messaggio...che cosa?!






Yeyyyyyyyy chicas lindaaaassss holaaaaa <3 que tal?
Alloraaa ho deciso di fare un capitolo dedicato a Dinseyland perché...beh perché Disneyland lo merita *-* è tutto così fefjeorfjeojrfoeirjfoejorfjeoifjeo STUPENDO INDESCRIVIBILE! DOVETE ANDARE A DISNEYLAND! Ok mi calmo...allora vi è piaciuto il capitolo? Ci avviniamo sempre più al finale....secondo voi Jorge e Tini si sposeranno o cambieranno idea?.........o forse sarà quel messaggio a far cambiare i loro piani...perché? Cosa accadrà? OMG OMG OMG ANSIAAAAAAAA ALTRO CHE HOLLYWOOD TOWER OMG OMG OMG....Un attimo io so giò cosa succederà *-* no okey allora la mia ansia è passata visto che so già che succede ma voi.................ricordate questo: Vi voglio bene!!! ^-^''

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Capitolo 29
*** Las Vegas ***


~~Scendo dal letto cercando di fare il minimo rumore per non svegliare Jorge, indosso i vestiti che sono sulla sedia, prendo il cellulare e mi dirigo verso la porta

Jorge: Martina dove vai?

Mi fermo di colpo e mi volto verso Jorge che si strofina gli occhi ancora assonnato

Martina: Io…vado a prendere qualcosa da bere
Jorge: Con i vestiti?
Martina: Emm…fa freddo

Scolla le spalle e ritorna a buttarsi sul letto, tiro un sospiro di sollievo ed esco fuori di casa. Fisso di nuovo lo schermo del mio cellulare mentre scendo le scale…non conosco questo numero e non ricordo di averlo mai visto. Alzo il capo e i miei occhi incrociano quelli di Pierre che è fuori al cancello che mi sorride; mi blocco di colpo. Deglutisco e poi riprendo a camminare

Martina: Che cosa ci fai qui?

Chiedo una volta aperto il cancello ma cerco di non farlo entrare

Pierre: Vedi Martina è molto semplice, tu sei la mia promessa sposa quindi o vieni con me immediatamente o dirò a tuo padre dove ti trovi e il povero Jorge verrà arrestato per rapimento di minore
Martina: Non mi ha rapito! Sono qui di mia volontà!
Pierre: Davvero? E il giudice ci crederà?

Lo guardo scioccata scuotendo il capo

Martina: Tu non stai dicendo sul serio
Pierre: Vuoi scommettere?
Martina: Ma insomma! Lasciami in pace

Sto per rientrare dentro ma lui mi afferra il polso

Pierre: Forse non mi sono spiegato Martina. Tu ora verrai via con me

Sto per aprire bocca ma vengo strattonata inidietro, Jorge adesso è davanti a me

Jorge: Forse non mi sono spiegato bene io. Ti devi togliere dalle palle

Jorge gli da un pugno facendolo cadere a terra, poi si getta su di lui e continua a colpirlo in faccia. Pierra cerca di muoversi, reagire, contrattaccare ma è tutto inutile Jorge non gli permette di fare nemmeno un movimento. Chiamo Jorge cercando di fermarlo ma lui non mi sente e continua a colpirlo

Martina: Jorge ti prego!!!

Ho paura, paura che possa succedere qualcosa a Jorge, paura che qualcuno possa vederci. Mi avvicino e cerco di tirare Jorge per la spalla, finalmente recupera la ragione e si allontana da Pierre alzandosi in piedi.

Jorge: Spero che questa volta tu abbia capito la lezione!

Pierre non si alza e fa fatica a muoversi, il sangue gli cola dal naso e dalla bocca e qualcosa mi dice che domani si sveglierà con un occhio nero

Martina: Dai andiamocene!

Tiro Jorge per il polso e quando arriviamo alla porta della nostra stanza lui la apre con rabbia

Jorge: MI DICI CHE CAVOLO TI È SALTATO IN MENTE?!
Martina: M-mi dispiace io…lui mi ha mandato un sms e ha detto che lo avrebbe detto a mio padre e…
Jorge: AAAH MA DAVVERO? E NON HAI PENSATO DI DIRLO A ME?!
Martina: I-io ero troppo nervosa e non…
Jorge: Martina lasciamo stare! Fa le valige muoviti
Martina: Le valige?
Jorge: Si le valige! Sa dove abitiamo non possiamo più stare qui

Vedo Jorge che si avvicina alla stanza di Matias, indossa ancora i pantaloni del pigiama ed è a dorso nudo.

Jorge: Matias…hey nanerottolo svegliati dai
Matias: Mmm…Jorge che succede?
Jorge: Ce ne dobbiamo andare alla svelta…mettiti qualcosa e il resto dei vestiti ficcali in una valigia si?
Matias: Okey va bene
Jorge: Bravo

Matias si strofina l’occhio destro e Jorge gli da un bacio sul capo per poi entrare nella nostra stanza; lo seguo in silenzio mentre lui prende le valige, le apre e le mette sul letto per infilarci tutto dentro

Martina: Jorge io non volevo…
Jorge: Cerca di collaborare e fa le valige!

È arrabbiato

Martina: Senti io posso capire perché tu sia…
Jorge: No Martina è questo il punto tu non capisci! Cosa sarebbe successo se io non ti avessi seguito?
Martina: I-io non lo so…
Jorge: Te lo dico io cosa sarebbe successo, ti avrebbe preso e portato via con la forza! Capisci?!

Chino il capo guardando il pavimento e sentento quel gran senso di colpa che ti viene quando fai qualcosa di sbagliato. Lo sento sospirare prima che si avvicini a me e mi cinga la vita

Jorge: Scricciolo…

Poggia la mano sotto al mio mento per consentirmi di guardarlo negli occhi

Jorge: Ho davvero bisogno che tu non mi nasconda niente perché se dovesse succederti qualcosa io non me lo perdonerei mai capisci?

Gli sorrido debolmente e annuisco per poi rispondere al dolce bacio che mi lascia sulle labbra

Jorge: Fa le valige si?
Martina: Si

Annuisco mentre lui si allontana e si veste, io prendo i miei vestiti dai mobili e li infilo in una valigia

Jorge: Matias! Hai fatto?
Matias: Si ma dove andiamo?
Jorge: All’aeroporto, ho chiamato un taxi, tra poco dovrebbe essere qui
Matias: Perché partiamo?
Jorge: Perché hanno scoperto dove siamo e non possiamo permettere che la polizia venga a prenderci, uno perché non sappiamo tu che fine puoi fare e due perché…perché onestamente non so cosa potrebbe succedere 
Matias annuisce e Jorge chiude la sua valigia

Jorge: Tini hai fatto?
Martina: Si aspetta l’album
Matias: Che album è?
Martina: Un album dove ci sono tutte foto nostre
Matias: Posso vederlo?
Martina: Si certo! Guarda qui…
Jorge: Tini! Matias! Siete seri?!

Entrambi voltiamo lo sguardo verso Jorge che ci guarda con un’espressione tra l’incredulo e il nervoso

Martina: Magari le vediamo un’altra volta
Matias: Si mi sa che è meglio
Jorge: DITE?! Dai muoviamoci!

Prende le valige e si dirige verso l’uscita, io prendo i due trolley e lo seguo, Matias dietro di me. Una volta giù aspettiamo qualche minuto che arrivi il taxi, l’aeroporto non è molto lontano ma sono le 4:35 e sto morendo di sonno.

Jorge: Martina…hey siamo arrivati

Solo ora mi rendo conto di essermi appisolata qualche minuto sulla spalla di Jorge e Matias mi ha seguito a ruota

Jorge: Andiamo

Io e Matias aspettiamo seduti sulle sedie mentre Jorge fa il check-in, l’aeroporto a quest’ora è quasi deserto, fa un po’ paura non lo nego

Jorge: Scricciolo…vieni? In aero potrai riposare

Annuisco e mi sollevo in piedi, avvolgo entrambe le braccia intorno al braccio destro di Jorge e Matias si mette dall’altro lato afferrandogli la mano sinistra. Una volta seduti in aero non ascolto neanche le parole del comandante anche perché parla in francese quindi è inutile, poggio il capo sulla spalla del mio ragazzo e chiudo gli occhi cadendo in un sonno profondo. Sento la voce di Jorge in lontananza, con non poca fatica sollevo il capo dalla sua spalla e cerco di aprire gli occhi non intenzionati a collaborare.

Jorge: Dai scricciolo siamo arrivati
Martina: Mmm…che ore sono?
Jorge: Sono le 14:10
Matias: Io ho fame…

Aprendo di poco gli occhi ancora con la vista sfocata vedo Matias sul sediolino di fronte al mio che si strofina l’occhio sinistro, poverino anche lui deve essere stanco, Jorge lo prende in braccio e afferra la mia mano sinistra, ci dirigiamo verso la navetta che porta all’interno dell’aeroporto per prendere i bagagli.

Martina: Ho il torcicollo
Jorge: Sfido chiunque a non avere il torcicollo dormendo su una sedia in aereo
Matias: Io perderei la sfida, guarda il mio collo fa le botte
Jorge: Reggiti in piedi nanerottolo

Usciamo fuori l’aeroporto e resto ferma a fissare l’enorme via vai di gente che va avanti e indietro, le insegne enormi dei negozi e dei locali, i cartelloni pubblicitari che si illuminano e palazzi altissimi

Martina: Ma dove siamo?
Jorge: Siamo a Las Vegas tesoro

Mi volto di scatto verso Jorge, in tutto quel casino non avevo neanche chiesto quale fosse la nostra meta

Martina: Come hai fatto a portare anche lui a Los angeles?
Jorge: Tempo fa chiesi a Ruggero di farmi un passaporto anche per lui e mandarmelo per posta…sapevo che ne avremmo avuto bisogno
Matias: Figo! E come mi chiamo?
Jorge: Ti chiami Nicolas Vargas e sei mio fratello
Matias: Figo
Jorge: Già
Martina: Adesso che facciamo?
Jorge: Su internet ho visto che dovrebbe esserci un hotel non molto lontano, posiamo le valige ci facciamo una dormita come si deve, una doccia e poi andiamo a cenare che ne dite?
Martina: Io ci sto
Matias: Posso prima mangiare un hot dog?
Jorge: Si, tieni vai a prenderlo aspettiamo qui

Jorge dà i soldi a Matias e lo guarda mentre si allontana ed entra nel negozio degli hot dog, io mi avvicino a Jorge cingendogli la vita e poggio il capo sul suo petto e chiudo gli occhi

Jorge: Hai ancora sonno scricciolo?

Lui mi scosta i capelli davanti al viso e mi da un bacio sul capo, io annuisco alle sue parole

Jorge: Non potremmo stare qui per molto…anche se ho la carta di credito di mia madre
Martina: Mmm…
Matias: Eccomi!
Jorge: Perfetto, andiamo…heyyy nano prendi il trolley
Matias: Va beneee ma smettila di chiamarmi nano
Jorge: No…nano

Matias sbuffa e incrocia le braccia per poi prendere il suo trolley. Ho i piedi distrutti mentre entriamo in un hotel a tre stelle. Sembra molto pulito e ordinato. Il parquet è marrone scuro e le mura sono di una tonalità chiara color tortora chiaro con dei disegni bianchi di segni geometrici, molto luminoso con diversi quadri che rappresentano i luoghi del posto. C’è anche un tappeto rosso sulle scale. Jorge parla in inglese con il concierge chiedendo una stanza e viene capito al volo, stanza numero 27, arriva un facchino che prende i nostri bagagli accompagnandoci fino alla stanza, Jorge gli dà la mancia e poi si avvicina alla porta per richiuderla

Matias: Finalmente un letto!

Matias si getta sull’unico letto singolo presente nella stanza mentre io mi piazzo su quello matrimoniale

Jorge: Scricciolo, mi lasci un po’ di spazio?

Rido per quello che le mie forze ancora mi consentono di fare e mi sposto un po’ in modo che lui possa stendersi accanto a me. Una volta stesosi mi attira a se facendomi poggiare il capo sul suo braccio sinistro e non c’è bisogno di dire altro cado immediatamente in un sonno profondo a causa della stanchezza e del della pesantezza alle gambe.

Jorge: Scricciolo…scricciolo svegliati
Martina: Mmm…

Sento un dolce profumo di colonia maschile e quando apro leggermente gli occhi vedo Jorge che mi sorride

Jorge: Su alzati

Mi da un bacio ditro l’orecchio per poi scendere sul collo e io richiudo gli occhi

Martina: Ti sei fatto la doccia?

Mugolo tra veglie e sogno

Jorge: Si…l’ha fatta anche Matias e ci siamo già cambiati, manchi solo tu
Martina: Mmm…no io non voglio
Jorge: Su, coraggio
Martina: No…

Mi volto dall’altra parte e mi metto il cuscino sul capo

Jorge: Va bene, te la sei cercata

Lo ignoro fino a quando non mi sento essere sollevata di peso e lancio un urlo

Martina: Jorgeeee rimettimi giù!
Jorge: Si si tranquilla non ti butto sotto la doccia con i vestiti…per ora

Dice facendomi poggiare i piedi a terra solo quando entriamo nel bagno e ci avviciniamo alla doccia

Jorge: ti ho portato anche la valigia qui così puoi scegliere cosa mettere

Mi da un bacio sulla guancia e si allontana

Jorge: Muoviti

Roteo gli occhi e sbuffo quando chiude la porta. Io volevo dormire! Dopo essermi asciugata indosso la mia camicia di jeans e i leggins grigi fatti a jeans, le convers nere e mi ravvivo i capelli. Decidiamo di non allontanarci troppo e ceniamo infatti nel ristorante dell’albergo.

Martina: Quanto tempo staremo qui?
Jorge: In realtà pensavo che potremmo andare via domani
Matias: Così presto?
Jorge: Ho parlato con Lodo prima di svegliarti, mi ha detto che tutti lì sentono la nostra mancanza e che mio padre sta impazzendo ha persino smesso di lavorare, è tutto il giorno al collegio a tenere sotto d’occhio sia lei che i ragazzi per vedere se comunicano con me
Martina: Per questo non ha risposto al telefono l’altro ieri?
Jorge: Esatto
Matias: Ma a che ora partiamo?
Jorge: Beh ho pensato che potremmo farlo dopo…

Jorge guarda la mia mano e d’istinto lo faccio anche io…il mio dito, l’anello…

Jorge: Sei d’accorodo?
Martina: S-si certo

Il suo tono di voce mi fa capire che ha dei dubbi come del resto anche io. Sarà la cosa giusta da fare? Metteremo davvero fine ai litigi della nostra famiglia?

Matias: Hey guardate! Siete in televisione!

Sia io che Jorge ci voltiamo di scatto verso lo schermo appesa alla parte e al telogiornale appaiono le nostre foto

Jorge: Wow…tuo padre starà davvero impazzendo

Scrollo le spalle

Martina: Se l’è cercata lui!

Pensare a mio padre mi fa rabbia…se non fosse stato per lui…se solo avesse provato ad ascoltarmi, a lasciarmi spiegare se solo…se solo avesse avuto un po’ più di considerazione per il mio pensiero e i miei sentimenti adesso non saremo qui. Mi viene da ridere, mi aveva addirittura promessa in sposa a un francesino…è la mia vita non la sua, non può scegliere per me e pretendere che io obbedisca, spero che un giorno lo capirà.
È buio, la luce è spenta e io sono nel letto a fissare il soffitto.

Jorge: Scricciolo?
Martina: Mhm?
Jorge: Non riesci a dormire?

Mi si avvicina e mi da un bacio sulla spalla destra per poi posarvi il capo

Jorge: Dimmi a cosa stai pensando
Martina: Al fatto che…vorrei che potessimo vivere normalmente la nostra storia, con i nostri amici e senza preoccuparci della nostra famiglia o…essere costretti ad usare

Jorge: Hey ascolta…

Si alza e si poggia col petto sul mio per stare su di me

Jorge: Io voglio renderti felice, voglio che tu sia felice che non ti senta costretta a fare nulla io voglio che…
Martina: Jorge no aspetta! Non pensare che mi stai costringendo a fare qualcosa che non voglio

Dico posando le dita della mano destra sulle sue labbra

Martina: Io ti amo e…anche se ho parecchi dubbi e parecchie incertezze, tu sei una sicurezza. Io ti amo davvero
Jorge: Lo so ma…
Martina: Niente ma…ti amo
Jorge: Anche io

Avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo bacio, immediatamente lui ricambia avvolgendo le braccia intorno alla mia vita per sollevarmi un po’ dal letto. La sua lingua come al solito si fa largo in un territorio che ormai conosce alla perfezione, lui poggia il peso sul mio corpo e le mie dita affondano nella sua folta capigliatura come a cercare di avvicinarlo più a me

Matias: Hey io ho gli occhi chiusi ma ci sento e siamo in una stanza tutti e tre. Smettetela con le scene a luci rosse

Io e Jorge ridiamo l’uno sulle labbra dell’altro e poi ci voltiamo verso Matias

Jorge: Nanerottolo impiccione
Martina: Non è che sei geloso?
Matias: Ma che!? Sogna donna e poi sai quante ragazze ho io ai miei piedi?

Jorge si alza e si avvicina al suo letto, Matias non se ne accorge perché è di spalle

Jorge: Non di quello…magari sei geloso perché vuoi un po’ di affetto!!!

Lo solleva di peso prendendolo per i fianchi e poggiando il suo stomaco sulla spalla, Matias continua ad urlare di metterlo giù e Jorge lo getta come un sacco di patate sul nostro letto

Matias: Ma che fai?

Jorge torna a letto e solleva le coperte per far venire Matias sotto con noi

Jorge: Dai vieni

Matias obbedisce e si mette in messo a noi poggiando il capo sull’addome di Jorge e abbracciandolo, sorrido e mi avvicino anche io mettendo la testa sulla spalla, Jorge mi stringe col braccio sinistro mentre col destro stringe Matias.
16:25 questa è l’ora precisa segnata dall’orologio dell’aeroporto. Stiamo per tonare a Buenos Aires e questo mi rende nervosa. Dovremo affrontare i nostri genitori, rivedere i nostri amici e questo mi rende super felice. Come prenderanno questa situazione? Scopriremo perché i nostri genitori ce l’hanno tanto tra loro? Riusciranno ad accantonare le loro avversità per noi?

Jorge: Scricciolo?
Martina: Hey
Jorge: Andiamo!

Matias è vicino a Jorge con il suo trolley e io li raggiungo

Jorge: Sarà un lungo viaggio lo sai? Potrai dormire di nuovo
Matias: Io lo farò sicuramente
Jorge: Su di te non avevo dubbi

Questa volta non mi addormento subito al contrario, mi muovo incomoda sul sedile, la voce del comandate è inglese ma successivamente in spagnolo. Sorrido finalmente risento la mia amata lingua! Non è facile essere circondata da persone che parlano una lingua diversa dalla mia.

Jorge: Perché sorridi?
Martina: Mi fa strano riuscire a sentire di nuovo la nostra lingua
Jorge. Allora mando un sms a Lodo di parlare in francese appena ci vediamo eh?
Martina: Non ti permettere!!!

Gli do un colpo sul braccio ridendo e lui con me. Durante il volo leggo una rivista, compriamo un muffin a testa, ascolto musica e quando Matias si addormenta ne approfittiamo per baciarci, scambiarci effusioni fino a quando non ci addormentiamo anche noi. Sono le 5:30 quando arriviamo all’aeroporto di Buenos Aires e finalmente mi sento circondata da argentini persone con il quale POSSO COMUNICARE!

Martina: Hai detto a Lodo che stiamo arrivando?
Jorge: No, voglio fargli una sorpresa! Farà la pazza quando ci vedrà
Martina: Si lo credo anche io!

Avvolgo le braccia intorno al girovita di Jorge e lo stringo mentre ci dirigiamo a prendere i bagagli, poi ci dirigiamo verso l’uscita

Xxx: Scusi…

Qualcuno afferra il polso di Jorge facendolo voltare e con lui ci voltiamo anche io e Matias. Merda! È un poliziotto. Lui e Jorge restano a fissarsi per qualche secondo e io sento il cuore morirmi in gola

Polizotto: Jorge Blanco…è LUI!!! JORGE BLANCO È QUI!
Martina: NO!!!!

Urlo quando qualcuno mi afferra per dietro allontanandomi da Jorge, quel poliziotto invece afferra il braccio di Jorge, insieme ad un altro e lo ammanettano

Martina: JORGE!!!
Matias: LASCIATELO! LASCIATELO STARE!!!!
Jorge: Calmi, state calmi!
Polizotto2: Fate silenzio, tutto quello che direte può essere usato contro te Blanco, sei accusato di rapimento
Martina: LUI NON MI HA RAPITA!
Poliziotto3: Silenzio signorina
Martina: Lasciatelo!!!

Urlo invano, nessuno mi ascolta, le mie parole volano al vento come le lacrime che scendono dal mio viso…






Ta daaaaaaaaaaaaa eee siamo rrivate quasi alla fine...finale contento o finale inacsinato? Eh boh...io non parlo lol
Ma vi è sembrato che mancasse un pezzo? o.o cosa hanno fatto i nostri Jortini dalle 7:00 che si sono svegliati alle 16:25 che sono arrivati all'aeroporto di Las Vegas? *-*
Misteroooooooooo....finalmente sono ttornati a Buenos Aires anche se con un componente in più maaaa....proprio alla fine della loro fuga d'amore che sembrava perfettamente riuscita ecco che una delle loro più grandi paure diventa realtà....cosa succederà nell'ultimo capitolo???
Ora a parte questo ho anche iniziato una nuova storia Jortini (E a questo punto voi dite nooooo Jortini?! Ma davvero?! Assurdo! Eh si sono una ragazza molto originale lol) il titolo della storia è "Sono complicata. Avremo un'amore complicato -Jortini" da notare il titolo corto eh...e ho già visto che ho 13 recensioni tra cui la maggior parte appartegono alle persone che mi hanno già seguito in questa storia *-* (Tra l'altro ho già scritto anche il secondo e il terzo capitolo di questa storia ma sto valutando se postare adesso o aspettare di far finire questa per faveli leggere lol)
Per questo io vi voglio ringraziare davvero con il cuore non posso spiegarci quanto sia bello e quanto mi rende felice ciò che scrivete ma soprattutto il fatto che continuiate a seguirmi, davvero siete eccezzionali e io vi adoro <3
Un bacio a tutte voi e grazie di esserci sempre! <3 

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Capitolo 30
*** Alla fine tutto andrà bene...e se non andrà bene non è la fine ***


~Sono nella macchina della polizia sui sedili posteriori, accanto a me c’è Matias, Jorge è stato portato in un’altra macchina separato da noi due.

Martina: Dove portate Jorge?

Chiedo sempre col capo chino

Poliziotto2: Non sono cose che la riguardano signorina
Martina: Lui non mi ha rapito. Sono scappata di mia spontanea volontà
Matias: Jorge non farebbe del male a una mosca
Poliziotto3: Non serve a niente dirci queste cose, tra poco ne parlerete con chi di dovere
Martina: Cioè?

Non ricevo risposta dai due poliziotti e so che non risponderebbero a nessuna delle mie domande. La macchina si ferma e immediatamente riconosco il collegio che è dinnanzi a noi, il poliziotto mi afferra il braccio destro saldamente mentre camminiamo e l’altro fa lo stesso con Matias. Sento il familiare odore di questo posto e distinguo il corridoio che stiamo percorrendo, è quello che porta alla presidenza. La porta di questa si apre, vedo il padre di Jorge che stava appunto per uscire di lì ma quando mi vede sgrana gli occhi. Il poliziotto mi fa entrare e immediatamente tutti gli occhi sono puntati su di me. La direttrice, i miei genitori e quelli di Jorge tutti mi fissano mentre io li guardo di sottecchi. Dopo alcuni minuti di silenzio è mio padre ad aprire bocca

Alejandro: Martina!!!

Cammina a passo svelto verso di me e mi abbraccia seguito da mia madre che fa lo stesso

Mariana: Oh tesoro..
Alejandro: Santo cielo! Dove sei stata?!
Martina: Sto bene papà…anzi stavo meglio prima

Rispondo fredda separandomi da loro

Alvaro: Dov’è Jorge?

Mi volto verso l’uomo che sembra abbastanza preoccupato e vorrei dargli una risposta ma non lo so.

Poliziotto3: Jorge Blanco è in centrale, è stato accusato per abuso di minore
Alvaro: CHE COSA?!...Maledetto Stoessel c’è il tuo zampino dietro tutto questo non è così?!

Alvaro afferra il colletto della camicia di mio padre e io deglutisco

Alejandro: È quello che si merita per aver rapito mia figlia
Martina: NON MI HA RAPITO! DANNAZIONE!
Alvaro: E tu lo sapevi benissimo non è così Alejandro?

Mio padre sorride ed è chiaro che la risposta è affermativa

Alejandro: Era ora che la tua famiglia pagasse
Alvaro: IO TI…

A questo punto intervengono i due poliziotti per separarli

Alvaro: Toglietemi le mani di dosso!!!

Il signor Blanco ha gli occhi che gli escono fuori dalle orbite

Alvaro: Voglio che mi portiate da mio figlio. ADESSO!

Esclama verso i poliziotti

Martina: Voglio venire anche io!
Alvaro: Si mi servi come testimone
Alejandro: Tu non vai da nessuna parte!

Mio padre mi afferra il polso per impedirmi di avanzare

Matias: vengo io come testimone! Io so tutto

Il piccolo Matias si avvicina ad Alvaro riuscendo a scappare dalla stretta del poliziotto. Io sto per rispondere a mio padre quando la porta della presidenza viene spalancata

Carmen: Ragazzi!!! Vi ho detto mille volte che non potete entrare così nel mio ufficio!
Martina: Lodovica!!!

Ed è la prima volta da quando sono tornata che mi sento un po’ più serena, libero il polso dalla mano di mio padre e corro verso la mia migliore amica per abbracciarla, a quel punto scoppio a piangere

Lodovica: Tini…
Diego: Dov’è Jorge?

Sollevo di poco lo sguardo e vedo che i ragazzi si stanno guardando intorno

Martina: Non c’è…lo hanno portato alla centrale
Ragazzi: COSA?!

Chino il capo, la mia voce è spezzata dal pianto Lodovica mi abbraccia nuovamente più forte, anche Mechi si unisce all’abbraccio seguita da Cande e Alba.

Poliziotto3: Signor. Blanco vuole seguirci in centrale?
Alvaro: Si
Diego: Zio vengo anche io!
Lodovica: Anche io papà
Martina: Vengo anche io

Dico separandomi dall’abbraccio delle ragazze. Il momento del nostro ritrovo sarebbe dovuto essere qualcosa di speciale e magico, invece è un momento di sofferenza, confusione e odio. Mio padre mi si avvicina riprendendomi il polso

Alejandro: Tu adesso vieni a casa con me
Martina: NO! NON VOGLIO!
Alejandro: E INVECE CI ANDIAMO!
Alvaro: Ragazzino vieni con me
Matias: Si!
Alvaro: Ragazzi è meglio che voi aspettiate qui non voglio che vengano troppe persone

Il signor Blanco apre la porta e ancora una volta resta di stucco nel vedere suo figlio entrare seguito da due poliziotti

Alvaro: Jo-Jorge
Matias: Jorge!!!

Matias corre ad abbracciarlo, lui sorride e noto che ha le mani ammanettate dietro la schiena

Xxx: Salve a tutti, sono il commissario Vasquez, speravo di trovarvi ancora tutti qui per chiarire una volta per tutte questa situazione
Lodovica: Jorge!!!

Il commissario viene ignorato e tutti i ragazzi si fiondano su Jorge per abbracciarlo e baciarlo

Diego: Mi sei mancato cugino
Xabiani: A me sei mancato di più!
Facundo: No non è vero a me sei mancato di più
Jerry: No a me!
Lodovica: Nessuno può battermi!
Martina: Jorge!!!

Corro verso di lui e ignorando tutti gli altri afferro il suo volto tra le mani per baciarlo, successivamente lui poggia la sua fronte sulla mia

Martina: Stai bene?
Jorge: Si scricciolo, sta tranquilla
Alvaro: Jorge…

Mi sposto per dare l’opportunità al padre di abbracciare suo figlio, i suoi occhi brillano e so che se non fosse per le manette Jorge ricambierebbe l’abbraccio

Jorge: Papà…posso spiegare tutto
Alvaro: Non ce ne bisogno figliolo, potrebbe almeno togliergli le manette no?

Anche Anna si avvicina per abbracciarlo avvolgendogli il collo e sembra decisa a non voler lasciarlo andare, Alvaro si rivolge alil commissario che scuote il capo

Commissario: No, Blanco siediti lì per favore e…signorina Stoessel?

Il commissario guarda tutte noi ragazze evidentemente cercando di individuare me

Martina: Sono io

Commissario: Si sieda sulla sedia di fronte per favore, signorina…?

Chiede guardando la direttrice

Carmen: Smith
Commissario: Signorina Smith non ha nulla in contrario se approfitto del fatto che tutti gli interessati sono presenti nel suo ufficio e quindi faccia un colloquio?
Carmen: Certo che no
Commissario: La ringrazio, vorrei chiedere a tutti di uscire tranne la famiglia Blanco e quella Stoessel
Matias: Io sono partito con loro a Parigi
Commissario: Allora rimani
Lodovica: Io sono la sorella dell’accusato
Diego: E io il cugino
Commissario: Si ma dovete uscire per favore
Lodovica/Diego: No!
Alvaro: Lodovica, Diego non rendete le cose più difficili di quello che sono, tra poco Jorge uscirà e potrete parlargli.

Lodovica sbuffa ma prima di uscire si avvicina a me e mi da un bacio sulla guancia

Lodovica: Mi sei mancata tantissimo

Le sorrido debolmente e so che abbiamo tante cose da dirci

Martina: Anche tu

Lodovica esce e chiude la porta, io sospiro e guardo Jorge negli occhi. Siamo rimasti solo noi, le nostre famiglie e il commissario

Alvaro: Mio figlio non ha rapito nessuno
Martina: Confermo! Me ne sono andata di mia spontanea volontà
Matias: Si anche io!
Commissario: Hey hey calma! Non ricordo di aver fatto qualche domanda giusto? Allora ho già sentito la versione di Blanco, adesso vorrei sentire quella della signorina Stoessel, prego….
Alejandro: Mia figlia è sotto shock
Alvaro: TACI!
Martina: Questo non è vero papà!!! Smettila!
Commissario: Hey per favore! Devo far uscire anche i genitori? Un’altra parola da parte di chiunque dei due e lo faccio.

Gli sguardi che si lanciano mio padre e Alvaro sono sguardi omicidi, mia madre se ne sta in un angolo in silenzio e dal lato opposto la madre di Lodovica fa lo stesso

Commissario: Signorina Stoessel a lei la parola prego, ci dica senza timore quello che è successo fin dall’inizio

Prendo un sospiro e cerco di riflettere attentamente sulle parole che stanno per uscire dalla mia bocca, potrebbero decide il futuro di Jorge e ho mio padre al mio fianco che sarebbe pronto a rigirarle a suo piacimento pur di far finire in prigione il mio fidanzato

Martina: Appena mio padre e il signor Blanco hanno saputo della nostra storia hanno cercato di dividerci, mio padre voleva portarmi via dal collegio ma io non volevo e così a Jorge è venuta l’idea di scappare e andare a Parigi…
Commissario: E ha chiesto la sua autorizzazione?
Martina: Si certo! Mi ha anche detto che se non volevo scappare con lui avrebbe trovato un’altra soluzione ma io volevo farlo. All’aeroporto abbiamo incontrato Matias che voleva venire con noi per…per incontrare la sua mamma che era a Parigi e così lo abbiamo…na-nascosto in una borsa e portato con noi
Matias: L’ho obbligati io!
Commissario: Piccolo aspetta il tuo turno per favore, signorina lei è minorenne giusto?
Martina: Si
Commissario: Mi potrebbe mostrare il documento che ha utilizzato per partire?

Sgrano gli occhi e mi si secca la gola, vedo le palpebre di Jorge chiudersi con forza come se stesse soffrendo, merda! Abbiamo dei documenti falsi

Martina: I-io non ce l’ho…l’ho buttato
Commissario: Lo ha buttato? Vuol dire che non le serviva più quindi era un documento falso?

Merda merda merda! Martina a cosa cavolo stai pensando

Martina: NO! Cioè…era…era…
Jorge: Si, era un documento falso, li abbiamo fatti per non essere trovati
Commissario: Lei sa che è un reato falsificare i documenti?
Alvaro: Oh andiamo sono ragazzi e oggi giorno ce ne sono tanti che lo fanno per…per entrare nei locali e…
Commissario: Signor Blanco vuole uscire fuori?
Alejandro: Si!
Alvaro: No!
Commissario: Silenzio! Blanco junior dove avete preso i documenti falsi?
Jorge: C’era…uno in mezzo alla strada, qui a Buenos Aires che mi ha sentito parlare dell’idea con Tini e quando abbiamo pensato al problema dei documenti si è avvicinato e ci ha detto che lui avrebbe potuto farlo in due secondi
Commissario: Non lo conoscevate?
Jorge: Mai visto prima di allora
Commissario: Quindi voi li avete soltanto usati, non li avete fatti
Jorge: No signore
Commissario: Lei sa che rischia comunque un minimo di 6 mesi di reclusione?
Jorge: Si signore
Alvaro: Ma non possiamo chiudere un occhio? Sono disposto anche a…
Commissario: Questo lo deciderà il giudice, non io. Ragazzino tocca a te
Matias: A me?
Commissario: Hai detto che sei voluto andare a Parigi per cercare tua madre, allora perché sei tornato in Argentina?
Matias: Io…non l’ho trovata
Commissario: Come si chiamava?
Matias: I-io non lo so…voglio dire, l’ultima volta che l’ho vista avevo cinque anni e non ho un buon ricordo di lei, siccome mi ero affezionato a Jorge e Tini ho deciso di rimanere con loro ecco tutto…
Commissario: Mmm…ragazzi potreste far accomodare i vostri padri sulle sedie per favore?

Sia io che Jorge ci alziamo di scatto facendo sedere i nostri padri come aveva richiesto il commissario

Commissario: Allora siccome ci tenete tanto a parlare, parliamo! Signor Stoessel, lei ha sporto una denuncia verso il ragazzo per sequestro di minore tuttavia la ragazza ha dichiarato di non essere stata rapita. Non sapeva che sua figlia era scappata di sua spontanea volontà?
Alejandro: Mia figlia non avrebbe mai fatto una cosa del genere se non avesse subito l’influenza di questo…
Alvaro: QUESTO ha un nome
Jorge: Papà lascia stare
Alvaro: No! Io…
Commissario: Signori per favore!!!

Odio il modo in cui mio padre tratta Jorge, invece ammiro quello in cui Alvaro difende suo figlio si vede che darebbe la vita per lui.

Commissario: Allora i ragazzi sono scappati, Blanco denuncia la scomparsa del figlio, Stoessel denuncia Blanco di rapimento il punto che ora mi sfugge è…perché voi due non volevate che loro stessero insieme?
Alvaro: è una lunga storia…
Alejandro: Perché loro sono una famiglia di assassini!

Il padre di Jorge si alza di scatto riuscendo a darmi spaventare

Alvaro: QUESTO NON È VERO RIMANGIATELO SUBITO ALEJANDRO!
Alejandro: GIA’ MAI CONTINUERÒ A RIPETERLO FINCHE’ CAMPO

Anche mio padre si è alzato e dai loro sguardi si capisce che manca poco perché arrivino alle mani

Commissario: SIGNORI! SIGNORI! PER FAVORE!!! TORNATE AI VOSTI POSTI IMMEDIATAMENTE

Io e Jorge ci lanciamo uno sguardo mentre i nostri padri riprendono posto separati dal commissario

Commissario: Spiegatemi cos’è questa storia. Stoessel, prego
Alejandro: Con molto piacere. Anni fa…più o meno 42 anni fa mia sorella, Amanda Stoessel iniziò a frequentarsi con Javier Blanco, il fratello di…di quest’uomo

Amanda Stoessel, non è la prima volta che sente questo nome ma prima di oggi non sapevo chi fosse. Vedo gli occhi di mio padre che brillano per la sofferenza che gli reca ancora oggi raccontare questa storia, l’odio e il disprezzo nei confronti dei Blanco. La sua voce non è chiara, è tremante ed è la prima volta che vedo mio padre in questo stato

Alejandro: Si era capito fin da subito che tipo era, il classico fighetto che vuole le ragazze solamente per una cosa, quello che se ne frega degli altri e pensa solo a se stesso
Alvaro: Non è così!
Commissario: Ad ognuno il suo tempo signor Blanco. Stoessel continui
Alejandro: Mia sorella era più grande di me di otto anni, quando usciva con Javier disobbediva a mio padre, si ritirava a casa tardi e spesso era ubriaca o anche drogata. Prima di conoscere quel ragazzo lei non era così…lei era un’adolescente normale che viveva la sua vita spensierata. Dopo qualche mese Amanda era diventata intrattabile, mio padre le proibì di vedere Javier e lei allora scappò di casa era una era ribelle.

Vedo come lo sguardo di mio padre finisce su di me e so in questo momento che lui vede sua sorella in me

Alejandro: Javier faceva parte di un clan di ragazzi che rubavano e rapinavano le banche, mia sorella fu costretta ad unirsi a loro per stare con lui. Mio padre le diede una seconda opportunità, poteva tornare a casa con noi e farla finita con quella storia ma lei preferì continuare a stare con Javier e allora mio padre la diseredò. Per messi non avemmo notizie di Amanda fino a quando un giorno…

*Flashback*
Un bambino di quasi nove anni correva per tutta la casa con una macchinina tra le mani imitando il suono del motore con le labbra

Xxx: Alejandro smettila di fare rumore, vai a giocare in camera tua sto guardando la televisione

Il bambino si avvicina silenzioso al padre

Alejandro: Cosa stai guardando papà?
Xxx: Il notiziario
Alejandro: Perché guardi il notiziario?
Xxx: Perché dice cose importanti che bisogna sapere figliolo

Il bambino osservò attentamente il padre e poi decise di sedersi accanto a lui sul bracciolo del divano

Televisione: E ora passiamo alla spiacevole notizia della morte di due giovani. Un gruppo di ragazzi la notte scorsa ha tentato un furto alla banca centrale di Buenos Aires, i ragazzi erano armati e indossavano di passamontagna, cinque di loro minacciavano il personale e tenevano a bada i cliente mentre altri due si sono recati verso la cassaforte blindata e vi hanno istallato una bomba che avrebbe dovuto far esplodere l’edificio appena loro sarebbero scappati. Tuttavia la polizia è arrivata in tempo mandando a monte i loro piani, tre dei cinque ragazzi sono stati arrestati due sono riusciti a fuggire, l’edificio è stato evacuato ma i due delinquenti che avevano il compito di istallare la bomba sono rimasti chiusi dentro per il sistema di sicurezza della banca. La bomba è esplosa con i due giovani all’interno causando un incendio in piena regola. Sono arrivati i pompieri a spegnere le fiamme e a recuperare ciò che rimaneva dei corpi dei ragazzi. Stiamo vedendo le immagini dei vigili del fuoco che tirano fuori i corpi
Alejandro: Amanda! Papà Amanda è in televisione

L’uomo era troppo scioccato per riuscire a parlare, gli occhi spalancati e la bocca aperta

Televisione: I due corpi senza vita sono stati identificati con i nomi di Amanda Stoessel e Javier Blanco

*Fine flashback*

Le lacrime rigano il volto di mio padre e sento stare per piangere anche io. Mi volto verso Jorge, lui sta guardando suo padre, anche Alvaro sta piangendo

Alejandro: Mio padre sporse denuncia contro i Blanco. Se non fosse stato per loro adesso mia sorella sarebbe ancora viva! Invece per colpa di quel pezzente…
Alvaro: MIO FRATELLO NON ERA UN PEZZENTE! TU NON SAI NIENTE! NON SAI PERCHE’ HA FATTO QUELLO CHE HA FATTO! NON SAI I PROBLEMI CHE DOVUTO AFFRONTARE LA MIA FAMIGLIA IN QUEL PERIEODO! TU NON HAI…non hai la più pallida del periodo che stava passando la mia famiglia. Mio padre provò ad uccidersi per i troppi debiti che aveva accumulato…e mio fratello…Javier aveva trovato una soluzione anche se…non ci ha mai detto qual era fino al giorno…di quell’annuncio al telegiornale. Lui voleva solo che avessimo una vita migliore
Alejandro: SI E HA UCCISO MIA SORELLA!
Jorge: MA INSOMMA VI RENDETE CONTO DEL PUNTO DI ASSURDITA’ CHE SIETE ARRIVATI?!

Jorge scende dal tavolo e cammina verso suo padre

Jorge: Papà so quanto conta per te la famiglia e so che la difenderai per sempre e io sono con te ma…non puoi cercare di giustificare quello che ha fatto lo zio anche se la causa era giusta. Non sempre il fine giustifica i mezzi…

Il padre di Jorge resta in silenzio a guardare il pavimento, lui invece si volta verso mio padre e il cuore mi sale in gola mentre gli si avvicina

Jorge: E lei signor Stoessel, sua sorella ha preso da sola le sue decisioni nessuno l’ha obbligata a fare niente e non può dare la colpa a mio zio dell’accaduto perché sinceramente…c’è una parte di colpa in tutti in questa storia, in mio zio, in sua sorella, in mio nonno e in suo padre. Ma puntare il dito gli uni contro gli altri non serve a niente, non cambierà le cose e non riporterà in vita nessuno. Il punto è…che io non sono mio zio e Martina non è sua sorella. Dovete imparare ad andare avanti e superare questa storia, se non volete farlo per voi stessi almeno fatelo per noi. Avete già visto cosa succede quando nasce un’ostilità tra padre e figlio no?

Tutti quanti restano in silenzio, Jorge si volta verso di me e mi tende la mano per farmi scendere dalla scrivania, e io l’afferro avvicinandomi a mio padre

Martina: Papà…

Finalmente alza il capo per guardarmi

Martina: Fallo per me. Smettila di importi contro questa storia, Jorge è un bravo ragazzo e ti posso assicurare che se mi drogassi o mi ubriacassi sarebbe il primo a farmi una ramanzina
Jorge: Su questo puoi contarci

Sorriso al suono delle sue parole che provengono da dietro di me. Prendo le mani di mio padre e lui si alza in piedi

Alejandro: *sospira* Lo ami davvero?
Martina: Più di quanto tu possa immaginare. Puoi mettere da parte il rancore e ricominciare da zero con i Blanco?

Mio padre sposta lo sguardo dietro di me e allora mi volto anche io, guarda prima Jorge e poi Alvaro che è seduto ancora sulla sedia col capo chino

Jorge: Papà

Alvaro guarda sua figlio e poi si alza anche lui in piedi, i nostri padri camminano l’uno incontro all’altro e quando si trovano faccia a faccia si osservano per alcuni secondi che mi sembrano eterni fino a quando non si stringono la mano.

Alejandro: Sarà difficile…
Alvaro: Ma…non impossibile giusto?

Mio padre annuisce e io sorrido per correre verso Jorge abbracciandolo, lui ovviamente ricambia l’abbraccio

Commissario: *si schiarisce la voce* Emm…si tutto molto commovente ma vorrei ricordarvi che siamo per cercare di risolvere questo caso.
Alvaro: Io credo…che non ci sia più niente da risolvere o sbaglio?

Alvaro si rivolge a mio padre e lui nega col capo

Alejandro: Non ti sbagli, io…ritiro la denuncia

E a quelle parole il mio sorriso non può non allargarsi, corro verso mio padre e gli avvolgo il collo dandogli dei baci sulla guancia

Martina: Grazie! Grazie!! Grazie papà!!!
Alvaro: Emm…si e visto che la denuncia è stata ritirata è come…se la polizia non fosse mai stata chiamata giusto?
Commissario: Dove vuole arrivare?
Alvaro: Se la polizia non è mai stata chiamata non ha scoperto nulla sui documenti dei ragazzi no?
Commissario: Mi sta chiedendo di chiudere un occhio?
Alejandro: Andiamo commissario sono solo due giovani ragazzi innamorati

Il commissario si volta verso di noi per guardarci e noi sorridiamo innocentemente. Il commessario rotea gli occhi

Commissario: Va bene, ma vi giuro che se lo farete di nuovo non chiuderò nessun occhio denuncia o meno
Jorge: Per me va bene
Martina: Si anche per me
Matias: Anche per me!!!
Commissario: Avevate fatto un passaporto falso anche a lui?!

Jorge tappa la bocca di Matias con la mano sinistra

Jorge: Nooo sempre messo in valigia!!! Sempre!

Il commissario ci guarda storto e io scrollo le spalle

Alejandro: Tuttavia abbiamo un problema
Martina: Che problema?!
Alejandro: Io…ti ho promesso in sposa al figlio di un mio amico per…siglare anche un accordo tra le nostre aziende
Jorge: Quindi ha promesso in sposa sua figlia?!
Alejandro: Si…
Jorge: In tal caso non è un problema, scricciolo fagli vedere l’anello
Martina: Oh…okey

Sollevo la mano destra per mostrare l’anello ei presente che ci guardano scioccati, anche la porta dell’ufficio si spalanca facendo cadere quasi a terra Lodovica, Diego, Mechi e tutti gli altri che stavano nascoste dietro la porta…oh Facu e Dj sono caduti davvero

Tutti: VOI DUE VI SIETE SPOSATI?!

E si parlano tutti quanto all’unisono tranne il commissario e Matias. Io e Jorge ci lanciamo uno sguardo, lui ha in braccio destro intorno alle mi spalle e io ho ancora la mano destra alzata per mostrare l’anello

Jorge: Wow…sono passati circa due minuti e continuano ad avere gli occhi spalancati e la bocca aperta
Martina: Già è sorprendente
Jorge: Sta a vedere che la prima che parla è Lodo

E di fatto…

Lodovica: VOI TRADITORI! COME AVETE POTUTO FARMI UNA COSA DEL GENERE?! IO DOVEVO ESSERE LA DAMIGELLA!!!
Mercedes/Candelaria/Alba: ANCHE NOI!!!
Lodovica: QUESTA NON VE LA PERDONO!
Diego: Neanche io! Dovevo essere il testimone!
Xabiani: E io anche
Facundo: SI infatti Jorge questo è alto tradimento!
Jerry: Mi sento offeso e ferito
Alejandro/Alvaro: VOI DUE SIETE COSA?!
Jorge: Tutti una reazione abbastanza ritardata…
Martina: In realtà l’hanno presa meglio di quanto pensassi
Jorge: Si…comunqueee rilassatevi! Era solo uno scherzo

E anche ad assimilare le ultime parole di Jorge ci impiegano un po’ di tempo dato che i loro volti si rilassano solo dopo alcuni minuti.

Lodovica: Ma insomma che razza di scherzo è questo?!
Diego: Non è divertente!
Alvaro: Voi due siete suonati
Alejandro: Tzé lo scherzo! Ma guarda questi…
Jorge: Si beh…in realtà avevamo preso in considerazione quest’idea ma poi abbiamo deciso che in un momento così importante dovevano esserci presenti tutti i nostri familiari e si abbiamo anche pensato che Lodo avrebbe meditato il nostro omicidio
Lodovica: Puoi giurarci fratello
Jorge: Si appunto.
Martina: In ogni caso il fatto che mi ha fatto la proposta mi ha confermato ancora una volta la forza del nostro amore
Diego: Ooo no vi prego le sdolcinatezze no
Facundo: Si tenetevele per voi
Mercedes: Oh ma insomma state zitti voi!
Alba: Si infatti! Io li trovo così carini!!!
Mercedes: Si è vero!!!
Jorge: Preside Carmen…

Jorge si avvicina a lei di qualche passo e prendendo la mia mano sinistra fa avvicinare anche me. Ci fermiamo a pochi massi da lei, la preside ci guarda per qualche istante e poi si fionda addosso a noi abbracciandoci avvolgendo i nostri colli

Carmen: Se lo fate un’altra volta vi espello!
Jorge: Oh ma se non può vivere senza noi
Carmen: NON APPROFITTI BLANCO. NON APPROFITTI
Matias: Jorge?...è lei la donna di cui mi hai parlato in aereo?

Noi tre sciogliamo l’abbraccio e ci voltiamo verso il piccolo Mati che è dietro di noi…

Jorge: Si Mati, vieni qui

Jorge gli tende la mano e lui si avvicini

Jorge: Direttrice le presento Matias, lui è rimasto orfano e ha bisogno di una madre che si prenda cura di lui…così io ho pensato che potrebbe restare qui e lei potrebbe…adottarlo

Gli occhi della preside si illuminano, porta le sue mani alla bocca mentre continua a guardare negli occhi il bambino

Matias: Ciao, io mi chiamo Matias, tu come ti chiami?
Carmen: I-io…Carmen
Matias: Carmen…mi piace! E tu vuoi essere la mia mamma?
Carmen: I-io non so che dire
Jorge: Dica si

Calde lacrime scendono dal suo viso mentre cade in ginocchio davanti a Matias

Carmen: Io…si, mi piacerebbe molte

Matias le si avvicina ancora e l’abbraccia, lei ricambia. Quella sera ci eravamo tutti radunati nel seminterrato come ai vecchi tempi…quanto mi era mancato tutto questo

Jorge: E alla mia adorabile sorellina abbiamo preso le orecchie di Minnie

dice lanciandole il fermaglio che lei mette in testa

Martina: Jorge…com’è che non ricordo niente di tutto quello che hai comprato
Jorge: Perché tu non l’hai visto amore…come neanche i commessi lo hanno fatto
Martina: COSA?! JORGE!!!
Jorge: Hey!!! Hai visto i prezzi? Era una rapina e poi ti ricordo che tu hai rubato il vestito di Aurora
Ragazze: CHE COSA?! LO VOGLIO VEDERE!!!
Lodovica: Jorge a me non hai preso un vestito di una principessa?
Jorge: No sorellina mi dispiace ma avrei dato un pochino troppo nell’occhio rubano un vestito Disney a ognuno di voi no?...Tieni Diego è uscita fuori anche la maglietta dell’hard rock, questa l’ho pagata
Diego: È quella nera?
Jorge: Si! E quella bianca è di Xabi prendi! Facu nera e Dj bianca
Lodovica: Hey anche io la volevo nera
Jorge: Si deve essere qui da qualche parte, le tre nere sono tue di Mechi e Alba, quella bianca è di Cande
Matias: Io ho il vestito di Peter Pan
Alba: Perché lui ha il vestito di Peter Pan?
Jorge: Perché glielo abbiamo comprato…cioè mia madre lo ha fatto
Lodovica: Voglio andare a Disneyland!
Jorge: Un giorno ci andremo!
Lodovica: Davvero?
Jorge: Certo! Sarà fantastico
Martina: Guardate il vestito
Ragazze: WOW!!!
Diego: Jorge mi hai preso anche il borsello di Parigi?
Jorge: Si, deve essere da qualche parte nella valigia
Lodovica: Voglio provare il vestito
Facundo: Jorge e il cappello a me?
Jorge: Eccolo! Ne ho uno bianco e uno nero scegliete tu e Dj
Mercedes: Lo voglio provare anche io!
Alba: Si e io!
Martina: Si ma con calma! Qui non lo potete provare
Matias: Scattiamo una foto?
Tutti: SIIIII!!!
Jorge: Sai come si fa marmocchio?
Matias: Si! Devo mettere la telecamera sul tre piedi e seleziono lo scatto automatico
Xabiani: Però è sveglio il ragazzino
Matias: Più di te per questo ti ruberò la ragazza

Matias fa l’occhiolino a Lodo e tutti quanto scoppiamo a ridere tranne Xabi che lo guarda male

Lodovica: Ah poi non sai la storia di Stephie e Jessica!
Martina: Che storia?
Jorge: La raccontate dopo venite qui! Muovetevi!

Io e le ragazze ci gettammo immediatamente a terra per la foto, io caddi addosso a Jorge in orizzontale e la macchina scatto la prima foto di dieci! Continuammo a muoverci e a cercare di metterci in posa per la durata di tutti gli scatti

Diego: Ma che cavolo state combinando?!
Xabiani: Cande mi stai facendo male
Mercedes: Dj spostati dannazione!
Jerry: MA SEI TU CHE MI SEI CADUTA ADDOSSO!
Matias: Dite sfigatiiiii
Tutti: SFIGATIIIII HEYYYYY MOCCIOSOOO!
Alba: Sei un uomo morto

E chissà magari l’ultimo scatto era venuto bene, tutti quanti iniziarono a rincorrere Matias mentre io mi ero seduta con il mio album delle foto tra le mani. L’ultima pagina è in bianco e decido di prendere la penna per scriverci sopra. Sono successe tante cose questo anno e non posso dire di essere la stessa Martina che ero all’inizio. Ho imparato a fidarmi degli altri, a capire l’importanza della vera amicizia, a vivere la vita al massimo senza pensare troppo al futuro, ho imparato cos’è l’amore, ad essere più forte e sicura di me, ho appreso che i sogni non sono mai davvero irraggiungibili e se credi davvero fortemente in qualcosa allora devi lottare per quella cosa anche se ciò significa andare contro tutto e tutti. Nella vita accadono sempre cose belle e cose brutte, bisogna accettarla come viene ma non bisogna mai arrendersi senza lottare e soprattutto non bisogna farci scoraggiare dagli ostacoli che la vita ci pone davanti per quanto difficili essi siano da superare…se il premio che è in gioco vale la pena allora giochiamo. Tanto non abbiamo nulla da perdere e se le cose non andranno come vogliamo, ci rialzeremo e riproveremo fino alla fine.

By Scricciolo <3


Jorge: Hey scricciolo che fai?
Martina: Stavo facendo un resoconto delle lezioni apprese quest’anno
Jorge: Ah si? E cosa hai scritto
Martina: Mmm…un giorno forse lo leggerai
Jorge: E perché non ora?
Martina: Perché ora sei occupato

Gli sorrido mordendomi il labbro inferiore, poso l’album a terra e avvolgo le braccia intorno al suo collo allungandomi per baciarlo. Lui ricambia e mi cinge la vita poggiando il capo sul puffo dietro di lui e così continuammo a baciarci con il sottofondo dei nostri amici che gridavano inseguendosi e facendo disastri fino a quando non ci arrivo un secchio d’acqua addosso

Martina: AAAAAAAA
Jorge: LODOVICA COMELLO SEI MORTA!!!

E allora ci aggiungemmo anche noi a l gran baccano felici di essere tornati a casa…la nostra vera casa con la nostra famiglia…si perché CASA è dove ci sono le persone che ami. Alle cinque del mattino più o meno ci trovammo tutti quanti a terra, stanchi e sporchi di cioccolata, panna e schifezze varie…e anche inzuppati d’acqua ma felici, felici di essere di nuovo insieme nella nostra pazza, unica e inimitabile famiglia; pronti ad affrontare le nuove sfide che aspettano, insieme.















E piangiamo tuttiiii!!! Allora questo capitolo l'ho finito di scrivere all'1:30 del 11/06/2014 e il primo capitolo lo postai il 29/06/2013 yeaaa questa storia ha quasi un anno lol. Immagino che alcuni di voi ci siano rimasti male per il fatto che non si sono sposati eh beh...diciamo che mi sono riservata la cosa in caso mi passasse per la testa di dover fare una "seconda serie". Spero tanto che vi sia piaciuto il finale ma che sopratutto abbiate amato questa storia. Grazie a questa ho conosciuto persone fantastiche eee...no non ho davvero parole per ringraziarvi di esserci state sempre! Di aver seguito la storia nonostante i miei ritardi, di aver avuto così tanta pazienza e di avermi lasciato così tante recensioni. Immagino che alcune di voi pensavano che la lasciassi incompleta lol xD Non lo avrei mai fatto ù_ù
Cioé sarebbe stato un delitto, in ogni cosa io non riuscirò mai a ringraziarvi a bastanza per tutto l'affetto che mi avete dimestrato, siete delle persone fantastiche, dolcissime e speciali. Purtroppo dispiace molto anche a me che lo storia sia finita =( Ma spero di continuare a farvi sognare almeno un pochino con la nuova che molte di voi già conoscono,ora la smetto di dare fastidio e mi tolgo dalle scatole ù_ù
Un ultimo abbraccio e bacio virtuale a tutte voi che mi avete sempre sostenuta
Con affetto Jortinoso <3
Os quiero muchooooo <3

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