Dark and light

di strongwarrior
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


 -Naruto….non fare le tue solite idiozie- si raccomandò Kushina al figlio che intanto, con una buffa smorfia sul viso, tentava di mettersi la cravatta adeguatamente ma invano .
-Vabe, vado! Salutami il papà- sbuffò lasciando andare il tessuto rosso che gli avvolgeva il collo. Prese con un gesto veloce lo zaino e corse fuori ad una velocità spaventosa.
5 minuti di ritardo…come sempre.
Si fermò di colpo ammirando la struttura imponente della scuola, era certo che in passato doveva essere la villa di qualche nobile. Fece spallucce ed entrò facendo rumore con le scarpe sul pavimento piastrellato appena pulito.
Corse verso la classe 1G, aprì la porta e si diresse al suo posto.
-Lei è Uzumaki Naruto, non è vero?- domandò seccato il professore.
Il biondo annuì con un sorriso.
-In presidenza Uzumaki- indicò la porta scocciato lanciandogli uno sguardo gelido.
-Ma…ma sono appena entrato!- piagnucolò.
-Ma…ma ha fatto 15 minuti di ritardo- gli fece il verso indicandogli, ancora una volta e più insistentemente, l’uscita dell’aula.
Con un sonoro sbuffo, Naruto uscì sbattendo violentemente la porta e dirigendosi nell’ufficio del preside.
“Ma…ma hai fatto 15 minuti di ritardo!” Tsk, ma chi si crede quel vecchio decrepito?!
Si stoppò spaventato appena vide l’entrata della presidenza…vedeva come un’aura oscura che la ricopriva ed era certo di aver visto una targa con scritto “Inferno”…ah no “Presidenza”.
Fece una smorfia disgustata ed entrò pigramente andandosi a sedere su una poltroncina.
-Dal preside già il primo giorno? Complimenti biondo- ghignò una voce dietro di lui.
L’Uzumaki  si voltò infastidito, scontrandosi violentemente con le pupille scure del ragazzo.
-Senti culo di papera, mi pare che anche tu sia qui il primo giorno di scuola no?- rispose inviperito mostrandogli i denti come un cane. Il ragazzo lo guardò avvicinandosi rabbiosamente al suo viso.
-Io sono di terza idiota patentato, non è il mio primo giorno in assoluto- soffiò incazzato nero prendendolo per il colletto.
Naruto arrossì improvvisamente ritrovandosi faccia a faccia col “culo di papera”, Sasuke, così era il suo vero nome, notò il rossore che pervase la pelle bronzea della testa quadra e gli sorse un dubbio: Perché cavolo arrossisce sto baka?!
Lo fissò incuriosito.
-Perché sei in imbarazzo?- domandò lievemente irritato.
-Ehm..- pigolò il biondo –I-Io…-.
Sasuke lo mollò con riluttanza.
-Tsk…- sputò acido uscendo fuori dall’ufficio.
“Per poco non mi scopriva” pensò sollevato Naruto dirigendosi dal preside.
 
 
 
 
-Sakura..- si grattò la testa –Com’è andata oggi?- domandò alla migliore amica.
-Benissimo! Ho fatto amicizia con un ragazzo bellissimo e simpatico…Kiba- rispose con aria sognante –Invece tu?- tornò in sé.
Naruto si voltò verso di lei intristito.
-Sono stato dal preside e lì ho litigato con un tizio che per poco non scopriva…- deglutì spaventato.
-Naruto-kun…non devi vergognarti per questo- sorrise dolcemente la rosa posandogli una mano sulla spalla e massaggiandogliela in modo rassicurante.
“Lo so Sakura-chan, ma è comunque difficile” meditò guardando con occhi vitrei davanti a sé.
-Che ne dici, comunque, di andare un po’ in giro Sakura-chan???- domandò felice tirandole la manica della divisa.
-Certo- fece un sorriso –Ma se mi tiri ancora per una manica ti tiro un pugno okay?-.
Naruto mollò velocemente la sua camicia gonfiando le guance in segno d’offesa e la strattonò verso la strada opposta.
-Sakura! E’ lui!!- indicò il biondo, da dietro un albero, un ragazzo alto e slanciato che giocava annoiato con una collanina rossa e bianca su una panchina.
-Quant’è carino Naruto-kun!- cinguettò arrossendo, portando le mani sulla guancia destra. Il bondo, chiaramente geloso delle troppe attenzioni che lei stava dando a lui, le tirò un pizzicotto.
-Lo so Haruno-.
Sakura si voltò stranita da quel gesto, evidentemente al migliore amico in realtà, un po’, piaceva, ma comunque questo sentimento compassionevole non la fermò da tirargli una sberla in piena faccia.
-Ti ho già detto che non mi piacciono i pizzicotti!- sbraitò scura in viso dalla rabbia –Comunque dobbiamo passargli davanti, perciò, preparati-.
-Maligna! Mai!- frignò aggrappandosi all’albero mentre la ragazza tentava disperatamente di staccarlo dalla corteccia.
-Se fai finta di niente non se ne accorge baka!- abbaiò staccandolo violentemente dalla pianta e spingendolo sul marciapiede.
Non ti vede se fai finta di niente, non ti vede se fai finta di niente.
Sasuke alzò lo sguardo appena il biondo gli passò davanti.
Cazzo, Naruto sei un baka! “Culo di papera” ti ha visto!
-Oh, ma guarda, il peperone- lo canzonò il corvino.
-Si chiama Naruto sbruffone- ringhiò Sakura.
-Sakura-chan, “Culo di papera” non è abbastanza intelligente per capire il significato di sbruffone- ridacchiò Uzumaki, lanciando un’occhiata fugace a Sasuke.
-Beh peperone, io sono Sasuke, e sono abbastanza intelligente da capire chi è omosessuale e chi non lo è, mio caro. I ragazzi non arrossiscono per altri ragazzi-.
Colpito e affondato.
Naruto abbassò lo sguardo e s’incamminò.
-Stupido- sibilò Sakura per poi correre al fianco dell’amico.
 
 
 
 
-Le chiavi…- cercò Naruto nella tasca.
Ormai era sera tardi e aveva appena lasciato Sakura a casa, perciò non era necessario starsene ancora fuori –Non… le trovo-.
-Hey..-.
Naruto si voltò scontrandosi contro il petto di qualcuno. Alzò il viso.
-Culo di papera?!- urlò spaventato buttandosi all’indietro –Vattene- sputò acido.
-Gli omosessuali sono persone comuni, non volevo offenderti coglione- schiamazzò avvicinandosi a lui.
-Lo dici, ma non lo pensi…siete pieni di pregiudizi- bisbigliò Naruto.
-Ti dico che la penso in questo modo…- si scontrarono ancora una volta –Hai la cravatta storta…- gliela sistemò.
Le guance di Naruto si tinsero di rosso.
-Dimostrami che la pensi così!- pigolò il biondo.
-Beh…perché anche io lo sono- mormorò prima di voltarsi e scomparire in un vicolo buio.
Naruto mise le mani in tasca. Ecco le stupide chiavi.
Entrò in casa ignorando i saluti dei genitori, si mise in pigiama, si lavò i denti e si avvolse nel piumone arancione.
“Beh…perché anche io lo sono” Quelle parole suonavano tanto dolci alle orecchie della volpe.
 
 
 
 
 
 
 
 
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Buon zalve gente! Questa volta non è una flashfic ma bensì una storia. Wow sono fiera di me! Penso di cancellare il capitolo dell’anime Kaichou wa maid sama, ma questi sono dettagli. Scusatemi se è un pochino corto D:
Cooomunque...siamo alle prese con un Naruto e un Sasuke allievi di una prestigiosa scuola, non sono ninja (perché non so descrivere le battaglie .-.). Sono graditi commenti di ogni genere, pipol! Ditemi come la pensate e se devo cambiare qualcosa :3
Arigatou a tutti    ^.^                      

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


 Naruto si svegliò di soprassalto tutto sudato, non aveva chiuso occhio per quella stupidissima frase di Sasuke la sera prima.
Mugolò al solo pensiero di vederlo quella mattina a scuola sempre bello e perfetto…
«AAAIIIUUUTTTO MA CHE PENSO??! OH PORCA SCROFA»si buttò giù dal letto colpendosi ripetutamente in testa cercando di perdere i sensi e dimenticarsi tutto, anche il fatto che gli piacciono i maschi.
«Naruto!»Minato entrò curioso di sapere perché il suo figlio dalla testa di segatura stesse facendo tutto quel rumore alle 7.30 del mattino. Scoppiò in una sonora risata nel vederlo disteso a terra a mugolare come un cane ferito.
«Va bene che hai le nespole nel cervello…ma non credevo arrivassi a tanto pur di non alzarti!»sorrise divertito, poi, di colpo, si fece serio «Se non ti alzi e scendi, che sei in ritardo….» Prese fiato facendosi cupo in volto «Non vorrai che chiami tua madre».
Calò un silenzio di terrore.
Il biondo in neanche 10 secondi era già in cucina a fare colazione.
Perché papà sfodera sempre l’arma peggiore in questi casi in cui sto passando una crisi adolescenziale?!
«Sei pronto caro?»domandò Kushina osservando il ragazzo.
«Devo fare la cartella»sorseggiò il latte al cacao. Kushina si bloccò di colpo puntando il cucchiaio contro Naruto.
«Sai che ore sono?»le venne il tic all’occhio «Sono le 7 e 40…tu sai che alle 7 e 50 devi essere a scuola e sei ancora in pigiama e devi fare la cartella» disse tutta calma.
È calma..Oddio significa che sta inglobando tutta la rabbia per sprigionarla di colpo...tra 3…2…1…e…
«UZUMAKI NARUTO! SE TU ORA NON TI PREPARI IN MENO DI UN MINUTO CONTATO, TI GIURO CHE NON RIVEDRAI MAI  PIU’ IL SOLE!».
Ma che ha tanto da urlare?! È solo un ritardo cazzo…tsk io non ho paura di lei pensò mentre correva a gambe levate.
 
 
«Com’ è andata l’uscita con Kiba?»domandò Naruto a Sakura, la quale, con uno sguardo gelido, lo tirò per il colletto.
«E’ un pazzo lodatore di cani…e io odio i cani! »sbraitò gesticolando.
«Scusa eh, ma tu cosa non odi?»ridacchiò il biondo.
«Sei proprio masochista Uzumaki»si fece cupa in viso ridendo istericamente.
«Perch-»neanche il tempo di finire che Naruto era finito con la testa contro un albero.
«Ci vediamo»sorrise allegramente la rosa saltellando verso l’entrata.
Naruto si staccò a fatica dal ciliegio massaggiandosi la faccia per il dolore.
È ancora più terrificante quando cambia umore così velocementerabbrividì impercettibilemente. L’adorava comunque, lei c’era sempre stata per lui, ed era stata la prima a sapere il segreto che Naruto custodiva con grande cura. Sorrise felice.
«Oh».
Ecco la felicità di Naruto scomparve con un solo e fottutissimo “Oh” da parte di chi se non dal “Culo di papera”?
«Vai via papera»si voltò altezzoso il biondo.
«Uhm»gli accarezzò i capelli.
Naruto avvampò scansandosi brusacemente.
«Ma che cavolo fai?!»urlò, mentre Sasuke si girava facendo finta di niente.
«Cercavo di farmi perdonare per ieri»fece spallucce mettendo le mani nelle tasche e allontanandosi.
Mi ha toccato i capelliarrossì guardando sognante il cielo.
«Naruto…evita di sbavare»Sakura comparve tirandogli una pacca sulla schiena facendolo volare a terra.
«Controlla la tua forza!»schiamazzò «E soprattutto come cavolo hai fatto?! Eri dentro la scuola un attimo fa» si alzò togliendosi la polvere dai vestiti. Sakura rise di gusto pigliandolo per la manica e trasportandolo a forza a mensa.
Si sedettero al tavolo di Kiba e Hinata.
«Allora….»Naruto pigolò imbarazzato «Come va tra te e Sakura?» domandò rivolto a Kiba, divertito dal fatto che avrebbe dato del filo da torcere a Sakura, che con un sorriso finto gli mimava in modo tenue un “Sei morto”.
«Benissimo Naruto-kun»Haruno precedette Kiba «Amo i cani» fece gli occhi dolci a quest’ultimo.
«Davvero? Non sembra»sorrise accarezzandole la spalla.
«Non sembra perché a lei non piacciono»sorrise furbo Naruto.
«C-Cosa?»balbettò Inuzuka guardando incredulo Sakura «Il mio cane Akamaru ti azzannerebbe».
«E io ammazzerei il tuo cane se ci provasse»sorrise dolcemente lei.
Una nube di paura pervase i tre.
«N-Naruto-kun…m-mi spaventa q-quando dice c-cose c-cattive con quella f-faccia d-dolce»bisbigliò Hinata tremolante al biondo che annuì approvando quanto appena detto dalla corvina.
 
 
 
Naruto camminava assorto nei suoi pensieri.
Si era preso un’altra sberla da Sakura per la figuraccia che le aveva fatto fare, ma ne valeva la pena vedere la rosa in difficoltà che perdeva le staffe davanti al ragazzo che le piaceva mettendolo in soggezione.
Si sedette su una panchina giocando con le spalle dello zaino arancione, poi, tirò fuori il blocco da disegno, impugnò la matita e cominciò a disegnare non si sa bene di preciso.
Oh cazzo…ho disegnato Culo di papera s’irrigidì.
«Io non ho i capelli così sparati in alto».
In modo meccanico come fosse un robot, Naruto si voltò scontrandosi con gli occhi di Sasuke.
«Naturale…perché non sei tu…non sopravvalutarti»ridacchiò nervoso.
«Mh…ha i miei stessi vestiti».
«Pura casualità».
«Ha il mio stesso nome»disse atono indicando la scritta a matita sotto il disegno.
Naruto parve diventare di pietra.
«Ciao»prese lo zaino e si mise a correre a perdifiato lungo il marciapiede e si fermò solo quando fu sicuro di averlo seminato.
Mise le mani in tasca tirando fuori un foglietto.
«Dopotutto non sono così sfortunato…domani avrò del ramen gratis»cinguettò contento dirigendosi a casa.
Che odio…non può lasciarmi in pace quello?! Cioè fatti una vita stalker del cazzo…pensò furibondo ricordandosi dell’accaduto di qualche minuto prima.
 
 
 
 
 
 
 
 
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Aloha (si scrive così?..boh) che ne dite?? Bah a me non convince ma vabè, a me non convince mai un cavolo hhaahahaha.
Okay Sakura l’adoro così lunatica *fa la faccina da maniac*. Penso che dopo che publiccherò il terzo capitolo di questa storia e il terzo di “Evidently is because i have feelings” inizierò una nuova storia su “Inu x Boku SS” asdffhdfiksdy *-* amo quell’anime/manga.
Cooomunque, commentate pls e ditemi la vostra.
Arigatou <3
 
Ps: ringrazio tutti quelli che seguono questa storia e Naruto_Sasuke che ha commentato praticamente tutte le mie storie <3

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


 Naruto squadrò Sakura.
“Cos’è quella roba sul collo?” domandò confuso indicando una piccola macchia violacea sul collo dell’amica, che avvampò in qualche secondo coprendosi con una mano.
Porco cavallo è un succhiotto! Naruto aprì la bocca meravigliato.
“Oh. Mio. Dio…che maialina che sei!” scoppiò in una fragorosa risata “Ti sei fatta fare un bel succhiotto!!”.
Sakura guardò in basso. Ormai le punte delle sue scarpe in certe occasioni erano particolarmente interessanti.
“Magari lo fosse…quel baka del cane di Kiba mi è saltato addosso” sbuffò “Gli ho tirato una sberla e mi ha tirato una zampata e ora ho un livido” gesticolò furiosa.
Il biondo gonfiò le guance cercando di trattenere un grido divertito, certo, che se non fosse riuscito nel suo intento si sarebbe beccato una ginocchiata nei gioielli immediata.
Si limitò a sbuffare impercettibilmente per calmarsi.
“Puoi anche evitare di alitare sai?” disse sarcastica la rosa giocando con una ciocca di capelli “Come va con quell’emo di un Uchiha?” domandò infine.
“Ti ricordi quando lo abbiamo incontrato quella volta?”.
Sakura annuì.
“Il giorno dopo sono uscito la sera per mangiarmi del ramen…e indovina chi lavorava al ristorante?! Il culo di papera” rispose esasperato, mettendo le mani nelle tasche della felpa arancione.
Sakura gli tirò un colpetto sulla spalla.
“Oh piccolo Naru…secondo me ti stai innamorando” ghignò mentre le spuntavano due corna ai lati della testa, o meglio, questo è quello che si immaginava Uzumaki in quel momento.
“C-COSA?! MA SEI SCEMA?! IO E …PFF MA VA” si affrettò a rispondere mentre allungava il passo intento a seminare Haruno, che offesa lo lasciò proseguire da solo.
Probabile.
Svoltò in un vicolo. Portò le mani a coppa vicino alla bocca e ci alitò sopra per riscaldarle. Faceva fin troppo freddo in inverno.
Si diresse verso casa, arrivato dinanzi alla porta rovistò nelle tasche in cerca delle chiavi.
Mamma e papà sono da nonna…muhahaha avrò la casa tutta per me fino a domanipensò ridendo malignamente mentre ancora rovistava nelle tasche.
“Ma dove cazz…” fece una smorfia “MAMMA PAPA’ APRITEEEE” urlò a squarciagola.
Ma allora sono stupido…loro non ci sono…
Cominciò a mugolare per il freddo, ormai pensava che sarebbe morto congelato davanti a casa sua.
“Hey” una voce lo richiamò.
Naruto alzò lo sguardo.
“Culo di papera” sibilò disgustato.
“Non hai le chiavi a quanto pare” ridacchiò mantenendo, comunque, il solito sguardo privo di emozioni.
“Ma dai” sputò acido sperando, tuttavia, che lo invitasse a casa sua per non farlo morire di freddo.
“Beh allora ciao” si voltò.
“Hey!”.
“Uhm?”
si girò ancora verso il biondo con sguardo confuso.
“Ho freddo…” pigolò Naruto.
“E con questo?”.
“Niente ma..”.
“Vuoi per caso venire da me?”
rise ironico Sasuke mettendosi davanti a Uzumaki.
Naruto stette zitto e lo guardò con la coda nell’occhio.
“Se vuoi mi segui, sennò resti qua” rispose atono dirigendosi a casa.
Naruto, titubante, prese a seguirlo senza farsi notare, anche se sapeva che Sasuke ne era certo che l’avrebbe seguito.
Uchiha aprì l’appartamento facendo entrare il biondo, che con sguardo curioso, cominciò ad ispezionare la casa.
Era ordinata, profumava di Sasuke, accogliente, c’era l’essenziale, non era troppo affollata.
Prese una foto e sorrise nel vedere Culo di papera abbracciato ad un ragazzino molto simile a lui, probabile fosse suo fratello.
“Chi è?” domandò.
“Non intrometterti nella vita degli altri” soffiò togliendogli la foto dalle mani.
Il biondo abbassò lo sguardo verso il parquet, imbarazzato.
“Scusa” mormorò facendosi da parte.
Che stupido che sono…magari gli da fastidio la mia presenza.
Sasuke non rispose, gli lanciò solo un’occhiata fugace prima di avvicinarsi. Spinse Naruto contro la parete.
Il braccio destro era teso vicino al volto della volpe, come lo soprannominava lui, mentre la sinistra reggeva il suo mento.
“Sono tentato di baciarti” rise profondamente.
Naruto deglutì. La sua risata, proveniva dal profondo facendogli vibrare il petto. Lo odiava, lo odiava perché lui era perfetto e lui no, lo odiava perché i suoi sentimenti per lui lo confondevano: lo detestava ma nella sua mente lo elogiava per tutto.
“I-Io…” balbettò.
“Oh andiamo lo vuoi anche tu” rise ancora, sollevando il mento ancora un po’.
“Sei alto” deviò discorso Naruto.
“Tsk..piantala Volpe” soffiò sulle sue labbra. Voleva farlo impazzire.
Naruto cominciò a mordersi le labbra. Voleva quel contatto, voleva sentirlo sulla sua bocca.
“Vuoi che ti baci?” domandò Sasuke, sebbene sapesse la risposta.
Naruto non gli avrebbe mai risposto, avrebbe preferito morire che ammetterlo.
“Voglio che tu lo dica”.
“No”
rispose Naruto piegando la testa.
Sasuke rimase immobile nella sua posizione e portò il viso di Naruto, ancora una volta, davanti al suo.
“Qualunque cosa ti dica non mi ascolterai non è vero?” domandò irritato Uzumaki.
“Non mentire…tu vuoi che ti baci marmocchio” si voltò “Ma se ora non vuoi, va bene, sei tu che ci perdi”.
“Sasuke” sussurrò Naruto “Voglio che tu…” gli lasciò intendere.
“Non aspettavo altro”.
Sasuke morse delicatamente il labbro inferiore di Naruto, dischiudendogli la bocca e far intrufolare la lingua al suo interno. Naruto mugolò al contatto del bacino del corvino che si muoveva insistentemente contro il suo.
“Sasuke” soffiò.
“Zitto” ordinò baciandogli dolcemente il collo.
“Il tuo nome non ti si addice…ti starebbe meglio Saseme” rise nervosamente Naruto. Sasuke alzò lo sguardo.
“E questa da dove ti è uscita?” chiese con una punta di divertimento nel suo tono di voce.
“Non lo so” ridacchiò.
I due si guardarono per qualche secondo.
“Io sono Saseme no? Quindi significa che posso sottometterti e baciarti quando mi pare” ipotizzò.
“Non significa questo idiota…stavo scherzando”.
“Ma se io sono seme tu sei uke…e sai i loro ruoli, io comando”
rispose sfrontato.
“Senti pensala come vuoi scemo” rise dandogli un delicato bacio sulle labbra.
“Hai preso l’iniziativa vedo” ghignò divertito “Magari sarai tu a rivelarti seme e io uke”.
“E chi ti dice che c’è un futuro per noi due”
domandò sadico.
“Non ti farei mai scappare, sappilo”.
“E se mi nascondessi?”.
“Ti troverei dovunque tu vada”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Finisce così poeticamente *^*, awww che dolci. Spero abbiate capito il gioco di parole che fa Naruto lol. Coooomunque sapete già che sono graditi commenti di ogni genere ^-^.
 Ps: seguitemi su instagram nei miei due account   @_hidan_kakashi     e   @_kyuubi_fox_
 Pps: chiedo scusa se è un po corto…perdono!!
Ppps: Aigatou a tutti <3

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